venerdì, 11 Luglio 2025
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Fiorino d’oro ai Canottieri comunali, approvata mozione Pd

Il fiorino d’oro della città di Firenze alla Canottieri comunali “per aver reso lustro alla città durante la sua lunga attività sportiva in riva dell’Arno, coniugando questa stessa attività con quella preziosa, sia dal punto di vista ambientale che sociale, di ‘sentinelle dell’Arno’, tanto da effettuare interventi e salvataggi di vite umane”. È quanto prevede una mozione Pd approvata dalla Commissione cultura e sport di Palazzo Vecchio: l’atto ha come primo firmatario il vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani.

Il Fiorino ai Canottieri per essere da sempre vicino a Firenze

“La Canottieri comunali Firenze – ha detto Giuliani – oltre all’attività sportiva ha sempre dato un grande contributo per la salvaguardia dell’Arno. È stata la società che ha organizzato, con il Comune e la Regione Toscana, il progetto ‘Navigarno’, la bellissima impresa di vogare l’Arno da Firenze a Pisa in un giorno riscoprendo l’ambiente ed il turismo lento lungo le sponde del fiume”.
“Un’esperienza – ha concluso – che ha coinvolto tutti i club di canottaggio che si affacciano sull’Arno. Un modo per ripulire le rive del fiume ed un prezioso lavoro per conoscere lo stato di salute del nostro fiume e per promuovere l’opportunità di poter vivere l’Arno: un corso d’acqua che deve tornare ad essere navigabile e maggiormente fruibile, anche da un punto di vista turistico”.

Parco di tulipani a Firenze: “Wander and pick” arriva vicino al torrente Mensola

Anche Firenze ha il suo parco dei tulipani, dove ammirare 50.000 fiori e raccoglierli (pandemia permettendo): dopo Scandicci, il progetto “Wander and pick” dell’associazione Le Tribù della terra con la primavera 2021 sbarca anche nel parco del Mensola, tra Rovezzano e Settignano. La data dell’inaugurazione c’è già, ma andrà confermata in base all’evolversi della situazione epidemiologica e alle conseguenti restrizioni anti-Covid.

Come raccogliere i tulipani nel parco del Mensola

Questa area verde è appena passata dal Consorzio di Bonifica Medio Valdarno al Comune di Firenze. Lungo il torrente arriveranno 650 nuovi alberi, mentre il Consorzio sta realizzando un impianto di irrigazione. Intanto una novità c’è già. Su 9.000 metri quadrati del parco del Mensola sono stati piantati 50.000 tulipani e narcisi, 60 varietà diverse tra cui anche alcune varietà rare, coltivate secondo i dettami dell’agricoltura biologica.

La semina è avvenuta in base a uno schema che ricrea la planimetria di un tempio etrusco, perché l’area intorno al torrente Mensola era considerata sacra dall’antico popolo. E ora si pensa ad aprire questo “scrigno” al pubblico. La formula sarà quella già sperimentata negli ultimi 3 anni dentro il parco dell’Acciaiolo di Scandicci da Le Tribù della Terra, fondazione no profit che si occupa di floricoltura. L’ingresso al parco dei tulipani di Firenze sarà gratis, per permettere a tutti di vedere lo spettacolo di colori offerto dalla fioritura, e chi vorrà raccogliere le piante potrà lasciare un piccolo contributo per il progetto “Wander and pick”, da 1 euro in su.

Wander and pick: quando apre il parco dei tulipani di Firenze

Secondo quanto comunicato sulla pagina Facebook di Wander and Pick, l’inaugurazione del campo fiorentino nel parco del Mensola è fissata sabato 27 marzo alle ore 12.30 e questo “giardino dei tulipani” rimarrà aperto fino a domenica 28 marzo (ultimo giorno in zona arancione) dalle ore 11 alle 19: sarà possibile anche raccogliere i fiori a fronte del versamento di un piccolo contributo. Dovranno ancora aspettare i tulipani di Scandicci, dentro il parco dell’Acciaiolo: il Comune ha disposto la chiusura delle aree verdi pubbliche a seguito dell’emergenza sanitaria.

Il progetto, coordinato da Alessandra Benati, è nato tre anni fa a Scandicci per recuperare aree abbandonate e allo stesso tempo per sperimentare la coltivazione biologica dei tulipani.

Parco mensola tribù della terra wander and pick
I tulipani nel parco del Mensola, a nord-est di Firenze. Foto: pagina Facebook Wander and Pick

Dove si trova il parco del Mensola

Il parco del Mensola prende il nome dal torrente che scorre tra le colline di Settignano e Rovezzano, si estende su circa 18 ettari a nord-est di Firenze (qui la mappa), e su una piccola parte di questa area prendono posto i tulipani di Wander and Pick. Qui il Consorzio di bonifica ha realizzato anche delle casse di espansione per la messa in sicurezza idraulica.

Zona rossa in Toscana, regole: cosa si può fare e cosa cambia per le scuole

È ufficiale, la Toscana diventa zona rossa: da lunedì 29 marzo 2021 cambiano le regole, scattano nuove restrizioni e divieti, cambia tutto per scuole e negozi, ecco cosa si può fare e cosa cambia rispetto alla fascia arancione.

La differenza tra zona arancione e rossa: cosa cambia per gli spostamenti

A differenza di quanto succede in fascia arancione, nella zona rossa sono vietati gli spostamenti non solo fuori dal Comune di residenza o domicilio ma anche all’interno dei confini comunali. Cosa si può fare? Uscire di casa per comprovati motivi di lavoro, salute e di necessità, da giustificare con l’autocertificazione (qui il modello in pdf editabile).

In zona rossa non è possibile vedere amici, parenti o fidanzati non conviventi all’aperto o al chiuso. C’è però una deroga per il sabato Santo, Pasqua e Pasquetta: solo il 3, 4 e 5 aprile è possibile andare una volta al giorno a trovare congiunti o conoscenti in un’altra abitazione privata all’interno della regione, in massimo 2 persone e fuori dall’orario del coprifuoco. Quindi dalle ore 5 alle 22. Dal conteggio delle due persone sono esclusi eventuali figli minori di 14 anni e disabili o non autosufficienti conviventi. Qui invece le regole per andare verso le seconde case nella zona rossa toscana.

Scuole aperte in Toscana dal 7 aprile, chiuse le superiori

Dal 7 aprile cambiano le regole sulle scuole in zona rossa, con la riapertura di asili, materne, scuola elementare e prima media. Didattica a distanza invece per le scuole superiori e per gli alunni della seconda e terza media. A stabilire questo cambio di passo è il nuovo decreto del governo Draghi per il mese di aprile.

Le regole della zona rossa toscana: i negozi aperti e quelli chiusi (compresi i parrucchieri)

Niente cambia per bar e ristoranti toscani che restano chiusi al pubblico: anche in zona rossa è consentito solo l’asporto fino alle ore 22 (fino alle 18 i bar). In più il passaggio della Toscana in zona rossa comporta la chiusura di tutte le attività commerciali non essenziali: stop per negozi di abbigliamento e di scarpe, per i centri estetici ma anche i parrucchieri sono chiusi nella zona rossa Toscana, per effetto delle regole dell’ultimo Dpcm.

In zona rossa inoltre i centri commerciali sono chiusi, ma al loro interno possono restare aperte le attività di beni di prima necessità come supermercati, alimentari, farmacie, tabacchi, edicole, librerie, lavanderie e fiorai.

Sport e attività motoria in Toscana: cosa si può fare in zona rossa e le restrizioni

Con il passaggio da zona arancione a rossa, cambiano anche le regole per lo sport e l’attività motoria in Toscana: ecco cosa si può fare e cosa comporta questo cambio di colore per l’emergenza Covid. Rimangono chiuse le palestre, ma si fermano anche i centri e circoli sportivi all’aperto dove si svolgeva l’attività sportiva di base.

Si restringono le maglie per l’attività motoria: si può uscire per fare una camminata o una passeggiata solo vicino alla propria abitazione e mantenendo la distanza di un metro dalle altre persone. In zona rossa l’attività sportiva più intensa rimane consentita solo all’aperto e in forma individuale: ad esempio si può andare a correre, ma da soli e non in gruppo, e mantenendo la distanza di almeno 2 metri dagli altri. Si può uscire anche per portar fuori il cane a fare una passeggiata e i “bisognini”, a patto che non ci si allontani troppo.

Cosa si può fare nella zona rossa toscana, tutte le regole in sintesi

Ecco quindi in modo schematico le principali regole della zona rossa, che in Toscana inizia lunedì 29 marzo:

Sul sito del governo le risposte ai dubbi più comuni.

Da quando la Toscana diventa zona rossa: arriva il cambio di colore

Niente da fare per l’arancione: a causa di un “riconteggio”, scatta il cambio di colore e la Toscana diventa zona rossa dalla prossima settimana. Lo ha annunciato lo stesso presidente della Regione Eugenio Giani, dopo aver sentito il Ministro della Salute Roberto Speranza al termine della riunione della cabina di regia. Una decisione che prende di sorpresa anche la Regione: i numeri diffusi finora confermavano la zona arancione, poi c’è stata un’integrazione al report comunicato a Roma e i parametri sono stati ricalcolati. Ma da quando inizia la zona rossa in Toscana (con la chiusura di tutte le scuole) e fino a quando rimarrà in vigore il cambio di colore?

Cambio di colore nella settimana di Pasqua: da quando la Toscana è in zona rossa

Per poco, ma la Toscana diventa zona rossa: l’incidenza dei contagi di Covid negli ultimi 7 giorni è stata pari a 251 casi su 100mila abitanti, sopra quindi la soglia limite che fa scattare le restrizioni massime, quella di 250 su 100mila abitanti. Un primo conteggio – poi aggiornato – fissava l’incidenza a 248.

Lunedì 29 marzo: ecco da quando la Toscana diventa zona rossa, secondo quanto comunicato sui social dal governatore Giani: “Il decreto del Ministero della Salute – si legge sulla pagina Facebook ufficiale del presidente della Regione – prevede quindi la zona rossa per la Toscana da lunedì 29 marzo fino al 6 aprile, tenendo conto che nei giorni 3-4-5 Aprile si sovrappone al provvedimento del Governo per la zona rossa prevista in tutta Italia”.

Fino a quando la Toscana è zona rossa e quando può tornare arancione

Se saranno confermate le regole dell’ultimo Dpcm, in scadenza il 6 aprile, l’ordinanza della zona rossa durerà almeno 2 settimane e per questo la Toscana resterà nella fascia di massimo rischio Covid almeno fino al 12 aprile. Serviranno dati omogenei e in miglioramento per 15 giorni consecutivi perché la Toscana possa ambire a tornare in zona arancione da metà mese.

Cosa si può fare, qual è la differenza con la zona arancione: scuole chiuse e stop a molti negozi

Quando in Toscana scatterà la zona rossa, tutte le scuole saranno chiuse, compresi gli asili, le materne e le elementari. Il governo sta però lavorando per far tornare bambini e ragazzi in aula dopo le vacanze di Pasqua anche in zona rossa. A differenza della zona arancione, sono vietati tutti gli spostamenti non necessari: ci si può muovere solo per motivi di lavoro, salute e necessità compilando l’autocertificazione (qui il modulo pdf editabile per la zona rossa).

Vietate le visite a parenti e amici, ad eccezione dei giorni delle feste di Pasqua (3-4-5 aprile). Per quanto riguarda l’attività fisica, in zona rossa nulla cambia per lo sport individuale all’aperto (da fare nei confini del comune), mentre l’attività motoria, come le passeggiate, sono consentite solo nei pressi della propria abitazione. Ristoranti e bar restano attivi esclusivamente per l’asporto. Qui cosa si può fare nella zona rossa toscana: tutte le regole.

Vaccini, Giani attacca: “Toscana quart’ultima per dosi Pfizer ricevute”

“La Regione Toscana” è “al quart’ultimo posto in Italia per dosi Pfizer ricevute dallo Stato in proporzione a 100mila abitanti”. A dirlo il governatore Eugenio Giani, nel corso di un’intervista a Tagadà, su La7.

Giani ha spiegato che “nella classifica della vaccinazione agli over 80 siamo 14esimi. Ovvero noi abbiamo utilizzato più dosi Pfizer per portarci dall’essere quartultimi ad essere 14esimi sulla prima dose agli anziani”.

“Noi abbiamo 320mila anziani over 80 secondo i dati Istat – ha aggiunto Giani – e abbiamo somministrato 141.171 dosi”. Per il presidente Giani “la campagna della vaccinazione della Toscana è stata virtuosa” anche “sugli over 80, rispetto ai vaccini Pfizer che ci danno, se si vanno a vedere i dati della prima dose”.

“Siamo quelli – ha ribadito il governatore – che abbiamo ricevuto in proporzione a 100mila abitanti per popolazione residente una quantità che ci fa essere quartultimi come dosi consegnate di Pfizer”.

Domenica 28 marzo Ponte all’Indiano chiuso per lavori

Domenica 28 marzo il ponte all’Indiano, a Firenze, sarà chiuso in entrambe le direzioni: è infatti in programma la manutenzione dell’impianto di illuminazione pubblica da parte di Silfi, intervento annullato domenica scorsa a causa dell’allerta vento. Dalle 5 alle 19, spiega una nota di Palazzo Vecchio, sarà in vigore il divieto di transito nel tratto via Zoroastro da Peretola-via Simone Martini in entrambe le direttrici con deroga solo per i mezzi soccorso in direzione Careggi.

Ponte chiuso anche sulle rampe di accesso

Divieto di transito anche sulle rampe di accesso al viadotto, comprese quelle da via Pistoiese e via Basili. È prevista anche la chiusura della sottostante passerella pedonale e della corsia ciclabile in via San Biagio a Petriolo: in via dell’Isolotto sarà invece istituito un restringimento di carreggiata con senso unico alternato.

Ponte alla Vittoria come alternativa

I veicoli dunque potranno utilizzare in alternativa Ponte alla Vittoria, i pedoni la passerella dell’Isolotto. Silfi ha programmato la prosecuzione dell’intervento domenica 11 aprile.

Fiori a Fiorenza: i balconi di Firenze si tingono di fiori viola

Firenze si tinge di viola per difendere le api e la biodiversità nel contesto urbano. Nelle rotonde e sui balconi della città spunta la pianta di facelia (di colore viola), amica delle api, mentre al piazzale Michelangelo arriva l’installazione ‘Bee the change’ a forma di ape realizzata grazie al supporto di Aboca, che sarà visibile a fine aprile.

Fiori a Fiorenza

Dopo l’inaugurazione del nuovo parco di tulipani per il progetto Wander and Pick vicino al torrente Mensola, ecco un nuovo pacchetto di iniziative per sensibilizzare sull’importanza del verde urbano e favorire un ambiente accogliente per le api lanciato dal Comune di Firenze, che dà oggi il via al concorso ‘Fiori a Fiorenza’ (fino al 21 giugno). Il concorso per premiare il balcone più bello è organizzato con la Società Toscana di Orticultura, i cinque Quartieri e con il sostegno delle Farmacie Fiorentine Afam. In particolare, le farmacie comunali di Firenze distribuiranno ai cittadini i semi di facelia da piantare sui propri balconi, mentre la semina della pianta viola nelle rotonde e lungo gli argini dell’Arno sarà realizzata dalla direzione ambiente di Palazzo Vecchio. Infine, nei giardini di Villa Favard saranno installati due apiari a cura di Arpat.

Come partecipare al concorso che premia il più bel balcone fiorito

Per partecipare al concorso ‘Fiori a Fiorenza’ sarà sufficiente inviare una foto del balcone fiorito, indicando la zona e il quartiere di riferimento. A valutare i balconi più belli saranno per il 60% una giuria tecnica e per il 40% una giuria popolare. La giuria tecnica sarà presieduta dal presidente della Società toscana di Orticultura Alberto Giuntoli. Saranno premiati i primi dieci classificati, due per quartiere.

Il vicesindaco di Firenze Alessia Bettini e l’assessore all’ambiente Cecilia Del Re hanno sottolineato che “queste iniziative” mirano a “sensibilizzare i cittadini sull’importanza di piante e fiori nel contesto urbano”.
“I balconi fioriti – ha detto Giuntoli – sono un’occasione per rendere bella la nostra città e fare gesto significativo per la biodiversità del nostro ambiente urbano”. L’amministratore delegato di Aboca Massimo Mercati si è detto onorato “di essere al fianco della città di Firenze in questa iniziativa a favore delle api”.

Covid: Giani, i ‘furbetti’ non hanno tolto le dosi agli anziani

“Se ci sono persone che hanno commesso abusi” per ottenere la vaccinazione anti-Covid “è stato un atto individuale che li ha portati ad iscriversi per ricevere il vaccino AstraZeneca, e ciò non ha privato gli anziani della loro vaccinazione: noi per gli anziani abbiamo agito con i Pfizer”. È quanto affermato dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervenuto ad Agorà su Rai3.

Sugli over 80 Giani ha detto che “entro il 25 aprile i nostri over 80 avranno la loro prima dose” perché negli ultimi due-tre giorni “stiamo rispettando al 100%” il piano che la Toscana si è data.

Tra 70 e 90mila dosi di Pfizer entro la prossima settimana

Per il governatore toscano “quello che possiamo offrire ai cittadini è avere la prossima settimana fra le 70mila e le 90mila dosi di Pfizer, tutte per gli over 80. Ho presentato in modo chiaro il piano che abbiamo concordato con i medici di famiglia, telefonerò a chi lamenta il fatto che nessuno li ha chiamati, parlerò ai loro medici di famiglia avendo nome e cognome per chiedere loro di agire nel senso dell’interesse generale. Poi ci sarà il momento dei bilanci”.

“Se sono avvenute cose – ha precisato – che non dovevano avvenire, sicuramente poi ci sarà il momento delle responsabilità, ma ora cerchiamo di creare le condizioni perché tutti i vaccini che arrivano vengano somministrati al meglio. Soffro così tanto questa situazione che non mi interessa la polemica, ritengo che in questo momento ci sia solo da agire e da fare. Se io potessi starei 24 ore su 24 a vaccinare e aiutare chi vaccina”. Sulla situazione sanitaria l’obiettivo è che “in un mese, un mese e mezzo, si possa progressivamente ritornare a una situazione come avvenne l’anno scorso, quello c’è”.

Toscana resta arancione, fino a quando? “I dati non sono da zona rossa”

Per un pugno di casi. Dal 29 marzo la Toscana dovrebbe restare ancora in arancione, fino a quando non scatterà la zona rossa nazionale, perché i contagi Covid sembrano essere sotto controllo. È l’indicazione data dal presidente della Regione Eugenio Giani: “Toscana in zona rossa? Direi proprio di no”, ha risposto a chi gli chiedeva aggiornamenti su Radio24. Secondo gli ultimi dati sui contagi, 1.518 nella giornata del 25 marzo, la Toscana si dovrebbe salvare per un soffio da un cambio di colore anche la prossima settimana (29 marzo – 2 aprile). Intanto si allontana ulteriormente la possibilità di vedere il ritorno della Toscana in zona gialla: i dati non lo consentono e il prossimo decreto probabilmente cancellerà questa fascia per un altro mese.

Toscana resta arancione o passa in zona rossa. “Aspettiamo le decisioni del Cts”

Il governatore Giani ha chiarito che la Toscana è sotto le due soglie limite che fanno scattare la retrocessione in zona rossa: “Siamo a 248 nuovi casi Covid su 100mila abitanti e abbiamo un Rt di 1,09-1,10 – ha detto sempre a Radio 24 – quindi siamo in zona arancione”. Il passaggio in automatico all’area con le restrizioni massime si ha infatti con un indice Rt uguale o superiore a 1,25 e con un’incidenza settimanale di 250 contagi ogni 100.000 abitanti (la Toscana è a 248 casi).

Una salvezza che potrà arrivare sul filo di lana, perché si prenderanno in considerazione anche altri parametri, come l’occupazione delle terapie intensive, a quota 41%. Per dire con certezza se la Toscana resta in zona arancione dal 29 marzo bisogna dunque aspettare il verdetto finale degli esperti che analizzeranno il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. “La decisione formale è quella di domani (26 marzo ndr) del Cts ma ci sono tutti i dati oggettivi per essere in arancione”, ha chiarito Giani. In ogni caso, anche la prossima settimana sarà inevitabile la presenza di zone rosse locali nei territori dove si superano i 250 contagi settimanali ogni 100.000 abitanti.

Toscana fino a quando in zona arancione, il calendario: fascia gialla ancora lontana

Se verrà confermato il colore attuale, la Toscana resterà in zona arancione fino a quando scatteranno le limitazioni nazionali per Pasqua: arancio nel weekend del 27-28 marzo e ancora dal 29 marzo fino a venerdì 2 aprile (compreso), dopodiché diventerà zona rossa per il sabato Santo, Pasqua e Pasquetta. Per martedì 6 aprile il colore sarà deciso dopo il monitoraggio della prossima settimana. Per i giorni a seguire probabilmente il nuovo decreto Covid metterà ancora fuori gioco la zona gialla.

La permanenza della Toscana in arancione è legata al comportamento dei cittadini e anche al fatto che Firenze ha tenuto, come ha dichiarato nelle scorse ore anche il sindaco Dario Nardella. A differenza della zona rossa, in arancione tutte le scuole possono restare aperte (salvo ordinanze locali più restrittive); parrucchieri, centri estetici, negozi di abbigliamento e altre attività commerciali non essenziali si salvano dalla chiusura. Per quanto riguarda gli spostamenti, con la Toscana ancora in zona arancione rimane il divieto di uscire dal comune, se non per motivi di lavoro, salute e necessità.

Vaccini, Giani: “Togliere competenze a Regioni sarebbe sbagliato”

In merito ai vaccini, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani afferma ai microfoni di Radio 24 che “La fase più delicata del piano vaccinale noi l’abbiamo gestita bene” e dunque centralizzare le operazioni togliendo alle Regioni le competenze in merito “sarebbe un pessimo modo di agire, di scavalcare una macchina che si è messa in moto, e che ora è in moto, con modalità che mi devono ancora dire quali dovrebbero essere”.

Vaccini agli over 80, la Toscana è in coda ma rispetta i tempi

Sul ritardo della Toscana nella vaccinazione degli over 80, dove è in coda alla graduatoria nazionale, e alle polemiche per la somministrazione ad alcune categorie professionali, Giani ha spiegato che “si potrà dire che abbiamo usato un’interpretazione estensiva sui sanitari, quindi non ci siamo fermati ai medici ma abbiamo vaccinati tanti operatori sanitari, vedo che il numero è superiore ad altre realtà italiane, e questo ha portato ad intensificare sugli anziani una-due settimane dopo. Questo posso capirlo, ma per quanto riguarda le categorie a loro è stato, è, e sarà destinato solo AstraZeneca”. Il governatore toscano, proprio sugli anziani, ha ribadito che “ieri la Toscana ha fatto più di 11mila vaccini, oggi ne fa 16mila. Prima che questo argomento diventasse nazionale era proprio programmato che i vaccini agli anziani avessero una grossa concentrazione da questa e dalla prossima settimana. Noi stiamo rispettando i tempi”.

Vaccini per le categorie fragili: non sufficienti le dosi disponibili

Sugli iper fragili, ha concluso il governatore toscano, “stiamo facendo un grande lavoro: capisco il disagio di chi è entrato nel sito, erano 80mila le persone che attendevano, ma c’era possibilità di prenotazione solo per 15mila posti. In questo caso però se ci mandano quei vaccini, puoi dare solo quelli”.