domenica, 3 Agosto 2025
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Rossano Rossi è il nuovo segretario generale della Cgil Toscana

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Una Cgil pragmatica, che si fa capire, coerente nelle sue battaglie, radicata nei luoghi di lavoro e nelle strade”, così Rossano Rossi, neo segretario generale della Cgil Toscana guarda ai prossimi impegni del sindacato. Empolese, classe 1961, Rossi è stato eletto dall’assemblea generale che si è riunita al Palazzo dei Congressi di Firenze, con il 90% dei voti favorevoli. La segretaria uscente, Dalida Angelini, in carica dal 2015, ha deciso di lasciare la direzione della confederazione regionale, prima della scadenza del suo mandato.

“Serve giustizia sociale”

“La crisi è preoccupante e lavoratori e pensionati hanno bisogno di risposte: c’è impellente necessità di una maggiore giustizia sociale. Penso che ci vedrete spesso nelle piazze“, ha detto ai giornalisti Rossano Rossi durante il primo incontro con la stampa. Migliorare le infrastrutture in Toscana, difendere il mondo manifatturiero, creare lavoro di qualità, sono alcune delle priorità indicate dal neo segretario, che ha aperto al confronto con la Regione e le controparti. Non è mancata una stoccata al governo Meloni. “Su salari e pensioni nulla di fatto – ha detto – anzi hanno operato scelte inique come la flat tax, serve il coraggio di fare scelte redistributive a partire dalla tassazione sugli extraprofitti”.

Chi è Rossano Rossi

Rossano Rossi, ha iniziato la sua carriera sindacale da operaio, come delegato di base nella Sammontana a Empoli. Nel corso degli anni ha fatto parte della segreteria di Cgil Toscana, in quella della Camera del lavoro di Firenze, è stato responsabile di zona nell’Empolese Valdelsa e dal 2016 ha ricoperto la carica di segretario generale della Cgil Lucca. “La Cgil è vincente se tiene insieme, con l’esperienza dei più grandi e l’entusiasmo dei giovani – ha spiegato ai giornalisti – da segretario della Cgil Lucca con i ragazzi e le ragazze di Fridays for Future abbiamo percorso vari pezzi di strada insieme, hanno parlato con operai e lavoratori di una transizione ecologica necessaria e che va guidata senza farci rimettere i più deboli. E’ importante superare gli steccati, come ad esempio dimostra anche la sintonia tra la Cgil e parti del mondo cattolico su temi come la pace e la lotta alla povertà”.

Come prendere il bonus 500 euro se si compiono 18 anni

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Al via la procedura di registrazione su 18app, stavolta per i nati nel 2004: chi l’anno scorso ha compiuto 18 anni può prendere 500 euro di bonus cultura per comprare libri, musica, film, biglietti di musei, concerti e spettacoli. L’iniziativa, nata per promuovere i “consumi culturali” tra i giovani, è arrivata alla settima edizione. Dal prossimo anno sarà rimodulata in base a quanto previsto dalla legge di bilancio 2023.

Chi può prendere il bonus cultura da 500 euro: i nati nel 2004

Mentre si avvicina la scadenza per usare il bonus cultura ottenuto l’anno scorso dai nati nel 2003, a partire dal 31 gennaio 2023 i maggiorenni classe 2004 possono richiedere i 500 euro da spendere nel giro di 12 mesi. Bisogna essere residenti in Italia o avere un permesso di soggiorno valido. Non ci sono requisiti particolari di reddito o di votazione a scuola per il bonus cultura: le novità, previste dalla legge di bilancio, scatteranno dal prossimo anno, quindi per chi compirà 18 anni durante questo 2023 (i nati nel 2005).

Come prendere i 500 euro a 18 anni compiuti: registrazione con Spid o CIE

Per richiedere il bonus cultura da 500 euro, i nati nel 2004 devono registrarsi sul portale 18app (un sito ufficiale, non esiste infatti un’app per smartphone) entro il 31 ottobre 2023. Per farlo è necessario accedere con Spid, il Sistema pubblico di identità digitale che permette di entrare su tutti i siti istituzionali con le stesse credenziali (qui spieghiamo come richiedere Spid, gratis). In alternativa il sistema riconosce anche la CIE, la carta di identità elettronica, con i PIN che sono stati consegnati al momento del rilascio. Una volta entrato, l’utente dovrà confermare i propri dati e accettare le condizioni di uso. Verrà poi inviata una mail di conferma della procedura, da conservare fino a quando si potrà usare il bonus.

Come spendere il bonus scultura, cosa comprare e quando scade

Una volta attivato il proprio profilo, su 18app sarà possibile generare i buoni da usare nei negozi aderenti (fisici oppure online). Basterà presentare il codice o il Qr code del voucher alla cassa o inserirlo al termine dell’acquisto online. Il consiglio è di prendere al volo l’occasione offerta dal bonus cultura da 500 euro per chi ha 18 anni: la registrazione per i nati nel 2004 si chiude il 31 ottobre e l’iniziativa scadrà il 30 aprile 2024. Entro quella data andrà spesa l’intera somma, altrimenti i soldi rimanenti verranno persi. Quindi prima si farà richiesta, prima si potranno usare i contributi. Sul portale di 18app viene specificato cosa si può comprare: biglietti per cinema, teatro, concerti, spettacoli dal vivo, musei; libri ed ebook; abbonamenti a quotidiani; musica registrata (ma al momento non è possibile usare i buoni di 18app su Spotify); film; corsi di musica, teatro e lingua straniera. L’importante è che l’attività, il negozio o il portale web su cui si vuole usare il bonus cultura abbia aderito all’iniziativa (ad esempio su Amazon è possibile comprare con i buoni di 18app).

Ho 18 anni, posso prendere i 500 euro e convertire in soldi il bonus cultura? E venderlo?

I buoni sono personali, nominali e non sono cedibili, dunque non si possono dare o regalare ad amici o parenti. Inoltre, per chi si chiede come convertire il bonus cultura da 500 euro in soldi contati, è bene specificare che non è consentito farlo, né è permesso vendere i propri voucher. La cessione per denaro rappresenta infatti un reato. È possibile invece comprare prodotti culturali e pagare in parte con il buono del bonus cultura e in parte in contati, se l’esercente lo consente.

Novità per l’iscrizione 2023-2024 agli asili nido di Firenze

L’anticipo dell’iscrizione 2023/2024 per gli asili nido di Firenze, lavori alle strutture e l’obiettivo delle liste d’attesa azzerate entro il prossimo anno. E’ il piano presentato da Palazzo Vecchio e dall’assessore all’educazione Sara Funaro. La prima mossa è aver anticipato al 31 gennaio (anziché a fine marzo) l’apertura delle iscrizioni con la possibilità di scegliere, da subito, se frequentare un nido comunale o un privato accreditato con richiesta di buono servizio e una successiva finestra, riservata a chi non è rientrato in graduatoria per i nidi comunali, per l’accesso al buono servizio per i privati accreditati.

L’iscrizione 2023/2024 agli asili nido di Firenze e la riorganizzazione

Tra le novità relative all’iscrizione agli asili nido di Firenze verrà fatta una riorganizzazione dell’offerta per disporre di un numero maggiore di posti. E ci saranno più servizi per garantire l’orario cosiddetto lungo, quello fino alle 16.30. Spazio poi all’ampliamento e alla costruzione di nuovi nidi per un investimento complessivo che si aggira sui 14 milioni di euro, incluse risorse Pnrr.

Gli interventi nelle varie strutture e i nuovi asili

Ci saranno diversi interventi nelle varie strutture. I nidi di nuova realizzazione sono quello delle Cascine per un investimento di oltre 2 milioni di euro (di cui oltre un milione dal Pnrr). In questo caso la capienza sarà di 60 bambini. 50 posti invece per la struttura dell’Arcovada in viale Corsica: oltre 3,4 i milioni investiti. Lavori di riqualificazione e messa in sicurezza con fondi Pnrr riguarderanno l’asilo nido Pandiramerino, l’asilo nido Pollicino, la scuola Fortini, il nido d’infanzia Stregatto, il nido lo Scoiattolo, il nido il Merlo, il nido Madama Dorè, il nido Lorenzo il Magnifico.

L’assessore Sara Funaro ha detto che queste misure sono un ulteriore passo per arrivare all’azzeramento delle liste di attesa e andare il più possibile incontro alle esigenze delle famiglie, dando loro risposte sempre più efficaci e in tempi certi con la possibilità di avere più opzioni di scelta, tra cui i buoni servizio. “Tutto ciò – ha aggiunto – si inserisce in un lavoro di ampliamento dei nidi, di costruzione di nuovi e di riorganizzazione degli spazi interni per ampliare i posti dove mancano”. Tante le novità dunque per l’iscrizione agli asili nido di Firenze, che sono riassunte in una pagina dedicata sul sito del Comune.

La Fiorentina torna a giocare col Toro in Coppa Italia

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La Fiorentina torna ad affrontare il Torino, in Coppa Italia, a poche settimane dalla sconfitta in campionato. In palio, in gara secca, la semifinale. Vincenzo Italiano non dovrebbe fare grandi cambi rispetto alla partita pareggiata domenica contro la Lazio, mentre rimbalzano le voci di mercato con una mega offerta del Barcellona per Amrabat.

Le probabili formazioni

Vincenzo italiano dovrebbe confermare Nico Gonzalez dal primo minuto: con lui ci dovrebbero essere Jovic e Ikoné. Uno tra Bonaventura e Barak potrebbe finire in panchina. Assente Amrabat, al centro di tante voci di mercato e che non si è nemmeno allenato in attesa di una possibile cessione al Barcellona, al suo posto Mandragora o Bianco. La linea difensiva dovrebbe prevedere Quarta al posto di Ranieri. L’ex Brekalo partirà dalla panchina.

Nel Torino Ivan Juric dovrà scegliere fra Sanabria e Seck in attacco. Il nuovo acquisto Ilic, che rimpiazza Lukic andato al Fulham, partirà dalla panchina. In campo spazio per Linetty e Ricci. Squalificato Djidji, linea a tre quasi obbligata a centrocampo con Vlasic e Miranchuk in vantaggio su Radonjic sulla trequarti.

Le parole di Vincenzo Italiano

“Dobbiamo affrontare questa sfida con lo stesso spirito mostrato domenica con la Lazio, convinti e vogliosi di passare il turno. Recuperare le energie – ha detto l’allenatore viola, attraverso i canali social della società – dopo tanti impegni ravvicinati non è facile ma siamo attrezzati per proporre una formazione capace di onorare questa partita cui teniamo molto. Conosciamo bene il Torino avendolo affrontato pochi giorni fa. Dovremo cercare di andare più forte rispetto alla gara persa in campionato”.

Il mercato

Il Barcellona si è mosso, nell’ultimo giorno di mercato, per acquistare Amrabat, il miglior centrocampista dell’ultimo mondiale. Dalla Fiorentina fanno sapere che il giocatore marocchino è blindato ma fino all’ultimo minuto tutto può accadere. Intanto, dopo Sirigue Brakalo, lo staff viola potrebbe chiudere per Sabiri ma non c’è ancora accordo con la Sampdoria.

Negrini rieletto presidente di Legacoop Toscana

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Roberto Negrini è stato eletto presidente di Legacoop Toscana, associazione che rappresenta 755 cooperative per oltre 2 milioni di soci e 38 mila lavoratori. Il 14° congresso, che si è chiuso oggi al Palazzo degli Affari di Firenze, ha dato l’ok al terzo mandato di Negrini, 55 anni,  laureato in Economia e Commercio all’Università di Firenze, che guiderà Legacoop Toscana nei prossimi 4 anni.

Negrini: “Rivendicare con orgoglio la nostra diversità”

“Il protagonismo dei soci e dei lavoratori, insieme all’impegno delle cooperative del territorio e degli strumenti finanziari cooperativi locali e nazionali, è stato fondamentale nell’uscita dalla crisi di alcune cooperative, mentre l’intervento esterno, pubblico e delle banche, è stato assente. Dobbiamo rivendicare con orgoglio la nostra diversità“, ha detto Negrini. “Il nostro compito è quello di rendere sempre più la cooperazione capace di dare risposte ai soci per trasformare la società in cui viviamo – ha aggiunto – La partecipazione dei soci deve trasformarsi in vera rappresentanza e senso di appartenenza: i soci delle cooperative sono le cooperative”.

Durante il congresso è stata eletta anche la nuova Direzione di Legacoop Toscana e sono stati scelti i delegati al Congresso nazionale di Legacoop, che si terrà a Roma dal 2 al 4 marzo prossimi. “L’epoca che stiamo vivendo – ha sottolineato Mauro Lusetti, Presidente di Legacoop nazionale- è dominata dall’incertezza e questo induce un numero crescente di persone a riscoprire il valore dello stare insieme, dell’impegno condiviso. La sfida, per noi, è quella di trasformare questa spinta al protagonismo sociale in opportunità di nuova cooperazione in grado di offrire risposte efficaci ai bisogni, di affermare il ruolo essenziale che le cooperative possono svolgere per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo, inclusivo e sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale”.

Giani: “rivedremo la legge sulla cooperazione”

Durante la giornata finale del Congresso di Legacoop Toscana è intervenuto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha aperto alle richieste delle cooperative. “Rivedremo la legge regionale sulla cooperazione, ci metteremo anche le risorse necessarie – ha detto intervenendo all’evento – Il mondo della cooperazione ha spiegato ha bisogno di un rapporto con le istituzioni che va rilanciato, e quindi io voglio farmene carico”.

Tutte le mostre da vedere a Firenze nel mese di febbraio 2023

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Anche per il mese più corto dell’anno, le esposizioni da visitare non mancano. A febbraio 2023, Firenze ospita mostre collettive e monografiche, artisti internazionali e del territorio toscano per raccontare la contemporaneità tra fotografia, arte e scienza, sostenibilità e tanto altro. Ecco la guida alle mostre da non perdere nel mese di febbraio 2023, con tutte le informazioni su orari, chiusure e indirizzi.

Tra le mostre di febbraio 2023, a Firenze arriva Second life – Tutto torna per raccontare la sostenibilità ambientale

Arriva la tappa fiorentina di Second life – tutto torna, la mostra nata dal concorso promosso da Alia per sensibilizzare sul tema della sostenibilità ambientale attraverso le ricerche di artisti under 28 provenienti da tutta Italia.
fino al 12 febbraio
Cortile di Michelozzo, Palazzo Vecchio
tutti i giorni, 9:00-19:00. Giovedì 9:00-14:00

La retrospettiva a Palazzo Pitti su Rudolf Levy, l’artista esule a Firenze e deportato ad Auschwitz

Rudolf Levy (1875 -1944). L’opera e l’esilio è un omaggio al pittore espressionista tedesco ebreo, esule a Firenze che fu deportato e ucciso ad Auschwitz. La mostra – inaugurata il 24 gennaio, poco prima della ricorrenza del Giorno della Memoria – presenta una grande retrospettiva con 47 opere per raccontare la tormentata esistenza dell’artista.
fino al 30 Aprile 2023
Palazzo Pitti, piazza de’ Pitti 1
da martedì a domenica, 8:15-18:30. Chiuso lunedì

Memory Effect, la mostra per riflettere sul recupero della Black History

La mostra Memory Effect prende forma negli spazi espositivi di MAD Murate Art District Black con l’intento di rilanciare una riflessione nazionale e internazionale sul recupero della Black History. L’esposizione infatti rientra all’interno della VIII Edizione di Black History Month Florence – Sforzando ed è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione BHMF e gli studenti dello IED Masters in Curatorial Practice.
dal 2 febbraio (inaugurazione ore 17:30) al 3 marzo
MAD Murate Art District, Piazza Delle Murate
dal martedì al sabato, 14:30-19:30

Tra le mostre più visitate a Firenze c’è senza dubbio Escher: aperta tutti i giorni anche a febbraio 2023

Tra arte, scienza e geometria, la grande retrospettiva Escher al Museo degli Innocenti di Firenze presenta l’universo unico e immaginifico dell’artista olandese tanto amato dal grande pubblico per le sue esplorazioni dell’infinito.
fino al 26 marzo
Museo degli Innocenti, piazza Santissima Annunziata 13
tutti i giorni, 9:00-19:00
Qui l’articolo sulla mostra di Escher a Firenze 

mostre in corso novembre firenze Esher, Museo degli Innocenti. Foto: Giorgio Magini
mostre in corso novembre firenze
Esher, Museo degli Innocenti. Foto: Giorgio Magini

Mostre immersive: Firenze ospita il racconto evocativo dedicato a Bansky fino al 26 febbraio 2023

Uno storytelling immersivo per ricreare la cultura underground di Bristol dove il writer britannico di fama mondiale da iniziato la sua pratica artistica. Continua alla Cattedrale dell’Immagine di Firenze la mostra Inside Banksy – Unauthorized Exhibition, tra immagini, suoni e musiche evocative.
fino al 26 febbraio 2023
Cattedrale dell’Immagine, piazza Santo Stefano al Ponte
tutti i giorni, 10:00-18:30
Qui l’articolo sulla mostra dedicata a Banksy

Inside Banksy, Cattedrale dell'Immagine di Firenze
Inside Banksy, Cattedrale dell’Immagine di Firenze

Christian Balzano riflette sulla contemporaneità con l’esposizione a Palazzo Medici Riccardi

I grandi temi della contemporaneità in mostra a Palazzo Medici Riccardi con Christian Balzano. Fuori dal mondo. L’artista toscano ormai noto sulla scena internazionale è protagonista di un percorso espositivo suddiviso in sei sezioni tematiche, pensate insieme al curatore Marco Tonelli.
fino al 12 marzo 2023
Palazzo Medici Riccardi, via Camillo Cavour 3
tutti i giorni, 9:00-19:00. Mercoledì chiuso
Qui l’approfondimento sulla mostra di Christian Balzano

Christian Balzano, crediti foto: Studio Balzano
Christian Balzano, crediti foto: Studio Balzano

Mostre con artisti internazionali: la Galleria Poggiali di Firenze ospita Erwin Wurm per tutto febbraio 2023

Per tutto il mese di febbraio 2023 continua Trans Formam, la mostra a cura di Helmut Friedel che porta in scena oggetti di uso quotidiano trasformati come nell’opera Big Kiss, dove due würstel si avvinghiano in un bacio. L’autore di questa materia che si trasforma è Erwin Wurm, uno dei maggiori artisti della scena artistica internazionale.
fino al 18 marzo
dal martedì al sabato, 10:00-13:00 e 15:00-19:00
Galleria Poggiali, via della Scala 35/a

Identikit 100: la sperimentazione e l’eclettismo di Gianni Bertini

Gianni Bertini. Identikit 100 è l’esposizione dedicata a uno dei protagonisti della seconda metà del Novecento. Frittelli arte contemporanea celebra l’artista toscano a cento anni dalla nascita, ripercorrendone la ricerca dal carattere poliedrico e sperimentale.
fino al 10 marzo
dal lunedì al venerdì, 10:00-13:00 e 15:00-18:00
Frittelli arte contemporanea, via Val di Marina 15
sabato, domenica e festivi su appuntamento
055 410153 | [email protected]

Febbraio 2023: le mostre temporanee al Museo Novecento Firenze

Nel mese di febbraio 2023, al Museo Novecento di Firenze prosegue le mostra temporanea Alberto Magnelli. Armocromie, dedicata al maestro dell’astrattismo internazionale che ha avuto i natali proprio a Firenze. Al secondo piano, il piccolo capolavoro di Jean Arp Larme de galaxie, donato dall’artista alsaziano alla città dopo l’alluvione del 1966.
fino al 15 febbraio
Museo Novecento Firenze, piazza Santa Maria Novella 10
dal lunedì alla domenica, 11:00-20:00. Giovedì chiuso
055 2768224 | [email protected]

Alberto Magnelli. Armocromie, Museo Novecento Firenze
Alberto Magnelli. Armocromie, Museo Novecento Firenze

Emiliano Maggi. Songs and Spells: le sculture dialogano al Museo Stefano Bardini

Con Songs and Spells, il Museo Stefano Bardini di Firenze espone oltre venti sculture in ceramica realizzate da Emiliano Maggi, l’artista che indaga la forma umana. Le opere esposte sono soggette a continue trasformazione, sempre sul punto di liquefarsi o di ricomporsi, dialogando con gli stili e le epoche già presenti nel museo fiorentino.
fino al 13 marzo 2023
Museo Stefano Bardini, via dei Renai 37
dal venerdì al lunedì 11:00–17:00. Chiuso martedì, mercoledì, giovedì

Una mostra collettiva che esplora la relazione umana con l’ignoto e le infinite forme del cosmo. (W)hole New Level presenta il lavoro di Marko Lađušić e Aleksandar Vac, ospitati all’interno del padiglione della Serbia della 23° Triennale di Milano con il tema Unknown Unknowns.
fino all’1 marzo
Aria Art Gallery, Borgo Santi Apostoli 40r
dal martedì al sabato, 10:30-13:30 e 15:30-19:30
055 216150 | [email protected]

Mostre di fotografia a Firenze: a febbraio 2023 prosegue la retrospettiva su Elliott Erwitt a Villa Bardini

Le immagini iconiche e geniali di Elliot Erwitt rimangono esposte per tutto il mese di febbraio a Villa Bardini, continuando a raccontare il Novecento con lo sguardo romantico e ironico del grande maestro della fotografia documentaristica e pubblicitaria.
prorogata fino al 26 febbraio 2023.
Villa Bardini, Costa San Giorgio 2-4
dal martedì alla domenica, 10:00–19:00. Chiuso il lunedì
Qui l’approfondimento sulla mostra Elliott Erwitt. Photographs

Musei gratis a Firenze: la Domenica Metropolitana di febbraio 2023

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Il 5 febbraio 2023 tornano i musei gratis a Firenze in occasione della Domenica Metropolitana. In programma come di consueto la prima domenica del mese, i residenti nella Città Metropolitana potranno accedere gratuitamente nei musei cittadini: tutti i musei civici e Palazzo Medici Riccardi.

Dall’inizio del 2022, dopo la pausa per l’emergenza Covid, il Comune ha riattivato l’iniziativa della “Domenica metropolitana” che permette ai residenti nella Città metropolitana fiorentina ogni prima domenica del mese di entrare gratis nei musei civici: l’appuntamento si rinnova il 5 febbraio 2023. Grazie alla collaborazione con i sostenitori GIOTTO (love brand di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis e Affini) e Lucart, vengono organizzate inoltre visite guidate per adulti e attività per bambini gratuite ma che prevedono la prenotazione obbligatoria.

Domenica Metropolitana a febbraio 2023, tutti i musei gratis il 5 febbraio

Ecco i musei che sono gratis la prima domenica di febbraio 2023, presentandosi in biglietteria e mostrando un documento di identità che dimostri la residenza a Firenze o nei comuni della Città metropolitana (per il semplice accesso non è richiesta la prenotazione):

Palazzo Vecchio
orario 9.00-19.00 (la Torre di Arnolfo chiude alle 17.00, in caso di pioggia è aperto solo il camminamento di ronda);

Santa Maria Novella
complesso orario 13.00-17.30 (accesso da piazza Stazione 4, ultimo accesso alla basilica alle ore 15);

Museo Novecento
orario 11.00-20.00 (ultimo giorno per visitare la grande mostra Transfer su Tony Cragg);

Museo Stefano Bardini
orario 11.00 – 17.00;

Palazzo Medici Riccardi
orario 9.00-19.00 (compresa la mostra Christian Balzano. Fuori dal mondo);

Fondazione Salvatore Romano
orario 11.00-17.00;

Museo del Ciclismo Gino Bartali (Ponte a Ema)
orario 10.00-16.00;

Cappella Brancacci
visita sui ponteggi del restauro, orario 13.00 – 17.00, 10 persone ogni mezz’ora, prenotazione obbligatoria.

Domenica metropolitana, le attività gratis per i residenti

Inoltre in occasione della Domenica metropolitana di Firenze, in 4 musei di Firenze si svolgono attività gratis per i residenti organizzate da MUS.E con visite guidate per giovani e adulti e per famiglie con bambini su prenotazione in Palazzo Vecchio (per famiglie con bambini: Per fare una città ci vuole un fiore e La favola della tartaruga con la vela sono rivolte ai più piccoli; l’atelier In bottega: la tempera su tavola e Vita di corte), Museo Novecento (mostra Transfer. Tony Cragg) e Palazzo Medici Riccardi (per bambini: Stemma Medici. Storie e leggende A casa Medici nel Quattrocento). Al Museo Bardini invece è in programma l’attività Un mondo tutto blu è ispirata al colore tanto amato dall’antiquario Stefano Bardini.

Inoltre, per i più grandi, in programma l’attività di living history Guidati da Giorgio Vasari, a Palazzo Vecchio oltre alle visite condotte dai mediatori AMIR – attività di mediazione culturale condotte da cittadini e cittadine di origine straniera – sia a Palazzo Vecchio che al Museo Novecento.

La prenotazione delle visite guidate e delle attività è obbligatoria: telefono 055-2768224, mail [email protected] (da lunedì 28 novembre a sabato 3 dicembre in orario 9.30-13.00 e 14.00-17.00). Per l’ingresso nei musei invece non è necessaria la prenotazione. Programma dettagliato sul sito dell’associazione MUS.E, nella sezione dedicata alla Domenica metropolitana.

Blocco auto euro 4 a Firenze e multe: “più controlli quotidiani”

Si intensificano i controlli e i posti di blocco della polizia municipale per il blocco auto diesel a Firenze che riguarda anche i diesel euro 3 e 4: dal 31 marzo 2021 questi veicoli non possono circolare in specifiche aree della città (viali di circonvallazione e ztl, nella fascia oraria centrale della giornata), dove le emissioni di biossido di azoto – anche a causa del traffico – sono oltre i limiti di legge. Uno stop che si aggiunge a quello già previsto per i diesel euro 1 ed euro 2, oltre alle auto benzina euro 1. In Consiglio comunale l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio ha parlato di “una campagna di controlli mirati sull’applicazione dell’ordinanza sugli euro 4, sempre più visibili e quotidiani“. Per chi non rispetta lo stop è prevista una multa che va da un minimo di 117 euro, se il verbale viene pagato subito, a 168 euro.

Incontri tra Comune di Firenze e Regione Toscana sul blocco dei diesel euro 5 a Firenze

Il provvedimento sui diesel euro 4 è legato a una sentenza della Corte di giustizia europea per gli sforamenti delle sostanze inquinanti registrati in particolare sui viali di circonvallazione, dalla centralina di viale Gramsci. Lo stop per i diesel euro 3 e 4 è scattato all’inizio del 2021 sui viali e nella zona a traffico limitato, con una deroga di qualche mese per i residenti. Ma per lungo tempo non ci sono stati controlli. Negli ultimi due anni la qualità dell’aria non è migliorata e la Regione Toscana, competente per quanto riguarda le azioni su questa materia, si è vista obbligata a mettere in cantiere un’inasprimento delle misure anti-smog per rispettare il provvedimento Ue, con il rischio di dover estendere il blocco auto diesel euro 5 dal 1° marzo 2023 in anticipo di un anno e mezzo rispetto a quanto previsto (1° novembre 2025) .

Per evitare questo ulteriore stop è in corso un confronto serrato tra la Regione Toscana e il Comune di Firenze. Il prossimo incontro è fissato per il 3 febbraio. Sul tavolo c’è l’ipotesi di rinvio del blocco delle auto euro 5 sui viali di Firenze, se il Comune presenterà un dettagliato piano anti-smog. Un tassello è rappresentato dagli incentivi auto per la rottamazione dei veicoli inquinanti: il bando che prevede bonus in favore di privati e imprese (anche dell’hinterland) è stato riaperto. Ci sarà tempo fino al 30 giugno 2023 per richiedere il contributo. Previsti inoltre fondi per il rinnovo del parco mezzi degli autobus, maggiori controlli per verificare il rispetto dei provvedimenti già in essere e una campagna di comunicazione in favore dei cittadini. “C’è poi una richiesta al ministero di 10 milioni di euro per azioni sulla mobilità di cui avremo risposta nei prossimi giorni”, ha affermato l’assessore all’Ambiente Andrea Giorgio in Consigli comunale il 30 gennaio.

Blocco auto diesel euro 4 a Firenze: dove e quando non possono circolare

Vediamo però dove e per chi è in vigore già oggi il divieto. La mappa del blocco delle auto diesel euro 3 e 4 abbraccia tutta la ztl e anche la fascia dei viali Gramsci- Matteotti-Giovine Italia (in parte), dove questi veicoli non possono circolare dal lunedì al venerdì, in orario 8.30 -18.30. Lo stop si aggiunge a quello dei diesel euro 1 ed euro 2, oltre alle auto benzina euro 1, fermati già in precedenza.

L’area dei viali di circonvallazione interessata dal provvedimento parte da piazza della Libertà (viale Matteotti), tocca piazzale Donatello e piazza Beccaria, e racchiude una porzione di viale Giovine Italia e di viale Giovanni Amendola fino all’incrocio con viale degli Abruzzi, alle spalle dell’Archivio di Stato e prima della caserma (qui sotto la mappa del blocco delle auto diesel euro 3 e 4 che si può scaricare anche in pdf dal sito del Comune).

Mappa Firenze blocco auto diesel euro 3 4

Quali macchine possono circolare: le deroghe al blocco dei diesel euro 4 a Firenze

Il Comune di Firenze ha previsto delle deroghe al blocco auto, ecco quali diesel euro 3 e 4 possono circolare a Firenze, negli orari e nelle aree interdette a questo tipo di veicoli:

  • auto guidate da una persona con più di 70 anni;
  • veicoli usati per trasportare persone verso le strutture sanitarie per sottoporsi a visite mediche, terapie e analisi programmate in (serve la certificazione medica);
  • veicoli a servizio delle persone invalide (con contrassegno);
  • Autobus e veicoli del trasporto pubblico di linea;
  • Veicoli del servizio di igiene urbana, forze dell’ordine Vigili del Fuoco, Protezione Civile, ambulanze;
  • Veicoli dell’Asl o delle associazioni di volontariato e delle Cooperative Sociali convenzionate con gli enti pubblici, che effettuano servizi sociali rivolti ad anziani e disabili e veicoli in servizio di guardia medica;
  • Veicoli di aziende che effettuano interventi urgenti e di manutenzione sulle infrastrutture pubbliche dei servizi essenziali come gas, acqua, energia elettrica, telefonia;
  • Veicoli impegnati in particolari o eccezionali attività (con apposita autorizzazione della Polizia Municipale);
  • Moto e auto d’epoca.

Maggiori informazioni sul sito del Comune di Firenze.

Inquinamento a Firenze: i dati della qualità dell’aria

Ma perché il blocco dei diesel euro 4 a Firenze riguarda i viali di circonvallazione? È proprio la centralina di rilevamento della qualità dell’aria collocata in viale Gramsci, vicino piazza Beccaria, ad aver registrato i maggiori sforamenti di biossido di azoto. Secondo gli ultimi dati sulla qualità dell’aria pubblicati dall’Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, questa stazione di monitoraggio è l’unica in Toscana dove l’anno scorso non è stato rispettato il limite per il biossido di azoto, (NO2) con un valore medio di 45 mg/m3 (la soglia consentita arriva a 40 mg), senza alcun miglioramento rispetto agli anni passati. Sotto il limite la media delle altre centraline fiorentine: Bassi (18 mg/m3), Ponte alle Mosse (35), Settignano (6), Scandicci (20), Signa (14).

Firenze inoltre figura tra le città italiane segnalate dal rapporto di LegambienteMal’Aria di città 2023“. Secondo l’analisi dell’associazione ambientalista la media annuale del biossido di azoto nel 2021 era pari a 30 mg/m3 (superiore ai futuri target europei previsti dal 2030), con la necessità – nel giro di 7 anni – di abbassare del 32% la presenza di questi inquinanti per rientrare negli standard Ue. Legambiente segnala poi che tra il 2011 e il 2021, le azioni intraprese in città hanno fatto scendere la media annuale di biossido di azoto del 6%. Non abbastanza per rientrare negli obiettivi 2030.

Le Chiavi della città di Firenze a Tajani (con polemiche incluse)

Dopo una settimana di polemiche sono state consegnate le Chiavi della città di Firenze ad Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri. Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha detto che si è tratto di un gesto istituzionale. Le Chiavi della città sono state consegnate perché Tajani, ha aggiunto Nardella, prima come presidente del Parlamento europeo e ora come ministro si è sempre battuto per i valori europei. Nardella ha definito “pretestuosa” la polemica.

Chiavi della città di Firenze a Tajani, le reazioni dei consiglieri

Non tutti hanno preso bene la consegna delle Chiavi della città di Firenze a Tajani, avvenuta ieri, 30 gennaio. Della giunta, alla cerimonia, erano presenti gli assessori Sara Funaro, Benedetta Albanese e Giovanni Bettarini. Gli altri assenti, qualcuno per motivazioni lavorative, altri per scelta. E per quanto riguarda i consiglieri soltanto Barbara Felleca di Italia Viva, tra la maggioranza, è andata alla cerimonia. Va detto, tuttavia, che diversi consiglieri sono rimasti in aula perché in contemporanea c’era il Consiglio comunale.

La seduta del Consiglio

Anche questo aspetto, la contemporaneità del Consiglio comunale con la cerimonia di consegna delle Chiavi della città di Firenze a Tajani, ha irritato qualche consigliere. La seduta mattutina era stata fissata per votare la delibera col diniego dello stralcio delle cartelle esattoriali. Delibera che è stata approvata, nonostante il fatto che Iv si sia astenuta (mentre in giunta Titta Meucci aveva votato favorevolmente). A votazione conclusa e prima della discussione degli ordini del giorno il consigliere Fdi Jacopo Cellai ha chiesto una sospensione dell’assemblea per andare alla cerimonia. La mozione d’ordine è stata messa ai voti ed è stata votata in modo contrario dal Pd. Da lì sono partite diverse polemiche.

Intanto Tajani, a Firenze già dalla prima mattinata, ha detto di aver accolto questo premio delle Chiavi “con entusiasmo e un segno di riconoscenza di questa meravigliosa città italiana ed europea. Sono anche un po’ commosso”.

Congresso Legacoop Toscana: “Modifiche su appalti e legge regionale”

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Rivedere il sistema degli appalti, più controlli contro le false cooperative, la modifica della legge regionale sulla cooperazione. Sono alcune richieste che arrivano dal 14esimo congresso di Legacoop Toscana, in corso fino al 31 gennaio, al Palazzo degli Affari di Firenze. Qui sono arrivati circa 330 delegati per il rinnovo degli organismi dell’associazione. In Toscana Legacoop rappresenta più di 2,1 milioni di soci, lavoratori, consumatori e produttori raggruppati in 755 cooperative che producono oltre 8 miliardi di euro di fatturato e occupano più di 38mila lavoratori. Degli oltre 4.200 gli amministratori, il 27% donne, il 12% under 40.

Appalti: il “risparmio è sulla pelle dei lavoratori”

Sul fronte degli appalti, “La riduzione continua del valore delle assegnazioni e dei salari dei soci negli ultimi 10 anni ha minato la possibilità di un miglioramento delle condizioni economiche e sociali del lavoro”, ha detto dal palco Roberto Negrini, presidente di Legacoop Toscana, durante la sua relazione. “Se gli appalti in molti settori sono costituiti per il 90% dal costo del lavoro – ha aggiunto – quando le amministrazioni ‘risparmiano’, è bene sapere che lo fanno sulla pelle dei lavoratori. L’inflazione si stabilizzerà su tassi ben superiori ai precedenti, è necessario mettere un limite invalicabile: nel corso del tempo un servizio, qualsiasi modalità si scelga per la sua assegnazione, non può diminuire il proprio valore reale, che dovrà essere adeguato secondo l’inflazione e aumenti contrattuali, rispetto all’assegnazione precedente”.

Parallelamente si assiste al fenomeno dell’impoverimento dei lavoratori, con i salari che non sono adeguati all’inflazione galoppante. Per questo da Firenze arriva la richiesta al governo di un riforma fiscale e previdenziale in favore delle fasce di reddito più deboli.

Controlli contro le false cooperative e legge regionale

L’altra priorità è la lotta alle false cooperative, perché secondo Negrini serve “una seria politica di contrasto alle imprese irregolari, che inquinano i mercati di riferimento delle nostre associate. Il nostro movimento è composto da vere cooperative che rispettano le regole e rispondono ai loro scopi statutari, e che si trovano a combattere ad armi impari contro attori spregiudicati”. Da qui l’esigenza di un incremento dei controlli.

E poi una precisa richiesta alla Regione Toscana: “Modificare la legge regionale sulla cooperazione per un riconoscimento effettivo, dotandola di risorse proprie – afferma Negrini – Abbiamo avviato con la Giunta regionale un buon percorso che prevede la costituzione di un fondo dedicato per la patrimonializzazione delle imprese cooperative, che va in questa direzione, ma non si può considerare sufficiente”.