Dedicarsi alla prevenzione, quando si tratta di salute, spesso diventa un impegno faticoso e poco piacevole. Destreggiarsi tra strutture sanitarie fuori mano e incastrare gli orari di lavoro è un compito gravoso, ma al contrario, mettere al primo posto il benessere personale e di tutta la famiglia dovrebbe essere la norma.
Per questo Bludental ha pensato di venire incontro ai propri pazienti con il pacchetto prevenzione. Tanti di noi sono in partenza per le vacanze, qualcuno è già tornato e sicuramente tutti, in questi giorni di cene, gelati e aperitivi, ci siamo concessi qualche vizio in più. Quale momento migliore per fare un controllo della propria salute orale?
Il pacchetto prevenzione di Bludental è pensato per racchiudere diverse esigenze in un unico servizio.
Al costo di 29€ si potrà avere:
Visita specialistica clinica e radiografica (se prescritta dall’odontoiatra);
Rimozione meccanica ad ultrasuoni di tartaro e placca dalla superficie del dente;
Rimozione delle macchie superficiali del dente attraverso una pasta con proprietà lucidanti;
Consigli e direttive per una corretta igiene orale casalinga.
Inoltre, Bludental è vicino, comodo da raggiungere e sempre aperto.
Con la nuova apertura a Firenze, su Viale Francesco Redi, 57d e l’orario continuato 8 – 20 dal lunedì al venerdì è possibile usufruire del servizio in qualsiasi momento: prima di entrare in ufficio, dopo l’orario di lavoro, in pausa pranzo o nel fine settimana con tutta la famiglia, mentre ci si gode una passeggiata tra le vie del centro.
Per maggiori informazioni sui direttori sanitari e trattamenti visita il sito bludental.it
BLUDENTAL Firenze, BD 20 S.R.L., Viale Francesco Redi, 57d Firenze
Telefono: 055 0228491
Direttore Sanitario: Dott. Passafaro Francesco, Iscritto all’Albo Provinciale degli Odontoiatri di Reggio Calabria n. 833, Istanza per l’autorizzazione all’esercizio n.DD/2022/07781 del 25/10/2022.
Dall’8 dicembre 2022, a Firenze, negli spazi di Palazzo Medici Riccardi, con un unico biglietto d’ingresso si potrà visitare non solo il percorso museale e la mostra in corso Passione Novecento, ma anche l’esposizione Studiando Rembrandt – Individuare il prototipo, vedere l’invisibile, che ha come protagonista il dipinto “L’Adorazione dei Magi” attribuito all’artista olandese e i relativi studi attorno all’opera (con la diretta partecipazione del Museo d’arte di Göteborg). Un piccolo mistero che ancora oggi affascina appassionati e studiosi.
L’opera, realizzata in tecnica mista su carta riportata su tela, è di proprietà di una famiglia romana ed è rimasta per secoli “dimenticata” in un fondo storico-artistico cinquecentesco. Il prototipo rembrandtiano di questo soggetto iconografico, a cui fanno riferimento le derivazioni conservate a Göteborg e a San Pietroburgo, era considerato perduto dagli studiosi. Grazie al ritrovamento, il piccolo (54 x 43,5 cm) e sofisticato capolavoro viene esposto per la prima volta al grande pubblico dopo un accurato restauro svolto nel 2016, in seguito ad una caduta accidentale del dipinto, e ad un’approfondita campagna di ricerche presentate al simposio di Villa Medici nel giugno 2021.
“Studiando Rembrandt” a Palazzo Medici Riccardi
Il formato de L’Adorazione dei Magi in mostra a Firenze è assimilabile a una serie di incisioni eseguite da Rembrandt sull’Infanzia e sulla Passione di Cristo (54,5 x 44,5 cm). L’opera è stata realizzata con una rara tecnica di schizzo a inchiostro su carta (eseguito con pennello, matita o altro medium) velato a olio, successivamente applicato su tela, che rimanda all’artista stesso. Grazie alle analisi diagnostiche eseguite sulla tela, in modo particolare alle indagini mediante riflettografia infrarossa IR, è stato possibile studiare e analizzare disegni invisibili ad occhio nudo, che sono stati realizzati a mano libera con una punta umida molto sottile, per essere poi definiti a penna, e che proprio in occasione della mostra vengono presentati e condivisi. Un vero e proprio schizzo preparatorio.
I visitatori dell’esposizione potranno così farsi trasportare nella fase ideativa dell’opera; non solo: grande pubblico e studiosi avranno la possibilità di approfondire gli elementi stilistici, storico-artistici e tecnici correlati al dipinto e di comprendere i rapporti con le altre versioni dell’opera presenti in Europa. Infatti, i diversi “passaggi” di segno a inchiostro, talvolta a pennello, le intuizioni, i ripensamenti – resi visibili dalle indagini -, testimoniano la ricerca delle forme da parte dell’artista e introducono alla visione dell’opera nella sua attuale straordinaria bellezza. Fondamentale è in tal senso il confronto del dipinto con le versioni di Göteborg e di San Pietroburgo, le quali, a parte le dimensioni ed alcuni dettagli, si presentano molto simili. In virtù del confronto fra le tre versioni si chiariscono alcuni elementi stilistici finora ritenuti inspiegabili.
Informazioni pratiche
L’esposizione “Studiando Rembrandt”, in corso fino al 29 gennaio 2023 a Palazzo Medici Riccardi, è promossa dalla Città Metropolitana di Firenze e organizzata da MUS.E e Associazione MetaMorfosi in collaborazione con Fondazione Patrimonio Italia e Fondazione A. Teerlink. La mostra è visitabile dal lunedì alla domenica (eccetto il mercoledì) dalle ore 09:00 alle 19:00. Per ulteriori info e sui biglietti è possibile consultare il sito ufficiale di Palazzo Medici Riccardi.
La ex Gkn di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, è “agibile”. Lo dicono gli operai ma anche i consiglieri comunali che hanno effettuato un sopralluogo all’interno durante la commissione Istruzione, formazione e lavoro. Nell’ultimo mese i rapporti tra Comune e lavoratori sono stati continui anche se non sempre sereni: prima l’occupazione di Palazzo Vecchio, poi la convocazione del Consiglio comunale tematico. Infine è stata la volta delle commissioni: quella dello Sviluppo economico ha ascoltato la difesa di Francesco Borgomeo di Qf, che ora gestisce la ex Gkn. Adesso il sopralluogo nella fabbrica.
La ex Gkn di Firenze: clima disteso in fabbrica
Nonostante il fatto che gli stipendi manchino da oltre due mesi (in questi giorni si rischia di avere tre mesi di ritardo, visto che in teoria dovrebbe arrivare un nuovo stipendio), il clima tra lavoratori e consiglieri era piuttosto disteso. Anche perché i consiglieri qui possono fare ben poco, se non cercare di portare il tema a livello nazionale. Di certo Borgomeo aveva parlato di una fabbrica inagibile. Il fatto che sia stata aperta ai rappresentanti politici significa che in realtà, come detto da tutti i consiglieri, “la fabbrica è agibile”.
Certo, qualche problema c’è. Cade dal tetto un po’ di acqua, non funziona il riscaldamento. Ma si tratta di interventi ordinari che possono essere risolti. Se c’è la volontà di farlo, naturalmente.
Le reazioni politiche
La presidente della commissione Istruzione, formazione e lavoro Laura Sparavigna (Pd) ha detto che “di solito l’8 dicembre vengono pagati gli stipendi. In questo caso, essendo festivo, si anticipa di un giorno. Siamo al banco di prova per vedere la volontà della proprietà”. Il capogruppo di Fdi a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi che parlato di “sopralluogo tranquillo. Abbiamo chiesto se, dopo il Consiglio comunale sulla ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), ci fossero state novità da parte della proprietà”. Nessuna novità, purtroppo. Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune ha detto che “c’è grande preoccupazione per l’assenza di certezze”, mentre Andrea Asciuti (gruppo misto-Italexit) parla di “tristezza” nel vedere questa situazione, auspicando un intervento rapido.
Le reazioni degli operai della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze)
Le reazioni degli operai della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) sono state affidate al rappresentante della Rsu Dario Salvetti che ha sottolineato come la presenza della commissione abbia significato ancora una volta che lo stabilimento è completamente agibile. Da parte del Collettivo di Fabbrica, è stato spiegato, c’è piena disponibilità a dialogare con tutti i soggetti istituzionali di buona volontà, per fare chiarezza e trovare soluzioni. Nel frattempo la consultazione autogestita per decidere insieme ai cittadini il futuro della Gkn terminerà l’11 dicembre: finora c’è stata la partecipazione di oltre 500 volontari. La mappa dei seggi si trova sul sito insorgiamo.org.
I lavori della tramvia di Firenze entrano nel vivo con le modifiche al cantiere di viale Lavagnini. Si tratta degli interventi per la realizzazione della Variante al centro storico e questo sarà uno dei periodi più complessi per la viabilità cittadina. La cattiva stagione invoglia a prendere l’auto, così come il Natale che si avvicina (e la necessità di fare i regali). Il rischio concreto è trovarsi in coda.
Cosa accade con i lavori della tramvia in viale Lavagnini
Le modifiche alla viabilità erano state annunciate inizialmente per il 5 dicembre sono state rinviate per le forti piogge alla nottata tra il 6 e il 7 dicembre. L’assetto definitivo del cantiere occuperà la parte centrale del viale. Per la mobilità su gomma, visti i lavori della tramvia su viale Lavagnini, resteranno due corsie in direzione di viale Strozzi e tre corsie per la direttrice verso piazza della Libertà. Sono in programma infatti i lavori per i sottoservizi, a cui seguiranno quelli per la realizzazione dei binari. In contemporanea, fa sapere il Comune, andranno avanti anche i lavori di sistemazioni urbanistiche sul controviale, andando a interessare a fine mese il tratto tra l’istituto comprensivo Pieraccini e viale Strozzi.
I lavori per tramvia su viale Lavagnini saranno articolati in due fasi. La prima, nel tratto di piazza della Libertà fino all’altezza di via delle Mantellate. L’allestimento sarà effettuato di notte, in modo che nelle prime ore del mattino sia già in vigore l’assetto definitivo della mobilità. La fase successiva prevede l’ampliamento del cantiere nel tratto fino all’incrocio con via Poliziano ed è programmata a fine dicembre. In entrambe le fasi i veicoli provenienti da via Poliziano potranno proseguire verso via Santa Caterina d’Alessandria e su viale Lavagnini, sia in direzione Fortezza che piazza della Libertà.
Il cantiere della tramvia in viale Lavagnini e il controviale
Come accennato per quanto riguarda il controviale stanno continuando i lavori nel tratto tra via Duca d’Aosta e via Bonifacio Lupi e tra via Santa Caterina d’Alessandria e la scuola Pieraccini. I cantieri saranno smontati dal 23 dicembre e nella notte tra il 28 e il 29. Le lavorazioni si sposteranno nel tratto successivo del controviale, da via Leone X a viale Strozzi. Anche in questo caso il tempo previsto di cantiere è di 85 giorni. Qui tutto il percorso della variante al centro storico della tramvia.
Ad un anno dall’inaugurazione del percorso museale dedicato al Risorgimento fiorentino e al periodo di Firenze Capitale (1865-1871), la Presidenza del Consiglio comunale in collaborazione con l’Associazione Amici dei Musei organizzano una serie di visite guidate aperte alla cittadinanza
Le visite si terranno una volta al mese il mercoledì nei giorni 14 dicembre 2022, 11 gennaio e 8 febbraio 2023 dalle ore 15,00 alle ore 16,30 – terzo piano di Palazzo Vecchio – ingresso gratuito.
Per prenotarsi si può telefonare allo 055286465 o inviare una email all’indirizzo: [email protected]
Per coloro che fossero interessati a prendere visione delle sale e della storia del percorso museale è possibile collegarsi al seguente link:
In palio c’è un “pacchetto completo” per creare una nuova cooperativa sportiva (o trasformare la società sportiva in cooperativa): un percorso di accelerazione, il pagamento delle prime spese di costituzione, consulenza del lavoro e fiscale e contributi a fondo perduto. Legacoop Toscana e Fondazione Noi hanno lanciato un bando con questo obiettivo. L’iniziativa chiama a raccolta tutti: atleti, allenatori, sostenitori, volontari e tifosi che possono fare squadra e fondare una cooperativa sportiva.
I requisiti
In particolare il bando si rivolge alle persone fisiche e alle società sportive che vogliono realizzare una cooperativa sportiva che svolga attività sportiva in modo diretto (come soci utenti dell’attività o come soci lavoratori) all’interno del territorio toscano oppure un’impresa in forma cooperativa di supporto all’attività di società sportive toscane.
I gruppi candidati dovranno essere composti da almeno 3 persone fisiche, nel caso di presentazione di progetti di cooperative sportive che esercitino direttamente l’attività sportiva, o da almeno 9 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche, per progetti di imprese in forma cooperativa di supporto all’attività di società sportive. C’è tempo fino al 18 febbraio 2023 per presentare domanda.
Bando sport e cooperazione: i premi
Le candidature ritenute ammissibili avranno accesso a una fase di accelerazione: un percorso di formazione per la realizzazione del business plan e un affiancamento da parte degli uffici di Legacoop Toscana. Al termine del percorso saranno proclamati i vincitori, che potranno usufruire gratuitamente di una serie di servizi necessari alla costituzione della cooperativa: consulenza e redazione condivisa dello statuto sociale, pagamento delle spese di costituzione e notarili, pagamento dei servizi di consulenza del lavoro, amministrativi e contabili per il primo anno di attività, oltre a un contributo a fondo perdutonon inferiore a 5.000 euro.
Complessivamente, il valore totale dei contributi a fondo perduto messo a disposizione dal bando ammonta 200.000 euro. I vincitori potranno anche accedere a prestiti a tasso agevolato (fino a un massimo di 50.000 euro) per l’acquisto delle attrezzature necessarie allo svolgimento dell’attività sportiva. Tutte le info sul sito della Fondazione Noi.
Alla fine, dopo riunioni fiume e tentennamenti, via libera alla coppia Bonaccini-Nardella per il futuro del Pd. Da una parte il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini insieme al sindaco di Firenze Dario Nardella, dall’altra – se prendiamo in esame i big – Elly Schlein. Ecco chi lotterà per la segreteria del Pd.
L’annuncio di Bonaccini-Nardella
L’ultimo fine settimana ha chiarito le idee per quanto riguarda il duo Bonaccini-Nardella. I due correranno insieme: Bonaccini come candidato alla segreteria, Nardella come presidente e guida della mozione proprio per la candidatura di Bonaccini. Il governatore dell’Emilia Romagna ha annunciato che il 10 dicembre partirà da Bari un tour in giro per l’Italia: “Vogliamo toccare almeno 100 comuni, non solo i capoluoghi ma anche tanti piccoli comuni che rischiano di sentirsi dimenticati dalla politica e che vogliamo far sentire rappresentati”, ha spiegato.
E Nardella? Per un po’ aveva pensato ad una candidatura singola, poi però ha deciso di appoggiare Bonaccini. E con ottimismo. “Credo che sapremo costruire una squadra vincente perché vogliamo vincere. Ringrazio Stefano perché mi ha convinto nell’idea di fare un bel percorso insieme”, ha spiegato nella conferenza stampa dello scorso sabato dove in prima fila era presente anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Le promesse di governo
La coppia Bonaccini-Nardella ha già fatto qualche promessa, parlando della possibilità che tra 5 anni il Pd torni al governo del Paese. Per farlo, hanno evidenziato entrambi, serve prima il rilancio del partito e poi pensare alle alleanze. Bonaccini ha ripetuto che le alleanze non si fanno a tavolino per battere avversari, ma solo se c’è programma condiviso. E ha poi affermato di non essere un “rottamatore” ma che al tempo stesso è necessaria una nuova classe dirigente dentro al Pd. Infine, una precisazione, fatta proprio da Bonaccini che ha sottolineato come non accadrà mai più che i candidati alle politiche vengano scelti da Roma. Ma dai territori. Insomma, una bella rivoluzione.
Il panettone è una ricetta le cui origini si perdono nel tempo tra uova, burro, pasta lievitata, forno e fuoco. Dolci fiabe e miti del fondatore, tra le pagine dei classici latini o alla corte milanese di Ludovico il Moro, rappresentano la miglior conferma di una tradizione schiettamente popolare. Davvero, i pani dolci abbondarono in tutta l’Europa medievale con l’aggiunta dei più vari ingredienti. Per questa ragione, il successo crescente dei panettoni artigianali, legati alla soggettività del loro maestro pasticcere, evoca tradizione e innovazione assieme. E ci invita a scoprire il miglior panettone artigianale di Firenze. Tra le pasticcerie premiate e alcune scelte nostre.
Dai pani dolci all’iconico panettone: un po’ di storia
A Milano, l’amore per i pani dolci rimase molto forte anche nell’Ottocento, legato alle feste del Natale e di San Biagio (3 febbraio), come attestano vocabolari e ricettari dell’epoca, oscillando tra la presenza e l’assenza di canditi, una sola o più lievitazioni. Anche se allora si trattava di dolci piuttosto bassi. In ogni caso, proprio a Milano, la modernità nascente incrociò la preparazione antica del panettone artigianale.
Infatti, all’inizio del Novecento, le pasticcerie di Angelo Motta e Gioacchino Alemagna superarono la dimensione artigiana verso l’industria dolciaria, dando al panettone la consueta forma alta a cilindro. Da questo momento in poi, il panettone rafforzò il legame con il Natale, tanto da diventarne sinonimo e sviluppò un successo popolare esplosivo, consacrato nel miracolo economico del secondo Dopoguerra, quando anche lo scambio dei doni divenne costume popolare in tutta Italia. Inclusa Firenze.
Il panettone artigianale a Firenze: l’arrivo di Iginio Massari
Iginio Massari è considerato il miglior maestro pasticcere italiano. Dal 1971, a Brescia, la Pasticceria Veneto sforna i suoi dolci, “comprese” le tre Torte della guida Pasticceri &Pasticcerie del Gambero Rosso. Massari è diventato famoso per la critica di settore, quale maestro indiscusso del panettone. Quindi anche per il grande pubblico, grazie a programmi televisivi come MasterChef.
A Firenze, la Galleria Iginio Massari ha aperto i battenti il 15 dicembre 2021. Un successo annunciato. Quello di Igino Massari viene già considerato uno dei migliori panettoni artigianali di Firenze. La Galleria Massari si trova in via dei Vecchietti 3-5, nei pressi di Piazza della Repubblica.
Walter Romualdi, il miglior panettone artigianale della Toscana
Il Panettone Day è il concorso nazionale più autorevole, tra quelli dedicati al lievitato natalizio. E Walter Romualdi, maestro del Bar Pasticceria Beltrami di San Casciano, è stato il miglior toscano. Pur nel cuore del Chianti Classico, vogliamo considerare il dolce di Walter Romualdi uno dei nostri panettoni artigianali. La pasticceria Beltrami si trova a San Casciano Val di Pesa, in piazza Livio Zannoni, 5.
Leonardo, il panettone artigianale di Firenze e Sant’Ambrogio
Torniamo nel centro di Firenze. Leonardo è un forno del quartiere fiorentino di Sant’Ambrogio, dove Marco rappresenta la seconda generazione di artigiani a lavoro. Conosciuto soprattutto per cantucci e biscotti di vario genere, qui a Natale, i panettoni acquistano particolare riguardo. Tra le diverse proposte, Marco prepara la versione milanese classica, uvetta e canditi, priva di glassa superficiale e incuriosisce con il panettone albicocca e moscato. Leonardo si trova in via dei Macci, 65.
Cioccolateria Ballerini, a Firenze panettone artigianale e cioccolato
La storia della Cioccolateria Ballerini procede di padre in figlio, dal 1936. Negli ultimi vent’anni, l’amore per il cioccolato si è aggiunto a quello per i dolci toscani classici. La preparazione artigianale del cioccolato può essere osservata dai clienti curiosi, grazie al laboratorio a vista. Pertanto, di questo periodo, il cioccolato incontra il panettone artigianale. In molte maniere diverse, dal fondente al cioccolato bianco. La Cioccolateria Ballerini si trova in via Borgo Ognissanti 132/r, nei pressi di Porta al Prato.
Il Panettone Marietta di Pellegrino Artusi: la ricetta senza lievito
Questo non è un panettone artigianale di Firenze ma un “panettone” curioso. Di solito, Pellegrino Artusi raccoglieva le ricette più rappresentative dell’Unità Italiana. Con qualche eccezione. Una certa cuoca Marietta insegnò all’Artusi una versione: migliore assai del panettone di Milano. Così, l’iconico ricettario italiano di La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene incluse il Panettone Marietta.
Gli ingredienti di Marietta sono praticamente identici a quelli del classico milanese. Con una differenza fondamentale. Manca il lievito naturale. Il cremor di tartaro (sale di potassio dell’acido tartarico) assieme al bicarbonato di sodio combinano una reazione chimica che produce bolle di anidride carbonica. In fase di cottura le bolle crescono e dilatano il dolce. Uva sultanina e canditi abbondano entrambi. Oggi per utilizzare il nome di panettone, la legge italiana impone il lievito. Certo, oltre ai mercatini, i luoghi ove cercare i regali di natale possono essere dolci. Molte buone pasticcerie fiorentine propongono il loro panettone artigianale.
600 euro, 780 euro o addirittura 1.000 euro: negli ultimi mesi sono circolate numerose ipotesi su quanto aumenteranno le pensioni minime dal 1° gennaio 2023 con la rivalutazione degli assegni. È necessario quindi fare un po’ di chiarezza. Il testo della nuova manovra di bilancio è atteso in questi giorni alla Camera, per l’inizio di un iter parlamentare di approvazione che si preannuncia flash per i tempi strettissimi, anche se qualche correttivo potrebbe essere introdotto dai deputati. Al momento si conosce soltanto una bozza di massima. Il governo Meloni ha già indicato le linee guida sull’importo delle pensioni nel 2023, con l’adeguamento al costo della vita (la cosiddetta “indicizzazione” o “perequazione”) e ci sono importanti novità su quanto aumenteranno quelle minime e gli assegni sociali.
Di quanto aumenteranno le pensioni minime dal 1° gennaio 2023?
Una prima (piccola) boccata di ossigeno per le finanze di milioni di pensionati è arrivata in questi ultimi mesi dell’anno, per effetto del decreto aiuti bis che ha disposto il pagamento in anticipo di una parte dell’indicizzazione dovuta nel 2023 (il 2%) e il versamento degli arretrati 2022 (pari allo 0,2%). Su dicembre arriverà anche la tredicesima. Adesso però si pensa a cosa cambierà dal 1° gennaio. Mentre il governo Meloni – scatenando l’ira dei sindacati – ha tagliato la rivalutazione per le pensioni lorde sopra i 2.100 euro circa (che vedranno una crescita inferiore rispetto a quella sperata), lo stesso esecutivo ha deciso di aumentare la cifra degli assegni più bassi.
Secondo la bozza della manovra, le pensioni minime dal 2023 aumenteranno grazie a un riconoscimento della rivalutazione al 120%: l’adeguamento all’inflazione è stato fissato in base ai dati Istat al 7,3% e quindi chi ha l’importo più basso vedrà crescere il lordo dell’8,76%. Fatti due conti dal 1° gennaio 2023 la pensione minima aumenterà dagli attuali 535,86 euro euro (524,34 euro più l’incremento del 2,2% disposto tra ottobre e dicembre 2022) a poco meno di 600 euro, 571,40 euro per la precisione. Si tratta di circa 35 euro in più al mese, 460 euro compresa la tredicesima, per 2 milioni di pensionati.
Cosa succede alle altre pensioni
Nessuna brutta sorpresa per chi ha un assegno previdenziale mensile lordo fino a 2.097 euro (4 volte la minima), che vedrà aumentare il cedolino del 7,3% (il 100% della rivalutazione), mentre per chi supererà questa soglia le pensioni aumenteranno meno di quanto succederebbe con le regole attuali. E dunque 5,8% da 4 a 5 volte il minimo, 4% per quelle tra 5 e 6 volte il minimo, proseguendo con una tabella ben precisa.
Insomma, secondo i calcoli dei sindacati dei pensionati 4,3 milioni di persone vedranno crescere l’assegno meno del previsto, con una perdita media di oltre 1.200 euro l’anno. “Pensioni da 1.500 o 1.600 euro netti al mese, frutto di oltre 40 anni di lavoro e di contributi versati, vengono fatte passare per ricche”, ha tuonato lo Spi Cgil. La partita ora si gioca in Parlamento dove le regole potrebbero essere modificate (in base alle coperture finanziarie) tramite emendamenti.
E l’aumento delle pensioni minime a 1.000 euro?
La proposta fatta la scorsa estate da Forza Italia di aumentare dal 1° gennaio 2023 le pensioni a 1.000 euro è quindi finita nel cassetto: da solo questo intervento avrebbe fatto schizzare la spesa a 19,5 miliardi di euro, secondo le stime dell’Osservatorio dei conti pubblici, contro i 210 milioni stanziati per portarle a 570 euro. Il partito di Berlusconi vuole però tentare un ritocco al rialzo durante il passaggio parlamentare, sebbene i tempi siano molto stretti e non consentano modifiche in Senato. Forza Italia conta di trovare i fondi per far aumentare le pensioni minime a 600 euro tondi nel 2023, con l’obiettivo di arrivare ai 1.000 euro entro la fine della legislatura.
Natale si avvicina sempre di più. Se vi state chiedendo cosa fare sabato 3 e domenica 4 dicembre 2022 a Firenze, in questa breve guida vi consigliamo 5 eventi imperdibili in città. Torna infatti la Domenica Metropolitana, iniziativa attesissima da tutti i residenti fiorentini, mentre ai giardini della Fortezza da Basso ci sono la ruota panoramica e la pista di pattinaggio sul ghiaccio. Si potrà pattinare anche al Tuscany Hall di Firenze, dove il palaghiaccio riaprirà a partire da questo weekend, con l’inaugurazione fissata per sabato alle 11. Tantissimi anche i mercatini, tra cui segnaliamo quello ospitato nello storico Palazzo Corsini. Intorno allo stadio Artemio Franchi c’è il Natale al Campo di Marte 2022, mentre al Conventino di Firenze spazio al Gusto Toscano, mostra mercato di artigianato e sapori.
1. Eventi e arte: musei gratis a Firenze domenica 4 dicembre 2022
Anche nei musei statali di Firenze torna la Domenica al Museo: per l’intera giornata 7 luoghi d’arte aprono gratuitamente le porte al pubblico. Nella lista figurano Uffizi, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli, Bargello, Cappelle Medicee, Galleria dell’Accademia e Museo Archeologico. Accanto a questa iniziativa, si svolge inoltre la Domenica Metropolitana, giornata promossa dal Comune nella quale tutti i residenti della Città Metropolitana fiorentina potranno visitare gratuitamente i musei civici e prendere parte alle numerose visite e attività in programma il 4 dicembre.
Per l’occasione, saranno organizzate numerose visite guidate a Palazzo Vecchio, al Museo Novecento, a Santa Maria Novella, a Palazzo Medici Riccardi e al Museo Bardini (su prenotazione). Presso la Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine sarà invece possibile accedere ai ponteggi allestiti per gli interventi di diagnostica e restauro.
Al Museo Novecento è possibile vedere la grande mostraTony Cragg. Transfer, che include sculture e disegni dell’artista. Inoltre, si potranno ammirare due nuove esposizioni da poco inaugurate: Alberto Magnelli. Armocromie e Jean Arp. Larme de galaxie. A Palazzo Medici Riccardi c’è invece la mostra Passione Novecento. Da Paul Klee a Damien Hirst: un vero e proprio viaggio nel XX secolo grazie ai capolavori dei suoi protagonisti più affermati. Al MAD Murate Art District sarà invece possibile essere accompagnati in visita alla mostra Le simmetrie dei desideridi Ilaria Turba. Più informazioni nell’articolo sui musei gratis a Firenze la prima domenica del mese.
La mostra di Tony Cragg al Museo Novecento
2. Ruota panoramica e pista di pattinaggio sul ghiaccio
Turisti e fiorentini, in queste settimane, si stavano chiedendo: “la ruota panoramica a Firenze c’è o non c’è quest’anno?”. Buone notizie. Tornano infatti in città, e più precisamente nei giardini della Fortezza (piazzale Oriana Fallaci), sia la ruota panoramica che la pista di pattinaggio sul ghiaccio più lunga d’Europa, che riprendono l’attività da venerdì 2 dicembre. Fino al 15 gennaio 2022 si potrà pattinare e godere del bellissimo panorama fiorentino dall’alto dei 55 metri della ruota. Questa iniziativa l’anno scorso ha riscosso un grandissimo successo, tanto che anche quest’anno si è deciso di trasformare il giardino della Fortezza in un vero e proprio villaggio natalizio con mercatini in aggiunta alle due grandi attrazioni. Qui i dettagli sulla ruota panoramica.
Il Florence Ice Village e la Florecen Eye sono legati al progetto di recupero urbano iniziato da Serena Vavolo con “Un fiore per la Fortezza”, prima gruppo Facebook e poi associazione, che ha da sempre come obiettivo quello di migliorare la zona limitrofa al piazzale Oriana Fallaci.
3. Il grande mercato intorno allo stadio di Firenze
Gli amanti degli acquisti all’aperto avranno casa fare questo weekend a Firenze: domenica 4 dicembre 2022 torna uno degli eventi più attesi. Viale Paoli e viale Fanti per una giornata si trasformano in strade dello shopping con centinaia di banchi degli ambulanti, grazie al mercato straordinario Natale al Campo di Marte 2022. Dalle 08.00 alle 19.00 sarà possibile curiosare tra le tante proposte, come capi di abbigliamento, accessori, prodotti per la casa e per la cura del corpo, addobbi e idee regalo.
4. Cosa fare a Firenze: mercatino di Natale in Palazzo Corsini, ma non solo
Luminarie accese e bancarelle, a Firenze nella seconda domenica dell’avvento si respira già l’atmosfera delle feste. Tra i tanti eventi, citiamo il mercatino di File – Fondazione Italiana di Leniterapia ospitato nelle sale dello storico Palazzo Corsini, dal 2 al 4 dicembre 2022 (dalle ore 10:00 alle 19:00). L’ingresso (gratuito) è dal numero 8 di Lungarno Corsini.
Mercato Nataleperfile a Palazzo Corsini (Firenze)
Vasta la scelta di idee regalo, che comprende tra vestiti, accessori, design, biancheria per la casa, bijoux, fragranze per ambienti, profumi, cosmesi, enogastronomia, e molto altro. L’iniziativa, alla 19esima edizione, raccoglie fondi per sostenere il servizio gratuito di cure palliative e l’attività di assistenza ai malati gravi e alle loro famiglie presenti sul territorio. Ma gli eventi per lo shopping sono davvero tanti questo weekend: qui trovate la lista dei mercatini di Natale in programma a Firenze questo weekend.
5. Mostra mercato artigianale al Vecchio Conventino
Sabato 3 (dalle ore 11:00 alle 21:00) e domenica 4 (dalle ore 11:00 alle 20:00), al Conventino Caffè Letterario di Firenze (via Giano della Bella, 20), torna il Gusto Toscano(ingresso libero): creazioni fatte a mano dagli artigiani, prelibatezze preparate dai produttori locali, idee regalo, degustazioni, conversazioni e molto altro ancora. L’evento è organizzato da Artex in collaborazione con Promowine e il Conventino Caffè Letterario, con il sostegno di Regione Toscana, Cna Toscana e Confartigianato Imprese Toscana.
Previsti masterclass, un laboratorio di intaglio del legno, canti tradizionali nel chiostro, talk sulla cucina del mediterraneo, live band con musica jazz, degustazioni di prodotti tipici, dalla ribollita ai cantuccini. Il programma completo si trova su Facebook.
Altre idee su cosa fare il 3 e 4 dicembre a Firenze e dintorni
Prima di passare infine a qualche ulteriore e curioso spunto per un fine settimana perfetto, vi ricordiamo anche che domenica 4 dicembre 2022 la Biblioteca delle Oblate sarà straordinariamente aperta al pubblico sia per prendere in prestito libri che per studiare e partecipare alle letture e laboratori per bambini e alle attività culturali organizzate per gli adulti.
La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di programma. Si consiglia di consultare i canali di comunicazione ufficiali degli eventi per eventuali modifiche.