domenica, 8 Giugno 2025
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Covid Toscana, casi ancora sopra quota 700: i dati del 5 febbraio

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Restano sopra quota 700 i nuovi casi giornalieri di Covid riportati nel bollettino della Toscana di oggi, venerdì 5 febbraio. Sono infatti 703 i positivi rilevati nelle ultime 24 ore, un numero inferiore rispetto a ieri ma che desta comunque preoccupazione.

Era dall’inizio di dicembre che non veniva superata la soglia dei 700 infetti giornalieri in Toscana. Adesso questo è avvenuto per due giorni di seguito. Oggi l’Istituto superiore della sanità pubblicherà il monitoraggio settimanale sull’andamento del contagio nelle regioni italiane. Sulla base di questo verrà emanata l’ordinanza del ministro della salute Roberto Speranza che stabilirà i nuovi colori e le zone delle regioni. Secondo le prime simulazioni, la Toscana dovrebbe restare in zona gialla per un’altra settimana. Anche se i numeri degli ultimi giorni parlano in modo inequivocabile di un contagio in risalita, che potrebbe causa la retrocessione della Toscana in zona arancione nella seconda metà di febbraio.

Coronavirus in Toscana, l’andamento e il punto della situazione

I test effettuati nelle ultime 24 ore sono 16.946. Di questi, 10.120 sono tamponi molecolari e 6.826 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è del 4,15%, che sale però al 9,3% sulle prime diagnosi.

Secondo i dati del bollettino Covid regionale, sono in calo i ricoveri sia in area medica sia nelle terapie intensive, mentre aumentano del 4% le persone che attualmente sono positive al coronavirus. 16 i morti comunicati oggi (ma alcuni si riferiscono ai giorni passati) per un totale di 4.285 decessi dall’inizio dell’emergenza.

Ecco in sintesi i dati sui contagi di Covid in Toscana, aggiornati a oggi, venerdì 5 febbraio.

Covid in Toscana 5 febbraio, i dati di oggi sui contagi

  • Nuovi contagi di Covid-19 in Toscana (5 febbraio 2021): 703 (ieri erano 760)
  • Tamponi molecolari effettuati in 24 ore: 10.120 (il giorno precedente 10.510)
  • Test antigenici: 6.826 (ieri 6.141)
  • Rapporto positivi/tamponi in Toscana: 4,15% (ieri 4,6%)
  • Contagiati dall’inizio dell’emergenza: 137.242
  • Attualmente positivi al Covid: 10.092 (+4,1%)
  • Persone ricoverate: 748 (6 in meno rispetto a ieri)
  • di cui in terapia intensiva 105 (7 persone in meno)
  • Decessi: 16 comunicati oggi, per 4.285 morti dall’inizio dell’epidemia
  • Nuovi guariti: 285 (122.865 dall’inizio dell’emergenza)
  • Persone in quarantena per contatti con positivi: 21.111 (+615)

Ecco la situazione dei contagi nelle province della Toscana, con l’incremento di casi registrato nel bollettino di oggi (5 febbraio): 38.135 casi complessivi ad oggi a Firenze (191 in più rispetto a ieri), 11.609 a Prato (55 in più), 11.717 a Pistoia (67 in più), 8.684 a Massa (55 in più), 14.056 a Lucca (78 in più), 18.377 a Pisa (74 in più), 10.648 a Livorno (58 in più), 12.417 ad Arezzo (78 in più), 6.412 a Siena (17 in più), 4.632 a Grosseto (30 in più).

Rifle Jeans: svendita straordinaria e outlet a Barberino dopo il fallimento

Firenze perde un altro suoi marchi storici: dopo il fallimento della Rifle di Barberino, jeans, giacche e capi di abbigliamento saranno protagonisti di una svendita straordinaria a prezzi stracciati in un outlet che sarà allestito in Mugello, mentre è già in corso un’asta online. Lo anticipa un articolo comparso sulle pagine di Repubblica Firenze. L’azienda di denim, “erede” di quella nata negli anni Cinquanta, è stata dichiarata fallita e ora tutto ciò che è rimasto nei magazzini va all’asta.

Svendita straordinaria per la Rifle: jeans a 2 euro nell’outlet di Barbarino e asta online

La vendita straordinaria è già partita in questi giorni con un’asta online degli stock rimasti nei negozi monomarca della Rifle. Un appuntamento però riservato solo ai ai professionisti del settore, come i grossisti. Poi la Rifle di Barberino di Mugello allestirà un outlet temporaneo con la vendita straordinaria riservata ai singoli consumatori, a cui non resterà che mettersi in fila per comprare a prezzi stracciati 70.000 capi di abbigliamento: jeans anche a 2 – 3 euro,  giacche, felpe e accessori del brand di abbigliamento fiorentino.

Ancora la data non c’è, si ipotizza che questa grande vendita straordinaria della Rifle partirà nel mese di marzo 2021 e sarà comunicata dal curatore fallimentare (il sito ufficiale del marchio è off-line). Di sicuro dovranno essere stabilite delle regole per evitare gli assembramenti visti per svendite legate a fallimenti di marchi, come successe anni fa per la Sasch, altra griffe fiorentina costretta a chiudere i battenti.

La vicenda del brand di abbigliamento, dalla nascita fino al fallimento

Da tempo l’azienda non navigava in buone acque. Nonostante vari tentativi di salvataggio, la Rifle ha accumulato milioni di euro di perdite ed è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Firenze a fine settembre, che ha disposto l’esercizio provvisorio con un curatore fallimentare. Al momento i 96 lavoratori della società sono in cassa integrazione straordinaria, in attesa che qualcuno si faccia avanti per “resuscitare” il marchio.

Il marchio Rifle è stato creato dai fratelli Giulio e Fiorenzo Fratini che negli anni Cinquanta iniziarono a importare in Italia i jeans creati da una società statunitense: nel 1958 nacque l’azienda, chiamata Super Rifle, e il successo dell’impresa risale soprattutto ai successivi due decenni. Le difficoltà, iniziate alla fine degli anni Novanta, hanno poi portato alla creazione di una nuova azienda e infine all’arrivo di capitali svizzeri nel 2017. Ora l’ultimo capitolo della storia della Rifle sarà la vendita straordinaria di quanto rimasto nei magazzini di Barberino del Mugello.

Governo Draghi, il calendario delle consultazioni: gli orari di oggi

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Dove porterà la strada resta tutto da scoprire, ma intanto se ne conoscono le tappe. Proseguono i colloqui del presidente del consiglio incaricato Mario Draghi con i rappresentanti delle forze parlamentari: il calendario delle consultazioni di oggi vede una giornata intensa con incontri a tutti gli orari del mattino e del pomeriggio. Domani la conclusione del primo giro di consultazioni, in attesa di sapere se ne servirà un altro.

Solo dall’esito del confronto si saprà se esiste la possibilità di dar vita a un nuovo governo. Ad aprire il calendario delle consultazioni di oggi saranno gli incontri con i rappresentanti di Liberi e uguali e Italia Viva. Seguiranno Fratelli d’Italia, Partito democratico e Forza Italia.

Ieri Draghi ha incontrato le varie componenti del Gruppo misto, sia alla Camera che al Senato. Formazioni numericamente ridotte e, secondo gli scenari più accreditati, non decisive per la formazione del nuovo governo.

Il calendario delle consultazioni di oggi

Venerdì 5 febbraio sarà la giornata più lunga di queste consultazioni. Dopo i gruppi delle autonomie, Draghi riceverà le delegazioni del centrosinistra e del centrodestra. Si inizia con Liberi e uguali, il cui sostegno all’ex governatore della Banca centrale europea è fortemente in bilico. Poi Italia Viva, la formazione di Matteo Renzi che ha di fatto aperto e determinato la crisi di governo e che appoggerà Draghi.

Nel pomeriggio tocca a Fratelli d’Italia, tendenzialmente contraria alla fiducia a Draghi anche se non esclude di astenersi in un eventuale voto in aula. Infine, il Partito democratico, che appoggia Draghi, e Forza Italia, in larga parte favorevole all’incarico.

La strada verso il governo Draghi

Il giorno decisivo è però quello di sabato 6 febbraio e non a caso Draghi ha collocato per ultime nel calendario delle consultazioni le due formazioni politiche dalle quali dipendono le sorti del governo nascente. Prima la Lega, che si dice disponibile al confronto ma pronta a valutare l’appoggio a Draghi solo se accoglierà nel programma di governo le richieste storiche del partito.

Chiude il Movimento 5 stelle, ad oggi la formazione più divisa al suo interno, tra chi spinge per la fiducia, chi pone la condizione di una partecipazione politica al nuovo esecutivo e chi invece la esclude del tutto.

Le dichiarazioni delle delegazioni politiche al termine del loro incontro con Draghi saranno trasmesse in diretta sul canale YouTube della Camera dei deputati.

Al termine delle consultazioni si saprà anche quando parla Draghi davanti alle telecamere, probabilmente già nel primo pomeriggio di sabato una volta che il quadro sarà più chiaro.

Governo Draghi, il calendario delle consultazioni

Giovedì 4 febbraio

  • ore 15.30-16: Azione, + Europa, Radicali italiani (componente Gruppo misto Camera e Senato)
  • ore 16-16.30: Maie – Movimento associativo italiani all’estero, Psi (Gruppo misto Camera)
  • ore 16.30-17: Centro democratico, Italiani in Europa (Gruppo misto Camera)
  • ore 17-17.30: Gruppo europeisti, Maie, Centro democratico (Gruppo misto Senato)
  • ore 17.30-18: Gruppo misto della Camera, minoranze linguistiche
  • ore 18-18.30: Noi con l’Italia, Usei, Cambiamo!, Alleanza di centro (Camera), Idea, Cambiamo (Senato)

Venerdì 5 febbraio

  • ore 11-11.30: Gruppo per le autonomie (SVP-PATT, UV) del Senato
  • ore 11.45-12.30: Gruppo Liberi e uguali della Camera, componenti Liberi e uguali del Gruppo misto al Senato
  • ore 12.45-13.45: Gruppo Italia Viva (Camera), Italia Viva-PSI (Senato)
  • ore 15-16: Fratelli d’Italia (Camera e Senato)
  • ore 16.15-17.15: Partito democratico (Camera e Senato)
  • ore 17.30-18.30: Forza Italia (Camera e Senato), Udc

Sabato 6 febbraio

  • ore 11-12: Lega (Camera e Senato)
  • ore 12.15-13.15: Movimento 5 Stelle (Camera e Senato)

Da quando si può andare a sciare (in zona gialla Covid)

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Il 15 febbraio. È questa la data da segnare sul calendario per gli appassionati di sci e vacanze sulla neve. Adesso, secondo le norme dell’ultimo Dpcm anti-Covid, non si può andare a sciare o in settimana bianca: l’apertura degli impianti slittata fino a metà febbraio e sempre fino a quel momento sono vietati gli spostamenti tra regioni, anche in zona gialla. Intanto arriva un primo sì dal comitato tecnico scientifico sul coronavirus che ha promosso (per metà) il protocollo delle Regioni sulla riapertura di impianti e piste da sci.

Il protocollo Covid: le linee guida per gli impianti di sci

Le Regioni hanno presentato al Cts l’aggiornamento delle linee guida per il mondo dello sci, chiedendo l’apertura degli impianti di risalita al 100% in zona gialla e al 50% in zona arancione con l’uso delle mascherine ffp2 su seggiovie e funivie. Secondo le ultime notizie il comitato di esperti ha bocciato quest’ultima proposta: dal 15 febbraio non si può andare a sciare nelle regioni in fascia arancione, mentre un primo ok è arrivato per le piste in zona gialla.

Il protocollo Covid per chi vuole andare a sciare o in settimana bianca prevede, tra le altre cose, l’occupazione al 100% dei posti sulle seggiovie aperte, con mascherina chirurgica obbligatoria. Metà portata invece per le seggiovie chiuse con cupole paravento e per le funivie, sempre con mascherina chirurgica. E poi tetto massimo per gli skipass acquistabili ogni giorno.

Quando si può andare a sciare in zona gialla: le regole anti-Covid

Dunque dal 15 febbraio si può andare a sciare? Il via libera del Cts all’apertura degli impianti sciistici solo in zona gialla dovrà essere sottoposto al governo: sarà l’esecutivo (quello dimissionario che si occupa degli affari correnti o l’eventuale squadra guidata da Draghi) a prendere la decisione definitiva sia sul via libera gli sport invernali amatoriali dal 15 febbraio, sia alla fine del blocco dei viaggi interregionali.

Come detto, l’ultimo decreto Covid prevede fino al 15 febbraio restrizioni per gli spostamenti: anche in zona gialla non si può uscire dalla regione. Se questo divieto non sarà prorogato e se arriverà l’ok alla riapertura delle piste, si potrà andare a sciare da una regione in zona gialla a un altro territorio giallo. Una prima boccata di ossigeno per gli sportivi, visto che della riapertura delle palestre si discuterà solo in vista della scadenza del Dpcm, il 5 marzo.

Covid, “A Firenze oggi contagi altissimi”: ordinanza anti-assembramenti

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Un dato “mai visto se non prima di Natale”, sono “numeri altissimi”. Così il sindaco Dario Nardella ha commentato i numeri del bollettino di oggi, 4 febbraio: nell’ultima giornata i nuovi contagi di Covid a Firenze e nella città metropolitana sono stati 221, con un’impennata rispetto ai giorni precedenti. Il primo cittadino è intervenuto alla trasmissione “L’aria che tira” su La7. Intanto, come annunciato nei giorni scorsi, arriva una nuova ordinanza del Comune contro gli assembramenti nel centro di Firenze: durante il weekend sono previsti maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e scatta il “divieto di sosta” per i pedoni nella zona di Sant’Ambrogio.

I dati di oggi: contagi di Covid a Firenze (4 febbraio)

I numeri fiorentini riflettono l’andamento della curva epidemiologica in Toscana, dove i nuovi casi positivi al coronavirus oggi sono schizzati a quota 760. Se si guardano i numeri assoluti, Firenze oggi (4 febbraio) è la provincia toscana dove si è registrato il dato maggiore di nuovi contagi da Covid-19: solo nel comune gigliato vengono segnalati 64 casi in più, 15 a Campi Bisenzio, 11 a Scandicci. 66 invece nei comuni dell’empolese. Per trovare cifre così alte bisogna andare indietro fino ai bollettini di inizio dicembre. E il trend negli ultimi giorni è in crescita.  Dei 22 morti comunicati oggi dalla Regione, 10 decessi sono stati registrati nella Città metropolitana di Firenze, che risulta seconda in Toscana per il tasso di letalità del coronavirus con una media di 143 vittime ogni 100.000 abitanti.

Il sindaco Nardella si dice preoccupato per la situazione. “Avevo messo in guardia più volte da questa impennata invitando tutti ad evitare assembramenti festaioli e ritrovi di gruppo soprattutto nel fine settimana – dice – Ora dobbiamo fare i conti con i fatti: niente è ancora perduto, possiamo evitare di passare in fascia superiore di restrizione, se ognuno fa per davvero la sua parte e se limitiamo ulteriormente le occasioni di contatto in ogni situazione, di lavoro, familiare e di divertimento”.

La nuova ordinanza anti-assembramenti nel centro di Firenze

Nardella ha firmato una nuova ordinanza anti-Covid per scoraggiare gli assembramenti nei luoghi più a rischio per i contagi. Dal 5 febbraio, ogni venerdì e sabato, dalle 18 alle 22, l’accesso alla zona di Sant’Ambrogio sarà limitato e sarà vietato lo stazionamento dei pedoni, eccezion fatta per chi si metterà in fila (mantenendo distanza e mascherina) davanti ai locali legittimamente aperti.

Il provvedimento riguarda l’area compresa tra piazza Beccaria (esclusa), Borgo La Croce, piazza Sant’Ambrogio, via Pietrapiana, via Giuseppe Verdi, via dell’Agnolo, viale Giovine Italia (escluso). Chi non rispetta l’ordinanza anti-Covid del Comune di Firenze rischia una multa da 400 a 1.000 euro, la stessa prevista per le altre misure contro il contagio. Annunciati maggiori controlli da parte di carabinieri, polizia, guardia di finanza e polizia municipale.

Covid, salgono i contagi in Toscana: il bollettino del 4 febbraio

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I numeri salgono ancora. I nuovi contagi di Covid 19 rilevati in Toscana nelle ultime 24 ore sono 760: i dati del bollettino di oggi, giovedì 4 febbraio, indicano anche un tasso di positività in crescita. I test analizzati da ieri sono 16.651, di cui 10.510 tamponi molecolari e 6.141 test rapidi per un tasso di positività complessivo pari al 4,56%, che sale al 9,6% sulle prime diagnosi (cioè escludendo dal conteggio i tamponi di controllo).

Toscana, tra una settimana c’è il rischio zona arancione?

La Toscana resta in zona gialla, almeno per la prossima settimana, ma poi si ripresenterà il rischio di un declassamento in zona arancione visti i dati in salita degli ultimi giorni. Al momento, le simulazioni sull’indice Rt fanno sperare in una permanenza della nostra regione nella zona di rischio inferiore. Per la conferma bisognerà aspettare ancora qualche ora: domani l’Istituto superiore di sanità pubblicherà il suo report in base ai dati della settimana tra il 25 e il 31 gennaio. A seguire arriverà l’ordinanza del ministro della Salute.

Se il “declassamento” non avverrà per la prossima settimana, è tuttavia molto probabile che arrivi nella successiva per i dati riportati nei bollettini Covid diffusi questa settimana dalla Regione Toscana: la tendenza dei contagi è in crescita.

Covid, 220 casi a Firenze

Preoccupa in particolare la situazione del capoluogo di regione. A Firenze, oggi, 4 febbraio, si registrano ben 221 dei 760 nuovi casi toscani. Numeri che non si riportavano da settimane. Il sindaco Dario Nardella, intervenuto alla trasmissione “L’aria che tira” su La7, ha definito “altissimi” i dati di Firenze, aggiungendo che “i cittadini stessi, come la classe politica, devono essere responsabili”.

Questi i dati sui nuovi contagi di Covid nelle altre province della Toscana, diffusi oggi (4 febbraio) dalla Regione:  Prato 59 casi positivi in più, 112 a Pistoia, 46 a Massa-Carrara, 76 a Lucca, 54 a Pisa, 61 a Livorno, 56 ad Arezzo, 57 a Siena e 18 in più a Grosseto.

Covid in Toscana 4 febbraio, i dati di oggi sui contagi

  • Nuovi contagi di Covid-19 in Toscana (4 febbraio 2021): 760 (ieri erano 550)
  • Tamponi molecolari effettuati in 24 ore: 10.510 (il giorno precedente 10.508)
  • Test antigenici: 6.141 (ieri 7.078)
  • Rapporto positivi/tamponi in Toscana: 4,56% (ieri 3,13%)
  • Attualmente positivi: 9.690 (+3,7%)
  • Ricoverati: 754 (18 in meno)
  • di cui 112 in terapia intensiva (+3)
  • Decessi comunicati oggi: 22

Coronavirus in Toscana, l’andamento e il punto della situazione

  • Contagiati dall’inizio dell’emergenza: 136.539
  • Guariti dall’inizio dell’epidemia 122.580 (393 nell’ultima giornata)
  • Totale morti per Covid in Toscana a oggi (4 febbraio): 4.269

Intanto sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità sono pubblicati i grafici sull’andamento del Covid-19 in Toscana, che verranno aggiornati alle ore 18.00  con i dati del bollettino di oggi, 4 febbraio.

Le 100 voci della Commedia

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Tolti i grandi testi sacri, nessun libro nella storia è stato commentato quanto la Divina Commedia. Cominciarono già i contemporanei di Dante e da lì in poi non si è più o meno mai smesso di interpretarla, parola per parola. A Firenze, nell’anno 2021, lo si fa ancora. “Siamo circa a un terzo del Purgatorio”, dice Edoardo Rialti, curatore del progetto lanciato da L’Indiscreto, edizione online della storica rivista edita dalla casa d’aste fiorentina Pananti. Dice “siamo” a ragion veduta, perché questo è un commento diverso da tutti quelli che lo hanno preceduto. Un commento collettivo: 100 autori, uno per ciascun canto.

“Abbiamo iniziato nel 2019 – racconta Rialti – proprio perché desideravamo che fosse in pieno svolgimento nel grande anno dantesco 2021. Le celebrazioni – prosegue – spesso sono eventi tanto necessari quanto però rigorosamente retorici, nei quali si misura la monumentalizzazione dell’autore. Fino a rischiare, paradossalmente, l’imbalsamazione: ampliare la distanza anziché avvicinarla”. Da lì, l’idea. “Con il mio direttore Francesco D’Isa volevamo portare nella natura de L’indiscreto – che è quella di essere una rivista di cultura, filosofia, letteratura, arte, di approfondimento, ma al tempo stesso di divulgazione – la tradizione nobile della lettura e del commento dantesco, che risale già ai tempi di Boccaccio. Un commento gratuito e disponibile per tutti, online. Che non fosse una prospettiva su Dante, ma cento prospettive, tante quanti sono i canti della Commedia”.

© “Venturino Venturi, illustrazioni per La Divina Commedia”, courtesy Galleria e Casa d’Aste Pananti, www.pananti.com

Come si scelgono 100 voci per commentare Dante?

La cultura è riconsegna dell’esperienza. George Steiner diceva che, in fondo, l’unico vero grande commento a un’opera letteraria è un’altra opera letteraria: il più grande commentatore di Omero è Virgilio, il più grande commentatore di Virgilio è Dante, i grandi commentatori di Dante sono Primo Levi, Mandel’štam, Pasternak. Volevamo fare la stessa cosa, chiedendo a delle sensibilità contemporanee di raccontare come agiscono per loro, oggi, quelle parole straordinarie e immortali. Cercando innanzitutto voci molto diverse tra loro. La proposta parte sempre dalla redazione seguendo giochi di associazione, o magari di contrasto, che ci sembrano suggestivi. Chiediamo, con largo anticipo, di entrare nel canto come si entra in una stanza. E in quella stanza di muoversi liberamente. C’è chi ha scritto commenti filologici, chi racconti, chi ha commentato con un’opera d’arte. Abbiamo avuto grandi scrittrici e grandi scrittori italiani come Loredana Lipperini, Michela Murgia, Matteo Strukul, Vanni Santoni. Registi teatrali come Federico Grazzini o cinematografici come Liliana Cavani, la teologa islamica Francesca Bocca-Aldaqre. Avremo artisti visivi, giornalisti politici, commentatori satirici e speriamo presto anche musicisti.

Quasi tutti giovani, under 40.

Le comunità letterarie sono luoghi in cui è possibile incontrarsi tra generazioni. Abbiamo avuto tanto le voci illustri di personalità ormai mature della cultura italiana, ma anche – e ne siamo profondamente fieri – tantissimi autori giovani, molto più di noi che curiamo il progetto. E che hanno, per competenza, finezza letteraria e artistica, prodotto commenti di grande profondità. Mi sono trovato più di una volta a pensare, anche da studioso della letteratura italiana e da critico letterario, di essere di fronte a grandi commenti, a profonde competenze filologiche, letterarie e a una grandiosa capacità di tratteggiare dei quadri di debito.

Un debito non ancora sanato: si parte da Dante e si arriva ai film di Tarkovskij, alle canzoni dei Radiohead…

Questa dovrebbe essere la natura profonda degli approfondimenti culturali. È solo il contemporaneo che libera quello che crediamo di conoscere dalla patina del “già saputo”: l’arte contemporanea ti riconsegna Raffaello, la musica contemporanea ti riconsegna l’assoluta e totale eternità di Mozart. Così è l’esperienza narrativa, musicale o drammaturgica contemporanea che dimostra quanto Dante sia costantemente con noi.

Quella “voce sempre inattuale e per questo sempre viva e contemporanea” di cui parla nell’introduzione al Commento?

Esattamente. Non abbiamo minimamente pensato che ci fosse bisogno di aggiornare Dante con una verniciata di contemporaneità. Come direttore del progetto, l’unico criterio per valutare la qualità di quello che abbiamo pubblicato di volta in volta è: quand’è che un commento funziona? Quando mi fa venire voglia di tornare a leggere il testo di cui parla.

Anche Dante, quando compie il suo viaggio, ha 35 anni, un’età di crisi. In un’epoca, la sua tanto quanto la nostra, di crisi anch’essa. Per questo risuona ancora?

È facile in questi casi cavarsela con delle espressioni un po’ scontate, ribadendo quanto siano simili i passaggi storici in cui si assiste alla transazione tra sistemi simbolici. Certamente anche il mondo di Dante è un mondo in cui un intero sistema scricchiolava sulla soglia della modernità e la sua è una crisi tanto individuale quanto collettiva: «nel mezzo del cammin di nostra vita». Credo però che la perennità di Dante, il fatto che sia stato letto, amato, tradotto e abbracciato da tutte le culture del mondo e da lettori di ogni tipo di estrazione e biografia, in realtà palesino quello che è un fiume carsico dell’esperienza umana. Certamente c’è l’elemento biografico del passaggio dai sogni della giovinezza agli spigoli dell’età adulta: cosa ne sarà delle aspirazioni, degli amori, degli ideali? Ma anche cosa ci aspetta al di là del fiume della morte, qual è il senso, com’è possibile leggere il mondo. Le grandi domande dell’esistenza, che Dante declina in una serie di incontri: una delle cose più straordinarie della Commedia è la sua continua interrogazione di storie, di dettagli. Non è un caso che Dante si muova in cerchio per tutto il tempo. All’inizio della Commedia Dante prova ad andare direttamente verso il colle della verità, ma il suo tentativo viene frustrato. Solo alla fine del Paradiso riuscirà a salire in verticale, fino ad allora deve muoversi in cerchio, per le balze dell’Inferno, del Purgatorio, per i cerchi celesti. Perché è così che ci si muove intorno alle cose e alle persone, girandogli intorno. La conoscenza diretta è impossibile.

Lei si occupa anche di letteratura fantasy e fantascientifica. Le è capitato di trovare rimandi inaspettati alla Commedia in quei mondi?

Una chicca non troppo nota è quella di un grande scrittore di fantascienza, C. S. Lewis, l’autore de Le cronache di Narnia. Durante un intervento sulla fantascienza disse che secondo lui il primo vero grande momento nella letteratura moderna, dal Medioevo in poi, è in Inferno 34, quando Dante sta scalando il corpo del diavolo al centro della Terra. Improvvisamente Virgilio lo fa girare, lui non capisce bene cosa stia succedendo, è come se avesse le vertigini, d’un tratto non si trova più il corpo di Satana che sporge dal ghiaccio dalla cintola in su, ma i piedi del diavolo che spuntano dal suolo, perché avendo girato al centro della Terra si sono invertiti i poli. Questo è Jules Verne secoli prima.

Come andrà avanti il Commento nell’anno dantesco?

Diventerà un libro per le edizioni Le lettere. Uscirà l’Inferno, cosa di cui siamo molto felici. Abbiamo scoperto che oltre a essere apprezzato dai lettori, alcuni docenti hanno ritenuto utile utilizzare il Commento con i loro studenti, proprio per la diversità del suo approccio. Quest’anno poi saremo al Salone del libro di Torino con un grande evento di cui stiamo definendo le modalità. Abbiamo già fatto un evento dal vivo al Festival di letteratura sociale a La polveriera (lo spazio autogestito nell’ex convento di Sant’Apollonia di Firenze, ndr), un “Commento collettivo live” che in un sabato sera di ottobre ha portato centinaia di persone ad ascoltare Dante, a dimostrazione di quanta fame e desiderio ci siano di potersi incontrare in certi spazi.

Perché affidarsi ancora a Dante?

In un momento come questo è ancora più dolorosamente palese quanto la letteratura sia un bene necessario. Non credo che avrei vissuto questi mesi nello stesso modo se non ci fosse stata la grande arte. Perché ci ricorda chi siamo, ci espone alla nostra vulnerabilità e quindi ci permette di tenerci strette le uniche cose che contano.

Edoardo Rialti, fiorentino, è traduttore di letteratura anglo-americana e letteratura fantasy, sci-fi, horror, per Mondadori, Lindau, Gargoyle, Multiplayer. Tra gli altri ha tradotto e curato opere di J.R.R. Martin, C. S. Lewis, J. Abercrombie, P. Brown, O. Wilde, W. Shakespeare. È collaboratore e critico letterario de Il Foglio. Ha insegnato letteratura comparata in Italia e Canada.

Intervista tratta da Il Reporter di gennaio/febbraio 2021

Contagi Covid in Toscana: salgono i casi, i dati del bollettino (3 febbraio)

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Dopo due giorni sotto quota 400, oggi tornano a salire i contagi di Covid in Toscana: 551, ecco quanti nuovi casi di coronavirus vengono segnalati dal bollettino della Regione aggiornato al 3 febbraio. Crescono i test effettuati, circa 2.500 in più rispetto a quelli fatti il giorno precedente, e sale anche il tasso dei nuovi positivi, segno che il virus è più presente nella popolazione. In Toscana 3 persone testate su 100 sono risultate positive al Covid-19. Una notizia che arriva proprio quando ci si interroga se esiste il rischio di un declassamento della Toscana in zona arancione dalla prossima settimana.

I dati del bollettino Covid di oggi, 3 febbraio, indicano poi una situazione sotto controllo negli ospedali della Toscana, con meno ricoveri e un numeri stabili per le terapie intensive. Aumentano invece i morti: 21 i decessi comunicati oggi. Ecco in sintesi tutti i principali numeri del report regionale.

Contagi Covid Toscana: 3 febbraio, i dati del bollettino della Regione

  • Nuovi contagi di Covid in Toscana, 3 febbraio: 551 (399 nel bollettino precedente)
  • Tamponi molecolari in un giorno: 10.508 (ieri 7.773)
  • Test antigenici rapidi in un giorno: 7.078 (ieri 7.141)
  • Totale tamponi molecolari e antigenici effettuati in un giorno: 17.586 (ieri 14.920)
  • Tasso di positività: 3,13% (ieri 2,67%); 6,4% sulle prime diagnosi
  • Persone ancora positive al coronavirus:  9.345 (+1,6%)
  • Ricoverati in ospedale: 772 (6 persone in meno rispetto a ieri)
  • di cui 109 in terapia intensiva (numero stabile)
  • decessi comunicati oggi: 21 morti
  • guariti nelle ultime 24 ore: 387
  • persone in quarantena dopo contatti con positivi: 20.332 (610 persone in meno)

Il punto della situazione sul coronavirus in Toscana 

  • Totale casi positivi dall’inizio dell’emergenza a oggi: 135.779
  • Totale guariti fino a oggi: 122.187
  • Totale morti dall’inizio dell’epidemia in Toscana: 4.247

Ecco la situazione nelle province della Toscana: 37.723 casi positivi al Covid-19 registrati al 3 febbraio a Firenze (145 in più rispetto a ieri), 11.495 a Prato (41 in più), 11.538 a Pistoia (48 in più), 8.583 a Massa (29 in più), 13.902 a Lucca (35 in più), 18.249 a Pisa (56 in più), 10.529 a Livorno (63 in più), 12.283 ad Arezzo (61 in più), 6.338 a Siena (60 in più), 4.584 a Grosseto (13 in più).

Per quanto riguarda la campagna vaccinale in Toscana:

  • Vaccino anti-Covid, totale dosi somministrate in Toscana: 132.824 (dato aggiornato alle ore 14.00 di oggi)
  • di cui prime dosi 77.975 e richiami 54.849

Approfondimenti e grafici sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità (Ars).

Weekend in zona gialla: negozi e ristoranti aperti sabato e domenica

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Gran parte d’Italia si prepara a passare un weekend in zona gialla tra negozi e ristoranti aperti sabato 6 e domenica 7 febbraio. Non sempre però e non tutti. Intanto resta alta l’allerta per gli assembramenti non autorizzati, tant’è che alcuni sindaci delle grandi città, come a Firenze, hanno già annunciato misure restrittive per il fine settimana. Ecco cosa si può fare durante il weekend in zona gialla, con le regole anti-Covid in vigore sabato e domenica.

Spostamenti: niente gita fuori regione durante il fine settimana

Sì alla gita fuori porta, evitando gli assembramenti, ma dentro i confini regionali. Fino al 15 febbraio anche in zona gialla non si può uscire dalla regione senza validi motivi (lavoro, salute, necessità, rientro nella propria abitazione), mentre sono consentiti gli spostamenti fuori comune. Quindi anche questo weekend e il prossimo (sabato 13 e domenica 14 febbraio) in zona gialla non è permesso varcare i confini regionali.

Secondo l’ultimo Dpcm è però possibile raggiungere la seconda casa fuori regione. Lo spostamento è giustificato solo per il nucleo familiare proprietario dell’immobile o che ha in affitto l’abitazione da prima del 14 gennaio. Alcune Regioni hanno poi introdotto provvedimenti per vietare i viaggi interregionali verso le seconde case: in Toscana, ad esempio, un’ordinanza del governatore Eugenio Giani consente di raggiungere le abitazioni diverse dalla principale solo se si ha il medico di famiglia in territorio toscano.

Ristoranti aperti nel weekend in zona gialla, ma solo a pranzo. Resta il coprifuoco

Per il pasto fuori casa restano le regole anti-Covid dell’ultimo Dpcm. In zona gialla i ristoranti possono stare aperti durante il weekend, ma anche sabato e domenica l’orario di apertura al pubblico può arrivare fino alle 18.00, dopodiché scattano take away e consegna a domicilio fino alle ore 22.00, quando entra in vigore il coprifuoco. È quindi possibile andare a pranzo al ristorante sabato e domenica, ma non a cena, mentre l’aperitivo al tavolo deve finire entro le 18.00.

Discorso leggermente diverso per i bar in zona gialla che possono stare aperti fino alle 18.00, ma dopo questo orario non è consentito l’asporto, per evitare assembramenti fuori dai locali anche durante il weekend. Restano le regole su quante persone possono stare allo stesso tavolo al ristorante e nei bar.

Il weekend in zona gialla: negozi aperti sabato e domenica, chiusi i centri commerciali

Una delle cose che si può fare durante questo weekend in zona gialla è darsi allo shopping, sempre rispettando la distanza, indossando la mascherina ed evitando gli assembramenti. Attenzione però: sabato e domenica i centri commerciali sono chiusi anche in zona gialla, mentre i negozi fuori dai grandi shopping center e dai parchi commerciali possono restare aperti sabato e domenica. Quindi anche i villaggi degli outlet sono chiusi durante il fine settimana.

Niente da fare per chi vuole andare nei luoghi della cultura. In zona gialla sabato e domenica i musei sono chiusi: secondo il Dpcm possono restare aperti solo dal lunedì al venerdì, il weekend è off limits. Sul sito del governo i chiarimenti sulle regole per le diverse zone.

Lotteria scontrini 2021: come funziona e come partecipare (senza app)

Dopo l’ennesima proroga, la lotteria degli scontrini 2021 è partita e sul portale dell’iniziativa si può richiedere il codice per partecipare all’estrazione dei bonus in denaro che si sommano al rimborso previsto dal cashback. Al momento però non esiste un’app ufficiale della lotteria degli scontrini, ma basta scaricare sul proprio cellulare il codice. Ecco come funziona la lotteria degli scontrini, come partecipare e come sapere se un consumatore ha vinto.

Come richiedere il codice sul portale della lotteria degli scontrini: non serve l’app IO

La partenza di questa iniziativa del governo è slittata in avanti proroga dopo proroga: il decreto rilancio aveva fissato la data di inizio della lotteria degli scontrini al 1° gennaio 2021, poi il decreto milleproroghe ha stabilito un nuovo rinvio al 1° febbraio 2021. dallo scorso dicembre è possibile registrarsi sul portale ufficiale della lotteria degli scontrini nella sezione “Partecipa ora” e ottenere il codice personale inserendo il proprio codice fiscale: a differenza del cashback, per la lotteria degli scontrini non è necessario usare l’app IO.

La lotteria degli scontrini non è obbligatoria per i commercianti, ma il consumatore può segnalare alle Agenzia delle Entrate se un negoziante aderente rifiuta il codice (dal 1° marzo). Obbligatorio invece per gli esercenti dotarsi di cassa telematica, ma c’è tempo fino al 1° aprile 2021 per adeguarsi, ha stabilito un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.

Cosa rientra nella lotteria degli scontrini: sì gli acquisti nei negozi, no online e contanti

Funziona proprio come una normale lotteria, solo che al posto dei biglietti ci sono gli scontrini, associati al codice personale. Per partecipare alle estrazioni della lotteria degli scontrini 2021, basta pagare con carte elettroniche e mostrare il codice personale nei negozi dotati di cassa telematica. Ogni scontrino fiscale elettronico varrà come un biglietto della lotteria. Sono previste estrazioni di premi in denaro:  bonus da 25.000 euro a 5 milioni di euro, ecco cosa si vince.

Il codice persone quindi va portato con sé: può  essere stampato, oppure si può scaricare un’immagine sul cellulare dall’area riservata del portale della lotteria degli scontrini o ancora può essere memorizzato in una qualsiasi app che conserva le carte fedeltà. Per partecipare bisogna pagare con carte elettroniche (bancomat, carta di credito o prepagate), non in contanti, e allo stesso tempo partecipare sia alla lotteria degli scontrini sia al cashback 2021. Per ogni euro speso, e documentato con scontrini fiscali elettronici, il consumatore ha diritto a un biglietto virtuale per partecipare a questa lotteria, fino a un massimo di 1.000 biglietti per gli acquisti superiori a 1.000 euro.

In sintesi ecco come funziona e come partecipare alla lotteria degli scontrini:

  • essere maggiorenni e residenti in Italia
  • recarsi in uno dei negozi aderenti alla lotteria degli scontrini (il commerciante deve essere dotato di cassa telematica)
  • Fare un acquisto di almeno 1 euro
  • pagare con bancomat, carte di debito, carte di credito o prepagata (la legge di bilancio 2021 ha limitato la lotteria degli scontrini a chi fa transazioni elettroniche, escludendo chi paga in contanti)
  • mostrare all’esercente il codice, ottenuto sul portale ufficiale della lotteria degli scontrini
  • non è necessario conservare gli scontrini, non esiste un’app ufficiale della lotteria
  • nella prima fase della lotteria sono escluse le spese per cui si può chiedere la detrazione (ad esempio le spese per i medicinali). No anche agli acquisti fatti per scopi professionali, all’acquisto di benzina e alle ricevute del parcheggio. Escluso dalla lotteria degli scontrini anche il pagamento con buoni pasto o ticket restaurant.

Cosa si vince e quando è la prima estrazione: il calendario

La lotteria degli scontrini funziona a tutti gli effetti come una normale lotteria, con estrazioni periodiche durante tutto il 2021, bonus in denaro e super premi, ecco cosa si vince:

  • estrazioni settimanali (da giugno) – 15 premi da 25.000 euro per chi paga con le carte (e 15 premi da 5.000 euro per gli esercenti)
  • estrazioni mensili (da marzo) – 10 premi da 100.000 euro per chi paga con le carte (più altrettanti premi da 20.000 euro per i negozianti)
  • Un’estrazione annuale da 5 milioni di euro (e da 1 milione di euro per il fortunato negoziante dove il consumatore ha fatto l’acquisto)

La prima estrazione mensile della lotteria degli scontrini è fissata per l’11 marzo 2021. Questo il calendario delle altre estrazioni mensili, sempre di giovedì: 8 aprile, 13 maggio, 10 giugno, 8 luglio, 12 agosto, 9 settembre, 14 ottobre, 11 novembre, 9 dicembre 2021. Da giovedì 10 giugno iniziano poi le estrazioni settimanali, mentre è ancora da decidere la data dell’estrazione annuale da 5 milioni di euro.

Come faccio a sapere se ho vinto alla lotteria degli scontrini 2021: c’è un’app?

Ma come faccio a sapere che ho vinto alla lotteria degli scontrini? In caso di vincita si riceve dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli una raccomandata o una Pec e anche un SMS se si sarà inserito il proprio numero nell’area riservata. Il pagamento avverrà tramite bonifico e i bonus non sono tassati. Attenzione quindi a fantomatiche app della lotteria degli scontrini: al momento non è stata rilasciata alcuna applicazione ufficiale e per partecipare non serve scaricare l’app Io, come invece succede per il cashback.

Come abbiamo spiegato qui non bisogna conservare gli scontrini per partecipare alla lotteria o per ritirare i premi. I documenti commerciali vengono inviati direttamente dalle casse telematiche dei negozi all’Agenzia delle Entrate e l’elenco degli scontrini validi per la lotteria è disponibile nell’area riservata del portale ufficiale. Si accede tramite Spid, CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Ecco il link diretto alla sezione “Partecipa ora” del sito www.lotteriadegliscontrini.gov.it dove registrarsi per ottenere il codice.