lunedì, 25 Agosto 2025
Home Blog Pagina 397

La ripartenza della scuola passa da Fiera Didacta Italia 2021 (online)

Sarà un’edizione speciale, interamente online, Fiera Didacta Italia 2021, il più importante evento formativo in Italia che per quattro giorni consecutivi – da martedì 16 a venerdì 19 marzo – riunirà i principali esperti del mondo della scuola del nostro Paese.
A fianco di Firenze Fiera e di Indire, del Ministero dell’Istruzione, del Ministero dell’Università e Ricerca e degli altri componenti del Comitato organizzatore, scenderanno in campo docenti, dirigenti scolastici, educatori, formatori oltre a un centinaio di aziende leader del settore scuola, edilizia scolastica, ambiente  e  tecnologia per cercare di trovare insieme e in modo sinergico nuovi approcci e soluzioni innovative per supportare il sistema scolastico italiano, alla luce dell’emergenza pandemica globale.

La cerimonia inaugurale

Martedì 16 marzo, alle ore 14,00, la cerimonia inaugurale si aprirà con il saluto del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che per l’occasione ha dichiarato: “Didacta è ormai un appuntamento per tutto il mondo della scuola. Quest’anno deve essere qualcosa di più, deve essere il momento in cui la scuola torna nel cuore di tutti. Questo è il nostro impegno”.

A seguire, in apertura della fiera, il Concerto dell’Orchestra Galilei della Scuola di Musica di Fiesole in diretta streaming dalla Sala Verde di Villa Vittoria, con musiche di Wolfgang Rihm, Arvo Pärt e Ottorino Respighi.

Gli eventi formativi di Didacta 2021

Nell’edizione del 2021, sono 160 gli eventi formativi del programma scientifico e più di 200 quelli organizzati da enti e aziende, ai quali è ancora possibile partecipare iscrivendosi online. Fra le novità di questa edizione, il progetto Didacta in classe: gli insegnanti per il primo anno potranno partecipare con i loro alunni e le loro classi ad alcuni eventi in programma.

Fare, non provare: nuove idee di leadership educativa è l’iniziativa gratuita a cura dei dirigenti scolastici per l’incontro virtuale con le aziende, per partecipare agli eventi formativi focalizzando l’attenzione sui nuovi scenari che stanno cambiando la scuola.
Tanti gli ospiti e i relatori illustri della manifestazione. A partire da Ilaria Capua, che mercoledì 17 marzo, alle ore 11, presenterà “Il viaggio segreto del virus”, un momento di riflessione dedicato ai ragazzi alla scoperta delle creature più piccole, dispettose e sorprendenti dell’universo.

Giovedì 18 marzo, dalle ore 17 alle ore 19, Enrico Letta, già presidente del Consiglio dei Ministri, a capo dell’Istituto degli Studi Politici di Parigi, grande esperto e studioso dell’Unione europea, parteciperà al convegno “Educazione alla cittadinanza attiva” (Cittadinanza europea – economica – digitale) insieme a un team di esperti fra i quali Magda Bianco (Capo Dipartimento per la Tutela della clientela e educazione finanziaria della Banca d’Italia).

Questa nuova edizione di Didacta Italia sarà anche l’occasione per giovani talenti in ‘erba’. È il caso di Linda Raimondo, la ragazza ‘spaziale’, classe 1999, aspirante astronauta e studentessa di fisica all’Università di Torino, che venerdì 19 marzo alle ore 11,00 insieme al fisico Massimo Temporelli parlerà di “Scienza, Sogni, Materie Stem e Futuro”.
Il programma della Fiera offre numerose opportunità di formazione, con tipologie di attività rivolte ai dirigenti scolastici, insegnanti delle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e di secondo grado, su temi di attualità, con uno sguardo al futuro della scuola.

Il 16 marzo, alle ore 14,00, è previsto il convegno sulla “Biblioteca dell’Innovazione”, l’ambiente online che verrà lanciato ufficialmente da Indire, nel quale saranno resi disponibili video sull’innovazione didattica a scuola realizzati dell’Istituto, da altri enti pubblici di ricerca italiani e dagli istituti scolastici. L’obiettivo è una condivisione guidata di buone pratiche ed esperienze degli insegnanti e delle scuole. Tra gli altri contenuti proposti da Indire, il Service Learning, che verrà trattato sia nel convegno del 16 marzo “Learning to Become: anticipare gli scenari educativi del futuro”, sia in una serie di workshop immersivi rivolti a insegnanti delle scuole del primo e secondo ciclo. Il tema dell’educazione civica sarà al centro di alcune attività laboratoriali, dove verranno usate metodologie all’avanguardia applicate a nuove forme lessicali, alla filosofia e all’innovazione didattica, da svolgere nelle scuole primarie e secondarie. Inoltre, è in programma il convegno sugli ITS, gli Istituti Tecnici Superiori che hanno attivato forme virtuose di formazione a distanza e collaborazione con le imprese.

Per partecipare a Didacta è necessario iscriversi attraverso il sito ufficiale . Acquistando il biglietto si potranno prenotare 2 eventi del Programma Scientifico validi per il rilascio dell’attestato di frequenza attività formativa, oltre alla possibilità di partecipare gratuitamente a tutti i convegni e gli eventi speciali promossi dagli enti e dalle aziende espositrici.

La Ferita, nuova installazione di JR, in Palazzo Strozzi

Palazzo Strozzi presenta “La Ferita”, nuova installazione di JR, uno degli artisti contemporanei più celebri al mondo, chiamato a reinterpretare la facciata della costruzione rinascimentale, proponendo una suggestiva riflessione sull’accessibilità ai luoghi della cultura nell’epoca del Covid-19.

Venerdì 19 marzo alle ore 11.30, in live streaming sulla pagina Facebook di Palazzo Strozzi, JR e Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, presenteranno al pubblico il progetto con uno speciale incontro online. L’iniziativa è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Andy Bianchedi in memoria di Hillary Merkus Recordati.

Sostenitori Fondazione Palazzo Strozzi: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi, Intesa Sanpaolo. Con il patrocinio dell’Institut français Firenze. Si ringrazia Galleria Continua per la collaborazione al progetto di JR.

La reinterpretazione della facciata

Dal 19 marzo 2021 Palazzo Strozzi cambierà volto attraverso una nuova installazione site specific dal titolo La Ferita, che proporrà una suggestiva riflessione sull’accessibilità ai luoghi della cultura nell’epoca del coronavirus. L’evento segue l’installazione di Marinella Senatore, che da dicembre allo scorso febbraio ha portato nel cortile di Palazzo Strozzi la sua luminaria d’artista.

Palazzo Strozzi si distingue per la volontà di creare un dialogo tra antico e contemporaneo attraverso il coinvolgimento di artisti che sanno interpretare il presente. Nell’attuale difficoltà di offrire occasioni di fruizione dell’arte in spazi tradizionali, la scelta di creare un’opera visibile a chiunque sulla facciata di Palazzo Strozzi diviene un invito a ritrovare un rapporto diretto con l’arte e una sollecitazione per nuove forme di condivisione e partecipazione.

Parla JR

JR utilizza il collage fotografico come tecnica caratteristica del suo stile, esploso nella dimensione dell’arte pubblica nelle città di tutto il mondo. Come afferma lo stesso artista: “Ho la più grande galleria d’arte immaginabile: i muri del mondo intero”. La sua ricerca unisce originalità e appropriazione, sempre distinguendosi per una forte connotazione pubblica e di partecipazione che lo ha portato a creare opere di grande impatto visivo e coinvolgimento in luoghi e contesti sempre diversi, dalle favelas di Rio de Janeiro alla grande piazza della Piramide del Louvre, da Ellis Island a New York alla prigione di massima sicurezza di Tehachapi in California.

La Fiorentina, grazie a Vlahovic, vince di forza a Benevento

0

Netta vittoria della Fiorentina al “Ciro Vigorito” di Benevento contro una diretta concorrente per la salvezza. Tre punti preziosi arrivati grazie ad una tripletta di Dusan Vlahovic ed al gol di Eysseric. Di Ionita la rete dei sanniti. Cesare Prandelli rilancia Caceres da titolare a destra, con Venuti a sinistra e lascia Biraghi in panchina. A centrocampo Bonaventura con Pulgar ed Eysseric mentre Ribery è tornato accanto a Vlahovic. Pippo Inzaghi sceglie l’argentino Gaich al centro dell’attacco, con Viola e Caprari a completare il tridente.

Primo Tempo

Parte bene la Fiorentina che dopo soli 9 minuti va in gol con Vlahovic su assist di Eysseric. Ottima la conclusione di mancino che sorprende Montipò. Al 26’ il raddoppio che parte da un angolo che Ceceres cerca di concretizzare in rete di testa. Il portiere Montipò para ma non respinge ed il pallone, finito sui piedi di Vlahovic va in rete per il 2-0. Il gol più bello però il serbo lo realizza al 46’ direttamente sul rilancio di Dragowski. L’attaccante segna il suo dodicesimo gol stagionale proteggendo palla su Glik e scagliando un tiro da 25 metri che si spegna al sette sorprendendo Montipò. Si va al riposo con un secco 3-0 per i viola.

© Tiziano Pucci – Agenzia Fotografica Italiana

Secondo Tempo

Il Benevento non demorde e nei primi 20 minuti della ripresa punta a riaprire la gara. Al 55’ Ionita accorcia le distanza con un colpo di testa sul corner di Caprari, Dragowski al 62’ salva il punteggio sullo stesso attaccante del Benevento. Al 72’ ci prova Caprari ma Eysseric riesce a sventare il pericolo. Al 75’ Venuti recupera palla e serve Ribery, il francese serve il connazionale Eysseric che segna il 4-1 definitivo. La Fiorentina con questi tre punti fa un bel balzo in avanti in classifica mentre il Benevento torna nella zona calda.

L’allenatore

Cesare Prandelli si è detto stanco a fine gara. “Sono felice per la tripletta di Ribery. Il merito è solo suo, lui deve trovare ancora più tranquillità. Adesso sarà più complicato, le aspettative su di lui si alzano. Sappiamo che il Benevento è forte sulle seconde palle, abbiamo cercato di giocare in maniera razionale e di non lasciare spazi. Ribery mi aveva detto che avrebbe potuto fare anche 90 minuti, ma io sono abbastanza vecchio – aggiunge Prandelli – e non ho calcolato il tempo. Contento anche per Eysseric, può giocare dappertutto, ha lavorato e sofferto molto per mettermi in difficoltà e ci è riuscito. Attaccheremo gli spazi anche contro le grandi, giocheremo in verticale. Sono molto stanco, un po’ vuoto. Non ho particolari motivi, sono semplicemente stanco. Firenze stimola molto e chiede molto, io avevo capito fin dall’inizio quale poteva essere il nostro campionato. Abbiamo cercato di far gruppo tra di noi, all’esterno ci sono sempre situazioni da tamponare, ma a me non piace tamponare, voglio vivere le cose a viso aperto”.

La Toscana evita la zona rossa: dal 15 marzo resta arancione

Per un soffio Toscana non finirà in zona rossa da lunedì 15 marzo 2021, rimanendo in zona arancione, ma in molti comuni a rischio scatterà comunque il lockdown locale: da quando è diventata arancione, la regione è stata sempre in bilico tra queste due tinte Covid perché le varianti fanno crescere velocemente i numeri del contagio. Per ben 3 volte, nelle ultime settimane, la Toscana si è salvata per un pelo dal cambio di colore, con l’indice di trasmissibilità del virus (l’Rt) leggermente sotto la soglia critica del 1,25. E così è stato anche questa volta: l’indice Rt della Toscana è oggi a 1,20 con 217 casi settimanali ogni 100.000 abitanti, ha annunciato il presidente della Regione Eugenio Giani. La Toscana resta arancione nella settimana dal 15 al 21 marzo, “Ho avuto rassicurazioni in questo senso” dice Giani, ma molti comuni si tingono di rosso.

Covid, Toscana sempre sul filo della zona rossa: ma dal 15 marzo il colore è sempre arancione

Secondo i dati della scorsa settimana – quelli che sono presi in considerazione per il monitoraggio di venerdì 12 marzo – i contagi di Covid in Toscana sono stati 8.216, contro i 7.414 di 7 giorni prima (+11%).Preoccupa comunque la situazione negli ospedali: da due settimane a questa parte i ricoveri sono aumentati di quasi la metà (+46% per l’esattezza). Ad oggi il 36% dei posti letto in terapia intensiva sono occupati, 6 punti percentuali sopra il livello di allerta.

Per decidere il colore della Toscana da lunedì 15 marzo la cabina di regia ha preso in considerazione  il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità. La Toscana resta in arancione ma in sempre più comuni scatta la zona rossa locale: certe le restrizioni in provincia di Prato, Pistoia e Arezzo, a Viareggio e nei comuni del comprensorio del cuoio Fucecchio, San Miniato, Montopoli, Santa Croce sull’Arno e Castelfranco di Sotto. Ma molte altre città sono sotto osservazione, e il governatore Giani deciderà domani se ci saranno nuovi comuni rossi.

No alla zona rossa nel weekend in Toscana

Sono state comunicate anche le modifiche all’ultimo Dpcm che il governo Draghi introduce dal 15 marzo con un nuovo decreto legge Covid: tramontata l’ipotesi di una zona rossa nei weekend, in tutta Italia, e quindi anche nella Toscana arancione. Arriva invece una Pasqua in zona rossa per tutti.

Mercato immobiliare Firenze: crescono gli investimenti per il centro città

Cresce il mercato immobiliare per le zone centrali di Firenze e si registra un aumento del 2,9% rispetto al 2019. Gli investitori concentrano in particolare il proprio interesse sulla zona di Santa Maria Novella.

Le possibilità di investimento nella capitale toscana, soprattutto in questo periodo, sono davvero numerose ma le truffe potrebbero essere dietro l’angolo. Per individuare gli affari migliori e sicuri, quindi, è sempre consigliato affidarsi ad agenzie specializzate presenti sul territorio.

Dove.it, ad esempio, è una garanzia in questo contesto. L’agenzia immobiliare nota in tutta la penisola per la sua affidabilità, è sempre aggiornata sulle nuove offerte a disposizione su suolo fiorentino e le rende accessibili a tutti attraverso la specifica pagina dell’agenzia immobiliare di Firenze.

In seguito alla pandemia, gli acquisti per immobili da destinare ai turisti sono calati, gli investitori preferiscono infatti destinare le proprietà ad affitti transitori. Una tendenza in atto è la trasformazione di B&B in appartamenti per studenti e lavoratori con contratti di 12 mesi. Si tratta nella maggior parte dei casi si un cambio provvisorio in attesa della fine dell’emergenza, per poi tornare a dedicare questi spazi al turismo.

Per quanto riguarda gli immobili di fascia alta nelle zone centrali il mercato resta in movimento. Gli edifici storici sono un valido investimento per chi ricerca uno spazio abitativo ampio con molti metri quadri. Il valore aumenta con la presenza di spazi all’esterno e panoramici con affacci su monumenti e piazze. Per queste esigenze sono particolarmente apprezzate la zona di Corso Italia e via Montebello e Solferino, ricche di edifici storici.

Le previsioni per il 2021 indicano una possibile decrescita dei prezzi, soprattutto per quel che riguarda gli immobili che si posizionano in fascia media. Ciò è dovuto a una domanda caratterizzata da una contenuta possibilità di spesa. A questo si aggiunge un’offerta di immobili limitata. Infatti anche i proprietari di edifici ad uso turistico non hanno messo sul mercato le proprie proprietà nonostante il periodo difficile.

Stabile il mercato degli affitti ad uso abitativo. Lavoratori e famiglie rimangono in città, le preferenze riguardano soprattutto appartamenti con 3 stanze, spazio che si è rivelato necessario soprattutto durante il periodo di Lockdown di marzo 2020. Gli investitori interessati ricercano invece spazi ampi da frazionare per affittare le proprietà.

Come prevedibile, le locazioni hanno risentito particolarmente del periodo di crisi dovuta all’emergenza sanitaria. Gli studenti universitari che solitamente animano il mercato non hanno fatto ritorno nella città a causa della chiusura degli atenei, pertanto si segnala un abbassamento dei canoni di affitto.

Al momento i prezzi per un monolocale si aggirano attorno ai 500-550 euro al mese che salgono sui 600-650 per i bilocali.

informazione pubblicitaria

La Fiorentina a Benevento senza paura

0

Gara difficile per la Fiorentina che sabato (alle 18) gioca a Benevento uno scontro salvezza. Dopo il pareggio deludente contro il Parma i ragazzi di Prandelli puntano a fare bottino pieno per tornare a migliorare la classifica.

Le parole di Cesare Prandelli

Alla vigilia della trasferta a Benevento Cesare Prandelli ha spiegato che non bisogna avere paura. “Abbiamo recuperato sia Kouamé che Castrovilli, quello più in difficoltà è Amrabat: lui è più no che sì, vedremo se ce la farà. Non abbiamo paura né dobbiamo averla per questa partita, la pressione fa parte del nostro lavoro e va trasformata in un pensiero positivo. I giocatori sono consapevoli che andremo ad affrontare una squadra che lotta per non retrocedere. Abbiamo lavorato molto bene – conclude Prandelli – e c’è il desiderio di fare una grande partita. Siamo sul pezzo, i giocatori sono responsabili di quello che vogliono fare”.

Benevento – Fiorentina, le probabili formazioni

Ci saranno alcune novità nella Fiorentina. Rientrano Ribéry, Castrovilli e Kouamé anche se questi ultimi due partiranno, probabilmente, dalla panchina. In forse Amrabat, indisponibili Kokorin e Igor. Ribery, dunque, tornerà a formare il tandem d’attacco con Vlahovic. Sulle corsie esterne fiducia a Venuti (o Malcuit) e Biraghi. In mediana Pulgar sarà il play, con Bonaventura e Borja Valero mezzali. Difesa affidata a Milenkovic, Pezzella e Martinez Quarta, con Dragowski tra i pali.

Il Benevento di Pippo Inzaghi potrà contare di nuovo su Pasquale Schiattarella. Davanti a Montipò, la difesa dovrebbe essere composta da Improta, Tuia, Glik e Barba. In mediana Schiattarella con Hetemaj e Viola, con Ionita e Caprari sulla trequarti. Per la maglia di centravanti Gaich è leggermente favorito su Lapadula.

Firenze zona rossa? Ancora no, ma il Comune “blinda” il weekend

Almeno per il momento, Firenze non andrà in zona rossa: da quando in Toscana sono arrivate le varianti del Covid, nella città del giglio i contagi e i ricoveri sono aumentati, tuttavia i numeri sono ancora sotto controllo. Il sindaco Dario Nardella nei giorni scorsi ha avvertito: “se la situazione nelle province circostanti continuerà a questi ritmi – detto – anche la città di Firenze rischia di non reggere”. Di sicuro il destino di Firenze è legato a quello di tutta la Toscana, che spera di riuscire ad evitare la zona rossa dal 15 marzo restando in arancione. La conferma ufficiale arriverà tra il pomeriggio e la serata di oggi con il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. Ci sono però sempre più comuni rossi: alla provincia di Pistoia si aggiungerà da lunedì quella di Prato, mentre Arezzo rischia il lockdown locale. Intanto, in attesa delle decisioni del governo Draghi sul Dpcm modificato e sulla zona rossa nei weekend, Firenze ha anticipato l’esecutivo, introducendo un’ordinanza anti-movida durante questo fine settimana (12-13-14 marzo).

La situazione del Covid a Firenze: dati da fascia arancione

A Firenze non ci sono dati da zona rossa, visto che l’incidenza del Covid-19 viaggia a un ritmo di 185 casi settimanali ogni 100.000 abitanti, sotto la soglia critica indicata dagli esperti di 250 positivi. Nonostante questo, i segnali che arrivano dagli ospedali sono preoccupanti, con quasi la metà dei 1.800 posti letto Covid occupati. Ogni 10 giorni ci sono 200 malati in più che hanno bisogno di cure ospedaliere, ha messo in guardia Nardella.

Entrare in zona rossa significherebbe vedere la chiusura di tutte le scuole anche a Firenze, compresi gli asili, il blocco di tutti gli spostamenti non necessari per lavoro, salute e necessità e molti negozi chiusi, come quelli di abbigliamento. Un rischio che sembra ora allontanarsi, ma si attendono le decisioni nazionali con il cambio di colore delle regioni e il nuovo decreto anti-contagio.

La Toscana “sfiora” la zona rossa, Firenze nel weekend introduce restrizioni: cosa si può fare e da quando

Nel frattempo la Toscana viaggia sul filo della zona rossa: “dai dati in mio possesso, siamo in un coefficiente alto, ma nella zona arancione“, ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani, in attesa delle decisioni di Roma. L’Rt è leggermene sotto la soglia di allerta (1,25). A pesare sulle decisioni della cabina di regia sarà anche lo scenario di rischio legato all’occupazione dei posti letto in ospedale e nelle terapie intensive, da giorni sopra i livelli di guardia.

Per “bloccare” la marcia verso la zona rossa, per questo weekend il sindaco di Firenze Dario Nardella ha firmato una nuova ordinanza anti-movida che entra in vigore il 12 marzo 2021: nel fine settimana (venerdì, sabato e domenica) è vietato l’asporto di alcolici dalle ore 16 fino a quando scatta il coprifuoco delle 22. Divieto di stazionamento poi nello stesso orario in queste zone:

  • Sant’Ambrogio – l’area tra Borgo La Croce, piazza Sant’Ambrogio, via Pietrapiana, via Giuseppe Verdi e via dell’Agnolo
  • Piazza SS. Annunziata
  • Santo Spirito – la zona tra via dei Michelozzi (tratto da piazza Santo Spirito a Borgo Tegolaio), via del Presto di San Martino (tratto tra Borgo Tegolaio e Via de’ Coverelli)
  • Piazza Strozzi – piazza della Repubblica – area tra via degli Anselmi, via dei Sassetti, piazza dei Davanzati, via Pellicceria, piazza della Repubblica, via dei Brunelleschi, via di Porta Rossa (tratto compreso fra via Pellicceria e via Monalda), via Calimala (tratto tra via di Porta Rossa e piazza della Repubblica), via dei Lamberti (tratto tra via Pellicceria e via Calimala), via dei Cavalieri, via San Miniato fra le Torri.

Chi non rispetta i divieti introdotti per il weekend rischia una multa da 400 a 1.000 euro. Le misure contro gli assembramenti possono essere rinforzate per evitare la zona rossa a Firenze, ha affermato Nardella “soprattutto se vogliamo preservare la scuola che va chiusa solo come extrema ratio”.

Lotteria scontrini, prima estrazione: come e dove controllare vincite e biglietti

Come faccio a sapere e verificare se ho vinto? A poche ore dalla prima, attesissima, estrazione della lotteria degli scontrini in molti si chiedono come e dove controllare le vincite: sono 535 milioni i biglietti virtuali “staccati” dall’inizio di questa Riffa di Stato, tra cui oggi (11 marzo 2021) verranno estratti i codici vincenti dei premi mensili di marzo, 10 per i consumatori e 10 per i negozianti. Sì, perché anche gli esercenti possono prendervi parte. Secondo il Ministero dell’Economia sono oltre 4 milioni le persone che si sono registrate sul portale della lotteria degli scontrini e che partecipano a questa prima estrazione mensile.

L’orario della prima estrazione (e le date delle prossime)

Per controllare l’eventuale vincita, bisognerà aspettare il sorteggio previsto nella sede della Sogei, la società del Mef dedicata alla tecnologia informatica: la prima estrazione mensile si svolge nella mattinata dell’11 marzo 2021 e i codici dei biglietti vincenti alla Lotteria degli scontrini si sapranno alle ore 13.00. Ogni utente può verificare il numero di tagliandi con cui partecipa all’estrazione entrando nell’area riservata dal portale ufficiale.

Attenzione però: concorrono solo i pagamenti con carta di credito, debito o bancomat e le transazioni digitali andranno dimostrate in caso di vincita (è sufficiente l’estratto conto). Inoltre è possibile anche godere del cashback. Non è necessario quindi conservare gli scontrini per partecipare. Dopo l’11 marzo, le prossime estrazioni della lotteria degli scontrini sono previste il secondo giovedì del mese (8 aprile e 13 maggio 2021), mentre giovedì 10 giugno si svolgerà sia l’estrazione mensile sia la prima estrazione settimanale: si possono controllare tutte le date sul portale ufficiale.

Verifica delle vincite: quanto si vince, come e dove controllare se ho vinto alla lotteria degli scontrini?

Per l’estrazione mensile sono in palio 10 premi da 100.000 euro ciascuno in favore dei fortunati clienti che hanno “giocato” alla lotteria degli scontrini (qui spieghiamo come funziona e come ottenere il codice) e altri 10 premi da 20.000 euro per gli esercenti. Per le estrazioni settimanali dal 10 giugno in poi, chi compra potrà vincere 15 premi da 25.000 euro ogni 7 giorni, gli esercenti invece concorreranno al sorteggio di 15 premi da 5.000 euro. L’estrazione annuale sarà fatta nel 2022 con in palio 5 milioni di euro.

Ma come faccio a sapere se ho vinto all’estrazione? Per controllare subito la vincita alla lotteria degli scontrini è possibile verificare i codici vincenti dei biglietti pubblicati alle ore 13 dell’11 marzo sul profilo Twitter dell’Agenzia delle dogane e monopoli e poi su tutti gli altri canali di comunicazione dell’Agenzia. Le vincite saranno comunque visibili nell’area riservata del portale della lotteria e comunicate dalla stessa Agenzia ai fortunati tramite raccomandata A/R oppure tramite pec. Sarà sempre garantita la privacy dei vincitori.

Cosa fare in caso di vincita: cosa controllare per ottenere i premi della lotteria degli scontrini

Per riscuotere le vincite ci sono 2 mesi di tempo, altrimenti il gruzzolo del premio tornerà nelle casse dello Stato. Ecco cosa si dovrà fare e dove si dovrà andare se si vince a un’estrazione della lotteria degli scontrini. Entro 90 giorni dall’arrivo della comunicazione via raccomandata o indirizzo di posta certificata pec, è necessario recarsi presso l’ufficio dell’Agenzia delle dogane e monopoli più vicino dove sarà verificata l’identità del vincitore e saranno indicate le modalità di pagamento, che verrà fatto solo tramite bonifico in banca o alle poste.

La mia America dal grilletto facile: intervista a Gabriele Galimberti

“The Ameriguns” di Gabriele Galimberti è uno dei candidati al World Press Photo Contest 2021, il più prestigioso premio fotografico al mondo. Il fotografo toscano aveva parlato del suo progetto e del libro che raccoglie le immagini scattate nel corso dei suoi viaggi negli Stati Uniti in questa intervista pubblicata su Il Reporter di dicembre 2020, che riproponiamo di seguito. The Ameriguns è uno dei tre candidati nella sezione “Stories” della categoria “Portraits”, ritratti.

 

“Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto”. Recita così il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America ratificato nel 1791.

Nel momento cruciale delle grandi colonizzazioni europee, il diritto di possedere armi garantiva agli americani la possibilità di difendere i territori, le loro famiglie e le loro proprietà da (eventuali) nuovi invasori.  A quasi duecentotrenta anni di distanza, gli americani continuano a rivendicare questo diritto, tanto che oggi le armi regolarmente registrate nel Paese superano il numero dei suoi abitanti: 393 milioni di armi contro 372 milioni di persone.

Sono loro “The Ameriguns”, il popolo al quale il fotografo toscano Gabriele Galimberti, classe 1977, che da anni lavora per National Geographic Usa, ha deciso di dedicare un progetto fotografico e un libro (edito in Italia da Skinnerboox, 38 euro). Il titolo non nasconde una citazione del celebre “The Americans”, pilastro della storia della fotografia, pubblicato nel 1958 dal fotografo Robert Frank, che attraversò i 50 stati in lungo e in largo, immortalando la faccia più disillusa e reale degli States.

"The Ameriguns", intervista al fotografo Gabriele Galimberti
Eric Arnsberger (30) e Morgan Gagnier (22) – Lake Forest, California

Anche Galimberti ha attraversato gran parte degli Stati Uniti – dal Texas a New York, dalle Hawaii al Midwest, dalla California all’Alaska – con la missione di scoprire chi sono (e ritrarre) i possessori e i collezionisti di armi della Nazione più potente del globo. “Due anni fa – racconta Galimberti – ero negli Usa per fotografare dei fossili di dinosauri per un servizio di National Geographic. Mi trovavo in Kansas e tra una sessione di foto e l’altra avevo qualche giorno libero. Così per caso e per curiosità sono entrato in un negozio di armi. Non ci ero mai stato prima, ho cominciato a curiosare e mi sono messo a parlare con dei clienti. Che armi compri? Che passione hai? Quante ne possiedi? La risposta di uno di loro mi lasciò a bocca aperta. Mi disse «più di 50». Allora gli chiesi: posso venire a casa tua a fare una foto?”. Da lì è cominciato tutto. Un placet da parte di National Geographic e due viaggi negli Usa più tardi, ecco pronto il volume.

Gabriele Galimberti, viaggio in “Ameriguns”

“The Ameriguns” è una grande fotografia, nel senso lato del termine, che racconta una realtà senza esprimere giudizi. Accanto agli scatti di Galimberti, i racconti, le interviste, le parole della giornalista Gea Scancarello. E poi statistiche, studi e focus sul ruolo dei social media nella diffusione delle armi da fuoco oggi. “Bianchi, neri, ricchi, poveri, del Sud, del Nord, colti, sprovveduti, dell’Alaska e del New England, del Texas e di Honolulu. La prima scoperta che ho fatto è che le armi negli Usa sono diffusissime ovunque, a differenza di chi pensa che siano tutte concentrate in Arizona o in Texas. E non sono solo i bianchi a possederne, anche se ne detengono percentuali maggiori. Ho fotografato single e famiglie, giovani e anziani di ogni estrazione sociale. Famiglie repubblicane ma anche persone tendenzialmente democratiche. Non è una tendenza specifica di uno Stato o di una condizione sociale, esiste un sostrato di possessori di armi diffuso in tutto il paese”.

La copertina del libro “The Ameriguns” del fotografo Gabriele galimberti

Famiglia, libertà, passione e stile

Quattro, tanti sono i capitoli in cui è suddiviso il libro, uno per ognuno dei valori che – secondo l’autore – legano tutt’oggi gli americani alle armi. “Abbiamo cercato di analizzare il secondo emendamento e il modo in cui è cambiato durante i secoli. Oggi ha un’interpretazione diversa rispetto al passato e si basa sostanzialmente su quattro concetti: la famiglia, la libertà, la passione e lo stile”. Lo stile? Viene subito da domandarsi. “Sì, perché le pistole o i fucili in quel contesto sono anche oggetti di moda. Tant’è che abbiamo selezionato dieci influencer (figura che non manca nemmeno nel settore delle armi, ndr) che contano migliaia e migliaia di follower. Ce n’è per ogni target: c’è la ragazza fighetta di New York e il rapper di colore della Louisiana fino al giovane hi-tech della California. Nell’era dei social media le armi diventano un oggetto di culto come un paio di scarpe o una borsa”. Una realtà anomala che rispecchia un eccesso tutto statunitense. Basti pensare che degli 830 milioni di armi nel mondo possedute da privati, 390 milioni sono negli Stati Uniti.

“È una cosa trasversale, non c’entra la politica. L’industria delle armi è una parte importantissima del tessuto economico degli Usa. E anche se è vero che ci sono politici che cercano di contrastare questa eccessiva diffusione, sono ancora una minoranza, sono troppo piccoli e troppo poco potenti. Se davvero un cambiamento ci sarà, non avverrà oggi ma nei prossimi decenni. Ci vuole un mutamento di mentalità generazionale forte. Sarà sicuramente un processo lungo e complesso”.

Covid e vendita di armi in Usa

Nemmeno il Covid è riuscito a disarmare gli americani, tutt’altro. “Da marzo a giugno 2020 c’è stato un incremento delle vendite del 132%, perché i cittadini usa reagiscono così alla paura, armandosi”. Anche se stavolta il nemico non si vede a occhio nudo, anche se stavolta non ci sono i coloni inglesi a minacciare campi coltivati e lande desolate. L’importante è avere la sensazione, in qualche modo, di non essere indifesi, di non lasciarsi cogliere alla sprovvista. Ha imparato a conoscerli nelle loro contraddizioni Gabriele Galimberti, che dopo anni passati a viaggiare per il mondo come fotoreporter ha cominciato a lavorare stabilmente per National Geographic Usa. “Vivo tra Milano e Castiglion Fiorentino. Amo girare il mondo per lavoro ma casa mia è qui, dove c’è la famiglia, gli amici e la mia casa. In questo periodo di stop forzato sono tornato a godermi i luoghi dell’infanzia. In attesa di poter riprendere il prossimo aereo”. E di far scattare, non un grilletto, ma il prossimo clic.

da Il Reporter di dicembre 2020

Gabriele Galimberti

The Ameriguns

Skinnerboox-Dewi Lewis

Design di Tommaso Tanini, testi di Gea Scancarello

38 euro

 

I negozi aperti in zona rossa e quelli chiusi nel weekend in tutta Italia

I negozi di abbigliamento e i fiorai sono aperti in zona rossa, secondo l’allegato 23 del nuovo Dpcm? E i parrucchieri? E ancora: in zona gialla e arancione tutti i negozi dei centri commerciali sono chiusi durante il weekend? Sono tanti i dubbi per lo shopping, ai tempi del Covid. A complicare le cose c’è anche una possibile modifica dell’ultimo Dpcm di marzo per tenere i negozi chiusi nei weekend in tutta Italia (non solo dentro i centri commerciali), oltre all’ipotesi di tagliare la lista di quelli che possono stare aperti in zona rossa. Ma andiamo con ordine.

Quali negozi possono stare aperti in zona rossa: le regole del nuovo Dpcm e la lista dell’allegato 23

Al momento la lista contenuta nell’allegato numero 23 del Dpcm del 2 marzo stabilisce quali negozi possono stare aperti e quali chiusi in zona rossa. Nei centri commerciali possono restare aperti, anche nel weekend, solo questi negozi: alimentari, supermercati, farmacie e parafarmacie, lavanderie, tabaccherie, edicole, fiorai, librerie. Chiusi tutti gli altri esercizi dentro gli shopping center.

Se si esce dai centri commerciali, l’elenco è più lungo, ecco quali negozi possono restare aperti in zona rossa secondo l’allegato 23 del Dpcm del 2 marzo:

  • negozi di prodotti alimentari (anche i banchi dei mercati ambulanti)
  • negozi di elettronica (computer, cellulari, elettrodomestici)
  • tabaccherie e sigarette elettroniche
  • distributori di benzina e combustibile per riscaldamento
  • ferramenta
  • commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • negozi di giardinaggio e prodotti per l’agricoltura
  • negozi di articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza
  • negozi di saponi e articoli per la pulizia di casa
  • librerie
  • edicole
  • cartolerie
  • negozi di abbigliamento per bambini
  • negozi di intimo
  • negozi di articoli sportivi
  • commercio di autoveicoli, motocicli
  • negozi di giocattoli
  • farmacie e parafarmacie
  • profumerie, erboristerie
  • fiorai
  • negozi per animali
  • ottici e negozi di fotografia
  • commercio al dettaglio di prodotti comprati su internet o a distanza
  • distributori automatici
  • lavanderie (allegato 24)
  • pompe funebri (allegato 24)

Quindi i negozi di abbigliamento non sono aperti in zona rossa, ma quelli di intimo per adulti o di vestiti per bambini sì. I parrucchieri non possono stare più aperti in zona rossa (come invece previsto dai Dpcm precedenti), chiusi i centri estetici. Via libera ai fiorai e ai negozi di elettronica in zona rossa. Qui il pdf con tutti gli allegati al decreto del 2 marzo. Come detto però il governo Draghi sta pensando di cambiare le regole già dal weekend del 13-14 marzo e sta valutando quali negozi lasciare aperti con il nuovo Dpcm modificato: l’ipotesi è ridurre drasticamente la lista di attività consentite in zona rossa, con molti esercizi chiusi sul “modello Codogno”.

Sabato e domenica: i negozi chiusi nel weekend in tutta Italia

Per quanto riguarda la zona gialla e arancione al momento tutti i negozi possono restare aperti, ma quelli nei centri commerciali sono chiusi il weekend (sabato e domenica) e nei giorni festivi. All’interno di queste grandi strutture, come nei parchi commerciali, possono restare aperte solo le attività che vendono beni di prima necessità: punti vendita alimentari (compresi i supermercati), farmacie e parafarmacie, tabaccherie, negozi di prodotti agricoli, fiorai, edicole, librerie, lavanderie e tintorie.

Il governo Draghi nel nuovo Dpcm modificato per la seconda metà di marzo sta però valutando una stretta in zona gialla e arancione durante il fine settimana. L’idea è riprendere il modello introdotto durante le feste natalizie. Quindi il nuovo Dpcm potrebbe introdurre in tutta Italia la zona rossa nei weekend, con la maggior parte dei negozi chiusi sabato e domenica anche in zona gialla e arancione. Le novità potrebbero scattare già nel fine settimana del 13 e 14 marzo 2021.