mercoledì, 6 Agosto 2025
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Sanremo 2023: date, scaletta, orari. L’ordine di entrata dei cantanti

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Si sono accesi i riflettori su Sanremo 2023, 5 date con orari che come ogni anno vedranno la fine del festival della canzone italiana ben oltre mezzanotte. Con buona pace di chi vorrà andare a letto presto. 28 i cantanti in gara (nessun toscano arriverà sul palco dell’Ariston per questa 73esima edizione, se non per le cover), super ospiti come Depeche Mode, Maneskin, il comico Angelo Duro, ma anche gli inossidabili Gianni Morandi, Ornella Vanoni e Gino Paoli. Per la serata delle cover arriveranno, tra gli altri, Eros Ramazzotti, Elisa, Fedez, Manuel Agnelli, Baustelle ed Edoardo Bennato. A condurre le danze Amadeus, ormai arrivato al suo festival quater, affiancato da Gianni Morandi. Ecco una guida pratica sugli orari di Sanremo 2023 e sul programma del festival, con l’ordine di entrata dei cantanti e la scaletta delle esibizioni degli ospiti.

Quando inizia e quando finisce Sanremo 2023 stasera: gli orari

Da martedì 7 a sabato 11 febbraio 2023, come da tradizione, il festival di Sanremo sarà in prima serata su Rai 1, con le stesso orario: in tutte le date lo show inizierà alle 20.40, anticipato dalle ore 20.30 dal PrimaFestival, e finirà all’1.30 di notte (un po’ più tardi nel giorno della finale). A quel punto il testimone passerà a Fiorello con il suo “Viva Rai2… Viva Sanremo” (in onda fino alla quarta serata), in formato Dopofestival per una durata di 45 minuti circa. A parte i break pubblicitari, l’unica pausa nella programmazione sanremesca sarà rappresentata dal Tg1 delle 23.55, per 5 minuti di informazione. Tutte le serate potranno essere seguite in streaming su Raiplay, dove si possono rivedere anche i momenti salienti, come le esibizioni dei cantanti, gli ospiti e le varie parti dello show.

La scaletta della prima serata di Sanremo 2023 e l’ordine di uscita dei cantanti

Martedì 7 febbraio, durante la prima serata, si esibiranno 14 artisti in gara, con Amadeus affiancato da Chiara Ferragni. Gli ospiti saranno i vincitori dell’anno scorso, Mahmood e Blanco, i Pooh (con Riccardo Fogli) ed Elena Sofia Ricci. Gianni Morandi sarà impegnato in un tributo a Lucio Battisti. Dalla nave Costa Smerarlda sarà in collegamento Salmo, mentre sul palco Suzuki salirà Piero Pelù. Ecco la scaletta della prima serata di Sanremo 2023, con l’ordine di uscita dei cantanti in gara:

  1. Anna Oxa
  2. gIANMARIA
  3. Mr. Rain
  4. Marco Mengoni
  5. Ariete
  6. Ultimo
  7. Coma_Cose
  8. Elodie
  9. Leo Gassmann
  10. Cugini di Campagna
  11. Gianluca Grignani
  12. Olly
  13. Colla Zio
  14. Mara Sattei

Seconda serata: altre 14 canzoni

Per completare l’ascolto dei brani in gara bisognerà aspettare la serata di mercoledì 8 febbraio, co-condotta dalla giornalista Francesca Fagnani e con una lista di ospiti che vede arrivare all’Ariston il trio Al Bano, Massimo Ranieri e Gianni Morandi, i Black Eyed Peas, il comico Angelo Duro e Francesco Arca. Fedez sarà sulla Costa Smeralda. Vediamo l’ordine di uscita dei cantanti per la seconda serata di Sanremo.

  1. Modà
  2. Sethu
  3. Articolo 31
  4. Lazza
  5. Giorgia
  6. Colapesce-Dimartino
  7. Shari
  8. Madame
  9. Levante
  10. Tananai
  11. Rosa Chemical
  12. Lda
  13. Paola e Chiara

Terza serata: 28 canzoni sul palco

Delle 5 date di Sanremo 2023, la terza serata di giovedì 9 febbraio permetterà di riascoltare l’intero repertorio di quest’anno, con in scaletta tutti e 28 i cantanti. Entrerà in gioco il televoto che peserà sulla classifica giornaliera per il 50%. L’altra metà del giudizio sarà legata alle preferenze della giuria demoscopica, composta da 330 persone selezionate tra abituali consumatori di musica. Il risultato sarà poi sommato a quello delle serate precedenti e sarà fatta una media, stilando una nuova classifica generale. Accanto ad Amadeus ci sarà la campionessa di pallavolo Paola Egonu, protagonista anche del classico monologo affidato alle co-conduttrici.

Gli ospiti metteranno d’accordo veterani e giovani: Peppino Di Capri e Maneskin, band che si esibirà insieme al chitarrista Tom Morello. Morandi farà un duetto con Sangiovanni, per una versione di Fatti mandare dalla mamma 2.0 prodotta da Shablo, mentre Guè sarà in collegamento dal palco parallelo della nave da crociera Costa Smeralda e Annalisa sul Suzuki Stage in piazza Colombo. Al festival tonerà anche Massimo Ranieri che insieme a Rocio Munoz Morales presenterà il nuovo varietà di Rai1 Tutti i sogni ancora in volo.

È stata diffusa la scaletta ufficiale della terza serata di Sanremo, con l’ordine di entrata dei cantanti e i brani in programma, eccola:

  1. Paola & Chiara – Furore
  2. Mara Sattei – Duemilaminuti
  3. Rosa Chemical – Made in Italy
  4. Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato
  5. Levante – Vivo
  6. Tananai – Tango
  7. Lazza – Cenere
  8. LDA – Se poi domani
  9. Madame – Il bene nel male
  10. Ultimo – Alba
  11. Elodie – Due
  12. Mr. Rain – Supereroi
  13. Giorgia – Parole dette male
  14. Colla Zio – Non mi va
  15. Marco Mengoni – Due vite
  16. Colapesce Dimartino – Splash
  17. Coma_Cose – L’addio
  18. Leo Gassmann – Terzo cuore
  19. I Cugini di Campagna – Lettera 22
  20. Olly – Polvere
  21. Anna Oxa – Sali (Canto dell’anima)
  22. Articolo 31 – Un bel viaggio
  23. Ariete – Mare di guai
  24. Sethu – Cause perse
  25. Shari – Egoista
  26. gIANMARIA – Mostro
  27. Modà – Lasciami
  28. Will – Stupido

Sanremo 2023, la quarta serata, quella delle cover: l’ordine di entrata dei cantanti

Venerdì 10 febbraio 2023 sarà la volta delle cover sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, per la quarta serata. La co-conduzione è affidata all’attrice fiorentina Chiara Francini, che nel monologo racconterà se stessa, ha anticipato ai giornalisti, il suo percorso professionale e umano. Tra gli ospiti, oltre ai tanti cantanti che affiancheranno i concorrenti per le cover, figura l cast della fiction “Mare fuori” che canterà la sigla-tormentone della serie tv Rai, O mar for, e Peppino Di Capri. Il pubblico da casa potrà esprimere le proprie preferenze attraverso il televoto, che varrà per il 34%. Il resto sarà per sala stampa (33%) e giuria demoscopica 33%). Ecco le accoppiate delle cover di Sanremo 2023 e i titoli delle canzoni in scaletta, con l’ordine di entrata (che è anche il rispettivo codice del televoto):

  1. Ariete e Sangiovanni – Centro di gravità permanente di Franco Battiato
  2. Will con Michele Zarrillo – Cinque giorni di Michele Zarrillo
  3. Elodie e BigMama – American Woman dei The Guess (brano ripreso poi da Lenny Kravitz)
  4. Olly e Lorella Cuccarini – La notte vola di Lorella Cuccarini
  5. Ultimo e Eros Ramazzotti – medley di Eros Ramazzotti
  6. Lazza ed Emma – La fine di Nesli (con il primo violino della Scala di Milano Laura Marzadori)
  7. Tananai e Don Joe – Vorrei cantare come Biagio di Simone Cristicchi
  8. Shari e Salmo – medley di Zucchero
  9. Gianluca Grignani e Arisa – Destinazione Paradiso di Gianluca Grignani
  10. Leo Gassmann, Edoardo Bennato e il Quartetto Flegreo – medley di Bennato
  11. Articolo 31 e Fedez – medley degli Articolo 31
  12. Giorgia e Elisa – medley di Luce e Di sole e d’azzurro
  13. Colapesce-Dimartino e Carla Bruni Azzurro di Adriano Celentano
  14. I cugini di Campagna e Paolo Vallesi – medley di La forza della vita e Anima mia
  15. Marco Mengoni e Kingdom Choir – Let it be dei Beatles
  16. gIANMARIA e Manuel Agnelli – Quello che non c’è‘ degli Afterhours
  17. Mr. Rain e Fasma – Qualcosa di grande dei Lunapop
  18. Madame e Izi – Via del Campo di Fabrizio De André
  19. Coma_Cose e Baustelle – Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri
  20. Rosa Chemical e Rose Villain – America di Gianna Nannini
  21. Modà e Le Vibrazioni – Vieni da me delle Vibrazioni
  22. Levante e Renzo Rubino – Vivere di Vasco Rossi
  23. Anna Oxa e il deejay e violencellista iLjard Shaba – Un’emozione da poco di Anna Oxa
  24. Sethu e Bnkr44 – Charlie fa surf dei Baustelle
  25. LDA con Alex Britti – Oggi sono io di Alex Britti
  26. Mara Sattei e Noemi – L’amour toujour di Gigi D’Agostino;
  27. Paola & Chiara e Mark & Kremont – medley di Paola & Chiara
  28. Colla Zio e Ditonellapiaga – Salirò di Daniele Silvestri

La serata finale di Sanremo 2023, con i Depeche Mode

Ancora non si conosce la scaletta dell’ultima serata di Sanremo 2023, che sabato 11 febbraio vedrà sfidarsi tutti e 28 i cantanti, con i primi cinque in classifica che poi si esibiranno di nuovo a fine serata. Gli ospiti musicali saranno Gino Paoli, Ornella Vanoni e i Depeche Mode. Durante questa serata Amadeus leggerà la lettera di Volodymyr Zelensky: il possibile intervento in video del presidente ucraino ha infatti creato polemiche e si è optato per il messaggio scritto. Co-conduttrice Chiara Ferragni.

Un albero caduto alle Cascine, sfiorata la tragedia

Si è rischiata la tragedia. L’albero caduto alle Cascine, a Firenze, poteva avere conseguenze ben peggiori e invece alla fine ha travolto alcune giostre del luna park, provocando comunque danni ma quantomeno non alle persone. Questo perché le giostre erano deserte.

Albero caduto alle Cascine: la dinamica

Ma come è caduto l’albero alle Cascine? Siamo intorno alle 10.15 del 9 febbraio e, forse anche per il freddo, l’area era piuttosto deserta. Un pino enorme è caduto, probabilmente anche per il forte vento che c’è in questi giorni su Firenze. Tanta paura e diverse polemiche, in particolare del consigliere regionale Marco Stella (Forza Italia) che ha chiesto al Comune di “abbattere con urgenza tutte le piante malate”.

I rilievi

Sul posto si sono presentati subito polizia municipale e vigili del fuoco, oltre ai tecnici della direzione ambiente del Comune di Firenze. L’albero caduto alle Cascine era in classe C e, come si è spiegato da Palazzo Vecchio, per questa classe non è richiesto l’abbattimento. Abbattimento che è invece è necessario per la classe D. I rilievi fatti però hanno evidenziato come la caduta sarebbe avvenuta per “un cedimento dell’apparato radicale” e quindi a causa di radici danneggiate.
Nel dicembre 2019 lo stesso esemplare era stato anche sottoposto, con esito positivo, a una prova di trazione.

I controlli del Comune

Il Comune ogni anno sottopone a controllo di stabilità oltre 16.000 alberi. Nel periodo 2014-2019 sono state effettuate 105mila verifiche e sono stati investiti 8,7 milioni di euro nella sostituzione, nel rinnovo e nell’incremento del patrimonio arboreo.
Nel 2022 sono stati piantati in città 3mila alberi, l’obiettivo per quest’anno è di puntarne 5mila. Qui tutti i numeri di Palazzo Vecchio.
L’albero caduto alle Cascine non è il primo. Nel solo 2022 sono caduti alberi in lungarno Ferrucci, viadotto Marco Polo, via Cave di Monteripaldi (nell’agosto 2022), viale Belfiore (novembre 2022) e circa una trentina di alberi sempre nell’agosto 2022 a causa del maltempo.

5 eventi a Firenze nel weekend (11-12 febbraio 2023)

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Il weekend di sabato 11 e domenica 12 febbraio 2023 è ricco di eventi a Firenze, ma c’è qualcosa da fare anche nei dintorni. Dagli eventi organizzati in occasione del centenario dalla nascita di Franco Zeffirelli (compreso il passaggio delle frecce tricolori) fino allo spettacolo della “Serenissima duchessa” in Palazzo Vecchio. E ancora maschere e coriandoli ovunque per il Carnevale e le sue molteplici iniziative in giro per la città. In alto i calici per il Chianti Lovers & Rosso Morellino alla Fortezza da Basso e per finire la Fiera dell’elettronica per occasioni a buon prezzo al Tuscany Hall. Se non sapete cosa fare, siete quindi nel posto giusto.

1. Cosa fare a Firenze il 12 febbraio 2023: eventi per i 100 anni di Franco Zeffirelli (e museo gratis)

Firenze, città natale di Franco Zeffirelli, a 100 anni dalla sua nascita rende omaggio al regista. Tra gli eventi più importanti in programma domenica 12 febbraio 2023 c’è il passaggio delle frecce tricolori al mattino, un omaggio al maestro del cinema. E sabato è previsto un volo di prova. Non solo: tra gli eventi in programma anche il concerto omaggio “A Franco Zeffirelli” (domenica ore 17:00) all’interno della Sala Musica della Fondazione Zeffirelli, nel complesso di San Firenze, in collaborazione con l’Orchestra Filarmonica della Calabria e con il Coro Lirico Siciliano diretti dal maestro Filippo Arlia. L’accesso al concerto è gratuito ma su prenotazione. Durante tutta la giornata di domenica la Collezione Zeffirelli sarà inoltre aperta al pubblico e gratuita per tutti i residenti della Città metropolitana di Firenze (solo dalle ore 12:00 alle 15:00 la Fondazione resterà chiusa).

2. Sabato 11 febbraio 2023: “Serenissima duchessa” in Palazzo Vecchio

Dopo il successo delle prime messinscene, sabato 11 febbraio, alle ore 19:00, torna nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio lo spettacolo di living history dedicato alla figura di Eleonora di ToledoSerenissima duchessa Eleonora di Toledo. Ovvero dell’amore et del comando: questo è infatti il titolo dello spettacolo teatrale a cura di MUS.E con il coordinamento scientifico di Valentina Zucchi, la regia di Alberto Galligani e sulla scena Ilaria Guccerelli, Giaele Monaci (nei panni di Eleonora) e Giacomo Tasselli oltre allo stesso Galligani. La rappresentazione ha debuttato in occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario della nascita della duchessa (1522-2022). La partecipazione allo spettacolo prevede il pagamento del biglietto di ingresso (12,50 euro intero – 10 ridotto). Con lo stesso biglietto è possibile visitare il Museo di Palazzo Vecchio il giorno stesso entro le 19.00 (con ultimo accesso entro le 18:00). Per informazioni e prenotazioni: chiamare il numero 055.2768224 oppure mandare una mail a [email protected].

Cosa fare Firenze musei 11-12 febbraio 2022
Giaele Monaci interpreta Eleonora di Toledo nello spettacolo “Serenissima duchessa”

3. Gli eventi del Carnevale a Firenze (11-12 febbraio 2023)

Prima di tutto segnaliamo che la sfilata in maschera per le vie del centro, inizialmente prevista per sabato 11 febbraio è stata annullata per “motivi contingenti”. Lo ha fatto sapere nei giorni scorsi l’associazione AIWA onlus, che cura l’iniziativa. In compenso, sono molti gli eventi in programma a Firenze per il Carnevale 2023. Tutto quello che vi serve per questo weekend è un costume colorato, coriandoli e stelle filanti. Tra le principali iniziative, ricordiamo il corteo del Carnevale di pace domenica da piazza dell’Isolotto al parco di Villa Vogel (dalle ore 14.30), gli eventi in corso al Quartiere 5 e le iniziative nei dintorni. Domenica ad esempio le sfilate di carnevale animano anche San Mauro a Signa, Sesto Fiorentino, Borgo San Lorenzo e Dicomano. Per informazioni più dettagliate potete leggere il nostro articolo dedicato al Carnevale di Firenze 2023, le date: eventi, sfilate e feste.

4. Domenica 12 febbraio 2023: “Chianti Lovers & Rosso Morellino” alla Fortezza da Basso

“In alto i calici”: domenica 12 febbraio 2023 (dalle ore 09:30 alle 21:00) a Firenze, e più precisamente alla Fortezza da Basso (viale Strozzi 1, padiglione Cavaniglia), si svolge “Chianti Lovers & Rosso Morellino”, l’anteprima delle eccellenze del vino. Quest’anno saranno protagoniste le nuove annate di oltre 110 aziende, con 400 etichette in degustazione. Il format resta lo stesso di sempre: dalle ore 9:30 alle 16:00 ingresso è riservato alla stampa e agli operatori; dalle ore 16:00 alle 21:00 a tutti gli altri. Biglietti in prevendita su TicketOne a 27,50 euro.

5. Fiera dell’elettronica al Tuscany hall

Sabato 11 e domenica 12 febbraio 2023 (dalle ore 09:30 alle 19:00) al Tuscany Hall Teatro di Firenze (via Fabrizio de’ André) c’è anche la “Fiera dell’elettronica“. Spazio quindi ad espositori provenienti da tutta Italia con prodotti che spazieranno dai pc alle periferiche fino ad apparecchiature radio, microcamere, lampade a led, ma anche giocattoli e molto altro ancora. La convenienza sta nel fatto che, rispetto ai megastore di distribuzione elettronica, verranno offerti prodotti di qualità a prezzi ribassati. Il biglietto di ingresso intero costa 6 euro, ridotto 5; omaggio per i bambini sotto i 10 anni d’età.

Carlo Levi a Firenze. Un anno di vita sotterranea in mostra a Palazzo Medici Riccardi

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Carlo Levi, il suo nome è noto a tutti o quasi come uno tra i più significativi autori del Novecento italiano. L’intellettuale antifascista, nato a Torino nel 1902 e morto a Roma nel 1975, non è però solo scrittore ma anche pittore, ed è proprio in questa veste che lo ritroviamo in una mostra a lui dedicata e visitabile dal 9 febbraio al 19 marzo 2023, dal titolo “Carlo Levi a Firenze. Un anno di vita sotterranea“, attualmente in corso nelle Sale Fabiani di Palazzo Medici Riccardi. L’esposizione è promossa da Città Metropolitana di Firenze con il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Firenze e Città di Torino, organizzata dalla Fondazione Giorgio Amendola in collaborazione con la Fondazione Carlo Levi, il centro Unesco e l’Associazione MUS.E.

Il legame di Carlo Levi con la città di Firenze

La scelta di esporre Carlo Levi nel cuore di Firenze, e proprio a Palazzo Medici Riccardi, non è casuale. La mostra, curata dal professor Pino Mantovani su progetto della Fondazione Carlo Levi è dedicata infatti al soggiorno di Carlo Levi a Firenze, avvenuto dal 1941 al 1945. Un periodo difficile, che ha visto protagonista la guerra, l’occupazione nazista e la successiva lotta di Liberazione fino alla ripresa della vita pubblica democratica nella città liberata dalla Resistenza sotto il governo autonomista. Ecco che Carlo Levi appare quasi come uno “spettro” che fa ritorno nella sua casa, in uno dei luoghi principali deputati alla ricostruzione dell’Italia post fascista. Firenze è stata la città sede del Comitato di Liberazione nazionale e di un alto confronto politico.

A Firenze Carlo Levi scrisse il suo capolavoro, “Cristo si è fermato a Eboli”.

Oltre a ciò, non dimentichiamo che è proprio a Firenze che Carlo Levi scrisse il suo primo e più noto libro, “Cristo si è fermato a Eboli”, tra il 1943 e il 1944, nell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale e in un arco temporale brevissimo. In quegli anni l’intellettuale viveva nascosto in casa della signora Ichino, nella paura di un improvviso arrivo della Gestapo. Il racconto rievoca volti, storie e personaggi del suo confino a Grassano e ad Aliano in Lucania: un’esperienza sconvolgente che lo portò alla scoperta di un’altra Italia, contadina e arcaica, confinata in un sud fuori dai tempi della storia e che fatica a mettersi in relazione con la mitologia imperiale imposta dal fascismo.

Il trasferimento del “Cristo si è fermato a Eboli” su tela: in mostra anche una riproduzione del Telero “Lucania ’61”

Carlo Levi Firenze telero Lucania '61
La riproduzione del telero Lucania ’61 in mostra a Palazzo Medici Riccardi – Ph. MUS.E

In questo senso, è importante il fatto che in mostra sia presente anche una riproduzione  del Telero Lucania ’61 che proviene dalla sede della Fondazione Giorgio Amendola e dall’Associazione lucana in Piemonte, a Torino: si tratta non di un arrivo, bensì di un ritorno, dato che noi consideriamo quest’ultimo come il trasferimento del “Cristo si è fermato a Eboli” su un supporto in tela. Un capolavoro dell’arte e un vero e proprio omaggio alla Lucania che, secondo Levi, risiede nel cuore di ciascuno di noi e si fa paladina di giustizia e libertà.

Sappiamo che il “Telero” è stato commissionato all’artista da Mario Soldati per rappresentare la Basilicata nel Padiglione della mostra delle Regioni a Torino in occasione delle celebrazioni per il Centenario dell’Unità d’Italia, conservato presso il Museo Nazionale di Matera. L’opera riassume la sua visione riguardo alla questione meridionale filtrata dalla vicenda di Rocco Scotellaro, “il poeta della libertà contadina”. Sul telero è rappresentato il sentimento di “esilio”, quello stesso sentire condiviso con i contadini lucani, che è nella memoria di Levi e che lo portano ad essere ancora una volta vicino agli ultimi, al popolo di emigranti che lasciano la propria casa per trasferirsi altrove. Ne sono testimonianza opere come L’addio dell’emigrante e in una visione contemporanea, L’icerberg e il naufragio e Ancora galleggiante.

Il pensiero di Carlo Levi in mostra a Palazzo Medici Riccardi

I temi dell’esilio, del confino e del naufragio si raccontano in prima persona in 34 opere e disegni di Levi, oltre a una riproduzione del celebre telero Lucania ’61. Un’occasione unica per stimolare un confronto anche tra scritti e dipinti, tempera e inchiostro, penna e pennello al fine di comprendere a fondo il pensiero di Carlo Levi in senso lato e il periodo storico che con lui si attraversa. Una riflessione intima su valori, fragilità e sfide dell’umanità ancora oggi profondamente attuali. Ogni pennellata di Levi, densa e nervosa, restituisce la forza di uno dei più grandi protagonisti del Novecento italiano e ci racconta radici e metamorfosi dell’identità, il senso dei legami, gli aneliti di libertà, il coraggio e la paura del vivere.

Il percorso espositivo: le due Sale Fabiani

In mostra a Palazzo Medici Riccardi a Firenze si trovano infatti le opere dipinte da Carlo Levi durante il confino ad Aliano, come La Strega e il bambino. Tutt’intorno una galleria di ritrattila madrele donne amate, come la compagna del tempo, Paola Levi Olivetti, amatissima e tante volte rievocata sulla tela, per la quale decise di trasferirsi a Firenze abbandonando l’ipotesi di un espatrio in America e gli amici, come l’intellettuale Eugenio Montale. E ancora, gli anni tragici della guerra sono evocati dal pittore con un capretto scuoiato giacente su una livida spiaggia (La guerra partigiana), con i desolati paesaggi arrossati dai fuochi di guerra, con mucchi di cadaveri giacenti in un presentimento dell’Olocausto (Nudi. Il lager presentito).

Agli inizi degli anni Cinquanta Carlo Levi compie una serie di viaggi nell’Italia meridionale in cui respira il clima della passione civile, delle lotte dei contadini-operai che sono ormai consapevoli della loro misera condizione e reclamano il riscatto sociale. Nascono in pittura le opere di denuncia sociale, che mostrano i corpi delle donne deformati sotto il peso della faticagli occhi dei bambini scavati dalla malariai volti degli uomini segnati dalla malattia. Una pittura che l’osservatore rifiuta per la sua “sgradevolezza” ma che allo stesso tempo diventa esperienza rendendolo testimone di ciò che sta accadendo. Il legame che si è instaurato tra Levi e il sud anni prima si è andato ormai consolidando. Questi sono solo alcuni dei capolavori e temi affrontati nelle Sale Fabiani di Palazzo Medici Riccardi, piccole ma che per l’occasione appaiono dense di capolavori di altissimo livello.

Stop alla copertura della tribuna del nuovo stadio di Firenze

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Sulla tribuna del nuovo stadio di Firenze emerge un “no”. E quel rifiuto è della Soprintendenza speciale del Ministero della Cultura a proposito della copertura del parterre di tribuna centrale. La copertura non deve avere alcuna modifica sostanziale né tanto meno essere una struttura mobile-retrattile. E quindi ciò che è stato progettato dai tecnici di Arup, gruppo vincitore del concorso internazionale per la riqualificazione del Franchi, non va bene.

Il progetto per la copertura della tribuna dello stadio di Firenze

Il progetto di Arup sulla tribuna dello stadio di Firenze prevedeva la realizzazione di un’estensione retraibile che fosse un prolungamento della copertura già esistente della tribuna. In modo da garantire protezione in caso di pioggia. Ma il Mic ha detto di no, spiegando che tale modifica avrebbe portato ad un cambio sul vincolo paesaggistico. E se dal Comune si sostiene che questo intoppo non ritarderà i lavori, è evidente che però Arup deve progettare – e in fretta – una soluzione diversa.

Oltre alle problematiche, che però possono essere risolte, sulla tribuna dello stadio di Firenze c’è la questione dei rapporti tra Fiorentina e Comune. Il presidente viola Rocco Commisso, nella giornata di martedì, è stato a Palazzo Vecchio per un evento ma non ha incontrato il sindaco Dario Nardella, che era fuori Firenze. Tra i due l’incontro ci sarà prima del rientro di Commisso negli Stati Uniti. Diversi i nodi. Su tutti parlare concretamente dello stadio e capire ad esempio dove giocherà la Fiorentina durante i cantieri.

Come sarà il nuovo Franchi

Il progetto per il nuovo stadio della Fiorentina, firmato dall’architetto David Hirsch dello studio Arup e vincitore del concorso del Comune, trasformerà l’Artemio Franchi in un impianto sportivo moderno, tutto coperto e con una capienza di almeno 40.000 posti. Una lamina metallica correrà sopra le gradinate storiche, dando un “tetto” ai tifosi, mentre alle vecchie tribune dell’edificio progettato da Pier Luigi Nervi se ne aggiungeranno di nuove più vicine al campo. All’interno del Franchi ci sarà un museo, un auditorium, 28 nuovi skybox e 23 skybox riqualificati.

Terremoto a Siena: altre 40 scosse. Scuole chiuse

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Scuole e sedi dell’università chiuse nel territorio comunale di Siena, oggi 9 febbraio 2023, dopo le scosse di terremoto che si stanno registrando dalla nottata e che sono state avvertite anche in zone limitrofe della Toscana. La più forte, di magnitudo 3.5, si è verificata alle ore 21.51 di ieri sera, con epicentro a 1 chilometro dal centro, vicino al cimitero monumentale della Misericordia, a una profondità di 8 chilometri. Le rilevazioni dell’Istituto nazionale di geofisica (Ingv) segnalano adesso uno sciame sismico, con altre 40 scosse di entità minore durante la notte, e repliche durante la mattinata (magnitudo 2.8 alle 8.19 e altre scosse sopra i 2 tra le ore 8 e le 9).

Scuole chiuse, stop ai musei per il terremoto a Siena tra l’8 e il 9 febbraio 2023

Il Comune di Siena ha deciso in via precauzionale la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, oltre alle sedi universitarie, per la giornata del 9 febbraio, al fine di consentire i controlli alle strutture da parte della polizia municipale e della protezione civile. Chiusi inoltre i musei e la Torre del Mangia, per cui al momento non sono stati evidenziati danni.

I tecnici stanno procedendo nelle verifiche agli edifici – ha scritto su Facebook il governatore della Toscana Eugenio Giani – Grazie a tutte le donne e uomini impegnati al servizio della comunità, restiamo vigili”. Una ventina i controlli in corso dopo segnalazioni arrivate durante la notte ai vigili del fuoco.

Scosse sentite anche nel resto della Toscana

Il terremoto di questa notte con epicentro a Siena è stato avvertito in zone limitrofe della Toscana, con segnalazioni che sono pervenute all’Istituto nazionale di geofisica anche dalla provincia Siena (da Poggibonsi a Colle Val d’Elsa), da Firenze città e dalle aree a sud della Città metropolitana (San Casciano, Castelfiorentino, Certaldo). “In Mugello, nell’ottobre scorso, si è registrata più o meno la stessa magnitudo e lì ci furono danni anche alle strutture”, ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, in collegamento con la trasmissione Agorà su Rai 3. Il Comune, in un comunicato stampa, ha fatto sapere di essere in allerta con i propri uffici, in particolare Polizia Municipale e Protezione Civile, e ha diffuso i consigli sui buoni comportamenti da adottare per il rischio sismico. Qui la guida su cosa fare in caso di terremoto.

Conferme e novità per l’Estate fiorentina 2023: arriva il bando

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Arriva il bando per l’Estate fiorentina 2023 con un budget di 1,7 milioni di euro: la kermesse durerà da giugno a settembre e l’avviso sarà a breve online nella rete civica del Comune. Tra le grandi novità un evento speciale in occasione del 2 giugno, rassegne speciali per il ventennale della morte di Giorgio Gaber e per il centenario della nascita di don Milani. Tornano poi i festival, dal Firenze Jazz a Musart, dalla Città dei Lettori a Copula mundi, dal Cirk Fantastik al Florence Folks.

Gli eventi speciali

Il bando per l’Estate fiorentina 2023 prevede una manifestazione speciale dedicata alla festa nazionale della Repubblica, il 2 giugno. Ci saranno eventi diffusi da realizzare con le biblioteche e un concerto-reading serale ad ingresso libero che coinvolgerà attori e artisti delle associazioni e compagnie teatrali fiorentine e di rilevanza nazionale, per ricordare tramite letture e musica la nostra storia repubblicana dal 1946 ad oggi. Tra le novità anche “La Gaberiana”, una rassegna per il ventennale della morte di Giorgio Gaber diffusa in tutto il Quartiere 4. Anche in questo caso ci saranno spettacoli, letture, concerti, incontri, esposizioni fotografiche e proiezioni.

In occasione del centenario della nascita di don Lorenzo Milani è previsto un omaggio del Comune di Firenze. Si tratta di una serie di eventi teatrali e letterari, incontri, esposizioni e performance da tenersi in vari luoghi della città tra giugno e settembre, per ricordare questa figura. Tra gli altri eventi contenuti nel bando dell’Estate fiorentina 2023 spicca anche la rassegna di “Musica e parole” sul Sagrato della basilica di Santo Spirito. E ancora “Apriamoci alla poesia”, reading in tutti e cinque i quartieri della città.

I criteri del bando dell’Estate Fiorentina 2023 e i festival

Tra i criteri di valutazione dei progetti, il bando terrà di conto, oltre che della qualità della proposta artistica, anche del decentramento nei quartieri, dell’attitudine a coinvolgere un pubblico a 360 gradi, giovani, anziani e disabili, della presenza di misure e azioni per sensibilizzare il pubblico ad una maggiore responsabilità rispetto alle tematiche ambientali. Soddisfatto il sindaco Dario Nardella secondo cui l’Estate fiorentina “sarà il cuore della proposta culturale della nostra città”. La delibera approvata dalla giunta su proposta del vicesindaco e assessore alla cultura Alessia Bettini sul bando dell’Estate fiorentina 2023 prevede la conferma dei 15 grandi festival, già selezionati. Nel dettaglio: Firenze Jazz Festival, Secret Florence, Apriti cinema, Genius loci, Firenze dall’alto, Musart Festival, Florence Dance performing arts Festival, Sagrati in musica sotto le stelle, La città dei lettori, Festival au desert, Lattexplus festival, Copula mundi festival, Florence Folks Festival, Italian Brass week, Cirk Fantastik.

A che punto sono i lavori nell’ex monastero di Sant’Orsola

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L’ex monastero di Sant’Orsola, nel centro di Firenze, ha un nuovo volto: si sono conclusi i lavori per il restauro delle facciate. Un ulteriore passo nel recupero del complesso che da quarant’anni è un buco nero nel centro cittadino. Sarà adesso il gruppo immobiliare parigino Artea, che si è aggiudicato il contratto di concessione dell’edificio per 50 anni, a completare gli interventi all’interno. I tempi per la conclusione dei cantieri sono stimati in una trentina di mesi.

I lavori alle facciate di Sant’Orsola

Ingabbiato per anni dietro le lamiere, poi liberato dalle protezioni ma con le finestre murate, il complesso oggi ha detto addio agli ultimi ponteggi presenti sul lato di via Guelfa. I lavori sulle facciate di Sant’Orsola, con il recupero anche della collocazione originaria delle aperture, è stato possibile grazie a un investimento di circa 4 milioni di euro da parte della Città metropolitana di Firenze, proprietaria dell’immobile. Prima ancora sono stati effettuati interventi sul tetto e all’interno. In questo ambito sono state restaurate le decorazioni che si sono salvate dagli interventi precedenti e sono state riportate alla luce alcune colonne quattrocentesche.

Nato nel quattoricesimo secolo come piccolo monastero femminile, il complesso crebbe nei secoli fino a perdere la sua vocazione di luogo religioso all’inizio dell’Ottocento, sotto i francesi. Nello stesso secolo ospitò poi la Manifattura Tabacchi di Firenze, prima che l’attività produttiva si spostasse tra le Cascine e piazza Puccini, e negli anni Ottanta fu acquistato dal Demanio per creare una caserma della Guardia di Finanzia. Proprio questi lavori stravolsero buona parte della struttura, con gettate di cemento, demolizioni e interventi per creare un parcheggio sotterraneo. Il progetto di portare qui le fiamme gialle naufragò, lasciando il complesso abbandonato per decenni. Solo dal 2007 è entrato a far parte del patrimonio della Provincia, oggi Città metropolitana.

Facciata sant'Orsola Firenze
La nuova facciata di Sant’Orsola. Foto – Met

Come sarà Sant’Orsola: il progetto di Artea

“Non ci siamo mai rassegnati davanti alle difficoltà che pure non sono mancate sotto tanti profili – ha commentato il sindaco Dario Nardella dopo la conclusione dei lavori alle facciate – ma abbiamo vinto la rassegnazione, accolto le sollecitazioni utili nell’ambito di percorsi di ascolto e partecipazione, puntato alla riqualificazione dell’intera area, trovato un partner per la riqualificazione dell’ex convento. Dunque avanti con determinazione”.

Secondo il progetto del gruppo Archea, che ora curerà gli ultimi lavori, nell’ex monastero di Sant’Orsola nascerà un nuovo polo attrattivo di Firenze con una scuola di istruzione superiore, un centro congressi, un’area di coworking, negozi, laboratori artigianali e atelier. E ancora un’area museale per eventi legati alla tomba di Monna Lisa, un giardino urbano, un caffè-biblioteca, una ludoteca e uno spazio fitness. Il tutto per circa 17.000 metri quadrati di superficie, compresi i tre grandi cortili. La ristrutturazione avrà un costo stimato di oltre 31 milioni di euro. Qui il pdf del progetto per Sant’Orsola.

Lista dei cantanti della seconda serata di Sanremo

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Dopo il boom di ascolti dell’apertura, con oltre 10 milioni di spettatori, durante la seconda serata del festival di Sanremo 2023 saliranno sul palco gli altri 14 concorrenti: nella lista dei cantanti in scaletta, esibizioni attese come quelle degli Articolo 31, di Giorgia e di Paola & Chiara, mentre arriveranno i primi ospiti internazionali. Anche stasera la classifica parziale sarà decisa dalla sala stampa, composta da 150 giornalisti e divisa in tre parti (giornali, radio e web) e al termine della gara saranno rese note le posizioni di tutti e 28 gli artisti. Dopo la prima serata al vertice c’è Marco Mengoni con Due vite, seguito da Elodie con Due e dall’Addio di Coma_Cose.

Sanremo 2023: gli orari della seconda serata

Anche stasera la scaletta di Sanremo si preannuncia lunga, con quasi 5 ore di show: si inizia alle ore 20.40, dopo i 10 minuti del Primafestival, il “notiziario” con curiosità e aggiornamenti sul 73esimo festival della canzone italiana. La diretta dal Teatro Ariston continuerà fino alle 1.30, con una breve pausa prima di mezzanotte per il Tg1. A seguire il Dopofestival affidato a Fiorello e Biggio per Viva Rai 2… Viva Sanremo.

A co-condurre la serata, accanto ad Amadeus, la giornalista Francesca Fagnani, celebre per le sue interviste “feroci” nel format Rai Belve, che proporrà anche un monologo. La diretta si può seguire, oltre che in tv su Rai 1, in streaming su Raiplay, dove si possono rivedere i momenti salienti dello spettacolo.

Le esibizioni dei concorrenti: la lista dei cantanti della seconda serata di Sanremo 2023

Cresce l’attesa per gli altri 14 brani in gara quest’anno. Ecco l’ordine di uscita dei cantanti della seconda serata di Sanremo, mercoledì 8 febbraio 2023:

  1. Will – Stupido
  2. Modà – Lasciami
  3. Sethu – Cause perse
  4. Articolo 31 – Un bel viaggio
  5. Lazza – Cenere
  6. Giorgia – Parole dette male
  7. Colapesce Dimartino – Splash
  8. Shari – Egoista
  9. Madame – Il bene nel male
  10. Levante – Vivo
  11. Tananai – Tango
  12. Rosa Chemical – Made in Italy
  13. LDA – Se poi domani
  14. Paola & Chiara – Furore

Si prosegue domani con un’altra attesissima serata di Sanremo 2023, quella dedicata alle cover.

Gli ospiti sul palco dell’Ariston

Anche la lista degli ospiti della seconda serata conferma Sanremo come il festival nazional-popolare per eccellenza, con una scaletta pensata per strizzare l’occhio sia ai “veterani”, sia al pubblico più giovane. E così sul palco dell’Ariston salirà un inedito trio della musica italiana, formata da miti come Al Bano, Massimo Ranieri e Gianni Morandi, per un medley dei loro più grandi successi. Da Perdere l’amore a Nel sole fino a C’era un ragazzo. Dopo tre anni poi tornano gli ospiti internazionali, bloccati finora per l’emergenza Covid. I primi ad impugnare il microfono sulla Riviera dei fiori saranno i Black Eyed Peas (senza più Fergie, la voce femminile della formazione iniziale). In collegamento dalla Costa Smeralda si esibirà inoltre Fedez, mentre sul palco parallelo Suzuki stage, in piazza Colombo, ci saranno Nek e Francesco Renga. Dalle note, alle risate (amare): chissà quanto farà discutere l’intervento – che si preannuncia sopra le righe – del comico Angelo Duro, altro ospite di questa seconda serata canora. Chiude la lista l’attore senese Francesco Arca.

Tour de France a Firenze: partenza dal piazzale Michelangelo

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Per Firenze il Tour de France con la partenza fissata il 29 giugno del 2024 sarà un appuntamento storico. Come descritto dal sindaco di Firenze Dario Nardella nella conferenza stampa in occasione della firma del protocollo del Grand Depart, la manifestazione attiverà un valore aggiunto di 20 milioni di euro di Pil e 400 posti di lavoro diretti. In totale si tratta di tre tappe italiane, con partenza appunto da Firenze.

Tour de France a Firenze: cosa prevede il protocollo

Il protocollo relativo al Tour de France a Firenze è tra gli organizzatori di Aumanry sport organisation, Città metropolitana di Firenze, Regione Emilia-Romagna e Regione Piemonte (in Piemonte si svolgerà l’ultima tappa prima del rientro in Francia). L’atto fissa i reciproci impegni, l’investimento totale di 6,5 milioni di euro. E ancora il percorso di avvicinamento. Il punto di accoglienza sarà inaugurato il 26 giugno 2024. Spazio poi alla prima tappa Firenze-Rimini (29 giugno), a Cesenatico-Bologna (30 giugno) e Piacenza-Torino (1 luglio). Per un totale di 600 chilometri.

Dove partirà il Tour nel capoluogo toscano

A Firenze la partenza del percorso del Tour de France sarà davvero suggestiva: prenderà il via infatti dal piazzale Michelangelo. L’headquarter e la logistica saranno al Teatro del Maggio, Palazzo Wanny ospiterà gli incontri della carovana pubblicitaria. Il sindaco Nardella ha detto che questo evento deve essere l’occasione per accendere i riflettori del mondo sul ciclismo italiano. E sarà anche un modo per promuovere la mobilità sostenibile e l’uso della bicicletta.

“L’investimento previsto nell’accordo per portare la partenza del Tour de France in Italia rappresenta un volano straordinario per tutti i nostri territori – aggiunge Nardella -. In pratica un euro investito per questa manifestazione internazionale porterà 10 euro di ritorno in termini di visibilità, promozione del territorio, produttività e turismo”. “Vogliamo mostrare tutte le bellezze italiane che attraverseremo”, afferma il direttore della corsa Christian Proudhomme. A Firenze ci sarà l’imbarazzo della scelta.