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I migliori eventi a Firenze nel fine settimana (15-16 luglio)

Dal Musart Festival fino a Mercantia a Certaldo passando per mostre, mercatini, sagre e un festival interamente dedicato alla birra. A Firenze e nei dintorni ci sono tantissimi eventi nel fine settimana del 15 e 16 luglio 2023: abbiamo cercato di riassumerli in questa breve guida.

Eventi a Firenze nel fine settimana: Musart Festival (15-16 luglio 2023)

Da sabato 15 fino al 26 luglio 2023, in piazza della Santissima Annunziata a Firenze, torna il Musart Festival. Un cartellone di oltre 30 appuntamenti che vede il sipario alzarsi sabato 15 con lo spettacolo “Roberto Bolle & friends”, protagonista la celeberrima etoile. Oltre ai principali spettacoli si terranno anche esposizioni, visite a luoghi d’arte, proiezioni, eventi e concerti in chiostri e giardini della zona. E ancora spettacoli, incontri e presentazioni (anche nel foyer all’aperto del festival, allestito nell’attigua piazza Brunelleschi) e una rassegna itinerante che porterà gli ospiti del festival anche fuori città. In particolare, domenica 16, alle ore 21:30, ci sarà “…e adesso che tocca a me” di Maurizio Soleri. I biglietti sono disponibili sul sito ufficiale dell’evento, su TicketOne e nei punti vendita Boxoffice Toscana.

Nel centro storico della città: mostre da visitare e un mercatino

Firenze riserva sempre tante sorprese artistiche. Alcune di queste hanno aperto le proprie porte al pubblico da pochissimo e sono perfette per essere visitate nel weekend del 15 e 16 luglio: è il caso della mostra “Yan Pei-Ming. Pittore di storie” a Palazzo Strozzi. Non solo, perché fino all’8 settembre al Forte di Belvedere sono visibili anche le opere site specific realizzate da Nico Vascellari per la mostra Melma, dislocate tra i bastioni e l’interno della palazzina rinascimentale (l’ingresso è gratuito). Al Museo degli Innocenti si potranno invece  studiare 100 fotografie del fotografo americano Steve McCurry, mentre a Palazzo Medici Riccardi c’è l’allestimento di una mostra dedicata al al maestro barocco Luca Giordano.

Inoltre al Museo Stefano Bardini, il 15 luglio (alle 20 e alle 21:30), in occasione delle Notti dell’Archeologia, è in programma Antiche armonie una visita sui generis tra urne, ritratti, sarcofagi, dipinti e sculture monumentali in cui la narrazione all’interno degli spazi che un tempo furono lo showroom dell’antiquario Stefano Bardini sarà accompagnata da un’esecuzione musicale ispirata ad alcune opere di particolare suggestione. Per informazioni e prenotazioni: 055-2768224, [email protected].

Ecco la ciliegina sulla torta: tra gli eventi in programma a Firenze per domenica 16 luglio c’è il mercatino in piazza Santo Spirito. Dalle ore 09:00 alle 19.00, se qualcuno avesse voglia di fare una cosa diversa dal solito, potrebbe recarsi a La Fierucola, il tradizionale mercatino dei produttori locali che ogni volta segue uno speciale tema. Questo mese l’evento è interamente dedicato al grano.

Migrazioni Digitali, arte performativa e digitale a Firenze (15-16 luglio)

Questo fine settimana la città di Firenze ospita inoltre Migrazioni digitali, un progetto di Teatro Studio Krypton che mette in connessione l’arte performativa – che si affida al corpo e alla sua capacità di agire in uno spazio fisico – e l’arte digitale, che utilizza strumenti tecnologici. La rassegna include sia performance che una video installazione.

Segnaliamo nello specifico che, sabato 15 e domenica 16 luglio 2023, al Rifugio Digitale (via della Fornace n.41 a Firenze), sarà visibile, dalle ore 11:00 alle 20:00, una videoinstallazione di Massimo Bevilacqua ed Alessio Bianciardi, pensata per i 16 schermi del nuovo spazio espositivo fiorentino, nato dalle fondamenta di un antico tunnel antiaereo. L’opera è generata attraverso quella che nella fotografia analogica viene definita ‘tecnica della doppia esposizione’.  Il corpo in movimento diventa quindi luogo che abbraccia il paesaggio e si confonde con esso dandogli nuove forme e ritmi.

Renai, nel weekend al via il Beer Festival nel parco

Dopo il Campi Beer Festival, al via la Festa della Birra al Parco dei Renai a Signa (ingresso libero). Fino al 6 agosto (dalle ore 18:00) un ricco programma di iniziative vedrà alternarsi sul palco grandi artisti di vario genere insieme a food truck, luna park, mercatini e tanto altro ancora. Ogni sera si esibiranno tribute band, dj set e serate a tema. Il programma completo della manifestazione è disponibile nella nostra guida.

Tra gli eventi nei dintorni fiorentini c’è anche Mercantia a Certaldo (fino a domenica 16 luglio)

Gli eventi nei dintorni di Firenze lasciano proprio ‘a bocca aperta’: dal 12 al 16 luglio infatti, si terrà la 35a edizione di Mercantia 2023, il festival internazionale del Quarto Teatro, che quest’anno s’intitola “Una nuova speranza”. Un invito a vivere serenamente e a lasciarsi andare alla bellezza dunque, nonostante le difficoltà del vivere quotidiano. Le strade, le piazze, i giardini e le cripte della città di Certaldo si vestono di tanti colori ospitando spettacoli di danza, musica, giocoleria, equilibrismo, esibizioni circensi, installazioni e artigianato. Per saperne di più è possibile leggere il nostro articolo dedicato a Mercantia 2023: il programma e le info del festival a Certaldo.

Sagre a Firenze e dintorni (15-16 luglio 2023)

In Italia, e soprattutto a Firenze e nei dintorni, le sagre non mancano mai. Si parte con Pozzolatico, frazione del Comune di Impruneta (FI), che nei giorni 14, 15 e 16 luglio ospiterà la sagra della bistecca con fungo porcino (dalle ore 09:30). A Reggello, sabato e domenica dalle ore 19:00, si terrà invece la sagra del tortellone presso il Campo sportivo locale. Per chi ama invece il papero e il cinghiale, nessun timore, perché c’è una sagra dedicata a questi deliziosi piatti a Cerreto Guidi (FI) fino a domenica 16, il cui incasso andrà totalmente agli alluvionati romagnoli.

Sabato e domenica nella piazzetta della frazione Il Bardella, Comune di San Casciano in Val di Pesa (FI), in Via Galileo Galilei, si terrà la 10ª edizione della sagra del gallo (cena alle ore 19:30 e altre sorprese in serbo per la serata). Infine, nel Comune di Vicchio (FI) torna – nelle giornate di venerdì (solo a cena), sabato e domenica (anche a pranzo) – la 4ª edizione della festa del cinghiale e del tortello. E dove di preciso? Presso il Lago Viola, situato in Località Boccagnello.

Altre curiose idee per un fine settimana indimenticabile

Inutile dire che, a Firenze e nei dintorni, quello di sabato 15 e domenica 16 luglio 2023 vuole essere davvero un fine settimana indimenticabile. Ecco quindi ulteriori spunti su cosa poter fare in questo weekend tutto italiano:

 

Scuole di Firenze, interventi per 43 milioni di euro

Sulle scuole di Firenze il Comune di Firenze vara il piano estivo di ristrutturazione. Interventi su 34 scuole e asili nido comunali per un investimento di 43 milioni: è un importo doppio rispetto rispetto a quello dello scorso anno, parte del quale con fondi Pnrr.

Scuole di Firenze, gli interventi principali

Sulle scuole di Firenze sono previsti vari interventi. Adeguamenti statici e antincendio, manutenzioni ordinarie e straordinarie degli impianti, interventi di riqualificazione e di correzione acustica. Nuove costruzioni e ristrutturazioni. A cominciare dall’istituto comprensivo Don Milani, nel quartiere 2, sede scelta per la presentazione di tutti gli interventi. Alla Don Milani dopo i lavori di bonifica e smaltimento di pareti e coperture contenenti cemento-amianto sono partiti i lavori, per quasi 13 milioni. Tra ciò che sarà fatto la realizzazione di nuovi solai, controsoffitti, pavimentazioni, ascensori, nuovi impianti elettrici e meccanici. Anche il polo dell’Isis da Vinci è in fase avanzata: in questo caso l’investimento è da 8 milioni di euro.

Firenze, i lavori negli asili nido

Non ci sono solo le scuole però, l’intervento riguarderà pure gli asili nido, su cui l’attenzione del Comune è massima. In particolare sono dieci gli asili nido interessati da interventi di riqualificazione con fondi Pnrr e comunali: Pandiramerino, Fortini, Stregatto, Pollicino, Madama Dorè, Lorenzo il Magnifico, Scoiattolo, Merlo, Arcovata e nuovo nido delle Cascine. Questi ultimi due avranno un cofinanziamento di Palazzo Vecchio per 1,9 milioni. Ci saranno nuove mense alle scuole Salviati e Matteotti. Tra gli altri interventi è prevista la manutenzione straordinaria al Villino Carrand della scuola Boccaccio e De Filippo B.

Funaro: “Scuole e asili nido di Firenze, lavori vari e importanti”

Su scuole e asili nido di Firenze l’assessora all’educazione Sara Funaro ha ribadito che il Comune “sta investendo tanto e da tempo sugli asili nido e sulle scuole e continuerà a farlo. Anche quest’anno i lavori sono vari e importanti, e rispetto allo scorso anno l’importo per realizzare gli interventi è raddoppiato: ammontano a oltre 43 milioni di euro, tra cui ci sono anche risorse che arrivano dal Pnrr”.

Via Cavour e Vittorio Veneto, agrumi e aree pedonali a Firenze

Alberi di arancio in Via Cavour, piazza Vittorio Veneto più verde e completamente pedonale, sono i due progetti che guardano al futuro di due importanti aree della città di Firenze, che prenderanno il via nei prossimi mesi.

I due progetti, presentati dal sindaco Dario Nardella, dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti insieme alla soprintendente Antonella Ranaldi vedranno cambiare il volto di due importanti aree di accesso al centro storico della città di Firenze, quello da ovest lato Cascine verso Porta al Prato e quello da nord lato piazza della Libertà fino a piazza del Duomo, per un costo totale di quasi dieci milioni di euro.

Via Cavour a Firenze, pedonale e con gli agrumi “dei Medici”

L’obiettivo dell’intervento di riqualificazione di via Cavour a Firenze è quello di rendere questa direttrice luogo di bellezza e arredo urbano, riportandolo allo splendore della sua tradizione ispirata alla storia della famiglia Medici, che qui aveva la sua residenza, il maestoso Palazzo Medici Riccardi (oggi sede di importanti mostre, come quella in corso su Luca Giordano), e facendone uno spazio piacevole e fruibile, oltre che elemento di attenzione all’ambiente grazie alle nuove profumate piante di agrumi.

Un luogo spazioso senza troppo traffico, in grado di ricucire il tratto di centro storico fino a piazza San Marco e con le tramvie fino a piazza della Libertà. Via Cavour, porta di accesso pedonale al cuore del centro storico, metterà in comunicazione da un lato piazza San Marco, riqualificata e servita dalla tramvia, e dall’altro le aree già pedonali di piazza Duomo e via Martelli.

L’intervento, articolato in due fasi, si ispira a criteri di ecosostenibilità con la riduzione delle superfici asfaltate che accumulano calore, l’inserimento di alberi e la progressiva pedonalizzazione della strada. La prima fase, che inizierà a settembre prossimo e costerà 2,3 milioni di euro con cantieri che dureranno nove mesi, comprende l’allargamento e la lastricatura dei marciapiedi, il rifacimento della carreggiata e l’inserimento di aiuole in cui verranno piantati gli alberi di arancio. La seconda fase (1,6 milioni di euro e inizio lavori 2026), prenderà avvio dopo la realizzazione della tramvia per Bagno a Ripoli e la conseguente rimodulazione del trasporto pubblico del centro storico con bussini elettrici e prevede la lastricatura anche della carreggiata e la pedonalizzazione della strada (eccetto il transito dei bussini).

Vittorio Veneto, la piazza riparte dal progetto del Poggi

Vittorio Veneto Firenze riqualificazione
Un rendering di come apparirà Piazza Vittorio Veneto dopo i lavori

Per quanto riguarda piazza Vittorio Veneto a Firenze, l’obiettivo è quello di ricreare il collegamento fra il centro storico e il Parco delle Cascine dando più spazio ai pedoni, senza ridurre il numero dei posti auto per i residenti, e creando uno spazio arioso, godibile e sicuro nel quale i cittadini possano fermarsi e sostare.

Recuperando il progetto di Giuseppe Poggi – celebre progettista che nell’Ottocento diede vita ai viali fiorentini e al Piazzale Michelangelo – che concepiva piazza Vittorio Veneto come ingresso monumentale al Parco delle Cascine, lo spiazzo diventerà una grande area pedonale, ricreando la continuità fra il centro storico della città ed il suo principale polmone verde.

Le aree asfaltate si ridurranno, saranno impiantati 80 nuovi alberi ad alto fusto e verranno aumentate le superfici a verde e prato. Inoltre, per dare più agio ai cittadini e garantire maggiore sicurezza, saranno posizionate 27 nuove panchine in pietra e installati 26 nuovi lampioni.

Piazza Vittorio Veneto sarà pedonalizzata con la dismissione del capolinea dei bus extraurbani. L’intervento avrà un costo complessivo di circa sei milioni di euro di cui tre milioni di euro provenienti dal Fondo per l’attuazione del Piano nazionale delle Città del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. L’inizio lavori è previsto per l’estate 2024.

 

Viola Park, ecco il debutto: il giorno storico della Fiorentina

È un giorno storico per la Fiorentina. Si inaugura il Viola Park, il nuovo centro sportivo viola. Per l’inaugurazione ufficiale si dovrà attendere l’arrivo del presidente Rocco Commisso ma intanto stamani è il “primo giorno di scuola” visto che la squadra si raduna: niente più Moena o altri ritiri, d’ora in poi tutto si svolgerà a Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze.

Come è fatto il nuovo Viola Park

Il nuovo Viola Park è costato più di 100 milioni. Si estende su una superficie di circa 25 ettari ed è uno dei centri sportivi più grandi d’Italia. All’interno ospita tutti gli uffici del club, i campi di allenamento della prima squadra maschile e femminile e quelli delle squadre giovanili. L’acquisizione del terreno è stata il 9 ottobre 2019 e fu Commisso ad annunciare il tutto: poi il 29 novembre 2019 la presentazione. Tra le caratteristiche del Viola Park i due nuovi mini stadi: la struttura potrebbe essere intitolata allo stesso Rocco Commisso, dal momento che campeggia il suo nome all’ingresso.

Il programma del primo giorno e le amichevoli

La campanella per il primo giorno al Viola Park è suonata alle ore 8, un’ora più tardi il primo allenamento a porte chiuse. Naturalmente anche i test medici e atletici saranno svolti all’interno di una delle tante sale realizzate ad hoc. La differenza rispetto ai luoghi di montagna è il caldo, a maggior ragione in questi giorni dove c’è allerta rossa a Firenze: per questo, oltre all’allenamento delle 9, è prevista un’altra seduta nel tardo pomeriggio. Tra le amichevoli il debutto è in programma sabato alle 20 con la Primavera. Poi il 20 sfida al Parma, il 23 al Catanzaro, l’11 e 12 agosto contro Sestri Levante e Ofi Creta. Le prime due gare dovrebbero essere a porte chiuse, poi si vedrà. La speranza è che si possa aprire ai tifosi già dalla gara con il Catanzaro.

Cappella Brancacci, proseguono le visite a cantiere e affreschi

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Guardare negli occhi Masaccio, Masolino e Filippino Lippi è ancora possibile grazie alle visite guidate alla Cappella Brancacci. Proseguono le operazioni di monitoraggio e restauro conservativo della Cappella, gioiello custodito nella chiesa di Santa Maria del Carmine, a Firenze, che fa parte dei Musei Civici Fiorentini, dove – grazie alla presenza dei ponteggi – i visitatori potranno continuare ad apprezzare gli affreschi da una prospettiva inedita.

Brancacci, continua il monitoraggio sulla Cappella

Dopo circa un anno e mezzo di attività (i lavori sono cominciati in piena pandemia) si sono resi necessari ulteriori approfondimenti diagnostici, utili a conoscere le tecniche esecutive, i loro materiali e le cause di degrado, e a migliorare le condizioni di salute della Cappella Brancacci, di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, oggetto di accordo di valorizzazione con il Comune di Firenze.

Anche la seconda fase del progetto ha visto un lavoro sinergico tra Comune, Soprintendenza, Cnr-Ispc, Opificio delle Pietre Dure, in collaborazione con il Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze e con il sostegno della Fondazione Friends of Florence e la Jay Pritzker Fund che hanno appena stipulato un nuovo protocollo con l’amministrazione comunale, contenuto in una delibera approvata dalla Giunta su proposta della vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini, per finanziare le operazioni.

Dagli anni Ottanta ad oggi: i restauri della Cappella Brancacci

L’ultimo restauro della Brancacci risaliva agli anni Ottanta del Novecento. Nel novembre 2020 – in piena pandemia da Covid19 – la cappella è stata sottoposta a un primo monitoraggio che mise in luce alcune criticità. Successivamente ha avuto inizio il monitoraggio sullo stato di conservazione della cappella a cura della Soprintendenza e del Cnr-Ispc in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure per indagare le cause di degrado. Grazie al cantiere già montato nella prima fase di lavoro è stato possibile non solo aprire il cantiere della Cappella Brancacci alle visite ma soprattutto svolgere una nuova campagna diagnostica a cura del Cnr-Ispc, più approfondita ed esaustiva di quella svolta negli anni Ottanta del Novecento, condotta con le più aggiornate tecniche e le migliori competenze disponibili sul panorama internazionale.

Ponteggi aperti: ecco come prenotare le visite

La Cappella Brancacci è aperta alle visite quattro giorni la settimana:
venerdì, sabato, lunedì dalle 10 alle 17; domenica dalle 13 alle 17.
Per ragioni di sicurezza gli accessi sono con prenotazione obbligatoria e non oltre 10 persone ogni 30 minuti. (
Martedì, mercoledì e giovedì resta chiusa al pubblico per consentire le attività di diagnostica che richiedono assenza di pubblico). 

Visite guidate a cura di MUS.E: Lunedì – venerdì e sabato ore 10.00-11.00-12.00-13.30-14.30-15.30 – Domenica 13.30-14.30-15.30. 

Per prenotare: 0552768224, bigliettimusei@comune.fi.it o cappellabrancacci@musefirenze.it

 

Mercantia 2023: il programma e le info del festival a Certaldo

Forse non tutti sanno che Certaldo, borgo situato al centro della Val d’Elsa in provincia di Firenze, è il luogo di morte e probabilmente anche di nascita del poeta e scrittore Giovanni Boccaccio. Proprio lui, l’autore de “Il Decamerone”. Ma questo non è l’unico motivo per cui vale la pena mettere il naso in questo luogo: dal 12 al 16 luglio infatti, si terrà la 35a edizione di Mercantia 2023, il festival internazionale del Quarto Teatro, che quest’anno s’intitola “Una nuova speranza”. Un invito a vivere serenamente e a lasciarsi andare alla bellezza dunque, nonostante le difficoltà del vivere quotidiano. Le strade, le piazze, i giardini e le cripte della città di Certaldo si vestono di tanti colori ospitando spettacoli di danza, musica, giocoleria, equilibrismo, esibizioni circensi, installazioni e artigianato.

Gli appuntamenti fissi e le novità di Mercantia 2023 a Certaldo (12-16 luglio)

L’edizione 2023 di Mercantia sarà l’occasione per ricordare un altro dei grandi maestri della letteratura italiana, Italo Calvino, nel centenario della sua nascita.

Nel programma sono presenti sia una serie di appuntamenti fissi con alcune delle compagnie ormai storiche, come le marching band della Zastava Orkestar e della Badabimbumband, sia alcune importanti novità. Tra queste ultime, ricordiamo funamboli e danza verticale sulla facciata del Palazzo Pretorio, vero protagonista di questa edizione, e poi ancora musica e un evento finale per chiudere in bellezza la 35a edizione con decine di attori, danzatori, musicisti.

Gli eventi 2023 in prima nazionale

Sono davvero tante le iniziative in programma in occasione di Mercantia 2023 a Certaldo, tra le quali molti eventi in prima nazionale. Tra questi ultimi ricordiamo, nel giardino della casa del Boccaccio, sia Ivana Caffaratti con “Come l’acqua” (14 e 15 luglio – ore 21:45, 22:45, 23:45; 16 luglio – ore 21:45, 22:45) sia Fann trio con “L’arte ci fa volare” (12 e 13 luglio – ore 21:45, 23:00). E ancora Elan Frantoio con “Dreamcity, la città e il sogno” al giardino della casa del tè di palazzo pretorio (12, 13, 14, 15 e 16 luglio – ore 22:15, 23:30).

Sempre a Palazzo Pretorio, nella prigione delle donne, in programma Opera buffa teatro/adele felici con “Lelo e la luna” (12, 13, 14, 15 e 16 luglio – ore 21:15, 22:30) e, nella sala delle udienze, va in scena la Compagnia degli istanti con “Dreams of apofenia” (12, 13, 14, 15 e 16 luglio
ore 21:30, 22:15, 23:15, 24:00). Nella cappellina, Jacopo Tealdi si esibirà con u-mani-tà (12, 13, 14, 15 e 16 luglio – ore 21:00, 22:00, 23:00). Infine, nel sotterraneo del convento degli agostiniani, ci sarà Robert Tiso con “Cristallofonia” (12, 13, 14, 15 e 16 luglio – ore 22:30, 23:30).

Musica e teatro: alcuni degli eventi più curiosi nel cartellone 2023 (12-16 luglio)

Tra gli eventi musicali ricordiamo “takabum” – giardino sonoro in movimento in via Boccaccio (12, 13 e 14 luglio – ore 20:40, 22:00, 24:00; 15 e 16 luglio – ore 20:30, 22:20, 24:00). Un collettivo di fiati e percussioni che offre un mix di funk, jazz americano e canzone italiana, sia in strada che nei club. Il viaggio sonoro, ricco di contaminazioni mediterranee e balcaniche, esplode quindi in un ritmato spettacolo di swing, ska e world music. Passando poi alle iniziative teatrali non mancano le esibizioni di giocolieri, trampolieri, burlesque e tanto altro ancora. In particolare, all’esterno di palazzo pretorio, la compagnia dei folli con “Intrecci verticali” (12, 13, 14, 15 e 16 luglio – ore 21:40, 23:15, 24:00) e ancora con “Swaylove” (12, 13, 14, 15 e 16 luglio – ore 21:15, 22:45, 23:40). Qui l’incontro casuale tra due sconosciuti attraverso il corteggiamento, diventa relazione, gioco e danza.

Il programma completo con tutte le informazioni utili è disponibile e scaricabile in formato PDF sul sito sito ufficiale di Mercantia a Certaldo.

Mercantia 2023 a Certaldo: orari e prezzo dei biglietti

Gli spettacoli cominceranno tutti i giorni dalle ore 20:30 e termineranno mercoledì giovedì, venerdì e domenica alle 01:00 e sabato alle 01:30. L’ingresso al festival di Mercantia ha il costo di 13 euro intero e 11 euro ridotto mercoledì, giovedì, venerdì e domenica (oltre a diritto di prevendita); 15 euro intero e 13 euro ridotto sabato (oltre a diritto di prevendita). I bambini sotto i 7 anni non pagano. I biglietti potranno essere acquistati presso la biglietteria in piazza Boccaccio nei giorni della manifestazione dalle ore 17:00 alle 24:00 oppure su Ticketone.

 

Caldo: codice rosso a Firenze, Cerbero morde ancora

Il caldo estremo non risparmia Firenze e dintorni e la causa ha un nome molto eloquente, Cerbero, l’anticiclone africano che attanaglia l’intera penisola, con temperature che arrivano a 40 gradi.

Il nome dell’anticiclone è già tutto un programma, nella mitologia greca Cerbero è infatti il mostro a tre teste che sta a guardia degli inferi. E Firenze, che quest’anno non aveva ancora raggiunto temperature record, sta vivendo (almeno) una settimana da bollino rosso o meglio, da girone infernale.

Dopo un lunedì rovente, continua anche martedì 11, mercoledì 12 luglio e giovedì 13 l’ondata di calore da codice rosso. É quanto si legge nel nuovo bollettino del Ministero della salute. Secondo le previsioni la temperatura massima percepita sarà di 39° martedì 11, 39° mercoledì 12 e 38° giovedì 13.
Lunedì, il record di giornata è stato raggiunto alla stazione meteo Firenze Orto Botanico con 39,3 gradi registrati alle 14.45 (ora solare); alle 10.15 di stamani (sempre ora solare) si sono già raggiunti i 33,6°.

Caldo record a Firenze, Cerbero porterà temperature fino a 40°

Secondo le previsioni le temperature questa settimana andranno costantemente da una minima di 22 gradi (o comunque sopra i 20 gradi), a massime di 38 ma 39 e 40 gradi a secondo delle zone della città. I consigli, per sopravvivere a queste giornate di caldo estremo a Firenze, soprattutto per i soggetti più fragili come bambini e anziani, sono sempre:

  • bere tanto
  • uscire il meno possibile e comunque farlo nelle ore meno calde della giornata
  • consumare pasti leggeri

Anche la Regione Toscana dispensa consigli e raccomandazioni per proteggersi dalle ondate di calore, in base alle linee guida definite dall’assessorato al diritto alla salute: indicazioni puntuali, soprattutto ai più fragili ma anche a chi fa lavori più esposti agli effetti del gran caldo, per stare bene in estate e per affrontare la vita quotidiana, compreso anche  il corretto utilizzo di farmaci su cui il calore ha un impatto significativo:

  • Se si deve rinfrescare la casa, meglio farlo nelle prime ore della mattina
  • Non esagerare durante il giorno con l’aria condizionata per evitare bruschi sbalzi termici quando si esce
  • meglio scegliere di stare nelle stanze più fresche e ventilate e lavarsi con acqua tiepida anziché fredda
  • Nel vestirsi sono preferibili indumenti di cotone e lino, colori chiari, occhiali e cappello
  • Si consiglia di non uscire e non spostarsi in auto nelle ore più calde (dalle 11 alle 17)
  • in auto, ventilare l’abitacolo dopo una lunga permanenza sotto il sole
  • I farmaci vanno conservati lontano dalle fonti di calore e a meno di trenta gradi. Nel caso di terapie per la cura dell’ipertensione o malattie cardiovascolari, l’invito è ad un controllo più assiduo della pressione arteriosa, perché il caldo può potenziare l’effetto delle medicine. Importante in ogni caso, prima di qualsiasi decisione sulla terapia, è chiedere il parere del medico.

Chi deve tassativamente uscire di casa, è invitato a farlo con attenzione, portando con sé un’adeguata riserva d’acqua ed evitando luoghi troppo assolati. Supermercati, centri commerciali, e comunque luoghi dove cercare un po’ di frescura anche in città, come musei e centri culturali, sono una buona alternativa per chi in casa non ha un impianto di condizionamento.

Sorveglianza attiva e ricoveri di sollievo: i servizi per anziani contro il caldo

Per i soggetti fragili, per contrastare il caldo di Cerbero, c’è anche la sorveglianza attiva, un servizio di monitoraggio telefonico periodico gestito dalla Società della salute (Sds) in convenzione con l’Asp Firenze Montedomini che viene rafforzato nei periodi di ondate di calore. Questo servizio è rivolto alle persone over 75 sole che non dispongono di una rete familiare idonea a garantirne la sorveglianza delle condizioni di salute e di bisogno e consiste essenzialmente in contatti telefonici con gli anziani a rischio: più aumenta il rischio, tarato in base alle condizioni atmosferiche, più frequenti saranno le telefonate, fino a contatti quotidiani in presenza di condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli. Con questo servizio saranno fornite notizie utili a modificare comportamenti errati e, se necessario, saranno allertati i presidi sanitari e i familiari.

In aggiunta, anche in caso di ondata di calore, sono previsti i ‘ricoveri di sollievo’, ovvero i ricoveri finalizzati a offrire alla famiglia l’opportunità di alleggerire per un periodo di tempo determinato lo stress e l’impegno di cura, per un massimo di 60 giorni l’anno, ripetibili annualmente, nonché i ricoveri in struttura con codice rosso (inserimenti in urgenza di due mesi).

Infine sono sempre attivi i servizi ordinari come l’assistenza a casa, i pasti a domicilio e la teleassistenza contattando il numero 800-801616.

“Le estati fiorentine sono tradizionalmente umide e molto calde – ha detto il sindaco Dario Nardella – ma c’è sempre da stare in allerta e fare di tutto per attutire l’impatto sulla salute. Faccio un appello generale alla popolazione: fate attenzione a questa ondata di calore che sarà persistente, ci aspetta almeno una settimana con temperature così alte, e rinnovo gli accorgimenti usuali come uscire meno possibile nelle ore più calde, bere tantissimo e mangiare cibi leggeri”.

Anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani mette in guardia i cittadini: “Emessa allerta di codice rosso per ondate di calore a Firenze – si legge sui suoi profili social -. Il capoluogo toscano si avvicinerà ai 40 gradi, Pistoia e Prato sui 38. I nostri servizi sanitari sono in allerta, prestiamo attenzione”.

Toscana, boom di richieste per gli asili nido gratis

È boom di richieste per gli asili nido gratis in Toscana. La misura della Regione, che prevede la gratuità fino al 2027 e con un investimento totale di 233 milioni di euro di fondi Ue, ha avuto richieste oltre le attese: ci sono state infatti richieste per 14mila famiglie, molte di più delle 10mila domande previste. Tutti saranno comunque accontentati. I numeri sono stati presentati nella sede Pd toscana: l’agevolazione è riservata a coloro che hanno un Isee inferiore ai 35mila euro.

Asili nidi gratis in Toscana: il dettaglio delle domande

Per quanto riguarda il dettaglio delle domande degli asili nido gratis in Toscana, il numero complessivo è di 14.393. Così suddivise: in provincia di Arezzo 1365, a Firenze 4585, a Grosseto 544, a Livorno 1029, a Lucca 1038, a Massa Carrara 224, a Pisa 1837, a Pistoia 1172, a Prato 1412, a Siena 1187. Oltre al primo posto, prevedibile, di Firenze, segnala dunque il secondo posto di Pisa e Prato al terzo posto. Nel 2021 gli iscritti totali agli asili nido in Toscana, tra pubblici e privati, sono stati 21320 e da settembre in 14mila potranno avere un contributo fino a 527 euro al mese.

Le dichiarazioni di Giani

Sugli asili nido gratis in Toscana è forte la soddisfazione del presidente della Regione Eugenio Giani, che ha voluto questa misura. “La Regione ha messo a disposizione le risorse necessarie, 32 milioni di euro, ed io ho fatto la scelta fin dal primo momento in cui abbiamo programmato il Fondo sociale europeo di poter usare parte dei fondi sugli asili nido gratuiti sotto i 35mila euro Isee, e allo stato attuale 14393 famiglie che saranno tutti ammissibili”, ha dichiarato Giani. L’Ue ha detto che questa è una ‘buona pratica’. L’idea della Toscana è che questa iniziativa diventi un modello per tutti. Il segretario toscano dem Emiliano Fossi ha detto che c’è una attenzione “ai bisogni della gente: questo vuol dire essere di sinistra”.

Agli Uffizi la collezione di autoritratti più importante al mondo

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Sono 255 le opere tra dipinti, sculture, disegni e video arte quelle che accompagnano il visitatore nelle dodici sale dedicate dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze che accolgono gli autoritratti e ai ritratti di artisti, la più vasta collezione al mondo di questo tipo.

La collezione di autoritratti degli Uffizi, la più importante al mondo

Avviata nel Seicento dal cardinale Leopoldo de’ Medici e da allora costantemente accresciuta con acquisti e donazioni, va dal Quattrocento al Ventunesimo secolo e vanta opere che spaziano dall’autoritratto dei fratelli Taddeo, Agnolo e Gaddo Gaddi alla scultura in ghisa di Antony Gormley, dal “selfie” su specchio di Michelangelo Pistoletto e quello realizzato con mattoncini di plastica da Ai Weiwei e ancora Beato Angelico, Bill Viola, Yan Pei-Ming (protagonista della mostra appena inaugurata a Palazzo Strozzi), Marc Chagall senza dimenticare dei colossi come Andrea del Sarto, Luca Giordano, Rubens, Rembrandt, i grandi napoletani De Mura e Solimena, ma anche Francesco Hayez, Eugène Delacroix, Arnold Böcklin (l’autore della celeberrima Isola dei Morti), Giuseppe Pellizza da Volpedo, Elisabeth Chaplin, Adolfo Wildt, Marino Marini.

La curiosità: tra gli autoritratti degli Uffizi, il primo di una scultrice

A ogni secolo, a ogni regione corrisponde un’attitudine: gli italiani più intimisti, i nordici fieri del loro mestiere e del loro status sociale, i francesi affogati nei pizzi e nelle grandi parrucche, le pittrici impegnate a rivendicare il loro talento senza rinunciare alle eleganze della moda. Nella collezione degli Uffizi, accanto a Canova, il primo autoritratto di una scultrice, Anne Seymour Damer, che nel 1778 firma la propria effigie addirittura in caratteri greci, per affermare una cultura normalmente preclusa all’universo femminile. È esposto anche, per la prima volta, l’autoritratto di uno street artist, il londinese Endless, che si raffigura insieme al duo Gilbert & George.

Dal Vasariano alla Galleria: la storia della collezione di autoritratti

Dopo essere stati a lungo accolti all’interno del Corridorio Vasariano – dal 1973 al 2016 – gli autoritratti vengono dunque per la prima volta esposti all’interno del normale percorso di visita che ospita la collezione degli Uffizi. Molte opere sono state inoltre sottoposte a importanti interventi di conservazione e si possono ora ammirare al meglio, altre sono state prelevate dai depositi del museo, dove prima erano appannaggio di pochi studiosi. Per dare risalto ai tanti volti di questa immensa collezione, gli Uffizi osserveranno il principio della rotazione espositiva, in particolare per quanto riguarda gli artisti viventi, ma non solo.

 

 

Il romanzo di Gianluca Monastra a 30 anni dalla strage dei Gergofili

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A 30 anni dalla strage di via dei Gergofili, il giornalista e scrittore Gianluca Monastra dedica a quella notte fatale il suo Più buio della notte. Romanzo di una strage, pubblicato da Edizioni Clichy. L’attentato che sconvolse Firenze il 27 maggio 1993 è lo scenario reale di cui l’autore si serve per intessere una trama di finzione, una storia che intreccia le biografie di tanti personaggi ed è proprio Monastra a precisare nelle conclusioni che si tratta di «un libro di storie, non di Storia».

Nel romanzo di Monastra il ricordo dell’attentato di via dei Gergofili e l’omaggio alla forza del giornalismo

In Più buio della notte. Romanzo di una strage, l’autore ricostruisce i meccanismi del mondo del giornalismo, aprendo uno spaccato sulle dinamiche che interessavano l’ambiente delle redazioni negli anni Novanta. La ricostruzione viene affidata a Tommaso Gioia, cronista di una testata fiorentina, attraverso il quale Monastra racconta come si svolgesse il reperimento delle notizie nell’era pre-smartphone, una sorta di gioco di ruoli tra contrattazioni, indiscrezioni e caparbietà nella ricerca. In redazione, il protagonista vive una condizione di forte precarietà e frustrazione; isolato dai colleghi giornalisti e allontanato dalla vicenda della strage, si ritrova a seguire il caso di una donna trovata morta nella propria auto nella zona di Gambacci. Ed è proprio la storia di Annalisa e della figlia Nora che apre un nuovo teatro investigativo su cui l’autore costruisce la trama del giallo. Renato, Sally, Viola, Olga fanno ingresso capitolo dopo capitolo, partecipando alla ricerca di indizi e intuizioni; le loro biografie si intrecciano con quella del protagonista attivando dinamiche relazionali di complicità, conflitto e ambivalenza.

Monastra romanzo Georgofili Più buio della notte
La copertina del libro

Solitario nella vita e nel lavoro, Tommaso Gioia prosegue freneticamente la sua strada con la smania e l’angoscia di trovare il suo caso, il fatto di cronaca che potrebbe ribaltare le sorti della sua carriera e riabilitarlo all’interno della redazione. Più buio della notte racconta il giornalismo tanto nella sua dimensione oscura quanto in quella di grande vitalità ed eccitazione: l’autore sceglie di omaggiare la sua professione attraverso una rappresentazione che si svincola da giudizi di valore. Dal romanzo di Gianluca Monastra emerge dunque la forza del giornalismo nella sua complessa missione di ricostruzione della realtà: un’operazione che assume le sembianze di un puzzle fatto di tanti piccoli pezzi da assemblare, un lavoro che solo con tenacia, cura per il dettaglio e coraggio di rischiare è possibile perseguire e portare a compimento.

Il ruolo della cultura per resistere alla violenza 

Il contesto dentro il quale prende forma il romanzo di Gianluca Monastra, Più buio della notte. Romanzo di una strage è quello che ruota attorno all’attentato mafioso di via dei Gergofili, l’evento che – nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 – sconvolse il centro storico di Firenze (e l’Italia intera) trasformandolo in uno scenario di distruzione e smarrimento nel quale perse la vita la famiglia composta da Fabrizio Nencioni e Angela Fiume, con le loro figlie Nadia di 9 anni e Caterina di appena cinquanta giorni, insieme allo studente Dario Capolicchio e che smembrò la Torre dei Pulci – sede dell’Accademia dei Georgofili – e danneggiò gravemente alcuni ambienti della Galleria degli Uffizi e del Corridoio Vasariano. È proprio la cultura a svolgere un ruolo fondamentale nel romanzo in quanto luogo simbolico di resistenza dinnanzi alla violenza della morte. La storia si chiude infatti all’interno del celebre museo fiorentino con la contemplazione dell’Adorazione dei pastori di Gerard van Honthorst, una delle opere restaurate a seguito dell’attentato. «Niente come questa opera racconta quella notte» confessa a se stesso Tommaso Gioia, osservandone il buio illuminato da una torcia e individuando nei pastori ritratti un’analogia con «i restauratori e i pompieri, gli storici dell’arte e i poliziotti, i carabinieri, i cronisti, i magistrati e i barellieri, i fiorentini» che vissero la strage.

Accanto all’arte, emergono con forza il teatro e la poesia. Dalle sceneggiature sottratte da Scianna a Badalì fino alla “poesia amuleto” della piccola Nadia, rimasta vittima dell’attentato, entrambi i testi si trasformano in pretesti cruciali. Due dettagli necessari allo svolgimento del giallo, alla formulazione di ipotesi, alla rigenerazione delle indagini attorno alla morte di Annalisa che contribuiscono ad accreditare il pensiero di Tommaso Gioia sulla propria professione. Nel mestiere del giornalista è il dettaglio che conta e proprio la scommessa sul particolare del protagonista segna la svolta nella risoluzione di questo avvincente giallo firmato da Gianluca Monastra. 

Gianluca Monastra, l’autore

Gianluca Monastra, giornalista di «Repubblica», è autore di romanzi, racconti, graphic novel e testi per radio e teatro. Tra i suoi ultimi libri, L’ottava nota (Nutrimenti) e Il mostro di Firenze. Ultimo atto (Nutrimenti). Cura le pagine di cultura, spettacolo e sport di «Repubblica Firenze» e scrive per «il Venerdì».