martedì, 6 Maggio 2025
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Lockdown di Natale in Italia, i giorni in zona rossa

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Zona rossa a giorni alterni: è questa l’ipotesi rimasta sul tavolo per il nuovo Dpcm di Natale. La linea è quella dura, con forti limiti agli spostamenti e al numero di invitati possibili per pranzi e cenoni. Dal 24 dicembre al 6 gennaio compresi ci saranno dunque giorni di zona rossa nei festivi e prefestivi, alternati a giorni di zona arancione nei feriali.

Comunque vada, i giorni da segnare in rosso nel calendario non saranno soltanto quelli festivi, come siamo abituati. Ecco l’ipotesi al vaglio del governo. Gli ultimi nodi verranno sciolti oggi con la firma del nuovo Dpcm.

Quali giorni in zona rossa: il lockdown di Natale

  • sabato 19 dicembre: niente di diverso rispetto a quanto avvenuto in tutta la settimana. Nelle regioni gialle i negozi, i ristoranti e i bar saranno aperti e gli spostamenti consentiti liberamente. Nelle zone arancioni, bar, ristoranti e tutti gli esercizi di ristorazione sono aperti soltanto per l’asporto.
  • domenica 20 dicembre: è il giorno in cui le regioni arancioni – almeno alcune, come la Toscana – tornano gialle. In queste regioni sarà di fatto l’unico giorno di vera zona gialla fino alla fine delle feste. Dal giorno successivo infatti scattano le nuove restrizioni.
  • lunedì 21, martedì 22, mercoledì 23 dicembre: scatta il divieto di uscire dalla regione, che resta in vigore fin dopo l’Epifania. Per il resto si applicano le regole della zona gialla, dove questa è in vigore.
  • giovedì 24 dicembre: scatta il lockdown di Natale e i giorni di zona rossa in tutta Italia. Negozi, ristoranti, bar e tutti gli esercizi pubblici non essenziali sono chiusi. Sono vietati tutti gli spostamenti e la circolazione in generale. In pratica, non si può uscire di casa tranne che per motivi di lavoro, di salute o di assoluta urgenza.

I giorni di zona rossa nel lockdown di Natale

L’ipotesi rimasta sul tavolo del governo è quella di una zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, intervallata da una finestra di giorni in zona arancione negli altri giorni. Il calendario diventerebbe allora il seguente:

  • venerdì 25 dicembre, Natale: zona rossa e lockdown
  • sabato 26 dicembre, Santo Stefano: zona rossa e lockdown
  • domenica 27 dicembre: zona rossa e lockdown. La giornata coinciderà anche con il Vaccine Day, il giorno di inizio della vaccinazione anti Covid in Europa.
  • da lunedì 28 a mercoledì 30 dicembre: zona arancione. Restano comunque vietati gli spostamenti fuori regione. Riaprono negozi, bar e ristoranti, ma solo per l’asporto.
  • giovedì 31 dicembre, venerdì 1° gennaio (Capodanno), sabato 2 e domenica 3 gennaio: zona rossa e lockdown
  • lunedì 4 gennaio: ritorno alla zona arancione. Restano comunque vietati gli spostamenti fuori regione. Riaprono negozi, bar e ristoranti, ma solo per l’asporto.
  • martedì 5 gennaio e mercoledì 6 gennaio (Epifania): zona rossa e lockdown

I giorni di zona rossa e di lockdown totale in Italia si concluderanno appena dopo l’Epifania.

  • lunedì 7 gennaio: fine delle restrizioni e ritorno alla zona gialla. È previsto anche il rientro a scuola.

La Fiorentina in cerca di continuità contro il Verona

Dopo la buona prestazione contro il Sassuolo, la Fiorentina torna allo stadio Artemio Franchi per ospitare l’Hellas Verona sabato 19 dicembre alle 15. Prandelli spera di cogliere la prima vittoria da quando è tornato in panchina. I segnali incoraggianti visti mercoledì scorso fanno ben sperare in un risultato positivo che sarebbe fondamentale dato che il 2020 si chiuderà martedì prossimo, a Torino, in casa della Juventus.

Juric, l’allenatore mancato

È una sfida nella sfida Fiorentina-Verona. Il tecnico degli scaligeri, Ivan Juric, è stato accostato per molte settimane, la scorsa estate, alla Fiorentina. È stato in predicato di passare in viola, anche se poi le voci sono state smentite,ma l’allenatore scelse di continuare il proprio lavoro a Verona e la dirigenza viola decise di dare ancora fiducia a Beppe Iachini. Di sicuro, nelle ultime ore, si sono registrate polemiche tra Pradè e Juric, che hanno lasciato trasparire rapporti non ottimali.

Fiorentina – Verona, le probabili formazioni

Prandelli potrebbe fare qualche cambio in difesa e provare a mettere davanti a Dragowski tre giocatori: Igor al posto di Caceres, con Milenkovic e Pezzella. Sulla fascia destra ballottaggio tra Lirola e Venuti mentre a sinistra giocherà Biraghi. Bonaventura e Amrabat a centrocampo dietro a Castrovilli e Ribery. Confermato Vlahovic in attacco.

Juric è in emergenza. Non sarà della partita Samuel Di Carmine e, dunque, sarà Salcedo l’attaccante con Zaccagni e Colley a manovrare alle sue spalle. Assente anche Barak a centrocampo s’ipotizza il possibile impiego di Tameze o di Ilic con Lazovic e Faraoni. In difesa Dawidowicz, Lovato, Gunter e Magnani saranno davanti a Silvestri.

Covid Toscana: i dati di oggi, 18 dicembre. Scendono i contagi, 42 morti

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Sono 514 i nuovi contagi di Covid in Toscana, secondo i dati di oggi, 18 dicembre: secondo il bollettino diffuso dalla Regione diminuiscono i casi attualmente positivi al coronavirus, giù anche i ricoveri e le persone in terapia intensiva. Il numero di morti però resta alto: sono 42 i decessi per Covid-19 comunicati oggi dalla Regione Toscana.

Questi dati confermano così il buon andamento delle ultime settimane, con un passaggio probabile della Toscana in zona gialla da domenica 20 dicembre: la decisione del Ministro della Salute Roberto Speranza è attesa nella serata di oggi. Ecco in sintesi i dati sui contagi di Covid in Toscana oggi, venerdì 18 dicembre.

Covid in Toscana 18 dicembre, i dati di oggi sui contagi

  • Nuovi contagi di Covid-19 in Toscana il 18 dicembre 2020: 514 (ieri erano 636)
  • Tamponi molecolari effettuati in 24 ore: 11.384 (il giorno precedente 11.545)
  • Test antigenici: 5.553 (ieri 5.204)
  • Rapporto positivi/tamponi (esclusi i test di controllo): 14%
  • Attualmente positivi al coronavirus: 13.519 persone (-5,2%)
  • Ricoverati nei posti letto Covid della Toscana 1.200 (-61)
  • di cui in terapia intensiva 191  (8 in meno)
  • decessi comunicati oggi in Toscana: 42 morti
  • guariti: oggi 1.213 persone

Coronavirus in Toscana, l’andamento e il punto della situazione al 18 dicembre

  • Contagiati dall’inizio dell’emergenza: 114.760
  • Tamponi totali dall’inizio dell’emergenza: 1.768.982
  • Decessi totali per Covid-19 in Toscana, dall’inizio dell’epidemia al 18 dicembre: 3.390 
  • Guariti complessivi da febbraio a oggi: 97.851

La situazione provincia per provincia

Ecco infine i dati per le varie province toscane, in base alla residenza dei contagiati:

  • 32.019 i casi totali dall’inizio dell’epidemia a Firenze (oggi 150 in più)
  • 10.029 a Prato (43 in più)
  • 10.121 a Pistoia (23 in più)
  • 7.366 a Massa (30 in più)
  • 11.756 a Lucca (64 in più)
  • 16.046 a Pisa (91 in più)
  • 8.062 a Livorno (51 in più)
  • 10.188 ad Arezzo (16 in più)
  • 4.638 a Siena (23 in più)
  • 3.980 a Grosseto (23 in più)
  • 555 casi positivi notificati in Toscana, si riferiscono a residenti in altre regioni.

Sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità sono pubblicati i grafici sull’andamento del Covid-19 in Toscana, che verranno aggiornati alle ore 18.00  con i dati del bollettino di oggi. Nel tardo pomeriggio si conosceranno anche quanti contagiati ci sono in Italia oggi.

Covid Toscana, casi in risalita: dati e bollettino del 17 dicembre

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Casi in aumento e tamponi in lieve discesa. Non sono dati particolarmente incoraggianti quelli sul contagio da Covid in Toscana di oggi, giovedì 17 dicembre, almeno secondo le prime notizie che arrivano dal bollettino della Regione. Molto alto anche il numero dei decessi, 63. Almeno il dato delle terapie intensive torna sotto quota 200 per la prima volta da inizio novembre.

I nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Toscana sono 636 su 11.545 tamponi molecolari e 5.204 test rapidi effettuati. I nuovi casi hanno un’età media di 45 anni circa.

Il totale dei positivi rilevati in Toscana dall’inizio dell’epidemia sale così a 114.246, così ripartiti per provincia:

  • 31.869 a Firenze (183 in più rispetto a ieri)
  • 9.986 a Prato (41 in più)
  • 10.098 a Pistoia (36 in più)
  • 7.336 a Massa (36 in più)
  • 11.692 a Lucca (80 in più)
  • 15.955 a Pisa (101 in più)
  • 8.011 a Livorno (74 in più)
  • 10.172 ad Arezzo (56 in più)
  • 4.615 a Siena (15 in più)
  • 3.957 a Grosseto (14 in più)

Covid in Toscana 17 dicembre, i dati di oggi sui contagi

  • Nuovi contagi di Covid-19 in Toscana (17 dicembre 2020): 636 (ieri erano 489)
  • Tamponi molecolari effettuati in 24 ore: 11.545 (il giorno precedente 12.190)
  • Test antigenici rapidi: 5.204 (ieri 4.569)

I nuovi decessi sono 63, 27 uomini e 36 donne con un’età media di 81,3 anni. Dall’inizio dell’epidemia sono 3.348 le persone morte in Toscana per le conseguenze del Covid 19.

Scendo i ricoverati negli ospedali, 42 in meno da ieri per un totale di 1.261. Di questi, 199 sono in terapia intensiva, complessivamente 3 in meno di ieri. Le persone guarite nelle ultime 24 ore sono 1.348.

Coronavirus in Toscana, l’andamento e il punto della situazione

  • Contagiati dall’inizio dell’emergenza: 114.246
  • Tamponi totali dall’inizio dell’emergenza: 1.757.598

Intanto sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità sono pubblicati i grafici sull’andamento del Covid-19 in Toscana, che verranno aggiornati alle ore 18.00  con i dati del bollettino di oggi, 17 dicembre. Nel tardo pomeriggio si conosceranno anche quanti contagiati ci sono in Italia oggi.

Tramvia Firenze, lavori alla nuova linea: riapre viale Lavagnini

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Riapre da venerdì 18 dicembre il tratto di viale Lavagnini che era stato chiuso a causa dei lavori alla nuova linea della tramvia di Firenze. In realtà è bene specificare che non sono già in corso i lavori per la realizzazione della linea tramviaria 2.1 ma si è trattato di un saggio archeologico propedeutico alla realizzazione della nuova grande conduttura dell’acquedotto sulla direttrice viale Lavagnini-piazza della Libertà. Un lavoro per consentire lo spostamento del grande tubo – di oltre un metro di diametro – dal centro del viale ad un lato.

Tramvia Firenze, stop ai lavori su viale Lavagnini

Gli scavi, cominciati una decina di giorni fa e richiesti dalla Soprintendenza, sono conclusi nel primo tratto di viale Lavagnini e in via di ultimazione nel secondo tratto, per questo motivo da venerdì 18 dicembre è prevista la riapertura del viale da via Poliziano a viale Strozzi.

Quasi terminati anche i lavori sul vicino viale Matteotti dove, tra via Fra’ Bartolommeo-piazza della Libertà, fino a domani – data del ripristino delle tre corsie – è ristretta la carreggiata.

Un passo verso la nuova linea della tramvia

Ma a cosa serviranno di preciso questi lavori? Sono dei lavori propedeutici alla realizzazione della linea 2.1 ovvero quella bretella che consentirà di collegare la Fortezza, piazza della Libertà e piazza San Marco, permettendo di “avvicinare” la T1 – che passa dalla Fortezza – con la futura linea che collegherà Firenze a Bagno a Ripoli passando per Firenze Sud e creando una rete tramviaria che copre gran parte della città.

Vaccino Covid, prime dosi in Europa il 27 dicembre: a chi spetta in Italia

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Le prime dosi di vaccino anti Covid saranno somministrate in Europa il 27 dicembre: quello del “Vaccine Day” sarà il vaccino prodotto dalla Pfizer, in arrivo anche in Italia dove ci si prepara all’inizio della campagna di distribuzione. A chi spetta la prima dose di vaccino?

Vaccino Covid, l’Europa parte il 27 dicembre con il “Vaccine Day”

Ad anticipare la data del 27 dicembre come quella di inizio della somministrazione del vaccino anti Covid in Europa è stato il ministro della Salute tedesco Jens Spahn. Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, “In Germania cominceremo, se l’approvazione arriverà come previsto, dal 27 dicembre”, ha detto prima di un incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel e alcuni dirigenti della BioNTech, l’azienda tedesca di biotecnologia e biofarmaceutica che ha sviluppato il vaccino insieme a Pfizer. “Gli altri paesi dell’Unione Europea – ha aggiunto – intendono essere pronti per partire e partire effettivamente dal 27 dicembre

L’approvazione del vaccino Pfizer – BioNTech è attesa per il 23 dicembre, o comunque prima di Natale.

Vaccino Covid, a chi spetta in Italia

In Italia sono in arrivo 1.833.975 dosi prodotte dalla Pfizer per la prima sessione di vaccinazione, prevista per metà gennaio.

Una fase durante la quale è già chiaro a chi spetta il vaccino anti Covid: sarà riservato a medici, operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani. È quanto stabilisce il Piano Vaccini approvato dal governo e dalle regioni. I vaccini saranno distribuiti in misura pari al 90% delle richieste che le stesse regioni hanno presentato al governo, prevedendo che non sarà il 100% degli aventi diritto a chiedere di vaccinarsi.

Il Vaccine day del 27 dicembre sarà una giornata soprattutto simbolica. Verranno somministrate poche migliaia di dosi in contemporanea in tutti i paesi d’Europa, quasi come buon auspicio per l’anno nuovo, prima che la campagna di vaccinazione di massa possa partire dopo un paio di settimane.

Dove vedere Fiorentina Verona in tv: Sky o Dazn?

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La Fiorentina incontra il Verona sabato 19 dicembre alle 15.00, allo Stadio Artemio Franchi: ma dove vederla in tv, su Sky o Dazn?

Dove vedere Fiorentina Verona in tv: sky o dazn?

La partita sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky: Sky Sport  (numero 252 del satellite) anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. 

Dove vedere Fiorentina Verona in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming in diretta per seguire i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.
Fiorentina Verona sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.
La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Fiorentina Verona in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Fiorentina Verona in chiaro.

Segnali di ripresa tra i viola ma è solo un pari col Sassuolo

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Finalmente si torna a vedere giocare la Fiorentina. Il faccia a faccia coi tifosi, il ritiro, la strigliata da parte della società ha avuto i suoi effetti. La squadra viola gioca una buona gara contro un Sassuolo davvero in forma e che merita la posizione in classifica. Alla fine un pareggio giusto con la Fiorentina che recrimina per una traversa colpita da Ribery che poteva regalare i primi tre punti a Prandelli. Rimane, comunque una prestazione positiva, la migliore da quando il tecnico di Orzinuovi è tornato in panchina. Prandelli inserisce Venuti al posto di Callejon con l’attacco affidato a Ribery e Vlahovic. De Zerbi recupera Caputo che entrerà nella ripresa schierando Raspadori davanti con Berardi, Traore e Boga a supporto. Fuochi d’artificio da fuori della Curva Fiesole da parte dei tifosi che hanno così mostrato la loro vicinanza.

Primo Tempo

Viola subito pericolosi al 6’ con Biraghi che ha la palla buona per segnare davanti a Consigli ma spreca malamente. Al 13’ il Sassuolo va in gol. Berardi serve Traore che sfrutta l’errore di Milenkovic per battere Dragowski. Al 17’ ci prova Berardi ma Milenkovic riesce a neutralizzare l’azione. Al 32′ Ribery viene colpito in area di rigore da Locatelli. Vlahovic trasforma spiazzando Consigli e pareggiando si va al riposo.

© Tiziano Pucci – Agenzia Fotografica Italiana

Secondo Tempo

La Fiorentina prova subito a passare in vantaggio. Al 48’ Vlahovic serve Venuti che calcia altissimo. Al 55’ ci prova Traore per il sassuolo ma la difesa della Fiorentina riesce a recuperare. Al 60’ Ribery serve Castrovilli ma Consigli respinge. All’83’ Ribery riesce a superare tutta la difesa emiliana e va al tiro colpendo la traversa dopo un tocco di Consigli. Finisce con un punto per uno. Il Sassuolo si conferma nelle zone alte della classifica, i viola fanno l’ennesimo passettino anche se la classifica resta sempre delicatissima.

L’allenatore

A fine gara Prandelli è più soddisfatto. “Sono felice sempre quando la Fiorentina fa gol, specie se con un ragazzo giovane su cui credo molto. C’è stata una bella reazione, vuol dire che ce lo abbiamo dentro. Ho avuto le risposte che cercavo da parte di tutti”.

Anche Franck Ribery ha commentato la gara. “La mia forza è la testa, questa è la mia mentalità, è importante far vedere ai giovani che hai voglia di lavorare a 37 anni, dare l’esempio. Ci è mancata un po’ di fortuna stasera. Sono contento a Firenze e voglio aiutare la mia squadra, la mia società e la mia città. È difficile, ma voglio far vedere che ci sono. Dobbiamo continuare a lavorare. Oggi abbiamo giocato con più tranquillità e meno paura, questo è importante”.

Toscana, vaccino Covid: quando si prenota e come funziona

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In Toscana il vaccino anti Covid della casa farmaceutica Pfizer arriverà tra fine dicembre e gennaio, quando inizierà la fase 1 della campagna di somministrazione in tutta Italia, ma intanto la Regione ha già attivato sul sito dedicato alla Sanità il servizio “Prenota il vaccino“: solo in mezza giornata sono state quasi 39.000 le persone che hanno fatto la prenotazione per farsi iniettare “l’antidoto” contro il coronavirus. Le prime dosi però non saranno per tutti ma per delle categorie specifiche della popolazione, come stabilito dal piano nazionale. Ecco come funziona e quando si prenota il vaccino anti Covid in Toscana.

Toscana: quando si prenota il vaccino anti Covid e chi lo può fare

Come succede nel resto d’Italia, anche in Toscana si partirà da 61 categorie professionali tra cui medici, personale sanitario e dipendenti delle Rsa con la somministrazione a gennaio del vaccino anti Covid della Pfizer-Biontech che tra il 21 e il 29 dicembre diventerà il primo ad essere approvato dall’Ema, l’Agenzia europea del farmaco. Ecco chi in questa fase può fare la prenotazione della vaccinazione anti coronavirus:

  • dipendenti del servizio sanitario regionale
  • personale socio-sanitario e ospiti delle Rsa
  • dipendenti della sanità privata toscana
  • medici e pediatri di famiglia, medici della continuità assistenziale
  • volontari che operano nell’emergenza – urgenza
  • dipendenti delle ditte che hanno servizi appaltati in Sanità

Dalla Regione Toscana è già partita una lettera a tutto il personale sanitario in cui si chiede di esprimere il proprio orientamento in merito. Il vaccino anti Covid, infatti, in tutta Italia non è obbligatorio, ma volontario ed è a costo zero per gli utenti. Chi però non si prenota entro le ore 12.00 del 18 dicembre 2020 non accederà alla fase 1 e potrà fare il vaccino anti Covid solo quando in Toscana scatterà la seconda finestra, quella aperta a tutta la popolazione.

Per richiedere di essere sottoposti all’iniezione è possibile collegarsi al sito prenotavaccino.sanita.toscana.it. Per gli anziani ospiti delle residenze sanitarie, i responsabili delle strutture dovranno comunicare il numero degli aderenti.

Come funziona la campagna di vaccinazione anti coronavirus

Quando arriverà la prima partita di vaccini anti Covid, la Toscana avrà a disposizione 116.240 dosi e sarà la settima regione italiana per quantità di siero. Spuntano intanto le prime informazioni su dove avverrà la distribuzione del vaccino anti Covid in Toscana. C’è un gruppo di lavoro composto da 45 membri, molti dei quali sono professionisti delle aziende sanitarie toscane, che stanno predisponendo le regole, i modelli e i tempi che determineranno il calendario della vaccinazione.

Di certo, i vaccini anti Covid in Toscana saranno distribuiti nei 12 principali presidi ospedalieri: Aou Careggi, ospedale nuovo San Giovanni di Dio a Firenze; ospedale San Iacopo a Pistoia; ospedale Santo Stefano a Prato; ospedale San Giuseppe a Empoli; Aou Pisana; ospedale di Livorno; presidio ospedaliero San Luca di Lucca; ospedale delle Apuane a Massa; Aou Senese; ospedale San Donato di Arezzo e ospedale della Misericordia di Grosseto. Oltre a questi ospedali, i vaccini arriveranno anche in altri presidi territoriali, per garantire l’approvvigionamento nelle aree più lontane dai grandi ospedali, ha assicurato l’assessore regionale alla sanità Simone Bazzini. Questo impegno arriva dopo una campagna di vaccinazione anti-influenzale senza precedenti.

Italia zona rossa da quando: dal 19 o dal 24 dicembre regole più severe

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Ormai è certo: con l’avvicinarsi delle feste scatteranno nuove restrizioni. Resta da capire se tutta Italia sarà zona rossa o arancione e da quando scatteranno le nuove regole se il 24 dicembre, giusto in tempo per la vigilia di Natale, o già il prossimo weekend, da sabato 19 o domenica 20 dicembre. Proprio in queste ore il governo sta discutendo le possibili misure da introdurre con un nuovo Dpcm o con modifiche al decreto legge sugli spostamenti già in vigore.

La stretta arriva dopo gli inviti degli esperti del Cts, il comitato tecnico scientifico sul Covid-19, che ha evidenziato come i maggiori contatti sociali del periodo natalizio espongano l’Italia al rischio di una terza ondata già a gennaio: per questo servono limitazioni da zona rossa o arancione, ma gli esperti non si sono sbilanciati sulla strada da intraprendere, e da quando introdurre le misure in tutta Italia, passando la palla al governo.

Rossa o arancione: la differenza, cosa si può fare e cosa vuol dire

Prima di vedere le differenze, vediamo cosa hanno in comune la zona rossa e quella arancione: in entrambi i casi, qualsiasi delle due fasce sia decisa per le regioni in tutta Italia, scatterà lo stop agli spostamenti tra regioni e anche tra comuni all’interno della stessa regione, se non per motivi di lavoro, salute e necessità. Non si può quindi andare nelle seconde case fuori regione o fuori comune. Sia in zona rossa che in fascia arancione bar e ristoranti sono chiusi al pubblico e possono restare aperti solo per lil take away e le consegne a domicilio, fino all’ora del coprifuoco.

Se e quando tutta Italia andrà in zona rossa, bisognerà avere validi motivi anche per uscire di casa all’interno del proprio comune: questo vuol dire in pratica tornare alle regole del lockdown. A differenza della zona arancione, in quella rossa inoltre sono chiusi tutti i negozi di beni non essenziali e possono restare aperti solo alimentari, supermercati, tabacchi, edicole, farmacie e parafarmacie, lavanderie e parrucchieri. I centri estetici invece devono tirare giù il bandone.

Da quando tutta Italia è in zona  rossa:  dal 24 dicembre al 6 gennaio? Solo i festivi?

Nel governo è in corso il braccio di ferro tra i ministri più “rigoristi” e gli “aperturisti”, tra chi vorrebbe restrizioni molto forti e i membri dell’esecutivo che preferirebbero invece salvare ristoranti e negozi dalla stretta. Al momento sembra prevalere l’ala che chiede norme più restrittive. Si discute anche su quando in Italia dovrebbe scattare questa zona rossa: alcuni governatori del Nord chiedono che le restrizioni vadano dal 24 dicembre al 6 gennaio, ma c’è anche l’ipotesi di anticipare le limitazioni al weekend del 19 e 20 dicembre, un giorno prima del preventivato blocco degli spostamenti tra regioni.

Altra opzione è quella di prevedere la zona rossa solo nei giorni festivi e prefestivi (in questo modo si salverebbero solo  il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio) o ancora introdurre la zona arancione nelle giornate prefestive e quella rossa i festivi. Una decisione è già attesa nella serata di oggi, 16 dicembre, poi domani mattina ci sarà il confronto con i governatori delle Regioni per arrivare forse a un Dpcm già nella giornata del 17 dicembre.