domenica, 22 Giugno 2025
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Elezioni 2020 regionali, referendum: quando e per cosa si vota nell’election day

C’è l’ok sul decreto elezioni 2020, ma il provvedimento non dice con esattezza quando ci saranno le consultazioni in tutta Italia: con il voto di Camera e Senato è stato approvato l’election day (ossia l’accorpamento in una sola tornata di regionali, comunali e referendum costituzionale, con indicazioni anche per le provinciali) e ha stabilito una finestra temporale di massima per l’apertura delle urne, mentre il governo è intenzionato a blindare la data del 20 settembre. Ci sono però diversi orientamenti, le Regioni e le opposizioni criticano questo calendario.

Ancora il “quando” non è stato deciso, ma intanto si sa per cosa e dove si vota: per le elezioni regionali 2020 (in Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Campania e Puglia più la Valle d’Aosta), per il referendum costituzionale confermativo sul taglio dei parlamentari e per le consultazioni comunali in un migliaio di città in tutta Italia. Data diversa invece per le elezioni suppletive per il Parlamento, mentre il decreto elezioni indica anche entro quando si vota per le provinciali (consultazioni di secondo grado).

Elezioni regionali 2020 e referendum: quando si vota, doppia data il 20 e 21 settembre?

Da settimane si discute su quando recuperare la chiamata alle urne, dopo che l’appuntamento è stato rinviato dalla primavera alla fine dell’estate per l’emergenza coronavirus. Il decreto elezioni fissa una finestra temporale che va dal 15 settembre al 5 novembre 2020 per le regionali, e fino al 15 dicembre per le comunali: la prima domenica disponibile per aprire le urne è proprio quella indicata dalla maggioranza, ma su cui non c’è l’accordo, l’ultima data utile per l’elecition day delle regionali è invece 1° novembre.

Il governo è intenzionato a fissare l’election day il terzo weekend del mese, domenica 20 e lunedì 21 settembre per concentrare in due date tutte le elezioni previste nel 2020, dalle regionali al referendum, con un eventuale ballottaggio (per i presidenti delle Regioni) domenica 4 ottobre. Il decreto prevede che le urne restino aperte anche lunedì, fino alle ore 15.00, per evitare affollamenti ai seggi.

La Conferenza delle Regioni aveva invece chiesto con una lettera al premier Conte che la tornata elettorale si svolgesse domenica 6 settembre, per non far accavallare il ritorno alle urne con l’inizio della scuola, ipotesi messa fuori gioco dal decreto votato in Parlamento. Adesso c’è chi avanza l’ipotesi di ospitare le votazioni in palazzetti dello sport e centri convegni pubblici per non bloccare le lezioni.

Cosa cambia con il decreto elezioni 2020

Alla Camera è stata raggiunta l’intesa sul decreto elezioni con alcune modifiche legate all’emergenza coronavirus, confermate dal Senato (con una doppia votazione perché nella prima è mancato il numero legale). In particolare è stato ridotto di un terzo il numero minimo di firme necessarie per presentare le liste alle elezioni comunali e regionali, è stata stabilita l’applicazione della par condicio e anche l’impossibilità di cambiare le leggi elettorali delle Regioni prima del voto.

Non solo regionali: per cosa e dove si vota nel 2020, l’election day

Che sia il 20 e il 21 settembre o in un altro weekend, l’election day prevede diverse consultazioni, in particolare si vota per:

  • elezioni regionali 2020 in 6 zone del Paese, Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Campania e Puglia, dove si rinnovano Consiglio regionale e presidente della Regione (quelli attualmente in carica sono stati prolungati fino al 31 agosto). A queste si aggiunge la Valle d’Aosta che è una Regione a Statuto speciale
  • elezioni amministrative e circoscrizionali in oltre mille Comuni italiani, tra cui 3 capoluoghi di Regione (Aosta, Trento e Venezia)
  • referendum costituzionale confermativo sul taglio del numero dei parlamentari, rimandato dal 29 marzo

Elezioni suppletive (Sardegna e Veneto) e provinciali

Discorso diverso per le elezioni suppletive 2020 per votare i parlamentari che andranno a sedersi nei seggi rimasti vacanti in Parlamento: queste consultazioni si dovranno svolgere entro il 31 luglio 2020. In particolare le suppletive interessano la Sardegna, per un seggio vacante in Senato, e  probabilmente riguarderanno anche il Veneto per la recente morte di un senatore eletto nel collegio veneto numero 9.

Nel 2020 sono previste inoltre le provinciali, ma in questo caso di tratta si elezioni di secondo grado che non riguardano direttamente gli elettori, con i sindaci e i consiglieri comunali delle varie zone che voteranno i consiglieri e il presidente della Provincia entro 90 giorni dalle elezioni amministrative, dice il decreto approvato in Parlamento.

Il referendum 2020 sul taglio dei parlamentari

Per quanto riguarda il referendum, che l’election day accorperà con le regionali e le elezioni comunali, non serve il quorum, in quanto si tratta di una consultazione confermativa per dare l’ok oppure bocciare la modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione italiana con il taglio dei parlamentari. Se passerà la riforma (quindi se vinceranno i sì), indipendentemente dalla percentuale di affluenza alle urne, il numero dei deputati scenderà da 630 a 400 e quello dei senatori da 315 a 200, per un totale di 600 parlamentari.

Eventi a Firenze il 20 e 21 giugno: cosa fare nel primo weekend d’estate

Via al cinema delle arene e ai locali all’aperto in parchi e giardini, tornano mercatini e piccole fiere: con il weekend del solstizio d’estate, a Firenze il programma di eventi inizia a uscire dalla quarantena, proponendo tra sabato 20 e domenica 21 giugno 2020 più cose da fare e vedere (anche se distanziati), di giorno e di notte. Insomma rispetto agli scorsi fine settimana sembra proprio tutta un’altra musica in città. A proposito il 21 si celebra anche la festa della musica.

Sul fronte del meteo pazzerello, il cielo su Firenze questo weekend sarà soleggiato, a parte qualche nuvola, dice il bollettino del Lamma, che va sempre consultato prima di uscire, visto che le previsioni in questo periodo cambiano in un batter d’occhio. Per il resto le regole sono sempre le stesse: distanza di sicurezza, mascherina e buonsenso. Ecco quindi cosa fare (e vedere) a Firenze nel weekend di sabato 20 e domenica 21 giugno.

Eventi a Firenze il 20 e 21 giugno: mercatini e fierucole

Questo weekend non mancano i mercatini in strade e piazze di Firenze, anche se in tono minore rispetto al normale. Sabato 20 e domenica 21 giugno torna dopo la pausa forzata per il lockdown Indipendenza Antiquaria, la fiera specializzata in antichità e ospitata in piazza Indipendenza da mattina a sera.

Domenica 21 giugno in piazza Santo Spirito si svolge la prima Fierucola dopo la quarantena (ore 9.00 – 19.00), mercatino agricolo e artigianale, etico e sostenibile con tanti produttori del territorio.

Cosa fare di sera: i primi eventi nei locali all’aperto di Firenze (dal 19 al 21 giugno)

In Toscana le discoteche e i club possono tornare a riaccendere la consolle dalla scorsa settimana, ma almeno per questo weekend non ci sono piste da ballo aperte in città. In compenso debuttano i primi spazi estivi di Firenze, per un aperitivo all’aperto, un piatto al ristorante o per assistere a eventi sotto le stelle con ingresso gratis: sabato 20 e domenica 21 giugno tornano a vivere l’Anconella Garden, nell’omonimo parco, e la Limonaia di Villa Strozzi, mentre per l’inaugurazione della Toraia sul Lungarno Colombo bisognerà aspettare almeno qualche altro giorno.

Ecco il programma. Nel polmone verde di Firenze sud, venerdì 19 Marco Pezzola Brasilian Trio; sabato 20 il pianista blues Dr. Jobby; domenica 21 giugno da mattina a sera musica, arte e yoga all’aperto. Sulla collina che domina via Pisana, alla Limonaia di Villa Strozzi (Q4), venerdì 19 giugno musica dal vivo con GiampyXX (Paz-Zia Summer Restyle), e sabato 20 musica con Deleted Soul Live.

E le sagre? Ancora no, ma ci sono i ristoranti all’aperto

Per la ripartenza delle sagre, anche a Firenze, bisognerà attendere ancora un po’, ma intanto c’è qualche proposta per pranzare o cenare all’aperto. Il giardino accanto al Tuscany Hall (ex Obihall) ospita la Festa del Mugello, una sorta di sagra in pianta stabile, che fa tappa a Firenze sud per tutta l’estate con i piatti tipici mugellani e la griglieria. In più maxischermo per vedere le partite della serie A e della Fiorentina.

Nei dintorni di Firenze invece questo è il primo weekend per gli eventi di E-state in Villa” all’Impruneta, in una location da favola. Per la prima volta i giardini storici di Villa Corsini a Mezzomonte (via Imprunetana per Pozzolatico 16) aprono al pubblico proponendo un ristorante all’aperto curato dallo chef Leonardo Santopietro, un’enoteca con etichette selezionate, un bar d’autore e una mostra mercato di artigianato. In più dibattiti, musica live e animazione per bambini. Apertura dal giovedì alla domenica in orario serale, ingresso gratis, gradita la prenotazione (sms o whatsapp 3291488020).

Ristorante aperto Firenze dintorni Villa Corsini eventi 2020
Villa Corsini a Mezzomonte

Piscine a Firenze: la riapertura estiva 2020

Nel weekend del solstizio d’estate c’è inoltre la possibilità di fare un tuffo nelle piscine aperte, che hanno dato il via libera alla balneazione in versione summer: la Costoli di Campo di Marte (sabato e domenica orario 10.00-19.00, entrata solo con prenotazione online), la piscina di Bellariva (sabato e domenica 09.30 – 19.00), le Pavoniere alla Cascine (orario 9.00 – 24.00) e quella del Poggetto, aperta da venerdì 19. Ripartono infine le Piscine di Marignolle (dalle ore 10.00 alle 20.00), nel grande parco all’aperto della Klab, al momento senza prenotazione ma per un massimo di 285 persone.

Cinema Firenze: all’aperto o al chiuso, la programmazione

La rivincita del grande schermo. Ai due cinema “convenzionali” di Firenze, Portico e Uci di Campi Bisenzio, aperti da inizio settimana, questo weekend si affiancano gli eventi dell’Arena di Marte, fuori dal Mandela Forum di Firenze, con una programmazione tutta da scoprire tra sabato 20 e domenica 21 giugno, ecco i film il cartellone.

Arena di Marte

Biglietti 5 euro (tessera fedeltà per i soci Coop con un ingresso gratis ogni 5)

  • sabato 20 giugno
    Arena Grande, ore 21.30 – 1917 di Sam Mendes, 110′
    Arena Piccola, ore 21.45- Memorie di un assassino di Bong Joon-Ho, 129′
  • domenica 21 giugno
    Arena Grande, ore 21.30 – La dea fortuna di Ferzan Ozpetek, 118′
    Arena Piccola, ore 21.45 – Alice e il Sindaco di Nicolas Pariser, 103′

Cinema Portico di Firenze, la programmazione del 20 e 21 giugno

Biglietto intero 8 euro, ridotto 6. Nel weekend propone 2 film, con gli stessi orari di proiezione sia sabato che domenica:

  • I miserabili di Ladj Ly, ore 17.30 – 21.00
  • Favolacce di Fabio D’Innocenzo, ore 17.45 – 21.15

UCI de Luxe Campi Bisenzio

Da Parasite a Joker, sono una ventina i film in programma dal pomeriggio alla serata (il cartellone completo sul sito ufficiale). Prezzo speciale dei biglietti a 5,90 euro.

Eventi a Firenze e dintorni: musica e concerti (20 e 21 giugno)

Sul fronte della classica ci sono due eventi da non perdere questo weekend nell’area fiorentina. Il Teatro del Maggio musicale fiorentino continua il suo programma di concerti sabato 20 giugno alle ore 20.00 sul podio Zubin Mehta con musiche di Schubert e Mozart (solo 200 posti, costo dei biglietti 100 euro). Ingresso gratuito domenica 21 giugno invece per l’inaugurazione dell’Estate Fiesolana 2020 che propone alle ore 21.15 la festa della musica con l’esibizione della Scuola di Musica di Fiesole (prenotazione obbligatoria).

Musei gratis: il primo weekend di riapertura del Muso Marino Marini di Firenze

Si allunga la lista dei luoghi d’arte che riaprono. Tra gli eventi del weekend anche il ritorno del Museo Marino Marini di Firenze, l’unico della città dedicato all’arte contemporanea (piazza San Pancrazio, domenica 21 giugno dalle 10.00 alle 19.00): il biglietto per la collezione permanente delle grandi sculture di Marini è gratis, la visita della Cappella Rucellai invece è a pagamento. Continuano poi le visite gratuite, su prenotazione, ai giardini delle ville medicee di Castello, della Petraia e di Cerreto Guidi.

In questo articolo gli altri musei di Firenze aperti dopo il lockdown, con indicati i luoghi dove l’ingresso è gratuito. Segnaliamo inoltre la merenda gratis per i bambini che visiteranno con la famiglia il giardino di Villa Bardini (qui gli altri parchi fiorentini da scoprire).

Cosa vedere: mostre a Firenze e visite guidate in Palazzo Strozzi

Questo weekend partono delle speciali visite guidate in Palazzo Strozzi, ogni domenica pomeriggio alle 16.30 riservate ai soci di Unicoop Firenze e comprese nel biglietto di ingresso, per vedere la mostra su Tomas Saraceno (massimo 10 persone): prima la spiegazione negli spazi aperti dell’edificio, poi il tour in autonomia dentro l’esposizione e infine il nuovo incontro con la guida per dubbi e domande. Prenotazione obbligatoria.

Oltre alla mostra a Palazzo Strozzi, questi i principali eventi espositivi in corso a Firenze nel weekend del 20 e 21 giugno, ecco cosa vedere:

Contributo a fondo perduto anche per le associazioni sportive dilettantistiche

Anche le Asd, le associazioni sportive dilettantistiche, possono richiedere il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto rilancio. Come chiarito dalla circolare 15 E del 13 giugno 2020 dell’Agenzia delle entrate, tra i beneficiari ci sono anche gli enti non commerciali e quelli del terzo settore. Comprese le associazioni sportive, per le quali valgono gli stessi requisiti delle altre imprese.

All’indennizzo sono infatti ammessi gli enti non commerciali “che esercitano, in via non prevalente o esclusiva, un’attività in regime di impresa”. Quindi anche gli enti del terzo settore e le associazioni. Un aspetto che è stato definitivamente chiarito prima dalla relazione illustrativa dell’articolo 25 del Decreto rilancio. Poi ribadito dalla circolare n. 15 E dello scorso 13 giugno.

Niente contributo a fondo perduto per i professionisti delle casse private

Contributo a fondo perduto, i requisiti per le associazioni sportive dilettantistiche

Le associazioni sportive dilettantistiche possono quindi richiedere il contributo a fondo perduto se rispettano questi requisiti:

  • essere in possesso di partita Iva
  • fatturato non superiore ai 5 milioni di euro
  • calo del fatturato di aprile 2020 di almeno il 33% rispetto ad aprile 2020

L’eventuale calo del fatturato dev’essere calcolato su tutte le operazioni fatturate o certificate nei mesi di aprile 2019 e 2020, compresi i corrispettivi delle operazioni non rilevanti per l’Iva. Oltre alle Asd, sono ammesse al contributo a fondo perduto anche le Ssd, Società sportive dilettantistiche.

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Asd e Ssd, via alla richiesta

Per il resto il meccanismo è lo stesso che per le altre imprese. L’indennizzo è pari a una percentuale delle perdite registrate ad aprile, diversa a seconda del fatturato complessivo delle imprese.

Verrà rimborsato:

  • il 20% delle perdite registrate ad aprile 2020 a chi fattura fino a 400 mila euro.
  • il 15% delle perdite a chi ha fatturati fra 400 mila e 1 milione di euro.
  • il 10% per volumi d’affari fra 1 milione di euro e 5 milioni di euro.

In ogni caso sono garantiti degli importi minimi: 1000 euro per le persone fisiche e 2000 euro per le persone giuridiche, come le associazioni. È già possibile presentare l’istanza per richiedere il contributo. Il testo della circolare 15 E del 13 giugno 2020 dell’Agenzia delle entrate è invece disponibile qui.

Stati generali, è il giorno dei professionisti: programma e invitati del 19 giugno

È il giorno delle professioni a “Progettiamo il rilancio”, gli Stati generali dell’economia convocati dal Governo a partire da sabato 13 giugno di cui sono stati definiti programma e ospitichi partecipa e chi ha già rifiutato l’invito, tra rappresentanti politici, istituzionali, imprenditori, sindacati e ospiti internazionali. Una settimana o forse dieci giorni, per confrontarsi, raccogliere idee e proposte per il rilancio dell’economia italiana dopo lo shock coronavirus. Oggi, venerdì 19 giugno, saranno agli Stati generali le associazioni di categoria dei professionisti, con un programma tutto pomeridiano visto che in mattinata il premier Conte parteciperà in videoconferenza alla riunione del Consiglio europeo.

Stati generali, chi partecipa

Ci saranno i rappresentanti delle forze politiche parlamentari. O almeno quelle di maggioranza, rappresentata ovviamente dal governo stesso. e l’opposizione, anche se il centrodestra ha già fatto sapere che non sarà a Villa Pamphili.

La lista di chi partecipa agli Stati Generali prevede, oltre alle forze politiche, giornate dedicate al confronto con sindacati, associazioni di categoria e altri soggetti del mondo economico e produttivo. Tra gli ospiti, gli amministratori delegati delle principali aziende italiane e delle maggiori partecipate, come Eni, Leonardo e Fincantieri. Ci saranno anche i rappresentanti delle istituzioni internazionali, Unione Europea in testa, ma in videoconferenza.

E poi una serie di ospiti, personalità di spicco italiane e non, scelte tra architetti, docenti, accademici, ricercatori ed esperti di temi ambientali di fama internazionale.

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Il programma

La scaletta precisa degli interventi viene di fatto decisa di giorno in giorno. In linea di massima, il programma degli Stati generali è questo:

  • sabato 13 giugno: rappresentanti delle istituzioni europee e internazionali.
  • lunedì 15 giugno: incontri con le parti sociali e i sindacati.
  • da martedì 16 giugno: Confindustria e altre associazioni di categoria.

Professionisti e giovani: il programma di venerdì 19 giugno

Un’unica sessione di lavoro a partire dal tardo pomeriggio, con i rappresentanti delle professioni e degli Ordini: questo il programma degli Stati generali di venerdì 19 giugno. A chiudere, in serata, l’incontro con il Consiglio nazionale dei giovani. Riunione convocata alle ore 17, visto che in mattinata il presidente Conte sarà impegnato nella riunione del Consiglio europeo in videoconferenza. Di seguito il programma diffuso da Palazzo Chigi.

Dalle ore 17

  • Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali
  • Confprofessioni
  • Rete Professioni Tecniche
  • Confederazione AEPI – Associazione Europea Professionisti e Imprese
  • Confassociazioni
  • Assoprofessioni
  • COLAP – Coordinamento Libere Associazioni Professionali

Alle ore 20

  • Consiglio Nazionale Giovani

Stati generali, chi sono gli invitati

Tra gli invitati sicuri agli Stati generali ci sono le tre principali forze di opposizione, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il centrodestra ha però già fatto sapere che non parteciperà.

“Gli italiani non hanno bisogno di altri show e passerelle – ha detto Matteo Salvini, leader della Lega –, ma della cassa integrazione per milioni di lavoratori, soldi veri per imprenditori e famiglie, scuole aperte e sicure”. Contestata anche la scelta di Villa Pamphili: “Il luogo del confronto e della discussione è il Parlamento, non le ville o le sfilate”. Anche se su questo il premier Giuseppe Conte ha replicato precisando che “Villa Pamphili è una sede istituzionale di alta rappresentanza della Presidenza del Consiglio”.

Viaggi all’estero, l’apertura dei confini: Europa e Area Schengen, dove si può viaggiare

Il no del centrodestra, il sì dell’Ue

“Siamo disponibili a portare le nostre proposte nel dibattito, anzi chiediamo di essere ascoltati”, ha dichiarato il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani al Corriere della Sera. Non agli Stati generali, ma in quelle che Tajani ritiene siano le sedi istituzionali preposte al confronto. “Se il premier Conte ci convoca a Palazzo Chigi prima dell’inizio degli Stati generali, noi siamo pronti ad andare”.

Più disponibilità da parte dei massimi rappresentanti delle istituzioni internazionali. Sono intervenuti, anche se solo in collegamento video, la presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen. Tra gli invitati che hanno preso parte ai lavori degli Stati generali anche il presidente del Parlamento europeo David Sassoli e la direttrice del Fondo monetario internazionale Kristalina Gheorghieva. Sempre sabato è intervenuta anche la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde. Alcune indiscrezioni di stampa avevano parlato anche della possibilità di coinvolgere Mario Draghi, ma l’ex presidente della Bce non sarà tra gli invitati.

Chi c’è agli Stati generali: dai sindacati a Colao

Hanno partecipato agli Stati generali i segretari delle tre maggiori sigle sindacali. Maurizio Landini della Cgil, Annamaria Furlan della Cisl, Carmelo Barbagallo della Uil. Presente anche Carlo Bonomi, nuovo presidente di Confindustria. Non poteva mancare Vittorio Colao, capo della task force governativa che ha elaborato il programma di proposte per il rilancio dell’economia italiana diventato noto, appunto, come Piano Colao.

Elezioni 2020 regionali e referendum: quando si vota a settembre, la data

Quanto ai “super ospiti”, sembrano confermate le presenze degli archistar Renzo Piano, Massimiliano Fuksas e Stefano Boeri. Si parla anche di un invito al fondatore di Eataly Oscar Farinetti. Il Corriere della Sera anticipa oggi che il pomeriggio del sabato sarà dedicato a un dibattito con gli economisti francesi Esther Duflo (premio Nobel 2019) e Olivier Jean Blanchard, moderato da Raffaella Sadun, professoressa di Business Administration in the Strategy Unit all’università di Harvard.

Apertura confini, una mappa ti dice dove si può viaggiare in Europa

Vacanze in Grecia? Sì, ma potresti essere sottoposto a un test. Viaggio in Croazia? Via libera senza restrizioni. Se dal 15 giugno c’è stata una sostanziale apertura dei confini in Europa, è pur vero che ogni paese adotta ancora misure diverse dagli altri: per questo l’Unione europea ha lanciato Re-Open, una mappa e una serie di strumenti che aiutano a orientarsi e a sapere dove si può viaggiare all’interno dell’Unione nella prima estate dopo il coronavirus.

Basta collegarsi alla pagina reopen.europa.eu e scegliere il paese di destinazione per sapere tutto quello di cui c’è bisogno prima di mettersi in viaggio. Ingresso, transito, necessità di certificati medici o di quarantena. Oltre a tutte le informazioni sui messi di trasporto che si possono usare, dalle auto al treno, dall’aereo alla nave. Il sito raccoglie poi tutte le eventuali misure restrittive ancora in vigore nei paesi. Si può sapere, ad esempio, se sono aperti i bar e i ristoranti, se si possono visitare i musei, se è consentito andare liberamente in spiaggia. E anche conoscere norme e protocolli di sicurezza attivi nel paese.

Viaggi all’estero, l’apertura dei confini: Europa e Area Schengen, dove si può viaggiare

Una mappa per l’apertura dei confini: verde, giallo o rosso?

Nella mappa ogni paese in Europa è colorato diversamente in base alle restrizioni che si applicano ai confini e per viaggiare al suo interno. Verde, giallo e rosso, in ordine di severità. Il sito è raggiungibile da qualsiasi browser, sia da computer che da smartphone e tablet. Con aggiornamenti continui sulla situazione coronavirus, link e contatti a tutti i servizi utili, da quelli sanitari a quelli turistici.

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Dove si può viaggiare e dove no

Dal 15 giugno è iniziata una graduale apertura dei confini interni dei paesi in Europa: malgrado il coronavirus, si può tornare a viaggiare più o meno ovunque, in aereo e con gli altri mezzi. Ma gli approcci restano molto diversi tra paese e paese. Si va da quello più permissivo della Francia, dove non sussistono più particolari limitazioni, a quello più restrittivo dell’Ungheria, dove ancora neanche i cittadini degli altri stati membri possono entrare.

La situazione è in continua evoluzione. Per questo il sito e la mappa vengono aggiornati frequentemente facendo riferimento ai dati trasmessi dagli Stati membri o provenienti da altre fonti nazionali autorevoli e pubblicamente accessibili.

Coronavirus: due casi in Toscana, ricoverati al minimo da marzo. Dati e notizie del 18 giugno

Di nuovo due soli nuovi casi e un decesso: il coronavirus in Toscana sembra rallentare ancora stando ai dati e le ultime notizie riportate dal bollettino regionale di oggi, giovedì 18 giugno. Ma non è ancora tempo di abbassare la guardia.

I nuovi casi si registrano in provincia di Firenze e di Livorno, mentre le altre otto province della Toscana segnano contagio zero. Al momento restano 438 casi attivi in regione, il minimo dal 13 marzo scorso. Il totale di quelli rilevati dall’inizio dell’epidemia in Toscana è di 10.195.

Coronavirus, ultime notizie in Toscana (18 giugno)

La mappa del contagio da coronavirus in Toscana riporta, in totale, 3.514 casi nella provincia di Firenze (1 in più rispetto a ieri), 569 a Prato, 680 a Pistoia, 1.052 a Massa Carrara, 1.367 a Lucca, 897 a Pisa, 559 a Livorno (1 in più), 686 ad Arezzo, 441 a Siena, 430 a Grosseto.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 273 casi per 100.000 abitanti. La media italiana è di circa 394. Il tasso più alto in provincia di Massa Carrara con 540 casi ogni 100.000 abitanti, seguono Lucca con 352, Firenze con 347. La più bassa è Siena con 165.

Restano 402 persone in isolamento a casa, valore tornato al minimo dal 14 marzo scorso. Sono pazienti risultati positivi ma che presentano sintomi lievi o sono asintomatici. Sono circa l’85% del totale degli attualmente positivi. Altre 3.127 persone (+276 rispetto a ieri) sono isolate a casa dopo aver avuto contatti con persone contagiate.

Negli ospedali restano in 36

Ci sono poi, complessivamente, 11 ricoverati in meno nei posti letto Covid degli ospedali toscani. Ad oggi sono in totale 36, il minimo dal 5 marzo scorso, di cui 13 in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri).

Con altri 7 guariti, le persone che hanno superato il virus salgono a 8.664. Si dividono in 349 persone “clinicamente guarite” (-1 rispetto a ieri), cioè che non presentano più i sintomi, e 8.315 (+8) guariti a tutti gli effetti, con doppio tampone negativo.

L’unico decesso riportato nelle ultime ventiquattro ore è quello di un uomo di 92 anni della provincia di Firenze. Il totale dei morti per le conseguenze del coronavirus in Toscana è di 1.093, così ripartiti per provincia: 401 a Firenze, 51 a Prato, 80 a Pistoia, 162 a Massa Carrara, 140 a Lucca, 89 a Pisa, 61 a Livorno, 46 ad Arezzo, 31 a Siena, 24 a Grosseto. Ci sono poi altre 8 persone decedute sul suolo toscano ma che erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano è di 29,3 morti ogni 100.000 residenti contro il 57,1 della media italiana. Il tasso di mortalità più alto si riscontra in provincia di Massa Carrara (83,1 ogni 100.000), seguita dalle province di Firenze (39,7) e Lucca (36,1). Il più basso a Grosseto (10,8).

Da ieri sono stati eseguiti 3.174 tamponi in più e analizzati 3.394, per un totale di 303.786 test dall’inizio dell’epidemia. Sono i dati aggiornati alle ore 12 e riportati nel bollettino sul coronavirus della Regione Toscana di oggi, giovedì 18 giugno.

Fuochi di San Giovanni 2020: cosa c’è a Firenze al posto dei “fochi”

I fuochi d’artificio di San Giovanni, che a Firenze sono chiamati confidenzialmente “fochi”, sono uno di quegli appuntamenti a cui in genere non si può rinunciare: per la festa del 24 giugno 2020 però il programma cambia con eventi anti-assembramenti.

La sera in cui si celebra il santo patrono della città, Firenze è abituata a passarla col naso all’insù per assistere allo spettacolo pirotecnico, quest’anno la tradizione è destinata ad essere stravolta per evitare il rischio contagi da coronavirus.

Niente fuochi ma uno show di luci a Firenze per San Giovanni 2020

Niente fuochi d’artificio – o fochi, che dir si voglia – dunque per la sera di San Giovanni, ma uno “spettacolo” seppur sui generis, sarà garantito. A illuminare la notte del 24 giugno a Firenze ci penseranno le installazioni e show di luci realizzati da Silfi Spa, che saranno ben visibili, anche a distanza, sulla Cupola del Duomo, sulla facciata della Basilica di San Miniato al Monte, sul Loggiato dell’Istituto degli Innocenti e sulle porte storiche di ingresso alla città (Porta San Gallo, Porta alla Croce, Torre di San Niccolò, Porta Romana, Porta al Prato e Porta San Frediano).

Musei gratis, eventi nei locali estivi, cinema all’aperto:
qui tutto quello che c’è da fare a Firenze per la festa di San Giovanni 2020

In collaborazione con la Società di San Giovanni Battista – che dal 1796 cura gli eventi collegati alle celebrazioni del santo patrono di Firenze – tre fasci di luce andranno a illuminare, da tre punti diversi della città, la lanterna del Duomo, sulla sommità della Cupola, che in occasione del San Giovanni 2020, risplenderà in modo speciale fino ad oltre la mezzanotte.

Fochi San Giovanni

San Giovanni, il programma: musei aperti gratis e un concerto di Mehta

E questo San Giovanni speciale, che vuole scongiurare il rischio di assembramenti e garantire il rispetto delle regole anti Covid, comincia già la mattina, dalle 10, quando si apriranno le porte del museo di Palazzo Vecchio (compreso il Salone dei Dugento con gli arazzi medicei), gratis per tutti i visitatori (fino alle 15). Dalle 15 alle 20 sarà la volta del Museo Bardini e del Museo Novecento, anch’essi gratis. Ma attenzione, viste le disposizioni sanitarie anti coronavirus sarà obbligatorio prenotare la visita, collegandosi alla biglietteria ufficiale dei Musei civici fiorentini.

Alle 17:30 invece, il Duomo di Firenze ospiterà un concerto (aperto solo su invito) dell’Orchestra e del coro del Maggio Musicale Fiorentino, diretti dal maestro Zubin Mehta.

Calcio storico: squadre in piazza ma il 24 giugno niente finale

Non solo l’assenza dei fuochi di San Giovanni, ma anche il rinvio della finale del calcio storico fiorentino, che la tradizione vorrebbe fosse giocata proprio il 24 giugno all’apice dei festeggiamenti del patrono di Firenze: per il 2020 tutto il torneo del calcio in costume è stato rinviato a settembre. Nonostante questo i calcianti saranno i protagonisti della giornata.

Alle 18 le quattro squadre del Calcio storico fiorentino (i Bianchi, i Rossi, i Verdi e gli Azzurri) e il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, renderanno omaggio con una sfilata a medici, infermieri, operatori sanitari, personale del servizio sanitario regionale e ai volontari della Protezione civile del Comune di Firenze e delle varie associazioni e reti di solidarietà cittadine, che fin dall’inizio della pandemia si sono schierati al fianco dei malati e dei più fragili. I rappresentanti del Calcio storico celebreranno il personale sanitario che ha fronteggiato l’emergenza sanitaria da Coronavirus nelle corsie degli ospedali, mentre il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina renderà omaggio al mondo del volontariato.

Firenze: niente fuochi, ma San Giovanni 2020 in streaming

Tutti davanti alla tv (o al computer) a partire dalle 21, quando verrà trasmessa “La Notte di San Giovanni”, uno speciale format (trasmesso in diretta tv su Rai Premium – canale 25 ddt -, in streaming su RaiPlay e sulla piattaforma digitale sangiovannix3) che vedrà uniti le tre città italiane che hanno San Giovanni come santo patrono: Firenze, Genova e Torino.

Dal Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio – dove si svolgerà l’evento ‘Strateco’, format dedicato al mondo della comunicazione – saranno in collegamento alcuni ospiti, come il vincitore dell’ultimo Sanremo Diodato, Niccolò Fabi, Irene Grandi e l’attore Pierfrancesco Favino. A salutare la città anche il video del cardinale Giuseppe Betori. Per assistere all’evento dal vivo è necessario registrasi sul sito della manifestazione (i posti sono limitati).

Tra i protagonisti che animeranno la serata ci saranno anche Carlo Conti in dialogo con Bernardo Gianni da San Miniato al monte, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, Claudio Bini della Società di San Giovanni, e imprenditori e artigiani fiorentini.

Lavoro: smart working oltre il Decreto, fino a quando? Statali e privati dopo il 31 luglio

Non è stata una vacanza pagata. La ministra della Funzione pubblica Fabiana Dadone respinge al mittente le accuse del giuslavorista Pietro Ichino e, in un’intervista al Corriere della Sera, fa chiarezza sul futuro dello smart working in Italia. Dopo il boom forzato dall’emergenza Covid, con le disposizioni del Decreto rilancio che terminano il 31 luglio, cosa succederà e fino a quando si potrà fare ricorso allo smart working, nella pubblica amministrazione quanto tra i privati?

Smart working, botta e risposta tra Ichino e Dadone

Ichino, intervistato da Libero, aveva sostenuto che il lavoro agile per i dipendenti pubblici fosse stato “una lunga vacanza pressoché totale, retribuita al cento per cento”. Accuse alle quali Dadone risponde stamani sul Corriere. “La pubblica amministrazione non ha mai chiuso – dichiara la ministra della Funzione pubblica. “Ha sempre garantito i servizi essenziali ed è andata anche oltre col lavoro di medici e forze dell’ordine. Ma non solo. Sono orgogliosa dell’impegno di oltre 3 milioni di dipendenti pubblici: lo dico a chi fa finta di non vedere solo perché la critica fa più notizia”.

Il lavoro agile in Italia

La definizione di smart working, o per meglio dire “lavoro agile“, nell’ordinamento italiano è contenuta nella legge 22 maggio 2017, n. 81. Lo smart working, si legge nel testo, è quel “rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa”.

Come richiedere il bonus vacanze 2020 con l’app IO e come funziona

Flessibilità, volontarietà tra datore e lavoratore, uso di tecnologie che consentano di lavorare da remoto. Sono questi i tre cardini del lavoro agile. Per il resto, la legge riconosce ai lavoratori in smart working la completa parità di trattamento, sia economico che di tutele, dei lavoratori ordinari.

Smart working e Covid

Modalità comunque poco praticata in Italia, in coda tra i paesi Ue per il ricorso allo smart working: almeno fino all’arrivo del Covid. Secondo i dati dell’Osservatorio Smart working del Politecnico di Milano, nell’ottobre 2019 in Italia gli “smart worker” erano 570 mila. Al 29 aprile 2020, secondo i dati diffusi dal Ministero del Lavoro, erano saliti a 1.827.792, di cui 1.606.617 passati allo smart working durante l’emergenza coronavirus. Ancora molti di più, invece, secondo uno studio di Cgil e Fondazione Di Vittorio che, al 18 maggio, stimava 8 milioni di lavoratori agili.

Smart working, fino a quando?

Una crescita vertiginosa. Ma la rivoluzione dello smart working è destinata a resistere nel tempo o durerà solo per il tempo dell’emergenza, ovvero fino al 31 luglio? È quella infatti la data fissata dal Decreto rilancio per l’accesso agevolato al lavoro agile dei per chi ha figli, sia nel privato che nella pubblica amministrazione.

Mascherina con o senza: fino a quando l’obbligo per le mascherine?

In dettaglio, gli articoli 90 e 263 del Decreto rilancio stabiliscono che i lavoratori dipendenti con almeno un figlio entro i 14 anni hanno diritto allo smart working durante l’emergenza coronavirus, la cui scadenza è fissata proprio al 31 luglio. Senza bisogno di siglare gli accordi individuali previsti dalla legge 81/2017, a patto che – naturalmente – il lavoro agile sia compatibile con la loro mansione.

Lo smart working nella pubblica amministrazione

Secondo quanto dichiarato dalla ministra Dadone al Corriere della Sera, il ricorso allo smart working nella pubblica amministrazione ha toccato punte del 90% durante l’emergenza Covid. E la percentuale dei dipendenti esonerati dal lavoro, secondo la ministra, è stata “residuale”.

Oltre il Decreto: cosa succede dal 31 luglio

Tutto destinato a finire il 31 luglio? No, almeno per gli Statali. In sede di conversione di legge del decreto rilancio un’emendamento ha prorogato lo smart working per il 50% dei lavoratori della pubblica amministrazione fino al 31 dicembre 2020 (qui i dettagli), introducendo per il 2021 il piano organizzativo del lavoro agile.

Anconella Garden 2020: gli eventi dell’estate nel parco di Firenze sud

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L’estate 2020 al parco dell’Anconella riparte dagli eventi del suo “garden”. Immerso nel cuore verde di Firenze sud “Anconella garden” è lo spazio dell’Estate Fiorentina che dal 18 giugno e fino al mese di settembre, anima il parco nel rispetto delle norme anticontagio. Il locale all’aperto, tra i primi a spalancare i battenti dopo il lockdown dovuto alla pandemia da coronavirus, proporrà una programmazione a base di musica, teatro e arte, tutti rigorosamente gratis.

Parco dell’Anconella: la programmazione (gratis) per l’estate 2020 e il ristorante

Sul piccolo palcoscenico allestito sotto gli alberi del parco dell’Anconella prenderà vita il programma di eventi a ingresso libero a cura di Diramazioni festival, che promette intrattenimento musicale, performance live e incursioni di teatro, poesia e pittura, a partire da domenica 21 giugno, data simbolica che decreta l’inizio ufficiale dell’estate. Il solstizio sarà festeggiato con una lunga giornata di festa dedicata a musica, arte e yoga all’aperto. Dalle 10 del mattino fino alle 20 sarà allestita una mostra di quadri sulla cancellata che corre lungo l’Arno mentre il parco si animerà di perfomance live.

Il locale all’aperto promette intrattenimento (e distanziamento) ma anche una cucina fusion che mescola sapori proveniente dall’oriente al gusto di casa nostra. Nel menù infatti c’è il Karaage, gustoso streetfood giapponese a base di pollo – il panin cu u’ purp – panino col polpo fritto di ispirazione partenopea – fino ai tacos messicani. Ma non è tutto, rimangono nel menù i grandi classici dello scorso anno: pizza, calzoni, covaccini e un fingerfood studiato su misura per chi alla cena preferisce un aperitivo gustoso.

Anconella Garden locale aperto Firenze sud ristorante

Parco dell’Anconella, come arrivare a Firenze sud

Per raggiungere il polmone verde (il più grande del quartiere e il secondo parco pubblico di Firenze per estensione dopo le Cascine) e più precisamente l’Anconella Garden basta cercare l’ingresso di via Villamagna 39d, facile da raggiungere e ben visibile sia per chi proviene da Varlungo sia per chi arriva dal centro e dall’altra parte della città.

Anconella Garden, il programma e gli orari

Lo spazio estivo è aperto tutti i giorni dalle 16 fino a tarda sera.  I primi tre giorni della settimana, dal lunedì al mercoledì, sanno dedicati a yoga, arte e letteratura, mentre dal giovedì alla domenica sul palco si alterneranno vari artisti della scena fiorentina e nazionale, in performance live previste tra le 19.30 e le 22.30. Il programma a cura di Diramazioni Festival è consultabile sulla pagina Facebook dell’Anconella Garden.

Bonus vacanze, 500 euro di “sconto” nel 2020: i requisiti, a chi spetta

Un bonus vacanze fino a 500 euro per chi sceglierà di trascorrere le sue ferie in Italia, durante l’estate ma anche nell’autunno-inverno 2020: è quello previsto dal decreto rilancio che ha definito i requisiti Isee per richiedere questo buono digitale da spendere per soggiorni in hotel, camping e strutture ricettive, un settore duramente colpito dall’emergenza Covid. A chi spetta? L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che queste agevolazioni sono rivolte alle famiglie con redditi medio e bassi, tramite il meccanismo del credito d’imposta (tax credit), con uno sconto immediato sulle spese sostenute per le vacanze e poi con un bonus da richiedere in sede di dichiarazione dei redditi.

Come funziona il bonus vacanze 2020: buono immediato e credito d’imposta

La norma è stata proposta dal Ministero per i Beni, le Attività culturali e per il Turismo (Mibact). Il bonus vacanze 2020, per un massimo di 500 euro, funziona su due diversi binari, con modalità diverse per richiederlo:

  • per l’80% è uno sconto anticipato dagli alberghi o dagli altre strutture ricettive in Italia (campeggi, residence, agriturismi, bed and breakfast e via dicendo) e quindi viene calcolato immediatamente sul prezzo del soggiorno
  • il 20% è riconosciuto come detrazione da richiedere in sede di dichiarazione dei redditi il prossimo anno, tenendo però la fattura o il documento commerciale o lo scontrino che dovranno riportare il codice fiscale di chi ha richiesto il bonus vacanze

Gli utenti potranno godere subito di una riduzione del prezzo della vacanza, mentre l’operatore turistico sarà rimborsato sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione e questo tax credit potrà essere ceduto anche a fornitori di beni e servizi, soggetti privati, banche o intermediari finanziari.

Bonus vacanze 2020: i requisiti, limite di reddito Isee, a chi spetta

Il bonus vacanze 2020, chiarisce l’Agenzia delle Entrare, spetta alle famiglie con un valore Isee sotto i 40.000 euro e l’importo del buono sconto varia in base al numero di componenti del nucleo familiare (quelli che risultano dallo Stato di famiglia anagrafico). La cifra massima del “buono vacanza” è di 500 euro ed è riservata alle famiglie con più di 3 persone, 300 euro alle coppie senza figli e 150 euro ai single.

Il bonus è utilizzabile da un solo componente per nucleo familiare dal primo luglio al 31 dicembre 2020 (quindi non è retroattivo per vacanze fatte prima di luglio). Il tax credit vacanze si aggiunge alle altre agevolazioni previste dal decreto rilancio per il 2020 come il bonus bici e il super ecobonus per le ristrutturazioni.

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Dove usarlo: nelle strutture che aderiscono ma non online

L’Agenzia delle Entrate, oltre a confermare i requisiti, ha definito la procedura per richiedere il bonus vacanze 2020, tramite una app (qui i dettagli) che genera un buono sconto virtuale da mostrare in tutte le strutture ricettive che aderiscono al progetto.

Il bonus vacanze 2020 si può usare solo un’unica soluzione in hotel, camping, agriturismi, bed & breakfast e imprese abilitate “all’esercizio dell’attività turistico ricettiva”, scrive l’Agenzia delle Entrate nella sua guida, ma ancora non c’è una lista completa delle realtà dove usarlo. Non potrà essere richiesto però se si prenoterà il soggiorno online su siti come Booking e Airbnb, mentre sarà possibile farlo tramite agenzie di viaggio e tour operator.