domenica, 3 Agosto 2025
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Come sarà la nuova ludoteca dei Nidiaci di Firenze

I Nidiaci di Firenze avranno presto una nuova ludoteca, grande e luminosa e con un nuovo locale a supporto delle attività sportive. È quanto prevede il progetto presentato dal proprietario privato dell’area di via dell’Ardiglione, in Oltrarno, che ha ricevuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio a marzo.

Lunedì 15 aprile si è svolto il sopralluogo con la ditta per l’inizio dei lavori alla presenza del sindaco Dario Nardella, dell’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini e dell’assessore alla Toponomastica Andrea Vannucci.

Cosa prevede il progetto per i Nidiaci di Firenze

La nuova ludoteca d nascerà in una parte dell’edificio già esistente, che sarà ristrutturato, riorganizzato negli spazi e poi dotato di nuove aperture e ingressi. Così sarà realizzato anche l’accesso al nuovo locale di 70 metri quadrati a servizio dei Nidiaci per le attività sportive e anche ai bagni,  due per bambini e uno per operatori.

In tutto la ludoteca dei Nidiaci di Firenze potrà così contare su un totale di 100 metri quadrati di superficie a misura di bambino. L’illuminazione e l’areazione del nuovo locale sarà garantita da ampie finestre e dalla modifica delle aperture che già esistono nel vecchio edificio, con l’aggiunta di un lucernario. Sarà mantenuto il portico esterno che si svilupperà lungo la facciata principale dell’edificio.

Secondo l’accordo del 2014, i lavori, per un costo di 270mila euro, saranno a carico del privato, che nel settembre 2018 ha firmato la cessione gratuita dell’area del giardino dei Nidiaci al Comune di Firenze.

Si torna alle origini: si chiamerà “giardino dell’Ardiglione”

Secondo il sindaco Dario Nardella a questo risultato si è arrivati grazie alla partecipazione dei cittadini dell’Oltrarno. Accolta anche la proposta, arrivata dal basso, di chiamare questo luogo “giardino dell’Ardiglione”, come era in passato, e di intitolare il nuovo spazio polivalente a Fioretta Mazzei.

La storia dei Nidiaci

L’area dei Nidiaci da quasi 100 anni è l’unico spazio verde pubblico del quartiere di San Frediano. La ludoteca è chiusa dal 2012 dopo che la struttura è stata acquistata da privati: da allora i cittadini si sono riuniti nell’associazione Amici dei Nidiaci per gestire la parte pubblica del giardino e chiedere la riapertura della ludoteca.

 

Meteo, a Firenze una Pasqua 2019 in bilico tra sole e nuvole

Feste con l’ombrello o in un parco per il classico picnic? La Toscana dovrebbe restare all’asciutto fino al 21 aprile, ma dopo aver scartato l’uovo di cioccolato potrebbe saltar fuori qualche sorpresa per il lunedì dell’angelo.  Sono queste al momento le previsioni meteo per Firenze e la Pasqua 2019, che però – spiegano gli esperti –si conferma un periodo difficile da prevedere con molto anticipo.

L’incognita “spagnola” sul tempo pasquale

A creare incertezza è una circolazione depressionaria sulla Spagna che potrebbe arrivare fino all’Italia nel fine settimana pasquale e interessare in prima battuta il Nord per poi estendersi alle altre regioni e anche al Centro.

Temperature in risalita in Toscana

Dopo il fresco degli ultimi giorni, le temperature massime torneranno a salire verso valori primaverili e gradevoli già nei prossimi giorni e sopra la media, fino ai 24 gradi. A Pasqua è prevista una diminuzione delle massime.

Le previsioni meteo per Firenze: Pasqua 2019

Come detto le previsioni sono ancora incerte. Al momento si delinea un quadro tra sole e molte nuvole, con una probabilità di pioggia il lunedì dell’angelo, anche se è presto per avere un quadro più definito. Venerdì 19 aprile, a Firenze come in Toscana il cielo sarà soleggiato, sabato 20 aprile tra velato e parzialmente nuvoloso, con venti deboli. Al momento gli esperti prevedono tempo nuvoloso per la Pasqua a Firenze, ma senza piogge.

Pasquetta a rischio pioggia e ponte bagnato

Secondo le previsioni a 6-15 giorni del Lamma, il quadro muterà ancora nel giorno di Pasquetta, quando la Toscana potrebbe essere interessata dall’arrivo di una perturbazione, con la probabilità di pioggia del 40% sull’area fiorentina, associata a condizioni atlantiche più umide e con temperature in leggera flessione. Andrà peggio nei giorni seguenti, con il ponte tra il lunedì dell’Angelo e la festa della Liberazione caratterizzato dalla probabilità medio-alta di piogge, tra martedì 23 e mercoledì 24.

Leonardo visto da Giuliano Ghelli (in una mostra)

Acquerelli, acqueforti, acrilici su tela e una scultura. In tutto sono 33 le opere di che saranno esposte a Firenze, per la mostra “Leonardo da Vinci nell’arte di Giuliano Ghelli”, ospitata dal 24 aprile al 19 maggio in tre diverse sedi:  Villa Arrivabene, la Biblioteca Dino Pieraccioni e la Biblioteca Mario Luzi.

L’esposizione, curata da Simone Teschioni,  vuole approfondire la forte spirazione che il genio vinciano ha suscitato nel percorso artistico del pittore e scultore fiorentino, scomparso nel 2014. Partendo da un importante nucleo di opere, esposte nel 1992 al Castello Sforzesco di Milano, la mostra fiorentina indaga i punti di contatto tra lo sviluppo del linguaggio pittorico di Giuliano Ghelli e le tematiche trattate nei dipinti e negli studi di Leonardo da Vinci: dalla fascinazione per il volo all’interesse e lo studio dei corsi d’acqua.

“Leonardo da Vinci nell’arte di Giuliano Ghelli”

“Quale miglior luogo se non le biblioteche e Villa Arrivabene per accogliere le opere di Giuliano Ghelli legate agli studi su Leonardo da Vinci – dice il curatore Simone Teschioni – le sedi della mostra non sono casuali, ma sono state scelte in base ad un preciso parallelismo con la mostra di Milano del 1992: Villa Arrivabene, luogo cuore del Quartiere 2, richiama seppur a distanza per la ricchezza della sua storia a Palazzo Reale, in un confronto che non ha nulla da temere con la sede milanese. Le Biblioteche invece, luogo di studio sempre più ricco di giovani e un pubblico sempre più eterogeneo, sono perfette per accogliere le opere di Ghelli legate alla sua conoscenza approfondita su Leonardo da Vinci”.

Mostra Giuliano Ghelli Leonardo da Vinci Villa Arrivabene Firenze
Giuliano Ghelli – Dentro la collina della fantasia

La mostra “Leonardo da Vinci nell’arte di Giuliano Ghelli”, che sarà inaugurata mercoledì 24 aprile 2019 alle ore 17:30 a Villa Arrivabene, prende ispirazione dai festeggiamenti  per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. L’ingresso è gratuito.

La conferenza su Ghelli e Leonardo

In occasione della mostra il 9 maggio 2019 alle ore 17:30 si terrà anche una conferenza alla Biblioteca Mario Luzi, durante la quale verrà approfondita la conoscenza sull’arte di Giuliano Ghelli e il suo legame con Leonardo da Vinci.

Leonardo a Vinci. In mostra le origini del genio

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Nelle stanze del castello dei Conti Guidi, sede del Museo Leonardiano di Vinci, hanno preso posto antichi documenti, mentre suggestivi video indagano il rapporto tra l’illustre concittadino e la sua terra natia. Il protagonista della mostra Leonardo a Vinci. Alle origini del genio è però un piccolo “pezzo di carta”, grande 19 centimetri per 28, il cosiddetto “Paesaggio 8p” arrivato sotto scorta dagli Uffizi di Firenze.

Il Paesaggio 8P di Leonardo da Vinci (e il suo “lato B”)

È il primo disegno di Leonardo da Vinci, almeno il primo di cui gli studiosi abbiano avuto notizia fino ad oggi: è stato vergato il 5 agosto del 1473 e rappresenta le vedute care al grande maestro, come il Montalbano e la Valdienievole. La novità è che per questa  mostra, inaugurata in pompa magna con la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Vinci, il Museo Leonardiano permette di guardare anche il “lato B” del disegno, ossia il retro raramente mostrato al pubblico.Paesaggio 8P Leonardo a Vinci Alle origini del Genio mostraL’esposizione, parte del calendario di iniziative nazionali per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, continua fino al 15 ottobre 2019, ma il “Paesaggio 8P” per motivi di conservazione rimarrà solo fino al 26 maggio, poi i visitatori dovranno accontentarsi dei due grandi schermi touch con cui scoprire il disegno nei minimi dettagli, grazie a una scansione tridimensionale e ad altissima risoluzione a cui è stata sottoposta la preziosa opera di Leonardo.

Il Museo Leonardiano e la mostra “Leonardo a Vinci. Le origini del genio”

Accanto a questa pietra miliare dell’attività dell’artista e scienziato, in cui si riconosce già il tratto del genio toscano, nel museo Leonardiano di Vinci si affiancano una serie di documenti del Quattrocento che provengono dall’Archivio di Stato di Firenze, tra questi il protocollo notarile del bisnonno di Leonardo dove fu annotata data e ora di nascita del genio. E poi le ricostruzioni delle macchine vinciane, i progetti che Leonardo ideò per il territorio di Vinci, video immersivi per scoprire il rapporto tra Leonardo e la sua terra.

Mattarella a Vinci

In occasione dell’inaugurazione della mostra, fissata non a caso il 15 aprile giorno della nascita di Leonardo, a Vinci è arrivato anche il presidente della Repubblica. “Leonardo non era un figura senza tempo e senza luogo – ha detto il Capo dello Stato dal palco allestito di fronte al castello dei Conti Guidi – era figlio del suo tempo ed è proprio questo che manifesta a pieno la sua straordinaria capacità di ricercare, intuire e vedere al di là dei limiti della conoscenza di quel tempo”.

Una nuova scuola per il Meucci e il Galilei

Gli studenti del Meucci e del Galilei avranno una nuova scuola, moderna e ecologica. Lo ha ribadito il sindaco della Città metropolitana Dario Nardella, che lunedì 15 aprile è intervenuto all’assemblea studentesca dell’Itis Meucci, per presentare lo studio di fattibilità del nuovo plesso scolastico per i due istituti superiori. Il progetto venne annunciato un mese fa, dopo il crollo di un controsoffitto negli spogliatoi del Meucci (che avvenne a scuola chiusa e non causò vittime) e le conseguenti proteste degli alunni che per quattro giorni si erano rifiutati di entrare in classe reclamando più sicurezza.

Una nuova scuola per il Meucci e il Galilei“Nell’incontro con studenti, docenti e genitori un mese fa al Meucci avevamo concordato di rivederci prima di Pasqua, per presentare in dettaglio il progetto del polo scolastico degli istituti Meucci e Galilei“, ha detto Nardella. È quello che abbiamo fatto illustrando sia gli interventi contingenti che il cronoprogramma per la realizzazione della struttura scolastica più ecologica della città metropolitana, con consumi dieci volte più bassi degli attuali”.

Nuova scuola Meucci, il progetto

Il nuovo plesso nascerà in un terreno dietro le attuali scuole: secondo il cronoprogramma la fase di progettazione partirà già quest’anno con l’esproprio dell’area e la variante urbanistica, e durerà fino al 2021. Poi potranno iniziare i lavori di costruzione di un edificio provvisorio in cui i ragazzi studieranno in attesa di quello definitivo e mentre si procede con la demolizione di quelli vecchi. Tutto il complesso potrebbe essere terminato nel 2026.

Nel frattempo inizierà la manutenzione degli edifici vecchi. Una nuova ditta si occuperà di realizzare il controsoffitto al posto di quello caduto, con l’obiettivo di concludere i lavori per i nuovi laboratori entro l’inizio del prossimo anno scolastico. La Città Metropolitana – che ha investito sul Meucci 200 mila euro per gli spogliatoi della palestra (nel 2017), quindi 700 mila euro per la sostituzione e l’ammodernamento di tutti gli infissi – ha stanziato anche 400 mila euro per l’adeguamento antincendio e per i controsoffitti nei corridoi, da realizzare durante l’estate.

Dopo il crollo del controsoffitto realizzato appena due anni fa, Nardella si era detto “furibondo e sdegnato”, mettendosi al lavoro con i suoi tecnici per accogliere la proposta di un nuovo edificio avanzata dagli studenti e dal dirigente scolastico Luciano Maresca.

Sulla progettazione del nuovo plesso, l’ordine degli Architetti di Firenze ha auspicato che sia l’occasione “per un concorso di progettazione” con una giuria qualificata, mettendo a disposizione della Città Metropolitana la piattaforma concorsuale.

Via dei Serragli, fine dei lavori

Via dei Serragli avrà un po’ di respiro dai cantieri: venerdì 19 aprile termineranno i lavori ora in corso e la strada verrà riaperta. La pausa durerà due mesi, poi le transenne ritorneranno per la fase finale dell’intervento, nel tratto via Santa Maria – via di Serumido e poi nel tratto Serumido – piazza della Calza.

Cantieri in via dei Serragli, due mesi di stop

Lo ha assicurato il sindaco Dario Nardella durante il binsieme agli assessori ai Lavori Pubblici Stefano Giorgetti e allo Sviluppo Economico Cecilia Del Re, e al nuovo presidente di Publiacqua Lorenzo Perra. La strada dell’Oltrarno da luglio 2018 è interessata da lavori per il rifacimento dell’asfalto e dei marciapiedi.

Sconti sulla Tari in via dei Serragli

Nardella ha anche annunciato che nella prossima seduta di giunta, prima di Pasqua, verrà approvata una delibera per dimezzare la Tari ai negozianti che a causa dei lavori infiniti hanno visto diminuire i fatturati: i cantieri sono in ritardo di di tre mesi.

A causa di lavori, che interessano la rete idrica, lunedì 15 aprile dalla mattina fino al pomeriggio è sospesa l’erogazione dell’acqua ai numeri civici dispari della stradaSerragli, nel tratto da via della Chiesa a via Sant’Agostino.

Elezioni Firenze, tutti i candidati a sindaco

Ecco tutti i candidati a sindaco per le prossime elezioni amministrative a Firenze, in programma domenica 26 maggio 2019. Profilo per profilo, chi sono gli aspiranti a sedersi nella sala di Clemente VII, a Palazzo Vecchio, per i prossimi cinque anni.

DARIO NARDELLA – Centrosinistra

Elezioni, i candidati a Firenze: il sindaco uscente vuole il bis

È il sindaco uscente e punta alla riconferma. Nato a Torre del Greco (Napoli) il 20 novembre 1975, vive a Firenze dal 1989. È sposato e papà di tre bambini. Diplomato in violino presso il conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, laureato in Giurisprudenza. Ha insegnato Legislazione dei beni culturali all’Università di Firenze e svolto l’attività di musicista professionista. Nel 2004 fa la sua prima esperienza nel consiglio comunale di Firenze, dove ricopre l’incarico di presidente della commissione consiliare cultura, istruzione e sport. Nel 2009, nuovamente eletto a Palazzo Vecchio, entra nella giunta del sindaco Matteo Renzi come vicesindaco con deleghe allo sviluppo economico e sport.

Alle elezioni politiche del 2013, dopo aver ricevuto 9.188 preferenze alle primarie parlamentari nel collegio di Firenze, viene eletto alla Camera dei deputati tra le fila del Partito democratico. Sindaco di Firenze dal maggio 2014, dopo esser stato vicesindaco reggente dal febbraio dello stesso anno, si candida al secondo mandato sostenuto al momento da Partito Democratico, lista civica per Nardella sindaco, Avanti Firenze, Sinistra Civica e +Europa. Dal 2015 è anche sindaco della Città metropolitana e coordinatore Anci per le Città metropolitane.

UBALDO BOCCI – Centrodestra

I candidati sindaco a Firenze: con Bocci il centrodestra sogna la prima volta

Fiorentino, classe 1957, dirigente del mondo della finanza, Ubaldo Bocci è il candidato sostenuto dalla coalizione di centrodestra composta da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ha iniziato a lavorare nel 1976 come fattorino per conto di un ufficio acquisti. Si è poi occupato di amministrazione e marketing. Dal 2007 e per dieci anni è stato responsabile dell’area Toscana e Sardegna per il gruppo Azimut, società di servizi finanziari e bancari. Bocci è anche membro del consiglio di amministrazione del colosso finanziario.

Cattolico, sposato e con quattro figli, è stato presidente nazionale della fondazione Unitalsi fino a poche settimane fa, quando si è dimesso proprio per potersi candidare. Da oltre quarant’anni è impegnato in attività di volontariato con l’associazione che organizza pellegrinaggi a Lourdes, Loreto e altri santuari mariani. Si tratta della sua prima esperienza diretta in politica. Ha lanciato la sua candidatura il 1° aprile dall’Isolotto, dove per l’occasione era presente anche il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.

ROBERTO DE BLASI – Movimento 5 Stelle

Elezioni Firenze, tutti i candidati: in corsa il grillino De Blasi

Roberto De Blasi è sardo di origine ma vive a Firenze dal 1997. Qui si è laureato in architettura nel 2005. Nel 2007 è entrato in Banca CR Firenze come consulente finanziario, dal 2011 si occupa del patrimonio finanziario del gruppo Intesa Sanpaolo. È sposato e ha due figli. È entrato nel Movimento 5 stelle nel 2014 e da allora ha partecipato alle iniziative cittadine e di supporto al gruppo in consiglio comunale.

Elezioni Firenze, il profilo di tutti i candidati

Elezioni Firenze, chi sono tutti i candidati: Bundu e Watte

ANTONELLA BUNDU – Sinistra

Nata a Firenze nel 1969 da una famiglia proveniente dalla Sierra Leone, si definisce “una donna nera, fiorentina e di sinistra”. Attivista per i diritti civili per Oxfam, ha vissuto tra Firenze, la Sierra Leone e l’Inghilterra. Si è poi stabilita definitivamente nel capoluogo toscano dal 1989. Qui ha frequentato la Scuola per interpreti e traduttori. È sorella del pugile Leonard, campione Europeo Ebu dei pesi welter nel 2011. Ha lavorato come bibliotecaria, organizzatrice di eventi culturali, impiegata in uno studio d’architettura. È sostenuta da una coalizione di sinistra che comprende Sinistra Italiana, Mdp-Articolo 1, Possibile, Rifondazione Comunista, Firenze città aperta, Potere al Popolo.

MUSTAFA WATTE – Punto a Capo

Farmacista, 33 anni, nasce da una famiglia siriana. Il padre arrivò infatti a Firenze da Aleppo all’età di 19 anni per studiare all’Università di Firenze e diventare medico di famiglia. Si candida a sindaco per la lista Punto a Capo promossa da Graziano Cioni, ex senatore prima Pds e poi dell’Ulivo e ex vicesindaco di Firenze. Tra i promotori anche Nicola Cariglia, anche lui già vicesindaco, e Tea Albini, ex parlamentare e ex assessore sempre a Palazzo Vecchio.

Elezioni Firenze, chi sono tutti i candidati: Lasso, Giacomelli e Di Giulio

ANDRES LASSO – Verdi

Nasce a Firenze nel 1975, doppia cittadinanza, italiana e panamense. Cresce facendo la spola tra i due paesi. Biologo, ha lavorato prima in ambito universitario e poi nel ramo biomedicale. Ha insegnato per due anni biologia, chimica e matematica in Congo, in un piccolo villaggio nelle foreste dell’Haut Uelé. È iscritto ai Verdi dal 2018 e si candida a Firenze nella lista legata a questo partito.

Elezioni Firenze, tutti i candidati. Come si vota e quando

GABRIELE GIACOMELLI – Partito Comunista

Fiorentino, 23 anni, è il candidato del Partito Comunista. Studia Scienze storiche all’Università di Firenze ed è un lavoratore precario. È il più giovane tra gli aspiranti sindaco in corsa alle elezioni amministrative 2019. La sua lista ha già escluso accordi di qualunque tipo in caso di ballottaggio.

SAVERIO DI GIULIO – CasaPound

Trentacinque anni, fiorentino, storico militante di CasaPound, il partito di estrema destra di cui è anche responsabile provinciale. Di Giulio è impegnato inoltre come volontario dell’associazione Sol.Id per la difesa dell’identità dei popoli in zone di conflitto. È promotore del progetto “Turismo solidale in Siria”.

FABRIZIO VALLERI – Libera Firenze

Ultimo in ordine di tempo a presentare la candidatura, il calciante Fabrizio Valleri è il candidato della lista civica Libera Firenze. Quarantadue anni, storico giocatore dei Bianchi di Santo Spirito, noto in città come “Vallero”, nella vita è socio di una nota trattoria fiorentina. Nel 2014 si era candidato nella lista “La Firenze Viva” di Cristina Scaletti, venendo eletto come consigliere nel Quartiere 1.

Elezioni Firenze, De Blasi è il candidato del M5S

Roberto De Blasi è il candidato sindaco del M5S alle prossime elezioni amministrative di Firenze. È arrivata ieri la certificazione sulla piattaforma Rousseau che, quasi allo scadere, lancia ufficialmente la corsa del 43enne. De Blasi è architetto addetto alla gestione del patrimonio di Intesa Sanpaolo. La presentazione ufficiale avverrà con una conferenza stampa nei prossimi giorni. Non mancano però malumori da parte di alcuni militanti storici del Movimento.

Chi è Roberto De Blasi, candidato sindaco del M5S

Roberto De Blasi è sardo di origine ma vive a Firenze dal 1997. Qui si è laureato in architettura nel 2005. Nel 2007 è entrato in Banca CR Firenze come consulente finanziario, dal 2011 si occupa del patrimonio finanziario del gruppo Intesa Sanpaolo. È sposato e ha due figli. È entrato nel Movimento 5 stelle nel 2014 e da allora ha partecipato alle iniziative cittadine e di supporto al gruppo in consiglio comunale.

“L’obiettivo di M5s – ha dichiarato De Blasi all’Ansa, come riportato dai quotidiani cittadini – è migliorare le condizioni dei cittadini di Firenze, di vivere la città in modo diverso”. “C’è già una squadra di professionisti che sta lavorando con me, persone referenziatissime, ciascuno nel suo settore, con cui sto curando il programma. Programma che, sui vari temi, sarà in linea con le battaglie e le indicazioni già date da M5s nel dibattito pubblico. Non ci saranno sorprese sotto questo aspetto”.

De Blasi candidato, tra auguri e malumori

De Blasi è ritenuto vicino alla consigliera comunale uscente dei cinque stelle Silvia Noferi. Sono tanti i simpatizzanti del Movimento che fin dalle prime ore dopo l’annuncio hanno espresso vicinanza e inviato i loro auguri al candidato sui social network. Tra questi, anche il sindaco uscente di Livorno Filippo Nogarin.

Elezioni Firenze, De Blasi è il candidato del M5S

La sua investitura ha però sollevato anche qualche malumore. “A Firenze il M5S è stato tradito”, ha attaccato sui social Gualtiero Bomba, militante della prima ora. “Hanno certificato una lista creata apposta per le elezioni, non storica, non corrispondente ai valori del M5S. È uno schifo”. Giampiero Palazzo, consigliere del Quartiere 4, ha annunciato le sue dimissioni dal Movimento.

Fiorentina, col Bologna finisce 0-0. Montella non guarisce i Viola

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Sedicesimo pareggio in campionato, a reti bianche, contro il Bologna. Dopo una settimana travagliata contrassegnata dall’avvicendamento tra Pioli e Montella ancora un punto per i viola che raggiungono quota 40 in classifica ma il cambio tecnico non ha portato particolari stravolgimenti in campo. Il ct Roberto Mancini in Tribuna. Sciopero del tifo per 45 minuti con curva Fiesole semi deserta e tanti cori contro la proprietà nella ripresa. Passerella prima del fischio d’inizio per i giovani della Primavera reduci dalla vittoria della Coppa Italia. Montella puntava su Edimilson ma, alla fine, ha preferito a centrocampo Dabo. In difesa l’unico cambio con Ceccherini al posto di Vitor Hugo. Chiesa arretrato nel centrocampo a 5 e Simeone e Muriel di Punta. Mihajlovic tornato al Franchi con l’obiettivo di fare punti per dare ossigeno ad una classifica preoccupante si affida al tridente composto da Orsolini, Palacio e Sansone.

Primo Tempo

Fiorentina più propositiva ad inizio gara. Al 9’ Simeone si libera in contropiede, arriva in area e calcia con Skorupski che riesce a bloccare a terra. All’11’ uno scambio tra Palacio e Sansone viene intercettato da Pezzella. Al 18’ su calcio d’angolo ci provano in tre ma prima il tiro di Dabo è respinto da Skorupski e poi pasticciano sia Chiesa che Veretout. Al 35’ ci prova Poli con un tiro che finisce però alto sopra la traversa difesa da Lafont. Al 40’ Dijks crossa per Orsolini ma, anche in questo caso, Lafont neutralizza. Si va al riposo sullo 0-0.

Secondo Tempo

Cambia poco nella ripresa. La Fiorentina è però più propositiva anche perché Chiesa torna a fare l’attaccante ed è proprio il figlio d’arte, al 51’ ad impegnare Skorupski che si salva in calcio d’angolo. Al 63’ ha una bella occasione Muriel che però, faccia a faccia col portiere felsineo, tira addosso a Skorupski. Al 78’ è ancora Muriel ad essere pericoloso e colpisce un palo. All’87’ è il Bologna ad avere la possibilità di chiudere la partita. Santander vede Lafont fuori dai pali, innesca un contropiede ma il portiere viola riesce prima a deviare il primo tiro e poi a rifugiarsi in angolo sul secondo tiro di Sansone. Finisce 0-0 in mezzo alla pioggia battente.

L’allenatore

Vincenzo Montella non drammatizza a fine gara. “Ringrazio il pubblico che mi ha applaudito e ha sostenuto la squadra. Mi è piaciuto l’atteggiamento, il modo di stare in campo. Non abbiamo comandato il gioco per tutto il tempo ma sicuramente siamo stati più pericolosi. C’è mancato il guizzo e un po’ di fortuna, ma lo spirito mi è piaciuto. Chiesa nasce esterno e può fare l’esterno offensivo anche in un 4-4-2 in maniera eccellente. Oggi non ha fatto tutta la fascia, a differenza di Biraghi che l’ha fatta di là. A centrocampo – aggiunge il tecnico viola – Veretout si è adattato bene e lo ha fatto anche Edimilson in passato, ma registi puri forse li possiamo cercare. Per una squadra che ha subito gol per otto partite consecutive bisogna essere soddisfatti del fatto che oggi non lo abbia preso, mi sono preso qualche rischio”.

Il Ponte Vespucci riapre ai pedoni dopo la messa in sicurezza

 

A piedi si può di nuovo passare su Ponte Vespucci. Sabato 13 aprile il ponte fiorentino che collega San Frediano a lungarno Soderini, è stato riaperto al transito pedonale.

Il ponte “sorvegliato speciale” è stato chiuso a novembre dello scorso anno per la messa in sicurezza e la sistemazione dello scalzamento parziale della pila lato San Frediano. Un intervento da 1,5 milioni di euro annunciato dal Comune di Firenze dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova.

Un mese fa, all’avvio della fase attuale delle lavorazioni (che prevedono iniezioni di malta cementizia all’interno dello strato di ghiaia in cui sono infissi i pali di fondazione), gli uffici comunali avevano, in via precauzionale, chiuso il ponte al transito pedonale.

In queste settimane la struttura è stata sottoposta a un monitoraggio 24 ore su 24. Dalle analisi è “emerso che la struttura non presenta particolari reazioni alle sollecitazioni derivanti dall’intervento in corso” spiega Palazzo Vecchio. Così è stato deciso di procedere alla temporanea riapertura ai pedoni.