martedì, 13 Maggio 2025
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Risultati definitivi delle elezioni politiche 2022 a Firenze

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A Firenze i risultati definitivi delle elezioni politiche 2022, sia nell’uninominale che nei collegi plurinominali, fanno registrare un’affermazione del Pd – l’unico caso in Toscana – ma Fratelli d’Italia cresce e il Partito Democratico perde voti rispetto alle scorse consultazioni per il Parlamento di quattro anni fa. L’esito delle urne fa sì che i soli deputati del Pd eletti all’uninominale in Toscana siano proprio quelli scelti nel collegio di Firenze città e nel collegio della piana fiorentina. Per il Senato, l’unica a spuntarla in Toscana contro i candidati del centro destra al maggioritario è Ilaria Cucchi, eletta nel collegio della Città metropolitana di Firenze. Ma vediamo i risultati elettorali 2022 a Firenze, nel territorio del Comune e in quelli limitrofi.

Firenze, i risultati delle elezioni politiche 2022 per Camera e Senato

È proprio Firenze il territorio dove a livello nazionale il Pd e il centro sinistra riescono a conquistare il migliore risultato, contro un centro destra che vede comunque la crescita record per Fratelli d’Italia: a Firenze e nella piana la coalizione del centro sinistra supera il 40%, quella di centro destra è al 30%, mentre Azione-Italia Viva-Calenda e il Movimento 5 Stelle conquistano un risultato a doppia cifra, il primo al tra il 10 e il 13% in base alla Camera, la seconda formazione al 10%.

Anche nel “fortino rosso” il Pd perde voti rispetto alle elezioni politiche del 2018, dal 5 fino al 9% in meno a seconda del collegio (in questa tornata elettorale infatti la mappa del voto è stata ridisegnata). In città, come nella piana fiorentina, i primi due partiti per numero di preferenze al proporzionale sono appunto il Pd e Fratelli d’Italia, staccati di circa 10 punti percentuali. Qui i risultati delle elezioni 2022 in tutta la Toscana.

Elezioni 2022, i risultati definitivi alla Camera per i due collegi di Firenze

I collegi presi in esame sono l’U07 (quello che comprende il territorio comunale di Firenze) e l’U08 (che riguarda Scandicci, la piana fiorentina ed Empoli) per un totale di 834 sezioni, tutte scrutinate. Ecco i risultati elettorali definitivi divisi per Firenze città e piana fiorentina:

  • Coalizione di centro sinistra – 42,60% Comune di Firenze; 41,01% piana fiorentina
    Partito Democratico – 30,24% Comune di Firenze; 31,36% piana fiorentina
    Alleanza Verdi e Sinistra – 7,76% Comune di Firenze; 6,24%piana fiorentina
    +Europa – 4,25% Comune di Firenze; 3,03% piana fiorentina
    Impegno Civico – 0,35% Comune di Firenze; 0,38 piana fiorentina
  • Coalizione di centro destra – 26,88% Comune di Firenze; 31,09% piana fiorentina
    Fratelli d’Italia – 19,29% Comune di Firenze; 21,11% piana fiorentina
    Lega – 3,68% Comune di Firenze; 5,54% piana fiorentina
    Forza Italia – 3,47% Comune di Firenze; 4,11% piana fiorentina
    Noi Moderati – 0,44% Comune di Firenze; 0,33% piana fiorentina
  • Azione – Italia Viva – Calenda – 13,76% Comune di Firenze; 10,71% piana fiorentina
  • Movimento 5 Stelle – 10,02% Comune di Firenze; 10,98% piana fiorentina
  • Unione Popolare – 2,89% Comune di Firenze; 2,20% piana fiorentina
  • Italia Sovrana e Popolare – 1,65% Comune di Firenze; 1,63% piana fiorentina
  • Italexit per l’Italia – 1,49% Comune di Firenze; 1,58% piana fiorentina
  • Vita – 0,70% Comune di Firenze; 0,80% piana fiorentina

Senato: esito delle urne a Firenze

Per quanto riguarda il Senato questi i risultati delle elezioni politiche 2022 nel collegio U04, che comprende la Città metropolitana di Firenze, per un totale di 958 sezioni, di cui si conoscono tutti i dati definitivi.

  • Coalizione di centro sinistra – 40,08%
    Partito Democratico – 29,77%
    Alleanza Verdi e Sinistra – 6,51
    +Europa – 3,42%
    Impegno Civico – 0,38%
  • Coalizione di centro destra – 30,03%
    Fratelli d’Italia – 20,68%
    Lega – 4,83%
    Forza Italia – 4,13%
    Noi Moderati – 0,39%
  • Azione – Italia Viva – Calenda – 12,23%
  • Movimento 5 Stelle – 10,62%
  • Unione Popolare – 2,15%
  • Italexit per l’Italia – 1,49%
  • Italia Sovrana e Popolare – 1,42%
  • PCI – 1,23%
  • Vita – 0,75%

Chi è stato eletto in Parlamento

Mentre si attende la ripartizione dei seggi e i nomi degli eletti del sistema proporzionale, si conoscono già i risultati per l’uninominale, dati che a Firenze sono definitivi. Per il Senato Ilaria Cucchi (centro sinistra – Alleanza Verdi Sinistra) viene eletta con il 40,08% dei voti contro il 30,03% di Federica Picchi (centro destra – Fratelli d’Italia), il 12,23% di Stefania Saccardi (Azione – Italia Viva – Calenda) e il 10,62% di Claudia Cantella (Movimento 5 Stelle).

Per quanto riguarda la Camera dei deputati, nel collegio che comprende il Comune di Firenze i risultati definitivi delle elezioni politiche 2022 vedono andare in Parlamento l’attuale assessore al commercio di Palazzo Vecchio Federico Gianassi, mentre per la piana è stato eletto Emiliano Fossi, ex sindaco di Campi Bisenzio. I dati in dettaglio possono essere consultati sul sito del Ministero dell’Interno.

Crema viso: ecco come scegliere quella giusta

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Negli ultimi anni in molti, donne e uomini, hanno compreso l’importanza di una skincare routine. Per una giusta skincare routine è necessario trovare i giusti prodotti in base al proprio tipo di pelle, motivo per cui abbiamo deciso di scrivere per voi una guida.
Prima di capire come riuscire a trovare la crema giusta per la vostra skincare routine, non possiamo non consigliarvi di rivolgervi a Kiehl’s dove troverete tutto il necessario per voi dalla A alla Z.
Le proposte presenti sul mercato sono oggi tantissime e per tutte le esigenze e per questo è essenziale capire bene il tipo di pelle di cui si è in possesso, per evitare di peggiorare eventualmente la propria situazione.

Primo step: capire il tipo di pelle

La prima cosa da fare per poter dare inizio alla propria skincare routine è quella di capire il proprio tipo di pelle.
Per farlo occorre sicuramente effettuare un’attenta osservazione visiva, ma non basta farlo davanti allo specchio per qualche minuto, quello che occorre è verificare come questa cambia con il variare delle condizioni atmosferiche o comunque gli agenti esterni.
In generale, la pelle sana e priva di problematiche di altra origine (ad esempio ormonali), si suddivide in: pelle secca, pelle grassa, pelle mista e pelle normale.
La pelle secca è quella sensibile e che si arrossa spesso, motivo per cui occorre puntare sull’idratazione.
La pelle grassa è caratterizzata da una produzione eccessiva di sebo che determina un effetto “lucido”.
La pelle mista presenta la cosiddetta zona T composta da mento, naso e fronte tendenzialmente grassa e il resto della pelle è secco o normale.
La pelle normale non ha problematiche di nessun tipo ma che comunque va curata e mantenuta soprattutto per l’eventuale presenza di impurità.

Soluzioni per la pelle secca

La pelle secca è un tipo di pelle potenzialmente fastidioso soprattutto in inverno perché tende a diventare più secca ed in estate perché facilmente irritabile.
In questo caso quello di cui c’è maggior bisogno è sicuramente una crema dall’alto potere idratante, presente nelle skincare routine di tutti, indipendentemente dal tipo di pelle, ma che in chi ha la pelle secca è la vera protagonista.
L’obiettivo della propria crema idratante in chi ha la pelle secca è quello di ricreare un film lipidico sulla pelle che funga da protezione dagli agenti esterni e dalle condizioni ambientali in generale.
Tra gli ingredienti maggiormente in grado di fare questo, troviamo: la cera d’api, il burro di cacao, il latte, il burro di karité, l’olio d’oliva e l’olio di mandorle.
Non occorre dimenticare, poi, l’acido ialuronico, una molecola altamente idratante e in grado di trattenere l’acqua, determinando una maggiore elasticità della pelle.
Kiehl’s ha la sua linea di creme idratanti pensate per tutti i tipi di pelle perché sa quanto l’idratazione sia importante nella skincare ruotine. Vi sono creme pensate per pelli sensibili, pelli miste, pelli grasse, senza dimenticare chi ha necessità di distendere e ringiovanire, chi desidera illuminare la propria pelle o chi desidera ridurre le macchie del proprio viso.

Compenso scrutatori politiche 2022 per le elezioni del 25 settembre 2022

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Qual è il compenso per gli scrutatori e per i presidenti di seggio in occasione delle elezioni politiche del 25 settembre 2022 (e delle regionali in Sicilia): quanto guadagnano, come funziona il pagamento e l’iscrizione all’albo? Per il ritorno alle urne, i Comuni hanno messo a punto tutte le procedure per individuare chi si occupa delle votazioni e dello spoglio delle schede durante la tornata elettorale, indetta per scegliere i parlamentari della Camera dei Deputati e del Senato e, in Sicilia, anche per eleggere il presidente e l’assemblea regionale siciliana.

Come fare gli scrutatori: la domanda al Comune per l’iscrizione all’albo

Anche per le elezioni politiche del 25 settembre 2022, per diventare scrutatori e ricevere il pagamento del compenso, bisogna aver fatto domanda al Comune di residenza per l’iscrizione nell’apposito albo. È necessario essere cittadini italiani, godere dei diritti politici, aver frequentato la scuola dell’obbligo ed essere residenti e iscritti nelle liste elettorali del Comune dove si fa richiesta. Per legge sono esclusi i dipendenti dei Ministeri dell’Interno, delle Poste e telecomunicazioni e dei Trasporti; chi è in servizio nelle forze dell’ordine; i dipendenti comunali che lavorano negli uffici elettorali; i candidati alle elezioni; i medici dell’Usl incaricati delle funzioni di competenza dei medici provinciali.

Salvo casi particolari, le domande sono già chiuse perché devono essere presentate entro il mese di novembre di ogni anno e l’iscrizione nell’elenco degli scrutatori avviene entro il successivo mese di gennaio. Alcune amministrazioni locali però hanno riaperto l’albo per l’iscrizione come “riserve”, nel caso mancassero scrutatori come successo per lo scorso referendum, e anche per la circoscrizione estero, il cui spoglio si svolge dalle prossime elezioni non solo a Roma, ma anche a Milano, Bologna, Firenze (che cerca 1.200 scrutatori) e Roma.

Entro sabato 10 settembre 2022 (o entro il 22 settembre nel caso di “rimpiazzi”), i singoli Comuni devono comunicare la nomina degli scrutatori e dei presidenti di seggio, ruolo a cui si può rinunciare solo per giustificati motivi come problemi di salute o impedimento grave, comunicandoli all’ufficio elettorale entro 48 ore dalla notifica. Gli scrutatori che hanno ricevuto la nomina e che, senza aver fatto rinuncia, non si presentano al seggio rischiano una multa da 309 a 516 euro.

Cosa fa lo scrutatore e per quali mansioni è previsto il pagamento del compenso

Le operazioni di voto delle elezioni politiche 2022 sono previste solo in un giorno, il 25 settembre (gli orari di apertura delle urne vanno dalle 7 alle 23, nella sola giornata di domenica), ma per il pagamento del compenso degli scrutatori e dei presidenti di seggio si prendono in considerazione anche le operazioni di preparazione sabato pomeriggio e lo spoglio delle schede dopo la chiusura dei seggi, nella notte tra domenica e lunedì. In occasione delle elezioni politiche i seggi saranno composti da un presidente e quattro scrutatori, tra cui sarà scelto un segretario.

Cosa fa quindi uno scrutatore? Nel giorno precedente alle votazioni, quindi il 24 settembre 2022, allestisce il seggio elettorale, conta e firma le schede. Durante l’apertura dei seggi, domenica 25 settembre, si occupa di registrare gli elettori e di seguire le operazioni durante l’intero orario delle elezioni politiche, con la possibilità di pause per pranzo e cena stabilite insieme agli altri componenti del seggio. Infine si occupa dello scrutinio dei voti, che inizia dalla chiusura delle urne alle ore 23.00 di domenica e prosegue fino alla conclusione dello spoglio delle schede. Per la circoscrizione estero il lavoro si concentra nella giornata di domenica e nella notte tra domenica e lunedì per lo spoglio delle schede arrivate per corrispondenza.

Qual è il compenso per gli scrutatori e i presidenti di seggio per le elezioni politiche del 25 settembre 2022

Gli scrutatori e i presidenti di seggio non ricevono il pagamento di un compenso “al giorno”, ma prendono un forfait per l’intera durata delle elezioni 2022, per i preparativi dei seggi e per lo scrutinio, onorario fisso esentasse che è fissato per legge. Il rimborso base è leggermente più alto rispetto a quello di partenza per un referendum.

A stabilire quanto guadagnano gli scrutatori e i presidenti di seggio per le politiche 2022 è l’articolo della legge n° 70 del 1980, così come modificato dalla legge n° 62 del 2022, secondo cui  le votazioni per Camera e Senato sono considerate una doppia elezione:

  • il presidente seggio riceve un rimborso di 187 euro (150 euro di “paga” base più una maggiorazione di 37 euro);
  • il compenso per gli scrutatori e i segretari di seggio delle elezioni politiche 2022 è di 145 euro (120 euro di onorario base più una maggiorazione di 25 euro per l’elezione concomitante);
  • per i seggi della circoscrizione estero sono previsti gli stessi onorari, 187 per i presidenti e 145 per i 4 scrutatori
  • per i seggi speciali (ospedali, case di cura, carceri) il rimborso è di 90 euro per il presidente di seggio e di 61 euro per ogni scrutatore, qualunque sia il numero di consultazioni.

Al presidente di seggio, oltre al compenso, vengono corrisposte anche alcune indennità per particolari situazioni. Le cifre sono state confermate dalla circolare del Ministero dell’Interno (qui il pdf) in merito al rimborso delle spese elettorali sostenute dai Comuni. Come detto non esiste un lordo o un netto: la somma non è soggetta a tassazione. La stessa circolare specifica che nel caso uno scrutatore o il presidente di seggio sia sostituito nel corso delle votazioni, l’onorario viene calcolato in proporzione alla durata della partecipazione alle operazioni del seggio. Il pagamento del compenso agli scrutatori e ai presidenti di seggio viene fatto dai singoli Comuni, dopo le elezioni, quando il Ministero dell’Interno assegna i fondi alle amministrazioni. Le circolari con le istruzioni per i seggi sono pubblicate sul sito del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Viminale.

25 settembre 2022, compenso degli scrutatori per le elezioni in Sicilia: regionali e politiche

Sempre domenica 25 settembre 2022, oltre alle politiche, in Sicilia si svolgono le elezioni regionali: anche qui il compenso degli scrutatori e dei presidenti di seggio è fisato dalla normativa. In base all’onorario previsto dalla legge n° 62 del 2002 il presidente di seggio guadagna per le regionali in Sicilia e le politiche 224 euro (150 euro di “paga” base più una maggiorazione di 37 euro per le elezioni del Senato e altri 37 per le regionali); il compenso per gli scrutatori invece sarà di 170 euro (di 120 euro per la prima elezione più 25 euro per la scheda del Senato e 25 per le consultazioni regionali).

Decreto aiuti bis e ter 2022 in Gazzetta Ufficiale (pdf)

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Il decreto aiuti bis 2022 arriva sul pdf della Gazzetta Ufficiale, dopo la conversione in legge, e a stretto gito c’è anche la pubblicazione del decreto aiuti ter, varato dal Consiglio dei ministri la scorsa settimana, con l’entrata in vigore dei provvedimenti “salva-bollette”. Si tratta di due decreti che introducono misure per far fronte alla spirale inflattiva, ma che prevedono anche novità per lo smart working, l’indennità per dipendenti e pensionati e per l’installazione di vetrate e verande in terrazze e balconi.

Quando entra in vigore il decreto aiuti bis 2022

Il decreto aiuti bis (la legge n° 142 del 2022) è stato pubblicato sul pdf della Gazzetta Ufficiale il 21 settembre e quindi entra in vigore dal 22 settembre. L’iter è stato travagliato per la comparsa, nel testo varato la settimana scorsa dal Senato, dello stop al tetto agli stipendi per i manager della Pubblica amministrazione. Un emendamento criticato da molti e dallo stesso governo: il tetto è stato reintrodotto con un emendamento alla Camera (che ha dato l’ok il 15 settembre), ma così facendo il testo è dovuto tornare al Senato per l’approvazione definitiva in terza lettura, avvenuta il 20 settembre.

Tante le novità. Si va dalla proroga fino al 31 dicembre 2022 dello smart working di fragili e genitori di figli fino ai 14 anni, alle modifiche del superbonus (è stata limitata la responsabilità in solido delle imprese coinvolte nella cessione dei crediti ai soli casi di dolo e colpa grave), fino alle maggiori risorse per i bonus trasporti, bonus tv e psicologo. Il decreto aiuti bis, ora in Gazzetta Ufficiale, all’articolo 33 quater liberalizza inoltre gli interventi per installare vetrate scorrevoli e amovibili su terrazze e balconi: per le verande non serviranno più permessi. Si dovrà ora attendere che i Comuni recepiscano la norma.

Qui sotto i link utili per consultare il testo del decreto aiuti bis 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale:

Il nuovo decreto aiuti ter: quando arriva in Gazzetta Ufficiale e quando entra in vigore il decreto energia

Due giorni dopo la conclusione dell’iter del decreto aiuti bis, è arrivata la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto legge energia “salva bollette”, il decreto aiuti ter che è stato varato il 16 settembre 2022 in Consiglio dei ministri con misure urgenti a sostegno di famiglie e imprese per far fronte ai rincari di elettricità e metano. Tra le novità, l’estensione del bonus sociale per luce e gas alle famiglie con un Isee fino a 15.000 euro (tetto finora fissato a 12.000 euro) e circa 10 miliardi in favore del tessuto produttivo con la proroga e l’estensione del credito di imposta contro il caro-bollette.

Prorogata poi la riduzione delle accise e dell’Iva su benzina, gpl e diesel fino al 31 ottobre 2022. Il decreto aiuti ter introduce inoltre un bonus da 150 euro per il mese di novembre ai dipendenti, pensionati e partite Iva con un reddito annuale inferiore a 20.000 euro. La pubblicazione del decreto aiuti ter (decreto legge n° 144 del 2022) è avvenuta sul pdf della Gazzetta Ufficiale venerdì 23 settembre 2022 e quindi entra in vigore il 24 settembre, ecco i link utili per scaricarlo:

Il nuovo allestimento del museo fiorentino di Palazzo Davanzati

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Dopo sei mesi di lavoro, Palazzo Davanzati cambia pelle grazie al suo nuovo allestimento e tantissime novità: della trecentesca Coperta Guicciardini ad un prezioso armario restaurato, fino alla nuova sala dedicata ai merletti antichi, con una delle collezioni più preziose e ricche d’Italia. Pur mantenendo viva la sua suggestiva e affascinante natura di antica dimora fiorentina, il visitatore potrà adesso assaporare questo importante vento di novità e attraversare tre piani di storia e arte, con ben 450 opere, a cui si aggiungono circa 2000 merletti.

La storia del Museo di Palazzo Davanzati a Firenze

Palazzo Davanzati, parte integrante del gruppo statale dei Musei del Bargello, porta sulle sue spalle il peso dello scorrere del tempo, con oltre sette secoli di vita: si tratta infatti di uno dei edifici più antichi e meglio conservati della città. Fatto costruire nella prima metà del Trecento, nel 1558 passò alla famiglia Davanzati. In questi anni risulta cruciale, quindi, il passaggio dalla casa torre medievale alla casa mercantile, in uno sviluppo verticale su quattro livelli, oltre al piano terra.

All’inizio del Novecento Elia Volpi, mercante d’arte e antiquario, recuperò poi il palazzo nel suo aspetto originario destinandolo a rappresentare la fiorentinità abitativa in epoca rinascimentale, seppur parziale e incompleta. Con il medesimo intento si mosse anche Luciano Berti nel 1956, quando inaugurò questo museo arredandolo con oggetti provenienti da collezioni fiorentine, arricchite successivamente grazie ad acquisti e donazioni. Mantenendo viva la memoria della volontà di questi due importanti personaggi della storia, oggi è stato effettuato un nuovo allestimento della collezione di Palazzo Davanzati integrata, quanto più possibile, con un nucleo di opere in prestito temporaneo dalle collezioni e dai depositi del Museo del Bargello. Questi ultimi oggetti sono stati scelti sia per la loro relazione culturale con le opere più rappresentative già presenti nel museo, sia per la loro connessione con le epoche più significative vissute dagli abitanti del Palazzo.

Il progetto del nuovo allestimento di Palazzo Davanzati

La necessità di ripensare il percorso espositivo di Palazzo Davanzati, che non ha mai visto modificarsi dopo l’anno 2009, è nata in seguito a due necessità: la prima, quella di renderlo didatticamente più fluido e comprensibile, soprattutto alle nuove generazioni; la seconda, quella di arricchirlo con altre opere di grande valore artistico. Il nuovo allestimento di Palazzo Davanzati è stato curato da Daniele Rapino, responsabile del museo, sotto la guida del direttore dei Musei del Bargello Paola D’Agostino, con la collaborazione dell’architetto Lorenzo Greppi.

Il progetto è stato reso possibile grazie a due importanti finanziamenti del Ministero della Cultura erogati nell’annualità 2019-2020: 500mila euro sono stati infatti destinati al riallestimento e alla messa in sicurezza delle sale del Museo e ulteriori 90mila euro specificatamente destinati alla Sala dei Merletti, con un nuovo allestimento e una nuova illuminazione a led- attenta alla fruizione e conservazione delle opere, e anche all’aspetto energetico – tali da valorizzare questa collezione straordinaria e unica nel suo genere.

Museo di Palazzo Davanzati Sala da giorno

Tutte le novità del riallestimento: tra sale, opere e artisti

Il nuovo allestimento di Palazzo Davanzati, dotato di supporti audiovisivi e pannelli esplicativi, è pertanto suddiviso per epoca: al primo piano troviamo opere e arredi del Trecento e Quattrocento; al secondo piano opere e arredi dal Cinquecento al Settecento; mentre il terzo piano rappresenta accoglie una nuova sala interamente dedicata a merletti e ricami, una sala destinata all’arte quattrocentesca e la sempre affascinante cucina. Il museo è inoltre impresso nell’immaginario di tutti grazie a molti celebri ambienti, quali la Sala dei Pappagalli, la Camera dei Pavoni e la camera con le storie tratte dalla leggenda medievale della Castellana di Vergi. Tutt’intorno ruotano grandi nomi della storia dell’arte, come Antonio Rossellino, Lorenzo Ghiberti e Mariotto di Nardo. 

Nuova vita e nuova collocazione anche per la cosiddetta Coperta Guicciardini, capolavoro tessile del Trecento che dopo più di trent’anni, salvo una breve parentesi nel 2010, torna ad essere visibile al pubblico. A compendio della Coperta Guicciardini è stato inoltre realizzato un video dedicato ai giovanissimi, reso possibile grazie al finanziamento di Fondazione CR Firenze, che illustra il significato delle scene ricamate sull’opera d’arte in tessuto.

Restaurato e nuovamente restituito alla fruizione del pubblico anche il bellissimo Armario, risalente al 1530. Questo raro mobile dipinto a grottesche, realizzato in ambito senese nella prima metà de XV secolo, era destinato alla custodia di armi, come indicano le iscrizioni a lettere capitali sull’architrave.

Le salette dedicate a Elia Volpi

Una novità sono le immagini che scorrono su una parete delle nuove salette dedicate a Elia Volpi, che mostrano il Palazzo nei primi anni del Novecento, con gli arredi raccolti dall’antiquario e alienati con un successo memorabile nelle aste del 1916 e del 1917 a New York. Completano le salette alcune opere pittoriche e grafiche che il Volpi realizzò quando cercava di farsi strada come pittore, alcuni mobili e un’inedita scultura già di sua proprietà, oltre a oggetti appartenenti a lui e ai suoi familiari.

La Camera delle Impannate

Tra le tante novità, nella Camera delle Impannate, hanno finalmente trovato una nuova sistemazione i cosiddetti Trionfi, derivanti dal poema di Francesco Petrarca e i dipinti da Giovanni di Ser Giovanni, detto Lo Scheggia, fratello minore di Masaccio. I quattro dipinti su tavola ricurva, di rara bellezza, realizzati intorno alla metà del Quattrocento e sulla cui destinazione d’uso gli studiosi continuano a interrogarsi, sono stati posizionati (insieme ad altre opere dello stesso autore, come il bellissimo desco da parto) in un ambiente più grande e arioso, ad un’altezza consona, per consentire al visitatore di apprezzarne al meglio l’unicità.

La sala dei merletti e dei ricami

Vanto del museo è infine la straordinaria collezione, tra le più importanti d’Italia, di merlettiricami e disegni per tessili (con ben 2000 pezzi provenienti da donazioni e acquisti dello Stato che vanno dal 1600 al 1900), che sono stati oggetto di una manutenzione conservativa e tutti nuovamente allestiti, oggi presentati in una nuova sala espositiva, intesa a valorizzare maggiormente le preziosità e le eleganze di questi prodotti manifatturieri. Per l’occasione, è stata inoltre realizzata una speciale esposizione – curata da Marina Carmignani, studiosa ed esperta di tessili antichi – di manufatti dedicata alla donna e al suo ruolo nella società tra Ottocento e Novecento con graziosi e preziosi capi di lingerie, oltre a abiti e accessori per neonati perfettamente conservati.

Allerta meteo in Toscana (e a Firenze) durante il weekend

Dopo giorni di bel tempo, torna l’allerta meteo in Toscana (e a Firenze) per il weekend del 24 settembre 2022. E, visto ciò che è accaduto ad esempio nelle Marche, è bene non sottovalutare, tanto che in Toscana per domani è stata emessa una allerta gialla su tutto il territorio regionale per rischio idrogeologico e temporali. Il colore giallo, che significa in realtà vigilanza (e precede l’arancione, l’allerta vera e propria), potrebbe essere momentaneo e peggiorare con il passare delle ore.

L’allerta meteo in Toscana per il weekend

Di certo l’allerta vale per tutta la giornata di sabato 24 settembre, il tempo potrebbe migliorare nella serata di domenica. Sono previsti eventi circoscritti, anche intensi, di difficile localizzazione e previsione temporale: questo è ciò che comunica il centro funzionale della Regione Toscana. Potranno esserci dunque rovesci sparsi e intensi temporali, in particolare dal pomeriggio di sabato: i temporali sono probabili sulle zone occidentali e in Maremma. Grandinate e colpi di vento occasionali. Per la pioggia si prevedono cumulati medi abbandonanti con massimi elevati o molto elevati in concomitanza con i temporali più forti (e dunque con un certo rischio). E’ dunque consigliata massima prudenza sia in città che per chi si mette in viaggio.

L’allerta meteo a Firenze per sabato 24 settembre 2022

L’allerta meteo in Toscana per il weekend riguarda anche il capoluogo, Firenze. Come si spiega dal Comune sono previsti temporali violenti e conseguente rischio idrogeologico/idraulico nel cosiddetto ‘reticolo minore’ che comprende i corsi d’acqua secondari (soprattutto Ema, Mugnone e Terzolle): l’allerta scatterà alle 12 del 24 settembre e si concluderà alle 14 di domenica 25. Dopo i danni del maltempo dei giorni successivi a Ferragosto (e i gravi danni in Italia), il Centro funzionale regionale ha comunicato che data l’attuale incertezza spazio-temporale dei fenomeni previsti “non si esclude la possibilità a passaggio a codice arancione”. Per lunedì la situazione dovrebbe essere migliore, con condizioni meteo variabili, dicono le previsioni del Lamma.

Nel paese delle ultime cose: alla Manifattura Tabacchi torna Superblast

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Alla Manifattura Tabacchi di Firenze apre al pubblico “Superblast II: nel paese delle ultime cose“, la mostra che raccoglie le opere nate dalle sei residenze d’artista, tra maggio e luglio, frutto della seconda edizione del bando internazionale prodotto e ideato da NAM – Not A Museum. Protagonisti i progetti artistici di Irene Adorni, Lorenzo Lunghi, MERZBAU, Davide Sgambaro, Roberto Fassone e Beatrice Favaretto. L’ingresso è gratuito e l’esposizione sarà aperta fino al 16 ottobre 2022 (orario da mercoledì a domenica, dalle 14.00 alle 20.00).

La mostra Superblast II alla Manifattura Tabacchi di Firenze

L’esposizione a cura di Caterina Taurelli Salimbeni, realizzata con il sostegno di Regione Toscana a seguito della selezione per il Bando Toscanaincontemporanea 2022 e parte della prima edizione della Florence Art Week, è un viaggio attraverso i paradossi del presente che, allontanando lo sguardo dalla città, svela un altro sottosuolo, in un’atmosfera a tratti onirica e inquietante. Il percorso si snoda tra gli spazi in attesa di essere rigenerati della Manifattura Tabacchi, dalle fondamenta fino al tetto.

Superblast II si cala nella storia dei luoghi e nel tempo che viviamo, riflettendo sul tema della traccia: come passato e futuro convivono nel presente? Cosa imparare dalla crisi, dai processi di collasso e recupero? Cosa rimarrà alle future generazioni di fronte all’infinita stratificazione che caratterizza il tempo che viviamo? Ispirati dalla riflessione dell’azione umana come traccia, impressa o imprimibile, nella storia, sui luoghi e nel tempo, gli artisti hanno ideato sei progetti che sono stati oggetto di un percorso individuale e condiviso. Vari i linguaggi utilizzati, dalle installazioni alle sculture, dai video alle performance.

SUPERBLAST II: nel paese delle ultime cose
Rusty S. & Pitti Blue o Le Sorelle I -IV MERZBAU Foto: Leonardo Morfini ADRYA

Eventi e pubblicazioni

L’evento è organizzato in collaborazione con NERO editions, casa editrice internazionale dedicata all’arte, alla critica e alla cultura contemporanea e STUDIO STUDIO STUDIO, il laboratorio fondato dall’artista Edoardo Tresoldi per creare e supportare progetti artistici contemporanei. Accanto alla mostra sono in programma vari appuntamenti, che si terranno tra settembre a ottobre, come laboratori e incontri a cura dei singoli artisti. Infine, a dicembre, uscirà una pubblicazione interdisciplinare dedicata a Superblast II a cura di NERO Editions con saggi degli autori Angela Balzano, Ivan Carozzi, Giulia Crispiani, Federico Di Vita, Matteo Grilli, Laura Tripaldi, che hanno accompagnato e arricchito il percorso di residenza dei sei artisti.

Giornate europee del Patrimonio 2022 a Firenze: tutti i musei a 1 euro

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Tornano le Giornate europee del Patrimonio a Firenze (GEP) che sabato 24 e domenica 25 settembre 2022, prevedono aperture straordinarie serali dei musei a 1 euro, visite guidate, concerti e iniziative speciali. “Patrimonio culturale sostenibile: un’eredità per il futuro” è il tema della manifestazione culturale più attesa dell’anno, gli European Heritage Days. Un concetto che riprende e amplia lo slogan europeo “Sustainable Heritage”, scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione. Un’occasione unica per partecipare e riscoprire i luoghi della cultura italiana.

Sabato 24 e domenica 25 settembre 2022: gli eventi diurni delle Giornate Europee del Patrimonio a Firenze

In occasione delle GEP di quest’anno, a Firenze sabato 24 il Museo di Casa Martelli resterà aperto con orario prolungato. Le visite accompagnate si svolgeranno ai seguenti orari: 09:00; 10:00; 11:00; 12:00; 14:00; 15:00; 16:00; 17:00. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti: massimo 10 persone a visita; la durata massima del ‘tour guidato’ è di 45 minuti. Alle ore 11:00 si svolgerà inoltre la rassegna Il Suono Giovane, organizzata dall’associazione Insieme per San Lorenzo, in collaborazione con il museo. Nel salone da ballo del palazzo si esibiranno tre strumentisti, arricchiti da esperienze internazionali. Il concerto è a ingresso gratuito con prenotazione ([email protected] oppure [email protected]). Alle ore 17:00 sarà possibile anche assistere alla presentazione del restauro dell’Adorazione dei Magi del più pittore ferrarese Ippolito Scarsella, detto “lo Scarsellino” (ingresso libero fino a esaurimento posti).

Domenica 25 il Museo di Palazzo Davanzati sarà visitabile anche dalle ore 09:15 alle 13:15. Un’occasione per ammirare il nuovo allestimento del palazzo nel centro di Firenze: l’inaugurazione è fissata proprio in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2022. Apertura straordinaria pure al Museo del Bargello nella medesima giornata di domenica, dalle ore 09:15 alle 13:15. Durante l’arco di entrambe le giornate, invece, l’Archivio di Stato presenterà al pubblico la mostra documentaria “Ambiente e ambienti in Toscana dalla prima età moderna ai giorni nostri” (orario di apertura dalle 9.15 – 12.45).

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Il Bargello, uno dei musei di Firenze che partecipa alle Giornate europee del patrimonio 2022

Sarà eccezionalmente aperto Palazzo Mozzi Bardini, sede della Direzione regionale musei della Toscana, che è tappa delle “Passeggiate Bardini” (il 24 settembre alle 10 e alle 11 e domenica 25 alle 11). Iniziative nel Giardino di Boboli al cui interno, domenica 25 settembre, è in programma l’apertura straordinaria del Museo delle Porcellane (ore 10-18.30) e visite accompagnate alla grotticina di Madama (domenica 9.30-13.30; 14.30-18.30).

Per le Giornate europee del patrimonio a Firenze sono previste inoltre speciali visite guidate a:

  • Museo di San Marco (visite comprese nel biglietto di ingresso, sabato alle 15 e alle 18, prenotazione consigliata tel. 055 0882000)
  • Biblioteca Riccardiana e Biblioteca Moreniana (apertura straordinaria sabato 24 settembre 2022 alle 10, 11 e 12, con prenotazione obbligatoria, tel. 0552760522, mail [email protected])
  • Biblioteca Marucelliana (sabato alle 14.30, 15.30 e 16.30)
  • Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze – visita agli ambienti della biblioteca e alla mostra “Roma ritrovata” sabato 24 settembre (ore 16.15, 17.15, 18.15) e domenica 25 (per 11.15, 12.15, 13.15, 15.00, 16.00, 17.00) con ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria online
  • Parco di Villa Il Ventaglio (sabato e domenica alle 10 e alle 11.30, prenotazione obbligatoria allo 055 580283).
  • Nel giardino della Villa medicea di Castello domenica alle 11 si svolge una visita teatralizzata, con il granduca Cosimo I de’ Medici impersonato da Francesco Gori che racconterà le meraviglie del parco.

Anche l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze partecipa alle Giornate europee del patrimonio, aprendo il museo in via Alfani sabato 24, dalle ore 9 alle 13 con la tariffa consueta, e poi alla sera, dalle 20 alle 23 con ingresso a 1 euro. Inoltre sabato 24 settembre dalle 9 alle 13 è prevista l’apertura straordinaria dei laboratori di restauro di via degli Alfani e della Fortezza da Basso (prenotazione obbligatoria, dal 19 settembre, compilando il modulo online a questo link).

Il sabato sera delle Giornate Europee del Patrimonio 2022 a Firenze: i musei a 1 euro

Sabato 24 settembre, 5 musei di Firenze partecipano all’apertura serale al prezzo simbolico di 1 euro per le Giornate europee del patrimonio – GEP 2022 dalle 19 alle 22: la Galleria dell’Accademia, la Chiesa e il museo di Orsanmichele, Palazzo Davanzati, il Museo archeologico nazionale (in questo caso l’orario va dalle 20 alle 23 anche con visite guidate e proiezioni di documentari) e il museo dell’Opificio delle Pietre Dure (orario 20-23).

Evento speciale poi alla Villa medicea La Petraia, con il “Gran Ballo Ottocentesco” messo in scena dell’associazione Società di Danza Firenze: nel prestigioso cortile cinquecentesco affrescato dalle ore 19.30 si esibiranno danzatori in abiti d’epoca. Il calendario degli eventi è in aggiornamento e si può consultare sul sito internet del Ministero della Cultura, in due sezioni distinte, rispettivamente dedicate alle iniziative previste nelle giornate di sabato e domenica e alle aperture straordinarie di sabato sera.

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Il cortile interno della Villa La Petraia

Giornate Europee del Patrimonio 2022: un futuro più sostenibile per le nuove generazioni

La gestione sostenibile del patrimonio culturale e del paesaggio è un tema di attualità fondamentale per costruire un futuro più “green” da un punto di vista sociale, economico e ambientale, in linea con gli specifici obiettivi fissati dalle Nazioni Unite per il 2030. Nel programma delle GEP si darà voce infatti, in varie modalità, a pratiche di riciclaggio e riduzione dei rifiuti, gestione delle aree verdi. E ancora attenzione per il risparmio delle risorse naturali, impiego di materiali riutilizzabili e resistenti alle intemperie e alle risorse rinnovabili, riduzione di emissioni nocive e l’uso di mezzi di trasporto sostenibili e poco o affatto inquinanti.

GEP 2022 a Firenze: la lista dei musei a 1 euro

Ecco in sintesi i musei di Firenze aperti a 1 euro, nella serata di sabato 24 settembre 2022, in occasione delle Giornate europee del patrimonio (GEP):

  • Galleria dell’Accademia – dalle ore 19 alle 22 | tel. 055 0987100
  • Chiesa e il museo di Orsanmichele – dalle ore 19 alle 22 | tel. 055 0649450
  • Palazzo Davanzati – dalle 19 alle 22 | tel. 055 0649460
  • Museo archeologico nazionale – dalle 20 alle 23 (anche con visite guidate) | tel. 055 23575
  • Museo dell’Opificio delle Pietre Dure – dalle 20 alle 23
  • Villa medicea La Petraia – “Gran Ballo Ottocentesco” dalle ore 19.30 | tel. 055 452691

Al Bargello di Firenze le cere restaurate della Manifattura Ginori

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A partire dal 2023, il nucleo di 16 cere barocche donate dal Marchese Lionardo Ginori Lisci al Museo nazionale del Bargello di Firenze andranno ad allestire la nuova sala della scultura barocca. Le prime cinque opere restaurate da Francesca Rossi sono state presentate giovedì 22 settembre in anteprima, alla presenza del donatore, della direttrice dei Musei del Bargello Paola D’Agostino, del curatore del museo Marino Marino e dello storico dell’arte Tomaso Montanari.

Museo del Bargello, Firenze: la donazione delle 16 cere barocche da parte del marchese Ginori

Un momento determinante per la valorizzazione della scultura barocca fiorentina che rappresenta il risultato di un processo iniziato nel 1735 con la fondazione della prestigiosa Manifattura dell’“oro bianco” da parte del marchese Carlo Ginori. Fin dai primi anni, la Manifattura Ginori portava avanti la propria produzione di porcellane acquistando numerose forme dalle botteghe dei principali scultori fiorentini, tra cui Massimiliano Soldani Benzi, Vincenzo Foggini, Giovanni Baratta, e Giuseppe Piacentini. Le forme venivano poi trasformate in modelli in cera che potevano essere scelti e modificati dai committenti in fase realizzazione della porcellana, grazie al prezioso lavoro di artisti fiorentini quali Anton Filippo Maria Weber e Giovan Battista Vannetti.

Da ALESSANDRO ALGARDI (1598-1654) – La Flagellazione – cera; h. cm 31,5 – dopo il restauro

Dal 1865 al 2022, la tradizione fiorentina della donazione

La donazione di Lionardo Lorenzo Ginori Lisci viene destinata al Museo Nazionale del Bargello “in virtù della personale amicizia con Beatrice Paolozzi Strozzi, con Paola D’Agostino e Dimitri Zikos: da qui la scelta, maturata insieme all’amico Fausto Calderai, di operare questa donazione, rafforzata dall’esito della mostra La fabbrica della Bellezza. La Manifattura Ginori e il suo popolo di statue”, racconta lo stesso marchese, menzionando la mostra organizzata dal museo nel 2017 dedicata alla produzione artigiana avviata dalla famiglia. Il nobile gesto si rivela in continuità con la consolidata tradizione fiorentina della donazione da parte di collezionisti, studiosi e antiquari del territorio. Già nel lontano 1865, “i cittadini furono invitati a concedere per la mostra d’arte medievale […] qualche opera in loro possesso, con la speranza che qualcuno fra essi o volesse dimenticarsi di possederle o con maggior generosità le donasse” ricorda il curatore Marino Marini, evidenziando lo spiccato senso civico dell’atto di offrire al patrimonio pubblico dei beni artistici di proprietà privata.

L’importanza della Manifattura Ginori per Firenze

Il corpus delle 16 cere barocche è stato ampiamente studiato dallo storico dell’arte Klaus Lankheit in un testo pubblicato nel 1982 che, ancora oggi, rappresenta un importante riferimento per le ricerche degli studiosi posteri. Il lavoro di restauro delle altre 11 opere proseguirà dunque nei prossimi mesi, riconfermando l’impegno della direttrice Paola D’Agostino nel raccontare al grande pubblico l’eccellenza della scultura italiana. Un ulteriore proposito è quello di arricchire l’allestimento dedicato ai bronzi, ai marmi, agli argenti e alle terracotta del barocco romano e fiorentino con il nuovo nucleo di cere, il tassello mancante della già vasta collezione che riveste un ruolo fondamentale nella trasformazione e lavorazione della porcellana.

Firenze, Museo del Bargello - Cere della Manifattura Ginori
GIOVANNI BATTISTA PIAMONTINI (1725-1762) – Il massacro degli innocenti (da Giuseppe Piamontini, 1664-1742) – cera; cm 66 x 85 circa – dopo il restauro

L’interesse e la dedizione del Museo nazionale del Bargello per questa operazione si inserisce in un più ampio disegno di curatela in continuità con la già citata mostra del 2017, intitolata La Fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori e il suo Popolo di Statue. L’esposizione fu curata da Tomaso Montanari e Dimitrios Zikos segnando una primato per la rilevanza artistica della grande collezione di scultura italiana, la prima realizzata nel Paese sulle statue di porcellana prodotte a Doccia. Anche Tomaso Montanari esprime le proprie felicitazioni, auspicando a una crescita ancora maggiore di questo corpus di opere che, oltre al grade rilievo culturale, “sono fondamentali sul piano della didattica poiché i musei sono le prime scuole aperte ai cittadini in grado di azionare un dialogo tra presente e passato”. 

Smart working 2022: proroga per privati, fragili e genitori di under 14?

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Stop allo smart working emergenziale, dal 1 settembre 2022 è finita l’era del lavoro agile semplificato per i privati, come era già successo per la pubblica amministrazione, ma è in arrivo la proroga per i lavoratori fragili e per i genitori di figli under 14. Un decreto intanto ha fissato le nuove regole nei confronti delle aziende per la comunicazione del lavoro agile.

Smart working 2022: le nuove regole dal 1 settembre 2022, cosa cambia senza proroga

Dal 1 settembre 2022 è tornato (quasi) tutto come prima per i dipendenti privati: se durante l’emergenza Covid lo smart working poteva essere deciso unilateralmente dall’azienda, senza la proroga delle regole straordinarie introdotte per la pandemia è necessario l’accordo individuale, scritto, tra datore di lavoro e lavoratore. Si farà quindi riferimento alla legge 81 del 2017 secondo cui il lavoro agile non può essere deciso senza il consenso del dipendente. Nell’accordo si devono specificare i diversi aspetti di questa forma di impiego a distanza, come le forme e le modalità di svolgimento del lavoro agile, la gestione degli strumenti informatici e il diritto alla disconnessione.

Ciò che cambia è la parte burocratica per le aziende. Una porzione della legge 81/2017 (in particolare l’articolo 23) è stata infatti modificata dal Dl Semplificazioni. Il decreto interminitesteriale, firmato dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando il 23 agosto, in particolare ha definito le nuove regole per la comunicazione telematica dello smart working dal 1 settembre 2022, con un procedimento semplificato rispetto al passato. L’azienda deve comunicare solo i nominativi dei dipendenti interessati dal lavoro agile, con la data di inizio e di fine delle prestazioni a distanza, senza inviare la copia degli accordi individuali.

Smart working per lavoratori fragili e genitori con figli under 14: proroga per il 2022

Dopo tanti annunci, è in arrivo anche la proroga dello smart working per i lavoratori fragili, privati e della pubblica amministrazione, oltre a quello previsto per i genitori che hanno figli under 14 fino al 31 dicembre 2022. Per queste categorie le regole emergenziali che permettono il lavoro agile, senza accordi individuali, erano scadute lo scorso 30 giugno. Il Senato ha approvato l’emendamento al decreto aiuti bis che prolunga il lavoro agile per queste categorie, come proposto dal ministro del Lavoro Andrea Orlando.

La conversione in legge è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 21 settembre per entrare in vigore il giorno successivo. Per questa proroga dello smart working, per fragili e genitori di figli fino a 14 anni, sono stati stanziati 18,66 milioni di euro per il 2022: 8 milioni arriveranno dal Fondo sociale per l’occupazione del Ministero del lavoro e 10,66 milioni dal Fondo per le politiche attive del lavoro.

Le regole per il lavoro agile nella pubblica amministrazione

Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, anche nel 2022 la modalità di lavoro ordinaria è quella in presenza e in ufficio, dopo il massiccio impiego dello smart working per i dipendenti della PA durante il lockdown. Il lavoro agile è permesso fino ad un massimo del 49%, secondo le linee guida concordate tra il Ministero della funzione pubblica e i sindacati.

Queste le condizioni: rotazione del personale occupato da casa (ma il lavoro in presenza deve essere sempre prevalente); piano di smaltimento del lavoro arretrato; strumenti tecnologici, forniti al lavoratore, che garantiscano la riservatezza dei dati. A differenza dei privati, per i lavoratori della pubblica amministrazione è già necessario l’accordo individuale per decidere lo smart working.

Quando finisce lo smart working nel 2022?

Dunque per rispondere alla domanda “quando finisce lo smart working nel 2022?” si devono prendere in considerazione tutti questi elementi. Dal 1 settembre 2022 il lavoro agile non scompare del tutto, ma sarà regolato dalle norme pre-pandemia (intesa individuale), con la novità del procedimento burocratico semplificato per le aziende. Si tratta di un primo passo verso quanto previsto dal protocollo sul lavoro agile, approvato lo scorso dicembre dopo un confronto tra le parti sociali e il Ministero del lavoro.

L’intesa ha definito le line guida entro cui si muoverà una futura legge sullo smart working:

  • lavoro agile su base volontaria solo con un accordo individuale scritto che chiarirà la durata dell’intesa. Se il dipendete rifiuterà il lavoro agile, questo non potrà causare né il licenziamento, né provvedimenti disciplinari;
  • stesso trattamento economico e normativo dei colleghi parigrado che vanno in ufficio e operano in presenza;
  • lavoro agile senza vincoli di orario;
  • devono essere indicati obiettivi prefissati che il dipendete deve raggiungere in smart working;
  • dovrà essere garantita una fascia di disconnessione, durante la quale il personale in smart working non sarà tenuto a lavorare.