mercoledì, 30 Aprile 2025
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Firenze, incendio in una fabbrica di San Bartolo a Cintoia. Non ci sono feriti, riaperto il Ponte all’Indiano

Un incendio sta bruciando una fabbrica a San Bartolo a Cintoia, in zona Isolotto, non lontano da Mantignano, a Firenze, dalle prime luci di stamani. Intorno alle 5 alcuni residenti riferiscono di aver sentito un boato come di un’esplosione. Il Ponte all’Indiano è stato riaperto al traffico dopo una chiusura di qualche ora per motivi di sicurezza.

Firenze: l’esplosione, poi l’incendio

Dagli istanti successivi all’esplosione, sulla fabbrica si è levata una densa colonna di fumo, visibile in tutta la zona.

Le fiamme hanno inizialmente raggiunto la scarpata sull’argine della Greve. Un magazzino della fabbrica è crollato. Non lontano dal magazzino ci sono silos e impianti di stoccaggio di materiale infiammabile.

Secondo le prime informazioni raccolte non ci sarebbero persone coinvolte, né feriti. La fabbrica era infatti chiusa per ferie.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco dei distaccamenti di Empoli, Calenzano, Firenze Ovest e del comando di Prato, oltre a un mezzo aeroportuale.

Ponte all’Indiano chiuso, poi riaperto

La chiusura del Ponte all’Indiano ha avuto ripercussioni sul traffico, con code e rallentamenti nell’area circostante. Il viadotto è stato poi riaperto prima delle 8. Resta chiusa invece via San Bartolo a Cintoia.

In aggiornamento

L’aumento dei casi di coronavirus in Toscana

I numeri non mentono. Non dicono nulla sotto il profilo clinico ma, a livello puramente statistico, è un fatto che nelle ultime quattro settimane in Toscana il contagio da coronavirus ha mostrato una tendenza in deciso aumento: nuovi casi e dati lo confermano. I 61 nuovi positivi in un giorno, riportati dal bollettino regionale di ieri, evocano cifre vicine a quelle delle fasi più complesse dell’emergenza, tra fine aprile e inizio maggio rispetto ai numeri che a luglio facevano ragionevolmente sperare che il giorno a contagio zero – peraltro mai arrivato – fosse imminente.

Cosa dicono i dati sul coronavirus in Toscana

Prendiamo come data spartiacque il 14 luglio 2020, giorno in cui i casi attivi di coronavirus in Toscana hanno toccato il minimo dal momento in cui venne dichiarato il lockdown.

Quel giorno i positivi certificati in Toscana erano 311. Un numero così basso che non si registrava dal 10 marzo, quando il lockdown nazionale era appena iniziato e, con tutta probabilità, i positivi erano in realtà molto più numerosi, solo che il sistema sanitario non aveva ancora gli strumenti per il tracciamento di massa. Il 14 luglio si tornava a quota 311 dal picco del 21 aprile, quando le persone contemporaneamente positive al coronavirus in Toscana erano 6.622.

Coronavirus Toscana: mappa, dati e nuovi casi di oggi (8 agosto)

Covid, in Toscana torna a salire il contagio

Da quel 14 luglio sono passate quattro settimane. Cos’è successo da allora? È successo che i casi di coronavirus in Toscana hanno ripreso a salire. Non in modo esponenziale né abbastanza da poter parlare di una vera e propria “seconda ondata”. Sono però aumentati in modo costante.

Il grafico qui sotto ne dà una rappresentazione più esplicita. Sulla destra il numero delle persone positive al virus in ciascun giorno, sulla sinistra i nuovi casi giornalieri.

Per confronto, questo è ciò che si era registrato nel periodo precedente di pari durata (quattro settimane).

Più giovani, meno gravi, più numerosi: i dati sui positivi al coronavirus in Toscana

È bene ribadirlo, sono dati che fotografano il contagio solo dal punto di vista statistico. Non dicono niente su chi siano i malati e quanto siano gravi. Per questo si deve far riferimento ai report settimanali dell’Ars Toscana, al momento però sospesi fino a settembre. Già nelle ultime settimane di luglio, le ultime per le quali siano disponibili i report, l’Ars evidenziava come “negli ultimi 30 giorni le infezioni da SARS-CoV-2 hanno interessato soggetti più giovani, così come evidenziato anche dai dati della sorveglianza integrata sul territorio nazionale: l’età mediana si è abbassata in Toscana a 35 anni e mezzo”.

Un dato poi confermato anche dai bollettini quotidiani della Regione Toscana, che negli ultimi giorni ha spesso parlato di nuove infezioni tra giovani e giovanissimi (e i loro contatti più stretti), in certi casi rientrati dalle vacanze all’estero dove presumibilmente hanno contratto il virus.

Coronavirus in Toscana, casi in aumento

Giovani che, come provato da numerose evidenze a livello mondiale, subiscono meno l’aggressività del virus. Tant’è che osservando i puri dati statistici delle ultime quattro settimane, si vede come in Toscana il tasso di letalità del coronavirus sia diminuito rispetto alle precedenti quattro, nonostante un aumento dei contagi.

Il tasso di letalità è la percentuale di deceduti rispetto al totale dei positivi al virus. In figura sono riportati sia la mediana giornaliera, un dato estremamente fluttuante (colonne gialle), sia la media mobile a 7 giorni (linea blu), dato più utile a disegnare un andamento nel breve e medio periodo.

Ecobonus al 110 per cento: come funziona, i requisiti e come richiederlo

Con la conversione in legge del decreto rilancio (articolo 119) e con l’arrivo dei decreti attuativi, ci sono novità per il super ecobonus del 110 per cento, l’agevolazione prevista per la ristrutturazione di casa sotto forma di cessione del credito di imposta (ossia uno “sconto” sulle tasse). Si completa così il quadro delle regole, dei requisiti tecnici e dei tetti massimi di spesa: ecco come funziona o cosa rientra nel cosiddetto superbonus per l’edilizia.

Va subito detto che la maxi detrazione riguarda solo 4 tipologie di lavori piuttosto onerose, che però possono essere un traino per ottenere l’agevolazione al 110% anche per altri interventi come la sostituzione degli infissi o l’installazione di pannelli solari.

Il super bonus per le seconde case: a chi spetta, cosa dice il testo del decreto rilancio

Il testo del decreto rilancio approvato dal Parlamento ha esteso il super bonus al 110% a tutte le seconde case, parte di un condominio o villette unifamiliari a schiera. Esclusi gli edifici di lusso (abitazioni signorili, ville e castelli, con codice catastale A1, A8 e A9). L’agevolazione spetta per un massimo di due abitazioni monofamiliari, ma questa limitazione non vale nel caso di interventi antisismici.

Ampliata anche la platea dei beneficiari: oltre agli istituti autonomi di case popolari (per cui il bonus vale per gli interventi fatti fino al 30 giugno 2022) e alle cooperative di abitazioni, sono stati inclusi il terzo settore e le associazioni sportive dilettantistiche (per gli immobili che ospitano spogliatoi). Inoltre le agevolazioni spettano anche quando sono previste la demolizione e ricostruzione di un edificio.

Come funziona l’ecobonus al 110 per cento: la cessione del credito d’imposta

Ci sono due modi per godere del super ecobonus, che funziona con il meccanismo del credito di imposta, cedibile. È possibile chiedere uno sconto immediato ai fornitori dei servizi, azzerando la fattura con una procedura definita dalle linee guida dell’Agenzia delle Entrate. Il tax credit passerà alle imprese che potranno a loro volta cederlo ad altri, come alle banche. In alternativa, secondo i testo dell’articolo 119 del decreto rilancio convertito in legge, la detrazione del 110% del super ecobonus potrà essere recuperata nella dichiarazione dei redditi, spalmata in 5 anni, con rate dello stesso importo.

Un’agevolazione del genere non si era mai vista. In pratica consentirà non solo di fare lavori gratis, ma di avere indietro un 10% in più di quanto sborsato: ad esempio se si spenderanno 10.000 euro, per l’ecobonus al 110 per cento si avrà diritto a uno sconto fiscale di 11.000 euro. Resta però da capire quali aziende aderiranno al bonus e saranno disponibili ad accollarsi lo sconto per poi scaricarlo dalle tasse.

Caldaia e ai pannelli: cosa rientra nell’ecobonus 2020, i requisiti

Il decreto rilancio individua gli interventi per cui scatta questo credito di imposta con tetti massimi di spesa: in particolare si può richiedere l’ecobonus al 110 per cento per 4 interventi definiti come “trainati” effettuati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Eccoli:

  1. isolamento termico della parte esterna dell’edificio (il cosiddetto “capotto termico”). Le superfici interessate dai lavori devono essere più del 25% del totale della superficie disperdente lorda, per una spesa massima che cambia a seconda del tipo di abitazione
    50.000 euro per le villette unifamiliari o plurifamiliari con accessi indipendenti
    40.000 euro moltiplicati il numero delle unità immobiliari, per gli edifici da due a otto unità immobiliari
    30.000 euro (sempre da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari) negli edifici che ospitano più di 8 unità immobiliari
  2. sostituzione della caldaia centralizzata in un condominio con un impianto che sia almeno di classe A, a pompa di calore e sistemi ibridi e geotermici o di microgenerazione, oltre a collettori solari per la produzione di acqua calda. Il tetto massimo di spesa è
    20.000 euro (moltiplicato il numero delle unità immobiliari) per edifici che ospitano da due a otto unità immobiliari
    15.000 euro (moltiplicato il numero delle unità immobiliari) per edifici composti da più di otto unità immobiliari
  3. sostituzione della caldaia in abitazioni unifamiliari con un impianto di classe A o superiore, a pompa di calore e sistemi ibridi e geotermici o di microgenerazione, oltre a collettori solari per la produzione di acqua calda. La spesa massima detraibile è 30.000 euro.
  4. Interventi antisismici previsti dal sismabonus

Il requisito essenziale per richiedere l’ecobonus al 110 per cento è che questi lavori dovranno migliorare la classificazione energetica dell’edificio di almeno 2 classi (o raggiungere quella più alta se si è in classe A3). Inoltre solo si effettua uno dei questi 4 interventi, nell’ecobonus al 110 per cento rientra anche un’altra serie di lavori aggiuntivi, che devono essere fatti insieme ad almeno uno dei lavori principali, in particolare:

  1. installazione di pannelli solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica per un massimo di 48 mila euro (max 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale)
  2. l’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici per una spesa massima di 3.000 euro
  3. miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione come l’installazione di schermature solari e la sostituzione degli infissi e delle porte, la detrazione sale dal 50 al 110% se gli interventi sono fatti congiuntamente ai lavori trainanti dell’ecobonus specificati sopra.

Secondo la circolare n° 24 pubblicata dall’Agenzia delle Entrate l’8 agosto 2020, nel super ecobonus rientrano anche le spese legate agli interventi, come i costi per i materiali, la progettazione, le perizie e i sopralluoghi.

Come richiedere l’ecobonus 2020 – 2021

Con la pubblicazione dei decreti attuativi del Mise e con la circolare dell’Agenzia delle Entrate vengono poi definite le regole per la cessione del credito di imposta prevista dal super ecobonus al 110 per cento.

Oltre ai normali adempimenti sono necessari anche il visto di conformità e l’asseverazione tecnica, ossia una particolare perizia che riguarda i lavori di efficienza energetica e antisismici per certificare la congruità delle spese. La detrazione al 110% potrà essere chiesta anche dai familiari e dai conviventi del padrone di casa (a patto che non siano in affitto o in comodato d’uso) e da chi sta comprando casa ed ha un mano un preliminare di vendita.

Per la cessione del credito di imposta bisognerà poi presentare online una comunicazione all’Agenzia delle Entrate dal 15 ottobre 2020 e il tax credit potrà essere usato in compensazione con un F24 dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui siano state sostenute le spese per la ristrutturazione.

Ecco i link utili:

Ecobonus al 110%: i provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate e del Mise

Finalmente ci sono tutte le regole, scritte nero su bianco nei provvedimenti ufficiali. Una circolare dell’Agenzia delle Entrate e due decreti attuativi del Mise (il Ministero dello Sviluppo economico) chiariscono come funziona e i requisiti dell’ecobonus al 110%, il cosiddetto superbonus previsto dall’articolo 119 del decreto rilancio per la ristrutturazione di casa. Tutto si basa su un meccanismo di detrazioni fiscali e di cessione del credito di imposta studiato per far ripartire il settore dell’edilizia tra il 2020 e il 2021. Lo “sconto” potrà essere richiesto direttamente ai fornitori (quindi l’utente finale pagherà zero in fattura) oppure, in alternativa, si potrà godere di una detrazione fiscale spalmata nelle dichiarazioni dei redditi dei 5 anni successivi.

In particolare l’Agenzia delle Entrate nella circolare n° 24 dell’8 agosto 2020 ha dato il via libera alla detrazione anche per conviventi e futuri proprietari e ha stabilito le regole del meccanismo di cessione del bonus fiscale al 110%, mentre il Mise con i suoi decreti attuativi (decreto asseverazioni e decreto requisiti) ha fissato i requisiti tecnici e i massimali di spesa per gli interventi che rientrano nel super ecobonus per l’efficienza energetica e nel sismabonus, oltre a definire le modalità per presentare la perizia tecnica (la cosiddetta asseverazione) legata alle opere.

Ecobonus al 110%: requisiti e linee guida della circolare dell’Agenzia delle Entrate, a chi spetta

Come previsto dal decreto rilancio, il superbonus al 110% (che include gli interventi antisismici del sisma bonus, quelli per la sostituzione della caldaia o l’isolamento termico delle facciate e dei tetti degli edifici) si può richiedere per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 a seguito di ristrutturazione dell’abitazione principale e delle seconde case. Qui spieghiamo nel dettaglio cosa rientra nell’ecobonus al 110% e quali sono i tetti massimi di spesa.

Il super ecobonus al 110%, secondo la circolare n° 24 dell’Agenzia delle Entrata pubblicata in data 08/08/2020, può essere richiesto non solo dal proprietario di casa (prima casa o seconde case) ma spetta anche ai familiari e ai conviventi, se sono quest’ultimi a pagare la ristrutturazione. Devono però essere conviventi al momento in cui si sostengono le spese. La detrazione spetta inoltre al futuro acquirente dell’abitazione, se è stato registrato un regolare contratto preliminare di vendita. Esclusi dalla detrazione invece i familiari in abitazioni date in affitto o  in comodato d’uso. Via libera al superbonus anche per i liberi professionisti, ma per gli immobili che non rientrano nell’attività economica (per esempio uffici o sedi operativi di aziende).

Per cosa si può richiedere la detrazione del superbonus

Sempre l’Agenzia delle Entrate chiarisce che la detrazione del 110% comprende anche alcune spese collegate agli interventi del superbonus (cappotto termico, sostituzione della caldaia centralizzata, interventi antisismici) come i costi per i materiali, la progettazione, le perizie, i sopralluoghi e le operazioni preliminari di progettazione.

Ecobonus al 110%, la cessione del credito e il modello da inviare online all’Agenzia delle Entrare

Per avere questo maxi sconto immediato sugli interventi di ristrutturazione deve essere inviata online una comunicazione all’Agenzia delle Entrate, dal 15 ottobre 2020 al 16 marzo dell’anno successivo a quello delle spese, compilando l’apposito modello in pdf. Il super ecobonus con una detrazione fiscale al 110% funziona  grazie a un meccanismo di cessione del credito di imposta: chi sostiene le spese cede il tax credit ai fornitori, che possono passarlo ad altre aziende, istituti bancari o intermediari finanziari. Questi ultimi possono cederlo ancora.

Il credito di imposta, dice la circolare dell’Agenzia dell’Entrate sull’ecobonus 2020-2021, può essere usato solo in compensazione: se ne potrà usufruire dal 10 del mese successivo alla comunicazione all’Agenzia, ma non prima del 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui sono sostenute le spese. In alternativa, come detto, chi paga i lavori di ristrutturazione può scaricare i costi nella dichiarazione dei redditi nei 5 anni successivi alla spesa.

I decreti attuativi del Mise sui requisiti tecnici

Sono arrivati anche i decreti del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) sui requisiti tecnici per gli interventi che rientrano nel super ecobonus al 110% e sui massimali di spesa, dando anche la possibilità di applicare la detrazione ai microgeneratori a celle di combustione (idrogeno). Qui il testo del decreto requisiti in pdf.

L’asseverazione – ha stabilito sempre il Mise in un altro decreto attuativo del superbonus – potrà riguardare interventi conclusi o in corso, nella misura minima del 30% del valore economico complessivo dei lavori preventivato.

Coronavirus, 8 nuovi casi in Toscana. Ancora positivi tra i giovani tornati dall’estero

Dopo l’impennata di ieri, l’aumento dei casi di coronavirus in Toscana torna su valori più in linea con quelli degli ultimi giorni: sono 8 i nuovi casi riportati dal bollettino di oggi, lunedì 10 agosto.

Giovani tornate dalle vacanze: ancora 3 positivi tra di loro

L’età media degli 8 nuovi casi odierni è di circa 27 anni. Ancora contagiati giovani di età, dunque, e tre di questi erano rientrati dalle vacanze all’estero. Il totale dei casi rilevati dall’inizio dell’epidemia sale così a 10.652, di cui 518 attualmente positivi. I test eseguiti hanno raggiunto quota 451.421, rispetto a ieri 1.387 in più.

Una nota sui 61 casi di ieri: il tracciamento dei contatti effettuato dagli operatori dei Dipartimenti di prevenzione delle tre Asl toscane ha portato all’isolamento domiciliare di ben 217 persone.

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 3.319 i casi complessivi ad oggi a Firenze (3 in più rispetto a ieri), 572 a Prato, 759 a Pistoia, 1.076 a Massa (1 in più), 1.417 a Lucca (3 in più), 969 a Pisa, 494 a Livorno, 714 ad Arezzo (1 in più), 441 a Siena, 420 a Grosseto. Sono 471 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 286 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 415 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 552 casi x100.000 abitanti, Lucca con 365, Firenze con 328, la più bassa Livorno con 148.

Complessivamente, 501 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (6 in più rispetto a ieri, più 1,2%).

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 10 agosto

Sono 1.586 (9 in più rispetto a ieri, più 0,6%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 981, Nord Ovest 408, Sud Est 197).

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 17 (2 in più rispetto a ieri, più 13,3%), 1 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite sono 8.997 (stabili rispetto a ieri): 128 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.869 (stabili rispetto a ieri) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Oggi non si registrano nuovi decessi. Restano quindi 1.137 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 417 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 174 a Massa Carrara, 144 a Lucca, 90 a Pisa, 63 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 25 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,5 x100.000 residenti contro il 58,3 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (89,3 x100.000), Firenze (41,2 x100.000) e Lucca (37,1 x100.000), il più basso a Grosseto (11,3 x100.000).

L’orario migliore per vedere le stelle cadenti (non solo la notte di San Lorenzo)

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Tutti con il naso all’insù per dare la caccia a una scia luminosa, tenendo ben a mente i desideri da esprimere. Come ogni anno, nel periodo a cavallo della notte di San Lorenzo (10 agosto), tornano a fare capolino nei nostri cieli le stelle cadenti per il consueto passaggio delle Perseidi, lo sciame di meteoriti che regala questo spettacolo suggestivo: quali sono i giorni del “picco” nel 2020, l’orario migliore per vederle e dove guardare, ecco tutte le informazioni utili.

Cosa sono le meteore Perseidi

Secondo la tradizione sono le “lacrime di San Lorenzo”, perché ogni anno è possibile vederle proprio il 10 agosto, giorno in cui si festeggia il Santo (che è anche co-patrono di Firenze). Le Perseidi sono uno sciame di meteoriti, frammenti lasciati dal passaggio della cometa Swift-Tuttle: nonostante abbia fatto capolino dalle nostre parti l’ultima volta quasi 30 anni fa, le stelle cadenti che vediamo per la Notte di San Lorenzo sono i detriti lasciati intorno a metà dell’Ottocento, spiega l’Inaf, l’Istituto nazionale di Astrofisica.

La cometa impiega 133 per fare il giro del sistema solare ed è necessario molto tempo prima che i resti lasciati al suo passaggio intercettino l’atmosfera, disintegrandosi completamente a 100 chilometri dalla superficie terrestre.

Quando vedere le stelle cadenti nel 2020: il picco dalla notte di San Lorenzo in poi

In questo 2020 il picco massimo delle stelle cadenti abbraccia 3 giorni, quando è più probabile vedere questo spettacolo di luci: si parte dalle ore 22.00 di martedì 11 agosto per arrivare fino alle 4 del mattino di giovedì 13 agosto 2020. Il giorno migliore è mercoledì 12 agosto, ma è possibile scorgere le stelle cadenti già il 10 agosto per la Notte di San Lorenzo oppure – per i ritardatari – le ultime chance ci saranno nelle notti fino a Ferragosto.

E lo spettacolo si annuncia doppio, perché non ci sono solo le Perseidi, ma anche le Delta Acquaridi, un secondo sciame di meteore, già “avvistato” dagli appassionati a fine luglio (il loro picco è stato proprio il 29 e 30 dello scorso mese).

L’orario migliore per vedere le stelle cadenti

A complicare un po’ l’osservazione della volta celeste in queste notti d’estate è però la luce della luna (nel suo ultimo quarto durante il picco delle Perseidi), per questo l’orario migliore per vedere le stelle cadenti di San Lorenzo è nella parte centrale della notte, quando il satellite terrestre non è ancora sorto o è basso sulla linea dell’orizzonte.

Grossomodo dalle 22.00 in poi, durante i giorni del picco delle stelle cadenti, si potranno vedere fino a 50 meteore l’ora. Passato agosto, per le prossime stelle cadenti bisognerà aspettare l’inizio di ottobre con le Orionidi (qui il calendario 2020 dell’Inaf) .

Vedere (bene) le lacrime di San Lorenzo: dove guardare per intercettare le Perseidi

L’Inaf, in un utile video sul cielo estivo, consiglia anche dove guardare per scorgere le stelle cadenti, tra il 10 e 15 agosto 2020: bisogna rivolgere lo sguardo verso le zone a nord-est del cielo in direzione della costellazione di Perseo (proprio sotto Cassiopea, una costellazione a forma di W), così facendo sarà più facile incontrare una scia luminosa.

Il suggerimento poi è recarsi lontano dalle città e da fonti di luce artificiale e soprattutto… non restare attaccati al cellulare: lo schermo luminoso dello smartphone infatti impedisce che i nostri occhi si adattino al buio.

Boom di casi in Toscana, 61 nuovi positivi al coronavirus. In gran parte giovani tornati dalle vacanze

È un vero e proprio boom, l’aumento giornaliero più alto dal 2 maggio scorso: sono 61 i nuovi casi di coronavirus in Toscana riportati oggi, domenica 9 agosto. Si tratta in gran parte di giovani, alcuni dei quali rientrati dalle vacanze e tutti posti in quarantena.

Ad oggi sono 510 i casi attivi in Toscana, lo stesso livello del 12 giugno scorso. Il totale dei casi rilevati dall’inizio dell’epidemia è di 10.644. I test eseguiti hanno raggiunto quota 450.034, 2.784 in più rispetto a ieri.

Nuovi contagiati, età media 32 anni

Dei 61 positivi riscontrati oggi, 17 sono da ricondurre ad un cluster nella provincia di Massa – Carrara rilevato in in un casa famiglia. Altri 8 fanno parte del gruppo di giovani rientrati dalle vacanze all’estero, più due loro contatti, in provincia di Arezzo. Nelle province di Siena e di Grosseto sono stati individuati altri positivi anch’essi rientrati dall’estero, gli altri casi rilevati tra la provincia di Lucca, Pisa e Livorno sono riconducibili a un focolaio attivo nella zona della Valle del Serchio nei giorni precedenti. L’età media dei 61 casi odierni è di 32 anni circa, e per quanto riguarda gli stati clinici il 77% è risultato asintomatico, 19% pauci- sintomatico il 4% con stato lieve. Le persone sono tutte in buone condizioni di salute e già in quarantena.

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 3.316 i casi complessivi ad oggi a Firenze (4 in più rispetto a ieri), 572 a Prato (6 in più), 759 a Pistoia (2 in più), 1.075 a Massa (17 in più), 1.414 a Lucca (7 in più), 969 a Pisa (8 in più), 494 a Livorno (4 in più), 713 ad Arezzo (10 in più), 441 a Siena (1 in più), 420 a Grosseto (2 in più). Sono 471 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 9 agosto

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 285 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 414 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 552 casi x100.000 abitanti, Lucca con 365, Firenze con 328, la più bassa Livorno con 148.
Complessivamente, 495 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (53 in più rispetto a ieri, più 12%).

Sono 1.577 (89 in più rispetto a ieri, più 6%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 996, Nord Ovest 382, Sud Est 199).

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 15 (stabili rispetto a ieri), 1 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri).
Le persone complessivamente guarite sono 8.997 (8 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 128 persone clinicamente guarite (3 in più rispetto a ieri, più 2,4%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.869 (5 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Oggi non si registrano nuovi decessi. Restano quindi 1.137 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 417 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 174 a Massa Carrara, 144 a Lucca, 90 a Pisa, 63 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 25 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,5 x100.000 residenti contro il 58,3 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (89,3 x100.000), Firenze (41,2 x100.000) e Lucca (37,1 x100.000), il più basso a Grosseto (11,3 x100.000).

Impennata di casi in Toscana, 23 nuovi positivi: il bollettino dell’8 agosto

Sono 23 i nuovi casi di coronavirus in Toscana, l’aumento giornaliero più alto registrato dal 22 maggio scorso: le ultime notizie e i dati del bollettino regionale di oggi, sabato 8 agosto, confermano che il contagio è in lenta ma continua risalita.

Erano rientrati dalle vacanze, in 8 positivi

Otto dei nuovi casi riguardano giovani rientrati dalle vacanze all’estero: 4 nel Valdarno aretino tornati dalla Grecia e altri 4 del senese di rientro dalla Croazia. I casi totali rilevati in Toscana dall’inizio dell’epidemia sono 10.583, di cui 457 attualmente positivi. I test eseguiti hanno raggiunto quota 447.250, 2.917 in più rispetto a ieri.

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 3.312 i casi complessivi ad oggi a Firenze (6 in più rispetto a ieri), 566 a Prato (1 in più), 757 a Pistoia (1 in più), 1.058 a Massa (1 in più), 1.407 a Lucca (2 in più), 961 a Pisa (1 in più), 490 a Livorno (1 in più), 703 ad Arezzo (6 in più), 440 a Siena (4 in più), 418 a Grosseto. Sono 471 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 284 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 414 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 543 casi x100.000 abitanti, Lucca con 363, Firenze con 327, la più bassa Livorno con 146.
Complessivamente, 442 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (25 in più rispetto a ieri, più 6%).

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 8 agosto

Sono 1.488 (10 in meno rispetto a ieri, meno 0,7%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 1.007, Nord Ovest 332, Sud Est 149).

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 15 (3 in meno rispetto a ieri, meno 16,7%), 1 in terapia intensiva (1 in più rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 8.989 (1 in più rispetto a ieri, più 0,01%): 125 persone clinicamente guarite (2 in meno rispetto a ieri, meno 1,6%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.864 (3 in più rispetto a ieri, più 0,03%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Oggi non si registrano nuovi decessi. Restano quindi 1.137 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 417 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 174 a Massa Carrara, 144 a Lucca, 90 a Pisa, 63 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 25 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,5 x100.000 residenti contro il 58,3 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (89,3 x100.000), Firenze (41,2 x100.000) e Lucca (37,1 x100.000), il più basso a Grosseto (11,3 x100.000).

Paul McCartney, rimborso in denaro per i biglietti del concerto di Lucca

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Sì al rimborso in denaro per i biglietti del concerto di Paul McCartney a Lucca, originariamente programmato per il Lucca Summer Festival 2020 ma poi annullato in seguito all’emergenza Covid: la conferma arriva dalla D’Alessandro e Galli, società che organizza l’evento, la quale presto comunicherà anche come richiedere e ottenere il rimborso.

Il rimborso in denaro è stato sbloccato da quello che è già stato definito “l’emendamento McCartney”, una norma del Decreto rilancio che ha introdotto la possibilità di restituire la somma spesa per un concerto o uno spettacolo annullato durante l’emergenza e non riprogrammato, com’è quello del Lucca Summer Festival.

In principio era il voucher

Una norma che di fatto contraddice quanto stabilito dai precedenti decreti. Il Cura Italia, il primo firmato in ordine di tempo, stabiliva infatti la possibilità di rimborsare gli acquirenti di biglietti per spettacoli annullati, ma non in denaro. Al posto della somma spesa, il provvedimento stabiliva che gli organizzatori potessero emettere un voucher di pari importo, da spendere entro 18 mesi per l’acquisto di biglietti di altri spettacoli.

Lucca Summer Festival 2020 annullato: voucher come rimborso dei biglietti

Biglietti, sì al rimborso in denaro

Modalità contro la quale da subito si sono scagliate le associazioni di consumatori e che è costata all’Italia anche una doppia procedura d’infrazione aperta dall’Unione europea. Per questo, nel Decreto rilancio è stato inserito il (parziale) dietrofront.

Sì alla possibilità di rimborsare con un voucher, ma se scaduti i 18 mesi l’acquirente non lo ha speso avrà diritto al rimborso in denaro del biglietto.

“L’organizzatore dell’evento – si legge all’articolo 88 del Decreto rilancio – provvede al rimborso o alla emissione di un voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro 18 mesi dall’emissione. L’emissione dei voucher previsti dal presente comma assolve i correlativi obblighi di rimborso e non richiede alcuna forma di accettazione da parte del destinatario. L’organizzatore di concerti di musica leggera provvede comunque al rimborso con restituzione della somma versata ai soggetti acquirenti alla scadenza del periodo di validità del voucher quando la prestazione dell’artista originariamente programmata venga annullata, senza rinvio ad altra data, compresa nel medesimo periodo di validità del voucher”.

Ieri sera una comunicazione degli organizzatori del Lucca Summer Festival pubblicata sul sito ufficiale della manifestazione ha confermato che ci sarà il rimborso in denaro dei biglietti per il concerto di Paul McCartney.

Annullato Firenze Rocks 2020: il rimborso dei biglietti

“Lucca Summer Festival – si legge – comunica che, alla luce dei chiarimenti ottenuti dal legislatore in merito alle modifiche apportate all’ Art. 88 del DL Cura Italia dalla legge di conversione del DL Rilancio, in ossequio alla normativa vigente procederà al rimborso monetario per il concerto di Paul McCartney cancellato a causa dell’emergenza epidemiologica”.

Come richiedere il rimborso dei biglietti per Paul McCartney a Lucca

Le modalità precise su come richiedere e ottenere il rimborso per i biglietti del concerto di Paul McCartney al Lucca Summer Festival 2020 non si conoscono ancora. Ma è lo stesso organizzatore a far sapere che “entro il prossimo 10 settembre verranno resi noti i tempi e le modalità del rimborso”.

Ancora 13 nuovi casi in Toscana ma nessun decesso: il bollettino sul coronavirus del 7 agosto

Altri 13 nuovi casi distribuiti in 7 delle dieci province toscane. Resta stabile il contagio di coronavirus in Toscana, dove il trend delle ultime settimane è però in leggera crescita: ecco le ultime notizie e i dati del bollettino regionale di oggi, venerdì 7 agosto.

I casi totali rilevati dall’inizio dell’epidemia è di 10.560, di cui oggi 435 attivi. I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 444.333, 2.657 in più rispetto a ieri.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 7 agosto

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 3.306 i casi complessivi ad oggi a Firenze (2 in più rispetto a ieri), 565 a Prato, 756 a Pistoia, 1.057 a Massa, 1.405 a Lucca (3 in più), 960 a Pisa (1 in più), 489 a Livorno (1 in più), 697 ad Arezzo (2 in più), 436 a Siena (1 in più), 418 a Grosseto (3 in più).
Sono 471 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 283 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 413 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 542 casi per 100.000 abitanti, Lucca con 362, Firenze con 327, la più bassa Livorno con 146.

Complessivamente, 417 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (12 in più rispetto a ieri, più 3%).

Sono 1.498 (51 in più rispetto a ieri, più 3,5%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 1.044, Nord Ovest 332, Sud Est 122).

Aumentano i casi, stabili i decessi

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 18 (2 in meno rispetto a ieri, meno 10%), nessuno in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 8.988 (3 in più rispetto a ieri, più 0,03%): 127 persone clinicamente guarite (3 in meno rispetto a ieri, meno 2,3%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.861 (6 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Oggi, come detto, non si registrano nuovi decessi. Restano quindi 1.137 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 417 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 174 a Massa Carrara, 144 a Lucca, 90 a Pisa, 63 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 25 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,5 per 100.000 residenti contro il 58,3 della media italiana (11° regione).

Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (89,3 per 100.000), Firenze (41,2) e Lucca (37,1), il più basso a Grosseto (11,3).