mercoledì, 30 Aprile 2025
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Il bilancio di Rocco Commisso

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Il presidente Rocco Commisso ha voluto commentare la stagione appena conclusa nel corso di una conferenza stampa on line dagli Stati Uniti. Ha difeso la scelta di confermare Giuseppe Iachini in panchina, ha rilanciato le polemiche sugli arbitri e punta a vedere una Fiorentina sempre nella parte sinistra della classifica.

Nessuno meglio di Rocco

E’ partito all’attacco il patron viola nel corso della conferenza stampa on line. “Nessun presidente al primo anno ha speso e fatto meglio di me, né Percassi, Saputo o Lotito, né Cairo o i Della Valle. Ho sentito tante critiche invece io considero il 10° posto in classifica un successone anche per le tante difficoltà avute compreso il virus che ha colpito squadra e allenatore – ha aggiunto il presidente – e, in quanto ai soldi ho speso già speso 200 milioni, a cui vanno aggiunti gli 80 per il mercato invernale e i 70 destinati al progetto del centro sportivo a Bagno a Ripoli che però, se dovessero continuare a metterci freni, potrei decidere di non portare avanti e mollare tutto anche se la Soprintendenza parlando di settembre è stata incoraggiante. In tutto fanno 350 milioni, forse Mister Lee nel Milan o solo Suning hanno speso di più”.

L’obiettivo è mantenere la parte sinistra della classifica

Il progetto di riportare in alto la squadra viola è a gradi. Il presidente Rocco Commisso punta sulla continuità. “L’obiettivo per l’anno prossimo è confermarsi a sinistra della classifica ma se non aumentano i ricavi, ad ora di circa 100 milioni, diventa difficile portarsi ai livelli di Juve, Inter, Atalanta, Lazio eccetera. Chi vuole investire come me e altri deve essere aiutato ma ho già perso molta fiducia nella politica, troppa burocrazia, pure nella questione stadi su cui le Soprintendenze dovrebbero avere zero ruolo. Le leggi andrebbero applicate ovunque allo stesso modo a Firenze come a Milano o Bologna”.

Capitolo arbitri

“A breve scriverò a Gravina, a Nicchi e a tutti i responsabili del settore, gli arbitraggi devono essere uguali per tutti, per la Juve come per il Lecce, invece questo non l’ho visto. In America – ha aggiunto Commisso – le tv parlano male della Serie A, di come viene usata la Var, dei troppi rigori. Vorrei cambiasse la reputazione del calcio italiano”.

La riconferma di Iachini ed il mercato

Difenda la scelta fatta il proprietario della società viola. “Con me chi ottiene i risultati richiesti merita di restare. Ed è per questo che ho confermato Giuseppe Iachini. Sul mercato non ho ancora parlato con Barone e Pradè, comunque se faccio un nome poi il prezzo lievita, sono trasparente ma non stupido. E non amo buttar via i soldi tanto per fare, non alcun problema economico ma amo spendere per investire. A Federico Chiesa voglio un bene immenso, è un ragazzo in gamba e così la sua famiglia, l’anno scorso l’ho tenuto perché non potevo privarmi subito del miglior talento. Stavolta però Federico sa che se vuole andare via sono disposto ad accontentarlo a patto arrivi quanto chiesto. Presto parleremo con lui per sapere le sue intenzioni”.

Coronavirus Toscana, 10 positivi e salgono i ricoveri: dati e notizie del 3 agosto

Dieci nuovi casi di coronavirus in Toscana, uno dei quali ancora collegato al cluster attivo in Mugello. C’è anche un decesso, 8 invece le guarigioni: queste le ultime notizie e i dati sul coronavirus in Toscana secondo il bollettino regionale di oggi, lunedì 3 agosto. Dopo ben 9 giorni, si torna a registrare un paziente in terapia intensiva.

Il totale dei casi sale così a 10.508 dall’inizio dell’epidemia, di cui 398 attualmente ancora attivi. I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 432.068, 1.492 in più rispetto a ieri.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 3 agosto

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 3.298 i casi complessivi ad oggi a Firenze (2 in più rispetto a ieri), 559 a Prato, 756 a Pistoia, 1.057 a Massa, 1.391 a Lucca (3 in più), 957 a Pisa (3 in più), 485 a Livorno, 695 ad Arezzo (2 in più), 431 a Siena, 408 a Grosseto. Sono 471 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 282 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 411 per 100 mila, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 542 casi per 100 mila abitanti, Lucca con 359, Firenze con 326, la più bassa Livorno con 145.

Complessivamente, 381 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (1 in meno rispetto a ieri, meno 0,3%).

Tornano a salire i ricoveri

Sono 1.298 (meno 49 rispetto a ieri, meno 3,6%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 17 (2 in più rispetto a ieri, più 13,3%), di cui 1 in terapia intensiva (1 in più rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 8.974 (8 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 141 persone “clinicamente guarite” (più 7 rispetto a ieri, più 5,2%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.833 (più 1 rispetto a ieri, più 0,01%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Oggi, come detto, si registra 1 nuovo decesso, di un uomo di 88 anni, in provincia di Lucca.

Sono 1.136 i deceduti dall’inizio dell’epidemia così ripartiti: 417 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 174 a Massa Carrara, 144 a Lucca, 90 a Pisa, 63 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,5 per 100 mila residenti, contro il 58,2 per 100 mila della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (89,3 per 100 mila), Firenze (41,2 per 100 mila) e Lucca (37,1 per 100 mila), il più basso a Grosseto (10,8 per 100 mila).

La Fiorentina batte la Spal e chiude al decimo posto

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La Fiorentina chiude il campionato più lungo della storia al decimo posto con 49 punti, gli ultimi tre sono arrivati dalla trasferta di Ferrara contro una Spal già retrocessa e che saluta la serie a dopo tre anni. In una vera fornace i viola faticano più del dovuto per avere la meglio sugli spallini che hanno giocato con tanti giovani. Anche Iachini ha dato spazio ai più giovani. Spazio a Venuti ed Agudelo ed a Vlahovic in attacco accanto a Chiesa. Nel corso della gara spazio per Terzic e debutto per Dalle Mura. Gigi Di Biagio si affida all’ex di turno Dabo e, in attacco, a Valoti.

Primo Tempo

Il caldo condiziona molto la gara anche se il ritmo non è da fine stagione. La prima occasione è ferrarese al 16’ con Fares che scheggia la traversa con un bel tiro dalla lunga distanza.  Dopo due minuti la risposta viola è affidata a Duncan ma il tiro è alto e supera la traversa. Al 19’ ci prova Chiesa ma anche il giovane attaccante viola spara troppo alto. Al 30’ la Fiorentina passa con un fendente mancino di Duncan liberato al tiro da un assist di Chiesa. La conclusione del centrocampista ghanese è il primo gol con la maglia viola. Al 36’ è sempre Duncan a provarci ma stavolta Thiam blocca. La reazione spallina arriva al 39’. Lirola perde palla in favore di Valoti che serve D’Alessandro e sigla il pareggio poco prima dell’intervallo.

Secondo Tempo

Nella ripresa si rivede Chiesa che al 47’ serve Agudelo il cui tiro si perde di poco a lato del palo. Al 62’ una conclusione di Chiesa viene respinta da Missiroli quasi sulla linea. Cutrone, subentrato a Vlahovic, al 78’ ha una buona occasione ma calcia debole e Thiam para. All’88’ c’è un angolo battuto da Pulgar e Kouame svetta più in alto di tutti e segna il 2-1. In pieno recupero Chiesa s’insinua in area, viene fermato con un brutto intervento da Bonifazi. L’arbitro Prontera non ha dubbi e decide per il rigore che Pulgar segna per il definitivo 3-1. La Fiorentina finisce il campionato nella parte sinistra della classifica. la Spal saluta la serie A.

L’allenatore

Soddisfatto a fine gare Beppe Iachini. “C’era da risalire e da farlo in maniera veloce. Devo dire grazie ai ragazzi che mi hanno sempre dato grande disponibilità e hanno costruito un gruppo solido. Abbiamo fatto un bel percorso. Nonostante il Coronavirus siamo ripartiti e abbiamo fatto un finale importante. Non volevamo accontentarci nel finale e ci tenevamo ad insistere ancora. Con la mentalità giusta. Sono felice per Commisso – ha aggiunto il tecnico appena confermato – e i ragazzi. Abbiamo fatto una grandissima risalita e ora dobbiamo continuare insieme”.

Il presidente

E’ intervenuto anche il patron Rocco Commisso da New York e lo farà anche lunedì nel corso di una conferenza stampa. “Ringrazio tutti quanti, dai dottori ai tecnici. Come saprete, sono stati molti i membri della nostra famiglia colpiti dalla malattia, ne siamo usciti. Quanto alla stagione appena conclusa, il traguardo è stato raggiunto, siamo nella parte sinistra della classifica con una difesa top, per cui Iachini è confermato anche per la prossima stagione. Sono molto contento di aver migliorato il risultato della scorsa stagione, non tutti i presidenti che arrivano – ha concluso Commisso – ci riescono subito. Poi vediamo cosa potremo fare in futuro”.

Coronavirus, 9 nuovi casi in Toscana: dati e bollettino del 2 agosto

C’è un altro caso collegato al cluster del Mugello e un totale di 9 nuovi positivi rilevati da ieri: queste le ultime notizie sul coronavirus in Toscana secondo il bollettino regionale di oggi, domenica 2 agosto.

Salgono a 10.498 i casi di positività in Toscana dall’inizio dell’epidemia, di cui 397 attualmente positivi. I test eseguiti hanno raggiunto quota 430.576, 2.815 in più rispetto a ieri.

Casi in crescita a Lucca e Pisa

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 3.296 i casi complessivi ad oggi a Firenze (2 in più rispetto a ieri), 559 a Prato, 756 a Pistoia, 1.057 a Massa, 1.388 a Lucca (3 in più), 954 a Pisa (3 in più), 485 a Livorno (1 in più), 693 ad Arezzo, 431 a Siena, 408 a Grosseto. Sono 471 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 281 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 411 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 542 casi x100.000 abitanti, Lucca con 358, Firenze con 326, la più bassa Livorno con 145.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 2 agosto

Complessivamente, 382 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (6 in più rispetto a ieri, più 1,6%).

Sono 1.347 (meno 20 rispetto a ieri, meno 1,5%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono 15 (1 in meno rispetto a ieri, meno 6,3%), nessuno in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 8.966 (4 in più rispetto a ieri, più 0,04%): 134 persone “clinicamente guarite” (più 3 rispetto a ieri, più 2,3%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.832 (più 1 rispetto a ieri, più 0,01%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Oggi non si registrano nuovi decessi. Restano quindi 1.135 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 417 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 174 a Massa Carrara, 143 a Lucca, 90 a Pisa, 63 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,4 x100.000 residenti contro il 58,2 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (89,3 x100.000), Firenze (41,2 x100.000) e Lucca (36,9 x100.000), il più basso a Grosseto (10,8 x100.000).

Morta la principessa Giorgiana Corsini, malore all’Argentario

La principessa Giorgiana Corsini è morta dopo un malore nelle acque vicine alla sua tenuta dell’Argentario, in Toscana.

Nuotava all’Argentario questa mattina, 1 agosto 2020, la principessa Giorgiana Corsini, quando si è sentita male ed è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Grosseto. Giorgiana Corsini, celebre volto fiorentino e anima della manifestazione Artigianato e Palazzo, si trovava nella tenuta La Marsiliana, tra l’Argentario e Albinia.

A niente è valsa la corsa in elisoccorso. Sembra che a causare il decesso sia stato un infarto.

 

Ancora 14 nuovi casi di coronavirus in Toscana: i dati del 31 luglio

Per il terzo giorno consecutivo, il sesto negli ultimi otto, si registra un aumento giornaliero di almeno 10 casi: 14 quelli riportati dal bollettino regionale di oggi, venerdì 31 luglio, sul contagio da coronavirus in Toscana. Solo tre di questi sono collegati al cluster del Mugello. Fanno però da contraltare le 16 nuove guarigioni.

Il totale dei casi tocca così i 10.483, di cui 387 attualmente positivi. I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 424.574, 2.937 in più rispetto a ieri.

Continua l’aumento dei casi

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 3.291 i casi complessivi registrati ad oggi a Firenze (10 in più rispetto a ieri), 559 a Prato (1 in più), 756 a Pistoia, 1.057 a Massa (1 in più), 1.384 a Lucca, 949 a Pisa (1 in più), 484 a Livorno, 693 ad Arezzo, 431 a Siena (1 in più), 408 a Grosseto. Sono 471 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 281 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 409 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 542 casi per 100.000 abitanti, Lucca con 357, Firenze con 325, la più bassa Livorno con 145.

Complessivamente, 370 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (2 in meno rispetto a ieri, meno 0,5%). Sono 1.330 (più 26 rispetto a ieri, più 2,0%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 31 luglio

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 17 (stabili rispetto a ieri), nessuno in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite sono 8.962 (16 in più rispetto a ieri, più 0,2%): 137 persone “clinicamente guarite” (più 6 rispetto a ieri, più 4,6%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.825 (più 10 rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Oggi non si registrano nuovi decessi. Restano quindi 1.134 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 417 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 173 a Massa Carrara, 143 a Lucca, 90 a Pisa, 63 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,4 per 100.000 residenti contro il 58,2 per 100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (88,8 per 100.000), Firenze (41,2 per 100.000) e Lucca (36,9 per 100.000), il più basso a Grosseto (10,8 per 100.000).

“Arcalab racconta”, online i contenuti educativi realizzati durante il lockdown

Letture animate, filastrocche virtuali, ricette, proposte di gioco, idee progettuali: da oggi ARCAlab racconta mette in rete sulla pagina web www.arcalab.org, a disposizione delle famiglie e della comunità, le azioni educative rivolte a bambini e ragazzi da 0 a 14 anni intraprese durante il lockdown dagli educatori e insegnanti dei servizi educativi e sociali gestiti dalla cooperativa sociale Arca.

La cooperativa con sede a Firenze gestisce circa 80 servizi rivolti alla fascia di età 0-6 anni (nidi, spazi gioco e scuole dell’infanzia, la maggior parte a Firenze e provincia), che accolgono circa 3500 bambini. A questi si aggiungono 29 servizi sociali da 0-18 anni di cui 17 servizi di educativa scolastica, domiciliare e territoriale, 2 comunità per minori, 6 ludoteche e centri di aggregazione che vedono impegnati circa 160 educatori.
“L’emergenza sanitaria ci ha portato a non poter riaprire alcuni servizi come li abbiamo sempre gestiti e a ripensare radicalmente il lavoro educativo, un lavoro che da sempre mette al centro la relazione in presenza – afferma Elisa Ciotoli, coordinatrice del Centro Arcalab – Abbiamo utilizzato le risorse digitali per rimanere in contatto con i bambini, i ragazzi e i genitori, cercando di trasformare il momento critico in una opportunità di crescita dal punto di vista progettuale e formativo”.

È nato così “Il volo del calabrone”, un luogo virtuale in cui educatori della cooperativa, bambini, ragazzi e famiglie hanno continuato in questi mesi a incontrarsi a distanza, a svolgere attività educative e a progettare. Un lavoro educativo che il personale della cooperativa Arca ha svolto per nidi, scuole dell’infanzia, servizi sociali e che ha coinvolto circa 600 tra coordinatori, educatori, insegnanti, operatori e cuochi nella progettazione e realizzazione di percorsi specifici per le famiglie.

Il progetto ha visto anche la collaborazione di altre realtà del territorio, come InsettoStecco, Scuola di formazione Teatri d’Imbarco, Teatrodilina, Samuel Osman & Aurelie Henceval – Laboratorio Arca, Omar Cecchi – Duo Roboros, Simone Faloppa.

Ora la cooperativa ha deciso di non disperdere questo grande patrimonio accumulato nel periodo di emergenza, ma di tenerne traccia pubblicandolo on line su una pagina web specifica, per condividerlo con le famiglie e con tutta la comunità.

La pagina web raccoglie i contributi prodotti archiviandoli in 6 percorsi:
Le letture di Arcalab: letture animate, drammatizzazioni, scatole narranti.
I concerti di Arcalab: canzoni animate, filastrocche musicali e canti di gruppo.
L’officina di Arcalab: proposte di gioco, invenzioni e laboratori.
La cucina di Arcalab: ricette e proposte di gioco con gli alimenti.
Segui la traccia: idee progettuali per proporre atelier e contesti di gioco.
Pensieri in cantiere: iniziative, riflessioni e proposte rispetto al tema della riapertura dei servizi e del lavoro a distanza.

La pagina sarà via via alimentata con nuovi contenuti.

Il percorso ARCAlab racconta è un progetto di Arcalab, il Centro di documentazione per l’infanzia e le famiglie della cooperativa sociale Arca inaugurato due anni fa a Firenze presso l’Exfila, uno spazio dedicato ad educatori e insegnanti come luogo di ricerca e formazione e un ambiente dedicato alle  famiglie in cui la cooperativa organizza laboratori dedicati ai bambini dagli 1 ai 6 anni e ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie inferiori.

Iachini confermato, sarà l’allenatore della Fiorentina anche per il prossimo anno

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Alla fine Giuseppe Iachini, in bilico durante tutto questo ultimo periodo di campionato si è guadagnato, sul campo, la riconferma: sarà lui l’allenatore della Fiorentina anche nel campionato 2020 – 2021.

Commisso non convinto dalle alternative

Il presidente Rocco Commisso, da New York, dopo un lungo periodo d’attesa ha deciso di confermare l’allenatore che aveva lasciato più di un dubbio nello staff societario nel corso di questo campionato. Da quanto si apprende Commisso non si è mai detto convinto delle alternative proposte: Eusebio Di Francesco e Marco Giampaolo e non pienamente sicuro dei tanti nomi che sono stati spesi in queste ultime settimane, da Daniele De Rossi ad altri tecnici stranieri. Forse il sogno segreto era, e rimane, Luciano Spalletti ma ancora non libero e molto costoso. C’è da considerare che la Fiorentina ha ancora sotto contratto fino a giugno 2021 Vincenzo Montella e lo stesso Beppe Iachini ha il contratto fino al prossimo anno, alla fine il tecnico marchigiano ha convinto il presidente.

Il comunicato ufficiale

ACF Fiorentina comunica che Mister Giuseppe Iachini rimarrà alla guida tecnica della Prima Squadra gigliata anche per la stagione 2020/21.

“Beppe Iachini è arrivato in un momento molto complicato per la squadra ed è riuscito, nonostante tutte le difficoltà di un’annata unica e incredibile sotto tutti i punti di vista, a dare compattezza all’ambiente ed a risalire la classifica. Proprio per questo sono convinto che il Mister si meriti l’opportunità della riconferma e di poter lavorare con la squadra sin dall’inizio della stagione. In questi mesi ho apprezzato la sua serietà, il suo impegno e le sue competenze e credo sia giusto riconoscere il buon lavoro che ha fatto insieme allo staff. La prossima stagione saremo tutti al suo fianco e già da ora gli faccio il mio più grande in bocca al lupo per il nuovo campionato. Adesso però pensiamo all’ultima partita e proviamo a migliorare ancora la nostra classifica”. queste le parole del Presidente Rocco Commisso.

Il commento dell’allenatore confermato

“Sono davvero felice, per me la Fiorentina è qualcosa di speciale, è da sempre nel mio cuore. Ringrazio tutta la Società a cominciare dal Presidente Rocco Commisso, con Joe Barone e Daniele Pradè per il grande sostegno che mi hanno manifestato e per la fiducia che mi è stata accordata grazie anche al bel percorso di lavoro svolto tutti insieme. Voglio ringraziare anche questo fantastico gruppo di ragazzi – ha aggiunto Beppe Iachini – per la loro disponibilità e professionalità che hanno dato a me e a tutto lo staff in questi mesi. Spero che insieme attraverso il lavoro potremo regalarci e regalare ai nostri tifosi delle belle soddisfazioni”.

Ancora casi dal focolaio del Mugello: il bollettino sul coronavirus in Toscana del 30 luglio

Undici nuovi casi di coronavirus in Toscana, 4 dei quali ancora collegati al focolaio attivo in Mugello. Dopo quattro giorni di stallo tornano a crescere di nuovo i guariti: queste le ultime notizie e i dati sul coronavirus in Toscana riportati dal bollettino regionale di oggi, giovedì 30 luglio.

Il totale dei casi in Toscana dall’inizio dell’epidemia sale così a 10.469, di cui oggi 389 attivi, 9 in più di ieri. I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 421.637, 3.330 in più rispetto a ieri.

Due nuovi guariti, nessun decesso

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 3.281 i casi complessivi ad oggi a Firenze (6 in più rispetto a ieri), 558 a Prato (2 in più), 756 a Pistoia, 1.056 a Massa-Carrara, 1.384 a Lucca (3 in più), 948 a Pisa, 484 a Livorno, 693 ad Arezzo, 430 a Siena, 408 a Grosseto. Sono 471 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 281 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 409 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa-Carrara con 542 casi per 100.000 abitanti, Lucca con 357, Firenze con 324, la più bassa Livorno con 145.

Complessivamente, 372 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (7 in più rispetto a ieri).
Sono 1.304 (più 55 rispetto a ieri) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 17 (2 in più rispetto a ieri), nessuno in terapia intensiva.

Le persone complessivamente guarite sono 8.946 (2 in più rispetto a ieri): 131 persone “clinicamente guarite” (meno 1 rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.815 (più 3 rispetto a ieri) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 30 luglio

Oggi non si registrano nuovi decessi. Restano quindi 1.134 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 417 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 173 a Massa-Carrara, 143 a Lucca, 90 a Pisa, 63 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano è di 30,4 decessi per 100.000 residenti contro il 58,2  per 100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa-Carrara (88,8 per 100.000), Firenze (41,2 per 100.000) e Lucca (36,9 per 100.000), il più basso a Grosseto (10,8 per 100.000).

Scuola, nuove linee guida: niente lezioni di 45 minuti e classi a turni, sì alla didattica a distanza

Non ci saranno lezioni più brevi, da 45 minuti, né studenti in classe a turni per evitare il sovraffollamento tra i banchi, almeno non a settimane alterne, sì invece alle interrogazioni anche online: queste le regole per il rientro a scuola al tempo del Covid delineate dalla bozza delle linee guida valide per la ripresa della didattica a settembre, in aula e a distanza.

Didattica integrata: è la strada tracciata dal Ministero per l’istruzione per far sì che gli studenti possano ritornare in sicurezza sui banchi di scuola al primo trillo della campanella, almeno a leggere la bozza delle linee guida anticipate oggi da La Repubblica.

La scuola da settembre: linee guida per il ritorno tra i banchi

La didattica integrata consiste in una parte di didattica in classe e una parte di Dad, acronimo di didattica a distanza. E mentre si attende di sapere in che misura saranno rafforzati gli organici delle scuole, il ministero ricorda che, per l’anno scolastico in partenza, è stato stanziato un miliardo di euro in più da destinare al personale: insegnanti e amministrativi.

Scuola: didattica e interrogazioni si fanno a distanza

Ma come si svolgerà questa didattica integrata e perché non si potrà rientrare tutti in classe contemporaneamente?

Il perché è presto detto: la mancanza di spazio. Per far sì che le postazioni siano adeguatamente distanziate e siano rispettate tutte le regole di sicurezza anti-Covid, in molte scuole (negli istituti dove è possibile sono cominciati i lavori di ampliamento delle classi, senza toccare palestre e mense) si potrebbe dover ricorrere ad una suddivisione delle classi. In parole povere, a seconda dell’attrezzatura tecnologica a disposizione di ciascun istituto, si dovrebbero poter suddividere le classi in due blocchi, uno che si trova fisicamente al banco e un altro che invece seguirà in diretta la lezione da casa. Il docente, inutile dirlo, sarà sempre in aula e da lì dovrebbe tenere lezioni, interrogazioni e verifiche.

Studenti a scuola per gruppi e a turni, il Ministero: “No a settimane alterne”

Una prima ipotesi parlava di veri e propri turni a settimane alterne per gli studenti della stessa classe: 5 o 6 giorni a scuola per un gruppo e a casa per l’altro, per poi invertire i gruppi la settimana successiva.

Ipotesi però smentita in mattinata dallo stesso Ministero dell’istruzione, che in una nota conferma che “la didattica digitale potrà essere integrata, come ampiamente spiegato in queste settimane, con quella in presenza”.

Ma la possibilità di avere due gruppi che trascorrono alternativamente 5 o 6 giorni a casa viene definita un ragionamento “infondato” e “un esempio estremizzato, derivante da una lettura distorta del documento, che non trova fondamento nelle Linee stesse e che le famiglie potrebbero facilmente scambiare, impropriamente, per una indicazione data dal Ministero”.

Scuola, le nuove linee guida: niente lezioni da 45 minuti

Con la didattica a distanza però – che implica uno sforzo di concentrazione maggiore – si temeva di dover ridurre la durata delle lezioni (sia di quelle a distanza che di quelle in classe) a 45 minuti. Altra ipotesi subito smentita dal Ministero.

Quanto riportato sulla stampa di oggi è frutto della lettura di “bozze che risultavano superate già nella giornata di ieri”. “Non è previsto infatti”, scrive il Ministero, “che le lezioni siano di 45 minuti”.

Cosa succede alla scuola in caso di lockdown

E se ci fosse un nuovo lockdown? In questo caso, come è successo questa primavera, la didattica a distanza tornerebbe a farla da padrona, ma questa volta le scuole non dovrebbero farsi cogliere impreparate. Nel caso di una nuova chiusura totale, dovranno infatti essere garantite 20 ore settimanali di video-lezioni agli studenti delle superiori, 15 a quelli delle scuole primarie, 10 per le prime classi delle elementari. Il ministero dà un’indicazione anche per le scuole dell’infanzia, che dovrebbero comunque mantenere il contatto tra i bambini tramite videochiamate periodiche.