mercoledì, 14 Maggio 2025
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A Firenze le ”Riflessioni su Dante” di Tannaz Lahiji

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Un giardino persiano e  la maschera del Sommo poeta che “diaologa” con un’opera contemporanea  in Palazzo Vecchio, un busto di ghiaccio davanti alla Casa di Dante,  opere “infernali” in Palazzo Bastogi e infine un grande vortice d’acqua (scultoreo) nel Mercato centrale di San Lorenzo. Da fine marzo 4 luoghi di Firenze ospitano il progetto itinerante “Riflessioni su Dante” di Tannaz Lahiji, artista persiana da oltre un decennio in città.

Lahiji, nota per le sue performance di body painting e installazioni di arte contemporanea, è anche docente della LABA – Libera Accademia di Belle Arti – e collaboratrice della New York University. Ecco cosa si potrà vedere.

Il giardino persiano di Palazzo Vecchio

Nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, dal 20 marzo al 9 aprile, prende posto “Pardis”, termine che nella tradizione persiana indica il giardino davanti alle abitazioni, spesso realizzato come un’oasi in mezzo al deserto.

In questa installazione l’artista, attingendo ai suoi ricordi, ricrea questo spazio verde che richiama le atmosfere del Paradiso dantesco: la sala d’Arme è completamente rivestita di una pavimentazione pittorica, con al centro la costruzione della fontana tipica del Pardis. Tutto intorno un sistema di videoproiezioni che permette al visitatore di immergersi nelle atmosfere persiane.

“Riflessioni su Dante” di Tannaz Lahiji nella Sala di Priori

Alcuni indizi d’acqua conducono poi al piano superiore di Palazzo Vecchio, nella Sala dei Priori, dove è esposta una preziosa composizione dantesca: la Maschera di Dante accostata a un volume quattrocentesco dellaDivina Commedia e a un’opera di  Tannaz Lahiji, che – come succede in Palazzo Bastogi – si carica di significati diversi a seconda della differente illuminazione cromatica. Anche in questo caso l’esposizione va dal 20 marzo al 9 aprile.

Mostra Tannaz Lahiji Riflessioni Dante Palazzo Vecchio

L’Inferno in Palazzo Bastogi

Dal 25 marzo al 10 aprile, Palazzo Bastogi ospita la re-interpretazione cromatica di alcune opere di Tannaz Lahiji alla luce di alcuni versi dell’Inferno dantesco, come l’amore tra Paolo e Francesca e quello per la conoscenza di Ulisse. Le tele dell’artista cambiano grazie all’illuminazione, tra toni freddi, luci calde e illuminazione naturale.

Un busto di ghiaccio nella Casa di Dante

Dal 27 marzo al 15 aprile all’esterno del Museo Casa di Dante verrà esposto, ogni giorno, un busto in ghiaccio che si scioglierà con il progredire delle ore. Come Dante pone Lucifero nel profondo dell’Inferno, infilato nel ghiaccio, per costringerlo all’eterna dannazione, così Tannaz Lahiji incastona Dante nello stesso elemento, ma al fine di condurre il poeta all’eterna lode.

Il vortice al Mercato Centrale

Nella “casa dei golosi”, il Mercato centrale di San Lorenzo, dal 30 marzo sarà visibile il “Vortice di Ulisse”, una grande scultura che rappresenta un vortice d’acqua, interpretazione della solennità del mare che sovrasta Ulisse nel Canto XXVI dell’Inferno, punito per aver seguito la sua ambizione di conoscenza senza preoccuparsi dei principi divini e superando le colonne d’Ercole.

Elisa in concerto a Firenze: verso un nuovo sold out

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I biglietti sono andati a ruba in poco tempo. Dopo il doppio appuntamento del 18 e 19 marzo (la seconda tappa del tour 2019 “Diari aperti”), Elisa tornerà in concerto al Teatro Verdi di Firenze anche a maggio con altre due date, sabato 11 e domenica 12 (sempre alle ore 21.00) e rimangono a disposizione pochi posti.

La cantautrice di Monfalcone durante la tournèe, che tocca 50 città italiane, propone una scaletta incentrata sui brani del suo ultimo album in studio “Diari aperti”, ma porta sul palco anche i grandi successi di 20 anni di carriera dagli inizi (come “Heaven out of hell”) fino alle canzoni in italiano (“Luce” e “Gli ostacoli del cuore”, solo per fare qualche esempio). Non mancano le sorprese come un medley che mette insieme 4 hit in inglese (Broken, Labyrinth, Cure me, No hero) e una cover di “Sound of silence” di Simon & Garfunkel.

Elisa, il concerto a Firenze e la scaletta completa

Nelle prime date del tour, il concerto si è aperto con 4 canzoni dell’ultimo album (“Come fosse adesso”, “Promettimi”, “Anche fragile”, “Tua per sempre”) per poi passare a successi come “Eppure sentire”, “Heaven out of hell”, “Luce”, “7 times”. La prima sorpresa arriva a metà dell’esibizione con la cover di “Sound of silence”, seguita dalle nuove canzoni dell’artista: “Quelli che restano”, brano che nell’ultimo album ha visto il duetto con Francesco De Gregori e “Se piovesse il tuo nome”. E poi ancora “L’anima vola”, “Stay”, “Rainbow”, “A prayer”, “Vivere tutte le vite”, “L’estate è già fuori”, il medley “Broken – Labyrinth – Cure me – No hero”, “Together”, “Tutta un’altra storia”, “Gli ostacoli del cuore” e infine “A modo tuo”.

Elisa Firenze concerto scaletta

I biglietti

In corso la prevendita per le  date di maggio al Teatro Verdi, anche se molti settori sono già andati esauriti: sul sito di Ticketone sono disponibili biglietti per il concerto dell’12 maggio (solo secondo settore, 63 euro).

Il patto per la bistecca alla fiorentina

Un nuovo passo per la bistecca alla fiorentina: adesso arriva anche un “patto” tra 3 istituzioni per sostenere la candidatura di questa pietanza tradizionale a patrimonio Unesco. Comune di Firenze, Regione Toscana e Accademia della Fiorentina hanno siglato un accordo per supportare il percorso che un domani potrebbe vedere la “tradizione e cultura gastronomica della bistecca alla fiorentina” nella lista dei patrimoni immateriali dell’Unesco, che già include specialità culinarie italiane, come la pizza napoletana.

La giunta comunale di Firenze ha dato il suo ok all’intesa. “Questo percorso – spiega l’assessore comunale allo Sviluppo Economico Cecilia del Re – sarà portato avanti dal comitato coordinato dall’Accademia della Fiorentina e sarà supportato dal Comune di Firenze e dalla Regione Toscana”.

Cosa prevede l’accordo

La Regione Toscana curerà i rapporti con i ministeri competenti e con la filiera agricola e agroalimentare toscana, per sollecitare iniziative a supporto del processo di candidatura, mentre il Comune di Firenze attiverà i propri canali di comunicazione per coinvolgere la comunità locale. L’Accademia della Fiorentina, presieduta da Andrea Giuntini e nata nel 1991 su iniziativa dell’Associazione fiorentina Macellai, oltre a coordinare il comitato promotore, elaborerà la piattaforma per la procedura di riconoscimento e promuoverà iniziative e incontri divulgativi sul tema.

“Crediamo che sia importante sostenere questa iniziativa – commenta l’assessore della Regione Toscana all’agricoltura, Marco Remaschi  – perché la bistecca alla fiorentina è una delle più significative testimonianze dell’immenso patrimonio agroalimentare toscano fatto da prodotti unici, ottenuti grazie alle tradizioni e ai saperi millenari dei nostri agricoltori che con la loro fatica hanno reso la Toscana quello che è oggi, con i suoi paesaggi e con le sue eccellenze”. Nei mesi scorsi, in occasione dell’assemblea dell’Accademia della Fiorentina, il sindaco Dario Nardella aveva lanciato l’idea di candidare la bistecca alla fiorentina a patrimonio dell’Unesco.

Bistecca alla fiorentina patrimonio Unesco, qual è l’iter

Per diventare un patrimonio Unesco, lo Stato dovrà presentare il dossier di candidatura, con firma finale del ministero competente. In particolare, il documento dovrà dimostrare il ruolo del “bene immateriale” come patrimonio culturale del territorio di riferimento; contribuire a garantire visibilità e consapevolezza del significato del patrimonio culturale immateriale e incoraggiare il dialogo, riflettere la diversità culturale in tutto il mondo e testimoniare la creatività umana.

La candidatura deve prevedere la più ampia partecipazione possibile della comunità e dimostrare lo sviluppo di misure di salvaguardia per proteggere e promuovere la bistecca alla fiorentina: dall’organizzazione di eventi dedicati e corsi di preparazione, alle misure di identificazione, documentazione e ricerca e valorizzazione.

Meteo: a Firenze dopo la pioggia arriva il vento forte

La perturbazione che ha interessato nelle ultime ore la Toscana con piogge sparse lascerà spazio martedì 19 marzo a nuvole e schiarite, ma con forti raffiche di Grecale nell’area di Firenze, Prato, Pistoia, Valdarno, Valdera e Mugello.

A dirlo il nuovo bollettino del centro funzionale regionale. La protezione civile della Regione ha quindi emesso un’allerta gialla per vento forte dalla mezzanotte del 19 marzo per queste zone e che riguarda, oltre Firenze, anche i Comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa. L’allerta continuerà fino alla mezzanotte di mercoledì 20 marzo.

Vento forte a Firenze, i consigli

Sul sito della Regione Toscana si trovano nel dettaglio le norme di comportamento da tenere in caso di forti raffiche di tempo, come ad esempio evitare le aree verdi e le strade alberate, per la possibile caduta di rami; guidare con prudenza; fissare tutti quegli oggetti che all’esterno di casa e del luogo di lavoro possono cadere a terra per effetto delle raffiche.

‘Avanti Firenze’ per Nardella, ecco la lista

Si chiama Avanti Firenze ed è la prima lista politica presentata a sostegno della candidatura di Dario Nardella per un secondo mandato a sindaco di Firenze. Promotori dell’iniziativa sono il senatore Riccardo Nencini, socialista, e il deputato Gabriele Toccafondi di Civica popolare, ex segretario di Forza Italia a Firenze. Otto i candidati annunciati al momento, in corsa per un posto in consiglio comunale o nei consigli di Quartiere. Il capolista sarà Marco Semplici, consigliere della Città Metropolitana.

”Sì alle grande opere per una Firenze protagonista”

Simbolo su sfondo viola, con giglio rosso e tre frecce gialle a indicare la direzione di Avanti Firenze, nel cui logo campeggia anche la definizione “moderati e riformisti”. L’obiettivo, ha spiegato Nencini, è far sì che Firenze sia “protagonista nel mondo” anche grazie a una lista che, ha aggiunto Toccafondi, “dice sì a tutte le opere che servono a far crescere Firenze, a cominciare dalla nuova pista di Peretola”, oltre al completamento della tramvia e dell’alta velocità.

”Più agenti, più sicurezza”

Altro tema centrale, quello della sicurezza che, per Toccafondi, “esiste ma non lo si affronta urlando e sbraitando ma con azioni concrete”. C’è la necessità “di avere più agenti per la sicurezza” e, tra le proposte, viene avanzata l’idea di “istituire la polizia turistica in grado di vigilare e sorvegliare” chi non rispetta le regole, finanziata attraverso l’imposta di soggiorno, come ha suggerito il capolista Semplici.

Avanti Firenze, la lista

In lista, oltre a Marco Semplici, ci sono Paolo Marcone, consigliere uscente del quartiere 1, socio Lidu (Lega italiana diritti dell’uomo), di Ipa e di ‘Firenze Armonia’; l’avvocato Michele Strammiello presidente dell’Udai (Unione degli Avvocati Italiani) sezione di Firenze, e tra i fondatori del Movimento Consumatori Firenze; Francesco Berti, imprenditore, da sempre impegnato nel mondo del volontariato; Simone Bartoli, imprenditore attivo nel mondo dello sport, socio Enpa (Ente nazionale protezione animali); Alessandro Augier (è fra i soci fondatori del Convention Bureau di Firenze, ex direttore del Grand Hotel Principe di Piemonte e del Grand Hotel Minerva di Firenze ed ex arbitro di calcio); Claudio Pennatini (presidente della Italiana Servizi spA, azienda nata da oltre 20 anni fa che si occupa di facility management con 1.100 addetti dislocati in 150 cantieri operativi); Teresa Madeo (docente, collaboratrice ds dell’Iis Cellini, Coordinatrice Scuola Polo per l’Inclusione Firenze, collaboratrice dell’con Ufficio scolastico regionale Toscana su progetti nazionali come alternanza scuola lavoro, alternanza scuola lavoro e disabilità, percorsi istruzione formazione, Its) a Paolo Gambaro (fondatore del gruppo Facebook ‘W la nuova pista di Peretola’).

Itis Meucci, sarà costruita una nuova scuola

A Soffiano sarà costruito un nuovo polo che riunirà i due istituti superiori della zona, l’Itis Meucci e l’Isis Galilei Galilei, creando così il più grande plesso scolastico del Comune di Firenze. È quanto ha annunciato il sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella per le due realtà che negli ultimi anni hanno registrato un aumento consistente delle iscrizioni.

Il crollo del controsoffitto

L’idea della nuova costruzione è emersa durante l’assemblea con i genitori e gli studenti venerdì 15 marzo e nel corso di un incontro a Palazzo Medici Riccardi: in entrambi gli appuntamenti è stato fatto il punto della situazione dopo che, domenica 17 marzo, a scuola chiusa, il controsoffitto degli spogliatoi della palestra dell’istituto Meucci è crollato. “Vogliamo andare fino in fondo per accertare le responsabilità di quanto successo”, ha spiegato il sindaco Nardella.

La nuova scuola e i tempi di costruzione

Per quanto riguardo il futuro polo scolastico “Ci siamo impegnati a trovare le risorse economiche – ha precisato il primo cittadino – la Città metropolitana accenderà un mutuo per realizzare le due nuove scuole del Meucci e del Galilei”. La progettazione è prevista già entro il 2019, mentre il bando di gara dovrebbe arrivare nel 2020: in concreto il nuovo complesso si estenderà su 20mila metri quadrati, con oltre cento aule e con impianti geotermici e fotovoltaici per il risparmio energetico. Tra le ipotesi sui luoghi figurano anche i terreni alle spalle dell’attuale scuola per i quali il Consiglio comunale dovrà approvare una variante urbanistica.

Secondo le prime ipotesi, durante i cantieri sarà costruito un edificio temporaneo per consentire agli studenti di continuare ad andare a scuola mentre il “vecchio” Meucci sarà demolito.

Chi era Lorenzo Orsetti, ucciso dall’Isis in Siria

Lorenzo Orsetti,  classe 1986, fiorentino, sarebbe stato ucciso dall’Isis in Siria a Baghuz, roccaforte del Califfato nella parte orientale del paese al confine con l’Iraq. Le fotografie di un cadavere, oltre che della tessera sanitaria e della carta di credito di Orsetti sono state pubblicate su Telegram dai jihadisti, che hanno rivendicato l’uccisione di “un crociato italiano”. La notizia è riportata anche dal sito Usa di monitoraggio del jihadismo, Site Intelligence Group.

Il giovane fiorentino, nome di battaglia “Tekoser”, combatteva a fianco delle milizie curde dell’YPG (Unità di protezione popolare) e secondo le prime notizie sarebbe stato vittima, insieme al suo battaglione, di un’imboscata in cui sono rimaste uccise in tutto 5 persone.

Lorenzo Orsetti, l’Ypg e la Siria

Un passato nel mondo della ristorazione come cuoco e sommelier, Orsetti negli ultimi anni si era avvicinato alla causa curda e da un anno e mezzo era impegnato nelle operazioni militari contro gli ultimi combattenti dell’Isis asserragliati a Baghouz. “A quanto pare diverse case-trincee-tunnel sono rimaste. Non me lo faccio dire due volte, se tutto va bene domani riparto”, si legge nell’ultimo post pubblicato dal giovane su Facebook lo scorso 12 marzo.

Lorenzo Orsetti

Nelle settimane scorse in un’intervista a Radio Ondarossa, con voce stanca, Orsetti faceva il punto della situazione, parlando anche degli ideali a cui si era avvicinato in Rojava, il kurdistan siriano.  “Qui – raccontava nell’intervista Orsetti – stiamo cercando di fare un progetto diverso, c’è un esperimento bello di rispetto della diversità, per mettere tutti i popoli in accordo tra loro, curdi assiri, azidi, armeni. Un progetto bello che potrebbe essere fonte di ispirazione per tutto il mondo”.

“Noi continuiamo a sperarci e a crederci – continuava – non siamo una superpotenza, siamo combattenti rivoluzionari, non siamo un esercito di soldati regolari. Sarebbe terribile vedere un’altra volta il mondo girarsi dall’altra parte e fare finta di niente mentre civili e bambini muoiono nel peggior modo, perché io ho visti i cadaveri carbonizzati sotto gli air strike”.

L’audio dell’intervista a Radio Ondarossa

Sondaggi elezioni Firenze 2019: per Swg Nardella sopra il 50%

Dario Nardella tra il 52 e il 56%. È quanto emerge da un sondaggio realizzato da Swg sulle intenzioni di voto in vista delle elezioni comunali di maggio e pubblicato oggi dal quotidiano “La Nazione”.

Elezioni Firenze sondaggio swg. Dario Nardella

Secondo la ricerca il primo cittadino uscente verrebbe quindi riconfermato al primo turno, superando il 50% dei consensi.

Elezioni Firenze sondaggio swg. Ubaldo Bocci

Il centrodestra con Ubaldo Bocci, candidato ancora non ufficiale della coalizione, si attesterebbe tra il 26 e il 30%.

Elezioni Firenze sondaggio swg

Il Movimento 5 stelle si fermerebbe a una forbice compresa tra 8 e il 12% con Nicola Cecchi candidato sindaco, uno dei nomi che nei giorni scorsi figurava tra i papabili.

Antonella Bundu, candidata per una coalizione di sinistra che comprende Mdp- Articolo 1, Possibile e Città Aperta, si fermerebbe tra il 3 e il 5%; a seguire Mustafa Watte, della lista Punto e a Capo, tra l’1 e il 3%, Andres Lasso dei Verdi, tra lo 0 e il 2%, Gabriele Giacomelli del Partito Comunista, tra lo 0 e l’1%, Saverio di Giulio di Casapound tra lo 0 e l’1%.

Il sondaggio, si legge sul quotidiano, è stato commissionato e autoprodotto dalla società Swg, le rilevazioni si sono svolte tra l’8 e il 13 marzo su un campione di 700 soggetti maggiorenni residenti a Firenze e con tecnica mista (interviste telefoniche con metodo Cati/Cami e online con metodo Cawi). Sarà presto online sul sito www.sondaggipoliticoelettorali.it

Ora della terra 2019: a Firenze osservazioni del cielo

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Naso all’insù per scrutare la volta celeste. Per una sera e per 60 minuti le luci si spengono, un gesto simbolico contro i cambiamenti climatici che mette insieme cittadini, istituzioni e imprese. Sabato 30 marzo in occasione dell’Ora della terra 2019, a Firenze i principali monumenti resteranno al buio, mentre all’osservatorio di Arcetri si svolgerà una serata speciale con osservazioni della volta celeste e anche una speciale “bolla” che farà vedere ai partecipanti gli effetti dei mutamenti climatici.

Quando spegnere le luci

Come ogni anno l’Earth Hour  scatterà tra le ore 20.30 e le 21.30 del 30 marzo e anche i singoli cittadini possono partecipare alla grande mobilitazione globale promossa dal WWF spegnendo simbolicamente le luci della propria abitazione. A Firenze non saranno illuminati monumenti come Palazzo Vecchio e la Torre di Arnolfo, Ponte Vecchio, l’abbazia di San Miniato al Monte, la statua del David al piazzale Michelangelo, il Duomo, la basilica di Santa Croce, Palazzo Sacrati Strozzi e Palazzo Medici Riccardi.

Ora della terra 2019: a Firenze osservazioni sul colle di Arcetri

In occasione del 30 marzo, a partire dalle ore 19.45, all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri (via del Pian dei Giullari, 16) si svolgeranno osservazioni della volta celeste guidate da astronomi in collaborazione con l’associazione astronomica “Amici di Arcetri”.

Sarà anche possibile “toccare con mano” quali saranno gli effetti dei cambiamenti climatici previsti dagli esperti per l’anno 2030, grazie all’installazione curata da Legambiente e dal Collettivo Pomaio: dentro la “bolla”, una struttura pneumatica che ricrea uno scenario futuribile, saranno simulate le variazioni di temperatura che interesseranno il nostro pianeta nei prossimi 10 anni per effetto dei gas serra.

Per partecipare il 30 marzo

L’ingresso  all’osservatorio sarà organizzato in 3 turni, con accessi alle 19.45, 20.30 e 21.15. E’ obbligatorio prenotare entro il 28 marzo scrivendo una mail a [email protected]. Sul sito ufficiale dell’Earth hour tutti gli eventi in programma per l’Ora della terra 2019.

Sant’Orsola, al via il percorso partecipativo

Incontri, interviste, ma anche camminate e laboratori per capire insieme il futuro dell’ex convento di Sant’Orsola e del rione di San Lorenzo, coinvolgendo cittadini ed esperti. È quanto prevede il progetto di rigenerazione partecipata ideato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, Ordine degli Architetti e coordinamento Santorsolaproject.

“Laboratorio San Lorenzo”, questo il nome dell’iniziativa, vuole costruire in modo partecipato un piano di interventi per la riqualificazione del complesso Sant’Orsola e degli altri spazi pubblici del rione, creare una strategia di recupero e rigenerazione urbana che individui usi e funzioni degli spazi di San Lorenzo coerenti con le caratteristiche e le esigenze del tessuto urbano e sociale, elaborando strategie per aprire fin da subito alcuni spazi al piano terra dell’ex convento per usi temporanei. Previsto anche un evento finale dentro l’ex convento il 21 ottobre, data simbolo perché in questo giorno si celebra proprio Sant’Orsola.

Come si svolge il percorso partecipativo su Sant’Orsola

Sono 4 le fasi in cui si articola il percorso, sostenuto dall’Autorità regionale per la partecipazione e che ha raccolto la manifestazione di interesse della Città Metropolitana: preparazione, coinvolgimento, condivisione e restituzione. La prima fase è scattata con l’incontro di avvio alla Palazzina Reale di piazza Stazione e con l’attivazione del sito dedicato al percorso partecipativo di Sant’Orsola e proseguirà con un focus group che si terrà il prossimo 6 aprile.

Sant'Orsola

Il primo incontro del percorso partecipativo sull’ex convento di Sant’Orsola a Firenze

Nella seconda fase sono in programma 2 camminate di quartiere sempre ad aprile, interviste e focus group, oltre a un incontro pubblico di condivisione degli esiti previsto a Sant’Orsola a giugno. Nella terza fase spazio agli incontri con esperti, Città Metropolitana e Comune, a un punto informativo nel giorno San Lorenzo (10 agosto) nell’omonima piazza e, alla fine di settembre, a un laboratorio interattivo di co-progettazione da tenere sempre all’interno dell’ex convento, con l’approfondimento delle proposte, l’attivazione di tavoli tematici virtuali, focus group con associazioni e istituzioni e l’elaborazione di protocollo e linee guida.

Infine l’ultima fase, con un evento pubblico finale, la diffusione degli esiti del progetto, la firma del protocollo e l’attivazione di un gruppo di monitoraggio. “Lo scopo è contribuire a elevare la cultura della partecipazione tra i vari attori sociali, cittadini, decisori ed esperti – spiega Marzia Magrini, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Firenze – L’intenzione è quella di costruire una strategia ad ampia scala entro cui collocare la potenzialità di intervento sul convento di Sant’Orsola che, nel sistema di mobilità contemporanea, può essere motore di rigenerazione per l’intera area metropolitana”.