domenica, 11 Maggio 2025
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I lavori della tramvia per San Marco in ritardo: le ditte rassicurano

Pronti, via ed è subito polemica. I lavori della tramvia per San Marco, la cosiddetta Variante al centro storico, sono già in ritardo. Il problema è che è passato solo un mese dall’avvio del cantiere e questo ha indispettito e non poco l’assessore alla mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti. Che ha chiesto di recuperare i tempi. E le ditte hanno rassicurato.

I lavori della tramvia di San Marco: a che punto siamo

Sui lavori della linea della tramvia per San Marco siamo alla “fase 0”. E’ in corso il cantiere di viale Milton e sono state esaminate le richieste di ordinanze per le predisposizioni semaforiche e le asfaltature in via Lorenzo Il Magnifico, via Pier Capponi, via Leonardo Da Vinci e via Fra’ Bartolomeo. Da un lato gli interventi di predisposizione degli impianti semaforici saranno eseguiti di giorno, le asfaltature (anche per evitare traffico) di notte.

Nuovo cronoprogramma dei lavori della tramvia per San Marco

Si parte con via Lorenzo Il Magnifico (dal 12 al 29 settembre), a seguire via Pier Capponi (dal 19 settembre al 4 ottobre), via Leonardo Da Vinci (dal 29 settembre al 13 ottobre) e infine via Fra’ Bartolommeo (solo asfaltatura calendarizzata dal 15 ottobre per 5 notti consecutive). I ritardi hanno fatto appunto arrabbiare Palazzo Vecchio: nell’ultima riunione è stato chiesto alle ditte di consegnare entro il 6 settembre il cronoprogramma aggiornato dei lavori della linea Fortezza-San Marco.

Cosa accade da metà settembre

Se non ci sono intoppi i lavori per la tramvia per San Marco prevedono a metà settembre l’avvio del cantiere nel controviale lato centro di viale Lavagnini. Il cantiere interesserà il tratto da via Luca d’Aosta a viale Strozzi e sarà eseguito in due fasi: si inizia sul lato di via Duca d’Aosta fino all’altezza di via Leone X, per poi proseguire sull’altro tratto fino a viale Strozzi.

La nuova linea: le fermate

Appena saranno terminati i lavori si avranno sei fermate: Lavagnini, Poliziano, Parterre, Cavour A, San Marco e Cavour R. Si tratta di uno sviluppo del tracciato della T1, in totale la lunghezza è di 2,5 chilometri. Qui i dettagli sul percorso della nuova linea della tramvia Fortezza-San Marco.

Cosa succede dal 1 settembre 2022 per le regole Covid

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Dalla scuola alle norme per lo smart working fino all’isolamento dei positivi che cambia, il 1 settembre 2022 debuttano nuove regole Covid. Si tratta dell’ulteriore giro di boa per la convivenza con il virus. Le decisioni più impattanti  saranno probabilmente rimandate al nuovo governo, mentre quello uscente si limiterà soltanto a varare provvedimenti strettamente necessari per la gestione ordinaria della situazione in base all’andamento epidemiologico. Vediamo allora cosa succede dal 1 settembre 2022 sul fronte delle regole legate alla pandemia di Covid.

Quarantena e isolamento dei positivi: cosa cambia con le nuove regole a settembre 2022

L’aggiornamento delle regole per la quarantena e l’isolamento dei positivi al Covid si attendeva da tempo e con il mese di settembre 2022 entra in vigore la nuova circolare firmata dal direttore alla prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza il 31 agosto, che cambia le norme accorciando i tempi. Chi risulta positivo a un tampone ufficiale deve restare a casa almeno 5 giorni (finora erano 7) e l’isolamento potrà finire solo quando non si avranno sintoni e con un test negativo ufficiale. Continua a non essere prevista invece la quarantena per i contatti stretti di un positivo, che dovranno però indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni. Per i positivi, se l’infezione dal virus viene rilevata dai tamponi anche dopo 14 giorni, seppur senza sintoni, si potrà concludere l’isolamento. Fino a questo momento il periodo massimo di “quarantena” era fissato invece in 21 giorni.

Cosa succede dal 1 settembre 2022: fine dello “smart working Covid”, le regole per il lavoro a distanza

Un’altra novità, dal 1 settembre 2022, riguarda le regole per lo smart working che non sarà più quello “semplificato” applicato durante l’emergenza Covid. Per i lavoratori privati non sarà più così facile lavorare da casa: serve l’accordo individuale tra l’azienda e il dipendente per attivare il lavoro agile. Il procedimento di comunicazione al Ministero del Lavoro è più semplice rispetto al passato, perché non è necessario inviare anche la copia dell’intesa. Per i lavoratori fragili e per i genitori di figli under 14 (pure della pubblica amministrazione) in queste ore si sta lavorando invece alla proroga dello smart working.

Dal 1 settembre nuove norme Covid per la scuola e la Dad

Ecco cosa succede a scuola: sui banchi addio alle mascherine e alla Dad, con l’arrivo delle nuove regole Covid, proprio a partire dal 1 settembre 2022. Nel caso di positivi in classe, solo gli alunni che hanno contratto il virus dovranno stare in isolamento a casa fino al tampone negativo, per gli altri non scatterà la quarantena e potranno andare a scuola regolarmente. Sarà possibile frequentare le lezioni anche con sintomi lievi, come raffreddore o tosse, ma indossando la mascherina, che rimarrà anche per le persone fragili, più a rischio di sviluppare una forma grave di infezione. Qui le nuove regole Covid per la scuola. Con il nuovo anno scolastico, scompare inoltre l’obbligo vaccinale per i docenti.

Mascherine sui mezzi pubblici: le regole per settembre

Salvo un colpo di mano sulle regole Covid, l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 resta fino al 30 settembre 2022 sui mezzi pubblici di trasporto, come bus, metro, tram, navi e in treno (ma non in aereo dove secondo le norme non è necessario neppure il green pass). La misura infatti era contenuta nel decreto trasporti approvato lo scorso giugno e la scadenza è fissata proprio al termine del mese di settembre. Inoltre le mascherine sono obbligatorie sempre fino al 30 settembre per entrare in ospedali e strutture sanitarie.

E le mascherine sul posto di lavoro

Non cambia nulla sui posti di lavoro, dove adesso non esiste un obbligo esplicito, ma l’azienda può decidere di prevedere l’uso della mascherina per gruppi specifici di dipendenti. Le regole, stabilite dal protocollo Covid per la sicurezza sul lavoro, sono valide ben oltre settembre, fino al 31 ottobre 2022. Nonostante questo, in base all’evoluzione della situazione pandemica, non è escluso che il tavolo tecnico tra i ministeri e le parti sociali si torni a riunire prima della scadenza, per aggiornare le norme.

La quarta dose di vaccino anti-Covid, non c’è obbligo

Dal 1 settembre 2022, non cambiano le regole per la quarta dose di vaccino anti-Covid, che è raccomandata per tutti gli over 60 e i fragili, ma senza un obbligo vaccinale, né la previsione di un green pass, come succede da mesi. Il secondo richiamo booster viene somministrato a chi ha fatto la terza dose (oppure è guarito dal Covid) da almeno 4 mesi. Al momento la campagna di vaccinazione prosegue a rilento, ma un impulso potrebbe arrivare dall’arrivo – previsto a metà settembre – delle versioni “aggiornate” alle varianti Omicron del vaccino anti-Covid.

Cosa cambia dal 1 settembre: le regole Covid in sintesi

Ecco quindi le novità sulla normativa a settembre:

  • Durata dell’isolamento dei positivi ridotto a 5 giorni (se senza sintomi e con tampone negativo). Il periodo massimo di isolamento senza sintomi è di 14 giorni;
  • Fine dello smart working senza accordo individuale;
  • A scuola senza obbligo di mascherina;
  • No alla dad a scuola;
  • Nessuna quarantena per tutta la classe in caso di compagni positivi
  • vaccino aggiornato alle varianti Omicron atteso in Italia a metà settembre

La Fiorentina cade a Udine

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Un brutto passo indietro rispetto a quanto visto contro il Napoli. La Fiorentina esce subisce la prima sconfitta in campionato ad Udine grazie ad un gol di Beto dopo 17 minuti. Vincenzo Italiano ha fatto ancora turno over in vista della gara di sabato al Franchi contro la Juventus ma questo non può essere una scusante. Pochi tiri in porta e poco gioco per una Fiorentina che appare ancora un cantiere aperto.

La partita

Andrea Sottil, allenatore dell’Udinese ha trovato nei nuovi innesti, Bijol e Lovric, giocatori importanti in difesa che non hanno concesso praticamente niente ai viola di Vincenzo Italiano che qualcosa devono rivedere un po’ in tutti i reparti ma, soprattutto in attacco, dove il gol manca ormai da tanti minuti. l’Udinese ha corso davvero pochissimi rischi ed al 17′ è passata in vantaggio grazie alla rete di Beto su assist di Deulofeu che però si appoggia su Venuti. Tante le proteste viola ma per l’arbitro Mariani è tutto regolare. Al 26′ Beto salta Quarta ma non riesce a segnare. La Fiorentina si fa vedere a fine primo tempo con Kouame ma il portiere friulano para. Nel secondo tempo la Fiorentina cerca disperatamente il pareggio ma senza successo. E sabato arriva la Juve.

L’allenatore

Vincenzo Italiano giustifica il massiccio turn over. “Siamo partiti male e sapevamo che sarebbe stata dura perché loro sono bravi a sfruttare gli errori avversari. Ho cambiato tanti giocatori – aggiunge Italiano – perché era necessario fra acciacchi ed altre situazioni. La gara l’abbiamo giocata a testa alta e forse meritavamo di pareggiare”.

Sale l’attesa per Fiorentina-Juventus: i prezzi dei biglietti

Nonostante i prezzi dei biglietti piuttosto alti sale l’attesa per Fiorentina-Juventus: una sfida che per molti tifosi vale il costo del tagliando. La gara, valida per la quinta giornata di serie A 2022/2023, si gioca sabato alle ore 15: lo stadio Artemio Franchi va verso il tutto esaurito e in Curva Fiesole potrebbe essere fatta una coreografia, come da tradizione per gare di questo tipo. Intanto i viola si preparano al match in trasferta contro l’Udinese.

I prezzi dei biglietti delle curve per Fiorentina-Juventus

Per chi vuole assistere alla gara contro i bianconeri una delle scelte più belle è quella delle curve, lì dove il tifo è caldo e il divertimento assicurato. Per la Curva Fiesole e la Ferrovia il prezzo del biglietto per Fiorentina-Juventus è di 30 euro: l’importo sale a 40 se si acquista il sabato della partita, mentre il ridotto è a 17 euro.

Le altre opzioni

Per quanto riguarda i prezzi interi per la partita contro la Juve, in Maratona si va dagli 85 euro del parterre di Maratona coperto ai 55 euro della “semplice” Maratona e ai 40 di quella laterale. La Maratona centrale costa 70 euro, i distinti di Maratona cinque euro in meno. Il prezzo sale se si acquista il biglietto nel match day e in questo caso l’ambito posto del parterre di Maratona coperto costa 95 euro (43 euro il ridotto). Per le tribune il parterre costa 85 euro, il parterre centrale 90, la tribuna esterna 45 e la tribuna laterale 65. Se si vuole avere una visuale ottima la Poltronissima costa 140 euro, la Tribuna d’onore 200 e quella Vip 270. Anche in questo caso i prezzi variano, in alto, per il match day: ad esempio una tribuna laterale costa 75 euro, per un parterre di tribuna centrale servono 100 euro.

I prezzi dei biglietti di Fiorentina-Juventus: focus sul costo dei ridotti

Per gli under 14  ci sono delle tariffe scontate, per cui il prezzo del biglietto per Fiorentina-Juventus è ridotto. La Curva Fiesole, come anticipato, costa 17 euro. Il parterre di maratona coperto 43 euro, la maratona centrale 35 euro. Per quanto riguarda le tribune il parterre laterale costa 30 euro, servono invece 45 euro per un posto centrale. La Tribuna d’Onore ha un costo di 100 euro, quella Vip di 135 euro. A questo sito tutte le informazioni per l’acquisto su Vivaticket.

Scrutatori elezioni 2022, Firenze cerca scrutatori e presidenti di seggio

AAA cercasi 1.200 scrutatori e 300 presidenti di seggio: il Comune di Firenze, in occasione delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, ha lanciato un appello per lo spoglio dei voti per corrispondenza degli italiani residenti all’estero. Da questa tornata elettorale, Firenze, insieme ad altre quattro città italiane, è stata individuata come sede decentrata per lo scrutinio delle schede spedite dai cittadini che vivono fuori dai confini nazionali.

Solo per questa specifica circoscrizione, per fare domanda non è necessaria l’iscrizione all’albo degli scrutatori (come prevista invece per chi presta servizio nei normali seggi sul territorio), ma il requisito essenziale è di far parte delle liste elettorali del Comune di Firenze o degli altri Comuni della Città metropolitana.

Cosa fanno gli scrutatori per la circoscrizione estero e quanto guadagnano

A partire dalle elezioni politiche 2022, lo scrutinio delle schede che arrivano dagli oltre 800mila italiani residenti all’estero è stato decentrato: le operazioni non sono più effettuate solo a Roma, come successo per gli ultimi referendum, ma anche a Firenze, Milano, Bologna e Napoli.

Queste 1.500 persone, tra scrutatori e presidenti di seggio, si aggiungono a quelle già previste per la gestione delle operazioni di voto nelle varie sezioni sul territorio fiorentino e lavoreranno domenica 25 settembre 2022 presso la Fortezza da Basso, fino al termine dello spoglio. Ciascun seggio della circoscrizione estero sarà composto da un presidente e da 4 scrutatori. L’onorario sarà lo stesso corrisposto a chi lavora nelle normali sezioni sul territorio comunale di Firenze: qui l’approfondimento sul compenso per gli scrutatori e i presidenti di seggio per le elezioni politiche 2022. Per i residenti fuori dal territorio comunale non è previsto il rimborso delle spese di viaggio.

Scrutatori per le elezioni politiche 2022: come fare domanda al Comune di Firenze

È possibile presentare domanda online al Comune di Firenze, per fare lo scrutatore o il presidente di seggio nella Circoscrizione estero, entro il 9 settembre 2022. Chi presenterà richiesta dopo questa data sarà tenuto in considerazione soltanto per eventuali sostituzioni o se mancherà all’appello altro personale. Le persone selezionate saranno contattate dal Comune. Sulla rete civica, a questo link, è possibile compilare il form accendendo con Spid, Cns e carta di identità digitale.

Caro bollette a Firenze: luci spente per protesta

Continuano i problemi a Firenze per il caro bollette. I costi sono sempre più alti, i gestori di bar, locali e ristoranti non vogliono pagare le salatissime bollette e manifestano la propria rabbia esponendo alle vetrine il costo delle bollette. Secondo Confcommercio Toscana in regione sarebbero a rischio chiusura entro sei mesi almeno 11mila imprese del terziario. Questo vorrebbe dire perdere 27mila posti di lavoro. Intanto la stessa associazione di categoria lancia in tutta Italia la protesta: spengere per 15 minuti dalle ore 12 i oggi, 31 agosto, le luci in tutte le attività.

Il consiglio di Confcommercio contro la bolletta salata: preferibile fare ricorso

Secondo il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano in questo momento è preferibile fare ricorso perché per gli esercenti di Firenze, in protesta contro il caro bollette, il rischio è diventare subito morosi e questo provocherebbe altre problematiche. Per questo il consiglio è quello di fare ricorso e cercare di ragionare, nonostante l’aumento medio del 300% che sta mettendo in crisi i gestori.

Le proteste a Firenze per il caro bollette

Il Gran Caffè San Marco ha esposto un drappo nero, a lutto. Altri proprietari in città sono infuriati: in vetrina si trovano le differenze dei prezzi delle bollette, in 12 mesi i prezzi sono aumentati in modo esponenziale. Il caro bollette a Firenze sta condizionando tutti e così è difficile andare avanti: proprio al Gran Caffè San Marco sul bancone si trova una bolletta da 22.105.96 euro per luglio 2022, rispetto a 4890.13 euro pagati a luglio 2021. Secondo Cursano “tra aumenti delle bollette, inflazione e calo dei consumi, ci sono tutte le condizioni per un default”.

La Fiorentina ad Udine in cerca della prima vittoria in trasferta

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Una trasferta insidiosa ma alla portata della Fiorentina che ad Udine, mercoledì 31 agosto alòe 18,30 (arbitro Mariani) cerca i primi tre punti in trasferta. Non c’è tempo per pensare al pareggio contro il Napoli e subito si deve pensare al prossimo impegno ed alla gara di sabato (alle 15) allo stadio Artemio Franchi contro la Juventus.

Le probabili formazioni

Difficile capire le possibili scelte di Vincenzo Italiano, abituato a sorprendere tutti. Potrebbe tornare Terracciano in porta e, in difesa, Venuti potrebbe sostituire Dodô, con Milenkovic e Igor al centro e Biraghi a sinistra. Amrabat dovrebbe essere confermato a centrocampo e potrebbe rientrare Duncan ma sono a disposizione Mandragora, Bonaventura e Barak. Davanti Cabral parte in vantaggio su Jovic, con il dubbio Nico Gonzales a destra. In campo potrebbe giocare Kouamè o Saponara per far riposare Sottil.

Dopo la vittoria contro il Monza, l’Udinese dovrebbe confermare Silvestri in porta, difesa a tre con Becao, Nuytinck, Masina. Walace a centrocampo con Pereyra, Makengo e Ebosele. In attacco Deulofeu, Udogie e Beto.

Tornano gli incentivi per l’acquisto di moto e scooter elettrici

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Nuovi incentivi per l’acquisto delle due ruote elettriche. Chi vorrà dotarsi di uno scooter, anche a tre ruote, di una moto di una qualsiasi cilindrata, o di un quadri ciclo, a patto che rientri nella categoria delle elettriche, potrà farlo risparmiando.

Grazie ai 20 milioni messi a disposizione dal Decreto Semplificazioni, chi sceglie di rottamare il vecchio veicolo, e acquistarne uno nuovo, fruirà dell’Ecobonus che garantisce in soldoni un risparmio anche sino al 40%. Il mercato delle moto a emissioni zero vanta una ricca gamma di modelli e soluzioni, come ci illustra InMoto.it, sulle pagine web.

Il valore dell’Ecobonus

A conti fatti il Decreto garantisce un incentivo pari al 40% del prezzo, per una cifra massima di 4mila euro, se si sceglie di sostituire il vecchio mezzo, optando per la rottamazione, con una soluzione elettrica appartenente alla stessa categoria, omologata euro 0, 1, 2 o 3.

L’Ecobonus è a disposizione di chi sceglie di far demolire un veicolo di proprietà, di cui dispone da almeno 12 mesi. Il veicolo può essere intestato anche a un famigliare convivente. Interessante il risparmio anche nel caso in cui l’acquisto di una nuova moto elettrica non sia supportato dalla rottamazione di un vecchio modello. Lo sconto in questo caso ha un valore inferiore, ma è pur sempre cospicuo, con un taglio sul prezzo che si riduce al 30%, per una cifra massima pari a 3mila euro.

Scooter e motocicli sostengono il mercato dell’elettrico

Nel primo semestre 2022, come emerge dai dati diffusi da Confindustria ANCMA, l’associazione di categoria che riunisce tutte le principali aziende italiane produttrici di moto e scooter, il mercato delle due ruote a trazione elettrica ha fatto segnare un robusto +82,2%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, portando l’incidenza dei veicoli a zero emissioni sul totale del mercato al 5,3%.

Confrontati con i dati del 2021, scopriamo che quest’anno sono stati immatricolati 3.463 ciclomotori, pari a un +77,4%, 5.315 scooter (+93,4%) e 393 moto (+18%). I numeri mettono in evidenza come la mobilità urbana in Italia stia cambiando pelle, ma soprattutto alimentazione, grazie anche alle opportunità offerte dagli incentivi all’acquisto, che mostrano quanto è amata la scelta dei quadricicli elettrici, con 3301 unità vendute, e un incremento davvero massiccio pari al 157,8%.

A supportare il mercato è il forte peso delle aziende appartenenti al Made in Italy, che raggiungono una quota di mercato complessiva del 31,3%, e guardano al futuro con prospettive decisamente positive. Per essere davvero competitiva la mobilità elettrica deve affrontare il nodo relativo alla diffusione della rete di colonnine di ricarica, e la messa a punto di batterie più performanti, in grado di garantire una maggiore autonomia.

La classifica dei più venduti

Come sottolinea InMoto.it nella classifica dei veicoli a due ruote elettrici più venduti a tenere la posizione di testa è Ami un interessante quadriciclo, messo sul mercato da Citroen. Fra le due ruote elettriche, vanta un notevole successo il Vmoto Cux, seguito a poche lunghezze da One Active di Piaggio, Seat Mo, Askoll e NIU.

In collaborazione con InMoto.it

Bonus per i trasporti pubblici: al via le domande online

Studenti, lavoratori, pensionati, partite Iva e semplici utenti che scelgono una mobilità più sostenibile: da settembre 2022 arriva il bonus per l’abbonamento ai trasporti pubblici (60 euro al mese per mezzi come bus, tram, metro e treni) e sarà possibile richiederlo con una domanda online (senza Isee) al Ministero del Lavoro se si rispetteranno i requisiti. La misura fa parte del pacchetto di interventi previsto dal governo uscente per offrire un auto economico alle famiglie con redditi medio-bassi in questo momento di rincari e allo stesso tempo promuovere l’uso dei mezzi del trasporto pubblico locale.

Le domande potranno essere presentate dal 1 settembre, che si preannuncia già come un click day. Intanto il decreto aiuti bis, approvato a inizio agosto, ha ampliato i fondi messi a disposizione per questo incentivo, arrivando a una dotazione di 180 milioni di euro per il 2022. Fatti due conti sarà possibile usufruire dell’agevolazione per comprare almeno 3 milioni di abbonamenti da qui a fine anno.

Come funziona il bonus per i trasporti pubblici per studenti, lavoratori e cittadini: i requisiti

In particolare il bonus, che può arrivare fino a un massimo di 60 euro al mese, viene riconosciuto per l’acquisto di un abbonamento annuale oppure di quello mensile o plurimensile per i mezzi del trasporto pubblico locale, come bus, pullman extraurbani, tram, metropolitane, treni regionali, interregionali e ad alta velocità. Sono però esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, working area e business salottino.

Ci sono poi dei requisiti di reddito per richiederlo: il bonus trasporti è destinato solo ai cittadini con un reddito personale lordo non superiore a 35.000 euro l’anno (fanno fede i redditi 2021), indipendentemente che si sia studenti, pensionati, lavoratori o partite Iva. Non serve l’Isee. Inoltre il buono da 60 euro potrà essere utilizzato solo per l’acquisto di un abbonamento al mese, impiegando l’intera cifra o solo una parte se l’importo è inferiore ai 60 euro (in questo caso non sarà possibile recuperare la somma non utilizzata il mese successivo).

La domanda online per il bonus trasporti pubblici: come richiederlo per l’abbonamento del bus e del treno

Il funzionamento è diverso dal “vecchio” buono mobilità. Dal 1 settembre al 31 dicembre 2022 si potrà fare domanda online del bonus trasporti pubblici una volta al mese, fino a esaurimento dei fondi, per comprare solo un abbonamento (mensile, plurimensile o annuale): per richiederlo il Ministero del Lavoro ha predisposto un portale. L’indirizzo è bonustrasporti.lavoro.gov.it e il sito è già attivo e si potrà fare domanda online accedendo con Spid o carta di identità elettronica (CIE).

Il voucher mobilità, nominativo, sarà emesso sotto forma di un codice e andrà usato nello stesso mese solare in cui è stato ottenuto, anche per comprare un abbonamento la cui validità parte dal mese successivo. Quindi, se si rispetteranno i requisiti di reddito e se i fondi stanziati risulteranno sufficienti, fino a dicembre si potrà usufruire di questo “sconto” sull’abbonamento dei mezzi del trasporto pubblico ogni mese: sarà necessario richiederlo ogni 30 giorni online.

Bonus trasporti pubblici per studenti e minorenni, come funziona e come si usa

Nel form online bisognerà spuntare la casella del reddito lordo fino a 35.000 euro (ma non servirà l’Isee) e indicare il gestore del trasporto pubblico presso il quale si userà il bonus. Questa scelta sarà vincolante e non si potrà cambiare successivamente, mentre è prevista la possibilità, da parte dell’utente, di annullare il voucher.

Per i bonus trasporti pubblici in favore di studenti minorenni, la domanda online potrà essere presentata dal genitore. Per ogni sessione si può richiedere un buono soltanto, quindi bisognerà ricollegarsi per chiederlo per un’altra persona a carico. I figli maggiorenni, anche se fiscalmente a carico, dovranno presentare richiesta autonomamente. La procedura prevede che l’utente presenti il voucher alle biglietterie della società che gestisce il trasporto pubblico locale oppure online, se previsto dalla stesse aziende. Quest’ultime verificheranno la validità del buono tramite il portale ufficiale.

In sintesi: come richiedere i 60 euro per l’abbonamento ai mezzi pubblici

Ecco i requisiti per ottenere il bonus 2022 per l’abbonamento ai trasporti pubblici da parte di studenti, lavoratori, pensionati e cittadini:

  • essere persone fisiche (non vale per le società);
  • avere un reddito complessivo annuo non superiore a 35.000 euro nel 2021 (non è necessario l’Isee);
  • usare il bonus mobilità solo per un abbonamento al mese e solo presso un gestore dei servizi di trasporto pubblico specificato al momento della domanda online.

Il bonus per l’abbonamento ai trasporti pubblici è stato finanziato con 180 milioni di euro per il 2022, ecco quando richiederlo e come usarlo:

  • Fare domanda online sul portale bonustrasporti.lavoro.gov.it da settembre al 31 dicembre 2022;
  • Il bonus trasporti ammonta a 60 euro al mese ed è nominativo;
  • È possibile usare il bonus trasporti solo per un abbonamento al mese per i mezzi pubblici, sia esso annuale o mensile;
  • L’eventuale importo rimanente del buono non potrà essere usato il mese successivo;
  • Il voucher va usato entro la fine del mese di emissione;
  • Può essere usato per acquistare l’abbonamento a mezzi di trasporto pubblico locale come bus, tram, metro e ai treni regionali, interregionali e nazionali;
  • Per ottenere lo sconto bisognerà presentare il buono alle biglietterie del gestore del trasporto pubblico oppure online (se previsto dal gestore).

Per maggiori dettagli leggere le FAQ dedicati al bonus trasporti sul sito del Ministero del Lavoro.

Sconto per chi viaggia in treno o in aereo in vista delle elezioni

Le elezioni del 25 settembre si avvicinano e viene proposto uno sconto per acquistare il biglietto del treno (vale lo stesso per l’aereo) in modo da evitare, quanto più possibile, l’astensionismo e invitare i fuori sede a presentarsi a votare. Le compagnie più importanti, come Trenitalia, Italo e Ita Airways, propongono agevolazioni: non si tratta di un rimborso ma di una riduzione immediata sulla tariffa, riservata a chi intende raggiungere il proprio comune di residenza per recarsi ai seggi.

Lo scontro in treno per le elezioni con Trenitalia e Italo

Trenitalia applica uno sconto sul biglietto dei regionali e delle Frecce per chi viaggia in treno in occasione delle elezioni politiche. I residenti in Italia possono ottenere, esclusivamente per viaggi di andata e ritorno in seconda classe per tutti i treni del servizio nazionale e per il livello Standard dei Frecciarossa, uno sconto del 70% del prezzo base per i treni media-lunga percorrenza nazionale e servizio cuccette. Prevista anche una riduzione del 60% sui biglietti per i treni regionali.

Per i residenti all’estero è prevista la tariffa Italian Elector (viaggi internazionali da/per l’Italia a bordo dei treni Eurocity Italia-Svizzera). Il viaggio di andata può essere effettuato dal decimo giorno antecedente il giorno delle votazioni (questo compreso) e quello di ritorno fino alle ore 24 del decimo giorno successivo al giorno di votazione (quest’ultimo escluso). Sul sito di Trenitalia le informazioni su come richiedere l’agevolazione e sui documenti necessari.

Lo sconto sul biglietto per chi viaggia con Italo per andare a votare

Anche Italo prevede uno sconto del 60% per chi viaggia in treno per le elezioni politiche 2022. Se si acquista un biglietto fino al 25 settembre andata e ritorno in tariffa Flex o Economy si riceveranno delle agevolazioni. Il viaggio di andata deve avvenire in una data compresa tra il 16 settembre e il 25 settembre, quello di ritorno tra il 25 settembre e il 5 ottobre. Per ottenere la riduzione si deve cliccare su “Acquista con sconto elezioni“. Successivamente basta scegliere tratta e data del viaggio e procedere come di consueto con la prenotazione: lo sconto è applicato direttamente sulla tariffa. Durante il viaggio di ritorno si dovranno mostrare al personale di bordo un documento di identità e la tessera elettorale in originale con il timbro dell’avvenuta votazione.

Ita Airways: lo sconto in aereo per le elezioni politiche

Non solo uno sconto per chi viaggia in treno per le elezioni, anche chi sceglie l’aereo ha diritto a un’agevolazione, come prevede Ita Airways. La riduzione è applicabile alla tariffa del biglietto di andata e ritorno, escluse le tasse e i supplementi, con queste modalità: 50% di sconto per i voli nazionali, 40% per quelli internazionali (Europa, Nord Africa e Medio Oriente), 25% per quelli intercontinentali.

L’offerta è valida acquistando solo attraverso questa pagina: al momento del check-in e dell’imbarco del passeggerà verrà semplicemente chiesto di esibire la propria tessera elettorale. Qualora l’elettore ne sia sprovvisto per il viaggio di andata, sarà necessario sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva da presentare al personale di scalo.