martedì, 13 Maggio 2025
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La nuova mostra di Palazzo Medici Riccardi, un viaggio nel Novecento

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Palazzo Medici Riccardi, gioiello fiorentino e luogo in cui è nato il collezionismo moderno all’epoca di Cosimo il Vecchio e Lorenzo Il Magnifico, si apre ancora una volta al contemporaneo ospitando una nuova mostra di opere del Novecento provenienti da collezioni private fiorentine e toscane. Passione Novecento da Paul Klee a Damien Hirst è infatti la nuova esposizione visitabile, fino all’8 gennaio 2023, all’interno di questo palazzo storico a Firenze.

Un progetto del Museo Novecento, a cura di Sergio Risaliti, promosso dalla Città Metropolitana di Firenze e organizzato da MUS.E. L’esposizione è aperta tutti i giorni, eccetto il mercoledì, dalle ore 09:00 alle ore 19:00. Interessante è anche il fatto che questa mostra apra in occasione della Florence Art Week e nella settimana della 32a Biennale Internazionale dell’Antiquariato, BIAF in sigla: la più antica mostra mercato al mondo, punto di riferimento fondamentale per la grande arte italiana. Nella città di Firenze sono ospiti infatti i protagonisti del mercato antiquariato, assieme a collezionisti provenienti da tutto il mondo e figure rappresentative del sistema dell’arte e dei musei.

Passione Novecento da Paul Klee a Damien Hirst. Opere da collezioni private, collega quindi la grande tradizione rinascimentale del collezionismo e mecenatismo alla passione per l’arte del XX secolo, ancora coinvolgente nella nostra epoca. Pulsioni, sentimenti, desideri e ambizioni sono sensazioni senza tempo, che pervadono l’animo del vero collezionista: colui che, secondo il filosofo tedesco Walter Benjamin, si assume il compito di trasfigurare le cose, il vero inquilino dell’interieur, dove trova asilo l’arte.

Passione Novecento: il percorso della nuova mostra di Palazzo Medici Riccardi

Oggi, come ieri, il cuore del collezionista batte per i grandi innovatori: artisti che hanno dato vita a nuovi linguaggi e a nuove pratiche, a ricordare come tanto l’arte quanto il collezionismo siano sempre contemporanei. Nella mostra di Palazzo Medici Riccardi si possono ammirare infatti rari capolavori di Paul Klee e de Chirico, di Morandi e Savinio, accanto a quelli di Martini e Melotti, Fontana e Burri, per spaziare nei nomi più celebri della Pop art come quelli di Warhol e Lichtenstein, di Alighiero Boetti e Daniel Buren, fino agli artisti più celebri dello scenario contemporaneo, come Damien Hirst e Cecily Brown, Ai Weiwei e Tracey Emin.

La selezione di quadri, dipinti, e non solo, è strettamente legata al concetto di autonomia dell’opera d’arte, apprezzata per se stessa, curata, contemplata, e quindi collezionata. Un concetto, quest’ultimo, che affonda le sue radici nel collezionismo e nel mecenatismo, nato in particolare nelle “camere” e negli studioli di Palazzo Medici. Non dimentichiamoci che il vero collezionista è colui che ama talmente tanto quello che colleziona, che lo vuole salvare. I capolavori di Passione Novecento a Firenze ci raccontano storie bellissime, di grandi appassionati d’arte, persino identitarie, al punto di specchiare il collezionista, la sua vita, il suo gusto, i suoi ideali, in un gioco di suggestioni e di significati riposti.

Mostra Passione Novecento Firenze Palazzo Medici Riccardi Firenze

L’Ofelia di Arturo Martini in mostra a Palazzo Medici Riccardi

Tra le tante opere esposte nella nuova mostra di Palazzo Medici Riccardi c’è anche la celebre Ofelia (1922) di Arturo Martini. Il collezionista e celebre compositore fiorentino di origine ebraica Castelnuovo Tedesco, negli anni Venti, aveva scritto le Shakespeare songs: l’Ofelia di Shakespeare improvvisamente cantava. Da qui, il desiderio dell’artista di acquistare l’emblematica scultura: una terracotta elegante, dolce, sensuale e tragica. La fanciulla è sospesa tra “la mente e la follia”. Una spallina del suo abito cade e scopre il suo seno, il volto sembra rivolgersi verso l’alto, le braccia aperte e la bocca quasi socchiusa, come se da un momento all’altro dovesse iniziare a cantare. L’opera è a noi nota grazie a una fotografia in bianco e nero del ’49.

Castelnuovo Tedesco, costretto a lasciare l’Italia in seguito alle leggi razziali, aveva precedentemente messo in salvo tutti i suoi beni, tra cui anche questa terracotta. Il noto compositore, tornato a Firenze nel 1961, acquista una casa assieme a sua moglie e rimette in luce le opere che i due avevano salvato. Ofelia lascia poi l’Italia e, a lungo conservata negli Stati Uniti, rientra per l’occasione a Firenze, tornando visibile dopo molto tempo, prima al Museo Novecento in occasione della mostra monografica SOLO. Arturo Martini e Firenze e oggi a Palazzo Medici Riccardi.

Il collezionismo fiorentino ieri e oggi

La città di Firenze, culla del Rinascimento, ha visto dai tempi dei tempi intrecciare le sue vicende artistiche con quelle del collezionismo privato. Basti pensare alle antiche famiglie dei Sassetti e dei Tornabuoni, dei Medici e dei Doni, dei Gondi e dei Rucellai, fino ad arrivare alla storia più recente.

Dalle raccolte private, dagli studioli e dai salotti dei gran signori, sono poi nati i primi musei moderni. Dall’amore per l’arte, dal culto degli antichi, dal desiderio di emulazione è anche nata una delle prime accademie d’arte, quel giardino di San Marco patrocinato da Lorenzo il Magnifico e noto a tutti, palestra artistica per altro anche del giovane Michelangelo Buonarroti. Da quell’epoca, Firenze è stata luogo del fare arte, della critica d’arte e dell’investimento nell’arte: una vocazione, quest’ultima, ininterrotta anche nell’Ottocento e nel Novecento, quando le grandi famiglie borghesi e industriali hanno perseverato in questa logica collezionando e investendo in bellezza e cultura.

Tra i più celebri collezionisti del passato ricordiamo Stefano Bardini, di cui quest’anno si celebra il centenario della nascita, antiquario e mercante tra i più eclettici e raffinati del suo tempo, dal cui gusto e capacità imprenditoriale è scaturito quel gioiello di museo “in blu” che ancora oggi porta il nome del grande mercante fiorentino. E ancora, l’eclettico Frederick Stibbert e lo storico dell’arte Herbert Percy-Horne, le cui collezioni sono un pezzo importantissimo della storia fiorentina.

Pallium Day: assistenza domiciliare e accessibilità

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Grande successo per la prima edizione del Pallium Day, il convegno dedicato alla presentazione dei progetti dell’associazione Pallium che si è svolto lunedì 26 settembre presso il Tiepidarium del Roster.

Un pomeriggio di incontro e festa con tavole rotonde sui temi dell’accessibilità e assistenza domiciliare, musica, premiazioni e un aperitivo per festeggiare insieme gli oltre 20 anni di attività della onlus che dal 2001 fornisce assistenza a persone gravemente ammalate, disabili e anziani e che da sempre si batte per un miglioramento delle condizioni di vita delle persone più fragili, non solo fra le mura domestiche ma anche nel contesto urbano.

Tra gli ospiti dell’evento anche Sara Funaro, assessore all’educazione e welfare e Cecilia Del Re, l’assessore all’urbanistica e ambiente.

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Firenze per tutti

Tra i progetti presentati spicca “Firenze per tutti”, partito ad aprile con una campagna di crowdfunding grazie alla quale sono stati raccolti 7000€, raddoppiati dalla Fondazione CR Firenze, che andranno a finanziare la realizzazione di installazioni temporanee in luoghi simbolo della città di Firenze per renderla una città accessibile a tutti. Il progetto – realizzato in collaborazione con tre giovani under 35: Eletta Naldi, Federica Avagnano e Sara Degl’Innocenti e con la partecipazione attiva di studenti del dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze – proporrà soluzioni nuove e creative per facilitare la fruibilità degli spazi pubblici.

L’accessibilità è un tema caro all’associazione, come spiega Valeria Cavallini, Dott.ssa oncologa e medico responsabile dell’Associazione Pallium. “Tutte le attività di Pallium, escluse quelle sanitarie di medici, infermieri e fisioterapista, sono condotte da volontari. L’iniziativa darà rilievo alla loro presenza essenziale, fatta di impegno e passione e vorrà condividere un momento piacevole insieme” dichiara la dottoressa.

“Tony Cragg.Transfer”, la mostra al Museo Novecento di Firenze

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TONY CRAGG | Transfer: questo il titolo della nuova mostra monografica dedicata a uno dei maggiori esponenti della scultura internazionale ospitata al Museo Novecento e all’Istituto degli Innocenti di Firenze. In città arrivano così oltre cento lavori dell’artista, tra sculture monumentali e un’accurata selezione disegni e acquerelli su carta. L’esposizione, visitabile fino al 15 gennaio 2023 e curata da Sergio Risaliti e Stefania Rispoli, è aperta tutti i giornieccetto il giovedìdalle ore 11:00 alle ore 20:00. L’ultimo ingresso è un’ora prima della chiusura.

“La natura ha prodotto forme e strutture meravigliosamente intricate per milioni di anni… è una diversità che mi affascina – dice Tony Cragg -. Noi, invece, produciamo forme piuttosto semplici, ripetitive, facilmente riproducibili basate su geometrie semplici”.

L’arte di Tony Cragg, acuto osservatore del mondo circostante e amante della ‘forma’

Tony Cragg è un acuto osservatore di tutto ciò che ci circonda e noto ai più per aver introdotto nella pratica artistica materiali e tecniche tra le più sperimentali e innovative del tempo. L’inedito progetto, parte della Florence Art Week, si pone come obiettivo quello di far scoprire da vicino le opere dell’artista andando a ricostruire il suo processo creativo. Il visitatore avrà la possibilità di leggere e contemplare forme originali”, che amplificano percezioni e immaginazioni tra mondo naturale e invenzione artificiale, tra organico e tecnologico. In altre parole Cragg è colui che, aprendo nuove e inedite possibilità di espressione all’arte, ha influenzato generazioni di artisti dagli anni Settanta a oggi.

I suoi primi lavori, infatti, nascono dall’assemblaggio di oggetti comuni, come utensili, mobili, piccoli manufatti e materiali di scarto, e risentono della tradizione del ready made duchampiano e dell’object trouvè surrealista. Successivamente, iniziano ad influenzare la sua pratica anche studi filosofici e ricerche scientifiche ed è proprio in questo momento che Cragg “gioca” con i materiali (bronzo, resine, acciaio, legno, e così via) dando vita a sculture che combinano maestria artigianale e tecnologia, avvalendosi spesso della robotica.

Transfer: l’omaggio di Firenze alla scultura di Tony Cragg

La mostra Tony Cragg | Transfer a Firenze è un omaggio alla scultura, quella magnifica ossessione che accompagna l’artista fin dagli esordi. Quest’ultima, infatti, “fiorisce” da una radice, una struttura centrale che la sostiene, da cui si dipana per generare tante diverse ramificazioni, imitando quello che la natura fa con le sue forme: Voglio fare un lavoro che abbia lo stesso intenso effetto che ha su di me guardare la Natura. In questo senso, sono rimasto affascinato dal modo in cui le costruzioni razionali sottostanti alle forme si traducono in qualità emotive, afferma lo stesso artista.

Nel processo artistico, Cragg quindi preleva, crea, manipola e distorce continuamente la forma, per dar vita a sculture semanticamente ambigue che, muovendosi tra astrazione e figurazione, possono tanto evocare paesaggi naturali articolati, come le insenature dei fiordi, quanto darci l’illusione di rappresentare una figura umana o un oggetto familiare.

Le sale espositive al Museo Novecento di Firenze

Le sale espositive al Museo Novecento di Firenze ospitano una selezione di opere di piccole e medie dimensioni insieme a disegni e acquerelli, che vogliono restituire un’idea della prolifica e poliedrica attività di Tony Cragg. Ai lavori dislocati tra il piano terra e il primo piano  si affiancano tre sculture monumentali esposte nel chiostro del museo (Versus, Masks, Spring) e una nel Cortile degli Uomini dell’Istituto degli Innocenti (Stack), che dialogano con l’architettura dei luoghi concepiti nel Rinascimento come ambienti dedicati al ritiro e alla meditazione. Proseguendo, le sale al secondo piano presentano numerosi disegni concepiti come strumenti essenziali e propedeutici all’elaborazione plastica, mentre quelle al piano terra ricreano, attraverso l’allestimento, lo studio dell’artista, luogo di creazione ma anche di vita centrale nel suo lavoro.  

Gli oltre cento lavori di Tony Cragg nella città di Firenze alla mostra Transfer rivelano quindi una coerenza e un’organicità comune a tutta la sua opera, mostrando un linguaggio espressivo costruito meticolosamente negli anni e basato sull’idea che il processo creativo sia anche un percorso di scoperta. Nella creazione delle sue opere infatti, l’artista procede sempre allo stesso modo: dal disegno alla scelta dei materiali, alla sperimentazione della tecnica, alla selezione del colore, lavorando la materia e imparando da essa e dalle sue reazioni. In questo modo l’opera si dispiega, passo dopo passo, solo nel suo farsi, rivelando le infinite possibilità della forma.  

Tony Cragg. Transfer: attività e visite guidate alla mostra

In occasione della mostra TONY CRAGG | Transfer presso il Museo Novecento di Firenze, viene presentato un ricco programma di iniziative rivolte ai visitatori. Le proposte, a cura di Museo Novecento e MUS.E, si rivolgono ai bambini e alle loro famiglie, alle scuole, ai giovani e agli adulti e offrono una pluralità di occasioni per approfondire in chiave personale la conoscenza dell’opera di questo grande artista inglese. Si consiglia la prenotazione. Per informazioni: 055-2768224 | mail:[email protected]

  • Visite alla mostra per giovani e adulti: tutti i sabati, alle ore 15:00;
  • Forme infinite, infinite metamorfosi per famiglie con bambini dai 6 ai 12 anni: tutti i sabati, alle ore 16.30.

“Andature II” in mostra al Museo Marino Marini

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Il tempo e il suo indelebile flusso, tra confronti e similitudini: questo, in sintesi, il filo conduttore dell’edizione 2022 della mostra Andature II, con opere di Elisabetta di Maggio e Sophie Ko, visitabile al Museo Marino Marini fino al 24 ottobre 2022. Il progetto, inserito nel cartellone della Florence Art Week, è a cura di Marcella Cangioli e Antonella Nicola, in collaborazione con l’Associazione Culturale Città Nascosta e il Museo Marino Marini ed è realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Firenze.

“In continuità con l’edizione precedente – dichiarano le curatrici Marcella Cangioli e Antonella Nicola – Andature prosegue la riflessione sul nostro essere e stare nel mondo, esseri complessi in continua trasformazione, in una realtà multidimensionale che non può non tenere conto del legame inscindibile che unisce l’Uomo alla Natura, ma anche alle leggi e ai processi evolutivi dell’Universo. Scienza, cosmologia, macro e microcosmo, ecologia, natura e ritmi biologici, dinamiche di confronto e di relazione, sono questi i temi che scandiscono il cammino dell’uomo lungo la strada della sua evoluzione e che caratterizzano questo progetto definito proprio dal passo, dall’ANDATURA dell’artista, singolarmente o congiuntamente”.

La mostra è visitabile dal sabato al lunedì dalle ore 10:00 alle 19:00, con l’ultimo ingresso alle ore 18:30. Per l’occasione, alcune opere delle due artiste saranno esposte anche al piano terra dell’Hotel Savoy, a Firenze, in piazza della Repubblica. L’esposizione è corredata da un catalogo con un saggio critico di Francesco Guzzetti e con le fotografie di Serge Domingie. Andature II è realizzata con il sostegno e la collaborazione delle gallerie di riferimento delle artiste: Building Milano, Galleria De Foscherari, Bologna, Renata Fabbri Arte Contemporanea Milano, Christian Stein, Milano.

Il processo creativo e le opere di Elisabetta di Maggio in mostra

Elisabetta di Maggio, milanese classe 1964, vive e lavora a Venezia. Il suo lavoro pone al centro la tematica del tempo inteso come “tempo della vita” e “tempo del fare“, che spesso coincidono perché parte di un medesimo progetto esistenziale. Nelle sue opere cerca di mettere in luce quelli che per lei sono i due elementi salienti della vita: le reti di comunicazioni necessarie a trasmettere informazioni e il tempo necessario affinché questo passaggio abbia luogo.

Trame, circuiti, griglie, strutture e reticoli diventano quindi parte attiva dei suoi capolavori: nonostante appartengano a differenti mondi, fanno parte della nostra quotidianità, in cui investiamo del tempo. L’artista “prende in prestito” i suoi soggetti dal mondo reale, partendo da illustrazioni antropologiche, botaniche, urbanistiche; ma anche da ricami e disegni di tappezzerie e arazzi. In questo processo creativo gioca un ruolo fondamentale il gesto manuale, capace di coniugare insieme la tradizione artigiana, che ha contribuito a rendere unici molti luoghi, con il tempo lungo di realizzazione, che per lei diventa una condizione imprescindibile e concettuale.

Il metodo di lavoro consiste nel tagliare differenti materiali usando affilati bisturi da chirurgo: da grandi fogli di carta velina, passa a foglie di vegetali piccoli o enormi, saponi, porcellana e altre superfici, incluso l’intonaco dei muri. Trascorre ore a sezionare questi materiali e il risultato sono opere che ci restituiscono non solo il senso del tempo, ma che possono essere anche accomunati da un tema unitario: quali forme assume la natura nel suo dilatarsi e organizzarsi.

Ecco che nelle opere in mostra al Museo Marino Marini, Elisabetta di Maggio attraversa, mediante linee rette e curve, una cartografia errante tra materiali diversi: dal sapone inciso, come in Fez 2013, fino a elementi vegetali, foglie, rami e fiori “ricamati”, come nei Vuoto d’aria # 1, #2 #3 (2021), dove l’artista immagina nuovi paesaggi dal fragile equilibrio ma dalla forte tensione interna. Da non perdere è anche Traiettoria di Volo di Farfalla #08, 2017, opera in cui gli spilli disegnano il volo incerto e quasi mai rettilineo delle farfalle, dovuto agli spostamenti d’ariaE ancora i francobolli, le metafore di storie vissute e attese, che compongono, in una complessa e articolata ricostruzione, Senza Titolo 2019, un meraviglioso e prezioso mosaico.

L’arte di Sophie Ko al Museo Marino Marini

Sophie Ko, georgiana classe 1981, vive e lavora a Milano. L’artista pone al centro dei suoi lavori la questione del tempo istituendo una forte relazione simbolica tra i materiali utilizzati, per lo più ceneri di immagini bruciate e pigmenti puri, e le immagini create. Il mutamento e l’instabilità dei materiali in relazione allo scorrere del tempo sono alcune delle costanti della sua ricerca artistica. Un’altra componente essenziale delle sue “geografie temporali” è la forza di gravità che opera sulla e con la materia del quadro, la cenere. Con il passare del tempo infatti, la composizione del quadro cambia: la cenere cade e il tempo, grazie alla forza di gravità, segna il suo passaggio. Le “geografie temporali” possono così essere concepite come disegni del tempo che si insediano in un luogo, immagini spaziali.

Sophie Ko Museo Marino Marini
Sophie Ko, Atlanti, 2020 Museo Marino Marini. Foto Serge Dominge

Nelle opere in mostra al Museo Marino Marini, Sophie Ko costruisce quindi mappe cromatiche informi usando pigmenti puri, ceneri ottenute bruciando immagini di opere d’arte che, raccolte in teche di vetro e poste verticalmente, si modificano con lo scorrere del tempo come si vede in Geografie Temporali. Atti di Resistenza o Geografie temporaliLe Ceneri della Storia 2020. La posizione verticale dell’opera fa sì che la gravità spinga la materia verso terra. Ecco che, in questo senso, ogni Geografia temporale è un segnatempo, un orologio a polvere. La cornice delimita lo spazio dell’immagine di cenere, come le ampolle della clessidra definiscono lo spazio del tempo misurabile. Il disegno nel quadro cambia, le immagini vivono nel tempo, ne sono testimoni, scompaiono e ritornano. Talvolta l’artista inserisce elementi come fiori o farfalle, come si vede in Geografie TemporaliVanitas della Terra, 2020, richiamando l’aspirazione metafisica, attraverso cangiantismi e sfavillii dorati degli antichi maestri.

Corri la vita 2022: il percorso a Firenze e i musei gratis

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Domenica 2 ottobre 2022, la città di Firenze ospita la XX edizione di Corri la Vita, con due percorsi differenziati a seconda del grado di difficoltà, tantissime iniziative e musei gratis. Il progetto nasce nel 2003 al fine di raccogliere fondi destinati ad aiutare le donne colpite da tumore al seno finanziando attività che riguardano la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura di questa importante malattia, oltre alla diminuzione delle liste di attesa e al sostegno psicologico. Sarà la presentatrice e showgirl Adriana Volpe la madrina della XX edizione, aprendo così le porte della città al Pinktober, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno.

Durante tutto l’arco della manifestazione, i partecipanti sono invitati a condividere foto e stories sui canali social utilizzando gli hashtag ufficiali: #corrilavitainitalia, #corrilavita2022, #clv2022 e #corrilavita20 e taggando @corrilavita. Per chi vorrà aiutare il progetto ma non avrà modo di parteciparvi di persona, la t-shirt ufficiale potrà essere recapitata gratuitamente in tutta Italia via corriere. A tal proposito, sarà sufficiente effettuare una donazione minima di 10 euro direttamente dal sito della manifestazione.

Il doppio percorso di “Corri la Vita 2022” tra il centro di Firenze e l’Oltrarno

L’organizzazione di “Corri la Vita 2022” ha studiato due percorsi diversificati per gradi di difficoltà tra il centro storico di Firenze e l’Oltrarno. Il primo, di circa 10,5 km, parte alle ore 09:15 da piazza Vittorio Veneto per poi ritornare, alla fine del percorso, al punto di partenza. Lungo il tragitto, verranno attraversati ponte alla Vittoria, piazza Gaddi, via della Fonderia, Lungarno Santa Rosa, Lungarno Soderini, piazza Nazario Sauro, via dei Serragli, piazza della Calza, piazzale di Porta Romana, viale Machiavelli, via Schiaparelli, via San Leonardo, Costa San Giorgio, Costa Scarpuccia, via Dei Bardi, piazza dei Mozzi, via dei Renai, piazza Demidoff, via dell’Olmo, via San Niccolò, piazza Poggi, Lungarno Serristori, Ponte alle Grazie, via dei Benci, piazza Santa Croce, via Verdi, piazza Salvemini, via dell’Oriuolo, piazza Duomo (giro lato Servi – Ricasoli – Martelli), piazza San Giovanni.

E ancora, dalle ore 9:45 alle ore 11:30, via Roma, piazza della Repubblica, via Strozzi, via Tornabuoni, piazza Santa Trinita, via Tornabuoni, Lungarno Corsini, Lungarno Vespucci, via Curtatone, via Montebello, via Magenta, Corso Italia, pista ciclabile di fianco alla tramvia, piazzale Vittorio Veneto, pista ciclabile di fianco alla tramvia.

Percorso Corri La vita 2022 Firenze

Il secondo itinerario, di circa 6,2 km, sarà invece costellato da una serie di tappe di carattere culturale e attraverserà anche parte dell’Oltrarno per poi tornare verso il punto di partenza passando da Ponte Vecchio. Nel dettaglio, verranno attraversati Ponte alla Vittoria, piazza Gaddi, via della Fonderia, Lungarno Santa Rosa, Lungarno Soderini, Lungarno Guicciardini, piazza Nazario Sauro, via dei Serragli, piazza della Calza, Giardino di Boboli – entrata cancello di fianco ai vigili urbani -, Giardino di Boboli (uscita Bacco), piazza Pitti, via Guicciardini, Ponte Vecchio, via Por Santa Maria, Borgo Santi Apostoli, piazza Santa Trinita, via Tornabuoni, Lungarno Corsini, Lungarno Vespucci, via Curtatone, via Montebello, via Magenta, Corso Italia, pista ciclabile di fianco alla tramvia), fino ad arrivare a piazza Vittorio Veneto. Qui è possibile scaricare il pdf del percorso.

Tutti i musei gratis durante la manifestazione fiorentina di “Corri la Vita”

Domenica 2 ottobre 2022 sarà quindi una grande giornata di solidarietà, sport e cultura: pertanto, come da tradizione, i partecipanti che si saranno precedentemente registrati sul sito di “Corri la Vita”, avranno la possibilità di visitare gratuitamente mostre e musei a Firenze durante tutta la giornata, semplicemente indossando la maglia della manifestazione o esibendo la ricevuta della donazione effettuata. L’iniziativa è a cura di Città Nascosta.

Le mete culturali gratuite per i partecipanti al percorso

Le mete culturali gratuite previste per i partecipanti alla passeggiata di “Corri la Vita 2022” a Firenze, e che si trovano lungo il percorso, sono: il Granaio dell’Abbondanza (piazza del Cestello n.10), il Giardino di Palazzo Antinori di Brindisi (via dei Serragli n.9), il Chiostro e refettorio dell’ex Convento di San Pier Martire in San Felice (piazza San Felice n.6), la Gipsoteca del liceo Artistico di Porta Romana (piazzale di Porta Romana n.9), l’Altana e il primo piano del Palazzo Temple Leader (piazza Pitti n.15), la Società Canottieri di Firenze (lungarno Anna Maria Luisa de’ Medici n.8), il Palagio di Parte Guelfa (piazza della Parte Guelfa n.1), il Museo Ferragamo (piazza di Santa Trinita n.5r – visitabile dalle ore 10,30) e l’Ex Ospedale San Giovanni di Dio (Borgognissanti n.20).

Mostre e musei gratis a Firenze durante tutta la giornata per chi ha la T-shit di Corri la Vita 2022

I musei aperti e gratis durante la giornata, presentandosi con la maglietta verde dell’edizione in corso o con un regolare certificato d’iscrizione a Corri la Vita 2022, sono: il Conventino Caffè Letterario in via Giano della Bella n.20 (aperto dalle ore 09:00 alle 23:00; visite guidate al complesso e ai laboratori nei seguenti orari: 11:00, 12:00, 15:00 e 16:00 su prenotazione); la Fondazione Scienza e Tecnica in via Giuseppe Giusti n.29 (possibilità di partecipare a due attività del Planetario con operatore alle ore 14:00 e alle 15:30, max 49 persone per ogni fascia oraria, prenotando allo 055 2343723 dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle 13:00).

E ancora, Palazzo Strozzi con la nuova mostra in corso dal titolo “Olafur Eliasson. Nel tuo tempo”, in piazza Strozzi (accesso gratuito il pomeriggio dalle ore 15:00 alle 19:00, senza prenotazione); Palazzo Medici Riccardi in via Cavour n.3 (dalle ore 09:00 alle 19:00, ultimo ingresso ore 18:00; per evitare i tempi di attesa all’ingresso, prenotazione consigliata, nei limiti dei posti disponibili, inviando una mail a [email protected] dal 16 settembre fino al 29 settembre entro le 14:00); il Museo Galileo Galilei, in piazza dei Giudici n.1 (dalle ore 09:30 alle 18:00, accesso gratuito per max. 100 partecipanti su prenotazione telefonica al numero 055 265311, entro le ore 17:00 del 23 settembre).

Tra i musei gratis per Corri la Vita 2022 anche il Museo Marino Marini in piazza San Pancrazio (dalle ore 10:00 alle 19:00, ultimo ingresso alle ore 18:00); il Museo Stibbert in via Federico Stibbert n.26 (dalle ore 10:00 alle 18:00, ultimo ingresso alle ore 17:00); il Museo Ferragamo in piazza Santa Trinita 5r (dalle ore 10:30 alle 19:30, ultimo ingresso alle ore 18.30); il Museo Novecento in piazza di Santa Maria Novella n.10 (dalle ore 11:00 alle 20:00, ultimo ingresso alle ore 19:00; per evitare i tempi di attesa all’ingresso, prenotazione consigliata, nei limiti dei posti disponibili, contattando il numero 055 2768558 dal 16 al 29 settembre mattina, negli orari 9:30-13:00/14:00-17:00 dal lunedì al sabato e 09:30-12:30 la domenica).

Proseguiamo con Palazzo Vecchio in piazza della Signoria (dalle ore 09:00 alle ore 19:00, ultimo ingresso alle 18:00; accesso gratuito al Museo di Palazzo Vecchio, la Torre di Arnolfo non è inclusa nel percorso; per evitare i tempi di attesa all’ingresso, prenotazione consigliata, nei limiti dei posti disponibili, contattando il numero 055 2768558 dal 16 al 29 settembre mattina, negli orari 9:30-13:00/14:00-17:00 dal lunedì al sabato e 9:30-12:30 la domenica); Museo Bardini in via dei Renai n.37 (h. 11-17, ultimo ingresso alle ore 16; per evitare i tempi di attesa all’ingresso, prenotazione consigliata, nei limiti dei posti disponibili, contattando il call center 055 2768558 dal 16 al 29 settembre mattina, negli orari 9:30-13/14-17 dal lunedì al sabato e 9:30-12:30 la domenica).

Anche il Complesso di Santa Maria Novella rientra in questa lista, con la sua sede in piazza della Stazione 4 o piazza Santa Maria Novella, (dalle ore 13:00 alle 15:00; per evitare i tempi di attesa all’ingresso, prenotazione consigliata, nei limiti dei posti disponibili, contattando il numero 055 2768558 dal 16 al 29 settembre mattina, negli orari 09:30-13:00/14:00-17:00 dal lunedì al sabato e 09:30-12:30 la domenica. Con la prenotazione, si accederà esclusivamente da piazza della Stazione 4); Forte Belvedere in via di San Leonardo n.1 (dalle ore 10:00 alle 19:00, ultimo ingresso alle ore 18:00. Ingresso libero agli esterni del Forte, non alla mostra in corso); il Museo Gino Bartali in via Chiantigiana n.177 (dalle ore 10:00 alle 16:00, ultimo ingresso alle 15:00); HZero in piazza degli Ottaviani n.2 (dalle ore 12:00 alle 16:00).

E ancora, la Mostra Gucci Garden Archetypes in piazza della Signoria n.10 (dalle ore 09:00 alle 20:00, ingresso gratuito previo prenotazione all’indirizzo [email protected]); il Museo degli Innocenti in piazza della Santissima Annunziata n.13 (dalle ore 11:00 alle 18:00, ultimo ingresso alle ore 17:30; accesso gratuito alla collezione permanente del museo e riduzione sul biglietto della mostra “Bonelli Story”); il Museo Casa di Dante in via Santa Margherita n.1 (dalle ore 13:30 alle 18:00; ultimo ingresso alle ore 17:30; 5 posti disponibili ogni mezz’ora previo prenotazione via e-mail a [email protected] entro sabato 1 ottobre alle ore 13).

E infine, il Complesso di Santa Croce in piazza Santa Croce n.16 (l’Opera di Santa Croce mette a disposizione 130 biglietti gratuiti per i partecipanti alla manifestazione. È necessario prenotare il biglietto online, registrandosi sul portale e inserendo il codice promozionale CV22. L’orario di visita prenotabile online è compreso tra le ore 13.00 e le 16.30).

L’intervista di Commisso: “Non vendo la Fiorentina”

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Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso è tornato a parlare in un’intervista rilasciata a Italia7 e lo ha fatto su più argomenti: il club e l’eventuale cessione, lo stadio Artemio Franchi, il Viola Park.

L’intervista di Commisso: no alla vendita della Fiorentina

Uno dei punti principali dell’intervista del presidente della Fiorentina Commisso è legato alla cessione del club. Commisso ha detto che non è mai arrivata un’offerta da parte del fondo Pif che sembrava potesse essere interessato al club viola. E comunque, ha ribadito, “ho l’intenzione di tenere questa società, per fare ancora meglio”. Commisso dunque si tiene la Fiorentina e non ha intenzione di venderla. Nonostante le critiche: “Tutti mi criticano ma non è giusto – attacca -. Dai Pontello ai Della Valle, hanno speso 100 milioni in 40 anni. Forse a qualcuno non piaccio per come agisco, dalla politica fino al mondo del giornalismo”.

Commisso, lo stadio Franchi e la posizione del club

C’è spazio anche per alcune riflessioni sul restyling dello stadio Franchi. Nell’intervista il presidente della Fiorentina Commisso parla dell’incontro che ha avuto con gli architetti di Arup, che hanno vinto il concorso internazionale, e il Comune di Firenze. Sul Franchi però Commisso ha detto che deve capire dove gioca la Fiorentina, quanti soldi serviranno per l’affitto, i tempi di inizio e di fine dei lavori. Secondo il patron viola i tecnici di Arup hanno fatto un buon lavoro, di certo sarà il Comune a pensare allo stadio perché “non posso fare un altro investimento da 400 milioni”. E comunque “senza controllo poi Rocco non mette un centesimo”.

Commisso e il nuovo centro sportivo della Fiorentina

Il discorso è virato anche sul Viola Park, il centro sportivo della Fiorentina. Nell’intervista a Italia7 il presidente della Fiorentina Commisso ha detto che l’obiettivo è sempre stato lasciare qualcosa di importante per Firenze. Però Commisso ha rivelato che, al rientro in Italia un mese e mezzo fa, ha visto cose che non andavano bene. Insomma, il cantiere procedeva con lentezza rispetto alle aspettative. E per questo Commisso ha chiesto di accelerare i tempi anche se, dice un po’ sconsolato, i costi sono incrementati e c’è il problema che in Italia non si possono fare i doppi turni di lavoro.

Il flop del Pd in Toscana alle elezioni: le parole di Giani e Nardella

Il Pd a livello nazionale ha fatto il botto ma in senso negativo visto che è caduto rovinosamente. E anche in Toscana i risultati delle elezioni danno un Pd in grave difficoltà. Se Firenze si salva (Federico Gianassi, Emiliano Fossi eletti alla Camera, Ilaria Cucchi al Senato) nelle altre province le difficoltà sono evidenti.

Il tonfo del Pd in Toscana nelle elezioni politiche

I dati parlano chiaro. Le elezioni sono state un flop per il Pd in Toscana. Secondo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per il Pd occorrerà riflettere sugli errori compiuti e su un approccio diverso che deve essere costruito all’insegna di un rinnovamento, di una rigenerazione della politica, dei contenuti. Il problema, secondo Giani, è stato anche nelle alleanze. I collegi uninominali, ha detto Giani, “sembravano tutti già decisi nel momento in cui poi il risultato del centrodestra, se andiamo a guardare i numeri, è di chi governerà col 43-44%, quindi non avendo la maggioranza assoluta nel paese”. La vittoria del centrodestra, ha spiegato Giani, è stata comunque netta.

Le parole di Nardella

Il flop delle elezioni del Pd in Toscana salva in realtà Firenze e quindi anche il sindaco di Firenze Dario Nardella. Che spera sempre più di diventare segretario nazionale anche se direttamente non lo dice. La posizione in questo caso è simile a quella di Giani. Se il governatore toscano ha detto che oggi è prematuro parlare del futuro leader Pd, Nardella ha dichiarato che è “necessario cambiare partito prima che il segretario”. Di certo, secondo il sindaco, i dati di Firenze parlano di un Pd comunque forte. “Siamo di fronte ad un vento inarrestabile delle destre, a una situazione estremamente critica del Pd e con attacchi che vengono da tutte le parti – ha detto il sindaco -. Eppure il dato è che per buttare giù il Pd a Firenze ci vogliono 1000 Meloni, 1000 Calenda, 1000 Conte. Nessuno butta giù il Pd a Firenze, anche nel peggiore dei momenti”.

Bonus 200 euro per partite Iva, cococo e liberi professionisti: al via le domande

Il bonus 200 euro viene riconosciuto ai lavoratori autonomi (con e senza partita Iva), ai cococo (chi ha un contrattato di collaborazione coordinata e continuativa) e ai liberi professionisti (partite Iva) anche quelli iscritti alle casse private: un decreto attuativo ha stabilito come fare domanda, a chi spetta e i requisiti per richiederlo. Questo provvedimento, firmato dal Ministro del Lavoro uscente Andrea Orlando, è arrivato con qualche settimana di ritardo per recepire le novità introdotte dal decreto aiuti bis, che ha aumentato i fondi destinati alle partite Iva fino a 600 milioni di euro per il 2022. Ma vediamo caso per caso, come funziona il sussidio una tantum.

Bonus 200 euro per chi ha un contratto cococo e gli autonomi senza partita Iva: domanda online all’Inps

Il bonus da 200 euro spetta anche a chi ha un contratto cococo (collaborazione continuata e continuativa) ed è iscritto alla Gestione separata Inps: si deve fare domanda online all’istituto pensionistico. Ecco i requisiti da rispettare:

  • collaborazione attiva al 18 maggio 2022;
  • reddito annuale personale lordo non superiore a 35.000 euro durante l’anno scorso;
  •  aver versato almeno un contributo mensile nel 2021;
  • non aver percepito già l’indennità una tantum perché dipendenti, pensionati o percettori del reddito di cittadinanza.

Chi ha un contratto cococo deve fare domanda del bonus da 200 euro collegandosi al portale dell’Inps e selezionando il servizio. In alternativa è possibile rivolgersi ai patronati oppure telefonare al call center dell’Inps  (803164 gratis da rete fissa, 06 164164 da rete mobile, a pagamento) con il PIN telefonico temporaneo da ottenere nell’area riservata web “My Inps”. Allo stesso modo il sussidio viene riconosciuto anche ai lavoratori autonomi senza partita IVA iscritti alla Gestione separata Inps.

La scadenza per presentare richiesta è fissata al 31 ottobre 2022 e l’indennità sarà pagata a partire dal mese di ottobre. Discorso diverso per chi ha un contratto cococo ed è iscritto ad albi professionali con casse pensionistiche private o autonome, a cui si applicano le stesse regole delle partite Iva: per il bonus da 200 euro va fatta domanda.

Bonus 200 euro per le partite Iva e i liberi professionisti delle casse private: chi può richiederlo

Come detto lo scorso 9 agosto 2022 è stato firmato il decreto attuativo del Ministero del Lavoro che chiarisce i requisiti e le modalità di richiesta del bonus 200 euro da parte delle partite Iva, dei liberi professionisti iscritti e dei cococo iscritti a casse pensionistiche private/di categoria (ad esempio la cassa forense per gli avvocati, o l’Inarcassa per gli architetti e gli ingegneri). IL decreto attuativo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 settembre 2022. Vediamo allora i requisiti:

  • iscrizione alle casse previdenziali private/autonome prima del 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del primo decreto aiuti);
  • reddito 2021 non superiore ai 35.000 euro;
  • almeno un versamento, totale e parziale, dei contributi dovuti alla cassa previdenziale, a decorrere dal 2020;
  • non aver già ricevuto il pagamento del bonus 200 euro perché dipendenti o pensionati o facenti parte di altre categorie che hanno diritto all’indennità.

Partite Iva, liberi professionisti, casse private: la domanda per il bonus da 200 euro dal 26 settembre 2022

Il bonus una tantum di 200 euro per liberi professionisti, partite Iva, lavoratori iscritti alle casse private (compresi i cococo) non sarà pagato in modo automatico, ma andrà fatta domanda al proprio istituto pensionistico (Inps, Cassa forense, Inarcassa e via dicendo), in base alla modalità stabilite dallo stesso ente. Bisogna quindi fare riferimento ai canali ufficiali di comunicazione dei singoli istituti.

Le partite Iva, i liberi professionisti e gli iscritti alle casse pensionistiche private (anche i cococo che non fanno capo all’Inps) possono fare domanda del bonus 200 euro da oggi 26 settembre 2022, collegandosi ai siti dei rispettivi enti previdenziali.  In ogni ci sarà tempo fino al 30 novembre 2022 per presentare la richiesta e il pagamento avverrà, con tutta probabilità, a partire dallo stesso mese. Intanto il decreto aiuti ter ha introdotto un nuovo bonus da 150 euro, qui le ultime notizie.

Bonus 200 euro: proroga per agosto, settembre e ottobre?

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Ci sono novità per il bonus 200 euro: la proroga nei mesi di agosto e settembre 2022 non c’è stata per dipendenti e pensionati, ma dal 26 settembre partono le domande per i liberi professionisti e le partite Iva, che finora non avevano visto il pagamento. Il decreto aiuti bis, oltre ad estendere l’indennità euro ad alcune categorie, ha stabilito un taglio delle “tasse” fino al termine dell’anno per chi ha un contratto di lavoro. Intanto il decreto aiuti ter ha introdotto una nuova indennità nei confronti di dipendenti e pensionati: il vecchio bonus 200 euro non viene rinnovato, ma per ottobre l’indennità scende da 200 a 150 euro e anche il tetto di reddito viene ridotto.

Bonus 200 euro per dipendenti: no alla proroga ad agosto e settembre, ad ottobre arriva l’indennità da 150 euro

Per quanti mesi viene erogato il bonus 200 euro: è stato rinnovato? A differenza di quanto ipotizzato in un primo momento, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati che hanno già percepito il bonus 200 euro a luglio, con il decreto aiuti bis non c’è stata la proroga del contributo per i mesi di agosto e di settembre. In compenso scatta una decontribuzione in busta paga (ossia uno “sconto” sui contributi pensionistici) che è dell’1,2% dal 1 luglio al 31 dicembre 2022 per chi ha un reddito fino a 35.000 euro. In sostanza, al posto del bonus aumenterà il netto in busta paga, anche se di poco.

Secondo le prime stime la decontribuzione porterà nelle tasche dei lavoratori, tra agosto e dicembre, un totale che va dai 49,8 euro lordi di chi ha un reddito inferiore ai 9.000 euro annuali, ai 226 euro lordi di chi guadagna 35.000 euro l’anno. Addio quindi al bonus da 200 euro, ma – come detto – per ottobre 2022 arriva un’indennità da 150 euro per dipendenti, pensionati e tutte le categorie che hanno già ricevuto il “vecchio” contributo sociale, questa volta però la soglia di reddito lordo scende a 20.000 euro l’anno (qui le informazioni sul bonus 150 euro)

Pensionati: il bonus 200 euro non è stato rinnovato ad agosto e settembre, ma a loro spetta la rivalutazione

Salta anche la proroga per i mesi di agosto e settembre 2022 nei confronti dei pensionati: il pagamento del bonus 200 euro da parte dell’Inps è stato previsto nel mese di agosto solo per i pensionati entro il 1° luglio 2022, rimasti esclusi dalla precedente misura che si fermava a chi era andato in pensione fino al 30 giugno. Ci sono però novità sul fronte della tutela di queste categorie dall’aumento dei prezzi.

Secondo il decreto aiuti bis la rivalutazione delle pensioni viene anticipata al 1 novembre 2022 (doveva scattare il 1 gennaio 2023) per i redditi fino ai 35.000 euro l’anno. Al posto del bonus da 200 euro, che non è stato rinnovato per agosto e settembre, i pensionati vedranno riconosciuto un 2% in più dall’Inps per gli assegni di ottobre, novembre e dicembre 2022 e per la tredicesima. Inoltre ai pensionati sotto i 20.000 euro annui l’Inps pagherà in automatico ad ottobre il nuovo bonus 150 euro stabilito dal decreto aiuti ter.

A chi spetta il bonus 200 euro tra agosto e settembre: autonomi, partite Iva, neo-pensionati

Se per i dipendenti pubblici e privati e per i pensionati che lo hanno già ricevuto non ci sarà un nuovo sussidio, il governo con il decreto aiuti bis ha esteso il bonus 200 euro a chi è rimasto finora escluso, ecco a chi spetta:

  • lavoratori dipendenti con contratto che è partito nel mese di luglio 2022– bonus di 200 euro in automatico nella busta paga di agosto 2022 (se non si è già percepito per un rapporto di lavoro precedente). Va presentata l’autocertificazione al datore di lavoro;
  • pensionati entro il 1° luglio 2022 (anziché entro il 30 giugno) pagamento in automatico del bonus di 200 euro dall’Inps ad agosto;
  • bonus di 200 euro per i collaboratori sportivi che hanno già beneficiato dei sussidi Covid, pagamento in automatico da Sport e Salute Spa;
  • bonus di 200 euro per lavoratori autonomi e partite IVA, grazie a un rifinanziamento del fondo che ha portato le risorse disponibili a 600 milioni di euro, pagamento dall’Inps e dalle casse privata, facendo domanda.

Partite Iva: il decreto attuativo sul bonus 200 euro per gli autonomi

Il bonus da 200 euro non viene pagato in automatico ad autonomi, iscritti alle casse pensionistiche private e alle partite Iva ma va fatta domanda al’Inps o alle altre  casse pensionistiche professionali. Lo ha stabilito il decreto attuativo firmato dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando il 9 agosto 2022 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 24 settembre. Ecco in particolare i requisiti:

  • essere iscritto all’Inps o alle altre casse pensionistiche autonome prima del 18 maggio 2022;
  • aver fatto almeno un versamento, totale e parziale, dei contributi con competenza a decorrere dal 2020;
  • avere un reddito derivante da rapporti di lavoro non superiore a 35.000 euro in tutto il 2021;
  • non essere pensionati;
  • non aver già ricevuto il bonus 200 euro perché pensionato o dipendente.

L’Inps e gli altri istituti pensionistici dei liberi professioni (casse private) hanno aperto la procedura per fare domanda online da oggi, 26 settembre 2022: bisogna quindi collegarsi al sito del proprio ente previdenziale e seguire le istruzioni. Ci sarà comunque tempo fino al 30 novembre 2022 per fare richiesta e il pagamento del bonus di 200 euro è previsto a partire da ottobre-novembre. Inoltre l’Adepp, l’associazione nazionale degli enti previdenziali, ha fatto sapere che i fondi stanziati dal governo risultano sufficienti per la platea dei beneficiari e “non non c’è il rischio che i soggetti in possesso dei requisiti non accedano al bonus”.

Toscana, elezioni 2022: risultati per Camera e Senato, dati definitivi

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I risultati definitivi delle elezioni politiche 2022 anche in Toscana sanciscono una vittoria della coalizione di centro destra (circa il 38% delle preferenze contro il 34% del centro sinistra), mentre Firenze si conferma il “fortino rosso”, sebbene anche qui i dati del PD siano in calo rispetto all’esito delle ultime consultazioni nazionali. A trainare il centro destra è Fratelli d’Italia: alla Camera la formazione guidata da Giorgia Meloni sfiora il 26% e tallona da vicino il Pd, che con il 26,4% resta il primo partito per preferenze nella nostra regione, mentre al Senato c’è il sorpasso per pochi decimali. Terza forza il Movimento 5 Stelle con l’11% dei voti, mentre Azione è al 9%. Vediamo allora l’esito delle elezioni 2022 in Toscana, risultato per risultato, percentuale per percentuale.

Affluenza alle urne Firenze e in Toscana per le elezioni 2022: i dati

In Toscana il primo partito rimane quello del non voto, con l’affluenza alle urne in forte calo, circa l’8% in meno, rispetto alle scorse elezioni politiche: alle ore 23 del 25 settembre 2022, secondo i dati definitivi resi noti dal Ministero dell’Interno, ha votato il 69,75% degli e elettori per la Camera e il Senato, contro il 77,46% di quattro anni fa (77,32% al Senato). Ricordiamo che in questa tornata elettorale i diciottenni potevano votare anche per il Senato.

A Firenze l’affluenza alle urne per le elezioni è stata la più alta in Toscana attestandosi al 73,07%, ma sempre con un calo rispetto alle ultime politiche quando il 79,51% degli elettori si presentò ai seggi (il 79,49% per il Senato).

Toscana, i risultati delle elezioni 2022: chi ha vinto le politiche del 25 settembre, l’esito

Anche in Toscana i risultati delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, alla Camera e al Senato, registrano un boom di preferenze per Fratelli d’Italia, con il partito di Giorgia Meloni che quintuplica i voti ricevuti. Testa a testa con il Partito Democratico, le cui preferenze scendono però di circa il 9% rispetto alle scorse consultazioni nazionali. Qui gli eletti in Toscana e a Firenze: 4 senatori e 9 deputati.

Toscana, l’esito delle elezioni 2022 al Senato

Questo il risultato definitivo in Toscana delle elezioni politiche 2022 al Senato, secondo i dati del Ministero dell’Interno, con 3.934 scrutinate su 3.934:

  • Coalizione di centro destra – 38,53% 2 senatori eletti all’uninominale
    Fratelli d’Italia – 25,90%
    Lega – 6,42%
    Forza Italia – 5,76%
    Noi Moderati – 0,44%
  • Coalizione di centro sinistra – 33,85% 1 senatore eletto all’uninominale
    Partito Democratico – 25,83%
    Alleanza Verdi e Sinistra – 4,73%
    +Europa – 2,90%
    Impegno Civico – 0,39%
  • Movimento 5 Stelle – 11,30%
  • Azione – Italia VivaCalenda – 9,32%
  • Unione Popolare – 2,00%
  • Italexit per l’Italia – 1,65 %
  • Italia Sovrana e Popolare – 1,38%
  • PCI – 1,28%
  • Vita – 0,70%

I risultati definitivi alla Camera: l’esito delle urne toscane

Questi risultati in Toscana delle elezioni politiche 2022 alla Camera, secondo i dati del Ministero dell’Interno, con 3.934 scrutinate su 3.934:

  • Coalizione di centro destra – 38,58% 7 deputati eletti all’uninominale
    Fratelli d’Italia – 25,95%
    Lega – 6,57%
    Forza Italia – 5,58%
    Noi Moderati – 0,49%
  • Coalizione di centro sinistra – 34,64% 2 deputati eletti all’uninominale
    Partito Democratico – 26,39%
    Alleanza Verdi e Sinistra – 4,93%
    +Europa – 2,90%
    Impegno Civico – 0,43%
  • Movimento 5 Stelle – 11,14%
  • Azione – Italia Viva – Calenda – 9,4%
  • Unione Popolare – 2,24%
  • Italexit per l’Italia – 1,72%
  • Italia Sovrana e Popolare – 1,55%
  • Vita – 0,72%

Tutti i dati, collegio per collegio, sono consultabili sul sito del Ministero dell’Interno a questo link.