giovedì, 11 Settembre 2025
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Pasqua e Pasquetta 2024 a Firenze: gli eventi, ecco cosa fare

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Lo scoppio del carro, i mercatini, le idee per un picnic nei dintorni (meteo permettendo), ma anche due giorni di musica techno: c’è tutto questo nel lungo programma di eventi di Pasqua e Pasquetta 2024 a Firenze. In centro il protagonista indiscusso è il Brindellone con il suo spettacolo pirotecnico, mentre al Mandela Forum torna la maratona di musica elettronica targata Decibel, il 31 marzo e il 1° aprile. E ancora nei giardini storici vanno in scena speciali cacce al tesoro per i bambini, mentre nei dintorni vengono organizzate rievocazioni storiche. Ecco quindi dove andare e cosa fare a Firenze nel lungo weekend di Pasqua e Pasquetta, il sommario:

Pasqua 2024 a Firenze con lo Scoppio del carro

Tra gli eventi questo è l’appuntamento per antonomasia della Pasqua a Firenze: domenica 31 marzo 2024 torna lo Scoppio del Carro in piazza Duomo. Il viaggio del Brindellone, il grande marchingegno attrezzato con centinai di cariche, inizia di buon mattino dal deposito di via del Prato. Dalle ore 7.30 lascia la sua “casa” e, scortato dal corteo storico della Repubblica Fiorentina lungo le vie del centro storico, arriva alle 9.30 nello spiazzo tra il Battistero e la cattedrale. Poi è prevista l’estrazione del Calcio storico, per gli abbinamenti dei colori alle partite del Torneo di San Giovanni. Dopo la benedizione del carro e dei fedeli, intorno alle ore 11 scatta il clou della rievocazione: l’accensione della miccia e il volo della colombina per una ventina di minuti di spettacolo pirotecnico. Qui il programma dello scoppio del carro, orario per orario.

scoppio carro firenze
Lo scoppio del carro

Mostre e musei aperti a Pasqua e Pasquetta

Gli appassionati d’arte avranno un bel po’ da fare a Firenze, perché a Pasqua e Pasquetta i principali musei sono aperti. Si va dagli Uffizi a Palazzo Vecchio, dal Bargello alle Cappelle Medicee fino al Museo e alla chiesa di Orsanmichele: tutti sono aperti in entrambe le giornate. A Pasqua e Pasquetta si potrà tornare anche ad ammirare la Grotta degli animali dopo la conclusione del restauro, nel Giardino della Villa Medicea di Castello (aperta in entrambe le giornate, ingresso gratuito). Ma la lista è ancora lunga: qui il pdf dell’info point turistico con gli orari dei musei aperti a Firenze a Pasqua e pasquetta.

In programma poi numerose visite guidate nei musei civici, come i percorsi segreti di Palazzo Vecchio o i tour con con accesso esclusivo al Camerino di Bianca Cappello, attività per famiglie e passeggiate lungo le mura e le porte storiche, organizzate da Mus.E (informazioni e prenotazioni sul sito ufficiale).

Pasqua techno a Firenze: Decibel al Mandela Forum

A Pasqua e Pasquetta torna la musica techno al Mandela Forum di Firenze con “Resonance Indoor Easter Festival“, uno degli eventi legati al progetto Decibel. Due giorni di musica e dj set nel palazzetto dello sport di Campo di Marte, dalle 2 del pomeriggio fino a mezzanotte. A riscaldare l’atmosfera sarà una line up di tutto rispetto. A passarsi il testimone di questa maratona saranno 999999999, Deborah De Luca, Fatima Hajji, Indira Paganotto, Luca Agnelli, Marco Faraone, Nico Moreno, Oguz, Reinier Zonneveld Live, Katnada B2b Alfa Cornae, Massimo Logli, Mrphn, Sara Mozzillo. Ingresso consentito ai maggiori di 16 anni. Biglietti da 48 euro in su. Info: www.decibel.world.

Idee per Pasqua e Pasquetta 2024 a Firenze: i mercatini e gli eventi per lo shopping

Nel programma di eventi per Pasqua e Pasquetta, a Firenze e dintorni, figurano anche alcuni mercatini da non perdere. L’arte, il gusto e i prodotti artigianali fiorentini sono protagonisti in piazza Santa Croce, da venerdì 29 marzo fino al lunedì dell’Angelo. La mostra mercato Firenze Craft può contare su 36 eccellenze dell’artigianato artistico e tradizionale e 25 del settore agroalimentare. Previste anche iniziative collaterali gratuite, tra cui il Food Challenge per il miglior pan di ramerino (venerdì ore 17.30), il laboratorio in cui i bambini potranno decorare le uova sode (sabato ore 15.00) e l’apertura di un uovo di cioccolato gigante con conseguente degustazione (domenica di Pasqua alle 16.30). La manifestazione è organizzata da CNA Firenze Metropolitana.

Firenze craft mercatino piazza Santa Croce

In un altro suggestivo angolo del centro, piazza Santa Maria Novella, tornano gli stand di Ars Manualis, la manifestazione dedicata all’artigianato artistico promossa in collaborazione con Confartigianato Firenze. Appuntamento fino al 31 marzo, ogni giorno dalle 10 alle 20.

Il piazzale Michelangelo, per tutto il weekend ospita invece il mercatino regionale piemontese, con eccellenze enogastronomiche che provengono direttamente dal Nord Italia, come salumi, miele, formaggi e vini. È aperto sabato, domenica e il lunedì dell’Angelo dalle ore 09.30 alle ore 19.30.

La creatività artigiana arriva pure in piazza Santissima Annunziata, con l’edizione pasquale di Creative Factory. Il market dell’associazione Heyart si tiene da venerdì 29 a domenica 31 marzo, da mattina a sera. E sabato alle ore 14.30 è in programma una visita guidata alla Basilica della Santissima Annunziata (prenotazione obbligatoria: [email protected]).

I mercatini di Pasquetta nei dintorni di Firenze

Nei dintorni di Firenze, la Pasquetta 2024 è all’insegna degli eventi dedicati a vintage e antiquariato. Greve in Chianti lunedì 1° aprile ospita il tradizionale mercatino delle cose del passato in piazza Matteotti e nelle strade limitrofe, unendo anche banchi di artigianato (ore 9-19).

A Scarperia, in Mugello, si rinnova l’appuntamento con “Collezionisti in piazza“, lo storico appuntamento dedicato a mobili, numismatica, collezionismo e filatelia. Per l’occasione il Palazzo dei Vicari e il Museo dei Ferri Taglienti saranno aperti tutto il giorno (orario 10.00-13.00 e 14.30-18.30) con la possibilità di prenotare visite guidate al complesso museale e al centro storico (telefono 055-8468165, mail [email protected]).

I colori della primavera sono protagonisti per Ginestra in Fiore, la fiera organizzata lunedì dalle 8 alle 20 a Ginestra Fiorentina, frazione di Lastra a Signa in via Chiantigiana (chiusa al traffico). Presenti mercatini di piante, fiori, vintage e modernariato, arte in legno, giochi per bambini, esposizione di vespe. Per l’occasione i negozi saranno aperti.

Infine Galleno, frazione di Fucecchio, il 1° aprile ospita la Fierissima di Pasquetta (ore 8-20) con stand dedicati all’agricoltura, all’artigianato, ai prodotti gastronomici della zona, alle piante e alle macchine agricole. Attivo anche il luna park per i più piccoli

Cosa fare a Pasquetta 2024: picnic nei dintorni di Firenze

Durante il weekend, sulle colline di Firenze, riapre al pubblico il Parco Mediceo di Pratolino, l’area verde che circonda Villa Demidoff, in genere gettonatissimo soprattutto per il picnic di Pasquetta. Sarà aperto domenica 31 marzo e lunedì 1° aprile dalle 10 alle 20 con ingresso gratuito. Ma, se il meteo sarà clemente, sono molti i luoghi dove stendere la tovaglia per un pranzo sull’erba: da Monte Morello al parco di Villa Mondeggi. Qui la guida ai posti dove andare per un picnic vicino Firenze, anche a Pasquetta.

I parchi dove raccogliere tulipani

Con la primavera hanno riaperto al pubblico i giardini diffusi del progetto Wander and Pick: parchi con migliaia di tulipani, per ammirare la fioritura e – a fronte di un’offerta – portarsi a casa fiori e bulbi. Succede a Lastra a Signa nel Parco Fluviale (che per di più è un’ottima meta per il picnic di Pasquetta), come anche nel giardino del Bardo di Sesto Fiorentino e nell’area verde di via del Molino a Calenzano. Qui i dettagli su Wander and pick 2024.

Parco tulipani Firenze

In Mugello è invece un’azienda agricola a spalancare le porte per visite al grande campo autoraccolta di tulipani. Da venerdì 29 marzo la Tenuta Schifanoia, a San Piero a Sieve (in località San Giusto a Fortuna 27), permette al pubblico di addentrarsi in questo colorato labirinto e di raccogliere tulipani in fiore, anche sabato 30, la domenica di Pasqua e il lunedì dell’Angelo. Si replica nei weekend successivi. L’ingresso è a pagamento, biglietti da 5,50 euro acquistabili online.

Dove andare a Pasquetta 2024 con i bambini: eventi nei Grandi giardini di Firenze

Nel giorno di Pasquetta, torna la “Caccia al tesoro botanico” organizzata dai Grandi Giardini Italiani per le famiglie con bambini tra i 6 e i 10 anni. Obiettivo: avvicinare i più piccoli al patrimonio custodito dai parchi, grazie a un “viaggio” giocoso tra vialetti e piante. A Firenze aderisce il Giardino di Villa Bardini, con itinerari tra mappe e sorprese dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 (partecipazione e ingresso gratuiti, prenotazione obbligatoria: [email protected], telefono 388 4609980). Caccia al tesoro anche alla Fattoria di Maiano (Fiesole), con una mappa che porta i giovani botanici alla scoperta dei segreti del giardino (ingresso a pagamento).

Cosa fare nei dintorni di Firenze per Pasqua e Pasquetta 2024: le rievocazioni storiche

Non solo lo Scoppio del carro di Firenze: per Pasqua 2024 è lungo il programma di eventi tradizionali e di rievocazioni storiche. A Grassina (Bagno a Ripoli), durante la serata del venerdì santo, 500 figuranti in costume danno vita alla rappresentazione della Passione di Cristo sfilando in corteo lungo le vie del paese (dalle ore 21.15). Nella domenica di Pasqua anche Figline Valdarno ha il suo volo della colombina. Alle 10:30 si svolge la parata del corteo storico, alle ore 11 la messa all’Insigne Collegiata e la presentazione del drappo del Palio di San Rocco. Infine a mezzogiorno lo Scoppio del Carro in piazza Marsilio Ficino seguita dall’esibizione degli sbandieratori.

Per concludere, Signa celebra il periodo di Pasqua con la festa della Beata Giovanna, in particolare lunedì 1° aprile, dalle 9.30, è prevista la sfilata del corteo storico composto da circa 330 figuranti, dalla chiesa di San Lorenzo al sagrato della Chiesa di San Giovanni, dove va in scena l’esibizione degli sbandieratori.

Leggi anche: le idee per passare Pasqua e Pasquetta in Toscana

Tramvia Campo di Marte: doppio binario al cavalcavia delle Cure?

Un doppio binario nel “tunnel” che passerà sotto la ferrovia delle Cure: è l’ipotesi che emerge dal procedimento per approvare il progetto definitivo della linea della tramvia di Firenze verso Campo di Marte e Rovezzano. La mappa della nuova tratta è al centro della conferenza dei servizi, con un confronto sulle eventuali modifiche da effettuare per migliorare il progetto. Uno dei nodi da sciogliere è proprio il percorso del tram in corrispondenza del cavalcavia delle Cure.

Il Ministero dei Trasporti sceglie il doppio binario per la tramvia alle Cure

Nelle settimane scorse il Comune di Firenze aveva presentato due opzioni per il tratto tra viale Don Minzoni e viale dei Mille, in particolare per il sottopasso che permetterà ai vagoni di transitare sotto la linea ferroviaria. L’ipotesi su cui era più orientato Palazzo Vecchio prevedeva un binario singolo lungo le rampe di accesso al nuovo tunnel, con il flusso dei tram nelle due direzioni da gestire tramite semafori e una sorta di senso unico alternato. L’altra soluzione invece punta sul classico doppio binario per accedere al sottopasso delle Cure, senza ripercussioni sulla circolazione della tramvia da e verso Campo di Marte. Questo secondo scenario comporta però l’abbattimento di una quindicina di alberi (da ripiantare in posizioni diverse compatibili con il percorso).

Durante l’ultima riunione, spiega il Comune di Firenze, il Ministero dei Trasporti ha scelto l’ipotesi delle rampe di discesa e salita con doppio binario. Secondo il dicastero la soluzione a binario singolo presenta rischi per la sicurezza (anche in caso di guasto o di necessità di evacuazione), condiziona in modo negativo l’efficienza del servizio (diminuendo la frequenza dei tram) e inoltre potrebbe impattare anche sulla valutazione dei costi. “Il Ministero dei trasporti – si legge nella nota di Palazzo Vecchio – ha indicato la soluzione a doppio binario come quella unicamente percorribile, garantendo al contempo il ripristino delle alberature“. Da parte sua la Soprintendenza, pur preferendo il binario singolo, non ha ostacolato l’opzione del doppio binario.

Cure – Campo di Marte – Rovezzano: il percorso della nuova tramvia

Si va delineando quindi un altro tassello del percorso della linea 3.2.2 della tramvia di Firenze che da piazza della Libertà si dirigerà verso le Cure e poi verso Campo di Marte, percorrendo viale dei Mille fino allo stadio. Il tracciato continuerà poi su viale Fanti/Malta/Fanti, via Mamiani, viale Duse, via del Gignoro fino ad arrivare in via della Chimera e al capolinea Rovezzano.

In tutto 15 fermate e 6,2 chilometri che si allacceranno ai binari per Bagno a Ripoli in corrispondenza di piazza della Libertà. Oltre al nuovo sottopasso della tramvia alle Cure, tra le opere strutturali della tramvia per Rovezzano figura anche il sovrappasso sul torrente Mensola all’altezza di via della Chimera.

Pranzo di Pasquetta a Firenze: picnic e posti a prova di pioggia

Quest’anno il pesce d’aprile ci gioca un brutto scherzo! L’incertezza delle previsioni meteo ci suggerisce di pensare a un piano A e un piano B per il nostro pranzo di Pasquetta a Firenze: le possibilità di organizzare un bel picnic in parchi, giardini o aree attrezzate sono molte ma è prudente pensare anche ad alcune soluzioni in luoghi al coperto. Ecco alcune proposte per un lunedì dell’Angelo soleggiato o a prova di pioggia.

Le aree picnic di Firenze per un pranzo di Pasquetta all’aperto

Per trovare un tavolo da picnic, non importa uscire dalla città! Tra parchi, giardini e aree verdi, scegliere di fare il proprio pranzo di Pasquetta a Firenze è un’ottima idea. Facciamo una breve rassegna dei tavoli da picnic per quartiere.

Quartiere 1. Vicino Al centro storico, gli unici tavoli da picnic sono quelli di Piazza Tasso: una scelta comoda per pranzare all’aperto e fare altre attività in città, come visitare mostre, fare un giro ai mercatini o dedicarsi a una bella passeggiata. Per rimanere nel Quartiere 1 però, ci sono altre soluzioni. Il Parco della Carraia, ad esempio, è dotato di alcuni tavoli da picnic all’ombra di un grande albero, di un area giochi per bambini, un ampio prato verde e alcuni monumenti storici estremamente affascinanti. Infine, c’è il polmone verde di Firenze: il Parco delle Cascine. Purtroppo è sprovvisto di un’area attrezzata, ma una buona idea potrebbe essere quella di stendere una romantica tovaglia e godersi il picnic a sedere sul prato.

Quartiere 2. Spostandoci invece verso le Cure, l’Area Pettini è un’ottima soluzione per stare nel verde anche con i più piccoli: oltre alla zona giochi, ci sono l’orto sociale, un’oliveta e ovviamente alcuni tavoli per il organizzare il pranzo di Pasquetta in compagnia. Rimanendo nel Quartiere 2 di Firenze, ma spostandosi verso l’Arno, anche i Giardini di Bellariva sono attrezzati con tavoli da picnic, giochi per bambini e numerose panchine: ci si può arrivare con una bellissima passeggiata dal Lungarno del Tempio fino al Giardino Vittime di via Fani, per poi attraversare Lungarno Aldo Moro.

Quartiere 3. A Firenze Sud invece, il Parco dell’Anconella offre dei tavoli pubblici con copertura (tipo gazebo): oltre alla all’area giochi c’è inoltre quella riservata ai cani, un’ottima opportunità per non lasciare a casa in nostri amici a quattro zampe. A Gavinana, non dimentichiamoci il bellissimo giardino con vista a Villa di Rusciano.

Quartiere 4. Nel Quartiere 4, in zona Isolotto, il parco di Villa Vogel è dotato di un’area attrezzata proprio davanti a scivoli e altalene per i più piccoli. Anche il parco di Villa Strozzi offre alcuni tavoli da picnic: per entrare nel parco, si può accedere sia da via Pisana (l’ingresso più vicino ai tavoli e più agevole per scaricare le proprie borse frigo), sia da via Monte Oliveto (l’ingresso consigliato, per una breve passeggiata che attraversa il parco).

Quartiere 5. La zona di Rifredi offre due luoghi strategici dove trascorrere una giornata nel verde e avere qualche tavolo da picnic come appoggio: c’è il parco Baden Powell, accanto a quello di Villa Stibbert, ma anche il Giardino dell’Orticoltura che dista meno di 10 minuti a piedi da lì.

Il pranzo di Pasquetta tra Firenze e dintorni a prova di pioggia

A Firenze. Le previsioni meteo per Pasquetta ci chiedono di pensare a un piano B. Per un pranzo a prova di pioggia, abbiamo raccolto alcune idee tra Firenze e dintorni. Una soluzione è quella dei luoghi al coperto come il Mercato Centrale in San Lorenzo, che offre la possibilità di uscire di casa evitando il rischio del meteo, senza rinunciare a un’esperienza culinaria di qualità. Inoltre questo luogo si trova nel centro storico e permette di abbinare al pranzo la visita a una mostra o un museo. Sempre rimanendo a Firenze, una soluzione comoda e prudente potrebbe essere la Manifattura Tabacchi dove sono molti i locali, i ristoranti e i punti pranzo tra i quali scegliere per il proprio pranzo di Pasquetta.

Se invece ci allontaniamo da Firenze, potremmo optare per una sagra! Ce ne sono alcune organizzate all’interno di strutture al coperto: è il caso della sagra a San Martino sul Fiora (frazione di Manciano, in provincia di Grosseto) che ospita la 54esima edizione della Sagra del’Agnello. L’apertura della fiera è dalle 10, il pranzo inizia alle 12:30 e la cena dalle 19:30, il tutto organizzato all’interno di una struttura coperta e riscaldata. C’è poi la Festa della Farina Dolce a Piteglio (nel pistoiese) con vari stand enogastronomici; la Festa di Primavera al giardino David Sassoli di Pienza (Siena) con un ampio stand al coperto davanti alla stazione dei carabinieri aperto a pranzo dalle 12 e a cena dalle 19; a Montecatini Terme in piazzale Leopoldo torna infine lo Street Food Festival.

Cosa fare a Pasqua e Pasquetta in Toscana (con sole o pioggia)

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Andare a caccia di tradizioni (anche golose), ammirare i capolavori dell’arte o girare per gli eventi di paese: ecco cosa fare in Toscana per Pasqua e Pasquetta 2024. Il programma è piuttosto variegato e alcune proposte sono pure a prova di pioggia. Dalla Garfagnana fino al grossetano, abbiamo selezionato i principali appuntamenti in calendario tra domenica 31 marzo e lunedì 1° aprile.

Pasqua in Toscana: gli eventi tradizionali

Partiamo proprio dalle celebrazioni tradizionali per la Pasqua, che si svolgono in ogni angolo della Toscana. Accanto al celebre Scoppio del carro di Firenze (ore 11, domenica in piazza Duomo, diretta su Rtv 38) ce ne sono altri nei paraggi. A Rufina la “Berta” innesca un marchingegno pieno di fuochi d’artificio la notte della vigilia di Pasqua (ore 23 piazza Umberto I). A Figline Valdarno il carro che viene fatto “scoppiare” allo scoccare di mezzogiorno, nella domenica di Pasqua, raffigura in piccolo il palazzo pretorio.

Spostandosi verso la costa, Bibbona (Livorno) nel giorno di Pasquetta organizza la Festa del Cedro, che trae origini da un’usanza del XV secolo, quando questo territorio doveva riconoscere al Vescovo di Volterra un tributo sotto forma di cedri. Col tempo è diventata la festa dei fidanzati perché gli innamorati si scambiavano un cedro come scusa per vedersi. Oggi si svolge una fiera cittadina che prevede mercatini e iniziative. All’Elba il simbolo degli innamorati è invece la Sportella, dolce tipico isolano che il lunedì dell’Angelo è protagonista di una festa presso l’Eremo di Santa Caterina a Rio nell’Elba.

Cosa fare a Pasquetta in Toscana (anche se piove): 4 mostre da vedere

Arte al posto del picnic. Per chi è alla ricerca di eventi “all’asciutto”, visto che il meteo non esclude la possibilità di pioggia in Toscana a Pasqua e Pasquetta, ecco cosa fare: una gita fuori porta per vedere una bella mostra. Ne abbiamo selezionate in particolare quattro (dove possibile, è consigliato comprare in anticipo i biglietti online):

  • Palazzo Strozzi, Firenze – Anselm Kiefer. Angeli Caduti
    Enormi tele, sculture, lavori storici e nuove opere di uno dei principali maestri dell’arte contemporanea.
    Aperta a Pasqua e Pasquetta dalle 10 alle 20 
  • Palazzo Blu, Pisa – Le Avanguardie. Capolavori dal Philadelphia Museum of Art
    Queste sono le ultime settimane per visitare la mostra che conta oltre 40 opere per un viaggio lungo i primi decenni del Novecento. Tra le “firme” Chagall, Dalì, Duchamp, Kandinsky, Mirò, Picasso.
    Orari a Pasqua e Pasquetta, 10-20
  • Palazzo Buontalenti, Pistoia – ’60 Pop Art Italia
    Un percorso, grazie a 70 opere, che ricostruisce  le vicende della Pop art in Italia attraverso i suoi maggiori esponenti, tra cui Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Mario Ceroli, Pino Pascali, Fabio Mauri, Jannis Kounellis.
    Apertura a Pasqua e Pasquetta dalle 10 alle 19
  • Ex Cavallerizza, Lucca – Antonio Canova e il Neoclassicismo
    La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi, ospita oltre 100 opere tra cui quelle di Canova e dei maestri lucchesi e toscani del Neoclassicismo, come Pompeo Batoni, Bernardino Nocchi e Stefano Tofanelli, oltre a Francisco Goya e Francesco Hayez.
    Pasqua e Pasquetta dalle 10 alle 20
“Anselm Kiefer. Angeli Caduti” ©photo Ela Bialkowska OKNO studio

Mostra dei Fiori a Pisa

Se il meteo sarà clemente in Toscana, Pasqua e Pasquetta saranno le giornate perfette per un salto a “Verde Pisa”, la grande mostra mercato del florovivaismo nel centro storico della città. Da piazza Vittorio Emanuele II a piazza Garibaldi, compreso il Ponte di Mezzo, passando per Corso Italia, Borgo stretto e Borgo largo, prenderanno posto gli stand di 160 espositori da tutta Italia. Ci saranno piante, fiori, artigianato, prodotti enogastronomici di filiera corta sotto le Logge dei banchi, visite guidate e iniziative collaterali. Programma completo: www.comune.pisa.it

Pasquetta con i bambini: cacce al tesoro nei giardini storici della Toscana

Una caccia al tesoro botanico in 4 parchi storici della Toscana, ecco cosa fare a Pasquetta con i bambini, grazie all’iniziativa promossa il primo aprile 2024 dall’associazione Grandi giardini italiani. All’ingresso dei parchi saranno messe a disposizione delle famiglie mappe per raggiungere luoghi particolari dove osservare, cercare e risolvere quesiti. Nella nostra regione partecipano il giardino di Villa Bardini, affacciato su Firenze (prenotazione obbligatoria: 388 4609980, ingresso gratuito per i partecipanti), la Fattoria di Maiano di Fiesole, il parco di Pinocchio a Collodi (Pistoia) e la Villa Reale di Marlia (Capannori – Lucca). Più informazioni su www.grandigiardini.it.

Weekend pasquale a Castelnuovo Garfagnana (anche per bambini)

Per tre giorni, da sabato 30 marzo a lunedì primo aprile, Castelnuovo Garfagnana (Lucca) si anima con i tanti eventi della rassegna “Non solo Pasquetta tra le nuvole“. Sono previsti laboratori per bambini, aperitivi, dj set, visite guidate, cacce all’uovo nella Fortezza di Mont’Alfonso. Per il lunedì dell’Angelo mercatini di prodotti tipici, ma anche la festa del volo con aeromodelli, aquiloni, giochi gonfiabili, artisti del volteggio, bolle di sapone e la possibilità di decollare in elicottero. Informazioni su www.turismo.garfagnana.eu

Sagre di Pasqua e Pasquetta in Toscana

Per pranzo o per cena, ecco dove andare tra Pasqua o Pasquetta in Toscana, per assaporare piatti tipici in 4 sagre paesane:

  • Festa della farina dolce a Piteglio (San Marcello Piteglio, Pistoia) – a Pasquetta necci e salsiccia in piazza (da mezzogiorno) e dalle 14 stand di leccornie a base di farina dolce. Previsti anche mercatini e visite guidate alla chiesa e alla torre campanaria.
  • Festa di Primavera a Pienza (Siena) – dal 30 marzo al primo aprile, presso il Giardino dei Lecci. Piatti tipici toscani a pranzo e cena
  • Sagra dell’Agnello a San Martino sul Fiora (Manciano – Grosseto) – da sabato 30 marzo al 1° aprile (aperta a cena, lunedì anche a pranzo). In programma eventi, mercatini e musica nella giornata di Pasquetta
  • Street Food Festival a Montecatini Terme (Pistoia) – dal 29 marzo al 1° aprile in piazzale Leopoldo food truck con specialità enogastronomiche italiane, oltre a musica e inziative (sabato, domenica e lunedì aperti a pranzo e cena).

Leggi anche: gli eventi di Pasqua e Pasquetta a Firenze

Cosa fare a Firenze quando piove (con bambini annoiati)

Che le mezze stagioni siano solo un lontano ricordo è cosa arcinota, ma siccome le giornate di brutto tempo e pioggia possono accomunare (quasi) tutti i periodi dell’anno a prescindere dalla temperatura, si pone il problema di cosa far fare a Firenze ai bambini quando piove e dove portarli.

Dalle pozze di Boboli al musei divertenti di Firenze: cosa fare con i bambini quando piove

Le alternative sono tante, basta armarsi di un po’ di pazienza, indossare un bel paio di stivali di gomma e il gioco è fatto. Se piove a Firenze, i bambini più temerari potranno ad esempio vivere una delle esperienze più belle in assoluto, ovvero andare al Giardino di Boboli e saltare nelle pozzanghere tra fontane, siepi profumate e viali alberati. Chissà che non fosse un passatempo apprezzato anche dai rampolli di casa Medici nei secoli passati. Stessa ebbrezza può essere provata anche in altri giardini e parchi, come ad esempio al Parco delle Cascine ma il risultato in termini di soddisfazione (e soprattutto di foto ricordo) probabilmente non sarebbe lo stesso.

Cosa fare a Firenze con i bambini quando piove
Museo de La Specola – Courtesy ufficio stampa

Rimanendo in Oltrarno, a poca distanza da Boboli, il posto ideale per portare i bambini quando piove a Firenze, può essere il Museo de La Specola, fresco di riapertura dopo i lavori di riallestimento e restauro durati diversi anni. Il museo zoologico di Firenze, inaugurato per la prima volta nel 1775 come “Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale”, ha un fascino speciale. Le sue collezioni zoologiche con animali di tutto il mondo (circa 4.600 esemplari), a cui si aggiungono le cere anatomiche settecentesche, le cere botaniche e la preziosissima collezione di minerali lasciano a bocca aperta grandi e piccini, con il risultato assicurato di far scordare almeno per un po’ il maltempo e la pioggia battente.

Musei per tutti i gusti, in caso di piogga a Firenze sono l’ideale

Se quello che si vuole è stupire i bambini in una giornata di pioggia, i musei di Firenze offrono varie alternative, alcune delle quali vale davvero la pena prendere in considerazione:

  • Il Museo Stibbert, fuori dal centro storico in zona Rifredi, con la sua preziosa collezione di armature (tra cui una bellissima selezione di armature giapponesi, tra le più importanti al mondo);
  • Il Museo di Geologia e Paleontologia (zona piazza San Marco) dove passeggiare tra scheletri di mammut e riproduzioni di dinosauri;
  • Il Museo Archeologico Nazionale di piazza Santissima Annunziata, dove sentirsi – e in una giornata di pioggia a Firenze è l’ideale – come un novello Indiana Jones tra mummie egizie e reperti etruschi

Ma oltre ai musei storici, dal fascino sempiterno, da non perdere, amatissimo dagli appassionati di selfie, c’è un altro museo da tener presente per una giornata di pioggia a Firenze da passare insieme ai bambini (di tutte le età), ovvero il Museo delle Illusioni (Borgo Albizi), dove, tra un set disegnato e una stanza capovolta si potrà far collezione di scatti memorabili (e ricordi divertenti).

E ancora, un altro posto perfetto per trascorrere il tempo di un acquazzone, è il Museo HZero, vicino piazza Santa Maria Novella, che ospita uno dei plastici ferroviari più grandi d’Europa, con i suoi 280 metri quadrati di superficie.

Cosa fare a Firenze quando piove_ Museo HZero
Museo HZero – Courtesy ufficio stampa Opera Laboratori Fiorentini

Se l’esperienza nei musei non è ancora sufficiente e quello che si cerca è un laboratorio che tenga i bambini impegnati mentre fuori piove a dirotto, allora l’ideale è prenotare uno delle tante iniziative e workshop – suddivisi per fasce d’età – organizzate nei Musei Civici di Firenze (come Palazzo della Signoria, Museo Novecento e Palazzo Medici Riccardi) da MUS.E. Dalla storia della tartaruga con la vela a quella dell’iris simbolo di Firenze, passando per i percorsi segreti di Palazzo Vecchio e le visite tematiche. Ce n’è per tutti i gusti.

Biblioteche e giocattoli, perdersi tra le pagine e i balocchi quando fuori c’è un temporale

In alternativa, quando fuori piove, i bambini più “topini da biblioteca” troveranno pane per i loro dentini alle Oblate, in via dell’Oriuolo nel pieno centro di Firenze, biblioteca che offre una ricca sezione per i più piccoli (oltre a un bel bar con terrazza con vista sulla cupola del Duomo, dove fare una merenda o un aperitivo) oppure alla Biblioteca dei ragazzi (via Tripoli, zona piazza Santa Croce), fresca di riapertura, con una selezione di volumi appositamente selezionato per un pubblico dai 2 ai 16 anni.

Se sono i libri quello che si sta cercando, Firenze ha anche una selezione di bellissime librerie per ragazzi, perfette per trascorrere un po’ di tempo in una giornata uggiosa. In pieno Oltrarno si trova Todo Modo DiLà (via dei Serragli), nel cuore del quartiere più periferico dell’Isolotto c’è Farollo e Falpalà che organizza anche laboratori ed eventi per più piccoli, mentre a Firenze sud I nani pittori (piazza Dresda) hanno anche un interessante programma di eventi collaterali che va dagli spettacoli teatrali ai workshop per bambini.

Occhi aperti sul programma in un’altra libreria, Giunti Odeon, che ha aperto a fine 2023 nella sede dello storico Cinema Odeon di Firenze, in piazza Strozzi, una delle più belle e antiche sale della città. Oltre alla ricca offerta di volumi, i bambini annoiati dalla pioggia troveranno in questo luogo un posto perfetto per godere di un bel film proiettato sul grande schermo (gratuitamente, ma senza popcorn) mentre i genitori sfogliano un libro alla ricerca dell’ispirazione per la prossima lettura. Giunti Odeon infatti offre spesso e volentieri corto e lungometraggi per bambini selezionati tra i più belli e acclamati dalla critica.

cinema odeon firenze libreria giunti
La Libreria Giunti Odeon

Rimanendo in centro infine, se quel che si cerca è un vero e proprio paradiso per amanti del balocco, si può fare un salto da Dreoni, in via Cavour, il negozio di giocattoli più antico della città, con ben 100 anni di storia alle spalle. Trenini, bambole, transformer, costruzioni, puzzle, miniature e chi più ne ha più ne metta: un paese dei balocchi in piena regola, fornitissimo e con un fascino straordinario. La difficoltà a quel punto sarà trascinare via i bambini quando la pioggia avrà smesso di cadere e il sole sarà tornato a splendere sulle strade e nelle piazze di Firenze.

Scoppio del carro Firenze 2024: come si celebra, orario e diretta tv

Scoppio del carro 2024 a Firenze, è tutto pronto per domenica 31 marzo: sale l’attesa per il volo della colombina e il Comune ha diffuso il programma che, orario per orario, scandisce il viaggio del Brindellone fino a piazza Duomo. I primi preparativi inizieranno all’alba per poi andare avanti tra cortei storici, estrazione del Calcio storico, spettacolo pirotecnico e funzione religiosa. Si tratta della più antica tradizione popolare fiorentina ed è legata al ritorno dalle Crociate dei fiorentini, nel 1101.Tanti seguiranno lo spettacolo assiepati dietro le transenne di piazza Duomo, ma per chi resterà a casa anche l’edizione 2024 sarà trasmessa in diretta tv: ecco quindi come si celebra a Firenze lo Scoppio del carro.

Come si celebra lo scoppio del carro 2024: il programma orario per orario

Non c’è solo un orario per lo scoppio del carro, perché la preparazione per l’evento inizia già la serata precedente precedente, il 30 marzo. Sabato dalle ore 19.50 alle 20.30 una rappresentanza del corteo storico della Repubblica fiorentina sfilerà per le vie del centro e dopo aver toccato piazza della Signoria raggiungerà la chiesa dei Santissimi Apostoli. Da qui i figuranti scorteranno il porta fuoco e il reliquiario con le Pietre del Santo Sepolcro fino in Duomo, dove dalle 21 inizierà la veglia.

All’alba della domenica di Pasqua sono previste le altri fasi: ecco come si celebra lo scoppio del carro a Firenze, il 31 marzo 2024. Alle 5 dl mattino due coppie di buoi, agghindati a festa arriveranno alle Cascine, in viale dell’Aeronautica, per partire circa un’ora dopo verso via Il Prato, dove si trova il deposito del “Brindellone”, ossia il carro del fuoco. Da qui, alle 7.30 inizierà il  percorso del grande marchingegno trainato da buoi che verrà seguito dai figuranti in costume del corteo storico della Repubblica fiorentina, con un percorso lungo le vie del centro. Questo l’itinerario: Borgo Ognissanti, piazza Goldoni, via della Vigna Nuova, via Strozzi, piazza della Repubblica e via Roma e piazza Duomo. Qui arriveranno anche i bandierai degli Uffizi che si esibiranno anche in piazza della Repubblica.

Carro del fuoco Brindellone

Un secondo corteo partirà alle 8.20 dalla piazzetta di Parte Guelfa per raggiungere alle 8.50 circa piazza della Signoria, dove alla parata si aggiungeranno anche le autorità, il sindaco e il gonfalone. Infine giungerà in piazza Duomo alle 9.30, stesso orario in cui è atteso l’arrivo del Brindellone, che sarà preparato per lo scoppio del carro. Altro momento importante, alle 9.45, quando si svolgerà l’estrazione del calcio storico fiorentino, per decidere gli abbinamenti dei diversi quartieri della città, rappresentati da colori, per le partite del torneo di San Giovanni.

Dopo la benedizione alla presenza dell’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, lo scoppio del carro è previsto domenica 31 marzo 2024 nel classico orario delle 11 quando sarà intonato il canto del “Gloria”. Solo allora l’arcivescovo accenderà con il fuoco sacro la colombina, che compierà il suo “volo” lungo un cavo per tutta la navata centrale. Arrivando al Brindellone, innescherà 1.600 cariche pirotecniche. In tutto lo spettacolo durerà circa 20 minuti. In seguito si svolgerà la messa pasquale e intorno alle 12.30 il corteo storico riporterà il reliquiario e il porta fuoco fino alla chiesa dei Santissimi Apostoli.

Dove vedere lo Scoppio del carro 2024: in piazza Duomo e in diretta tv

E’ possibile seguire lo scoppio del carro a distanza di sicurezza, dietro le transenne che saranno posizionate in piazza Duomo: bisogna arrivare di buon ora per assicurarsi il posto migliore per una visuale perfetta. Quest’anno la manifestazione dello scoppio del carro, dalle ore 8.45 di domenica fino alle ore 13, sarà seguita in diretta da Rtv 38 (canale 10 del digitale terrestre), che coprirà anche la messa. Le immagini dello scoppio del carro saranno riproposte in replica sempre il 31 marzo dalle 14.30 alle 16.00, ma senza la celebrazione eucaristica.

scoppio del carro Firenze piazza del Duomo

Le origini e il significato. Un patrimonio immateriale Unesco?

La rievocazione dello scoppio del carro si celebra per ricordare il ritorno dei fiorentini dalle Crociate nel 1101. Secondo la leggenda Pazzino de’ Pazzi portò a Firenze tre pietre focaie del sepolcro di Cristo, che divennero protagoniste delle celebrazioni cittadine del Sabato Santo per generare la scintilla di fuoco “novello” con cui – dopo la benedizione – riaccendere il focolare domestico.

Col passare del tempo questa usanza venne spostata alla domenica di Pasqua e fu costruito un carro del fuoco per diffondere, simbolicamente, questa scintilla a tutta la popolazione. L’attuale Brindellone di Firenze, che risale al 1700, la mattina di Pasqua arriva nello “spiazzo del paradiso”, ossia tra il Duomo e il Battistero. È il volo dell’innesco, che per la sua forma è chiamato “colombina” e viaggia su un cavo, a dare il via allo scoppio del carro, nell’orario fatidico: per Firenze questo tragitto di 150 metri tra l’altare maggiore della cattedrale di Santa Maria del Duomo e la piazza (e ritorno) ha un importante significato. Un viaggio senza intoppi tradizionalmente è un segno di buon auspicio per la città.

Intanto si pensa a far riconoscere lo Scoppio del carro come patrimonio immateriale Unesco. Ci sono già stati confronti tra il Comune e la Curia fiorentina per il riconoscimento del valore culturale di questa manifestazione e per avviare un percorso verso riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

In Toscana non c’è solo uno scoppio del carro

Non tutti sanno che, insieme a Firenze, anche altre città nei dintorni celebrano la Pasqua con uno scoppio del carro. A Rufina tradizionalmente il volo della colombina è sotto le stelle, nella notte tra sabato e la domenica di Pasqua, allo scoccare di mezzanotte. La rievocazione si svolge anche quest’anno davanti alla chiesa di San Martino in piazza Umberto I e al posto del “Brindellone” c’è un marchingegno chiamato “Berta“.

Spettacolo di fuochi d’artificio pure a Figline Valdarno, in piazza Marsilio Ficino, questa volta nella mattinata pasquale, con lo scoppio del carro che raffigura in piccolo il palazzo Pretorio della città: anche l’orario è simile a quello di Firenze. A Figline l’evento è previsto a mezzogiorno, seguito dall’esibizione degli sbandieratori.

Cosa prevede il piano operativo di Firenze per tramvia e parcheggi

Tramvia, nuovi tunnel (uno per dare uno sbocco alternativo al Varlungo), parcheggi scambiatori: il piano operativo comunale di Firenze, appena approvato, disegna il futuro della città anche dal punto di vista della viabilità. Questo documento, che ha ricevuto l’ok del Consiglio comunale a 4 anni dall’inizio del complicato iter, stabilisce infatti le linee guida dello sviluppo urbano. In sostanza immagina la città del futuro, dalle trasformazioni edilizie alle aree verdi fino alle regole per gli studentati. Non è detto che tutto venga effettivamente realizzato: il piano apre delle possibilità, un discorso diverso è l’iter di progettazione e quello per trovare risorse.

Il piano operativo di Firenze conferma lo sviluppo della tramvia

Nel documento viene inglobato lo sviluppo della rete ferrata urbana di Firenze su cui si lavora da anni. Il piano operativo di Firenze punta sul sistema della tramvia, confermando le nuove tratte: la linea 3 in versione “super” (il tratto tra piazza della Libertà e Bagno a Ripoli più l’estensione da piazza della Libertà verso Campo di Marte e Rovezzano), la T4 che collegherà la stazione Leopolda, le Piagge e Campi Bisenzio e il prolungamento della linea 2 verso Sesto Fiorentino con una staffa che servirà il polo scientifico.

Nonostante sia stato un terreno di scontro in giunta, resta aperta almeno sulla carta la possibilità di portare la tramvia fino a pochi passi dal Duomo, allungando la variante al centro storico da piazza San Marco a via Martelli. Ma in questo caso la strada è tutta in salita visto che via Cavour è già al centro di lavori per riqualificare i marciapiedi e per piantare nuovi alberi di agrumi. Per facilitare la connessione dei vari tratti della tramvia di Firenze il piano operativo comunale ipotizza anche la realizzazione di un sistema di bus a guida automatica tra la linea 2 e la futura linea 4 e tra quest’ultima e il parcheggio scambiatore dell’Osmannoro.

Cosa prevede il piano urbanistico per il traffico: sottopassi e parcheggi scambiatori

Il piano operativo di Firenze mette in progetto anche importanti novità per il traffico cittadino. L’opera che salta più all’occhio è quella che permetterà al viadotto del Varlungo di “sfondare” fino al Gignoro, evitando il tappo che si crea attualmente alla fine del raccordo. Questo non grazie a un ponte, ma a un tunnel che porterà fino a via della Chimera, per l’interconnessione con la linea 3 della tramvia.

Altri sottopassi che potranno essere progettati sono quelli tra viale IX Agosto e Careggi e, dall’altra parte della città, tra via Luca Giordano e via Mannelli per fluidificare il traffico nella zona di Ponte al Pino. Viene poi confermata la nuova viabilità tra via Pistoiese e viale Rosselli, collegata alla realizzazione della linea 4. La strada, di cui si parla da decenni, correrà parallela alle Cascine e intercetterà il nuovo parcheggio scambiatore sotto l’Indiano.

L’altra grande partita in chiave viabilità è proprio quella delle aree di sosta. Il piano operativo di Firenze prevede la possibilità di creare un parcheggio sotterraneo sotto piazza di Cestello per circa 150 posti e una struttura multipiano a Campo di Marte per 2.500 auto, oltre a interventi più piccoli diffusi nei diversi quartieri. E poi i parcheggi scambiatori a servizio delle nuove linee della tramvia: la già citata area di sosta nei pressi dello svincolo di Ponte all’Indiano per via Pistoiese (circa 270 posti) per la T4, il parcheggio scambiatore in viale Europa per la linea 3 e quello che sarà realizzato a Rovezzano, all’altro capo del tracciato.

Il Consiglio Comunale approva il piano operativo di Firenze

Dopo una maratona di tre giorni, è arrivata l’approvazione del Piano operativo comunale di Firenze da parte del Consiglio comunale. La maggioranza perde un pezzo, ma regge al passaggio in aula. Si tratta dell’atto che “disegna” lo sviluppo urbanistico della città nei prossimi anni, indicando strategie e linee guida.

Com’è andato l’iter di approvazione del piano operativo di Firenze

In 19 (Pd, Lista Nardella e Michela Monaco del gruppo misto) hanno detto sì al piano operativo di Firenze. Contrari invece 13 consiglieri: tutto il centrodestra, il gruppo Centro, il Movimento 5 Stelle, Sinistra Progetto Comune e Firenze Democratica (ossia i 3 consiglieri ex Pd che fanno capo a Cecilia Del Re e che ora escono dalla maggioranza).

Le due consigliere di Italia Viva, che avevano presentato emendamenti in parte approvati durante la discussione del POC, hanno optato per il non voto, mentre il consigliere del gruppo misto Andrea Asciuti si è astenuto.

I commenti

“Sono felicissimo perché mai nessuno era arrivato a raggiungere questo obiettivo: abbiamo approvato l’atto urbanistico più importante entro la fine del mandato”, ha commentato il sindaco Dario Nardella. “Col Poc diamo risposta a migliaia di cittadini, sblocchiamo più di un miliardo di euro di investimenti e creeremo 30 mila posti di lavoro di cui 10 mila diretti”.

L’Ordine degli Architetti di Firenze ha accolto con favore la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio comunale del nuovo Piano strutturale e Piano operativo. “Non è l’atto definitivo – spiega l’Ordine – perché il tortuoso percorso di approvazione prevede dopo il passaggio in Consiglio comunale la conformazione al Piano paesaggistico regionale e la cosiddetta ‘bollinatura’ del Ministero dei Beni Culturali, quindi serviranno ancora alcuni mesi di iter prima dell’effettiva entrata in vigore. Auspichiamo ora nel rapido espletamento delle ultime fasi del processo, previste dalla Legge regionale in modo da sbloccare tutti gli interventi consentiti dal P.O. ma non attuabili in regime di ‘Salvaguardia’”.

Riapre la Grotta degli animali della Villa medicea di Castello

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Torna a zampillare la Grotta degli animali, piccolo gioiello conservato nel giardino della Villa medicea di Castello a Firenze. I lavori di restauro si sono conclusi proprio in occasione dei 450 anni dalla morte del Granduca di Toscana Cosimo I dei Medici e di Giorgio Vasari. Le opere, alcune delle quali finanziate tramite l’Art Bonus da Publiacqua, hanno permesso anche di ripulire i marmi delle vasche, le decorazioni e le superfici di questo ambiente, mentre i giochi d’acqua saranno riaccesi a fine aprile. Già a Pasqua e Pasquetta il pubblico potrà scoprire questo angolo del giardino, grazie alle aperture straordinarie, mentre dall’11 aprile al 30 giugno saranno organizzate visite guidate gratuite.

Com’è fatta la Grotta degli animali della Villa medicea di Castello

Tre vasche monumentali, tre composizioni scenografiche composte dalla riproduzione di animali reali e fantastici, il tutto animato da un centinaio di zampilli: la Grotta degli animali, detta anche del diluvio, è un vero e proprio teatro delle acque. Cosimo I dei Medici commissionò la sua realizzazione al Tribolo a partire dal 1539 per abbellire il Giardino della Villa di Castello, sulle colline appena fuori Firenze. Poi, dopo la morte dell’artista, l’opera fu conclusa dal Vasari.

Il complesso intervento di restauro è durato diversi anni ed è stato svolto in più tranche, grazie a finanziamenti ministeriali, della Regione Toscana e di mecenati privati grazie all’Art bonus. Tra le azioni anche quella per il recupero dell’impianto idraulico che assicura i giochi d’acqua. Il sistema è basato sul recupero idrico, per evitare sprechi, e in futuro potrà essere collegato alle altre fontane del giardino.

Le novità del Giardino della Villa medicea di Castello e le visite guidate gratis

Intanto è tornata accessibile anche l’intera area del giardino della Villa medicea di Castello dove due querce centenarie hanno nel corso dei secoli adattato le loro radici alla conformazione della grotta sottostante e dove si può nuovamente ammirare la fontana dell’Appennino. Dall’11 aprile al 30 giugno poi i visitatori potranno partecipare a visite guidate gratuite alla Grotta degli animali (da giovedì a domenica, ore 11 e 17, senza necessità di prenotazione), mentre da fine aprile i giochi d’acqua saranno riattivati durante i weekend, per quattro cicli al giorno.

“Riaprire al pubblico la Grotta degli animali e riattivare i giochi d’acqua – ha spiegato Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana – per secoli la maggiore attrattiva di uno dei più importanti capolavori rinascimentali e del Giardino di Castello, definito dal Vasari il più ricco, il più magnifico et il più ornato giardino d’Europa, tappa imprescindibile del Grand Tour, è un risultato non scontato frutto della sinergia e dell’impegno di Ministero della Cultura e della Regione Toscana, sostenuto da Publiacqua spa”.

Il Giardino ella Villa Medicea di Castello è uno dei musei gratis di Firenze, ed è aperto alle visite dal martedì al sabato, dalle 8.30 alle 17.30 (apertura straordinaria per Pasquetta dalle 8.30 alle 18.30)

Spegnimento riscaldamento 2024: quando lo stop ai termosifoni

Ultimi giorni di accensione dei termosifoni in buona parte di Italia: con le temperature miti della primavera 2024 in molti si chiedono quale sia la data di spegnimento dell’impianto di riscaldamento privato, da Milano a Roma fino a Firenze. In alcune zone climatiche, quelle più calde, come le isole del Sud, la “chiusura” è già scattata. Dopo il cambiamento delle regole per il caro energia, tutto è tornato come prima. Ecco quindi quando si spengono i termosifoni nel 2024.

Quando lo spegnimento dei termosifoni: le date 2024

La data di spegnimento del riscaldamento domestico dipende, anche in questo 2024, dalla zona climatica di appartenenza. Anche una singola regione o una singola città possono essere divise in diverse zone, in base alle temperature medie che si registrano nelle differenti località. Si tratta di una classificazione che va dalla zona climatica A, la più “calda”, alla F, la più fredda.

Vediamo allora quando spegnere i termosifoni durante la primavera 2024, data per data, zona climatica per zona climatica:

  • Zona climatica A – nell’area più calda del paese la chiusura del periodo di accensione degli impianti di riscaldamento è stato fissato al 15 marzo 2024
    Questa zona comprende le aree d’Italia dove il clima è più mite come le isole di Linosa e Lampedusa e Porto Empedocle.
  • Zona climatica B – caloriferi accesi fino a Pasqua (domenica 31 marzo 2024), per un massimo di 8 ore al giorno.
    In questa zona sono incluse le province di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani.
  • Zona climatica C – ecco quando spegnere il riscaldamento: a Pasqua (domenica 31 marzo 2024). I termosifoni possono essere attivi, ogni giorno, fino a 10 ore.
    La zona include la fascia adriatica nord e le province di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto.
  • Zona climatica D – la data di spegnimento del riscaldamento è fissata a lunedì 15 aprile 2024, con un orario massimo di funzionamento dei termosifoni che non può superare le 12 ore al giorno.
    Tra le città incluse in questa zona: Avellino, Ancona, Ascoli Piceno, Caltanissetta, Chieti, Forlì, Firenze, Genova, Grosseto, Isernia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Foggia, Matera, Nuoro, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Pescara, Siena, Terni, Teramo, Vibo Valentia e Viterbo
  • Zona climatica E – i termosifoni possono stare accesi fino al lunedì 15 aprile 2024, per un periodo di massimo 14 ore al giorno.
    Tra le città incluse in questa zona: Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Varese, Verbania, Vercelli e Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila e Potenza.
  • Zona F per il periodo di accensione dei termosifoni non sono previste limitazioni
    Comuni montani

Attenzione però: bisogna sempre controllare il calendario sul sito ufficiale del proprio Comune. Le singole amministrazioni, tramite ordinanze ad hoc, possono infatti prevedere variazioni al periodo ufficiale. A Milano ad esempio il sindaco Beppe Sala ha fissato con un’ordinanza lo spegnimento dei termosifoni all’8 aprile 2024 (invece che il 15 aprile), stessa data anche a Torino, mentre a Roma la “chiusura” del periodo di funzionamento dei termosifoni è stata fissata in anticipo al 7 aprile sempre con un provvedimento del Comune. A Firenze il Comune ha confermato le date nazionali, con l’accensione consentita fino al 15 aprile.

Gli orari di funzionamento dei termosifoni

Rispettando il numero massimo di ore di accensione, l’impianto di riscaldamento può essere attivo nel periodo compreso tra le ore 5 e le 23, con una temperatura massima degli ambienti di 20 gradi (con un margine di tolleranza di 2 gradi in più). Per gli edifici che ospitano attività artigianali e industriali il tetto massimo è di 18 gradi, sempre con un margine di tolleranza di 2 gradi in più. Previste deroghe per ospedali e industrie con esigenze specifiche.