giovedì, 8 Maggio 2025
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Quando posso andare dal parrucchiere fuori comune (in zona arancione)

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È uno dei dilemmi in zona rossa e arancione: posso andare dal parrucchiere di fiducia se si trova fuori comune di residenza o domicilio, in una città vicina? Le disposizioni dell’ultimo Dpcm del 3 dicembre hanno confermato le aree ad alto rischio Covid (il sistema dei “colori delle regioni”) e prolungato le limitazioni per chi si muove, anche per chi vuole cambiare acconciatura o dare un ritocchino al taglio di capelli.

A differenza di quando successo durante il lockdown, barbieri e coiffeur possono restare aperti in tutto il Paese, indipendentemente dal “colore” delle singole regioni. Se in zona arancione non sono consentiti gli spostamenti fuori comune, in zona rossa bisogna giustificare ogni uscita, ma in entrambi i casi si può andare dai parrucchieri presenti nel proprio comune, perché il decreto permette di recarsi negli esercizi rimasti attivi. Le regole cambiano però per chi si muove tra comuni diversi e verso un comune vicino.

Zona rossa e arancione: posso andare dal parrucchiere di fiducia in un altro comune?

Sul sito del governo manca una spiegazione al riguardo e in più parti d’Italia le associazioni di categoria hanno chiesto chiarimenti riguardo agli spostamenti fatti in zona rossa e arancione per andare dal parrucchiere o dalla parrucchiera di fiducia che si trova però fuori dal comune dove abita il cliente. La regola generale è che si può andare in un altro comune, fuori dai propri “confini” solo se nella cittadina in cui si abita non è presente un negozio di parrucchiere.

Ci sono però delle “deroghe”. Alcune Regioni hanno emanato ordinanze ad hoc: si tratta di interpretazioni del Dpcm, perché gli enti locali secondo la legge non possono introdurre allentamenti rispetto alle norme nazionali.

In Toscana si può andare fuori comune per tagliarsi i capelli dal parrucchiere?

In Toscana a fare chiarezza sul taglio di “capelli fuori comune” è arrivata un’ordinanza firmata dal governatore Eugenio Giani dopo il passaggio in zona arancione: secondo il provvedimento sono consentiti gli spostamenti in un altro Comune limitrofo per “usufruire, in caso di rapporto fiduciario consolidato, di attività e servizi alla persona” per esempio per andare dal parrucchiere o dall’estetista.

L’ordinanza specifica che anche per questo tipo di spostamenti è necessario compilare l’autocertificazione e che il viaggio è giustificato solo nei comuni vicini. La stessa regola vale anche per recarsi in supermercati più convenienti in un comune diverso ma limitrofo a quello di residenza o domicilio e per i ristoranti da asporto.

Buoni spesa del Comune di Firenze (dicembre): come averli e a chi spetta il bonus

Un “bonus” per fare acquisti alimentari fino a 500 euro: sono i buoni spesa del Comune di Firenze, nel mese di dicembre 2020 possono averli le famiglie con redditi in difficoltà a seguito dell’emergenza Covid-19 e la domanda va fatta accedendo ai servizi online di Palazzo Vecchio.

Anche la seconda tranche di voucher infatti non viene erogata dall’Inps ma dai Comuni, a cui il governo ha fatto arrivare i fondi dopo il decreto ristori ter. Ecco come funzionano i buoni del bonus spesa, a chi spettano, come richiederli e come averli a Firenze.

I requisiti per i buoni spesa del Comune di Firenze (dicembre), a chi spetta il bonus

È uscito il bando  che stabilisce i requisiti dei buoni spesa per il mese di dicembre 2020: questo bonus spetta ai residenti sul territorio del Comune di Firenze e anche chi non è residente ma ha una “regolare permanenza sul territorio comunale” o è in attesa dell’iscrizione all’anagrafe. Per quanto riguarda i requisiti economici la famiglia deve avere un Isee inferiore ai 20.000 euro (o sotto i 6.000 euro per i cittadini in condizioni di povertà).

Cosa serve per fare domanda dei buoni spesa del Comune di Firenze? Il modello Isee corrente (oltre al numero di protocollo della DSU, ossia la dichiarazione sostitutiva unica) oppure l’Isee ordinario in corso di validità. In quest’ultimo caso va allegata anche la documentazione che provi la riduzione dell’attività lavorativa a seguito dell’emergenza Covid.

Come funzionano, a quanto ammontano e i negozi aderenti dove spendere i buoni

Il bonus spesa va da un minimo di 150 euro per i single fino a un massimo di 500 euro per le famiglie più numerose: la cifra dei buoni spesa del Comune di Firenze per dicembre 2020 varia in base al numero di figli e alla presenza di bambini piccoli, sotto i 3 anni. Per chi non è residente, ma con regolare permanenza sul territorio comunale, il contributo va da 80 a 150 euro. Ogni voucher avrà un valore di 10 euro: se si ha diritto ad esempio a 150 euro di bonus, si riceveranno dal Comune di Firenze 15 buoni spesa.

I buoni spesa sono disponibili in forma elettronica, sulla app di Edenred Italia dove saranno caricati entro due giorni da quando viene accettata la richiesta, oppure cartacei, ma in questo caso per averli servirà più tempo (la distribuzione “fisica” nei 5 Quartieri o alla sede direzione servizi sociali del Comune di Firenze inizierà dal 15 dicembre su appuntamento da fissare online).

A differenza della prima tranche di voucher, i buoni spesa di dicembre potranno essere spesi in oltre 210 negozi aderenti al circuito dei voucher Edenred Italia a Firenze e nella Città metropolitana: tra le attività commerciali convenzionate supermercati (Esselunga, Carrefour, Pam, Simply e solo alcune Coop), macellerie, rosticcerie, alimentari e panetterie (qui la lista in Excel).

Bonus e buoni spesa del Comune di Firenze: come averli e come fare domanda a dicembre

È possibile fare domanda dei buoni spesa Covid dal 7 dicembre 2020 soltanto via web tramite i servizi online del Comune di Firenze, accedendo con Spid, CIE (carta d’identità elettronica), CNS (carta nazionale dei servizi, come la tessera sanitaria digitale) o con username o password di 055055. Se non si è in possesso di credenziali è possibile fare richiesta dei buoni spesa, ma va allegato un documento di identità.

Per averli è consentito fare una sola domanda per famiglia. Sarà la direzione servizi sociali del Comune di Firenze a valutare la domanda per i buoni spesa di dicembre e a inviare alla mail specificata nella richiesta l’esito dell’iter per il bonus. I voucher saranno riconosciuti solo fino a esaurimento dei fondi e varrà l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Questo il link della scheda dei servizi online del Comune di Firenze per fare richiesta dei buoni spesa dal 7 dicembre 2020 in poi.

Come nella prima tranche di buoni spesa per l’emergenza Covid, anche in questo mese di dicembre il governo ha stanziato per i bonus del Comune di Firenze 2 milioni di euro.

Covid Toscana 7 dicembre: contagi in calo, ma meno tamponi. I dati

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Mentre la regione cambia colore e attende di diventare zona gialla, i dati dal bollettino sul coronavirus fanno ben sperare: oggi, 7 dicembre 2020, i casi di Covid in Toscana sono ancora in calo, 593 contagi contro i 753 di ieri, ma diminuiscono anche i tamponi effettuati. In salita invece il rapporto tra positivi e test fatti, segno di una maggiore contagiosità. Sono 31 i decessi.

A fare il punto della situazione e a pubblicare le prime news è il governatore Eugenio Giani che, come consueto, ha anticipato i numeri del bollettino Covid della Regione Toscana sulla sua pagina Facebook. “Grazie alle donne e agli uomini del nostro sistema sanitario che da mesi si stanno impegnando per sconfiggere il Covid e salvare vite umane”, ha scritto sui social il presidente della Regione.

Covid in Toscana, il 7 dicembre 593 nuovi contagi

  • Nuovi casi di Covid: 593 (ieri erano stati 753, il giorno prima 769, venerdì 1.071)
  • Tamponi molecolari: 7.812 in un giorno (ieri 12.142)
  • Test antigenici rapidi fatti tra ieri e oggi: 397
  • rapporto positivi/tamponi: 7,6% (in aumento ieri era al 6,2%)

L’andamento del coronavirus in Toscana a oggi

  • Totale contagi di Covid in Toscana dall’inizio dell’epidemia al 7 dicembre: 108.990
  • Totale tamponi dall’inizio dell’epidemia: 1.653.284

I nuovi casi riguardano persone con un’età media di 47 anni. In particolare, il 12% ha meno di 20 anni, il 23% tra 20 e 39 anni, il 36% tra 40 e 59 anni, il 20% tra 60 e 79 anni, il 9% ha 80 anni o più. Il maggiore aumento si registra nel territorio della Città metropolitana di Firenze.

Questi i casi complessivi in Toscana per provincia:

  • 30.476 Firenze (145 in più rispetto a ieri)
  • 9.600 a Prato (24 in più)
  • 9.603 a Pistoia (51 in più)
  • 6.911 a Massa (96 in più)
  • 11.049 a Lucca (100 in più)
  • 15.160 a Pisa (79 in più)
  • 7.630 a Livorno (54 in più)
  • 9.800 ad Arezzo (24 in più)
  • 4.407 a Siena (11 in più)
  • 3.799 a Grosseto (9 in più).

Altri 555 casi positivi sono stati notificati in Toscana ma riguardano residenti in altre regioni.

Si contano poi 1.677 nuovi guariti nelle ultime 24 ore, per un totale di 78.008 dall’inizio dell’epidemia. I morti sono 31, 16 uomini e 15 donne con un’età media di 82,6 anni.  Tornano a salire i ricoverati, anche se di poco: complessivamente, 6 pazienti in più negli ospedali (in totale sono 1.618) di cui 1 in terapia intensiva (253 in totale).

Sul sito Agenzia regionale di Sanità si trovano i grafici sull’andamento del Covid-19 aggiornati a ieri.

Si può andare a caccia in Toscana (zona arancione)

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Si può andare a caccia in zona arancione? Se lo domandano i tanti appassionati di attività venatorie ora che diverse regioni, tra cui la Toscana, sono tornate dalla zona rossa a quella arancione.

Caccia e pesca sportiva, quando e dove si può praticare

La risposta è sì. Da domenica 6 dicembre, quando la Toscana sarà ufficialmente zona arancione, si può andare a caccia, così come si potranno praticare la pesca dilettantistica e sportiva, ma solo ed esclusivamente all’interno del proprio comune, come indicato nel dpcm del 3 dicembre. Dettaglio non di poco conto, se si vive in una città. Anche se non mancano le eccezioni.

Un’ordinanza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha infatti chiarito i le regole per la caccia ora che la regione è tornata in zona arancione. L’attività venatoria viene considerata “stato di necessità” in quanto permette di conseguire l’equilibrio faunistico venatorio. La si può dunque svolgere liberamente, a queste condizioni:

  • nel comune di residenza, domicilio o abitazione
  • nell’Atc (Ambito territoriale di caccia) di residenza venatoria. Dunque se si ha residenza venatoria in un comune diverso da quello di residenza anagrafica, ci si può spostare verso il primo esclusivamente per cacciare.
  • nelle Aziende Faunistico Venatorie, Agrituristico Venatorie e nelle Aree per l’addestramento e l’allenamento dei cani anche situate in comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione
  • nei distretti di iscrizione per il prelievo degli ungulati anche situati in comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione
  • negli appostamenti fissi autorizzati dalla Regione, anche situati in comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione, ai soli titolari dei medesimi
  • in presenza di appostamenti complementari, a non più di 1 frequentatore per struttura complementare.

La caccia in Toscana, zona arancione, è però consentita solo ai residenti anagraficamente in Toscana.

Toscana in zona gialla, tutti i vantaggi per gli amanti della caccia

Ma attenzione, nelle prossime settimane potrebbero però esserci delle novità, con l’entrata – tanto sospirata – della Toscana in zona gialla nei giorni antecedenti il Natale. Se infatti l’indice Rt continuasse a diminuire considerevolmente nei prossimi quindici giorni il granducato si aggiudicherebbe lo scatto nella zona gialla, quella con meno restrizioni. E in quel caso gli appassionati di caccia e pesca potrebbero sbizzarrirsi ovunque, a patto di rimanere entro i confini regionali.

Fiorentina contro il Genoa, è già sfida salvezza

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Fiorentina – Genoa di lunedì 7 dicembre (alle 20,45) chiuderà la decima giornata di serie A. È già uno scontro salvezza tra i viola che, malgrado l’arrivo di Cesare Prandelli in panchina, sono reduci da due sconfitte in campionato. L’ultima a San Siro contro il Milan, mentre la squadra ligure ha perso in casa contro il Parma nell’ultimo turno.

A rischio la panchina di Maran

Nonostante il ritorno di Prandelli in panchina la Fiorentina occupa attualmente il quartultimo posto in classifica, a soli due punti dalla zona retrocessione. Nelle ultime quattro partite i viola hanno portato a casa un solo punto, e non riescono a trovare la via del gol da ben 400 minuti. L’ultimo gol, che è coinciso con l’ultimo vittoria, risale alla gara casalinga vinta per 3-2 contro l’Udinese. Cesare Prandelli, ex allenatore del Genoa, non sarà presente in panchina in quanto è risultato positivo al Coronavirus. Dopo la sconfitta interna contro il Parma la panchina di Maran scotta sempre di più. Il Genoa arriva da quattro sconfitte consecutive e al Franchi cercherà di evitare il quinto risultato negativo di fila, cosa che non accade dal gennaio 2016 con Gasperini come allenatore.

Fiorentina – Genoa, le probabili formazioni

La Fiorentina si presenta con tutta la rosa al completo, nessun giocatore figura infatti tra gli indisponibili e gli squalificati. I grandi dubbi di formazione riguardano l’attacco, mentre negli altri reparti Prandelli sembra aver già scelto gli uomini da mandare in campo. Davanti a Dragowski, al centro della difesa Pezzella e Milenkovic, sulle fasce conferme per Biraghi e Caceres. A centrocampo Pulgar agirà da regista, con Amrabat e Castrovilli a completare la mediana. In caso di tridente Callejon agirà sulla destra, certa la presenza di Ribery sulla sinistra, mentre per il ruolo di attaccante centrale Vlahovic rimane il favorito su Kouame e Cutrone.

Il Genoa arriva al match con diversi indisponibili: Biraschi, Melengoni, Criscito, Cassata, Zappacosta e Perin. Tra i pali ci sarà nuovamente Paleari. In difesa verrà schierato il terzetto formato da Zapata, Bani e Goldaniga. Sugli esterni quasi sicuri del posto Ghiglione e Pellegrini, mentre in mediana Sturaro dovrebbe avere la meglio su Rovella per affiancare Badelj e Lerager. In attacco dovrebbe essere confermato Shomurodov affianco a Scamacca.

La Toscana cambia colore: cosa si può fare in zona arancione, le regole

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Apertura dei negozi di abbigliamento e dei centri estetici, più libertà per gli spostamenti dentro il proprio comune (ma non tra comuni e fuori regione), novità per lo sport di base e la caccia, stesse restrizioni per ristoranti e bar: con il cambio di colore della Toscana, dal 6 dicembre, le città si preparano alle regole anti-Covid della nuova fascia, confermate dal nuovo Dpcm, ecco cosa si può fare in zona arancione, cosa cambia e qual è la differenza con quella rossa.

Quando la Toscana cambia colore: da zona rossa a zona arancione

La Toscana è finita in zona rossa lo scorso 15 novembre, 4 giorni dopo essere stata declassata da gialla a arancione, e adesso si appresta di nuovo a cambiare colore con il ritorno delle “vecchie” limitazioni: la Toscana torna in zona arancione da domenica 6 dicembre 2020. Questo è possibile grazie a un andamento positivo dei dati epidemiologici: la permanenza minima in una fascia di rischio Covid più alta è di 14 giorni.

Non sta infatti al nuovo Dpcm cambiare il colore delle regioni, ma come di consueto è un’ordinanza del ministro Roberto Speranza, firmata il 4 dicembre, a sancire la “promozione” e la “retrocessione” delle regioni. Il provvedimento sul cambio di colore della Toscana e delle altre regioni entra in vigore domenica. Un passo in avanti che consentirà di allentare le maglie dei divieti e di dare un sospiro di sollievo all’economia locale, sperando che poi la Toscana possa tornare ad essere zona gialla, poco prima delle vacanze di Natale.

Spostamenti e cambio di colore in Toscana: la differenza tra zona rossa e arancione

In Toscana la principale cosa che cambia dal 6 dicembre per gli spostamenti riguarda le regole sulla circolazione dentro i confini del proprio comune di residenza o domicilio: se in zona rossa per uscire di casa bisogna avere validi motivi (salute, lavoro, necessità) in zona arancione non ci sono queste limitazioni. Restano però le restrizioni per gli spostamenti fuori comune e fuori regione, consentiti solo per motivi di salute, lavoro e necessità.

Se ci si sposta per una di queste necessità fuori comune o regione è obbligatorio compilare l’autocertificazione. Insomma quando la Toscana sarà in zona arancione si potrà andare a fare una passeggiata dall’altra parte della città, ma non andare a far visita ai congiunti fuori comune.

Coprifuoco in Toscana: zona arancione, stesse regole del Dpcm

Il cambio di colore non influisce sul coprifuoco, che viene confermato anche in Toscana perché non dipende dalla regole della zona arancione ma da quelle comuni a tutta Italia: resta il divieto agli spostamenti dalle ore 22 alle 5 del mattino, tutti i giorni pure la vigilia, Natale e Santo Stefano. Nella notte tra il 31 dicembre e Capodanno, per effetto del Dpcm entrato in vigore il 4 dicembre, in Toscana e nelle altre regioni italiane la fine del coprifuoco sarà spostata in avanti e lo stop agli spostamenti andrà dalle 22 alle 7.

Quando si può uscire di casa? Confermate le “vecchie” regole: si può circolare durante il coprifuoco solo per motivi di lavoro, salute e necessità, compilando l’autocertificazione.

Cosa cambia in Toscana: quando riaprono i negozi di abbigliamento, i centri estetici, bar e i ristoranti

Sul fronte dello shopping, con il cambio di colore della Toscana, il 6 dicembre si modificano anche le regole per i negozi che tornano aperti: non ci sono più limitazioni sulla tipologia di attività del commercio al dettaglio che possono restare attive.  Oltre agli alimentari, le farmacie, i tabaccai, le edicole, i parrucchieri e gli altri esercizi a cui era stato concesso di tenere il bandone alzato nelle ultime due settimane, dal 6 dicembre – se sarà confermato il passaggio in una fascia di rischio minore – torneranno ad aprire tutti gli altri, compresi i centri estetici, i negozi di abbigliamento, gli store di casalinghi.

Nessuna apertura però il sabato e la domenica dei centri commerciali, visto che il nuovo Dpcm ha confermato che in queste grandi strutture, durante il weekend e nei giorni festivi, possono restare aperti solo i negozi di alimentari, piante, tabacchi, giornali e le farmacie e parafarmacie. Nella Toscana arancione, i ristoranti e i bar rimarranno aperti solo per l’asporto e la consegna a domicilio e solo fino alle 22. Vietato l’assembramento fuori dai locali. Confermato anche il coprifuoco.

Palestre, musei, teatri, caccia e sport cosa si può fare in zona arancione

Niente da fare per palestre e piscine che rimangono chiuse anche nella Toscana arancione. Stesso discorso per i musei e i teatri che continuano ad avere le porte chiuse, così come gli eventi che prevedono la presenza di un pubblico, che è possibile svolgere solo a distanza e in streaming. Prosegue lo stop di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

Con la Toscana in zona arancione cambiano le regole per lo sport e l’attività motoria: è possibile fare una passeggiata anche lontano dalla propria abitazione (ma all’interno del proprio comune), si può tornare a fare attività sportiva di base negli spazi all’aperto dei circoli sportivi e allenamenti individuali open air ed è permesso anche andare in bici per sport o per gli spostamenti quotidiani. Vietati invece gli sport e le gare che prevedono un contatto fisico, anche se amatoriali. Quando la Toscana tornerà in zona arancione si potrà andare a caccia e praticare la pesca, ma solo all’interno del proprio comune.

Quando riaprono le scuole medie

Il cambio di colore, da zona rossa a zona arancione, sancisce la riapertura anche in Toscana delle scuole medie, ma non di quelle superiori: riprende la didattica in presenza per le classi di seconda e terza media, i ragazzi più grandi invece proseguono con le lezioni a distanza. Chiuse anche le aule dell’università. Non è detto però che le scuole medie riaprano subito il 7 dicembre le classi seconde e terze: alcuni istituti potrebbero avere necessità di qualche giorno in più per adeguarsi alle nuove regole della zona arancione.

Toscana in zona arancione: cosa si può fare e cosa cambia

Ecco in sintesi cosa cambia con la modifica del “colore Covid” e cosa si può fare in zona arancione, fascia in cui la Toscana torna dal 6 dicembre:

  • Spostamenti consentiti all’interno del proprio comune, vietati gli spostamenti tra comuni e fuori regioni se non pe validi motivi (lavoro salute, necessità)
  • Si può andare a fare shopping nel proprio comune: tutti i negozi possono stare aperti, anche quelli di abbigliamento e i centri estetici
  • Si può prendere cibo d’asporto al ristorante e al bar (dalle 5.00 alle 22.00). Vietata la consumazione al tavolo e nei pressi
  • Scuole elementari e medie aperte, resta la didattica a distanza per le superiori
  • si può fare una passeggiata anche lontano della propria abitazione, ma non fuori dai confini del comune dove si vive
  • si può fare attività sportiva di base nei circoli sportivi, ma solo negli spazi all’aperto e mantenendo la distanza di sicurezza di 2 metri
  • ci si può allenare da soli all’aperto (mantenendo la distanza di sicurezza di 2 metri dagli altri), chiuse piscine e palestre
  • si può andare a caccia o praticare la pesca in zona arancione, ma solo nel territorio del proprio comune
  • chiusi teatri, cinema, vietati gli eventi e le feste private
  • chiuse sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie
  • confermato il coprifuoco in Toscana, dalle 22 alle 5 (fino alle 7 la notte tra il 31 dicembre e Capodanno)

Su sito del governo le norme per le diverse zone di rischio Covid.

Covid in Toscana, oggi contagi in aumento: i dati del 4 dicembre

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Mentre si attende a giorni un cambio di colore, da zona rossa ad arancione, continua “l’altalena dei contagi Covid” in Toscana con variazioni dell’andamento della curva epidemica: oggi, 4 dicembre, il bollettino della Regione segnala più casi positivi al coronavirus rispetto a 24 ore fa, a fronte di un numero grossomodo stabile di tamponi. Aumenta anche il rapporto tra positivi e test.

Al 4 dicembre si contano 1.071 nuovi contagi di coronavirus (ieri erano 929) rilevati con 14.074 tamponi molecolari (ieri i test erano di poco superiori, 14.469), mentre i test antigenici sono stati 4.313 (in crescita). 42 i nuovi decessi in Toscana, di cui 23 uomini e 19 donne con un’età media di 80 anni. I guariti aumentano del 4,7% e raggiungono quota 70.798. Ecco i dati  del bollettino sul Covid in Toscana, aggiornato a venerdì 4 dicembre 2020.

Covid in Toscana oggi, i contagi e i nuovi casi (4 dicembre 2020)

  • Nuovi contagi di Covid-19: +1.071 (ieri i nuovi casi positivi erano stati 929)
  • Tamponi molecolari: 1.607.434 in totale (14.074 tamponi in più rispetto al precedente bollettino, ieri 14.469 tamponi effettuati)
  • 4.313 test antigenici rapidi per il Covid-19 nelle ultime 24 ore
  •  Rapporto positivi – tamponi: 7,6% (ieri 6,4%)
  • Ricoverati: 1.681 (58 in meno rispetto a ieri); di cui in terapia intensiva: 263 (9 in meno rispetto a ieri)
  • Guariti: 70.798 (3.180 in più rispetto a ieri, +4,7%)

Per i numeri sui ricoverati nei posti letto Covid della Toscana, aggiornati al 4 dicembre, bisogna attendere la pubblicazione del nuovo bollettino della Regione.

Coronavirus in Toscana: l’andamento al 4 dicembre 2020

  • Contagi totali di coronavirus in Toscana dall’inizio dell’epidemia a oggi, 4 dicembre 2020: 119.878

Il quadro dei contagi Covid in Toscana è il seguente, per provincia:

  • 29.906 a Firenze (273 in più rispetto a ieri)
  • 9.419 a Prato (117 in più)
  • 9.405 a Pistoia (120 in più)
  • 6.748 a Massa (77 in più)
  • 10.776 a Lucca (136 in più)
  • 14.862 a Pisa (191 in più)
  • 7.473 a Livorno (70 in più)
  • 9.669 ad Arezzo (31 in più)
  • 4.335 a Siena (44 in più)
  • 3.727 a Grosseto (12 in più)

I dati sui deceduti di oggi per Covid-19 e sui guariti saranno aggiornati con la pubblicazione del bollettino toscano del 4 dicembre. Sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità si trovano i grafici sull’andamento del Covid-19 aggiornati a ieri.

Dove vedere Fiorentina Genoa in tv: Sky o Dazn?

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La Fiorentina, reduce dall’ennesima sconfitta contro il Milan capolista, si appresta ad incontrare il Genoa. Il match Fiorentina Genoa si terrà lunedì 7 dicembre alle 20.45, allo Stadio Artemio Franchi: ma dove vederla in tv, su Sky o Dazn?

Dove vedere Fiorentina Genoa in tv: sky o dazn?

La partita sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky: Sky Sport  (numero 252 del satellite) anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. 

Dove vedere Fiorentina Genoa in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming in diretta per seguire i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.
Fiorentina Genoa sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.
La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Fiorentina Genoa in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Fiorentina Genoa in chiaro.

Bar: quando possono stare aperti secondo il Dpcm del 3 dicembre

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Quando possono stare aperti i bar secondo il dpcm del 3 dicembre? E quando riaprono i bar per tornare a bere il caffè al bancone, vero e proprio rito per gli italiani? La risposta non è così scontata, perché secondo il decreto della presidenza del consiglio in vigore dal 4 dicembre al 15 gennaio, dipende dall’orario e dall’area in cui si colloca la regione in cui si vive.

Bar, quando possono stare aperti secondo l’ultimo Dpcm?

Secondo il Dpcm del 3 dicembre, in zona arancione, quella in cui passerà la Toscana a partire dal 6 dicembre, i bar continueranno ad essere aperti solo per l’asporto dalla ore 5 alle 18. Stessa identica regola vale per tutte le regioni in zona rossa. Importante ricordare che il caffè – ma anche l’orzo o la brioche o qualsiasi altro prodotto si acquisti al bar –  si intende da asporto nel vero senso della parola: non solo è vietata la consumazione al bancone, ma anche fuori e nei pressi del locale per evitare assembramenti. Insomma, più che un caffè all’italiana diventa il caffè che gli anglosassoni chiamerebbero “to go”.

Si allentano un po’ le maglie per zona gialla dove i bar sono aperti dalle 5 alle 18, tutti i giorni, anche a Natale e a Santo Stefano. Si può accedere ai locali, consumare il caffè al bancone (mantenendo il distanziamento) e sedersi al tavolo (dove possono stare non più di quattro persone insieme).

Natale e Capodanno, i bar saranno aperti?

Anche in questo caso dipende dalle zona. Nelle regioni gialle, i bar saranno aperti a Natale, a Santo Stefano e a Capodanno, anche se il 1° gennaio potranno tirare su il bandone dalle 7 di mattina (e non alle 5) a causa del coprifuoco prolungato nella notte tra il 31 e il 1°. Nelle zone rosse e arancione invece, secondo il dpcm del 3 dicembre, vale la regola dell’asporto anche durante le feste, con gli stessi orari.

Quando riaprono i bar?

Insomma, quando finalmente potranno riaprire i bar e concedere agli italiani il piacere di un buon caffè come si deve? I bar in zona arancione e rossa per ora non possono riaprire, neanche dopo il 4 dicembre. Per tornare alle vecchie abitudini probabilmente bisognerà aspettare ancora del tempo ma per prendere un caffè al banco (distanziati) basta che la Regione dove si vive si trovi in zona gialla, quindi, auspicabilmente, in tempo per il giorno di Natale.

Cambio di colore per le regioni, oggi l’ordinanza: zona rossa e arancione, chi cambia

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È il giorno del cambio di colore per le regioni: arriverà oggi l’ordinanza del ministro della Salute che riporterà diverse regioni dalla zona rossa a quella arancione e dalla zona arancione a quella gialla. Il provvedimento è atteso nel pomeriggio, quando si saprà con precisione quali e quante saranno le regioni interessate dal cambio di colore.

Quando si saprà il colore delle regioni

Potrebbero essere fino a nove le regioni al cambio di colore. Su alcune c’è la certezza assoluta, su altre restano dubbi. Sarà l’ordinanza del ministro della Salute a far chiarezza. La valutazione non sarà arbitraria, ma legata ai famosi 21 criteri che determinano il coefficiente di rischio. Il calcolo sarà aggiornato sulla base del nuovo report settimanale dell’Istituto superiore di sanità che, come ogni venerdì, offrirà una panoramica sull’andamento della curva epidemiologica.

L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza verrà redatta proprio sulla base del report e pubblicata nel pomeriggio, quando si saprà con certezza il nuovo colore delle regioni. Tutti i cambiamenti previsti saranno migliorativi, nel senso che le regioni interessate passeranno a una fascia di rischio più bassa. L’ordinanza verrà emanata oggi ma il cambio di colore nelle regioni sarà effettivo a partire da domenica 6 dicembre.

Le regioni che cambiano colore

La Toscana passa da zona rossa a zona arancione: un cambio di colore sicuro, già annunciato dal governatore della regione Eugenio Giani. Certo è anche lo stesso percorso della Campania, che torna in zona arancione. Possibile anche la “promozione” ad arancione dell’Abruzzo. Resta aperta la questione della Valle d’Aosta, che si è di fatto autoproclamata arancione aprendo uno scontro istituzionale col governo centrale.

Altre regioni passano da zona arancione a zona gialla. Molto probabile che tra queste ci sia il Friuli-Venezia Giulia – anche il presidente Massimiliano Fedriga si è detto possibilista – così come l’Emilia-Romagna. Possibile anche il passaggio in zona gialla di Umbria e Marche, qualche certezza in meno sulla Puglia.

La mappa attuale con i colori delle regioni (al 4 dicembre)

L’ipotesi di cambio di colore delle regioni (dal 6 dicembre)

Cambio colore delle regioni: da zona rossa a zona arancione

  • Valle d’Aosta
  • Toscana
  • Campania
  • Abruzzo

Cambio colore delle regioni: da zona arancione a zona gialla

  • Friuli-Venezia Giulia
  • Emilia-Romagna
  • Marche
  • Umbria
  • Puglia