domenica, 8 Giugno 2025
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App per la benzina meno cara: trovare prezzi e distributori economici

Con lo stop allo sconto sulle accise e l’aumento del costo alla pompa dal 1° gennaio 2023, contro il caro-carburante tornano in voga le app gratuite che scovano i distributori economici dove la benzina è meno cara, grazie a un monitoraggio e a una comparazione dei prezzi delle stazioni di rifornimento. In genere la variazione del “listino” per super verde, diesel, gpl e metano è di una manciata di centesimi di euro ogni litro, ma può fare la differenza quando si fa il pieno di carburante. C’è anche un sito, ufficiale, del Ministero dello Sviluppo economico che riporta un vero e proprio “censimento”, grazie all’osservatorio dei prezzi dei carburanti.

La stragrande maggioranza delle applicazioni dedicate ai dispositivi mobili, per Android e iOs (Apple – iPhone), si basano sulle segnalazioni degli stessi utenti, che registrano via via quanto costa la benzina nei diversi distributori vicino casa: essendo basate sul concetto di community, qualche volta i dati non sono così aggiornati, ma questo stratagemma tecnologico può essere comunque una buona spia per capire quali sono gli impianti di rifornimento più a buon mercato, per evitare un salasso. Intanto i benzinai, che nelle scorse settimane hanno proclamato anche uno sciopero, sono sul piede di guerra dopo che il governo meloni non ha prorogato il taglio delle accise.

Prezzi Benzina – GPL e Metano: l’app e la mappa per scoprire dov’è meno cara

Prezzi Benzina è l’app gratuita consigliata anche dall’associazione nazionale dei consumatori Adiconsum, che segnala quale pompa è meno cara nei paraggi, grazie ai dati inseriti dagli stessi utenti sui prezzi praticati dai benzinai. Con l’ultimo aggiornamento, dicono gli sviluppatori dell’applicazione, sono stati censiti oltre 26.000 benzinai in tutta Italia.

Il funzionamento è semplice. Dopo aver scelto il proprio carburante principale (diesel o benzina, normali oppure speciali, gas gpl o metano) e dato l’ok alla geolocalizzazione, viene caricata la mappa con un semaforo dei prezzi: un indicatore di posizione verde individua sull’app i distributori dove la benzina è meno cara, arancione quelli nella fascia intermedia di costo e rosso le pompe dove il rifornimento non è economico. Le stazioni di servizio “colorate” di grigio invece sono quelle con i dati che non vengono aggiornati da troppo tempo. Selezionando ogni singolo impianto si può consultare anche la scheda del benzinaio con tutte le informazioni. L’app Prezzi Benzina è disponibile gratis per cellulari Android (questo il link del Play Store) e per gli iPhone con sistema operativo iOs (App Store).

Fuelio: l’app che controlla i distributori di benzina economici e i consumi dell’auto

Non si tratta solo di un’app per monitorare i prezzi e trovare la benzina meno cara, ma anche per controllare consumi e costi dell’auto ad esempio quanto si spende di carburante tra un rifornimento e l’altro, il chilometraggio e quanto si sborsa per la manutenzione. Registrando i dati del proprio veicolo, Fuelio fornisce all’utente statistiche e dati utili per capire quanto impatta l’uso quotidiano della quattroruote sul bilancio familiare.

L’app può essere usata, senza registrare il proprio veicolo, anche per verificare dove la benzina costa meno. Creata oltre dieci hanno fa l’applicazione Fuelio è disponibile gratuitamente per smartphone Android su Play Store e per iPhone su App Store.

Waze, l’app di navigazione che dice anche il distributore più economico vicino a te

La caccia alla benzina meno cara oggi ha un alleato in più: l’app Waze, oltre al classico servizio di navigazione stradale, segnalazione del traffico e degli autovelox, permette alla community dei suoi utenti di indicare i prezzi dei distributori che si trovano lungo il proprio itinerario di viaggio, perché il pieno sia meno salato. Selezionando una destinazione o la barra di ricerca “Where to”, tra i punti di interesse ci sono anche le stazioni di servizio: basta scegliere questa voce per vedere sulla mappa i distributori di benzina, diesel, metano o gpl nei dintorni con i prezzi dei carburanti, aggiornati dagli utenti.

Scorrendo l’elenco è possibile consultare tutto il listino prezzi dei diversi benzinai, potendo individuare quello più economico che si trova vicino alla propria localizzazione, e l’applicazione riporta anche quando è stato aggiornato il dato. Un’indicazione che può essere utile per monitorare l’andamento settimanale e capire grazie all’app quali distributori di carburante in genere sono i più economici. Waze, applicazione di proprietà di Google, è disponibile gratuitamente su Play Store (Android) e su App Store (Apple – iOs).

A caccia dei distributori economici: il sito dell’osservatorio dei prezzi dei carburanti del Mise

Non è un’app ma un sito ufficiale, curato dal Ministero per lo Sviluppo economico (Mise), per trovare il distributore nei paraggi con la benzina meno cara: da una decina di anni è stato avviato il monitoraggio dei prezzi praticati dai distributori, a tutela dei consumatori, con il portale “Osservaprezzi carburanti“. Gli utenti possono confrontare i costi alla pompa in tutta Italia in base ai dati forniti dagli stessi gestori.

Dopo l’aggiornamento, il sito dell’Osservaprezzi carburanti è utilizzabile anche da cellullari. Andando sulla pagina “ricerca impianti” e inserendo un indirizzo preciso, o navigando sulla mappa, è possibile visualizzare la lista di tutti i distributori nel raggio di 5-10 chilometri, con i prezzi della benzina, del gasolio, del metano e del gpl, sia in modalità servito che self, in modo da trovare la stazione di rifornimento meno cara. Nell’elenco viene specificata anche la data in cui il gestore ha comunicato l’aggiornamento delle informazioni. È possibile inoltre restringere la ricerca in base al tipo di carburante e disegnare un’area di interesse sulla mappa. Anche alcune app di monitoraggio dei prezzi della benzina attingono a questo sito del Mise, per segnalare dove la benzina è meno cara: l’indirizzo è carburanti.mise.gov.it.

Bocconi avvelenati per cani a San Bartolo a Cintoia, chiuso il parco

Le morti di alcuni cani per bocconi avvelenati nel parco di San Bartolo a Cintoia, alla periferia di Firenze, vicino all’Isolotto, hanno portato il Comune a prendere una decisione, seppur in via precauzionale. È stato infatti ritenuto opportuno chiudere l’area verde. Sono stati transennati gli accessi pedonali e sono stati apposti cartelli per spiegare i motivi della chiusura.

Bocconi avvelenati per cani a San Bartolo a Cintoia

La situazione dei bocconi avvelenati a San Bartolo a Cintoia, nel Quartiere 4, ha provocato nei fiorentini rabbia ma anche preoccupazione. Il crescere dei decessi dei cani ha creato davvero tanti problemi. Da qui l’ordinanza comunale. La decisione è stata presa dopo che è arrivato alla Direzione ambiente un verbale del nucleo provinciale guardie zoofile di Firenze da cui risultano accertamenti in corso per sospetto avvelenamento di cani da sostanze tossiche.

“Visti gli accertamenti ancora in corso – si legge nel testo dell’ordinanza – si ritiene opportuno in via precauzionale procedere alla chiusura dell’area verde in attesa dell’esito delle verifiche onde evitare rischi per l’incolumità degli utenti del parco e degli animali da affezione che lo frequentano”.

Indagini in corso

L’assessore all’ambiente del Comune di Firenze Andrea Giorgio ha seguito da vicino l’evoluzione della vicenda relativa ai bocconi avvelenati a San Bartolo a Cintoia: “Siamo rimasti tutti molto colpiti da questa vicenda e siamo vicini ai padroni dei cani coinvolti – ha spiegato -. Andrà fatto ogni approfondimento e presa ogni iniziativa possibile per tutelare gli animali e le persone e per indagare sull’accaduto trovandone cause ed eventuali colpevoli”. La chiusura a scopo precauzionale, ha aggiunto Giorgio, è per svolgere ulteriori sopralluoghi e controlli specifici. E anche per mettere in guardia le persone che frequentano la zona (qui tutte le dichiarazioni di Giorgio). Il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni ha espresso la solidarietà del Quartiere: “Siamo preoccupati ma anche fiduciosi nel fatto che si possano individuare le cause”, ha detto.

La Fiorentina non va oltre il pari col Monza

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Un pari tutto brasiliano inaugura il 2023 di Fiorentina e Monza. A Cabral, che segna nel primo tempo ha risposto Carlos Augusto nella ripresa. Viola che dopo un bel primo tempo crollano nella ripresa lasciando spazio ai brianzoli che, addirittura, rischiano di passare in vantaggio. Vincenzo Italiano sorprende tutti schierando titolare Bianco a centrocampo lasciando Amrabat e Bonaventura in panchina. Anche Milenkovic non gioca ed in difesa spazio a Quarta ed Igor. In attacco sceglie Cabral con Jovic che entra solo negli ultimi minuti. Raffaele Palladino sceglie Colpani e Caprari accanto a Mota.

La partita

La Fiorentina parte bene e Biraghi è subito pericoloso colpendo il palo direttamente su angolo. Al 19’ i viola passano in vantaggio. È Quarta a servire in verticale Cabral che corre per metà campo, vince il duello in velocità con Caldirola e con un destro potentissimo mette il pallone sotto la traversa superando Di Gregorio. Al 27’ la risposta del Monza con Colpani che, servito da Mota, tira alto mentre è solo davanti a Terracciano. Si va al riposo con la Fiorentina in vantaggio. Blackout viola nella ripresa. Petagna, appena entrato per il Monza, al 56’ calcia forte ma non trova l’angolo alla destra di Terracciano. La Fiorentina viene rimontata al 61’. È Ciurria che crossa in mezzo, Bianco non segue Carlos Augusto ed il brasiliano segna il pareggio. Al 64’ il Monza cerca il vantaggio con Birindelli, altro giocatore entrato nella ripresa ma Terracciano para. Dopo un minuto Cabral ha ancora una palla buona tra i piedi ma calcia debolmente. Altra occasione monzese al 75’ con Terracciano che para su Mota. Nella ribattuta Petagna calcia alto. All’81’ Biraghi per Bonaventura ma Di Gregorio para. Si chiude con la divisione della posta in palio e sabato si torna in campo per la gara, ancora al Franchi, contro il Sassuolo.

L’allenatore

Qualche rammarico da parte di Vincenzo Italiano a fine gara. “Una volta riusciti ad andare in vantaggio se avessimo trovato il secondo guizzo la portavamo a casa. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, mentre nel secondo abbiamo avuto anche qualche situazione importante, ma il Monza ha giocate preparate e anche loro hanno sbagliato alcune occasioni. È stata una bellissima partita, i ragazzi mi sono piaciuti ma ci proveremo tra tre giorni. Cabral, se fosse stato più lucido a servire Ikoné nel secondo tempo, avrebbe fatto una partita da 10. Ha fatto quello che gli si chiede, è questo il vero Cabral, sa attaccare la profondità e questo può essere un punto di partenza. Il Monza, da quando ha cambiato marcia, è una squadra pericolosa, sapevamo che non dovevamo concedere questo. Potevamo far vedere ancora di più la crescita sotto porta, continueremo a lavorare ma la squadra – aggiunge Italiano – ha fatto bene e lavorato per 95 minuti creando. Sembrava come se fosse la prima di campionato, continuiamo con fiducia. Bianco, in questo mese di “precampionato” è cresciuto tantissimo, l’ho utilizzato spesso e mi ha convinto con questa capacità di condurre palla con dinamismo, poi è calato e come per tutti il minutaggio non è altissimo”.

Mercato della Befana a Campo di Marte: 60 banchi allo stadio

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Dopo lo stop per la pandemia, venerdì 6 gennaio 2023 torna il grande mercato della “Befana a Campo di Marte”, la fiera straordinaria degli ambulanti organizzata in occasione dell’Epifania da Fivag-Felsa Cisl, nei pressi dello stadio di Firenze. Un’occasione per fare shopping e chiudere in bellezza le feste natalizie.

Befana 2023, il mercato a Campo di Marte

Dalle ore 8.00 alle 20.00 sessanta banchi prendono posto su viale Fanti, dall’angolo con viale dei Mille fino a via Carnesecchi, per 300 metri di shopping, proprio alle spalle della tribuna dell’Artemio Franchi. La manifestazione, alla quarta edizione, si era fermata durante gli anni dell’emergenza Covid e adesso viene riproposta per diventare un appuntamento fisso dell’Epifania.

In occasione del mercato della “Befana a Campo di Marte” sulle bancarelle si potranno trovare generi vari, ad esempio abbigliamento, accessori, calzature, cibo di qualità come miele e peperoncini, ma “all’ombra” dello stadio di Firenze arriveranno anche i prodotti legati al giorno di festa: spazio quindi ai dolciumi e alle caramelle per riempiere ancora una volta la calza. Aggiornamenti sulla pagina Facebook della Fivag Felsa Cisl di Firenze e Prato.

Un weekend di saldi e occasioni

Nel secondo giorno di saldi invernali, l’appuntamento offrirà tante occasioni da prendere al volo. L’ultima fiera straordinaria degli ambulanti a Campo di Marte risale al 4 dicembre scorso. In quella occasione il mercato fu organizzato invece da Confesercenti. Per chi invece cerca gli eventi dell’Epifania dove incontrare la simpatica vecchietta, qui la guida alla Befana 2023 a Firenze.

Saldi 2023 in Toscana e a Firenze: quando iniziano gli sconti invernali

Conto alla rovescia per il via ai saldi 2023 in Toscana (come anche a Firenze): la data di inizio dei saldi invernali è stata confermata anche per quest’anno, ecco quando iniziano gli sconti e per quanto durano. Ancora una volta i ribassi battono sul tempo la Befana, anche se molti negozi stanno già proponendo promozioni speciali, ad esempio per i clienti che hanno le carte fedeltà. La delibera della giunta regionale toscana replica lo stesso calendario dei saldi definito negli anni passati, adeguandosi alle linee guida nazionali. Insomma in buona parte d’Italia il “taglio ai cartellini” parte nello stesso giorno.

Quando iniziano i saldi 2023 in Toscana (e a Firenze): le date dei saldi invernali

L’inizio dei saldi invernali a Firenze e in tutta la Toscana è fissato per il primo giorno feriale antecedente l’Epifania (quindi giovedì 5 gennaio 2023) come succede nella stragrande maggioranza delle regioni d’Italia, dalla Lombardia all’Emilia Romagna, dal Veneto alla Sardegna. Gli sconti sono partiti in anticipo invece in Basilicata e Sicilia, dove le occasioni sono comparse nelle vetrine dal 2 gennaio, e in Valle d’Aosta (3 gennaio). In tutte le altre regioni, Toscana compresa, i saldi invernali 2023 iniziano alla vigilia dell’Epifania.

Per la Toscana il calendario è stato deciso con la delibera regionale n° 1345 del 28 novembre 2022, proposta dall’assessore al commercio Leonardo Marras. Intanto ci sono polemiche per la prassi – ormai diventata comune in molti negozi – di anticipare i saldi con promozioni speciali, oltre che per la concorrenza dell’online. Le associazioni di categoria chiedono regole uguali per tutti: “oggi siamo in una vera e propria giunga – dice Paolo Gori, vicepresidente di Confartigianato Imprese Firenze – Per questo chiediamo condizioni di partenza uniformi per tutti e controlli per tutti. Occorre, insomma, regolamentare l’e-commerce come il commercio tradizionale: stesse regole, stessi oneri fiscali”. La proposta è quella di aprire un tavolo in Regione sul codice del commercio, per poi promuoverlo a livello nazionale.

Fino a quando durano i saldi in Toscana e cosa comprare

La delibera toscana fissa anche la data della fine degli sconti per i saldi invernali 2023: i ribassi possono durare al massimo 60 giorni, dunque due mesi dal giorno di inizio. Lo “sbaracco totale” sarà il 5 marzo 2023, sempre che nei negozi siano rimaste ancora delle scorte. In genere dopo le prime settimane di promozioni, la vecchia collezione a sconto viene progressivamente rimpiazzata da quella per la primavera-estate.

In Toscana i commercianti si attendono un aumento delle vendite per i saldi invernali 2023, fin dall’inizio delle promozioni, con un 5-10% in più, stima ad esempio Confartigianato Imprese Firenze, mentre Confcommercio Toscana prevede che durante questi sconti la spesa media a persona sarà di 133 euro, contro i 119 dell’anno scorso, con sei persone su dieci che compreranno sfruttando i ribassi. Con questi numeri il giro di affari nella nostra Regione potrebbe superare i 290 milioni di euro. Sul fronte degli acquisti, meno piumini (visto anche il clima caldo) e più cappotti, mantelle, poncho, sciarponi, sneakers e maglieria. Qui le regole per fare acquisti sicuri durante i saldi.

E le date dei saldi estivi 2023?

A differenza degli anni passati, la delibera della Regione Toscana ha stabilito soltanto le date dei saldi invernali e non l’inizio degli sconti estivi 2023, su cui si possono fare al momento solo delle ipotesi. Se sarà seguito il calendario consueto, i ribassi sulla collezione primavera-estate verranno previsti durante il primo weekend di luglio, tra sabato 1 e domenica 2. Ma per avere conferme bisognerà attendere le decisioni della Regione.

Nuova piazza Brunelleschi, l’obiettivo è l’inizio dei lavori per l’estate

Nuovo look per piazza Brunelleschi a Firenze, il cui progetto esecutivo è stato approvato dalla giunta comunale. Tra le novità una nuova pavimentazione, un nuovo marciapiede, l’inserimento di aiuole a verde il completamento delle alberature.
La soluzione, si spiega da Palazzo Vecchio, va incontro alle esigenze di avere una maggiore presenza di verde nella piazza anche in accordo con la Soprintendenza. Con l’approvazione del progetto esecutivo sarà possibile avviare le procedure di gara con l’obiettivo di iniziare i lavori la prossima estate.

I costi dei lavori in piazza Brunelleschi

L’approvazione si è resa necessaria dopo la revisione dei prezzi e il conseguente aumento dei costi dei lavori in piazza Brunelleschi. Le risorse a disposizione grazie agli oneri di urbanizzazione dell’intervento nell’ex sede della Cassa di risparmio di Firenze (390mila euro) non sono più sufficienti. Per coprire la differenza sarà acceso un mutuo (per poco più di 150mila euro).

Altri progetti di riqualificazione

Quello di piazza Brunelleschi non è l’unico intervento previsto dal Comune di Firenze. La Giunta ha infatti dato il via libera anche ai progetti di riqualificazione di via del Porcellana, via Fra’ Bartolommeo, via Frà Buonvicini, via Botticelli e via Giacomini, per un totale di circa 750mila euro.

Per quanto riguarda via del Porcellana, il progetto definitivo approvato prevede la riqualificazione della carreggiata e del marciapiede, entrambi in pietra, nel tratto fra via Palazzuolo e via della Scala. Previsti anche ripristini puntuali nell’altra sezione della strada, da via del Palazzuolo a Borgo Ognissanti. Spazio poi al progetto esecutivo della manutenzione straordinaria di via Fra’ Bartolommeo e altre strade della zona. Nel dettaglio si tratta di via Fra’ Buonvicini, via Botticelli e via Giacomini. Le risorse provengono dagli oneri di urbanizzazione del piano di recupero dell’ex sede della Telecom di via Masaccio (pari a poco più di 247mila euro).

L’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti ha sottolineato che si tratta di aree di viabilità importanti che saranno interessate anche da futuri flussi della mobilità in funzione dei cambiamenti con i cantieri della tramvia.

Legge bilancio 2023, testo della manovra finanziaria in Gazzetta ufficiale (pdf)

Con la pubblicazione sul pdf della Gazzetta Ufficiale del testo integrale della legge di bilancio 2023, approvato in via definitiva dal Senato, la prima manovra finanziaria del governo Meloni è entrata in vigore lo scorso 1° gennaio. Proroga di alcuni bonus, taglio di altri, novità sulle pensioni (quota 103 e perequazione) e sul cuneo fiscale: in tutto il provvedimento vale 35 miliardi di euro, di cui il 60% va in favore di misure contro il caro energia. Il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023” (legge numero 197 del 2022) è stato pubblicato sull’edizione pdf della Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre, lo stesso giorno dell’ok del Senato al provvedimento. La maggioranza è riuscita quindi ad allontanare lo spettro dell’esercizio provvisorio, che aleggiava sull’esecutivo fin dal giorno del suo insediamento.

Le novità della manovra finanziaria 2023

Sono numerosi i capitoli di azione del testo della legge di Bilancio 2023, pubblicato sul pdf Gazzetta Ufficiale per entrare il vigore – come previsto dalla Costituzione – il 1° gennaio. Si va dall’ok a quota 103 (in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni) alla rivisitazione di Opzione donna (legata al numero di figli e per particolari categorie) fino alla nuova tabella per l’aumento delle pensioni. Quelle minime degli over 75 arrivano a 600 euro, mentre viene tagliato l’adeguamento degli assegni sopra i 2.100 euro lordi mensili.

Per i lavoratori dipendenti arriva il taglio del cuneo fiscale, se con un reddito fino a 35.000 euro, mentre per le partite Iva c’è la Flat tax al 15% fino a 85.000 euro. Nel 2023 viene ampliata la platea dei cittadini a cui spetta il bonus bollette per luce e gas. Per le famiglie più numerose aumenta l’assegno unico, alcuni bonus sono confermati altri cancellati per il 2023 (qui il dettaglio). Scatta poi la riforma del Reddito di cittadinanza che per gli “occupabili” potrà durare al massimo 7 mesi. Il tetto del contante sale inoltre da 2.000 a 5.000 euro.

Dove scaricare il testo integrale della legge di bilancio 2023: la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

Il testo integrale della legge di Bilancio 2023 è formato da 21 articoli, di cui il primo – quello dedicato alla realizzazione degli obbiettivi programmatici – è composto da ben 903 commi: la manovra finanziaria nella sua interezza è stata pubblicata nel pdf della Gazzetta Ufficiale (serie generale n° 303 del 29 dicembre 2022). Ecco i link utili per consultare il provvedimento:

  • Versione web della legge di Bilancio 2023 sul sito della Gazzetta Ufficiale (per una migliore consultazione si consiglia di usare un device desktop, non lo smartphone);
  • Pdf della Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2022, con il testo integrale della legge di bilancio 2023 (a causa della grandezza del file è consigliabile usare una buona connessione internet).

Taglio del cuneo fiscale 2023: simulazione dell’aumento di stipendio

Scattano novità per il taglio al cuneo fiscale previsto dalla manovra 2023, che arriva fino al 3% portando di fatto a un aumento dello stipendio netto per milioni di dipendenti a partire dalla busta paga di gennaio. Non somme da capogiro, ma un primo inizio per vedere ridurre la differenza tra il lordo e la cifra che – “mangiata” dalle tasse e dai contributi previdenziali – arriva alla fine nelle tasche dei lavoratori. Le ultime modifiche alla legge di bilancio hanno ampliato la platea di persone a cui spetta questa misura. E già circola una prima simulazione degli effetti del taglio del cuneo fiscale che porterà nelle buste paga 2023 qualche decina di euro netti in più al mese: vediamo come funziona e cosa significa nel concreto.

Cosa significa il taglio del cuneo fiscale: non vengono toccate le aliquote Irpef e le tasse

Prima di tutto bisogna chiarire che il taglio del cuneo fiscale previsto dalla manovra economica non prevede una riduzione delle tasse e delle aliquote Irpef per il 2023, ma funziona con un intervento sui contributi previdenziali per ottenere un aumento dello stipendio netto: per questo si parla di “taglio del cuneo fiscale contributivo“, che non riguarda direttamente l’imposta. In soldoni si tratta di uno “sconto” sui contributi pensionistici, che per una certa quota (il 2 o il 3%) non vengono versati dal lavoratore, ma è lo Stato a coprire il costo. Il governo Meloni continua quindi sulla strada già indicata dal precedente esecutivo, che aveva previsto per la fine del 2022 una riduzione del cuneo fiscale del 2%.

Va tenuto presente che questa misura riguarda soltanto i lavoratori dipendenti (pubblici e privati) con determinati requisiti di reddito, mentre per gli autonomi con partita IVA è prevista una prima introduzione della “flat tax” (tassa o imposta piatta). Per i professionisti viene introdotta sotto forma di regime forfettario esteso, con una flat tax al 15% per i lavoratori autonomi fino a 85.000 euro.

Come funziona la riduzione del cuneo fiscale al 3% e a chi spetta: la “tabella”

Inizialmente era stata annunciata la conferma anche per il 2023 del taglio del cuneo fiscale al 2%, ma le ultime modifiche previste durante il passaggio della legge di bilancio in Parlamento, hanno fatto alzare la riduzione al 3% per particolari fasce di reddito. Ecco quanto previsto dalla manovra:

  • lavoratori dipendenti con reddito fino a 25.000 euro – taglio del cuneo fiscale 2023 pari al 3%
  • lavoratori dipendenti con reddito da 25.000 a 35.000 – taglio del cuneo fiscale 2023 pari al 2%

Rispetto alla proposta iniziale del governo quindi cresce il taglio del cuneo fiscale, che passa dal 2 al 3%, e viene ampliata anche la platea che gode di questo aumento di stipendio netto (da 20.000 a 25.000 euro). Inoltre viene confermato il taglio del 2% a chi ha un reddito tra 25.000 e 35.000 euro.

Taglio cuneo fiscale 2023, quanto è l’aumento dello stipendio: la simulazione

In base a queste novità ci sono simulazioni, di come il taglio del cuneo fiscale inciderà sull’aumento degli stipendi netti durante il 2023. Da categoria a categoria la situazione cambierà, ci sono infatti una serie di variabili previste dai diversi contratti nazionali di lavoro, tra cui anche l’eventuale quattordicesima. Vediamo una stima media provvisoria:

  • Reddito fino a 12.500 euro l’anno, taglio del cuneo fiscale per circa 310 euro l’anno (circa 24 euro in più al mese, su 13 mensilità);
  • 20.000 euro lordi annui, circa 430 euro (circa +33 euro al mese su 13 mensilità);
  • 22.50 euro lordi annui, circa 480 euro (circa +37 euro al mese su 13 mensilità);
  • 25.000 euro lordi annui, circa 530 euro (circa +41 euro al mese su 13 mensilità);
  • 30.000 euro lordi annui, circa 430 euro (circa +33 euro al mese su 13 mensilità).

Secondo il testo della legge di bilancio, quindi – in valori assoluti – il maggior aumento si avrà per i lavoratori che guadagnano 25.000 euro l’anno, mentre quello minore gli stipendi di 12.500 euro l’anno.

Torna il campionato. La Fiorentina riceve il Monza

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Dopo quasi due mesi torna il campionato di serie A. La Fiorentina, mercoledì 4 gennaio (alle 18,30) allo stadio Artemio Franchi, affronterà il Monza. Molta curiosità per questo inedito nella massima serie contro una squadra assai ambiziosa che vorrà mettere in difficoltà i viola.

Le probabili formazioni

Vincenzo Italiano ha abbondanza, soprattutto in attacco anche se rimangono indisponibili sia Sottil che Nico Gonzalez. Già venduto Maleh al Lecce il tecnico dovrebbe confermare in porta Terracciano, la difesa con Dodo, Milenkovic, Quarta e Biraghi. Possibile l’utilizzo di due mediani, Duncan e Amrabat, tra i migliori centrocampisti dell’ultimo mondiale, dietro a Bonaventura, Kouame e Ikone con Jovic, unica punta. Partirà dalla panchina Cabral.

Palladino non potrà avere a disposizione Sensi. Pablo Marì ha bruciato le tappe del rientro e dovrebbe giocare in difesa con Marlon e Izzo davanti a Di Gregorio, in porta. A centrocampo Curria, Pessina, Ranocchia e Carlos Augusto. Colpani e Caprari giocheranno dietro l’unica punta Mota Carvalho.

Le regole per i saldi 2023: si possono cambiare i prodotti a sconto?

Comprare durante i saldi invernali riserva qualche insidia, se non si conoscono bene le regole alla base dei ribassi (per i negozianti, ma anche per i clienti): gli sconti in Toscana iniziano ufficialmente il 5 gennaio 2023, ma già da qualche giorno nelle vetrine hanno fatto capolino promozioni e grafiche “ammiccanti” . Ecco un vademecum per evitare cattive sorprese nelle buste dello shopping e per rispondere alle domande più comuni. Ad esempio: i vestiti comprati durante i saldi 2023 si possono cambiare, ad esempio per trovare una taglia più adatta?

La ricognizione prima dei saldi

La prima regola per acquisti sicuri durante i saldi invernali 2023 è fare attenzione alle fregature, ad esempio ai prezzi “gonfiati” prima dello sconto. Per questo l’associazione dei consumatori Aduc, consiglia di farsi un giretto prima dei ribassi per prendere nota del costo di alcuni articoli per poi confrontarli con i prezzi che compariranno sul cartellino durante i saldi. Con questo trucchetto si smaschereranno gli sconti farlocchi, che in realtà portano a miseri risparmi per i consumatori.

Si possono cambiare i prodotti comprati durante i saldi 2023?

L’altro dubbio comune riguarda l’eventualità di cambiare gli articoli acquistati in saldo. Ebbene il commerciante non è obbligato a fare il cambio merce (taglia o modello) per quello che viene comprato durante i saldi invernali 2023: secondo le regole, questa possibilità è a discrezione dei singoli negozianti. Quindi prima di comprare è consigliabile chiedere espressamente se c’è questa possibilità, se si cambia idea dopo l’acquisto. Sembrerà strano ma anche la prova dei vestiti dipende da quanto previsto dal singolo punto vendita: gli esercenti non sono obbligati a fornire ai proprio clienti la possibilità di indossare gli indumenti per capire se calzano a pennello. Detto questo la maggior parte degli store mette a disposizione i suoi salottini prova. Eventuali modifiche sartoriali sono a carico del cliente.

Per lo shopping online vale invece il diritto di recesso entro 14 giorni dall’acquisto o ricezione della merce. Le spese di spedizione sono a carico del cliente, se non indicato diversamente. L’unica eccezione per quanto riguarda la sostituzione dei vestiti durante il periodo dei saldi riguarda i capi danneggiati o non conformi a quanto indicato in etichetta, in pubblicità o nella descrizione del venditore, che devono essere riparati o in alternativa è possibile cambiare i capi entro 26 mesi dall’acquisto.

Saldi 2023, le regole per i negozianti

Come prodotti a saldo vengono considerati tutti quegli articoli stagionali, di collezioni di moda ormai passate o che possono deprezzarsi in modo notevole se non venduti entro un determinato periodo di tempo. Per i saldi 2023, in Toscana, sui prodotti protagonisti dei ribassi di fine stagione deve essere indicato il prezzo normale di vendita e la percentuale di sconto, mentre non è obbligatorio riportare il prezzo finale dopo lo sconto. Infine i negozianti devono accettare i pagamenti con carte elettroniche (bancomat, di debito o credito). In Toscana i saldi possono durare per un massimo di 60 giorni, quindi fino al 6 marzo 2023.