giovedì, 15 Maggio 2025
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Piazza Indipendenza, camion dei rifiuti in fiamme

Un incendio a un camion per la raccolta dei rifiuti ha bloccato il traffico nella zona di piazza Indipendenza, nel centro di Firenze. È successo nella prima parte della mattina di martedì 26 marzo. Il mezzo di Alia era impegnato nel normale giro per svuotare i cassonetti quando nel vano posteriore si è sviluppato un principio di incendio.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme. Nella zona, per poco più di un’ora, si sono registrati rallentamenti e code, sopratutto sulla direttrice tra via Ridolfi e via XVII aprile . Il camion è stato poi rimosso e il traffico è tornato regolare, ha informato su Twitter l’assessore alla mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti.

piazza indipendenza traffico incendio
Foto: Leila Zoia

Fontana del Nettuno, Firenze festeggia il restauro

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La Fontana del Nettuno di Firenze riaccende i suoi giochi d’acqua e torna all’antico splendore. L’inaugurazione del “Biancone”, in occasione del Capodanno fiorentino, ha visto in piazza della Signoria una grande festa con luci, musica e acrobazie. Da una parte la ricostruzione storica di Philippe Daverio, dall’altra uno spettacolo che ha messo insieme note, teatro e coreografie a cura del Maggio musicale fiorentino.

Il restauro, iniziato nel febbraio del 2017, ha consentito di ripulire la fontana e le statue che la decorano, ma anche ha permesso di rinnovare l’impianto idraulico e i giochi d’acqua, che erano “fermi” da oltre 30 anni. L’opera di Bartolomeo Ammannati ha adesso anche una nuova illuminazione notturna e un sistema di videosorveglianza.

Ferragamo e l’Art bonus

Gli interventi, per un milione e mezzo di euro, sono stati finanziati totalmente dalla casa di moda Salvatore Ferragamo, grazie all’art bonus. “Finalmente – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – restituiamo alla città uno dei suoi simboli più amati: dopo questo restauro la fontana dell’Ammannati è veramente splendente e bellissima. Siamo felici che adesso tutti potranno nuovamente ammirarla e che la fontana torni ad animarsi con nuovi getti d’acqua coreografici che finalmente hanno tutta la potenza pensata dallo scultore e che non potranno non affascinare i visitatori”.

Inaugurazione Fontana Nettuno piazza Signoria
FOTO Enrico Ramerini / CGE Fotogiornalismo

Dal 2014 al 2019 il Comune di Firenze ha investito 66,5 milioni di euro nel restauro del patrimonio culturale, il 27% dei fondi è arrivato da privati grazie all’Art bonus e all’iniziativa Florence I Care.

La fontana del Nettuno

Si tratta della prima fontana pubblica realizzata a Firenze grazie a un concorso bandito dal granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici nel 1559, che vide un testa a testa tra Benvenuto Cellini e Bartolomeo Ammannati. La costruzione avvenne tra il 1560 e 1574, ma l’opera fu inaugurata quando ancora non era del tutto conclusa, in occasione delle nozze tra Francesco I de’ Medici e la granduchessa Giovanna d’Austria, il 18 dicembre del 1565.

Fontana Nettuno Firenze Biancone Ammannati
FOTO Enrico Ramerini / CGE Fotogiornalismo

La storia del Nettuno è stata piuttosto travagliata con i primi danni documentati che risalgono addirittura al 1592. Nell’Ottocento fu rubata una statua raffigurante un fauno, le zampe dei cavalli sono state invece spezzate più volte durante gli anni Ottanta, mentre il Biancone ha “perso” la mano destra nel 2005 quando due ragazzi tentarono di scalare la statua.

Liliana Segre è cittadina onoraria di Firenze

Firenze consegnerà a Liliana Segre la cittadinanza onoraria. Lo ha deciso il Consiglio comunale, con il voto favorevole di 28 consiglieri su 28 presenti, che hanno dato l’ok alla delibera.

“Siamo reduci dalla manifestazione antifascista di sabato a Prato che ha ricordato, a tutti noi, che al di là della sparuta pattuglia di manifestanti pro fascismo, c’è strisciante nel Paese una tendenza a ritrovare ragioni di discriminazione, di separazione tra cittadini e cittadine, di emarginazione di minoranze – ha detto la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi – Non c’è giorno più giusto di questo per dare, invece, un segnale istituzionale forte come quello che daremo approvando la delibera che concede la cittadinanza onoraria a Liliana Segre”.

La storia di Liliana Segre

Liliana Segre, classe 1930 e senatrice a vita, è una testimone dell’Olocausto: all’età di 14 anni è stata deportata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau e poi in quello di Malchow (Ravensbrück). È stata l’unica componente della sua famiglia a sopravvivere allo sterminio.

“Voglio anche testimoniare due aspetti della sua vita e della sua testimonianza – ha proseguito la vicesindaca Giachi – anzitutto il silenzio: per oltre 40 anni non ha parlato di quella  esperienza perché percepiva intorno a sé la necessità di rimuovere quel momento, una sordità diffusa. Un silenzio a volte comprensibile ma molto pericoloso. Ed è quello che anche oggi è molto pericoloso: più che la sparuta minoranza in camicia nera che a Prato inneggiava al fascismo – ma erano una sparuta minoranza anche quelli che costituivano i fasci cento anni fa –  ci deve preoccupare il silenzio di coloro che rimuovono questo orrore e questa bruttura dalla società contemporanea. Rimuovendone la comprensione gli lasciano spazio”.

Forte vento a Firenze: scuole aperte, chiuso il mercato delle Cascine

Allerta arancione per il forte vento a Firenze, come in tutta la Toscana, fino alle ore 18 di martedì 26 marzo 2019. L’allerta riguarda oltre a Firenze, anche i Comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa. In pianura sono previste raffiche fino a 90 chilometri orari. In serata e nella giornata di mercoledì 27 marzo l’allerta scenderà al codice giallo.

Scuole aperte, ma giardini chiusi

Per il vento forte il sindaco di Firenze Dario Nardella ha deciso, nella giornata di martedì 26, la chiusura dei parchi e dei giardini pubblici ad accesso regolamentato, dei cimiteri comunali e la sospensione delle attività cimiteriali con l’esclusione di quelle considerate improrogabili e urgenti.

Aperte le scuole, ma l’ordinanza vieta le attività all’aperto nei giardini e nei parchi delle scuole di ogni ordine e grado dove sono presenti alberi.

Vento Firenze allerta protezione civile giardini scuole mercato Cascine

Vento Firenze allerta protezione civile giardini scuole mercato Cascine

Vento a Firenze, chiuso il mercato delle Cascine

Sospesa anche “l’attività di vendita e somministrazione su suolo pubblico che si tiene al mercato settimanale delle Cascine”. Il sindaco Nardella raccomanda inoltre “di non frequentare le aree verdi liberamente accessibili”. Per informazioni e segnalazioni è possibile chiamare la protezione civile comunale al numero 0557890.

Chiuso il giardino di Boboli

Per il forte vento, informano le Gallerie degli Uffizi, è chiuso anche il giardino di Boboli, oltre a quello delle Scuderie Reali di Porta Romana. La riapertura è prevista per domani, “salvo persistenza delle condizioni meteo avverse”, si legge in un comunicato ufficiale.

A maggio il memoriale di Auschwitz all’Ex di Firenze

“Per l’inaugurazione del memoriale di Auschwitz all’Ex 3 di Firenze stiamo valutando diverse date all’inizio di maggio, tra cui anche l’8 maggio, giorno in cui si ricorda la fine della seconda guerra mondiale”. L’annuncio arriva da Alessio Ducci, presidente dell’Aned di Firenze, l’associazione nazionale ex deportati.

Nel complesso di piazza Bartali, chiuso dal 2012, prenderà posto il primo museo del Paese dedicato alla Memoria, che ospiterà il memoriale italiano di Auschwitz, ma anche i materiali che arrivano dal museo della deportazione e della resistenza di Prato.

L’obiettivo, spiega Ducci, è quello di creare un percorso che attraverso video, testimonianze e lo stesso memoriale, faccia toccare con mano soprattutto alle nuove generazioni questo momento buio della storia. Previsti percorsi didattici per le scuole, ma il museo sarà aperto anche al pubblico con un biglietto d’ingresso simbolico di pochi euro.

Memoriale di Auschwitz all’Ex 3, il crowdfunding Coop.fi

Intanto si sta concludendo il restauro del Memoriale, affidato all’opificio delle Pietre dure: per l’ultima parte del recupero e dell’allestimento, Unicoop Firenze ha lanciato una raccolta fondi che sta per raggiungere l’obiettivo dei 40mila euro, grazie a oltre 10mila donazioni alle casse dei supermercati Coop.fi (che saranno raddoppiate dalla cooperativa), 10 cene e 3 visite guidate alla sinagoga di Firenze a cui hanno partecipato 100 persone.

L’evento finale di questa campagna è una grande cena di finanziamento che martedì 26 marzo richiamerà al Tuscany Hall di Firenze mille persone e artisti come Alice, Bandabardò, Enrico Frinck che si alterneranno sul palco.

“Una volta inaugurato il Memoriale, lavoreremo insieme ad Aned per creare iniziative e far visitare il museo ad adulti e ragazzi – ha spiegato Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne di Unicoop Firenze – con le nostre proposte educative per le scuole coinvolgiamo ogni anno 70mila tra bambini e ragazzi, anche con percorsi dedicati alla memoria”.

Ex 3 Firenze museo Memoria memoriale Auschwitz restauro

Cos’è il memoriale

Il Memoriale italiano di Auschwitz è un’imponente opera d’arte a forma di spirale, firmata tra gli altri da Primo Levi e dal compositore Luigi Nono, che fu inaugurato nel 1980 nel blocco 21 del campo di concentramento. Dal 2014 è stato smantellato per decisione del governo polacco e “sfrattato”: il Comune di Firenze si è così candidato a ospitare l’opera, con il finanziamento della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di risparmio di Firenze per un totale di 2,5 milioni di euro. Durante il restauro però sono sorte alcune problematiche ed è stato necessario raccogliere altri 40mila euro.

Il nuovo museo all’Ex 3 ospiterà al piano terra una sala multimediale e la mostra permanente che documenta le deportazioni naziste, mentre al primo piano prenderà posto il memoriale.

Com’è il clima a Firenze, l’indagine del Sole 24 ore

Un posizionamento a metà classifica, con un “voto” sotto la media nazionale. È questa la fotografia dell’andamento del clima a Firenze scattata dal Sole 24 ore che per la sua tradizionale indagine sulla qualità della vita quest’anno prenderà in considerazione un nuovo indice, quello del benessere legato alla situazione climatica in 107 città italiane capoluogo di provincia.

In particolare Firenze, sul fronte climatico, si ferma a 567 punti e arriva al 51esimo posto, mentre le città con il migliore clima del Paese sono Imperia (prima con 799 punti), seguita da Catania (731 punti) e Pescara (729).

Il clima a Firenze e la ricerca del Sole 24 ore

La ricerca ha elaborato, per ogni singolo dei 10 fattori presi in considerazione, il dato medio degli ultimi 10 anni, tra il 2008 e il 2018 e ha analizzato anche l’andamento della temperatura media nell’ultimo decennio, che è risultata ovunque in aumento.

In particolare Firenze si classifica 71esima, dopo Prato e Pistoia, per le ore di sole al giorno (in testa alla classifica, per questo singolo aspetto, invece Siracusa, Agrigento e Catania), 65esima, dopo Prato, per le giornate calde con temperature percepite sopra i 30 gradi, 84esima per le ondate di calore, 67esima per la brezza estiva, 52esima per l’alto tasso di umidità, 59esima per le raffiche di vento e 41esima per i giorni di pioggia. E ancora 59eisma per nebbia e 41esima per i giorni freddi. Meglio invece per gli eventi meteorologici con più di 40 millimetri di pioggia in un’ora, per cui Firenze è al 23esimo posto.

Indice clima 24 Sole 24 ore dati Firenze

Sul sito del Sole 24 ore la classifica completa delle città italiane con il clima migliore.

Bici: operazione “rastrelliere pulite”, tappa a Firenze sud

A Firenze continua l’operazione “rastrelliere pulite”: la nuova tappa del progetto è nel Quartiere 3 di Firenze, martedì 26 marzo, quando entrerà in azione la task force composta dalla polizia municipale, dal personale di Alia e di Sas che si dedicherà alla pulizia e agli interventi di manutenzione delle rastrelliere per le biciclette individuate sulla base di una ricognizione sul territorio.

I proprietari delle bici sono stati avvisati grazie a cartelli che sono stati affissi nelle strade interessate.

Operazione “rastrelliere pulite”, la lista delle strade

Ecco nel dettaglio le vie e le piazze dove si svolgeranno gli interventi: piazza Dresda (dal numero civico 2 a via Erbosa), via Uguccione della Faggiola (a cavallo del numero civico 12), via Niccolò da Uzzano (dall’incrocio con via Uguccione della Faggiola), via Erbosa (tra i numeri civici 46 e 50), via Datini (fronte numero civico 27R), piazza Elia Dalla Costa (interno giardino fronte numero civico 43 di viale Giannotti), via di Ripoli (dal numero civico 75, dal numero civico 138/B, fronte numero civico 150), via Lettonia (da via di Ripoli verso via Norvegia lato sinistro secondo senso di marcia), via Kassel (in corrispondenza del numero civico 30 e dall’incrocio con via Austria verso via Nazioni Unite).

Dopo il Quartiere 3 l’operazione “rastrelliere pulite” ad aprile si sposterà nel Quartiere 4.

A Firenze corse gratis sui nuovi bus elettrici

Zero emissioni per il trasporto pubblico. Per la prima volta in Italia, a Firenze vengono sperimentati autobus 100% elettrici. Fino al 3 aprile è possibile salire a bordo e provare gratuitamente i bus da 12 metri Aptis, realizzati da Alstom.

Le corse gratis

I nuovi mezzi saranno in servizio lunedì sulla linea Ataf 1, martedì sul 6, mercoledì sul 14, giovedì sul 17, venerdì sul 20, sabato sul 23 e infine domenica sulla linea 32. Si tratta di una vera e propria prova sul campo che toccherà dopo Firenze altre 6 città italiane. I passeggeri potranno esprimere il loro gradimento sull’esperienza di viaggio votando a bordo e sui social media con i loro selfie e messaggi per Aptis #iosonoaptis all’account Twitter: @Aptis_Alstom

Dalla presentazione del prototipo di Aptis nel marzo 2017,4 veicoli di prova hanno già percorso più di 40mila chilometri in condizioni operative reali, nelle principali città d’Europa, tra Spagna, Francia, Belgio, Olanda e Germania.

Aptis Firenze bus elettrici prova
FOTO Enrico Ramerini / CGE Fotogiornalismo

Com’è fatto il nuovo bus elettrico Aptis

Aptis  ha un pavimento ribassato lungo 12 metri e grandi porte doppie, che permettono un accesso facilitato per sedie a rotelle e carrozzine. Altro “segno particolare” i finestrini panoramici, più grandi di un quinto rispetto a quelli dei bus tradizionali.

“Siamo felici che Alstom abbia scelto di partire dalla nostra città, che si sta confermando un modello a livello nazionale per il trasporto pubblico locale – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella -. Le nostre politiche ambientali e di mobilità sono ispirate alla sostenibilità ambientale e siamo convinti che l’elettrico sia una delle principali sfide da giocare per il futuro”.

Bus elettrici gratis Firenze
FOTO Enrico Ramerini / CGE Fotogiornalismo

Ad oggi, ha spiegato il primo cittadino, l’azienda per il trasporto pubblico fiorentino presenta la flotta più giovane e più ‘verde’ d’Italia, “siamo l’unica città italiana che è pienamente inserita negli standard europei per quanto riguarda la modernità degli autobus e il basso impatto ambientale”.

Rissa fuori da un locale di San Lorenzo

Botte e ceffoni nel cuore della notte della movida fiorentina. A scatenare la rissa è stato il “no” di un buttafuori, che ha impedito a due uomini visibilmente ubriachi, già noti agli addetti alla sicurezza, di entrare in un locale notturno di piazza del  Mercato centrale, nel quartiere di San Lorenzo.

Si tratta di un tunisino di 36 anni e di un marocchino di 27, che dopo il rifiuto della security del club si sono allontanati per poi tornare armati di una bottiglia di vetro rotta. A questo punto è scattata la rissa che ha coinvolto due buttafuori del locale, una terza persona e i due aggressori.

L’intervento delle volanti della Questura

Per sedare la zuffa, sul posto è intervenuta la polizia che ha fermato e denunciato i cinque per rissa. Tutti sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari per contusioni varie, dai sette ai trenta giorni.

Legacoop Toscana, Negrini confermato presidente

Il 13esimo congresso regionale riconferma Roberto Negrini presidente di Legacoop Toscana per altri quattro anni. A deciderlo i 300 delegati, rappresentativi dei diversi settori e aree territoriali, riuniti il 22 marzo all’auditorium della Camera di Commercio di Firenze per “Rivoluzioni cooperative: imprese di persone che generano comunità e futuro”.

Quella che riconferma alla propria guida Roberto Negrini è una realtà che conta 911 cooperative, 1.697.000 soci, 45mila addetti (il 58% donne) e un valore della produzione pari a 8 miliardi e 540 milioni di euro. Circa 5000 gli amministratori, il 15% sotto i 40 anni.

Legacoop Toscana: Negrini indica le priorità

Rafforzamento della cooperazione e rigenerazione cooperativa: sono due dei 10 punti indicati dal presidente di Legacoop Toscana in un “manifesto” di impegni per il prossimo mandato.
“In uno scenario esterno complicato, la nostra cooperazione è solida nei fondamentali – afferma Negrini – Alcune cooperative sono leader in molti settori, non solo economicamente ma anche e soprattutto socialmente, verso i soci e verso la collettività: dobbiamo sfruttare la vera potenzialità del nostro modello, tornare a essere più cooperative, rimettere il socio al centro dell’azione e continuare a impegnarci nella promozione della cultura cooperativa. Questi primi anni di impegno in questa direzione ci dimostrano che possiamo catturare l’interesse dei giovani, che condividono i nostri valori. Dobbiamo però cambiare passo e ‘andarli a cercare’, fargli capire cos’è una cooperativa e cosa rappresenta la nostra associazione, perché è finito il tempo in cui le cooperative si formavano seguendo altri percorsi”.

Secondo Negrini occorre un ‘pensiero cooperativo innovativo’: “Se la cooperazione è diventata una parte rilevante dell’economia del nostro territorio è perché nel passato i cooperatori hanno cercato di immaginare un futuro: in un momento in cui la politica non ha un pensiero di lungo periodo, noi abbiamo il dovere e la responsabilità di averlo”.

Per il presidente di Legacoop Toscana è essenziale rimettere al centro del dibattito pubblico e del comune sentire il lavoro e l’impresa: “Ci siamo illusi che l’apertura dei mercati potesse creare opportunità importanti anche per le cooperative, ma dopo una prima fase in cui la redditività dei lavori è stata significativa, oggi in moltissimi casi il valore aggiunto non è in grado di soddisfare le aspettative dei lavoratori né degli imprenditori. Le cooperative sono ‘fatte di lavoro’, per questo è fondamentale che il lavoro riacquisti il suo valore, sia attraverso le politiche sul reddito dei lavoratori e la tassazione del costo del lavoro per le imprese, sia dal punto di vista sociale” sostiene Negrini, che interviene anche nella discussione sui provvedimenti parlamentari sul salario minimo: “Credo che sia necessaria una politica salariale più equa, con aumenti che risultino percepibili. La posizione assunta dalla nostra associazione nazionale è pienamente condivisibile. Sarebbe bene sancire un principio: non si può guadagnare meno di una certa cifra; se c’è chi vince un appalto ma paga i lavoratori sotto il contratto collettivo nazionale di settore, l’appalto dovrebbe essergli tolto”.