giovedì, 22 Maggio 2025
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Presentati i vincitori del Premio Architettura Toscana

Il Premio Architettura Toscana arriva alla sua terza edizione con ben 140 candidature e cinque categorie. Ecco la lista dei vincitori:  le Officine Gullo House (Firenze), la Scuola Comprensiva di Sant’Albino (Montepulciano, Siena), Ginori 1735 (Sesto Fiorentino, Firenze), il Museo dell’Opera del Duomo (Pisa) e Piazza dell’Isolotto (Firenze).

La mostra dei 20 progetti, vincitori, menzionati e selezionati, resterà aperta al pubblico fino al 22 giugno negli spazi della Palazzina Reale di Piazza della Stazione. È visitabile gratuitamente dal lunedì al sabato con orario 10:00-13:00 e 14:30-19:00, la domenica dalle 14:30 alle 19:00.

Le categorie

Tra le cinque categorie premiate troviamo: opera prima, opera di nuova costruzione, opera di restauro o recupero, opera di allestimenti o interni, opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione. Per questa terza edizione la giuria d’onore è stata composta dagli architetti Gianpiero Venturini, Nicola Di Battista, Gianluca Peluffo, Sofia von Ellrichshausen e la sociologa Daniela Ciaffi. La volontà di premiare un’opera prima è rivolta, appunto, ai giovani architetti che immaginano il futuro della città di Firenze e non solo.

Lo spirito del Premio Architettura Toscana

Il Premio Architettura Toscana non riconosce solo il lavoro dei singoli architetti, ma dell’intera filiera. Infatti unisce i 3 punti della produzione edilizia che vanno a formare un progetto: la committenza, l’impresa e l’architetto. Il fulcro del Premio è dimostrare da un lato l’intraprendenza italiana nei progetti presentati e dall’altro ricordare che l’architettura è un’arte che si lega profondamente al tessuto sociale e culturale di un luogo.

L’architettura rappresenta qui il motore trainante del processo di rinnovamento del territorio toscano. Si parla infatti di un’architettura in chiave più ecologica e sostenibile, con al centro il concetto di comunità. È proprio sotto questa premessa che parte l’idea del Premio Architettura Toscana. Una regione protagonista di grandi opere architettoniche, che dà la possibilità anche ai giovani architetti di finire sotto ai riflettori. I progetti premiati sono opere realizzate nei cinque anni precedenti alla pubblicazione del bando promosso da Consiglio Regionale, Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Architetti.

Per maggiori informazioni visitare il sito web del Premio Architettura Toscana

Pensieri Parole, in libreria le poesie di Domenico Guarino

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“Pensieri Parole”, si intitola così il nuovo libro del giornalista Domenico Guarino, con i disegni di Béatrice de France (Edizioni Effigi). Una raccolta di poesie “necessarie”, per questo periodo turbolento.

Pensieri Parole, le liriche “necessarie” di Domenico Guarino

Parole spesse, dense, complesse, affilate. Parole aggettanti, non semplificate, non utilitaristiche. Parole adatte all’urgenza. Sofisticate. Parole che bastano a sé stesse e che ispirano senso. Il libro Pensieri Parole, edito da Effigi, che, come sempre accade per la letteratura, ognuno può leggere a suo modo e gusto, si ispira a cinque tensioni ideali: l’amore per la vita, l’amore per la libertà, l’amore per l’amore, l’antimaterialismo, il tempo come circolarità dell’essere. Pensieri, parole è il 12° libro di Guarino.

“Ho deciso di scrivere un libro di liriche perché mi è sembrato che non ci fossero alternative – spiega Domenico Guarino -. Di fronte all’enormità di quello che sta accadendo, ed alle divisioni radicali che la pandemia prima e la guerra dopo hanno messo in circolo, avverto, in maniera viscerale ed intima, l’inutilità del racconto, che si fa immediatamente vuoto e vuotamente retorico. La complessità della storia che si dipana sotto i nostri occhi, con una vertiginosa significanza che fatichiamo addirittura a contenere, chiede altro. Le parole non reggono. E devono farsi pensieri. E i pensieri diventare parole”.

Domenico Guarino (Battipaglia, SA, 1968) è un giornalista professionista. Consigliere regionale dell’Ordine dei Giornalisti dal 2013, lavora a Controradio/Popolare Network. Si è occupato di strategie della comunicazione per vari soggetti pubblici e privati, collaborando con la presidenza del Senato. Nel 2008 si è aggiudicato il premio Passetti come “Cronista dell’Anno, ricevendo la targa della Corte Costituzionale per l’impegno sui temi delle minoranze etniche e delle lotta contro le discriminazioni . Ha vinto il premio Viesseux (2007, con il racconto Una casa grande come un sogno) e il premio Terzani (2008, con il racconto Il mio nome è mai più). Ha pubblicato “Di Domenica si può anche Morire” (Poliastampa, 2008), “Ordine Nuovo” (Cult, 2009), “Sono un Italiano Nero” (Cult, 2009), “Puttanopoli”, (Cult,2010), “Ribelli “(Infinito, 2011), “Io, Raimondo Ricci” (Sagep, 2013), “Gli occhi dentro” (le Piagge, 2014), “Eravamo Tanto Amati” (Effigi, 2017), La fabbrica che non volle chiudere (Cult, 2019), Radici (Effigi, 2021), Sorci (Effigi, 2021).

Mapping the rust, il talk al Murate Art District con Michele Borzoni

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Identità contemporanea, attenzione al paesaggio, architetture e abitanti nella complessità dei processi di trasformazione, nella convinzione che la qualità delle fonti sia un valore imprescindibile, questi i temi del talk di mercoledì 15 giugno al Murate Art District che vedrà protagonista Michele Borzoni, vincitore del premio Basilico e protagonista della mostra Mapping The Rust, in corso al MAD.
L’incontro – insieme al fotografo – vedrà protagonisti Giovanna Calvenzi, presidente della giuria del Premio Gabriele Basilico, Martino Marangoni, fondatore e presidente della Fondazione StudioMarangoni, e la giornalista Roberta Carlini, che modererà l’incontro.

Fino al 30 luglio è possibile visitare la mostra Mapping The Rust allestita presso MAD – Murate Art District.

Mapping the rust, la mostra di Michele Borzoni al Murate Art District

Fino all’inizio del XXI secolo, il bacino minerario di Nord-pas de Calais in Francia è stato uno dei motori trainanti dell’economia francese. Il carbone, l’acciaio, ed il tessile hanno creato ricchezza per molte generazioni. Tuttavia, con l’avvento della globalizzazione e la delocalizzazione, le classi operaie, un tempo progressiste, hanno cominciato ad impoverirsi virando verso ideologie sovraniste e populiste.

Sono questi i temi di “Mapping The Rust”, una ricerca fotografica di Michele Borzoni sulle trasformazioni del paesaggio industriale ma anche sui cambiamenti sociali, politici e culturali che ne sono seguiti. Ruggine, carbone, acciaio, tessile, utensili, sindacati, sovranismo e populismo, sono al centro di questa indagine. Il progetto ha vinto la terza edizione del Premio Gabriele Basilico, riconoscimento voluto dall’Ordine degli Architetti di Milano, dalla Fondazione Studio Marangoni e dall’Archivio Gabriele Basilico, dedicato al grande protagonista della fotografia internazionale Gabriele Basilico.
Il Premio offre la possibilità di realizzare un progetto fotografico, di pubblicarlo e di produrre una mostra, che si terrà presso MAD – Murate art District fino al 30 luglio 2022.

La Rust Belt francese corre lungo l’autostrada A2, al confine con il Belgio, da Bethune a Valenciennes. La crisi economica innescata dai titoli Subprime negli Stati Uniti e successivamente la pandemia hanno acuito le fragilità di un sistema produttivo già precario.
Nord-pas de Calais è lo specchio della crisi di uno degli Stati sociali più generosi al mondo. Così, le province a nord-est di Parigi sono diventate la roccaforte dei partiti di estrema destra e di movimenti populisti. Si tratta di un fenomeno molto chiaro che è possibile osservare in molte zone industriali della vecchia Europa, dalle Midlands in Inghiterra fino a Taranto e Piombino in Italia. L’ingresso alla mostra è libero (per gli orari di apertura del MAD si rimanda al sito https://www.murateartdistrict.it/mapping-the-rust/).

Il premio Gabriele Basilico a Gabriele Borzoni, in mostra al MAD

Il Premio Internazionale di Fotografia di Architettura e Paesaggio Gabriele Basilico è un’iniziativa di Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano, Studio Gabriele Basilico (Milano) e Fondazione Studio Marangoni (Firenze). La terza edizione del Premio ha ricevuto il sostegno di Flexform, Meda Fondazione Mast, Bologna Unifor, Turate-Como.  La mostra a Firenze è curata dalla Fondazione Studio Marangoni e Fondazione in collaborazione con MAD – Murate Art District e la Fondazione  dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano.

Michele Borzoni è nato nel 1979 a Firenze. Nel 2006 si diploma a New York, presso l’International Center of Photography in Documentary Photography and Photojournalism Program. Vincitore della Tierney Fellowship 2009 e del Primo Premio Singles People in the News del World Press Photo 2010, mentre nel 2012 viene selezionato da Photo District News come uno dei “30 new and emerging photographers to watch”.
Membro fondatore del collettivo di fotografia documentaria TerraProject Photographers di cui fa parte dal 2006. Con il portfolio “Workforce”, un’indagine sul mercato del lavoro in Italia, vince il Premio Gabriele Basilico nel 2019. Le sue opere sono state esposte in mostre collettive e personali al Maxxi Museum di Roma, all’Institut du Monde Arabe a Parigi, al Complesso del Vittoriano a Roma e alla Biennale di FotoIndustria organizzata dalla Fondazione MAST di Bologna. Dal 2006 lavora con riviste italiane e internazionali tra cui Time, New York Times, Newsweek, M Magazine, Internazionale, e molte altre.

Toscana Pride 2022 a Livorno: programma, orari e percorso

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Il Toscana Pride per il 2022 fa tappa a Livorno: dopo due anni di rinvii, sabato 18 giugno, si svolgerà la sfilata dell’orgoglio lgbtqia* (lesbico, gay, bisessuale, transgender, queer, intersessuale e asessuale), con un percorso che toccherà il centro della città labronica e che vedrà arrivare migliaia di persone anche da Firenze e dalle altre città della regione. “Fuori e sempre controvento” è lo slogan scelto  per il corteo di quest’anno. Vediamo allora tutto quello che c’è da sapere sul Toscana Pride di Livorno 2022: dal programma agli orari fino al percorso del corteo e alla festa finale (con biglietto alla mano).

Pride in Toscana: sfilata a Livorno il 18 giugno 2022 per l’orgoglio gay (e non solo)

Prima di tutto non chiamatelo soltanto “gay pride di Livorno”, la sfilata dell’orgoglio coinvolge un mondo dalle mille sfaccettature. Nel manifesto politico del corteo le 15 associazioni promotrici chiedono – dopo la bocciatura del ddl Zan – leggi contro l’omofobia e la transfobia e norme adeguate alle necessità della comunità arcobaleno, che garantiscano alle persone lgbtqia+ il benessere e il pieno sviluppo nella società. Alla manifestazione hanno aderito oltre 100 realtà. 70 i patrocini, tra cui quelli della Regione Toscana e del Comune di Livorno.

Dopo Firenze, Arezzo, Siena e Pisa, quindi il Pride arriva a Livorno. Inizialmente doveva tenersi due anni fa, ma a causa della pandemia è stato spostato prima al 2021 e infine rimandato a quest’anno. Un evento che così ha un doppio significato. Lo slogan “Fuori e sempre controvento” vuole prima di tutto richiamare il 50esimo anniversario del primo “gay pride” italiano: la manifestazione in difesa dei diritti delle persone omosessuali organizzata a Sanremo il 5 aprile del 1972 dal F.U.O.R.I. (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano). Allo stesso tempo rivendica anche la possibilità di tornare a manifestare “fuori”, nelle piazze, con un riferimento inoltre alla città labronica e ai suoi venti. Il manifesto ufficiale è stato disegnato da Niro Perrone.

Toscana Pride 2022 manifesto
Il manifesto del Toscana Pride 2022 a Livorno

Pride a Livorno 2022: il percorso, il programma e gli orari della manifestazione

Resi noti gli orari e il percorso del Toscana Pride 2022 a Livorno, ecco il programma: il concentramento è fissato alle ore 16 di sabato 18 giugno 2022 in piazza della Repubblica, mentre la partenza del corteo avverrà alle 17. La conclusione della manifestazione è prevista in un luogo simbolo della città labronica, la Terrazza Mascagni.

In particolare il lungo serpentone colorato si snoderà lungo le vie del centro storico: viale degli Avvalorati (direzione mare), piazza del Municipio, via Cogorano, via Grande (direzione mare), via Cialdini, Scali Novi Lena, via d’Alesio, piazza Orlando e Viale Italia (fino all’incrocio con via Forte dei Cavalleggeri), infine l’arrivo alla Terrazza Mascagni. Nove i carri previsti.

Come arrivare al Toscana Pride di Livorno e dove parcheggiare

Per chi arriva a Livorno in treno, per il Toscana Pride 2022, una volta scesi alla stazione basta percorrere a piedi per circa un chilometro viale Carducci fino a piazza della Repubblica, oppure usare i mezzi pubblici salendo sui bus Lam blu e Lam rossa alla Stazione (frequenza ogni 3-5 minuti). Per chi invece sceglie l’auto gli organizzatori indicano 3 parcheggi gratuiti (via Masi, Ipercoop di Livorno e Pala Modigliani) e altri 2 a pagamento (zona Porto e zona mercatino americano).

Attesi inoltre pullman da tutta la Toscana, che fino alle 15.30 potranno arrivare fino al punto di inizio del percorso del Pride di Livorno, in piazza della Repubblica, per poi attendere i passeggeri su viale Italia nella zona della Baracchina Bianca. Dalle 15.30 alle 20.30 è previsto anche un servizio di “Taxi social” gratis per le persone con mobilità ridotta (334-3617092 tramite WhatsApp o chiamata telefonica), grazie a due navette.

In occasione del Pride inoltre è stato potenziato il servizio di trasporto pubblico di Autolinee Toscane: dalle ore 19.30 a mezzanotte e mezzo 6 navette collegheranno la Terrazza Mascagni (fermata alla Barriera Margherita) con il parcheggio auto del Pala Modigliani, da dove – in una decina di minuti a piedi – si potrà raggiungere la stazione ferroviaria di Livorno. Trenitalia ha previsto treni speciali anche dopo la fine del normale servizio, tra le 21.57 e le 1 di notte. Tutte le info pratiche sul sito del Toscana Pride.

La festa ufficiale del Toscana Pride 2022 di Livorno, gli orari e i prezzi dei biglietti

Concluso il percorso della manifestazione e gli interventi dal palco, è in programma l’official after party del Toscana Pride 2022 di Livorno alla Fortezza Nuova, uno dei luoghi simbolo della città labronica. L’orario va dalle 20.30 a tarda notte, con food, drink, show e dj et. Sul palco drag queen da tutta la Toscana, i due cantautori livornesi Erio e Blue Phelix direttamente da X-Factor e, come ospiti speciali, Immanuel Casto e Romina Falconi. Tre le piste da ballo, per sound diversi, che con i loro nomi rendono omaggio a Raffaella Carrà (proprio il 18 giungo avrebbe compiuto gli anni): “Ballo ballo stage”, “Rumore area” e “Tuca tuca dance”. Special Guest dj Protopapa.

I biglietti per la festa del Toscana Pride di Livorno sono in vendita solo online a questo link e possono essere acquistati anche poco prima dell’entrata alla Fortezza Nuova, questi i prezzi: 13 euro, comprensivi dei diritti di prevendita. L’ingresso è consentito solo ai maggiorenni.

Come aderire e sostenere l’evento

È possibile aderire al Toscana Pride 2022 di Livorno scrivendo all’indirizzo mail [email protected], mentre per sostenere la manifestazione è possibile comprare i gadget ufficiali, come la T-shirt, o fare una donazione sul conto corrente
IT 25P0 3069 0960 6100 0001 50545 (Banca Intesa) intestato a Toscana Pride.

Queste le associazioni che fanno parte del comitato promotore: AGEDO Toscana, Arcigay Arezzo, Arcigay Firenze, Arcigay Livorno, Azione Gay e Lesbica (Firenze), Collettivo Asessuale Carrodibuoi, Associazione Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Famiglie Arcobaleno (Toscana), IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze), L’Asterisc* Arcigay Prato-Pistoia, LuccAut (Lucca), Arcigay Siena, Pinkriot Arcigay Pisa, Polis Aperta e Rete Genitori Rainbow.

Mostre a Firenze, giugno 2022: le esposizioni in corso oggi

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Le mostre a Firenze, in corso durante il mese giugno 2022, permettono di spaziare dai capolavori rinascimentali di Donatello (tra Palazzo Strozzi e il Bargello), alle ultime frontiere dell’arte digitale, fino ai capolavori del fumetto. Nel mezzo di questo cammino anche interessanti esponenti del Novecento, come Oscar Ghiglia e Filippo de Pisis, senza dimenticare l’iconico Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, ospitato in Palazzo Vecchio ancora per poche settimane. Ecco quindi le migliori mostre in corso a Firenze, da vedere assolutamente:

Mostre in corso a Firenze: Donatello a Palazzo Strozzi e al Museo del Bargello

È una delle mostre più visitate a Firenze in questo 2022: giugno è il penultimo mese per ammirare Donatello – il Rinascimento, un evento storico e irripetibile che mette insieme due spazi espositivi della città, Palazzo Strozzi e il Museo del Bargello per tracciare un “ritratto” inedito di uno dei più grandi scultori di tutti i tempi.

In passato sono state organizzate altre 2 retrospettive sul maestro rinascimentale, ma mai così approfondite. L’esposizione, a cura di Francesco Caglioti, porta a Firenze 130 opere ed è stata concepita come una mostra unica, dal piano nobile di Palazzo Strozzi fino al Bargello, dove alcuni capolavori di Donatello come il San Giorgio, il David e il Marzocco dialogano con prestiti dai principali musei del mondo. Qui tutto quello che c’è da sapere sulla mostra su Donatello a Firenze.

Donatello, Il Rinascimento
Palazzo Strozzi e Museo del Bargello
Fino al 31 luglio 2022
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20, giovedì fino alle 23
Biglietti acquistabili anche online

mostre firenze giugno 2022 donatello palazzo strozzi
La mostra “Donatello. Il Rinascimento” in Palazzo Strozzi. Foto: Ela Bialkowska OKNO studio

Palazzo Strozzi: nuove mostre di arte contemporanea anche a giugno 2022

L’arte digitale ha invaso Palazzo Strozzi, dal cortile rinascimentale  agli spazi al piano interrato della Strozzina, per una delle mostre più interessanti di Firenze dedicata alle nuove frontiere della Crypto art e degli NFT, che continua anche a giugno. La rassegna, intitolata Let’s get digital, indaga questo mondo grazie alle opere di artisti internazionali come Anyma, Daniel Arsham, Beeple, Krista Kim e Andrés Reisinger.

Si tratta di forme artistiche basate sulla digitalizzazione e che tramite i sistemi di blockchain (una sorta di “certificazione di autenticità” del terzo millennio) diventano degli Nft (non-fungible token) ossia pezzi unici, non replicabili o sostituibili. A dare il benvenuto ai visitatori, nel cortile (aperto per tutti gratis) è l‘installazione site specific di Refik Anadol: una grande opera dinamica e ipnotica in cui i dettagli di 12mila capolavori vengono fusi sullo “schermo-monolite” in un flusso continuo creato dall’intelligenza artificiale.

Let’s Get Digital!
Palazzo Strozzi – Strozzina e cortile rinascimentale
Fino al 31 luglio 2022
Orari: tutti i giorni 10.00-20.00; giovedì 10.00-23.00

2 mostre al Forte Belvedere di Firenze

Dal 18 giugno 2022 riapre il Forte Belvedere di Firenze con due mostre ospitate nella Palazzina fino ai primi giorni di autunno. La prima è dedicata a Rä di Martino, artista e videomaker contemporanea con la personale Play it again a cura di Sergio Risaliti e organizzata dall’associazione Mus.e.

Il secondo appuntamento prosegue il programma di mostre fotografiche organizzate nella fortezza panoramica di Firenze. Stavolta l’evento  è organizzato su due sedi, tra il Forte Belvedere e Villa Bardini. Fotografe, curata Emanuela Sesti e Walter Guadagnini, propone scatti di ieri e di oggi affiancando le opere conservate negli Archivi Alinari con produzioni contemporanee.

Play it again + Fotografe!
Forte Belvedere
Fino al 2 ottobre 2022
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 20

Il Quarto Stato in mostra a Firenze, fino al 30 giugno 2022

Tra le mostre temporanee a Firenze, ricordiamo l’evento speciale che ha portato in Palazzo Vecchio il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo: c’è tempo solo fino al 30 giugno per ammirare l’opera. L’enorme dipinto, grande quasi sei metri per tre e realizzato alla fine del Ventesimo secolo, è esposto nel Salone dei Cinquecento.

È la prima volta che il Museo del Novecento di Milano lo ha concesso in prestito dopo ben 14 anni. Proprio a Firenze Pellizza da Volpedo soggiornò e frequentò l’Accademia di Belle Arti, sotto l’insegnamento di Giovanni Fattori. Sempre in Palazzo Vecchio, più precisamente nella Sala Leone X, fino al 18 settembre è visibile La Pace di Antonio Canova, la celebre versione in gesso della scultura in marmo custodita all’interno del Museo Nazionale Khanenko di Kiev.

Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo
Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento
Fino al 30 giugno 2022
Orari del museo: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica 9-19; giovedì 9-14

Mostre temporanee a Firenze, giugno 2022: K(C)ongo a Palazzo Pitti

Per chi visita uno dei più importanti musei di Firenze, c’è una mostra temporanea in corso a giugno 2022, compresa nel biglietto di ingresso. Nell’Andito degli Angiolini di Palazzo Pitti hanno preso posto le installazioni di Sammy Baloji, per la prima personale dell’artista congolese intitolata K(C)ongo, Fragments of Interlaced Dialogues. Subversive Classifications.

Qui le opere contemporanee dialogano con oggetti degli antichi Regni Kongo, custoditi nella reggia medicea, come ad esempio quattro preziose trombe cerimoniali d’avorio intarsiate. A quest’ultime è ispirato il tappeto decorato di 88 metri che accompagna il visitatore nelle sette sale.

Palazzo Pitti
K(C)ongo, Fragments of Interlaced Dialogues. Subversive Classifications
dal 26 aprile al 26 giugno e dal 6 settembre al 27 novembre 2022

Sammy Baloji Palazzo Pitti mostre giugno 2022 Firenze
Le installazione di Sammy Baloji in Palazzo Pitti, una delle mostre in corso a Firenze nel mese di giugno 2022

Tre Pietà di Michelangelo al Museo del Duomo

Per quanto riguarda le mostre in corso all’interno dei musei di Firenze, a giugno 2022 è possibile ancora ammirare le tre “facce” dell’arte di Michelangelo, a pochi passi dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Nel Museo dell’Opera del Duomo Le tre Pietà di Michelangelo. Non vi si pensa quanto sangue costa è un’esposizione inedita che mette insieme l’originale della Pietà Bandini, di cui è finito il restauro, e i calchi della Pietà Vaticana e della Pietà Rondanini provenienti dai Musei Vaticani.

La mostra  si concentra sull’evoluzione artistica e spirituale del genio di Michelangelo, attraverso tre opere realizzate in più di mezzo secolo di vita. Sulla Pietà Vaticana, scolpita all’età di vent’anni a Roma e destinata all’antica San Pietro, sono incise le parole “Lo fece il fiorentino Michelangelo Buonarroti”. La Pietà Bandini, realizzata a quasi settant’anni, porta con sé tutto il peso dell’età di Michelangelo che, preso da un atto d’ira, provò addirittura a distruggerla. Infine la Pietà Rondanini, l’ultima opera mai compiuta di Michelangelo Buonarroti, a cui lavorò fino al giorno della sua morte.

Le tre Pietà di Michelangelo. Non vi si pensa quanto sangue costa
Museo del Duomo di Firenze, fino al 1° agosto 2022
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10.15 alle 16.15

Mostre in corso a Firenze: alla Galleria dell’Accademia 9 volti di Michelangelo (prorogata)

Altro evento dedicato al celebre scultore è quello ospitato alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Michelangelo: l’effigie in bronzo di Daniele da Volterra è una mostra studio unica, curata da Cecilie Hollberg, che vede riuniti per la prima volta 9 busti che ritraggono Michelangelo Buonarroti, attributi da Daniele Ricciarelli, detto “da Volterra”. L’artista è stato un allievo e un amico di Michelangelo, a cui venne affidato il compito di creare tre ritratti in bronzo del maestro. Alla morte di Daniele Da Volterra, le opere rimasero incompiute.

Mostre Galleria dell'Accademia
Uno dei busti in mostra alla Galleria dell’Accademia. Foto: Guido Cozzi

Il problema della cronologia e della fusione di queste effigi è un’enigma per gli storici dell’arte. La mostra di Cecilie Hollberg vuole indagare proprio questo mistero. Il percorso propone, oltre alla possibilità di analizzare a occhio nudo i vari busti, gli approfondimenti e le scoperte fatte usando moderne tecnologie come analisi geologiche delle terre di fusione e nucleari.

Michelangelo: l’effigie in bronzo di Daniele da Volterra
Galleria dell’Accademia, prorogata fino al 31 luglio 2022
Orari: dal martedì alla domenica 9.00 – 18.45; dal 21 giugno dalle 8.15 alle 18.50

Le mostre a Palazzo Medici Riccardi, giugno 2022: Oscar Ghiglia

Nel calendario delle mostre temporanee organizzate nei musei di Firenze figura anche Oscar Ghiglia – Gli anni di Novecento, retrospettiva che continua anche durante il mese di giugno 2022 in Palazzo Medici Riccardi. L’esposizione, a cura di Leonardo Ghiglia, Lucia Mannini e Stefano Zampieri, offre al pubblico la possibilità di conoscere le opere di un grande pittore del Novecento italiano, legato tanto alla Toscana quanto  alle vicende artistiche europee del suo tempo.

Nato a Livorno, Ghiglia ha scelto Firenze come città per la sua produzione artistica e partendo dagli insegnamenti di Giovanni Fattori ha seguito le novità che arrivavano dalla Francia, anche con una vasta produzione durante gli anni di Novecento, il movimento artistico che si sviluppò intorno alla figura di Margherita Sarfatti.

Oscar Ghiglia – Gli anni di Novecento
Palazzo Medici Riccardi, fino al 13 settembre 2022 – museo chiuso dall’11 al 14 giugno 2022
Orario: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00, mercoledì chiuso

Street art nella Galleria della Carrozze di Palazzo Medici Riccardi

Usciti da Palazzo Medici Riccardi si può subito entrare in una seconda mostra, di tutt’altro genere. La Galleria delle Carrozze, con accesso da via Cavour 5, per 3 mesi si colora delle creazioni dello street artist Skim, al secolo Francesco Forconi. Genesi – L’armonia del Kaos ripercorre le tappe dei lavori dell’artista fiorentino, dai primi disegni degli anni del diploma fino alle produzioni più recenti e a due installazioni site-specific: un pianoforte trasformato in opera d’arte (che può essere suonato dai visitatori) e un muro realizzato con la tecnica dei graffiti. L’ingresso è gratuito.

Genesi – L’armonia del Kaos
Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 5
Orari: dal lunedì alla domenica 10.00-19.00

Skim mostra Galleria delle Carrozze
Skim e il curatore della mostra Simone Teschioni Gallo. Foto di Stefano Cerbai

A Firenze mostra (digitale) su Leonardo da Vinci

Si è aperto a giugno il nuovo appuntamento dedicato alle mostre immersive nella Cattedrale dell’Immagine di Santo Stefano al Ponte, nel centro di Firenze: Da Vinci Experience fa vivere i capolavori e le invenzioni di Leonardo. 35 minuti di video immersivo, suddivisi in blocchi tematici, conducono lo spettatore in un viaggio che parte dal racconto cronologico della biografia di questa figura iconica per arrivare ai temi cari al genio toscano grazie a effetti visivi.

Ad arricchire la mostra i modelli di macchine leonardesche, da vedere nella sezione didattica, riproduzioni anastatiche dei disegni di Leonardo, presenti nella parte introduttiva, la Da Vinci VR Experience che con i visori di realtà virtuale permetterà di confrontarsi con il funzionamento delle invenzioni e infine la Mirror Room, un caleidoscopio di immagini dove immergersi nelle opere vinciane. L’evento prodotto da Crossmedia, che ha fatto tappa in più di 20 città del mondo, è stato scelto dal Ministero degli Affari Esteri come produzione ufficiale per il 500esimo anniversario della morte di Leonardo.

Da Vinci Experience
Cattedrale dell’Immagine di Santo Stefano al Ponte
dal 2 giugno al 1° novembre 2022
Orari di apertura: tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 18:30

Bonelli Story a Firenze: da Tex a Dylan Dog, da Zagor a Dragonero

Accanto alle classiche mostre d’arte e fotografiche, a Firenze da questo mese di giugno ha aperto anche un evento tutto dedicato al mondo dei fumetti. Nel Museo degli Innocenti, l’esposizione Bonelli Story ripercorre 80 anni della celebre casa editrice italiana specializzata in comics, famosa per personaggi come Tex, Zagor, Mister No, Martin Mystère, Dylan Dog, Nathan Never, Julia e Dragonero.

Su mille metri quadri di spazi espositivi arrivano 250 tavole originali, illustrazioni, pagine di sceneggiatura e tanta oggettistica, scenografie, allestimenti multimediali, filmati, materiali inediti. Tra giugno e settembre vengono organizzati inoltre laboratori per grandi e bambini.

Bonelli Story. Da Tex a Dylan Dog, da Zagor a Dragonero
Museo degli Innocenti
dal 1 giugno al 18 settembre 2022
Orari: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 11 alle 18

Bonelli Story Museo Innocenti Firenze
La mostra “Bonelli Story” al Museo degli Innocenti di Firenze, da giugno a settembre 2022

3 mostre temporanee al Museo Novecento di Firenze

Tre artisti italiani di tre diverse generazioni sono messi a confronto nelle mostre temporanee ospitate al Museo Novecento di Firenze. Al primo piano arrivano oltre 40 opere di Filippo De Pisis per L’illusione della superficialità, esposizione nata da una rilettura critica dei lavori firmati dal pittore e letterato ferrarese, che anticipano gli espedienti dell’arte concettuale degli anni Sessanta.

Nelle sale al piano terra prende posto Quando è il presente? progetto dedicato a uno dei grandi maestri dell’arte italiana del Novecento, Giulio Paolini. Il pittore e scultore ricorre a un vasto repertorio di riferimenti letterari, mitologici e filosofici, richiamati attraverso la riproduzione fotografica, il collage e il calco in gesso. Proprio Filippo De Pisis e Giulio Paolini sono due importanti riferimenti per Luca Vitone, che per il Museo Novecento ha sviluppato alcune installazioni site specific per la mostra D’après (De Pisis – Paolini) tra sculture olfattive, fantocci ed erbari messi in relazione con le altre esposizioni temporanee. Le tre mostre sono incluse nel biglietto di ingesso che comprende anche la visita alla collezione permanente.

Filippo De Pisis. L’illusione della superficialità
Giulio Paolini. Quando è il presente?
Luca Vitone. D’après (De Pisis – Paolini)
Museo Novecento, fino al 7 settembre 2022
Orari: tutti i giorni dalle 11 alle 21, giovedì chiuso

Mostre temporanee Museo Novecento Firenze
Foto: Ela Bialkowska OKNO studio

Arte contemporanea: Trying to grow wings alle Murate

Il MAD – Murate Art District ospita Trying to grow wings, l’articolato progetto dell’artista serba Ana Vujovic che si sviluppa ei vari ambienti del complesso, dal portico esterno fino alle celle al primo piano. La mostra è il frutto di una lunga residenza negli spazi del centro di arte contemporanea ed è incentrata sulla tradizione pre-slavica della tessitura, antica arte femminile. Sete e carte pregiate disegnano opere variopinte e ricche di significato.

Previste anche visite guidate, gratuite e su prenotazione, ogni venerdì e sabato di giugno e luglio alle ore 15-16, 16.30-17.30, 18-19 (da martedì a giovedì su richiesta), oltre a laboratori gratuiti per bambini nei giorni 11-18-25 giugno e 2 luglio.

Trying to grow wings – Ana Vujovic
MAD – Murate Art District
Fino al 30 luglio 2022
Orari: dal martedì al sabato14.30-19.30

Bargello, restaurato l’arazzo della Battaglia di Roncisvalle

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Ci sono voluti 7 anni e ben 20 mila ore di lavoro per ripulirlo dallo sporco e per “curarlo” dopo le lacerazioni e i rammendi fatti nei secoli. Dopo un complesso restauro torna visibile al Museo del Bargello l’arazzo quattrocentesco della Battaglia di Roncisvalle, un enorme frammento alto quasi 4 metri e largo 5, realizzato in lana e seta da una manifattura dell’area franco-fiamminga. Le operazioni di recupero sono state seguite dal settore arazzi e tappeti dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, forte di un’esperienza nel settore lunga quarant’anni.

L’intervento di restauro della Battaglia di Roncisvalle

L’opera, un enorme frammento di un arazzo più imponente che si stima essere stato grande quasi 13 metri e mezzo, si trovava in un pessimo stato di conservazione a causa della sporcizia accumulata nel tempo, dei tagli ma soprattutto delle grandi lacune della struttura tessile che in passato erano state “riempite” grazie a una tela rigida applicata sul retro e dipinta in corrispondenza dei pezzi mancanti. Una vera e propria sfida per gli esperti dell’Opificio con 25 persone che sono state coinvolte a vario titolo in questa delicata impresa.

Battaglia Ronsivalle arazzo

Durante il restauro sono stati rimossi i vari rammendi, che creavano deformazioni alla struttura tessile. L’arazzo è stato poi ripulito grazie a una micro-aspirazione e a una speciale procedura per immersione in una soluzione acquosa. La parte più complessa è stato il lavoro, filo dopo filo, che ha permesso di ricreare le parti andate perdute: nell’opera sono stati reinseriti gli orditi e le trame con materiali affini per colore e consistenza, in modo da suggerire le forme mancanti. Per permettere l’esposizione al pubblico è stata  inoltre studiata una particolare cornice-sostegno, tessuta a mano al telaio, oltre a una tela di lino sul retro dell’opera, alla foderatura e alla predisposizione del sistema di fissaggio.

L’opera

“Il restauro dei manufatti tessili è tra i più delicati e questo impegnativo intervento conferma l’eccellenza che l’Opificio delle Pietre Dure mantiene anche in questo settore”, spiega la direttrice del Museo del Bargello Paola D’Agostino. Continua così la collaborazione tra i due enti anche “in un settore di restauro come quello degli arazzi così poco praticato in Italia”, ha osservato Marco Ciatti, soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure. “Il nostro ruolo non è rendere eterna un’opera d’arte. Come un bravo medico, non promettiamo l’immortalità, ma permettiamo ai capolavori di invecchiare bene e in salute“, ha aggiunto durante la presentazione dell’intervento di restauro.

Museo Nazionale del Bargello Opificio Pietro Dure
Il team del Museo Nazionale del Bargello e dell’Opificio delle Pietre Dure che ha lavorato al restauro dell’arazzo

La Battaglia di Roncisvalle fa parte di un ciclo di arazzi dedicato alle storie di Carlo Magno e di Orlando. Sul tessuto si contano 55 personaggi in un complesso intreccio di cavalli e cavalieri, cristiani e saraceni, che a fianco di Orlando combattono corpo a corpo. Grazie a questo restauro, l’opera torna visibile al pubblico nella Sala dell’Armeria del Bargello.

I risultati definitivi delle elezioni comunali 2022 in Toscana

Da Pistoia a Rignano sull’Arno (Firenze), da Quarrata a Camaiore, i risultati delle elezioni comunali 2022 in Toscana vedono due ballottaggi per decidere i sindaci, a Carrara e Lucca, mentre 11 comuni vanno al centrodestra e 15 al centrosinistra. Per quanto riguarda le città più grandi a Camaiore e Quarrata il centrosinistra si riconferma al primo turno, a Rignano sull’Arno si afferma il candidato sostenuto dal Pd. Nella nostra regione l’affluenza per le amministrative, nell’unica giornata di voto, domenica 12 giugno si è attestata al 52,24% in diminuzione rispetto alla tornata elettorale precedente. Per il referendum si è fermata invece al 19,5%. Lo scrutinio dei voti delle elezioni comunali, che in Toscana riguardava in tutto 28 città, è iniziato alle ore 16 di lunedì 13 giugno.

Elezioni comunali 2022 a Pistoia: l’esito del voto

I risultati delle elezioni comunali 2022 in Toscana sanciscono la conferma a Pistoia del sindaco uscente Alessandro Tomasi (Fratelli d’Italia e sostenuto da Forza Italia, Unione di Centro, Lega e da due liste civiche), che è stato rieletto con il 51,49% dei voti. Dietro di lui Federica Fratoni (Pd, Movimento 5 Stelle, Civici riformisti, Pistoia Progresso inclusiva) si ferma al 28,32% e Francesco Branchetti (Europa Verde, Pistoia ecologista, Il sole per tutt*) al 12,61%.

Vediamo ora i risultati delle elezioni comunali del 12 giugno 2022 in provincia di Pistoia. A Quarrata il nuovo sindaco è Gabriele Romiti (centrosinistra) con il 66% delle preferenze, contro il 33,98% del candidato del centro destra Stefano Nigi. Il Comune di San Marcello Piteglio sarà guidato ancora nei prossimi 5 anni da Luca Marmo (lista civica “Insieme”, 59,8%). Conferma anche a Serravalle Pistoiese dove il primo cittadino uscente, Piero Lunardi, è stato votato dal 53,4% degli elettori andati alle urne, mentre a Marliana ha vinto il centrosinistra con Federico Bruschi (“Vivi Marliana” 35,9%).

Elezioni Lucca 2022 i risultati: si va al ballotaggio

Il primo ballottaggio per le elezioni comunali 2022 è quello di Lucca, dove i risultati del primo turno vedono il candidato del centrosinistra Francesco Raspini in vantaggio con il 42,65% delle preferenze, mentre il centrodestra con Mario Pardini (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e liste civiche) è al 34,35%. A Lucca, come nel resto d’Italia, la data del ballottaggio delle elezioni comunali è fissata a domenica 26 giugno 2022.

In Versilia, riconferma per il sindaco uscente di Forte dei Marmi Bruno Murzi (64,82%, lista civica Noi del Forte), che ha superato il cugino Umberto Buratti, senatore Pd ed ex primo cittadino dal 2007 al 2017, mentre a Camaiore Marcello Pierucci (centrosinistra) diventa il nuovo primo cittadino arrivando al 59,09%. A Bagni di Lucca è stato confermato il sindaco uscente Paolo Michelini (43,8%) e infine a Porcari Leonardo Fornaciari vestirà la fascia tricolore per altri 5 anni (55,16%).

I risultati delle elezioni comunali 2022 nelle altre città della Toscana

Per quanto riguarda la Città metropolitana di Firenze, l’unica città coinvolta nelle elezioni comunali 2022 è stata Rigano sull’Arno dove è stato eletto sindaco Giacomo Certosi, il candidato del centrosinistra per “Rignano Unita” (Pd, Laboratorio politico sinistra unita e lista civica Certosi), con il 54,33% dei voti. Dietro di lui l’ex vicesindaca Dominga Guerri, sostenuta dalla lista civica “Insieme per Rignano” (29,14%).

A Carrara invece i risultati delle elezioni comunali 2022 sanciscono il ballottaggio, con nessuno dei candidati che ha raggiunto il 50% più uno dei voti: al secondo turno vanno Serena Arrighi (centrosinistra), in questa tornata elettorale al 29,92%, e Simone Caffaz (Lega e liste civiche) al 18,93%.

Ecco i risultati nelle altre città delle Toscana dove domenica 12 giugno 2022 si è votato per le elezioni comunali, con i nomi dei sindaci eletti:

  • Aulla (MS)- Roberto Valentini (58,76%)
  • Mulazzo (MS) – Claudio Novoa (57,4%)
  • Zeri (MS) – Cristian Petacchi (89,8%)
  • Bientina (Pisa) – Dario Carmassi (61,5%)
  • Riparella (Pisa) – Salvatore Neri (74,9%)
  • Campo nell’Elba (Livorno) – Davide Montaiuti (70%)
  • Marciana Marina (Livorno) – Gabriella Allori (53,0%)
  • Porto Azzurro (Livorno) – Maurizio Papi (54%)
  • Sassetta (Livorno) – Alessandro Guarguaglini (74,4%)
  • Monte San Savino (Arezzo) – Gianni Bennati (33,1%)
  • Montemignaio (Arezzo) – Roberto Pertichini (78,8%)
  • Montalcino (Siena) – Silvio Franceschelli (80%)
  • Sarteano (Siena) – Francesco Landi (75,6%)
  • Campagnatico (Grosseto) – Elismo Pesucci (51%)
  • Manciano (Grosseto) – Mirco Morini (56,1%)
  • Pitigliano (Grosseto) – Giovanni Gentili (51,2%)

Tutti i risultati dettagliati, anche con l’affluenza alle urne, sono disponibili sul sito del Ministero dell’Interno.

Gli eventi principali di Toscana Arcobaleno d’estate 2022

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Torna Toscana Arcobaleno d’estate 2022, la rassegna estiva che porta alla scoperta della regione tra visite guidate, eventi musicali e degustazioni di prodotti tipici. La manifestazione, che tradizionalmente festeggia l’arrivo dell’estate, è giunta alla sua decima edizione: vediamo quali sono le date e gli appuntamenti principali di quest’anno.

Gli eventi in provincia di Firenze dell’edizione 2022 di Toscana Arcobaleno d’estate

L’edizione 2022 di Toscana Arcobaleno d’estate si terrà da venerdì 17 a martedì 21 giugno. L’evento inaugurale è fissato per venerdì, nella Villa Caruso Bellosguardo di Lastra a Signa (Firenze). In programma ci sono il taglio del nastro, aperitivo e due visite guidate a partire dalle 17.30. L’evento è su invito, chi desidera prenotarsi deve scrivere a [email protected]

Sabato 18 giugno invece il festival dà spazio alla musica con il concerto di Ron che si terrà nel suggestivo Teatro Romano di Fiesole, sulle colline di Firenze. L’evento musicale sarà la prima data del tour dedicato ai cinquanta anni di carriera del cantautore. Ad accompagnare l’artista, per l’occasione, ci sarà l’Ensemble Symphony Orchestra. L’ingresso al concerto è gratuito con prenotazione obbligatoria qui (fino a esaurimento posti).

Gli appuntamenti in Toscana: da Pisa ad Arezzo per chiudere a Castiglione della Pescaia (Gr)

Oltre che a Firenze, Toscana Arcobaleno d’estate 2022 vede in calendario appuntamenti anche in altre parti della regione. Domenica 19 giugno la manifestazione si sposta a Pisa per la cena sul Ponte di Mezzo, l’evento che dà il via all’estate pisana. La serata comincia alle 19.30 e si può partecipare solo su prenotazione sul sito di Confcommercio Pisa.

Lunedì 20 giugno ci sarà Aperitivo d’Estate, notte Arcobaleno all’Anfiteatro romano di Arezzo. Qui si potranno scoprire le meraviglie del Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate e di partecipare a visite guidate alla scoperta dei reperti della zona archeologica. Sarà possibile anche degustare le eccellenze enogastronomiche del territorio aretino. L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria qui. L’edizione 2022 della rassegna si concluderà martedì 21 giugno a Castiglione della Pescaia (Gr), dove nella riserva naturale della Diaccia Botrona si potranno effettuare diverse tipologie di visite guidate.

Solstizio d’estate a Capraia

Rientra tra le iniziative di Toscana Arcobaleno d’estate anche un doppio appuntamento (lunedì 20 e martedì 21 giugno) all’Isola di Capraia. Si tratta di un tour esperienziale che combina la scoperta del territorio e quella delle sue produzioni locali. Prima ci sarà una passeggiata all’imbrunire per salutare il ritorno dell’estate, mentre il giorno dopo è prevista un’escursione con l’accompagnamento di guide professioniste (maggiori info qui).

Toscana Arcobaleno d’Estate 2022 è un appuntamento promosso dalla Regione Toscana, con la partecipazione del quotidiano QN-La Nazione, il supporto di Toscana Promozione Turistica, Fondazione Sistema Toscana e con la partecipazione delle categorie economiche.

Natura collecta, Natura exhibita: a Firenze in mostra i prodigi naturali

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A chi non è successo, davanti a un qualche prodigio del creato, di chiamarlo “gioiello della natura”? Natura collecta, Natura exhibita è la mostra nel Salone Donatello della Basilica di San Lorenzo che testimonia la storia del collezionismo scientifico a Firenze, dai tempi dei Medici ai giorni nostri. Una tradizione lunga, oggi in gran parte conservata dal Sistema museale di Ateneo dell’Università di Firenze e nel Museo “della Specola”, chiuso temporaneamente per lavori.

Da lì provengono gli oltre 150 oggetti in mostra, ognuno unico nel suo genere e portatore di una storia diversa. Si perché nei palazzi del potere, fin dai tempi dei Medici, l’espressione “gioiello della natura” veniva presa alla lettera: così i denti di una bestia selvaggia diventavano un bracciale, una conchiglia poteva essere una saliera, un minerale raro si trasformava in una coppa. A corte si accumulava una gran ricchezza di pietre, piumaggi, fiori, frutti raccolti ai quattro angoli del mondo, oggetto di studio e simbolo di potere. 

Mostre a Firenze: cosa vedere in “Natura collecta, Natura exhibita”

C’è la coppa di quarzo diaspro con su incise le iniziali “LaurMed”, Lorenzo de’ Medici. C’è il mantello fatto con le penne dell’Ibris rubra, un uccello tropicale, che veniva indossato dai sacerdoti del culto del dio Sole della popolazione precolombiana dei Tupinamba, anch’esso donato alla famiglia Medici. E ancora, la coppia di scimmie leonine raccolte da Giuseppe Raddi, inviato dal Granduca al seguito della principessa Leopoldina d’Asburgo, promessa sposa del principe ereditario Don Pedro di Braganza, in Brasile nel 1817, oppure le grandi tele a olio di Bartolomeo Bimbi che raffigurano fiori e frutti, in un affascinante connubio tra arte e scienza.

Le cere anatomiche della Specola di Firenze

La mostra “Natura collecta, Natura exhibita” è stata riaperta al pubblico nel mese di luglio 2021 dopo lo stop forzato imposto dall’emergenza coronavirus ed è visitabile nella basilica di San Lorenzo di Firenze dal lunedì al sabato dalle ore  10.30 alle 17.30. Previste anche visite guidate (più informazioni sul sito dell’Opera medicea laurenziana). L’esposizione funziona anche come sede temporanea di un altro grande patrimonio fiorentino, le famose cere del Museo “La Specola”, attualmente chiuso per lavori di restauro. Presenti sia le cere anatomiche che alcune cere botaniche, in parte restaurate grazie al contributo di Fondazione CR Firenze.

Natura collecta Natura exhibita cere Specola
Una delle cere anatomiche della Specola in mostra per “Natura collecta, Natura exhibita”

Una sezione è poi dedicata alla figura del Beato Niccolò Stenone, vescovo e scienziato sepolto proprio a San Lorenzo, con una selezione di oggetti provenienti dalle sue collezioni. La mostra “Natura collecta, Natura exhibita” è organizzata in collaborazione tra l’Università di Firenze, l’Opera Medicea Laurenziana e la Parrocchia di San Lorenzo.

Le informazioni utili: orari e visite guidate

Natura collecta, Natura exhibita

Il collezionismo naturalistico a Firenze dai Medici al Museo di Storia Naturale

Dove: Salone Donatello, Basilica di San Lorenzo
Orario di apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 17.30 (ultimo ingresso 60 minuti prima della chiusura). Accesso dalla Basilica, in piazza San Lorenzo 9
Visite guidate su prenotazione in giorni e orari da concordare (tel.055.2756444, mail [email protected])
Biglietti: 9 euro, comprende l’accesso alla mostra e la visita al Complesso di San Lorenzo. La prenotazione non è necessaria. Modalità di visita, gratuità e riduzioni nel sito dell’Opera Medicea Laurenziana
Gratis per: bambini fino a 12 anni, portatori handicap e loro accompagnatori, guide turistiche ed accompagnatori di gruppi.
Sito ufficiale www.naturacollecta.unifi.it

A chi andranno i 10 fiorini d’oro della Città di Firenze

Il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, la storica dell’arte Cristina Acidini, lo studioso della storia fiorentina Luciano Artusi e il fondatore dell’Osservatorio permanente Giovani-Editori Andrea Ceccherini. Sono alcune delle personalità a cui saranno consegnati i Fiorini d’oro 2022, il massimo riconoscimento della Città di Firenze. Ogni anno, in occasione del patrono San Giovanni, il Comune assegna questa onorificenza a chi si è distinto per la sua opera e a chi ha dato lustro alla città e alle istituzioni e reso un servizio alla comunità nazionale e internazionale.

La cerimonia 2022 di consegna dei Fiorini d’oro della Città di Firenze

La cerimonia ufficiale per i 10 Fiorini d’oro si svolgerà venerdì 23 giugno 2022, alla vigilia della festa di San Giovanni Battista, al Forte Belvedere. Sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, e inizierà alle ore 18.30. “Questi 10 Fiorini sono un inno alla creatività, alla vivacità, alla solidarietà, all’operosità, alla libertà di Firenze”, ha spiegato il sindaco Dario Nardella, che consegnerà i riconoscimenti a dieci tra personalità ed enti.

“Donne e uomini, servitori dello Stato e imprenditori, intellettuali e artigiani: abbiamo voluto rappresentare le eccellenze dei diversi volti della città, che fanno di Firenze davvero una realtà unica al mondo di cui siamo orgogliosi”, ha aggiunto.

A chi vanno i fiorini d’oro

Ecco la lista completa di chi riceverà i Fiorini d’oro, il prossimo 23 giugno 2022:

  • Cristina Acidini, già sovrintendete dei Beni artistici e storici di Firenze e dell’Opificio delle Pietre dure. Oggi, tra le altre cose, è presidente dell’Opera di Santa Croce e dell’Accademia delle Arti del Disegno
  • Luciano Artusi, giornalista, cavaliere della Repubblica e direttore del corteo del Calcio storico per 55 anni, è uno studioso e divulgatore della storia fiorentina e toscana, con articoli su riviste e periodici tra cui anche ilReporter.
  • ACISJF, Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane, che promuove in Italia e nel mondo progetti di solidarietà in favore delle donne
  • Andrea Ceccherini, fondatore del Progetto Città per le future classi dirigenti, e dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori
  • Confederazione Misericordie d’Italia, uno dei più grandi e antichi enti federativi d’Italia nell’ambito del volontariato, che ha sede a Firenze
  • Istituto geografico Militare, nato a Firenze come organo cartografico di Forza Armata, col tempo è diventato un organo cartografico dello Stato
  • Moleria Locchi, laboratorio storico di molitura e incisioni su vetro e cristallo. Nata nell’Ottocento, l’azienda è stata rilanciata da Paola Locchi che ha creato una linea raffinata di oggetti da tavola ed arredamento
  • Stefano Mancuso, dirige il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale dell’Università di Firenze. Celebri i suoi progetti per la riforestazione delle città e per l’utilizzo delle piante per arginare i cambiamenti climatici
  • Polizia di Stato per cui ritira il fiorino d’oro il capo della Polizia, prefetto Lamberto Giannini
  • Lorenzo Simonelli, presidente e CEO di Baker Hughes, società internazionale di tecnologia energetica, che a Firenze ha acquisito lo storico stabilimento produttivo della Nuovo Pignone

Fiorini oro Firenze
I fiorini d’oro della Città di Firenze