mercoledì, 14 Maggio 2025
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Salta la fila alla Coop, l’ingresso si prenota via app e numero verde

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Alla Coop torna il “salta la fila“: si prenota l’ingresso al supermercato con la registrazione su una web app e, novità, chiamando un numero verde attivato da Unicoop Firenze, per telefono fisso e cellulare. Ad annunciare l’evoluzione del servizio per saltare la coda, lanciato durante il lockdown, è stata la stessa cooperativa di consumo che in Toscana, da Pisa a Siena, da Arezzo a Prato, ha oltre 100 supermercati. Ecco come funziona il servizio salta la fila nei Coop.fi.

Salta la fila alla Coop, come funziona: registrazione su un’app oppure basta una telefonata al numero verde

Il sistema è semplice. Basta accedere alla web app Salt@LaFila all’indirizzo coopfi.saltalafila.io e procedere alla registrazione con la propria email. A quel punto l’utente riceverà un link per attivare l’account e dovrà scegliere una password. Se si è già effettuata la registrazione non è necessario fare di nuovo la procedura, ma si potrà usare le stesse credenziali e anche recuperare la password se si fosse dimenticata.

Una volta fatto il log-in sulla web app, si può cominciare a prenotare il proprio ingresso alla Coop e saltare la fila: basta scegliere il punto vendita, il giorno e la fascia oraria preferita. Ogni fascia di mezz’ora ha un numero massimo di posti prenotabili, per garantire il rispetto delle distanze di sicurezza. Presentandosi all’ingresso del supermercato si dovrà mostrare la propria prenotazione, stampata o direttamente sul cellulare.

Prenota l’ingresso alla Coop e salta la coda, anche chiamando il numero verde

La novità rispetto al lockdown è che l’ingresso alla Coop si prenota anche via telefono chiamando il call center allestito da Unicoop Firenze che risponde al numero verde 800 050 760 in questo orario: dalle 9.00 alle 12.30 e 14.30 alle 17.30, da lunedì a venerdì.

Unicoop Firenze ha aumentato le misure di sicurezza anti-Covid nei punti vendita Coop.fi dopo gli ultimi Dpcm e l’ordinanza della Regione Toscana in materia di commercio al dettaglio: contingentamento degli ingressi con stretti controlli alle entrate, annunci audio che invitano al rispetto della distanza e a indossare la mascherina su naso e bocca, oltre alla misurazione della temperatura corporea all’ingresso. Secondo l’ordinanza regionale può fare la spesa solo una persona per famiglia.

Anziani e infermieri entrano prima al supermercato: chi ha diritto all’ingresso prioritario

Intanto, oltre al servizio salta fila, è stato riattivato l’ingresso prioritario ai supermercati Coop.fi, in caso di coda, per i soggetti più fragili e per chi svolge lavori essenziali in questo momento di emergenza sanitaria: hanno una corsia preferenziale le persone non autosufficienti, le donne incinta, gli operatori sanitari (infermieri, medici, OSS, ecc), forze dell’ordine, over 70, volontari delle associazioni impegnate in attività di sostegno ai cittadini (come Misericordia, Croce Rossa, Humanitas). Per loro non importa prenotare l’ingresso con l’app o il numero di telefono: è già predisposta una fila prioritaria.

prenota ingresso Unicoop Firenze sito
La schermata di ingresso del servizio “Prenota l’ingresso Coop,fi”

Salta la Fila, i negozi Coop dove si può usare la app per prenotare l’ingresso

Ecco l’elenco dei punti vendita Coop.fi nei quali è attivo il servizio “Prenota l’ingresso” per saltare la fila a Firenze, Prato, Pistoia, Pisa, Lucca, Siena e Arezzo. Aggiornamenti e informazioni sul sito di Unicoop Firenze:

  • Agliana – Via Enrico Berlinguer Agliana (PT)
  • Arezzo – Via Vittorio Veneto, 176 Arezzo (AR)
  • Centro Arezzo – Via Giovanni Amendola, 13/15 Arezzo (AR)
  • Bagno a Ripoli – Viale delle Arti,19 Bagno a Ripoli (FI)
  • Barberino del Mugello – Via Aldo Moro,6/8 Barberino di M.llo (FI)
  • Bientina – Via Achille Pacini,87/A Bientina (PI)
  • Buggiano – Via Pietro Linari Borgo a Buggiano (PT)
  • Borgo San Lorenzo – Piazza Martin Luther King,5/6 Borgo San Lorenzo (FI)
  • Campi Bisenzio – Via B.Buozzi,1 Campi Bisenzio (FI)
  • Centro Cascina – Via del Fosso Vecchio,457 Cascina (PI)
  • Castelfiorentino – Via Leonardo da Vinci,25 Castelfiorentino (FI)
  • Castelfranco – Via S.Quasimodo,29/31 Castelfranco di Sotto (PI)
  • Certaldo – Viale Giacomo Matteotti,197 Certaldo (FI)
  • Colle val d’Elsa – Via A.Diaz,31 Colle di val d’Elsa (SI)
  • Centro Empoli – Via Raffaello Sanzio,199 Empoli (FI)
  • Empoli Susini – Via Duilio Susini Empoli (FI)
  • Figline val d’ Arno – Via Ungheria,8 Figline e Incisa val d’Arno (FI)
  • Firenze Carlo del Prete – Via Carlo del Prete,106/H Firenze (FI)
  • Centro Ponte a Greve – Viuzzo delle Case Nuove,9 Firenze (FI)
  • Firenze Cimabue – Via Cimabue, 48 Firenze (FI)
  • Firenze Coverciano – Via Salvi Cristiani,13 Firenze (FI)
  • Firenze Gavinana – Via Erbosa, 66/B/C Firenze (FI)
  • Firenze Isolotto – Via Francesco Talenti,94/96 Firenze (FI)
  • Firenze Le Piagge – Via Lombardia ang.Via Lazio,15 Firenze (FI)
  • Firenze Novoli – Via Forlanini,1 Firenze (FI)
  • Firenze Piazza Leopoldo – Piazza Pietro Leopoldo,6/D/E/F Firenze (FI)
  • Fucecchio – Via di Fucecchiello,7 Fucecchio (FI)
  • Impruneta – Via dei Popoli, 1 Impruneta (FI)
  • Centro Lastra a Signa – Via Santa Maria a Castagnolo,5/7 Lastra a Signa (FI)
  • Lucca Est – Via di Tiglio,1275 Lucca (LU)
  • Lucca Puccini – Viale G.Puccini,1718/B Lucca (LU)
  • Centro Montecatini – Via Biscolla,48 Massa e Cozzile (PT)
    Monsummano Terme (PT)
  • Monsummano – Via Palestro,79 Monsummano Terme (PT)
  • Montelupo – Via Raffaello Caverni,54/60 Montelupo F.no (FI)
  • Montemurlo – Via Livorno,51 Montemurlo (PO)
  • Centro Montevarchi – Via dell’Oleandro,37 Montevarchi (AR)
  • Pisa Cisanello – Via Manara Valgimigli,1-3 Pisa (PI)
  • Pisa Porta a Mare – Via Ponte a Piglieri,4 Pisa (PI)
  • Pistoia – Viale Adua ang Via Macallè 2/A Pistoia (PT)
  • Centro Poggibonsi – Loc.Salceto ,137 Poggibonsi (SI)
  • Ponsacco – Via Rospicciano,28/B Ponsacco (PI)
  • Pontassieve – Piazza Alfredo e Carlo Del Vivo,1/3 Pontassieve (FI)
  • Centro Pontedera – Via Umberto Terracini,1/3 Pontedera (PI)
  • Centro Prato – Via delle Pleiadi,11/13 Prato (PO)
  • Prato Fabbricone – Via Ferninando Targetti 18-20 Prato (PO)
  • Prato Valentini – Via Valentini,1 Prato (PO)
  • Quarrata – Via Scopelliti,50 Quarrata (PT)
  • San Casciano – Viale Europa,20 San Casciano val di Pesa (FI)
  • San Giovanni – Via Napoli,21 San Giovanni Valdarno (AR)
  • San Miniato – Via Ferrante Aporti,29 San Miniato (PI)
  • Sansepolcro – Viale Osimo,514 Sansepolcro (AR)
  • Santa Croce – Piazza Pietro Nenni Santa Croce sull’Arno (PI)
  • Santa Maria a Monte – Via Placido Rizzotto, 10 Santa Maria a Monte (PI)
  • Centro Sesto – Via Petrosa, 22 Sesto F.no (FI)
  • Sesto Neto – Via Giacomo Leopardi,66 Sesto F.no (FI)
  • Siena Cittadini – Via Celso Cittadini,64 Siena (SI)
  • Siena Grondaie – Strada del Paradiso,1/3/5 Siena (SI)
  • Signa – Via dei Macelli,5 Signa (FI)
  • Tavarnelle – Via Giorgio La Pira,45 Tavernelle val di Pesa (FI)
  • Volterra – Piazzale delle Colombaie,1 Volterra (PI)

Palazzo Strozzi, le grandi mostre 2021 a Firenze

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Palazzo Strozzi, la fondazione nel cuore di Firenze, guarda al futuro e propone tre grandi mostre per l’anno 2021. Dopo l’annus horribilis 2020 – che pure ha segnato un piccolo record, con oltre 60mila visitatori per la mostra di Tomas Saraceno che si è conclusa all’inizio di novembre – Palazzo Strozzi si appresta a dare il benvenuto a tre nuove esposizioni spalmate tra la fine di quest’anno e il 2021: l’installazione site specific We Rise by Lifting Others di Marinella Senatore, la mostra “American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker” dal 6 marzo al 25 luglio 2021 e infine “Shine. Jeff Koons” dal 23 settembre 2020 al 23 gennaio 2022.

Palazzo Strozzi, a dicembre 2020 la luminaria di Marinella Senatore

La prima ospite confermata è Marinella Senatore artista che quest’estate ha “prestato” le sue celebri luminarie, ispirate a quelle della tradizione popolare dell’Italia meridionale, alla sfilata di alta moda organizzata da Christian Dior nelle strade di Lecce.

A partire dal 3 dicembre 2020 (e fino al 7 febbraio 2021) un’installazione luminosa site specific dal titolo “We Rise by Lifting Others” sarà ospitata nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze. La buona notizia è che all’interno del cortile si potrà transitare anche qualora la chiusura dei musei imposta dal governo venisse prolungata perché i portoni di Palazzo Strozzi rimarranno sempre aperti.

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L’installazione di Marinella Senatore nel cortile di Palazzo Strozzi – Foto: Pagina Facebook Fondazione Palazzo Strozzi

All’installazione verrà affiancato un programma di workshop (che con buone possibilità si svolgeranno online) incentrati sull’idea di attivazione sociale e di costruzione di comunità attraverso la pratica performativa.

Andy Warhol e gli americani, la prima mostra del 2021 a Palazzo Strozzi

Dal 6 marzo al 25 luglio 2021 Palazzo Stozzi a Firenze ospiterà “American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker” una grande mostra, a cura di Vincenzo de Bellis e Arturo Galansino, che per la prima volta racconta l’arte moderna negli Stati Uniti tra due momenti storici decisivi, l’inizio della Guerra del Vietnam e l’attacco dell’11 settembre.

Una selezione di oltre 80 opere di 55 artisti americani tra cui Robert Mapplethorpe, Kerry James Marshall, Bruce Nauman, Cindy Sherman, Robert Rauschenberg, Kara Walker e Andy Warhol prese in prestito dal Walker Art Center di Minneapolis, tra i più importanti musei di arte contemporanea del mondo.

Jeff Koons, a Palazzo Strozzi la mostra della superstar dell’arte

Infine dal 23 settembre 2021 (fino al 23 gennaio 2022) a Palazzo Strozzi arriva Shine l’attesissimo appuntamento dedicato alla superstar dell’arte Jeff Koons, la più grande mostra dedicata all’artista in Italia. A cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro, la mostra accoglie a Firenze alcune tra le opere più celebri di questo maestro contemporaneo. Dalla riproduzione dei celebri giocattoli gonfiabili alle varie citazioni del mondo della pubblicità e del consumismo, Koons e le sue opere sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo.

Attraverso un’ampia selezione dei più celebri dipinti e sculture della sua carriera, la mostra indaga il concetto di shine tra splendore e bagliore, preziosità e banalità, essere e apparire: un gioco di ambiguità che caratterizza il lavoro di Koons nell’utilizzo di materiali e soggetti che mettono in discussione il nostro rapporto con la realtà quotidiana e il concetto stesso di opera d’arte.

Palazzo Strozzi, le mostre 2021 a Firenze: i biglietti e le info

“We Rise by Lifting Others”, l’istallazione di Marinella Senatore, sarà aperta al pubblico gratuitamente tutti i giorni dalle 9 alle 20. Per quanto riguarda “American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker” e “Jeff Koons. Shine”, bisognerà aspettare le nuove disposizioni in merito alla riapertura del museo e consultare il sito di Palazzo Strozzi.

La Toscana a rischio zona rossa e Firenze pensa a chiudere le piazze

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La regione è appena entrata nella fascia arancione, ma già c’è chi mette in guardia: la Toscana è a rischio, può scivolare verso la zona rossa per i dati sempre più preoccupanti dei contagi di Covid-19. Ormai i bollettini giornalieri indicano che l’epidemia in Toscana viaggia a un ritmo di oltre 2.000 nuovi casi al giorno, ormai da due settimane a questa parte, mentre ricoveri per coronavirus aumentano costantemente e gli ospedali sono sempre più in affanno.

Va detto che gli effetti delle restrizioni non sono visibili nell’immediato, ma sul medio periodo: la situazione che stiamo vivendo adesso è figlia di quanto successo nelle scorse settimane. Il tempo di incubazione del virus è infatti di 14 giorni.

Toscana verso la zona rossa: Giani frena, il sindaco di Firenze teme il rischio “retrocessione”

Sulla questione zona rossa, il governatore della Regione Toscana Eugenio Giani va con i piedi di piombo: “sarebbe sbagliato che un politico sulla base di una sua sensazione dicesse ‘Andiamo in zona gialla o in zona rossa’, visto che siamo in zona arancione”, ha riferito ai giornalisti, commentando le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella. Il primo cittadino, in una diretta Facebook, aveva infatti avanzato il timore di un ulteriore declassamento della Toscana, visto il peggioramento dell’emergenza Covid.

Saranno i tecnici che attraverso gli indicatori ci diranno quale è la collocazione adatta per gestire la nostra regione”, ha risposto Giani, lasciando però di fatto il capitolo retrocessione ancora aperto. Intanto a livello nazionale medici ed esperti invocano da giorni un nuovo lockdown totale, mentre sul territorio toscano i primi cittadini dell’Empolese Valdelsa hanno più volte chiesto di istituire la zona rossa.

Toscana in zona arancione o rossa, da cosa dipende e quando si decide

Secondo l’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, in Toscana l’indice di contagio Rt è salito a livelli di alto rischio (1,53) con 241 casi di Covid-19 ogni 100.000 abitanti. I numeri si riferiscono al periodo tra il 26 ottobre e il 1° novembre, mentre le nuove cifre sono in via di analisi da parte degli esperti dell’ISS, ma visto l’andamento giornaliero indicato dai bollettini della Regione, con contagi in salita e posti letto sempre più occupati, lo scenario non potrà che peggiorare.

Proprio in base ai 21 parametri del report settimanale, atteso per venerdì, il Ministro della Salute Roberto Speranza, sentiti i presidenti della Regioni interessate, potrà decidere di estendere la zona rossa.

Firenze minaccia la chiusura delle piazze nel weekend

Intanto a Firenze il sindaco Dario Nardella mette in guarda chi uscirà durante il weekend ad affollare vie e piazze del centro storico, come successo domenica scorsa. Durante l’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto in Prefettura, è stato deciso di aumentare i controlli durante il prossimo fine settimana, il primo con in vigore le regole della zona arancione anche in Toscana.

“Se persisteranno assembramenti e comportamenti non adeguati all’emergenza in corso, sarò costretto a chiedere al Prefetto di chiudere alcune piazze del centro storico – ha annunciato Nardella -. Gli ospedali sono al limite, ciascuno deve fare la propria parte evitando al massimo gli spostamenti e ogni tipo di contatto superfluo”.

2.507 contagi oggi in Toscana, il bollettino Covid dell’11 novembre

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Sono 2.507 i nuovi contagi di Covid oggi in Toscana: a dirlo l’aggiornamento dei dati della Regione, contenuti nel bollettino dell’11 novembre 2020 sui casi di coronavirus. Le ultime notizie parlano di una curva epidemica che punta sempre verso l’alto, con un nuovo picco di morti, 53 nel giro di 24 ore, aumentano anche i ricoverati (50 persone in più) e i pazienti in terapia intensiva.

Intanto da oggi la Toscana è in zona arancione. Ecco nel dettaglio i numeri e le news del bollettino.

Quanti contagi oggi in Toscana: i casi di Covid, aggiornamento dell’11 novembre

  • Nuovi casi in Toscana: 2.507 (ieri i casi positivi in più erano stati 2223)
  • Persone attualmente positive al coronavirus: 47.900 (+3,4%)
  • Ricoveri totali in ospedale: 1.874 (+50 persone)
  • Ricoverati per Covid nei posti di terapia intensiva della Toscana: 246 (+4 persone)
  • Tamponi eseguiti: 1.259.794 (+17.821 test fatti nell’ultima giornata)
  • rapporto numero di tamponi/casi postivi (esclusi quelli i test di controllo): 27,4%

Coronavirus in Toscana, la situazione

  • Contagi totali di Covid in Toscana dall’inizio della pandemia all’11 novembre: 69.920
  • Morti per Covid-19 in Toscana: 1.701 (+53 decessi solo oggi)
  • Guariti totali: 20.319 (+868 persone)
  • incidenza del coronavirus in Toscana: 1.875 casi ogni 100.000 abitanti (settima regione in Italia)
  • tasso grezzo di mortalità per coronavirus: 45,6 deceduti ogni 100.000 abitanti (undicesima regione in Italia)

Approfondimenti e grafici sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità.

Toscana zona arancione (ma non rossa): le nuove regole e limitazioni

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Da oggi, mercoledì 11 novembre, scatta il “declassamento” della Toscana da regione in zona gialla a regione in zona arancione, mentre non è escluso che in futuro possa passare in zona rossa, se la situazione non migliorerà: cosa si può fare e quali sono le nuove regole e le ulteriori limitazioni anti Covid?

Zona arancione in Toscana: spostamenti tra regioni e comuni, cosa si può fare

Le regole della zona arancione prevedono forti limitazioni agli spostamenti, non solo tra regioni ma anche tra comuni. Nella zona arancione infatti è consentito spostarsi solo all’interno del proprio comune di residenza, sempre dalle 5 alle 22, nel rispetto del coprifuoco. Per spostarsi in questa fascia oraria all’interno del proprio Comune non c’è bisogno di motivare il proprio tragitto, altrimenti anche in Toscana va compilato il modulo di autocertificazione.

Toscana zona arancione: da quando scatta il lockdown “leggero”

Sugli spostamenti fuori dal proprio comune di residenza, nella zone arancione, non c’è comunque un divieto netto. Lo si può fare per motivi di lavoro, studio, salute e assoluta urgenza, oppure per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune. Nelle Faq del governo si fa l’esempio di andare all’ufficio postale o a fare la spesa in un punto vendita, se nel proprio comune non ce ne sono.

Toscana zona arancione: nelle nuove regole la chiusura di bar e ristoranti

Le regole della zona arancione, entrate in vigore anche in Toscana da mercoledì 11 novembre, prevedono poi la chiusura di bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie e tutte le attività di ristorazione. Potranno restare aperte, tra le 5 e le 22, ma solo per la vendita da asporto. La consegna a domicilio di prodotti alimentari invece è consentita senza limiti di orario. Non si può comunque restare all’interno dei locali per un tempo superiore a quello strettamente necessario a ritirare il cibo da asporto. Non è consentito consumarlo in prossimità dei locali stessi.

Zona arancione: fino a quando dura e per quanto tempo è in vigore

Confermata la chiusura dei centri commerciali nel weekend, ma all’interno di queste strutture possono restare aperti il sabato e la domenica i supermercati,  i negozi alimentari, le edicole,  tabaccai, le farmacie e parafarmacie. Non cambiano le regole per la scuola in Toscana: in zona arancione, come in quella gialla, le attività didattiche proseguono in presenza fino alla terza media. Alle superiori le attività si faranno a distanza.

Giani: “Toscana zona arancione? Non è partita di calcio”

“Impegniamoci tutti per fermare la diffusione del Covid-19: prima riusciremo a invertire la curva del contagio, prima potremo riprendere la normalità.”. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha commentato così il passaggio della Toscana in zona arancio. “Solo se ognuno di noi farà la propria parte – ha scritto su Facebook il governatore – eviteremo le misure più restrittive della zona rossa”.

Sale il livello di rischio nelle regioni: Italia verso un nuovo lockdown?

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Il governo, per ora, continua a smentire questa possibilità. Ma come testimonia l’ultimo rapporto dell’Istituto superiore di sanità, il livello di rischio nelle regioni resta alto, l’indice Rt è quasi ovunque sopra la soglia di allerta e l’ipotesi di un nuovo lockdown nazionale in tutta Italia inizia a prendere corpo.

Da oggi, cinque nuove regioni sono entrate nella zona arancione (Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria). La Provincia autonoma di Bolzano ha fatto il doppio salto, dalla zona gialla direttamente nella rossa.

Zona arancione: fino a quando dura e per quanto tempo è in vigore

I dati sui contagiati degli ultimi giorni non indicano nessun rallentamento dell’epidemia. Ieri i nuovi casi giornalieri sono tornati sopra quota 35 mila e i decessi sono di nuovo ai livelli dell’aprile scorso. A tutto questo si somma il sovraccarico sugli ospedali, in molti casi già oltre la soglia critica.

Nuovo lockdown nazionale, ipotesi 15 novembre

Un nuovo lockdown nazionale, insomma, è possibile: e considerati i livelli di rischio delle regioni potrebbe anche arrivare spontaneamente dal 15 novembre. Questa è la data sotto osservazione entro la quale il governo stima che tre regioni italiane su quattro potrebbero trovarsi in fascia arancione o rossa, con nuovi “declassamenti” attesi nei prossimi giorni. A quel punto, anche se non proclamato ufficialmente, l’Italia sarebbe di fatto in un nuovo lockdown nazionale, anche se leggero rispetto a quello totale della primavera.

Le prime indiziate sono Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Campania, al momento zone gialle. Per il loro passaggio in una fascia di rischio più elevata sembra questione di giorni.

Supermercati aperti sabato e domenica: cosa dice il Dpcm

E se anche è ancora presto per valutare l’impatto delle misure introdotte dall’ultimo Dpcm, è pur vero che 7 regioni si trovano nella classificazione di rischio alta da almeno tre settimane consecutive. È uno dei dati che emerge dall’ultimo rapporto monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità. Di seguito una tabella riassuntiva dei principali dati contenuti nel report: l’indice Rt delle regioni, il loro livello di rischio e lo scenario corrispondente (da 1 a 4 in ordine di gravità crescente).

Livelli di rischio e indice Rt nelle regioni

Regione Indice Rt Rischio Scenario
Abruzzo 1,51 Alto (molteplici allerte di resilienza) 3
Basilicata 1,73 Non valutabile (equiparato a rischio Alto) 3
Calabria 1,41 Alto (molteplici allerte di resilienza) 2
Campania 1,64 Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto 4
Emilia Romagna 1,57 Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto 4
Friuli Venezia Giulia 1,6 Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto 4
Lazio 1,2 Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto 2
Liguria 1,37 Alto 3
Lombardia 1,99 Alto 4
Marche 1,01 Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto 1
Molise 1,73 Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto 3
Piemonte 1,76 Alto 4
Provincia Autonoma di Bolzano 1,73 Alto 4
Provincia Autonoma di Trento 1,54 Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto 3
Puglia 1,56 Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto 3
Sardegna 1,14 Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto 2
Sicilia 1,28 Alto (molteplici allerte di resilienza) 2
Toscana 1,4 Alto (molteplici allerte di resilienza) 3
Umbria 1,44 Alto 3
Valle d’Aosta 1,54 Non valutabile (equiparato a rischio Alto) 3
Veneto 1,57 Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto 4

Zona arancione: fino a quando dura e per quanto tempo è in vigore

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Toscana, Umbria, Basilicata, Liguria e Abruzzo: per queste 5 regioni da mercoledì 11 novembre scattano nuove limitazioni anti-Covid, ma fino a quando dura la zona arancione e per quanto tempo è in vigore il nuovo “pacchetto” di divieti? A spiegare regole e durata delle limitazioni è il Dpcm di novembre, che ha diviso l’Italia in 3 diversi gradi di rischio (area gialla, arancione e rossa), prevedendo restrizioni via via più pesanti a seconda dello scenario dei contagi.

La mappa dei “colori Covid” viene aggiornata periodicamente in base alla situazione epidemiologica che emerge dal report redatto dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità grazie ai dati delle singole Regioni.

Lista delle regioni e delle zone Covid, la durata

Il decreto della Presidenza del Consiglio prevede che almeno ogni 7 giorni venga controllata la situazione insieme agli esperti del Comitato tecnico scientifico, analizzando i 21 parametri del monitoraggio settimanale, dall’Rt (l’indice di contagio), al tasso di occupazione dei letti di terapia intensiva.

È un’ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza, sentiti i governatori dei territori interessati, a collocare le regioni in zona gialla, arancione o rossa: le limitazioni entrano in vigore il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Per quanto tempo è in vigore la zona arancione?

Il provvedimento del governo specifica che il Ministro della Salute d’intesa con il presidente della Regione interessata possa imporre le limitazioni della zona arancione o dell’area rossa anche in un’area specifica del territorio regionale, ad esempio solo una provincia o un comune.

Il Dpcm di novembre specifica anche quanto tempo dura la classificazione in zona arancione (o rossa): l’ordinanza del Ministro della Salute resta in vigore per almeno 15 giorni, si legge al comma 3 dell’articolo 2 del provvedimento, e comunque la durata delle restrizioni non può superare la data di efficacia del decreto.

Umbria, Basilicata, Liguria e Abruzzo e Toscana: la zona arancione fino a quando dura

Quindi fino a quando è in vigore la zona arancione in Umbria, Basilicata, Liguria e Abruzzo e Toscana? Visto che le nuove restrizioni entrano in vigore mercoledì 11 novembre, le regole dureranno almeno per due settimane, fino a mercoledì 25 novembre, sempre che la situazione non precipiti e sia necessario un passaggio in area rossa già nei prossimi giorni.

Se la situazione dei contagi non migliorasse, il governo potrebbe decidere anche la proroga della zona arancione dopo il 25 novembre, ma la durata massima prevista dal Dpcm consentirebbe di prolungare le limitazioni solo per un’altra settimana, fino al 3 dicembre (quando scade il decreto). Nel frattempo è probabile che il governo Conte vari un nuovo Dpcm ridefinendo le misure anti-Covid o confermando quelle attuali. Qui le regole previste per la zona arancione.

Fiorentina, al via il Prandelli II

Dopo tante indiscrezioni è ripartita l’avventura di Cesare Prandelli alla Fiorentina. Dopo 10 anni il tecnico di Orzinuovi sostituisce Beppe Iachini che dopo aver concluso, la scorsa stagione, il campionato in crescendo non è riuscito a trovare il giusto equilibrio e dopo sette giornate la Fiorentina è dodicesima con 8 punti.

Il ritorno di Cesare

Figura gradita ai tifosi Cesare Prandelli, che ha firmato un contratto fino a giugno 2021, è certo di riportare i viola nella parte sinistra della classifica. “Il cuore e l’istinto mi hanno portato a tornare sulla panchina viola. Ho trovato per le strade della città – ha raccontato Prandelli – tanti tifosi che mi chiedevano di tornare, ma io non sarei mai andato via. La storia, ormai, la conoscono tutti. Sono tornato per riprendere anche un certo tipo di discorso. Qui c’è una sfida importante, anche se si rischia di rovinare degli equilibri. Di sicuro non sarò mai solo in questo percorso. In Rocco Commisso e Joe Barone – ha aggiunto – ho trovato due persone di una sensibilità straordinaria. Prima di iniziare questa avventura mi hanno detto che avrebbero parlato con Beppe Iachini. Sono convinto che possiamo fare e creare qualcosa di veramente importante. Mai – ha detto ancora Prandelli – avrei pensato di essere un possibile papabile alla panchina viola, di nomi ne erano stati fatti tanti. Una settimana fa – ha svelato poi – mi ha chiamato il presidente del Genoa Preziosi e mi ha detto se ero pronto a tornare in campo perché io ho parlato benissimo di te. Quando gli ho chiesto qual era il club mi ha risposto la Fiorentina e quindi ringrazio Preziosi”.

Il saluto di Iachini

Beppe Iachini ha deciso di salutare la Fiorentina col cuore ringraziando tutti, a partire dal patron Rocco Commisso, per avergli dato l’opportunità di allenare la Fiorentina, squadra che si dispiace di non guidare più ma verso la quale allo stesso tempo prova molto affetto. “Sono legato, con orgoglio e fierezza, sin dal mio primo giorno da calciatore e negli indimenticabili momenti in campo con la fascia da capitano. Mi auguro che la Viola – ha aggiunto Iachini – torni presto in campo con il supporto dei suoi straordinari tifosi, che ci sono mancati infinitamente e che rappresentano il patrimonio più grande di questo straordinario Club, per sempre nel mio cuore. Desidero ringraziare infinitamente l’appassionato e gentile presidente Rocco Commisso e tutta la sua famiglia per la magnifica opportunità che mi è stata data di allenare la Fiorentina, una famiglia meravigliosa che per sempre rimarrà nel mio cuore, lo staff dirigenziale che mi è stato vicino in questi mesi a partire da Joe Barone e Daniele Prade, lo staff medico, il personale e tutte le straordinarie persone che con umiltà e passione lavorano all’interno di questo club e che ci hanno fatto sentire a casa ogni giorno”.

Cesare Prandelli è il nuovo allenatore della Fiorentina

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La notizia, che era nell’aria da giorni, è arrivata all’ora di cena. La Fiorentina ha deciso di esonerare Giuseppe Iachini ed ha chiamato in panchina Cesare Prandelli.

Il comunicato ufficiale della società viola

ACF Fiorentina comunica di avere sostituito Giuseppe Iachini allenatore della Prima Squadra con Cesare Prandelli.

Beppe Iachini nella passata stagione ha dovuto gestire una situazione particolarmente difficile e, in un contesto generale molto complicato, è riuscito a risollevare le sorti della squadra chiudendo il campionato al decimo posto.

Purtroppo, dopo un’attenta e scrupolosa analisi dell’inizio di questa nuova stagione e dei risultati fino a oggi ottenuti, la Società ritiene che la soluzione migliore sia quella di revocare l’incarico all’attuale allenatore.

Il Presidente Commisso e tutta la Dirigenza viola desiderano esprimere la propria gratitudine a Beppe Iachini e a tutto il suo staff per l’impegno e la professionalità dimostrati sin dal loro arrivo e gli augurano i migliori successi professionali per il prosieguo della carriera.

Il Club viola ha scelto come suo successore Cesare Prandelli. Prandelli, nato ad Orzinuovi il 19 agosto 1957, ha già indissolubilmente legato la sua carriera da allenatore ai colori viola, guidando la Fiorentina dal 2005 al 2010, periodo durante il quale ha ottenuto ben due qualificazioni alla Champions League ed ha raggiunto una semifinale di Coppa Uefa.

Prandelli ha successivamente allenato la Nazionale italiana con la quale ha raggiunto, nel 2012, la finale degli Europei.

Il nuovo tecnico viola dirigerà il suo primo allenamento al Centro Sportivo Davide Astori domani pomeriggio, martedì 10 novembre 2020.

Le parole del presidente Rocco Commisso

Dagli Stati Uniti è arrivato il commento del presidente. “Prima di tutto voglio ringraziare personalmente Beppe Iachini, allenatore capace e determinato, che, nel momento più difficile della scorsa stagione, ha trascinato e guidato la squadra, col suo lavoro, la sua dedizione e il suo carattere.

Purtroppo, gli attuali risultati impongono un cambio di guida tecnica, ma la mia stima e la gratitudine verso l’uomo e il professionista rimangono del tutto immutati.

Voglio inoltre dare il mio personale benvenuto a Mister Prandelli. Riteniamo – aggiunge Rocco Commisso – che le sue capacità, la sua storia professionale e la sua umanità, riconosciute e apprezzate da tutto il mondo del calcio, rendano Prandelli la persona più adatta a sedere sulla panchina viola.

Ho condiviso la scelta della Dirigenza di puntare su Cesare Prandelli, quale nuovo tecnico, considerandolo il candidato ideale per le sue esperienza e la sua massima motivazione di tornare a lavorare per i nostri colori.

Motivazione e decisione – conclude Commisso – che ci aspettiamo di ritrovare in tutti i giocatori e in tutto l’ambiente che lavora intorno alla squadra.

Mi auguro che il nuovo allenatore riuscirà a valorizzare e utilizzare al meglio la nostra rosa e, attraverso il gioco e ai futuri risultati che otterremo, a regalare nuove soddisfazioni alla città di Firenze e alla grande Famiglia Viola”.

Toscana zona arancione: da quando scatta il lockdown “leggero”

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Il “cambio del colore” è confermato. La regione Toscana diventerà zona arancione con un lockdown più leggero rispetto alla fascia rossa: ma da quando scattano le nuove restrizioni per l’emergenza Covid? Come previsto dall’ultimo Dpcm, il passaggio in una fascia di rischio più alta comporta infatti un inasprimento delle regole, dal blocco degli spostamenti tra comuni e regioni fino alle limitazioni per bar e ristoranti con la chiusura di questi esercizi.

Toscana zona arancione o rossa?

La prima conferma del declassamento della Toscana in zona arancione è arrivata dal presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio, altra regione che cambierà fascia: al governatore il ministro della Salute Roberto Speranza ha anticipato che 5 regioni (Umbria, Basilicata, Liguria, Toscana e Abruzzo) cambieranno fascia con ulteriori limitazioni.

Finora i riflettori erano tutti puntati sulla cabina di regia del Ministero della Salute per l’analisi dei  dati inviati dalle regioni per il monitoraggio settimanale sul coronavirus: in genere il dossier esce il venerdì, ma stavolta la pubblicazione dei numeri della pandemia è slittata in avanti per l’incompletezza di alcuni report regionali.

Per decidere la retrocessione delle regioni in zona arancione o addirittura in zona rossa con un mini-lockdown, gli esperti guardano 21 diversi parametri sull’emergenza Covid: non c’è solo l’indice di contagiosità Rt, che in Toscana si attesterebbe intorno all’1,4 (un valore non incoraggiante), ma anche il tasso di occupazione dei letti nelle terapie intensive (la Toscana è ottava a livello nazionale) per capire quale rischio di tenuta sta correndo il sistema sanitario regionale.

Da quando la Toscana in zona arancione?

Secondo le ultime indiscrezioni, riportate dal governatore dell’Abruzzo Marsilio, l’ordinanza che farà passare la Toscana dalla zona gialla a quella arancione sarà firmata dal Ministro della Salute nella serata di oggi (9 novembre 2020), per avere effetto da mercoledì 11 novembre. Fin da quando è entrato in vigore il nuovo Dpcm la Toscana era stata in bilico tra la zona gialla e la fascia arancione, mentre al momento sembra lontano uno scenario di tipo 4, quello più grave con il rischio del collasso degli ospedali (zona rossa).

Toscana in zona arancione, le restrizioni: cosa significa in pratica e cosa si può fare

Quando la Toscana diventerà regione arancione, alle attuali limitazioni della zona gialla si aggiungeranno nuove regole e restrizioni: da mercoledì 11 novembre quindi scatterà il blocco degli spostamenti fuori dal territorio regionale e verso la Toscana, oltre allo stop della circolazione delle persone tra comuni, se non per motivi di lavoro, salute, necessità o studio da giustificare con il modulo di autocertificazione.

Entrerà in vigore anche la chiusura totale di bar e ristoranti, attivi solo per l’asporto e dalle 5 alle 22 (la consegna a domicilio invece è senza limite di orario), mentre i negozi in Toscana resteranno aperti (quelli non essenziali sono invece chiusi nelle regioni considerate zona rossa). In fascia arancione non cambia nulla per le scuole: aperte quelle elementari e medie, chiuse le superiori con il riscorso alla didattica a distanza. Qui le Faq del governo sulle limitazioni nelle diverse zone Covid.