Un mese senza Kata, la bambina di 5 anni scomparsa nel nulla lo scorso 10 giugno. Scomparsa come se fosse stata “inghiottita in un buco nero”, come dichiarato dalla madre. Le ricerche proseguono ma finora non sono state trovate tracce della bambina.
La scomparsa di Kata. Cosa sappiamo
Kata è scomparsa il 10 giugno all’ex hotel Astor di Firenze, che un mese fa era occupata da famiglie di peruviani, ecuadoregni e romeni. Le ultime immagini delle telecamere riprendono la bambina mentre alle 15.13 si trova dentro la struttura. La madre quel giorno era al lavoro in un supermercato. Poi all’improvviso Kata sparisce e da allora non abbiamo più informazioni certe. Le forze dell’ordine hanno seguito più piste, sgomberato le 132 persone che erano dentro l’Astor alla ricerca di qualche indizio in più. Ma finora nessuna novità, incluse le ricerche nei pozzi neri e nei luoghi più nascosti dell’ex Astor.
Le parole della madre di Kata
La madre di Kata dice di non sapere dove è la figlia e di non sapere neanche “dove cominciare a cercarla. Stiamo male. Un mese senza sapere nulla della mia bimba è un’eternità».
Ciò che sente è che “è ancora viva. Ho questa sensazione, spero di non sbagliarmi. Per il resto sono confusa. “Finora non l’hanno trovata qua, a Firenze. Magari l’hanno portata all’estero. Per questo voglio che la sua foto venga condivisa anche fuori dall’Italia”. C’è chi le chiede se sente solidarietà da parte dell’Italia e la madre di Kata risponde che invece sente “una grandissima indifferenza da parte di tutti”.
Il presidio per la piccola Kata
Nel frattempo questa sera, 10 luglio, e quindi a un mese dalla scomparsa della bambina l’associazione Penelope ha organizzato un presidio “per far cadere il muro di indifferenza e omertà che avvolge la scomparsa di Kata”. La stessa mamma della bambina scomparsa ha chiesto a tutti di partecipare al presidio organizzato a Firenze per le 21 in piazza Dallapiccola: “All’appuntamento mi auguro ci siano anche le istituzioni e i cittadini di Firenze: non fatelo per me o mio marito ma per mia figlia”, ha ripetuto.
Nel frattempo la procura di Firenze ha un fascicolo aperto per sequestro di persona a fini di estorsione. Il problema è che non sono arrivate richieste di riscatto e, al momento, non sono emerse tracce che possano condurre ai sequestratori.
Incredibile, ma vero: all’interno della Basilica di Santa Croce, nell’omonima piazza a Firenze, si trova ‘la cugina’ della statua della Libertà, un monumento in onore di Giovan Battista Niccolini, realizzata da Pio Feditra il 1870 e il 1876 a coronamento della tomba del poeta. Non c’è bisogno di essere un fine osservatore per accorgersene, la statua di Pio Fedi è molto simile a quella che svetta nella baia di New York e dà il benvenuto ai navigatori di ieri e di oggi e ai milioni di turisti che ogni anno le fanno visita.
Pio Fedi e l’allegoria della Libertà della Poesia in Santa Croce
La statua fiorentina, meno famosa (e decisamente meno mastodontica) di quella newyorkese, è collocata sulla controfacciata vicino al portale centrale della Basilica di Santa Croce e fa parte della tomba monumentale eseguita tra il 1870 e il 1876 dal più importante scultore del tempo Pio Fedi, in onore del poeta, drammaturgo e patriota Giovan Battista Niccolini (1782-1861). L’artista era infatti molto legato all’intellettuale, suo maestro durante gli anni dell’Accademia, tanto che decise di onorarne la memoria realizzando un monumento intitolato a lui.
L’amicizia tra i due era così forte che persino il Municipio di Firenze si attivò affinché le sue spoglie fossero riposte in Santa Croce. Nel 1872 venne quindi ultimato un modellino in gesso, ma l’opera fu portata a compimento soltanto nel 1876 e sarà solo nel 1883 che il monumento verrà finalmente inaugurato con grande partecipazione da parte di tutta la cittadinanza, ma anche di politici ed intellettuali del tempo, che vedevano incarnati nelle opere di Niccolini i più profondi ideali rinascimentali del tempo.
La figura femminile della “statua della Libertà” di Firenze rappresenta l’allegoria dellaLibertà della Poesia, di ispirazione classica. La donna tiene nella mano sollevata una catena spezzata, simbolo della rivendicata libertà di pensiero, e con il piede destro ne calpesta un frammento. La mano sinistra, invece, sostiene una corona di alloro e una lira appoggiata su una pila di volumi scritti da Niccolini, il cui ritratto di profilo appare in un medaglione sull’urna. Sopra di lei una corona e sul basamento compare la firma “Pio Fedi immaginò e scolpì”, a testimonianza infine della paternità della scultura.
Firenze – New York: alcune affinità con la statua della Libertà
‘Si vocifera’ che la statua marmorea di Fedi potrebbe essere stata la fonte d’ispirazione per la sua cugina newyorkese. Sorprendenti sono infatti le somiglianze tra la statua della Libertà di Firenze e quella americana, che illumina la Liberty Island di New York, realizzata da Frederic Auguste Bartholdi tra il 1877 e il 1886. L’artista fece un viaggio in Italia proprio tra il ’75 e il ’76, nel corso del quale vide infatti una prima versione del monumento a Niccolini. La somiglianza più sorprendente risiede nel soggetto, ovvero la personificazione della libertà. Nella versione di Fedi la scultura simboleggia la libertà del pensiero individuale e della creatività dell’artista. In Bartholdi, incarna invece la libertà della nazione americana.
Questa non è però l’unica affinità: entrambe le donne indossano un lungo abito ed hanno il braccio destro sollevato con l’unica differenza che quella newyorkese impugna orgogliosamente l’eterna fiamma dellaLibertà, mentre quella fiorentina una catena. Anche la mano sinistra delle due figure femminili sembra impugnare in ambedue i casi un oggetto. Nello specifico, quella americana un libro datato “4 luglio 1776”, Giorno dell’Indipendenza americana e quella italiana una corona d’alloro e una lira, come detto sopra. Ai piedi della scultura di Bartholdi, proprio come avevamo visto nella versione di Fedi, alcune catene spezzate, simbolo della libertà dal potere dispotico della monarchia. E, sopra di lei, una corona a 7 punte, che rappresentano rispettivamente 7 mari e 7 continenti.
Un progetto espositivo ambizioso, la prima mostra che il Forte Belvedere dedica alla generazione di artisti di Nico Vascellari. Ed è proprio il performer veneto a offrire al grande pubblico uno sguardo inedito sulla contemporaneità con MELMA, l’esposizione che sarà visitabile fino all’8 ottobre 2023, promossa dal Comune di Firenze, organizzata da MUS.E e curata da Sergio Risaliti.
Il percorso e i luoghi della mostra di Nico Vascellari: dal Forte Belvedere alle piazze di Firenze
Il percorso espositivo di MELMA si snoda tra gli spazi interni ed esterni del Forte Belvedere, coinvolgendo anche alcuni dei luoghi più emblematici di Firenze, tra cui Piazza Signoria, Palazzo Vecchio e Museo Novecento. Nel giardino del Forte sono state installate nove opere scultoree in alluminio, mentre le sale interne presentano un itinerario volto a indagare il rapporto tra uomo e natura, tra corruzione e rigenerazione. Le opere uniscono diversi linguaggi espressivi, dalla video arte alla scultura, dal collage all’installazione fino alle sperimentazioni sonore e comprendono una selezione di lavori pensati appositamente per l’esposizione. Nel mese di ottobre si realizzerà la seconda tappa di questo progetto con l’inaugurazione di una serie di opere tra le piazze sopra citate, accompagnate dall’ideazione di una performance site-specific all’interno del Salone dei Cinquecento e la presentazione di altri lavori presso la sede delle ex-Leopoldine.
Perché “melma”? La visione dell’artista
Pasticciata, paludosa, ignota. La melma è l’oggetto che Nico Vascellari ha sondato e perlustrato per svelare le analogie di questa materia primordiale con il mondo interiore ed esteriore, con il binomio vita e morte, con le condizioni di rigenerazione e corruzione. Un corpo di acqua e terra che rappresenta simbolicamente il nostro stato prenatale, quello di una forma che sta per essere plasmata. «Ho sempre parlato dell’arte come una pesca a mani nude nel fango, dove è possibile trovare ciò che non conosci ma che tenti di riconoscere» sostiene l’artista, esplicitando il profondo legame tra la sua concezione dell’arte e la melma stessa.
Nico Vascellari. foto di Mattia Zoppelaro
Biografia Nico Vascellari
Tra gli autori più interessanti della scena artistica italiana e internazionale, Nico Vascellari (1976, Vittorio Veneto) porta avanti una ricerca che affronta, sin dagli esordi, pratiche diverse, dalla performance alla scultura, dall’installazione al disegno, dal video all’esplorazione del suono. Attraverso un approccio e uno sguardo antropologico, le sue opere analizzano la relazione tra uomo e natura, intrecciando la dimensione personale a quella collettiva. Ha vinto numerosi premi, partecipato a manifestazioni nazionali e internazionale ed esposto in noti musei e istituti nelle città di Roma, Parigi, Londra, Tirana, Milano, Manchester e tante altre.
Informazioni su MELMA, la mostra di Nico Vascellari al Forte Belvedere
La mostra al Forte Belvedere è visitabile dal 24 giugno all’8 ottobre 2023, dal martedì alla domenica in orario 10:00-20:00, con l’ultimo ingresso alle ore 19:00. L’ingresso è gratuito e per maggiori informazioni è possibile contattare l’indirizzo mail [email protected] oppure visitare il sito di Muse Firenze.
Non chiamatelo semplicemente “gay pride di Firenze“, il corteo per le strade del capoluogo toscano l’8 luglio 2023, lungo un percorso che va dall’Oltrarno alle Cascine, sarà una sfilata dell’orgoglio di tutta la comunità che si riconosce nella sigla LGBTQIA+* (ossia lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali). Dopo 7 anni il Toscana Pride torna a Firenze e gli organizzatori hanno reso noto il percorso arcobaleno e il programma con gli orari. L’evento è organizzato dalle 17 associazioni che fanno parte del comitato promotore della manifestazione.
Toscana Pride 2023 a Firenze: quando ci sarà
La data scelta insieme al Comune per il Pride di Firenze è sabato 8 luglio 2023, quando in città potrebbero arrivare – secondo le stime degli organizzatori – oltre 30mila persone da tutta la Toscana (e non solo). “Scenderemo in piazza per non restare indifferenti e rispondere alla cultura dell’odio con l’amore e con la lotta”, ha dichiarato il portavoce della manifestazione Vincent Vallon all’annuncio della manifestazione fiorentina, nel marzo scorso. Del comitato promotore fanno parte 17 associazioni toscane, tra cui anche tre realtà attive a Firenze: Arcigay Firenze “Altre Sponde”, Azione Gay e Lesbica, Ireos Comunità Queer Autogestita. Lo slogan scelto quest’anno è “Corpi InTRANSigenti“.
Il percorso del Pride a Firenze e gli orari l’8 luglio 2023
Adesso si conosce anche il percorso del Toscana Pride 2023 che toccherà l’Oltrarno e una parte del centro storico di Firenze, mentre l’arrivo è previsto alle porte del Parco delle Cascine. Il concentramento è fissato alle ore 16.30 nel Giardino delle scuderie reali, che si trova a pochi passi da Porta Romana (accesso dal parcheggio del piazzale di Porta Romana, dalla strada pedonale chiamata Viale dei Cipressi). Da qui l’itinerario della sfilata toccherà via Romana, poi prima di piazza Pitti il corteo imboccherà via Maggio fino ad arrivare su Lungarno Guicciardini. I manifestanti continueranno sulla sponda dell’Oltrarno e in seguito passeranno su Ponte alla Carraia, su lungarno Vespucci e gireranno in Borgo Ognissanti. La parte finale del percorso del Toscana Pride sarà in direzione del principale parco di Firenze, le Cascine: via il Prato, Porta a Prato, il controviale di viale Fratelli Rosselli e la fine del corteo in piazza Vittorio Veneto. Qui sarà allestito il palco per l’evento finale.
Il percorsi del Toscana Pride 2023 a Firenze, pubblicato sui canali social della manifestazione
Le motivazioni della manifestazione arcobaleno
Il Toscana Pride è una manifestazione itinerante, che di anno in anno ha toccato diverse città della regione: nel 2016 si svolse proprio Firenze, per poi interessare negli anni successivi anche Arezzo, Siena, Pisa e – la scorsa estate – Livorno, portando in piazza un totale di 100mila persone. “C’è molta voglia di tornare in piazza, in un momento in cui la nostra comunità è attaccata dall’esterno ma anche dall’interno – ha spiegato il portavoce del Toscana Pride Vincent Vallon – Il presidente Meloni, la leader di ArciLesbica e un gruppo di femministe che si definiscono radicali, hanno fatto fronte unico nel prendere di mira le persone trans* e le famiglie arcobaleno, mentre si ignorano sistematicamente le nostre istanze – ha continuato – L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di vittime di transfobia e secondo l’ultimo rapporto di ILGA-Europe il 2022 è stato l’anno più violento per la comunità LGBTQIA+* e questa violenza ha assunto la forma dei discorsi d’odio pronunciati da politici e media”.
Tante le rivendicazioni delle associazioni: una legge contro le discriminazioni basate su orientamento e identità e contro la misoginia e l’abilismo; il riconoscimento delle figlie e dei figli delle famiglie arcobaleno e una legge sulle adozioni anche a single e coppie dello stesso sesso/genere; il diritto all’autodeterminazione delle persone trans e non binarie. Il manifesto politico è pubblicato su www.toscanapride.eu.
La festa finale del Pride di Firenze alla Limonaia di Villa Strozzi
Il party ufficiale del Toscana Pride di Firenze “The Shade for Pride” si svolgerà nella serata dell’8 luglio 2023 alla Limonaia di Villa Strozzi con Queen of saba in concerto e i dj set di Mads, Jenny Jackson, Populous. Apertura dei cancelli e dell’area ristorazione a partire dalle ore 20. I biglietti sono in vendita su Ticket One, alla cassa della Limonaia o durante gli eventi di Arcigay Firenze.
La manifestazione fiorentina fa parte dell’Onda pride, una miriade di cortei LGBTQIA+* che si svolgono da Nord a Sud in tutta Italia. Le manifestazioni sono partite lo scorso 8 aprile con il Sanremo Pride e si concluderanno il 16 settembre a Monza e Scafati. Nel mezzo tante date, come quelle di Bologna e Napoli (entrambi i Pride il 1° luglio), Verona (8 luglio), Reggio Calabria (22 luglio), Rimini (6 agosto). Per aderire al Toscana Pride 2023 di Firenze è possibile scrivere a [email protected] e sostenere l’evento (che è autofinanziato) facendo un bonifico sul conto corrente IBAN IT 25P0 3069 0960 6100 0001 50545 (Banca Intesa) intestato a: Toscana Pride.
Luglio porta con sé una grande voglia di estate e di stare un po’ fuori in compagnia: Toscana Pride, la nuova mostra a Palazzo Strozzi e l’apertura dell’arena estiva a Villa Bardini sono solo alcuni degli eventi in corso a Firenze nelweekend di sabato 8 e domenica 9 luglio2023. In questa breve guida sono a disposizione date, orari e altre informazioni utili per un fine settimana da non perdere.
Weekend a Firenze: Toscana Pride 2023 (sabato 8 luglio 2023)
Dopo ben 7 anni di attesa, sabato 8 luglio 2023 torna per le strade fiorentine il Toscana Pride: un lungo corteo di tutta la comunità LGBTQIA+*. Lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali sfileranno per rivendicare i propri diritti dall’Oltrarno ad una parte del centro storico, fino al parco delle Cascine. La partenza è fissata alle ore 16:30 nel Giardino delle scuderie reali, a pochi passi da Porta Romana. Il corteo si sposterà poi da via Romana a Lungarno Guicciardini fino alla zona dell’Oltrarno (su Ponte alla Carraia e poi su Lungarno Vespucci girando per Ognissanti). Il percorsoterminerà alle Cascine e proprio qui sarà allestito il palco per l’evento finale. Per saperne di più sul percorso completo e gli orari della sfilata Lgbtqia+* a Firenze è possibile leggere l’articolo sul nostro sito.
8 e 9 luglio a Firenze: la nuova mostra a Palazzo Strozzi e le altre esposizioni in città
Firenze riserva sempre tante sorprese culturali. Alcune di queste hanno aperto le proprie porte al pubblico da pochissimo tempo e sono perfette per essere visitate nel weekend dell’8 e 9 luglio: è il caso della mostra “Yan Pei-Ming. Pittore di storie”, che ha appena aperto i battenti Palazzo Strozzi. Non solo, perché da fine giugno (fino all’8 settembre) al Forte di Belvedere sono visibili anche le opere site specific realizzate da Nico Vascellari per la mostra Melma, dislocate tra i bastioni e l’interno della palazzina rinascimentale (l’ingresso è gratuito). Al Museo degli Innocenti si potranno invece studiare 100 fotografie del fotografo americano Steve McCurry, mentre a Palazzo Medici Riccardi c’è l’allestimento di una mostra interamente dedicata al al maestro barocco Luca Giordano.
Eventi a Firenze: il primo weekend per Cinema in Villa (8-9 luglio 2023)
A partire dal weekend del 9 luglio (e fino al 27 agosto) è tornato a Firenze anche ilcinema all’aperto a Villa Bardini, che rientra nella programmazione delle arene estive fiorentine. La novità di quest’anno è nel prezzo, visto che i biglietti per i film italiani ed europei costano solo 3,50 euro. Il grande schermo è collocato sulla terrazza belvedere, da cui godere di un panorama unico sulla città. Tra i tanti nomi in cartellone, ricordiamo che sabato 8 luglio sarà proiettato (ore 21:15) il film Il sol dell’Avvenire di Nanni Moretti. Qui per consultare orari, programmazione completa e biglietti del cinema all’aperto a Villa Bardini.
Stella Rossa Fest, il festival dell’Arci a Firenze
Tra gli eventi in corso a Firenze nel weekend sono in programma anche (fino al 9 luglio 2023) lo Stella Rossa Fest, il festival gratuito dell’Arci di Firenze. Un’edizione speciale perché l’iniziativa si terrà in una delle case del popolo più storiche della città, che quest’anno compie 140 anni: la Società di Mutuo Soccorso di Rifredi in via Vittorio Emanuele II, 303 a Firenze. Anche quest’anno si alterneranno approfondimenti e dibattiti, musica, cene, concerti e molto altro ancora. Sul sito ufficiale del circolo Arci di Firenze è possibile visionare il programma completo del festival per le date di sabato 8 e domenica 9 luglio.
Renai, nel weekend al via il Beer Festival nel parco
Ecco un indizio: questo evento nei dintorni fiorentini vede protagonista una bevanda alcolica amatissima, ottenuta dalla fermentazione di mosto a base di malto d’orzo. Ebbene sì, dopo il Campi Beer Festival, al via la Festa della Birra al Parco dei Renai a Signa (ingresso libero). Finoal 6 agosto (dalle ore 18:00) un ricco programma di iniziative vedrà alternarsi sul palco grandi artisti di vario genere insieme a food truck, luna park, mercatini e tanto altro ancora. Ogni sera si esibiranno tribute band, dj set e serate a tema. Il programma completo della manifestazione è disponibile nel sito della Pro loco Signa.
Sagre e feste dei dintorni di Firenze
Non solo eventi: tante anche le sagre in corso nei dintorni di Firenze nel weekend di sabato 8 e domenica 9 luglio 2023. Per citarne alcune si ricorda che a Pelago è protagonista il tortello ‘alla Pelaghese’, specialità della cucina locale. A Cerreto Guidi il pesce (presso il Campo sportivo di Tamburello a Bassa) ma anche papero e cinghiale (presso il Circolo ARCI Luigi Rossetti). A Montespertoli (San Pancrazio Val di Pesa) la brioche con gelato artigianale mentre a Empoli, come ogni sabato di luglio, c’è Il Mercatale, il mercato dedicato all’agricoltura a chilometro zero. L’appuntamento è dalle ore 8:00 alle 13:00 in via Bisanella, zona Parco Mariambini.
Porrettana Express, il 9 luglio viaggio per i bambini
La locomotiva del Porrettana Express
Viaggiare sul treno storico Porrettana Expresssabato 9 luglio sarà possibile. Centinaia le prenotazioni, che includono anche laboratori e attività dedicate. Dalle ore 08:15 sarà quindi possibile effettuare le operazioni di check-in e visitare il Deposito Officina Rotabili Storici di Pistoia, dove si esegue la manutenzione di vetture e locomotive di epoche diverse ancora perfettamente funzionanti. Alle 10:15 segue il fischio della partenza verso l’Appennino, con sosta a Castagno per laboratori ludico-espressivi per bambini sul tema della ferrovia, a cura della cooperativa Intrecci. Gli adulti nel frattempo potranno vistare il caratteristico borgo-museo. Da Pracchia si prosegue in pullman alla scoperta di alcuni poli dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese. Tutto il programma e i prossimi viaggi per saperne di più.
Sulla ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), dopo due anni di tensioni, arrivano forse le prime notizie positive. Il consorzio Abaco di Genova è infatti interessato a rilevare lo stabilimento alle porte di Firenze: il piano è poter acquisire l’azienda e poi fare entrare altri soggetti industriali con cui la Regione ha già dei contatti in corso.
La ex Gkn e il tavolo in Regione
Sulla ex Gkn di Firenze c’è stato un tavolo in Regione, col presidente Eugenio Giani e il presidente del Consorzio Alessandro Testa. Erano presenti anche il consigliere per le crisi aziendali Valerio Fabiani, i sindacati e l’Rsu di Gkn. Da parte degli operai sono arrivati messaggi incoraggianti tanto che è stato deciso di interrompere la protesta sulla Torre di San Niccolò anche perché nel frattempo sono arrivati sui conti correnti degli operai i primi bonifici della Cig. Nelle ultime ore c’era stata anche una protesta sotto Palazzo Vecchio, luogo che era stato in passato anche occupato dagli operai.
Le parole del presidente della Regione sull’ex Gkn
“Nella grande fabbrica della ex Gkn, alle porte di Firenze, potrebbero convivere più esperienze imprenditoriali, seguite e gestire da questo soggetto, il consorzio di cooperative che rileverebbe la proprietà di Borgomeo“, ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani, secondo cui Abaco è “un consorzio credibile”, e “non ci sono più le condizioni” perché Francesco Borgomeo, patron di Qf, “possa essere protagonista, come appariva nella prima fase, di un processo di trasformazione produttiva”, per cui Abaco potrebbe “rilevare la proprietà” della fabbrica.
Firenze, la posizione dell’Rsu dell’ex Gkn
Per Massimo Barbetti dell’Rsu dell’ex Gkn “ci sarà bisogno di fare verifiche, ma la prospettiva presentata oggi può essere una strada percorribile. Questo è il primo aggiornamento rispetto allo scouting condotto dalla Regione. Un lavoro fatto a più mani con lavoratori e organizzazioni sindacali, facendo il possibile per riportare industria e lavoro a Campi. È l’inizio di un percorso di reindustrializzazione dal basso e sono in corso altre interlocuzioni”.
Palazzo Strozzi a Firenze presenta una sorpresa: dal 7 luglio al 3 settembre 2023 apre al pubblico la nuova mostra “Yan Pei-Ming. Pittore di storie”. Per la prima volta in Italia un’esposizione dedicata all’artista franco-cinese, curata da Arturo Galansino e parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati.
Il pensiero di Yan Pei-Ming in mostra a Palazzo Strozzi
Immergendosi nel percorso espositivo, sarà possibile apprezzare oltre trenta opere che esplorano la ricerca dell’artista contemporaneo circa la relazione tra immagine e realtà in un cortocircuito a metà tra vissuto personale e storia collettiva,tra memoria e presente. Yan Pei-Ming, a partire dal modello di immagini fotografiche provenienti da fonti diverse (copertine di giornali, still cinematografici, celebri opere della storia dell’arte, ecc.), dipinge paesaggi, ritratti, nature morte e pitture di storia. Una pennellata densa quella del pittore, che coinvolge lo spettatore e quasi lo ingloba nella superficie. Questo effetto calamita è dato anche dalle grandi dimensioni di molti dei suoi quadri, che ci portano a riflettere sulla contraddizione tra realtà e rappresentazione, verità e costruzione delle immagini, tema sempre più centrale nell’era della riproduzione e della condivisione digitale.
Il percorso espositivo a Palazzo Strozzi
Visitando la mostra a Palazzo Strozzi “Yan Pei-Ming. Pittore di storie” si potranno dunque ammirare monumentali autoritratti, ritratti dei genitori dell’artista o di personaggi storici, come Mao Zedong e Adolf Hitler, insieme a originali reinterpretazioni di opere, come il ritratto di Innocenzo X di Velázquez o le due copertine della rivista «Time» dedicate rispettivamente nel 2008 al presidente russo Vladimir Putin e nel 2022 a quello ucraino Volodymyr Zelensky. Alcune opere sono dedicate anche a drammatici momenti della storia italiana del Novecento: l’esposizione a testa in giù dei corpi di Benito Mussolini e Claretta Petacci a Piazzale Loreto a Milano nel 1945, il corpo di Pier Paolo Pasolini all’idroscalo di Ostia nel 1975 e ancora il ritrovamento di Aldo Moro nel bagagliaio di un’auto a Roma nel 1978.
Una curiosità sulle opere esposte: c’è una Monna Lisa anche a Firenze
Eh sì, a Firenze in questi giorni sarà visibile una Monna Lisa. Non quella di Leonardo da Vinci certo, ma un’altra: quella dipinta dall’artista Yan Pei-Ming. Mentre il pittore viveva ancora in Cina, dell’arte occidentale conosceva quasi solo la Gioconda e gli affreschi di Michelangelonella Cappella Sistina a Roma. Il dipinto leonardesco ha catturato il suo cuore tanto che nel 2009, quando è stato invitato al Museo del Louvre a vedere l’opera dal vivo, Pei-Ming ha interpretato il ritratto dipingendo il suo funerale e inserendo nella scena uno spaccato di vita personale.
L’opera si presenta a Palazzo Strozzicome una sorta di grande trittico, dato che il paesaggio originale è stato ampliato nelle due tele ai lati della Monna Lisa. Sulla parete di sinistra, l’artista ha poi inserito il ritratto del padre in ospedale e di fronte le proprie immaginarie esequie, rappresentandosi da giovane. Grazie a questo cortocircuito tra vita privata e storia dell’arte, Yan Pei-Ming affronta il tema del padre e figlio. Ne emerge un rapporto senz’altro difficile tra il pittore e la figura paterna, che lui descrive come un uomo taciturno e riservato.
Orari e biglietti della mostra “Yan Pei-Ming. Pittore di storie” a Palazzo Strozzi
La mostra “Yan Pei-Ming. Pittore di storie” a Palazzo Strozzi è visitabile tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 20:00 e ogni giovedì con straordinaria apertura serale fino alle 23:00. Ultimo ingresso: un’ora prima della chiusura. Il costo dei biglietti è 15 euro intero e 12 euro ridotto. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero +39 055.2645155 oppure scrivere una mail a [email protected]
L’emergenza abitativa e il caro affitti continuano a farsi sentire e Firenze risponde con un piano speciale per assegnare 500 case popolari vuote ad altrettante famiglie in graduatoria.
È il progetto presentato dal sindaco Dario Nardella e dall’assessora alla casa Benedetta Albanese per recuperare nei prossimi mesi 500 alloggi di edilizia residenziale pubblica. A fronte dei tagli del Governo che ha azzerato i fondi a partire dal 2019, Palazzo Vecchio annuncia uno stanziamento straordinario di 6 milioni di euro, di cui 2 milioni del bilancio di Palazzo Vecchio e 4 grazie al fondo Pn Metro Plus.
Palazzo Vecchio e il piano per assegnare 500 case popolari vuote
Dopo l’operazione sugli affitti turistici brevi, il Comune vuole combattere le diseguaglianze sociali dando strumenti a chi è più in difficoltà. “L’emergenza abitativa si fa sempre più pressante ed è sotto gli occhi di tutti – ha detto il sindaco -. Questo piano si basa su risorse straordinarie per 6 milioni di euro che si sommano ai contributi extra comunali della Regione, gli unici rimasti. In questo modo riusciamo in un solo anno ad abbattere di circa il 20% le liste di attesa e diamo una risposta a tanti fiorentini”.
Firenze, fondi straordinari per ristrutturare e assegnare le case popolari
A Firenze ci sono circa 800 alloggi di risulta, cioè case di edilizia residenziale pubblica rimaste libere per finita locazione dell’assegnatario. Sono 200 gli appartamenti che ogni anno tornano nella disponibilità di Casa Spa, ma prima di essere riassegnati necessitano di una ristrutturazione che in media costa dai 20 ai 25mila euro. Dopo i tagli dei fondi del Governo al Comune arrivano solo i fondi della Regione Toscana, in media un milione e mezzo di euro all’anno, che consentono di ristrutturare una media di 70 appartamenti, a cui si aggiungono una trentina di case che all’anno vengono ristrutturate con i soldi incassati dai canoni di locazione. In media quindi le case in attesa di ristrutturazione aumentano di 100 ogni anno, fino ad arrivare agli 800 alloggi vuoti di oggi.
Servirebbero fra i 4 e i 5 milioni l’anno per porteli riassegnare tutti e subito e non avere case popolari vuote. Ad oggi, a fronte dell’azzeramento dei finanziamenti del Governo, ci sono solo i finanziamenti della Regione. Con il piano straordinario del Comune finanzia con 6 milioni di euro il progetto che serviranno a ristrutturare entro l’estate prossima 500 alloggi da assegnare ai fiorentini nelle graduatorie, fra cui 70 alloggi di nuova realizzazione.
“Vogliamo rispondere al bisogno abitativo della nostra città e lo facciamo con risorse a nostra disposizione, mettendo la casa al centro” ha aggiunto l’assessora alla casa Benedetta Albanese.
Sta per concludersi il festival di danza Nutida 2023, giunto alla quarta edizione e nato a Scandicci, con la direzione artistica di Cristina Bozzolini e Saverio Cona.
NUTIDA Nuovə danzatrici/ori presenta spettacoli e studi nell’ora che precede il tramonto, in un rapporto costante tra pubblico ed artisti.
Caterina Cescotti al Castello dell’Acciaolo per Nutida
I lavori in calendario sono pensati o riadattati per la splendida cornice del Pomario del Castello dell’Acciaiolo di Scandicci. Il 7 luglio – penultima giornata dell’edizione 2023 del festival Nutida – alle 19, Caterina Cescotti della Compagnia Codeduomo porta all’attenzione del pubblico un primo studio di Orizzonti verticali. La coreografa, interprete insieme a Francesca Santamaria, indaga il rapporto tra due entità, servendosi di alcuni principi cardine della fisica. La forza di gravità, la spinta e le leve sono il motore che dà il via alla costruzione di un mondo. Segue a Scandicci la prima assoluta di (In)10sione, produzione Stazione Utopia/Nutida, con le coreografie di Isabella Giustina e l’interpretazione di Beatrice Ciattini, un’esplorazione sulla forza e sulla fragilità. Ultimo spettacolo della tripletta in programma è la prima regionale di Open Drift, uno straordinario lavoro firmato da un artista amico del festival, il pluripremiato coreografo tedesco Philippe Kratz.
Ultima giornata di Nutida 2023 a Scandicci con Joy Alpuerto Ritter
il 9 luglio appuntamento con Joy Alpuerto Ritter, nome di spicco della scena internazionale, che ha danzato con vari autori stellari tra cui Abram Khan e Costanza Makras, con il Cirque nel Michael Jackson Immortal World Tour e che nel 2016 è stata nominata “danzatrice eccezionale” nella performance “Until the Lions” dal National Dance Awards UK.
Nel ventesimo ed ultimo giorno di festival Nutida 2023, alle ore 19 Alpuerto Ritter presenta in prima italiana Vier.La danza dei quattro cigni nel balletto classico Il lago dei cigni è stata l’ispirazione originale per questa coreografia ideata per uno spazio all’aperto. Nella creazione analizza la rigorosa sincronicità e la disciplina essenziali nella danza classica con quattro ballerini urbani, Rocio Becerra Parraga, Tomy-Lee Kneringer, Nam Tran Xuan ed Elias Choi-Buttinger.
La rassegna, prodotta da Stazione Utopia con il sostegno di Ministero della cultura, Città metropolitana di Firenze, Regione Toscana e Comune di Scandicci, nell’ambito di OpenCity 2023.
Nutida festival all’Acciaiolo di Scandicci: informazioni e biglietti
intero 5€ ridotto 3€ (riduzioni per under 25/ soci Arci/ soci Coop)
prenotazioni con vendita biglietti in loco su scandicci.ticka.it
prevendite www.ticketgate.it
I numeri del bilancio consuntivo 2022 del Maggio Musicale Fiorentino, redatto dal commissario straordinario Ninni Cutaia, parlano chiaro. Una perdita d’esercizio di 5 milioni e 999mila euro e 8 milioni di euro, di cui 5 di liquidità, per ‘sopravvivere’ nel 2023 e evitare così il default.
Tutti i numeri del Maggio Musicale Fiorentino
Oltre alla necessità di trovare al più presto 8 milioni di euro per il Maggio Musicale Fiorentino c’è la situazione precedente e le tante accuse mosse all’ex soprintendente Alexander Pereira, che è stato sostituito da Cutaia. Il rosso di circa 6 milioni, ha scritto Cutaia nella relazione, è legato “al grave disequilibrio che ha caratterizzato la gestione”. Nonostante la situazione complessa è stato infatti registrato “un eccessivo costo di produzione artistica a fronte di ricavi assolutamente insufficienti a sostenerla”. Tra gli altri dati dagli sponsor nel 2022 sono arrivati 5,4 milioni di euro. C’è stato un calo del 26% rispetto ai 7,4 milioni del 2021. Sono aumentati i ricavi netti di biglietti e abbonamenti (+16%), con 2,7 milioni di incasso ma tutto ciò non basta. I costi di produzione sono stati coperti solo al 19% degli incassi. I costi di gestione complessivi sono stati pari a 42 milioni di euro.
Maggio Fiorentino, serve l’intervento del governo
A proposito del bilancio Cutaia, per far uscire il Maggio Musicale Fiorentino da una situazione difficile, ha detto che i ricavi da biglietteria e sponsor devono necessariamente coprire i costi di produzione. Ma intanto c’è da trovare gli 8 milioni di euro. Da Palazzo Vecchio arriveranno 2 milioni, dalla Regione altri 750mila euro che si vanno ad aggiungere ai 2,9 milioni di euro annui. Conti alla mano, non basta. Ecco dunque che l’unica possibilità è l’intervento del governo per cercare di salvare il Maggio.