sabato, 21 Giugno 2025
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Discoteche e coronavirus, l’apertura slitta: chiuse fino a luglio, linee guida

Dj e consolle dovranno ancora aspettare. Le casse restano mute, niente feste con musica a tutto volume. A differenza di quanto ipotizzato in un primo momento, il nuovo dpcm del premier Giuseppe Conte sull’emergenza coronavirus ha rimandato l’apertura delle discoteche e delle sale da ballo in Italia: non riaprono il 15 giugno per la fase 3, ma resteranno chiuse almeno fino a metà luglio.

Nei giorni scorsi si era pensato a un imminente via libera alle danze, perché la Conferenza delle Regioni aveva aggiornato il documento delle linee guida anti-coronavirus prevedendo anche quelle per la riapertura delle discoteche. Una serie di regole che ha mandato su tutte le furie i gestori dei locali notturni e dei club per i molti limiti: capienza ridotta, no alla folla e stop alla ressa sui dancefloor.

Quando la riapertura delle discoteche: la data

Secondo il nuovo dpcm sul 15 giugno, l’apertura delle discoteche, delle sale da ballo e di locali analoghi potrà avvenire solo dopo il 14 luglio 2020, mentre riaprono cinema, teatri, sale da concerto e spettacoli live con pubblico contingentato (massimo 200 persone al chiuso, mille all’aperto). Ecco cosa dice il dpcm fimato l’11 giugno:

Restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, e, sino al 14 luglio 2020, le fiere e i congressi.

Ci sono però delle eccezioni: singole Regioni hanno anticipato l’apertura delle discoteche (qui i dettagli).

Le discoteche riaprono a luglio ma non si potrà ballare?

Quando riapriranno le discoteche, i frequentatori affronteranno la “nuova normalità” anche sulla pista da ballo. Secondo le linee guida Covid aggiornate dalla Conferenza delle Regioni, in discoteca non si potrà ballare al chiuso, ma solo negli spazi aperti come giardini e terrazze, garantendo la distanza tra le persone di almeno due metri durante le danze. Il distanziamento scenderà a un metro invece se si sta fermi, ad esempio ai tavoli.

Disposizioni difficili da far osservare ai clienti e così alcune Regioni, come Sicilia e Liguria, stanno pensando all’apertura di questi locali solo come “sale d’ascolto”: balli vietati, ma la possibilità di dj set e di servire cocktail e cibo alle persone (non al bancone e senza buffet condiviso tra i clienti come succede in bar e ristoranti).

Cosa cambia per chi va nei locali notturni, le regole anti-Covid

Nei locali, rispetto a prima, potrà entrare un numero inferiore di persone. Per l’apertura anche le discoteche devono definire la capienza massima del locale, garantendo la distanza di sicurezza tra i clienti (1 metro di norma, il doppio se si balla nelle aree esterne) per limitare la diffusione del coronavirus ed è consigliato l’impiego di sistemi contapersone. Bisognerà indossare la mascherina ogni volta che non sarà possibile mantenere il distanziamento sociale, mascherina obbligatoria poi per tutto il personale della discoteca.

Le linee guida della Conferenza delle Regioni consigliano alle discoteche di dotarsi di sistemi di prenotazione degli ingressi, meglio online, e i nominativi potranno essere conservati per due settimane. All’ingresso potrà essere rilevata la temperatura corporea con termoscanner, per impedire l’accesso di chi ha la febbre sopra i 37 gradi e mezzo.

Obbligatorio inoltre pulirsi le mani con gel disinfettanti, messi a disposizione dal locale, quando ci si sposterà da un’area all’altra della discoteca, dalle zone all’aperto a quelle del bar, fino ai bagni. Non sarà possibile consumare i cocktail al bancone e anche quando si farà la fila per ordinare una bevuta o pagarla andrà mantenuto il metro di distanza dalle altre persone.

Coronavirus, Conferenza delle Regioni: le linee guida per la riapertura delle discoteche

Per quanto riguarda i gestori delle discoteche, la riapertura comporterà anche altre novità, tra queste:

  • Divisori e barriere alle casse, favorendo il pagamento con carte e bancomat
  • Nei guardaroba i vestiti e gli oggetti personali andranno messi in appositi sacchetti
  • Sedie e tavoli disposti in modo da garantire almeno un metro di distanza tra i clienti, in alternativa è possibile installare barriere fisiche
  • Tutti gli oggetti forniti ai clienti, come secchielli per il ghiaccio e apribottiglie, dovranno essere disinfettati prima della consegna
  • Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni e, se tecnicamente possibile, andrà esclusa la funzione di ricircolo dell’aria dai sistemi di ventilazione, i cui filtri vanno puliti (qui l’approfondimento sulla sanificazione dei condizionatori). Nei servizi igienici estrattore d’aria sempre in funzione
  • Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle superfici, con particolare attenzione a quelle più toccate dai clienti e ai servizi igienici

Sul sito della Conferenza delle Regioni si trova il testo completo in pdf con le linee guida per la riapertura delle discoteche, a cui è dedicata l’ultima scheda del documento.

Viaggi e Covid, le regole per rimborso e annullamento

Pensando alle vacanze estive 2020, sono due le paure: se sarà sicuro viaggiare dopo l’emergenza Covid e se si avrà diritto a un rimborso in caso di annullamento del viaggio. Per chi ha già rinunciato a un viaggio prenotato durante il periodo delle restrizioni, le disposizioni sono chiare. Quanto ai soggiorni e le vacanze prenotate per i mesi dell’estate 2020, si dovrà valutare caso per caso.

Emergenza Covid, un voucher come rimborso per i viaggi annullati

L’Italia ha scelto la via del voucher. Una modalità introdotta dal decreto Cura Italia e poi ampliata dalla sua legge di conversione. Di che si tratta? In buona parte dei casi i viaggi, i voli, i pacchetti turistici e i soggiorni annullati possono essere rimborsati non tramite la restituzione della somma di denaro spesa per acquistarli, ma con un buono di pari valore da spendere entro un anno per lo stesso tipo di servizi. Un voucher, appunto.

Coronavirus: dal 15 giugno cosa si potrà fare, cosa riapre e cosa cambia

Per essere più precisi, la Legge 24 aprile 2020 n.27, quella che ha convertito il Cura Italia, stabilisce che è l’operatore dei servizi turisti a scegliere come rimborsare il cliente. Può farlo in denaro oppure con un voucher nominativo, non cedibile, non frazionabile e di pari valore.

Viaggi e Covid, cosa spetta come rimborso

Una misura che nasce per non costringere le imprese del settore turistico a cedere liquidità proprio nel momento in cui il volume di affari è quasi azzerato. Misura che però non è piaciuta alle associazioni dei consumatori e neppure all’Unione europea.

Il commissario Ue per la Giustizia Didier Reynders ha detto: “Non esiteremo a intraprendere le misure necessarie per garantire la piena conformità dei comportamenti delle agenzie di viaggio e per proteggere i diritti dei clienti”. In più, ha aggiunto Reynders durante un’audizione presso la commissione Affari interni del Parlamento Ue, “monitoreremo anche le responsabilità di compagnie aeree e dei tour operators che si rimbalzano le responsabilità a vicenda”.

L’Ue punta il dito contro i voucher

La Commissione Ue ha già inviato a 12 Stati membri, tra i quali l’Italia, una lettera con le proprie raccomandazioni sulla questione del rimborso tramite voucher in caso di annullamento dei viaggi. Lo stesso Reynders, in un’intervista a Il Sole 24 Ore di qualche settimana fa, si era detto pronto ad aprire una procedura di infrazione contro l’Italia se la normativa non fosse stata corretta. La linea dell’Ue, in sostanza, è questa: il voucher deve essere una delle possibilità proposte al cliente, il quale deve poterla rifiutare in favore del rimborso della cifra spesa.

L’Europa riapre: viaggi all’estero e coronavirus, in quali paesi si può viaggiare

In attesa di verificare se ci saranno le modifiche richieste da Bruxelles, la legge italiana al momento riconosce il coronavirus come motivo valido per l’annullamento di viaggi e pacchetti turistici, stabilendo le modalità di rimborso.

Quando si può chiedere il rimborso per l’annullamento dei viaggi

In particolare, l’impossibilità della prestazione per Covid si applica ai “contratti di trasporto aereo, ferroviario, marittimo, nelle acque interne o terrestre, ai contratti di soggiorno e ai contratti di pacchetto turistico” aventi come destinazione uno dei luoghi verso i quali è stato impedito lo sbarco o l’arrivo.

Sardegna, Corsica, Elba: come viaggiare sui traghetti e le regole anti-Covid

Per richiedere il voucher si dovrà comunicare la propria rinuncia alla compagnia o l’agenzia. L’operatore avrà poi 30 giorni di tempo dall’annullamento del viaggio per erogare il rimborso.

Lo stesso vale se è la compagnia di trasporto, l’agenzia turistica o l’organizzatore di viaggi a cancellare il viaggio. L’operatore dovrà rimborsare il prezzo pagato, ma sarà lui stesso a decidere se farlo in denaro o con un voucher. Anche in questo caso dovrà farlo entro 30 giorni dall’annullamento.

Viaggiare dopo l’emergenza Covid

Questo, come detto, per quanto riguarda i viaggi persi dall’inizio dell’emergenza fino al giorno in cui saranno in vigore i divieti imposti dal paese di destinazione. Ma dal 15 giugno buona parte delle frontiere interne in Europa riapriranno. E, più o meno da quella data in poi, le condizioni cambiano.

Viaggi 2020: cosa succede alla prenotazione per luglio, agosto e settembre

Non appena il paese di destinazione rimuove le restrizioni all’ingresso, il viaggio risulta di nuovo possibile. Dato che un titolo di viaggio o un pacchetto vacanze prenotato è di fatto un contratto, se viene meno la causa di impossibilità il contratto va rispettato. Ciò significa che per la prenotazione di voli, viaggi e vacanze nei mesi di luglio, agosto, settembre e così via non risentiranno delle misure restrittive e dunque non si potrà scegliere la cancellazione a condizioni “agevolate”. Funzionerà insomma come per tutti i viaggi prima del Covid: il recesso e la cancellazione saranno regolate dalle condizioni contrattuali ed è possibile che il viaggiatore debba pagare una penale in caso di rinuncia. A meno che non fossero previste condizioni specifiche al momento dell’acquisto.

L’unica condizione che continuerà a valere come impossibilità è il caso in cui il titolare del biglietto venga messo in quarantena perché positivo al coronavirus o in isolamento domiciliare dopo aver avuto contatti con persone positive.

Altrimenti l’unico modo per ottenere un rimborso in caso di cancellazione o rinuncia è quello di aver stipulato un’assicurazione di viaggio. Una regola universale non c’è perché le compagnie assicurative, in quanto soggetti privati, sono libere di applicare le condizioni che vogliono. In generale però il rimborso delle spese di viaggio viene riconosciuto solo in caso di decesso, malattia o infortunio. Valgono spesso anche le questioni lavorative, come licenziamento, sospensione o nuova assunzione, e anche i danni materiali all’abitazione come incendi e furti. Situazioni, ovviamente, che devono poter essere dimostrate.

È praticamente impossibile che una compagnia stipuli un’assicurazione offrendo il rimborso delle spese di viaggio in caso di annullamento dovuto solo al timore del Covid.

Coronavirus in Toscana, i nuovi casi e i dati di oggi 11 giugno

Anche oggi non c’è il contagio zero, ma i nuovi casi di coronavirus in Toscana restano limitati, secondo le ultime news: il bollettino della Regione, con i dati aggiornati alle ore 12.00 di giovedì 11 giugno 2020, segnala solo 10 positivi in più nelle ultime 24 ore, a fronte di 3.408 tamponi analizzati nei laboratori. Nel giro di una giornata si è registrato solo un morto in più, una donna di 86 anni deceduta con Covid-19.

Salgono leggermente le persone in cura in ospedale, ma crescono anche i guariti con un trend che viaggia più veloce rispetto ai ricoverati.

Casi di coronavirus in Toscana: i dati di oggi, 11 giugno 2020

521 soggetti sono attualmente positivi al coronavirus in Toscana, il 3,3% in meno rispetto a ieri, mentre dall’inizio dell’epidemia a oggi si sono registrati in totale 10.158 casi di positività, con questa diffusione: 3.492 a Firenze (5 in più rispetto a ieri), 569 a Prato, 678 a Pistoia, 1.051 a Massa Carrara (uno in più), 1.366 a Lucca (uno in più), 897 a Pisa (uno in più), 557 a Livorno, 678 ad Arezzo, 441 a Siena, 429 a Grosseto (due in più).

La Toscana si conferma così al decimo posto in Italia per i contagi (rapporto tra numero di malati e abitanti), con il tasso più alto a Massa Carrara, Lucca e Firenze. Qui la mappa del contagio in Toscana e i grafici sull’andamento del coronavirus.

Covid-19 in Toscana: ricoverati e guariti

I ricoverati nei posti letto Covid degli ospedali sono due in più di ieri (57 in totale), di cui 15 in terapia intensiva (stabili). In Toscana l’11 giugno, la maggior parte dei positivi al coronavirus, ossia 464 persone, è in isolamento a casa, perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o privi di sintomi (20 in meno rispetto a ieri, – 4,1%). 3.370 persone (88 in meno rispetto al giorno precedente) sono in isolamento domiciliare a seguito di contatti con soggetti contagiati.

Sono 27 i guariti per un totale di 8.558 dall’inizio dell’epidemia: 727 “clinicamente guariti” (senza più i sintomi della malattia) e 7.831 guarigioni virali, ossia pazienti completamente guariti con doppio tampone negativo.

I morti per coronavirus in Toscana (11 giugno)

Sono 1.079 i deceduti dall’inizio dell’epidemia: 394 a Firenze, 49 a Prato, 80 a Pistoia, 162 a Massa Carrara, 136 a Lucca, 89 a Pisa, 61 a Livorno, 46 ad Arezzo, 31 a Siena, 23 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano per Covid-19 è di 28,9 deceduti ogni 100.000 residenti, circa la metà della media italiana. Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (83,1), Firenze (39,0) e Lucca (35,), mentre il più basso è a Grosseto (10,4). I dati sulla diffusione del coronavirus in Toscana sono pubblicati nel bollettino diffuso l’11 giugno dalla Regione Toscana.

Toscana, test sierologico gratuito per i donatori di sangue

Test sierologici gratuiti per i donatori di sangue e plasma: lo ha deciso la Regione Toscana come ulteriore misura di contrasto e tracciamento del coronavirus. I donatori abituali potranno sottoporsi al test a partire da lunedì 15 giugno, anche direttamente prima di una donazione.

La richiesta dei donatori di sangue accolta dalla Regione Toscana: test sierologico gratis

A sollecitare la decisione erano state le principali associazioni di donatori, Avis, Fratres e Anpas. Da loro era partita la richiesta di inserire anche i donatori di sangue e plasma tra le categorie che hanno diritto al test sierologico gratuito nell’ambito della campagna di screening promossa dalla Regione Toscana.

Richiesta accolta dal Centro Regionale Sangue e dall’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi.

Come sottoporsi al test sierologico

I donatori che hanno già un appuntamento prenotato sul sistema AgenDona potranno  sottoporsi al test sierologico il giorno stesso in cui si presentano a donare. Si tratta di un test volontario e chi non lo volesse fare non sarà obbligato.

Il test sierologico rileva l’eventuale presenza degli anticorpi specifici ed è una indicazione ad elevato livello di probabilità del fatto che l’organismo sia venuto a contatto con il coronavirus responsabile del Covid-19.

In caso di test positivo, la persona dovrà sottoporsi al tampone nasofaringeo per escludere che l’infezione sia ancora in corso. I donatori che dovessero risultare positivi verranno contattati personalmente, sottoposti a tampone e presi in carico dalla medicina territoriale fino alla guarigione definitiva. Potranno inoltre essere arruolati, sempre su base volontaria, per lo studio Tsunami e donare plasma iperimmune.

“Questa ulteriore iniziativa – dice l’assessore Saccardi – costituisce un tassello importante della politica adottata dalla Regione Toscana di testare, tracciare e trattare. Dopo gli operatori sanitari, le Forze dell’ordine e i dipendenti pubblici che svolgono attività di front office, abbiamo deciso di inserire i donatori periodici di sangue e plasma tra le categorie che verranno sottoposte al test sierologico, al fine di ricostruire la storia epidemiologica del Covid-19 sul territorio toscano”.

Visite (gratis) nelle ville medicee di Castello, Petraia e Cerreto Guidi

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Anche a casa Medici si riaprono le porte dopo il lockdown. E per chi ha voglia di tornare a visitare un museo gratis, nel weekend del 12 giugno a Firenze ripartono le visite guidate (in sicurezza) in tre delle più belle dimore del granducato, patrimonio Unesco: i giardini della Villa medicea di Castello e di Petraia oltre alla Villa medicea e giardino di Cerreto Guidi.

Villa Medicea aperta gratis, su prenotazione e in sicurezza

La riapertura – esclusivamente su prenotazione e con attenzione alle norme di sicurezza anti-Covid per i visitatori, il personale, l’ambiente e le opere – prevede anche la partecipazione ai percorsi narrativi I giardini della bizzarria, realizzati in collaborazione con Unicoop Firenze e con la collaborazione di Stazione Utopia. Una serie di percorsi tematici per grandi e piccini (differenziati per gruppi da 3 a 6 anni e da 6 a 10) che invitano alla scoperta della storia e della grande varietà botanica delle straordinarie Ville Medicee vissute prima dalla famiglia Medici e poi dai Lorena e dai Savoia.

villa medicea weekend gratis museo

Un museo a cielo aperto: dal 12 giugno aperture solo nei weekend

Queste meravigliose tenute nei dintorni di Firenze, teatro della vita di corte tra arte e mecenatismo, caccia, vita nella natura e convivialità, fanno parte dei 49 tra musei e luoghi della cultura del Mibact sul territorio toscano. Una riapertura cauta, che dal 12 giugno vede riaperti i giardini (e la villa di Cerreto Guidi) solamente nei fine settimana, mentre dal 1° luglio si ripartirà con un’apertura più ampia e regolare. I percorsi guidati de “I Giardini della Bizzarria” saranno a disposizione dei visitatori gratuitamente per tutti i fine settimana dal 12 giugno al 5 luglio.

Visite guidate alle ville medicee di Firenze per grandi e piccini: le date

Ecco il calendario completo delle visite guidate:

  • Visite alla Villa Medicea di Cerreto Guidi e al Museo Storico della Caccia e del Territorio
    Dal 12 giugno al 5 luglio, tutti i venerdì, sabato, domenica ore 10.00 – 11.00 – 12.00 – 14.00 – 15.00 – 16.00, 40 min per piccoli gruppi max 6 persone – Visite narrate sabato 13 giugno, 20 giugno, 27 giugno, 4 luglio h. 16.00 – durata 40 min.
  • Visite al giardino della Villa Medicea di Castello (Firenze)
    Sabato 13 giugno, 20 giugno, 27 giugno, 4 luglio ore 9.30 – 11.00 – 15.30 – 17.00 – durata 1h e 15 min – Visite narrate per bambini dal 6 ai 10 anni sabato 13 giugno, 20 giugno, 27 giugno, 4 luglio h. 11.30 – durata 40 min.
  • Visite al giardino della Villa Medicea di Petraia (Firenze)
    Domenica 14 giugno, 21 giugno, 28 giugno, 5 luglio -ore 9.30 – 15.30 – 17.00 – durata 1h e 15 min. – Visite narrate per bambini dai 3 ai 6 anni Domenica 14 giugno, 21 giugno, 28 giugno, 5 luglio h. 11.30 – durata 40 min.

Le prenotazioni sono già attive con link eventbrite sul sito della Direzione regionale musei della Toscana e di Stazione Utopia.

Sardegna, Corsica, Elba: come viaggiare sui traghetti e le regole anti-Covid

Finché la barca va, lasciala andare, suonava un vecchio adagio di Orietta Berti. Ma anche le barche, o meglio i traghetti, hanno subito una battuta d’arresto durante il lockdown: ora che i mezzi di trasporto hanno ripreso a funzionare, ecco le regole anti-Covid disposte dalle compagnie per viaggiare in sicurezza verso le principali isole come Sardegna, Elba e Corsica.

Con l’inizio della fase 3 le più importanti società di trasporto marittimo che partono e arrivano in Toscana – Moby, Toremar, Sardinia e Corsica Ferries – hanno ripreso a viaggiare regolarmente. Fatto che riempie di gioia i tanti che vogliono spostarsi dal continente verso le isole in vista delle vacanze estive. Ma attenzione, anche a bordo di navi e traghetti vanno rispettate delle regole per garantire una traversata sicura.

Dai principali porti della Toscana – Livorno e Piombino – hanno ripreso a viaggiare traghetti diretti nelle isole dell’arcipelago toscano (in tutte tranne a Gorgona, dove sono ancora interdette le visite) ma anche in Sardegna e Corsica.

Piombino, traghetti regolari per l’Elba

Si può andare all’Isola d’Elba, una delle destinazioni preferite dai vacanzieri toscani e non solo, per raggiungere la quale sono ripresi gran parte (ancora non tutti) dei servizi in partenza da Piombino. Da Porto Santo Stefano, nell’Argentario, invece si viaggia regolarmente alla volta dell’Isola del Giglio.

Vacanze in Corsica? Ancora no

Sebbene non sia necessaria la quarantena per chi arriva dall’Italia, verso la grande isola francese gli spostamenti sono limitati ai viaggi necessari. Per effettuare la traversata in traghetto per la Corsica va compilato e portato con sé un documento che attesti il motivo e il giustificativo dello spostamento. Senza questa dichiarazione l’imbarco viene negato. Per il momento dunque, niente vacanze in Corsica.

Sardegna: niente passaporto sanitario sui traghetti

Nessun “passaporto sanitario” per i passeggeri intenzionati a dirigersi in Sardegna. Basterà infatti fare una registrazione online e compilare un questionario, che fino al 12 giugno potrà essere fatto anche a bordo grazie a un modulo cartaceo.

Quasi tutte le compagnie consentono inoltre di modificare le date dei viaggi senza penali, per agevolare i viaggiatori nei loro spostamenti durante il periodo dell’emergenza.

Le linee guida Covid e le regole per chi va in vacanza con i traghetti

Le compagnie di trasporto marittimo, come Moby, Sardinia e Corsica Ferries e Toremar, hanno stilato una serie di regole da rispettare per chi sale a bordo dei traghetti, in ottemperanza alle regole anti-Covid, in particolare:

  • Obbligo di indossare la mascherina durante il viaggio

  • Imbarco regolamentato e distanziato sia che si viaggi a piedi sia che si viaggi a bordo di un veicolo

  • Distanza di sicurezza da rispettare sia durante la traversata sia durante le operazioni di imbarco e sbarco

  • Divieto di assembramento

Il mare più bello della Toscana: i posti dove andare per le vacanze

Tutte le garanzie fornite dalle compagnie marittime

  • Presenza di un medico a bordo

  • Servizi di ristorazione aperti nel rispetto delle regole

  • Toilette sanificate

  • Colonnine con gel igienizzante a disposizione dei passeggeri

  • Pulizia scrupolosa dell’imbarcazione ad ogni scalo

  • In caso di presenza di cabine a bordo: sanificazione e igienizzazione dei locali e della biancheria

  • Impianti di ventilazione impostati per un ricambio di aria al 100%
  • Chiusura delle sale con giochi per bambini

Green Day in concerto a Firenze Rocks e Milano: le date 2021

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Bisognerà aspettare ancora un’estate per intonare il brano simbolo “Boulevard of broken dreams” davanti al palco, ma intanto ci sono due giornate da segnare sul calendario. I Green Day hanno riprogrammato per il 2021 le date del loro tour, sempre accompagnati dai Weezer, e Live Nation ha definito il nuovo calendario dei concerti a Firenze Rocks e al Milano Summer Festival. Restano validi i biglietti già comprati per le due manifestazioni che avrebbero dovuto svolgersi quest’anno.

La tournée di Billie Joe Armstrong e compagni, come tutti gli altri grandi eventi estivi, è stata infatti rimandata per effetto dell’emergenza coronavirus.

Green Day al Milano Summer Festival 2021: il rinvio

Il tour italiano 2021 dei Green Day partirà dall’Ippodromo Snai di San Siro mercoledì 16 giugno, per il Milano Summer Festival, data che recupererà il concerto inizialmente previsto il 10 giugno di quest’anno e poi annullato per la pandemia del virus Covid-19.

Green Day in concerto a Firenze Rocks 2021, le date

La seconda tappa dei Green Day sarà invece a Firenze nel festival più rock della città, ospitato sempre alla Visarno Arena: la data scelta per il concerto è giovedì 17 giugno 2021. Ad aprire la serata saranno sempre i Weezer. I biglietti già acquistati per l’esibizione che avrebbe dovuto tenersi all’interno di Firenze Rocks il 10 giugno 2020 rimangono validi per la nuova data, senza che gli spettatori debbano fare nulla.

l rimborso dei biglietti

Chi non vorrà utilizzare i biglietti per le nuove date dei Green Day a Firenze e Milano può chiedere un rimborso, riconosciuto sotto forma di voucher, entro 30 giugno dalla comunicazione delle nuove date 2021 (quindi entro il 10 luglio) secondo le modalità riportate sul sito di Live Nation. Il buono, che comprenderà anche i diritti di prevendita e sarà cumulabile con altri voucher, dovrà essere usato entro 18 mesi dalla sua emissione.

Comprare nuovi biglietti per i Green Day a Firenze e Milano

Chi invece non ha già comprato un biglietto per i concerti dei Green Day potrà farlo per le nuove date del 16 giugno 2021 (Milano Summer festival) e 17 giugno 2021 (Firenze Rocks) sui consueti siti, ecco i link diretti:

Coronavirus, tre nuovi casi in Toscana. Ricoverati ai minimi, ne restano 55

Il giorno zero continua a non arrivare, ma i numeri del contagio da coronavirus in Toscana restano sotto controllo: tre nuovi casi e un decesso nelle ultime 24 ore. Queste le notizie del bollettino regionale sul Covid in Toscana di oggi, mercoledì 10 giugno.

Dei 10.148 casi registrati dall’inizio dell’epidemia in Toscana, ne restano 539 attualmente attivi. I tre nuovi casi da ieri sono stati registrati in provincia di Firenze, Lucca e Prato. Così la mappa del contagio da coronavirus in Toscana segna oggi 3.487 casi complessivi in provincia di Firenze, 569 a Prato, 678 a Pistoia, 1.050 a Massa, 1.365 a Lucca, 896 a Pisa, 557 a Livorno, 678 ad Arezzo, 441 a Siena, 427 a Grosseto.

Coronavirus, ultime notizie in Toscana (10 giugno)

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia per numerosità di casi, circa 272 ogni 100.000 abitanti. Contro una media italiana di circa 390 (dato aggiornato a ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 539 casi ogni 100.000 abitanti, Lucca con 352, Firenze con 345: La più bassa Siena con 165.

Restano 484 persone in isolamento a casa, positive ma con sintomi lievi o asintomatiche (-81 rispetto a ieri). È il dato più basso dal 16 marzo scorso. Ci sono poi 3.458 (-155) persone isolate dopo aver avuto contatti con soggetti positivi.

Solo 55 ricoverati negli ospedali toscani

Negli ospedali toscani restano 55 pazienti ricoverati per Covid-19, 8 in meno di ieri. Di questi, 15 sono in terapia intensiva (-2). È il dato più basso dal 6 marzo per i ricoveri e dal 9 marzo per le terapie intensive.

I guariti aumentano di 91 unità, portando il totale a 8.531. Di questi, sono 787 le persone “clinicamente guarite”, cioè che non presentano più i sintomi, e 7.744 le guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

L’unico decesso registrato da ieri è quello di un uomo di 72 anni in provincia di Massa Carrara. I morti totali per le conseguenze del coronavirus in Toscana salgono a 1.078, così ripartiti per provincia: 394 a Firenze, 48 a Prato, 80 a Pistoia, 162 a Massa Carrara, 136 a Lucca, 89 a Pisa, 61 a Livorno, 46 ad Arezzo, 31 a Siena, 23 a Grosseto. Altre 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

La Toscana resta l’11° regione italiana per tasso grezzo di mortalità, ovvero il numero di decessi sulla popolazione residente. È di 28,9 ogni 100.000 abitanti, contro il 56,4 della media italiana. Massa Carrara (83,1), Firenze (39) e Lucca (35) sono le province più colpite. Il dato più basso a Grosseto (10,4).

I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 280.491. Da ieri ne sono stati eseguiti 3.399 e analizzati  4.193.

Sono i dati aggiornati alle ore 12 di oggi, mercoledì 10 giugno, elaborati dall’Agenzia regionale di sanità e dall’Unità di crisi Coronavirus per il bollettino quotidiano della Regione Toscana.

Vacanze anti assembramento: al mare in Toscana nelle isole dell’arcipelago

C’è qualcuno – anche in Toscana – che della serrata totale che ha investito il mondo intero non se ne è quasi accorto. Sono gli abitanti di alcune delle isole dell’arcipelago toscano, popolate da così poche persone in inverno da non essersi quasi accorte dell’incubo coronavirus e da conoscere appena il significato della parola assembramento.

Ora, con l’arrivo di un’estate che si preannuncia tutta da passare nei luoghi di villeggiatura di casa nostra e con la voglia di vacanze che cresce, si comincia a pensare alle mete più tranquille dove trascorrerle. Quelle, insomma, dove il pericolo “sovraffollamento” sia il meno presente possibile. E quindi anche il rischio di un contagio da Covid.

Di luoghi da visitare la regione Toscana è piena, ma se è il mare quello che si preferisce e se la costa continentale e le sue località non rientrano tra le alternative prescelte, si può optare per il bellissimo arcipelago e le sue isole.

Montecristo la meno “assembrata”: ripartono le visite

Facendo una classifica in ordine inverso, dalla meno “assembrata” alla più densamente popolata, l’isola anti-assembramento per eccellenza è certamente Montecristo, vero e proprio santuario della natura. Celebre per la sua bellezza selvaggia e per il romanzo “Il conte di Montecristo” che Alexandre Dumas vi ambientò nell’Ottocento, l’isola è una Riserva naturale statale dove è vietata la balneazione e la pesca e gli accessi sono severamente regolamentati e contingentati.

Montecristo è disabitata, priva di servizi e presidi medici e può essere visitata da 2mila persone l’anno che, in gruppi di 75 persone alla volta, partecipano a delle visite guidate all’insegna del trekking. Il costume dunque può essere anche lasciato a casa, perché a Montecristo il mare si ammira solo a distanza di sicurezza. Dopo il lockdown le visite sono ripartite e seguono il calendario disponibile sul sito del Parco nazionale dell’arcipelago toscano dove sono descritte nel dettaglio tutte le informazioni per prepararsi alla visita, ma attenzione, per la stagione in arrivo i posti sono già praticamente esauriti.

Per quanto riguarda le regole Covid, valgono le direttive governative: mascherina, gel igienizzante e distanziamento di un metro anche durante il trekking. Distanza di sicurezza assicurata anche sulle imbarcazioni, che sono abbastanza capienti da poter assicurare uno spazio adeguato per ciascun viaggiatore.

Gorgona chiusa, a Pianosa 250 persone al giorno

Stesse regole (ferree) e stesso discorso per altre due perle del parco dell’arcipelago: Gorgona (che ospita un carcere di massima sicurezza) e Pianosa. Ma se per Gorgona non è ancora arrivato il via libera per la ripresa delle visite (e chi ha già prenotato verrà ricollocato nelle prime date disponibili), per Pianosa sono stati riattivati i collegamenti dalla terraferma due giorni la settimana, il sabato e la domenica.

Anche a Pianosa gli accessi sono contingentati anche se le regole sono un po’ meno rigide di Montecristo – 250 persone al giorno – e le visite fuori dall’abitato vengono fatte solamente accompagnati da una guida che si assicura dell’adeguatezza dell’attrezzatura e dell’abbigliamento dei visitatori. Al contrario di Montecristo, sull’isola più pianeggiante dell’arcipelago (da qui il nome), si può fare anche una nuotata nelle acque cristalline e due passi in paese per un massimo di sei ore, prima di tornare sulla terraferma.

Giannutri e Capraia: al mare in Toscana nelle isole dell’arcipelago

Anche verso Giannutri, punto più a sud della regione Toscana con una manciata di residenti (fa parte del Comune dell’Isola del Giglio) hanno ripreso a viaggiare i traghetti che arrivano da Porto Santo Stefano e che permettono di fare visita a questa piccola perla pressoché deserta sulla quale non esistono alberghi, ma alcuni privati affittano degli appartamenti.

Più grande, ma sempre molto poco “assembrata”, Capraia è il comune italiano meno popolato tra quelli con sbocco sul mare. Più organizzata dal punto di vista della ricezione turistica, sull’isola ci sono alcuni (pochi) alberghi, delle case vacanze, ed ha ripreso ad essere collegata quotidianamente con Livorno.

Elba e Giglio, (quasi) Covid free

Le uniche due eccezioni in quanto a popolazione (e popolarità) sono Elba e Giglio, da sempre le due destinazioni più gettonate dell’arcipelago, anche per via della loro dimensione e del numero di strutture ricettive presenti. In estate solitamente entrambe le isole vengono letteralmente prese d’assalto, ma quest’anno si stanno attrezzando per garantire ai turisti una vacanza in sicurezza.

E se è esagerato parlare di isole “Covid free”, bisogna riconoscere che ad oggi, il numero di persone risultate positive al Coronavirus è stato molto contenuto, solo 12 casi accertati all’Elba e 1 al Giglio.

Coronavirus, un solo nuovo caso in Toscana: le notizie del 9 giugno

Un solo nuovo caso, 91 guarigioni e 3 decessi: queste le ultime notizie sul coronavirus in Toscana riportate dal bollettino regionale di oggi, martedì 9 giugno. I casi attualmente attivi in regione scendono così a 628, il minimo dal 15 marzo scorso.

L’unico nuovo caso rilevato nelle ultime ventiquattro ore si registra in provincia di Firenze, che resta la più colpita in termini assoluti nella mappa del contagio da coronavirus in Toscana con 3.486 casi. Per il resto, si contano 568 casi a Prato, 678 a Pistoia, 1.050 a Massa Carrara, 1.364 a Lucca, 896 a Pisa, 557 a Livorno, 678 ad Arezzo, 441 a Siena, 427 a Grosseto.

Coronavirus, ultime notizie in Toscana (9 giugno)

Il tasso di numerosità dei casi in Toscana resta così di circa 272 positivi ogni 100 mila residenti, al 10° posto tra le regioni italiane. La media nazionale è di circa 390. Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 539, Lucca con 352, Firenze con 345. La più bassa Siena con 165.

Gran parte dei casi attualmente positivi, 565 persone, si trovano in isolamento a casa poiché presentano sintomi lievi o sono asintomatiche. Sono 86 in meno rispetto a ieri. Altre 3.613 persone (-446) sono isolate dopo aver avuto contatti con persone contagiate.

I ricoverati in ospedale scendono al punto più basso dal 7 marzo scorso. Sono infatti 63 (7 in meno di ieri) i pazienti nei posti letto Covid, di cui 17 in terapia intensiva (3 in meno). È il minimo di terapie intensive dal 9 marzo.

Si registrano poi, complessivamente, 91 nuove guarigioni. Il numero delle persone che hanno superato il coronavirus in Toscana sale così a 8.440. Si tratta di 769 persone dichiarate  “clinicamente guarite” (+9 da ieri) e 7.671 (+82) guarite a tutti gli effetti, con doppio tampone negativo.

Ancora tre decessi

I tre decessi sono quelli di altrettante donne dall’età media di 89,3 anni, due in provincia di Firenze e una di Siena. I morti dall’inizio dell’epidemia salgono a 1.077, così ripartiti per provincia: 394 a Firenze, 48 a Prato, 80 a Pistoia, 161 a Massa Carrara, 136 a Lucca, 89 a Pisa, 61 a Livorno, 46 ad Arezzo, 31 a Siena, 23 a Grosseto. Ci sono poi 8 persone decedute sul suolo toscano ma  residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità, ovvero il numero di deceduti sulla popolazione residente, in Toscana è di 28,9 ogni 100.000 residenti. La Toscana è l’11° regione più colpita in Italia, la media nazionale è di 56,3. Massa Carrara è la provincia con il tasso più alto (82,6), seguita da Firenze (39,0) e Lucca (35,1). Il più basso a Grosseto (10,4).

Da ieri sono stati eseguiti 3.386 tamponi e analizzati 3.095. Il totale dei test effettuati in Toscana dall’inizio dell’epidemia è di 277.092. Questi i dati aggiornati alle ore 12 di oggi trasmessi dalla Regione con il bollettino quotidiano sul coronavirus.