mercoledì, 7 Maggio 2025
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In arrivo il freddo a Firenze: quanto durerà?

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A Firenze è in arrivo il primo freddo con un sensibile abbassamento della temperatura percepita e gelate previste in pianura. Ma durerà poco e non ci sarà il gelo record registrato in Europa orientale: in Toscana gli esperti meteo parlano di valori nella media del periodo. La sensazione di freddo in questi giorni è acuita dallo sbalzo termico, causato dal repentino passaggio da un clima mite (anomalo per l’inverno) a condizioni più fresche.

In arrivo il freddo a Firenze: gelate in pianura

Secondo le previsioni del Lamma, venerdì 12 e sabato 13 gennaio 2024 saranno due classiche giornate invernali: sole, ma con un clima un po’ più freddo e gelate mattutine nei fondovalle dell’interno (la minima prevista a Firenze per sabato è di -4). I valori massimi toccheranno invece i 9 gradi. Insomma a Firenze arriva il freddo, ma le temperature saranno in linea con quelle che normalmente vengono registrate nel mese di gennaio.

Quanto durerà il freddo a Firenze?

Stando alle previsioni, le temperature inizieranno a rialzarsi già nella giornata di domenica 14 gennaio, quando il cielo sarà nuvoloso o coperto e la colonnina di mercurio tornerà sopra lo zero, con la minima a Firenze che si attesterà intorno ai 4 gradi. Poi da lunedì un nuovo scenario con un flusso di aria più mite e a tratti umida, che riporterà le temperature sopra le medie del periodo. Inoltre tra mercoledì 17 e giovedì 18 gennaio è in vista il rimontare di una nuova perturbazione sulla Toscana, ma la tendenza andrà confermata nei prossimi giorni.

In Toscana l’autunno più caldo degli ultimi 70 anni

Nonostante l’arrivo del primo freddo, a Firenze anche per questo periodo invernale si sta delineando un clima più caldo del solito. In Toscana già lo scorso autunno, secondo il Report climatico del Lamma, è stato il più caldo degli ultimi 70 anni. Una nuova stagione da record che ha visto un’anomalia di 2,1° in più rispetto al periodo che va dal 1991 al 2020. Al terzo settembre più caldo dal 1955 (+2,1 °), è seguito l’ottobre più caldo di sempre, con una anomalia di ben +3.4°, e un mese di novembre leggermente più caldo del normale (+0.8 °). Sul fronte delle piogge settembre è stato più secco della media (-66%), mentre le precipitazioni sono state sopra la norma a ottobre (+24%) e novembre (+21%), quando si sono registrati anche fenomeni estremi come l’alluvione a Campi Bisenzio.

Parco di Pratolino aperto tutto l’anno: i progetti per Villa Demidoff

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8 milioni di euro per il parco mediceo di Pratolino, quello che da molti a Firenze è conosciuto come “Parco di Villa Demidoff”, e in futuro sarà aperto tutto l’anno: la Città metropolitana punta prima a raddoppiare giorni e orari in cui è accessibile al pubblico e poi a rendere visitabile questo gioiello verde non solo dalla primavera all’autunno. Intanto prosegue il programma di lavori agli edifici e per la messa in sicurezza della vegetazione. Tra le novità ci sarà il ritorno in funzione del Viale degli Zampilli, un percorso con giochi idraulici che in passato creava un singolare “pergolato d’acqua”.

Rinasce il Viale degli Zampilli del Parco di Villa Demidoff

Il punto sul recupero e sulla valorizzazione del Parco di Pratolino è stato fatto durante il Consiglio della Città metropolitana, che si è svolto proprio a Villa Demidoff. Negli ultimi 10 anni sono stati stanziati 4,8 milioni di euro per la manutenzione degli edifici e del patrimonio arboreo. Restano da investire altri 8 milioni di euro che serviranno anche per completare il restauro delle scuderie, la ristrutturazione della Fattoria nuova, il restauro del Casino di Montili e della Fagianeria.

Al centro degli interventi inoltre il Viale degli Zampilli – in origine  lungo 290 metri e largo 23 – con il restauro e il consolidamento delle strutture murarie arrivate fino ad oggi, la riattivazione del sistema idraulico dei getti d’acqua e il recupero dei percorsi paesaggistici. La progettazione esecutiva è in corso e la procedura di affidamento dei lavori, per un totale di 3 milioni di euro, è prevista per il luglio 2024.

Viale degli Zampilli Parco Pratolino

Il Parco di Pratolino aperto tutto l’anno. Si parte con il raddoppio degli orari

L’obiettivo della Città Metropolitana è rendere ancora più fruibile questo giardino delle meraviglie, di cui sono visitabili (gratuitamente) 50 ettari su un totale di 155. Il parco di Pratolino non sarà aperto tutto l’anno fin da subito, ma si arriverà a questo obiettivo con diverse tappe. “La prossima prevede un incremento delle risorse economiche, da 60 a 120 mila euro per raddoppiare giorni e orari che già oggi rientrano nel calendario delle visite – ha spiegato il sindaco della Città metropolitana Dario Nardella – Poi arriveremo all’obiettivo definitivo: un parco che sia vivibile tutto l’anno, tutte le stagioni, anche per la sua ricchezza della biodiversità, per la sua grande ricchezza culturale e storico-artistica”. Un luogo molto amato dai fiorentini, soprattutto per i picnic primaverili, tant’è che nel 2023 ha toccato il record 50mila visitatori.

Intanto si ragiona su come gestire questo immenso parco in futuro. Quattro le ipotesi individuate anche grazie allo studio del Dipartimento di Scienze per l’economia e l’impresa dell’Università e Arco: una gestione totalmente pubblica del parco (eccetto che la locanda, affidata a privati); il mantenimento della Città metropolitana alla guida, ma assegnando alcuni edifici a soggetti privati e associazioni; l’affidamento a realtà del territorio come anche associazioni temporanee di impresa per un progetto di medio periodo; la creazione di un ente o di una fondazione per gestire il parco.

Quando finisce il mercato tutelato di luce e gas e cosa succede

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Al via la rivoluzione della bolletta, ma il mercato tutelato non finisce nella stessa data per la luce e per il gas: prima termina per il metano, poi in estate ci sarà il passaggio al mercato libero dell’energia elettrica, per chi non ha scelto ancora un fornitore. Questo non vale per categorie specifiche di clienti, i cosiddetti vulnerabili, che saranno comunque “tutelati”. Inoltre è bene tenere presente cosa succede se non si passa al mercato libero: non si rimarrà mai senza fornitura, ma ci sarà un periodo che potremmo definire “cuscinetto”. Questo significa che saranno applicate delle tariffe a metà strada tra il mercato libero e quello tutelato. Andiamo per ordine e facciamo chiarezza.

Il mercato tutelato non finisce per i clienti vulnerabili: chi sono

Prima di tutto va specificato chi sono i clienti vulnerabili, quelle categorie che resteranno sempre con tariffe “tutelate” (ossia fissate dall’authority statale che si occupa di energia e gas, l’Area): potranno non passare al mercato libero e godere del cosiddetto Servizio di Tutela della Vulnerabilità che funziona allo stesso modo del mercato tutelato. Si è considerati clienti vulnerabili se si rispetta anche uno solo di questi requisiti:

  • persone con più di 75 anni
  • chi percepisce il bonus sociale per luce o gas (persone in condizioni economicamente svantaggiate)
  • Disabili (articolo 3 della legge 104/92)
  • Utenze in un’abitazione di emergenza a causa di calamità naturale

Questi soggetti, anche se nel frattempo sono passati al mercato libero, possono decidere in qualsiasi momento di rientrare nel Servizio di Tutela della Vulnerabilità: basta richiedere il passaggio al proprio fornitore. Andrà compilato un modulo per attestare la propria condizione, eccetto che per il requisito d’età (over 75) che viene verificato in modo automatico. Ovviamente i clienti vulnerabili possono decidere anche di affidarsi a un operatore del mercato libero che reputano conveniente.

Quando finisce il mercato tutelato di gas e luce

Fatta questa  premessa sui clienti vulnerabili e il Servizio di Tutela della Vulnerabilità, passiamo alle date in cui termina il mercato tutelato per tutte le altre categorie di cittadini: se per il gas la rivoluzione è già partita, per la luce c’è ancora tempo.

  • Gas – fine mercato tutelato il 1° gennaio 2024
    Il 10 gennaio si è svolta la cosiddetta “asta” per assegnare le forniture di chi ancora non è passato al mercato libero (vedi sotto);
  • Il mercato tutelato per la luce finisce il 1° luglio 2024
    Entro questa data i clienti non vulnerabili dovranno scegliere un fornitore di energia elettrica oppure si passerà in automatico a un’offerta Placet (vedi sotto).

Se non passo al mercato libero cosa succede? Scatta l’offerta Placet

Niente paura, se si pagano regolarmente le bollette non si rimarrà in alcun caso senza luce o gas, anche quando finisce il mercato tutelato. “Cosa succede se non scelgo?“, si chiedono in tanti. Per loro l’Area ha previsto delle tariffe che potremmo definire “di passaggio”, per traghettare gli utenti dal mercato tutelato (dove prezzo e condizioni economiche sono fissate dallo Stato tramite l’Arera) al mercato libero (questa espressione significa che è l’utente a scegliere direttamente il fornitore più conveniente, un po’ come succede per la telefonia). Il passaggio tra un fornitore e l’altro è gratuito e in genere sono necessari dai 30 ai 60 giorni, ma in questo periodo non si resterà al “buio”.

Chi non passa al mercato libero riceverà dal fornitore (selezionato tramite un’asta, come successo il 10 gennaio per assegnare ai diversi venditori 4,5 milioni di utenti del gas) un’offerta Placet. Cosa significa? Si tratta di offerte in cui le condizioni contrattuali sono fissate dall’Arera, mentre il prezzo del gas o delle luce è stabilito direttamente dai fornitori. Non è detto però che convengano rispetto al mercato libero, variano infatti da caso a caso.

E allora come scegliere?

Per confrontare le diverse tariffe, a seguito della fine del mercato tutelato, è possibile collegarsi al portale offerte dell’Arera, che permette di paragonare le diverse promozioni fatte dalle differenti società, inserendo i propri dati di consumo.

Tramvia a Campo di Marte o busvia elettrica?

Si riapre la discussione sull’arrivo della tramvia a Campo di Marte, con il Comitato Vitabilità che propone di realizzare nella zona dello stadio di Firenze e di Rovezzano un sistema di Bus rapid transit (Brt), ossia una busvia elettrica. Secondo il progetto del Comune di Firenze, l’area sarà servita dal prolungamento della linea 3 piazza della Libertà – Bagno a Ripoli, che da viale Don Minzoni (dove si sta già realizzando l’interconessione per il futuro tracciato) andrà fino a Campo di Marte e Rovezzano. Il Comitato di cittadini ha esposto le sue perplessità sul piano della mobilità nel Quartiere 2, avanzando una proposta alternativa.

Bus rapid transit al posto della tramvia a Campo di Marte: busvia elettrica

In particolare l’idea è di sostituire i binari del tram con una soluzione già usata in altre grandi città. Si chiama Bus rapid transit (Brt in una sigla) ed è basato su mezzi su gomma elettrici alimentati a batteria che viaggiano su corsie riservate, con stazioni di ricarica lungo il percorso e con semafori che ne consentono la circolazione prioritaria rispetto agli altri veicoli. Una soluzione di cui in passato si è parlato per collegare la zona di Ponte a Niccheri e il Chianti a Firenze con un “Jumbo bus”.

“Abbiamo sempre manifestato perplessità sul progetto della tramvia – ha detto la presidente del Comitato Vitabilità Francesca Marrazza –  soprattutto per salvaguardare il nostro verde, perché la tramvia così com’è concepita dall’amministrazione comunale cancellerebbe la gran parte degli alberi di Campo di Marte. Questa tecnologia che proponiamo è un’alternativa che già altre città hanno impiegato, non solo all’estero, ma anche in Italia come a Perugia, Bari, Frosinone, Torino, Genova”. Il Comitato in passato si è schierato anche contro la realizzazione dell’hotel e del centro commerciale all’interno della riqualificazione dell’area dell’Artemio Franchi.

Pro e contro

Secondo il Comitato Vitabilità di Campo di Marte i cantieri di un’eventuale busvia elettrica sarebbero meno invasivi di quelli della tramvia, durerebbero meno – causando disagi minori ai commercianti – e costerebbero un terzo rispetto ai lavori per installare binari e infrastrutture. Di contro il Bus rapid transit offre mezzi con minor capienza rispetto al tram e può garantire una frequenza delle corse minore (circa due minuti in più rispetto a Sirio). Qui invece il progetto della tramvia per Campo di Marte e Rovezzano.

Sull’argomento a fine ottobre il Comitato ha depositato una petizione e sta aspettando una risposta dal Comune di Firenze. A richiedere una risposta celere è stato anche il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi. “È già la seconda volta in pochi mesi in cui il Comune contravviene alle regole non rispondendo ad una petizione: reputo questo atteggiamento uno grave sgarbo alla democrazia”, ha detto durante la conferenza stampa indetta sul tema.

Il capogruppo pentastellato in Consiglio comunale Roberto De Blasi si è però smarcato dalla proposta di sostituire la tramvia con un bus rapid transit a Campo di Marte. “Premetto di non essere contrario al sistema tranviario o busviario, semplicemente mi faccio portavoce di quella che è da sempre, secondo il programma di mandato, la posizione del M5S di Firenze in termini di Trasporto Pubblico Locale – ha scritto in una notaIl modello Bari, l’unico formalmente riportato nella petizione presentata dal Comitato, ha delle linee troppo distanti dal nostro concetto di fattibilità e sarebbe un bagno di sangue in termini economici e d’impatto ambientale per tutta una serie di motivi tecnici e logistici”. Secondo De Blasi, il progetto sul modello barese porterebbe nuovi semafori e corsie riservate ai bus piuttosto larghe, intorno ai 7 metri e mezzo su viale dei Mille, con la perdita di un intero filare di alberi e il ridimensionamento della viabilità per auto e motorini.

Assegno unico 2024: scaglioni Isee, aumenti per tutte le fasce

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Cambia la tabella delle fasce Isee per l’assegno unico 2024 e cambia anche l’importo per i vari scaglioni: l’Inps adeguerà i sussidi all’inflazione. Cresce quindi la cifra corrisposta, sempre che nel frattempo non si siano verificate variazioni della situazione economica del nucleo familiare o modifiche del numero dei figli a carico. Aumentano anche i tetti Isee. Questo sostegno, che ha sostituito i vecchi bonus bebè e gli assegni familiari, viene riconosciuto fino ai 21 anni dei figli (ma nel caso dei maggiorenni solo se studiano, seguono corsi di formazione, fanno tirocini, sono disoccupati o svolgono il servizio civile). Non ci sono limiti di età invece per i figli disabili. Intanto l’Inps ha diffuso il nuovo calendario dei pagamenti dell’assegno unico nei primi sei mesi del 2024.

Come funziona l’assegno unico 2024: entro quando fare il rinnovo Isee

Chi già riceveva l’assegno unico e non ha avuto variazioni (ad esempio separazione, matrimonio, nascita di nuovi figli) non deve fare domanda all’Inps per il rinnovo del sostegno durante il 2024. L’Istituto previdenziale, grazie all’integrazione delle banche dati, proroga in automatico il pagamento del sussidio. Ciò che risulta importante è presentare un Isee valido per l’anno in corso: in questo modo l’Inps calcolerà la cifra corretta, in base alla tabella degli scaglioni per l’assegno unico. Se invece non si farà l’aggiornamento dell’Isee, dalla mensilità di marzo il contributo sarà sempre riconosciuto, ma verrà pagato l’importo minimo, ossia 50 euro al mese (54,10 euro con la rivalutazione).

Come comunicato dall’Inps, c’è tempo fino al 30 giugno 2024 per aggiornare la propria posizione e recuperare gli arretrati di cui si aveva diritto da marzo, compilando la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) per il calcolo dell’Isee entro questo termine. Una volta presentata, l’Inps riconoscerà le maggiorazioni di cui non si è usufruito. Dal 1° luglio non si potranno più ricevere gli arretrati, ma solo usufruire del ricalcolo dell’assegno da quel momento in avanti.

Perché aumenta l’importo dell’assegno unico

Anche per il 2024 sia le fasce Isee sia l’importo dell’assegno unico vengono rimodulati in base all’andamento dell’inflazione registrata l’anno scorso: in sostanza aumenta la cifra riconosciuta alle famiglie, ma crescono anche le cifre dei vari tetti Isee e le maggiorazioni (nuclei numerosi, figli disabili, ecc.). Il tasso di rivalutazione dell’assegno unico per il 2024 è stato fissato all’5,4%, per tutte le fasce Isee.

Si tratta di un adeguamento al costo della vita, un po’ come succede per le pensioni (anche se con meccanismi diversi). Nel caso il dato definitivo dell’inflazione 2023 fosse superiore al 5,4%, la differenza sarà riconosciuta con un conguaglio successivo.

Gli scaglioni Isee e l’aumento dell’assegno unico 2024 per tutte fasce

La nuova tabella 2024 delle fasce dell’assegno unico parte quindi da uno scaglione che arriva fino a un Isee di 17.090,61 euro: chi è sotto questa soglia ha diritto a un sostegno mensile che sfiora i 200 euro (199,40 euro per l’esattezza), a cui aggiungere le eventuali maggiorazioni per figli disabili, nuclei familiari numerosi, madri under 21, figli sotto un anno, figli tra 1 e 3 anni. Fino al 31 dicembre scorso venivano riconosciuti 189,20 euro, per un Isee inferiore a 16.215 euro. Lo scaglione Isee massimo passa invece da 43.240 a 45.574,96 euro per un contributo che sale da 54,10 a 57,20 euro.

In sintesi ecco le due fasce Isee entro le quali si muove il calcolo dell’assegno unico 2024, quella minima e quella massima:

  • Isee fino a 17.090,61 euro – 199,40 euro per ogni figlio minorenne
  • Isee oltre i 45.574,96 euro (oppure Isee non rinnovata per il 2024) – 57,20 euro, importo minimo (28,50 per i figli dai 18 ai 20 anni).

Per riconoscere un importo proporzionato all’Isee dei singoli nuclei familiari, le fasce che si trovano tra questi due importi sono numerosissime (alcune variano di pochi euro): impossibile quindi pubblicare una tabella dettagliata di scaglioni e cifre. Ciò che si può fare per calcolare l’importo dell’assegno unico 2024 con una buona approssimazione, in base al proprio Isee, è utilizzare il simulatore online dell’INPS. Basta collegarsi al sito dell’ente, senza doversi autenticare, e rispondere alle varie domande, tra cui il numero di figli e la loro età, l’eventuale presenza di figli disabili e il valore Isee familiare. Alla conclusione della procedura il sistema darà come risultato una stima indicativa della cifra che sarebbe riconosciuta dall’Inps. Per presentare la domanda per la prima volta è invece necessario accedere alla procedura disponibile sul sito dell’Istituto previdenziale.

Il nuovo calendario del pagamento dell’Assegno unico 2024

L’Inps, nel messaggio n°15 del 2 gennaio, ha comunicato anche quando sarà pagato l’Assegno unico nel primo semestre 2024, ecco il nuovo calendario:

  1. Pagamento assegno unico dal 17 al 19 gennaio 2024
  2. Pagamento assegno unico 16, 19 e 20 febbraio 2024
  3. Pagamento assegno unico dal 18 al 20 marzo 2024
  4. Pagamento assegno unico dal 17 al 19 aprile 2024
  5. Pagamento assegno unico dal 15 al 17 maggio 2024
  6. Pagamento assegno unico dal 17 al 19 giugno 2024

Una volta fatta domanda dell’assegno unico, la prima rata sarà versata nell’ultima settimana del mese successivo.

Come cambia la tabella dell’assegno unico e cosa bisogna fare in sintesi

Riassumendo quanto detto finora ecco le cose essenziali da sapere sulle nuove tabelle e sui nuovi scaglioni Isee dell’assegno unico che scattano nel 2024:

  • Viene riconosciuto un aumento dell’5,4% degli importi mensili (e anche delle fasce Isee), come rivalutazione all’inflazione;
  • In futuro potrà essere previsto un conguaglio degli arretrati, in base al tasso definitivo dell’inflazione registrata l’anno scorso;
  • Per continuare a ricevere l’assegno unico non bisogna presentare una nuova domanda (salvo modifiche del nucleo familiare);
  • Da marzo 2024 sarà riconosciuto l’importo minimo se non si aggiornerà l’Isee;
  • Entro giugno 2024 è necessario aggiornare l’Isee al 2024 per recuperare gli eventuali arretrati da marzo in poi;
  • Il pagamento dell’assegno unico fino a giugno è previsto intorno al 19 del mese. Da definire il calendario successivo.

Tutte le informazioni si trovano anche sul sito dell’Inps.

Bonus animali domestici 2024: chi può richiederlo e come funziona

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Non solo la conferma della detrazione fiscale, ma anche l’arrivo di un nuovo Bonus animali domestici 2024 con un contributo che coprirà parte dell’importo delle spese per la cura degli amici a quattro zampe. Il sostegno è stata introdotta dalla legge di bilancio, che ha istituito un fondo ad hoc presso il Ministero della Salute. Ma come richiederlo e quali sono i requisiti del Bonus animali domestici, creato in questo 2024? Vediamo cosa si sa già sull’agevolazione.

Cos’è il nuovo contributo per gli animali di affezione

Nel dettaglio il Bonus animali domestici è previsto dai commi commi 207-208-209 della manovra finanziaria del governo Meloni per il 2024, il 2025 e il 2026. La legge di bilancio ha stanziato per questo triennio 250.000 euro, una somma esigua ma che potrebbe essere incrementata con il passare del tempo. Il contributo è previsto per le spese legate alla salute degli animali da compagnia (in particolare cani, gatti e furetti) come visite veterinarie, operazioni chirurgiche e medicine.

I requisiti: chi può richiedere il Bonus animali domestici 2024

La manovra ha fissato due requisiti principali. Il Bonus animali domestici 2024 spetta ai padroni che hanno iscritto il proprio “pet” all’Anagrafe degli animali d’affezione, ossia il registro nazionale dei cani, dei gatti e dei furetti identificati con microchip. Questa banca dati fa capo al Ministero della Salute e viene aggiornata con le informazioni inviate dalle singole Regioni. Inoltre il nuovo bonus può essere richiesto solo dai proprietari con più di 65 anni e con un Isee inferiore a 16.215 euro.

Come richiederlo: la domanda per il Bonus animali domestici

Come spesso succede, agli annunci dovrà seguire un decreto attuativo per definire nel dettaglio le regole del Bonus animali domestici 2024, compresa la procedura per richiedere il sostegno (se con domanda online oppure con una diversa modalità). L’arrivo di questo provvedimento è previsto dalla legge di bilancio entro la fine del mese di marzo, anche se spesso l’entrata in vigore di queste agevolazioni si scontra con la lentezza della burocrazia. Basti pensare che la manovra di quest’anno prevede la definizione nei prossimi mesi di oltre 50 provvedimenti attuativi. Il decreto ministeriale potrà inoltre stringere ulteriormente le maglie dei requisiti e stabilirà l’importo massimo del Bonus animali domestici, in base ai fondi disponibili per il 2024.

Resta la detrazione fiscale per gli animali domestici

Accanto al bonus, riservato a una platea molto ridotta di proprietari, nel 2024 è stata confermata per tutti la detrazione fiscale al 19% delle spese per la salute degli animali domestici: anche quest’anno il tetto non è stato alzato a 900 euro, ma l’importo massimo su cui è calcolata l’agevolazione resta di 550 euro. Dunque, in sede di dichiarazione dei redditi, su un massimo di 550 euro spesi per la cura degli amici a quattro zampe (visite e operazioni veterinarie, ma anche medicinali e antiparassitari con la relativa documentazione fiscale) si può richiedere una detrazione, al netto della franchigia di 129,11 euro. Fatti due conti la detrazione massima in un anno sarà di 79,97 euro (il 19% di 420,89 euro, ossia 550 euro meno la franchigia). Sono escluse le spese per i mangimi speciali. Qui i nostri articoli sui bonus statali e locali.

La Fiorentina in semifinale di Coppa Italia. Decisivi ancora i rigori

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Una gara non bella tra due squadre che non sono riuscite a superarsi per 120 minuti. Poi la serie dagli 11 metri hanno decretato il successo degli uomini di Italiano. Questo l’ordine dei gol: Ferguson (Bologna), gol; Mandragora (Fiorentina), gol; Zirkzee (Bologna), gol; Arthur Melo (Fiorentina), gol; Orsolini (Bologna), gol; Milenkovic (Fiorentina), gol; Calafiori (Bologna), gol; Mina (Fiorentina), gol; Posch (Bologna), errore; Maxime Lopez (Fiorentina), gol. Finale analogo a quello già vissuto negli ottavi di finale, sempre allo stadio Artemio Franchi, contro il Parma. Italiano sorprende tutti ad inizio gara con una formazione completamente diversa: tre difensori centrali: Milenkovic, Quarta e Ranieri davanti a Christensen, quattro centrocampisti con Kayode, Duncan, Maxime Lopez e Biraghi, due esterni Ikonè e Barak e Betran di punta. Thiago Motta si affida ai titolari con Ferguson e Orsolini e Zirkzee come terminale offensivo.

La partita

Decisamente più pericoloso il Bologna ad inizio gara. Al 34’ Orsolini riesce a servire Zirkzee che beffa Milenkovic con una finta e calcia ma coglie la traversa. Al 50’ è invece Orsolini a colpire il palo per il Bologna. La Fiorentina fa fatica a concretizzare ma proprio nei minuti finali colleziona un paio d’occasioni. All’84’ il tiro di Nzola viene respinto, la palla finisce a Kayode che stoppa e tira ma la difesa felsinea si salva. Al 95’ Quarta sfrutta un rimpallo su tiro di Lopez ma Skorupski para. Al ’93 Calafiori, inarrestabile, avanza per tutto il campo, palla per Zirkzee che calcia col sinistro sul primo palo: Christensen devia sul palo. Al 102’ Nzola pesca Quarta in area sugli sviluppi di una palla ferma, diagonale debole al volo che finisce tra le braccia di Skorupski. Al 109’ cross di Mandragora in area, svetta Kayode ma sbaglia e devia invece di insaccare in rete. Si va ai rigori con Posch che sbaglia il quinto rigore dopo otto penalty segnati: Maxime Lopez segna il quinto per la Fiorentina, portando i viola avanti in Coppa Italia. È  la prima squadra semifinalista di questa stagione.

L’allenatore

Soddisfatto, a fine gara, Vincenzo Italiano. “Partita intensa, ricca di emozioni, loro bene all’inizio e noi alla fine, Kayode ha avuto una chance importante nel secondo supplementare. Nessuna delle due ha speculato, siamo contenti ma ho fatto i complimenti a Thiago. In Coppa Italia, il primo anno abbiamo affrontato la Juve, l’anno scorso andò meglio con la Cremonese – ricorda Italiano – quest’anno in semifinale affronteremo o Atalanta o Milan: comunque vada caschi male, è tutto aperto anche su questo fronte. Siamo riusciti a fare questa prima parte di stagione con poca presenza degli attaccanti in termini di gol, quelli fanno la differenza e mi auguro che miglioreranno, è il loro mestiere e penso lo sappiano fare, bisogna sbloccarli. Abbiamo però tanti uomini in zona gol e questo spiega i nostri numeri. Oggi lasciavamo lo sfogo sugli esterni a Kayode e Biraghi, loro tenevano il pallino del gioco ma poi siamo venuti fuori alla grande. Abbiamo giocato 24 ore dopo di loro in campionato, sottolineo anche questo, ci siamo preparati in poco tempo. E ora giochiamo domenica, per fortuna abbiamo un bel manto erboso, giardinieri al lavoro.

Musei gratis a Firenze (sempre): cosa vedere, dalle chiese alle ville

Non esistono solo gli Uffizi e la Galleria dell’Accademia, ci sono alcune perle da scoprire a costo zero, tutto l’anno. Se vi state chiedendo cosa vedere in città senza spendere un euro, nella lista dei musei gratis a Firenze figurano collezioni, ville medicee e luoghi insoliti, a cui aggiungere le tante chiese da visitare senza necessariamente fare il biglietto. In molti casi si tratta di valide alternative dove curiosare in tutta tranquillità, senza affrontare la folla dei monumenti più famosi.

I musei gratis a Firenze (sempre)

Non solo la prima domenica del mese, ma tutto l’anno: iniziamo dai (pochi) musei e luoghi d’arte fiorentini che sono gratis sempre. A una manciata di passi da piazza Duomo, si varca la soglia di una dimora settecentesca con tanto di affreschi, quadreria, sala da ballo e un elegante scalone: si tratta di Casa Martelli (in via Zannetti 8) che per secoli è stata la residenza della nobile famiglia. All’interno dell’affascinante palazzo è conservata una collezione di opere d’arte del Seicento e del Settecento, tra cui l’Adorazione del Bambino di Piero di Cosimo, i due pannelli nuziali del Beccafumi e le tele di Luca Giordano e Salvator Rosa. È aperta il martedì pomeriggio e il sabato mattina con visite guidate per gruppi di massimo 10 persone e una durata di 45 minuti circa (sabato allo scoccare di ogni ora dalle 9 alle 12, martedì dalle 13.30 alle 17.30). Aggiornamento sul sito dei Musei del Bargello.

Non è annoverata tra i musei, ma sicuramente questa meta va ricordata tra i luoghi insoliti da visitare a Firenze, rigorosamente gratis, perché è una delle farmacie più antiche del mondo, nata nel Tredicesimo secolo grazie ai frati domenicani del vicino convento e oggi negozio di famosi prodotti di bellezza. Stiamo parlando dell’Officina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella (via della Scala 16). Tra gli ambienti con volte affrescate nell’Ottocento, figurano l’ex cappella (adesso sala vendita) e l’antica spezieria che si affaccia sul chiostro grande dell’ex convento di Santa Maria Novella. L’officina è aperta dal lunedì alla domenica, con orario 9.00-20.00.

In questa lista dei luoghi insoliti di Firenze, sconosciuti al turismo di massa, ricadrebbe anche Casa Siviero, un’elegante palazzina su lungarno Serristori, quella che fu la dimora di uno 007 dell’arte. Il condizionale è d’obbligo perché questo edificio è chiuso al pubblico dallo scorso mese di dicembre per i lavori che rinnoveranno il museo. Aggiornamenti saranno pubblicati sui canali social del Museo Casa Rodolfo Siviero.

Casa Siviero musei gratis Firenze
L’interno di Casa Siviero

Le chiese di Firenze da visitare gratis

Le chiese e i loro capolavori: ecco cosa vedere gratis a Firenze, oltre ai classici musei. Non si paga ad esempio per entrare nel Duomo di Firenze e ammirare l’interno della cattedrale di Santa Maria del Fiore (ma nei momenti di punta mettete in conto una lunga attesa in fila). Per la cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto e il Battistero è necessario invece acquistare il biglietto. A poca distanza ingresso libero nella chiesa di Santa Trinita (vicino a via Tornabuoni), con la cappella Strozzi progettata da Lorenzo Ghiberti, mentre più spostata verso piazza San Marco si trova la basilica della Santissima Annunziata, il principale santuario mariano della città. Segni particolari: l’interno decorato in epoca barocca e un tempietto del Michelozzo che custodisce l’immagine trecentesca dell’Annunciazione, da sempre molto venerata.

Un’affresco staccato del Botticelli (Sant’ Agostino nello studio) e il San Gerolamo nello studio di Ghirlandaio sono le due opere simbolo della chiesa di Ognissanti, tra Santa Maria Novella e il lungarno Vespucci. Fondata alla metà del Tredicesimo secolo, in passato ha ospitato anche la Maestà di Giotto (ora agli Uffizi). E se guardate bene troverete perfino tomba di Sandro Botticelli. Andando al di là del fiume, nel cuore dell’Oltrarno si entra gratuitamente nella basilica di Santo Spirito, costruita sul progetto di Filippo Brunelleschi e affacciata su una delle piazze più vissute dai fiorentini. Pagando 2 euro si può ampliare la visita nella sagrestia, che ospita un crocefisso ligneo opera di un giovane Michelangelo, nel chiostro e nel refettorio con l’affresco delle Tre Cene di Bernardino Poccetti. Il nostro tour tra le chiese da visitare gratis a Firenze ci porta fino al “tetto” della città, sopra il piazzale Michelangelo, dove troviamo San Miniato al Monte, abbazia con più di mille anni di storia, uno dei migliori esempi del romanico fiorentino e che offre un panorama unico, specialmente al tramonto. La cappella del crocifisso è del Michelozzo, nella sagrestia si ammirano poi gli affreschi di Spinello Aretino, suggestiva anche la cripta risalente all’undicesimo secolo e il presbiterio sopraelevato.

chiese gratis Firenze San Miniato al Monte
Abbazia di San Miniato al Monte

Cenacoli e chiostri da visitare a costo zero

Accanto ai musei e alle chiese gratis, c’è poi una miriade di scrigni d’arte sempre a ingresso libero: sono tanti i cenacoli di Firenze che si trovano tra il centro e la prima periferia e che conservano suggestivi affreschi. In genere sono poco affollati dai turisti. Il cenacolo di Sant’Apollonia (via XVII aprile 1, poco lontano da piazza San Marco) custodisce l’opera realizzata a metà del ‘400 da Andrea del Castagno per l’antico monastero delle benedettine. Sempre in zona si trova il Chiostro dello Scalzo (via Cavour 69) che in passato era l’atrio della cappella della Compagnia dei Disciplinati di San Giovanni Battista, affrescato a più riprese da Andrea del Sarto.

Un altro capolavoro di Andrea del Sarto è fuori dal centro di Firenze, in zona Campo di Marte: il Cenacolo di San Salvi (via di San Salvi 16) fa parte di un museo a ingresso gratuito che occupa gran parte dell’antico convento dei Vallombrosani. Suggestivo è anche il Cenacolo di Ognissanti con l’ultima cena di Domenico del Ghirlandaio. Chiuso temporaneamente invece il cenacolo del Fuligno con l’affresco di Pietro Perugino (via Faenza 40). Gli orari di apertura dei cenacoli fiorentini possono variare per questo consigliamo di consultare il sito della Direzione regionale musei della Toscana.

Ville medicee e dimore storiche a ingresso gratuito

Spostandosi fuori dal centro, sulle colline che guardano la piana di Firenze, ci si imbatte una piccola costellazione di ville storiche, dimore e musei che sono aperti al pubblico gratis. Nella zona di Castello, alla periferia Nord-ovest, troviamo la villa medicea della Petraia (via della Petraia 40), che ai tempi di Firenze capitale è stata anche la residenza della “Bella Rosin”, amante e poi moglie di Vittorio Emanuele II. Il cortile, che è stato coperto nel XIX secolo, è decorato con affreschi cinquecenteschi e seicenteschi. Nato come edificio fortificato, è diventato poi residenza granducale affacciata su un giardino a terrazze. Gli arredi che si vedono ancora oggi risalgono alla seconda metà dell’Ottocento.

Ville medicee gratis Firenze La Petraia
La villa medicea della Petrataia

Poco più sotto si trova Villa Corsini (via della Petraia 27), con una struttura a metà tra Rinascimento e barocco che vanta una collezione archeologica di sculture. Nei pressi è possibile vedere gratuitamente il giardino della villa di Castello progettato nel 1538 secondo i canoni di Leon Battista Alberti con sculture, vialetti, fontane e la suggestiva grotta degli animali. Gli orari delle ville medicee possono variare e sono comunicati sul sito della Direzione regionale musei della Toscana. Sempre nella stessa zona sorge Villa la Quiete (via di Boldrone, 2) che è aperta solo in determinati periodi dell’anno, per visite guidate gratuite su prenotazione tra gli ambienti e la collezione di dipinti (dettagli sul sito del sistema museale dell’Università di Firenze). Al suo interno opere frutto di una stratificazione secolare e di una lunga storia: l’edificio è stato proprietà di condottieri, dei Medici, dei Lorena ed è stata anche ritiro di campagna delle congregazione religiosa delle Montalve, oltre che residenza di Anna Maria Luisa dei Medici, l’Elettrice Palatina.

Cosa vedere gratis a Firenze: musei, chiese e ville da visitare

Ecco in sintesi cosa vedere gratis a Firenze:

  • Museo di Casa Martelli (Via Zannetti 8)
  • Officina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella (via della Scala 16)
  • Duomo di Firenze
  • Basilica di Santa Trinita (piazza Santa Trinita)
  • Basilica della SS. Annunziata (piazza Santissima Annunziata)
  • Chiesa di San Salvatore in Ognissanti (via Borgo Ognissanti 42)
  • Chiesa di Santo Spirito (piazza Santo Spirito)
  • San Miniato al Monte (via delle Porte Sante 34)
  • Cenacolo di Sant’Apollonia (via Ventisette Aprile 1)
  • Chiostro dello Scalzo (via Cavour 69)
  • Cenacolo di San Salvi (via di San Salvi 16)
  • Cenacolo del Fuligno (via Faenza, 40) temporaneamente chiuso
  • Cenacolo di Ognissanti (via Borgo Ognissanti 42) temporaneamente chiuso
  • Villa della Petraia (via della Petraia, 40)
  • Villa Corsini (via della Petraia, 38)
  • Giardino della Villa di Castello (via di Castello, 44/46)
  • Villa la Quiete (Via di Boldrone 2 – su prenotazione)
  • Museo di Casa Siviero (Lungarno Serristori, 1/3) – chiuso per lavori

Il derby dell’Appennino deciderà la prima semifinalista della Coppa Italia

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Sfida interessante quella tra Fiorentina e Bologna che stasera (alle 21) si ritroveranno di fronte per il primo quarto di finale di Coppa Italia. In palio il passaggio in semifinale. Nella Fiorentina tornano Christensen in porta e Beltran in attacco. Nel Bologna in campo Zirkzee che sarà squalificato contro il Cagliari in campionato.

Le probabili formazioni

Le due squadre si presenteranno all’appuntamento rispettivamente da quarta e quinta forza del campionato (sono separate da un solo punto) e consapevoli del fatto che la Coppa Italia può rivelarsi un’occasione importante per rendere ancora più speciale la stagione.

La Fiorentina sin qui nel torneo ha dovuto superare solo l’ostacolo Parma agli ottavi (vittoria ai rigori dopo essere stata sotto di due reti fino all’83’), mentre il percorso del Bologna è iniziato a metà agosto con la vittoria per 2-0 sul Cesena ed è poi proseguito con le affermazioni sul Verona (altro 2-0) e sull’Inter (vittoria in rimonta per 2-1 ai supplementari a San Siro).

La vincente di questo confronto sfiderà in semifinale una tra Milan ed Atalanta.

Vincenzo Italiano schiererà, in porta, Christensen. In difesa si rivedrà Ranieri al centro con Milenkovic. Dovrebbe giocare Parisi, o terzino sinistro oppure esterno alto escludendo così Brekalo. In attacco Beltran in vantaggio su Nzola che potrebbe essere ceduto in prestito all’Empoli durante questa sessione di mercato. La fiorentina cerca un attaccante: i primi nomi sono Kean della Juve e Belotti della Roma.

Thiago Motta non rinuncia a Zirkzee in attacco. Si rivedrà dal primo minuto Ferguson (dopo aver scontato una squalifica in campionato) che agirà con Orsolini e Saelemaekers. Moro e Aebischer comporranno il duo di mediana, mentre in difesa dovrebbe toccare a Buekema e Lucumi.

Pitti Uomo 2024: gli eventi a Firenze da segnare sul calendario

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Al via Pitti Uomo 2024, con l’edizione numero 105 del salone della moda ospitato alla Fortezza da Basso di Firenze, ma anche con un lungo calendario di eventi che interessa tutta la città, da martedì 9 a venerdì 12 gennaio. Arrivano 832 brand, di cui quasi la metà dall’estero, sfilate per presentare le collezioni invernali che vedremo in futuro nei negozi, presentazioni, party e brindisi. La stragrande maggioranza delle iniziative che gravitano intorno al mondo di Pitti Immagine Uomo saranno riservate agli addetti ai lavori o su invito, ma spulciando bene il programma c’è anche qualcosa aperto al grande pubblico. Ecco, in breve, una guida pratica per questi giorni di moda.

Le sfilate di Pitti Uomo 2024 a Firenze: Stazione Leopolda, Palazzo Vecchio e Mandela Forum

Partiamo proprio dalle sfilate che sono rigorosamente riservate agli operatori del settore e ai giornalisti che partecipano a Pitti Uomo 2024. La prima è in programma il giorno dell’inaugurazione, 9 gennaio, alle ore 17, quando alla Stazione Leopolda il designer Todd Snyder presenta la nuova collezione del suo brand, a cui è dedicato il Designer Showcase dell’edizione 105 del salone.

Gli eventi della moda sbarcano mercoledì 10 gennaio 2024 anche al Mandela Forum di Firenze, a partire dalle ore 19, dove sarà protagonista Luca Magliano, stilista italiano che ha debuttato proprio a Pitti Uomo 6 anni fa e che ha trionfato all’ultimo LVMH Prize, prestigioso concorso di moda. Il guest designer di questa edizione proporrà un’iniziativa speciale, trasformando il palasport fiorentino. A seguire l’after party, rigorosamente su invito.

Ultima passerella giovedì 11 gennaio alle ore 17.00 nella cornice di Palazzo Vecchio, con Steven Stokey- Daley, giovane direttore creativo che da Liverpool porta a Firenze la sua collezione Made in Britain.

Eventi di Pitti Uomo 2024: l’appuntamento aperto al pubblico

Nella lista degli eventi di Pitti Uomo n° 105 figura anche un’iniziativa aperta al grande pubblico, con ingresso libero. Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ospita per tutta la durata del salone, dal 9 al 12 gennaio 2024, l’installazione e l’esperienza immersiva intitolata “The Next 40 Years of Denim”, in occasione del lancio in anteprima mondiale – proprio a Firenze – della nuova linea di Guess Jeans, firmata da di Nicolai Marciano. L’orario di apertura va dalle 10 alle 17.

Gli eventi delle scuole di moda

Tra gli eventi collaterali di Pitti Uomo 2024, anche quelli organizzati in questa seconda settimana di gennaio dalle scuole di moda e design presenti a Firenze e in Toscana. Il Polimoda, negli spazi della Manifattura Tabacchi, propone dal 9 al 21 gennaio “An/Archive Event One”, il nuovo hub creativo per la ricerca fashion. La mostra accoglie opere di moda, designer, artisti e ricercatori di diverse discipline, in dialogo con la curatela di capi iconici di designer contemporanea (orario 14-20, ingresso gratuito). Nei giorni di Pitti Uomo sono in programma anche talk e riflessioni. Info su Polimoda.com.

Mercoledì 10, dalle 16 alle 20, invece gli outfit realizzati dagli studenti della scuola di alta formazione Modartech di Pontedera sono protagonisti dell’evento “Fashion Future”, organizzato in occasione di Pitti Uomo a The Social Hub, a pochi possi dalla Fortezza da Basso. Presente il progetto speciale di D-House Laboratorio Urbano e Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. L’evento è su invito.

Giovedì 11 gennaio alle 14.30 Accademia Italiana, nel Palazzo Temple Leader, ospita poi il talk di AI Create, che riunisce esperti di intelligenza artificiale e creativi: tra gli altri Rachele Didero, autrice di un “algoritmo tessile” che inganna i sistemi di rilevamento biometrico e Gabriele Moschin, artista digitale e docente di Fashion Digital Marketing. L’ingresso è libero, ma su prenotazione: accademiaitaliana.com.

Sala cinema al Museo Gucci e caccia al tesoro grazie a Ferragamo

Accanto agli eventi che animano Firenze per Pitti Uomo di gennaio, ci sono anche novità nel Museo Gucci, in piazza della Signoria, che apre 4 nuove sale della mostra Visions, tra cui anche la novità della sala cinema. Questo spazio propone un programma di opere video individuate dal curatore Michele Bertolino, in collaborazione con principali istituzioni d’arte contemporanea del territorio.

Ferragamo dal 9 al 12 gennaio propone infine una speciale caccia dal tesoro nel centro di Firenze. Il progetto “The Walking Story” ha disseminato lungo 6 tappe (boutique Ferragamo, Colonna dell’Abbondanza, Fontana del Nettuno, Lungarno Archibusieri, Ponte Vecchio e piazzetta Salvatore e Wanda Ferragamo) alcuni indizi sulle creazioni iconiche realizzate da Salvatore Ferragamo ed elementi contemporanei, racconti audio e temi da risolvere grazie a una web app da attivare tramite il Qr-code presente sulle vetrine della boutique di via de’ Tornabuoni. Per chi completa il percorso una sorpresa al ritorno al negozio.

Il calendario completo degli eventi di Pitti Uomo 2024

I programma dettagliato degli eventi, dentro e fuori la Fortezza da Basso di Firenze, si trova sul sito di Pitti Immagine Uomo.