lunedì, 7 Luglio 2025
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Fino al 24 ottobre Dante protagonista a Bagno a Ripoli

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C’è tempo fino a domenica 24 ottobre per fare visita a Dante Pop. Un percorso attraverso l’immaginario dantesco, mostra organizzata dal Comune di Bagno a Ripoli in occasione del 700º anniversario dalla morte di Dante Alighieri. Tanti gli eventi che si sono svolti: dall’incontro col maestro Pupi Avati che a Dante ha dedicato il suo ultimo film ai due workshop tematici di street art e rap che hanno coinvolto un gruppo di under 25. La prima parte della rassegna si chiuderà con il termine della mostra all’oratorio di Santa Caterina ma proseguirà nel corso del mese di novembre, con un laboratorio di videogames tenuto da CoderDojo.

Le sezioni della mostra Dante Pop

L’iniziativa di Dante Pop riguarda le varie forme di espressione artistica in cui il Sommo Poeta è declinato: dalla pubblicità al cinema, dai fumetti ai videogiochi. La mostra, a cura di Silvia Diacciati dell’ufficio cultura del Comune di Bagno a Ripoli con Gabriele Danesi dell’ufficio innovazione è organizzata dal Comune in collaborazione con Fondazione Franco Fossati e Wow Spazio Fumetto, Archivio Storico Olivetti, CuCo Cultura Commestibile con il contributo di Fondazione CR Firenze, Regione Toscana, Publiacqua e Toscana Energia ed è articolata in quattro sezioni: “Dante testimonial”, “Dante a Fumetti”, “Riletture” e “Dal cinema alla console”.

La prima sezione è un excursus nella storia della pubblicità e della figura del poeta quale testimonial di successo, dai primi anni del Novecento agli spot degli anni Duemila. Il mondo del fumetto non poteva non partire dal 1949, anno della prima parodia disneyana della Commedia con “L’Inferno di Topolino”. Come il grande cartellonista del cinema Nano Campeggi, del quale l’esposizione ospita tre ritratti pressoché inediti o le street artist Lediesis, che hanno realizzato un’opera esclusiva per la mostra.

Spazio infine al cinema: Dallo straordinario esempio di cinema muto di inizio secolo, L’Inferno di Giuseppe De Liguoro del 1911, al comico Totò all’inferno di Camillo Mastrocinque (1955), passando dall’unica e mai terminata serie tv dedicata alla Commedia, la britannica A TV Dante di Peter Greenaway (1989), si giunge alle più recenti animazioni Dante’s Inferno (2007) dell’americano Sean Meredith e Dante’s Inferno animated di Boris Acosta (2010).

Gli orari della mostra

Gli orari di apertura sono giovedì e sabato dalle 15 alle 18, venerdì e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Tutti gli eventi sono gratuiti, per accedere è necessario esibire all’ingresso il Green Pass insieme a un documento d’identità.

L’importanza del misuratore di luce per garantire la giusta illuminazione negli ambienti

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Un misuratore di luce, solitamente indicato con il nome tecnico di esposimetro o luxmetro, è uno strumento letteralmente indispensabile per rilevare il quantitativo di luce presente in un ambiente. Questo fattore è particolarmente importante per il confort delle persone, in quanto l’illuminazione influisce in modo diretto sul benessere e, se non tarata in modo corretto, può rappresentare anche un dannoso fattore di stress.

Per questo motivo la normativa relativa alla sicurezza sul lavoro prevede che gli uffici, e in generale quasi tutti gli ambienti lavorativi, abbiano un range di riferimento che indica la quantità minima e quella massima di intensità luminosa che deve essere sempre presente. Di conseguenza poter facilmente misurare la luminosità di un ambiente, grazie ad un esposimetro, consente di garantire la giusta illuminazione e di essere in regola con tutte le normative vigenti in materia.

Come scegliere un misuratore di luce

Per prima cosa è importante individuare un canale di vendita sicuro e contraddistinto dalla presenza di prodotti certificati e commercializzati con un ottimo rapporto qualità prezzo. Ne è un esempio lampante il portale di RS Components che da tanti anni rappresenta un punto di riferimento in questo settore. Scegliere un misuratore di luce su it.rs-online.com consente infatti di usufruire di un’attenta selezione di prodotti altamente affidabili e di un ottimo servizio tecnico di assistenza al cliente

La scelta del modello più adatto dipende ovviamente dall’utilizzo e dalle esigenze di chi lo acquista. Solitamente questi misuratori sono utilizzati all’interno di edifici e uffici, sia pubblici che privati, per verificare l’adeguatezza degli ambienti in materia di luminosità. Per questa ragione è importante la presenza di funzionalità aggiuntive, come ad esempio:

  • Rilevazione valori min e max.
  • Spegnimento automatico.
  • Modalità di alimentazione.
  • Memorizzazione dei dati.
  • Misurazione illuminazione relativa.

Alcuni strumenti di questo tipo permettono infatti di rilevare l’intensità massima e quella minima di luminosità presente in un determinato spazio e non di elaborare soltanto un valore medio. Negli ambienti di lavoro sono poi sicuramente molto utili le funzionalità di memorizzazione dei dati, che possono essere gestite tramite un collegamento ad un pc, oppure con un’apposita App per smartphone e tablet collegata al dispositivo.

Caratteristiche tecniche di un esposimetro

Gli esposimetri possono avere due diverse unità di misura: i lux o i foot candle. La prima di queste rappresenta l’unità comunemente utilizzata in Europa e di conseguenza anche più ricercata, anche se alcuni dispositivi possono offrire una doppia rilevazione con entrambi i valori. Tutti i luxmetri sono di solito molto leggeri da trasportare e possono essere facilmente riposti all’interno di una borsa. Per quanto riguarda il loro funzionamento, possono presentare un sensore integrato o un sensore aggiuntivo di rilevazione, posto all’estremità di un cavo.

In alcuni casi un esposimetro basilare può essere sufficiente per svolgere dei controlli rapidi e facili dei parametri relativi all’intensità luminosa. Altre volte può essere consigliabile optare per un modello più avanzato che disponga di varie funzionalità di monitoraggio, soprattutto in tutti quei casi in cui una valutazione di questo genere deve essere ripetuta con un cadenza regolare. In conclusione è quindi molto importante scegliere sempre un misuratore di luce adatto alle proprie necessità.

Oggi in commercio è possibile individuare tantissime soluzioni ma è indispensabile optare sempre per articoli con una qualità elevata e contraddistinti dalla massima precisione nelle rilevazioni. Una buona scelta in tal senso consentirà di essere in regola con le normative di sicurezza sul lavoro e di offrire alle persone che lavorano in un determinato ambiente uno spazio confortevole.

 

Dall’educazione civica ai corsi sui virus: riparte “Le Chiavi della città”

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I progetti non mancano, 465 (37 in più rispetto all’anno scorso), suddivisi in 13 aree tematiche per i ragazzi giovani, dalle scuole dell’infanzia fino alle superiori. È l’iniziativa “Le Chiavi della città” che torna a Firenze e si rilancia attraverso percorsi educativi, interventi formativi, attività laboratoriali, visite e spettacoli suddivisi in più aree tematiche.

Le aree tematiche

Tra queste educazione civica, educazione alla cittadinanza digitale, sviluppo sostenibile, tradizioni popolari fiorentine ed eventi celebrativi, promozione del benessere ed educazione alla salute, educazione emotiva e relazionale, musei e beni culturali, i luoghi e i modi della scienza, musica, teatro, danza e audiovisivo, leggere il mondo, l’artigianato e i mestieri d’arte, educazione e orientamento all’imprenditorialità, giornate di studio e percorsi formativi per docenti e il cartellone delle rassegne teatrali.

Le Chiavi della città 2021-22: numeri e curiosità

Quest’anno, con le iscrizioni ancora aperte, le scuole richiedenti sono 193 e le classi 1106. L’anno precedente (dove ha pesato la pandemia e la Dad) le scuole furono 138 e le classi 636. Tra i corsi anche quelli di fisica, chimica e biologia, ma anche percorsi sul Dna o sulla nascita dei virus, quantomai attuali in questo periodo. Nel corso della presentazione della 28esima edizione, al Cenacolo del complesso monumentale di Santa Croce, è avvenuta anche la consegna da parte della Compagnia di Babbo Natale del contributo di 10mila euro di finanziamento per i progetti legati ai temi dell’inclusione, sempre all’interno delle “Chiavi della Città”.

I progetti selezionati

I progetti sono stati selezionati tramite bando dal Comune (che in parte ha finanziato le attività) e realizzati grazie a Fondazione Cr Firenze , che gestisce il portale chiavidellacitta.it attraverso il suo progetto diretto Portaleragazzi.it (entrambi con un rinnovamento in corso). Tra i partecipanti alla presentazione il sindaco di Firenze Dario Nardella, l’assessore all’educazione Sara Funaro, il direttore generale della Fondazione Cr Firenze e anche il presidente dell’Opera di Santa Croce Cristina Acidini.

Comune e Città metropolitana di Firenze, arrivano le assunzioni

Arrivano le assunzioni per Comune di Firenze e Città metropolitana: un totale di circa 1000 posti nei prossimi tre anni, da scegliere tra 13186 candidature. Come spiega una nota di Palazzo Vecchio da ieri fino a venerdì sono in programma le prove di quattro concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato e determinato di diversi profili amministrativi e tecnici, poi lunedì toccherà alla Città metropolitana.

Unica prova scritta in formato digitale

La novità è che per fare le prove, alla Fortezza da Basso, non sarà utilizzata carta. È infatti prevista un’unica prova scritta, digitale, in modo da snellire anche le procedure di correzione. Per quanto riguarda le domande, nello specifico, al Comune per il ruolo di istruttore direttivo amministrativo sono arrivate 2.971 domande con 804 ammissioni alla prova scritta. Per il concorso da istruttore amministrativo riservato alle persone diversamente disabili sono arrivate 583 domande e tutti i candidati sono stati ammessi alla prova scritta. Ammessi anche coloro che avevano fatto domanda per istruttore direttivo tecnico (in totale 250 persone) e istruttore amministrativo (ben 8924). Per la Città metropolitana sono stati ammessi tutti i 458 candidati.

Un’occasione per “ringiovanire” gli enti pubblici

Il sindaco di Comune e Città metropolitana parla di “messaggio di speranza” e afferma che questi concorsi sono una “grande occasione per gli enti pubblici che potranno ringiovanirsi e far fronte alle carenze di personale”.

Quali canali non si vedono più dal 20 ottobre: cosa succede con la tv HD

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Tv digitale si cambia, con il primo passo verso il nuovo sistema di trasmissione DVB-T2: dal 20 ottobre 2021 alcuni canali non si vedranno più, se  si ha un televisore vecchio che non è compatibile con l’HD. Altre emittenti continueranno, per ora, a trasmettere nel formato a bassa definizione, ma da qui all’anno prossimo ci sarà un secondo passaggio tecnologico per il digitale. Vediamo allora cosa succede dal 20 ottobre e quali canali tv non si vedono più da questa data.

Cosa succede dal 20 ottobre per le tv: per il nuovo digitale terrestre DVB-T2 c’è da aspettare

Prima di tutto va chiarito un punto. Dal 20 ottobre non entra in funzione lo standard di trasmissione della nuova tv digitale, quello per cui serve il decoder DVB-T2, ma alcuni programmi vedranno il passaggio alla trasmissione in HD con il formato di codifica Mpeg4, ossia in alta definizione. Al momento questo cambiamento non è obbligatorio per le emittenti televisive, che perciò possono decidere quali canali portare in HD dal 20 ottobre e quali continuare a trasmettere solo in bassa definizione.

In questo momento di passaggio, soltanto chi ha un televisore o un decoder molto vecchio, che risale a una decina di anni fa, resterà parzialmente al buio, non potendo più vedere le trasmissioni proposte esclusivamente in HD. Le possibili soluzioni sono due: comprare un decoder di ultima generazione (c’è anche un bonus decoder riservato alle famiglie a basso reddito) oppure cambiare la televisione (in questo caso è previsto il bonus rottamazione tv, senza tetto Isee), così da essere pronti anche al successivo cambiamento delle trasmissioni, previsto nel 2022.

Quali canal tv non si vedono più dal 20 ottobre 2021, con il passaggio all’HD

Ecco quindi cosa succede dal 20 ottobre: alcuni gruppi hanno deciso di trasmettere una parte dei loro canali tv solo in HD, ad esempio Rai e Mediaset, lasciando per ora fuori da questo passaggio quelli più generalisti. Da mercoledì, sugli schermi dei vecchi apparecchi si vedranno ancora Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rainews 24 oppure Canale 5, Rete 4 e Italia 1. Per i programmi più settoriali invece bisognerà avere un sistema compatibile con l’alta definizione.

Ecco in particolare quali canali non si vedono più dal 20 ottobre, se non si ha una tv HD:

  • Rai – Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium e Rai scuola
  • Mediaset – TgCom24, Italia 2, Boing Plus
  • Radio – Radio 105, R101 Tv, Virgin Radio Tv

Qui spieghiamo come verificare se il proprio televisore è HD o compatibile con il futuro standard di trasmissione DVB-T2.

Nuova tv digitale, da quando il passaggio

Il secondo step di questa rivoluzione televisiva scatterà dal 15 novembre 2021, quando in Sardegna sarà attivato il nuovo digitale terrestre DVB-T2, che coesisterà per ora con il vecchio sistema di trasmissione. Progressivamente saranno interessate le altre regioni. In questo periodo per continuare a vedere i canali bisognerà risintonizzare la tv.

Poi nel 2023 ci sarà lo switch off: il segnale del vecchio digitale terrestre sarà spento in favore del nuovo e così dal 1° gennaio 2023 in tutta Italia si potranno continuare a vedere canali e programmi solo tramite decoder o televisori compatibili con lo standard DVB-T2. Qui l’articolo sulla nuova tv digitale: cosa cambia, dove e quando.

Tutti i dettagli sul sito curato dal Ministero per lo Sviluppo economico: www.nuovatvdigitale.mise.gov.it.

La Fiorentina affonda a Venezia

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La Fiorentina perde a Venezia al termine di una partita giocata col freno tirato. Poca incisività e pochi tiri in porta. I viola subiscono la seconda sconfitta consecutiva, vengono risucchiati a centro classifica e falliscono l’aggancio al quarto posto che era alla portata degli uomini di Italiano e che, invece, regalano i primi tre punti in casa al Venezia che ha segnato con Aramu. Espulsione di Sottil, per doppia ammonizione. La Fiorentina, per la prima volta, non segna in questo campionato. Vlahovic, che ha fatto molto parlare di sé per la scelta di non rinnovare il contratto, ha mostrato poco mordente ed è sembrato poco coinvolto nel gioco.

Primo Tempo

Fiorentina che non parte a razzo, come in altre occasioni, ed al 22’ prova a sbloccare il risultato con un tiro di Bonaventura deviato da Romero, il nuovo portiere dei lagunari, in angolo. Al 36’ il Venezia passa in vantaggio. Busio serve Henry che si trova a tu per tu con Terracciano, lancia Aramu che, sul filo del fuorigioco, segna a porta vuota l’1-0. Si va al riposo col Venezia in vantaggio.

Secondo Tempo di Fiorentina – Venezia

Venezia che si difende bene e la Fiorentina che fatica a segnare. Al 68’ ci prova Sottil ma para Romero. Ed è proprio Sottil che al 77’ commette fallo e si prende il secondo giallo. Viola che chiude in 10 uomini ma proprio nel finale arrivano le migliori occasioni per il pareggio. In pieno recupero ci prova Vlahovic ma il tiro, il primo della gara, finisce sul fondo. Successivamente ci prova Biraghi ma Romero riesce ad evitare il pareggio.

L’allenatore

Per Vincenzo Italiano non si tratta di un passo indietro. “Da un punto di vista del risultato sicuramente è un passo indietro perché nelle ultime trasferte avevamo ottenuto tantissimo, ma la partita è stata quella che avevamo preparato. Nel primo tempo abbiamo giocato sempre nella loro metà campo anche se non riusciamo ad essere concreti negli ultimi 16 metri. La squadra – aggiunge il tecnico viola – ha fatto quello che doveva fare, la prestazione doveva essere questa ed è stata fatta bene. C’è ancora tanto lavoro da fare, dobbiamo migliorare ma questo lo sapevamo anche prima di questa partita. Primo tempo ottimo, l’unica disattenzione c’è costata la partita. Siamo stati un po’ meno lucidi e belli nella ripresa ma c’è anche l’avversario che in questo caso doveva difendere il vantaggio. Nonostante questo abbiamo creato tante occasioni anche nel secondo tempo, la prestazione è stata di valore. Purtroppo in questo momento ci basta un errore per perdere le partite. Manca ancora un’infinità al termine della stagione, possiamo migliorare sotto tutti i punti di vista”.

Ballottaggi in Toscana, i risultati definitivi delle elezioni comunali 2021

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Il Pd non sfonda a Sansepolcro (Arezzo), mentre Massarosa (Lucca) torna al centrosinistra: sono questi in sintesi i risultati dei ballottaggi nei due Comuni della Toscana andati al secondo turno delle elezioni comunali 2021. In calo l’affluenza, soprattutto in Versilia, dove gli elettori che si sono presentati alle urne sono stati quasi il 15% in meno rispetto alla prima tornata.

Elezioni comunali 2021, i risultati del ballottaggio a Sansepolcro

Dopo l’amministrazione di Mauro Cornioli, sostenuto 5 anni fa da un pool di liste civiche, il nuovo sindaco di Sansepolcro è Fabrizio Innocenti, del centrodestra, che al ballottaggio ha raccolto il 52,44% delle preferenze (pari a 3.980 voti) contro il 47,56% del candidato del centrosinistra Andrea Laurenzi (3.610 voti), che viene eletto consigliere.

Innocenti, 69 anni, imprenditore, era appoggiato da Forza Italia, Lega e da 3 liste civiche, mentre il partito Fratelli d’Italia aveva presentato un proprio candidato e non ha dato l’ok ad apparentamenti per il secondo turno. L’affluenza per il ballottaggio è stata del 65,26%, in leggero calo rispetto al primo turno quando era stata del 68,63%.

Sensepolcro ballottaggio 2021 risultati
I risultati definitivi dei ballottaggi in Toscana, pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno

Ballottaggi in Toscana: i risultati di Massarosa

Nel secondo dei ballottaggi in Toscana per le elezioni comunali 2021, a Massarosa, torna un sindaco di centrosinistra: Simona Barsotti, candidata di Pd, sinistra Comune e Movimento 5 Stelle, ha conquistato il 53,19% pari a 4.573 voti. Carlo Bigongiari (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) si è fermato al 46,81%, con 4.025 voti, e viene eletto consigliere comunale.

A Massarosa l’affluenza per il ballottaggio è stata molto inferiore rispetto a due settimane fa: 50,73% del secondo turno, contro il 65,11% del primo. La città, dopo due anni e mezzo di governo targato centrodestra, era stata commissariata la scorsa primavera, a seguito delle divisioni nella maggioranza che sosteneva l’ex primo cittadino Alberto Coluccini.

Massarosa ballottaggio 2021 risultati
I risultati definitivi dei ballottaggi in Toscana, pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno

Il primo turno delle comunali

Sansepolcro e Massarosa sono le uniche città della Toscana sopra i 15.000 abitanti andate al ballottaggio per le elezioni comunali 2021. Negli altri 29 comuni della regione il sindaco è stato eletto al primo turno: nella Città metropolitana di Firenze Lorenzo Falchi (Sinistra Italiana) è stato confermato primo cittadino di Sesto Fiorentino, Piero Giunti del Pd è stato eletto a Reggello.

Grosseto due settimane fa aveva confermato il sindaco di centrodestra Antonfrancesco Vivarelli Colonna, Montevarchi la prima cittadina uscente Silvia Chiassai (centrodestra), mentre Altopascio era andato al centrosinistra con Sara D’Ambrosio. Risultati dettagliati sul servizio Eligendo del Ministero dell’Interno.

Il verde urbano per riattivare le piazze minori di Firenze

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Riconnettere a Firenze centro storico e residenza, a partire dalle piazze minori, intervenendo con nuovo verde e nuovi arredi realizzati con materiali di recupero. È il piano illustrato dall’assessore all’urbanistica ambiente e piano di gestione Unesco Cecilia Del Re nel corso del dibattito sulle ‘Piazze minori nel centro storico di Firenze’ alla Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia.

Le piazze a Firenze interessate dagli interventi al verde

Le prime piazze individuate per questo tipo di intervento sono piazza della Calza, piazza Salvemini, piazza del Crocifisso, piazza Santa Caterina d’Alessandria, largo Annigoni, piazza dell’Unità, piazza del Giglio, piazza San Paolino, piazza Santa Cecilia, piazza dei Peruzzi, piazza Demidoff, piazza de’ Donati. Il progetto, è stato spiegato da Del Re, è partito da uno studio dell’Università di Firenze che ha mappato le piazze minori del centro: successivamente c’è stato l’intervento concreto del Comune di Firenze, grazie anche ai fondi europei del React. L’obiettivo, ha dichiarato Del Re, è da un lato quello di abbattere le isole di calore particolarmente presenti in centro storico per la minore presenza di aree verdi; dall’altro quello di migliorare la vivibilità di queste piazze, considerate più intime dai residenti perché rappresentano uno sfogo verso l’esterno, inserendo non solo il verde ma anche arredi con zone di sosta per il cittadino anche realizzati con materiali di recupero.

Il modello giapponese del Kintsugi

Il modello è quello della pratica giapponese del ‘kintsugi’, che utilizza l’oro liquido per riattaccare cocci rotti in modo da riparare e al tempo stesso valorizzare la frattura, partendo da questa per una positiva ricostruzione: “Verde urbano e arredi – ha concluso Del Re – diventano così i simboli della ricucitura tra il centro storico e la residenza, tra il centro storico e la vivibilità, a partire proprio dalla valorizzazione di ferite, di quelli che oggi sono dei non luoghi, degli spazi sospesi, rendendoli poi spazi unici”.

Green pass: se il tampone scade durante l’orario di lavoro, cosa succede?

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Cosa succede se il green pass scade durante l’orario di lavoro: secondo le FAQ del governo si può continuare a stare in ufficio, in fabbrica, nelle aziende del privato e del pubblico anche se il tampone rapido è “scaduto”? Con l’entrata in vigore dell’obbligo di certificazione verde per tutti i lavoratori, sono molti i dubbi da parte di chi ancora non si è vaccinato o è in attesa dei 15 giorni dalla prima dose necessari perché il pass sia valido.

La validità del tampone per il green pass: scade dopo 48 ore

Se si effettua un tampone rapido, il green pass richiesto con l’esito negativo del test ha una validità di sole 48 ore: la certificazione verde scade 2 giorni dopo e l’orario da cui viene conteggiato questo periodo scatta dal momento del campione (e non da quello in cui si ottiene il risultato). Il controllo spetta al datore di lavoro, che è tenuto a segnalare alla Prefettura chi vuole accedere senza il pass.

E in caso di ritardi nel rilascio? Il governo ha chiarito nelle FAQ ai Dpcm sul green pass, che chi fa il tampone (risultando negativo al Covid) e non riceve il QR code in tempo per l’orario di lavoro può mostrare i documenti forniti dopo il test dalle strutture sanitarie, dalle farmacie o dai laboratori di analisi, per accedere in ufficio, in fabbrica, nelle aziende del privato e del pubblico.

Tampone rapido scaduto: cosa succede se il green pass scade durante l’orario di lavoro

Arriviamo quindi alla questione della validità del green pass ottenuto con tampone rapido o molecolare, che scade proprio durante l’orario di lavoro, nel privato come nel pubblico: le FAQ del governo chiariscono anche questo punto. Prima di tutto il datore di lavoro può controllare il possesso della certificazione verde anche in anticipo “nei casi di specifiche esigenze organizzative” e i lavoratori sono tenuti a comunicare se non lo hanno “con il preavviso necessario al datore di lavoro per soddisfare tali esigenze” organizzative.

Non ci sono problemi invece se il green pass risulta scaduto durante l’orario di lavoro, perché secondo le FAQ del governo il certificato deve essere valido nel momento del primo accesso alla sede di impiego (ufficio, fabbrica, azienda e via dicendo): se scade durante il lavoro, si può rimanere in servizio e non c’è l’obbligo per l’impresa di allontanare il dipendente o l’autonomo.

Chi controlla il datore di lavoro? E gli autonomi?

Le aziende private e pubbliche possono essere al centro di controlli da parte degli ispettori del lavoro e dalle ASL: le imprese che non rispettano le regole rischiano multe da 400 a 1.000 euro, mentre per i lavoratori trovati senza certificazione verde è prevista una sanzione da 600 a 1.500 euro, più eventuali sanzioni disciplinari.

Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, sono le stesse aziende dove queste persone accedono per svolgere la loro attività a dover controllare il green pass.

Venezia Fiorentina dove si vede in tv e streaming

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Venezia Fiorentina sarà il posticipo dell’ottava giornata del Campionato di Serie A. Lunedì 18 ottobre alle ore 20.45, i viola proveranno a riscattare la sconfitta casalinga maturata nell’ultima giornata di campionato con il Napoli: ma dove si vede Venezia Fiorentina in tv, su Sky o Dazn?

Venezia Fiorentina dove vederla in tv: Sky o Dazn?

La partita tra Venezia e Fiorentina sarà trasmessa sia su Sky – canale 202 Sky Sport Calcio HD – che su Dazn, il servizio di video streaming online dedicato agli eventi sportivi.

Dazn è accessibile su smart tv, computer, tablet e smartphone, oltre che console per videogiochi e praticamente tutti i dispositivi in grado di trasmettere.

Venezia Fiorentina in streaming

Venezia Fiorentina sarà trasmessa in streaming su Dazn, su SkyGo, l’app di streaming di Sky per pc, tablet e smartphone, e su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.

Venezia Fiorentina in Radio

La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da Rai Radio 1, Rai Radio 1 Sport, Radio Bruno Fiorentina, Lady Radio, Radio Bruno Toscana.

La partita in chiaro

Non ci sono opzioni per vedere Venezia Fiorentina in chiaro.