mercoledì, 13 Agosto 2025
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Cosa fare nel weekend a Firenze (3-4 ottobre): gli eventi da non perdere

Le previsioni meteo per il weekend sono piuttosto incerte (nelle ultime settimane ahimè ci siamo abituati a portare dietro l’ombrello), ma il programma di eventi a Firenze tra sabato 3 e domenica 4 ottobre 2020 è piuttosto vario: ecco cosa fare durante il fine settimana, all’aperto o… al coperto. Si vai da mercatini alle fiere (ceramica, vintage, artigianato e fiori: ce n’è per tutti i gusti), dai festival culturali alle rassegne cinematografiche “esotiche”, senza dimenticare l’immancabile cibo di strada. Ovviamente le parole d’ordine sono sempre tre: mascherina, distanza e mani ben pulite.

Cibo di strada: Finger Food Festival al Visarno (gratis)

Continuano gli eventi all’Ippodromo del Visarno di Firenze, che il 2, 3 e 4 ottobre ospita la terza edizione del Firenze Finger Food festival, una grande festa tutta dedicata al cibo di strada per assaporare specialità regionali, accompagnate da birre artigianali e buona musica.

L’ingresso è gratuito e questi sono gli orari di apertura dell’evento: venerdì 2 ottobre dalle 18.00 alle 24.00, sabato 3 dalle 12.00 alle 24.00 e domenica 4 dalle 12.00 alle 23.00.

Cosa fare a Firenze: mostra di fiori d’autunno all’Orticoltura (2-3-4 ottobre)

Fiori e piante tornano a invadere il giardino dell’Orticoltura, subito fuori dal centro di Firenze, per la nuova edizione della mostra autunnale di piante e fiori della Società toscana di orticultura, che il 2, 3 e 4 ottobre 2020 organizza anche eventi e incontri nella suggestiva serra del Roster.

Rose, agrumi, piante grasse, fiori da guardino e da balcone, terrecotte: sono una settantina gli espositori tra vivai, aziende agricole e realtà specializzate nella floricoltura. Orario 9.00 – 19.00 tutti e 3 i giorni, ingresso gratuito. L’evento, comunicano gli organizzatori, si svolgerà anche in caso di pioggia.

Mercatini a Firenze: vintage, Svuota la cantina e Fiera internazionale della ceramica

Non mancano le cose da fare a Firenze per gli amanti dello shopping: ricco il calendario di mercatini in programma sabato 3 e domenica 4 ottobre (sperando che la pioggia dia qualche tregua). In entrambi i giorni, dalle ore 9.00 alle 19.00, si tiene la Fiera internazionale della ceramica che per l’edizione 2020 trasloca dalla tradizionale location di piazza Santissima Annunziata fino a piazza Santa Croce con tutti i suoi ceramisti e un’installazione dedicata a Dante Alighieri a 700 anni dalla sua morte. Nei dintorni di Firenze continua la Fiera di Scandicci, in versione “long” e in attesa del fierone di giovedì prossimo.

Due poi i mercatini vintage da segnalare: Only Usato, il market di seconda mano, domenica 4 ottobre fa tappa negli spazi di “Frigo” (al coperto) in via della Chiesa 27, zona Oltrano, dalle 12.00 alle 20.00, mentre Fly vintage promuove un mercatino vintage sostenibile con abiti e oggetti d’autore il 2, 3 e 4 ottobre nel giardino del Palazzo Villani Stiozzi Ridolfi in via Ricasoli 21 (ore 10.00 – 20.30).

Nella Sala dei Marmi del Parterre, dal 2 al 4 ottobre, torna il Merc’ANT d’Autunno, promosso dalla Fondazione ANT Onlus, dove trovare oggetti nuovi e vintage, vestiti, biancheria per la casa, cosmesi, prodotti eno-gastronomici e molto altro. Orari: venerdì 15.00 – 19.00, sabato e domenica 10.00 – 13.00.

Chiude questa rassegna di eventi per lo shopping, il primo mercatino Svuota Cantine a Firenze per la stagione autunnale 2020: domenica 4 ottobre lungo viale dei Bambini all’Isolotto le bancarelle allestite da un centinaio di cittadini per questo market dell’usato. In caso di maltempo si recupera la domenica dopo (qui tutte le date dei mercatini Svuota cantine a Firenze per l’autunno 2020).

Firenze dei bambini 2020: baby eventi in giro per la città (3-4 ottobre)

Cosa fare con i più piccoli a Firenze nel weekend del 3 e 4 ottobre? C’è il festival Firenze dei Bambini che, rimandato dalla primavera all’autunno per l’emergenza Covid, porta i suoi eventi a Palazzo Vecchio, all’Istituto degli Innocenti e nel Teatro della Pergola.

Firenze bambini festival caosa fare 2 3 4 ottobre 2020
Foto: Nicola Neri

Sono 6 gli spettacoli, con varie repliche per consentire la partecipazione a più gruppi di persone, a cui è possibile assistere gratuitamente con prenotazione obbligatoria: Rodarissimo del Teatro dell’Orsa di Reggio Emilia, Ascoltando Rodari, in musica della Scuola di Musica di Fiesole, I viaggi di Giovannino Perdigiorno e Sott’acqua. Il lago delle meraviglie a cura di Parco della Fantasia Gianni Rodari,  Esercizi di fantastica a cura di Associazione Sosta Palmizi di Cortona, Omini piccini di Venti Lucenti. Informazioni sul sito del festival Firenze dei bambini.

Happening, gli eventi contemporanei alla Manifattura Tabacchi di Firenze (fino al 4 ottobre)

Il 4 ottobre si chiude alla Manifattura Tabacchi di Firenze “Happening”, il primo festival di arti performative prodotto da NAM – Not A Museum tra eventi e mostre.  Da una parte c’è il percorso espositivo le installazioni di artisti di rilievo internazionale, dall’altra il programma di performance tra il giardino della Ciminiera e l’edificio B9.

Da segnalare domenica 4 ottobre l’esibizione del musicista americano Rob Mazurek e del trombettista jazz Gabriele Mitelli, mentre sabato sera l’ultimo appuntamento a cura dell’etichetta fiorentina OOH-sounds con lo di show di suoni e luci stroboscopiche firmato da Holy Similaun. Qui il programma completo.

Urban Nature WWF: gli eventi a Firenze per la festa della natura

Il WWF, insieme a tante realtà locali organizza in tutta Italia, domenica 4 ottobre, l’evento Urban Nature, una festa della natura in città. A Firenze (meteo permettendo) la mattina sarà dedicata a una passeggiata sull’Arno, dalla “spiaggetta” di San Niccolò fino al giardino sotto Ponte Vecchio, accompagnati dal biologo Carlo Scoccianti per scoprire la biodiversità presente lungo il fiume. A seguire una gita in barca con i canottieri. Per informazioni e prenotazioni: 3687371801, [email protected].

Nel pomeriggio Urban Nature si sposta alla Montagnola dell’Isolotto: dalle 15.00 inaugurazione dei giochi per bambini, completamento dell’aiuola commestibile realizzata dagli alunni della vicina scuola e l’installazione dell’hotel degli insetti.

Eventi alle Cure: Cucù festival

Eventi, musica, teatro, danza, presentazioni di libri sotto la loggia del mercato delle Cure e in giro per il quartiere alla prima periferia di Firenze: venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 ottobre sono le giornate del “CuCù Festival” organizzato dall’associazione Le Curandaie.

Il gran finale è il concerto, domenica 4 ottobre alle 17.30, della Filarmonica Bellini sotto la tettoia di piazza delle Cure. La partecipazione è gratuita ma è consigliata la prenotazione su eventbrite.

Cinema: Immagini e suoni dal mondo

Anche gli amanti del cinema avranno cosa fare nel weekend: al Cinema la Compagnia di Firenze fino al 4 ottobre è protagonista “Immagini e suoni del mondo”, il festival del cinema etnomusicale che propone una carrellata di film a pluripremiati nei maggiori festival internazionali e quasi tutti in prima visione italiana (alcuni dei quali a ingresso gratuito).

La chiusura dell’evento è tutta cubana, con una proiezione seguita da concerto dal vivo: domenica 4 ottobre alle 21.00 il documentario A Tuba to Cuba di T.G. Herrington e Danny Clinch, al termine l’esibizione della cantante cubana Yorka Rios con il suo gruppo Cubanìa e Tradiciòn. Qui il programma completo.

Il Reporter ottobre 2020

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Più forte del virus

Il sociologo norvegese Johan Galtung sostiene che se un giornale uscisse ogni 50 anni invece che ogni giorno, nelle sue pagine non ci sarebbe spazio per questa o quella vicenda politica, tantomeno per la cronaca e i pettegolezzi. Le notizie parlerebbero solo dei grandi mutamenti globali: il cambiamento climatico in corso, l’aumento dell’aspettativa di vita, il miglioramento delle condizioni sanitarie e di quelle economiche, il fatto che una larga parte della popolazione mondiale stia sperimentando un lungo periodo inedito di pace e relativa sicurezza.

Sul prossimo numero di questo ipotetico periodico cinquantennale ci sarebbe di certo anche un bell’articolo sulla pandemia di Covid-19. Il titolo, però, potrebbe sorprenderci. Più che delle vittime e dei danni economici, si parlerebbe infatti della “pandemia superata più rapidamente nella storia dell’uomo”. Il vaiolo ha richiesto non meno di tremila anni prima di essere debellato. Ce ne sono voluti 350 per trovare una cura alla rosolia, 15 per avere un trattamento efficace contro l’HIV. Meno di un anno fa, nel novembre 2019, è stato approvato il vaccino contro il virus Ebola sul quale si lavorava da cinque anni. Pensiamo ora ai tempi del nuovo virus. Identificato e isolato nel giro di qualche giorno, sequenza genetica ottenuta in poche settimane e quattro vaccini nella fase avanzata della sperimentazione in poco più di tre mesi.

La linea temporale della ricerca è stata compressa come mai accaduto prima d’ora, al punto che fin dall’inizio è sembrato normale aspettarsi che tutto si risolvesse nel giro di mesi, non di decine di anni. Eppure, di germi, batteri, virus e agenti patogeni si è morti per la maggior parte della storia umana. L’Influenza spagnola del 1918 abbassò l’aspettativa di vita in Europa più delle due Guerre mondiali. Le malattie infettive sono la regola, non l’eccezione. Se ci siamo abituati a dare per scontato il contrario è perché l’uomo ha sviluppato una risposta a queste minacce: la scienza.

Come dice l’epidemiologo Paolo Bonanni (nell’intervista a pagina 8), “i vaccini sono la più grande scoperta medica che l’uomo abbia mai fatto”. Da una parte un mondo che ha nelle tecnologie il suo presupposto, dall’altra, in stridente dissonanza, l’analfabetismo scientifico dilagante, la crescente diffidenza nei confronti degli scienziati, il successo della disinformazione sui temi scientifici e la loro quasi totale assenza nel discorso pubblico, tanto che c’è voluta una tragica pandemia per farceli rientrare.

A portarci fuori da questa catastrofe sanitaria non saranno i miracoli o il carisma dei leader, ma una vittoria senza precedenti del progresso umano. Dovesse poi essere di ispirazione per le nuove generazioni, dovessero ritrovare almeno loro l’entusiasmo per le immense sfide della scienza, la fiducia nella sua comunità internazionale e la passione per i suoi principi, sarà una vittoria doppia.

Andrea Tani

 

Il reporter ottobre 2020

SFOGLIA ORA

Fiorentina – Sampdoria, l’ultima per Chiesa? Mille spettatori ammessi al Franchi

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Sarà la prima gara, all’Artemio Franchi, con mille spettatori. Sono stati invitati medici ed infermieri degli ospedali fiorentini e che hanno lavorato duramente durante l’emergenza sanitaria. Gli spettatori devono indossare la mascherina durante tutta la permanenza all’interno dell’impianto, sia al chiuso che all’aperto. Per i bambini valgono le norme generali. Fiorentina – Sampdoria di venerdì 2 ottobre (alle 20.45), arbitrata da Giacomelli di Trieste, potrebbe essere l’ultima gara per Federico Chiesa in maglia viola. Il “figlio d’arte” è sempre più accostato alla Juventus e già da sabato potrebbero esserci importanti sviluppi sulla cessione.

Le probabili formazioni

Presentando la gara Beppe Iachini si è soffermato proprio sul talento viola alla sua ultima gara a Firenze. “Come si è visto anche a Milano sabato scorso Federico Chiesa è pienamente coinvolto e il suo attaccamento è totale. Insomma al di là del piccolo fastidio fisico accusato con l’Inter lui sta benissimo, non ci sono problemi e al 90% sarà in campo. Federico è ancora della Fiorentina – ha aggiunto il tecnico viola – e se avrà superato definitivamente il problema fisico giocherà”. Sarà ancora out Pulgar e in dubbio Ribery, Pezzella e Borja Valero per i quali sarà decisivo il provino a poche ore dalla gara. In mediana Bonaventura potrebbe lasciare il posto a Duncan, liberando maggiormente Ambarat da compiti difensivi.

Nella Sampdoria Claudio Ranieri schiererà sulla destra Candreva e sulla sinistra Jankto, a chiudere nel mezzo Ekdal e Verre. L’attacco sarà composto da Quagliarella e il giovane Bonazzoli. In difesa coppia centrale Tonelli e Colley.

Proroga Cassa integrazione: le ipotesi per la Cig Covid 2021

Ci sarà spazio anche per una proroga della Cassa integrazione, la Cig introdotto per l’emergenza Covid 19, nella prossima legge di bilancio 2021: tutti da decidere tempi e modi del rifinanziamento, ma si fanno strada due ipotesi.

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore il governo ha iniziato a valutare la fattibilità di una proroga della Cassa integrazione (Cig) per Covid 19 fino ai primi mesi del 2021. Come la Cig attualmente in vigore, sarebbe in parte contribuita da risorse dell’erario.

Proroga Cig Covid, le ipotesi per il 2021

Se proroga sarà, i criteri per ottenerla saranno estremamente selettivi: la Cassa integrazione spetterebbe infatti solo a chi continua a trovarsi in gravi difficoltà per gli effetti della crisi Covid.

Le ipotesi che si fanno strada sono due. La prima, garantire la Cig Covid sulla base del fatturato, cioè alle imprese che ancora oggi continuano a registrare un forte calo del volume d’affari.

Una possibilità che di fatto prolungherebbe il meccanismo già introdotto per la precedente proroga della Cig Covid. Il Decreto agosto aveva infatti garantito 18 ulteriori settimane di Cig: le prime 9 senza condizioni, le seconde 9 settimane riservate alle imprese che avevano registrato un calo del fatturato di almeno il 20% nel primo semestre 2020 rispetto all’anno prima. La proroga ulteriore della Cassa integrazione seguirebbe lo stesso principio fino ai primi mesi del 2021, anche se per potervi accedere potrebbero essere fissate soglie diverse. Per approfondire: guida Inps alla Cassa integrazione.

L’altra possibilità è limitare la proroga della Cassa integrazione solo a quei settori che hanno maggiormente accusato il colpo del Covid 19. Il settore turistico, quello degli alberghi e della ristorazione, la fieristica e i grandi eventi, gli operatori di viaggi.

Proroga Cassa integrazione 2021, fino a quando?

La prima stima parla di una cifra fra i 3 e i 4 miliardi di euro da destinare a tutto il pacchetto degli ammortizzatori sociali, quindi non solo alla proroga della Cassa integrazione. La proroga verrebbe garantita fino ai primi mesi del 2021.

Test antigenico e tampone rapido Covid, come funzionano e come si fanno

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Prima è arrivato in porti e aeroporti, adesso debutta anche a scuola dopo il via libera del Ministero della Salute: si parla sempre più del test antigenico rapido per il Covid, ossia di tamponi che in poco tempo riescono a individuare l’eventuale positività al coronavirus, ma cosa sono in pratica, come funzionano e come si fanno?

Il tampone molecolare, il più sicuro da fare per il Covid

Iniziamo da quello che in genere viene chiamato “tampone”, il più affidabile per diagnosticare se si è stati colpiti dal coronavirus: il nome esatto è test molecolare (PCR). Come si fa? Tramite un tampone, ossia un bastoncino simile a un lungo cotton fioc, che viene inserito nel naso o nella gola per prelevare un campione biologico (ad esempio il muco) che poi sarà sottoposto alle analisi in laboratori specializzati, dove si andrà alla ricerca delle tracce del virus, del suo RNA, ossia il materiale genetico del Covid.

Una volta raccolto dall’operatore sanitario e portato in laboratorio, per l’analisi ci vogliono dalle 2 alle 6 ore: fatti due conti, dal momento in cui si effettua il tampone a quando arriva l’esito ci possono volere dalle 24 alle 48 ore, periodo in cui il soggetto sottoposto all’analisi (e quindi potenzialmente positivo al Covid) deve stare in isolamento, per questo si è pensato anche a test rapidi.

Test rapido, l’esame antigenico: come funziona, come si fa e quanto è affidabile

In realtà anche questo esame viene fatto tramite un tampone, sempre inserendo in bastoncino nel naso o nella faringe, ma dà un risultato sulla positività al Covid in tempi più rapidi perché funziona in modo diverso. A differenza del “collega” molecolare, che va a caccia dell’Rna del coronavirus, il test antigenico si effettua per ricercare nei campioni prelevati le proteine virali caratteristiche del coronavirus (chiamate appunto antigeni): il risultato è molto rapido, arriva nel giro di 15 minuti anche sul posto, senza passare dal laboratorio. La pecca è che questi test anti-Covid sono sì veloci, ma l’attendibilità degli esami antigenici è inferiore a quelli molecolari: il rischio è di un maggior numero di falsi positivi al coronavirus.

Per questo, le linee guida delle autorità sanitarie prevedono che chi risulti positivo al test rapido per il Covid, sia sottoposto poi al tampone molecolare per confermare l’esito. In sostanza, come si afferma  nella circolare del Ministero della Salute (qui il pdf), i test rapidi antigenici seppur siano meno affidabili, possono risultare utili per fare uno screening di molte persone in tempi brevi, come a scuola, arrivando a una diagnosi flash dei casi sospetti di Covid.

Il test salivare Covid

A disposizione ci sono anche test salivari Covid, sia molecolari sia antigenici rapidi, fatti sempre tramite il tampone. Il problema di questi esami, viene evidenziato dagli esperti del Ministero della Salute, è che la saliva mal si presta ad essere analizzata in strumenti automatici usati nei laboratori per passare in rassegna una gran quantità di campioni. Per il test antigenico rapido sulla saliva inoltre la sensibilità è buona solo se effettuata in laboratorio. Per questo la circolare del Ministero della Salute ne sconsiglia l’utilizzo per veloci screening di massa.

Coronavirus, i test: tampone o analisi del sangue e degli anticorpi?

Dopo quanti giorni dal contagio il tampone è positivo al Covid: il periodo di incubazione

Sia per quanto riguarda il test molecolare, sia per il test rapido antigenico, le autorità sanitarie sottolineano che esiste un “periodo finestra”, in cui si è contratto il virus ma l’infezione non è rilevabile dalle analisi, per quando accurate siano, perché ancora ai primi stadi. Dopo quanti giorni dal contagio il tampone risulta positivo al Covid? Il fatto è piuttosto dibattuto dagli esperti e ancora non c’è un dato certo, il periodo finestra in cui il tampone può risultare negativo anche se contagiati (e contagiosi) è stimato al momento intorno ai 4-5 giorni.

Concorso straordinario scuola 2020: il calendario delle prove, tutte le date

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Nonostante le polemiche e i tira e molla politici c’è il programma. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso per il concorso straordinario della scuola 2020, destinato ai docenti precari delle medie e superiori, il Miur ha reso noto il calendario delle prove di esame, con tutte le date: i posti disponibili sono 32.000 in tutta Italia, mentre le sedi d’esame saranno decise dai singoli uffici scolastici regionali (Usr) entro 15 giorni dall’inizio dei test.

Come già annunciato dopo l’incontro tra la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e i sindacati della scuola le prove prenderanno il via il 22 ottobre 2020 e continueranno fino al 16 novembre in base alla classe di concorso.

Come sarà la prova d’esame e quanto durerà

Il test per il concorso della scuola durerà 150 minuti e sarà composto da 5 domande a risposta aperta sulla materia di insegnamento più un quesito dedicato alla conoscenza della lingua inglese per il livello B2 (quest’ultimo sarà basato sulla comprensione di un testo con 5 domande a risposta aperta).

Il punteggio minimo per superare il concorso straordinario per i docenti delle scuole medie e superiori è di 56 su 80: per ogni quesito sulla materia di riferimento saranno assegnati al massimo 15 punti, mentre per il quesito che riguarda la conoscenza della lingua inglese andranno al massimo 5 punti.

Il calendario del concorso straordinario della scuola 2020: le date

Le prove più attese del calendario sono quelle per italiano, storia e geografia alla scuola secondaria di primo grado (classe di concorso A022) nella mattinata del 3 novembre 2020, matematica (A026) il 2 novembre al mattino, matematica e scienze (A028) la mattina del 4 novembre. Numerosi i posti a disposizione per gli insegnanti di sostegno specializzati, che finiranno sotto esame la mattina del 12 novembre per la scuola media e la mattina del 16 novembre per le superiori.

Ecco quindi il calendario delle prove del concorso straordinario della scuola 2020, con le date divise in base alla classe di concorso:

  • Giovedì 22 ottobre 2020
    Mattina
    A008 DISCIPLINE GEOMETRICHE, ARCHITETTURA, DESIGN DARREDAMENTO E SCENOTECNICA
    A016 DISEGNO ARTISTICO E MODELLAZIONE ODONTOTECNICA
    A057 TECNICA DELLA DANZA CLASSICA
    B006 LABORATORIO DI ODONTOTECNICA
    Pomeriggio
    A009 DISCIPLINE GRAFICHE, PITTORICHE E SCENOGRAFICHE
    A033 SCIENZE E TECNOLOGIE AERONAUTICHE
    A042 SCIENZE E TECNOLOGIE MECCANICHE
    B015 LABORATORI DI SCIENZE E TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE
  • Lunedì 26 ottobre 2020
    Mattina
    A012 DISCIPLINE LETTERARIE (scuole superiori)
    Pomeriggio
    A060 TECNOLOGIA (scuole medie)
    B005 LABORATORIO DI LOGISTICA
  • Martedì 27 ottobre 2020
    Mattina
    A030 MUSICA (scuole medie)
    A034 SCIENZE E TECNOLOGIE CHIMICHE
    A039 SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE COSTRUZIONI NAVALI
    B017 LABORATORI DI SCIENZE E TECNOLOGIE MECCANICHE
    Pomeriggio
    AB24 LINGUE E CULTURE STRANIERE (INGLESE) scuole superiori
    A005 DESIGN DEL TESSUTO E DELLA MODA
    A041 SCIENZE E TECNOLOGIE INFORMATICHE
    B022 LABORATORI DI TECNOLOGIE E TECNICHE DELLE COMUNICAZIONI MULTIMEDIALI
  • Mercoledì 28 ottobre 2020
    Mattina
    AA24 LINGUE E CULTURE STRANIERE (FRANCESE) scuole superiori
    A001 ARTE E IMMAGINE scuole medie
    A003 DESIGN DELLA CERAMICA
    A036 SCIENZE E TECNOLOGIA DELLA LOGISTICA
    Pomeriggio
    AB25 LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA scuole medie
    AC24 LINGUE E CULTURE STRANIERE (SPAGNOLO) scuole superiori
    A002 DESIGN DEI METALLI, DELL”OREFICERIA, DELLE PIETRE DURE E DELLE GEMME
    A061 TECNOLOGIE E TECNICHE DELLE COMUNICAZIONI MULTIMEDIALI
  • Giovedì 29 ottobre 2020
    Mattina
    A044 SCIENZE E TECNOLOGIE TESSILI, DELLABBIGLIAMENTO E DELLA MODA
    A049 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE scuole medie
    A058 TECNICA DELLA DANZA CONTEMPORANEA
    A059 TECNICA DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA DANZA E TEORIA, PRATICA MUSICALE PER LA DANZA
    Pomeriggio
    A014 DISCIPLINE PLASTICHE, SCULTOREE E SCENOPLASTICHE
    A046 SCIENZE GIURIDICO-ECONOMICHE
    A052 SCIENZE, TECNOLOGIE E TECNICHE DI PRODUZIONI ANIMALI
    BD02 CONVERSAZIONE IN LINGUA STRANIERA (TEDESCO)
  • Venerdì 30 ottobre 2020
    Mattina
    A048 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE scuole superiori
    BB02 CONVERSAZIONE IN LINGUA STRANIERA (INGLESE)
    B024 LABORATORIO DI SCIENZE E TECNOLOGIE NAUTICHE
    B026 LABORATORIO DI TECNOLOGIE DEL LEGNO
    Pomeriggio
    A027 MATEMATICA E FISICA
    A043 SCIENZE E TECNOLOGIE NAUTICHE
    BC02 CONVERSAZIONE IN LINGUA STRANIERA (SPAGNOLO)
    B003 LABORATORI DI FISICA
  • Lunedì 2 novembre 2020
    Mattina
    AI55 STRUMENTO MUSICALE (PERCUSSIONI) scuole superiori
    A026 MATEMATICA
    A031 SCIENZE DEGLI ALIMENTI
    B007 LABORATORIO DI OTTICA
    Pomeriggio
    AD24 LINGUE E CULTURE STRANIERE (TEDESCO) scuole superiori
    AJ55 STRUMENTO MUSICALE (PIANOFORTE) scuole superiori
    A007 DISCIPLINE AUDIOVISIVE
    A050 SCIENZE NATURALI, CHIMICHE E BIOLOGICHE
  • Martedì 3 novembre 2020
    Mattina
    A022 ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA
    Pomeriggio
    AH56 STRUMENTO MUSICALE (OBOE) scuole medie
    AN56 STRUMENTO MUSICALE (VIOLONCELLO) scuole medie
    A045 SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI
    B021 LABORATORI DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI, SETTORE SALA E VENDITA
  • Mercoledì 4 novembre 2020
    Mattina
    A028 MATEMATICA E SCIENZE
    Pomeriggio
    AD25 LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (TEDESCO) scuole medie
    AM55 STRUMENTO MUSICALE (VIOLINO) scuole superiori
    A038 SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE COSTRUZIONI AERONAUTICHE
    B011 LABORATORI DI SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE
  • Giovedì 5 novembre 2020
    Mattina
    AG56 STRUMENTO MUSICALE (FLAUTO) scuole medie
    A017 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE scuole superiori
    B004 LABORATORI DI LIUTERIA
    B020 LABORATORI DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI, SETTORE CUCINA
    Pomeriggio
    AC25 LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (SPAGNOLO) scuole medie
    AO55 STRUMENTO MUSICALE (CANTO) scuole superiori
    B012 LABORATORI DI SCIENZE E TECNOLOGIE CHIMICHE E MICROBIOLOGICHE
    B014 LABORATORI DI SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE COSTRUZIONI
  • Venerdì 6 novembre 2020
    Mattina
    AC55 STRUMENTO MUSICALE (CLARINETTO) scuole superiori
    AE24 LINGUE E CULTURE STRANIERE (RUSSO) scuole superiori
    A011 DISCIPLINE LETTERARIE E LATINO
    A023 LINGUA ITALIANA PER DISCENTI DI LINGUA STRANIERA
    Pomeriggio
    AA25 LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE) scuole medie
    AC56 STRUMENTO MUSICALE (CLARINETTO) scuole medie
    AK56 STRUMENTO MUSICALE (SAXOFONO) scuole medie
    A047 SCIENZE MATEMATICHE APPLICATE
  • Lunedì 9 novembre 2020
    Mattina
    AI24 LINGUE E CULTURE STRANIERE (CINESE) scuole superiori
    A021 GEOGRAFIA
    A032 SCIENZE DELLA GEOLOGIA E DELLA MINERALOGIA
    A040 SCIENZE E TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE
    Pomeriggio
    AJ56 STRUMENTO MUSICALE (PIANOFORTE) scuole medie
    A019 FILOSOFIA E STORIA
    A051 SCIENZE, TECNOLOGIE E TECNICHE AGRARIE
    BA02 CONVERSAZIONE IN LINGUA STRANIERA (FRANCESE)
  • Martedì 10 novembre
    Mattina
    A020 FISICA
    A054 STORIA DELL’ARTE
    A062 TECNOLOGIE E TECNICHE PER LA GRAFICA
    B016 LABORATORI DI SCIENZE E TECNOLOGIE INFORMATICHE
    Pomeriggio
    AB55 STRUMENTO MUSICALE (CHITARRA) scuole superiori
    AD56 STRUMENTO MUSICALE (CORNO) scuole medie
    A037 SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE COSTRUZIONI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
    B023 LABORATORI PER I SERVIZI SOCIO-SANITARI
  • Giovedì 12 novembre 2020
    Mattina
    ADMM SOSTEGNO scuole medie
    AW55 STRUMENTO MUSICALE (FLAUTO TRAVERSO) scuole superiori
    B018 LABORATORI DI SCIENZE E TECNOLOGIE TESSILI, DELL’ABBIGLIAMENTO E DELLA MODA
    B019 LABORATORI DI SERVIZI DI RICETTIVITA’ ALBERGHIERA
    Pomeriggio
    AF56 STRUMENTO MUSICALE (FISARMONICA) scuole medie
    A015 DISCIPLINE SANITARIE
    A018 FILOSOFIA E SCIENZE UMANE
    B009 LABORATORI DI SCIENZE E TECNOLOGIE AERONAUTICHE
  • Lunedì 16 novembre 2020
    Mattina
    ADSS SOSTEGNO scuole superiori
    AL56 STRUMENTO MUSICALE (TROMBA) scuole medie
    A010 DISCIPLINE GRAFICO-PUBBLICITARIE
    A013 DISCIPLINE LETTERARIE, LATINO E GRECO
    Pomeriggio
    AB56 STRUMENTO MUSICALE (CHITARRA) scuole medie
    AI56 STRUMENTO MUSICALE (PERCUSSIONI) scuole medie
    AM56 STRUMENTO MUSICALE (VIOLINO) scuole medie
    B028 LABORATORIO DI TECNOLOGIE ORAFE

Tutte le informazioni sulle prove del concorso straordinario della scuola 2020 sono pubblicate sul sito del Miur, il Ministero per l’Istruzione.

Gli effetti del coronavirus su Firenze (e le prospettive per il futuro)

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Il professor Gaetano Aiello è docente ordinario di Economia e gestione delle imprese e direttore del Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze. Il Reporter lo ha intervistato sul futuro della città di Firenze dopo il Covid.

Professor Aiello, davvero il virus ha trovato nel sistema economico l’organismo ideale a cui far danni?

In gran parte sì. Firenze è una città ad alta intensità turistica e ad alta intensità di servizi: il virus ha quasi completamente fermato entrambe le attività. Gli effetti sarebbero diversi in un sistema che si regge, ad esempio, sulla produzione. Uno stabilimento industriale lo puoi tenere sotto controllo e tornare a produrre. A Firenze non c’era alternativa, tutto è rimasto bloccato.

Appena fuori dalla città, però, si produce. Moda, manifattura: lì com’è andata?

Tutta l’economia soffre, non dico che le cose vadano bene. Ma almeno la produzione ha potuto ripartire. Il lusso arranca, ma non è a zero. È pur vero che si tratta di settori anch’essi legati a un altro aspetto di difficoltà in questa crisi: l’esportazione. Le cose cominceranno ad andare meglio via via che il mercato mondiale ripartirà. È ovvio che anche su questo i dubbi ci sono, soprattutto per quanto riguarda la domanda dall’America.

Firenze paga l’avere un sistema economico disomogeneo?

Firenze non ha colpe. La città aveva saputo adattarsi alle poche linee di crescita disponibili nel paese fino a febbraio: esportazione e turismo. L’Italia vive di questo e questo Firenze aveva fatto. Fino al febbraio 2019 era un merito. Oggi ci sembra una palla al piede.

Dal problema dell’overtourism, cioè di averne troppo, ci si è trovati a fare i conti con l’azzeramento del turismo. Possibile non avere nessun controllo su un fenomeno così importante per la città?

La risposta è: conoscere e farsi conoscere. Potenzialmente oggi disponiamo di una mole di dati enorme che ci aiuta a capire il turismo e ad anticiparne le mosse. Le prenotazioni si fanno in anticipo.  Sappiamo quando arriveranno e chi sono. Possiamo studiare le loro abitudini dai dati sull’utilizzo delle carte di credito o delle celle di telefonia, vedere come si muovono. Il problema dell’eccessivo affollamento indubbiamente c’è. E allora bisogna farsi conoscere. È inutile pensare di costringere un turista a visitare il Museo Stibbert solo perché gli dici che è eccezionale, cosa peraltro vera. Bisogna che tu lo interessi, che tu sappia chi è, da dove viene, cosa puoi offrirgli per soddisfare i suoi bisogni. Firenze ha le risorse per farlo, ma serve un piano che duri almeno due o tre anni. In due mesi si può al massimo agire su via de’Neri o piazza Santo Spirito mettendo dei divieti.

Quale modello per Firenze nel post-Covid? L’intervista al direttore di Irpet

Ma Firenze è al punto di dover introdurre limiti al turismo? O non può permettersi il rischio di rinunciare a una porzione di ricchezza?

I limiti si possono imporre, basta sapere ciò che se ne guadagna e ciò che si paga. La politica è fatta per questo. È perfettamente legittimo ritenere di chiudersi all’eccesso di turismo, scegliere di preferire un danno – poniamo – economico rispetto a danni di altro tipo. Però i divieti funzionano perché riducono i numeri. Non fanno altro.

L’amministrazione, con varie iniziative, ha cercato di intercettare capitali e mecenati stranieri. Lei che si occupa di marketing, come valuta questa mossa?

È l’unica strada. Firenze ha dovuto chiudersi, ma il suo punto di forza è l’essere una città aperta. Al turismo, alle persone e alle attività economiche e dunque all’acquisizione di capitali, anche esteri. Gli investitori che arrivano qui non sono “cattivi”, di quelli che sfruttano le risorse e scappano via.

Certo, bisogna sorvegliare perché non commettano scorrettezze, come con tutti. Ma si devono anche conoscere i punti di forza: chi investe a Firenze cerca qualità della vita – e qui ci siamo abbastanza –, sicurezza – e Firenze è una città sicura – e semplificazione. Qui il paese pecca. Un investitore di qualità non lo attiri in Italia per il basso costo del lavoro: sa già che non lo avrà. Nemmeno lo attiri dicendogli che risparmierà un po’ di tasse, perché se vuole risparmiare le tasse va da un’altra parte. Lo attiri se sa di poter vivere bene, se trova una scuola sicura per i figli, se riesce ad atterrare all’aeroporto meglio di quanto riesce a farlo adesso.

L’Italia e le città italiane hanno un problema di burocrazia estremamente superiore a quello di altri. Si domanderà perché, se vuole ampliare il suo stabilimento, deve aspettare sei mesi per un permesso. Certo questo non dipende solo dall’amministrazione locale, la burocrazia è in gran parte frutto di leggi nazionali, ma qualcosa si può fare.

Da molte parti in questi mesi si invocano “scelte coraggiose”. La sua scelta coraggiosa per far ripartire Firenze?

Il coraggio serve nell’emergenza ma oggi siamo già oltre, siamo a gestire la crisi. Che sarà lunga. Avere il coraggio di affrontarla significa saper intravedere quello che verrà dopo. Suona più coraggioso dire “per tre anni rinuncio all’Imu” o “faccio passare il tram da piazza Duomo”. Ma penso che il coraggio sia mettersi in testa una priorità, magari scomoda, e portarla avanti. Allora ripeto: una scelta coraggiosa è lottare contro la burocrazia. E poi un’altra, che è un’opinione del tutto personale: io sono a favore della nuova pista dell’aeroporto. Che sia compatibile e rispettosa di tutti i vincoli necessari, ma bisognerebbe farla e presto. Portando i due aeroporti toscani a una capacità di 10 milioni di passeggeri saremmo al minimo indispensabile per una regione aperta, che compete con le grandi regioni del mondo. Per fare di Firenze la più piccola delle grandi città del mondo.

Trekking: la rinascita della “Via degli Dei”, da Firenze a Bologna

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Firenze conosce fin troppo bene il turismo “mordi e fuggi”. Comitive che in mezza giornata visitano – o si convincono di aver visitato – il centro storico prima di scappare a Bologna con mezz’ora di treno veloce e magari alla sera farci rientrare pure una terza città d’arte. Turismo predatorio. La Via degli Dei sta agli antipodi, da piazza Maggiore a Bologna a piazza della Signoria a Firenze. A piedi.

Ci vogliono cinque giorni, i più esperti possono farcela in quattro. Ma non è questione di tempo: quei centotrenta chilometri sul dorso della penisola sono un viaggio da fare con calma, attraversando il più grande archivio naturale della nostra storia geologica e umana, l’Appennino, Terra di mezzo d’Italia, su sentieri calpestati da secoli. È un modo lento, lungo, persino faticoso di conoscere strade e territori.

Via degli Dei, la storia

Lo facevano gli Etruschi seicento anni prima di Cristo, da Fiesole a Felsina per commerciare con la Pianura Padana. Continuarono i Romani, rafforzando il collegamento transappenninico per la nuova colonia di Bononia. E antiche, antichissime sono le suggestioni lungo il cammino. Si supera il Contrafforte pliocenico, un bastione di pietra arenaria emerso dal mare cinque milioni di anni fa, oggi riserva naturale ricca di fossili. Si passano le vette consacrate a un pantheon pagano, gli Dei della Via: il Monte Adone, il Monte Venere, il Monzuno (da Mons Iovis, monte di Giove), il Monte Luario dedicato alla dea romana dell’espiazione in battaglia, Lua.

Uno dei percorsi di trekking più apprezzati

Una storia rinata nel secolo scorso: negli anni Ottanta un gruppo di appassionati escursionisti bolognesi immagina di ricostruire un sentiero che percorra quelle antiche vie. In breve diventa uno dei tracciati di trekking più apprezzati d’Italia e negli ultimi anni ha vissuto un’impennata di popolarità. Nel 2019 lo hanno percorso in 12 mila, quest’estate si è ritrovato ad essere la meta perfetta per una vacanza anti-Covid, tanto che l’ufficio turistico che si occupa del percorso ha dovuto pubblicare un avviso per ricordare agli aspiranti camminatori di prenotare con congruo anticipo i loro pernottamenti vista l’affluenza definita “enorme”.

Da Firenze a Bologna lungo la Via degli Dei: il piano di promozione 2020-2022

Eppure enorme è anche il potenziale ancora inespresso. Proprio per incrementare i flussi turistici e aprirli anche a nuovi mercati è stato firmato il piano di promozione e valorizzazione della Via degli Dei per il triennio 2020-2022. Si guarda agli escursionisti di Austria, Svizzera, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito, ma anche oltre, a Usa, Australia e Brasile. In cantiere il lancio di una card dedicata, l’espansione della rete di strutture ricettive, l’investimento sulle e-bike. Parola d’ordine: sostenibilità. A firmare il piano di promozione sono stati tutti i Comuni attraversati dalla Via degli Dei, compreso il Comune di Firenze.

Il rischio di sospensione del campionato di Serie A per i positivi Covid

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Non c’è pace per il mondo del pallone. Dalla questione dell’apertura degli stadi fino ai giocatori positivi al tampone anti-Covid, i club si sono trovati a fare i conti con le problematiche legate alla pandemia e ora c’è chi paventa il rischio di sospensione del campionato di Serie A per i contagi che aumentano nelle diverse squadre, ma il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora getta acqua sul fuoco.

A scatenare preoccupazione e dubbi, l’ennesima notizia di casi positivi sul campo, come in panchina: 14 tra giocatori e staff del Genoa hanno contratto il coronavirus secondo gli ultimi test molecolari effettuati. Tra loro ci sono anche Mattia Perin e Lasse Schone finiti in isolamento domiciliare nello scorso fine settimana.

Sospensione del campionato di Serie A per Covid?

Ma non è solo il Genoa a tremare. Tra le ipotesi per fronteggiare la situazione anche lo stop dell’intero campionato per 2 settimane o il blocco selettivo delle partite non facendo giocare i match che coinvolgono club con un numero consistente di positivi al coronavirus. Il ministro dello Sport Vicenzo Spadafora, interpellato dai giornalisti, non ha nascosto la sua preoccupazione per la situazione, ma riguardo a una possibile sospensione della Serie A e di uno stop al campionato ha risposto laconico: “Non credo che siamo ancora in queste condizioni“. Spadafora sentirà adesso il presidente della Serie A Paolo Dal Pino e quello della Figc Gabriele Gravina.

In arrivo altri tamponi per il “focolaio” del Genoa

Almeno per il momento sembra allontanarsi l’ipotesi della sospensione dell’intero calendario di Serie A, mentre è in bilico la prossima gara di campionato del Genoa contro il Torino, in programma sabato 3 ottobre allo stadio Ferraris. Ora scatterà un’altra tranche di test per i giocatori del Genoa risultati fino a questo momento negativi e sono previsti anche test per tutte le persone venute in contatto di recente con la squadra.

Svuota cantine 2020, a Firenze tornano i mercatini dell’usato: le date

Di mercatino in mercatino, di quartiere in quartiere, le strade e le piazze di Firenze nel mese di ottobre tornano a riempirsi delle bancarelle dell’usato allestite dai residenti per gli “Svuota cantine”: si tratta dei primi mercatini autogestiti del 2020, visto che gli appuntamenti previsti in primavera sono stati annullati per l’emergenza sanitaria. In alcune zone si parla di “Cantine in piazza”, in altre ci si affida a giochi di parole come “Piazza la Cantina”, in altre ancora l’iniziativa è stata chiamata “Scantinando”: i nomi sono tanti, ma la sostanza è sempre la stessa.

Per una giornata, da mattina a sera (meteo permettendo), i residenti dei vari quartieri fiorentini allestiscono piccoli banchi dove vendere o barattare oggetti di seconda mano che provengono dalle soffitte e dalle cantine. Fumetti, giochi, abiti vintage, soprammobili: insomma tutto quello che può essere ancora usato ma che senza questo tipo di mercatino rischierebbe di finire nella pattumiera. E in alcuni quartieri c’è ancora tempo per fare domanda e partecipare con un proprio piccolo stand.

Svuota cantine 2020 a Firenze: mercatino sì, ma con la mascherina

Questi appuntamenti hanno preso il via a Firenze 4 anni fa, la novità 2020 sta nelle regole anti-Covid come la mascherina obbligatoria, la distanza di sicurezza tra le persone e il divieto di assembramento, oltre alle misure disposte dall’ordinanza regionale sui mercati ambulanti.

Il calendario 2020 dei mercatini svuota cantine, che tocca tutti e 5 i quartieri di Firenze, parte nel primo weekend di ottobre dalla periferia ovest della città, per concludersi a fine mese vicino al centro storico. Vediamo allora tutte le date dettagliate, zona per zona.

Quartiere 4: Svuota la cantina all’Isolotto

È “l’autostrada pedonale” dell’Isolotto ad ospitare il mercatino Svuota cantine di domenica 4 ottobre 2020, promosso nel Quartiere 4 di Firenze: dalle ore 9.00 alle 18.00 un centinaio di banchi dell’usato prendono posto in viale dei Bambini, da piazza dei Tigli fino a piazza dell’Isolotto. Viene così recuperato l’evento annullato in primavera per l’emergenza Covid. Nel caso la manifestazione sia sospesa per il maltempo, l’appuntamento verrà spostato alla domenica successiva.

Quartiere 5: “Cantine in piazza” a Novoli, Rifredi, Brozzi e Careggi

Non uno ma 4 mercatini in altrettante location: lo Svuota Cantine nel Quartiere 5 di Firenze, domenica 11 ottobre 2020, diventa un appuntamento diffuso. Da mattina a sera le bancarelle dei residenti (già selezionati grazie a un apposito bando) arriveranno in piazza Dalmazia, in via Morandi tra Rifredi e Careggi, in piazza Primo Maggio a Brozzi e in via del Giardino della Bizzaria a Novoli. In caso di cattive condizioni meteo l’appuntamento sarà spostato al 18 ottobre.

Quartiere 3: mercatini Svuota cantine al Galluzzo e a Firenze sud

Nel Quartiere 3 di Firenze il mercatino dell’usato si sdoppia. Domenica 18 ottobre 2020, dalle ore 9.00 alle 18.00, piazza Acciaiuoli al Galluzzo e piazza Bartali a Gavinana ospitano l’edizione 2020 di “Scantinando”. I residenti delle due zone che vogliono partecipare con un proprio banchino possono fare domanda fino al 7 ottobre scaricando il modello (qui il pdf) e inviandolo alla mail [email protected]. In caso di maltempo il mercatino sarà annullato.

mercatino svuota cantine firenze
Foto di repertorio

Quartiere 2 di Firenze: Cantine in piazza

Sempre domenica 18 ottobre, oltre ai mercatini al Galluzzo e a Gavinana, c’è l’appuntamento anche con lo Svuota cantine del Quartiere 2 di Firenze, organizzato sul lungarno Aldo Moro, lungo il giardino intitolato alle Vittime di via Fani. Appuntamento dalle ore 9.00 alle 18.00. I cittadini possono richiedere di partecipare con un banco entro il 6 ottobre inviando questo modulo pdf compilato alla mail [email protected]. In caso di pioggia si recupererà il 25 ottobre.

Quartiere 1: Piazza la cantina

Chiude il calendario autunnale degli Svuota Cantine 2020 di Firenze, il mercatino organizzato domenica 25 ottobre 2020 dalle ore 9.00 alle 18.00 in piazza Massimo d’Azeglio, poco distante dal centro storico. Per partecipare si può fare richiesta dal 29 settembre al 13 ottobre sempre inviando via mail la domanda di partecipazione a [email protected].

Aggiornamento: lo Svuota Cantine in piazza d’Azeglio è stato rinviato a data da destinarsi per l’emergenza Covid

Svuota cantine 2020: le date di tutti i mercatini dell’usato di Firenze

Ecco in sintesi il calendario dei mercatini in tutti i quartieri di Firenze, che si svolgono con orario 9.00 – 18.00

  • Domenica 4 ottobre 2020, Quartiere 4 – Isolotto, viale dei Bambini
  • Domenica 11 ottobre 2020, Quartiere 5 – piazza Dalmazia, via Morandi (tra Rifredi e Careggi), piazza Primo Maggio (Brozzi), via del Giardino della Bizzaria (Novoli)
  • Domenica 18 ottobre 2020, Quartiere 3 – piazza Acciaioli (Galluzzo) e piazza Bartali (Gavinana)
  • Domenica 18 ottobre 2020, Quartiere 2 – giardini di lungarno Aldo Moro
  • Quartiere 1 – piazza D’Azeglio: rinviato a data da destinarsi