Dà informazioni sulle pratiche commerciali e contrattuali, mette a disposizione i moduli da compilare, consiglia quale ufficio contattare e fornisce i dettagli sui cantieri in corso. Il lavoro è quello di un addetto alle relazioni con il pubblico, ma in questo caso non siamo davanti una persona in carne e ossa, bensì alla simulazione grafica delle fattezze umane. Nel totem dell’ufficio al pubblico di Publiacqua a Firenze in via Accolti debutta Noa: è l’avatar scelto dalla società per fornire informazioni sul servizio idrico grazie alla “versione digitale” di una persona, un’assistente virtuale gestito da una piattaforma di intelligenza artificiale.
Come chiedere l’aiuto di Noa, l’assistente virtuale di Publiacqua
Un modo per risolvere in modo veloce e senza code le pratiche più semplici, grazie a questa tecnologia innovativa. Nel mese di settembre poi sarà sperimentato l’impiego di Noa dopo l’orario di chiusura dello sportello fisico di via Benedetto Accolti 23/A, fino alle ore 18.00. L’assistente virtuale di Publiacqua non sarà solo “ingabbiata” in un totem. È già possibile chiedere il suo aiuto anche sui principali canali social dell’azienda: pagina Facebook, canale Telegram (ricercando Publiacqua_AssitenteDigitale) e su Whatsapp (339-9908222 ) e in futuro arriverà anche anche sul sito aziendale.
Un aiuto che, tra l‘altro, proprio sul totem e sul sito non avrà l’aspetto di una chat testuale ma quello di un avatar che potrà prendere empaticamente per mano il cittadino/utente fornendo le informazioni necessarie all’espletamento di pratiche più o meno complesse.
Gli sviluppi futuri, grazie all’intelligenza artificiale
“Con lo sviluppo della nuova assistente digitale, Publiacqua si avvicina ulteriormente agli utenti garantendo la possibilità di accedere facilmente alle informazioni sulle pratiche commerciali – dice Nicola Perini, presidente della società – Un primo passo, il prossimo sarà consentire la possibilità di effettuare comodamente tutte le pratiche a distanza mantenendo, per tutti coloro che invece preferiscono il contatto con un operatore, i canali attualmente disponibili, gli uffici al pubblico, il call center ma anche la possibilità di parlare con un operatore tramite videochiamata al computer, tablet o smartphone. Ridurre la burocrazia e la distanza con i nostri utenti: obiettivi reali su cui muoviamo passi concreti”.
Il nome Noa deriva da una radice che significa movimento ed è stato scelto attraverso un contest aziendale a cui ha partecipato buona parte dei dipendenti della sceltà. Il punto di forza di questa tecnologia è la capacità di “imparare” e di poter acquisire nuove nozioni. A breve Noa sarà in grado di accompagnare l’utente dall’inizio alla fine di una pratica commerciale, anche in più lingue.
Con l’arrivo dell’estate, torna anche in Toscana uno degli appuntamenti più attesi dagli amanti del vino: Calici di Stelle 2023. Organizzato dal Movimento Turismo del Vino e Città del Vino, questa manifestazione si è trasformata in una tradizione estiva per gli enoappassionati e anche quest’anno la nostra regione si appresta ad ospitare tre settimane di eventi enogastronomici, accompagnati da musica, animazioni e suggestive osservazioni delle stelle. E per rendere l’esperienza ancora più speciale, quest’anno l’evento sarà aperto anche agli amici a quattro zampe.
Brindiamo con i calici sotto le stelle in Toscana: l’edizione 2023
Con l’inizio di agosto torna Calici di stelle, una delle più conosciute manifestazioni enoturistiche estive. Arrivata alla 30esima edizione quest’anno collega 460 Comuni con vocazione vitivinicola in tutta Italia. Fino al 20 agosto sonotanti gli appuntamenti per gli enoappassionati che potranno brindare con i loro calici sotto le stelle cadenti.
L’evento è sostenuto dal Movimento Turismo del Vino e Città del Vino e si estende su tutto il territorio italiano in collaborazione con i Comuni e le aziende vitivinicole. Durante l’intera durata della manifestazione, i partecipanti avranno l’opportunità di osservare le stelle grazie ai volontari dell’Unione Astrofili Italiani. In Toscana l’evento si svolgerà in sette province, tra cui: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia e Siena per coinvolgere oltre 100 soci. Quest’anno, il consueto evento di agosto dedicato al vino include anche coloro che sono amanti dei cani. Si inizia con Buccia Nera in località Campriano (AR), per poi proseguire a Gambassi Terme, a Montepulciano, a Carpineto e in tante altre località toscane.
Calici di stelle con gli amici a 4 zampe
Il Movimento Turismo del Vino Toscana (MTV Toscana) ha pianificato un Calici di Stelle 2023 con l’intento di sensibilizzare sul tema dell’abbandono dei cani, un problema che purtroppo registra un picco proprio durante il periodo estivo. Dal 28 luglio al 20 agosto, l’agenda offre una vasta gamma di eventi per i wine lover e per i loro amici a quattro zampe.
In particolare, a partire dal 4 agosto, una serie di iniziative sarà aperta anche ai “pet”. Per questa manifestazione è stata progettata un’attività social con l’obiettivo di sensibilizzare e rendere virale l’evento. Durante le esperienze in cantina i visitatori potranno fare foto o stories, taggare la cantina e utilizzare l’hashtag #ionontiabbandono.
Sulla base del tema #ionontiabbandono saranno organizzati eventi creati per sorprendere e divertire sia i cani che i loro padroni ma non mancheranno grigliate nel Chianti, cene tra i filari, attività con centri di astrofili, aperitivi e spettacoli. Un esempio è la tenuta di Carpineto a Montepulciano che offre 6 date di Calici di stelle dedicate ai wine lovers con cane al seguito. “Tutte le mattine, di buon ora, quando faccio un giro tra i vigneti – racconta Antonio Michael Zaccheo residente proprio nella Tenuta di Montepulciano vocata al grande vino – Asia e Artù, 3 anni, non mi lasciano mai solo. Sono i cani del nostro agronomo, Mauro Micheli, e vivono qui. Quella è la loro passeggiata preferita.”
Antonio Michael Zaccheo e Anton Zaccheo con Asia e Artù nella Tenuta di Montepulciano
A dimostrazione della loro sensibilità per gli animali nella tenuta, oltre a Asia e Artù si possono trovare altri 9 amici a quattro zampe che fanno parte della famiglia e che passano le giornate tra le vigne. Il 4, 5, 12, 13, 15, 16 agosto dalle 18 alle 20 nel giardino con vista sui vigneti si potrà degustare: Spumante Brut, Dogajolo Oro e Vino Nobile di Montepulciano Riserva, in abbinamento ad un tagliere con salumi e formaggi tipici e bruschette con olio evo Carpineto.
Calici di stelle in Toscana è anche cultura: il programma tra Siena e Montepulciano
Oltre che degustazioni, visite in cantina e cielo stellato, l’evento Calici di stelle in Toscana apre le porte anche alla cultura. Ad esempio a Siena è possibile visitare in notturna, il 10 agosto, la terrazza al sesto livello dell’antico Ospedale. L’ingresso è gratuito e l’iniziativa prevede l’apertura straordinaria del livello di piazza Duomo del complesso museale e delle mostre temporanee “Aldo Mondino. Start. Un incessante inizio” a cura di Vittoria Coen e “Raggioverde” a cura di Michela Eremita.
Grande attesa poi per “Calici di Stelle a Montepulciano”, che sempre nella serata del 10 agosto coinvolgerà i luoghi più belli del borgo toscano e 40 cantine proponendo degustazioni itineranti, degustazioni guidate dai sommelier FISAR o ancora degustazioni durante le cene organizzate dalle contrade del Bravìo delle Botti. Previsti inoltre spettacoli di magia, musica, dj set, uno spazio dedicato all’artigianato locale sotto al Loggiato di Piazza delle Erbe e dalle 18 la sfilata del corteo storico e degli sbandieratori con esibizione in piazza Grande.
Per scoprire tutti gli altri eventi in programma in Toscana per Calici di Stelle 2023 è possibile consultare il calendario online.
Sul Pnrr a Firenze è battaglia di principio, oltre che politica. I tagli del governo scontentano tutti i Comuni, con i sindaci molto preoccupati per l’evoluzione della vicenda. A Firenze i progetti definanziati sono 20, per un totale di 29,5 milioni. La parte più consistente è relativa alla scuola Ghiberti e vale 20,7 milioni. Se estendiamo all’area metropolitana i progetti sui piani urbani integrati definanziati hanno un valore di 102,2 milioni e a questi si devono aggiungere 60 milioni di stima di altri progetti comunque legati al Pnrr.
Il dettaglio dei tagli dei fondi del Pnrr su Firenze
Ricapitolando il dettaglio il taglio dei fondi del Pnrr su Firenze vede interventi in fumo per 29,5 milioni. A questa cifra sono poi associati altri finanziamenti provenienti dal Fondo opere indifferibili o dal Comune per un importo di circa 4,2 milioni. La scuola Ghiberti pesa appunto per 20,7 milioni. Ma ci sono altri interventi. Risultano anche 1,2 milioni per progetti di rigenerazione urbana nella stazione della polizia municipale di Legnaia, investimenti sull’impianto sportivo Olimpia, sul verde urbano e in generale in tutti progetti di rigenerazione urbana (via di Legnaia, via di Scandicci).
E ancora investimenti legati a Casa spa. Se passiamo alle scuole, oltre alla Ghiberti, ci sono progetti su Carducci (190mila euro), Cairoli (630mila), De Filippo (380mila), Gramsci (340mila), Rodari (320mila), Don Milani (320mila) e Nuccio (220mila). La messa in sicurezza di via Faenza vale 715mila euro, la manutenzione straordinaria del guardrail di alcune strade 800mila euro. Questi lavori sono praticamente tutti nella fase di post gara. Poi ci sono i lavori conclusi nella chiesa di San Carlo dei Bernabiti, nella scuola Carducci e nella palestra di scherma Raggi e al museo Novecento (tutti interventi da 250mila euro l’uno).
Il dettaglio del Pnrr sull’area metropolitana di Firenze
Per quanto riguarda il Pnrr sulla Firenze metropolitana il grosso degli interventi è relativo a Mondeggi con 47,9 milioni di euro. Naturalmente se si escludono i 55 milioni del restyling dello stadio Franchi, che però sono stati bloccati non per la rimodulazione. A Empoli la rigenerazione di piazza Guerra e la realizzazione del nuovo teatro vale 9 milioni. A Campi Bisenzio la riqualificazione di parco e Villa Rucellai vale 5 milioni. Naturalmente tutti questi progetti sono a forte rischio, come chiarito nel corso di una conferenza stampa dagli assessori di Palazzo Vecchio Sara Funaro e Andrea Giorgio e dalla vicesindaca della Città metropolitana Brenda Barnini.
“Il governo per l’ennesima volta sta facendo confusione – ha detto Funaro -. Chiediamo un confronto immediato perché ci vengano date risposte ufficiali sul definanziamento di progetti che sono già stati tutti o realizzati o in corso di realizzazione oppure già appaltati. Non si possono generare incertezze su progettualità importanti per i cittadini. Si tratta di 20 progetti per un totale di circa 29 milioni di euro, che riguardano riqualificazioni urbane, tra cui ad esempio scuole, interventi ambientali e di edilizia residenziale pubblica”. Giorgio ha chiesto “chiarezza. Altrimenti siamo pronti a una mobilitazione”.
La Regione Toscana
Il nodo Pnrr non è solo su Firenze e sulla sua area metropolitana ma sull’intera Regione Toscana. Come dichiarato dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, stando ai documenti del governo, alla regione verrebbe tolto un miliardo. Un miliardo su un totale di 6,5 miliardi che “erano imputabili a progetti concreti e definibili”. Giani ha detto che pure le regioni di centrodestra “sono imbarazzate, le vedo tutte imbarazzate”. Si chiede dunque un intervento immediato.
Temperature massime in picchiata, fino a 8 gradi in meno, piogge e temporali forti. Il ciclone che è stato già soprannominato Circe toccherà anche le nostre zone e la protezione civile della Regione Toscana ha emesso un’allerta meteo di codice giallo per il 4 agosto che riguarda però soltanto le zone centro-meridionali. Il passaggio della perturbazione, dovuta a una massa di aria fredda proveniente dall’Atlantico, sarà veloce, con un miglioramento previsto già tra sabato e domenica.
Per quali province è stata emessa l’allerta meteo della Regione Toscana il 4 agosto
Il centro funzionale della Regione Toscana ha emesso un avviso di codice giallo per temporali forti e rischio idrogeologico dalle ore 10 alle 22 della giornata del 4 agosto per le zone della Valdichiana, Valtiberina, dell’Ombrone e medio grossetano, del Fiora e dell’Albegna e nel tratto basso della costa grossetana. In queste aree, tra la tarda mattina e il pomeriggio, le previsioni meteo indicano la possibilità di rovesci che localmente potranno essere anche intensi. Un miglioramento è previsto tra sabato e domenica.
Il vento sarà ancora di libeccio sul litorale settentrionale con mare fino a molto mosso. Per quanto riguarda la colonnina di mercurio, le previsioni meteo del Lamma indicano un sensibile calo delle temperature: la media delle massime si attesterà intorno ai 27-28 gradi. Il crollo più vistoso si avrà ad Arezzo e Siena, con 8 gradi in meno rispetto alla giornata precedente.
Le previsioni meteo per Firenze
Le piogge del 4 agosto dovrebbero lambire la provincia di Firenze, per cui non è stata emessa al momento un’allerta meteo. In città, per venerdì, il Lamma prevede cielo nuvoloso con una probabilità di pioggia bassa (20%). Anche in questo caso il caldo darà una tregua: le temperature massime scenderanno intorno ai 27 gradi, la minima a 19 gradi.
In Toscana il consigliere regionale Maurizio Sguanci passa da Italia Viva a Forza Italia e Firenze si scopre (per qualche ora) con un presidente di Quartiere forzista. Perché, oltre a sedere nel “parlamentino toscano”, Sguanci finora è stato anche alla guida del Quartiere 1, dove è stato rieletto quattro anni fa in quota Pd. Subito dopo l’annuncio, il Partito Democratico si è affettato a mettere in cantiere una mozione di sfiducia a livello circoscrizionale, ma intanto il diretto interessato ha annunciato le sue dimissioni dall’incarico di presidente del Quartiere.
Maurizio Sguanci passa a Forza Italia: le conseguenze a Firenze e in Toscana
La notizia è arrivata dai social, con una foto postata il 2 agosto su Twitter da Forza Italia, con Maurizio Sguanci insieme al segretario nazionale del partito Antonio Tajani e il coordinatore toscano Marco Stella: “Siamo felici che abbia scelto di aderire al nostro modello di Buongoverno, per la crescita ed il lavoro”, si legge nel messaggio. Questa “new entry” tra i forzisti è stata presenta ufficialmente in una conferenza stampa oggi, giovedì 3 agosto. “La mia non è una scelta utilitaristica, non mi è stato promesso niente – ha detto Sguanci, ribadendo quando già scritto sul suo profilo Facebook – mi sono dimesso ieri da presidente del Quartiere 1 di Firenze, ero nella maggioranza in Consiglio regionale e sono passato all’opposizione: questo dà contezza di quanto sia stata una scelta politica, e non una scelta di comodo”.
Il neo consigliere regionale di Forza Italia ha poi spiegato la sua scelta. “Sono passato a Iv da un Pd che doveva essere riformista e che poi è tornato indietro, e ora ho fatto una scelta di campo netta, si deve avere la responsabilità di scegliere da che parte stare. Mi ritrovo di più nei principi del Ppe che non in quelli del Pse“. Per il coordinatore regionale azzurro Marco Stella questo ingresso è “un ulteriore elemento che mostra la capacità attrattiva di Forza Italia”.
Ma le conseguenze della giravolta politica riguardano diversi livelli. Italia Viva, in una nota, ha parlato di scelta sbagliata. “Prendiamo atto della scelta di passare a destra, noi rimaniamo al centro”, fanno sapere da Iv. Più duro il commento del Pd di Firenze, affidato a una nota: “E’ quanto di peggio ci si possa aspettare dalla politica e da chi ha ricevuto consensi e fiducia dagli elettori di centrosinistra per amministrare un quartiere importante della nostra città”.
Dimissioni di Sguanci da presidente, Quartiere 1 commissariato
Gli altri presidenti di Quartiere di Firenze (Michele Pierguidi, Serena Perini, Mirko Dormentoni e Cristiano Balli), in un comunicato congiunto, si sono detti “indignati per la scelta del collega Sguanci, fatta in solitudine ma con gravi ripercussioni sulla collettività, sul funzionamento della nostra istituzione del decentramento fiorentino, strumento di democrazia di prossimità”. Con le dimissioni da presidente, il Quartiere 1 di Firenze sarà guidato da un commissario – scelto dal sindaco Dario Nardella – che traghetterà la circoscrizione fino alle elezioni amministrative del 2024. Il Consiglio di Quartiere 1 sarà così sciolto.
Nel Consiglio regionale toscano, la maggioranza (che comprende anche Italia Viva), perde un tassello e passa a 23 consiglieri. L’opposizione di centrodestra sale a 17. “Sono rimasto molto sorpreso dal passaggio di Maurizio Sguanci a Forza Italia – ha commentato a caldo il presidente della Regione Eugenio Giani – perché proprio in occasione del piano regionale di sviluppo, quindi la scorsa settimana, avevo avuto con lui una lunga chiacchierata e non solo mi confermava la fiducia, ma mi esprimeva forte apprezzamento per il lavoro della giunta”. Giani ha escluso che dietro questo cambio di colore ci siano macchinazioni del leader di Italia Viva Matteo Renzi. “Non penso, non è nelle caratteristiche di Renzi questo genere di manovre politiche” ha detto il governatore.
Il curriculum politico di Maurizio Sguanci
Maurizio Sguanci, fiorentino, classe 1965, di professione commerciante, è arrivato in Consiglio regionale nel 2020, in quota Italia Viva, dopo le dimissioni da consigliera di Stefania Saccardi, entrata a far parte della giunta Giani come assessore e vicepresidente. Prima di allora era stato eletto presidente del Quartiere 1 di Firenzenel 2014 e poi confermato cinque anni dopo, quando militava ancora nel Partito Democratico. In precedenza era stato consigliere di quartiere e consigliere comunale, sempre per il centro sinistra. Il primo cambio di casacca risale al luglio 2020, quando Sguanci è entrato nella formazione politica guidata da Matteo Renzi.
Adeguare i compensi dei consulenti tecnici d’ufficio (Ctu), periti ed esperti in ambito giudiziario. È quanto ha chiesto in una lettera, indirizzata al Ministero della Giustizia e al ministro Carlo Nordio, l’Ordine degli Architetti di Firenze, promotore dell’iniziativa a livello nazionale. In tutto sono coinvolti 91 Ordini degli Architetti in Italia tra cui gli Ordini degli Architetti di Milano, Torino e Napoli e altri 9 Ordini professionali.
Le richieste dell’Ordine degli Architetti al Ministero della Giustizia
“La riforma Cartabia – si legge nella lettera – ha completamente omesso di valutare l’aspetto relativo all’adeguamento e alla revisione delle tariffe dei consulenti, periti ed esperti in ambito giudiziario. L’annosa inadeguatezza dei compensi, oramai tristemente nota e rilevata a più riprese anche da numerose sentenze della Corte Costituzionale, è in parte da riferirsi al fatto che la norma risalga al lontano 1980 e sia stata rivalutata, solo nei valori Istat, nel 2002, in occasione del passaggio dalla lira all’euro. Questo nonostante le previsioni puntuali di legge inserite all’articolo 54 del testo unico del 2002 che prevede l’adeguamento degli onorari con cadenza triennale in relazione alla variazione Istat verificatasi nel triennio precedente”.
Nella lettera si sottolinea che “dal 2002 ad oggi tale disposizione legislativa è stata del tutto disattesa, determinando compensi spesso ridicoli: uno per tutti il costo orario della vacazione dei Ctu che ammonta a 4,07 euro al lordo delle imposte, compenso che non può considerarsi equo per nessuno, tantomeno in considerazione delle complesse prestazioni e delle responsabilità richieste ai professionisti incaricati. Ciò da un lato determina un forte squilibrio economico nei confronti dei Ctu e degli esperti, dall’altro rischia di creare una netta disuguaglianza tra la Consulenza d’ufficio e quella di parte. A titolo puramente esemplificativo possiamo rilevare che il costo della vita ha subito ad oggi, dal 2002, una rivalutazione Istat del 49%”.
L’Ordine degli Architetti di Firenze e tutti gli aderenti chiedono di “procedere alla richiesta di adeguamento Istat già previsto dai dettami di legge” e auspicano “una revisione sostanziale di tariffe che risalgono al secolo scorso”.
Sullo stadio di Firenze il Tar del Lazio ha deciso di tenere l’udienza del 2 agosto nonostante la richiesta di posticipo avanzata dall’avvocatura di Stato con la motivazione che non aveva avuto tempo per esaminare i documenti (ma i giorni a disposizione erano più di 30). Il nodo è legato ai 55 milioni del Pnrr per il restyling dello stadio Franchi, prima assegnati nell’ambito del progetto dei Piani urbani integrati e poi tolti. Da qui la decisione di fare ricorso al Tar e il fatto che appunto l’udienza si sia svolta lo stesso è interpretato come un segnale positivo da Palazzo Vecchio.
Stadio Firenze e il Tar: le nuove date
Il Tar sullo stadio di Firenze ha fissato la nuova camera di consiglio per la decisione sull’accesso agli atti al 26 settembre, dove presumibilmente non potrà essere discusso il merito. In questo caso entro il 14 novembre il Tar si è impegnato a dirimere nel merito il ricorso presentato dal Comune. Quindi entro il 14 novembre la questione dovrà essere risolta. Ricordiamo che il Comune non ha mai avuto in via ufficiale le motivazioni del definanziamento, aspetto che aveva mandato su tutte le furie il sindaco di Firenze Dario Nardella.
Franchi e apertura del Viola Park ai tifosi
Sul fronte stadio di Firenze e Tar è intervenuto nuovamente il direttore generale della Fiorentina Joe Barone: “Un tema delicato, siamo vicini al Comune, crediamo nel restyling dello stadio Franchi, dove giochiamo e vogliamo continuare a giocare – ha detto -. Con gli Europei, ci auguriamo che Firenze sia una delle città scelte. Durante i lavori noi vogliamo giocare al Franchi e stiamo lavorando con il Comune per capire l’inizio e tutto il progetto ma non è ancora deciso nulla, aspettiamo di avere una comunicazione molto più precisa”. Barone è intervenuto anche sul tema del Viola Park, nuovo centro sportivo della Fiorentina e sulla possibilità che i tifosi possano entrare per le due amichevoli dell’11 e 12 agosto: “Per il pubblico al Viola Park ci vuole un po’ di pazienza, per l’agibilità stiamo lavorando ogni giorno, sono dei piccoli passaggi e speriamo di arrivarci presto, almeno per le due prossime amichevoli qui”.
Che qualche fiorentino sia rimasto in città per i più svariati motivi o che un turista abbia deciso di far visita proprio qui in pieno periodo di vacanze estive, nessun timore. Un rimedio contro il caldo e la noia ve lo propone questa breve guida su ben 7 mostre da visitare a Firenze durante il mese di agosto 2023, alcune inaugurate da poco e altre prossime alla chiusura. Vediamole insieme:
1. Nico Vascellari in mostra al Forte di Belvedere
È la prima volta che il Forte Belvedere dedica una mostra a un artista italiano della generazione di Nico Vascellari. Melma, a cura di Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, è un inedito percorso espositivo che si snoda tra gli spazi interni ed esterni del Forte Belvedere (via di S. Leonardo, n.1). Sui bastioni e nel giardino sono installate nove fusioni in alluminio, accompagnate da due video negli spazi della cannoniera e da un’opera allestita sulla facciata della palazzina. Le sale interne ospitano un percorso espositivo con oltre trenta lavori, molti di questi inediti. La mostra al Forte di Belvedere è visitabile fino all’8 ottobre 2023, dal martedì alla domenica in orario 10:00-20:00, con l’ultimo ingresso alle ore 19:00. L’accesso è gratuito e per maggiori informazioni è possibile contattare l’indirizzo mail [email protected] oppure visitare il sito di Muse Firenze.
2. Villa Bardini con Lisetta Carmi tra le mostre da visitare a Firenze nel mese di agosto 2023
Fino all’8 ottobre sarà possibile visitare a Villa Bardini (Costa S. Giorgio, n.2-4), anche la mostra “Lisetta Carmi. Suonare Forte”, realizzata con la curatela di Giovanni Battista Martini, curatore dell’Archivio della fotografa. A Firenze arrivano 180 fotografie scattate in vent’anni di vita professionale tra gli anni Sessanta e Settanta, dalla maestra della fotografia, sopravvissuta alle persecuzioni razziali. Tanti i temi trattati: l’indagine sull’uomo e sulla società attraverso le immagini dei travestiti del ghetto di Genova, la drammatica denuncia delle condizioni di lavoro dei portuali, e ancora donne fotografate in ogni parte del mondo. L’esposizione nel riallestimento fiorentino propone anche due sezioni speciali di approfondimento inedite dedicate all’alluvione del 1966 e al compositore fiorentino Luigi Dallapiccola. Questa è la prima delle tre mostre previste dal progetto di Roberto Koch per le Gallerie d’Italia.
La mostra è aperta dal martedì alla domenica(chiuso il lunedì) dalle ore 10:00 alle 21:00 (ultimo ingresso ore 20:00). Il prezzo del biglietto è di 10 euro intero e 5 euro ridotto.
3. Luca Giordano nelle sale di Palazzo Medici Riccardi
Palazzo Medici Riccardi (via Cavour, n.3) cela nelle sue stanze due preziose volte affrescate da Luca Giordano, uno fra i più importanti artisti del Barocco italiano: “L’Apoteosi della famiglia Medici” nella Galleria degli Specchi e “L’Allegoria della Divina Sapienza” nella Biblioteca Riccardiana. E proprio qui in pieno centro storico, fino al 5 settembre 2023, si può visitare la mostra “Luca Giordano. Maestro barocco a Firenze”, curata da Riccardo Lattuada, Giuseppe Scavizzi e Valentina Zucchi.
“Luca Giordano. Maestro Barocco a Firenze”: la Galleria degli specchi di Palazzo Medici Riccardi
4. Palazzo Strozzi, la più grande esposizione in Italia dedicata a Yan Pei-Ming
La guida alle 7 mostre da visitare a Firenze nel mese di agosto 2023 prosegue con “Yan Pei-Ming. Pittore di storie” (fino al 3 settembre), la più grande esposizione in Italia dedicata all’artista franco-cinese, curata da Arturo Galansino. Il percorso espositivo include oltre trenta opere che esplorano la ricerca dell’artista contemporaneo circa la relazione tra immagine e realtà in un cortocircuito a metà tra vissuto personale e storia collettiva, tra memoria e presente.
La mostra su Yan Pei-Ming a Palazzo Strozzi è visitabile tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 20:00 e ogni giovedì con straordinaria apertura serale fino alle 23:00. Ultimo ingresso: un’ora prima della chiusura. Il costo dei biglietti è 15 euro intero e 12 euro ridotto. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero +39 055.2645155 oppure scrivere una mail a [email protected].
5. Mostre a Firenze da visitare ad agosto 2023: Steve McCurry al Museo degli Innocenti
Il Museo degli Innocenti di Firenze (piazza della SS. Annunziata, n.13) ospita invece la mostra “Steve McCurry Children”, incentrata sugli scatti che il famoso fotografo americano ha dedicato nel corso sulla sua carriera al tema dell’infanzia. Fino all’8 ottobre saranno visibili nel percorso espositivo 100 fotografie realizzate in quasi cinquant’anni di attività e che ritraggono bambini da ogni angolo del mondo in scene di vita quotidiana.
6. Lucio Fontana invade gli spazi del Museo Novecento
Fino al 13 settembre 2023 c’è anche “Lucio Fontana. L’origine du monde” al Museo Novecento (p.za di Santa Maria Novella, n.10). I due piani delle ex Leopoldine accolgono, ormai da qualche mese, sculture, dipinti e disegni di Fontana dal ’46 fino agli ultimi anni della sua lunga carriera. Si indagano quindi aspetti meno sondati della sua opera, quali la relazione originaria tra creazione artistica, la procreazione e nascita della vita nell’universo e il rapporto tra mondo finito e infinito. Per scoprire tutte le curiosità sulla mostra è possibile dare un’occhiata al nostro articolo sulla mostra dedicata a Lucio Fontana.
L’esposizione è aperta tutti i giorni, eccetto il giovedì, dalle ore 11:00 alle 20:00. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
7. Mostre a Firenze da visitare ad agosto 2023: Manifattura Tabacchi presenta “Exhibiting”
Ultima, ma non per ordine di importanza, c’è poi Exhibing negli spazi rinnovati della Factory di Manifattura Tabacchi a Firenze (via delle Cascine, n.35). La nuova esposizione è dedicata allo stretto legame tra la storia dell’ex fabbrica di sigarie la produzione di arte contemporanea. Una vera e propria raccolta di racconti a più voci che vogliono sottolineare il valore della formazione, dell’interdisciplinarietà e del dialogo con le nuove generazioni di artiste e artisti, in un’ottica in cui la ricerca quanto la produzione sono fondamentali per comprendere il nostro presente. Il percorso prende quindi avvio dal Maker Street che costeggia le botteghe artigiane, irrompe all’interno dell’edificio B11 per poi risalire sul tetto dove si trova l’Officina Botanica, ossia il giardino pensile creato sull’ex officina della Manifattura.
Sedicente Moradi (Firenze, 1980), Cervo di Manifattura, 2021_ foto di Giovanni Savi
La mostra è aperta fino al 3 settembre e l’ingresso è gratuito. Dal 14 al 27 agosto, sarà però visitabile con orario ridotto dalle 19:00 alle 21:00. Nelle altre date, le opere collocate all’interno dell’edificio B11 saranno visitabili dal martedì alla domenica, dalle 15:00 alle 22:00 e il giovedì, dalle 15:00 alle 23:00.
Villa Selva e Guasto sulle colline a due passi da Firenze e da piazzale Michelangelo ha un nuovo proprietario: chiamata anche “Villa Dolgoroukoff”, dal nome della misteriosa principessa a cui appartenne agli inizi del secolo scorso, la storica dimora in via San Leonardo è stata venduta a un privato. Non si conosce la cifra con cui è stato ceduto il complesso da oltre 20mila metri quadrati: 2.000 interni e 20.000 di parco e giardino all’italiana.
I “tesori” della Villa Selva e Guasto di Firenze
La notizia è arrivata da Lionard Luxury Real Estate S.p.A., società specializzata dalla vendita di immobili di lusso. La Villa Selva e Guasto di Firenze è caratterizzata da una facciata scenografica, ricca di decorazioni barocche e rivolta verso via San Leonardo, con una scala in pietra a doppia rampa a tenaglia che consente di raggiungere il piano nobile, mentre a livello terra un portone immette nella corte centrale attorno a cui si sviluppa il complesso. La villa è circondata da un parco con sul fronte e su un lato giardini all’italiana. Fa parte della proprietà una cappella in stile tardo seicentesco, separata dal corpo della villa, il cui ingresso è visibile su via San Leonardo.
Gli ambienti di Villa Selva e Guasto (via San Leonardo)
1 di 6
Foto: Lionard Luxury Real Estate
Foto: Lionard Luxury Real Estate
Foto: Lionard Luxury Real Estate
Foto: Lionard Luxury Real Estate
Foto: Lionard Luxury Real Estate
Foto: Lionard Luxury Real Estate
La storia della dimora in via San Leonardo e il mistero di Villa Dolgoroukoff
Le origini dell’edificio però sono più antiche di questa conformazione seicentesca: ai primi del XV secolo era di proprietà della famiglia Galilei (non è stato appurato se parenti del celebre Galileo), ceduto poi nel 1480 a Bernardo di Simone Canigiani, che nella Firenze del tempo aveva rivestito ruoli di governo. Poi nel 1562 la figlia di un altro Bernardo Canigiani la portò in dote alla nobile famiglia dei Rucellai. Dopo numerosi passaggi di proprietà, agli inizi del Novecento in via San Leonardo arrivò una misteriosa principessa russa: di lei si conosce solo il cognome, Dolgoroukoff, per questo a Firenze Villa Selva e Guasto è conosciuta anche come Villa Dolgoroukoff.
Tra le ipotesi quella che potrebbe trattarsi di Ekaterina Michajlovna Dolgorukova (Dolgoroukoff e Dolgorukova sono due versioni dello stesso cognome), giovane principessa russa vissuta tra la metà dell’Ottocento e i primi venti anni del Novecento, appartenente ad una famiglia nobile decaduta di cui si innamorò lo Zar Alessandro II di Russia. Una storia d’amore finita anche sul grande schermo, protagonista di due film, tra cui quello del 1959, Katya, regina sena corona, per la regia di Robert Siodmak, con una giovane Romy Schneider, reduce dal grande successo nel ruolo di Sissi.
Il furto alla scuola Salvemini-Duca D’Aosta a Firenze ha provocato diverse reazioni a livello mediatico. Nella notte tra domenica 30 e lunedì 31 luglio, sono stati rubati 33 pc portatili, quasi tutti prelevati dal laboratorio di lingue: un danno importante per l’istituto di via Giuseppe Giusti, in pieno centro.
Il furto alla scuola Salvemini di Firenze e la lettera del preside
Dopo il furto alla scuola Salvemini di Firenze il preside Luca Stefani ha scelto di scrivere una lettera aperti agli autori di questo gesto. Il danno è pesante perché, come sottolineato, rischia di mettere in ginocchio l’attività del laboratorio. Manca poco più di un mese all’inizio delle lezioni e reperire risorse per sostituire i computer non è facile. Stefani definisce il fatto “assurdo, incredibile, triste, un enorme macigno che piomba addosso e in un attimo azzera tutti i progetti, tutto il lavoro svolto fin qui. Ci si domanda come possa essere successo e soprattutto perché a noi”.
L’appello: restituite la refurtiva
Stefani si è rivolto agli autori del furto alla scuola Salvemini di Firenze, per chiarire che il danno “è rivolto ai ragazzi, ai nostri figli, ai nostri nipoti. Alle famiglie, a noi cittadini. Un danno a coloro che devono saper usare la strumentazione, che dalla scuola ricevevano un supporto grazie alla tecnologia”. Alla fine della lettera viene fatto un appello. “Ci appelliamo a voi che avete compiuto questo gesto per invitare a ravvedervi, ad un ripensamento, affinché possiamo riavere ciò che è nostro o meglio ciò che è di tutti”. Le indagini sono in corso. Nel frattempo si spera davvero che gli autori di un gesto così brutto abbiano la decenza di fare un passo indietro. Perché, è vero, questo è un danno che colpisce tutti. Si privano i ragazzi di strumenti importanti per poter apprendere e portare avanti un giusto percorso di studi.