venerdì, 11 Luglio 2025
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Scoppio del carro a Firenze, 2021: come si celebra? In diretta tv

A porte chiuse e in diretta tv: ecco come Firenze celebra lo scoppio del carro 2021, dopo lo stop dell’anno scorso quando l’emergenza sanitaria ha costretto ad annullare il tradizionale volo della colombina. In una piazza Duomo blindata, accanto al Brindellone, saranno presenti solo le autorità, mentre dentro Santa Maria del Fiore potrà entrare un numero limitato di fedeli per assistere alla messa di Pasqua. Confermato poi il sorteggio del calcio storico fiorentino, anche se ancora non ci sono certezze sulle date del torneo 2021.

Scoppio del carro 2021 a Firenze: quando e dove vederlo, l’orario e il canale della diretta tv

Fermo l’orario dello scoppio del carro: alle ore 11.00 del 4 aprile 2021 la colombina inizierà il suo volo colombina verso l’altare maggiore del Duomo di Firenze (e ritorno), con lo spettacolo delle 1.600 cariche del Brindellone. In molti sperano che questo viaggio sia senza intoppi: un buon auspicio per la ripartenza della città dopo l’emergenza Covid (qui l’articolo sul significato e sulla storia dello scoppio del carro).

La diretta televisiva dello scoppio del carro 2021 di Firenze sarà trasmessa su Toscana Tv, canale 18 del digitale terrestre, e comincerà alle ore 9.00. Alle 10.40 inizierà la messa in Duomo che potrà essere seguita in streaming anche sui siti di Toscana Oggi e Radio Toscana.

Come si celebra: scoppio del carro 2021 senza pubblico,  messa di Pasqua in Duomo con i fedeli

Non sarà quindi possibile vedere lo scoppio del carro 2021 dal vivo: piazza del Duomo e le vie limitrofe saranno chiuse al pubblico dalle ore 7.00 della mattina di Pasqua fino al termine della messa. È quanto deciso dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Firenze per evitare assembramenti. I fedeli potranno comunque entrare in Duomo dalla porta dei canonici (lato destro rispetto alla facciata) per seguire in presenza la messa di Pasqua 2021, fino al raggiungimento della capienza massima imposta dalle norme anti-Covid: 250 posti (distanziati) e senza assembramenti all’entrata e all’uscita dalla funzione religiosa.

Annullato invece il tradizionale corteo storico che accompagna il Brindellone dal deposito di Porta al Prato, al sagrato di Sana Maria del Fiore. Cancellate tutte le altre celebrazioni che precedono lo scoppio del “carro del fuoco”, una tradizione che si ripete da oltre 9 secoli per rievocare il ritorno dei fiorentini dalle Crociate nel 1101.

Il calcio storico fiorentino: ancora in forse le date del torneo 2021

Lo scoppio del carro sarà preceduto, come di consueto, dal sorteggio del calcio storico fiorentino: alle 10.15 gli alfieri e i capitani dei colori saranno in piazza Duomo per conoscere l’abbinamento delle partite del Torneo di San Giovanni. Il Comune è fiducioso di poter svolgere i match, dopo il rinvio dell’anno scorso.

“Vedremo come si evolverà la situazione epidemiologica – dice il consigliere speciale alle Tradizioni popolari del Comune di Firenze Michele Pierguidi, sentito da IlReporter.it – ancora non è chiaro se il calcio storico si svolgerà a giugno o a settembre. Intanto c’è grande soddisfazione per tornare a celebrare in questo 2021 lo scoppio del carro, grazie all’impegno dell’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori. Speriamo che il volo della colombina segni una ripartenza simbolica dopo questo difficile momento”.

Al via crowdfunding per il murale di Rosk dedicato a Davide Astori

Sommano 240 metri quadrati le dimensioni del murale dedicato alla memoria del calciatore Davide Astori, capitano della Fiorentina morto il 4 marzo 2018: l’opera verrà realizzata a Firenze nel maggio 2021 dall’artista siciliano Giulio Rosk al numero civico 166 di via Canova, nel quartiere dell’Isolotto.

Parte il crowdfunding su GoFundMe per il murale dedicato a Davide Astori

Il via libera all’opera con l’approvazione in Palazzo Vecchio stamani della delibera dell’assessore allo sport e alle politiche giovanili Cosimo Guccione. Per sostenere la realizzazione del progetto, ideato dalla fondazione Cure2Children Onlus, in collaborazione con il Comune di Firenze e in partnership con Esselunga, da martedì 30 marzo è possibile partecipare al crowdfunding con una donazione sulla piattaforma GoFundMe.

L’obiettivo del crowdfunding è superare la soglia di 30mila euro (previsti per la realizzazione dell’opera): al raggiungimento dell’obiettivo economico ogni centesimo in più verrà destinato ai progetti di Cure2Children, onlus che aiuta bambini con cancro o malattie ematologiche gravi in Paesi in via di sviluppo.

Il murale per Davide Astori, un ricordo indelebile

“Davide è e rimarrà per sempre nel cuore di Firenze – ha detto il sindaco Dario Nardella – e il murale che Rosk realizzerà in via Canova ci ricorderà, ogni volta che passeremo di lì, la bella persona e il grande campione che era”.

Prenotazione vaccino: in Toscana via per gli over 70, ma dosi in ritardo

Un’improvvisa accelerata nella campagna di vaccinazione seguita da una brusca frenata. Il giorno dopo l’apertura del portale di prenotazione per il vaccino anti-Covid a tutti gli over 70, la Toscana deve fare una (parziale) retromarcia. Le 70.000 dosi di AstraZeneca promesse alla nostra regione sono in ritardo e gli appuntamenti già presi slittano di qualche giorno. Il presidente della Toscana però assicura che le somministrazioni saltate saranno recuperate in tempi brevi programmando – se fosse necessario – le iniezioni anche di notte o nei giorni festivi di Pasqua e Pasquetta.

Prenotazione del vaccino in Toscana: vaccinazioni per gli over 70

Dal 29 marzo, gli over 70 che vivono in Toscana possono prenotare la somministrazione sul portale “prenota vaccino” della Regione, scegliendo giorno e luogo dell’iniezione, con la possibilità di essere inseriti nella lista di riserva last minute nel caso in cui non ci siano dosi a disposizione. L’agenda delle vaccinazioni era stata aperta inizialmente per i nati tra il 1941 (ma che non hanno ancora compiuto 80 anni) e il 1945, ora copreanche tutte le persone fino al 1951.

A far slittare le vaccinazioni di molti over 70 sono i ritardi nelle consegne delle fiale di AstraZeneca, ha annunciato il presidente della Regione Toscana Giani: la casa farmaceutica ha fatto sapere che non riuscirà a far arrivare le 70.000 dosi promesse nella serata del 30 marzo. Al momento sembra che la partita di vaccini sarà consegnata venerdì per essere pronta il giorno dopo.

Cosa succede alle prenotazioni già fissate

La Regione in queste ore chiamerà gli over 70 che avevano già fatto la prenotazione per il vaccino per il 1° e 2 aprile, ridefinendo il calendario delle iniezioni. Per recuperare i ritardi, gli appuntamenti potranno essere spostati “anche a Pasqua e Pasquetta” ha detto Giani e “useremo anche orari dalle 20 a mezzanotte” per evitare di cambiare la pianificazione per chi ha prenotato dal 3 aprile in poi.

Per gli over 80 invece il vaccino anti-Covid è affidato ai medici di famiglia, che contattano direttamente gli assistiti per fissare l’appuntamento. In questo caso le somministrazioni del siero Pfizer proseguono regolarmente.

Dai pazienti fragili agli over 70: il portale Prenota vaccino

Intanto la Regione chiarisce che le informazioni sul vaccino anti-Covid, sulla prenotazione e sui calendari di somministrazione si trovano solo sui siti ufficiali (questo il link alla pagina principale). Sui social stanno circolando molte fake news sull’apertura dell’agenda vaccinale. In Toscana la prenotazione del vaccino per gli over 70, le forze dell’ordine, il personale sanitario e per quello scolastico passa dal portale prenotavaccino.sanita.toscana.it: un “semaforo” segnala le categorie per cui le dosi sono disponibili (verde) o esaurite (rosso). Le persone fragili estremamente vulnerabili possono pre-registrarsi e saranno ricontattate dalle Asl per fissare l’appuntamento.

Firenze, sconti per Taxi e Ncc: come richiedere il voucher

Da domani a Firenze sarà possibile richiedere, attraverso un portale dedicato realizzato da Silfi, i ‘buoni viaggio’, ovvero i voucher destinati a categorie fragili, personale sanitario, scolastico e studenti, cassintegrati per viaggiare con lo sconto su taxi ed Ncc.

Come funzionano i buoni viaggio per gli sconti sui taxi di Firenze

Ogni beneficiario potrà avere voucher da 100 euro, spendibili entro il 30 giugno 2021 per coprire fino al 50% della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a 20 euro per ciascun viaggio. L’iniziativa, presentata oggi, prevede un investimento del Comune di Firenze di 764mila euro.

Come richiedere i buoni viaggio per taxi e Ncc: la procedura online

Le domande potranno essere fatte solo online: l’ottenimento dell’Id digitale consente il rilascio e la consegna a domicilio del carnet (20 buoni da 5 euro ciascuno) con i buoni viaggio da parte delle cooperative taxi Co.Ta.Fi (4390) e So.Co.Ta. Tra coloro che potranno richiedere le agevolazioni persone sopra i 65 anni di età, persone con disabilità certificata dalla Commissione medica competente o con difficoltà motorie di natura permanente o temporanea ma anche donne in stato di gravidanza, farmacisti, medici, infermieri, personale sanitario, scolastico docente e non docente, studenti iscritti sul territorio della Città metropolitana e i cassaintegrati.

L’obiettivo del buoni viaggio è aiutare le persone fragili ma anche taxi e Ncc

L’assessore al commercio di Palazzo Vecchio Federico Gianassi ha sottolineato che l’obiettivo è “da un lato promuovere e sostenere l’utilizzo del servizio taxi e noleggio con conducente e aiutare le persone fragili. Dall’altro vogliamo aiutare anche taxi e Ncc”. L’assessore al welfare Sara Funaro ha affermato che si tratta di “un aiuto importante messo in campo dall’amministrazione comunale”. “Silfi – ha dichiarato il presidente Matteo Casanovi – ha messo ben volentieri a disposizione di questa iniziativa il proprio know how informativo e organizzativo per la realizzazione dei voucher”.

Incontro Franceschini – assessori cultura: nasce tavolo confronto permanente

Un tavolo di confronto permanente al ministero della Cultura: è quanto deciso nell’incontro fra il ministro Dario Franceschini e il coordinamento degli assessori alla cultura delle grandi città che ha presentato le proprie proposte per una riapertura delle attività culturali in zona gialla e arancione con data certe e senza continui stop and go.

Cultura: un tavolo di confronto permanente per dare continuità al dialogo

Il ministro Franceschini ha confermato le destinazioni degli interventi con il fondo emergenze 2021 (già adottati nel 2020) e ha accolto la proposta degli assessori, anche in vista di simili iniziative con le Regioni, di istituire appunto un tavolo permanente di consultazione con il Coordinamento presso il Ministero, in modo da dare continuità al dialogo, al confronto e alla collaborazione con le amministrazioni comunali delle grandi città.

Confermate le misure di sostegno al reddito nei settori della cultura

Durante l’incontro sono state anche confermate le misure di sostegno al reddito per i lavoratori del comparto ed è stato domandato ai Comuni un approfondimento per l’individuazione delle eventuali categorie dei settori della cultura che potrebbero non essere state ancora ricomprese nei meccanismi dei ristori. È infine stata presentata al Ministro la proposta di creare un Fondo triennale per la tutela degli ecosistemi culturali urbani.

Il Coordinamento degli assessori

Il coordinamento degli assessori è composto da Filippo Del Corno (Milano), Lorenza Fruci (Roma), Barbara Grosso (Genova), Francesca Leon (Torino), Matteo Lepore (Bologna), Paola Mar (Venezia), Paolo Marasca (Ancona), Annamaria Palmieri (Napoli), Ines Pierucci (Bari), Paola Piroddi (Cagliari), Tommaso Sacchi (Firenze) e Mario Zito (Palermo).

A Firenze 900mila euro per la sicurezza dei luoghi di lavoro

Migliorare a Firenze la sicurezza dei luoghi di lavoro nelle sedi comunali, a tutela del personale e degli utenti, garantendo anche una maggiore qualità nella fruizione dei servizi. È l’obiettivo del pacchetto di misure da 900mila euro che ha avuto oggi il via libera della Giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Elisabetta Meucci.

Gli interventi, divisi in tre parti, riguardano l’adeguamento degli impianti elettrici e meccanici degli edifici, i consolidamenti strutturali, l’eliminazione di situazioni di pericolosità e l’installazione di elementi di protezione.

Gli interventi, nel dettaglio

Nel dettaglio 300mila euro andranno a finanziare l’adeguamento degli impianti elettrici, telematici e di videosorveglianza negli edifici comunali, 300mila euro saranno destinati all’adeguamento degli impianti meccanici e antincendio. Gli ultimi 300mila euro consentiranno l’installazione di corrimano e ringhiere, l’adeguamento degli elementi di protezione, l’eliminazione di situazioni di pericolosità legate alla presenza di percorsi con dislivelli, l’inserimento di maniglioni anti-panico e messa in sicurezza di superfici vetrate, ma anche interventi di miglioramento delle condizioni igieniche, consolidamenti e rinforzi di parti strutturali e non, riorganizzazioni funzionali degli ambienti.

Misure per l’adeguamento sulla sicurezza dei luoghi di lavoro

“Abbiamo approvato un pacchetto di misure per l’adeguamento sulla sicurezza dei luoghi di lavoro – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Elisabetta Meucci – che riguarda una serie di edifici comunali sedi di uffici anche aperti al pubblico, come quelli ad esempio della polizia municipale. Un intervento complessivo da 900mila euro che comprende ammodernamenti degli impianti elettrici e meccanici, l’installazione di elementi di protezione, consolidamenti strutturali e adeguamenti funzionali degli ambienti a tutela dei dipendenti e degli utenti dei servizi”.

Tutto quello che (forse) non sapete sulla storia delle Murate di Firenze

Finire alla Murate: a Firenze significa “Essere arrestato e tradotto in carcere”, perché dietro a questa espressione c’è una lunga storia. Infatti, il complesso delle Murate è stato il vecchio carcere fiorentino dal 1883 al 1985, precedentemente ex monastero quattrocentesco che ebbe origine sulla prima pigna di sinistra a monte dell’antico Ponte alle Grazie. Proprio su questo pilone sorse il piccolo monastero detto delle Murate, perché le suore di clausura che lo abitavano fecero murare ogni porta per non avere contatti con l’esterno e nemmeno poter più uscire.

Murate: il significato a Firenze

Difatti, essere “murate” significava per le religiose il completo distacco dalle cose terrene. Le Murate ricevevano la carità del cibo solo attraverso una finestrella, quale indispensabile pertugio che ne consentiva l’accesso per il loro sostentamento. Si ammetteva logicamente la sortita delle sorelle, che avevano condotto una riservatissima vita di preghiera e penitenza, solo dopo la loro morte.

Le origini di questo piccolo convento si possono far risalire al 1390 quando suor Apollonia di Cennino, già compagna di Santa Caterina da Siena, per prima vi si segregò facendo chiudere con calce e mattoni la porta d’ingresso dove rimase murata fino al 1396, quando fu raggiunta da Agata di Domenico Lucente da Pontassieve con la sua nipotina di tre anni (in seguito prenderà il nome di suor Benedetta), da Scolastica Rondinelli e quindi da altre, fino a trovarsi insieme nell’angusto spazio ben tredici religiose.

Dal Ponte alle Grazie alla storia delle “nuove” Murate

Le Murate, che seguivano una regola rigidissima dell’Ordine Olivetano, rimasero in questo “conventino” sulla pigna fino al 4 dicembre 1424 quando, non essendo più sufficiente lo spazio in relazione alle molte giovani che desideravano vivere in quell’ambiente monastico, si trasferirono in Via San Giuliano (oggi Via Ghibellina) presso le mura perimetrali della città, in un luogo più grande ristrutturando un’abitazione dotata di ampi orti, ereditata da monna Giovanna detta Nanna di Jacopo di Giunta fornaciaio e vedova di un tal maestro Lapo.

Nel traslocare le sorelle, che non rinunciarono a continuare a farsi chiamare Murate, portarono con sé una devota immagine del Crocifisso di San Giovanni Gualberto (il santo del perdono: invece di uccidere l’omicida del fratello, gettò la spada e lo perdonò), un Calvario di Lippo Menni, una tavola della Santissima Annunziata e un’altra di San Michele Arcangelo. Il nuovo convento di clausura che andarono ad abitare, dedicato alla Santissima Annunziata, fu oggetto di molte elargizioni da parte di nobili e di anonimi benefattori, divenendo presto un importante fulcro religioso e culturale che annoverava suore appartenenti alle più insigni famiglie. Qui le Murate passarono all’Ordine dei Benedettini e, oltre alla preghiera ed alla meditazione, si distinsero anche nell’arte del ricamo in oro, argento e seta, per il quale ebbero una particolare notorietà.

Prima convento, poi carcere e infine quartiere residenziale

Pure Caterina de’ Medici, divenuta poi la grande regina di Francia, fu qui ospite durante il tempo dell’assedio del 1529-1530. Il convento venne poi soppresso nel 1808 e l’intero fabbricato fu destinato a civili abitazioni fino al 1853 quando, a seguito della demolizione delle antiche prigioni delle Stinche, vi si collocarono le nuove carceri. Tale penitenziario, una volta chiuso recentemente, è stato riciclato in civili, moderne e caratteristiche abitazioni, negozi, istituzioni e in un polo culturale.

30 incontri per immaginare Firenze prossima

Entra nel vivo il percorso di partecipazione di “Firenze prossima” per immaginare la città del futuro, definendo grazie a oltre 30 incontri (online e in presenza) le linee guida del nuovo piano operativo e del nuovo piano strutturale del Comune. Si tratta dei documenti che guideranno lo sviluppo urbanistico fiorentino nei prossimi 5 anni, dalla mobilità agli spazi pubblici, dal lavoro alla casa.

Questa nuova fase del percorso partecipativo, a cura di Sociolab e Lama, segue il questionario online lanciato alla fine dell’anno scorso dal Comune per raccogliere pareri e spunti di 7.000 cittadini che vivono o lavorano sul territorio fiorentino. Parallelamente prende il via anche il percorso partecipativo del Comune “Firenze che respira” dedicata al piano del verde, per individuare la strategia green della città.

La mappa interattiva per disegnare la città di domani

Da aprile a giugno, zona rossa permettendo, saranno organizzati eventi tematici nei 5 quartieri fiorentini, focus group e laboratori. Poi questo viaggio si concluderà a luglio con una mostra interattiva e un evento finale. “Daremo indicazioni e stimoli ai cittadini e riceveremo da loro proposte, informazioni e indicazioni che verranno sottoposte al vaglio tecnico e giuridico e, se ammissibili e in armonia con la pianificazione, ne diventeranno parte integrante”, ha spiegato il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Il primo passo del percorso è fissato il  1° aprile con il lancio della mappa interattiva che sul web raccoglierà gli spunti dei cittadini: alle ore 18.30 un webinar in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Firenze Prossima spiegherà come usare questo strumento.

Gli incontri per Firenze Prossima 2021

Nelle settimane successive partirà il viaggio delle postazioni mobili che aiuteranno i cittadini a compilare la mappa digitale nelle principali piazze dei quartieri: piazza Santo Spirito per il Quartiere 1; piazza Beccaria e delle Cure nel Q2; piazza Acciaioli e piazza Bartali per il Q3; piazza dell’Isolotto e Villa Strozzi al Boschetto per il Q 4; piazza Dalmazia e via del Giardino della Bizzarria nel Q5. Il calendario aggiornato si trova sul sito ufficiale di Firenze prossima.

In parallelo prenderanno il via i focus group: incontri online che coinvolgeranno categorie economiche, sindacati e ordini professionali, chiamati a dire la loro su Firenze Prossima, il piano strutturale e quello operativo. Tra la fine di maggio e giugno sono inoltre in programma eventi in presenza, nel rispetto delle normative anti-Covid, alle Murate, in piazza delle Cure, in piazza Bartali, in piazza dell’Isolotto e nell’auditorium della Fondazione CR Firenze di Novoli. Spazio anche ai giovani con l’Urban Innovation Lab, una sezione speciale del percorso di Firenze prossima che coinvolge chi si sta formando a Firenze, nelle principali scuole di design e presso facoltà di Architettura dell’Università per progettare soluzioni innovative alle principali sfide della città di prossimità.

I temi

Ecco i 5 temi che sono al centro di Firenze Prossima:

  • Firenze lavora – alta formazione, artigianato, attività produttive, servizi digitali, rigenerazione del commercio
  • Firenze si muove – mobilità sostenibile, sharing, piste ciclabili, parcheggi, tpl, intermodalità, viabilità, scudo verde, control room
  • Firenze si abita–  residenza, casa, coesione sociale, servizi di prossimità, servizi educativi e per le famiglie
  • Firenze vive –  luoghi della cultura, arte, sport, nuove aree verdi, percorsi e aree pedonali, Arno, accessibilità, sicurezza urbana, qualità della vita, qualità dell’aria
  • Firenze si rigenerarigenerazione dei contenitori dismessi, dei beni comuni, degli spazi urbani e del patrimonio pubblico.

Recovery plan, Giani: “Non ci sono ancora previsioni per la Toscana”

“L’approccio del nuovo Governo Draghi sulla gestione del Recovery plan non è cambiato molto rispetto a quello del Governo Conte: gestione molto centralizzata, con la presidenza del Consiglio dei Ministri e i suoi collaboratori che elabora la cornice generale da presentare all’Europa. Come Regioni, non l’abbiamo ancora avuto un incontro ufficiale col Governo e una procedura di progetti regionali da inserire nel Recovery plan non c’è. Mi devo attenere a quanto detto con Amendola, ministro del governo Conte e oggi sottosegretario all’Europa nel governo Draghi: entro il 30 aprile il governo proporrà all’Europa la schema generale”. È quanto dichiarato dal presidente della Toscana, Eugenio Giani, oggi in audizione nella commissione Europa del Consiglio regionale della Toscana.

“Con il governo Conte erano 157 pagine – ha aggiunto Giani – oggi sono una cinquantina, ne abbiamo letto copia. Vi è però un documento in lingua inglese che è più del doppio e che sarà molto probabilmente quello che verrà presentato il 30 aprile. Non ci sono previsioni dirette per la Toscana, come per nessuna Regione, a parte quelle del Sud, che hanno un canale molto privilegiato e avranno più risorse, secondo un criterio sganciato dalla proporzionalità”.

Successivamente “avremo possibilità di azione per progetti di interesse regionale, comunale, o comunque territoriale”, seguendo “le sei ‘mission’: innovazione tecnologica e valorizzazione del patrimonio culturale; ambiente, la più corposa; infrastrutture e trasporti, che non consente interventi stradali, ma solo ferroviari, ciclabili e comunque ancorati a una concezione molto stretta di sviluppo sostenibile; istruzione e lavoro; equità sociale; salute e sanità”. In generale, conclude Giani, è “fondamentale una legge nazionale di accelerazione delle procedure”.

Vaccini, a Firenze oltre 120 sedi aziende disponibili ad aprire porte

Sono più di 110, per un totale di oltre 120 sedi aziendali, le imprese della città metropolitana fiorentina aderenti a Confindustria Firenze disponibili ad aprire le loro porte alla campagna vaccinale.

Vaccini, a Firenze le aziende chiedono di aderire

È quanto fa sapere Confindustria Firenze: all’associazione degli industriali, è stato precisato, stanno arrivando ancora oggi richieste di adesione da parte di aziende del territorio, che vogliono dare il proprio contributo, in risposta alla ricognizione lanciata sul territorio italiano da Confindustria nazionale e chiusa nei giorni scorsi.

Confindustria Firenze pronta ad aprire i suoi spazi

Per essere pronti a somministrare il più celermente possibile tutte le dosi disponibili quando queste arriveranno, la stessa Confindustria Firenze si offre al servizio della collettività: è pronta a mettere a disposizione gli spazi della sua sede, per la vaccinazione della popolazione.