martedì, 8 Luglio 2025
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Green pass, cosa succede dopo il 15 ottobre: dal supermercato alle partite IVA

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Partite Iva, autonomi, liberi professionisti, dipendenti della funzione pubblica e privati, datori di lavoro, personale del supermercato: arriva il green pass obbligatorio, ecco cosa succede dal 15 ottobre 2021 secondo quanto previsto dal decreto legge n° 127 del 2021. Su tutti i posti di lavoro, il personale dovrà mostrare il certificato verde.

Dopo il 15 ottobre la normativa non introduce direttamente l’obbligo di fare il vaccino: resta la strada del tampone a prezzi calmierati. Per chi sgarra multe salate e sospensione del pagamento dello stipendio. Vediamo allora cosa cambia dal 15 ottobre con il green pass obbligatorio e cosa succede ai lavoratori che non lo hanno.

Dal 15 ottobre green pass obbligatorio per chi lavora nei negozi, ma non serve per andare al supermercato

Dal 15 ottobre in Italia non viene introdotto direttamente l’obbligo di sottoporsi al vaccino, ma il governo ha deciso l’estensione del green pass per tutti i lavoratori fino al 31 dicembre 2021. Dunque per andare sul luogo di lavoro sarà necessario mostrare la certificazione verde che si ottiene 15 giorni dopo la prima dose di vaccino oppure se si è guariti dal Covid negli ultimi 6 mesi o ancora con un tampone fatto nelle ultime 48 ore.

Da venerdì 15 ottobre il green pass sarà obbligatorio per tutti i lavoratori pubblici e privati che non sono in smart working. Per andare a lavorare bisognerà mostrare il certificato verde: se non si avrà il green pass, non sarà possibile entrare nelle aziende private e nei posti di lavoro pubblici. L’assenza, per la mancanza di certificazione, verrà considerata ingiustificata e non sarà pagato lo stipendio dal primo giorno di assenza. Se non ci si presenta al lavoro perché senza certificazione verde non si rischierà il licenziamento, la sospensione o provvedimenti disciplinari.

Dunque dal 15 ottobre il green pass sarà obbligatorio anche per il personale dei supermercati, ma non per i consumatori: per entrare nei negozi, andare al supermercato e al centro commerciale come clienti non ci vorrà il certificato verde. Non serve per gli utenti degli uffici pubblici. Chi lavora in queste strutture dovrà invece esserne dotato. Il green pass sarà sempre necessario per gli utenti dei luoghi dove è già previsto, come ristoranti e bar al chiuso.

Green pass, dove non serve dal 15 ottobre: cosa si può fare senza

Green pass per partite Iva, lavoratori autonomi, liberi professionisti: cosa succede dal 15 ottobre

Ecco cosa succede dal 15 ottobre 2021 per i liberi professionisti: l’obbligo di green pass riguarda tutti i lavoratori privati compresi gli autonomi e chi ha partita Iva. Il decreto legge n° 127 del 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, specifica che le regole si applicano sia ai dipendenti privati sia a chi svolge lavoro autonomo. E in questa lista ricadono inoltre gli studi professionali, gli agenti di commercio, i consulenti, che quindi da metà ottobre avranno l’obbligo di green pass, anche quando entrano in aziende private.

Dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre 2021 i magistrati non potranno accedere agli uffici giudiziari dove sono impiegati senza la certificazione verde, specifica il decreto legge. Il green pass non è obbligatorio per le altre persone che entrano in tribunale, come gli avvocati, i consulenti, i periti, i testimoni e le parti del processo.

Vaccino e il controllo del green pass obbligatorio: le regole dal 15 ottobre per il datore di lavoro

Anche il datore di lavoro è obbligato ad avere il green pass, quando frequenta il luogo d’impiego o l’azienda, e se trovato senza rischia le sanzioni previste dal decreto. Per quanto riguarda i dipendenti pubblici è stato deciso il ritorno in presenza del personale dal 15 ottobre 2021, con il ricorso allo smart working solo in base ad accordi individuali.

Il green pass non è necessario per i lavoratori pubblici e privati in smart working: chi è senza vaccino potrà richiedere il lavoro agile, ma non è obbligatorio per il datore di lavoro concederlo. Le aziende, private e pubbliche, quindi potranno rifiutare di impiegare i propri dipendenti non vaccinati in remoto. Inoltre se verrà richiesto di andare al lavoro, ad esempio per una riunione in ufficio, il pass sarà necessario.

Il controllo del green pass spetta ai datori di lavoro, che dal 15 ottobre dovranno aver previsto delle modalità per la verifica del certificato tramite l’app che legge il QR code, anche con accertamenti a campione su almeno il 20% del personale, specificano le FAQ del governo ai Dpcm. Chi non controlla rischia sanzioni da 400 a 1.000 euro. Chi invece accede al posto di lavoro senza green pass deve essere segnalato dal datore di lavoro alla Prefettura e per il lavoratore che sgarra è prevista una muta da 600 a 1.500 euro oltre a eventuali provvedimenti disciplinari.

I clienti che ricevono in casa un idraulico, un elettricista o un altro tecnico non devono controllare il green pass. Le famiglie che hanno una colf, personale per le pulizie o badanti alla loro dipendenze sono invece tenute a verificare il certificato verde.

Cosa succede dal 15 ottobre 2021, in sintesi

Ecco in sintesi le novità introdotte dal decreto legge 127/2021 sul green pass e cosa cambia dal 15 ottobre:

  • obbligo – dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre 2021 il green pass è obbligatorio per tutti i lavoratori pubblici e privati, anche per partite Iva, autonomi, liberi professionisti, agenti di commercio, colf, badanti, taxisti, magistrati (ma non per gli avvocati che vanno a un processo)
  • si può andare al supermercato – il green pass non è obbligatorio per i clienti dei negozi, dei parrucchieri o dei supermercati, lo è invece dal 15 ottobre per i lavoratori di queste attività
  • stipendio sospeso – i dipendenti pubblici e del privato che sono senza green pass, dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 non potranno andare sul posto di lavoro e non verranno pagati per questo periodo di assenza ingiustificata
  • No alla sospensione – l’assenza dal posto di lavoro, a causa della mancanza del green pass, non comporta conseguenze disciplinari, sospensione o licenziamento
  • smart working – chi è in lavoro agile da casa non ha l’obbligo di green pass (finché non va in ufficio). L’azienda però non è obbligata a prevedere lo smart working per il suo personale non vaccinato
  • multe – sanzioni da 600 a 1.500 euro per le persone senza green pass al lavoro (più eventuali sanzioni disciplinari); da 400 a 1.000 euro per i datori di lavoro che non controllano le certificazioni
  • chi controlla il green pass – il datore di lavoro entro il 15 ottobre deve definire le modalità di verifica. Il controllo deve essere fatto preferibilmente all’accesso in azienda e, nel caso, anche a campione per almeno il 20% del personale in servizio.
  • elettricisti e idraulici – i clienti che ricevono tecnici a casa non sono tenuti a controllare il green pass, ma – a loro discrezione – possono chiederlo
  • colf, badanti, addetti alle pulizie a domicilio – il controllo del green pass deve essere fatto dal datore di lavoro (la stessa famiglia se questi lavoratori sono pagati direttamente dal nucleo familiare)

L’Eredità delle donne 2021, torna a Firenze il festival al femminile

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L’edizione 2021 de L’Eredità delle Donne, a Firenze dal 22 al 24 ottobre, sarà dedicata alle “Next Generation Women”. La nuova generazione di donne europee e del mondo in dialogo con le voci storiche del femminismo, saranno loro le protagoniste della quarta edizione del festival sull’empowerment e sulle competenze femminili, con la direzione artistica di Serena Dandini, che si terrà a Firenze in Manifattura Tabacchi.

A Firenze sette incontri sui temi dell’attualità nel segno del confronto tra generazioni, due panel interamente dedicati a scienza e inclusività, due serate e tante ospiti che si alterneranno sul palco, tra icone del femminismo, premi Oscar, economiste, accademiche, attiviste, scienziate, autrici, giornaliste e pioniere in tutti i campi del sapere, questo ed altro nel programma de L’eredità delle donne 2021. Ampio spazio anche ai libri, con dodici presentazioni di cui quattro in prima italiana. Ad aprire e chiudere il festival, invece saranno due eventi speciali con ospiti d’eccezione.

L’eredità delle donne 2021, tutto il programma del festival a Firenze

La tre giorni fiorentina de L’eredità delle donne 2021 si aprirà con un evento d’eccezione: l’incontro “Corpo celeste” di cui sarà protagonista al Gucci Garden Paul B. Preciado, filosofo, scrittore e figura di riferimento della teoria queer e degli studi di genere. In contemporanea all’uscita del suo nuovo libro “Sono un mostro che vi parla” pubblicato da Fandango Libri, Preciado dialogherà con Chiara Valerio, matematica e autrice, con la partecipazione di Serena Dandini (venerdì 22, ore 18 – ingresso su prenotazione).

Grande attesa per le due serate in programma al festival, a partire dall’appuntamento inaugurale in Manifattura Tabacchi, venerdì 22 ottobre, con la lettura collettiva di “Ferite a morte”, il testo di Serena Dandini che ha segnato il movimento di denuncia del femminicidio, ancora e purtroppo di tragica attualità. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Nardella e l’intervento della scrittrice turca Elif Shafak (in collegamento) si avvicenderanno sul palco, in un reading corale, Sabina Guzzanti, Chiara Valerio, Michela Murgia, Chiara Tagliaferri, Bellamy, Antonella Centra, Orsetta De Rossi, Michela Marzano, Tonia Mastrobuoni, Francesca Mannocchi, Marianna Aprile ed Elisa Cozza (ore 20.30, sala Festa – ingresso su prenotazione).

Sabato 23 è la volta de “Le valorose”, la seconda serata condotta da Serena Dandini, dedicata alle donne che, in ambiti diversi, nei media e nella politica, hanno segnato la storia (ore 20.30, sala Festa – ingresso su prenotazione). Si inizia con il ritratto di Angela Merkel, tracciato dalla giornalista Tonia Mastrobuoni; a seguire, la video intervista esclusiva registrata con il premio Oscar Geena Davis, a trent’anni dal film “Thelma & Louise”; si prosegue con Tinny Andreatta, vice presidente serie italiane originali Netflix; a seguire Madeline Di Nonno, presidente Geena Davis Institute on Gender in Media, che ha recentemente annunciato la collaborazione con NBC Universal (in collegamento); in chiusura la testimonianza di Lilli Gruber. La serata si conclude con la prima italiana del documentario “Youth V Gov” diretto da Christi Cooper, menzione d’onore della giuria al Bentonville Film Festival (ore 22.15, sala Cinema).

Gloeria Steimen, guest star del festival a Firenze

Protagonista dello speciale evento conclusivo della manifestazione sarà l’icona Gloria Steinem, giornalista e femminista che ha scritto la storia del movimento di liberazione delle donne, in un dialogo d’eccezione con la deputata ed ex presidente della Camera Laura Boldrini (domenica 24, ore 17.45, sala Festa).

Info e programma del festival sul sito de L’eredità delle donne. 

Spazio aperto, a Murate Art District l’arte come pedagogia

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Spazio aperto è il ciclo di incontri commissionati al critico d’arte Pietro Gaglianò da MAD Murate Art District che si terranno tra il 13 ottobre e il 10 novembre 2021. Spazio Aperto – che fa parte del progetto Voice Over, finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze con il supporto di Regione Toscana – è un progetto incentrato sulla percezione dell’arte come esperienza pedagogica e si declina nel corso di due serie di incontri pomeridiani, uno ottobre e l’altro a novembre.

La prima parte del progetto prende il nome di Convito: un ciclo di tre appuntamenti (13 ottobre, 20 ottobre e 10 novembre dalle 16 alle 19) aperti a operatori, curatrici, teorici, artiste e docenti che si occupano di pedagogia alternativa radicale, anche quando questa ha luogo all’interno di istituzioni.

Spazio aperto, il workshop di Murate Art District sull’arte come pedagogia

Ognuno dei tre pomeriggi a Murate Art District sarà incentrato su un’area tematica: mercoledì 13 ottobre il tema sarà “Il linguaggio”, quello delle immagini, quello implicito nel museo e nella mostra intesi come occasione di apprendimento; mercoledì 20 ottobre si parlerà del corpo, il gesto, l’azione fisica percepiti come luogo e come medium per l’esperienza dell’arte; infine mercoledì 10 novembre si tratterà de Lo spazio urbano, come luogo pedagogico, e occasione di ascolto ed elaborazione di narrazioni comunitarie. A questa prima fase segue un seminario pensato per docenti della scuola secondaria, di qualsiasi area intitolato Arte come pedagogia, un percorso incentrato sulla sperimentazione di metodi per la creazione e l’integrazione di metodi didattici che pongano al centro l’esperienza dell’arte.

Dopo i tre incontri con MariaRosa Sossai sulla riconciliazione, sempre afferenti al progetto VOICE OVER, incentrato sul protagonismo del pubblico e il rafforzamento del senso di comunità e cittadinanza, Murate Art District torna con una proposta dedicata a educatori e operatori della cultura – spiega Valentina Gensini, direttore artistico di MAD -. Finalmente la ritrovata presenza diventa confronto tra metodologie, approcci, processualità capaci di rendere accessibile e coinvolgente l’arte e il patrimonio. Pietro Gaglianò, che lavora da anni sull’educazione informale e il coinvolgimento di operatori e artisti multidisciplinari, porterà alla costruzione di un vero e proprio worshop di sharing training”.

“Spazio Aperto vuole essere un’area di confronto e apprendimento reciproco – spiega Gaglianòsu come l’arte essa stessa, le interazioni che crea, i suoi processi tanto quanto i suoi esiti, siano una straordinaria occasione pedagogica”.

Murate Art District, i focus group del workshop di Pietro Gaglianò

Gli incontri avranno la forma di focus group, quindi non una presentazione di progetti ma la condivisione di esperienze, problemi e soluzioni possibili, di aspirazioni e di prospettive. Oltre a professionisti del settore espressamente invitati (come responsabili di dipartimenti educativi di musei e teatri, artisti e artiste, pedagogisti, etc…) il programma auspica la partecipazione di un pubblico di operatori e operatrici dell’area fiorentina per dare spazio ai problemi, ai fallimenti ai margini di miglioramento delle rispettive pratiche; a partire da qui si svilupperanno dibattiti, dimostrazioni e sperimentazioni di esercizi, elaborazioni di proposte. In tal senso titolo, Convito, indica l’assenza di gerarchie prevista per il programma: uno spazio circolare di scambio e apprendimento.

 

Quanto vale il green pass: durata per tampone rapido, prima e seconda dose

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Dal 15 ottobre 2021 la certificazione verde serve anche sul posto di lavoro. È importante quindi sapere quanto tempo vale il green pass dopo la prima e la seconda dose di vaccino, la durata del certificato quando si fa il tampone rapido e quanto dura questo “passaporto” per i guariti di Covid. La scadenza è stata prorogata solo per chi è vaccinato anche con il richiamo. Vediamo allora tutti i tempi e i dubbi più comuni.

Quanto tempo vale il green pass dopo la prima dose

Ho fatto la prima dose ma non ho ancora ricevuto il green pass, perché? Bisogna aspettare qualche giorno. Con la prima iniezione del vaccino il green pass arriva dopo 12 giorni, ma non è subito utilizzabile: è valido dal 15esimo giorno dalla somministrazione. Insomma viene inviato in anticipo. Prima di questo periodo, sull’app di verifica comparirà la schermata rossa e la dicitura “Green pass ancora non valido”.

Dunque con la prima dose di vaccino si può andare al ristorante al chiuso oppure al cinema o al teatro solo se sono passati 15 giorni dall’iniezione e ovviamente se si è scaricato il QR code. Il green pass così ottenuto è valido tra la prima e la seconda dose e dura fino a quando viene fatto il richiamo, ma non oltre il periodo consigliato per la seconda somministrazione: quindi fino a 42 giorni per Pfizer e Moderna e fino a 12 settimane per Astrazeneca.

Quanto dura il green pass dopo la seconda dose: 1 anno di validità

Dopo la seconda dose di vaccino il green pass arriva entro 24-48 ore e vale un anno dal richiamo. Il tempo della sua durata è stato prorogato infatti dagli iniziali 9 agli attuali 12 mesi, dopo che lo scorso 19 settembre il Parlamento ha apportato modifiche al primo decreto legge sulla carta verde. Qui spieghiamo come ottenere il certificato con e senza Spid.

La durata del green pass per chi fa il tampone rapido: quanto tempo vale?

Con il tampone rapido si ottiene il green pass, ma in questo caso la durata della certificazione verde è molto breve: vale solo per 48 ore dal momento del prelievo del campione (e non da quello del risultato). La politica sta discutendo sulla possibile estensione della validità a 72 ore, ma la questione è molto dibattuta.

Il tampone non sostituisce del tutto il green pass, ma in attesa che vada a buon fine la procedura per richiedere la certificazione verde, è possibile mostrare i documenti rilasciati in formato cartacea e digitale dalle strutture sanitare, dalle farmacie e dai laboratori di analisi per accedere al proprio posto di lavoro. Lo ha chiarito il governo con le FAQ sui Dpcm relativi al certificato verde.

Green pass, dove non serve dal 15 ottobre: cosa si può fare senza

Quanto costa e quale tipo di tampone è valido per il green pass?

Non vale quello fai-da-te, ossia quello che si compra anche al supermercato e che si effettua da soli, e non è utilizzabile al momento il tampone salivare. Sono accettati soltanto i test eseguiti da operatori sanitari, da farmacisti o da personale specializzato. Questi professionisti devono certificare infatti il tipo di tampone antigenico impiegato (che deve fare parte dell’elenco unico europeo), la data e il risultato, comunicando i dati alla piattaforma nazionale DGC che emette il pass nel giro di poche ore.

È possibile fare anche il test molecolare, ma in questo caso i tempi di attesa del risultato sono più lunghi. Un tampone rapido in farmacia costa 15 euro, dà risposta in breve tempo (dai 15 ai 60 minuti) e la sua durata per il green pass come detto è di 48 ore.

Fino a quando dura la certificazione verde per chi ha avuto il Covid

I guariti dal Covid nell’ultimo anno possono avere il green pass anche senza sottoporsi al vaccino, tuttavia la durata del certificato è inferiore a quanto previsto per i vaccinati. Per chi ha avuto il Covid, il green pass vale 180 giorni (ossia 6 mesi) dalla data del primo tampone molecolare positivo (non dalla data di guarigione) ed è possibile ottenerlo quando la certificazione di fine isolamento viene trasmessa dal medico di base o dall’Asl al sistema centrale che così invia all’utente l’Authcode via sms o mail, da usare sulla piattaforma per scaricare il certificato.

Il governo, su invito del Parlamento, dovrà ora valutare la possibile estensione della validità del green pass per i guariti di Covid a 12 mesi. Chi ha avuto il Covid ed è guarito da meno di un anno viene sottoposto a una sola dose di vaccino e così può ottenere il green pass che ha una validità di un anno dall’iniezione.

La scadenza del certificato verde in sintesi

Ecco in sintesi quanto dura il green pass per le diverse casistiche:

  • tampone molecolare o rapido negativo (non salivare) – vale per il green pass fino a 48 ore dal momento del prelievo. È quindi un certificato temporaneo.
  • Vaccinati con una sola dose – la durata del green pass inizia dal 15esimo giorno dopo la prima dose e vale fino a quando non si fa richiamo (42 giorni per Pfizer e Moderna; 12 settimane per Astrazeneca)
  • Seconda dose di vaccino – si ottiene il certificato entro 24-48 ore dal richiamo e dura 12 mesi
  • Guariti dal Covid nell’ultimo anno – il green pass dura 180 giorni (circa 6 mesi) dalla data del primo tampone positivo
  • Chi è guarito dal Covid nell’ultimo anno e ha ricevuto una sola dose di vaccino – green pass valido per 12 mesi dalla data di vaccinazione. Qui i casi particolari per i guariti

Secondo le regole attuali, per accedere a molte attività e al posto di lavoro (dal 15 ottobre), il green pass è obbligatorio fino al 31 dicembre 2021.

Firenze all’Expo di Dubai: c’è anche un eliporto “portatile”

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Un’eccellenza “green” da Firenze all’Expo 2020 di Dubai. L’architetto Marco Casamonti, fondatore di Archea Associati, ha ideato il nuovo hub per elicotteri che ha, tra le sue peculiarità, ha quella di essere totalmente smontabile così da potersi adattare a luoghi e necessità diverse. Un hub riutilizzabile quindi, che riduce di molto l’impatto ambientale di questo tipo di opere.

L’eliporto fiorentino che “vola” a Dubai

Il terminal ha una struttura circolare ampia 500 metri quadrati con un diametro di 25 metri e al momento serve come base di atterraggio e decollo dentro la fiera espositiva.
Realizzato da Leonardo con Falcon Aviation Services è un vero e proprio eliporto portatile, con tanto di lounge, sala briefing e torre di controllo. Alla fine di Expo potrà essere smontato e rimontato altrove, in maniera ecosostenibile.

Firenze all’Expo di Dubai

Il progetto è stato presentato pochi giorni fa nella città degli Emirati Arabi e ha fatto da testimonial al rilancio del brand Agusta da parte dell’azienda italiana, per il settore elicotteristico Vip/Corporate. Un gioiello avveniristico firmato Firenze che anche il sindaco Dario Nardella ha voluto visitare nella sua breve tappa all’Expo.

Dario Nardella Expo Dubai 2020

Nel padiglione italiano sono presenti 30 imprese fiorentine di tutti i settori, dalla tecnologia alla moda, dal turismo alla cultura, le più importanti istituzioni culturali e finanziarie della città.

Le case del terzo millennio, il 15 ottobre la premiazione delle migliori idee

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È in programma il 15 ottobre, con inizio alle 15.30, la premiazione del concorso di idee “Lo spazio abitativo del terzo millennio”, in sala corsi, all’interno della Palazzina Reale. l concorso, che si era concluso l’anno scorso ma senza premiazione a causa del Covid, è organizzato da Fondazione Architetti Firenze per Pucci Saoro (titolare del marchio RasoParete) e studio Eutropia Architettura con il coordinamento di Antonella Tundo. Le “abitazioni del terzo millennio” che hanno vinto sono una casa studio in grado di difendere la vita al suo interno da minacce esterne e un’altra dagli spazi flessibili e continuamente riformulabili, cuciti su misura delle esigenze dei suoi abitanti, per formare tante case in una sola casa.

I requisiti per partecipare al concorso

Il concorso chiedeva ai partecipanti di progettare una casa studio per una famiglia composta da una coppia, che contenesse al suo interno almeno un living, una cucina, due bagni, due camere da letto e uno studio, prevedendo l’utilizzo di elementi RasoParete di chiusura, apertura e oscuramento.

I progetti vincitori

In totale sono stati presentati 60 progetti, da tutta Italia: a vincere sono stati tre giovani architetti, tutti under 30, Elisa Ferreri, Orsola Spada e Nicola Talamonti, di Ancona, con il progetto “Moenia”, che si sono aggiudicati il primo premio da 3.000 euro. Menzione per il progetto “Casa punto” presentato dagli architetti Riccardo Di Virgilio, Niccolò Di Virgilio ed Enrico Chinellato, di Firenze, anche loro under 30 e under 40.

La giuria del concorso

A giudicare gli elaborati è stata la giuria composta da Laura Andreini, professore associato presso il Dipartimento di Architettura (DIDA); Andrea Pucci, AD e responsabile commerciale Raso Parete; dagli architetti Eva ParigiTommaso Rossi Fioravanti. A coordinare il concorso l’architetto Antonella Tundo.

Giornate Fai d’autunno 2021: 24 luoghi aperti in Toscana e a Firenze

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Sono partite le prenotazioni online per le Giornate Fai d’autunno 2021 in Toscana con 24 luoghi aperti per le visite: da Villa Salviati (Firenze) al Teatro Goldoni di Livorno, che spalancano le porte sabato 16 e domenica 17 ottobre. Bisogna fare presto, però, perché i posti sono limitati e alcune location risultano già “sold out”.

Dopo il successo dell’appuntamento di primavera, durante queste due date ottobrine i volontari del Fondo Ambiente Italiano saranno impegnati a far scoprire ai toscani (e non) le bellezze del territorio, compresi alcuni “tesori” normalmente chiusi al pubblico, come ad esempio gli edifici gestiti dal Ministero della Difesa e dalle Forze Armate. Ai visitatori viene consigliato un contributo di accesso di almeno 3 euro a favore del Fai.

Giornate Fai d’autunno 2021 a Firenze: i luoghi aperti e le prenotazioni online

A Firenze e nella Città metropolitana sono 4 i luoghi aperti alle visite per le Giornate Fai d’autunno 2021: già esauriti i posti disponibili per l’Istituto Geografico Militare, per il Museo delle Officine Galileo a Campi Bisenzio e anche per Villa Salviati, sede dell’Istituto Universitario Europeo.

In quest’ultimo caso però ci si potrà presentare direttamente in loco sabato 16 e domenica 17 nella speranza di essere tra i pochi fortunati senza prenotazione ammessi alla visita.

Ancora aperte le prenotazioni per l’Istituto di scienze militari aeronautiche nel parco delle Cascine e per Villa di Fontallerta (riservata solo ai soci Fai, con possibilità di iscriversi sul posto), edificio adagiato tra Firenze e le colline di Fiesole, a cui accenna anche Boccaccio nel suo Decamerone.

Istituto scienze aeronautiche firenze giornate Fai autunno 2021
L’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche di Firenze

Giornate Fai d’autunno 2021 in Toscana, cosa vedere

Tanti i luoghi da scoprire in Toscana per le Giornate Fai d’autunno di sabato 16 e domenica 17 ottobre 2021.

Ad Arezzo la locale delegazione del Fai organizza un tour per “immergersi” nel rapporto della città con l’acqua e il fiume Castro, da piazza Grande fino alla chiesa di San Francesco.

A Grosseto aprono al pubblico il Centro militare veterinario, nato nella seconda metà del Milleottocento, e il museo del Reggimento “Savoia Cavalleria”.

Le Giornate d’autunno del Fai 2021 portano i visitatori a conoscere da vicino le architetture del Teatro Goldoni di Livorno (solo domenica), per le vie di Sant’Andrea di Compito, soprannominato “Borgo delle Camelie” (Capannori, Lucca) o dentro la Fondazione Henraux di Serravezza (Lucca), una delle più grandi aziende lapidee a livello internazionale (solo sabato).

E ancora a Volterra si può scoprire  con un percorso inedito la frazione di Saline, che prende il nome dai depositi sotterranei di salgemma usati sin dall’epoca etrusca, a Vernio (Prato) apre la Rocca, a Cetona (Siena) tour per il centro storico accompagnati dai volontari delle giornate del Fai d’autunno, mentre nel pistoiese sono previsti percorsi nel borgo di Montevettolini e a Villa Borghese.

Le prenotazioni

Per alcuni di questi luoghi in Toscana la prenotazione è obbligatoria: informazioni e lista completa sul sito delle Giornate del Fai 2021.

Fi-Pi-Li, riapertura delle 4 corsie: fine dei lavori tra Lastra e Ginestra

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Termineranno con una settimana di anticipo i lavori sulla superstrada Fi-Pi-Li: dalle ore 6.00 di mercoledì 13 ottobre 2021 è prevista la riapertura al traffico delle 4 corsie della Firenze-Pisa-Livorno nel tratto tra Lastra a Signa e Ginestra Fiorentina, in entrambe le direzioni. È la buona notizia data dalla Città metropolitana di Firenze.

Dopo mesi complicati, di ingorghi e problemi per gli automobilisti, si torna così alla normalità: il cantiere era stato aperto a seguito del cedimento di un muro di contenimento della strada di grande comunicazione, all’altezza di a Lastra a Signa, lo scorso 7 gennaio.

Gli ultimi lavori sulla Fi-Pi-LI, prima della riapertura delle 4 corsie tra Lastra a Signa e Ginestra Fiorentina

Per consentire la riapertura al traffico sono previsti gli ultimi lavori sulla Fi-Pi-Li: dalle ore 22 di oggi, 11 ottobre, alle 6 di domani 12 ottobre sarà chiusa la carreggiata tra gli svincoli di Lastra a Signa e Ginestra Fiorentina in direzione mare, per consentire la rimozione delle barriere new jersey installate sulla strada e che delimitano l’area dei lavori.

La notte successiva, dalle ore 22 del 12 ottobre alle 6 del 13 ottobre, è previsto invece lo stop nella direzione opposta, verso Firenze. Infine dalle ore 6 di mercoledì 13 ottobre scatta la riapertura a quattro corsie della Sgc Fi-Pi-Li.

Nardella: “I lavori non sono ancora finiti”

Soddisfazione è stata espressa da parte del sindaco della Città metropolitana Dario Nardella che ha parlato di “mesi complicati, nei quali ci siamo assunti tutte la responsabilità di agire per l’esecuzione dei lavori di somma urgenza prima e quelli ordinari poi”. Nardella ha ricordato che gli interventi non sono finiti perché va sanato il crinale di frana che ha richiesto tempi più lunghi.

Il sindaco ha chiarito ancora una volta che la Firenze-Pisa-Livorno è “solo formalmente una superstrada ma di fatto sopporta gli effetti di un traffico autostradale alimentato soprattutto dai mezzi pesanti”. Aggiornamenti sul traffico in Fi-Pi-Li sul canale “Muoversi in Toscana”.

A Firenze 4 attraversamenti pedonali sicuri per i non vedenti

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La Giunta del Comune di Firenze ha dato il via libera alla delibera proposta dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti relativa al progetto di creare quattro attraversamenti pedonali semaforizzati a misura di non vedente. Su questo punto Palazzo Vecchio ha partecipato al bando del Ministero delle infrastrutture: il costo totale del progetto è di 170mila euro, di cui poco meno di 100mila euro richiesti al ministero, il resto è a carico del Comune.

Quali saranno i nuovi attraversamenti pedonali per i non vedenti

Quattro gli attraversamenti interessati dai progetti di adeguamento relativi alle intersezioni semaforizzate di via Baracca-via Leoncavallo, di viale Redi-piazza Puccini-Ponte Ferrari, viale Masaccio-via degli Artisti, viale Fratelli Rosselli-via Berio. In concreto gli interventi prevedono l’adeguamento degli impianti attuali con l’installazione di avvisatori acustici e paline aggiuntive in modo da rendere più sicuro l’attraversamento pedonale per i non vedenti.

Sciopero generale 11 ottobre a Firenze: orari per bus Ataf, tramvia e treni

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In occasione dello sciopero generale indetto anche a Firenze per oggi (lunedì 11 ottobre 2021) sarà una giornata complicata in città per chi si sposta a bordo dei bus Ataf, della tramvia e dei treni regionali di Trenitalia, oltre che per l’accesso a molti servizi pubblici e privati. Cobas, Cub e altri sindacati di base hanno proclamato uno sciopero generale di 24 ore che riguarderà tutti i settori dalla scuola ai trasporti. Previsti disagi anche al traffico per la manifestazione indetta dai sindacati che nella mattina dell’11 ottobre andrà da Careggi al centro di Firenze, con un lungo corteo.

La mobilitazione, si fa sapere dai sindacati, è stata indetta contro lo sblocco dei licenziamenti, per il rilancio dei salari, per la garanzia del reddito attraverso un salario medio garantito a tutti i disoccupati. Si chiede però anche il contrasto alla precarietà e allo sfruttamento, oltre a misure per poter garantire una maggior sicurezza dei lavoratori.

Gli orari dello sciopero dell’11 ottobre 2021 a Firenze: tramvia e bus Ataf

Per quanto riguarda la tramvia a Firenze il servizio non è garantito fino alle 6.30, dalle 9.30 alle 17 e dalle 20 fino alla fine del servizio. Naturalmente la regolarità delle corse dipenderà dalle adesioni allo sciopero. Gest, in una nota, comunica che nei precedenti scioperi proclamati dalla stessa sigla sindacale non c’è stata alcuna adesione da parte del personale impiegato nel servizio tramviario fiorentino.

Per Ataf lo sciopero è in programma oggi a Firenze, lunedì 11 ottobre, dall’inizio del servizio alle 6, dalle 9.15 alle 11.45, dalle 15.15 alla fine del servizio. La società informa che nel corso dell’ultima mobilitazione indetta dai sindacati di base l’adesione registrata tra il personale viaggiante è stata del 14,61%.

Sciopero generale in Toscana: i treni regionali e le fasce garantire l’11 ottobre

Per i treni regionali di Trenitalia che circolano in Toscana sono garantiti i servizi minimi nelle fasce orarie di maggiore frequentazione ovvero dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 dei giorni feriali. Non sono previste modifiche alla circolazione dei treni a lunga percorrenza, come quelli ad Alta velocità.

Infine, potranno esserci modifiche ai voli: saranno assicurati i voli di Stato, umanitari e di emergenza.

Manifestazione a Firenze per lo sciopero dell’11 ottobre, percorso del corteo: attenzione a traffico e deviazioni bus

Inoltre, per lo sciopero generale dell’11 ottobre, è in programma una manifestazione dalla periferia al centro di Firenze: il corteo parte alle 9.30 dalla zona di Careggi e tocca Rifredi, piazza Puccini, Porta al Prato e Stazione con possibili problemi per il traffico e per la circolazione dei bus Ataf e della tramvia.

Questo il percorso: Via Alderotti — Via Dino del Garbo – Viale Morgagni – Piazza Dalmazia – Via Mariti – Viale Redi – Ponte San Donato – Viale Redi — Piazza Puccini — Via Ponte alle Mosse- Piazzale della Porta al Prato – Viale Rosselli – Via Iacopo da Diacceto – Via Alamanni – Piazza della Stazione – conclusione in Piazza Adua.