Nuovi casi sopra quota mille per la quinta volta negli ultimi sei giorni in Toscana: sono 1.163 quelli riportati dal bollettino Covid di oggi, mercoledì 3 marzo. In lieve discesa però il tasso di positività. Continuano ad aumentare i ricoveri e sono 28 i nuovi decessi.
I 1.163 casi sono stati individuati dall’analisi di 24.913 test in totale, divisi tra 16.532 tamponi molecolari e 8.381 test rapidi.
Un dato che restituisce un tasso di positività del 4,67%, che sale all’8,8% sulle sole prime diagnosi. Questi i dati del bollettino Covid della Toscana di oggi, mercoledì 3 marzo, che dà notizia anche di 28 nuovi decessi, 13 uomini e 15 donne con un’età media di 74,3 anni. Alcuni di questi decessi sono però avvenuti nei giorni scorsi e sono stati inseriti nel computo odierno perché comunicati in ritardo.
I ricoverati aumentano di 29 unità rispetto a ieri, per un totale di 1.192 persone attualmente negli ospedali della Toscana per Covid. Di queste, 171 sono in terapia intensiva, 3 in meno rispetto a ieri.
Gli aumenti più consistenti dei nuovi casi si registrano nelle province di Firenze (+251), Lucca (+158), Pistoia e Arezzo (+141 a testa). Proprio per la provincia di Arezzo e per alcuni comuni dell’empolese si ipotizza la zona rossa a partire dalla prossima settimana.
I nuovi guariti sono invece 704, per un totale di 19.259 persone attualmente positive al Covid in Toscana ad oggi, mercoledì 3 marzo.
I dati sulla situazione del Covid in Toscana a oggi (3 marzo): il bollettino
Nuovi casi di Covid in Toscana del 3 marzo: 1.163 (ieri 1.058)
Totale test in un giorno: 24.913 (ieri 23.324), di cui 16.532 tamponi molecolari e 8.381 test rapidi
Rapporto positivi/tamponi, inclusi i tamponi di controllo: 4,67% (4,54% nella giornata precedente)
Rapporto positivi/tamponi, prime diagnosi: 8,8% (9,1% nella giornata precedente)
Totale casi Covid in Toscana dall’inizio dell’epidemia: 159.333
Totale guariti dall’inizio dell’emergenza: 135.347
Totale decessi: 4.727
Totale vaccini anti-Covid somministrati dall’inizio della campagna vaccinale in Toscana: 313.380
È arrivata la firma sul nuovo “Dpcm Draghi” di marzo 2021: il testo in pdf e in versione web è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del governo ed entra in vigore questo weekend. Doccia fredda per chi sperava in una riapertura immediata di palestre e piscine, oltre a quella dei ristoranti la sera. Chiuse tutte le scuole nelle zone rosse, mentre nelle aree ad alto contagio le Regioni possono decidere la didattica a distanza al 100%. Riapertura a ranghi ridotti, solo a fine mese e in zona gialla, di cinema e teatri. Ma quando entra in vigore il nuovo Dpcm di marzo e fino a quando dura?
Nuovo Dpcm Draghi, proroga del blocco degli spostamenti tra regioni: fino a quando è valido
Il Dpcm recepisce il bloccoagli spostamenti tra regioni disposto dall’ultimo decreto legge Covid del governo Draghi: fino al 27 marzo 2021 non si può uscire dalla regione anche se ci si trova in zona gialla o bianca. Restano le solite eccezioni: è possibile spostarsi tra regioni solo per validi motivi di salute, lavoro o necessità, da giustificare con il modulo di autocertificazione. È permesso andare nelle seconde case fuori regione se si trovano in zona gialla e arancione, se si è proprietari o affittuari dell’immobile prima del 14 gennaio 2021 e se a muoversi è il nucleo familiare intestatario dell’abitazione.
Insomma non si può andare nella seconda casa fuori regione con amici o parenti non conviventi al seguito. Attenzione poi alle ordinanze regionali con regole più restrittive. In zona rossa non c’è più la “deroga delle due persone”: non è più possibile andare a fare visita a parenti e amici in un’altra abitazione privata. Il testo del decreto legge Covid del governo Draghi con le nuove regole sugli spostamenti è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (qui il pdf) ed è entrato in vigore dal 24 febbraio.
Cosa prevede il nuovo Dpcm Draghi 2021 e da quando entra in vigore: il 6 marzo
Come si legge nel pdf del nuovo Dpcm Draghi è stata prorogata per un altro mese la chiusura di palestre, piscine e centri benessere, mentre per cinema e teatri la riapertura è fissata al 27 marzo solo in zona gialla e con nuovi protocolli Covid che prevedono il 25% della capienza, con massimo 200 spettatori al chiuso e 400 all’aperto. Resta la mappa dell’Italia divisa in zone e colori Covid. Confermato il coprifuoco, come la chiusura di bar e ristoranti alle 18.00 e il divieto di feste e fiere. Sempre chiusi i centri commerciali nel weekend, anche in zona gialla. In zona rossa non si va a scuola, gli istituti di ogni ordine e grado sono chiusi e si ricorre alla didattica a distanza, mentre nei territori dove si toccano i 250 contagi settimanali ogni 100.000 abitanti le Regioni possono disporre lo stop alle lezioni in presenza, sia che ci si trovi in zona gialla o arancione.
Il nuovo Dpcm entra in vigore dal 6 marzo 2021, ossia quando scade il precedente decreto della Presidenza del Consiglio, e resta valido fino al 6 aprile. Prevede quindi anche le regole per la Pasqua 2021, che quest’anno cade domenica 4 aprile. Non è stato il premier Mario Draghi a illustrare in conferenza stampa i capisaldi del testo ufficiale del nuovo Dpcm, ma questo compito è stato affidato al ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini e a quello della Salute Roberto Speranza.
Il testo in pdf del nuovo Dpcm Draghi di marzo 2021 e gli allegati in Gazzetta Ufficiale
Il decreto firmato da Mario Draghi è stato pubblicato con tutti gli allegati in Gazzetta Ufficiale il 2 marzo 2021 e in pdf sul sito del governo: come detto, entra in vigore sabato 6 marzo, visto che il giorno prima scade il “vecchio” Dpcm.
Turno infrasettimanale, non agevole, per la Fiorentina che mercoledì 3 marzo gioca (alle 20,45) contro la Roma. Entrambe le squadre sono reduci da sconfitte. La Fiorentina vuol dimenticare la prestazione di Udine conclusasi con un gol a pochi minuti dalla fine che ha regalato i tre punti ai friulani. I giallorossi cercano il riscatto dopo la sconfitta, all’Olimpico, contro il Milan.
Fiorentina – Roma, le probabili formazioni
Pochi i cambi per Cesare Prandelli che dovrà fare ancora a meno di Bonaventura e Kouame. Gli unici cambi potrebbero essere rappresentati da Venuti al posto di Malcuit e Amrabat per Eysseric. Tutti confermati in difesa con Quarta, Milenkovic e Pezzella. In avanti Ribery affiancherà Vlahovic. Nella Roma Paulo Fonseca dovrebbe riproporre Kumbulla dal primo minuto, in difesa, con Mancini e Cristante. In mezzo al campo l’ex di turno Veretout con Villar.Ballottaggio in attacco tra El Shaarawy e Pedro, in supporto a Mayoral. Arbitrerà (come contro lo Spezia) Calvarese di Teramo.
Il 4 marzo ricorrerà l’anniversario della morte di Davide Astori, scomparso ad Udine tre anni fa. Su tutti i campi, al minuto 13, numero della maglia dell’ex capitano viola, sarà proiettata sui maxi schermi degli stadi, per 13 secondi, un’immagine dello sfortunato calciatore. Una decisione presa dalla Lega Calcio per onorare la memoria di Astori che, in carriera, ha vestito proprio le maglie di Roma e Fiorentina, le due squadre che si affrontano in questaventicinquesima giornata di campionato.
Tornano subito sopra quota mille i nuovi casi di coronavirus in Toscana nelle ultime 24 ore, dopo appena un giorno, ieri, in cui erano scesi sotto questa soglia. Sono infatti 1.058 i contagi oggi, martedì 2 marzo, secondo in bollettino Covid della Regione Toscana con i dati sull’andamento del contagio. Crescono ancora i ricoverati, oltre 1.100, aumentano i posti letto occupati nelle terapie intensive (174 in tutto), mentre oggi sono stati comunicati 13 nuovi decessi.
Quello registrato ieri era insomma il calo fisiologico di nuovi casi che si registra ogni lunedì, dopo che nel weekend vengono effettuati meno tamponi. Una volta che il numero dei test analizzati torna in linea con quello dei giorni feriali, aumentano anche i positivi rilevati. Da ieri sono stati effettuati infatti 23.324 test di cui 13.182 tamponi molecolari e 10.142 test rapidi. Numeri che restituiscono un tasso complessivo di positività del 4,54%, che aumenta al 9,1% sulle sole prime diagnosi.
I dati sulla situazione del Covid in Toscana a oggi (2 marzo): il bollettino
Nuovi casi di Covid in Toscana del 2 marzo: 1.058 (ieri 877)
Totale test in un giorno: 23.324 (ieri 12.273), di cui 13.182 tamponi molecolari e 10.142 test rapidi
Rapporto positivi/tamponi, inclusi i tamponi di controllo: 4,54% (7,15% nella giornata precedente)
Rapporto positivi/tamponi, prime diagnosi: 9,1% (12,2% nella giornata precedente)
Soggetti attualmente positivi al coronavirus: 18.828 (+2%)
Pazienti ricoverati nei posti letto Covid: 1.163 (+41 persone nell’ultima giornata)
di cui 174 in terapia intensiva (+2)
Decessi comunicati oggi: 13
In numeri assoluti, i maggiori contagi si sono registrati in 4 province: Firenze (238 casi positivi al Covid nell’ultima giornata), Pistoia (155), Pisa (131 contagi) e Prato (128).
L’andamento del coronavirus in Toscana dall’inizio dell’emergenza
Totale positivi al Covid in Toscana dall’inizio dell’epidemia: 158.170
Totale guariti dall’inizio dell’emergenza: 134.643
Totale decessi: 4.699
Totale vaccini anti-Covid somministrati dall’inizio della campagna vaccinale in Toscana: 306.656 (dato aggiornato alle ore 16.00)
di cui 221.000 prime dosi e 85.656 richiami
Vaccinazioni effettuate ieri: 4.187
Vaccini somministrati oggi: 4.219 (dato aggiornato alle ore 16.00)
Contagio ai minimi in Italia, restrizioni allentate e bella stagione in arrivo. Si fa fatica a immaginare un posto migliore in cui essere in questo momento nel nostro paese. Ma è ancora troppo presto: non si può andare in Sardegna, almeno non in vacanza, nonostante sia la prima regione in zona bianca d’Italia. Se invece si ha un motivo per andare in Sardegna serve il tampone, che verrà effettuato direttamente nei porti e negli aeroporti dell’isola a tutti i viaggiatori in arrivo.
Da lunedì 1° marzo la Sardegna è zona bianca Covid, la prima regione in Italia a raggiungere la fascia di rischio più bassa. Per farlo si devono registrare meno di 50 nuovi casi ogni 100 mila abitanti per tre settimane consecutive. La settimana scorsa la Sardegna ha chiuso appena al di sotto della soglia, a 49.7. Oltre a questo ovviamente anche gli altri indicatori non devono presentare criticità e anzi rispettare tutti le soglie minime di rischio.
Sardegna in zona bianca: si può andare?
In zona bianca non ci sono limiti agli spostamenti, anche se resta il divieto di uscire dalla regione. Cadono tutti i divieti sulle visite a parenti e amici, il coprifuoco scatta alle 23.30 (invece che alle 22), i ristoranti sono aperti anche la sera, fino alle 23. Aperti anche bar e pub fino alle 21. Possono riaprire anche palestre e piscine, oltre che musei e luoghi della cultura anche nel weekend, così come i centri commerciali. Queste valutazioni sono però rimandate a ordinanze regionali. Resta il divieto di assembramento e l’obbligo di indossare sempre la mascherina.
Sardegna, per entrare serve il tampone
La normativa vieta comunque gli spostamenti tra regioni in tutta Italia. Pertanto, ad oggi, non si può andare in Sardegna, tanto meno in vacanza. Restano valide le eccezioni previste al divieto di mobilità: ci si può spostare anche tra regioni diverse per motivi di lavoro, di salute o di assoluta necessità. Solo in questi casi, e quando la necessità sia effettivamente dimostrabile, si può andare in Sardegna come in ogni altra regione italiana, ma serve il tampone.
Non è un obbligo, almeno per il momento, ma il presidente della Regione Christian Solinas ha annunciato la volontà di introdurre il tampone per tutti i viaggiatori in arrivo. Lo si potrà fare prima della partenza, oppure direttamente all’arrivo nei porti e negli aeroporti dell’isola. Ma servirà un tampone per entrare in Sardegna.
Altro discorso è pensare a una vacanza in Sardegna per la prossima estate. Di certezze ancora non ce ne sono e le regole sono tutte da scrivere. Dipenderà dall’andamento del contagio nei prossimi mesi, ma è ipotizzabile che, proprio come l’anno scorso, l’arrivo del caldo e il ritorno alla vita all’aperto portino una sensibile riduzione dei contagi. Favorita anche dalla campagna vaccinale che intanto andrà avanti. Così, come nel 2020, anche nel 2021 si può andare in Sardegna per una vacanza estiva, anche se le incognite per il momento sono ancora troppe per iniziare a programmare.
A Siena, nel laboratorio della Fondazione Toscana Life Sciences, la luce resta accesa fino a tardi. Qui è stata sviluppata una delle “armi” che promette di curare il Covid dopo una semplice iniezione: gli studi clinici sugli anticorpi monoclonali italiani stanno per iniziare, ma davanti al microscopio si lavora ancora.
“Il virus è un organismo vivo che continua a cambiare. Non solo dobbiamo stare al passo con le varianti, ma cercare di anticiparle”. Emanuele Andreano ha 30 anni e da due fa parte del Mad Lab di Tls, fondazione sostenuta anche dalla Regione Toscana. Il team di 17 giovani ricercatori guidato dal professor Rino Rappuoli ha individuato un anticorpo monoclonale molto efficace contro il virus e lo ha riprodotto in laboratorio, sottoponendolo poi a test in vitro e in vivo.
Cosa sono gli anticorpi monoclonali anti-Covid, come funzionano e quando saranno disponibili
Se tutto filerà liscio con le prove cliniche sull’uomo, il farmaco, prodotto da Menarini Biotech per conto di Tls, potrebbe essere disponibile prima dell’estate. Ma cosa sono gli anticorpi monoclonali e come si è svolta questa ricerca sul Covid? Le armi del nostro sistema immunitario sono le cellule B, globuli bianchi capaci di produrre moltissimi anticorpi diversi. La “pallottola” è l’anticorpo monoclonale, la risposta specifica contro una singola minaccia, come un virus o un batterio. Riproducendo in vitro questi anticorpi
sono già state create terapie sicure, ad esempio per i tumori.
“Il corpo umano sviluppa una quantità di varianti di anticorpi monoclonali superiore a mille miliardi – spiega Andreano – questo fa capire quanto possano essere differenti l’uno dall’altro”. Il Mad Lab ha iniziato la ricerca sul coronavirus Sars-CoV-2 l’anno scorso isolando 4.000 cellule B nel sangue dei pazienti guariti dal Covid all’ospedale Spallanzani di Roma e alle Scotte di Siena. Dei 450 anticorpi monoclonali riprodotti in laboratorio, ne sono stati selezionati prima quattordici e poi, a luglio, tre. Nell’ottobre scorso il cerchio si è stretto attorno al più potente, chiamato con una sigla: MAD0004J08.
Emanuele Andreano, laureato in biotecnologie all’Università di Siena e in immunobiologia all’Università di Newcastle, svolge un post-dottorato nel MAD Lab (Monoclonal Antibody Discovery) della Fondazione Toscana Life Sciences di Siena. A lui abbiamo chiesto di chiarire alcuni dubbi comuni sugli anticorpi monoclonali: cosa sono, come funzionano e quando saranno disponibili dati clinici sulla loro efficacia.
A che punto siamo in Italia: quali sono gli ostacoli da superare?
Gli studi clinici e l’iter di approvazione. Durante queste fasi si devono verificare la sicurezza e l’efficacia del nostro anticorpo. Siamo molto fiduciosi, perché molecole analoghe sono già usate per altre patologie e hanno dato risultati incoraggianti. In laboratorio questo anticorpo monoclonale risulta essere molto potente. Se ciò fosse confermato, questo significherebbe ottenere un’efficacia migliore con un dosaggio minore.
Inglese, brasiliana, sudafricana: questo anticorpo monoclonale è efficace contro le varianti del Covid?
In laboratorio l’anticorpo risponde in modo ottimale al ceppo originario e alle tre varianti. Siamo sempre al lavoro per cercare di anticipare il virus, esaminandone i meccanismi di evoluzione, questo significa che la nostra ricerca continua. Inoltre abbiamo lavorato su un pannello ampio di 450 anticorpi monoclonali, che possiamo ritestare sulle eventuali mutazioni. Un anno fa dovevamo correre, serviva qualcosa che funzionasse bene
e il prima possibile. Ora possiamo valutare più attentamente i soggetti di cui analizzare il sangue. Insomma, sappiamo meglio cosa cercare.
Qual è la differenza tra anticorpi monoclonali e vaccino anti-Covid? Qual è il meccanismo di azione?
Il vaccino crea un’immunizzazione attiva, stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi protettivi, ma sono in genere necessarie due dosi e alcune settimane per sviluppare un livello di difese robusto. Gli anticorpi monoclonali sono sia una terapia sia un’immunizzazione passiva: se in una persona sana viene iniettato un anticorpo,
questo è subito attivo ma la copertura rispetto al vaccino ha una durata inferiore e non si ha una memoria immunitaria.
Quanto dura la protezione degli anticorpi monoclonali italiani?
Sarà valutato con il trial clinico. Al momento possiamo dire che gli approfondimenti su altri
anticorpi monoclonali contro Sars-CoV-2 hanno dimostrato una durata dai 3 ai 6 mesi.
Un anno fa il Mad Lab studiava i batteri resistenti agli antibiotici. Dopo il paziente 1 di Codogno si è concentrato sul Covid-19. Cosa avete pensato davanti ai primi anticorpi efficaci?
Stavamo usando per la prima volta alcune metodiche, mancavano i saggi sperimentali e i reagenti. Era tutto nuovo, ma dovevamo essere veloci. È stata un’emozione enorme vedere che gli anticorpi neutralizzavano il virus.
Forse uno dei pochi effetti positivi della pandemia è stato quello di mettere in luce la ricerca.
Tutti ci auguriamo che si sia aperta una nuova stagione per la ricerca, in particolare in Italia. Si è acceso un riflettore su questo mondo, non spegniamolo. Perché se stiamo riuscendo a combattere così prontamente il virus è grazie ai progressi scientifici, senza i quali probabilmente il danno provocato dalla pandemia sarebbe stato molto peggiore.
Dopo quattro giorni la Toscana torna sotto ai mille nuovi casi giornalieri, ma il dato di oggi, lunedì 1° marzo, resta comunque preoccupante: 877 i nuovi positivi al Covid riportati dal bollettino. Molti, considerando che il dato del lunedì storicamente soffre del minor numero di test eseguiti nel fine settimana. Aumentano i ricoveri in ospedale, 18 i decessi.
Tant’è vero che il tasso di positivi sul totale dei soggetti sottoposti a test è più alto rispetto alle medie degli ultimi giorni. Sono stati effettuati 12.273 test, divisi tra 10.046 tamponi molecolari e 2.227 test rapidi. Gli 877 positivi rilevati restituiscono un tasso di positività complessivo del 7,15%, che sale al 12,2% sulle prime diagnosi. Stabile la loro età media, 41 anni.
I dati sulla situazione del Covid in Toscana a oggi (1° marzo): il bollettino
Ci sono anche 45 ricoveri in ospedale in più rispetto a ieri tra i dati del bollettino regionale sul Covid in Toscana. Di questi, 4 sono in terapia intensiva. Ad oggi 1.122 persone si trovano ricoverate negli ospedali della Toscana, di cui 172 in terapia intensiva. Dati che confermano la tendenza al peggioramento della situazione, tanto che è ipotizzabile il passaggio in zona rossa a partire dalla prossima settimana.
I nuovi decessi sono 18, con un’età media di 78,3 anni. Le persone attualmente positive al virus in Toscana sono 18.465.
Nuovi casi di Covid in Toscana del 1° marzo: 877 (ieri 1.068)
Totale test in un giorno: 12.273 (ieri 19.116), di cui 10.046 tamponi molecolari e 2.227 test rapidi
Rapporto positivi/tamponi, inclusi i tamponi di controllo: 7,15% (5,6% nella giornata precedente)
Rapporto positivi/tamponi, prime diagnosi: 12,2% (9,6% nella giornata precedente)
Totale positivi al Covid in Toscana dall’inizio dell’epidemia: 157.112
Una fiorentina lenta e stanca si è lasciata sorprendere dall’Udinese con un gol subito a cinque minuti dalla fine. Mercoledì 3 marzo alle 20.45 la Fiorentina avrà un’opportunità in casa contro la Roma per raddrizzare la classifica. Un incontro da non perdere: ma dove vederlo in tv, su Sky o Dazn?
Dove vedere Fiorentina Roma in tv: sky o dazn?
La partita sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky: Sky Sport (numero 252 del satellite) anche in 4K HDR per i clienti Sky Q.
Dove vedere Fiorentina Roma in streaming
Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming in diretta per seguire i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone. Fiorentina Roma sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.
La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.
Fiorentina Roma in chiaro?
Non ci sono opzioni per vedere Fiorentina Roma in chiaro.
Un brutto passo indietro per la Fiorentina a Udine che viene sorpresa a cinque minuti dalla fine da un colpo di testa di Nestorovski quando tutti confidavano in un pareggio, senza reti, finale. In realtà la squadra di cesare Prandelli ha fatto poco per poter vincere una gara sicuramente alla sua portata. Lenti in tutte le fasi d’attacco, spesso in difficoltà in difesa, complice la vittoria del Cagliari a Crotone, il vantaggio dalla zona calda della classifica si assottiglia ed ora sono 7 i punti di vantaggio sulla terzultima. Adesso la Fiorentina avrà l’opportunità di giocare due gare in casa contro la Roma mercoledì e contro il Parma domenica. Due occasioni, all’Artemio Franchi, per raddrizzare la classifica. Anche perché dopo ci sarà l’insidiosa trasferta a Benevento prima di ricevere, in casa, il Milan. Ad Udine Prandelli continua a dare fiducia ad Eysseric, scelta opinabile, al posto di Amrabat con Bonaventura out. In avanti Ribery affianca Vlahovic. Gotti risponde con un attacco agguerrito formato da Llorente e Nestorovski con De Paul a centrocampo, da sempre fissazione del mercato viola.
Primo Tempo
Era uno scontro diretto tra due squadre desiderose di allontanarsi dalla zona retrocessione. Squadre bloccate e che fino all’86’ sembravano accontentarsi della divisione della posta poi il gol friulano permette all’Udinese di staccarsi dalla zona pericolosa e costringe la Fiorentina a guardarsi le spalle. Sfuriata viola nei primi minuti. All’8’ Eysseric ci prova di destro ma il tiro è intercettato da Stryger Larsen. Ed è proprio l’esterno bianconero, servito da De Paul a collezionare l’azione più pericolosa del primo tempo. Il tiro del danese è parato, non senza difficoltà, da Dragowski. Al 45’ Vlahovic spreca una ghiotta azione tirando alto sopra la traversa poi è Martinez Quadra a provare il tiro dalla lunga distanza che, deviato da Walace, porta il pallone a scheggiare la traversa. Si va al riposo senza reti.
Poche emozioni anche nella ripresa. Al 56’ è Molina a provare una conclusione che finisce alta mentre al 64’ Ribery serve Vlahovic ma il portiere friulano Musso para. Nel finale Prandelli prova ad inserire Kokorin al posto di Ribery ma il russo non incide mai nel gioco mentre Gotti manda in campo Arslan che ci prova in un paio di occasioni. All’86’ quando ormai tuti pensavano ad un pareggio arriva il cross dalla destra di De Paul, Milenkovic perde totalmente Nestorovski che, sbucato alle spalle, trafigge Dragowski di testa. Un gol che regala tre punti preziosi all’Udinese e torna ad inguaiare la Fiorentina.
L’allenatore
Cesare Prandelli commenta la gara. “Partita molto equilibrata, con due squadre che hanno concesso poco. Abbiamo perso un po’ di attenzione nel momento in cui loro si erano un po’ richiusi. Nelle ultime tre trasferte – aggiunge – abbiamo raccolto poco, ma le prestazioni ci sono state. Gli errori ci stanno nel calcio, era un cross abbastanza facile da leggere, dobbiamo pensare già da stasera alla partita di mercoledì e non perdere la convinzione di poter fare bene. L’allenatore non si deve sfogare, deve cercare di capire e analizzare. Il primo dispiaciuto era Milenkovic, stava lì con la testa bassa, cosa ti vuoi sfogare?”.
Il rientro di Franck Ribery è la notizia più lieta per la Fiorentina che domenica (alle 15) giocherà ad Udine. Le ultime indicazioni danno il francese in grande recupero e Cesare Prandelli potrebbe tornare ad utilizzarlo dal primo minuto accanto a Vlahovic. Passi avanti anche per il neo acquisto Kokorin. Il russo potrebbe entrare a partita in corso.
Udinese – Fiorentina, le probabili formazioni
Entrambe le squadre sono reduci da due vittorie. La Fiorentina contro lo Spezia, l’Udinese contro il Parma. Tutte e due le squadre sono comunque a caccia di punti per risalire la classifica. Detto di Ribery e di Kokorin, i problemi per Cesare Prandelli saranno a centrocampo. Bonaventura è sempre infortunato e andrà, dunque, ridisegnato tutto il settore.
Giocheranno, quasi certamente, Amrabat e Pulgar. La difesa è sicuramente confermata mentre sulla destra potrebbe trovare spazio Malcuit. In casa Udinese l’allenatore Gotti dovrà fare a meno di Zeegelaar e Pereyra che sono squalificati. Da valutare le condizioni di Deulofeu mentre torna disponibile Samir che potrebbe giocare la gara fin dal primo minuto. A centrocampo spazio per Makengo come titolare mentre in attacco potrebbero giocare Nestorovski a fianco di Llorente oppure di Okaka.
Arbitrerà il giovane Manuel Volpi di Città della Pieve.