Lo sciopero dei treni in Toscana il 9 settembre 2022 coinvolgerà il personale di Trenitalia e quello di Italo. È quanto hanno annunciato insieme Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa “per gravi eventi lesivi della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori”. L’agitazione di 8 ore è stata indetta a livello nazionale e naturalmente riguarda anche la nostra regione. Coinvolgerà capitreno, macchinisti, personale di assistenza a bordo.
Le motivazioni e l’orario dello sciopero dei treni in Toscana del 9 settembre 2022
Anche in Toscana lo sciopero dei treni andrà dalle ore 9 alle 17. Troppi rischi per i dipendenti, pericoli di sicurezza. Per questo è stato deciso di fermarsi. La Fit Cgil Toscana ha sottolineato che anche in regione la situazione per le aggressioni al personale sui treni “non è più sostenibile. La salute e la sicurezza sul lavoro sono una priorità che deve valere anche per queste categorie. Chiediamo alle aziende di fare la propria parte e interessarsi della questione”.
Anche la Uiltrasporti Toscana lancia l’allarme. “Il personale è fatto oggetto quotidianamente di gesti che ne mettono a rischio l’incolumità e la sicurezza – dice Leonardo Mugnaini della Uiltrasporti Toscana – A bordo dei treni non è l’unico luogo dove avvengono certi comportamenti. Qualche giorno fa, per esempio, una lavoratrice e un lavoratore della protezione aziendale del Gruppo Fs sono stati aggrediti a Santa Maria Novella da una persona che ha dato in escandescenze”.
La lista dei treni garantiti da Trenitalia e Italo per lo sciopero
Lo sciopero dei treni in Toscana per il 9 settembre porterà certamente a disagi, ma alcuni treni saranno comunque garantiti. Per quanto riguarda Trenitalia la lista prevede diversi convogli regionali comunque in partenza (qui la griglia completa), lo stesso vale per quelli nazionali, a lunga percorrenza. Anche Italo, che opera solo con treni di alta velocità, ha pubblicato una lista con i convogli garantiti.
Dopo aver vinto i playoff la Fiorentina inizia, con la fase a gironi, la nuova avventura europea in Conference League. Con Villareal e West Ham i viola si presentano tra le squadre più forti della competizione. Il Riga, in frenata nel suo campionato nazionale (quattro punti nelle ultime quattro gare e terza piazza in graduatoria), si presenta all’appuntamento dopo essere stato estromesso dalle qualificazioni di Champions League (sconfitto ai rigori dall’Helsinki) e grazie alle affermazioni nel doppio confronto degli spareggi ottenute contro gli scozzesi dell’Hibernian ed i nordirlandesi del Linfield. Vincenzo Italiano non ha inserito nella lista dei convocati né Nico Gonzalez, né Milenkovic.
Le probabili formazioni di Fiorentina – Riga
In porta tornerà Gollini che proseguirà tutta la stagione ad alternarsi con Terracciano. In difesa, fuori Milenkovic per infortunio e Igor per squalifica, spazio a Martinez Quarta e Ranieri, con Venuti (o Dodò) sulla destra e Terzic che farà rifiatare Biraghi sulla sinistra. A centrocampo mancherà Duncan e dunque spazio a Mandragora affiancato da Bonaventura e Zurkowski. Pronti ad entrare Barak e Maleh. In attacco Cabral al centro con Saponara sulla sinistra e Nico Gonzalez a destra anche se Italiano potrebbe scegliere, alla fine, anche Ikoné.
L’allenatore del Riga Morosz si affiderà a Steinbors tra i pali, con il serbo Vlalukin ed il ceco Mares esterni e la coppia centrale formata da Maksimenko e Dubra. A centrocampo dovrebbero giocare Jatta e Zaleiko con Panic al centro. In attacco ci saranno Ilic supportato da Deocleciano e Simkovic. Qui dove vedere la partita di Conference League Fiorentina – Riga.
La mappa della tramvia di oggi e delle future linee che collegheranno Firenze con Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, ma anche gli aggiornamenti sui lavori in corso, quelli che porteranno i vagoni fino a piazza San Marco, tutto in un solo sito. È online il nuovo portale realizzato dal Comune di Firenze per raccogliere le informazioni utili su questo mezzo di trasporto veloce ed ecologico che negli ultimi anni ha cambiato il modo di spostarsi in città. Una vera e propria guida alla tramvia, di facile utilizzo da parte degli utenti, creata in collaborazione con Regione Toscana, Firenze Smart, Gest e Autolinee Toscane.
Com’è fatto il nuovo sito sulla tramvia di Firenze: una grande mappa online
Il portale, consultabile all’indirizzo www.firenzetramvia.it, fin dalla sua homepage riporta la mappa dell’intero sistema tramviario fiorentino, presente e futuro: accanto alle due linee attive (T1 Villa Costanza – Careggi e T2 Peretola – Piazza dell’Unità) si trovano i prossimi sviluppi come la linea 4 Leopolda – Le Piagge (con il successivo allungamento a Campi Bisenzio), la linea 3 da piazza della Libertà a Bagno a Ripoli e Rovezzano, l’estensione della T2 da una parte verso Sesto Fiorentino e dall’altra verso il centro di Firenze.
Sul sito si possono consultare tutti i tracciati, le fermate e anche conoscere la storia della tramvia di Firenze, infrastruttura che è entrata ufficialmente in funzione nel 2010 con il primo tratto tra Scandicci e la stazione Santa Maria Novella. Secondo le stime, in questi anni ha permesso di abbattere del 70% per ogni passeggero la quantità immessa in atmosfera di anidride carbonica.
Per le linee in funzione della tramvia è riportata una mappa interattiva, insieme ai dettagli sull’itinerario e sui tempi di percorrenza, oltre alle statistiche sui passeggeri (più di 12 milioni nei primi 5 mesi del 2022). Per quanto riguarda invece i futuri sviluppi, il portale presenta i progetti, una mappa interattiva delle fermate e le tappe di progettazione. Una volta completato l’intero sistema, la tramvia di Firenze passerà dagli attuali 16,8 chilometri a 44,5 chilometri di lunghezza, collegando i diversi quadranti della città grazie a una serie di percorsi interconnessi tra loro nella zona centrale, da Firenze sud a Sesto Fiorentino, da Scandicci a Rovezzano, da Campi Bisenzio al centro.
I primi interventi a partire durante l’estate sono stati quelli per il tratto Fortezza-San Marco della linea T2, che interessano in queste settimane l’area tra la Fortezza da Basso, piazza della Libertà e piazza San Marco. Proprio allo stato dei cantieri e alle informazioni su deviazioni e chiusure di strade sono dedicate due sezioni del sito www.firenzetramvia.it, che presto proporrà anche una mappa interattiva aggiornata in tempo reale con i provvedimenti per la circolazione. Per restare aggiornati sulla mobilità è possibile inoltre scaricare l’app gratuita del Comune IF Infomobilità Firenze.
Intanto, in occasione della partenza dei lavori, il Comune di Firenze ha lanciato la campagna di comunicazione “Tramvia Ovunque Firenze” per illustrare le novità che saranno introdotte dai nuovi interventi. Il percorso in via di realizzazione, dalla Fortezza da Basso a piazza della Libertà fino a San Marco, sarà lungo 2 chilometri e mezzo, con 6 fermate, e completerà la “mappa” della linea 2 che così collegherà l’aeroporto di Firenze a piazza dell’Unità per arrivare infine al centro storico, continuando prima sui binari oggi utilizzati solo dalla linea 1 e poi sul futuro tracciato Fortezza – Libertà – San Marco.
Sono partite le richieste del Bonus trasporti anche in Toscana, per richiedere fino a 60 euro di “sconto” da usare per acquistare l’abbonamento di Autolinee Toscane, la Spa che è gestore unico in tutta la regione del trasporto pubblico locale su gomma (a cui fanno capo ad esempio i bus gestiti un tempo da Ataf). La domanda può essere fatta subito, ma per usare il voucher bisognerà aspettare qualche settimana, ha comunicato l’azienda, anche per l’abbonamento annuale per studenti. Ma vediamo come funziona la domanda online per il Bonus trasporti 2022 in Toscana e come utilizzarlo sul sito di Autolinee toscane.
Il sito per richiedere il Bonus trasporti 2022 da 60 euro
Come per tutti gli altri gestori del trasporto locale, tra cui Trenitalia, basta collegarsi al sito ufficiale del Bonus trasporti 2022 predisposto dal Ministero del Lavoro all’indirizzo bonustrasporti.lavoro.gov.it. Per accedere bisogna essere in possesso delle credenziali Spid oppure della CIE, la carta di identità elettronica. Una volta entrati è necessario cliccare sul pulsante “Richiedi bonus”, confermare i propri dati o immettere quelli del minore a carico per cui si vuole richiedere il buono e selezionare la cifra dell’agevolazione (fino a un massimo di 60 euro). Il requisito essenziale è avere un reddito lordo annuale non superiore a 35.000 euro nel 2021 (qui spieghiamo nel dettaglio come funziona il bonus trasporti).
Come fare domanda online del Bonus trasporti 2022 per l’abbonamento di Autolinee Toscane
Per fare domanda online del Bonus trasporti 2022 in Toscana, utilizzabile per l’abbonamento annuale o per gli abbonamenti mensili, è necessario inserire il codice del gestore, che nel caso di Autolinee Toscane è “AutolineeToscane Spa” (il codice precedente era “Toscane Spa”), attenzione a non selezionare la voce “Rti consorzio Mas + (mandataria) Autolinee Toscane” perché fa riferimento a un altro gestore. Allo stesso modo non saranno validi i buoni con nomi di vecchi gestori del servizio pubblico, ma solo quelli con il codice “Autolinee Toscane Spa” oppure “Toscane Spa”.
Il voucher infatti è nominativo e può essere speso solo nel gestore selezionato. Se si è sbagliato non resta che annullare il bonus, andando nella scheda “Visualizza bonus” e cliccando sopra l’icona a forma di cestino. Poi andrà richiesto un nuovo buono. È consentito infatti fare domanda solo di un voucher ogni mese.
La campagna del Ministero del Lavoro sul Bonus Trasporti
Bonus trasporti: come utilizzarlo in Toscana per l’abbonamento mensile e annuale
Il bonus trasporti di massimo 60 euro può essere usato per richiedere uno sconto sull’abbonamento entro la fine del mese di rilascio del voucher (in questo caso entro il 30 settembre 2022) anche per comprare un abbonamento con validità dal mese successivo: nel caso di Autolinee Toscane l’azienda ha fatto sapere come e quando utilizzarlo sul sito shop.at-bus.it, precisando quanto comunicato il 1° settembre.
Abbonamenti mensili per i trasporti pubblici su gomma in Toscana – il bonus potrà essere usato dal 26 settembre 2022 per comprare l’abbonamento mensile di ottobre di Autolinee Toscane;
Abbonamenti trimestrali – il bonus potrà essere usato dal 26 settembre per comprare l’abbonamento trimestrale di ottobre, novembre e dicembre 2022;
Abbonamento annuale 12 mesi (studenti, urbano ed extraurbano) – il bonus trasporti in Toscana potrà essere usato dal 15 al 25 settembre per comprare gli abbonamenti annuali di Autolinee Toscane validi da settembre*
Abbonamento extraurbano 10 mesi studenti – il voucher può essere usato dal 15 al 25 settembre*
* Nel caso degli abbonamenti annuali (studenti, urbano ed extraurbano) dal 2 al 15 settembre si potrà viaggiare a bordo dei mezzi di Autolinee Toscane portando con sé la copia (stampata o su cellulare) del bonus trasporti e la tessera sanitaria o la carta di identità, mail il proprio codice fiscale dovrà essere registrato sul sito shop.at-bus.it. In caso contrario si rischierà la multa.
Fino a esaurimento dei fondi, con la stessa procedura ogni cittadino potrà richiedere un buono ogni mese fino a dicembre.
Accelerare sulla tramvia di Firenze, sui lavori in viale Milton e sull’intera nuova linea Fortezza-San Marco. Recuperare i ritardi della cosiddetta ‘fase 0’ che doveva essere tranquilla e che invece si è rivelata già complicata. Il Comune, dopo la sfuriata (comprensibile) dell’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, ha impostato un nuovo cronoprogramma la cosiddetta Variante al centro storico.
Il cronoprogramma
Il ritardo accumulato sarà recuperato in 14 mesi, spiegano da Palazzo Vecchio. “Forse anche meno”, assicurano. E da ora in poi l’obiettivo deve essere quello di non perdere più tempo. Sia sui lavori della tramvia in viale Milton che sull’intera linea. Proprio su viale Milton, dopo le lavorazioni sui marciapiedi lato Mugnone saranno realizzate quelle sui marciapiedi e sosta lato opposto in modo da completare il tratto interessato entro il 23 settembre 2022 e restituire tutti gli spazi di sosta in quel tratto.
Non solo i lavori della tramvia in viale Milton
Una volta terminata quella prima fase, i lavori della tramvia in viale Milton si sposteranno sull’altro tratto, sempre sulle stesse modalità e con termine dei lavori previsto per il 19 ottobre. Tra le criticità emerse nella riunione che il Comune ha avuto con Tram spa e le ditte incaricate di svolgere i lavori anche quella relativa a piazza San Marco. In particolare sulla realizzazione degli scambi prefabbricati in corrispondenza di via Cesare Battisti e lato opposto su via Arazzieri. In questo caso è stato stabilito che i lavori saranno realizzati nel periodo estivo e non contemporaneamente (come era previsto), così da favorire il trasporto pubblico.
Tramvia Fortezza-Libertà-San Marco: i dettagli
La mappa del sistema tramviario sarà lungo 2,5 chilometri. Sono previste sei fermate: Lavagnini, Poliziano, Parterre, Cavour A, San Marco e Cavour R. Si tratta di uno sviluppo del percorso della T2 che sarà collegata col cuore del centro storico e poi alla linea per Bagno a Ripoli, il cui capolinea sorgerà proprio in piazza della Libertà. Intanto il Comune ha lanciato un nuovo sito www.firenzetramvia.it, anche per informare sui nuovi cantieri.
Il Montecarla, storico locale notturno di Firenze, è stato chiuso. Definitivamente. Troppo spaccio di droga (e quindi poca sicurezza) dentro le sale del club in via de’ Bardi nella zona di San Niccolò: un ultimo episodio che segue una lista lunga ed è per questo che la decisione del Comune è stata quella di revocare la licenza.
La chiusura del Montecarla a Firenze: perché è stato chiuso il locale
Alla fine il Comune ha scelto di revocare la licenza. E così il Montecarla, a Firenze, resterà chiuso: questo accade dopo anni di chiusure forzate in via temporanea del locale, controlli, segnalazioni dei residenti, clienti ‘presi’ con sostanze tossiche. In ordine di tempo lo scorso 29 agosto aveva già avuto una sospensione. Poi nel luglio scorso e così se si torna indietro nel tempo. “C’è un problema di sicurezza”, è stato spiegato.
La mancata sicurezza del Montecarla deriva dal fatto che fosse considerato un luogo dove trovare droga. Un paio di mesi fa erano stati scoperti due uomini con della cocaina, erano stati trovati grammi di stupefacenti sui divani. Per tutti questi motivi la direzione attività economiche del Comune di Firenze ha deciso: il Montecarla rimarrà chiuso. E stavolta si tratta della fine definitiva. D’altronde la lista di attività illecite era lunga: nel 2018 addirittura era stata molestata in bagno una ragazza mentre festeggiava il compleanno. Anche in questo caso si era fatto il pieno di droga. Ora non accadrà più. Al Montecarla trascorse l’ultima notte anche Ashley Olsen, la statunitense che venne uccisa nel 2016 dal pierre senegalese Chelkh Diaw.
Le parole dell’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese
L’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese, in riferimento alla chiusura del Montecarla in città (qui la nota del Comune sulla vicenda), ha detto che si tratta di un provvedimento forte ma necessario che va nella direzione giusta, quella della legalità. Albanese ha ricordato che la polizia municipale è quotidianamente impegnata in un faticoso lavoro di presidio e di controllo del territorio, affinché possa essere garantita al meglio la sicurezza urbana dei nostri cittadini. Secondo Albanese “violazioni così gravi devono avere risposte nette e chiare”.
Con Il Respiro dei sogni, MAD Murate Art District apre le porte dell’inconscio collettivo grazie all’opera generativa e interattiva di Jacopo Baboni Schilingi. La mostra, co-curata da Valentina Gensini e Renata Summo O’Connell, inaugurerà giovedì 8 settembre al Terzo Giardino per poi spostarsi dal giorno dopo, fino al 15 ottobre, negli spazi di MAD in Piazza delle Murate, Firenze.
Mostre, MAD promuove la centralità del sogno e delle giovani generazioni di Firenze
Un progetto di lunga gestazione, quello de Il Respiro dei sogni, che ha coinvolto attivamente i luoghi, i cittadini e le cittadine del territorio all’interno di una complessa installazione audio-visiva. Secondo Jacopo Baboni Schilingi, la produzione artistica e quella onirica sono strumenti di resistenza all’analisi, al tentativo di decifrare i codici e di ostentarne la spiegazione; l’inspiegabile infatti rappresenta per l’artista una dimensione necessaria, da proteggere e tutelare poiché salva da qualsiasi tipo di giudizio. “Nel sogno non esiste il giusto o lo sbagliato, tutto è possibile e di fronte a questa condizione siamo tutti uguali. Cercavo qualcosa che potesse appartenere a ogni individuo. Ed ecco l’onirico, un’attività inconscia che non ha età”, racconta Baboni nell’introdurre il lungo lavoro realizzato per MAD.
La residenza di lungo periodo ha permesso all’artista di abitare la città e di trovare una forte intesa con le giovani generazioni. Grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, studenti e studentesse hanno avuto la possibilità di accedere a un percorso di lezioni e masterclass, supportando l’artista nelle fasi progettuali, creative e di produzione.
Jacopo Baboni Schilingi – Courtesy dell’artista
Un’opportunità accolta e sostenuta fortemente anche dalle istituzioni. Alessia Bettini, Vice Sindaca nonché Assessora alla Cultura del Comune di Firenze, ha evidenziato la crucialità di questa operazione, ovvero “del trasferimento di un patrimonio esperienziale e di un forte legame con l’ecosistema culturale agli artisti e alle artiste del territorio”.
Il Respiro dei sogni ha inoltre coinvolto la comunità fiorentina attraverso una call dello scorso maggio che ha permesso all’artista di raccogliere e archiviare i sogni delle persone aderenti all’iniziativa. Per mantenere l’anonimato, la restituzione finale di questo flusso inconscio viene interpretata dalle voci di Cristina Abati e Riccardo Rombi. Talvolta esposti freddamente, talvolta vissuti con intensità, i sussurri, le confessioni e le visioni oniriche dei cittadini e delle cittadine entrano a far parte di questo complesso corpo audio-visivo che abita i diversi spazi di MAD, e non solo.
Due spazi rigenerati di Firenze, dal Terzo Giardino al MAD
L’interazione con il Terzo Giardino costituisce un altro elemento di forte interesse del progetto e della ricerca di Jacopo Baboni Schlingi. L’area verde che si estende su Lungarno Serristori, ai piedi del fiume Arno, rappresenta per l’artista un luogo di perfetto equilibrio tra natura naturata e naturante, ovvero un ambiente dove l’intervento umano sul paesaggio è significativo ma esente da prepotenza o eccessiva ingerenza. Il Terzo Giardino e Murate Art District hanno in comune l’essere figli di progetti di rigenerazione urbana: il primo era in precedenza un vuoto urbano, incolto e abbandonato; il secondo un ex monastero adibito poi alla funzione detentiva infine sede del centro di produzione artistica contemporanea di proprietà del Comune di Firenze gestito da MUS.E. Oggi entrambi sono rinnovati in modo virtuoso, oggetto di cura quotidiana, entrambi parte di un patrimonio da tutelare, quello culturale e naturalistico.
L’ingresso della sala Anna Banti al MAD Murate Art District con l’installazione di Jacopo Baboni Schilingi
Un crescendo di intensità e interattività
Il percorso pensato da Jacopo Baboni Schilingi per Il Respiro dei sogni è di tipo progressivo. L’ingresso sotto il porticato introduce chi arriva a un ascolto attento e sensibile. Il viaggio a tappe dalla prima alla terza cella intercetta un crescendo di intensità: nell’interpretazione delle voci, prima fredde poi emotive; nel contenuto dell’archivio di visioni collettive che prima si fanno auspici, poi utopie e infine sogni remoti, quasi mostruosi; nella definizione del contenuto visivo, che vede un passaggio da low a high tech. La Sala Anna Banti chiude questo processo di stratificazione con un’installazione generativa e interattiva. Chi accede alla stanza entra in un vero e proprio mondo altro: attraverso un sensore installato al centro dello spazio è possibile plasmare la proiezione audio-video creata dall’artista secondo la sua personale raffigurazione del sogno. Ogni individuo diviene attore, presenza decisiva per la vita dell’opera stessa, direttore di una composizione che restituisce quel carattere enigmatico e inspiegabile verso cui l’artista si rivolge con devozione.
Mostre Firenze, l’artista della residenza di MAD
Jacopo Baboni Schilingi proviene dalla musica cosiddetta “colta”, che unisce la scrittura e l’interattività. La stampa internazionale lo descrive come uno dei compositori più rappresentativi della sua generazione. Le sue produzioni plastiche e musicali sono invitate ed esposte nelle nuove sale dedicate all’arte multidisciplinare che combinano immagini, video, architettura e interazione con il pubblico: Sanlitung Village a Pechino, UniCredit Pavilion a Milano, Grand Palais a Parigi, Nexus Hall a Tokyo, Streaming Museum a New York, ecc. Nel 2015 ha partecipato due volte alla Biennale di Venezia: ha creato la musica per il Padiglione della Turchia Respiro della voce e il concerto per la giornata di chiusura nella Sala delle Armi. Jacopo Baboni Schilingi ha scritto musica per grandi sponsor come Hermès e Samsung. Dal 2015 al 2018, la casa Camille Fournet – Parigi è stata mecenate di Jacopo Baboni Schilingi per la sua installazione ARGO, esposta al Grand Palais di Parigi, nell’ambito della mostra “Artists & Robots”. Dal 2018 al 2020, è stato sponsorizzato dalla casa di Chanel per una serie di residenze, un concerto monografico e una mostra monografica a Tokyo.
L’inaugurazione e la possibile variazione del programma
L’opening de Il Respiro dei sogni si terrà l’8 settembre alle ore 19:00 al Terzo Giardino e sarà visitabile dal giorno successivo MAD Murate Art District, in Piazza delle Murate (Firenze). In caso di maltempo, l’inaugurazione si terrà l’8 settembre al MAD alle ore 18:00 e l’evento al Terzo Giardino sarà spostato al giorno dopo.
Il progetto di Jacopo Baboni Schilingi, curato da Valentina Gensini, direttore artistico di MAD, e Renata Summo O’Connell, Presidente di Artegiro, è finanziato da ANCI, Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, all’interno di LUMEN- Progetto RIVA, ideato e prodotto da MAD, in collaborazione con Artegiro Contemporary Art, Institut Francais, Accademia di Belle Arti di Firenze, Conservatorio Luigi Cherubini, EMI – Ensemble de Musique Interactive, con il contributo di Fondazione CR Firenze.
Dopo mesi di silenzi il presidente della Fiorentina Rocco Commisso torna a parlare. Di passato, presente e soprattutto futuro. Sul passato Commisso ha ringraziato i tifosi, “che ci sono sempre stati vicini”, affermando che ha il sogno di voler vincere lo scudetto ma che ora non “è un obiettivo concreto”. Ha affermato di non essere rimasto contento delle critiche riceveute. E sulla sua salute ha rivelato di aver passato tanti mali ma che la situazione è migliorata tanto che la partenza per l’America è stata posticipata di un mese, rispetto a quanto era stato concordato.
Il Viola Park è in ritardo. Le decisioni sul Franchi
Il centro sportivo della Fiorentinanon sarà inaugurato a dicembre e Rocco Commisso è arrabbiato. “Le cose non stanno andando bene”, commenta. Dice che la villa è completamente allagata dopo l’alluvione che c’è stato ad agosto, il piano sotterraneo era pieno di acqua. Come tempistiche per il Viola Park si va a marzo. Commisso ha parlato anche di un incontro con il sindaco Dario Nardella: “La tramvia non sarà fatta prima di due anni, i parcheggi forse saranno finiti a maggio-giugno – afferma -. I nostri uffici della Mediacom sono stati fatti in 22 mesi. Qui invece siamo in Italia, questa è la burocrazia”.
Sullo stadio Franchi il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha detto che vedrà Arup, vincitore del concorso internazionale per il restyling, tra una settimana, affermando però di non voler mettere un euro se non ha il controllo dell’impianto. Sul tavolo anche la decisione di giocare al Franchi o no durante i lavori.
Rocco Commisso e i soldi investiti nella Fiorentina
Su un aspetto il presidente della Fiorentina Rocco Commisso non vuole proprio sentire critiche. Ed è quello economico. “Quanti soldi ha messo Rocco qui? Esattamente 387 milioni, inclusa la fine del Viola Park – dice -. Negli ultimi mesi l’euro è andato in down. Io ho portato i soldi dall’America in dollari e li ho convertiti quando l’euro era alto. Se io dovessi vendere la Fiorentina perderei 54 milioni in questo momento, il 14%. Conoscete qualcuno che in Italia ha messo 400 milioni come me?”. E poi torna su un concetto già usato, quello delle critiche, affermando di non essere rimasto contento per le critiche, su di lui, l’allenatore Vincenzo Italiano, i giocatori. A Firenze si parla troppo e si fa poco, una delle frasi dette da Commisso.
Rocco Commisso, la squadra e i tifosi della Fiorentina
Sulla squadra Rocco Commisso ha detto di essere felice di vedere la Fiorentina in Europa. L’obiettivo è “fare meglio dell’anno passato però dobbiamo avere pazienza”. Il patron viola si è detto soddisfatto per la non partenza di Kouame: “Il mio messaggio è stato che lui non doveva andare via”, ha detto. Stesso discorso vale per Amrabat e infatti “ora tutti parlano bene di lui”. Su Torreira, andato via dalla Fiorentina alla fine della scorsa stagione tra mille polemiche, “il casino lo ha fatto il procuratore”.
Infine riguardi ai tifosi della Fiorentina il presidente Rocco Commisso è stato chiaro: da sempre contro il razzismo e si deve rispettare i tifosi viola. Il patron ha affermato che quello che ha fatto il tecnico del Napoli Luciano Spalletti “non è accettabile, i fiorentini non meritano di essere visti come razzisti”.
Rimarrà esposta fino al 31 ottobre Mr Arbitrium, la scultura di Emanuele Giannelli raffigurante un uomo alto 5,20 metri appoggiato alla Basilica di San Lorenzo di Firenze: se stia tentando di sorreggerla o di spingerla via lo decideranno i cittadini e i turisti che ne incontrano le fattezze monumentali. Per l’artista infatti, il soggetto protagonista non è l’opera ma l’umanità tutta, invitata ad approcciarsi alla statua come dispositivo di riflessione.
Il progetto e le riflessioni entusiaste dei passanti
Dal Palazzo Mediceo di Seravezza al Duomo di Pietrasanta e Carrara, dalla Basilica di San Michele a Lucca all’Arco della Pace a Milano, fino al Fortino del Forte dei Marmi, la domanda è sempre la stessa: spingere o sostenere? Secondo Emanuele Giannelli, “nel dubbio su quale direzione, filosofica e culturale, prendere, ognuno di noi metterà in campo il proprio “io”, agendo secondo le proprie capacità e la propria coscienza”. Questo margine di interpretazione è stato molto apprezzato dai passanti, curiosi di risolvere l’enigma del gigante; alcuni hanno condiviso considerazioni personali, commenti entusiasti e critiche.
“Mi piace che non si capisca se stia spingendo o sorreggendo la Basilica, mi piace il gioco che crea la sua posizione perché lascia spazio all’immaginazione. L’arte deve fare questo, lasciar pensare chi guarda. Chapeau!” racconta Cinzia, fiorentina appassionata di arte contemporanea, che suggerisce inoltre la somiglianza tra Mr Arbitrium e alcune opere scultoree del tardo futurismo spagnolo.
L’inclinazione della testa rappresenta uno dei dettagli più decisivi per lo studio di questo corpo in tensione: per qualcuno lo sguardo rivolto verso il basso è un riferimento allo sforzo fisico del gigante nel tentativo di raccogliere la forza necessaria per spingere via la Basilica; per altri invece, il capo reclino suggerisce un atteggiamento di affaticamento, di protezione, di sostegno dell’edificio. Per Chiara – studentessa romana fuori sede -, l’azione di sorreggere un’opera architettonica così storica e significativa richiama l’esigenza di prendersi cura dei beni culturali, dell’arte e delle sue manifestazioni.
San Lorenzo e Mr Arbitrium: le critiche costruttive e irriverenti alla scultura gigante
Tra le poche critiche che abbiamo raccolto, Amanda ci chiede di far presente l’assenza di un pannello esplicativo: “Sulla scultura non c’è nessuna didascalia, solo un QR code che purtroppo non è fruibile da tutti. I miei genitori ad esempio hanno una certa età, sono persone curiose che vorrebbero capire qualcosa di più ma non possono perché non hanno i mezzi per farlo. Dal punto di vista museologico, l’opera non è così accessibile purtroppo”. Molti turisti si soffermano anche sul ironico commento lasciato dagli abitanti del rione San Lorenzo, apprezzandone l’irriverenza tutta toscana.
Il foglio, attaccato nei primissimi giorni di settembre adiacente alla statua, riporta una filastrocca canzonatoria che recita: “O Giannelli speriamo un cureggi sennò ci ritrovano a Careggi… ma un era meglio che invece di San Lorenzo a reggé la porta, tu la portavi a Pisa a raddrizzà la torre torta…”. E, in qualche modo, c’è un minimo comune denominatore che unisce questo atto di affissione e il lavoro dell’artista: la provocazione. Con il suo lavoro, Emanuele Giannelli vuole fotografare “un’umanità dubbiosa e caotica”, interrogandosi sulle modalità che ognuno adottare per affrontare le proprie sfide e prendere scelte decisive. Mr Arbitrium non prende posizione, si limita a offrire un interrogativo autentico che le città ospitanti accoglieranno in modo inatteso.
Chi è l’artista di Mr Arbitrium, la scultura appoggiata alla Basilica di San Lorenzo
Romano di origine, trapiantato a Pietrasanta, terra di eccelsi scultori, Giannelli racchiude dentro di sé la classicità della capitale e la geniale provocazione toscana, intesa da lui come una caratteristica positiva, in quanto capace di “provocare emozioni”. Nato a Roma nel 1962, poco prima dei vent’anni si trasferisce a Carrara, capitale del marmo, e nel 1984 si diploma in Scultura all’Accademia di Belle Arti con il massimo dei voti. È in quegli anni che si avvia il progressivo distacco dalle correnti classiche, parallelamente a un sempre più stimolante avvicinamento alla scultura contemporanea.
I complici? La cultura industriale da cui viene sempre più assorbito – la musica industriale ed elettronica, i libri, gli amici, i dischi, i fumetti – il punk come movimento giovanile di protesta, il movimento studentesco e gli scontri politici di fine anni ’70, che vede e vive da vicino, i tanti viaggi d’ispirazione tra Berlino e New York e il periodo vissuto a Londra nell’85. L’artista Giannelli cresce così, sperimentando nuovi materiali e nuove tecniche con impetuosa curiosità e coscienza, ma anche sperimentando il mondo, fino a trovare una sua narrazione, che quasi come un’ossessione ritorna in tutte le sue opere e che vediamo ancora oggi: la figura umana in preda al caos della contemporaneità e alla trasformazione.
Promuovere i servizi educativi per la fascia d’età 0-6 anni anche grazie a politiche di sviluppo congiunto, formare e aggiornare il personale educativo, realizzare proposte educative culturali per avvicinare le giovani generazioni al patrimonio artistico del territorio. Sono questi alcuni degli obiettivi del protocollo di intesa triennale siglato tra Istituto degli Innocenti e Comune di Firenze.
Posti negli asili nido dell’Istituto degli Innocenti per ridurre le liste di attesa
Tra le finalità dell’intesa portare avanti progetti di documentazione e analisi, definire gli aspetti psico-pedagogici dei servizi educativi territoriali, ottimizzare il rapporto fra qualità pedagogica e l’utilizzo sostenibile delle risorse e la loro sperimentazione all’interno dei servizi per la prima infanzia dell’Istituto, sviluppare relazioni e scambi nazionali e internazionali. L’accordo prevede anche l’utilizzo da parte del Comune di Firenze del potenziale di ricettività dei servizi educativi per l’infanzia dell’Istituto degli Innocenti per ridurre le liste di attesa: gli asili nido Trottola, Biglia e Birillo, e il centro educativo integrato 0-6“Girandola” metteranno a disposizione posti per i bambini che fanno parte delle graduatorie comunali.
L’Istituto degli Innocenti – si spiega in una nota – rappresenta il contesto ideale per promuovere le attività di sperimentazione, monitoraggio e ricerca. Al suo interno accoglie in maniera integrata diverse funzioni e servizi rivolti all’infanzia, fra i quali i Centri di Documentazione nazionale e regionale, un’agenzia formativa, il Museo degli Innocenti con la Bottega dei Ragazzi che offre laboratori tematici rivolti a bambini e famiglie, oltre a una rete articolata di servizi educativi composta da tre nidi d’infanzia, un Centro Educativo Integrato 0-6, il nuovo servizio Crescere insieme.
“Un punto di riferimento”
“L’Istituto degli Innocenti è un punto di riferimento storico nella città in tema di tutela e di sviluppo delle potenzialità dell’infanzia – dice Maria Grazia Giuffrida, presidente dell’ente -. Le nostre competenze sono al servizio dei più piccoli e potenziano il sistema di servizi alla prima infanzia. Insieme al Comune condividiamo la stessa attenzione all’educazione, alla cura e alla crescita dei bambini”. La collaborazione tra l’Istituto e l’amministrazione comunale è iniziata dalla metà degli anni ’70, da quando le due realtà operano in continuità allo sviluppo e alla qualificazione del sistema cittadino dei servizi educativi per l’infanzia.