giovedì, 8 Maggio 2025
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Bar: quando possono stare aperti secondo il Dpcm del 3 dicembre

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Quando possono stare aperti i bar secondo il dpcm del 3 dicembre? E quando riaprono i bar per tornare a bere il caffè al bancone, vero e proprio rito per gli italiani? La risposta non è così scontata, perché secondo il decreto della presidenza del consiglio in vigore dal 4 dicembre al 15 gennaio, dipende dall’orario e dall’area in cui si colloca la regione in cui si vive.

Bar, quando possono stare aperti secondo l’ultimo Dpcm?

Secondo il Dpcm del 3 dicembre, in zona arancione, quella in cui passerà la Toscana a partire dal 6 dicembre, i bar continueranno ad essere aperti solo per l’asporto dalla ore 5 alle 18. Stessa identica regola vale per tutte le regioni in zona rossa. Importante ricordare che il caffè – ma anche l’orzo o la brioche o qualsiasi altro prodotto si acquisti al bar –  si intende da asporto nel vero senso della parola: non solo è vietata la consumazione al bancone, ma anche fuori e nei pressi del locale per evitare assembramenti. Insomma, più che un caffè all’italiana diventa il caffè che gli anglosassoni chiamerebbero “to go”.

Si allentano un po’ le maglie per zona gialla dove i bar sono aperti dalle 5 alle 18, tutti i giorni, anche a Natale e a Santo Stefano. Si può accedere ai locali, consumare il caffè al bancone (mantenendo il distanziamento) e sedersi al tavolo (dove possono stare non più di quattro persone insieme).

Natale e Capodanno, i bar saranno aperti?

Anche in questo caso dipende dalle zona. Nelle regioni gialle, i bar saranno aperti a Natale, a Santo Stefano e a Capodanno, anche se il 1° gennaio potranno tirare su il bandone dalle 7 di mattina (e non alle 5) a causa del coprifuoco prolungato nella notte tra il 31 e il 1°. Nelle zone rosse e arancione invece, secondo il dpcm del 3 dicembre, vale la regola dell’asporto anche durante le feste, con gli stessi orari.

Quando riaprono i bar?

Insomma, quando finalmente potranno riaprire i bar e concedere agli italiani il piacere di un buon caffè come si deve? I bar in zona arancione e rossa per ora non possono riaprire, neanche dopo il 4 dicembre. Per tornare alle vecchie abitudini probabilmente bisognerà aspettare ancora del tempo ma per prendere un caffè al banco (distanziati) basta che la Regione dove si vive si trovi in zona gialla, quindi, auspicabilmente, in tempo per il giorno di Natale.

Cambio di colore per le regioni, oggi l’ordinanza: zona rossa e arancione, chi cambia

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È il giorno del cambio di colore per le regioni: arriverà oggi l’ordinanza del ministro della Salute che riporterà diverse regioni dalla zona rossa a quella arancione e dalla zona arancione a quella gialla. Il provvedimento è atteso nel pomeriggio, quando si saprà con precisione quali e quante saranno le regioni interessate dal cambio di colore.

Quando si saprà il colore delle regioni

Potrebbero essere fino a nove le regioni al cambio di colore. Su alcune c’è la certezza assoluta, su altre restano dubbi. Sarà l’ordinanza del ministro della Salute a far chiarezza. La valutazione non sarà arbitraria, ma legata ai famosi 21 criteri che determinano il coefficiente di rischio. Il calcolo sarà aggiornato sulla base del nuovo report settimanale dell’Istituto superiore di sanità che, come ogni venerdì, offrirà una panoramica sull’andamento della curva epidemiologica.

L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza verrà redatta proprio sulla base del report e pubblicata nel pomeriggio, quando si saprà con certezza il nuovo colore delle regioni. Tutti i cambiamenti previsti saranno migliorativi, nel senso che le regioni interessate passeranno a una fascia di rischio più bassa. L’ordinanza verrà emanata oggi ma il cambio di colore nelle regioni sarà effettivo a partire da domenica 6 dicembre.

Le regioni che cambiano colore

La Toscana passa da zona rossa a zona arancione: un cambio di colore sicuro, già annunciato dal governatore della regione Eugenio Giani. Certo è anche lo stesso percorso della Campania, che torna in zona arancione. Possibile anche la “promozione” ad arancione dell’Abruzzo. Resta aperta la questione della Valle d’Aosta, che si è di fatto autoproclamata arancione aprendo uno scontro istituzionale col governo centrale.

Altre regioni passano da zona arancione a zona gialla. Molto probabile che tra queste ci sia il Friuli-Venezia Giulia – anche il presidente Massimiliano Fedriga si è detto possibilista – così come l’Emilia-Romagna. Possibile anche il passaggio in zona gialla di Umbria e Marche, qualche certezza in meno sulla Puglia.

La mappa attuale con i colori delle regioni (al 4 dicembre)

L’ipotesi di cambio di colore delle regioni (dal 6 dicembre)

Cambio colore delle regioni: da zona rossa a zona arancione

  • Valle d’Aosta
  • Toscana
  • Campania
  • Abruzzo

Cambio colore delle regioni: da zona arancione a zona gialla

  • Friuli-Venezia Giulia
  • Emilia-Romagna
  • Marche
  • Umbria
  • Puglia

Santa Barbara e il “Diario di un artigliere”

Il 4 dicembre, fin dal Medioevo, veniva festeggiata Santa Barbara vergine e martire, da subito invocata a proteggere dai fulmini e, di conseguenza, dalla “mala morte” in quanto un folgorato moriva improvvisamente, all’istante, senza il tempo di prepararsi cristianamente al trapasso.

Con l’avvento della polvere da sparo e delle armi da fuoco pure l’uomo divenne capace di scagliare “folgori”, per cui Santa Barbara fu invocata ed eletta a patrona delle Armi dell’Artiglieria e del Genio, dei Vigili del Fuoco e della Marina Militare.

Santa Barbara e il “Diario di un artigliere alla Grande Guerra”

Proprio perché protettrice degli artiglieri, nello scorso mese di ottobre il Generale di divisione Pietro Tornabene, comandante dell’Istituto Geografico Militare, ha presentato il libro Sempre e dovunque (motto dell’Artiglieria) Diario di un artigliere alla Grande Guerra. Si tratta del diario scritto da Giovanni Artusi, rispettivamente padre e nonno di noi autori dell’articolo.

Era il 27 maggio del 1916, alle 19, quando partì da La Spezia la tradotta militare che portava i nostri soldati al fronte e l’Artigliere Giovanni Artusi su quel diario annotò:
Alcune signorine ci hanno offerto fiori, sigarette ed una medaglietta con l’effigie di Santa Barbara protettrice dell’Artiglieria.

sempre e dovunque

Quella medaglietta, con un nastrino tricolore su cui fu scritta la data, rimase appuntata sulla divisa dell’artigliere per tre lunghi anni di guerra.
Alla coinvolgente presentazione presso l’Istituto Geografico Militare, alla quale hanno partecipato tantissime persone, seguì l’articolo del giornalista Antonio Patruno dal quale ne trascriviamo alcuni passi:
La morte, il sangue, il dolore, il fetore, la consolazione di un fiasco di vino o di una lettera della (o alla) moglie. In due parole, la guerra. Una testimonianza a tratti molto cruda, una specie di racconto dall’inferno, tramandato da chi l’ha vissuto in prima persona e davvero poté considerarsi un miracolato. È il diario di guerra di Giovanni Artusi, Caporal Maggiore d’Artiglieria, babbo di Luciano Artusi, notissimo a Firenze per i suoi libri e per decenni “anima” del Calcio Storico Fiorentino. Lui, assieme al figlio Ricciardo, ha curato Sempre e dovunque – Diario di un artigliere alla Grande Guerra, affidandone la pubblicazione alla casa editrice Scribo di Firenze.

Alla fine della guerra Giovanni Artusi venne decorato di Croce al Valor Militare.
Lo scenario è il fronte del Carso, quello cruciale. Il racconto crudo è fatto di corpi dilaniati, boschi e colline diventati cimiteri, notti insonni passate assieme a topi e scarafaggi, ingrassati in quelle zone e in quei tempi dalle carcasse dianimali e uomini. Tanta crudezza e a tratti grande amarezza: “Un giovane colpito con due pallottole – scrive Artusi il 30 settembre 1916 – una al ventre e una al cuore, è stato lasciato per quattro giorni per terra senza seppellire, nel fango e sotto la pioggia. Non c’è rispetto nemmeno per i morti; siamo delle nullità ed i giornali ci chiamano eroi e dicono tante baggianate”. A volte, sotto un bombardamento austriaco l’ora sembrava arrivata.     

giovanni artusi

 
Il Diario, rimasto per tanti anni nel silenzio dei ricordi, aiuta oggi a conoscere meglio l’anima e il sacrificio dei nostri soldati sul campo di battaglia, che contribuirono a rendere la Patria libera e grande. Inoltre è pure un ringraziamento a Santa Barbara per la sua protezione che gli consentì il ritorno fra gli affetti familiari. Tra i tanti proverbi legati a Santa Barbara abbiamo scelto questo che è una vera invocazione: Santa Barbara benedetta, liberaci dal fuoco e dalla saetta!

Il libro è disponibile in tutte le librerie. Prezzo di copertina €. 14,90

Dpcm 3 dicembre in Gazzetta Ufficiale: testo integrale (pdf) del decreto

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Il testo integrale del nuovo Dpcm del 3 dicembre 2020, completo di tutti gli allegati, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e in pdf sul sito del governo, dopo la firma del premier Giuseppe Conte: il decreto della Presidenza del Consiglio con regole e limitazioni è entrato in vigore il 4 dicembre e dura per tutto il periodo delle feste, da Natale a Capodanno all’Epifania. Spostamenti tra regioni e comuni, ricongiungimento familiare, chiusura dei centri commerciali nel weekend e restrizioni per ristoranti, bar e viaggi: sono tanti gli argomenti al centro del provvedimento.

Dopo giornate di incontri dentro il governo e di confronti con le Regioni, Conte ha illustrato i contenuti del nuovo Dpcm in una conferenza stampa. La linea scelta è quella della massima prudenza, per evitare gli errori fatti durante l’estate, in modo da non innescare con le feste natalizie la terza ondata di Covid.

Zona rossa, arancione e gialla: confermati i colori per le regioni

Il governo con il nuovo Dpcm conferma anche dopo il 3 dicembre il meccanismo dei “colori Covid”, con restrizioni via via più stringenti nelle diverse aree in base ai dati sulla circolazione del virus e quindi anche questo mese avremo un’Italia divisa in zone rosse, arancioni e gialle. L’andamento dei dati è però incoraggiante e se il trend sarà confermato, a Natale la stragrande parte del paese sarà in zona gialla.

Dal 4 dicembre i negozi inoltre possono tirare su il bandone fino alle ore 21, per tutto il periodo delle feste. Niente apertura il sabato e la domenica invece per i centri commerciali, a differenza di quanto circolato nelle anticipazioni del nuovo Dpcm di dicembre: il weekend potranno restare aperti, dentro queste grandi strutture, solo i punti vendita alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le edicole e i negozi di piante. Confermata la chiusura delle palestre. Per le scuole il premier Conte ha annunciato dal 7 gennaio la riapertura delle superiori (al 75%) e delle classi seconde e terze delle medie (al 100%).

Il nuovo Dpcm, le novità: nel testo regole per coprifuoco, viaggi e ristoranti

Il testo del nuovo Dpcm di dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del governo in formato pdf, introduce un coprifuoco speciale per Capodanno: tra il 31 dicembre e il 1° gennaio il divieto di spostamento andrà dalle 22 alle 7, a differenza di tutti gli altri giorni in cui finirà alle 5 del mattino. Secondo il nuovo Dpcm i ristoranti in zona gialla possono restare aperti solo a pranzo anche a Natale e Capodanno, mentre nelle regioni arancioni e rosse sono chiusi tutti i giorni e potranno solo fare pasti d’asporto o consegne a domicilio. Per San Silvestro inoltre i ristoranti degli alberghi saranno chiusi e il pasto potrà essere consumato solo con servizio in camera.

Chiusi anche gli impianti sciistici dal 4 dicembre: la riapertura delle piste di sci è fissata al 7 gennaio. Per i viaggi, dal 7 dicembre è obbligatorio fare il tampone al rientro dai Paesi dell’Unione Europea, mentre dal 21 dicembre per questi viaggiatori e anche per tutti i turisti comunitari scatta la quarantena obbligatoria. Stop dal 21 dicembre al 6 gennaio alle crociere che passano o partono dall’Italia.

Il nuovo Dpcm del 3 dicembre in Gazzetta Ufficiale e sul sito del governo (pdf): il testo integrale

Dopo la firma del premier Conte al nuovo Dpcm del 3 dicembre, è arrivata la pubblicazione del testo integrale, completo degli allegati, sul sito del governo (in pdf) e in Gazzetta Ufficiale: il decreto entra in vigore da oggi, 4 dicembre, e dura fino al 15 gennaio. Il “decreto legge Natale“, approvato dall’esecutivo il 2 dicembre, oltre a stabilire le regole per gli spostamenti tra regioni e comuni ha ampliato la durata massima dei Dpcm (decreti del presidente del Consiglio) da 30 a 50 giorni.

Ecco i siti ufficiali dove scaricare e leggere il testo integrale del Dpcm del 3 dicembre 2020 e i relativi allegati:

Cosa cambia e cosa succede con il nuovo Dpcm dal 4 dicembre 2020

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Apertura delle regioni, orario del coprifuoco, spostamenti tra comuni, fine del lockdown, chiusura di ristoranti e palestre: il nuovo Dpcm di Natale stablisce cosa succede e cosa cambia dal 4 dicembre 2020, con le regole anti-Covid per le feste, Capodanno e l’Epifania. A stabilire le regole e le limitazioni sono stati due diversi provvedimenti: il decreto legge del 2 dicembre, già firmato e pubblicato in Gazzetta ufficiale (qui il testo completo in pdf), che regola la questione degli spostamenti tra regioni e comuni, e il nuovo Dpcm firmato il 3 dicembre con tutte le altre restrizioni in vigore dal 4 dicembre.

Il governo ha seguito la linea della massima cautela e prudenza, così nel nuovo Dpcm non muta il meccanismo di classificazione delle regioni in base a diversi gradi di rischio (zona gialla, arancione e rossa). Ecco cosa cambia dal 4 dicembre 2020.

Spostamenti tra comuni e regioni: apertura o no? Cosa succede dal 4 dicembre 2020

Una delle questioni più dibattute è stata quella sull’apertura agli spostamenti tra comuni e tra regioni per consentire a congiunti e parenti che stanno lontano di raggiungere la famiglia per Natale e Capodanno: in occasione delle feste riaprono i confini interregionali? No, saranno chiusi. C’è il divieto di spostamento tra regioni anche in zona gialla, tra Natale e l’Epifania, da lunedì 21 dicembre fino al 6 gennaio, divieto esteso anche ai viaggi interregionali per andare verso la seconda seconda casa.

Si potrà invece viaggiare tra regioni solo per raggiungere la propria residenza o il proprio domicilio e per motivi di salute, lavoro e assoluta urgenza. Previsto inoltre il blocco degli spostamenti tra comuni nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno, in tutta Italia, anche in zona gialla.

Nuovo Dpcm Covid: piste da sci chiuse, quarantena per vacanze e viaggi di Natale all’estero

Altro capitolo è quello della settimana bianca e dei viaggi per le vacanze di Natale. Il governo dice no all’apertura degli impianti sciistici dopo il 4 dicembre: con il nuovo Dpcm le piste da sci rimarranno chiuse anche per le feste e le vacanze di Natale 2020, per evitare che un “libera tutti” dia il via alla terza ondata. Potranno riaprire dal 7 gennaio 2021.

Il nuovo Dpcm prevede dal 21 dicembre al 6 gennaio non solo il tampone ma anche l’obbligo di quarantena al rientro sul suolo nazionale per chi fa viaggi all’estero, Europa compresa, per le vacanze di Natale 2020.

Cosa cambia dal 4 dicembre: l’orario del coprifuoco a Capodanno, i negozi e cosa si può fare

Con il nuovo Dpcm, dopo il 4 dicembre il coprifuoco resta e non cambia: a Natale e Capodanno l’orario limite è sempre fissato alle 22, quindi anche la tradizionale messa di mezzanotte di Natale dovrà essere celebrata in anticipo. La fine del coprifuoco a Capodanno invece slitta in avanti: inizierà alle 22 del 31 dicembre dicembre e terminerà alle 7 di mattina del 1° gennaio. Restano vietate le feste in piazza e quelle private.

Sul fronte degli acquisti natalizi, i negozi potranno restare aperti fino alle 21, per permettere il rientro a casa in tempo per il coprifuoco delle 22, stop invece alla riapertura dei centri commerciali il sabato e la domenica: il weekend nelle grandi strutture possono restare aperti solo i negozi alimentari e di piante, le farmacie e parafarmacie, le edicole e i tabaccai. Intanto sul fronte economico, dall’8 dicembre arriva un l’extra cashback di Natale con un rimborso per chi userà bancomat e carte per i propri acquisti anche durante il mese di dicembre.

Ristoranti aperti o chiusi per Natale? stop alle feste private: le restrizioni del nuovo Dpcm

Cosa cambia e cosa succede dal 4 dicembre per ristoranti, pub e bar, sono aperti per Natale e Capodanno? Restano le limitazioni sul numero di persone al tavolo (4 al massimo). Nelle zone gialle sono sempre chiusi a cena, con il bandone tirato giù alle 18, ma – a differenza di quanto ipotizzato in un primo momento –  i ristoranti possono restare aperti a pranzo a Natale e Santo Stefano.

Negli alberghi non si potranno fare veglioni di Capodanno: i ristoranti interni saranno chiusi anche per gli ospiti degli hotel dalle ore 18.00 del 31 dicembre e sarà consentita solo la cena in camera. In zona arancione e rossa invece tutti i giorni – anche il 25 e il 26 dicembre – i ristoranti sono chiusi: possono restare attivi soltanto per l’asporto e le consegne a domicilio fino alle 22. Per il cenone e il veglione in casa il governo ha introdotto nel nuovo Dpcm del 3 dicembre una forte raccomandazione a evitare di invitare a casa ospiti.

Cosa succede nelle palestre: rimandata la riapertura dopo il 3 dicembre

Dal 4 dicembre, poco cambia anche per le palestre perché il nuovo Dpcm ne prolunga la chiusura: chi vorrà tornare ad allenarsi per smaltire i bagordi di Natale dovrà aspettare il 2021 per la riapertura dei centri fitness. Per l’attività sportiva di base e l’attività motoria restano le regole delle diverse zone (gialla, arancione e rossa).

Il testo del nuovo Dpcm in Gazzetta Ufficiale con le regole dopo il 4 dicembre

Il testo definitivo del nuovo Dpcm, in Gazzetta Ufficiale dalla notte del 3 dicembre, entra in vigore dal 4 gennaio per restare valido fino a dopo le feste.

Coprifuoco anche a Natale e Capodanno: nuovo Dpcm, orario più lungo

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Il divieto per gli spostamenti notturni resta. Scatterà alle 22 anche nel periodo di Natale e delle feste, ma per il veglione di Capodanno l’orario del coprifuoco sarà esteso in tutta Italia, in ogni zona (gialla, arancione e rossa): è quanto prevede il nuovo Dpcm del 3 dicembre 2020.

Coprifuoco alle 22 anche per la vigilia di Natale

L’obiettivo del governo è quello di limitare al massimo gli spostamenti durante le festività, specialmente nelle due serate più conviviali. Cenoni anticipati, solo tra familiari stretti e con rientro a casa di buon’ora. Vietati, neanche a dirlo, veglioni e brindisi in piazza per l’arrivo del nuovo anno. Il coprifuoco resterà per tutte le festività, compresi vigilia e Natale: anche il 24 e 25 dicembre bisognerà quindi tornare a casa entro le 22, stando alle regole del nuovo Dpcm.

Salta dunque anche la tradizionale messa di mezzanotte la vigilia di Natale. La Conferenza episcopale italiana ha già chiesto alle parrocchie di rispettare i protocolli anti-Covid e di organizzare le celebrazioni su più orari per evitare assembramenti nelle chiese.

Coprifuoco Capodanno 2020: con il nuovo Dpcm orario più lungo anti-veglione

Novità per la notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio: sarà difficile salutare il 2020 in compagnia per il veglione, perché in occasione del Capodanno l’orario del coprifuoco cambierà e andrà dalle 22 alle 7 del mattino (e non dalle 22 alle 6 come sembrava in un primo momento) in tutta Italia sia in zona gialla che in fascia arancione o rossa.

E gli spostamenti per le feste

Non solo regole per il coprifuoco nel nuovo Dpcm di dicembre, ma massimo rigore anche per quanto riguarda gli spostamenti, che con un decreto legge ad hoc sono stati vietati tra Regioni e persino tra comuni diversi nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno.

Spostamenti tra comuni, nuovo Dpcm di Natale: regole dopo il 4 dicembre

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Si può o no andare a festeggiare il Natale fuori comune, da congiunti o fidanzati? Ed è consentito recarsi in una seconda casa se si trova nella stessa regione di residenza? Al centro dell’attenzione c’è anche lo stop agli spostamenti tra comuni in zona gialla, arancione e rossa durante il periodo di Natale e Capodanno: il premier Giuseppe Conte ha annunciato in una conferenza stampa le regole e le limitazioni del nuovo Dpcm che entra in vigore il 4 dicembre 2020. Sul tavolo c’era anche la questione del ricongiungimento familiare per le feste.

Ci sarà un blocco degli spostamenti interregionali in tutta Italia, nel periodo a cavallo delle feste. In più in tre giornate “rosse” è previsto il divieto per gli spostamenti tra comuni in tutta Italia, anche nelle regioni in zona gialla: lo stop alla circolazione fuori dal comune di residenza o domicilio scatterà a Natale, Santo Stefano e tra il 31 dicembre e Capodanno. Il decreto legge del 2 dicembre, il cosiddetto decreto Natale, lo ha confermato: il testo definitivo è già stato pubblicato in Gazzetta ufficiale.

Spostamenti tra regioni, cosa cambia dal 4 dicembre con il nuovo Dpcm

Prima questione: a Natale ci si può spostare tra regioni? No, sarà vietato dal 21 dicembre 2020 in tutta Italia. Il governo ha adottato la linea dura riguardo alla libera circolazione delle persone: il nuovo decreto legge stabilisce che è vietato ogni tipo di spostamento non essenziale anche tra le regioni gialle durante il periodo delle feste, nessuna apertura quindi dal 4 dicembre. Lo stop sarà in vigore dal 21 dicembre al 6 gennaio.

Resterà comunque consentito raggiungere la propria residenza o il proprio domicilio, ad esempio per i fuori sede, e muoversi da regione a regione per motivi di lavoro, salute e di massima urgenza, come successo finora, compilando l’autocertificazione. Dal 21 dicembre al 6 gennaio non è consentito invece raggiungere le seconde case fuori dalla propria regione.

Gli spostamenti per ricongiungimento familiare di coppie e fidanzati: le deroghe per regioni e comuni

Per quanto riguarda il ricongiungimento familiare, come ad esempio fidanzati e coppie di fatto, il premier Conte in conferenza stampa ha specificato che sono permessi gli spostamenti tra regioni per raggiungere “il comune dove si ha la propria residenza o dov’è la propria abitazione, vale a dire il luogo dove si abita con continuità o periodicità. Questo permetterà – ha specificato il presidente del Consiglio in merito al nuovo decreto in vigore dal 4 dicembre – il ricongiungimento di coppie che sono lontane, distanti per motivi di lavoro, ma che convivono quantomeno con una certa frequenza e periodicità nella medesima abitazione”.

Il nuovo Dpcm e gli spostamenti tra comuni in zona gialla, arancione e rossa a Natale e Capodanno

Seconda questione: dal 4 dicembre posso uscire dal comune e il nuovo Dpcm permette gli spostamenti per andare a festeggiare Natale e Capodanno con i parenti fuori comune? A dicembre, con il nuovo decreto della Presidenza del Consiglio, qualcosa cambierà anche per gli spostamenti tra comuni all’interno di una stessa regione, sia essa zona gialla, arancione o rossa.

Confermate le regole per la zona rossa e arancione, dove non si può fare visita ai congiunti fuori dal comune in cui si abita. Dal 4 dicembre in zona rossa e zona arancione non si può ancora uscire dal comune, se non per motivi di salute, lavoro e necessità (come ad esempio per l’assistenza a persone non autosufficienti). In queste aree ad alto rischio inoltre sarà vietato andare a soggiornare nella seconda casa all’interno della stessa regione.

Ad ogni modo, il nuovo decreto prevede il blocco degli spostamenti tra comuni nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno in tutta Italia, in zona gialla, arancione e rossa, senza deroghe (se non per motivi di salute, lavoro e necessità, inclusa l’assistenza a persone non autosufficienti come gli anziani). Sempre il 25, 26 dicembre e per Capodanno in zona gialla non saranno consentiti gli spostamenti verso le seconde case fuori dal comune, nella stessa regione di residenza.

In quanti in macchina, le regole del Dpcm Covid sulle persone in auto

Feste di Natale in casa: quante persone posso invitare?

Il nuovo Dpcm conferma quindi lo stop agli spostamenti tra comuni in zona arancione e rossa, e prevede novità in zona gialla, ma non introduce un divieto esplicito su quante persone invitare a casa all’interno del proprio comune. Si limita, come successo finora, a “una forte raccomandazione” per tutti i cittadini: non invitare a casa persone diverse dai conviventi. Impossibile infatti controllare il rispetto di un eventuale divieto, che per di più andrebbe a scontrarsi con la libertà personale.

“Chiediamo veramente a tutti di rispettare questa raccomandazione – ha detto Conte in conferenza stampa – soprattutto in queste occasioni che sono quelle di maggiore convivialità: è una cautela essenziale non solo per noi stessi ma anche per proteggere i nostri cari, specie i genitori, i nonni e più anziani“. Il testo del nuovo Dpcm, una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale,  entra in vigore il 4 dicembre.

Marinella Senatore, dalla sfilata di Dior a Palazzo Strozzi

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Dalla sfilata di Dior a Lecce al cortile di Palazzo Strozzi il passo è breve per Marinella Senatore. L’artista – famosa in tutto il mondo per le sue installazioni ispirate alle luminarie del sud Italia, che quest’estate sono state protagoniste della sfilata di alta moda di Christian Dior, tra le strade di Lecce – adesso sbarca a Firenze, con un lavoro site specific realizzato per il cortile di Palazzo Strozzi.

Palazzo Strozzi, arriva l’installazione di Marinella Senatore

We Rise by Lifting Others, questo il titolo dell’installazione, ed è una riflessione sull’idea di comunità, vicinanza e relazione in un’epoca in cui il concetto di distanziamento sociale sta condizionando la vita quotidiana di tutte le persone.

Curato da Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, il progetto è costituito dalla grande installazione per il cortile e da un programma di workshop partecipativi, incentrati sull’idea di attivazione sociale e di costruzione di comunità attraverso la pratica performativa. Durante gli incontri i partecipanti collaboreranno alla produzione di una riflessione che, partendo dall’installazione fiorentina e dai contenuti delle frasi, prenderà le forme di un lavoro di carattere dialogico, performativo e visivo.

We Rise by Lifting Others, i numeri e le collaborazioni

Marinella Senatore da Dior a Palazzo Strozzi
Marinella Senatore e Arturo Galansino nel cortile di Palazzo Strozzi

Alta oltre 10 metri e costituita da centinaia luci LED, l’installazione è prodotta dall’artista in collaborazione con artigiani pugliesi e sono caratteristiche della pratica della Senatore per il loro valore sociale: una struttura effimera che crea uno spazio di socializzazione.

“Immagino le mie opere come contenitori fluidi concepiti tenendo conto dello specifico ‘ambiente’ in cui si sviluppano e basati su una inclusione potenzialmente infinita degli elementi in gioco” spiega Marinella Senatore. “L’arte è per me una piattaforma orizzontale su cui elementi diversi, ma di uguale valore, generano
movimento energetico e quindi narrazione condivisa”.

Marinella Senatore a Firenze, gratis tutti i giorni

We Rise by Lifting Others – promosso e organizzato da Fondazione Palazzo Strozzi con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze e Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi – rimarrà aperto e visitabile al pubblico gratuitamente nel Cortile di Palazzo Strozzi tutti i giorni dalle 9 alle 20 fino dal 3 dicembre 2020 fino al 7 febbraio 2021.

 

Firenze, arriva il bike sharing con lo sconto

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Abbonamento scontato per il bike sharing a Firenze, questa l’iniziativa promossa dal Comune e dal gestore del servizio Movi by Mobike, per promuovere la mobilità alternativa soprattutto tra i più giovani.

Quanto costa l’abbonamento a Mobike (scontato)

9 euro (anziché 24,99 euro) per l’abbonamento trimestrale. Questa la promozione che mira ad incentivare l’uso delle due ruote in tutta la città. Ma chi potrà usufruire di questo sconto speciale? A poterne godere saranno gli studenti tra 16 e 20 anni ossia gli studenti delle superiori e del primo anno di università. “Con questa iniziativa vogliamo incentivare la mobilità dolce nella fascia d’età degli studenti – spiega l’assessore alla mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti – anche perché, in questa fase di emergenza sanitaria, la bicicletta può rappresentare una valida alternativa al trasporto pubblico”.

Bike sharing con lo sconto per gli studenti, come usufruirne a Firenze

Ma come si fa ad acquistare un abbonamento a Mobike al prezzo promozionale di 9 euro? Dal 20 dicembre sarà attivo un servizio on line per la richiesta di un bonus comunale da utilizzare per l’acquisto dell’abbonamento trimestrale al bike sharing.
Lo stanziamento previsto è 49.200 euro che consente l’acquisto di quasi 3.800 abbonamenti. Sarà possibile richiedere lo sconto fino ad esaurimento dei fondi, quindi sarà bene avere il dito molto veloce.

Quando parla Conte: a che ora è la conferenza stampa sul nuovo Dpcm

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Il nuovo Dpcm è pronto e il premier spiegherà i contenuti del nuovo decreto in una conferenza stampa indetta nella serata di oggi (3 dicembre): ecco quando parla Giuseppe Conte stasera e a che ora viene trasmesso il discorso in diretta tv e streaming.

Il nuovo Dpcm e la mediazione di Conte

La presentazione del nuovo provvedimento arriva al termine di giornate tese all’interno dello stesso governo e con le Regioni, molto critiche riguardo alle limitazioni per il periodo natalizio, a partire dalla chiusura degli impianti sciistici e delle restrizioni per gli spostamenti, anche tra comuni vicini. Il presidente del Consiglio ha dovuto mediare tra le diverse posizioni, tra chi invocava un’apertura in vista delle feste, e chi invece chiedeva più rigore per evitare un’impennata dei contagi. Il risultato è una linea improntata sulla massima prudenza.

Il nuovo Dpcm sarà firmato stasera (3 dicembre) per entrare in vigore domani e si aggiunge alle norme già previste dal decreto legge Covid già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che regolamenta gli spostamenti a Natale, Capodanno e per l’Epifania e aumenta la validità dei Dpcm da 30 a 50 giorni, proprio per consentire un provvedimento che arrivi fin dopo le feste.

Quando parla Conte in tv: a che ora è la conferenza stampa sul nuovo Dpcm di dicembre

Il premier ha deciso di spiegare in una conferenza stampa le motivazioni che hanno guidato il governo nella scrittura della bozza del Dpcm del 3 dicembre, poi sottoposto alle regioni e ora pronto per la firma: ecco a che ora parla Conte questa sera e dove seguire in diretta il discorso.

L’intervento del presidente del Consiglio Conte è fissato alle ore 20.15 di oggi, 3 dicembre. La conferenza stampa si terrà a Palazzo Chigi e  sarà trasmessa in diretta dai principali tg della sera, ma anche dai canali all news, come Skytg24 e Rainews 24 e in streaming sul canale Youtube di Palazzo Chigi. Questo incontro con i giornalisti arriva a un mese dall’ultimo convocata per spiegare le regole di un nuovo Dpcm.

Giuseppe Conte conferenza stampa 3 dicembre tv