martedì, 8 Luglio 2025
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Restauro di Ponte Vecchio: arriva una piattaforma galleggiante

Al via il restauro di Ponte Vecchio con i lavori propedeutici per uno dei monumenti simbolo di Firenze. Ed è un momento storico perché questo Ponte, forse il più iconico del mondo, non aveva mai subito restauri di questo tipo. Intanto una precisazione: la base è solida, Ponte Vecchio non ha problemi di stabilità, è saldo e ancorato ma naturalmente soffre dei malanni tipici di un qualunque manufatto posto all’aperto, soggetto ai fenomeni atmosferici e alle piene del fiume.

Restauro di Ponte Vecchio: come funziona?

In questi giorni è stata allestita una piattaforma galleggiante completa di ponteggi necessaria all’esecuzione dei rilievi, all’installazione del sistema di monitoraggio del ponte (che durerà un anno) e al prelievo dei campioni dei materiali, servizio fondamentale per la progettazione del restauro. Tutti questi sono lavori propedeutici per il restauro del Ponte Vecchio. Si stima che la piattaforma rimarrà posizionata all’interno dell’alveo del fiume per tre settimane (poi dipenderà anche dal meteo). Tra le operazioni fatte dalla piattaforma la diagnosi visiva, il monitoraggio e l’analisi dei dati sulle strutture del Ponte Vecchio e una indagine diagnostica sugli elementi lignei di Ponte Vecchio per poi fare il restauro. E ancora prove sui materiali.

I lavori di restauro di Ponte Vecchio interverranno sulle alterazioni cromatiche. E anche sulla presenza di alghe (le cosiddette “croste nere”), licheni e vegetazione infestante, sui depositi superficiali incoerenti, su fratture e fessurazioni della pietra forte. Dovranno inoltre essere eliminate tutte le macchie di umidità presenti nell’intradosso del manufatto, sulle spalle e sulle pile. Sarà data attenzione anche alle parti decorate con stemmi e cimase, adesso difficilmente leggibili.

Ponte Vecchio piattafroma Arno
Foto. Cge fotogiornalismo

Le tempistiche del restauro

I primi interventi su Ponte Vecchio sono in programma nell’estate 2023, partendo dal risanamento della pavimentazione in pietra  della sovrastruttura prevedendo la sostituzione delle lastre in pietra deteriorate e rotte con lastre dello stesso tipo e stesura del protettivo traspirante sulla pavimentazione in pietra. Nell’estate del 2024 gli interventi, in totale l’operazione è da 2 milioni, riguarderanno le arcate come si legge anche nella nota di Palazzo Vecchio. Un’operazione attesa che renderà ancora più splendente il simbolo di Firenze.

La Fiorentina batte i turchi e rimane in corsa in Europa

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La Fiorentina batte l’Istanbul Basaksehir al Franchi e va avanti in Conference League. La squadra di Vincenzo Italiano è prima, con 10 punti, a pari merito con i turchi che però sono avanti ai viola sia nella differenza reti che nello scontro diretto (sconfitta per 3-0 in trasferta; vittoria per 2-1 in casa). L’ultima giornata sarà decisiva. La squadra di Istanbul giocherà in casa contro gli scozzesi dell’Hearts, la Fiorentina giocherà a Riga. Da eventuale seconda la Fiorentina sarebbe costretta a giocare uno spareggio con una delle terze che retrocedono dall’Europa League. Infatti il regolamento prevede che solo la prima del girone passa direttamente alla fase successiva. Sarà dunque la sfida contro i lettoni del Riga a stabilire se la Fiorentina riuscirà a vincere il girone e risparmiarsi i sedicesimi di finale, contemporaneamente deve sperare in un pareggio o, addirittura in una sconfitta, del Basaksehir contro l’Hearts.

La partita

Partita che parte col piede sbagliato. Al 15’ dormita difensiva della Fiorentina, che prende gol su rilancio del portiere. Sengezer pesca Aleksic sul filo del fuorigioco e, davanti a Gollini, non sbaglia segnando l’1-0 per la squadra del Bosforo. I viola hanno una bella reazione e dopo 10 minuti è Jovic che segna di testa sullo spiovente in area di Kouamé dalla destra. Il vantaggio arriva nella ripresa. È il 63’ quando Saponara è bravo a liberarsi sulla sinistra. Sengezer para la conclusione di Kouamé, ma non può nulla sul colpo di testa di Jovic da distanza ravvicinata. È il 2-1 che regala tre punti decisivi per i viola che dovranno ripartire da questo successo anche per poter fare meglio in campionato.

L’allenatore

Non completamente soddisfatto della prestazione Vincenzo Italiano. “Nonostante il gol regalato, abbiamo reagito. Questa è una grande dote. Potevamo segnare di più ma siamo felici e abbiamo reagito al match contro l’Inter. Sapevamo di dover aspettare Jovic. Ora ci sta ripagando con i gol e può ancora migliorare nel legare il gioco. Ad ora siamo felici perché è tornato al gol. Al cambio con Cabral è stato fischiato dalla Curva Fiesole. Credo che non sia stato un gesto polemico quello nel match con l’Inter. Vuole stimoli in più per rendere al meglio e far felice la gente. Vogliamo mandare dentro gli esterni e lavorare in ampiezza coi terzini. Poi a gara in corso – contiuna Italiano – possono cambiare tante cose. Cerchiamo di avere più gente in area, se i ragazzi apprendono questo ragionamento possiamo avere ancora più soluzioni. Diamo man forte agli attaccanti e stiamo raccogliendo adesso. Vogliamo la gente al nostro fianco, può essere la spinta in più per noi”.

Bonus psicologo Inps: quando arriva la graduatoria. Prenotazione online

Chiusa la procedura per fare domanda del bonus psicologo 2022, si attendono adesso le graduatorie e la successiva attivazione della piattaforma online di Inps per la prenotazione delle sessioni di psicoterapia, usufruendo del contributo. Il sostegno, fino a 600 euro, è stato previsto dal decreto Milleproroghe dell’anno scorso, ma sono stati necessari vari passaggi burocratici per la messa in opera. Il periodo delle richieste si è ufficialmente concluso lo scorso 24 ottobre. Vediamo allora quando arriva il bonus psicologo 2022, quando verrà erogato il contributo dall’Inps e come funziona la prenotazione online tramite il voucher.

Quando arriva la graduatoria Inps e quando verrà erogato il bonus psicologo 2022

Per capire se si avrà diritto al bonus psicologo (qui abbiamo spiegato come funziona e le fasce di reddito) bisognerà attendere la pubblicazione delle graduatorie da parte dell’Inps, approvazione che arriverà entro il 7 dicembre 2022, ha fatto sapere l’istituto di previdenza: il contributo infatti verrà erogato in base ai fondi disponibili.

Sarà data priorità a chi a un Isee più basso e, a parità di Isee, farà fede l’ordine cronologico di presentazione della domanda. L’Inps pubblicherà diverse graduatoriae, una per ogni Regione (o Provincia autonoma). I beneficiari saranno avvisati direttamente e a loro sarà comunicato un codice univoco, da usare per usufruire dell’aiuto economico.

La scadenza del bonus psicologo (nel 2023)

Ecco quando scade il bonus psicologo 2022: dal momento in cui arriva la pubblicazione della graduatoria regionale da parte dell’Inps, chi avrà ricevuto il contributo avrà 180 giorni di tempo per usufruirne presso gli psicologi aderenti, tramite la piattaforma di prenotazione online dell’Inps. In pratica si tratta di un voucher a scalare.

Di fatto si potrà quindi utilizzare entro la prima metà del 2023. Passati i 6 mesi, il codice sarà annullato e le risorse eventualmente non utilizzate dal singolo utente saranno riassegnate in base all’ordine della graduatoria, secondo quanto previsto dalla circolare dell’Inps. Ricordiamo che l’ammontare totale del bonus dipende dall’Isee, si va da un minimo di 200 euro a un massimo di 600, e che comunque per ogni seduta di psicoterapia saranno erogati non più di 50 euro.

Contributo sessioni psicoterapia: come fare la prenotazione online

La piattaforma online per la prenotazione delle sessioni di psicoterapia, usando il bonus psicologo grazie al codice che l’Inps comunicherà a ogni beneficiario, arriverà l’8 dicembre 2022, quando il sistema sarà attivo e permetterà la conferma da parte dei professionisti aderenti (in Toscana sono quasi 2mila, ha fatto sapere l’ordine regionale degli psicologi). Presto saranno pubblicate dall’istituto previdenziale anche le istruzioni operative per gli specialisti.

Bufera per la foto dell’influencer Alexis Mucci agli Uffizi

Grande polemica a Firenze per ciò che è successo agli Uffizi con l’influencer Alexis Mucci (il cui nome reale è Alessia Mucci): la ragazza, insieme all’altra influencer Eva Menta, si sono fatte fotografare con il il seno in bella vista (coperto solo da una maglietta trasparente) agli Uffizi, davanti alla Venere del Botticelli. Dopo gli scatti sono arrivate critiche, in particolare di Fratelli d’Italia.

Lo scandalo per la foto agli Uffizi delle influencer Alexis Mucci ed Eva Menta

In pochi minuti le foto agli Uffizi dell’influncer Alexis Mucci hanno fatto il giro del web. Il capogruppo di Fdi a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi ha detto che la Venere del Botticelli non può essere usata da costoro per “uno spot indecente. E mi pare strano che i custodi non se ne siano accorti, e che, a distanza di diverse ore, al direttore Schmidt non siano arrivate le indegne immagini delle due sexy influencer”.

A stretto giro è arrivata anche la replica degli Uffizi. “Le immagini sono state subito segnalate e il museo si è immediatamente  attivato per richiedere la rimozione delle immagini non autorizzate ad Instagram”. Gli Uffizi hanno le idee chiare su come sono andate le cose: “le due persone sono entrate al museo con le giacche chiuse, e si sono guardate bene, poi aprendole, di rimanere fuori dalla visuale dei custodi: altrimenti sarebbero state accompagnate fuori dal museo, come è avvenuto negli altri analoghi rari casi avvenuti negli ultimi anni”.

Cosa ha scritto Alexis Mucci dopo la foto

L’influencer Alexix Mucci, stanotte, dopo la foto degli Uffici ha voluto poi fare una precisazione su Instagram parlando di situazione che è sfuggita di mano e che sta diventando “frustrante contenerla”. Mucci ha preso la decisione di archiviare il post “per far calmare le acque” almeno finché la situazione non rientri. Una ammissione di colpa? No, spiega Mucci, secondo cui quel gesto è creativo e non denigratorio. Le polemiche sono destinate a non finire.

Caro-energia: presidio a Firenze, le cooperative chiedono interventi urgenti

Il caro-energia peserà sui bilanci 2022 delle imprese cooperative per 190 milioni di euro e, solo per quanto riguarda il settore del welfare, senza interventi da parte del governo e della Regione gli aumenti di luce, gas e combustibili aumenteranno di sei volte e mezzo le spese per le cooperative sociali (+651%), mettendo a rischio la tenuta del sistema. È  quanto emerge da un’analisi a campione condotta da Legacoop Toscana, che ha organizzato oggi pomeriggio – 26 ottobre – un presidio davanti alla Prefettura di Firenze per chiedere azioni urgenti. “Non ci stiamo più!” è il grido di allarme lanciato da presidenti, soci e lavoratori delle cooperative aderenti all’associazione.

Le richieste delle cooperative contro il caro-energia

In particolare Legacoop Toscana ha presentato tre richieste al nuovo governo e alla Regione Toscana: ristori per gli aumenti dei costi energetici, gare d’appalto con basi d’asta dignitose, provvedimenti per la revisione dei prezzi dei servizi in appalto in essere. “Le cooperative in questi anni si sono trovate a fronteggiare una serie di strette ai capitolati di appalto – sottolinea il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini –. Poi è arrivato il Covid-19 e durante l’emergenza sanitaria, nonostante enormi difficoltà, i soci e i lavoratori non si sono tirati indietro continuando a garantire ogni giorno servizi fondamentali in settori essenziali: nel sociosanitario ed educativo, nella logistica, nei trasporti, nel manifatturiero, nelle pulizie. Gli aumenti dei costi per l’energia rischiano però ora di incidere in maniera irreparabile sui bilanci delle imprese, per questo chiediamo alle istituzioni di intervenire immediatamente”.

In sintesi, Legacoop Toscana chiede ristori per fronteggiare gli aumenti dei costi energetici, ma anche una revisione del sistema degli appalti. “Non si possono bandire gare di assegnazione dei lavori con basi d’asta insostenibili e non si può non procedere ad una revisione dei prezzi negli appalti di servizi – chiarisce il presidente di Legacoop nazionale Mauro Lusetti, presente al sit-in fiorentino – Per le imprese corrette e rispettose delle leggi e dei diritti sociali, come le nostre cooperative, non è più accettabile vedersi costrette a scaricare sui lavoratori il peso di costi ormai insostenibili”.

Legacoop toscana presidio

Azioni europee e nazionali

Dalle cooperative arriva poi un appello all’esecutivo Meloni che si è appena insediato, perché affronti il tema del caro-energia su più fronti. “Chiediamo al nuovo governo misure all’altezza della situazione – continua Lusetti – agendo a livello sia europeo, chiedendo ad esempio una replica del modello SURE per ristorare famiglie e imprese, sia nazionale, definendo ulteriori interventi di tassazione degli extra profitti delle imprese energetiche e misure per spalmare su tempi più lunghi i costi delle bollette“.

La Fiorentina deve vincere e con una goleada per andare avanti in Europa

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Dopo la sconfitta subita negli ultimi secondi in campionato, ad opera dell’Inter, la Fiorentina torna in campo per il penultimo turno della fase a gironi di Europa League contro il Basaksehir Istanbul. La situazione del girone A vede i viola al secondo posto con 7 punti proprio dietro al Basaksehir, ancora imbattuto con 10 punti (3 vittorie, 1 pareggio).

Le probabili formazioni

La Fiorentina vuole vendicare la sconfitta dell’andata per 3-0 in Turchia e stavolta Italiano potrebbe affidarsi ancora Gollini in porta al posto di Terracciano. Una chance per il portiere che proprio nella gara d’andata favorì una delle reti turche. In difesa Italiano dovrebbe confermare Dodó, Milenkovic, Igor e Biraghi. A centrocampo potrebbero gocare Bonaventura, Amrabat e Duncan, quest’ultimo in ballottaggio con Barak. Tridente offensivo con Ikoné e Kouamé sugli esterni e Jovic unica punta centrale. Sono indisponibili Nico Gonzalez, Castrovilli e Sottil.

L’allenatore del Basaksehir, ex giocatore dell’Inter, Belozoglu Emre dovrebbe proporre Sengezer in porta, difesa a quattro con Caicara, Touba, Ndayishimiye e Kaldirim, il trio di centrocampo sarà composto da Aleksic, Biglia e Ozkan. In attacco Traore, Okaka e Chouiar.

I miei Uffizi, gratis il libro sulla Galleria

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C’è solo un giorno di tempo per riuscire ad avere gratis il libro “I miei Uffizi”, volume dedicato alla galleria più celebre di Firenze (e non solo) scritto dal direttore Eike Schmidt e dalla giornalista Elisabetta Berti.

L’iniziativa editoriale, a cura del quotidiano Repubblica, vedrà omaggiare tutti i lettori del giornale con questo libro – di 168 pagine – che racconta i lati meno conosciuti degli Uffizi, il museo italiano più visitato in assoluto.

I miei Uffizi, libro “gratis” con il quotidiano

Basterà chiedere al proprio edicolante di fiducia e ci si vedrà consegnare, in abbinamento al quotidiano La Repubblica, il libro “I miei Uffizi”, ma attenzione, l’iniziativa è valida solo per la giornata di giovedì 27 ottobre 2022.

Il volume, in regalo a chi acquista Repubblica nelle edicole toscane, è curato dalla giornalista Elisabetta Berti, che ha avuto come guida d’eccezione nel suo cammino alla scoperta degli Uffizi il direttore Eike Schmidt, che l’ha invitata, invitando così anche il lettore, a “Lasciarsi guidare dai propri occhi” nella scoperta di questa incredibile galleria.

I miei uffizi libro gratis cover
La copertina del volume “I miei Uffizi”

Schmidt accompagna il lettore in una passeggiata all’insegna dell’emozione, che non si ferma ai soli capolavori iconici che hanno reso la collezione degli Uffizi famosa in tutto il mando, ma anzi guida il lettore-visitatore alla scoperta delle opere meno note ma non per questo meno importanti. Dalla “Tebaide” di Beato Angelico, definito “il quadro più amato dai bambini” perché posto alla loro altezza fino al “Ritratto di giovane” di Lorenzo Lotto o il bellissimo Torso Gaddi, lasciato incompleto. E ancora La Maestà di Cimabue, le “Stimmate” del Maestro della croce 434, le carte geografiche che rappresentano i domini del Granducato di Toscana alla fine del Cinquecento fino alla nuova sala di Michelangelo e non solo.

Il progetto editoriale è stato reso possibile grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio Firenze, Coop.Fi e Unicredit.

 

Eccesso velocità e punti patente: seconda multa se non compili il modulo

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Se siete tra gli automobilisti che nelle ultime settimane si sono visti arrivare una multa per eccesso di velocità, perché pizzicati dai nuovi autovelox, fate attenzione al verbale di notifica: se è prevista una decurtazione dei punti della patente, siete tenuti alla comunicazione dei dati del conducente e la mancata compilazione del modulo può costare molto cara. Infatti il Codice della strada prevede una sanzione che può arrivare a un massimo di 1.168 euro per chi si scorda di dichiarare chi era alla guida nel momento dell’infrazione.

Quanti punti vengono decurtati per l’eccesso di velocità? La tabella

La prima cosa da fare è quindi leggere attentamente il verbale e controllare se è prevista una decurtazione dei punti per eccesso di velocità (in questo caso si troverà allegato un modulo per la comunicazione dei dati del conducente). Per quanto riguarda le infrazioni rilevate con autovelox e velocar, fissi e mobili, è previsto un margine di tolleranza di 5 chilometri orari fino a 100 km/h e del 5% sopra questa soglia. La multa viene calcolata sulla differenza tra la velocità rilevata e il margine di tolleranza.

Per chiarire facciamo due esempi concreti. Quando su una strada urbana si circola a 55 km/h non si incappa in sanzioni (limite di 50 km/h più il margine di tolleranza di 5 km/h), se invece si viaggia a 56 km/h si dovrà pagare una contravvenzione che è calcolata come se l’automobilista fosse stato sorpreso a 51 chilometri orari. Dunque 41 euro (ridotti del 30% se si paga entro 5 giorni) più 15 euro di spese di notifica.

Tenendo presenti questi margini di tolleranza, ecco quanti punti sulla patente vengono decurtati in caso di eccesso di velocità:

  • entro 10 km/h dal limite di velocità – non vengono tolti punti
    multa da 41 euro a 168 euro
  • dagli 11 ai 40 km/h sopra il limite di velocità – vengono sottratti 3 punti sulla patente
    multa da 41 euro a 168 euro
  • dai 41 ai 60 km/h di eccesso di velocità – decurtazione di 6 punti più la sospensione della patente da 1 a 3 mesi;
    multa da 527 a 2.108 euro
  • oltre a 60 km/h – vengono tolti 10 punti e viene sospesa la patente da 6 mesi a un anno
    multa da 821 a 3.287 euro

Le multe sono aumentate di un terzo se l’infrazione avviene di notte, dalle ore 22 alle 7. Inoltre sopra i 40 km/h di eccesso di velocità, se si ripete l’infrazione nell’arco di due anni sono previste ulteriori conseguenze per la cosiddetta “recidiva”: sospensione della patente da 8 a 18 mesi (tra i 40 e i 60 km/h oltre il limite); revoca della patente (oltre i 60 km/h).

Eccesso di velocità: il modulo e la multa per mancata comunicazione dei dati del conducente

Se la violazione per eccesso di velocità non può essere contesta sul momento (come succede per gli autovelox), la multa arriverà a casa dell’intestatario del veicolo entro 90 giorni dall’accertamento. Nel caso sia prevista una decurtazione dei punti della patente, il cittadino è tenuto alla comunicazione dei dati del conducente alla guida del mezzo, al momento dell’infrazione, entro 60 giorni dalla notifica della sanzione: passato questo termine, scatta la procedura per la mancata o omessa comunicazione, con una seconda multa.

L’invio può essere fatto nelle modalità specificate nella notifica, ossia via raccomandata, via Pec o consegnando di persona il documento agli uffici della Polizia municipale o delle autorità di Polizia che inviano la multa. Se in questo periodo di due mesi non viene compilato il modulo, allegato al verbale per eccesso di velocità, si vedrà arrivare a casa entro 90 giorni dalla scadenza una seconda multa (per cui non si può presentare ricorso, se sono stati rispettati i termini per la consegna, come spiega l’Aduc) che va da un minimo di 292 euro a un massimo di 1.168 euro, a cui vanno aggiunte le spese di notifica. Il cittadino quindi, nel caso non avesse abbastanza punti sulla patente, è libero di non comunicare i dati di chi era alla guida al momento della violazione: non scatterà la decurtazione dei punti, ma bisognerà pagare l’ulteriore multa che arriverà a casa.

4 “segreti” su Dietrofront, la statua di Porta Romana

Se vi è capitato di passare da Porta Romana a Firenze, non potrete certo non aver notato la colossale statua in marmo ocra al centro della rotonda. Le scuole di pensiero su questa grande scultura sono opposte: o la ami, oppure la odi. Tutto qui, non esistono vie di mezzo. Tuttavia, qualunque sia il vostro parere, mi chiedevo quanti di voi conoscessero la sua storia e l’artista che l’ha realizzata. In questa guida, vi racconterò 4 curiosità in merito a questo bizzarro colosso, punto di riferimento per turisti e cittadini, che cela dietro di sé un significato da lasciare il fiato sospeso.

1. Le origini della scultura “Dietrofront” a Porta Romana: perché si chiama così?

Partiamo dalle basi: chi l’ha realizzata e in quale occasione? Nel 1984 si è tenuta al Forte Belvedere di Firenze una mostra personale di Michelangelo Pistoletto. Per l’occasione, è stata realizzata proprio questa statua che prende il nome di “Dietrofront” e che ancora oggi si trova a Porta Romana, limite dell’antica cerchia muraria fiorentina. Curioso è il fatto che i fiorentini l’abbiano ironicamente definita “donna con il mal di testa” e “squilibrata” a causa dall’enorme masso che è costretta a portare sopra la propria testa, ma ora che ci penso meglio, cos’è quel peso?

2. La statua di Porta Romana e il suo significato per Firenze

La colossale statua, alta sei metri e lunga quattro, raffigura una donna in piedi che sorregge non un masso, bensì un’altra donna, in bilico e di dimensioni minori. Una composizione del genere, infatti, resiste allo scorrere del tempo grazie a una struttura metallica interna che la sorregge. Le due figure, femminili e perpendicolari tra loro, guardano in direzioni opposte: quella in verticale punta i suoi occhi verso via Senese (in direzione di Roma); mentre l’altra, in orizzontale, rivolge il suo sguardo verso via Romana, attraverso l’ingresso della porta.

Come mai? L’artista Michelangelo Pistoletto voleva in questo modo simboleggiare il doppio movimento compiuto da Firenze, e incarnato in questo caso dalla figura della donna, durante i secoli: da una parte, l’apertura verso il mondo (l’uscita da Porta Romana), anche in termini di progresso culturale e scientifico; e dall’altra, lo sguardo al passato, definito da Pistoletto nel 2010: “un ritorno della modernità verso Firenze, dal viaggio nel mondo”. La costante tensione generata da queste due figure che rivolgono lo sguardo in direzioni opposte, rappresenterebbe quindi il contrasto e la circolarità tra passato e futuro: concetto che svilupperà ulteriormente, e in modo differente, nelle sue opere future.

scultura Pistoletto Firenze Porta Romana

3. L’artista autore di “Dietrofront” è Michelangelo Pistoletto

Nato a Biella nel 1933, Michelangelo Pistoletto è considerato uno dei maggiori esponenti dell’arte povera italiana, corrente artistica che si serve appunto di materiali poveri e grezzi per raggiungere la cosiddetta “antiform”, ovvero la negazione della forma, rifiutando l’organizzazione armonica dell’opera d’arte. Dopo una lunga e prestigiosa carriera, oggi le sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea: dal Reina Sofia di Madrid fino al MoMa di New York, passando per il Tate di Londra e il Pompidou di Parigi.

4. Incidenti… di percorso

Nei primi anni Novanta, la statua “Dietrofront” subì un violentissimo urto da parte di un’automobile che proveniva a tutta velocità da via Senese, verso Porta Romana. In occasione del restauro, avviato nel 1996, si approfittò anche per una pulitura dai danni causati dallo sporco dovuto a pioggia e smog. La statua ha subito un secondo restauro nel 2016, dato che presentava macchie e patine biologiche, e alcuni distacchi nella zona della spalla sinistra. Durante l’intervento, è stata effettuata una pulitura con rimozione di alghe e licheni, è stata eseguita la stuccatura di micro fessure e parti mancanti, la stesura di una protezione superficiale, e infine è stato effettuato il controllo della struttura portante in acciaio.

La ruota panoramica a Firenze per Natale 2022 è una possibilità

La ruota panoramica a Firenze potrebbe tornare per il Natale 2022, come successo l’anno scorso. Ad ora siamo nel campo della possibilità perché non si conosce il nome del nuovo soprintendente – ed è la soprintendenza che deve il via libera – e quindi non c’è stato un incontro col sindaco Dario Nardella. Lo stesso Nardella però, intervistato da Lady Radio, ha auspicato il ritorno della ruota.

La ruota panoramica a Firenze anche nel 2022: attrazione e più sicurezza

La ruota panoramica a Firenze significa due cose: un’attrazione in più per i turisti in una città che offre tante cose. E una maggior sicurezza per i fiorentini perché è ovvio che in quell’area i margini di manovra di personaggi poco raccomandabili sono minimi, visto che ci sono luci e la polizia municipale a presidiare il territorio. L’anno scorso la ruota panoramica era stata inserita nella zona della Fortezza da Basso, vedremo se anche per questo Natale sarà uguale. Di certo la situazione era migliorata: tra attrazioni e telecamere (solo alle Cascine ne arriveranno altre 40 in modo da potenziare al massimo la sorveglianza), Firenze vuole dare l’immagine di sicurezza.

Le dichiarazioni di Nardella

Il sindaco Nardella ha aperto alla ruota panoramica: è sempre stato favorevole a questo progetto. E se prima era stato ostacolato, anche dalla soprintendenza (i rapporti con l’ex soprintendente Pessina non erano eccezionali), adesso il primo cittadino si augura che “ci sia la disponibilità della nuova soprintendenza”. La ruota, ha spiegato Nardella, è stata una risposta ai problemi di sicurezza e di degrado di quella zona. “Non bastano – ha spiegato – solo le forze dell’ordine per combattere sicurezza e degrado ma occorre popolare i luoghi pubblici, farli vivere”. Il sindaco di Firenze ha detto che, appena ci sarà il nuovo soprintendente, chiederà subito un incontro anche perché le questioni sul tavolo sono tantissime.