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Elezioni regionali 2020 in Toscana: come e quando si vota, la guida

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Le elezioni regionali in Toscana di fine settembre sono uno degli appuntamenti politici più attesi del 2020. Ci sono in ballo le sorti della regione, ma di certo il risultato avrà anche un peso sulle sorti della politica italiana, così com’è stato in tutte le recenti elezioni regionali. Il centrosinistra prova a difendere uno dei suoi fortini più resistenti, fin qui inespugnato. Il centrodestra cerca lo storico “ribaltone”. Tutto quello che c’è da sapere sulle elezioni regionali 2020 in Toscana: il vademecum su quando si vota, come votare, chi sono i candidati, come funziona il sistema elettorale e i sondaggi.

Elezioni regionali in Toscana: quando si vota, le date, l’orario

La doppia data in cui si voterà per le elezioni regionali 2020 in Toscana è alla fine dell’estate: domenica 20 e lunedì 21 settembre. Il governo prima e il Ministero dell’Interno poi, hanno fissato in queste due giornate l’elecion day che raggruppa elezioni regionali, comunali (in mille città italiane, nove solo in Toscana) e il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, dopo il rinvio per l’emergenza coronavirus.

L’eventuale secondo turno di ballottaggio si svolgerà il 4 ottobre e 5 ottobre. L’orario delle elezioni regionali in Toscana sarà dalle ore 7.00 alle ore 23.00 di domenica 20 settembre e dalle 7.00 alle 15.00 di lunedì.

Elezioni regionali in Toscana, il fac-simile della scheda elettorale

Alle elezioni regionali 2020 si vota per eleggere il nuovo presidente della Toscana e per il rinnovo del consiglio regionale.

Gli elettori troveranno una scheda elettorale divisa in colonne, diversa da quella delle ultime regionali: i nomi dei candidati presidente saranno più evidenti rispetto al passato, in uno spazio più grande rispetto a quello riservato alle liste e ai partiti delle eventuali coalizioni. Il colore della scheda per le elezioni regionali in Toscana sarà arancio e non verde, come succedeva in passato, per evitare confusione con la scheda del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, che sarà verde chiaro.

Le liste sono diverse a seconda delle circoscrizioni elettorali in cui è diviso il territorio toscano. Le circoscrizioni corrispondono ai territori delle province, tranne quella di Firenze che è divisa in quattro: la città (dentro i confini comunali), il Mugello-Valdisieve-Valdarno-Chianti, l’Empolese-Valdelsa, la Piana fiorentina. In totale, le circoscrizioni sono quindi 13.

Guida alle elezioni regionali Toscana 2020: come si vota e il voto disgiunto

Ecco come si vota alle elezioni regionali 2020 in Toscana. Si può tracciare una “X” solo sul simbolo della lista scelta. In questo caso il voto alla lista viene automaticamente trasferito al candidato presidente sostenuto da quella lista. È possibile anche barrare soltanto il nome del candidato presidente, e in quel caso il voto non andrà a nessuno dei partiti che lo sostengono. Ovviamente è possibile barrare sia il simbolo della lista scelta che il nome del candidato sostenuto da quella lista.

La legge elettorale toscana consente anche il cosiddetto voto disgiunto. Ogni elettore può cioè votare il candidato presidente di uno schieramento e un partito di una diversa coalizione.

Le preferenze per i consiglieri regionali

Il numero di consiglieri regionali da eleggere è 40. Tanti sono i seggi nel “parlamentino” di Palazzo Panciatichi. Per scegliere i consiglieri regionali si possono indicare fino a due preferenze (all’interno di una stessa lista), una per un uomo e una per una donna, secondo la regola dell’alternanza di genere. Si può esprimere anche una sola preferenza. Non si possono invece esprimere due preferenze per candidati dello stesso sesso, pena l’annullamento della seconda preferenza (quella che arriva dopo nell’elenco).

I nomi dei candidati alla carica di consigliere regionale sono stampati sulla scheda: non serve quindi ricordarne il cognome e scrivere di proprio pugno la preferenza, basta barrare con una X il quadrato a fianco dei nomi dei candidati scelti.

Elezioni Toscana 2020, chi vince secondo la legge elettorale: il ballottaggio

Vince le elezioni regionali della Toscana il candidato che ottiene più voti e che supera la soglia del 40% delle preferenze. Se nessun candidato presidente raccoglie almeno il 40% dei voti validi, tutto si decide con il ballottaggio tra i due candidati più votati. L’eventuale secondo turno si svolge a distanza di due settimane esatte dalla prima votazione (4 ottobre e 5 ottobre).

Soglie di sbarramento

Per conquistare almeno un posto in consiglio regionale i partiti devono superare diverse soglie. Il 3% dei voti validi è il limite da guadare per i partiti dentro una coalizione, a patto che questa vada oltre il 10% delle preferenze. Per i partiti che corrono da soli il tetto minimo è del 5%.

Premio di maggioranza

Chi supera il 45 per cento dei voti al primo turno si assicura un premio di maggioranza, che garantisce di avere almeno il 60 per cento dei seggi nel parlamentino toscano: in pratica 24 consiglieri su 40. Se invece le preferenze sono tra il 40 e il 45 per cento, il premio di maggioranza permette di arrivare al 57,5 per cento dei seggi. Tradotto: 23 consiglieri di maggioranza.

È prevista anche una soglia di garanzia per le minoranze: nel caso in cui il candidato presidente venga eletto con una percentuale superiore al 65%, l’opposizione avrà comunque diritto ad almeno 14 seggi. Nell’assegnazione dei seggi, ognuna delle 13 circoscrizioni ha diritto all’elezione di almeno un consigliere, dice la legge elettorale toscana.

I candidati alla carica di presidente dalla Regione Toscana

Per il centrosinistra è Eugenio Giani, attuale presidente del consiglio regionale, il candidato per la carica di presidente della Toscana. Della coalizione fanno parte il Partito Democratico, Italia Viva, +Europa, Sinistra civica ecologista, Europa Verde, Orgoglio Toscana per Giani presidenti e Svolta. Il centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Toscana Civica) ha indicato il nome dell’eurodeputata Susanna Ceccardi, ex sindaca di Cascina, come candidata per le elezioni regionali 2020 in Toscana. Il Movimento 5 Stelle sostiene Irene Galletti, consigliera regionale uscente, scelta dagli attivisti con il metodo delle “regionarie” online.

Ecco gli altri candidati per le elezioni regionali toscane. Per Sì Toscana a Sinistra, che unisce tante anime tra cui Rifondazione Comunista e Potere al Popolo, corre Tommaso Fattori, consigliere regionale uscente e già candidato governatore alle passate elezioni regionali. Il Partito Comunista presenta Salvatore Catello, il PCI Marco Barzanti. L’ultimo nome ufficializzato è quello di Tiziana Vigni, avvocato e ambientalista in lizza per il Movimento 3V.

La lista “Patto per la Toscana” di Roberto Salvini è stata esclusa dalla Corte d’Appello di Firenze per l’omonimia del nome riportato nel simbolo con quello di Matteo Salvini, leader della Lega. Bocciati i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, il nome di Roberto Salvini non sarà quindi sulla scheda elettorale.

Elezioni regionali 2020: i candidati in Toscana alla carica di presidente

Elezioni regionali in Toscana 2020, i risultati: quando inizia lo scrutinio

Lo spoglio delle schede del referendum avrà la precedenza e “ritarderà” l’arrivo dei risultati definitivi per le elezioni regionali 2020 in Toscana: secondo le regole del Ministero dell’Interno, lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi, lunedì 21 settembre dalle ore 15.00 in poi. Si partirà con le urne delle schede verdi per il quesito referendario. Una volta finito questo spoglio si passerà, senza interruzioni, alle schede arancioni delle regionali. Quindi i primi dati sono attesi durante il pomeriggio di lunedì.

Nei 9 Comuni toscani dove si vota anche per le comunali (Arezzo, Coreglia Alteminelli, Sillano Giuncugnano, Viareggio, Villafranca in Lunigiana, Cascina, Orciano Pisano, Uzzano e Follonica) lo scrutinio di quest’ultima tornata elettorale inizierà alle ore 9.00 di martedì 22 settembre.

Elezioni regionali 2020: i candidati in Toscana alla carica di presidente

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Urne aperte, il 20 e 21 settembre, per l’election day durante cui si voterà anche per il nuovo presidente della Regione che prenderà il posto di Enrico Rossi: al momento sono 7 i nomi dei candidati in Toscana per le elezioni regionali 2020, 3 donne e 4 uomini, con altrettanti programmi elettorali. Il grosso della partita si gioca tra le coalizioni di centrosinistra e di centrodestra, favorite dai sondaggi che parlano di un testa a testa: Pd, Italia Viva, +Europa, Sinistra Civica Ecologista, Europa Verde e altre liste schierano Eugenio Giani, politico con alle spalle 30 anni di carriera tra Firenze e la Toscana, mentre Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia vanno all’assalto della “roccaforte rossa” con l’europarlamentare Susanna Ceccardi.

Sorprese potrebbero arrivare anche dagli altri candidati a presidente della Toscana per le elezioni regionali: il Movimento 5 Stelle corre da solo con la consigliera uscente Irene Galletti, Toscana a Sinistra schiera Tommaso Fattori (che già aveva provato a diventare governatore nelle scorse elezioni regionali), il Movimento 3V presenta Tiziana Vigni, i comunisti hanno due diversi candidati (il Partito Comunista presenta Salvatore Catello, il PCI il maremmano Marco Barzanti). Escluso dalla Corte d’Appello di Firenze, Roberto Salvini, ex leghista, con la sua lista autonoma “Patto per la Toscana”, perché il simbolo potrebbe indurre in errore gli elettori.

Chi vince in Toscana, la legge elettorale per le regionali 2020

Secondo la legge elettorale toscana, soprannominata Toscanellum, sarà eletto presidente della Regione il candidato che alle prossime elezioni supererà il 40% dei voti validi, ma se il 20 e 21 settembre 2020 nessuno dei nomi in lizza raggiungerà questa percentuale, i due candidati più votati andranno al ballottaggio il 4 e 5 ottobre, per il secondo turno.

Sulla stessa scheda è possibile anche esprimere fino a due preferenze per i candidati alla carica di consiglieri regionali ed è possibile il voto disgiunto. Le elezioni regionali, che dovevano svolgersi in primavera, sono state rimandate per effetto dell’emergenza coronavirus, e sono state accorpate al referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari e alle consultazioni amministrative che in Toscana interessano 9 Comuni, tra cui Arezzo, Cascina (Pisa), Viareggio (Lucca) e il Follonica (Grosseto). In quest’ultimo caso, il 20 e 21 settembre si svolgerà il ballottaggio.

Vediamo allora  i nomi dei candidati governatore per le elezioni regionali  2020 in Toscana con biografia, curriculum sintetico e (dove disponibili online) i link ai programmi elettorali. Qui invece i fac simile delle schede elettorali.

Eugenio Giani, candidato del centrosinistra: chi è, il programma elettorale

È il primo nome che è stato confermato, prima del lockdown. Eugenio Giani, classe 1959, presidente uscente del Consiglio regionale e politico di lungo corso è il candidato alla carica di presidente della Regione Toscana per il centrosinistra, scelto senza primarie ma in base a una scelta della coalizione. E’ tra i favoriti dai sondaggi, in un testa a testa con la principale sfidante Susanna Ceccardi. Eugenio Giani ha iniziato la sua carriera politica nel 1990, entrando nel consiglio comunale di Firenze, di cui è stato presidente dal 2009 nell’era Renzi.

Eugenio Giani candidato centrosinistra Toscana Pd

Eugenio Giani liste regionaliEsponente del Pd è riuscito a far convergere sul suo nome una squadra di partiti e forze civiche:oltre al Partito Democratico, anche Italia Viva insieme a Europa+Sinistra civica ecologista, Europa Verde, Orgoglio Toscana per Giani presidente, Svolta!.

Candidati in Toscana: Susanna Ceccardi per Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia

La conferma ufficiale del centrodestra è arrivata a fine giugno: per le elezioni regionali 2020 di settembre Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno candidato per la presidenza della Regione Toscana Susanna Ceccardi, ex sindaca di Cascina, attuale europarlamentare, fedelissima del leader del Carroccio Matteo Salvini. E’ sostenuta anche dalla lista Toscana civica per il cambiamento. I sondaggi per le regionali 2020, la indicano appaiata a Eugenio Giani.

Susanna Ceccardi elezioni regionali Toscana 2020

Susanna Ceccardi liste regionali

Classe 1987, pisana, una figlia di nome Kinzica (come l’eroina medievale che difese Pisa dai Saraceni), Susanna Ceccardi è stata la prima sindaca leghista della Toscana: nel curriculum politico figura anche la carica di commissaria regionale della Lega nel 2018. Sul suo nome hanno trovato una convergenza i tre leader nazionali Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.

I candidati per le elezioni regionali in Toscana: Irene Galletti, M5S

Irene Galletti, pisana, classe 1977 e consigliere regionale uscente, è la candidata governatrice per il Movimento 5 Stelle (M5S) in vista delle elezioni 2020 in Toscana. Il suo nome è stato scelto lo scorso inverno dalla base dei pentastellati con il voto online sulla piattaforma Rousseau, dopo il ballottaggio delle regionarie con Giacomo Giannarelli (capogruppo in Consiglio regionale e in corsa per la carica di governatore già nel 2015).

Irene Galletti M5S Movimento 5 stelle candidati Toscana regionali

Movimento 5 Stelle

Galletti, laureata in legge e con un master in Tutela dei diritti umani e cooperazione internazionale, negli ultimi 5 anni di consiliatura si è occupata di scuola, lavoro, cultura e formazione. Prima di sbarcare in politica ha lavorato all’aeroporto di Pisa come addetta alla comunicazione e alla Fao di Roma e Ginevra.

Elezioni, Toscana a Sinistra schiera Tommaso Fattori

Nell’universo a sinistra del Pd, “Si – Toscana a Sinistra” si è sfilata dall’accordo sul nome di Eugenio Giani e presenta una propria lista di candidati e un proprio candidato alla presidenza della Regione. Tommaso Fattori, classe 1971, consigliere regionale uscente e candidato governatore 5 anni fa, si ripresenta per la coalizione che riunisce varie sigle, tra cui Rifondazione Comunista e Potere al popolo oltre ad alcune liste di cittadinanza come Firenze Città Aperta, Una Città in Comune di Pisa e Buongiorno Livorno.

Tommaso Fattori Si Toscana sinistra

Toscana a Sinistra Tommaso Fattori lista

Ecco in sintesi la biografia di Tommaso Fattori, classe 1971: è stato promotore del primo Forum sociale europeo e portavoce del Social Forum di Firenze. Figura anche tra i promotori dei referendum contro la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali. E’ stato consulente, tra il 2011 e il 2014, del Consiglio d’Europa a Strasburgo, come esperto di servizi pubblici, beni comuni e diritti umani. Dal 2015 Tommaso Fattori è consigliere regionale per la lista Sì – Toscana a sinistra.

I nomi dei candidati alle regionali 2020 in Toscana: Tiziana Vigni per il Movimento 3V

Oltre che in Veneto e nelle Marche, il Movimento 3V – Libertà di scelta (le 3 v stanno per “Vaccini vogliamo verità”) presenta un suo candidato presidente anche alle regionali in Toscana: si tratta di Tiziana Vigni, avvocato cassazionista, ambientalista impegnata per la tutela dei cittadini, del patrimonio naturale e dei beni collettivi.

Tiziana Vigni Movimento 3V Toscana regionali candidati

Movimento 3 V Toscana

Dal 1998 si occupa dei danni da colpa medica, mentre nel 2001 si è specializzata nel settore delle emissioni elettromagnetiche e dallo stesso anno è responsabile provinciale del Codacons di Siena. Si è occupata di diverse tematiche: dalla lotta contro gli inceneritori alla battaglia contro l’introduzione del 5G, dal referendum per l’abolizione della servitù coattiva da elettrodotto, fino ai processi contro gli amministratori del Monte dei Paschi di Siena. In passato ha anche curato, dopo la legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale, lo sportello nazionale vaccini di Codacons, offrendo difesa legale alle famiglie dei bambini esclusi dalla scuola. Nel 2018 Tiziana Vigni ha fondato l’associazione di volontariato Atto Primo: Salute Ambiente Cultura, della quale è presidente.

Partito Comunista: in Toscana Salvatore Catello

Il Partito Comunista ha confermato di correre da solo e presenta un candidato indipendente alla carica di presidente della Toscana per le elezioni regionali 2020: si tratta di Salvatore Catello, 40 anni, da tempo militante del partito.

Salvatore Catello partito comunista

Partito Comunista

Lavoratore precario, Catello è stato candidato per la formazione politica guidata da Marco Rizzo alle elezioni europee del 2019 e come sindaco a Cavriglia (Arezzo) 5 anni prima. Attualmente è il segretario regionale del Partito Comunista.

PCI Toscana: il candidato, Marco Barzanti

In una regione rossa come la Toscana, tra i candidati presidente figura anche un altro nome legato agli ideali comunisti. Marco Barzanti, maremmano, 51 anni, si presenta per il PCI, formazione politica nata 4 anni fa per ricostruire il Partito Comunista Italiano. E’ stato recuperato anche il simbolo storico del PCI, con la falce e il martello, che torna sulla scheda elettorale dopo 30 anni in 10 circoscrizioni elettorali della Toscana (Firenze 2, Firenze 3, Firenze 4, Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Siena).

 

Barzanti è stato assessore a Grosseto nel 2006 per i Comunisti Italiani, durante il primo mandato di Bonifazi, e nel 2016 si è candidato sindaco sempre nella stessa città. Lavora come responsabile commerciale di un’azienda privata.

Marco Barzanti PCI regionali Toscana

PCI Simbolo

Il candidato escluso: Roberto Salvini

Roberto Salvini (consigliere regionale uscente) ha presentato la sua candidatura a governatore con la lista civica “Patto per la Toscana – Roberto Salvini presidente“. La Corte d’Appello di Firenze ha però sospeso la lista perché il nome riportato nel simbolo può essere confuso dagli elettori con quello del segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini. Respinto il ricorso presentato al Tar e anche quello al Consiglio di Stato, il candidato e la lista “Patto per la Toscana” sono fuori dalla corsa elettorale.

Roberto Salvini elezioni regionali 2020 Patto per la Toscana

Roberto Salvini, classe 1948, originario di Pontedera, era entrato nel “parlamentino” di Palazzo Panciatichi durante le scorse elezioni regionali per la Lega, da cui è uscito l’anno scorso per aderire al gruppo misto, sempre all’opposizione, dopo le polemiche scatenate dalle sue parole sul mettere anche in Toscana le “prostitute in vetrina come in Olanda”. “Ora ci prendiamo il giusto tempo per riflettere, pagare gli onorari di chi ci ha aiutato – si legge sulla pagina Facebook Patto per la Toscana-con Roberto Salvini Presidente – riorganizzare una nostra presenza civica, ambientalista, autonomista come Toscani per la Toscana”.

Regionali Toscana 2020, circoscrizione Firenze 1: i candidati consiglieri

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Nella circoscrizione di Firenze 1, che corrisponde al territorio del Comune di Firenze, si presentano 14 liste per le elezioni regionali 2020 della Toscana: ecco i nomi dei candidati che aspirano a diventare consiglieri regionali i cui nomi saranno stampati sulla scheda consegnata ai seggi domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020. 7 invece i nomi in lizza per diventare presidente della Regione (qui nomi e biografia).

Per quanto riguarda il Consiglio regionale è possibile esprimere al massimo 2 preferenze secondo la regola dell’alternanza di genere (un uomo e una donna o viceversa), pena l’annullamento dell’ultima preferenza: è quanto prevede la legge elettorale toscana (qui il focus su come si vota). I nomi sono già prestampati sulla scheda, basta barrare la casella corrispondente.

Oltre ai candidati circoscrizionali, due forze politiche, Partito Comunista e Lega, hanno presentato un listino regionale “bloccato” di candidati al Consiglio, per i quali non è possibile esprimere preferenze, ma se la lista raccoglie un numero sufficiente di voti per entrare in Consiglio, i candidati del listino sono i primi tra gli eletti.

I partiti e i candidati sono indicati nell’ordine in cui sono riportati sui manifesti elettorali della circoscrizione regionale Firenze 1.

Liste circoscrizione Firenze 1 elezioni regionali toscana 2020
I simboli delle liste presenti sulla scheda elettorale della circoscrizione Firenze 1

Toscana a Sinistra

Il candidato presidente della Regione Toscana è Tommaso Fattori, ecco i nomi dei candidati alla carica di consigliere regionale per Toscana a Sinistra nella circoscrizione di Firenze città

  1. VALENTINA ADDUCI
    nata a FIRENZE il 18/04/1976
  2. FLAVIO COPPOLA
    nato a PUERTO CABELLO (VENEZUELA) il 28/02/1962
  3. FRANCESCA CONTI
    nata a FIRENZE il 06/09/1973
  4. MARCELLO GOSTINELLI
    nato a SAN GIOVANNI VALDARNO il 30/08/1962
  5. SERENA JAFF
    nata a FIRENZE il 24/06/1971
  6. TOMMASO GRASSI
    nato a FIRENZE il 20/09/1985
  7. ANNA PETTINI
    nata a FIRENZE il 22/04/1966
  8. PAOLO SARTI
    nato a FIRENZE il 12/09/1949

Movimento 5 Stelle, i candidati nella circoscrizione di Firenze 1

La candidata presidente è Irene Galletti, questi invece i nomi dei candidati come consiglieri regionali alle elezioni 2020 per il Movimento 5 Stelle

  1. SILVIA NOFERI
    nata a FIRENZE il 21/04/1964
  2. ANDREA QUARTINI
    nato a GAMBASSI il 21/03/1960
  3. GRETA CASCIATO
    nata a SERPUKHOV (RUSSIA) il 11/12/1999
  4. GABRIO EVI
    nato a FIGLINE VALDARNO il 23/06/1962

Sinistra Civica Ecologista

La lista Sinistra Civica Ecologista sostiene come candidato alla presidenza della Regione Toscana Eugenio Giani, questi i candidati consiglieri

  1. SERENA SPINELLI
    nata a FIRENZE il 07/06/1973
  2. SIMONE BARTOLI
    nato a FIRENZE il 09/06/1974
  3. LUANA COLLACCHIONI
    nata a FIRENZE il 03/04/1967
  4. ALESSANDRO BELLUCCI
    nato a FIRENZE il 16/01/1962
  5. ROSSELLA TEODORI
    nata a FIRENZE il 26/08/1960
  6. GIOVANNI BRUNETTI
    nato a FIRENZE il 23/09/1964
  7. ISABELLA VALORIANI
    nata a MONTEVARCHI il 11/04/1958
  8. DANIELE LORENZINI
    nato a RIGNANO SULL’ARNO il 23/01/1954

Orgoglio Toscana per Giani presidente, i candidati come consiglieri regionali

Anche Orgoglio Toscana fa parte della coalizione di centrosinistra per Eugenio Giani presidente. I candidati per il Consiglio regionale

  1. MAURIZIO FOLLI
    nato a CASTEL SAN NICCOLO’ il 11/06/1961
  2. GIUDITTA PASOTTO
    nata a FIESOLE il 25/06/1980
  3. MASSIMO PIERI
    nato a FIRENZE il 11/02/1962
  4. FRANCESCA ROBERTI
    nata a FIRENZE il 29/04/1977
  5. SERGIO GATTESCHI
    nato a FIRENZE il 29/03/1954
  6. HONGYU LIN detta GIADA
    nata a SHENYANG (CINA) il 06/04/1968
  7. PAOLO BAMBAGIONI
    nato a FIRENZE il 23/03/1962
  8. BARBARA GUALTIERI
    nata a FIRENZE il 09/03/1968

Partito Democratico

Il Pd sostiene la candidatura a presidente dalla Regione di Eugenio Giani, ecco i candidati del Partito Democratico come consiglieri regionali della Toscana per le elezioni 2020, nella circoscrizione di Firenze 1

  1. IACOPO MELIO
    nato a SAN MINIATO il 28/04/1992
  2. CRISTINA GIACHI
    nata a FIRENZE il 14/02/1969
  3. ANDREA VANNUCCI
    nato a BAGNO A RIPOLI il 18/11/1982
  4. IRENE MICALI
    nata a CINQUEFRONDI il 09/03/1986
  5. ROBERTO D’IPPOLITO
    nato a VOLTERRA il 15/11/1957
  6. MONICA ELENA PATINO GOMEZ
    nata a CARTAGENA (COLOMBIA) il 20/01/1977
  7. MASSIMO MATTEI
    nato a FIRENZE il 20/02/1971
  8. MARIA FEDERICA GIULIANI
    nata a FIRENZE il 02/04/1965

Svolta! (Italia in Comune Toscana, Volt Toscana, Toscana nel cuore)

Tre movimenti (Volt, Italia in Comune e Toscana nel cuore) si sono uniti in un’unica lista, Svolta!, a sostegno di Eugenio Giani, presentando per le elezioni 2020 dei consiglieri regionali questi candidati

  1. GABRIELE BIANCHI
    nato a LUCCA il 01/03/1970
  2. ELISA MELONI
    nata a FIESOLE il 06/02/1986
  3. ENRICO ESENTE
    nato a FIRENZE il 10/06/1986
  4. LUDOVICA PERAZZOTTI
    nata a FIRENZE il 30/10/1991
  5. VAHID SALAMAT
    nato a SAVEH (IRAN) il 10/06/1983
  6. MARIA CECILIA LA GRECA
    nata a FIRENZE il 15/09/1962
  7. TOMMASO AGUJARI
    nato a ESTE il 01/06/1948
  8. FRANCESCA BALESTRI
    nata a PISA il 21/09/1973

Europa Verde – Progressista civica

Europa Verde sostiene Eugenio Giani. Questi i candidati consiglieri nella circoscrizione di Firenze città

  1. SERENA FERRAIUOLO
    nata a MONTEVARCHI il 14/04/1992
  2. LUCA FIDIA PARDINI
    nato a LUCCA il 23/06/1989
  3. MARTA GLENDA LUGANO
    nata a LUCCA il 07/04/1985
  4. EGIDIO RAIMONDI
    nato a MILANO il 24/09/1966
  5. GAIA MEMMO VINCENZI
    nata a VENEZIA il 11/07/1972
  6. EROS TETTI
    nato a MILANO il 21/05/1977
  7. MARIA CHIARA POZZANA
    nata a MONTEBELLUNA il 14/10/1952

Italia Viva, +Europa

I due partiti di Italia Viva e +Europa fanno parte della coalizione di centrosinistra a sostegno di Eugenio Giani presidente della Regione Toscana e presentano nella circoscrizione di Firenze 1 otto candidati alla carica di consigliere regionale all’interno della stessa lista

  1. STEFANIA SACCARDI
    nata a FIRENZE il 05/11/1960
  2. MAURIZIO SGUANCI
    nato a FIRENZE il 01/10/1965
  3. COSTANZA FENYES
    nata a DESENZANO DEL GARDA il 17/12/1987
  4. MAURO GRASSI
    nato a FIRENZE il 06/12/1951
  5. SILVIA MOTRONI
    nata a MONTECATINI TERME il 04/04/1963
  6. ANGELO BASSI
    nato a FIRENZE il 24/07/1964
  7. SIMONA DELLA VALLE
    nata a FIRENZE il 20/01/1968
  8. CRISTIANO STORCHI detto STORE
    nato a FIRENZE il 04/10/1971

Partito Comunista

Il Partito Comunista presenta come candidato alla presidenza della Regione Salvatore Catello e questi nomi per la carica di consiglieri regionali

Candidati regionali (per cui non è possibile dare preferenze)

LENNY BOTTAI
nato a LIVORNO il 15/07/1977

CAOLI BERNI
nata a AREZZO il 12/01/1992

Candidati circoscrizionali (per cui è possibile esprimere le preferenze)

MARCELLO TISSI
nato a FIRENZE il 17/02/1969

  1. SABRINA CRISTALLO
    nata a FIRENZE il 23/03/1987
  2. MATTEO TORRETTI
    nato a COSENZA il 02/03/1981
  3. AMBRA RONCUCCI
    nata a BAGNO A RIPOLI il 05/12/1983
  4. ALESSANDRO GRIMALDI
    nato a FIESOLE il 04/03/1993
  5. ANNALISA BACCI
    nata a FIRENZE il 01/05/1971

Movimento 3V – Libertà di Scelta

Il Movimento 3V presenta in Toscana Tiziana Vigni come candidata presidente, questi i nomi dei candidati consiglieri.

  1. MAURIZIO ROMANI
    nato a CASTEL SAN NICCOLO’ il 18/02/1954
  2. ROSSELLA ORTOLANI
    nata a FIRENZE il 08/01/1966
  3. MANUELE NESTI
    nato a FIRENZE il 31/12/1976
  4. CLAUDIA UNISONI
    nata a FIRENZE il 11/05/1969

Forza Italia – UDC

Forza Italia e UDC fanno parte della coalizione di centrodestra che presenta Susanna Ceccardi alla carica di presidente della Regione Toscana, questi invece i candidati consiglieri regionali

  1. MARCO STELLA
    nato a FIRENZE il 23/06/1971
  2. ROBERTA PIERACCIONI
    nata a CECINA il 30/07/1967
  3. JACOPO CELLAI
    nato a FIRENZE il 16/07/1981
  4. ELENA ROSSI
    nata a FIRENZE il 02/07/1977
  5. PAOLO GIOVANNINI
    nato a LASTRA A SIGNA il 23/05/1958
  6. CLAUDIA DOMINICI
    nata a PITIGLIANO il 23/04/1974
  7. ANTONIO BOSSA
    nato a TORRE DEL GRECO il 26/08/1969
  8. SABRINA ORLANDI
    nata a FIRENZE il 22/01/1962

Toscana Civica per il cambiamento

La lista Toscana Civica per il cambiamento sostiene Sussanna Ceccardi come candidata alla presidenza della Regione. Ecco i candidati come consigliere

  1. GIORGIO FIORENZA
    nato a FIRENZE il 06/09/1957
  2. BENEDETTA ALESSANDRA BERTONI
    nata a ESCH ALZETTE (LUSSEMBURGO) il 01/09/1988
  3. GUGLIELMO MOSSUTO
    nato a AGRIGENTO il 17/07/1967
  4. CARLA CERETELLI
    nata a SESTO FIORENTINO il 17/01/1946
  5. SIMONE MARTINELLI
    nato a FIRENZE il 19/02/1975
  6. FRANCESCA VADALA’
    nata a MESSINA il 16/06/1972
  7. PIERO TOZZI
    nato a FIRENZE il 29/07/1949
  8. ALESSANDRA ANGELONI
    nata a BRESCIA il 17/08/1958

Lega Salvini premier

La Lega sostiene la candidatura di Susanna Ceccardi come presidente della Regione e presenta i seguenti candidati come consiglieri regionali

Candidato regionale (non è possibile esprimere preferenze)

GIOVANNI GALLI
nato a PISA il 29/04/1958

Candidati circoscrizionali ( è possibile esprimere le preferenza)

  1. GIOVANNI GALLI
    nato a PISA il 29/04/1958
  2. MICHELA MONACO
    nata a NAPOLI il 13/05/1994
  3. JACOPO ALBERTI
    nato a FIRENZE il 25/11/1972
  4. BARBARA NANNUCCI
    nata a FIRENZE il 05/06/1976
  5. PIETRO PAOLO AMATO detto PAOLO
    nato a EBOLOWA (CAMERUN) il 01/02/1954
  6. TERESA MAINOLFI
    nata a BENEVENTO il 09/10/1963
  7. LEONARDO BATISTINI
    nato a BAGNO A RIPOLI il 28/07/1982
  8. FRANCESCA MAZZA
    nata a AREZZO il 14/06/1971

Fratelli d’Italia

Anche Fratelli d’Italia fa parte della coalizione di centrodestra che presenta Susanna Ceccardi come presidente della Regione. Questi i candidati per il Consiglio regionale della Toscana, nella circoscrizione di Firenze 1

  1. FRANCESCO TORSELLI
    nato a FIRENZE il 09/03/1976
  2. SANDRA BIANCHINI
    nata a FUCECCHIO il 13/08/1967
  3. PAOLO MARCHESCHI
    nato a FIRENZE il 23/03/1961
  4. FEDERICA PICCHI
    nata a LA SPEZIA il 18/01/1975
  5. NICOLA CECCHI
    nato a FIRENZE il 17/09/1963
  6. CHIARA PELAGOTTI
    nata a FIRENZE il 21/09/1977
  7. DANIELE FRANCIOLI
    nato a FIRENZE il 22/10/1961
  8. LISA ROMUALDI
    nata a FIRENZE il 28/11/1973

Elezioni 2020, Consiglieri regionali in Toscana: la lista dei candidati nella circoscrizione di Firenze 1

Nomi dei candidati consiglieri per le regionali, liste e simboli sono consultabili anche consultando i manifesti elettorali della circoscrizione Firenze 1 (pdf), pubblicati sul sito della Regione Toscana, nella sezione elezioni. Qui invece i fac simile delle schede elettorali.

Bonus internet 2020: come richiederlo per famiglie e imprese

Un “buono sconto” sulla connessione veloce di casa, la cosiddetta fibra: è il cosiddetto bonus internet che arriverà in quest’ultima parte del 2020 per le famiglie con redditi medio-bassi (dimostrati tramite l’Isee) grazie a un voucher di 200 euro che potrà arrivare a 500 euro per avere anche pc o tablet in comodato d’uso. In cantiere anche un bonus internet fino a 2.000 euro per le imprese, ma come richiederlo?

La misura dipende dal Ministero per lo Sviluppo economico, in una sigla Mise, che dovrà ora pubblicare un decreto attuativo, mentre la sua aziende in-house Infratel (società del gruppo Invitalia) si occuperà della registrazione degli operatori di telefonia e telecomunicazioni che si accrediteranno per questa misura con delle specifiche offerte.

Voucher per la fibra: a quanto ammonta,  come funziona e quando arriva

Secondo quanto reso noto finora, il “buono” per la connessione internet spetterà alle famiglie con un Isee fino a 50.000 per un totale di 200 euro, una tantum, a nucleo familiare. Si tratta di un voucher pensato per aiutare nelle prime spese per la banda larga. Il bonus internet 2020 potrà essere richiesto per la connessione di casa, con una velocità di almeno 30 megabit al secondo. I dettagli, come detto, arriveranno però con il decreto attuativo.

A questo voucher per la connessione, le famiglie con un Isee sotto 20.000 euro potranno affiancarne un secondo: il bonus pc da 300 euro per avere in comodato d’uso computer e tablet. Il totale delle due misure si sostegno alla digitalizzazione può quindi arrivare a 500 euro. I primi bonus, ha annunciato la ministra all’Innovazione Paola Pisano in audizione alla commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera, arriveranno entro la fine di settembre, gli altri entro il termine del 2020.

Il bonus internet 2020 per le imprese

Previsto poi un contributo anche per la digitalizzazione delle imprese: in questo caso il bonus internet andrà da un minimo di 500 euro a un massimo di 2.000 euro. L’ammontare dell’agevolazione dipenderà da diversi fattori, come ad esempio la grandezza dell’azienda, e la velocità della banda larga che dovrà essere di almeno 30 megabit al secondo o 1 gigabit, a seconda della copertura di rete.

Bonus internet 2020, come richiederlo (senza fare domanda a Infratel)

Per usufruire del bonus internet si potrà fare domanda direttamente agli operatori di telecomunicazione accreditati, una volta selezionati da Infratel: la società, che dipende dal Mise, ha chiarito che le famiglie non devono procedere alla registrazione online per ottenere il voucher, perché la procedura di accreditamento è infatti rivolta solo ai gestori dei servizi telefonici (ad esempio Tim, Vodafone, Wind, Fastweb e gli altri operatori di tlc). Come richiedere quindi il bonus internet 2020? Bisognerà attendere che la lista completa degli operatori aderenti, con le relative offerte, sia pubblicata sul sito di Infratel.

Questo avverrà però solo dopo la pubblicazione del decreto attuativo del Ministero per lo Sviluppo economico, con tutti i particolari sul bonus internet e pc.

Referendum e regionali, lo scrutinio: quando si sapranno i risultati definitivi

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Due schede in un colpo solo, in alcune zone addirittura 3. Dal referendum costituzionale alle regionali passando per le comunali e le suppletive del Senato, lo scrutinio per le elezioni 2020 non si preannuncia semplice soprattutto lì dove l’election day accorpa più consultazioni: ci vorrà un po’ di tempo per sapere i risultati definitivi delle urne, perché lo spoglio inizierà in diverse fasi. Prima si saprà l’esito del referendum sul taglio dei parlamentari, poi quello delle regionali: se per il nuovo presidente della Regione i dati definitivi arriveranno per primi, per capire i consiglieri regionali eletti servirà più tempo.

Lo scrutinio: quando inizia lo spoglio delle schede per il referendum 2020

Lo spoglio delle schede inizia subito dopo la chiusura delle votazioni, lunedì 21 settembre alle 15.00, ma in momenti diversi a seconda delle elezioni: nei due collegi del Veneto e della Sardegna dove si vota anche per le suppletive per il Senato lo scrutinio partirà proprio da queste schede, a seguire saranno aperte le urne della consultazione referendaria. Nelle altre zone di Italia gli scrutatori partiranno direttamente dal referendum sul taglio dei parlamentari, di cui con tutta probabilità si sapranno i risultati già nel corso del pomeriggio del 21 settembre, visto che le opzioni di voto sono limitate (sì o no).

Quando si sapranno i risultati definitivi delle regionali 2020, lo scrutinio

In Toscana, come nelle altre 6 zone del Paese interessate dalle elezioni 2020 per il rinnovo del presidente della Regione e dei consiglieri regionali, lo scrutinio inizierà appena si sarà concluso lo spoglio delle schede del referendum, sempre lunedì 21 settembre: in questo caso i risultati definitivi sono attesi – con tutta probabilità – durante la serata o al più tardi nella nottata.

Referendum 2020: tutti i dati sull’affluenza

I primi dati ufficiali a uscire saranno quelli sul vincitore della competizione elettorale per diventare presidente della Regione: in Toscana, se nessuno raggiungerà il 40% più uno dei voti si procederà al ballottaggio a inizio ottobre. Più tempo servirà per capire i consiglieri regionali eletti, in base alle preferenze espresse dagli elettori e al computo dei seggi: in Toscana la legge elettorale prevede delle soglie di sbarramento per i partiti e dei meccanismi di premi di maggioranza (qui i dettagli sulle regole per le regionali in Toscana).

E quando inizia lo spoglio delle elezioni comunali?

In Toscana si vota anche per sceglier sindaco e Consiglio comunale in 9 città (Arezzo, Coreglia Alteminelli, Sillano Giuncugnano, Viareggio, Villafranca in Lunigiana, Cascina, Orciano Pisano, Uzzano  e Follonica dove si svolge solo il ballottaggio), mentre in tutta Italia sono quasi mille i Comuni interessati dalle amministrative.

A differenza delle regionali, i risultati delle elezioni comunali 2020 arriveranno il 22 settembre, perché le regole del Ministero dell’Interno hanno fissato l’inizio dello scrutinio alle ore 9.00 di martedì 22 (prima lo spoglio per il Comune, poi a seguire quello per le eventuali elezioni circoscrizionali).

Le linee guida del Recovery plan in pdf (e il significato)

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72 pagine e 5 capitoli con spiegati i principali progetti del governo per i prossimi anni. Il premier Giuseppe Conte ha trasmesso ai presidenti di Camera e Senato il documento integrale con le linee guida del Recovery Plan italiano, una serie di misure, dalla riduzione delle tasse alla digitalizzazione, che saranno finanziate con il cosiddetto Recovery fund europeo (il cui significato letterale è “fondo di recupero”): su molti organi di stampa è già comparso il testo in pdf di questo piano di riforme.

Il capo del governo si è detto disponibile a riferire sulla questione davanti alle Camere o nelle commissioni parlamentari per migliorare e integrare questa versione del documento.

Il significato: cos’è e cosa vuol dire in pratica “Recovery plan”, una spiegazione semplice

Recovery plan, recovery fund, recovery bond: i termini usati finora sono tanti, ma tutto questo cosa vuol  dire sul piano pratico? Per aiutare i Paesi più colpiti dalla crisi scatenata dal coronavirus, con la mediazione della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, l’Ue ha messo a punto un fondo speciale per la ripresa economica da finanziare nel triennio 2021 – 2023 grazie a bond (titoli di Stato) comuni, ossia garantiti dal bilancio della stessa Unione.

Tradotto in soldoni l’Europa emetterà nel 2021 dei Recovery Bond, ossia chiederà in “prestito” agli investitori denaro dando loro come garanzia la solidità del bilancio comunitario, riconoscendo poi un tasso di interesse: con i fondi che si otterranno da queste obbligazioni verranno finanziati i progetti presentati dai singoli Stati per la ripartenza dell’economia secondo un piano ben definito (il recovery plan, appunto) che dovrà essere presentato dai Paesi membri entro aprile 2021. Si tratta in sostanza di un piano triennale di riforme, che verrà valutato dalla Commissione Europea.

Ecco quindi una spiegazione semplice e sintetica: il Recovery fund è un pacchetto di aiuti europei, che saranno concessi ai Paesi più colpiti dalla crisi causata dal Covid, in base a degli obiettivi e dei progetti prefissati in un piano nazionale di riforme (il Recovery plan). Il tutto finanziato da titoli di Stato europei (i Recovery bond)

Recovery fund: cosa vuol dire per l’Italia

Per l’Italia il Recovery fund significa l’arrivo di 208 miliardi di euro dall’Unione Europea, 127 miliardi sotto forma di prestiti e altri 81 come sovvenzioni. Una bella somma. Il nostro Paese, insieme alla Spagna è il maggiore beneficiario di questa misura europea che in tutto vedrà lo stanziamento di 750 miliardi di euro, da dividere tra i diversi Stati.

Più volte il premier Conte ha parlato di un’occasione unica per l’Italia che con queste risorse può mettere in atto riforme a lungo attese, dalla diminuzione della pressione fiscale allo svolta “verde” del Paese.

Le linee guida del Recovery plan, il documento integrale del governo in pdf

Il documento inviato dal governo ai presidenti delle Camere con le linee guida per i progetti del Recovery plan si intitola “Piano nazionale di ripresa e resilienza – Next generation Italia” e individua 6 macro obiettivi che riguardano in particolare:

  1. la digitalizzazione, l’innovazione e il miglioramento della competitività del sistema produttivo nazionale
  2. la rivoluzione verde con una transizione ecologica dell’Italia
  3. gli investimenti per infrastrutture e mobilità
  4.  gli interventi a favore del mondo dell’istruzione, formazione, ricerca e della cultura
  5. l’equità sociale, di genere e territoriale
  6. il miglioramento dei servizi legati alla salute

Ci sono già i primi progetti di massima del Recovery Plan che, se portati a termine, avranno un significato anche sulla vita quotidiana delle famiglie, come a esempio una riforma dell’Irpef per ridurre le tasse per il ceto medio e i nuclei con figli, l’alleggerimento della pressione fiscale e lo stop agli aumenti dell’Iva e delle accise.

E poi la digitalizzazione della pubblica amministrazione e della sanità, la creazione di una rete nazionale in fibra ottica, lo sviluppo del 5G, la revisione delle concessioni autostradali, l’arrivo anche sulle grandi arterie di collegamento di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, il via libera al Family Act e il piano per il Sud.

A questo link è possibile scaricare il testo completo del Recovery plan italiano.

A Firenze arriva la Circo Parade: parata in moto e festa solidale

Non passano certo inosservati i motociclisti di Classic Special Firenze e non soltanto per il rombo dei loro motori quando invadono le strade e le piazze fiorentine, ma soprattutto quando a dicembre, travestiti da Babbo Natale, arrivano sgommando in piazza Duomo per consegnare doni alla Caritas. Dopo il blocco di ogni attività imposto dalle circostanze che tutti sappiamo, Classic Special Firenze riparte più sprint che mai con un nuovo evento: la Circo Parade. Domenica 20 settembre 2020 una coloratissima carovana di moto percorrerà le strade di Firenze per richiamare l’attenzione su un importante tema: l’Autismo infantile. A seguire una festa nel parco delle Cascine.

Nato quasi per scherzo nel 2013 da un piccolo gruppo di amici accomunato dalla passione per la moto, il gruppo Classic special Firenze è andato sempre più crescendo e non solo nelle unità ma soprattutto negli intenti. Prima due, poi una quindicina di amici che si trovavano occasionalmente per fare gite in moto, quindi l’appuntamento fisso del giovedì sera (il gruppo è di Firenze ma ci sono anche persone da altre parti d’Italia), il giorno scelto per trovarsi in uno dei tanti  pub cittadini, sempre diverso per accontentare tutti e per vivere al meglio la città. Oggi sono un’associazione culturale che sostiene il panorama associativo.

Per conoscere meglio i loro obiettivi, abbiamo incontrato Manfredi Merciai, presidente del Classic Special Firenze giunto al secondo mandato da quando si è costituita l’associazione: il 24 giugno – San Giovanni – 2018.

Cos’è la Circo Parade di Firenze?

E’ un progetto al quale abbiamo lavorato per più di un anno. Circo Parade è la prima edizione di una serie di altri eventi che, mi auguro, si susseguiranno e che avranno lo scopo di avvicinare le persone alla conoscenza di determinate problematiche legate alla salute dei bambini. Vorremmo cioè, puntare i riflettori su patologie meno “popolari” cioè meno conosciute. Questa prima edizione infatti, darà spazio al tema dell’autismo per questo abbiamo invitato La Valigia delle Idee, l’associazione che opera sull’area metropolitana fiorentina occupandosi di tanti tipi di disabilità e situazioni problematiche tra cui supportare le famiglie con bambini autistici. E proprio pensando ai bambini abbiamo organizzato questa giornata “circense” perché tema sempre molto apprezzato dai più piccoli e, nel nostro caso, anche dai grandi che hanno ancora lo spirito fanciullesco dentro di sé.

Che tipo di circo sarà?

Vorremmo far risaltare il tema del Circo in tutte quelle che sono le sue forme. Il nostro sarà un circo “umano”, che non contempla l’utilizzo degli animali (anzi semmai ci sarà qualcuno travestito da elefante o scimpanzé). I partecipanti potranno indossare i panni dei personaggi che hanno sempre sognato da piccoli, quindi ci sarà la donna barbuta, il lanciatore di coltelli, il trapezista, il giocoliere e gli immancabili clowns.

Noi comunque abbiamo voluto dare un’impronta più da Circo Vittoriano, tardo ottocentesco, che poi diventa anche itinerante, un circo “zingaro” insomma. Ognuno ha il proprio concetto di circo, dunque ci si potrà esprimere come meglio si vorrà, decidendo come travestirsi.

Come si svilupperà la giornata della Circo Parade di Firenze?

L’appuntamento è domenica 20 settembre alle 15.00 al Piazzale del Re, alle Cascine, di fronte alla Facoltà di Agraria. Una volta riunita la carovana si partirà per un giro che si svilupperà per le strade fiorentine (al massimo una ventina di chilometri). Per il particolare momento in cui ci troviamo, la manifestazione sarà estremamente contenuta come numeri (entro i 200 motociclisti) rispetto a quelle organizzate in passato, per questo motivo è prevista una preiscrizione online. Inoltre, come sempre, il giro che faremo rispetterà la normativa del codice della strada.

Al termine torneremo al punto di partenza dove proseguirà la manifestazione. Sarà una serata ovviamente a tema circense, con Alessandro Masti mattatore del palco allestito per l’occasione; ci saranno comparsate, flash mob, performers; ci saranno spazi dedicati a chi ci ha supportato, quindi agli sponsor che hanno reso possibile la manifestazione. In più, e questo è importante, uno spazio dedicato all’associazione e ci sarà anche un medico che spiegherà ai partecipanti cos’è l’autismo infantile, come si tratta, portando a conoscenza questa patologia.

Quindi da questo punto in poi anche chi non ha partecipato al giro cittadino in moto potrà unirsi?

Sicuramente! Dalle 18.00 in poi sarà una vera e propria festa per tutti. Quel giorno il Park Bistrot Boulevard, locale completamente all’aperto nel Complesso del Parco delle Cascine, sarà la nostra “casa”. In questa grande area sarà possibile fare un aperitivo o mangiare serviti al tavolo. La serata sarà intervallata da tante performance di vario genere, un continuo cambio di fronte dal palco alla platea a quello che succederà intorno, sempre nel rispetto dei limiti imposti dalle normative vigenti.

 Cosa vi aspettate da questa giornata?

Consapevoli del fatto che ci troviamo in un periodo molto particolare, vogliamo poter pensare che le cose nate nei momenti più difficili saranno ancor più apprezzate rispetto a quelle che si fanno con facilità. Ci auspichiamo quindi che Circo Parade di Firenze non resti una manifestazione singola ma una consuetudine che si ripeterà negli anni. Inoltre ci piacerebbe non restasse vincolata solo a Firenze ma che fosse ripetuta in simultanea in più città.

Siamo tutt’ora in crescita e aperti ad accogliere tutti coloro che vorranno unirsi ai nostri progetti perché riteniamo che la moto sia uno dei più potenti aggreganti. Vi aspettiamo numerosi.

Com’è nata è la Classic Special Firenze?

Inizialmente la filosofia motociclistica abbracciata era quella delle moto classiche, sia d’epoca che moderne, ma con uno stile classico, oppure special, che sono le moto “personalizzate” dal proprietario. Il nostro non è un motociclismo di velocità ma al contrario “lento”, che lascia spazio all’aggregazione quindi al dialogo, ad un amichevole confronto. Ad esempio, ci troviamo la domenica mattina per fare un bel giro e poi terminiamo con una tavolata tutti insieme da qualche parte. Ovviamente siamo presenti sui social ed ogni volta pubblichiamo i nostri appuntamenti così che chiunque possa partecipare unendosi al nostro gruppo.

Questo è ciò che vi ha accomunati nella fase iniziale

Poi nel 2014 arrivò a Firenze una manifestazione chiamata The Distinguished Gentleman’s Ride una manifestazione mondiale per la quale noi abbiamo organizzato il ride di Firenze dal 2015 al 2018, solitamente l’ultima domenica di settembre in contemporanea a 300 città del mondo. In seguito la collaborazione è andata sfumando poiché l’evento in sé era cresciuto troppo (nel 2018 avevamo avuto la partecipazione di più di 1.000 moto che equivale almeno a 1.300 persone). La cosa era divenuta ingestibile. Abbiamo così pensato di tornare alle nostre caratteristiche originarie, più radicate sul territorio ed a situazioni più facilmente concertabili. Così ci siamo messi alla ricerca di enti impegnati nel sociale al fine di richiamare l’attenzione su di essi, o a dar loro supporto, contemporaneamente ad alcuni dei nostri raduni.

Da qui sono nate le vostre “Babbonatalate”

Avevamo capito che potevamo far divertire diffondendo la nostra filosofia sia attraverso l’organizzazione di giri in moto ed eventi, ma anche rendendosi utili al prossimo. Negli anni si sono quindi susseguite le varie “Babbonatalate” (la prima edizione già nel 2014) con lo scopo di portare contributi alle varie associazioni che coprono tipologie diverse di intenti. Per esempio, quell’anno dopo la catena umana in Santissima Annunziata per consegnare beni alimentari alla mensa della Caritas, poi ci spostammo al Parco degli Animali di Ugnano perché per noi anche gli amici a quatto zampe meritano attenzione. Da due anni invece portiamo i nostri doni direttamente alla Caritas Diocesana di piazza Duomo, poi come di consueto, facciamo una seconda o terza tappa verso altri enti impegnati nell’associazionismo. Infine, nella stessa giornata, esortiamo a contribuire con donazioni versate autonomamente all’associazione fiorentina Helios  impegnata nell’ambito ospedaliero, domiciliare e sociale in attività ludico-ricreative di intrattenimento per bambini e giovani malati. Si può dire che la Babbonatalata sia il nostro fiore all’occhiello.

Per questi eventi dovete chiedere particolari permessi al Comune?

Per tutte le manifestazioni che facciamo inoltriamo una richiesta di autorizzazione all’ufficio Mobilità che poi ci fa da eco per quanto riguardano gli aspetti organizzativi. Devo dire che c’è molta collaborazione dal punto di vista tecnico e pratico con l’amministrazione comunale fiorentina. Gli ultimi due Gentleman’s e la scorsa Babbonatalata hanno addirittura goduto del patrocinio del Comune di Firenze, e di questo ci riteniamo molto soddisfatti.

 

Teatro della Pergola, di Rifredi e Puccini: si riapre il sipario

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Un’estate di sosta obbligatoria scivola in un autunno pieno di incognite. Eppure si riparte. Nei teatri, la nuova normalità ha imposto di rivedere la programmazione, ma anche il rapporto tra spettatore e attore, tra pubblico e palco. Quale sarà il posto riservato al teatro nella prossima quotidianità culturale della città? “Una delle caratteristiche intrinseche del teatro è quella di non potersi accendere e spegnere come la televisione.

Il Teatro della Pergola guarda ai giovani

Lo spettacolo in presenza è molto diverso”, spiega Marco Giorgetti, direttore del Teatro della Pergola. Qui la ripresa sarà progressiva. “Abbiamo bisogno di tempo per tornare a teatro. In questo senso c’è stata una bellissima disponibilità degli artisti, anche dei grandi nomi, A interrogarsi su nuove possibili forme di spettacolo, nuovi progetti”. Ad esempio? Dalla fine di ottobre, tra le novità della Pergola ci sarà una maggiore attenzione ai giovani: ai giovani attori, al giovane pubblico e ai giovani appassionati. Ma anche agli studenti. “I nostri spazi – prosegue Giorgetti – saranno a disposizione delle scuole medie, sia per dare la possibilità svolgere la didattica in presenza, sia con progetti specifici. Nella crisi del teatro vogliamo aprire nuove porte”.

Il Teatro di Rifredi punta sulle proprie produzioni

C’è poi chi punta sull’identità. Da sempre palcoscenico di riferimento per voci nuove e sperimentali, il Teatro di Rifredi ha pronta una ripartenza nel segno del contemporaneo. “Abbiamo scelto degli autori con una forza inedita e con loro ripartiremo per offrire nuove interpretazioni della contemporaneità”, spiega il direttore Giancarlo Mordini. Con una serie di produzioni originali, com’è nella genetica di un teatro che nel 2019 ha vinto il prestigioso Premio UBU (il premio fondato da Franco Quadri nel 1978) per l’intenso lavoro di traduzione, allestimento e promozione della nuova drammaturgia internazionale. “La gente ha bisogno del teatro”, dice Mordini. “Per questo, da ottobre, punteremo tutto sulle nostre produzioni e proporremo spettacoli corali, capaci di aprire sguardi diversi e arricchire gli spettatori di nuove prospettive”. Più che reinventarsi, ci si deve adattare. Basta che non ci si fermi.

Walking Thérapie, il Teatro di Rifredi riparte con uno spettacolo itinerante

Il Teatro Puccini riparte con Fabbrica Europa

“Il teatro non può che essere fatto dal vivo, su un palcoscenico e in presenza di un pubblico”, dice il direttore del Teatro Puccini Lorenzo Luzzetti. Le norme di sicurezza limiteranno di molto i posti disponibili e il modo di andare in scena. “Abbiamo adeguato la stagione, che era già pronta nel febbraio scorso, alle nuove misure. Al Puccini siamo in qualche modo fortunati perché il programma del nostro teatro è molto impostato sui monologhi, che non avranno bisogno di grandi cambiamenti. A settembre ripartiamo ospitando gli spettacoli dei festival, a cominciare da Fabbrica Europa. E da gennaio con la stagione vera e propria”. Il teatro è movimento. Sarà dura, ma nessuno ha  intenzione di fermarsi.

Alexander Pereira: “Il mio Maggio musicale farà felici i fiorentini”

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Il piccolo Alexander Pereira, nella Vienna degli anni Cinquanta, sognava di fare il cantante lirico. Ma non tutti i sogni si realizzano proprio così come nascono. Diventato grande, Alexander Pereira è finito sì per lavorare con la musica, sua grande passione, e con i più grandi cantanti lirici, musicisti e direttori d’orchestra del globo, ora come sovrintendente del Teatro del Maggio. Ma in maniera diversa. “Ho capito che il mio destino non era quello di fare il cantante ma di capire il canto, essere in grado di riconoscere i talenti e fare in modo che venissero valorizzati”.

Talent scout prima ancora che manager culturale, nel suo passato ci sono incarichi da Sovrintendente dell’Opera di Zurigo e del Teatro alla Scala, da segretario generale della Wiener Konzerthaus e del Festival di Salisburgo. L’attuale sovrintendente del Teatro del Maggio, arrivato a Firenze nel dicembre dello scorso anno, ha fatto appena in tempo ad ambientarsi nel suo ufficio fiorentino e a presentare al pubblico e agli abbonati le sue intenzioni, che il teatro ha dovuto chiudere i battenti a causa dell’emergenza coronavirus. A distanza di mesi e con una nuova e ricca stagione in partenza, Pereira si prepara a fare davvero i conti con la città del Maggio.

Sovrintendente, la musica è un linguaggio universale che non conosce confini: può, in questo momento difficile, unire le persone?

L’arte in generale, e la musica specialmente, ha il potere di mettere insieme la gente. È una grande forza, nutrimento per la mente. Abbiamo pensato la nostra programmazione per la prossima stagione senza avere paura del Covid-19. Sappiamo che il pubblico inizialmente avrà un po’ di timore tornando a teatro ma speriamo che, rispettando le regole e garantendone la sicurezza, questa paura passi e lasci spazio al nutrimento che verrà dalla nostra proposta musicale. Lo dobbiamo sia al nostro pubblico sia ai collaboratori del teatro, all’orchestra, al coro, alle maestranze. Anche loro hanno bisogno di tornare a fare musica. Dobbiamo tornare a far rivivere il teatro insieme.

Teatro del Maggio
© Michele Monasta

Pereira, lei è stato più volte “rimproverato” per la politica di prezzi troppo audace per una città come Firenze…

All’inizio è stato così, ma credo che a guardare i prezzi adesso ci si trovi di fronte a delle tariffe normali, abbordabili per un’offerta di qualità. Non c’è niente di scandaloso, mi sento in linea con le offerte degli anni precedenti. Spero che il pubblico reagisca positivamente, dando supporto al teatro. È un momento molto sfidante e il teatro crede in un approccio che mira a portare in città il meglio dell’offerta a livello mondiale.

Cosa dovrebbe fare il Governo per aiutare il settore dello spettacolo a rialzarsi dopo il fermo forzato di questi mesi?

Abbiamo la necessità e il compito di aiutarci da soli. Siamo felici di essere ascoltati dalla politica, ma allo stesso tempo siamo qui per aiutare quella classe politica. Dobbiamo dare il nostro contributo alla ripartenza del Paese, non possiamo aspettare solo che qualcun altro lo faccia al posto nostro.

Cosa farà per coinvolgere la città e convincere i giovani a tornare nel “loro” teatro?

Questo nuovo teatro è molto bello ma completo solo per l’80%. I fiorentini non lo hanno mai accettato fino in fondo. Quest’estate abbiamo riaperto la cavea, un luogo magnifico con un’acustica straordinaria, che non veniva utilizzato dal 2014. Ora vogliamo riuscire a terminare anche il resto del complesso: prosegue il cantiere per il completamento dell’auditorium per i concerti e ci piacerebbe andare avanti con i restanti progetti pianificati, come quello di realizzare un ristorante. L’obiettivo è trasformare questo teatro in un luogo di incontro e cuore pulsante dell’area. È un lavoro molto intenso, per realizzare il quale occorrerà del tempo, ma è uno dei miei obiettivi.

Zubin Mehta, direttore onorario a vita del Teatro del Maggio, sarà molto presente nella stagione che sta per iniziare e nel festival che la seguirà.

Sono molto felice. Una figura paterna come il Maestro Mehta, tanto amato dal pubblico e dalla città di Firenze, è un grande sostegno. E poi ci sarà Riccardo Muti, anche lui affezionatissimo al Maggio (è stato direttore principale dell’Orchestra del Maggio dal 1969 al 1981, ndr) che sarà una presenza assidua nei mesi a venire.

Alexander Pereira
© Michele Monasta

Si è più volte parlato di “piegare” il Teatro del Maggio a collaborazioni più pop, usando la cavea per concerti rock o contaminazioni tra generi musicali diversi. Cosa ne pensa?

Sono d’accordo. La cavea non è solamente per noi. Noi gestiremo lo spazio ma non voglio essere il sovrintendente della cavea. Deve essere un posto dove anche altri possono realizzare i loro sogni.

Una delle cifre stilistiche del Teatro del Maggio è sempre stata la collaborazione con grandi artisti: basti pensarealle scenografie, ai bozzetti e ai modellini firmati da Giorgio de Chirico, Gino Severini, Derek Jarman, Bob Wilson, Giacomo Manzù. Proprio col Lohengrin firmato da Bob Wilson lei inaugurò la sua direzione della Zurich Opera house. C’è un artista contemporaneo che stima e con il quale le piacerebbe lavorare?

È un aspetto su cui mi piacerebbe molto lavorare, in linea con il passato. Per la primavera 2020 il  Maggio aveva un progetto molto bello con Marina Abramović, ma abbiamo dovuto accantonarlo per ora a causa dell’emergenza Covid. L’idea di coinvolgere grandi artisti è molto bella e mi piacerebbe perseguirla.

Come si immagina il Maggio da qui a cinque anni?

Non sono io a doverlo immaginare ma i frequentatori del teatro. Il mio unico auspicio è di renderli felici.

Pellegrino Artusi: 200 anni ma non li dimostra

Più passa il tempo e più ci rendiamo conto di quanto sia ancora attuale a Firenze la presenza del nostro avo nonostante i due secoli di storia lasciati alle spalle. Pellegrino Artusi è universalmente considerato il padre della cucina italiana, in quanto seppe coniugare cibo e letteratura in quel ricettario di gastronomia, scritto con scorrevole e simpatica narrativa in perfetto idioma italico, intitolato La Scienza in Cucina e l’Arte di mangiar bene.

Per primo ebbe l’intuito di riunire tante tipiche pietanze regionali in quell’opera letteraria, ancor oggi comunemente nota, che si pone fra le principali che rappresentano la giovane letteratura italiana. In tal modo Pellegrino contribuì, in cucina con le ricette e attraverso la propria conoscenza letteraria, all’unificazione degli Italiani, sia a tavola che per la formazione linguistica del nascente Stato.

Era nato il 4 agosto 1820 a San Ruffillo di Forlimpopoli, in provincia di Forlì, da Agostino, danaroso mercante, e da Teresa Giunchi, di buona famiglia di Bertinoro. Ecco perché il 4 agosto 2020, giorno del suo magnifico 200° compleanno, lo abbiamo voluto ricordare a “modo nostro” con l’appassionato e fondamentale aiuto degli amici Gabriele e Gherardo Filistrucchi e del regista italo-canadese David Battistella. Visto che il DNA non è acqua e la rassomiglianza degli scriventi a Pellegrino è palese, abbiamo voluto dare l’illusione di far rivedere a Firenze questo noto personaggio.

È bastato metterci sul volto una fluente barba bianca confusa con baffi e basettoni detti “favoriti”, realizzati dalla nota e non più giovanissima bottega degli amici Filistrucchi (che proprio quest’anno compie ben tre secoli di attività passata di padre in figlio) e con alcuni sapienti e professionali click di David, il risultato ci ha fatto restare senza fiato! Non è stato un gioco ma un’intensa emozione per tutti, vissuta con religiosa dignità, di cui il lettore si renderà conto, voluta per esaltare il valore di un Pellegrino ancora “giovane” nonostante le sue 200 primavere. Uomo di cultura, critico letterario, patriota, scrittore, igienista, gastronomo, Pellegrino trascorse la sua vita fra Romagna e Toscana. Visse per trent’anni a Forlimpopoli e ben sessantuno a Firenze dove, in un villino in piazza Massimo d’Azeglio, scrisse il suo famoso trattato di gastronomia.

 

Amò sempre Firenze, che non abbandonò mai, rimanendo a contatto con il fervido ambiente intellettuale e politico. Nella dimora di piazza d’Azeglio l’Artusi visse fino a 91 anni, raggiungendo qui la popolarità proprio in virtù del suo semplice e descrittivo manuale di cucina inizialmente composto da 475 ricette, cresciute poi man mano nelle edizioni successive fino a 790, che dagli antipasti (da lui chiamati Principii), terminava con i liquori; un vademecum da lui stesso definito talmente pratico e usabile da tutti, purché si sappia tenere in mano un mestolo.

Il libro di “cucina”, col passare degli anni e le numerose ristampe, raggiunse una grandissima diffusione conquistando la massa popolare, sino a divenire il testo gastronomico dell’Italia unita, il ricettario di casa, da cui tutti trassero (e ancor oggi traggono) ispirazioni e suggerimenti, tanto da essere sempre presente nei corredi di nozze delle giovani spose. Fu il libro più letto dagli italiani al pari di Pinocchio, de I Promessi Sposi e di Cuore. Pellegrino rese l’anima a Dio alla mezzanotte del 30 marzo 1911, in buona salute, dopo aver cenato con una gallina lessa accompagnata da una maionese di 12 uova. Fu sepolto nel Cimitero monumentale delle Porte Sante a San Miniato al Monte, con cippo funerario ben visibile, con basamento in pietra e busto in bronzo, opera dello scultore Italo Vagnetti.

[Nelle foto Luciano e Ricciardo Artusi vestono i panni del loro avo Pellegrino grazie alla “trasformazione” realizzata dai truccatori Gabriele e Gherardo Filistrucchi e immortalata dal regista David Battistella]