domenica, 3 Agosto 2025
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Nardella e Tombari inaugurano le Rampe del Poggi

Il nuovo impianto idrico delle Rampe del Poggi, completamente restaurato, è stato inaugurato oggi dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dal presidente della Fondazione CR Firenze Umberto Tombari.

Centinaia di persone, nonostante la pioggia, hanno atteso che l’acqua tornasse a scorrere, dopo un secolo, dalle fontane del complesso ideato da Giuseppe Poggi. Così il primo zampillo è stato salutato da un applauso e dalle note dell’Inno alla gioia di Beethoven.

Il restauro è stato finanziato interamente da Fondazione CR Firenze nell’ambito della normativa ‘Art Bonus’ ed è stato curato dal Comune di Firenze con la supervisione dei tecnici dello Studio Hydea, incaricato dalla Fondazione. Tutta l’operazione, eseguita dall’Impresa Bartoli che ha vasta esperienza in opere di restauro, ha comportato per la Fondazione un impegno economico complessivo di 2,5 milioni di Euro.

Nardella e Tombari inaugurano le Rampe del Poggi

Nardella: “Giornata storica”

“Oggi – ha detto il sindaco Nardella – è grande la gioia di rivedere questo complesso architettonico e monumentale tornare a funzionare come 100 anni fa. E di questa meraviglia ringrazio tutti coloro che ci hanno permesso di arrivare fin qui: a partire dalla Fondazione CR Firenze che ha finanziato l’opera, al Comune che ha seguito il restauro, fino a tutti coloro che ci hanno lavorato ogni giorno e ai fiorentini che ci hanno spronato affinché si completasse la riqualificazione delle Rampe. Siamo davvero molto felici per questa giornata indimenticabile e storica’’.

Tombari: “Grandi cose possibili se l’obiettivo è condiviso”

“Un intervento molto impegnativo e con non poche difficoltà – ha sottolineato il presidente Tombari – completato in soli nove mesi. Il merito va alle maestranze per l’entusiasmo e l’alta competenza dimostrata. Firenze ha davvero delle eccellenze senza le quali il risultato non sarebbe stato questo e in tempi così rapidi. Ciò è avvenuto anche perché tutti abbiamo lavorato in armonia e in sintonia guardando al risultato finale. Dunque è possibile fare grandi cose se l’obiettivo è condiviso. Questo è quello che la nostra Fondazione ha cercato di fare in questi anni e sono orgoglioso di concludere il mio mandato con questa testimonianza che dimostra la capacità sinergica di una città e delle sue massime istituzioni’’.

 

 

Elezioni, Nardella: “Rivoluzione verde per dimezzare il traffico”

Una rivoluzione verde all’inizio del mandato, traffico dimezzato entro la fine del quinquennio con il completamento delle tramvie. È quanto annunciato da Dario Nardella, sindaco uscente e candidato della coalizione di centrosinistra.

Interrogato dal Corriere fiorentino sulle prime cose da fare in caso di rielezione, Nardella ha detto: “Presenterò con Alia, nei primi 30 giorni del prossimo mandato, il nuovo piano di gestione e smaltimento rifiuti. E poi nei successi 30 giorni presenterò il progetto dello “scudo verde” per limitare l’accesso in città dei mezzi inquinanti in città”.

Nardella: “Completamento delle tramvie per dimezzare il traffico”

Misura che, unita al completamento delle tramvie, dovrebbe dimezzare il traffico in ingresso a Firenze, da 200 mila a 100 mila veicoli al giorno, secondo quanto affermato da Nardella.

Nardella ha parlato anche dell’avanzamento dei progetti per il completamento del sistema tramviario. “La cosa divertente – risponde – è che i miei avversari usano gli stessi argomenti usati dall’amico Mario Razzanelli 20 anni fa, senza mai proporre alternative innovative se non la solita metropolitana. Io farò tesoro dell’esperienza delle linee precedenti per realizzare cantieri leggeri e con tempistiche più chiare per la linea verso sud-est. Il tram passa già attraverso porzioni di viali importanti, come alla Fortezza e viale Talenti. Faremo molto meglio, imparando anche dagli errori”.

Nardella chiuderà la campagna elettorale in piazza Berlinguer

Un luogo fuori dal centro storico, con un pensiero a Mandela e uno a Berlinguer: così il sindaco Dario Nardella chiuderà la campagna elettorale per le elezioni comunali di Firenze, venerdì 24 maggio: l’appuntamento è in piazza Berlinguer (davanti al Nelson Mandela Forum) dalle 20.

Per la chiusura della campagna elettorale Nardella ha scelto una piazza lontana dal centro della città, per riportare i Quartieri ad essere protagonisti della vita politica cittadina. L’intitolazione dello spazio del Quartiere 2 ad Enrico Berlinguer fu annunciata da Nardella nel corso della campagna elettorale di 5 anni fa, ed è stata realizzata pochi mesi dopo l’elezione a sindaco, alla presenza dei familiari di una delle figure più importanti della storia della sinistra italiana.

Nardella chiuderà la campagna elettorale di fronte al Nelson Memorial

Il palco dal quale Nardella chiuderà la campagna elettorale sarà rivolto verso un altro luogo simbolo della città, il Nelson Memorial, all’ingresso del Mandela Forum: il memoriale, inaugurato il 14 febbraio 2018 da Nardella insieme alla nipote di “Madiba” Ndileka Mandela, riproduce la cella di Robben Island dove l’ex presidente del Sudafrica Nelson Mandela è stato chiuso per 18 anni, e ricorda  i principi per i quali Mandela si è battuto per tutta la sua vita: pace, libertà, fratellanza tra i popoli.

Nardella chiuderà la campagna elettorale in piazza Berlinguer

Elezioni, il centrodestra presenta dieci punti per il turismo

Dieci punti per il turismo, dieci proposte che la coalizione del centrodestra presenta in vista delle elezioni amministrative di Firenze. Se ne è parlato ieri sera durante “#Aperturismo”, l’evento elettorale del candidato Roberto Boccacelli della Lista Civica Firenze che si è tenuto alla discoteca Yab. All’iniziativa erano presenti anche il candidato sindaco Ubaldo Bocci e la candidata Laura Solare.

Boccacelli, fiorentino di San Frediano, di professione albergatore, si occupa di turismo da oltre 35 anni. Per questo ha elaborato un programma di idee sul tema, condiviso poi con il candidato sindaco della coalizione di centrodestra.

Elezioni, il centrodestra presenta dieci punti per il turismo

Sconto sulla Tari (che il candidato definisce non ancora quantificabile) per le attività artigiane e le startup non turistiche che oeprano all’interno del perimetro Unesco del centro storico, con l’estensione della Ztl a tutta l’area.

Richiesta al Ministero di prolungare l’orario di apertura dei musei fino alle ore 22 ogni lunedì e durante l’alta stagione

Sviluppare il turismo congressuale, definito “di migliore qualità”, per favorire occupazione, integrazione e ricchezza. Un modo, inoltre, per contrastare il turismo “mordi e fuggi” aumentare i soggiorni in città.

Qualificare turismo e decoro urbano: la città a dimensione di turista “residenziale” favorisce lo sviluppo del tessuto sociale cittadino.

Favorire il turismo artigiano con mappe dedicate e percorsi per botteghe.

Incentivare il turismo legato agli eventi culturali, in centro e nelle periferie.

Mobilità elettrica “green”, con taxi e maggiori opportunità di trasporto pubblico. Incentivare lo sviluppo della green awarness (Consapevolezza Verde) nella residenza e nel mondo dell’ospitalità.

Una tassa di scopo da concordare con Q1 e le associazioni non turistiche per disincentivare il turismo mordi e fuggi. I ricavi serviranno per alleggerire la tassa di soggiorno pagata da quei turisti che restano a dormire in città. Rimodulazione della tassa attuale per fasce, favorendo gli alberghi periferici in bassa stagione, penalizzati dalla vicinanza con i comuni limitrofi che hanno tasse più basse.

Sconto del 50 per cento sull’Imu per chi affitta ai residenti. Inoltre, chi deciderà di vivere in centro non pagherà né Imu, né Tari. Una misura che ha l’obiettivo di fermare la desertificazione del centro storico.

Nuova regolamentazione del mondo dell’ospitalità. Ad esempio, il Registro unico dell’Ospitalità.

Turismo, i dieci punti del centrodestra per le elezioni

“In questi anni ho visto cambiare molto il mondo dell’ospitalità a Firenze”, ha detto Boccacelli.  “La concorrenza sicuramente è uno stimolo importante per una economia che cresce ma la concorrenza, a mio parere, deve essere leale, stesse armi per tutti. È per questo che nel mio programma ho previsto un registro unico dell’ospitalità, dove tutte le figure professionali che vorranno fare ospitalità dovranno stare alle stesse regole e alle stesse leggi”.

 

1969, miracolo viola: i 50 anni dallo scudetto della Fiorentina

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Gli Scudetti della Fiorentina sono arrivati sempre dopo anni difficili. Specialmente quello di cinquanta anni fa, il più imprevisto dopo la rivoluzione calcistica del ’65. Quell’anno, infatti, venne eletto alla presidenza Nello Baglini che ereditò un deficit di quasi un miliardo di lire. Baglini non si fece subito amare dalla piazza e a Firenze iniziò subito la polemica: la Fiorentina si stava privando dei suoi campioni!

Nei bar, vicino al Comunale, i tifosi protestavano. Furono costretti a partire gli idoli di Firenze: “l’Uccellino” Kurt Hamrin, ma anche stelle del settore giovanile come Albertosi e Brugnera destinati al Cagliari, Bertini ceduto a Milano, sponda Inter.

Lo Scudetto della Fiorentina: giovani gioielli

Sembrava un disastro annunciato, ma Nello Baglini si dimostrò un grande intenditore di calcio. Cominciò potenziando il settore giovanile, creando numerose società satellite e ricreando con tutte le realtà calcistiche fiorentine uno stretto rapporto di collaborazione. Uno dei primi gioielli che il presidente portò a Firenze fu De Sisti, 22 anni, talento che si abituò subito a giocare ad alti livelli.

Ma il grande investimento fu quello di far maturare i tanti giovani che erano già nel vivaio viola. Si circondò di tecnici più che di dirigenti e un anno prima della vittoria dello Scudetto ’68/’69 arrivò Amarildo, uno dei geni della Seleçao. Con Esposito, Chiarugi, Ferrante, Brugnera e Merlo. Erano tutti giovanissimi e inesperti e lo stesso tecnico gigliato, Pesaola, dopo un’amichevole estiva affermò: “Se con questa squadra vinco lo Scudetto, mi faccio frate”. Esclamazione che sorprendentemente lo rese simpatico ai fiorentini e fu sicuramente determinante per vincere il campionato. Pesaola era passionale e grintoso, la chioccia perfetta per il talentuoso e bizzoso Amarildo e per i tanti terribili ragazzini in rosa.

Un inizio difficile

Presto quella squadra iniziò a giocare un calcio bello, veloce e con tanta fantasia, ma la formazione titolare non sembrava ancora pronta per la Serie A. Le prime giornate di campionato non furono convincenti. Alla quinta giornata la Fiorentina affrontava il Bologna e il derby dell’Appennino lo vinsero i felsinei: a Firenze tornarono i mormorii.

Lo Scudetto della Fiorentina

Allenatore e giocatori si guardarono negli occhi. C’è chi sostiene che seguì una lunga litigata, ma poco importa. Quella Fiorentina divenne bellissima e vincente. Il 24 novembre a Milano contro l’Inter la Fiorentina vinse dominando. Fu la svolta di una cavalcata vincente. A gennaio la vittoria per 2-1 contro la Juve fece esplodere la città. Firenze e la Fiorentina erano un fiume in piena, da quel momento non ci furono avversari che potessero contrastarla e fu Scudetto. Una delle pagine di sport più belle della storia.

Tutta la storia del Teatro del Maggio nel suo nuovo Archivio

In oltre 300 metri quadrati di spazi e in 500 metri di scaffalature è conservata tutta la storia del Teatro: apre il nuovo Archivio del Maggio Musicale Fiorentino, un “tesoro” fatto di bozzetti, foto, manifesti, cimeli, modelli scenici, registrazioni, pellicole che ripercorre la storia del teatro e di chi lo ha frequentato e svela il “dietro le quinte” degli spettacoli. Tra i gioielli ci sono l’autografo con dedica musicale di Gioachino Rossini alla Società Filarmonica Fiorentina del 1854, la viola appartenuta al maestro Giulini, i costumi di scena donati da Renata Tebaldi, Ebe Stignani e Karl Lagerfeld, il programma di sala del primo concerto dell’Orchestra stabile fiorentina diretta da Vittorio Gui, l’autografo di Igor Stravinskij con dedica a Vittorio Gui del 1932, le lettere e i telegrammi di Carlos Kleiber e Franco Zeffirelli per la messinscena di Traviata, nel 1983-1984.

La documentazione ripercorre la storia del Teatro del Maggio a partire dalla fondazione, nel 1928, dell’Orchestra Stabile Fiorentina per poi proseguire con le edizioni del celebre Festival del Maggio Musicale, organizzato dal 1933 fino ai giorni nostri. Nell’archivio, che ha sede nel Teatro, è conservato tutto ciò che sta dietro a ogni rappresentazione, dai carteggi ai documenti amministrativi fino alle fotografie alle piante degli allestimenti scenici e a tutto il materiale grazie al quale è possibile ricostruire la storia di ciascuna rappresentazione e, di conseguenza, del Maggio stesso.

Il sovrintendente Chiarot: “Archivio aperto alla città”

“In queste stanze è concentrata la nostra storia – ha detto il sovrintendente del Maggio Cristiano Chiarot, che ha inaugurato l’archivio insieme al sindaco Dario Nardella -, una storia incredibilmente ricca e sfaccettata, che unisce e celebra tutte le arti. Dalla musica alla danza, dalle arti figurative dei più grandi protagonisti del Novecento e della contemporaneità fino all’altissimo artigianato delle maestranze che per questo teatro hanno lavorato e lavorano tutt’oggi. Questo non è solo un archivio ma una summa di storia della musica e dell’arte, un grande orgoglio per noi e – speriamo – un aiuto per i ricercatori che utilizzeranno queste stanze per studiare il passato e per costruire, tassello dopo tassello, la storia del teatro futuro”.

L’archivio “è aperto alla città, all’Università, ai giovani e agli studiosi che fino ad oggi, con fatica, riuscivamo ad ospitare in piccole stanze. Oggi queste persone hanno la possibilità di studiare e di rivivere le rappresentazioni musicali e teatrali all’interno di uno dei più importanti archivi di storia del teatro italiano”.

Il nuovo archivio del Teatro del Maggio è frutto della collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana che ha indicato il personale specializzato e con l’Opificio delle Pietre Dure che ha provveduto al restauro di una prima parte dei modellini scenici.

StrateCo: a Firenze si imparano (gratis) le strategie di comunicazione

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Ai tempi dei social e della Rete, “chi non comunica scompare”.  E’ questo il titolo della sesta edizione di StrateCo, evento gratuito sulle strategie e sulle tecniche della comunicazione, in programma il 18 maggio (dalle 10 alle 13.30) al Teatro La Compagnia di Firenze.

Durante la giornata, gratuita, si potrà assistere all’intervista di Dario Nardella allo scrittore Antonio Dikele Distefano, ascoltare la musica dei ragazzi de Lo Stato Sociale, seguire il punto di vista di Laura Boldrini e di Selvaggia Lucarelli su revenge porn, social e società, sentire le storie di Sofia Viscardi, youtuber seguitissima sui social, inserita da Forbes tra gli italiani under 30 più influenti.

StrateCo, i “maestri” della comunicazione


Tra gli ospiti ci saranno anche i The Jackal, Ghemon, Diodato, Maccio Capatonda, Gabriele Corsi, l’influencer Irene Graziosi con “Venti” e la band toscana del rock-italiano The Zen Circus. Artisti, giornalisti, musicisti, influencer, e politici si confronteranno sull’evoluzione dell’arte del raccontare e del comunicare, insegnando le strategie di comunicazione: dalla viralità nel contemporaneo ai talk show nell’era dei social network alla musica d’autore intesa come storytelling digitale, sociale e narrativo all’evoluzione social-culturale della società.

“Conoscere quali sono gli strumenti della comunicazione a nostra disposizione ci consente di acquisire maggiore coscienza del nostro vissuto” spiegano gli organizzatori.
StrateCo è un workshop formativo sulla comunicazione, nato e ideato da Benedetto Gerbasio, visual design e creativo pubblicitario.

I volontari ripuliscono il parco dell’Albereta per “Liberi dai rifiuti”

Guanti, sacchetti in mano, maglietta verde e tanta voglia di prendersi cura di una parte di città. 200 volontari, tra cui anche 50 bambini della scuola Carducci, hanno ripulito il parco dell’Albereta dalla sporcizia, nella mattinata di venerdì 17 maggio, per “Liberi dai rifiuti“. In tutto sono stati riempiti 70 sacchi, per un totale di 150 chili di rifiuti.

Si tratta dell’iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Unicoop Firenze insieme a Legambiente, che con 17 tappe in altrettanti luoghi della Toscana tra fiumi, parchi urbani e spiagge, sta sensibilizzando i cittadini sull’importanza di azioni eco-compatibili. Questi appuntamenti sono l’ultima fase del progetto Ecooperare che ha dato vita anche alla prima guida partecipata all’ecologia quotidiana.

“Una Firenze plastic-free”

All’evento a Firenze sud ha partecipato anche il sindaco Dario Nardella: il primo cittadino si è armato di guanti e maglietta per dare la caccia ai rifiuti abbandonati da cittadini poco attenti all’ambiente.

“Sono felicissimo di questa e di altre iniziative che si stanno moltiplicando a favore dell’ambiente nella nostra città – ha commentato Nardella -. L’ambiente è un valore che dev’essere sempre più centrale nella politica. Alle nuove generazioni che ci chiedono impegni precisi non bastano le parole, dobbiamo portare i fatti: diminuzione del traffico veicolare, un Arno sempre più pulito e vivibile, iniziative contro l’inquinamento domestico, mobilità integrata per il contrasto alle emissioni, una Firenze plastic-free“.

Liberi dai rifiuti parco Albereta Firenze sud“Liberi dai rifiuti” non solo al parco dell’Albereta

Il prossimo appuntamento con “Liberi dai rifiuti” nell’area fiorentina è fissato per venerdì 24 maggio a Scandicci, con la pulizia delle sponde del fiume Greve. Partenza alle ore 9.30 dalla scuola primaria Dino Campana in via Allende, a poche centinaia di metri dal confine comunale con Firenze. A partecipanti sarà consegnato il kit con guanti e sacchetti, oltre a una maglietta “firmata” dal disegnatore Makkox e una piccola merenda offerta da Unicoop Firenze.

Nardella, no ai confronti se c’è CasaPound

Dario Nardella dice no ai confronti pubblici tra candidati sindaco ai quali partecipi anche Saverio Di Giulio, il candidato di CasaPound.

Il sindaco uscente e candidato del centrosinistra stamani non ha preso parte alla tribuna elettorale organizzata dalla Rai. Erano invitati i nove in corsa per Palazzo Vecchio. Nel pomeriggio non sarà neanche al confronto promosso dall’Ordine degli architetti di Firenze.

Sulla stessa linea anche Mustafa Watte, candidato della lista civica Punto e a Capo. Era assente stamani e lo sarà anche al confronto del pomeriggio.

Elezioni Firenze 2019: candidati, sondaggi, quando si vota

Nardella, no ai confronti se c’è CasaPound

Così, invece che alla tribuna elettorale della Rai, Nardella stamani era in veste di sindaco all’iniziativa “Liberiamoci dai rifiuti” organizzata da Unicoop Firenze e Legambiente al parco dell’Albereta.

“Firenze ha un’identità, una storia e dei valori molto chiari, a cominciare da quelli dell’antifascismo“, ha detto Nardella rispondendo ai giornalisti. “Dopo quello che è successo a Casal Bruciato, su cui peraltro sta indagando la Procura di Roma, e dopo le dichiarazioni che abbiamo sentito qui a Firenze sulla cittadinanza italiana per discendenza, ho deciso di non partecipare a iniziative che vedano protagonista anche il candidato di CasaPound“.

“Di fronte a gesti, parole che ricordano il fascismo e il razzismo – ha aggiunto Nardella – si deve tracciare una linea di demarcazione molto chiara. Io lo faccio, prima di tutto per rispetto della storia e dei valori di Firenze”.

Watte: “CasaPound omofobi e razzisti, noi non partecipiamo”

Motivazioni del tutto simili quelle del candidato di Punto e a Capo Mustafa Watte. Le riporta in una nota inviata al responsabile della redazione della Rai di Firenze e poi trasmessa alle altre testate.

“Gentile capo redattore, continuano a chiamarci ad incontri dove è prevista la partecipazione di un rappresentante di CasaPound. Si tratta di una organizzazione che fa apologia di fascismo. Gli appartenenti sono omofobi e razzisti. Punto e a Capo si riconosce nei valori democratici e del antifascismo e non parteciperà a nessun incontro dove è prevista la presenza di CasaPound”.

Come sono le rampe del Poggi dopo il restauro, le foto

A Firenze le rampe del Poggi si animano: fontane, cascatelle, giochi d’acqua da piazzale Michelangelo fino a Torre San Niccolò. Dopo il restauro l’opera progettata dall’architetto Giuseppe Poggi ai tempi di Firenze Capitale è tornata a vivere.

Il restauro della rampe del Poggi a Firenze

Gli interventi sono stati finanziati con 2 milioni e mezzo di euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze grazie all’Art Bonus e hanno permesso di mettere a nuovo l’impianto idraulico e idrico, che adesso è basato sul ricircolo d’acqua grazie a una cisterna da 27mila litri installata ai piedi di Torre San Niccolò.

Le 5 grotte e la grande vasca che si trovano su 3 diversi livelli sono state ripulite con il recupero delle superficie decorata. “Le Rampe sono un luogo davvero magico per Firenze – ha osservato il sindaco di Firenze Dario Nardella – Finalmente abbiamo recuperato e valorizzato come Firenze merita questa porzione di città. Credo che sia la più importante operazione di art bonus in Italia, per quanto riguarda l’impegno economico, nel 2019″.

La festa

Per celebrare il termine delle operazioni di restauro è stata organizzata la manifestazione “Rampe in festa” con iniziative gratuite per grandi e piccoli nel pomeriggio di sabato 18 maggio.

La festa per il restauro delle fontane e delle cascate del Poggi è stata rinviata causa maltempo. Confermata invece l’inaugurazione del nuovo impianto idrico.

Nardella e Tombari inaugurano le Rampe del Poggi