domenica, 6 Luglio 2025
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A Firenze nuove attrezzature per la palestra del carcere di Sollicciano

Da questa mattina le palestre (maschile e femminile) all’interno del carcere di Sollicciano di Firenze sono allestite con nuove cyclette, macchine multifunzione e panche per il potenziamento muscolare ma anche palloni da calcio, racchette da tennis tavolo, cerchi per la ginnastica.

A Sollicciano (Firenze) per stimolare movimento e benessere psicofisico

I detenuti che svolgono attività fisica nell’ambito del progetto Uisp “Sport in libertà” possono quindi contare numerosi attrezzi in più e sono quelli consegnati dall’assessore allo sport Cosimo Guccione e del garante dei detenuti Eros Cruccolini. Come sottolineato da Guccione si tratta di un “modo per stimolare movimento, attività sportiva e benessere psicofisico dei detenuti – ha sottolineato l’assessore Guccione – vogliamo offrire un’opportunità per favorire l’umanizzazione della pena, così come stabilisce la Costituzione. E proprio le attività ricreative, tra cui lo sport, sono considerate dal 1975, anno della riforma dell’ordinamento penitenziario, uno dei pilastri del trattamento penitenziario che dovrebbe ottenere la rieducazione del condannato”.

Uisp e il progetto “Sport in libertà”

Il presidente di Uisp comitato di Firenze Marco Ceccantini ha ricordato come da molti anni Uisp porta avanti tutti i giorni il progetto che consente ai detenuti di svolgere attività fisica in palestra e negli spazi verdi del carcere. L’iniziativa, seppur ridotta nel periodo dell’emergenza Covid, non si è mai interrotta grazie alla presenza di un presidio sanitario interno alla casa circondariale.
“Abbiamo continuato a operare in carcere in questo periodo -ha aggiunto Ceccantini – ritenendo l’attività motoria fondamentale per il benessere psicofisico delle persone recluse e soprattutto un valido contributo per superare questo difficile momento nel miglior modo possibile. Ringrazio il Comune per l’impegno nell’investire risorse, seppur limitate, per l’acquisto di nuovi macchinari al fine di sostituire quelli già esistenti, ormai obsoleti”.

A Firenze 1366 case per la fase post Covid

Nuove case popolari e a edilizia sociale che saranno realizzate a Firenze per garantire maggiore disponibilità di alloggi, soprattutto a vantaggio di giovani e nuove famiglie, in un periodo delicato come quello del post pandemia.

I luoghi della case popolari: Caserma dei Lupi, Torre degli Agli, Ex Meccanotessile

Circa 400 nell’ex caserma dei Lupi di Toscana, 100 in via Torre degli Agli, 60 all’ex Meccanotessile. Questi alcuni luoghi annunciati oggi dal sindaco Dario Nardella intervenendo al City Social Summit di Eurocities, l’associazione dei sindaci europei di cui è presidente, riunito per lanciare il programma dei primi cittadini europei su lavoro e sociale alla vigilia del vertice sociale e del Consiglio europeo informale di Porto. Nell’ambito del piano casa europeo, Firenze ha infatti aggiornato e potenziato il proprio piano per un totale di oltre 1360 nuovi alloggi.

Le parole del sindaco

“Firenze mette in campo una risposta forte dopo la pandemia – ha sottolineato Nardella -: oltre all’emergenza sanitaria ora dovremo fare i conti con l’emergenza economica e sociale, alla fine dei blocchi dei licenziamenti e degli sfratti, alle perdite di lavoro. Una risposta è questo Piano casa potenziato per mettere a disposizione tanti appartamenti in più a favore di giovani coppie e  persone più bisognose”.

Vaccino over 65, in Toscana: si riapre la prenotazione (con Pfizer)

Over 65, in Toscana si riapre la prenotazione per il vaccino anti-Covid dopo la  prima finestra dedicata alle fiale  Johnson & Johnson e i problemi riscontrati sul portale: nella serata del 5 maggio la Regione ha messo a disposizione per questa fascia di età altre dosi Pfizer. Chi ha tra i 65 e i 69 anni compiuti può collegarsi al sito prenotavaccino.sanita.toscana.it e, nel caso di disponibilità in agenda, ha la possibilità di scegliere data e luogo della somministrazione.

Vaccino agli over 65, ancora aperta la prenotazione in Toscana

Ieri, 5 maggio, è scattata una vera e propria corsa al vaccino da parte degli over 65, con il sito per le prenotazioni andato in tilt per ore. Una situazione che ha spinto la Regione a correre ai ripari e ad aggiungere nuovi dosi Pfizer per i nati tra il 1952 e il 1956: ieri, 5 maggio, alle 18.00 erano disponibili 62.000 dosi  e alle ore 9.30 di questa mattina (6 maggio) risultano ancora posti liberi.

Intanto la prossima settimana (10-16 maggio) partirà la programmazione mensile per gli over 60: la prenotazione del vaccino potrà essere fatto senza click day, con le agende che rimarranno sempre aperte per poter scegliere la data di somministrazione su un arco temporale più lungo, come già succede per gli over 70. “Con più vaccini a disposizione – ha spiegato nei giorni scorsi il governatore Eugenio Giani – saremo in grado di dare anche a tutti gli over 60, così come oggi è per i settantenni, la possibilità di programmare un appuntamento, rendendo rapidamente la Toscana sicura”.

Quale vaccino per gli over 65

Per 9.600 over 65, che hanno già prenotato la somministrazione, andrà il vaccino Johnson & Johnson, prodotto dall’azienda Janssen che fa parte del gruppo americano: si tratta dell’unico monodose al momento approvato dalle autorità europee e che quindi non prevede un richiamo, ma una sola iniezione.

Come AstraZeneca anche questo tipo di siero si base su un adenovirus, incapace di replicarsi nell’uomo, che stimola la risposta immunitaria contro il Covid-19. Secondo quanto riportato dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, il vaccino Johnson & Johnson è efficace al 66% nel prevenire la malattia Covid-19 sintomatica. Per la seconda tranche di prenotazioni degli over 65 è stato messo a disposizione il vaccino Pfizer, ma in futuro – a seconda delle consegne – potrà essere iniettato anche AstraZeneca.

Francesca Fioretti scrive un libro in ricordo di Astori: “Per vivere ancora”

“Ho pensato spesso di scrivere la mia storia, la nostra storia. Tutte le volte che ci ho pensato, ho pensato che non avrei saputo da dove iniziare, come andare avanti, come finire. Non è solo perché le cose da dire non sono riducibili a un libro, né lo saranno mai, ma perché il modo — il verso — mi appariva sempre qualcosa di irraggiungibile”.

Sono le parole dell’introduzione del libro di Francesca Fioretti ‘Io sono più amore‘, che uscirà oggi, dove si parla di Davide Astori, il capitano della Fiorentina morto ad Udine il 4 marzo 2018.

Io sono più amore, la storia di Fioretti e Astori

Fioretti ha scelto di scrivere la sua storia, quella di Davide e della piccola Vittoria rendendo pubblico su Instagram parte dei suoi pensieri, a poche ore dalla condanna a un anno di reclusione inflitta al medico sportivo Giorgio Galanti per omicidio colposo.

“Come possiamo – si legge ancora – dare forma al sentire, quando il sentire è così reale, quando non esiste altro se non il modo in cui ti sta addosso, tra gli organi, nella mente, quando non esiste altro se non questo strato di pelle che è venuto via e ti fa percepire il mondo — i suoi odori, i colori, la luce, la modulazione del suono, la presenza fisica, la sua assenza — come mai lo hai sentito prima? Poi ho capito che non dovevo trovare un modo, che ne avrei comunque tentati molti. Che scrivere è come fare tutte le cose che ogni giorno — per urgenza, necessità, amore e desiderio — ho imparato a fare, da sola, per me stessa, per Vittoria”.

Come sottolineato da Fioretti “questo libro sarà tante cose, forse non riuscirà a esserne fino in fondo solo una. Raccoglierà il mio mutamento, raccoglierà la mia consapevolezza. Sarà un modo per vivere ancora una volta il distacco, per provare a liberarmi, a librarmi, per andare di nuovo a capo, e stare immobile, a contatto con la rinascita e il dolore. Sarà un modo per rendere giustizia a questa vita a cui chiedo tutto ancora con caparbietà, per trovare un posto al mio immenso amore. Scrivo questo libro per tre persone e due sole ragioni: per Vittoria, per Davide, per me. Per non dimenticare mai nulla. Per vivere ancora. Questa è la mia storia, questa è la stanza dove vi chiedo di sedervi e, nel silenzio, aiutarmi a raccontarla”.

Riapre la Galleria dell’Accademia, con un nuovo percorso (Foto gallery)

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Una nuova Galleria dell’Accademia di Firenze accoglierà i visitatori dal 6 maggio, al momento della riapertura ufficiale, dopo il lungo periodo di chiusura.

Galleria dell’Accademia: un nuovo percorso con 600 opere “in movimento”

Periodo che è servito per completare la ristrutturazione con la movimentazione di oltre 600 opere e la creazione di un nuovo percorso espositivo. Tornerà visibile la sezione dedicata agli strumenti musicali, ora collegata direttamente alle sale delle mostre temporanee: all’interno si trovano la viola tenore e il violoncello di Antonio Stradivari. Entrando verso la Tribuna, dove campeggia il David (di recente la copia della celebre scultura ha inaugurato il padiglione Italia ad expo 2020), il visitatore sarà accompagnato, nel cammino tra I Prigioni di Michelangelo, da una folla di personaggi: sono i gessi di Lorenzo Bartolini, solitamente conservati nella Gipsoteca, capolavori della collezione del Museo che fino ad oggi potevano passare inosservati.

Nuovo allestimento per permettere il proseguo dei lavori (che termineranno a luglio)

L’allestimento è finalizzato al periodo di durata dei diversi cantieri che interessano sia la Gipsoteca che la Sala del Colosso come le sale Bizantine e il primo piano. Da giugno in poi, è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa, ci saranno aperture e cambiamenti continui mentre a luglio termineranno i grandi lavori sull’impiantistica che coinvolgono tutto il museo e ci sarà un nuovo impianto di climatizzazione funzionante in ogni sala. La Gipsoteca ospita circa 450 opere tra busti ritratto, bassorilievi, sculture di varie dimensioni: adesso si potranno ammirare nel nuovo percorso.

Il commento di Cecilia Hollberg

“È stata un’impresa oserei dire ciclopica, ricollocare tutte queste opere – ha raccontato Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze -. I lavori che sistematicamente abbiamo iniziato per risolvere i numerosi problemi conservativi dell’edificio, ci hanno messo di fronte a una grande sfida: ripensare l’assetto espositivo del museo, nel rispetto delle sue collezioni. Sono molto felice del risultato, che ritengo molto accattivante, e di poterlo condividere con il nostro pubblico”. L’assessore alla cultura di Firenze, Tommaso Sacchi, si è detto “molto colpito dal lavoro fatto” per un “allestimento straordinario e dalla novità di un percorso che nessuno può dire di conoscere già”.

Una nuova casa per la Protezione civile a Firenze

L’ex ‘casiere‘ di Villa Strozzi, a Firenze, sarà restaurato per diventare la nuova casa del nucleo operativo di Protezione civile. È quanto prevede l’accordo con il quale il Comune concede la struttura di via Pisana, gratuitamente per 20 anni.

Il restauro dell’ex casiere a spese della Protezione civile

Da parte sua il nucleo operativo della Protezione civile provvederà a proprie spese al restauro dell’immobile per poi trasferirvi la sede operativa, assicurando anche un presidio per l’area verde circostante e l’apertura della struttura alla cittadinanza.

La nuova sede della Protezione civile sarà aperta al pubblico (su prenotazione)

La struttura sarà aperta al pubblico, su prenotazione, per far conoscere da vicino le attività di una sala operativa e organizzare momenti informativi in materia di protezione civile, anche con visite didattiche organizzate dalle scuole. Il centro comunicazione e documentazione fornirà invece informazioni per informare costantemente i fiorentini su tutte le buone pratiche di autotutela, in caso di eventi critici legati al rischio territoriale come inondazioni, tempeste di vento, terremoti. Questi percorsi formativi potranno essere realizzati sia on line, sia in presenza con l’organizzazione di momenti d’incontro focalizzati a specifiche tematiche.

Tra le novità anche una nuova sezione ambientale

Tra le novità anche la nuova sezione ambientale dell’associazione “Amici di Firenze”, con la quale il Comune ha già sottoscritto un accordo di collaborazione e che prevede di coinvolgere la cittadinanza con percorsi nel parco, pensati per promuovere il decoro e la tutela ambientale. L’assessore alla protezione civile Elisabetta Meucci ha sottolineato che “l’accordo consente da un lato di riqualificare un bene dell’amministrazione, dall’altro di garantire una sede centrale a un’associazione da anni in prima linea al fianco della Protezione civile comunale e di grande rilevanza internazionale per la sua attività nella logistica dei trapianti”.

A Firenze il recupero dell’ex Enel di via Salvagnoli

A Firenze si avvia la rinascita dell’ex Enel, dismessa dal 2004: la nuova proprietà del complesso di via Salvagnoli ha richiesto di attuare la scheda del regolamento urbanistico vigente con funzioni direzionali e tornare a presidiare un immobile in pieno centro storico.

La trasformazione del complesso di via Salvagnoli

Per la trasformazione, il privato verserà al Comune di Firenze circa 400mila euro di compensazioni che saranno destinati a interventi di riqualificazione della zona, in particolare dei giardini della Fortezza da Basso e della scuola Carducci di viale Gramsci. È quanto prevede la convenzione per la compensazione degli impatti della trasformazione dell’area ex Enel che ha avuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re.

Ex Enel, interventi sui giardini Fortezza, scuola Carducci e stanza dei bambini in piazza Tasso

L’intervento, su una superficie utile lorda di 3700 mq, prevede una destinazione d’uso al 100% direzionale, come previsto dalla scheda inserita nel regolamento urbanistico vigente. Gli oneri a carico del privato andranno a finanziare per 270mila euro interventi di risanamento alla scuola secondaria Carducci di viale Gramsci, per 108 la riqualificazione dei giardini della Fortezza da Basso mentre 10mila euro saranno destinati alla manutenzione della stanza dei bambini in piazza Tasso. Come dichiarato da Del Re “l’intervento permette di riportare vita e presidio in centro storico con funzioni direzionali e di impiegare le compensazioni del privato su una scuola primaria della zona circostante, sul verde pubblico della Fortezza da Basso e sulla stanza dei bambini in Oltrarno, in modo da potenziare servizi del centro storico a favore della cittadinanza”.

Tramvia Firenze, l’ok al progetto della linea 3.2.2 per Rovezzano

Passi avanti per il sistema tramviario a Firenze: la Giunta di Palazzo Vecchio infatti ha approvato, su proposta dell’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, gli indirizzi per la progettazione definitiva della linea 3.2.2 piazza Libertà-Rovezzano.

Due grandi parcheggi scambiatori

La progettazione, come da contratto di concessione, sarà a cura di Tram. Tra le indicazioni la previsione di due grandi parcheggi scambiatori: il primo da 3.000 posti a Campo di Marte a servizio anche dell’area sportiva e dello stadio.

E il secondo al capolinea di Rovezzano, dove sorgerà l’hub intermodale collegato direttamente al Viadotto Marco Polo grazie al prolungamento già in corso di progettazione.

Il progetto per la nuova tramvia 3.2.2 Libertà – Campo di Marte – Rovezzano

Tra gli altri indirizzi ai progettisti anche quello di studiare l’allargamento di via del Mezzetta come alternativa per la corsia sud a via del Gignoro dove sarà realizzata la sede tranviaria.

Per quanto riguarda la linea 3.2.2, piazza della Libertà-Campo di Marte-Rovezzano, si tratta di circa 6 chilometri con 15 fermate con solo un terzo del percorso con i pali. Rappresenta la prosecuzione della 3.2.1 Bagno a Ripoli-Libertà e che, una volta completati i cantieri dei due rami, si svilupperà su circa 14 chilometri dotando tutta la zona sud di un sistema di trasporto pubblico efficiente, efficace ed ecologico collegato, grazie alle altre linee, anche al centro storico, Careggi e l’Aeroporto solo per citare i più importanti.

Giorgetti: “un’ occasione per riqualificare interi pezzi di città”

Il progetto preliminare ha un costo di 260 milioni di euro di cui 10 milioni stanziati dal Comune e 250 finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Giorgetti ha sottolineato che “la realizzazione di una infrastruttura così importante rappresenta l’occasione anche per riqualificare interi pezzi di città, ad iniziare dalla viabilità e della sosta. Per la zona dello stadio e per l’area sportiva la tramvia porterà in dote circa 3.000 posti auto a servizio dei residenti e di chi usa le strutture sportive. Senza dimenticare la vocazione di interscambio tra mezzi di trasporto su ferro e su gomma già presente nella zona di Campo di Marte e che con la tramvia diventerà ancora più forte”.

Agritettura 2021: esempi virtuosi per un’architettura consapevole

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Storie di (stra)ordinarie architetture” è il tema che sarà al centro della seconda tappa dell’edizione 2021 di “Agrittettura: nutrire il cantiere”, l’iniziativa organizzata dalla Commissione Das (Dibattito Architettura Sostenibile) dell’Ordine degli Architetti di Firenze e dalla Fondazione Architetti Firenze in programma il 6 maggio 2021 in modalità online, con inizio alle ore 14:30.

Gli ospiti e i temi di Agritettura 2021

Protagonisti di Agritettura 2021 (lo scorso anno l’evento era dedicato al tema “Il restauro in punta di… scarti”) i professionisti che parleranno delle loro realizzazioni, sempre con riferimenti a economica circolare all’epoca del Recovery Plan, alla sostenibilità, al rapporto tra agricoltura, ambiente e architettura. La manifestazione è moderata dalla giornalista Teresa Panzanella.

Tra gli interventi quello dell’architetto Mauricio Cardenas Laverde, ceo e founder dello studio Cardenas Conscious design: Cardenas è considerato leader nel design sostenibile innovativo, con più di 15 anni di esperienza nell’utilizzo del bambù naturale per la costruzione.

Durante la giornata ci sarà spazio anche per la storia di McArchitects, team multidisciplinare a vocazione internazionale fondato dall’architetto Mario Cucinella che oggi riveste il ruolo di leader nel campo della sostenibilità, con progetti che vanno dalle residenze a masterplan su larga scala. Lapo Naldoni e Alberto Chiusoli, engineers and computational designers Wasp, interverranno con una relazione dal titolo “Architettura in codice. La sostenibilità costruttiva attraverso la stampa 3D in-situ”.

I due lavorano nel mondo di Wasp (World’s advanced saving project), un progetto incentrato dal 2012 sullo sviluppo della stampa 3D che fonda le proprie radici nel mondo dell’Open-source, con l’intento di restituire e mettere in circolazione conoscenze e strumenti.

Per partecipare all’evento è necessario iscriversi sul sito: www.architettifirenze.it

RIVA: Al Murate Art District 40 artisti raccontano il fiume Arno

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Guardare il fiume per guardare al futuro. Torna il 5 maggio a Firenze, al Murate Art District il progetto Riva, palinsesto di eventi curato da Valentina Gensini che ha come spina dorsale l’Arno, pensato per stimolare riflessioni e indagini critiche intorno al fiume che attraversa Firenze e non solo.

Nel 2021 Riva festeggia il quinto anniversario e per l’occasione presenta un compendio dei migliori progetti prodotti negli ultimi cinque anni, con una serie di lavori inediti tra cui il progetto inedito “La Riva” prodotto durante la recente residenza dell’artista Kirsten Stromberg al Mad.

Riva murate
Arno flow, Arno bridge, Arno love, Arno flood, Arno restore (2016) di JAY WOLKE

RIVA: alle Murate 27 artisti e 4 collettivi

In totale saranno protagonisti 27 artisti e 4 collettivi per un totale di oltre 40 voci. Si tratta di: Yuval Avital, Giulia Dari, Edoardo Delille, Diario Popolare, Bernard Fort, Fotoromanzo italiano, Federica Gonnelli, Renato Grieco, Katrinem, LWCircus, Alice Machado, Alisa Martynova, Benedetta Manfriani, Martino Marangoni, Paolo Masi, Arno Rafael Minkkinen, Adrian Paci, Francesco Pellegrino, Radio Papesse, Stay with me, Kirsten Stromberg, Studio ++, Tempo Reale, Francesco Toninelli, Giuseppe Toscano, Davide Virdis, Massimo Vitali, Jay Wolke, Paolo Woods, Zhang Xiang.

riva mad murate 2021
Sospesi (2018_2019) di EDOARDO DELILLE PAOLO WOODS

RIVA: un racconto delle esperienze artistiche dal 2016 a oggi

Promossa dall’Associazione MUS.E, con la direzione artistica di Valentina Gensini – in collaborazione con Comune di Firenze, Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana con il sostegno di Cassa di Risparmio di Firenze, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e del MiC (Ministero della Cultura, Italia), la collaborazione di Fondazione Studio Marangoni e Centro di Ricerca Tempo Reale e in co-progettazione con il programma Sensi Contemporanei – RIVA 2021 è una grande antologica che raccoglie le esperienze, le indagini e le riflessioni dei protagonisti che hanno vissuto il progetto dal 2016 ad oggi. Si potrà ammirare il tutto fino al 19 giugno, compatibilmente con la permanenza della Toscana in zona gialla.

riva arno murate
Sospesi (2018_2019) di EDOARDO DELILLE PAOLO WOODS

RIVA: un legame tra l’arte e il fiume Arno

“Dandosi con coraggio, e in assoluta controtendenza, obiettivi di medio e lungo termine, il Progetto RIVA opera da anni in stretto contatto con il territorio, cui dedica residenze nazionali ed internazionali, nella convinta pratica di promozione della Committenza pubblica – ha spiegato Valentina Gensini, direttore artistico di MAD e curatore del Progetto Riva -. Le azioni del progetto, strutturate in un’ottica ecosofica, hanno privilegiato la ricerca e la produzione artistica dedicate alla lettura e comprensione delle aree intorno al fiume, ed hanno aperto inedite possibilità a molti giovani, creando una relazione profonda tra i grandi artisti internazionali che hanno tenuto workshop di formazione nella nostra area metropolitana”.

“Credo che – ha dichiarato Cristina Giachi, presidente della commissione cultura della Regione Toscana – le istituzioni promuovendo, sostenendo e realizzando progetti come questo svolgano al meglio la loro funzione di creatori di condizioni per l’espressione creativa contemporanea”. “Siamo felici di affiancare fin dalla nascita un progetto che dal 2016 rende l’Arno protagonista artistico della città – ha aggiunto l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi – e che dà visibilità alle decine di residenze internazionali che sono state attivate alle Murate nell’ottica di un continuo e proficuo scambio di esperienze e studio”.