venerdì, 9 Maggio 2025
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No all’hotel a Campo di Marte, sì al parco: la mozione del Quartiere

No all’hotel a Campo di Marte, sì ad un grande parco nella zona dello stadio. È quanto prevede una mozione presentata in Commissione territorio e sviluppo economico dal presidente del Quartiere 2 di Firenze Michele Pierguidi. Si parte dal presupposto che nel progetto Arup, sul restyling del Franchi, si ipotizza un possibile intervento economico della Fiorentina. Che invece non ci sarà. Ed è per questo che la mozione chiede di modificare il rifacimento di questa zona attraverso “lo stralcio della previsione di realizzazione di una galleria commercial e di un hotel”.

No all’hotel a Campo di Marte: la proposta di un parco e di una piscina pubblica

Non c’è solo il no all’hotel a Campo di Marte nella mozione presentata da Pierguidi. Infatti c’è anche la previsione di realizzare un nuovo grande parco pubblico che possa sorgere “in luogo del piazzale Campioni del ’69 e dei campi di calcio sintetici ‘Cerreti’”, che attualmente sono in concessione all’Aics di Firenze. Si chiede poi “il mantenimento della destinazione d’uso volta alla realizzazione di una piscina pubblica a uso della cittadinanza”. E infine “la messa a bando del Centro Sportivo Astori, prevedendone l’assegnazione d’uso alle associazioni sportive, compatibilmente con quelle che saranno le esigenze dei cantieri per i lavori al Franchi e al Padovani”. La mozione sarà discussa nel consiglio di Quartiere 2 entro fine ottobre.

La petizione del consigliere Lorenzo Masi

Sempre sul no all’hotel a Campo di Marte e più in generale sul progetto, il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi ha lanciato una petizione che ha raccolto oltre 350 firme. Nel documento si chiede di “fermare il progetto del Comune che prevede di cambiare la destinazione d’uso da centro sportivo a commerciale della zona intorno allo stadio Franchi”.

Il consigliere Masi e la presidente del comitato Vitabilità Francesca Marrazza si sono lamentati però per non aver ricevuto una risposta da parte del Comune di Firenze. “Secondo l’articolo dello statuto comunale – attacca Masi – è preciso obbligo del sindaco fornire una risposta ai cittadini. Chiediamo che Nardella batta un colpo”. E mentre continuano gli attriti col capogruppo del M5s Roberto De Blasi, che non sapeva nulla della conferenza stampa del 4 ottobre indetta dal collega su tema della riqualificazione di Campo di Marte, Masi spera di poter avere in tempi brevissimi una risposta del Comune.

Federigo Angeli, in mostra un “nuovo” Rinascimento

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Il revival del Rinascimento fiorentino prende casa a Palazzo Medici Riccardi in occasione della mostra “Federigo Angeli. Il rinascimento fiorentino nel XX secolo” promossa dalla Città Metropolitana di Firenze, organizzata da Banca Patrimoni Sella & C., MUS.E e Associazione Il Palmerino e visibile nelle Sale Fabiani di Palazzo Medici Riccardi dal 7 ottobre fino al 7 gennaio 2024.

La mostra, che si inserisce nel vasto calendario di appuntamenti espositivi dell’autunno fiorentino, è curata da Francesca Baldry e Daniela Magnetti e si sviluppa attorno a due grandi dipinti in pendant di Federigo Angeli dal titolo “Dama a cavallo con corteo cavalleresco” e “Signore a cavallo con corteo cavalleresco” e dipinti negli anni Trenta del Novecento.

Federigo Angeli e il “nuovo” Rinascimento a Palazzo Medici Riccardi

Angeli (1891-1952), originario di Castelfiorentino e primo di quattro figli, inizia giovanissimo l’apprendistato con il padre, pittore e decoratore, Angiolo Angeli. A Firenze frequenta l’Accademia di belle arti e presto si fa portavoce dello stile neo-rinascimentale, trasformando la bottega del padre in un’impresa di successo che contribuirà alla diffusione del gusto fiorentino nel mondo, nella prima metà del secolo breve, esportandone lo stile e le riproduzioni dei maggiori lavori artistici del Rinascimento.

La mostra di Palazzo Medici Riccardi “Federigo Angeli. Il rinascimento fiorentino nel XX secolo”, prende le mosse dallo stile di questo artista, per accompagnare il visitatore alla scoperta dell’arte di un periodo troppo spesso sottovalutato. Le tele si possono ricondurre in modo diretto al ciclo di affreschi dipinto da Benozzo Gozzoli per la Cappella dei Magi di Palazzo Medici Riccardi tra il 1459 e il 1464 circa, sia per l’impostazione complessiva della scena che per precise citazioni letterali: il destriero al passo e quello rampante, i palafrenieri in livrea, il fondale roccioso su cui campeggiano città turrite, la trattazione della vegetazione. Rispetto al precedente gozzoliano, però, la bottega di Angeli si distingue per le innovazioni e la contaminazione delle fonti.

L’appuntamento di Palazzo Medici Riccardi è dunque occasione di approfondimento dell’artista e del contesto in cui la sua bottega si trovò a operare. A Firenze, nel periodo a cavallo tra XIX e XX secolo, si è sviluppato un vero e proprio culto per l’arte rinascimentale grazie anche alla presenza stabile in città di numerosi turisti anglo-americani, ed è proprio in questo contesto sociale che la bottega di Federigo (1891), Alberto (1897) e Achille (1899) Angeli assunse la dimensione di una grande fucina artistica in grado di soddisfare le ambiziose stravaganze della committenza: dal restauro di dipinti alle copie dall’antico, dai cassoni alle tempere, fino alla decorazione ad affresco di intere ville negli Stati Uniti, in Costa Azzurra e a Montecarlo, contribuendo a portare oltre i confini nazionali il gusto per la pittura del Trecento e Quattrocento.

Federigo Angeli, visite guidate e eventi collaterali

Durante il periodo di apertura della mostra “Federigo Angeli. Il rinascimento fiorentino nel XX secolo”  a Palazzo Medici Riccardi sono in programma alcuni appuntamenti speciali: domenica 19 novembre, domenica 17 dicembre e domenica 7 gennaio alle ore 10.30 le famiglie con bambini dai 7 agli 11 anni potranno partecipare agli atelier di pittura ispirati alle tecniche della bottega Angeli, mentre alle ore 12 giovani e adulti potranno seguire visite guidate tematiche, che intrecceranno la visione della mostra con quella della Cappella dei Magi affrescata da Benozzo Gozzoli.

Grazie alla collaborazione con gli studenti della New York University, nelle sale sarà inoltre possibile fruire di un supporto alla visita alla mostra in lingua inglese nei giorni 10, 17, 24, 31 ottobre e nei giorni 7, 14, 21, 28 novembre dalle ore 16.30 alle ore 17.30

Presso Villa Il Palmerino (via del Palmerino, 6 Firenze), dimora del pittore, sono previste ulteriori attività complementari a cura dell’Associazione Culturale il Palmerino (www.palmerino.org). Nei sabati 14 ottobre, 18 novembre e 9 dicembre alle 10.30 e alle 15 la villa sarà aperta per visite guidate alla collezione novecentesca: le visite sono gratuite e aperte a gruppi di max 20 persone. Il giorno 2 novembre alle 16.30 e alle 18.30 sarà inoltre possibile prendere parte a laboratori artistici con la tecnica dello stencil per famiglie con bambini dai 6 ai 10 anni.

La Fiorentina gioca in Conference League col dubbio in attacco

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la Fiorentina torna a giocare in Europa. È la seconda partita del girone, la prima all’Artemio Franchi. Gli avversari sono gli ungheresi del Ferencvaros, capolista in campionato e nel girone dopo il 3-1 all’esordio al Cukaricki.

Le probabili formazioni

È prevista qualche novità in casa viola dopo il 3-0 al Cagliari, sfida che ha visto sbloccarsi Nzola. L’attaccante angolano sente dolore a un piede dopo una botta: qualora non recuperasse, il centravanti titolare potrebbe essere ancora Beltran. Giocherà in porta Christensen ed è previsto il rientro di capitan Biraghi nella difesa completata da Kayode, Martinez Quarta e Ranieri. Potrebbe rivedersi Mandragora accanto a Duncan, mentre sulla trequarti è difficile rinunciare a Gonzalez e Bonaventura: insieme a loro dovrebbe iniziare Kouamé.

Dejan Stankovic riparte da capitan Dibusz in porta, davanti a lui i centrali Mmaee e Abena con i terzini Makreckis, in alternativa a Botka, e Ramirez. A centrocampo l’esperto Siger con Abu Fani e Ben Romdhane. Davanti il centravanti Varga, già a 16 gol stagionali tra tutte le competizioni. Al suo Marquinhos e Zachariassen. In alternativa Pesic e Owusu.

L’allenatore

Vincenzo Italiano ha parlato alla vigilia del match di Conference League. “È una gara importante, sia per la classifica del girone che per l’avversario che affrontiamo. È una partita importante perché vogliamo sfruttare l’inerzia del momento, il fattore campo e per questo vogliamo fare punti. Sappiamo la pericolosità dell’avversario, che ha un allenatore molto bravo come Stankovic, che ha un vantaggio rispetto a noi in classifica, sappiamo che è insidiosa la partita ma vogliamo vincere. In porta gioca Christensen. Sta crescendo, sta migliorando e sta continuando nel suo percorso di lavoro. Biraghi ha una caviglia ancora un po’ dolorante e gonfia. Vedremo domani se sarà della partita. Mi auguro di sì perché c’è bisogno di far ruotare gli uomini perché domenica giochiamo di nuovo. C’è bisogno di tutti, e di Biraghi in particolar modo perché è un giocatore importante. Non penso inciderà granché il fatto che loro abbiano avuto un giorno in più per riposare. Ormai, chi è impegnato in queste competizioni, sa che deve fare sempre prestazioni importanti. 24 ore non sono tante, si può rimediare ed essere all’altezza della situazione anche con un giorno di riposo in meno. Non voglio trovare alibi. Ho chiesto ai ragazzi di approcciare la partita di domani come stiamo facendo in queste ultime gare. In questo mini campionato com’è il girone di Conference, è troppo importante partire bene. Sappiamo – conclude Italiano – che l’approccio alle gare fa la differenza, ricordando che in Europa nessuno molla mai, che tutte hanno sempre tanti tifosi al seguito, ci tengono tutti a fare bella figura, perciò è fondamentale entrare in campo con la testa giusta”.

Countdown per i nuovi lavori della linea 3 della tramvia

I lavori per la linea 3 della tramvia a Firenze stanno per partire. È iniziato il countdown. Si tratta della linea che va da piazza della Libertà a Bagno a Ripoli: un totale di 7,2 chilometri per 330 milioni di euro circa, che dovranno essere chiusi entro il giugno 2026. Sono previste 17 fermate. Il capolinea è previsto lungo viale Don Minzoni. Da lì si arriverà a viale Matteotti, viale Giovane Italia per poi proseguire sui lungarni Pecori Giraldi, del Tempio e Cristoforo Colombo. Superato il ponte da Verrazzano si procede verso viale Giannotti, viale Europa e si arriverà in via Granacci, arrivando al capolinea di Bagno a Ripoli.

Progetto esecutivo e cantieri della linea per Bagno a Ripoli

Sui lavori della linea 3 della tramvia l’ultimo passo in avanti è arrivato dalla giunta comunale e dalla delibera approvata dall’assessore alla mobilità e grandi infrastrutture di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti. Si tratta dell’atto per la contrattualizzazione per la progettazione esecutiva e realizzazione della linea 3.2.1.

I primi lavori riguardano le opere di modifica della viabilità propedeutiche all’avvio vero e proprio delle lavorazioni per la tramvia. Per Giorgetti si tratta di un “atto fondamentale perché consente di concludere la progettazione e di avviare le opere con un cronoprogramma definito, che a breve illustreremo”. Sono previsti inizialmente i cantieri per il nuovo ponte, per i parcheggi scambiatori in viale Europa e nel territorio di Bagno a Ripoli e per il deposito, sempre a Bagno a Ripoli.

Quando inizieranno i lavori per la linea 3 della tramvia (anche sui viali di circonvallazione)

I lavori partiranno ad inizio 2024, con circa 9 mesi di ritardo sulla data prevista. E sono attesi perché con quella linea si potrà arrivare anche al Viola Park, il nuovo centro sportivo della Fiorentina. I cantieri dureranno 30 mesi e questo comporterà alcune modifiche alla viabilità, anche se Palazzo Vecchio c’è ottimismo. Naturalmente i cantieri dovranno fare anche i conti con eventuali ritrovamenti archeologici. Oltre a questa linea, ci saranno poi i lavori per la linea piazza Libertà-stadio-Rovezzano che dovrebbe essere completata entro il 2026.

Alle Cure rinasce il tabernacolo della villa del Decamerone

Dopo anni di abbandono rinasce il tabernacolo di via Boccaccio a Firenze, nella zona delle Cure tra il numero civico 120 e il 122, grazie al fiorentino Emanuele Capozza. A commissionare il lavoro è stata proprio la famiglia Benelli, attuale proprietaria della vicina Villa Palmieri, che ha chiesto all’artista di reinterpretare un affresco di una Madonna con Bambino – risalente al XIX secolo e oggi andato distrutto – attraverso una nuova e originale composizione di ispirazione cinquecentesca. Una storia d’altri tempi, che vede tornare a nuova vita uno degli oltre mille tabernacoli fiorentini.

Il pensiero di Capozza, “la street art delle origini” 

“Dal 2016 il mio obiettivo principale è quello di riportare in auge l’antica tecnica dell’affresco e conseguentemente la riscoperta di quella che fu la street art delle origini” racconta Emanuele Capozza. L’artista ha reinterpretato l’affresco con la tecnica della pittura a calce, dimostrandosi però sempre fedele ad una composizione tipicamente di ispirazione cinquecentesca con la Madonna che si rivolge teneramente con lo sguardo verso il suo bambino. Capozza fin da giovanissimo ha coltivato la sua passione per il disegno e la pittura. Dopo aver conseguito la Laurea in Architettura, si è dedicato in particolare alla pittura materica e a quella murale e dal 2012 si è poi avvicinato alla tecnica dell’affresco grazie ad alcuni restauratori e maestri.

La storia del tabernacolo di via Boccaccio

L’immagine precedente – rispetto a quella realizzata da Emanuele Capozza – non era certo antica. Risaliva infatti alla metà dell’Ottocento, tempo in cui il conte di Crawford e Belcanes era proprietario di Villa Palmieri, sulla pendice della collina, l’antico Palagio dei Tre Visi. Secondo la tradizione, fu questo straordinario luogo ad accogliere durante la peste del 1348 la brigata degli amici del Decameron di Giovanni Boccaccio, scrittore di cui nel 2025 ricorrerà il 650° anniversario della morte.

Da quanto sappiamo oggi, fino al XIX secolo la strada originaria passava sotto la terrazza della villa, cosicché il parco antistante risultava tagliato in due. Quando Alessandro Crawford comprò il complesso soppresse il primo tratto della via antica per San Domenico e ne tracciò una nuova per liberare il parco. Il tabernacolo venne collocato proprio sul muro di confine, quando il conte, sul nuovo tracciato, costruì un ospizio di sosta per i Fratelli della Misericordia di Fiesole (al posto di quelli di Firenze) nel trasporto dei malati verso gli ospedali della città.

L’affresco, andato distrutto nonostante un tentato restauro, imitava i modelli fiorentini del Cinquecento: un bambino di dimensioni molto grandi, seduto sulle ginocchia della Madonna, mentre osserva un fiore di campo che tiene fra le mani. L’elemento più originale è la grata di ferro che chiude il tabernacolo, esistente ancora oggi e costituita da corde attorcigliate e legate con un anello a formare un reticolo di losanghe.

Tabernacolo Capozza via Boccaccio

Gli altri tabernacoli fiorentini (e il Comitato per il decoro e il restauro)

Ma Firenze conta oltre 1.000 tabernacoli, una particolarità della nostra città che trova spiegazione in moltissime ragioni. Una di queste è quella di sopperire all’eresia fiorentina: venne infatti chiesto ai cittadini di esporre all’esterno delle loro case delle immagini di Madonna con Bambino, tema ricorrente nelle edicole votive. Questa tipologia di opere d’arte è infatti un vero e proprio luogo d’incontro, soprattutto per chi in quel quartiere ci abita o ci ha vissuto.

Oggi, all’interno dell’Associazione degli Amici dei Musei Fiorentini, esiste un Comitato per il decoro e il restauro dei tabernacoli, che da più di 25 anni si occupa di promuovere e realizzare il ripristino di oltre 200 di queste strutture in città e nelle zone limitrofe. Fondamentale anche il contributo economico da parte di alcuni sponsor. Così ciascuna opera oggetto di restauro ha una sua inaugurazione e benedizione ed è soggetta a una costante manutenzione, dall’illuminazione, alla pulitura dei vetri, fino all’installazione di targhe esplicative, alcune dotate anche di QR Code.

Ogni tabernacolo racconta la sua storia. Spesso si trovano fiori all’interno, che però – spiegano dal Comitato dei Tabernacoli Fiorentini – sarebbe meglio non mettere per evitare umidità e danni alle immagini sacre. La maggior parte di queste opere d’arte portano persino nomi di grandi artisti: Giovanni da San Giovanni in via di Ripoli o la scuola di Botticelli in via delle Caldaie. E infine, per far conoscere questo museo a cielo aperto, il Comitato per il decoro ed il restauro dei tabernacoli organizza anche delle visite per le scuole.

Delibera affitti brevi a Firenze, c’è il primo via libera in Consiglio

La delibera sugli affitti brevi a Firenze passa in Consiglio comunale: l’atto crea lo stop per i nuovi Airbnb (ma non in tutta la città) e non è retroattivo. Si tratta di una svolta storica: in aula il 2 ottobre c’è stata l’adozione e qui, dopo i 30 giorni di osservazioni, la delibera tornerà per il voto definitivo. Ma l’indicazione c’è già stata e si è verificato uno strappo all’interno della maggioranza: Pd e Lista Nardella hanno votato a favore, contrari invece i consiglieri di Italia Viva. Contrario anche tutto il centrodestra, mentre ha votato in modo favorevole la Sinistra. Divisione nel Movimento 5 Stelle: voto favorevole del capogruppo Roberto De Blasi, non voto per Lorenzo Masi. Voto favorevole anche per Andrea Asciuti del gruppo misto.

Cosa prevede la delibera sugli affitti brevi a Firenze

Cosa prevede nel dettaglio la delibera sugli affitti brevi a Firenze? Si prevede lo stop per i nuovi Airbnb nell’area Unesco del centro storico di Firenze. Inoltre è previsto l’azzeramento dell’Imu sulla seconda casa, per tre anni, in favore di coloro che rinunceranno alle locazioni brevi e torneranno a quelle ordinarie. Si tratta di una vera svolta a Firenze. “Questo perché il governo resta fermo e noi non possiamo stare a guardare”, è stato spiegato ieri in aula dopo che per mesi si è dibattuto a livello politico.

Le parole del sindaco Dario Nardella

Sulla delibera sugli affitti brevi a Firenze c’è stato un lungo intervento del sindaco Dario Nardella, secondo cui si tratta di uno degli atti più importanti dell’intero mandato. “Quando la ministra Santanché per la prima volta ha annunciato un decreto in materia di locazioni turistiche, ho davvero sperato che si riuscisse ad arrivare a una proposta realmente condivisa ed efficace – spiega -. Purtroppo a fine maggio il ministero ci ha inviato una bozza di decreto estremamente deludente. Il criterio del minimum stay di due notti è chiaramente insufficiente a risolvere le criticità che abbiamo denunciato. Neppure la seconda versione del decreto del mese scorso sembra essere più adeguata. E allora cosa avremmo dovuto fare? Questa iniziativa non è una panacea ma è un passo concreto”.

La Fiorentina strapazza il Cagliari e vola al terzo posto – FOTO

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La Fiorentina prosegue la striscia positiva battendo (3-0) il Cagliari nel posticipo del lunedì della settima giornata di serie A e aggancia Juve e Napoli al terzo posto in classifica. Gara mai messa in discussione anche se gli uomini di Vincenzo Italiano hanno mostrato un calo nel secondo tempo. Italiano sceglie Kayode in difesa e Quarta al centro al posto di Ranieri e Beltran in attacco. Claudio Ranieri si affida a Petagna e Shomurodov in avanti con Luvumbo in panchina.

Purtroppo ci sono da segnalare anche gli scontri tra ultras viola e sardi prima dell’inizio della partita. In viale dei Mille le due opposte tifoserie sono venute a contatto con spranghe e fumogeni. Ci sono stati danni importanti ad auto in sosta. Un poliziotto è rimasto ferito.

La partita

Viola subito in vantaggio dopo tre minuti. Punizione e torre di Milenkovic. Radunovic si lascia sfuggire il pallone e ne approfitta Nico Gonzalez che insacca per l’1-0. Al 10’ Kayode salva sulla linea e devia in angolo un tiro di Nandez. Al 22’ è ancora Kayode molto bravo a piazzare un pallone teso e forte in mezzo. La sfera viene spedita in porta dallo sfortunato Dossena nel tentativo di anticipare tutti. È un’autorete che porta i viola sul 2-0. Una buona prova per Kayode sotto gli occhi del ct Luciano Spalletti. Al 26’ colpo di testa di Nico Gonzalez con palla fuori di poco.

Nel secondo tempo Ranieri fa alcuni cambi e si vede più Cagliari. Al 55’ ci prova Oristanio ma l’occasione per accorciare le distanze i sardi non la sfruttano con Petagna che al 63’ centra la traversa. Non segna Beltran ma si sblocca M’Bala Nzola in pieno recupero. Lancio lungo di Mandragora per Nzola che salta Wieteska e batte Radunovic per il definito 3-0.

E giovedì si torna a giocare in Conference League. Al Franchi (alle 21) la partita contro il Ferencváros.

L’allenatore

Felice, a fine gara, Vincenzo Italiano. “Come a Frosinone siamo calati un pochino nel secondo tempo. Non mi era piaciuta questa cosa. Oggi abbiamo cambiato i quattro davanti per mantenere questa pressione. Non è semplice quando si gioca ogni tre giorni. Volevamo questa vittoria e questa classifica, ha fatto gol il nostro attaccante, finalmente, e anche chi ha giocato prima ha fatto bene. Dobbiamo ancora crescere, abbiamo cambiato 8/9 elementi che ci devono dare quel qualcosa in più che abbiamo avuto nella seconda parte di stagione l’anno scorso. All’inizio perdi un po’ di identità, ma quando tutti cresceranno di minutaggio e di condizione sono sicuro che ne avremo i benefici. Ripetere quel che abbiamo fatto lo scorso anno non è semplice, è stato un percorso duro. Dobbiamo ricercare queste situazioni, se i nuovi ci fanno qualcosa in più possiamo arrivare lontano in tutte e due le competizioni. Non si può promettere, ma ci proveremo”.

Continua il toto-nomi sul candidato sindaco a Firenze

Continua il toto-nomi sul candidato sindaco a Firenze. L’elezione avverrà a giugno 2024 ma intanto si susseguono nomi su nomi. Per il centrosinistra si parla sempre di Sara Funaro come candidata sostenuta dall’attuale sindaco Dario Nardella. C’è chi parla di Eugenio Giani, che potrebbe così lasciare anzitempo la Regione. Da evidenziare che Cecilia Del Re continua a chiedere le primarie.

I nomi dei possibili candidati

Per il centrodestra la suggestione massima è quella del direttore degli Uffizi Eike Schmidt. Che da giorni non conferma né smentisce. “Nessuno ha la palla di cristallo, ovviamente adesso è precoce pensarci – ha ripetuto oggi -. Io di sicuro non ho il tempo, siamo qui pancia a terra a lavorare agli Uffizi, e quindi questa sarà una domanda per il futuro”. Sul tema è intervenuto anche l’attuale direttore di Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori: “Non credo” di poter essere un candidato sindaco a Firenze, “mi hanno già chiamato” per questo ruolo “ma per una persona che non fa politica di professione penso sia estremamente duro” poterlo fare, e “non credo che arriverà un sindaco civico”.

Nardella e le Europee

Intanto Nardella, anche dopo il confronto con i sindaci europei e i nuovi dialoghi con la segretaria dem Elly Schlein punta sempre più alle Europee. Molto probabilmente non farà il capolista, ma ha comunque buone chance di riuscire a centrare l’obiettivo. E magari di vincere la partita anche sul nome del suo successore. Tornando sulle comunali ci sarà da verificare la tenuta dell’alleanza con Italia Viva: ogni giorno – dalla delibera anti Airbnb allo stadio – ci sono problemi all’interno della maggioranza.

La Fiorentina cerca la vittoria contro il Cagliari

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Brucia ancora la mancata vittoria di giovedì scorso a Frosinone. La Fiorentina avrebbe avuto la possibilità di ottenere tre punti ed arrivare, addirittura, al terzo posto in classifica. Contro il Cagliari, nel posticipo di lunedì 2 ottobre, alle 20,45 allo stadio Artemio Franchi gli uomini di Vincenzo Italiano cercheranno il successo per proseguire la striscia positiva. Non sarà facile dato che il Cagliari è l’attuale fanalino di coda in serie A ed ha un disperato bisogno di fare risultato.

Le probabili formazioni

Vincenzo Italiano  dovrebbe fare alcune rotazioni anche in vista della Conference di giovedì prossimo. In porta confermato Terracciano, Kayode e Parisi sono gli unici terzini a disposizione e dovrebbero partire titolari. Al centro ballottaggio tra Quarta e Ranieri con Milenkovic. Confermati in mediana Arthur e Duncan così come Gonzalez e Bonaventura sulla trequarti. Sottil e Nzola potrebbero essere sostituiti da Kouame e Beltran.

Claudio Ranieri potrebbe effettuare un cambio in porta. Radunovic in panchina e Simone Scuffet titolare. In difesa Di Pardo, Dossena, Hatzidiakos e Augello. A centrocampo il tecnico romano spera di recuperare Jankto per il ruolo di esterno sinistro, mentre le altre maglie dovrebbero essere occupate da Makoumbou, Sulemana e Nandez. In attacco conferma per la coppia Luvumbo-Petagna.

Patto sul trimestre anti-inflazione: chi aderisce al paniere salva-spesa

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Al via il patto anti-inflazione che prevede un trimestre di sconti e promozioni su un “paniere salva-spesa”, ossia prodotti di largo consumo a prezzo a calmierato o ribassato in un gran numero di negozi e supermercati (all’iniziativa aderisce infatti anche la grande distribuzione). La misura è stata prevista dal governo per tenere sotto i controllo i prezzi ed è portata avanti dal Mimit, il Ministero delle imprese e del Made in Italy. Le prime a dare l’ok al protocollo erano state le catene di supermarket e le associazioni di categoria dei negozianti, mentre i produttori hanno aderito solo in extremis. Nel “carrello tricolore”, come è stato ribattezzato, finiranno non solo prodotti alimentari, ma anche quelli per la cura della persona e per l’infanzia.

Quando iniziano e quanto durano gli sconti sul paniere salva-spesa

La misura è stata annunciata dal governo Meloni alla fine dell’anno scorso, come un’ulteriore intervento per aiutare il potere di acquisto delle famiglie contro i prezzi pazzi, che si muovesse in parallelo al bonus spesa. Quest’ultimo, con la Carta dedicata a te già in funzione da luglio, interessa solo i nuclei familiari in difficoltà economica. Il patto che prevede il paniere salva-spesa invece riguarderà tutti i consumatori, indipendentemente dall’Isee, perché prevedrà sconti e promozioni in supermercati e negozi aderenti dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023 (il cosiddetto “trimestre anti-inflazione”), compreso quindi il periodo di Natale.

Nonostante la road map di queste promozioni sia stato fissato dal Mimit mesi fa, si sono verificati ritardi negli accordi con i settori economici interessati e si estenderà adesso anche con la carta carburante. In particolare l’industria alimentare ha snobbato il patto anti-inflazione fino all’inizio di settembre, per poi sottoscrivere in extremis una  lettera di intenti. In tutto questo carrello salva-spesa riguarda 32 associazioni di categoria, tra produttori e grande e piccola distribuzione.

Patto anti-inflazione: nel carrello tricolore prodotti a prezzo calmierato (non solo alimentari)

Il patto sul trimestre anti-inflazione mette in campo diverse azioni sugli scaffali: prezzi fissi calmierati, promozioni, “pacchetti” di prodotti con un prezzo unico. Secondo le prime stime lo sconto andrà dal 2 al 10%. In particolare le catene di supermercati agiranno soprattutto sui prodotti a marchio proprio, quelli che permettono un maggior taglio del prezzo.

Non esiste un elenco dettagliato di tutti i prodotti (alimentari e non) del paniere salva-spesa, ha chiarito il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ma i negozi e le catene aderenti  possono scegliere liberamente gli articoli da mettere in questo “carello tricolore”. A livello generale potranno essere scontati tutti i generi di prima necessità e di largo consumo come pane, latte, pasta, uova, zucchero, riso, sale, cereali e farina, ma anche articoli per la cura della persona come saponi, pannolini, detergenti per la casa

Chi aderisce al patto per il trimestre anti-inflazione

Agli sconti del trimestre anti-inflazione, con un paniere a prezzi calmierati, hanno aderito in prima battuta le associazioni che racchiudono le cooperative di consumo (da Coop a Conad) e Federdistribuzione, l’organizzazione che rappresenta le principali catene di supermercati (da Esselunga a Carrefour, da Pam a Lidl). Anche Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Cna e Casartigiani hanno assicurato il loro impegno, come pure le associazioni di categoria dei farmacisti e delle parafarmacie. Lo scorso 8 settembre si è aggiunta l’industria alimentare, con Unione Italiana Food, Centromarca, Federalimentare e Ibc (Associazione Industrie Beni di Consumo).

Il patto anti-inflazione è stato largamente condiviso, quindi sono migliaia i punti vendita che durante il prossimo trimestre proporranno il paniere salva-spesa, dai supermercati alle farmacie fino alle piccole botteghe di quartiere. Lo sconto però dipenderà dalle singole realtà e questo è uno dei punti deboli della misura evidenziati da alcune associazioni dei consumatori, che chiedono controlli. Gli esercizi “convenzionati” potranno essere riconosciuti dai consumatori grazie al bollino tricolore, esposto nelle vetrine. Per consultare l’elenco completo di chi aderisce al patto anti-inflazione è possibile scorrere la lista pubblicata sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove gli esercizi che partecipano sono divisi per regione e provincia.