giovedì, 8 Maggio 2025
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Publiacqua: a Firenze investiti 100 milioni di euro

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Investimenti tra i più alti in Italia per la modernizzazione delle infrastrutture, per garantire la depurazione delle acque reflue al 99% della popolazione, per l’impiego delle nuove tecnologie anche nella lotta alle perdite. Publiacqua fa il punto sulla gestione del servizio idrico a Firenze negli ultimi 5 anni. Ad oggi sono stati investiti 100 milioni di euro sui circa 120 previsti nel periodo 2019-2024.

“L’incidenza degli investimenti sulla tariffa è fra le più alte di Italia, il 56% di quello che pagano cittadini ed imprese va sugli investimenti, il resto sui costi – ha spiegato il presidente di Publiacqua Nicola Perini – E’ il doppio della media nazionale. Inoltre siamo passati dal 10 al 99% della depurazione a Firenze e negli altri otto Comuni dell’hinterland in pochi anni. Un altro aspetto riguarda la spesa per ogni cittadino: siamo intorno ai 78 euro l’anno per cittadino, significa che si è investito tanto e più della media nazionale“.

Gli investimenti di Publiacqua a Firenze

Il primo traguardo è stato quello di garantire la depurazione delle acque reflue (ossia delle acque “di scarto” che arrivano dagli scarichi urbani e dalle nostre case): nel 2002 solo il 10% della popolazione dell’area fiorentina era servita da questo servizio, oggi siamo arrivati al 99%, uscendo dalle procedure di infrazione europee. Sul fronte dell’ammodernamento della rete il sindaco di Firenze Dario Nardella, durante la conferenza stampa per presentare il bilancio di 5 anni di lavoro di Publiacqua, ha sottolineato come siano stati effettuati lavori per quasi 21 chilometri di nuove tubature e per oltre 9 chilometri di fognature.

Tra gli interventi principali la sostituzione delle condotte della cosiddetta “Autostrada dell’Acqua” su viale Lavagnini e viale Matteotti (circa 11 milioni di investimento) e della direttrice Piazza Paolo Uccello – via dell’Argingrosso (6,3 milioni di euro). Strategici per l’acquedotto cittadino anche la sostituzione delle tubazioni sulla direttrice via Silvani – Arcetri e Arcetri – Galluzzo (1,7 milioni di euro), la sostituzione della rete idrica e fognaria di via dei Serragli (900.000 euro), di Lungarno Acciauoli (850.000 euro), il rinnovo della rete idrica di via Pandolfini (900.000 euro) e di via Bolognese (600.000 euro) e la sostituzione rete idrica e fognaria di via Alamanni (450.000 euro).

Software e tecnologia per la rete idrica fiorentina

Tra il 2019 e il 2023 è stato sviluppato anche il sistema di telecontrollo e la divisione in distretti della rete idrica, per separare la ragnatela di tubazioni della città in settori distinti dotati di punti di controllo monitorati da una centrale operativa. Obiettivo: individuare prima e meglio dove intervenire a Firenze, ottimizzando anche i tempi e i costi di intervento, spiega Publiacqua. La rete acquedottistica cittadina è oggi divisa in 47 distretti idrici e telecontrollata per 925 chilometri.

Le nuove tecnologie sono stati applicate anche nel rapporto con i cittadini, implementando i canali digitali, lo sportello online MyPubliacqua (sito e app), la bolletta digitale, lo sportello digitale e l’assistente virtuale. Infine ci sono i sostegni per il territorio con bandi specifici per Cultura, Sociale e Sport (1.300.000 euro) e con il finanziamento attraverso l’Art Bonus dei restauri della Grotta degli Animali, presso la Villa Medicea di Castello (300.000 euro), e delle aree monumentali del Giardino di Carraia (450.000 euro).

La multiutility

“La gestione delle acque meteoriche nei prossimi anni sarà la grande sfida, bisogna fare in modo che i fattori climatici non incidano sulle nostre città – ha detto Perini – Inoltre il 2025 sarà l’anno del rinnovo della concessione di Publiacqua, che passerà da un sistema che noi abbiamo dagli inizi del 2000 ad una nuova forma di concessione che varrà per i prossimi 30 anni. La multiutility rappresenta un elemento decisivo come sistema industriale locale. Il rinnovo della concessione consentirà anche a Publiacqua di diventare azienda consolidata dalla multiutility”.

La nuova viabilità Pistoiese-Rosselli e il parcheggio per la linea 4

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Nel pacchetto di interventi per la linea 4 della tramvia Firenze-Piagge fanno parte anche i lavori per la creazione di nuove strade e di aree di sosta: la realizzazione di una viabilità tra via Pistoiese e viale Fratelli Rosselli, nuovi collegamenti stradali nel quartiere delle Piagge (dove è in progetto anche un posteggio per 33 auto) e un grande parcheggio scambiatore sotto il viadotto dell’Indiano. Per queste opere è in corso la procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale (Via). Successivamente è prevista la progettazione definitiva e la relativa conferenza dei servizi, la progettazione esecutiva e l’avvio dei lavori. Alcuni dettagli su queste infrastrutture ci sono già, anche se nel corso dell’iter di autorizzazione potrebbero essere apportati cambiamenti.

Il nuovo parcheggio scambiatore dell’Indiano per la linea 4 della tramvia

Per dare la possibilità di lasciare la macchina e salire sulla futura linea 4 della tramvia Firenze – Piagge – Campi Bisenzio nascerà un parcheggio scambiatore da 270 posti nei pressi dello svincolo del Viadotto dell’Indiano e saranno costruiti dei collegamenti – lunghi complessivamente 1 chilometro – per connettere il posteggio alla rete viaria esistente. Il progetto prevede anche un percorso pedonale fino alla fermata “Indiano” della tramvia, grazie a un sottopassaggio sotto i binari della ferrovia.

In particolare la nuova area di sosta sorgerà in via Stazione delle Cascine, tra la linea ferroviaria Firenze-Pisa e lo svincolo del viadotto del Ponte all’Indiano. Questo nuovo parcheggio sarà connesso con una coppia di rotonde a via Piemonte, allo svincolo di ponte all’indiano e alla nuova viabilità Pistoiese-Rosselli. In tutto la lunghezza sarà di oltre 2,3 chilometri, per un costo di più di 30 milioni di euro.

 

Il progetto della viabilità Pistoiese-Roselli: dove passerà la nuova strada

L’altro intervento riguarda i lavori per la nuova viabilità da via Pistoiese in direzione di viale Rosselli che servirà, secondo il progetto del Comune di Firenze, ad alleggerire il traffico sulle direttrici di via Baracca e via del Ponte alle Mosse. Di questo intervento si parla da decenni. Il percorso, che dovrà essere confermato nel progetto definitivo, partirà dalla zona della stazione Leopolda (all’altezza di via Gabbuggiani), proseguirà nell’area interessata dal piano di recupero delle ex Officine Grandi Riparazioni delle Ferrovie e poi arriverà a via delle Cascine all’altezza del sottopasso che porta all’ex Manifattura Tabacchi e a piazza Puccini.

Da questo punto la nuova strada correrà parallela alla linea 4 della tramvia (qui la mappa del percorso), tra i binari di Sirio e il fosso Macinante. Poi si collegherà al nuovo ponte del Barco con la realizzazione di una rotonda. Le corsie proseguiranno in via Vespucci, che sarà adeguata. Infine sottoattraverserà la linea ferroviaria Firenze-Pisa (con un adeguamento del sottopasso) e si connetterà a via Pistoiese. Sono previsti inoltre nuovi marciapiedi e piste ciclabili.

Progetto viabilità Pistoiese Rosselli Firenze tramvia linea 4 firenze

I lavori alle Piagge

Per riguarda le Piagge il primo lotto delle linea 4 della tramvia prevederà interventi per ricucire la viabilità interna al quartiere, nelle zone di via Piemonte, via dell’Osteria e via del Pesciolino, anche con nuovi alberi, l’adeguamento dei marciapiedi e delle piste ciclabili, oltre allo spostamento dell’area cani. Il tutto per 2 chilometri e mezzo e un investimento di oltre 11 milioni di euro. Sempre alle Piagge sarà previsto un nuovo parcheggio da 33 posti. Per quanto riguarda i tempi dei lavori, per la viabilità Pistoiese-Rosselli ci vorrà poco più di un anno e mezzo, per il parcheggio scambiatore dell’Indiano poco più di un anno, mentre per la viabilità delle Piagge due anni.

Lavori Piagge T4

Nel pdf della presentazione della linea 4, diffuso dal Comune di Firenze, è possibile vedere alcune planimetrie del progetto delle nuove viabilità.

A Riad la Supercoppa italiana

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La Supercoppa Italiana quest’anno si gioca allo stadio Al-Awwal Park di Riad, in Arabia Saudita. Con la nuova formula il montepremi della Supercoppa italiana sale da 7,5 a 23 milioni di euro. Di questi 16,2 milioni saranno distribuiti alle quattro squadre partecipanti: la prima classificata incasserà 8 milioni, la seconda 5 milioni, le due squadre eliminate in semifinale 1,6 milioni ciascuna.

Il nuovo format

Il nuovo format della Supercoppa Italiana è basato su tre partite, due semifinali e la finale. Il ranking per gli incroci della semifinale vede come prima testa di serie il Napoli campione d’Italia, seconda la vincitrice della Coppa Italia, l’Inter, terza la seconda della Serie A, la Lazio e quarta la finalista della Coppa Italia, appunto la Fiorentina.

I match in esclusiva su Mediaset

La Supercoppa Italiana sarà trasmessa da Mediaset in diretta esclusiva gratuita in chiaro su Canale 5. Si giocherà giovedì 18 gennaio alle 20 (le 22 locali) Napoli-Fiorentina, venerdì 19 alle 20 Inter-Lazio. Finale lunedì 22 gennaio, sempre alle 20. Le partite si possono seguire anche in streaming, previa registrazione gratuita, sull’app di Mediaset Infinity e sul sito di Mediaset.

Le probabili formazioni di Napoli-Fiorentina

Sarà Napoli-Fiorentina ad inaugurare la nuova formula della Supercoppa Italiana, da quest’anno in stile spagnolo. Scelta che ha destato molte perplessità e non poche critiche, sia per la formula che per la sede.

Qualche problema di formazione per Vincenzo Italiano che non potrà contare sui lungodegenti Dodò e Castrovilli. Quasi certa l’assenza di Nico Gonzalez. In attacco Beltran è in vantaggio su Nzola, alle sue spalle dovrebbe essere confermato il tridente Ikoné, Bonaventura, Brekalo. Possibile anche l’inserimento dal primo minuto del nuovo acquisto Faraoni che ha già esordito con l’Udinese fornendo una ottima prova soprattutto in fase di spinta.

A Mazzarri mancheranno Osimhen e Anguissa impegnati in Coppa d’Africa oltre agli infortunati Meret, Olivera e Natan. In porta va Gollini protetto da Rrhamani e Juan Jesus, in mediana Cajuste è completamente recuperato e potrebbe giocare dall’inizio insieme a Lobotka e Gaetano. Solito dubbio in attacco con Raspadori questa volta favorito su Simeone per la maglia da centravanti.

Bando “Negozi sicuri”: contro le spaccate a Firenze arriva un bonus

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Risarcimenti fino a 5mila euro per chi ha subito danni a seguito di furti con spaccate a Firenze, ma anche contributi per mettere in sicurezza la propria attività, installando bandoni e allarmi. Il Comune insieme alla Camera di Commercio di Firenze ha lanciato il bando “Negozi Sicuri“, stanziando un totale di 800mila euro. Presto sarà possibile fare richiesta dei sostegni economici.

Furti con spaccate a Firenze: a chi spetta il rimborso

Nel dettaglio le micro, piccole e medie imprese di tutta l’area metropolitana di Firenze potranno richiedere i contributi del bando “Negozi sicuri“, come risarcimento a fondo perduto per i danni subiti a vetrine, bandoni, porte di accesso dei locali aziendali, impianti di allarme, registratori di cassa a partire dal 1° luglio 2023. In alternativa si potranno effettuare lavori per la messa in sicurezza della sede aziendale, per adeguare e installare vetrine, bandoni, porte di accesso e allarmi antintrusione. La misura arriva dopo il moltiplicarsi di spaccate a Firenze e nei comuni limitrofi, con furti – anche di poco valore – compiuti sfondando le vetrine con tombini o cartelli stradali.

400mila euro arrivano da Palazzo Vecchio e saranno destinati in via prioritaria alle imprese del Comune di Firenze, mentre gli altri 400mila euro stanziati dalla Camera di Commercio riguardano le micro, piccole e medie aziende dell’intera Città metropolitana. Il risarcimento a fondo perduto coprirà il 50% delle spese ammissibili, con un minimo di spesa di 1.000 euro, e il contributo riconosciuto in favore delle attività economiche potrà essere al massimo di 5.000 euro. La cifra sarà riconosciuta al netto di quanto rimborsato da eventuali assicurazioni.

Come richiedere il contributo del bando “Negozi sicuri” del Comune di Firenze

Sarà possibile presentare domanda per il bando “Negozi sicuri” dal 12 febbraio 2024 fino a dicembre, finché ci saranno fondi a disposizione: sul sito della Camera di Commercio di Firenze, che curerà poi la fase di istruttoria, è possibile scaricare la modulistica da inviare via pec. Qui è possibile leggere i dettagli del bando. “E’ un fondo che serve a dare più sicurezza a chi fa impresa nel nostro territorio e a lanciare loro un messaggio chiaro: le istituzioni ci sono, la città reagisce e le imprese non sono sole – ha commentato il sindaco di Firenze Dario Nardella durante la presentazione del bando di Negozi sicuri – Oggi esprimiamo soddisfazione per questo obiettivo che abbiamo messo in campo in poco tempo per dare una risposta concreta alle imprese del territorio”.

Secondo le stime dell’ufficio studi e statistica della Camera di Commercio, i negozi dotati di vetrina nella Metrocittà fiorentina sono oltre 70mila. “I negozi e le attività prese di mira dal fenomeno delle spaccate rappresentano una fetta rilevante dell’economia fiorentina – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi – il nostro impegno vuole contribuire alla loro sicurezza: un problema di drammatica attualità, per affrontare il quale serve che tutti facciano la loro parte, anche sul fronte della prevenzione e del monitoraggio”.

A Firenze riaprono museo e chiesa di Orsanmichele: gli orari

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Dopo oltre un anno di lavori riapre al pubblico il complesso di Orsanmichele, uno dei musei “con vista” su Firenze, che per l’occasione allunga i suoi orari: dal 19 gennaio 2024 spalanca le porte e fino al 12 marzo sarà visitabile 7 giorni su 7, dal lunedì alla domenica. Poi tornerà a rispettare la chiusura settimanale del martedì. Gli interventi hanno riguardato sia la chiesa sia il museo, per un totale di 1.800 metri, con il riallestimento, il restauro e la manutenzione di molte opere. Nei piani superiori dell’edificio, che in passato fu anche mercato e granaio, oltre ad ammirare le statue originali che adornavano le nicchie esterne, è possibile ammirare un panorama inedito dei monumenti fiorentini.

Il riallestimento del Museo di Orsanmichele

Nel Museo gli studi Map Architetti e Natalini Architetti hanno  ripensato il percorso che si sviluppa intorno a 13 statue originali, opera dei più grandi scultori del Rinascimento fiorentino (come  Lorenzo Ghiberti, Donatello, Nanni di Banco, Andrea del Verrocchio, Baccio da Montelupo, Giambologna), accanto a quelle trecentesche Piero di Giovanni Tedesco e Niccolò di Pietro Lamberti, che adornavano le nicchie esterne dell’edificio affacciato su via de’ Calzaiuoli e sulle strade limitrofe. Le opere sono state collocate tenendo conto della posizione originaria e  poste più in alto rispetto al passato, per recuperare la concezione con cui sono nate, per essere viste dal basso. Arrivano inoltre nuovi strumenti didattici, con collegamenti interattivi grazie a Qr code, e una nuova brouchure.

Per quanto riguarda la chiesa di Orsanmichele il periodo di chiusura ha consentito di restaurare ed effettuare la  manutenzione straordinaria delle sculture, dei dipinti murali e dei paramenti lapidei, anche con una spolveratura integrale del tabernacolo dell’Orcagna. “La chiesa di Orsanmichele si apre e si mostra all’esterno – spiega la Soprintendente Antonella RanaldiGrazie alle nuove bussole che permettono di lasciare aperti i grandi portoni, dalle vetrate si potrà vedere l’interno da via dell’Arte della Lana. È un invito ad entrare, ma non solo, è un’idea di bellezza accessibile, a porte aperte, valorizzata dalla nuova e riuscita illuminazione interna, che esalta le vetrate colorate, le grandi volte e i capolavori scultorei che la rendono splendida”.

I nuovi orari di Chiesa e Museo di Orsanmichele di Firenze

La ripartenza dopo 400 giorni di lavori porta novità anche novità sul fronte degli orari di apertura della Chiesa e del Museo di Orsanmichele, che vengono estesi rispetto al passato. L’intero complesso è visitabile dal pubblico fino al 12 marzo 2024 dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 18.30, la domenica dalle 8.30 alle 13.30 (ultimo accesso in chiesa alle ore 12.00), con il biglietto al costo di 8 euro (2 euro il ridotto). Dopo il 12 marzo gli orari di Orsanmichele resteranno i medesimi eccetto che al martedì, quando museo e chiesa saranno chiusi per il giorno di riposo settimanale. L’entrata è da via dell’Arte della Lana, alle “spalle” di via dei Calzaiuoli.

I lavori, per un investimento complessivo di oltre 1,1 milioni di euro, sono stati promossi dal Ministero della Cultura all’interno del Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali.  “Sono particolarmente felice – ha commentato Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello, di cui fa parte il complesso – di chiudere i miei otto anni di mandato con la restituzione alla città di Firenze del complesso monumentale di Orsanmichele, che rappresenta il fulcro della vita civile e religiosa di Firenze, la sua storia e l’orgoglio delle corporazioni. In questa giornata così singolare in cui mi congedo dopo otto anni e in cui presento un bilancio del mio mandato, sono lieta di avere accanto i maggiori interlocutori, che in questi anni hanno fatto sì che i Musei del Bargello crescessero, si completassero cantieri e diventassero un punto di riferimento per i visitatori di questa città straordinaria”.

“Sassi turchini”, documentario su una casa-vacanza inclusiva

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Si chiama “Sassi turchini” ed è una casa-vacanze a Porto Azzurro, sull’Isola d’Elba, dove ragazze e ragazzi di tutte le età si prendono cura di persone disabili e delle loro fragilità. La struttura, che ogni estate da oltre dieci anni accoglie centinaia di persone con disabilità e giovani volontari dell’area fiorentina, della Toscana e di molte altre regioni italiane, è protagonista di un documentario per raccontare a tutti i volti, la quotidianità e le voci di questo progetto nato a Bagno a Ripoli (Firenze).

Il progetto dei “Sassi turchini”

Questa esperienza comunitaria ha preso il via nel 2011 grazie all’APS Gruppo Elba di Bagno a Ripoli, associazione fondata alla fine degli anni ‘70 da don Andrea Faberi, per dare anche ai più fragili la possibilità di trascorrere due settimane all’anno al mare. Una sfida ai pregiudizi grazie a una struttura ricettiva innovativa e interamente dedicata al turismo sociale e accessibile. “Di sicuro un’esperienza di crescita per tutti, che rende le nostre ragazze e ragazzi più adulti e consapevoli. Un’esperienza che lascia il segno e aiuta a dare il giusto valore a ciò che la vita riserva”, ha commentato il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini.

Il documentario

Il film è stato girato lo scorso luglio a “Sassi turchini” ed è stato realizzato anche con il contributo della Fondazione CR Firenze. Nel video prendono la parola alcune anime storiche del Gruppo Elba e i volontari più giovani. Sullo sfondo, le tappe che hanno portato alla nascita dei “Sassi turchini”. Dalla fondazione del Gruppo nel ‘77, alle prime vacanze all’isola del Giglio, e poi, dal 1990, all’isola d’Elba. Poi intorno ai primi anni 2000, prese campo all’interno dell’associazione l’idea di realizzare una struttura propria. Grazie al contributo della comunità ripolese e della parrocchia, dei Comuni di Bagno a Ripoli e Porto Azzurro, della Regione Toscana, oltre a quelli della Fondazione CR Firenze e alle attività di autofinanziamento, la nuova avventura senza barriere è iniziata nel 2011 con l’inaugurazione della struttura dei “Sassi turchini”.

La prima del film, promosso dal Gruppo Elba e realizzato da Edera rivista con la regia di Sofia Milazzo, è andata in scena sabato 13 gennaio all’antico Spedale del Bigallo a Bagno a Ripoli (via del Bigallo e Apparita) e adesso il documentario, della durata di circa mezz’ora, è disponibile sul canale Youtube del Gruppo Elba.

Come funzionano le prime Comunità Energetiche di Firenze

Il progetto delle prime due Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) fiorentine è frutto di una collaborazione tra la Fondazione CR Firenze e il Comune di Firenze, con il supporto tecnico di Sinloc, una società di consulenza e investimento. Questa società ha concluso la prima fase di studio sui tetti pubblici nei quartieri e ora il Comune apre una finestra di partecipazione ai cittadini. Le CER offriranno la possibilità di ridurre le emissioni di CO2 fino a 4.436 tonnellate all’anno, equivalente all’effetto di stoccaggio di circa 37.000 alberi in un anno.

Cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Una comunità energetica è un gruppo di persone che collabora per produrre energia attraverso fonti rinnovabili, basandosi sull’autoconsumo e lo “scambio locale” di energia. Gli aderenti cercano di essere autosufficienti, riducendo la dipendenza dalla rete nazionale e ottenendo risparmi. Questo concetto di autoconsumo trasforma gli utenti in prosumers, ovvero produttori e consumatori di energia a chilometro zero. Ma è possibile partecipare anche come consumatori senza impianti (consumer).

La partecipazione a una comunità energetica può avvenire in diverse modalità: come singoli cittadini che producono autonomamente energia rinnovabile, come collettività che utilizza impianti rinnovabili a beneficio di tutti (ad esempio, sul tetto di un condominio), o come comunità che utilizza e condivide l’energia prodotta da impianti pubblici vicini alle abitazioni, come nel caso di Firenze. Le Comunità Energetiche sono gruppi di cittadini che beneficiano dell’energia prodotta da impianti rinnovabili nelle vicinanze. Ad esempio, i pannelli fotovoltaici di una scuola possono fornire corrente alle abitazioni circostanti. Questo modello innovativo promuove la condivisione di energia pulita, lotta allo spreco energetico e offre prezzi concorrenziali grazie all’innovazione nel mercato dell’energia.

Il progetto fiorentino

Firenze ha lanciato il progetto pilota delle prime due Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CER-S), coinvolgendo i Quartieri 4 e 5 della città. Il piano coinvolge oltre 60 tetti di edifici pubblici, con una superficie complessiva di oltre 143.000 metri quadrati. Il Comune si impegna a realizzare gli impianti, senza spese a carico dei cittadini. Il progetto punta quindi a promuovere energia rinnovabile, ridurre le bollette e aumentare gli investimenti sociali.

Dopo una prima fase di analisi propedeutica al progetto, la fase di manifestazione di interesse è ora aperta ai cittadini, alle imprese e alle associazioni. L’investimento iniziale complessivo stimato per gli impianti e i sistemi di controllo ammonta a circa 12 milioni di euro, il Comune si pone poi l’obiettivo di ottenere altri finanziamenti pubblici attraverso i bandi della Regione.

La raccolta delle manifestazioni di interesse precederà la selezione dei partecipanti. L’Amministrazione Comunale valuterà la correttezza formale delle manifestazioni tramite consulenti designati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, secondo criteri generici e non vincolanti. I criteri includono la corrispondenza dei profili di consumo energetico con le fonti rinnovabili disponibili, l’ordine di arrivo delle manifestazioni e considerazioni socio-economiche, come la rappresentanza di cittadini con bonus energia o sociali e la diversificazione delle categorie di partecipanti.

Le Comunità energetiche Quartieri 4 e 5 di Firenze

Nel Quartiere 4 gli impianti energetici prevedono la produzione annuale di circa 4.030.622 kWh, di cui il 16,7% sarà autoconsumato localmente, il 1,4% sarà utilizzato virtualmente da altri siti comunali e l’81,9% sarà condiviso con circa 3.140 famiglie. Ciò comporterebbe un risparmio ambientale di circa 1.935 tonnellate di anidride carbonica all’anno, equivalente agli effetti positivi di 16.125 alberi.

Per il Quartiere 5, con una prevista potenza fotovoltaica di 4.660 kWp, gli impianti genererebbero circa 5.211,22 MWh/anno. Il 13,5% verrebbe consumato virtualmente da altri siti comunali, mentre l’86,5% sarebbe condiviso con circa 4.290 famiglie. Questa configurazione porterebbe a una riduzione di circa 2.501 tonnellate di anidride carbonica all’anno, equivalente all’azione compensativa di 20.842 alberi.

Come partecipare al progetto pilota delle Comunità energetiche di Firenze

Se si abita o si lavora nel Quartiere 4 o nel Q5 a Firenze si può partecipare al progetto pilota compilando il modulo online entro le ore 24 di venerdì 29 febbraio 2024. Le informazioni inserite nel modulo serviranno al Comune per condurre un’indagine sulle caratteristiche energetiche della propria casa o azienda. Questa fase servirà a garantire l’autoproduzione e la condivisione interna di energia tra i membri della comunità che aderiscono, i risparmi in bolletta e i benefici economici.

Per i soggetti interessati che necessitano di supporto nella compilazione dei moduli on-line è possibile rivolgersi agli uffici dello Sportello al cittadino – U.R.P. del Quartiere 4 e del Quartiere 5. Sul sito del Comune, oltre a trovare i moduli per fare domanda di partecipazione, è possibile verificare se la propria abitazione rientra nella zona che è coperta dalle cabine primarie interessate.

Solo un pareggio con l’Udinese ma la Fiorentina difende il quarto posto

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Segna Beltran su colpo di testa grazie ad un cross del neo entrato e neoacquisto Faraoni. Recupera poi Nzola su rigore. La Fiorentina conquista solo un punto contro l’Udinese. Per i friulani in gol Lovric e Thauvin. In Curva Fiesole striscioni contro il sindaco per la vicenda stadio, contro la scelta di voler far giocare la Supercoppa in Arabia Saudita e contro chi critica la società viola. Vincenzo Italiano lascia a riposo Milenkovic ed Arthur, entrati poi nella ripresa, Brekalo e Ikonè in attacco con Bonaventura trequartista  mentre Gabriele Cioffi sceglie Pereyra alle spalle di Lucca in attacco.

La partita

Più Udinese ad inizio partita ma se i friulani sono stati padroni del campo nel primo tempo, alla fine sono stati gli uomini di Italiano a sfiorare la vittoria con Bonaventura, fermato soltanto dal palo. Al 10’ subito un contropiede dell’Udinese con Lovric che salta Ranieri e segna l’1-0. Al 23’ Wallace anticipa Quarta e serve Lucca ma Terracciano para. Al 29’ ancora occasione per l’Udinese con Kamara che serve Pereyra ma è ancora Terracciano a parare il tiro. Poi è Samardzic a rendersi pericoloso su due calci piazzati consecutivi. Al 51’ si vede la Fiorentina con un tiro di Mandragora e Okoye para. Al 55’ il pareggio. Cross di Faraoni, appena entrato, per Beltran che segna di testa per l’1-1. Al 63’ punizione di Thauvin e Terracciano para in due tempi. Ed è proprio Thauvin a trovare il 2-1 sul assist di Lovric al 72’. All’85’ mano in area di Ferreyra su tiro di Beltrean. L’arbitro Pairetto, richiamato al Var, concede il calcio di rigore che Nzola realizza per il 2-2. Al 91’, in pieno recupero, Bonaventura scatta in contropiede ma il tiro finisce sul palo. Finisce in parità e la Fiorentina volerà subito a Riad, in Arabia Saudita, per giocare giovedì prossimo la semifinale contro il Napoli. Il giorno dopo si giocherà Inter-Lazio. La finale lunedì 22 gennaio.

L’allenatore

Vincenzo Italiano ha commentato il pareggio con l’Udinese. “Non ho schierato Arthur dal primo minuto perché ha avuto un problema ed è stato fuori una settimana. Lo stiamo gestendo, anche se a gara in corso è molto utile. Sono situazioni che capitano. Abbiamo preferito in mezzo al campo un po’ più di sostanza, anche se non riusciamo ad avere ritmo soprattutto nel primo tempo. Chi subentra invece, entra sempre bene. Oggi avevamo una squadra che sulle ripartenze ti fa sempre male. Mi è piaciuta la reazione, con i gol di tutti gli attaccanti anche se non abbiamo vinto. Nzola ha la sua personalità, sta venendo fuori. Faraoni ha fatto mezzo allenamento, ci ho parlato tanto e ha capito subito come ci organizziamo in campo. Prima palla assist, bravissimo. Darà una mano grossa alla squadra e a Kayode. Su Beltran – aggiunge Italiano – nel momento in cui gli attaccanti fanno gol significa che hanno fatto solo il loro dovere. Deve iniziare a lavorare diversamente, può ancora darci tanto. Il dato positivo di oggi è il gol di tutti gli attaccanti. La Supercoppa è una soddisfazione per tutti giocare contro queste squadre. Inter, Lazio, Napoli e ci siamo anche noi. Siamo davvero felici. Il Napoli è forte e da domani si parte e si lavorerà duro”.

Mostre, mercati, sagre: gli eventi del weekend a Firenze (13-14 gennaio)

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Mostre, mercatini e sagre sono i principali eventi del weekend a Firenze nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 gennaio 2024. Per chi ha nostalgia delle feste, c’è l’ultimo fine settimana della pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza Vittorio Veneto. Tante anche le mostre in corso, alcune delle quali prossime alla chiusura. In città e nei dintorni ci sono anche diversi mercatini. E infine, alcune iniziative dedicate alla cucina italiana: nel cuore del mercato di Sant’Ambrogio si terrà infatti un pranzo per festeggiare tutti insieme i suoi 150 anni!

Eventi a Firenze 13-14 gennaio 2024: ultimo weekend per la pista di pattinaggio sul ghiaccio

Lunedì 15 gennaio chiude la pista di pattinaggio sul ghiaccio, che è stata attiva per tutte le feste natalizie nel parco delle Cascine, in piazza Vittorio Veneto. L’orario va dalle 10:00 a 00:00 con ultimo giro in pista fino alle 01:00, anche durante il weekend. Resta aperta invece fino al prossimo 10 giugno la ruota panoramica, altra attrazione del villaggio allestito nel parco delle Cascine.

Le migliori mostre da visitare a Firenze

Gli eventi d’arte a Firenze non mancano mai, tanto che abbiamo pensato di riassumere tutte le migliori mostre da visitare in città durante il fine settimana del 13 e 14 gennaio. Ecco un utile elenco che può forse fare da bussola alla vostra scelta.

  1. Anish Kapoor con “Untrue Unreal” a Palazzo Strozzi;
  2. Palazzo Medici Riccardi con “Depero – Cavalcata fantastica“, “Viaggio di luce” e “La Natività. Sentire e vedere l’Admirabile Signum”;
  3. Museo Novecento con “Beauty and Desire”, con le opere di Cecily Brown e con “Split Face” di Nathaniel Mary Quinn (in mostra anche al Museo Stefano Bardini);
  4. Il Museo degli Innocenti presenta “Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau”;
  5. Giovanni Stradano è in mostra al Museo di Palazzo Vecchio;
  6. Gli scatti del fotografo Olivo Barbieri si trovano esposti a Villa Bardini.
Villa Bardini Olivo Barbieri
Olivio Barbieri a Villa Bardini. Foto: Stefano Casati

Alle mostre fin qui citate, ne vogliamo aggiungere un’ultima: si tratta di Splendori celesti (fino al 17 marzo 2024), allestita nel complesso di Santa Maria Novella (ex dormitorio) in piazza Stazione n° 6. L’esposizione, a cura di Filippo Camerota, è un viaggio attraverso i secoli, dalla visione di Galileo alle moderne scoperte spaziali, celebra i 400 anni dal “Saggiatore” di Galileo Galilei, libro che ha posto i fondamenti del moderno concetto di scienza basato sull’osservazione e sulla sperimentazione. Orario: dal lunedì alla domenica, dalle ore 09:30 alle 17:30. Per approfondire qui il nostro articolo sulle mostre in corso a Firenze nel mese di gennaio.

Mercatini in città e fuori Firenze

I mercatini attraggono sempre fiorentini e turisti. Tra gli eventi a Firenze, domenica 14 gennaio (ore 11:00-19:00) c’è l’appuntamento vintage Only Usato Market che quest’anno torna prima del previsto con un’edizione speciale “al chiuso” in via della Chiesa 21R/36R/42R (quartiere di Santo Spirito). In contemporanea, e nel medesimo luogo, c’è anche Only Usato Boutique, il pop-up di seconda mano e vintage selezionato. Sempre domenica 14 ma in piazza del Carmine, dalle ore 08:00 alle 14:00, c’è la Fierucola. Protagonisti saranno in questo caso prodotti naturali quali pane, pasta, verdure, e tanto altro ancora.

Nei dintorni fiorentini, e in particolare nella città di Empoli, ci sono poi due imperdibili eventi: il primo è il Mercatale in via Bisarnella (nel parcheggio vicino al Parco Mariambini), che si svolgerà sabato 13 (ore 08:00-13:00) portando sul territorio prodotti tipici e specialità gastronomiche del territorio, locali e toscane, ma anche piante e fiori; il secondo è la Fiera del disco e del fumetto, un evento adatto a collezionisti e appassionati del settore che si terrà sia sabato che domenica nel palazzo delle Esposizioni (piazza G. Guerra n° 13) con orario 09:00-19:30.

Domenica 14 gennaio pranzo per i 150 anni del mercato di Sant’Ambrogio

C’è un quartiere molto amato e frequentato dai fiorentini di tutte le età: stiamo parlando di Sant’Ambrogio, il cui mercato, il più antico di Firenze – situato in piazza Lorenzo Ghiberti – conclude il suo 150° compleanno festeggiando domenica 14 gennaio 2024 alle ore 12:00 con un bel pranzo. La partecipazione è aperta a tutti e chi sarà presente, oltre al cibo, riceverà un regalo speciale. Tutti i proventi saranno devoluti all’Associazione Sipario.

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Il mercato storico di Sant’Ambrogio

Sagre a Firenze: dal weekend del 14 gennaio San Donato è il paese delle frittelle di riso

E a chi non fanno gola le frittelle di riso? Si tratta dell’assoluta specialità del Circolo SMS di San Donato in Collina (frazione di Rignano sull’Arno) che, fino al 19 marzo, verrà distribuite ogni sabato e domenica dalle ore 08:30 fino ad esaurimento. Infatti, a Firenze è tradizione festeggiare il carnevale anche a tavola, con dolci tipici del periodo: schiacciata alla fiorentina, cenci e, soprattutto… frittelle! Ne esistono diverse varietà, ma la più nota e apprezzata è quella con il riso, che viene cotta nel latte con l’aggiunta di zucchero e scorza di limone, e poi fritta a cucchiaiate in padella. Aggiornamenti sui canali social del Circolo SMS di San Donato in Collina.

Altre cose da fare a Firenze nel weekend

E se tra questi eventi con avete qualcosa che fa per voi, ecco qualche altra idea su cosa fare a Firenze il 13 e 14 gennaio 2024:

Tramvia, linea 4 Firenze-Campi Bisenzio: percorso, mappa fermate

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Si delinea la mappa della linea 4 della tramvia in progetto tra Firenze, le Piagge e Campi Bisenzio: un percorso di 12 chilometri con 24 fermate e due lotti di lavori. Il contratto per la progettazione e la realizzazione della T4 è stato firmato il 10 gennaio 2024 e il Comune ha chiesto 30 milioni di euro di prestiti a Cassa depositi e prestiti, sui 570 milioni totali, dopo il recente taglio dei fondi da parte del governo. Il primo tracciato di 6,3 chilometri (linea 4.1) va da Porta al Prato alle Piagge, il secondo (linea 4.2) dalle Piagge fino a Campi Bisenzio, ma nel pacchetto di lavori della tramvia rientra anche una nuova strada per liberare via Baracca dal traffico, collegando direttamente via Pistoiese e viale Fratelli Roselli, oltre a un parcheggio scambiatore sotto ponte all’indiano. Verrà ridisegnata anche la viabilità al servizio del quartiere delle Piagge.

L’inizio dei lavori per la linea 4 della tramvia di Firenze

Secondo il cronoprogramma del Comune di Firenze, dopo l’inizio dei cantieri per la linea 3 della tramvia (piazza della Libertà – Bagno a Ripoli) previsto nella prima metà del 2024, nel secondo semestre toccherà alla linea 4. A differenza dell’idea originaria, con un progetto spezzato in due tronconi che dovevano essere realizzati in due momenti distinti, la gara pubblica ha previsto l’appalto integrato per l’intera linea, dalla stazione Leopolda a Campi Bisenzio, con la definizione della progettazione definitiva, esecutiva e la realizzazione degli interventi. I prossimi passi sono l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, seguita dalla progettazione esecutiva e dalla partenza dei cantieri.

La T4 è finanziata con fondi del Pnrr e quindi i lavori dovranno finire entro il 2026. All’appello però mancavano 30 milioni di euro, tagliati dal governo Meloni e spostati al 2027. “Abbiamo deciso di non compromettere una linea così importante che collega Firenze a Campi Bisenzio facendo ricorso a un prestito di Cassa Depositi e Prestiti di 30 milioni di euro, pagando così anche un milione di euro di interessi. È un nuovo gesto ostile del Governo contro Firenze”, ha commentato il sindaco Dario Nardella.

Il progetto della linea 4 della tramvia dalle Piagge a Campi Bisenzio: il percorso a Firenze

Entriamo nel dettaglio del progetto definitivo della linea 4 della tramvia Firenze-Campi Bisenzio, che dovrà essere approvato dal Cipess: la mappa del percorso inizierà alla fermata “Porta al Prato – Leopolda”, ora utilizzata solo dalla linea 1 Villa Costanza – Careggi. Sarà questo il punto di interconnessione T1 – T4 grazie a circa 200 metri di nuovi binari che attraverseranno viale Fratelli Rosselli. Poi si raggiungerà il secondo stop, “Porta al Prato”, accanto all’edificio della Stazione Leopolda (ex fermata della linea FS Firenze – Empoli).

Da qui i convogli continueranno il viaggio sovrapponendosi al tracciato ferroviario che già esistente, con la dismissione del servizio con i treni di linea. Tra Porta al Prato e Le Piagge, la T4 per metà sfrutterà questo percorso ferrato, che sarà quindi adattato alle esigenze dei convogli urbani, e per l’altra metà il tracciato sarà realizzato ad hoc.

Dalle Cascine alla Manifattura Tabacchi fino all’Indiano

La T4 costeggerà il fosso Macinante fermandosi a “Visarno” (all’altezza dell’ippodromo da una parte  e dell’incrocio tra via Paisiello e via Vivaldi dall’altra) poi a “Cascine-Puccini”, a due passi del sottopasso ferroviario di via delle Cascine e dall’Istituto agrario. La fermata successiva servirà l’area della Manifattura Tabacchi, l’ex complesso industriale che è al centro di un imponente progetto di riqualificazione.

La “mappa” del percorso della linea 4 della tramvia tra Firenze e Campi Bisenzio prevede poi le fermate “Pergolesi”, all’altezza della via omonima e dell’incrocio con via Boito, “Barco” alla fine di via del Barco e poi “Vespucci” nei pressi del centro sportivo. Lo stop “Indiano” sarà a poca distanza del futuro parcheggio scambiatore sotto il Viadotto dell’Indiano e vicino all’innesto della nuova viabilità Pristoiese-Rosselli.

La linea 4 della tramvia alle Piagge (senza deposito)

Dopo il Ponte all’Indiano la linea 4 non si sovrapporrà più alla linea ferroviaria per Empoli, ma continuerà – sottoattraversandola – su un tracciato da due chilometri e mezzo creato ad hoc, fermandosi in  “Via Puglia” e “Pesciolino”, vicino alle strade omonime. La fermata  “Via Veneto” si troverà alla fine di via dell’Osteria, mentre quella chiamata “Piagge”, vicino al centro commerciale Coop di via Lombardia. Da qui si aggancerà la linea 4.2 verso Campi Bisenzio. Visto che il prolungamento è in programma insieme ai lavori per il primo tratto, non è più previsto un deposito temporaneo alle Piagge, perché sarà costruito direttamente quello definitivo nell’area compresa tra l’A1 e l’inceneritore di San Donnino.

Il percorso della linea 4 della tramvia verso Campi Bisenzio

A differenza della linea 4.1, il progetto per la 4.2 della tramvia (Piagge – Campi Bisenzio) è ancora da definire nei dettagli: si conosce solo un percorso di massima con le nuove fermate. Dalla zona vicino alla Coop delle Piagge si agganciano i binari del prolungamento, con stop in via Campania e in via Abruzzi. Poi sottroaverserà l’A1. Previste fermate anche prima e in corrispondenza dell’abitato di San Donnino e un’altra fermata vicino al Ponte alla Baccelina.

Poi i binari toccheranno San Piero a Ponti, con due fermate fuori dall’abitato (via Libero Roti e circonvallazione sud) per dirigersi verso la fermata di via Palagetta e a quella tra via Giordano Bruno e via Prunaia (nel mezzo delle scuole Fra’ Ristoro e l’istituto Rita Levi Montalcini). Il capolinea sarà nei pressi dell’area verde di Villa Rucellai. Il progetto prevederà interventi sulle strade, sui marciapiedi, sul verde e sui posteggi con 3 parcheggi scambiatori: uno nei vicino alla fermata Campania (192 posti), uno in corrispondenza della fermata Pistoiese vicino San Donnino (176 posti) e l’ultimo all’altezza della fermata Castagno (360 posti), sempre nei pressi di San Donnino.

Mappa linea 4 tramvia Firenze Campi Bisenzio fermate percorso T4

Tempi di percorrenza e passeggeri

Secondo le previsioni, una volta finita la linea 4, per andare dalla Stazione Leopolda di Firenze a Campi Bisenzio in tramvia serviranno circa 35-40 minuti (25 minuti per le Piagge), con un bacino potenziale di 12 milioni di passeggeri l’anno. Un’infrastruttura che secondo il progetto diventerà strategica per questo quadrante della piana, interessando  indirettamente anche la zona che va da Signa fino a Poggio a Caiano. Sul tracciato saranno in servizio 7 tram a cui si aggiungerà un veicolo di riserva, per una frequenza nelle ore di punta di 6 minuti e 25 secondi. Tutta la documentazione tecnica sulla linee 4.1 e 4.2 verrà pubblicata sul sito del Comune di Firenze.