venerdì, 11 Luglio 2025
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Recovery plan, Giani: “Non ci sono ancora previsioni per la Toscana”

“L’approccio del nuovo Governo Draghi sulla gestione del Recovery plan non è cambiato molto rispetto a quello del Governo Conte: gestione molto centralizzata, con la presidenza del Consiglio dei Ministri e i suoi collaboratori che elabora la cornice generale da presentare all’Europa. Come Regioni, non l’abbiamo ancora avuto un incontro ufficiale col Governo e una procedura di progetti regionali da inserire nel Recovery plan non c’è. Mi devo attenere a quanto detto con Amendola, ministro del governo Conte e oggi sottosegretario all’Europa nel governo Draghi: entro il 30 aprile il governo proporrà all’Europa la schema generale”. È quanto dichiarato dal presidente della Toscana, Eugenio Giani, oggi in audizione nella commissione Europa del Consiglio regionale della Toscana.

“Con il governo Conte erano 157 pagine – ha aggiunto Giani – oggi sono una cinquantina, ne abbiamo letto copia. Vi è però un documento in lingua inglese che è più del doppio e che sarà molto probabilmente quello che verrà presentato il 30 aprile. Non ci sono previsioni dirette per la Toscana, come per nessuna Regione, a parte quelle del Sud, che hanno un canale molto privilegiato e avranno più risorse, secondo un criterio sganciato dalla proporzionalità”.

Successivamente “avremo possibilità di azione per progetti di interesse regionale, comunale, o comunque territoriale”, seguendo “le sei ‘mission’: innovazione tecnologica e valorizzazione del patrimonio culturale; ambiente, la più corposa; infrastrutture e trasporti, che non consente interventi stradali, ma solo ferroviari, ciclabili e comunque ancorati a una concezione molto stretta di sviluppo sostenibile; istruzione e lavoro; equità sociale; salute e sanità”. In generale, conclude Giani, è “fondamentale una legge nazionale di accelerazione delle procedure”.

Vaccini, a Firenze oltre 120 sedi aziende disponibili ad aprire porte

Sono più di 110, per un totale di oltre 120 sedi aziendali, le imprese della città metropolitana fiorentina aderenti a Confindustria Firenze disponibili ad aprire le loro porte alla campagna vaccinale.

Vaccini, a Firenze le aziende chiedono di aderire

È quanto fa sapere Confindustria Firenze: all’associazione degli industriali, è stato precisato, stanno arrivando ancora oggi richieste di adesione da parte di aziende del territorio, che vogliono dare il proprio contributo, in risposta alla ricognizione lanciata sul territorio italiano da Confindustria nazionale e chiusa nei giorni scorsi.

Confindustria Firenze pronta ad aprire i suoi spazi

Per essere pronti a somministrare il più celermente possibile tutte le dosi disponibili quando queste arriveranno, la stessa Confindustria Firenze si offre al servizio della collettività: è pronta a mettere a disposizione gli spazi della sua sede, per la vaccinazione della popolazione.

‘Dona un albero’: vandalizzati gli alberi del progetto

Brutto episodio a Firenze, in lungarno Aldo Moro, dove sono stati fatti danni ad una decina di alberi, donati dai Lions Firenze e messi a dimora pochi giorni fa nell’ambito del progetto ‘Dona un albero e alle donazioni dei cittadini: agli alberi sono state staccate le targhette identificative con Qr code che rimandavano alla persona donante e alla dedica.

Un atto che offende la memoria dei cittadini

Condanna da parte dell’assessore all’ambiente del Comune di Firenze Cecilia Del Re: “È un atto desolante – ha detto – che offende la memoria e gli affetti dei cittadini che hanno voluto dedicare un albero ai propri cari, contribuendo a rendere più verde la città”. Una iniziativa che ha avuto successo tanto che ad oggi sono stati 715 gli alberi donati dai cittadini, per un totale di 107mila euro di donazioni.

Le targhette – ha annunciato Del Re – saranno sostituite e i cittadini potranno tornare a leggere la propria dedica. Per fortuna, sono ad oggi gli unici casi di atti vandalici riscontrati. Per il resto c’è stato rispetto e curiosità nel leggere le tante storie associate ai tanti alberi donati”.

Vaccini: Toscana, in un’ora oltre 100 “riserve”

In un’ora sono oltre 100 le ‘riserve‘ che si sono prenotate sul portale per i vaccini della Regione Toscana. Da stamani è infatti online la possibilità di essere inseriti nelle liste di riserva dell’hub prescelto ed essere contattati nel caso che prima della chiusura dei punti vaccinali alcune dosi siano ancora disponibili. La Regione al momento fa sapere che è possibile dare la propria disponibilità come riservisti solo nella nella categoria dei nati dal 1941 al 1945, ma appena sarà confermato l’arrivo delle dosi di Astrazeneca attese per questa settimana saranno riaperte anche le categorie del personale scolastico e delle forze dell’ordine.

Riserve per i vaccini in Toscana, come iscriversi sul portale

Per iscriversi tra i riservisti è necessario entrare sul portale, cliccare sulla categoria di appartenenza e inserire i dati anagrafici richiesti. Nel passaggio successivo il sistema indica gli hub con posti disponibili, e quelli con disponibilità esaurita. In quest’ultimi è possibile cliccare sul pulsante ‘riserva’. A quel punto comparirà la scritta “se premi il tasto accetto registriamo la tua disponibilità ad essere contattato telefonicamente ed a raggiungere nell’arco temporale di massimo 30 minuti dalla telefonata, il punto vaccinale da te prescelto. Questa tua disponibilità non precostituisce alcun diritto alla vaccinazione e non preclude la tua eventuale successiva prenotazione su questo portale”. Dopo aver accettato si riceve un sms di conferma e in caso di disponibilità di dosi a fine giornata si verrà contattati telefonicamente.

“Il diner nel deserto” di James Anderson, la recensione

Ben Jones, camionista e proprietario della Ben’s Desert Moon Delivery Service, percorre ogni giorno la statale 117 nel deserto dello Utah per effettuare le consegne ai pochi abitanti del luogo. È difficile avere a che fare con il deserto e con i suoi abitanti e Ben è l’unico corriere che riesce a districarsi e a sopravvivere in questo polveroso e pericoloso mondo. Nonostante questo, Ben è praticamente in bancarotta e se le cose non migliorano (e come potrebbero migliorare?) a breve dovrà restituire il camion alla società di leasing e chiudere bottega.

Nella sua routine quotidiana ha a che fare con personaggi burberi e scontrosi: i suoi clienti sono praticamente tutte persone che hanno scelto di isolarsi dal mondo, finendo a vivere in un deserto solitario e lontano da tutto, evidentemente poco propensi a intessere rapporti sociali. Ben, negli anni, ha trovato un fragile ma quasi indistruttibile equilibrio con i suoi clienti, fatto di riservatezza e silenzi. Tutto sembra immutabile e la routine quotidiana fatica a regalare emozioni forti, sino al giorno in cui Ben, complice un impellente bisogno fisico, accosta il camion in una piazzola da cui scorge una casa abbandonata.

In questa casa, avvicinandosi, vede Claire: una donna che, nuda, suona un violoncello inesistente. Il camionista, preso dalla smania di scoprire più sulla misteriosa donna di cui si è irrimediabilmente invaghito, fa conoscenza di Ginny, giovane ragazza incinta allontanata di casa dalla madre, con cui instaura un protettivo rapporto di amicizia. Vedremo poi Ben avere anche a che fare con Walt Butterfield, scorbutico proprietario del diner nel deserto che dà il titolo al libro. Il diner di Walt è chiuso da anni, da quando ha avuto luogo la tragedia che lo riguarda e che nella zona si è tramutata quasi in leggenda. Nonostante ciò, il singolare proprietario mantiene e cura il proprio locale come quarant’anni prima, come se nulla fosse successo.

Un intrigo coinvolgente e reso indimenticabile dalle fantastiche atmosfere, con arancioni tramonti desertici che vi dipingeranno irrimediabilmente gli occhi e un deserto potente e sempre presente, vero protagonista del romanzo.

James Anderson, Il diner nel deserto
NN editore, 18€

Autocertificazione zona rossa toscana: modello pdf editabile (aprile 2021)

Torna il modulo di autocertificazione in pdf per la zona rossa toscana: come successo durante il lockdown, dal 29 marzo 2021 nella nostra regione è obbligatorio compilare il modello di autodichiarazione per motivare gli spostamenti anche all’interno del comune, secondo quanto previsto dalle regole anti-Covid. Ecco dove scaricare il modello di autocertificazione editabile.

Lockdown: modello di autodichiarazione Covid per gli spostamenti dentro e fuori del comune

Cosa comporta la permanenza nell’area di massima allerta per l’emergenza Covid? Un’ulteriore stretta alle restrizioni e alle misure anti Covid. In particolare, è in vigore il divieto di spostamenti sia al di fuori del proprio comune di domicilio o residenza, sia all’interno del territorio comunale: in Toscana, come nelle altre regioni considerate zona rossa, l’autocertificazione serve sempre per uscire di casa.

In zona rossa gli spostamenti dentro i comuni, fuori comune e fuori regione sono consentiti per:

  • motivi di lavoro
  • motivi di salute
  • motivi di necessità (o per usufruire di servizi non disponibili nel proprio comune)

In questi casi si deve dichiarare la motivazione degli spostamenti e per farlo, in Toscana e nelle altre regioni in zona arancione e rossa per l’emergenza Covid, è necessario il modulo di autocertificazione in pdf, che anche per marzo e aprile 2021 resta identico a quello messo a punto dal Ministero dell’Interno alla fine dell’anno scorso. Qui le regole della zona rossa.

Il modulo di autocertificazione pdf per zona rossa toscana (marzo e aprile 2021)

Il modulo di autocertificazione in formato pdf editabile da utilizzare anche in Toscana e nelle regioni considerate zona rossa si può scaricare dal portale del Viminale: questo il link diretto del sito del Ministero dell’interno per fare il download.

autodichiarazione Covid Toscana

Si tratta di un file che può essere compilato direttamente online e poi stampato completo dei dati inseriti. Nel modulo bisogna inserire i propri dati anagrafici, dichiarare le ragioni dello spostamento, l’indirizzo di partenza e quello di destinazione. L’autodichiarazione va presentata alle forze dell’ordine in caso di controlli. Le stesse forze dell’ordine sono dotate di moduli di autocertificazione in bianco, da compilare sul posto nel caso in cui si sia usciti di casa sprovvisti.

Lista di riserva, vaccino in Toscana: via alla prenotazione per la panchina vaccinale

La Regione Toscana ha aperto la prenotazione per la lista di riserva per il vaccino anti-Covid: una sorta di “panchina vaccinale” a cui attingere nel caso in cui, a fine giornata, rimangano inutilizzate delle dosi di vaccino, iniettando le fiale ai riservisti che si sono messi in lista di attesa. Una linea di azione indicata a livello nazionale dal commissario straordinario per l’emergenza generale Paolo Figliuolo, che ha firmato un’ordinanza per evitare gli sprechi in questa fase delicata della campagna di somministrazione. La Regione da lunedì 29 marzo ha attivato una procedura sul portale ufficiale per mettersi il lista di attesa come come “riserve last minute” per i vaccini.

In Toscana chi può fare la prenotazione per la lista di riserva del vaccino: i requisiti

Per la lista di riserva del vaccino, la Regione Toscana dà priorità alle categorie più a rischio individuate dal piano nazionale, per le quali è in corso la somministrazione, e quindi al momento, per la panchina vaccinale possono mettersi in lista di attesa come riserve:

  • anziani tra i 76 e i 79 anni (nati negli anni 1941 – che non abbiano già compiuto 80 anni -, 1942, 1943, 1944, 1945)
  • docenti, personale scolastico e delle università
  • forze dell’ordine e forze armate
  • pazienti fragili estremamente vulnerabili e disabili gravi

A loro vanno le fiale di AstraZeneca rimaste inutilizzate a seguito delle disdette dell’ultimo minuto (Pfizer nel caso degli over 80 e delle persone estremamente vulnerabili).

Come mettersi in lista di attesa come riserve per i vaccini in Toscana

In Toscana i requisiti per la lista di riserva dei vaccini prendono in considerazione anche il fattore tempo: chi è iscritto nell’elenco deve essere in grado di raggiungere il punto vaccinale – scelto nella fase di registrazione e prenotazione perché vicino casa o vicino al posto di lavoro – nel giro di 30 minuti dalla chiamata. Cosa succede se si dice di no? Il “riservista” del vaccino non è obbligato ad accettare in caso di chiamata all’ultimo momento e se rinuncia non viene cancellato dalla lista di attesa, ma rimane in lizza per una successiva somministrazione.

La Regione Toscana ha aggiornato la procedura di prenotazione sul portale prenotavaccino.sanita.toscana.it. Quando arrivano nuove forniture di vaccini, sul sito è possibile selezionare la categoria di cui si fa parte (tra quelle che abbiamo specificato sopra) e mettersi in lista di attesa come riserva nel caso in cui non ci siano appuntamenti liberi per il vaccino in Toscana. Basta cliccare sul bottone rosso con scritto “riserva” e si riceverà un sms come conferma dell’inserimento nella panchina vaccinale.

Panchina vaccinale toscana: posso prenotare comunque prenotare un posto in agenda?

Se nel frattempo si riuscirà a prenotare un posto “regolare”, il sistema della Regione Toscana rimuoverà in automatico il nominativo dell’utente dalla lista di attesa per le riserve del vaccino anti-Covid.  Sul sito della Regione Toscana sono pubblicati i dettagli sul piano vaccinale.

A Firenze edifici ‘smart’ per ridurre emissioni

Ridurre a Firenze le emissioni inquinanti e i consumi di energia degli edifici comunali, abbattendo i costi e l’impatto ambientale. È l’obiettivo del pacchetto di interventi dal valore complessivo di 10 milioni di euro in corso di realizzazione in immobili sedi di uffici comunali, istituti scolastici, impianti sportivi e edifici Erp.

A fare il punto dei lavori è stato oggi l’assessore ai lavori pubblici  di Palazzo Vecchio Elisabetta Meucci durante un sopralluogo con i tecnici al cantiere delle Piagge, dove è in corso di realizzazione una super centrale solare per eliminare 350 caldaie da due edifici erp di via Marche e via Liguria.

Il valore dell’intervento è di circa 7,5 milioni, finanziato in parte da fondi europei e ministeriali. A questa cifra si aggiungeranno 3 milioni (2019-2021) per i lavori di efficientamento energetico degli edifici comunali.

Come riporta una nota di Palazzo Vecchio la centrale solare delle Piagge prevede la realizzazione di un sistema centralizzato basato sulla produzione di energia termica derivata dall’energia solare per produrre riscaldamento e acqua calda sanitaria a costo zero e ridurre il consumo di gas combustibile.

“Un piano di interventi per rendere più efficienti gli edifici comunali dal punto di vista energetico – ha detto l’assessore Meucci -, riducendo i costi e quindi le bollette e garantendo minori emissioni inquinanti nell’ambiente. A partire proprio dal cantiere delle Piagge: un intervento all’avanguardia in Italia che consentirà, grazie anche ai fondi europei e ministeriali e alla preziosa collaborazione di Casa spa, di centralizzare il sistema di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria di due edifici, che in questo modo diventeranno praticamente autonomi utilizzando la fonte solare ed eliminando 350 caldaie murali dagli alloggi. Un cantiere esso stesso sostenibile, realizzato in modo da ridurre il più possibile il disagio per gli abitanti”.

Report Caritas, a Firenze 9mila nuovi poveri

Sono 9mila i nuovi poveri a Firenze creati dalla pandemia e crescono le difficoltà della fascia d’età 35-44 anni. È quanto emerge dal rapporto ‘Marzo 2020-Marzo 2021. Un anno di emergenza raccontato dai report della Caritas: il numero di persone che si sono rivolte a Caritas, tra metà aprile 2020 e febbraio 2021, è salito da 22.069 a 31.531 (+42,8%): di questi 8.919 sono appunto ‘nuovi poveri’.

Report Caritas, i settori più colpiti e i “giovani poveri”

I più colpiti sono i lavoratori del settore turistico, della ristorazione, del commercio e dello spettacolo ma anche piccoli imprenditori. Il 55,7% denuncia di avere un reddito insufficiente (era il 48,7% nel precedente rapporto). Aumentano gli italiani (26,1% contro il 22,1% del periodo pre-Covid) e aumentano i giovani visto che c’è stato un incremento della fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni.

Report Caritas, 121mila Toscani sono poveri

L’aumento riguarda tutta la Regione dal momento che in Toscana le persone vivono sotto la soglia di povertà sono 121.000 (5,4% della popolazione): in aumento rispetto alle 106.000 del 2019. In Italia le persone in povertà assoluta sono oltre 2 milioni, per un numero complessivo di individui di 5,6 milioni.

Report vaccini, la Toscana è quinta

“Contesto che la gestione della vaccinazione in Toscana sia una situazione complicata. Noi abbiamo corrisposto il 90% delle dosi ricevute” ha affermato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, parlando con i giornalisti all’ospedale di Cisanello di Pisa.

Vaccini report trasparenza

“Se si guarda il report pubblicato in trasparenza dal presidente Draghi, la Toscana risulta la quinta in ordine di vaccinazioni su 20 regioni italiane, con una percentuale sopra la media e vicina al 90%” ha continuato Giani.

Giani, trasparenza sui Vaccini

“Nel momento in cui Draghi mantiene la promessa di mettere tutti i dati sul sito – ha aggiunto Giani -, tutti possono rendersi conto del nostro lavoro serio e corretto. C’è tensione in giro, perché i vaccini ricevuti sono un terzo di quelli prospettati a dicembre, e questo ha portato come risultato quello di trovarci con una coperta stretta”.

Vaccini per ultra ottantenni

Giani ha poi spiegato di “rivendicare la scelta di vaccinare gli anziani ricoverati nelle Rsa e il personale sanitario, applicando la circolare ministeriale. Su 320mila ultra80enni, l’obiettivo è di somministrare a 200mila la prima dose e finora ne abbiamo coperti 110mila.

Ci sono già 80.818 appuntamenti prenotati tramite i medici di famiglia per la prossima settima e prevediamo di arrivare a una copertura completa di quella fascia di popolazione entro il 25 aprile”.

Vaccini per fragili e fragilissimi

Sulle persone fragili e personale di soccorso Giani ha spiegato di avere “disposto più di 15mila dosi per il personale di soccorso, mentre per i fragilissimi, che ricevono Moderna, siamo arrivati a 20mila persone che hanno già ricevuto dosi di vaccino”.