venerdì, 9 Maggio 2025
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Cosa fare a Firenze nel fine settimana del 17 febbraio

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Il meteo promette un weekend baciato dal sole, a Firenze come in Toscana, con le temperature che raggiungeranno anche i 18 gradi. Ecco quindi una breve rassegna di eventi in programma in città sabato 16 e domenica 17 febbraio, per trascorrere il fine settimana tra mercatini, primi party di carnevale e anche una festa dedicata tutta ai gatti.

Un selfie con il cuore di fiori del piazzale Michelangelo

Per chi giovedì scorso è arrivato dalla dolce metà a mani vuote o per chi non ha avuto modo di festeggiare con l’amato San Valentino, al piazzale Michelangelo resta visibile la tradizionale installazione floreale curata dai giardinieri del Comune di Firenze e inaugurata il 14 febbraio: un grande cuore di petali e la frase “Amo Firenze” scritta grazie a ciclamini rossi, tutto circondato da un letto d’erba sagomato secondo lo skyline dei monumenti di Firenze.

Nell’allestimento, a cui hanno collaborato i volontari del gruppo infiora tori della Pro Loco di Fucecchio, è stata collocata anche una panchina rossa, che oltre a prestarsi ai selfie romantici degli innamorati, è il simbolo della lotto al femminicidio.

Calcio storico: la partita dell’assedio

È l’evento che inaugura ufficialmente il nuovo anno del Calcio storico fiorentino. Domenica 17 febbraio in piazza Santa Croce rivive una partita storica del calcio in costume: l’incontro che si giocò durante l’assedio a Firenze da parte dell’imperatore Carlo V, il 17 febbraio 1530.

La rievocazione di questo evento inizierà alle 14.30 con la sfilata del Corteo della repubblica fiorentina e dei calcianti dal Palagio di Parte Guelfa per poi arrivare in piazza della Signoria e in  Borgo dei Greci. Alle 14.45 l’ingresso nella Basilica di Santa Croce per la benedizione e un’esibizione della compagnia teatrale “I divi tardi”. La partita inizia alle 15 e mette a confronto Bianchi e Verdi, come nel 1530, ma con squadre miste formate dai 4 colori. Ingresso gratuito con offerta libera in favore dell’Ant.

partita assedio calcio storico

Festa di carnevale per bambini alla Flog

A Firenze è già tempo di coriandoli, con le prime feste di Carnevale. Domenica 17 febbraio, dalle ore 15.30 party alla Flog del Poggetto a ingresso libero per grandi e piccini: l’evento è organizzato in collaborazione con l’Avis di Firenze, il gruppo  donatori sangue “Galileo” e Ataf, con animazione e merenda offerta a tutti i bambini. Altri due momenti per celebrare il carnevale, sabato e domenica, a Novoli, nel centro commerciale San Donato (vedi sotto).

Festa del Gatto a Villa Vogel

Domenica 17 febbraio si celebra anche la giornata mondiale del gatto. A Firenze sono previste iniziative nel chiostro e nella limonaia di Villa Vogel, zona Isolotto, da mattina a sera con tante iniziative: mostre d’arte (con quadri e sculture dedicate ai felini), mercatino con oggetti ispirati ai gatti, tarocchi felini, reiki per animali, momenti di meditazione, consulenze di pranoterapia veterinaria, presentazioni di libri e area giochi per bambini. Il ricavato delle offerte andrà in favore del gattile Ama. Programma dettagliato nell’evento Facebook dedicato alla Festa del Gatto a Villa Vogel.

Mercatino dell’antiquariato in piazza Indipendenza, del cibo di strada a San Donato

Visto il bel tempo una buona idea per il weekend a Firenze è un giro tra i mercatini. Come ogni terzo fine settimana del mese torna Indipendenza antiquaria, sabato e domenica dalle 8.30 alle 19.30. Il mercato dell’antiquariato porta in piazza Indipendenza oltre 90 operatori da tutti Italia che mettono in mostra mobili antichi, oggetti di modernariato, porcellane, accessori vintage, libri, numismatica, opere d’arte e articoli da collezione.

Nella piazza del centro commerciale San Donato (Novoli), ora raggiunto anche dalla linea 2 della tramvia, fino a domenica si tiene invece Food Art Italy, una carovana del gusto con i migliori food truck che propongono cibo di strada di qualità dalle 10 alle 22, anche con eventi collaterali come corsi, dimostrazioni, feste di carnevale per bambini (il 16 e 17 febbraio dalle ore 15.00 con animazione) e dj set (sabato  16 dalle ore 21). Ingresso gratuito.

L’incontro con l’Elettrice Palatina

Domenica 17 febbraio Firenze inizia a ricordare l’Elettrice Palatina, alla vigilia dell’anniversario della morte di Anna Luisa de’ Medici. A Palazzo Pitti, nella sala del fiorino, sarà possibile incontrare l’Elettrice Palatina in carne e ossa, grazie a una mediatrice culturale in costume, che farà conoscere la storia di questa grande donna, l’ultima della dinastia medicea.

L’evento si svolge in tre orari (15,16,17) su prenotazione (055-2768224 e 055-2768558). Si replica in Palazzo Vecchio, lunedì 18, giorno in cui i musei civici saranno a ingresso gratuito. Per saperne di più leggi il nostro articolo sulle celebrazioni fiorentine 2019 per l’Elettrice Palatina.

Gli orari della linea 2 della tramvia

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Diverse frequenze in base alle fasce orarie. Con la partenza della linea 2 della tramvia tra piazza dell’Unità e l’aeroporto fiorentino di Peretola, vengono stabiliti anche i tempi del servizio, gestito da Gest.

Le prime corse partono all’alba e l’ultima invece è nel cuore della notte, con l’estensione del servizio durante i weekend. Il tempo di percorrenza tra i due capolinea è di 22 minuti per viaggiare lungo 5,3 chilometri e 12 stop (qui le fermate e il percorso preciso). Ma vediamo nel dettaglio questa “tabella” degli orari.

Prime e ultime corse

La T2 inizia il suo servizio, tutti i giorni, alle ore 5.06 dall’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze, mentre nell’altra direzione la prima corsa da piazza dell’Unità parte alle 5 in punto. Dalla domenica al giovedì l’ultima corsa da piazza dell’Unità in direzione di Novoli è alle 0.25 (quelle che partono poco prima sono fissate alle 0.06 e 23.47), mentre dall’aeroporto in direzione centro l’ultimo tram della giornata lascia il capolinea alle 23.59 (le 2 corse precedenti sono alle 23.49 e 23.40).

Nelle notti di venerdì e sabato il servizio viene prolungato per 2 ore: l’ultimo convoglio parte da piazza dell’Unità alle 2.00, mentre dall’aeroporto alle 1.44.

Tramvia Tunnel Mazzoni

La frequenza e gli orari della linea 2 della tramvia: dal lunedì al venerdì

Sono due le fasce orarie di punta, con la frequenza  massima: un tram ogni 4 minuti e 20 secondi: dalle 6.30 alle 9.30 e dalle 15.30 alle 20.30. Negli altri momenti della giornata i tram passano con una cadenza diversa.

Dalle 5.00 alle 6.30 una corsa ogni 11 minuti; dalle 9.30 alle 15.30 un tram ogni 5 minuti e 40 secondi dalle 9.30 e le 15.30; dalle 20.30 a fine servizio ogni 9 minuti e 30 secondi. Il venerdì notte tra mezzanotte e mezzo e le 2 la frequenza è di 15 minuti e 30 secondi.

Quando viaggia il tram T2 nel weekend

Il sabato dall’inizio del servizio fino alle 6.30 passa un tram ogni 11 minuti; dalle 6.30 alle 9.30 ogni 5 minuti e 40 secondi; tra le 9.30 e le 15.30 il servizio ha una cadenza di 6 minuti e 20; nel pomeriggio-sera di sabato tra le 15.30 e le 20.30 è prevista una corsa ogni 5 minuti e 40; dalle 20.30 a 00.30  ogni 11 minuti e per finire da mezzanotte e mezzo alle 2 ogni 15 minuti e 30 secondi.

Di domenica le corse della linea 2 della tramvia hanno una frequenza di 11 minuti dall’inizio del servizio fino alle 13.30; dall’ora di pranzo (13.30) fino a sera (20.30) tra piazza dell’Unità e l’aeroporto passa una tramvia ogni 8 minuti. Infine dalle 20.30 a mezzanotte e mezzo ogni 11 minuti.

Sul sito di Gest tutte le informazioni e la tabella degli orari della linea 2 della tramvia.

Tramvia Firenze: linee, fermate, orari. La guida completa

Cosa succederà al Caffè delle Giubbe Rosse

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Le Giubbe Rosse  di piazza della Repubblica andranno all’asta nelle prossime settimane: la società che gestiva l’attività è stata dichiarata fallita a fine 2018. Lo storico caffè fiorentino non perderà però il famoso marchio “Gran caffè ristorante delle Giubbe Rosse”, che andrà al futuro proprietario.

Il tribunale di Firenze ha infatti messo sotto sequestro il “brand” e lo ha affidato al curatore fallimentare in modo che l’insegna non possa essere venduta ad altri compratori in attesa dell’asta. Gli ultimi amministratori e soci del caffè avevano ceduto a loro stessi nel 2016 il marchio storico, un’operazione però ritenuta non valida dal curatore fallimentare che ha deciso di presentare ricorso.

E ora cosa succede per le Giubbe Rosse di Firenze?

La vendita all’asta dell’antico caffè letterario è attesa entro metà marzo e ci sarebbero già diversi imprenditori interessati ad acquisire l’attività. La cifra di partenza si aggira intorno al milione e mezzo di euro.

Intanto per il prossimo 20 febbraio è stato fissato un incontro con i sindacati presso la Città metropolitana di Firenze. L’altro nodo da sciogliere, spiega la Filcams Cgil, è l’affitto dell’immobile “per far sì che il caffè rimanga in piazza della Repubblica, sua naturale sede storica – si legge in una nota – Soltanto col marchio nelle disponibilità della curatela e del contratto di affitto del locale i lavoratori possono stare tranquilli per il loro futuro”.

La storia del caffè letterario: perché si chiama “Giubbe Rosse”

Il locale delle Giubbe Rosse fa parte dei caffè storici di Firenze: insieme a Paszkowski è uno dei simboli di piazza della Repubblica. È nato nel 1897, ma all’inizio era una birreria, aperta dai fratelli Reininghaus. Un nome troppo difficile da esser ben pronunciato dai fiorentini, che così ribattezzarono questo luogo prendendo spunto dalla divisa indossata dai camerieri: giubbe rosse, secondo la moda del tempo.

 

Caffè storici Firenze - Giubbe Rosse, fratelli Reininghaus

Prima di diventare un punto di ritrovo per letterati e artisti fu sede anche di un circolo di scacchi.
Da qui sono passate importanti personalità come Vladimir I, Lenin, Medardo Rosso. All’inizio del Novecento è stata anche  la “casa” dei futuristi fiorentini e proprio qui avvenne la famosa rissa tra con i futuristi milanesi di Filippo Tommaso Marinetti.

Musei di Firenze gratis per l’Elettrice Palatina

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7 musei civici di Firenze gratis (più Palazzo Medici Riccardi), un corteo storico lungo le vie del centro e una serie di eventi in Palazzo Pitti e Palazzo Vecchio per incontrare l’Elettrice Palatina “in carne e ossa”.

A metà febbraio, come ogni anno, la città ricorda l’anniversario della morte di Anna Maria Luisa de’ Medici, l’ultima discendente del potente casato che legò indissolubilmente i capolavori custoditi nelle collezioni medicee alla città.

Come incontrare l’Elettrice Palatina a Palazzo Vecchio e a Pitti

Domenica 17 febbraio 2019 i visitatori di Palazzo Pitti potranno entrare in contatto con l’Elettrice Palatina, interpretata da una mediatrice culturale dell’associazione Muse: l’incontro avverrà nella scenografica Sala del Fiorino con tre orari  alle  15.00, 16.00 e 17.00, a seguire un dibattito pubblico. Gli incontri sono gratuiti ma su prenotazione (055-2768224 e 055-2768558) e non comprendono l’eventuale biglietto di ingresso a Palazzo Pitti.

Proprio in Palazzo Pitti l’Elettrice visse nella sua giovinezza e successivamente, dopo una partentesi di 26 anni a Düsseldorf  al fianco dell’Elettore Palatino, dal 1717. L’evento sarà replicato lunedì 18 in Palazzo Vecchio, sempre alle 15, 16 e 17 e su prenotazione.

I musei di Firenze gratis per l’Elettrice Palatina day

Lunedì18 febbraio, giorno in cui cade l’anniversario della scomparsa di Anna Maria Luisa, i musei civici di Firenze sono a ingresso gratuito per l’intera giornata. Porte aperte a costo zero in particolare per Palazzo Vecchio (dalle 9 alle 19) e la Torre di Arnolfo (dalle 10 alle 17); il Museo Novecento (apertura dalle 11 alle 19); il complesso di Santa Maria Novella (dalle 9.00 alle 17.30), la Cappella Brancacci (dalle 10 alle 17), la Fondazione Salvatore Romano (ore 10-17), il Museo del Bigallo (visite accompagnate alle 10, 12, 15 su prenotazione tel. 055/288496).

A questi si aggiunge anche Palazzo Medici Riccardi, aperto dalle 9 alle 19 con ultimo ingresso alle 18.

Il corteo storico 2019

Come da tradizione lunedì 18 si svolgerà anche la sfilata storica in costume del corteo della Repubblica fiorentina che percorrerà le vie del centro: partenza alle ore 10.20 dal Palagio di Parte Guelfa, per arrivare fino alle Cappelle medicee in San Lorenzo, dove è prevista la deposizione di un omaggio floreale alla tomba dell’Elettrice Palatina.

Qual è il significato di “Elettrice Palatina”?

Anna Maria Luisa de’ Medici (1667-1743), figlia di Cosimo III e di Margherita d’Orléans, è stata l’ultima rappresentate del ramo granducale della potente famiglia fiorentina dei Medici. È nota come “Elettrice Palatina” perché sposò Giovanni Guglielmo di Sassonia, Elettore Palatino del Reno (ossia i principi che avevano il diritto di eleggere il re di Germania). Con il consorte non ebbe eredi e anche i matrimoni dei fratelli dell’Elettrice furono senza figli.

Di fatto Anna Maria Luisa de’ Medici “donò” a Firenze capolavori che oggi turisti e studiosi vengono a vedere da tutto il mondo: nel 1737 stipulò un patto di famiglia. In questo atto giuridico si vincolava allo Stato (l’allora Granducato di Toscana) tutti i beni che facevano parte delle collezioni medicee  come “gallerie, quadri, statue, biblioteche, gioje ed altre cose preziose”, specificando che “non ne sarà nulla trasportato e levato fuori dalla capitale e dello Stato del Gran Ducato”. In pratica questo accordo ha permesso nel corso dei secoli che Firenze non venisse spogliata dei suoi tesori artistici.

Raddoppiano le luci in Viale dei Mille

Erano 92 e sono diventati 190, tutti a led e faranno risparmiare il 30% di energia elettrica. Sono i nuovi punti luce di viale dei Mille, dove è stata completata la nuova illuminazione, progettata da SILFIspa, che ha portato al raddoppio delle lampade e a un’illuminazione specifica anche per marciapiedi e pista ciclabile, che prima non c’era.

Il nuovo impianto è stato inaugurato ieri sera dal sindaco Dario Nardella, dal presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi e dal presidente di SILFIspa Matteo Casanovi, insieme al direttore generale Manuela Gniuli e al direttore tecnico Antonio Pasqua. L’ultimo tratto ad accendersi di nuova luce in ordine di tempo, andando così a uniformare l’illuminazione a led sull’intero viale, è stato quello centrale tra via Pacinotti e via Nino Bixio: in precedenza era toccato al tratto compreso fra piazza delle Cure e via Pacinotti (acceso a novembre) e a quello fra via Bixio e viale Fanti (dicembre).

Si tratta in totale di 95 nuovi pali, ognuno dei quali dotato di due apparecchi di illuminazione a led a luce bianca: uno per la carreggiata stradale e uno per marciapiedi e pista ciclabile, per un totale di 190 nuovi punti luce. Anche pedoni e ciclisti potranno così godere di un’illuminazione specifica, bianca calda, per gli spazi a loro dedicati, che permetterà loro di muoversi in modo più sicuro e confortevole. Il tutto con un risparmio energetico di circa il 30%, grazie alla nuova tecnologia a led e nonostante il raddoppio dei punti luce.

I nuovi pali della luce installati lungo il viale hanno sostituito i precedenti, datati 1966, e sono il risultato di una progettazione specifica effettuata in conformità al piano della luce della città che, come per i viali, ha voluto dare a Firenze un nuovo sistema di illuminazione di arredo urbano caratterizzato dal connubio fra tradizione e innovazione, con lo stile classico dei candelabri e del giglio cittadino, richiamato dalle scanalature del palo, che si unisce a quello contemporaneo del braccio curvo e degli apparecchi di forma allungata, con tanto di predisposizione per l’installazione di telecamere di videosorveglianza e controllo del traffico.

Banksy: a Firenze prorogata la mostra di Palazzo Medici Riccardi

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La sua firma è conosciuta in tutto il mondo, come i suoi graffiti. La vera identità dell'artista rimane avvolta però nel mistero. Sarà questa forse la chiave del successo della mostra fiorentina ospitata a Palazzo Medici Riccardi e dedicata a Banksy, considerato da molti il padre della street art contemporanea.

L’esposizione This is not a photo opportunity doveva concludersi il 24 febbraio, ma è stata decisa una proroga.

Quando chiude la mostra di Banksy a Firenze

Le immagini più celebri del misterioso street-artist inglese rimarranno esposte fino a domenica 24 marzo 2019. Tra queste c'è anche la serigrafia che raffigura una delle opere più famose “Balloon Girl”, quella della bambina con un palloncino rosso in mano, di recente al centro dell’attenzione mondiale per la sua clamorosa autodistruzione avvenuta subito dopo essere stata battuta all’asta per oltre 1 milione di euro.

La mostra su Banksy per la prima volta esamina e analizza le immagini originali dello street artist all’interno di un quadro che ne spiega origini, riferimenti e relazioni tra gli elementi e implicazioni. A completare il percorso espositivo anche un’infografica sulla cronologia dell’artista, ampie schede storiche sulle opere con documentazione fotografica, i “black books” originali, poster originali delle sue mostre, banconote contraffatte e una selezione di video.

Quanto costa il biglietto per Palazzo Medici Riccardi

Il biglietto di ingresso costa 10 euro, ma include l’accesso anche al museo di Palazzo Medici Riccardi, che è aperto tutti i giorni, ad eccezione del mercoledì, con orario 9-19. L'ingresso ridotto costa 6 euro per i ragazzi tra i 18 e i 25 anni e gli studenti universitari, mentre i minori di 18 anni entrano gratis. 

Mostra Banksy Palazzo Medici Riccardi Firenze biglietti orari proroga

Workshop guardando Banksy

Per sabato 16 febbraio è in programma anche un workshop che trae la sua ispirazione dalle icone di Banksy per riflettere sul futuro, più sostenibile, del nostro pianeta. L’appuntamento (ore 10 e 11.30) è aperto a giovani e adulti: dopo uno sguardo in mostra e un'introduzione ai temi dell’Agenda 2030, che i paesi delle Nazioni Unite si sono impegnati a scrivere sui 17 obiettivi per il nostro domani, i partecipanti potranno evidenziare gli aspetti legati alla sostenibilità (sociale, ambientale, economica, etica) e elaborare immagini e obiettivi di un futuro sostenibile, pensando alla propria vita quotidiana.

Il futuro della stazione Foster? ”Non dipenda solo da calcoli economici”

La stazione Foster continua  a essere in bilico, nonostante i lavori siano iniziati da tempo: la realizzazione del nuovo stop sotterraneo dei treni ad alta velocità è legato alle valutazioni sul sottoattraversamento fiorentino.

La mozione in Consiglio regionale

Se il tunnel non si farà o il progetto sarà modificato, questo inciderà ovviamente sui cantieri negli ex Macelli di via Circondaria. Anche per il nodo fiorentino infatti si attende un dossier costi-benefici, uno studio analogo a quello dedicato alla Tav Torino-Lione. Intanto si continua a discutere sul futuro della “voragine Foster”: il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giacomo Giannarelli ha presentato una mozione in cui si chiede che sia bandito un concorso internazionale di idee per pensare all'utilizzo di questa area della città.

Stazione Foster: la posizione dell'Ordine degli Architetti

Nella discussione si inserisce anche l'Ordine degli Architetti di Firenze, secondo cui il domani della stazione Foster “deve dipendere non solo da puri calcoli economici, visto anche quanto è già stato speso finora, ma da quello che è necessario per lo sviluppo della città”.

“Il vero tema da considerare in questa bagarre contemporanea è il ruolo virtuoso che la politica deve avere nei confronti degli interessi della collettività – si legge in un comunicato ufficiale – l'attuale sorte della stazione Foster è l'ultima tappa di un percorso che già troppe volte ha cambiato direzione dall'iniziale concorso internazionale del lontano 2002”.

Poi gli architetti evidenziano come “affidare oggi le sorti dell'area a un concorso di idee, per definizione strumento poco operativo in tempi rapidi, significa non rispettare l'interesse collettivo e tradire le legittime aspettative dei cittadini. Demandare al concorso di idee il ruolo di indicare cosa fare di quest'area vorrebbe dire rimandare a chissà quando la realizzazione di qualsiasi cosa, destinando l'area dell'attuale cantiere a un ulteriore, lungo periodo di immobilismo. Queste non sono le finalità di un concorso: il concorso funziona se si danno indicazioni precise e se si ha ben chiaro che cosa sia necessario ottenere, diventando in questi casi, come abbiamo più volte ripetuto, il miglior strumento possibile, quello che offrirà poi la migliore delle soluzioni a quella specifica richiesta dettata dall'amministrazione”.

SmArt And Coop 2: dal fanale “salvavita” all’allevamento di lumache per la cosmetica

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Un fanale posteriore con funzione “salvavita” per mezzi a due ruote, che si collega tramite bluetooth allo smartphone ed è capace, in caso di incidenti o cadute, di inviare tramite sms la posizione GPS. Un meccanismo per ottimizzare l’orientamento delle antenne Wi-Fi o LTE, abbinato ad un servizio di misurazione della qualità dell’aria. E ancora un allevamento elicicolo (da lumache) per la produzione di principi attivi per cosmetici, con protagonisti i ragazzi disabili. E la rivitalizzazione di un luogo attraverso l’aggregazione delle aziende agricole locali e la realizzazione di una filiera di trasformazione unica dei prodotti. Guardano alle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, ma anche alla riqualificazione dell’ambiente e al sociale le quattro idee finaliste di SmArt and Coop 2, il bando di Legacoop Toscana e di Fondazione CR Firenze che premia i gruppi di under 35 che desiderano costituire una impresa cooperativa. 


Quattro i team finalisti e non più tre come era inizialmente previsto. L’ alto livello qualitativo delle proposte pervenute (15 i progetti candidati per un totale di oltre 50 giovani coinvolti, otto i gruppi che hanno partecipato all’hackathon, la gara di creatività per l’accesso alla fase finale) ha portato la Commissione di valutazione a dare a AEquilibrium, G-Move, Helix Felix e I Diavolacci la possibilità di prendere parte al programma di accelerazione imprenditoriale. Proprio in questi giorni i quattro gruppi sono in visita a Impact Hub Belgrado, una realtà europea di riferimento nel campo dell’innovazione sociale per tre giorni dedicati al team building e al “fare impresa”. 


Un’opportunità e una delle novità di questa seconda edizione del bando che rientra nel percorso di formazione e di potenziamento organizzato in collaborazione con Impact Hub Firenze e Università di Firenze che i 14 giovani finalisti stanno svolgendo. Il programma prevede l’accesso gratuito allo spazio fiorentino di coworking in via Panciatichi 16, un ciclo di lezioni sulla cooperazione tenuto da Legacoop Toscana, l’ accompagnamento e il tutoring (su aspetti commerciali, legali, strategici, business planning, fiscali e di comunicazione), forme di facilitazione nell’incontro con tecnici specializzati nelle aree di riferimento del business, seminari e didattica frontale.


Al termine del programma i 4 gruppi definiranno, con il supporto di tutor ed esperti, un piano di sviluppo concreto per il proprio progetto imprenditoriale. L’assegnazione dei premi finali è prevista per il mese di maggio.

 

Pendolari dei furti in casa: 12 arresti in Toscana

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Sono 29 i furti in appartamento che al momento vengono contestati a una banda di cittadini albanesi: 12 personesono  finite in carcere e agli arresti domiciliari dopo un'operazione dalle squadra mobile di Firenze.

Al centro delle indagini una serie di colpi messi a segno in Toscana, nella zona fiorentina (Lastra a Signa, Signa, Pontassieve e Montelupo fiorentino), ma anche a Rosignano Marittima, Cecina, Castagneto Carducci, Cascina, San Miniato, Pistoia e Poggibonsi. Sono in corso accertamenti: gli inquirenti non escludono che gli indagati possano essere stati coinvolti anche in altri episodi analoghi.

Il modus operandi dei topi di appartamento

Secondo le indagini , i componenti della banda avevano messo a punto un modus operandi: in genere raggiungevano gli obiettivi in treno e autobus, sempre con i guanti e parzialmente travisati, e spegnevano il cellulare prima del colpo o lo lasciavano accesso nella loro abitazione di fortuna, per sviare eventuali accertamenti.

I furti avvenivano durante la notte, mentre i padroni di casa erano a letto, approfittando delle finestre lasciate aperte durante le caldi notte estive o forzando gli infissi. In più di un caso ai proprietari delle abitazioni è stata rubata anche l’auto, usata per la fuga. 

Undici persone sono finite adesso in carcere, in attesa del processo, mentre una dodicesima è agli arresti domiciliari. Tra gli indagati figurano anche il presunto ricettatore “seriale” del gruppo e una donna accusata di complicità per aver recuperato i ladri dopo alcuni colpi.

Il diritto alla speranza negli scatti di Massimo Sestini

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Una barca carica di migranti, di storie e desideri di riscatto approda al Mandela Forum: è stata inaugurata oggi la mostra permanente Mediterraneum – il diritto della speranza, scatti dal mare del fotografo Massimo Sestini. 14 stampe in maxi-formato retroilluminate saranno esposte nell’ingresso e sul soffitto del Palazzetto per dare una dimensione completamente nuova al fenomeno che ormai vive nell'attualità di tutti i giorni.

Gli scatti impossibili di Massimo Sestini

Verticali, rubati, impossibili o impensabili, gli scatti di Massimo Sestini, fotografo di origine pratese, catturano tutto e tutti. Sestini è ovunque e da nessuna parte: nella sua lunga carriera di fotoreporter si è appostato su alberi, sulle barche, si è nascosto tra la folla per essere sempre nel posto giusto al momento giusto. Così è riuscito a superare le barriere del matrimonio blindato di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, a guardare oltre i confini delle ville sarde di politici italiani e a ritrarre la principessa Diana in bikini durante una vacanza in Italia.

La sua totale incuranza dei pericoli lo ha spinto a superare tutti i limiti fino ad arrivare a fotografare dal cielo. Proprio nella particolare tecnica zenitale, ovvero nel raggiungere una posizione esattamente verticale sopra il soggetto fotografato, si apprezza l'abilità di Sestini. Le sue fotografie portano ad una rottura drastica, quasi destabilizzante, della prospettiva e permettono di osservare la realtà con uno sguardo completamente nuovo. Così, lo spettatore si trova davanti a immagini che raccontano in modo diametralmente gli eventi che hanno segnato la storia recente del paese come ad esempio i danni materiali e umani dei terremoti nel Centro-Italia, la tragedia della Costa Concordia al largo dell'Isola del Giglio, ma soprattutto il flusso migratorio che dal 2013 attraversa il Mediterraneo.

 

Sono 14 le maxi-stampe esposte che mostrano in primo piano le barche stipate e i volti segnati, stanchi e impauriti di coloro che hanno abbandonato le coste della Libia o della Tunisia per raggiungere l'Italia o la Grecia.

Le fotografie sono state realizzate durante le operazioni di salvataggio della Marina Militare Italiana nel 2014 alle quali Sestini ha partecipato a bordo di un elicottero. Da quel punto di vista privilegiato ha scattato la sua immagine forse più famosa Mare Nostrum, nella quale ritrae una barca abbandonata in mezzo al mare con circa 500 persone stipate sopra. Questa fotografia gli ha permesso di vincere il premio del World Press Award nel 2015, il più prestigioso premio per i fotoreporter del mondo intero.

Al servizio fotografico di Sestini è stato associato un progetto più ampio. In seguito ad un appello in rete, il fotografo è riuscito a rintracciare i soggetti presenti sulla barca e ne ha raccontato le storie. Nonostante di molti si siano perse le tracce, gli altri sono riusciti non senza difficoltà a stabilirsi in Italia o a spostarsi all'estero. Il prossimo 20 giungo, questo progetto sarà presentato in anteprima, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, sui canali del National Geographic Network.

“Abbiamo cercato di colpire il vostro animo con immagini che possano rimanere indelebili tra i vostri ricordi”, così Sestini commenta la sua mostra. Senza dubbio è un evento da non mancare in città, al quale sarebbe interessante dedicare una gita, per vedere con i propri occhi, per quanto possibile, la realtà di un fenomeno spesso mal raccontato.

La mostra al Mandela Forum è stata promossa dall'Associazione Nelson Mandela a conclusione dell'anno di festeggiamenti dei cento anni della nascita del leader sudafricano.