lunedì, 21 Luglio 2025
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Scuola, nuove linee guida: niente lezioni di 45 minuti e classi a turni, sì alla didattica a distanza

Non ci saranno lezioni più brevi, da 45 minuti, né studenti in classe a turni per evitare il sovraffollamento tra i banchi, almeno non a settimane alterne, sì invece alle interrogazioni anche online: queste le regole per il rientro a scuola al tempo del Covid delineate dalla bozza delle linee guida valide per la ripresa della didattica a settembre, in aula e a distanza.

Didattica integrata: è la strada tracciata dal Ministero per l’istruzione per far sì che gli studenti possano ritornare in sicurezza sui banchi di scuola al primo trillo della campanella, almeno a leggere la bozza delle linee guida anticipate oggi da La Repubblica.

La scuola da settembre: linee guida per il ritorno tra i banchi

La didattica integrata consiste in una parte di didattica in classe e una parte di Dad, acronimo di didattica a distanza. E mentre si attende di sapere in che misura saranno rafforzati gli organici delle scuole, il ministero ricorda che, per l’anno scolastico in partenza, è stato stanziato un miliardo di euro in più da destinare al personale: insegnanti e amministrativi.

Scuola: didattica e interrogazioni si fanno a distanza

Ma come si svolgerà questa didattica integrata e perché non si potrà rientrare tutti in classe contemporaneamente?

Il perché è presto detto: la mancanza di spazio. Per far sì che le postazioni siano adeguatamente distanziate e siano rispettate tutte le regole di sicurezza anti-Covid, in molte scuole (negli istituti dove è possibile sono cominciati i lavori di ampliamento delle classi, senza toccare palestre e mense) si potrebbe dover ricorrere ad una suddivisione delle classi. In parole povere, a seconda dell’attrezzatura tecnologica a disposizione di ciascun istituto, si dovrebbero poter suddividere le classi in due blocchi, uno che si trova fisicamente al banco e un altro che invece seguirà in diretta la lezione da casa. Il docente, inutile dirlo, sarà sempre in aula e da lì dovrebbe tenere lezioni, interrogazioni e verifiche.

Studenti a scuola per gruppi e a turni, il Ministero: “No a settimane alterne”

Una prima ipotesi parlava di veri e propri turni a settimane alterne per gli studenti della stessa classe: 5 o 6 giorni a scuola per un gruppo e a casa per l’altro, per poi invertire i gruppi la settimana successiva.

Ipotesi però smentita in mattinata dallo stesso Ministero dell’istruzione, che in una nota conferma che “la didattica digitale potrà essere integrata, come ampiamente spiegato in queste settimane, con quella in presenza”.

Ma la possibilità di avere due gruppi che trascorrono alternativamente 5 o 6 giorni a casa viene definita un ragionamento “infondato” e “un esempio estremizzato, derivante da una lettura distorta del documento, che non trova fondamento nelle Linee stesse e che le famiglie potrebbero facilmente scambiare, impropriamente, per una indicazione data dal Ministero”.

Scuola, le nuove linee guida: niente lezioni da 45 minuti

Con la didattica a distanza però – che implica uno sforzo di concentrazione maggiore – si temeva di dover ridurre la durata delle lezioni (sia di quelle a distanza che di quelle in classe) a 45 minuti. Altra ipotesi subito smentita dal Ministero.

Quanto riportato sulla stampa di oggi è frutto della lettura di “bozze che risultavano superate già nella giornata di ieri”. “Non è previsto infatti”, scrive il Ministero, “che le lezioni siano di 45 minuti”.

Cosa succede alla scuola in caso di lockdown

E se ci fosse un nuovo lockdown? In questo caso, come è successo questa primavera, la didattica a distanza tornerebbe a farla da padrona, ma questa volta le scuole non dovrebbero farsi cogliere impreparate. Nel caso di una nuova chiusura totale, dovranno infatti essere garantite 20 ore settimanali di video-lezioni agli studenti delle superiori, 15 a quelli delle scuole primarie, 10 per le prime classi delle elementari. Il ministero dà un’indicazione anche per le scuole dell’infanzia, che dovrebbero comunque mantenere il contatto tra i bambini tramite videochiamate periodiche.

Chiesa travolge il Bologna

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Alla Fiorentina il derby dell’Appennino. L’ultima gara in casa di questo campionato strano ha visto la squadra di Beppe Iachini battere il Bologna 4-0 con tre reti di Federico Chiesa ed un gol di Milenkovic. Ribery non recupera dopo un infortunio in allenamento e deve saltare la prima partita dopo il lockdown. Davanti con Cutrone e Chiesa gioca Ghezzal. Nel finale Iachini ha fatto esordire in serie A Terzic ed il terzo portiere Brancolini. Nel Bologna Barrow fa la prima punta con Orsolini preferito a Skov Olsen sulla destra.

Primo Tempo

Meglio il Bologna nel primo tempo. All’11 è Dominguez a scaldare i guanti a Terracciano che si salva in corner. Al 16’ occasione sprecata per Sansone che in scivolata, a porta vuota, non riesce a segnare. Felsinei più convincenti. La Fiorentina si vede al 22’ con Chiesa che dribbla anche Skorupski e calcia a botta sicura ma è Danilo, sulla linea, a salvare lo 0-0. Prima dell’intervallo altra occasione per il Bologna con Dominguez che scambia con Barrow ma poi il tiro è alto. Si va al riposo in perfetta parità.

© Agenzia Fotografica Italiana

Secondo Tempo

Nella ripresa sale in cattedra Federico Chiesa. Al 49’ passaggio di Dalbert, fino a quel momento poco incisivo, e tiro da centro area di Chiesa che segna l’1-0. Skorupski è probabilmente disturbato da una deviazione da parte del compagno di squadra Medel. Al 55’ Chiesa si trova di fronte Danilo al limite dell’area di rigore, lo supera e tira. Skorupski para ma non trattiene e Chiesa è lesto a siglare il raddoppio. Il Bologna perde d’incisività ed al 74’ c’è un angolo per la Fiorentina. Batte Pulgar, tocca Pezzella ma è Milenkovic a ritrovarsi tra i piedi la sfera e non sbaglia per il 3-0. Iachini fa esordire Terzic e Brancolini. Un bel riconoscimento per due giocatori rimasti ai margini. All’88’ arriva il terzo gol di Chiesa con un perfetto diagonale che s’insacca all’incrocio dei pali alla sinistra di Skorupski. E’ il decimo gol in campionato, la prima tripletta in serie A per Chiesa che poi va a festeggiare da Ribery in tribuna.

L’allenatore

A fine gara anche Beppe Iachini commenta l’ottima gara di Chiesa. “Non è un giocatore che si ha problemi nel gestirlo, si è creato subito un buon feeling e ha sempre risposto in maniera positiva. Volevo fargli fare il record personale di gol e sono contento che ci sia riuscito, sono contento per lui e per la squadra. Ho un ottimo rapporto con tutti, sono contento anche per i nostri tifosi, volevamo onorare al meglio questo derby, poi quello che accadrà nei prossimi giorni – conclude Iachini parlando del proprio futuro che lo potrebbe vedere lontano da Firenze – ne parleremo in maniera tranquilla con la società, dovremo valutare insieme anche dei discorsi tecnici”.

Polizze RCA, aumentano i preventivi online durante il lockdown

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Nel periodo di lockdown le richieste di preventivi assicurativi online hanno avuto un incremento del 310%. Dovere rimanere in casa ha posto gli utenti dinanzi al bivio di sospendere temporaneamente la polizza o rinnovarla/attivarla online.

Nel mercato assicurativo si distinguono già da molti anni le compagnie online, attrezzate per mettere gli utenti nelle condizioni di elaborare in autonomia il proprio preventivo comodamente da smartphone e pc. Tra queste si distingue Genertel, che mette a disposizione sul proprio sito web un preventivatore online, attraverso il quale è possibile calcolare il preventivo dell’assicurazione auto.

Un sistema estremamente intuitivo che consente in pochi click di ottenere il proprio prospetto di polizza, selezionando quella più consona alle proprie esigenze. Le opzioni disponibili sul sito e sull’app della compagnia rispondono alle necessità dei guidatori. Tra queste si distinguono innanzitutto le garanzie accessorie, che combinate tra loro possono mettere al riparo il veicolo e il conducente da ogni evenienza. In questo senso l’offerta spazia tra le più classiche coperture a tutela di furto e incendio, fino alla protezione in caso di atti vandalici o eventi atmosferici.

Per i guidatori amanti degli animali sono previste anche le formule che combinano le garanzie di tutela in caso di 4 zampe a bordo o collisione con animali selvatici. Genertel mette inoltre a riparo i suoi clienti offrendo loro la possibilità di inserire nel contratto la garanzia accessoria che copre i danni derivanti da collisioni contro veicoli non assicurati.

Le opzioni Go Different e Quality Driver, invece, rientrano nella più ampia copertura assicurativa telematica che prevede l’istallazione della scatola nera sul proprio veicolo e l’attivazione di un dispositivo di monitoraggio sul proprio smartphone.

Attraverso questi strumenti il guidatore può monitorare costantemente la posizione della propria auto, le proprie performance di guida, ricevere consigli per migliorarla e ottenere anche sconti sul rinnovo della polizza a fronte di uno stile di guida particolarmente prudente e virtuoso.

Per ottenere il preventivo online è sufficiente inserire solo pochi dati, tra cui targa del mezzo e anagrafica del guidatore. In pochi passaggi la compagnia restituirà il prospetto di costo del premio finale in modo da consentire agli utenti di valutare la convenienza dell’offerta e stipulare il contratto senza la necessità di recarsi in filiale.

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Nuovi casi dal focolaio del Mugello, in Toscana 17 positivi: il bollettino sul coronavirus del 29 luglio

Il focolaio del Mugello torna a far impennare i casi giornalieri di coronavirus in Toscana: 17 quelli riportati dal bollettino di oggi, mercoledì 29 luglio, di cui 6 collegati proprio al “cluster” di Borgo San Lorenzo. Le ultime notizie riferiscono però anche di una nuova giornata senza decessi.

Dal Mugello 6 nuovi casi

Il totale dei casi registrati in Toscana dall’inizio dell’epidemia di coronavirus sale così a 10.458, di cui oggi 380 attivi, 17 in più di ieri. I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 418.307, 3.843 in più rispetto a ieri.

La provincia di Firenze fa così un bel balzo in avanti nella mappa del contagio da coronavirus in Toscana: 3.275 casi (12 in più rispetto a ieri) di quelli totali sono stati segnalati lì. Nelle altre province sono 556 a Prato, 756 a Pistoia (1 in più), 1.056 a Massa, 1.381 a Lucca (1 in più), 948 a Pisa (2 in più), 484 a Livorno, 693 ad Arezzo, 430 a Siena (1 in più), 408 a Grosseto. Altri 471 casi notificati in Toscana riguardano residenti in altre regioni.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi con circa 280 casi per 100.000 abitanti. La media italiana è di circa 408. Il tasso più alto in provincia di Massa Carrara con 542, Lucca con 356, Firenze con 324, il più basso a Livorno con 145.

Ci sono ad oggi 365 persone in isolamento a casa con sintomi lievi o prive di sintomi (15 in più rispetto a ieri). Sono 1.249 (+61) le persone isolate perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

Salgono anche i ricoverati nei posti letto dedicati ai pazienti Covid, oggi complessivamente 15 (2 in più rispetto a ieri). Resta a zero il numero dei pazienti in terapia intensiva.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 29 luglio

Le persone complessivamente guarite sono 8.944 (stabili rispetto a ieri): 132 persone “clinicamente guarite” (meno 1 rispetto a ieri, meno 0,8%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.812 (più 1 rispetto a ieri, più 0,01%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Oggi non si registrano nuovi decessi. Restano quindi 1.134 i deceduti dall’inizio dell’epidemia, cosi ripartiti: 417 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 173 a Massa Carrara, 143 a Lucca, 90 a Pisa, 63 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,4 x100.000 residenti contro il 58,2 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (88,8 x100.000), Firenze (41,2 x100.000) e Lucca (36,9 x100.000), il più basso a Grosseto (10,8 x100.000).

Asili nido, a breve le linee guida: niente obbligo di mascherina e gruppi stabili

A settembre si riparte. Torna la scuola, come confermato dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina durante un’audizione alla Camera, e torna anche l’asilo nido: proprio per la riapertura degli asili nido arriveranno presto le linee guida con tutte le regole per i più piccoli, dall’obbligo di mascherina al distanziamento. Ma quando riaprono gli asili nido?

I principi saranno simili a quelli delle linee guida valide per le scuole del primo e secondo ciclo di istruzione (dalle elementari in su). Ma con alcune sostanziali differenze. “Un’attenzione particolare bisognerà darla ai bambini sotto i 6 anni – ha detto la ministra Azzolina alla Camera – e a quelli che per la prima volta risultano iscritti alla scuola, prevedendo momenti dedicati di ascolto e di primo ambientamento”.

Obbligo di mascherina e distanziamento, cosa è previsto per gli asili nido

Per molti versi le regole base delle linee guida per gli asili nido ricalcano quanto già stabilito per i centri estivi dedicati ai più piccoli. A partire, secondo le prime indiscrezioni, dalla mascherina che non sarà obbligatoria a scuola per i bambini al di sotto dei 6 anni. D’altra parte l’obbligo non è stato mai imposto nella fascia 0-6 anni, nemmeno durante la fase più acuta dell’emergenza coronavirus. Mentre si aspetta la decisione finale sull’obbligo di mascherina per la scuola, dalle elementari alle superiori, è assai probabile quindi che non ci sarà l’obbligo di mascherina negli asili nido.

Così come non sarà obbligatorio il distanziamento interpersonale: mantenerlo tra bambini dell’asilo nido, oltre che praticamente impossibile, sarebbe anche contrario alle esigenze educative di quell’età. Per loro il contatto fisico è essenziale e impedirlo sarebbe una costrizione.

Un passaggio che sembra inevitabile è quello del triage all’ingresso dei bambini dell’asilo nido: misurazione della temperatura, accertamento dell’assenza di sintomi riconducibili al Covid 19 e, forse, un’autocertificazione da far compilare ai genitori.

Asilo nido, in arrivo le linee guida

Ci sono quattro regole cardine nelle linee guida per l’asilo nido, indicate dalla stessa ministra Azzolina. Sono:

  • stabilità dei gruppi, magari in numero piccolo, in contatto sempre con gli stessi educatori e insegnanti, distanziati da gruppi diversi di bambini.
  • disponibilità di spazi ad uso esclusivo opportunamente igienizzati.
  • ingressi scaglionati.
  • mensa scolastica garantita, con tutte le precauzioni necessarie.

Oltre agli spazi, l’igienizzazione riguarderà anche gli arredi e gli oggetti, come i giochi, utilizzati dai bambini che verranno disinfettati più volte nel corso della giornata.

Ampia importanza sarà data agli spazi esterni degli asili nido. Le attività si sposteranno quanto più possibile nei giardini delle scuole e nelle aree attrezzate all’aria aperta, compatibilmente con le condizioni climatiche stagionali.

Il governo ha previsto uno stanziamento da 2,9 miliardi di euro per l’adeguamento delle scuole in vista della riapertura.

Il testo definitivo e completo delle linee guida per il ritorno negli asili nido sarà pubblicato a giorni. “Mentre le linee guida per gli studenti più grandi sono già pronte da tempo – ha detto Azzolina –, testate positivamente nel corso degli esami di Stato, le linee guida per i più piccoli, in particolare per gli asili nido, saranno pronti a breve“.

Quando riaprono gli asili nido

Una data rigida non c’è, ma se la domanda è quando riaprono gli asili nido la risposta valida per tutti è a settembre 2020. Sono i singoli comuni a fissare il calendario delle riaperture delle strutture educative nei propri territori. Con l’inizio dell’anno scolastico 2020-2021 fissato al 14 settembre (anche qui con lievi variazioni regionali) ci si può comunque aspettare che gli asili nido riapriranno intorno a quella stessa data o al massimo con una settimana di anticipo.

Riprogrammata la Mostra internazionale dell’Artigianato

La Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze si svolgerà da sabato 24 aprile a domenica 2 maggio 2021 alla Fortezza da Basso anziché da mercoledì 16 a domenica 20 dicembre 2020, come precedentemente annunciato.

Un nuovo modello espositivo

La decisione, presa da Firenze Fiera d’intesa con istituzioni e associazioni di categoria, è finalizzata alla programmazione di un nuovo modello espositivo per l’84° edizione della Mostra, nel rispetto di quanto previsto dal nuovo Protocollo di sicurezza “Firenze Fiera Sicura”, al fine di assicurare a tutti i partecipanti – espositori, visitatori, buyer, operatori del settore e giornalisti – di prendere parte a una fiera attrattiva e sicura.
Il protocollo vede la presenza di rinnovati sistemi di biglietteria online; ingressi programmati in base alla nuova capienza di sale e padiglioni; corridoi di sicurezza e segnaletica di distanziamento; aggiornamenti e informazioni in tempo reale sui servizi in città, in collaborazione con Destination Florence CVB.

On line Emporio MIDA

In attesa del ritorno della fiera alla Fortezza da Basso, è online il progetto Emporio MIDA, una vetrina digitale sviluppata da Firenze Fiera con l’obiettivo di supportare le attività di vendita, promozione e comunicazione delle aziende espositrici nel mercato italiano e internazionale. Un’opportunità inedita e stimolante offerta agli artigiani di MIDA per presentare le proprie creazioni con strumenti di networking e marketplace su misura, una piattaforma virtuale attiva tutto l’anno, visitabile all’indirizzo: emporiomida.mostrartigianato.it, alla quale tutti gli espositori sono invitati ad aderire.
Emporio MIDA offre infatti ai clienti un’ampia panoramica delle ultime tendenze e proposte di un settore, quello del ‘fatto a mano’, insieme ereditario e innovativo, tra valorizzazione di antichi saperi e tecnologie high tech. Si potranno visualizzare le creazioni degli artigiani iscritti, selezionare e salvare i propri preferiti con il supporto di foto e video, entrare in contatto con loro in modo semplice e intuitivo.
Un progetto virtuale innovativo, messo in campo da Firenze Fiera per arricchire, integrare ed espandere il potenziale di MIDA nella sua edizione fisica, con l’obiettivo di supportare concretamente il settore dell’artigianato (profondamente segnato dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria), trasformando questo momento di crisi in una nuova opportunità di business e di crescita, e contribuendo con energia al rilancio dell’artigianato di qualità sul mercato globale.
Per informazioni su Emporio MIDA: [email protected]

Il coronavirus torna a far vittime: 3 morti in Toscana, i dati del 28 luglio

Dopo sei giorni consecutivi senza decessi, il coronavirus torna a far vittime in Toscana: sono 3 i nuovi casi e 3 anche i morti riportati dal bollettino di oggi, martedì 28 luglio.

Su due dei tre deceduti odierni bisogna però fare una precisazione. Si tratta di pazienti Covid 19 risultati positivi nei mesi scorsi e, in seguito, negativizzati durante il periodo di ospedalizzazione. Sono stati comunque inseriti nella statistica dei deceduti a causa del coronavirus, come prescrive in questi casi la classificazione dell’Istat adottata dal Ministero della Salute.

Il totale dei casi sale a 10.441 dall’inizio dell’epidemia. Stabili quelli attualmente positivi, 363. I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 414.464, 2.799 in più rispetto a ieri.

La mappa del coronavirus in Toscana segna 3.263 casi complessivi in provincia di Firenze (2 in più rispetto a ieri), 556 a Prato (1 in più), 755 a Pistoia, 1.056 a Massa, 1.380 a Lucca, 946 a Pisa, 484 a Livorno, 693 ad Arezzo, 429 a Siena, 408 a Grosseto. Altri 471 casi sono stati notificati in Toscana ma riguardano residenti in altre regioni.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 28 luglio

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 280 casi per 100.000 abitanti. La media italiana è di circa 408. Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 542 casi ogni 100.000 abitanti, Lucca con 356, Firenze con 323, la più bassa Livorno con 145.

Complessivamente, 350 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (stabili rispetto a ieri). Sono 1.188 (+83 rispetto a ieri) le persone isolate perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

Né ricoveri, né guariti

Stabile il numero delle persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid, 13 di cui nessuno in terapia intensiva.

Non si registrano neanche nuove guarigioni, il cui numero resta fermo a 8.944: 133 persone “clinicamente guarite” (-6 rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.811 (+6) dichiarate guarite a tutti gli effetti, con doppio tampone negativo.

I 3 decessi sono quelli di due uomini e una donna, con un’età media di 75,3 anni. Relativamente alla provincia di notifica, le persone decedute sono: 1 a Firenze, 2 a Livorno. Sono 1.134 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 417 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 173 a Massa Carrara, 143 a Lucca, 90 a Pisa, 63 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano per Covid-19 è di 30,4 decessi ogni 100.000 residenti, contro il 58,2 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (88,8), Firenze (41,2) e Lucca (36,9 ), il più basso a Grosseto (10,8).

Bonus ristorante, spunta l’ipotesi di un aiuto alla ristorazione

Nella fitta selva di bonus nati durante l’emergenza Covid, ne potrebbe presto spuntare un altro: già ribattezzato “bonus ristorante“, sarebbe un incentivo per il settore della ristorazione, senz’altro uno dei maggiormente colpiti, sul piano economico, dal coronavirus.

A lanciare la proposta sono state le associazioni di categoria dei ristoranti che ieri hanno avuto un incontro con il viceministro dell’Economia, Laura Castelli. La Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi aderenti a Confcommercio, in una nota spiega di aver presentato l’idea de “l’istituzione di un bonus che possa incentivare i consumi nella ristorazione dando la possibilità ai consumatori di detrarre le spese fatte nei pubblici esercizi“. Castelli si è detta disponibile a studiare misure che incentivino i consumi.

Decreto rilancio, cosa prevede: tutti i bonus e il testo pdf

Un Bonus ristorante per sostenere il settore

Al momento il bonus ristorante resta solo una proposta. Il viceministro ha garantito il suo impegno su altre misure di sostegno al settore. In particolare, sgravi contributivi per abbassare il costo del lavoro, la proroga della cassa integrazione fino a fine anno, il sostegno per l’affitto dei locali attraverso il rinnovo del credito d’imposta e anche prevedendo l’istituzione di un fondo specifico.

Di un bonus per la ristorazione si era parlato anche la settimana scorsa, quando a proporlo fu la ministra della Politiche agricole Teresa Bellanova. In quel caso però si ipotizzava un incentivo diretto agli esercenti e agli operatori del settore, non ai consumatori. E allargato a tutto l’Horeca, ovvero tutto il canale commerciale dell’alberghiero, della ristorazione e dei bar. In quell’occasione, Bellanova ipotizzò un bonus da 5000 euro per ristoranti ed esercizi in difficoltà, prelevato da un fondo ad hoc per la ristorazione dal valore di circa un miliardo di euro.

Per discutere queste proposte sarà istituito un tavolo di lavoro interministeriale tra i ministeri dell’Economia, dei Beni culturali e le associazioni di categoria.

Vacanze in Toscana 2020, non solo mare: dove andare in montagna

Le vacanze 2020 in Toscana al tempo del Covid si fanno al mare, ma non solo: l’Abetone e la montagna pistoiese offrono ai vacanzieri rifugi, impianti e tanti possibilità delle ferie coi fiocchi.

Argentario, Versilia, Isola d’Elba? Non solo

Se è vero infatti che le mete più gettonate rimangono quelle sulla costa della Toscana, dalla Versilia all’Argentario, dall’Isola d’Elba alle spiagge bianche di Rosignano fino alla Maremma, è vero anche che la montagna toscana sta riscuotendo sempre più consensi, soprattutto in una stagione come questa, durante la quale la parole d’ordine rimane “distanziamento”.

Vacanze in Toscana 2020: tra passeggiate e viaggi enogastronomici all’Abetone

E allora ecco che l’Abetone, di solito scelto principalmente per le vacanze sulla neve, viene riscoperto anche per passare un po’ di tempo in pace tra natura, fresco e tante attività. Dalle camminate alle gite ai rifugi, dalle passeggiate in mountain bike alle escursioni a cavallo fino ai viaggi gastronomici alla scoperta delle specialità del luogo. Per gli amanti della buona tavola sono aperti i rifugi Selletta, Zeno Colò Monte Gomito e Le Terrazze/Albergone in Val di Luce. Aperto inoltre nei giorni prefestivi e nei festivi il rifugio Le Rocce in Val di Luce.

Montagna toscana 2020: gli impianti di risalita aperti

Aperti gli impianti di risalita: fino al 30 agosto (meteo permettendo) la Telecabina Casa Cantoniera-Monte Gomito, la Seggiovia Selletta e la Seggiovia Passo d’Annibale in Val di Luce saranno aperte dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 e nei festivi dalle 9 alle 18. Aperta dalle 9 alle 18 nei festivi e prefestivi fino al 30 agosto anche la Seggiovia Val di Luce-Monte Gomito.

Un’occasione in più è offerta a chi aveva già acquistato il pass stagionale per questo inverno e non aveva potuto usufruirne fino in fondo a causa del lockdown: i titolari di Stagionale Multipass 2019/2020 avranno accesso gratuito agli impianti per tutta l’estate.

Nuovi casi dall’estero: dati e notizie sul coronavirus in Toscana del 27 luglio

Ancora casi dovuti al rientro da paesi esteri di alcuni cittadini: questa la causa di sei degli 8 nuovi casi da coronavirus registrati oggi, lunedì 27 luglio, in Toscana. La buona notizia è però che per il sesto giorno consecutivo non si registrano decessi legati al Covid 19 in regione.

Nuovi casi dall’estero in Toscana

Il totale dei casi sale dunque a 10.438, di cui 363 attualmente attivi. Degli 8 nuovi casi di oggi, 6 sono stati identificati in corso di tracciamento e 2 da attività di screening. I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 411.665, 1.529 in più rispetto a ieri.

I casi di positività sul territorio sono distribuiti così per provincia: 3.261 a Firenze (2 in più rispetto a ieri), 555 a Prato (1 in più), 755 a Pistoia, 1.056 a Massa, 1.380 a Lucca (3 in più), 946 a Pisa, 484 a Livorno, 693 ad Arezzo (2 in più), 429 a Siena, 408 a Grosseto. Altri 471 casi sono stati notificati in Toscana ma riguardano residenti in altre regioni.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi con circa 280 casi per 100.000 abitanti. La media italiana è di circa 408. Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 542 casi per 100.000 abitanti, Lucca con 356, Firenze con 322, la più bassa Livorno con 145.

Complessivamente, 350 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (8 in più rispetto a ieri, più 2,3%). Sono 1.105 (più 44 rispetto a ieri, più 4,1%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 13, stabili rispetto a ieri. Nessun paziente in terapia intensiva.

Le persone complessivamente guarite sono 8.944 (stabili rispetto a ieri): 139 persone “clinicamente guarite” (meno 2 rispetto a ieri, meno 1,4%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.805 (più 2 rispetto a ieri, più 0,02%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 24 luglio

Per il sesto giorno consecutivo non si registrano nuovi decessi. Restano quindi 1.131 i deceduti dall’inizio dell’epidemia così ripartiti: 416 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 173 a Massa Carrara, 143 a Lucca, 90 a Pisa, 61 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano è di 30,3 x100.000 residenti contro il 58,2 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (88,8 x100.000), Firenze (41,1 x100.000) e Lucca (36,9 x100.000), il più basso a Grosseto (10,8 x100.000).