giovedì, 14 Agosto 2025
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Quale modello per Firenze nel post-Covid? L’intervista al direttore di Irpet

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Stefano Casini Benvenuti è direttore dell’Irpet, l’Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana fondato nel 1974. Fin dalle prime settimane della pandemia, Irpet ha attivato l’Osservatorio Covid-19, un think tank che studia gli effetti del contagio da coronavirus sul tessuto economico e sociale della Toscana. Lo abbiamo intervistato per parlare dello sviluppo futuro di Firenze.

Cambiare il “modello Firenze”: c’è davvero questa urgenza?

Cominciamo col definirlo questo “modello Firenze”, anche perché nell’immaginario collettivo viene raccontato in modo un po’ distorto. Si pensa subito al turismo. Prendiamo però l’economia fiorentina in senso ampio, allargata ai comuni circostanti, un sistema locale: il turismo conta per l’8%. Che è una quota importante, ma a Firenze c’è anche il manifatturiero, ci sono i servizi. Il “modello Firenze” è quello di un’economia urbana multisettoriale, non specializzata in una sola attività ma con presenza diffusa in molti settori.

Quali, ad esempio?

Due in particolare, che in questi anni hanno rappresentato un vero punto di forza per l’area. I dati dicono che Firenze è una delle città italiane cresciute di più negli ultimi dieci anni. Dieci anni di difficoltà, nati dalla crisi del 2008. Eppure Firenze ha retto meglio delle altre grazie soprattutto al farmaceutico, che ha avuto un boom sorprendente, e ovviamente alla moda. Hanno esportato volumi impressionanti mentre la domanda interna era in generale ferma. Chi ha avuto l’opportunità di stare sul mercato internazionale ha resistito. Quello di Firenze è quindi il modello di una città aperta, multisettoriale, aperta ai mercati internazionali. Ora questa crisi per l’appunto va a colpire proprio l’apertura internazionale, sia dal punto di vista delle merci – le esportazioni sono crollate – che della mobilità delle persone. Quello che era un pregio si è tramutato in un problema. Vale anche per il turismo.

E se gli effetti della pandemia durassero ancora a lungo?

Il punto è che c’è un pezzo di città, non esattamente un pezzo qualsiasi, che è monoculturale: il centro storico che vive solo di turismo. Le attività possono resistere per un po’, ma poi il rischio è la chiusura. Chi occuperà gli spazi rimasti vuoti? Possiamo vederla in positivo, come l’occasione per lanciare un modello alternativo di città che consenta di utilizzarli. Ma esiste uno scenario in negativo, che quegli spazi vengano acquistati da chi non ha un indirizzo preciso o che finiscano in mano a soggetti non per forza raccomandabili.

Si potrà almeno restituire il centro alla residenza come da tempo si dice di voler fare?

Francamente ho qualche dubbio. Il motivo per cui la gente se ne è andata dal centro di Firenze è che è difficile viverci. Il costo degli affitti e degli immobili è particolarmente elevato. Quando le città subiscono questo tipo di trasformazione non è poi facile riportarle indietro.

Allora che si fa? Si punta ancora sul turismo?

Non si deve abbandonare il turismo, si deve pensare a un turismo diverso. È sempre facile criticare un modello, più difficile immaginarne uno nuovo. Allora lancio un’idea visionaria: una città come la nostra ha il suo appeal internazionale nella cultura. Potrebbe essere un luogo di forte attrattività per la formazione di alta qualità sui temi che il mondo riconosce come propri di Firenze: la cultura, il restauro… Firenze e la Toscana producono alta qualità.

Perché non farlo anche nella formazione?

Chi viene a studiare è un turista, dal nostro punto di vista. Potrebbe occupare pezzi della città e gli studenti che ambirebbero a venire sono anche studenti ricchi. La Toscana trarrà sempre vantaggio dall’esistenza di una borghesia nel mondo, perché la borghesia vuole prodotti di alta qualità. Mi pare che le università si siano sempre un po’ chiuse rispetto a una possibilità come questa.

L’amministrazione Nardella ha lanciato l’idea di rigenerare le periferie a partire dalla creazione di quartieri tematici. Come la valuta?

Troppo spesso parlando di Firenze ci si dimentica delle periferie. Ma se il centro storico è di tutto il mondo, le periferie sono la Firenze che vivono i fiorentini. Certamente l’idea di ridare vitalità ai quartieri mi pare una buona idea. Vorrà dire approfittare anche di quanto il Recovery fund ci consentirà di fare, riqualificarli anche sotto l’aspetto ambientale. Le città sono una fonte rilevante di inquinamento e i fondi ci vengono dati per restaurare le case, efficientare l’uso dell’energia, realizzare i boschi urbani.

Gli effetti del coronavirus su Firenze (e le prospettive per il futuro)

Il modello Firenze è una storia di occasioni sfruttate o di sviluppo disomogeneo?

Una storia di scommesse vinte e scommesse perse. Lo sviluppo industriale è stata una scommessa vinta. Il mancato spostamento a nord-ovest del centro direzionale, su cui ci fu una lunga discussione, un’opportunità persa. Non c’è la controprova, svuotare ulteriormente il centro storico di alcune funzioni avrebbe potuto anche essere peggio. Ma di certo ha vanificato lo sviluppo di attività alternative. Confrontiamoci con qualcuno di simile a noi: Bologna. Vediamo che effettivamente c’è una differenza ed è nella presenza di servizi qualificati. Design, marketing, ingegneria, finanza. Funzioni che servono al mondo produttivo e che tipicamente si collocano nelle parti centrali della città.

A Firenze il turismo, e dunque la rendita e l’uso degli spazi per alberghi, ristoranti, bar e simili, ha impedito lo sviluppo di questi servizi. Bologna rispetto a Firenze ha certamente meno presenze turistiche e ha scelto di utilizzare così gli spazi a disposizione. Con due vantaggi. Dal lato della domanda di lavoro occupa professionisti, spesso giovani, per funzioni qualificate. Dal lato dell’offerta, le imprese trovano i servizi di cui hanno bisogno. Non è escluso che anche molte imprese toscane e fiorentine certi servizi qualificati se li vanno a comprare fuori. Ecco, se il turismo ha frenato un certo sviluppo della città può essere in questo senso.

Ballottaggio a Cascina e Arezzo: il fac-simile della scheda per le comunali

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Chiusi i giochi per il ballottaggio delle elezioni comunali 2020, che in Toscana riguarda due città, Arezzo e Cascina (in provincia di Pisa): dopo la scadenza del termine per comunicare l’eventuale apparentamento con altre liste, sono stati pubblicati i fac-simile della scheda elettorale con i nomi dei candidati sindaco e i simboli delle forze che li sostengono.

In Toscana su 8 Comuni in cui si votava, in 6 è stato scelto il sindaco al primo turno. Non c’è stato invece bisogno del ballottaggio per le elezioni regionali, perché il nuovo governatore della Toscana, Eugenio Giani, ha superato la soglia limite del 40% dei voti.

Quando si vota per il ballottaggio a Cascina e Arezzo

Come nel resto d’Italia (eccezion fatta per Sicilia e Sardegna), si va al ballottaggio per le elezioni comunali domenica 4 e lunedì 5 ottobre 2020, quando si vota per scegliere il sindaco nei Comuni con più di 15.000 abitanti in cui durante il primo turno nessuno dei candidati ha superato il 50% dei voti.

Gli orari delle votazioni sono gli stessi del primo turno (domenica dalle ore 7.00 alle 23.00 e lunedì dalle 7.00 alle 15.00) e può votare al ballottaggio anche chi non è andato alle urne due settimane fa. Esclusi invece i ragazzi che in questi 14 giorni abbiano compiuto 18 anni. E’ necessario portare la tessera elettorale e un documento di identità valido.

Come si vota al secondo turno delle elezioni comunali

Sulla scheda elettorale, come si vede dai fac-simile, sono riportati due rettangoli con i nomi dei due nomi in lizza per la fascia tricolore di primo cittadino e sotto ci sono i simboli delle liste che sostengono quella candidatura: al ballottaggio non si votano i consiglieri comunali (già scelti al primo turno), ma solo il candidato sindaco. Come si vota quindi per il ballottaggio a Cascina e ad Arezzo? Basta tracciare un segno sul nome del candidato sindaco.

Candidati, apparentamenti e fac-simile della scheda per il ballottaggio a Cascina

Il 27 settembre è scaduto il termine ultimo per comunicare l’eventuale apparentamento delle liste per il ballottaggio 2020 delle elezioni comunali: a Cascina il candidato del centrosinistra Michelangelo Betti è sostenuto anche dal Movimento 5 Stelle e dalla lista civica legata ai pentastellati Lavoro Sviluppo Ambiente (che al primo turno avevano presentato Fabio Poli) e dalle due liste che correvano con Cristiano Masi; Leonardo Cosentini del centrodestra rimane sempre sostenuto da 4 liste, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e una lista civica. Ecco il fac-simle della scheda del ballottaggio pubblicato sul sito del Comune di Cascina, nella sezione dedicata alle elezioni.

Elezioni comunali Ballottaggio Cascina fac simile scheda
Il fac-simile della scheda elettorale per il secondo turno a Cascina

Elezioni ad Arezzo: fac-simile della scheda del ballottaggio 2020

Ad Arezzo invece non c’è stato alcun apparentamento per il ballottaggio delle comunali del 4 e 5 ottobre 2020, i candidati sono Luciano Ralli per il centrosinistra (Pd e 4 liste civiche) e il sindaco uscente Alessandro Ghinelli per il centrodestra (sostenuto da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e due liste civiche): ecco il fac-simile della scheda elettorale pubblicato sul sito della Prefettura di Arezzo.

Elezioni comunali Arezzo ballottaggio fac simile scheda
Il fac-simle della scheda elettorale per il ballottaggio 2020 ad Arezzo

Sulla piattaforma online “Eligendo” del Ministero dell’Interno sono disponibili i risultati del primo turno ad Arezzo e Cascina e sempre qui saranno disponibili in tempo reale i dati dello spoglio del ballottaggio, che inizierà lunedì 5 ottobre 2020 alle ore 15.00, subito dopo la chiusura delle urne.

Stop per la Domenica metropolitana. Gli altri musei di Firenze gratis

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La Domenica metropolitana può attendere in tempi di coronavirus: il Comune di Firenze ha sospeso l’iniziativa che ogni prima domenica del mese consentiva l’ingresso gratis nei musei civici ai residenti nella Città metropolitana, quindi il 4 ottobre 2020 non si svolgerà l’iniziativa e così anche nei mesi successivi se non ci sarà un contrordine. Una direttiva arrivata da Roma: la decisione di Palazzo Vecchio è stata presa proprio per le misure nazionali decise dal Ministero della Salute per la prevenzione della diffusione del virus Covid-19.

Perché la Domenica metropolitana di Firenze è stata sospesa?

Lo stop alla giornata di musei gratuiti, spiega in una nota il Comune di Firenze, è stata decisa “a seguito della segnalazione da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo della necessità, in attuazione delle misure di riduzione e contenimento del rischio connesso all’emergenza sanitaria da COVID-19, di sospendere l’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso gratuito ai musei e agli altri istituti e luoghi della cultura la prima domenica del mese”.

Tradotto: se l’entrata gratis, la prima domenica del mese, è stata sospesa in tutti i musei statali per evitare di richiamare troppe persone (e quindi con il rischio di assembramenti), questo vale anche per tutti gli altri luoghi di cultura, compresi quelli che dipendono dai Comuni. La Domenica Metropolitana, uno degli appuntamenti più amati dai fiorentini per godere dell’arte cittadina gratis anche grazie a visite guidate,  era ripartita lo scorso 5 luglio dopo il blocco imposto per il lockdown.

Musei a Firenze: quali sono gratis sempre

Nonostante lo stop della Domenica metropolitana, i fiorentini potranno consolarsi con alcuni musei che sono gratis per i residenti, sempre, a prescindere da iniziative particolari: si va dal Giardino di Boboli (ma non se si entra da Palazzo Pitti), a Santa Croce. Ecco qua la lista dei luoghi d’arte accessibili gratuitamente sempre, se si è residenti nel territorio comunale di Firenze:

  • Giardino di Boboli (dall’entrata di Annalena in via Romana)
  • Giardino di Villa Bardini (gratis anche per i residenti nella Città metropolitana di Firenze e nelle province di Arezzo e Grosseto)
  • Basilica di San Lorenzo
  • Opera di Santa Croce

Per tutti invece è gratis l’ingresso nei seguenti musei di Firenze: Forte Belvedere (aperto fino all’31 ottobre 2020), collezione permanente del Museo Marino Marini, casa-museo Rodolfo Siviero e il Giardino della Villa medicea di Castello.

Concorso straordinario scuola 2020, date e posti disponibili per regione

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C’è il calendario del tanto atteso concorso straordinario per i docenti precari della scuola (medie e superiori), che partirà dal 22 ottobre 2020 per continuare nelle date successive, secondo quanto sarà riportato nel bando del Miur  che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 settembre: 32.000 i posti di ruolo disponibili in tutta Italia, con numeri diversi da regione a regione. Il concorso, riservato a chi ha svolto almeno 3 anni di servizio, si svolgerà su più giorni e si iniziano a delineare i dettagli della prova scritta, che avrà anche un quesito che riguarderà la lingua inglese.

Successivamente partirà il concorso ordinario per la scuola dell’infanzia e primaria, poi per i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado (le cosiddette “medie” e “superiori”) che metteranno sul piatto 46.000 cattedre. In quest’anno dominato dall’emergenza Covid, il governo ha promesso un forte impegno sulla scuola fin dal ritorno sui banchi.

Concorso straordinario della scuola per diventare di ruolo: date dal 22 ottobre 2020

Le prove del concorso straordinario per i prof precari si svolgerà su più giorni, a partire da giovedì 22 ottobre 2020 per andare avanti fino a lunedì 9 novembre, in base alla classe di concorso, ossia il tipo di materia per cui si concorrerà. Le date principali sono state rese note dopo l’incontro tra la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e i sindacati del mondo della scuola, si attende adesso la pubblicazione del bando di concorso in Gazzetta Ufficiale.

Dall’inglese alla durata: come sarà la prova d’esame

5 quesiti a risposta aperta e un sesto che verterà sulla lingua inglese (per accertarne la conoscenza al livello B2): è questa la struttura della prova d’esame per il concorso straordinario della scuola che prende il via il prossimo 22 ottobre, secondo il bando che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Per portare a termine i 6 quesiti ci saranno a disposizione 2 ore e mezzo di tempo, mentre per superare l’esame servirà un punteggio di almeno 7 su 10. L’impostazione sarà la stessa, ma le domande cambieranno in base alla classe di concorso.

Concorso straordinario della scuola, i posti disponibili regione per regione e le materie

Da questa selezione usciranno i nomi dei 32.000 docenti che diventeranno di ruolo e che avranno la loro cattedra a partire da settembre dell’anno prossimo (ma il loro contratto di assunzione sarà retrodatato al 1° settembre 2020, in base all’accordo firmato nei mesi scorsi). In pratica, visto che sono state presentate 64.000 domande, circa la metà dei candidati avrà la possibilità di diventare di ruolo.

Andando a vedere i dati regione per regione, secondo le stime del sindacato Gilda, i posti disponibili per questo concorso straordinario della scuola che parte il 22 ottobre vede in testa la Lombardia, seguita da Piemonte e Veneto, mentre per quanto riguarda le materie ci sarà bisogno di personale docente specializzato soprattutto per il sostegno e poi per italiano e matematica.

Ecco le regioni con il numero maggiore di posti a disposizione in questo concorso straordinario della scuola:

  • Lombardia, 6.929 posti
  • Piemonte, 3.142 posti
  • Veneto, 3.111 posti
  • Emilia Romagna, 2.803 posti
  • Lazio, 2.695 posti
  • Campania, 2.368 posti
  • Toscana, 2.572 posti

Queste invece le cattedre più richieste, per quanto riguarda le materie, sempre secondo le elaborazioni del sindacato Gilda per il concorso straordinario dei docenti del 22 ottobre 2020 indetto dal Miur

  • Sostegno 5.669
  • Italiano, storia e geografia: scuola secondaria di primo grado 3.798, secondo grado 1.753
  • Matematica e scienze: scuola secondaria di primo grado 3.145, secondo grado 1.027
  • Scienze motorie: per le medie 763, per le superiori 1.081
  • Inglese: per le medie 747 posti, 987 per le superiori

“Cambiare l’acqua ai fiori” di Valerie Perrin. La recensione

Violette Toussaint, nonostante il suo lavoro non sia dei più allegri, è una donna deliziosa e incantevole. Vive in un paesino della Borgogna ed è la guardiana di un piccolo cimitero che cura come fosse il suo giardino. Precisa, meticolosa, Violette trascrive su un quaderno tutti i discorsi pronunciati durante i riti funebri. Innaffia le piante, pulisce le lapidi, coltiva con cura il suo piccolo orticello. La sua routine calma, felice e ben definita viene brutalmente interrotta dalla visita del commissario Julien Seul, che si presenta una mattina con una notizia curiosa: la madre del commissario, vissuta e morta a chilometri di distanza, ha espressamente richiesto di essere sepolta in quel preciso cimitero, vicino alla tomba di Gabriel Prudent, un uomo di cui il commissario non ha mai sentito parlare.

Da questo momento la vita della protagonista non sarà più la stessa. Perrin guida il lettore alla scoperta della storia di Violette, della sua personalità, del suo rapporto con il marito scomparso, senza trascurare il misterioso legame tra la madre del commissario e Gabriel Prudent. La storia di Violette si intreccia con quella di mille altri personaggi in un insieme poliedrico di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall’ordinario all’eccentrico.

La protagonista è uno di quei personaggi che si fa fatica a dimenticare. Generosa e aggraziata nonostante il dolore che la segna, Violette è estate e inverno allo stesso tempo, come il suo guardaroba che lei stessa suddivide in inverno ed estate non in base alla pesantezza dei capi, bensì per l’umore che le suggerisce ogni abito.

Se nei primi capitoli vi sembrerà di saggiare l’acqua con i piedi sul bagnasciuga, scoprirete, man mano che andate avanti, di trovarvi sempre più a largo, nel mare aperto dell’esistenza di Violette e verrete sopraffatti dai suoi stessi sentimenti. L’autrice, Valerie Perrin, è una fotografa francese che, probabilmente aiutata dal suo mestiere, riesce a dipingere e caratterizzare i personaggi in maniera indimenticabile, con un modo di scrivere che consola e coccola allo stesso tempo. E che spinge all’ottimismo.

Valerie Perrin
Cambiare l’acqua ai fiori
Edizioni E/O, 18 euro

La Fiorentina si fa rimontare e perde a San Siro

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L’Inter rimonta due volte e, in due minuti, vince la gara del Meazza. La Fiorentina spreca tanto, soprattutto con Vlahovic che ha l’opportunità di chiudere la gara sul 3-2, e poi viene punita. I cambi di Iachini non convincono. Mentre Conte si permette di far entrare Vidal e Nainggolan per la sterzata finale, il tecnico viola richiama Chiesa e Ribery, fondamentali, ma chi entra non riesce mai a fare la differenza. In svantaggio dopo tre minuti l’Inter rimonta, poi va di nuovo sotto fino a tre minuti dal termine della gara fino alla contro-rimonta che cambia la gara dal 3-2 per la Fiorentina al 4-3 nerazzurro. Il rimpianto, tra i viola, è enorme. Cosa sarebbe successo senza le sostituzioni operate da Iachini e Conte che, di fatto, hanno trasformato le due squadre? In bene per l’Inter e malissimo per la Fiorentina? Assente ancora Pezzella, Iachini schiera ancora Ceccherini, autore di un’autorete, in difesa. A centrocampo spazio per Amrabat e Bonaventura con Castrovilli e Biraghi, in avanti Ribery e Kouamè con Chiesa di supporto. Conte schiera in difesa Bastoni e Kolarov e si affida, come sempre, al tandem Lautaro-Lukaku.

© Tiziano Pucci – Agenzia Fotografica Italiana

Primo Tempo

Dopo tre minuti di gioco Kolarov non riesce a chiudere su un’incursione di Kouamè e Bonaventura che duettano davanti ad Handanovic prima che l’ex attaccante del Cittadella spinga il pallone in rete per l’1-0 della Fiorentina. Al 15’ Barella serve Brozovic che sbaglia davanti a Dragowski. Al 19’ scontro in area tra Caceres e Lautaro. L’attaccante dell’Inter va giù e l’arbitro Calvarese, in un primo momento concede il rigore poi, richiamato dal Var, torna sulle sue decisioni. Al 25’ ci prova Milenkovc di testa ma la sfera vola alta di poco sopra la traversa. Proprio prima dell’intervallo Lautaro trova il pareggio con un gran tiro do destro da fuori area. Si va al riposo sull’1-1.

Secondo Tempo

Ad inizio ripresa Lautaro, con la decisiva collaborazione di Ceccherini, completa la rimonta trovando il gol del 2-1: la sua conclusione, che sarebbe finita fuori, al 53’ viene deviata dal difensore viola. Passano cinque minuti e la Fiorentina pareggia grazie a Ribery che lavora un buon pallone e lo offre all’accorrente Castrovilli che batte Handanovic di sinistro. Al 65’ la Fiorentina torna in vantaggio sempre per merito di Ribery che lancia Chiesa e batte ancora Handanovic in uscita per il 3-2. Poi Iachini richiama in panchina proprio Chiesa e Ribery e la Fiorentina sparisce dal campo. Vlahovic fallisce il colpo del 2-4 nell’ultima azione con Ribery in campo e l’Inter, con Vidal e Nainggolan, recupera. All’87 è Romelu Lukaku a trovare il gol del 3-3 con un tocco ravvicinato su assist di Hakimi, poi è un altro neoentrato, Alexis Sanchez, a servire D’Ambrosio che segna di testa scavalcando Vlahovic. Finisce 4-3 una partita rocambolesca che la Fiorentina ha gettato al vento nel finale.

L’allenatore

Rammaricato Beppe Iachini a fine gara. “Oggi siamo scesi in campo con la mentalità giusta ed abbiamo avuto tante occasioni, purtroppo non concretizzate. L’Inter è una squadra cinica, se commetti qualche sbavatura ti punisce sempre. Nella ripresa abbiamo ribaltato il risultato ma anche in questo caso non siamo riusciti a chiudere la partita. Con grande rammarico abbiamo perso la partita a causa di qualche ingenuità di troppo. Peccato, dispiace per i ragazzi. Almeno il pareggio ci poteva stare per come abbiamo giocato. Bonaventura – spiega i cambi Iachini – è arrivato qua praticamente senza preparazione, abbiamo forzato il suo utilizzo. Oggi era molto stanco e nel secondo tempo lo abbiamo sostituito. Per quanto riguarda Chiesa, il ragazzo ha chiesto il cambio a causa di un problema muscolare. Anche Ribery aveva corso tanto e mancavano soltanto 5 minuti alla fine del match. Era molto stanco ed affaticato, mi sembrava normale cambiare qualcosa. Abbiamo tre attaccanti tutti molto giovani. Dobbiamo valutare di volta in volta lo sviluppo della partita. Dobbiamo mettere in preventivo di sbagliare qualcosa davanti a causa dell’inesperienza. Purtroppo a volte siamo acerbi in fase offensiva, da loro ci aspettiamo una crescita veloce se vogliamo vincere le partite”.

L’Orchestra della Toscana riparte da 20 Intermezzi

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Intermezzi“: si chiamano così, in musica, quelle composizioni che vengono suonate tra un atto e il successivo della stessa opera. E così – “Intermezzi”, appunto – l’Orchestra della Toscana ha scelto di intitolare il suo ciclo di concerti autunnali. Non una vera e propria stagione, ma il segnale della volontà di ripartire con la consueta proposta di qualità.

Venti serate in totale, tra concerti sinfonici (sedici in tutto), ai quali si aggiungono il concerto di Richard Galliano (il 5 novembre al Mandela Forum), lo spettacolo di Alessandro Riccio “Ti racconto Don Giovanni” (26 e 27 novembre) e “Il pupazzo di neve”, appuntamento per i più piccoli del 19 dicembre, a metà tra cartone animato e esibizione dal vivo.

I primi Intermezzi dell’Ort, l’Orchestra della Toscana

Il sipario al Teatro Verdi (la cui capienza stimata, a fronte del distanziamento, è di 500 posti) si alza il 29 e 30 settembre con Daniele Rustioni e Francesco Piemontesi (per quello che sarebbe stato l’ultimo concerto della passata stagione) e prosegue poi il 7 e 8 ottobre con Nuno Côrte-Real e Ana Quintans.

E ancora, Michele Campanella il 21 e 22 ottobre, cui seguirà John Axelrod (il 29 e 30 ottobre) che dirigerà il Triplo concerto per pianoforte, violino e violoncello di Beethoven. Il 19 e 20 novembre sarà la volta del direttore onorario dell’ORT James Conlon con due diverse proposte dal repertorio mozartiano. Valentin Uryupin e Alexandra Conunova saranno protagonisti l’11 e 12 dicembre prima del Concerto di Natale (il 23 e 24) che quest’anno vedrà sul podio Beatrice Venezi.

Inter Fiorentina in tv: Sky o Dazn?

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Sarà a San Siro contro l’Inter, sabato 26 settembre, la seconda partita di campionato della Fiorentina. Una partita da non perdere quella in programma alle ore 20.45 tra Inter e Fiorentina: ma dove vederla in tv, su Sky o Dazn?

Dove vedere Inter Fiorentina in tv: sky o dazn?

La partita tra Inter Fiorentina sarà trasmessa su Dazn, il servizio di video streaming online dedicato agli eventi sportivi. Dazn è accessibile su smart tv, computer, tablet e smartphone, oltre che console per videogiochi e praticamente tutti i dispositivi in grado di trasmettere.Gli abbonati Sky però non disperino. Grazie all’accordo tra Sky e Dazn, anche i clienti del servizio di pay tv satellitare possono vedere le partite trasmesse su Dazn. Gli abbonati a Sky Q, My Sky HD o Sky HD possono infatti attivare il canale satellitare Dazn 1 che andrà ad aggiungersi alla loro offerta. Maggiori informazioni sul sito di Sky.

Inter Fiorentina in streaming

Inter Fiorentina non sarà invece trasmessa su SkyGo, l’app di streaming di Sky per pc, tablet e smartphone, né su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento. La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Inter Fiorentina in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Inter Fiorentina in chiaro.

Cosa fare a Firenze nel weekend: gli eventi del 26 e 27 settembre

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Riparte la stagione dei mercatini e delle fiere (ma sempre con mascherina e distanza di sicurezza), mentre molti musei vivono un weekend speciale con aperture serali a 1 euro e visite guidate gratis: per non perdere i migliori eventi in programma abbiamo stilato una guida su cosa fare a Firenze tra sabato 26 e domenica 27 settembre 2020.

Le previsioni meteo per il fine settimana sono un po’ altalenanti (e incerte), ma non mancano le iniziative al coperto dove andare in caso di pioggia. Ecco i nostri consigli.

Musei di Firenze a 1 euro, gli eventi per le giornate europee del patrimonio (26 e 27 settembre)

Sabato 26 e domenica 27 settembre, anche nei musei di Firenze e della Toscana si svolgono le Giornate europee del patrimonio (Gep) con aperture serali a 1 euro, eventi, visite guidate gratuite ed incontri, ecco cosa fare. A Firenze segnaliamo sabato sera l’apertura delle Cappelle Medicee e del Museo di San Marco a 1 euro e le visite guidate all’Opificio delle Pietre Dure (su prenotazione).

E poi tour guidati gratuiti nella Biblioteca Nazionale, alla Riccardiana e a quella Marucelliana, oltre a visite alla scoperta del patrimonio verde del giardino della Villa medicea di Castello. Nel nostro articolo il dettaglio degli eventi delle Giornate europee del patrimonio 2020 a Firenze e in Toscana.

Sempre sul fronte dei musei a Fiesole domenica 27 settembre si festeggia la giornata degli etruschi che prevede un programma di iniziative gratuite ma su prenotazione: passeggiate guidate all’alba e al tramonto, visite guidate nel museo archeologico, laboratori di argilla e incisione per bambini. Programma e contatti per le prenotazioni sul sito dei Musei di Fiesole.

Gli eventi alla Manifattura Tabacchi di Firenze: Happening!

Ha preso il via Happening!, il primo festival di arti performative prodotto da NAM – Not A Museum, la piattaforma d’arte contemporanea della Manifattura Tabacchi di Firenze. L’evento, in programma fino al 4 ottobre, è a cura dell’artista multidisciplinare e regista Letizia Renzini.

Tra gli eventi di questo weekend il primo spettacolo italiano dell’artista e compositrice newyorkese Jessie Marino: domenica 27 settembre alle ore 20.00 la performance che coinvolge l’installazione Cheek By Jowl. Qui il programma completo di mostre e installazioni.

La Rondine di Puccini al Teatro del Maggio musicale fiorentino

Corri la Vita 2020 (in versione “personal”)

Domenica 27 settembre è il giorno di Corri la Vita, che per l’edizione 2020 lascia il tradizionale format della corsa collettiva per trasformarsi in un’occasione di sport individuale. Da mattina a sera dirette social e ognuno potrà fare movimento dove più gli piace. Confermata invece la parte culturale con visite e musei gratis a Firenze e dintorni per chi si presenterà con la maglia di Corri la Vita in oltre 50 luoghi d’arte (ma su prenotazione): qui i dettagli su Corri la Vita 2020.

Shopping, cosa fare: Fiera di Scandicci e i mercatini di Firenze (26 e 27 settembre)

A Firenze riparte alla grande la stagione dei mercatini, con tanti eventi in città e nei dintorni tra sabato 26 e domenica 27 settembre. Questo è il primo weekend della Fiera di Scandicci (che per l’edizione 2020 inizia prima e dura più a lungo), 300 espositori e ingresso gratuito negli stand ma con mascherina obbligatoria e contingentamento degli ingressi. Qui programma e mappa di Scandicci Fiera 2020.

Per gli amanti del vintage 3 eventi da non perdere a Firenze: sabato 26 e domenica 27 settembre torna il Visarno Market, nell’ippodromo delle Cascine dalle 11.00 alle 23.00 con ingresso libero per scoprire le tante proposte dall’abbigliamento all’arredamento fino ai vinili rari e da collezione, senza dimenticare l’area food e i laboratori per bambini; in centro nuovo appuntamento in piazza dei Ciompi con il mercatino di fumetti e dischi (anche per vendere e scambiare i propri) che mette in mostra inoltre accessori e vestiti vintage (sabato e domenica dalle 9.00 alle 19.30); in Oltrarno il caffè letterario del vecchio Conventino di via Giano della Bella organizza domenica 27 settembre, dalle 12.00 alle 20.00, Only usato, un mercatino di seconda mano anche con sfilate vintage, dj set e tagli di capelli express. Ingresso libero.

In Oltrarno, come ogni quarta domenica del mese, il 27 settembre da mattina a sera si svolge la Fiera di Santo Spirito con banchi di artigianato, fiori, alimenti di qualità, bigiotteria e abbigliamento. Sabato 26 settembre nel rione di San Lorenzo è protagonista di “Florentia rifiorisce” per scoprire le botteghe del quartiere, con omaggi per i visitatori, installazioni, dimostrazioni dal vivo degli artigiani di Firenze e micro-eventi diffusi (la mappa degli eventi al check point in via San Zanobi 122 rosso).

Nei dintorni di Firenze, nel centro storico di Sesto Fiorentino, sabato 26 e domenica 27 segnaliamo infine la prima edizione di Fiorinfiera, mostra mercato di piante e fiori con espositori del settore florovivaistico e aziende agricole provenienti da tutta la Toscana.

La tradizione (rivisitata): il Bacco artigiano 2020

A Firenze quest’anno non arriverà il Carro matto, carico di bottiglie di vino, ma un fiasco gigante: anche la festa del Bacco Artigiano si è ridimensionata per via dell’emergenza Covid. A Rufina, in piazza Umberto I, sabato e domenica si svolge il “Mercatino di Bacco”, mostra di antiquariato, oggettistica e opere di ingegno, mentre la villa di Poggio Reale ospita degustazioni guidate di Chianti Rufina (su prenotazione  [email protected]).

Sabato 26 settembre invece l’evento del Bacco Artigiano a Firenze: dalle 15.30 il corteo della Repubblica fiorentina sfilerà Palagio di Parte Guelfa e attraverserà via Calimala, via Roma e piazza San Giovanni, qui “La Cesta del Bacco”, ossia il grande fiasco con alla base decine di altri fiaschi di vino, sarà benedetta sul sagrato del Duomo, poi la carovana si dirigerà in piazza della Signoria.

Cosa fare di sera a Firenze: Florence Cocktail Week (fino al 27 settembre)

Fino al 27 settembre si tiene l’edizione 2020 della Florence Cocktail Week dedicata al “bere responsabile e di qualità”, valorizzando il territorio. Famosi barman propongono nuove creazioni, rivisitazioni e serate speciali anche con abbinamenti culinari.

Questa “settimana del drink” coinvolge una quarantina di cocktail bar fiorentini con eventi gratuiti e a pagamento. Qui il programma della Florence Cocktail Week 2020.

Cosa fare con i bambini a Firenze: Cirk Fantastik al Tuscany hall (26 settembre)

Il festival di circo contemporaneo Cirk Fantastik 2020, visto il meteo pazzerello del weekend, si sposta al coperto, al Tuscany Hall di Firenze. Data unica il 26 settembre con lo spettacolo “Malamat“” della compagnia Circo El Grito.  Apertura porte ore 19.30 con aperitivo e dj set, inizio spettacolo ore 21.00. Uno show tra musiche, equilibrismi, danze spericolate e costumi d’Oriente. Biglietti 12 euro (prenotazioni al numero 3891824669).

26 settembre cosa fare Firenze bambini
Lo spettacolo “Malamat”” della compagnia Circo El Grito questo weekend a Firenze

Festa dello Sport nel Quartiere 5 e inaugurazione del centro Gav a Firenze sud

Cosa fare con i bambini a Firenze, nel weekend del 26 e 27 settembre? Al Palamattioli di via Benedetto Dei (zona Novoli) nelle due giornate si svolge la Festa dello Sport del Quartiere 5 (ore 16.00 – 19.00) per far provare ai più piccoli in tutta sicurezza le discipline sportive più diverse.

Eventi e iniziative per bambini, ragazzi e adulti invece a Firenze Sud, dove sabato 26 settembre si inaugura il nuovo Centro giovani Gav (via Gran Bretagna, zona Gavinana) con stand per provare le arti marziali, yoga, danza classica, ginnastica posturale e tango oltre a laboratori per bambini. Informazioni sul sito del Centro Gav.

Giornate europee del patrimonio 2020: musei a 1 euro a Firenze e in Toscana

Eventi culturali, visite guidate gratis e aperture serali dei musei a 1 euro per riscoprire le ricchezze del territorio: anche a Firenze e in Toscana sabato 26 e domenica 27 settembre si svolgono le Gep 2020 – Giornate europee del patrimonio, promosse come ogni anno dal Mibact, il Ministero per i Beni e le attività culturali. Così le Cappelle Medicee e il Museo di San Marco di Firenze nel weekend spalancheranno le porte anche di sera, a Pisa riapre i battenti per l’occasione Palazzo Reale, mentre a Calci vengono organizzate visite alle certosa e a Lucca sono visitabili al calar del sole due musei nazionali.

Poi sono previsti tanti eventi, come visite guidate, aperture straordinarie degli archivi di Stato presenti nelle varie città toscane, concerti e incontri. Ecco quindi una guida pratica ai migliori appuntamenti in programma a Firenze e in Toscana per le giornate europee del patrimonio 2020.

Musei a 1 euro per le Giornate europee del patrimonio 2020: Firenze, Prato, Pisa e Lucca

Non gratis ma quasi: la sera di sabato 26 settembre 2020, in Toscana una decina di musei e luoghi di cultura, da Firenze a Pisa passando per Lucca e Prato, sono visitabili anche dopo il normale orario di apertura, al prezzo simbolico di 1 euro. Attenzione però, questo biglietto super ridotto scatta solo la sera, nel resto della giornata la tariffa di entrata è quella consueta.  In molti casi è poi obbligatoria la prenotazione.

Ecco l’elenco dei musei a 1 euro in Toscana, la sera del 26 settembre per le Gep 2020, con specificata la fascia oraria:

  1. Cappelle Medicee, Firenze – 1 euro dalle 19.30 alle 22.30
  2. Museo di San Marco, Firenze – 1 euro dalle 19.00 alle 22.00
  3. Opificio delle Pietre dure di Firenze – 1 euro, visite guidate dalle 19.00 alle 23.00
    (prenotazione online)
  4. Villa Medicea di Cerreto Guidi – gratis dalle 19.00 alle 22.00
    iniziative per famiglie, (prenotazione obbligatoria  0571 55671 [email protected])
  5. Tumulo di Montefortini (Carmignano, Prato) – gratis dalle 20.00 alle 23.00, anche per la giornata degli Etruschi 2020
    (prenotazione obbligatoria 055 81718124)
  6. Palazzo Reale, Pisa – 1 euro per le visite a turni alle ore 20.00, 21.00 e 22.00
    (prenotazione obbligatoria 050 926573)
  7. Certosa di Calci (Pisa) – 1 euro dalle 19.30 alle 21.00 con visite guidate
    (prenotazione obbligatoria 050 938430)
  8. Museo di Villa Guinigi, Lucca – 1 euro dalle 19.30 alle 22.30
    (prenotazione obbligatoria 0583 496033)
  9. Museo di Palazzo Mansi, Lucca – 1 euro dalle 19.30 alle 22.30
    (entrata senza prenotazione a piccoli gruppi)
  10. Museo civico archeologico di Camaiore (Lucca) – 3 euro dalle 17.00 alle 21.00
    (prenotazione obbligatoria [email protected])
  11. Basilica di San Francesco, Arezzo – 1 euro dalle 20.00 alle 23.00 con visite guidate alla Cappella Bacci
    (prenotazione obbligatoria 0575 20059)
  12. Museo archeologico Arezzo – 1 euro con visite guidate alle 20.15 e 21.30
    (prenotazione obbligatoria 0575-21421 [email protected])

NOTA: nella versione precedente dell’articolo era stata indicata erroneamente anche la Galleria dell’Accademia di Firenze, per un’inesattezza riportata sul sito ufficiale del Mibact per le GEP 2020. Ce ne scusiamo con i lettori.

Gli eventi a Firenze per le Giornate europee del patrimonio 2020

Oltre alle aperture serali dei musei a 1 euro, in occasione delle Giornate europee del patrimonio 2020 sono in programma anche eventi, tour guidati e incontri, come succede a Firenze. Apertura straordinaria, domenica 27 settembre in occasione delle Gep 2020, del Museo archeologico di Firenze, dalle 9.00 alle 13.00, con la normale tariffa di ingresso che comprende però le visite guidate al giardino dove sono conservate alcune ricostruzioni di monumenti etruschi.

A Firenze, in occasione delle Giornate europee del patrimonio 2020 non aprono i battenti solo i musei ma anche le biblioteche storiche. La Biblioteca nazionale propone due percorsi di visita gratuiti dedicati a uno dei suoi nuclei documentari più importanti, la Biblioteca Palatina dei Granduchi di Toscana (sabato 26 alle 16.15, 16.45, 17.30, 18.00 e domenica alle 10.15, 10.45, 11.30 e 12.00, solo con prenotazione online). Durante la mattinata di sabato 26 settembre, la Biblioteca Riccardiana organizza visite alle sale monumentali (sabato 26 ore 10.30, 11.15, 12.00, 12.45 con prenotazione obbligatoria alla mail [email protected]), mentre nel pomeriggio la Marucelliana organizza tour per vedere la mostra “Un metodo per la ricerca. Anna Forlani Tempesti e i disegni della Biblioteca Marucelliana di Firenze” (ore 15.00 – 19.00, prenotazione obbligatoria allo 0552722200).

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Il giardino della Villa medicea di Castello (Firenze)

Previsti inoltre tour in verde nei parchi storici delle ville medicee presenti nei dintorni di Firenze: succede sabato 26 settembre nel giardino della Villa di Castello, dove Paolo Galeotti, responsabile delle piante e della collezione di agrumi in vaso, accompagnerà visitatori alla scoperte delle principali specie di questo “Louvre degli agrumi” (gratis sabato alle ore 10.00 e 12.00, per un massimo di 20 persone a turno, senza prenotazione).

Infine a Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, le Giornate europee del patrimonio 2020 permettono di visitare il Museo delle Officine Galileo con 400 strumenti prodotti tra la fine dell’Ottocento e la metà nel Novecento, sempre accompagnati da guide (ore 10.00 e 11.00 sabato 26 settembre con prenotazione obbligatoria [email protected]).

Tutti gli eventi delle Gep 2020

L’elenco dettagliato di tutti gli eventi a Firenze e in Toscana per le Giornate europee del patrimonio, in programma il 26 e 27 settembre 2020, è pubblicato sul sito del Mibact.