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Università di Firenze, nel 2021 lezioni in aula e in diretta online

Le lezioni si faranno in aula ma saranno anche trasmesse tutte online, in videoconferenza: è questa la più grande novità dell’Università di Firenze in vista dell’anno accademico 2020 – 2021, il primo con le nuove regole anti coronavirus.

Ritorno in aula

Si tornerà in aula dunque, anche se il numero di studenti che potranno assistere di persona alle lezioni potrebbe essere limitato. La capienza massima verrà determinata infatti in base alle dimensioni delle aule e alle regole di distanziamento interpersonale che saranno in vigore il prossimo autunno. Con la possibilità di introdurre un sistema a turni così che tutti gli studenti possano prender parte alle lezioni dal vivo.

Universit di Firenze, lezioni in diretta online

Nessuno, in ogni caso, resterà tagliato fuori. Tutti i corsi saranno fruibili online in diretta per tutti gli studenti frequentanti e successivamente la loro registrazione sarà resa disponibile su una piattaforma online. Una modalità che ha già avuto una prima sperimentazione negli ultimi tre mesi, da quando le lezioni in presenza sono state sospese per l’emergenza sanitaria. In questo periodo, rende noto l’ateneo, alle attività didattiche a distanza hanno partecipato circa 3.300 studenti.

“Vogliamo riportare le studentesse e gli studenti in aula – ha affermato il rettore Luigi Dei – l’Università è presenza, è scambio e dialogo. Stiamo lavorando per ripartire: abbiamo ricalcolato la capienza delle aule, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, e stiamo pensando a turnazioni per assicurare il diritto a frequentare dal vivo. Garantiremo però online le lezioni e il materiale didattico per coloro che per tanti motivi, di salute o anche economici, potrebbero avere difficoltà a tornare in aula”.

Tasse universitarie congelate nel 2021

Nell’anno accademico 2020 – 2021 le tasse universitarie dell’Università di Firenze non aumenteranno. “Abbiamo una tassazione media tra le più basse in Italia, fortemente progressiva, a protezione dei redditi più bassi”, spiega ancora Luigi Dei. “Non è intenzione dell’ateneo, in un momento così difficile, gravare ulteriormente sulla situazione economica delle famiglie. E stiamo aspettando il decreto del Miur che dovrebbe innalzare la fascia di esenzione, la cosiddetta no tax area“.

Nel frattempo, nei mesi di giugno e luglio 2020 esami e tesi dell’Università di Firenze continueranno a svolgersi a distanza. L’ateneo ha promosso un questionario fra gli studenti per conoscere eventuali problematiche di connessione o carenze di strumenti informatici e per organizzare soluzioni alternative.

L’offerta formativa dell’Università di Firenze per l’anno accademico 2020-2021 conterà 58 corsi triennali, 9 corsi magistrali a ciclo unico, 71 corsi magistrali. Sono 29 i percorsi internazionali che rilasciano doppio titolo o titolo congiunto.

Un assaggio di come saranno i corsi del prossimo anno accademico lo si potrà avere giovedì 4 e venerdì 5 giugno, dalle 14 alle 17.30, con l’iniziativa online “Un giorno all’Università”. Un docente per ogni Scuola terrà un intervento in diretta streaming, visibile per tutti dal sito www.unifi.it , dal canale YouTube e da Facebook.

Non solo auto elettriche: l’idea, ampliare gli incentivi del decreto rilancio

Inserire nel decreto rilancio, accanto agli incentivi per l’acquisto di auto elettriche e ibride, uno sconto rottamazione per chi comprerà tra il 2020 e il 2021 macchine di ultima generazione (Euro 6) benzina o anche diesel. È questa l’ipotesi per ampliare l’ecobonus auto, con altre agevolazioni: il provvedimento del governo, varato per far fronte alla crisi economica scatenata dal virus Covid-19, deve ora passare dal Parlamento e qui potrebbero essere decisi degli aggiustamenti.

A spingere in questa direzione è la sottosegretaria allo Sviluppo Economico Alessia Morani, anche per dare un aiuto al settore dell’auto, in forte difficoltà, e smaltire così le 350 mila vetture già prodotte prima della crisi e ferme nei piazzali. “Bisogna ampliare l’ecobonus – ha detto Morani – anche alle auto a motore termico più all’avanguardia, che consentiranno l’abbattimento delle emissioni. Questo consentirà di raggiungere i target previsti per il 2030 senza perdere posti di lavoro”.

La rottamazione e gli incentivi auto 2020 per le auto elettriche e ibride

Al momento nel decreto rilancio è stato confermato l’ecobonus auto con incentivi statali per la rottamazione di veicoli vecchi, per l’acquisto di macchine elettriche e ibride plug-in con un costo inferiore ai 50 mila euro (IVA esclusa), prevedendo agevolazioni che possono arrivare fino ai 6 mila euro, in particolare:

  • 1.500 euro di incentivi per comprare un’auto con emissioni di CO2 tra 21 e 60 g/km, più un bonus di altri 1.000 euro in caso di rottamazione (da Euro 0 a Euro 4)
  • 4.000 euro di bonus per l’acquisto di un’auto che produce emissioni compre tra 0 e 20 g/km, più 2.000 euro di sconto se si rottama la vecchia auto (da Euro 0 a Euro 4)

Decreto rilancio: ipotesi incentivi auto Covid 2020/2021

Adesso il governo apre alla possibilità, con la conversione del decreto rilancio in legge, di ampliare l’ecobonus e il bonus rottamazione auto anche alle macchine “tradizionali”, di ultima generazione, ma non è ancora chiaro se questi incentivi interesseranno sia i veicoli a benzina sia quelli diesel. “Occorre introdurre uno strumento-incentivo – ha spiegato la sottosegretaria Morani – che si concentri soprattutto sul 2020 e il 2021 e che consenta di smaltire lo stock di auto prodotte che hanno comunque standard elevati per quanto riguarda la riduzione delle emissioni”.

Il bonus mobilità 2020: non solo bici

Intanto il decreto rilancio prevede altri incentivi con il buono mobilità ideato dai Ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti: non c’è solo il bonus bici 2020 ma anche delle agevolazioni per chi nel 2021 deciderà di rottamare la sua auto o la moto e di spostarsi con mezzi verdi, come biciclette elettriche o trasporto pubblico locale. In particolare:

  • 1.500 euro per ogni auto (da Euro 0 a Euro 3) rottamata dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021
  • 500 euro per ogni moto (Euro 2 o Euro 3 a due tempi) rottamata dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021

Le agevolazioni potranno essere utilizzate entro i 3 anni successivi per l’acquisto, anche per  persone conviventi, di abbonamenti al trasporto pubblico  locale  e  regionale,  biciclette tradizionali ed elettriche a pedalata assistita, veicoli per la  mobilità personale prevalentemente elettrici (ad esempio monopattini, hoverboard e segway).

Coronavirus, restano meno di mille casi attivi in Toscana. Le notizie del 3 giugno

Ci sono 4 nuovi casi di coronavirus in Toscana, dove rispetto a ieri si registrano anche 2 decessi. Il numero delle persone attualmente positive scende però sotto le mille unità per la prima volta dal 16 marzo scorso. Ecco le ultime notizie sul coronavirus in Toscana dal bollettino regionale di oggi, mercoledì 3 giugno.

Coronavirus, ultime notizie dalla Toscana

Il totale dei casi rilevati dall’inizio dell’epidemia sale a 10.121, di cui 973 attualmente positivi. La mappa del coronavirus in Toscana conta 3.473 casi complessivi in provincia di Firenze (2 in più rispetto a ieri), 565 a Prato, 676 a Pistoia, 1.049 a Massa Carrara, 1.364 a Lucca (1 in più), 896 a Pisa, 557 a Livorno (1 in più), 677 ad Arezzo, 438 a Siena, 426 a Grosseto.

La Toscana si conferma così al 10° posto in Italia per numerosità di casi, con circa 271 casi ogni 100.000 abitanti. La media nazionale, aggiornata a ieri, è di circa 387. Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 538 casi ogni 100.000 abitanti, Lucca con 352, Firenze con 343. La più bassa Siena con 164.

Coronavirus in Toscana, il bollettino di oggi (3 giugno)

Le persone in isolamento, positive ma con sintomi lievi o asintomatiche, sono oggi 872. Altre 5.394 (-300 rispetto a ieri) persone sono isolate a loro volta dopo aver avuto contatti con persone contagiate.

I ricoverati nei posti letto degli ospedali Covid sono 101, 9 in meno di ieri. È il dato più basso dall’8 marzo. Di questi, 25 sono in terapia intensiva, il dato più basso dal 9 marzo.

Ci sono poi 40 nuovi guariti, per un totale che sale a 8.093. Si dividono tra 1.033 “clinicamente guariti”, divenuti cioè asintomatici, e 7.060 (+119 rispetto a ieri) guariti a tutti gli effetti con doppio tampone negativo.

I due nuovi decessi sono quelli di un uomo e una donna, con un’età media di 87 anni, notificati in provincia di Massa Carrara e Livorno. Sono 1.055 i deceduti dall’inizio dell’epidemia, così ripartiti per provincia: 387 a Firenze, 48 a Prato, 80 a Pistoia, 153 a Massa Carrara, 135 a Lucca, 86 a Pisa, 59 a Livorno, 46 ad Arezzo, 30 a Siena, 23 a Grosseto. Altre 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano, ovvero il numero di deceduti in proporzione alla popolazione residente è di 28,3 ogni 100.000 residenti. La media italiana è di 55,6 e la Toscana è l’11° regione più colpita. Il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (78,5), Firenze (38,3) e Lucca (34,8). Il più basso a Grosseto (10,4).

Da ieri sono 1.989 i tamponi eseguiti e 2.187 quelli analizzati. Il totale dei tamponi eseguiti in Toscana dall’inizio dell’epidemia di coronavirus è di 259.167.

I dati, aggiornati alle ore 12 di oggi, sono quelli riportati dal bollettino regionale sul coronavirus in Toscana, elaborati dall’Agenzia regionale di sanità e dall’Unità di crisi coronavirus.

Bonus 600 euro aprile: partite Iva, Inps e casse private, le novità

Il Decreto rilancio arriva in Parlamento: giorni decisivi per conoscere quale sarà la versione definitiva del bonus 600 euro per partite Iva Inps, lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle casse private. Tra nuovi aventi diritto e procedure per la domanda, ecco le ultime novità.

Bonus 600 euro Inps, i requisiti

Il bonus 600 euro è riconosciuto ai liberi professionisti titolari di partite Iva e ai titolari di contratti co.co.co. attive al 23 febbraio, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata Inps e non titolari di pensione. Considerando però che dalla data di apertura della partita Iva ci sono 30 giorni di tempo per l’iscrizione alla Gestione separata, l’Inps ha precisato che il bonus da 600 euro spetterà anche a chi avesse una partita Iva registrata al 23 febbraio ma che a quella data non si fosse ancora iscritto alla Gestione separata.

Chi lo riceve senza fare domanda

Il Decreto rilancio, all’articolo 84, stabilisce che chi ha già ricevuto il bonus del mese di marzo riceverà in automatico anche quello di aprile. In questo caso, insomma, non ci sarà bisogno di fare domanda per ricevere i 600 euro. Questo riguarda, in particolare:

  • I titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata dell’Inps.
  • I collaboratori coordinati e continuativi (contratti co.co.co.) iscritti alla gestione separata dell’Inps.
  • Artigiani e commercianti iscritti alle gestioni speciali dell’Ago Inps.
  • I lavoratori dipendenti stagionali del settore del turismo e stabilimenti termali
  • Gli operai agricoli con contratti a termine che abbiano accumulato almeno 50 giornate effettive di lavoro agricolo nel 2019.
  • I lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri versati il cui reddito 2019 non sia superiore a 50 mila euro.

Per tutti vale l’obbligo di non essere titolari di pensione.

Cosa cambia dal 3 giugno: cosa si può fare e dove si può andare

La platea è stata poi allargata ad altre categorie di lavoratori che, per ricevere il bonus di 600 euro, dovranno fare domanda. Si tratta di:

  • I lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo con almeno sette contributi giornalieri versati nel 2019, dai quali deriva un reddito non superiore ai 35.000 euro.
  • I lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità.

Due categorie di lavoratori che erano stati precedentemente esclusi dal bonus 600 euro e che vengono ora riammessi. Potranno richiedere anche il bonus arretrato di marzo, presentando la domanda entro il 3 giugno. Per richiedere il bonus del mese di aprile avranno tempo fino all’8 giugno. La domanda si fa attraverso la procedura sul sito dell’Inps.

Conte, conferenza stampa oggi 3 giugno: a che ora seguirla in diretta

Bonus 600 euro e casse private: come funziona per i professionisti

Il bonus di 600 euro del mese di aprile 2020 sarà prorogato anche per i professionisti iscritti alle casse private: avvocati, ingegneri, architetti e tutte le professioni ordinistiche.

In questo caso però restano due nodi da sciogliere. Il primo: il testo definitivo del Decreto rilancio contiene due articoli contrastanti tra di loro. L’articolo 78 conferma la misura del bonus da 600 euro di aprile 2020 a tutti quelli che lo avevano già ricevuto a marzo, quindi anche ai professionisti. L’articolo 86 stabilisce invece che il bonus già erogato è incompatibile con quello dei mesi successivi. Si tratta di una svista e il governo ha già precisato che verrà corretta. Il bonus da 600 euro spetterà agli iscritti alle casse private anche per il mese di aprile 2020.

Il secondo punto è che l’erogazione del bonus non potrà avvenire prima di un Decreto interministeriale che ne disciplini le modalità operative. Sono infatti le casse private a gestire l’erogazione del bonus da 600 euro ai propri iscritti che ne hanno il diritto. Il decreto dovrà dire come farlo e in che modo le risorse saranno destinate alle casse dei professionisti.

Conte, conferenza stampa oggi 3 giugno: a che ora seguirla in diretta

Un discorso a tutti gli italiani nel giorno della riapertura dei confini tra regioni: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà protagonista oggi, 3 giugno, alle ore 18.00 di una conferenza stampa sulla nuova fase legata all’emergenza coronavirus, in diretta tv e in streaming. Cresce l’attesa per le parole del premier che saranno sì legate alla giornata importante che sta vivendo il Paese con il via libera alla mobilità interregionale, ma che saranno incentrate – secondo alcune indiscrezioni – anche su una nuova stagione politica di riforme.

Conferenza stampa di Conte a Palazzo Chigi: quando parla, dove vederla in diretta

È stato lo stesso Conte, sui suoi profili social, ad annunciare il nuovo discorso da Palazzo Chigi: l’orario della conferenza stampa del 3 giugno è indicativo, perché in passato si sono registrati slittamenti in avanti a causa dei ritardi delle riunioni del premier. Tutti i principali canali tv all news, come Sky tg 24 (canale 501 del digitale terrestre) e Rainews 24 (canale 48), trasmetteranno in diretta il discorso di oggi, e sarà possibile seguire la conferenza stampa pure in streaming sul web:

Secondo le anticipazioni, Conte non parlerà soltanto della gestione dell’emergenza sanitaria, ma anche delle misure per fronteggiare la crisi economica scatenata dal virus Covid-19.

Oggi pomeriggio, alle 18, conferenza stampa in diretta da Palazzo Chigi

Gepostet von Giuseppe Conte am Mittwoch, 3. Juni 2020

La nuova fase del 3 giugno

La conferenza stampa di Conte era attesa già nei giorni scorsi, per spiegare le novità previste il 3 giugno, ma è stata spostata per non accavallarsi con i festeggiamenti per il 74esimo anniversario della Repubblica.

Da oggi è possibile compiere spostamenti fuori regione, senza autocertificazione e senza l’obbligo di test sierologici. Le singole Regioni stanno però pensando a misure specifiche (qui il nostro articolo su cosa cambia dal 3 giugno). Restano in vigore le regole anti-coronavirus: distanza interpersonale di almeno un metro e mascherina obbligatoria nei luoghi chiusi accessibili al pubblico.

Uffizi: la riapertura della galleria, i biglietti e i nuovi orari

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L’arte riparte, anche con i suoi big. Con il 3 giugno scatta la riapertura della Galleria degli Uffizi, ma in “modalità coronavirus”: ingresso per meno visitatori, indicatori di distanza davanti alle opere più famose,  due giorni di riposo e nuovi orari per uno dei musei più famosi di Firenze. Si allunga così la lista dei musei statali che sono tornati a spalancare le porte, dal giardino di Boboli, a Palazzo Pitti fino alla Galleria dell’Accademia.

Uffizi, i giorni di apertura e i nuovi orari degli Uffizi dal 3 giugno

Dopo essere rimasti chiusi per 85 giorni, gli Uffizi accolgono di nuovo i visitatori a patire dal 3 giugno 2020 dal mercoledì alla domenica, con un orario ridotto:

  • mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 14.00 alle 18.30
  • sabato e domenica dalle 9.00 alle 18.30

L’ultimo ingresso è consentito un’ora prima della chiusura. Possono entrare contemporaneamente al massimo 450 persone, la metà rispetto a quanto previsto prima del coronavirus. A ogni visitatore sono così garantiti durante il tour nel museo in media 44 metri quadrati di spazio e il personale può impedire l’accesso alle sale quando viene raggiunto il numero massimo di persone consentito.

Nelle stanze dove sono ospitati i principali capolavori come la Venere e la Primavera del Botticelli, il Tondo Doni di Michelangelo e la Medusa di Caravaggio, sul pavimento si trovano degli adesivi che indicano alle persone dove disporsi per ammirare le opere in tutta sicurezza.

Biglietti, prenotazioni e regole anti-Covid per la riapertura degli Uffizi

All’ingresso viene misurata la temperatura corporea con termoscanner ed è vietato l’accesso alle persone con più di 37,5°. Durante tutta la visita nel museo la mascherina è obbligatoria, per coprire bocca e naso, ed è necessario mantenere la distanza dalle altre persone di almeno 1,80 metri. Con la riapertura degli Uffizi cala anche il numero dei componenti dei gruppi ammessi nel museo più grande di Firenze: per evitare assembramenti i gruppi di visita possono essere composti al massimo da 10 persone, che devono mantenere la distanza di sicurezza.

Sul sito ufficiale degli Uffizi è possibile comprare online i biglietti e fare la prenotazione  dell’ingresso al costo di 4 euro (oppure via telefono al numero 055294883).

La Beppa Fioraia riapre: a Firenze il ristorante e l’aperitivo sono in giardino

Sdraio colorate tra gli ulivi. Un verde prato che arriva fino alle antiche mura di San Niccolò. Tavoli nell’erba e a distanza di sicurezza. La Beppa Fioraia, storico ristorante dell’Oltrarno di Firenze, ha aperto il grande giardino e il locale di via dell’Erta Canina dopo alcuni mesi di ristrutturazione: 90 posti all’aperto e 50 al coperto, per mangiare a pranzo o a cena i famosi taglieri e le prelibatezze del menu, oltre a uno speciale bancone sotto le stelle, per aperitivi open air.

L’aperitivo all’aperto

I fiorentini conoscono bene questo pezzo di campagna a pochi passi dal centro: atmosfera informale, cucina casereccia, un ambiente rilassato e una bella area verde. Proprio da qui è partita la ristrutturazione de “La Beppa Fioraia” che negli ultimi mesi ha consentito di ripensare gli spazi del ristorante e adattarli alle regole del distanziamento sociale per il coronavirus. Perché è possibile concedersi un po’ di spensieratezza a tavola, anche in tempi complicati.

La principale novità è il bancone del bar sistemato in giardino. Dietro ci sono Martina Lucatelli di Gesto e la bar manager Martina Bonci per preparare gustosi drink da sorseggiare sulle sdraio e nei tavolini sistemati all’aperto.

Beppa Fioraia aperitivo menu

Il menu del ristorante: i migliori taglieri di Firenze firmati “La Beppa Fioraia”, anche in giardino

E poi ci sono i classici dell’osteria: a pranzo e a cena il menu della Beppa Fioraia propone piatti della cucina tradizionale toscana, dalla pasta fatta in casa alla bistecca alla fiorentina, senza dimenticare i taglieri della Beppa, un trionfo di salumi, formaggi, pasta fritta e marmellatine a prova di goloso. Per concludere in bellezza il dessert, come un ottimo tiramisù o la torta di mele con crema inglese.

“Abbiamo pensato a questa soluzione – racconta la titolare Valentina Di Gioia – per la voglia di ricominciare. La Beppa non tradirà i suoi numerosi appassionati con una cucina casareccia affidata a uno staff di scalpitanti professionisti ormai tenuti fermi da troppo tempo con tanta voglia di esprimersi, e la saggezza di Mauro Consolati, già chef del Cinghiale Bianco e dell’Osteria del Pavone”. Sul sito del ristorante si trova il menu in dettaglio, anche con la carta dei vini.

Le prenotazioni per la Beppa Fioraia

L’osteria è aperta tutti i giorni con orario 12.30 – 14.30 e 19.30 – 23.00. Le richieste sono molte, sia per mangiare al ristorante, sia per l’aperitivo in giardino, per questo lo staff de La Beppa Fioraia consiglia vivamente di prenotare in anticipo (per telefono al numero 0552347681 oppure online sul sito e su The Fork). Basta poco per garantire la giusta distanza e il divertimento in tutta sicurezza.

In collaborazione con La Beppa Fioraia

Cosa cambia dal 3 giugno: cosa si può fare e dove si può andare

Una nuova ripartenza. Spostamenti tra regioni, viaggi in auto, misurazione della febbre: per definire cosa cambia dal 3 giugno non è stato necessario un nuovo decreto del premier Conte, visto che le regole di massima su cosa si può fare erano già state stabilite dal precedente dpcm per l’emergenza coronavirus. Cambia la mappa del “dove si può andare” con l’apertura alla libera circolazione tra le regioni. Nonostante questo le singole zone d’Italia stanno definendo in autonomia norme come l’obbligo di autosegnalazione per chi fa ingresso in Puglia, un’app di registrazione dei turisti in Sardegna o il “tracciamento” dei viaggiatori in Sicilia.

Anche d’estate e durante le vacanze dovremmo continuare a convivere con mascherine e distanza di sicurezza, mentre per ritornare al cinema o al teatro basterà pazientare un altro po’. Slitta in avanti la riapertura delle discoteche. Intanto ancora non è chiaro se il presidente del Consiglio Giuseppe Conte indirà una conferenza stampa, il 3 giugno o nei giorni successivi, per un discorso agli italiani sulla nuova fase.

Ma vediamo in sintesi cosa cambia dal 3 giugno, cosa si può fare (e cosa no) e soprattutto dove si può andare.

Spostamenti tra regioni, l’apertura senza quarantena

Come detto dal 3 giugno sono consentiti gli spostamenti tra regioni senza più la necessità dell’autocertificazione: si può quindi andare a fare visita ai congiunti e ai parenti in un’altra regione, raggiungere le seconde case nelle varie zone d’Italia senza distinzione, fare le vacanze fuori dai confini regionali, al mare o in montagna, e via dicendo. Negli ultimi giorni c’è stato un gran discutere tra i vari governatori sul da farsi, anche con l’ipotesi di mini-quarantene o di test sierologici obbligatori per viaggiare, ma molte di queste ipotesi sono state accantonate.

Si può uscire dalla regione (anche dalla Lombardia). Modulo di autosegnalazione in Puglia, app in Sardegna

Dal 3 giugno si può uscire anche dalla Lombardia, regione con il numero maggiore di contagi da coronavirus, e anche fare ingresso in Sardegna senza l’obbligo di un passaporto sanitario: il governo ha deciso l’apertura senza vincoli agli spostamenti, ci sono però Regioni che stanno decidendo misure in autonomia.

Per la sorveglianza dei contagi da coronavirus, in Puglia è stato messo a punto un modulo di autosegnalazione (da scaricare sul sito istituzionale) che devono compilare tutti i viaggiatori in ingresso da altre regioni, conservando per 30 giorni l’elenco dei movimenti (luoghi visitati) e la lista delle persone incontrate. Consigliata l’applicazione immuni. La Sardegna invece introduce l‘app “Sardegna sicura” e la registrazione obbligatoria per i viaggiatori in entrata, la Sicilia pensa a tracciare i turisti, nel Lazio tampone per chi ha più di 37,5° e isolamento domiciliare in attesa dei risultati.

Viaggi in auto: in quanti?

Arrivano le indicazioni del governo sugli spostamenti e i viaggi in macchina o in moto, come vi spieghiamo in questo articolo. Restano in vigore le regole anti-coronavirus anche dentro l’abitacolo o in sella a una due ruote, se non si è conviventi: in auto si può viaggiare in 3, ma solo a particolari condizioni.

Gli spostamenti tra regioni in treno: le regole dal 3 giugno

Da Trenitalia a Italo, dal 3 giugno aumentano i convogli in circolazione, ma cambiano le regole per gli spostamenti in treno tra regioni: un decreto del Ministero dei Trasporti ha introdotto la misurazione obbligatoria della temperatura corporea con termoscanner nelle stazioni dell’alta velocità, per tutti i passeggeri dei treni a lunga percorrenza.

In questo, come negli altri casi, non è possibile rifiutare la misurazione della febbre: se verrà rilevata una temperatura corporea superiore ai 37,5° non sarà possibile prendere il treno. Qui il decreto in pdf del Mit.

Dove si può andare: i viaggi all’estero al 3 giugno

Dal 3 giugno via libera anche ai viaggi all’estero: non si può andare però fuori dal continente. I “paletti” per gli spostamenti internazionali sono stati fissati dal decreto del 17 maggio, con un elenco di Paesi verso cui si può viaggiare (qui la lista). Resta ben inteso che gli Stati esteri potranno decidere regole proprie per l’ingresso dei turisti stranieri. Sempre il 3 giugno, l’Italia riapre i confini agli altri Paesi comunitari, senza prevedere una quarantena per chi arriva dall’estero.

Cosa non si può ancora fare dal 3 giugno: le regole

Rimangono poi in vigore tutte le norme per prevenire la diffusione del coronavirus: dal 3 giugno quindi si dovrà sempre rispettare la distanza di sicurezza di un metro dalle altre persone, mentre la mascherina è obbligatoria negli spazi chiusi accessibili al pubblico (compresi bus, aerei e taxi) e quando non è possibile rispettare il distanziamento sociale. Quindi, ad eccezione dei conviventi in una stessa abitazione, non sono permessi baci e abbracci con familiari, amici e conoscenti. Si potrà andare a cena da amici, ma sempre rispettando le distanze e senza fare feste o eventi che creino assembramenti di persone.

Coronavirus, dopo il 3 giugno: quando la prossima fase

Troppo presto per parlare della riapertura delle discoteche, nonostante alcune Regioni ci stiano pensando. Il 3 giugno non cambia niente per cinema e teatri, ma in questo caso basterà aspettare ancora poco: si potrà andare a vedere un film o uno spettacolo dal 15 giugno quando è prevista l’apertura di queste attività (mantenendo la distanza e per un massimo di 200 persone nei luoghi chiusi) . Stessa data anche per gli spettacoli all’aperto, che ,potranno ospitare al massimo mille spettatori.

La Fiorentina riparte il 22 giugno

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La Fiorentina ripartirà lunedì 22 giugno, alle 19:30, contro il Brescia allo stadio Artemio Franchi. Alla fine la Lega Calcio ha diramato il calendario della tanto attesa ripresa del campionato di serie A dopo la lunga sosta dovuta all’emergenza sanitaria. Un calendario che si concluderà il 2 agosto e che prevede gare importanti, come la trasferta a Roma contro la Lazio ed a Milano contro l’Inter e sfide più abbordabili in casa.

Mancano le ultime tre giornate

Il calendario ufficializzato non prevede ancora gli ultimi tre turni che verranno decisi prossimamente ma, intanto, tutti i tifosi viola possono prendere nota di giorni ed orari delle prossime gare di quella che verrà ricordata come la lunga estate calda della serie A. Fiorentina – Brescia al Franchi il 22 giugno alle 19:30. Sabato 27 giugno la trasferta all’Olimpico, alle 21:45, contro la Lazio. Mercoledì 1° luglio nuovo appuntamento in casa, alle 21:45, contro il Sassuolo. Domenica 5 luglio (alle 19:30) la sfida a Parma poi due gare in casa. Mercoledì 8 e domenica 12 luglio, sempre alle 19:30, contro Cagliari e Verona. Mercoledì 15 luglio (alle 21:45) lunga trasferta a Lecce. Domenica 19 luglio (alle 19:30) la sfida al Franchi contro il Torino e poi mercoledì 22 luglio (alle 21:45) la trasferta al Meazza contro l’Inter.

Gare che decideranno il futuro

Rientrerà Franck Ribéry, pedina fondamentale per Giuseppe Iachini che avrà l’opportunità di provare anche nuove soluzioni. Proprio il tecnico dovrà sfruttare questa gare per far vedere tutto il suo valore e meritarsi la conferma per la prossima stagione.

Coronavirus, in Toscana 3 casi e 7 decessi. Le notizie del 1 giugno

I numeri restano esigui ma il giorno del contagio zero ancora non arriva. Tre nuovi casi e 7 decessi: sono i dati di oggi, lunedì 1 giugno, del bollettino sul contagio da coronavirus in Toscana.

Il totale dei casi di coronavirus rilevati in Toscana dal 1° febbraio scorso sale a 10.107. Di questi, 7.977 (quasi il 79%) sono guariti. I casi attualmente attivi restano 1.082, il minimo dal 17 marzo scorso.

Coronavirus, ultime notizie dalla Toscana

I tre nuovi casi sono stati rilevati nelle province di Firenze, Lucca e Arezzo, uno per ciascuna. La mappa del contagio da coronavirus in Toscana conta oggi un totale di 3.468 casi in provincia di Firenze, 564 a Prato, 675 a Pistoia, 1.049 a Massa Carrara, 1.362 a Lucca, 893 a Pisa, 556 a Livorno, 677 ad Arezzo, 438 a Siena, 425 a Grosseto.

Numeri che confermano la Toscana al 10° posto in Italia per numerosità di casi, con circa 271 casi ogni 100.000 abitanti. Contro una media nazionale che, a ieri, era di circa 386 ogni 100.000. Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 538, Lucca con 351, Firenze con 343. La più bassa Siena con 164.

Restano 972 persone in isolamento a casa, positive ma con sintomi lievi o asintomatiche. Altre 5.951 persone sono isolate dopo aver avuto contatti con contagiati.

Scende ancora il numero dei ricoverati, oggi complessivamente a 110, 15 in meno di ieri. Di questi, 25 pazienti sono in terapia intensiva (-3). È il punto più basso dal 9 marzo 2020 per le terapie intensive e dall’8 marzo 2020 per i ricoveri totali.

Coronavirus Toscana, il bollettino di oggi (1 giugno) della Toscana

Con 25 nuovi guariti il totale di chi ha superato il virus sale a 7.977. Sono 1.135 persone “clinicamente guarite” (-47), divenute cioè asintomatiche, e 6.842 (+72) dichiarate guarite a tutti gli effetti, con doppio tampone negativo.

Sono 7 i nuovi decessi registrati da ieri, 3 uomini e 4 donne con un’età media di 80,4 anni. Di questi, tre sono stati notificati in provincia di Firenze, due a Massa Carrara e due a Grosseto. Il totale dei morti per le conseguenze del coronavirus in Toscana sale a 1.048, così ripartiti per provincia: 386 a Firenze, 47 a Prato, 80 a Pistoia, 150 a Massa Carrara, 135 a Lucca, 85 a Pisa, 58 a Livorno, 46 ad Arezzo, 30 a Siena, 23 a Grosseto. Altre 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

La Toscana è l’11° regione in Italia per tasso grezzo di mortalità, ovvero il numero di decessi in proporzione alla popolazione residente, pari a 28,1 ogni 100.000 abitanti. La media italiana è di 55,4. Il tasso di mortalità più alto si riscontra in provincia di Massa Carrara (77,0 x100.000), seguono Firenze (38,2 x100.000) e Lucca (34,8 x100.000). Il più basso a Grosseto (10,4 x100.000).

I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 253.845, 1.755 in più quelli eseguiti da ieri e 2.049 quelli analizzati.

Sono i dati, aggiornati alle ore 12 di oggi, lunedì 1 giugno, comunicati nel bollettino giornaliero della Regione Toscana.