sabato, 14 Giugno 2025
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Aumentano i guariti ma salgono anche i ricoveri: il coronavirus in Toscana nel bollettino del 14 aprile

Scendono i nuovi casi di coronavirus in Toscana: 137 quelli rilevati nelle ultime ventiquattro ore, e 20 i decessi riportati dalle notizie del bollettino regionale di oggi, martedì 14 aprile.

La mappa del contagio in Toscana

Il totale dei casi sale così a 7.527 dall’inizio dell’epidemia. Firenze resta in testa tra le province di segnalazione (che non sempre coincidono con quelle di residenza) con 2.311 casi complessivi (42 in più rispetto a ieri). A seguire, la mappa del contagio vede: 404 casi a Prato (10 in più), 513 a Pistoia (4 in più), 873 a Massa (6 in più), 1.061 a Lucca (1 in più), 727 a Pisa (33 in più), 410 a Livorno (6 in più), 487 ad Arezzo (34 in più), 373 a Siena (1 in più), 368 a Grosseto.

Coronavirus, il bollettino del 14 aprile in Toscana

Il totale dei morti in Toscana raggiunge i 538, con un’età media di poco superiore agli 84 anni. Tutti, precisa la Regione nel bollettino, hanno evidenziato la presenza di patologie pregresse. In termini di letalità (la percentuale dei deceduti sul totale dei casi) la Toscana con oggi arriva al 7,1%, contro una media italiana che ieri era del 12,8%.

Dei 20 riportati da ieri (3 in meno di quelli di un giorno fa), 12 sono le persone decedute della provincia di Firenze, 1 di Prato, 2 di Pistoia, 2 di Massa, 3 di Lucca.

Salgono guariti e ricoveri

Nuovo aumento delle guarigioni, 22 in più di ieri per un totale di 637. Di questi, 349 (+3) sono soggetti “clinicamente guariti”, divenuti cioè asintomatici dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione. Altri 288 (+19) sono le persone dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Tornano però ad aumentare i ricoveri in ospedale. Oggi sono 10 in più da ieri, per un totale di 1.227. Di questi, 1.002 sono i ricoveri ordinari, 225 in terapia intensiva (dato rimasto stabile da ieri).

Coronavirus, ultime notizie dalla Toscana (14 aprile)

Altre 5.125 persone, 85 in più rispetto a ieri, sono in isolamento domiciliare. Sono persone con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, oppure persone risultate positivi ma prive di sintomi. Altri 17.136 sono isolati in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

Con oggi si è raggiunto quota 82.269 per i tamponi eseguiti complessivamente dagli operatori sanitari dedicati, 2.404 i tamponi analizzati nelle ultime 24 ore.

Questi i dati di oggi, martedì 14 aprile, elaborati dall’Agenzia regionale di sanità e dall’Unità di crisi Coronavirus

L’andamento del coronavirus in Toscana: zero nuovi contagi a fine aprile?

Il picco sembra passato, anche se è troppo presto per cantare vittoria. L’andamento dei casi da coronavirus in Toscana rallenta la sua corsa, non cresce più in modo esponenziale come all’inizio dell’emergenza, ma la curva non è ancora “piatta” ossia non si è ancora arrivati all’assenza di nuovi contagi, cosa che potrebbe avvenire alla fine del mese di aprile. A dirlo è il report settimanale dell’Ars, l’Agenzia regionale di Sanità Toscana, che analizza la diffusione del Covid-19. Ecco, in sintesi, cosa scrivono gli esperti.

Il valore simbolo: R0 in Toscana vicino a 1

Sotto la lente di ingrandimento degli esperti in questa particolare fase dell’epidemia c’è il parametro R0, che misura quanto è contagiosa una malattia infettiva. Per il coronavirus, in Toscana, “è probabile che l’R0 in questo periodo si sia abbassato a 1, un infetto non infetta mediamente più di un’altra persona, ma la fine del lockdown potrebbe portare a un aumento dei nuovi casi”, scrive l’Agenzia regionale di Sanità mettendo in guarda sulla cosiddetta “fase 2” della quarantena.

Passato il picco da coronavirus, andamento discendente di contagi in Toscana

L’ipotesi degli esperti dell’Ars è che l’epidemia stia iniziando “a percorrere la propria fase discendente”. Questo andamento decrescente dei contagi da coronavirus potrebbe essere però registrato in ritardo dai dati ufficiali, in quando a pesare sulla rilevazione c’è il grande numero di tamponi fatto ogni giorno in Toscana, che porta a “una maggior emersione dei casi con sintomatologia lieve”.

In parole povere, più esami si fanno, più probabilità si ha di trovare nuovi contagi, anche lievi o asintomatici. In Toscana i tamponi sono quasi triplicati nel giro di un mese, arrivando a una media di 3400 ogni giorno grazie a 13 laboratori di analisi, numeri in linea con quelli dell’Emilia Romagna se si guarda il rapporto tra numero di tamponi e abitanti.

La mappa del contagio: non tutte le province sono uguali

L’andamento dell’epidemia in Toscana non è però uguale da zona a zona: se andiamo a vedere il rapporto tra numero di abitanti e casi di coronavirus, l’area più colpita è quella di Massa Carrara e Lucca, che sembra comportarsi come le regioni del nord Italia con una crescita più rapida. Segue la zona di Prato, Pistoia e Firenze, con quest’ultima provincia che è più interessata dai contagi. Livorno e Arezzo sono invece le zone meno colpite. Ecco in particolare i dati aggregati per Asl:

  • Asl Toscana nord ovest (Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno) 238 casi ogni 100.000 abitanti
  • Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia) 194,8 casi per 100.000 abitanti
  • Asl Toscana sud est (Siena, Arezzo, Grosseto) 143,5 per 100.000 abitanti

Le 3 province più colpite dal coronavirus in Toscana:

  • Massa Carrara 444 casi per 100.000 abitanti
  • Lucca 273 casi circa per 100.000 abitanti
  • Firenze 224 casi circa per 100.000 abitanti

Qui la mappa del contagio e i grafici sulla diffusione del coronavirus in Toscana.

Coronavirus, la diffusione del coronavirus in Toscana e il tasso di mortalità

Al momento la Toscana è la quarta regione più colpita in Italia: si registrano 198 casi ogni 100 mila abitanti, contro i 264 della media italiana, dato quest’ultimo fortemente condizionato dalla Lombardia (738 contagi per 100.000 abitanti). Negli ultimi giorni il numero dei guariti in Toscana ha superato stabilmente quello dei  deceduti (qui gli ultimi dati su cui si basa il report).

Per quanto riguarda i morti con coronavirus, la letalità (ossia il numero di deceduti su casi positivi totali) è del 6,9%, poco più della metà della media italiana (13%) e  meno della Lombardia (18%). Anche in questo caso le differenze sono più marcate nelle diverse zone: 8,1% per la Asl nord ovest , 7% per la Asl centro e 3,8% per l’Asl sud est . La mortalità (ossia il numero dei deceduti in rapporto alla popolazione residente) è pari al 13,8 per 100 mila abitanti, mostra un aumento meno repentino nel tempo e solo il Veneto registra dati migliori della Toscana tra le regioni a forte circolazione del virus.

La buona notizia: diminuiscono i ricoveri

Sul fronte dell’andamento dei ricoveri i dati indicano una diminuzione dei pazienti finiti in ospedale e in terapia intensiva, mentre i pazienti con coronavirus in isolamento domiciliare crescono stabilmente in Toscana al ritmo di 200 casi al giorno nelle ultime due settimane.

“Progressivamente la Toscana è diventata una tra le regioni che meno ha ospedalizzato rispetto alle altre che hanno avuto grande diffusione del virus, mantenendo quindi un buon equilibrio terapeutico tra cure domiciliari e cure ospedaliere – dice Fabio Voller coordinatore Epidemiologia dell’Agenzia regionale di Sanità – La progressiva diminuzione del carico ospedaliero rappresenta la migliore notizia per poter cominciare la programmazione verso la progressiva riapertura dalle misure di contenimento”.

Qui è possibile consultare il report dell’Ars in formato pdf.

Come diventare social: corso online gratis con la Manifattura Tabacchi

Come usare al meglio i social network per promuovere la propria attività commerciale e creare una comunicazione  a distanza con i clienti, soprattutto in un momento come questo di chiusura forzata per il coronavirus? La Manifattura Tabacchi di Firenze lancia Social district, un progetto di condivisione e un corso di formazione online gratuito per i “vicini di casa”: dai negozi alle attività artigianali fino alle realtà aggregative, l’iniziativa si rivolge ai residenti e al tessuto micro-imprenditoriale che su trova nei dintorni dell’ex complesso industriale, tra Novoli, San Jacopino e l’Isolotto.

La proposta si va ad aggiungere agli altri contenuti di “Manifattura Home Edition”, il palinsesto multimediale che propone video e approfondimenti sui canali digitali della Manifattura Tabacchi di Firenze, per dare continuità alle iniziative culturali dedicate ad arte, design, green thinking e musica.

Manifattura Social District, come funziona e come partecipare al corso di formazione

Fino a domenica 19 aprile è possibile inviare la domanda di partecipazione a [email protected]. L’iniziativa è aperta a tutte le realtà micro-imprenditoriali che operano nel tessuto urbano intorno alla Manifattura che hanno voglia di reinventarsi e utilizzare nuovi canali di comunicazione per raccontarsi e farsi conoscere, creando relazioni digitali con il vicinato.

Dopo una prima fase durante cui sarà chiesta agli iscritti una panoramica sulla dotazione e sull’utilizzo di strumenti di comunicazione digitali, si passerà alla formazione gratuita che durerà due settimane. I partecipanti potranno seguire webinar realizzati ad hoc da un pool di professionisti del settore digital, che presenteranno in anteprima il corso sulla pagina Facebook di Manifattura Tabacchi giovedì 16 aprile alle ore 14:00.

Tra i temi affrontati durante gli incontri, le funzionalità e potenzialità dei social media, i consigli per uno storytelling efficace, le tecniche per imparare a realizzare foto e video di qualità con uno smartphone. Alla fine del percorso i partecipanti invieranno i loro progetti social alla Manifattura Tabacchi che li condividerà sui propri canali social e sul Social District della zona, un nuovo gruppo Facebook che nascerà per unire i residenti in una piazza digitale. Informazioni anche sul sito della Manifattura Tabacchi.

Il progetto Manifattura Home Edition

“Dal momento della riapertura, Manifattura Tabacchi si è proposta come luogo di ispirazione e promozione culturale, aperto allo scambio con il quartiere e la città, con una chiara vocazione internazionale – spiega Michelangelo Giombini, Head of product development dell’ex complesso industriale – in attesa di tornare a incontrarci di persona, la programmazione delle iniziative prosegue sulla nostra piattaforma digitale e continua a svolgere un ruolo attivo nella produzione di contenuti originali e sperimentali per cui si è fatta conoscere”.

Calcio storico fiorentino 2020, cambiano le date o sarà annullato?

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Le sfide tra gli azzurri di Santa Croce, i bianchi di Santo Spirito, i rossi di Santa Maria Novella e i verdi di San Giovanni sono appese a un filo. Il calcio storico fiorentino 2020 rischia di essere annullato a causa dell’emergenza sanitaria per il coronavirus, anche se c’è uno spiraglio di luce: di sicuro le date di giugno salteranno, ma il torneo potrebbe essere spostato a fine estate. Niente finale il 24 giugno per il patrono San Giovanni, quindi. Intanto Firenze non ha rinunciato alla consuetudine del sorteggio nel giorno di Pasqua, un gesto simbolico che si spera possa essere di buon auspicio per veder tornare i calcianti sul campo di gioco di piazza Santa Croce.

Calcio storico fiorentino 2020, la discussione sulle nuove date

Le nuove date ancora non ci sono, ma l’ipotesi è quella di far giocare le partire del calcio storico fiorentino nel mese di settembre 2020, se le condizioni saranno favorevoli. Il destino della competizione è stato al centro di una riunione tra i presidenti dei quattro colori e il Comune, che hanno valutato la possibilità di far slittare la manifestazione tre mesi in avanti, senza però definire ancora il calendario per la situazione poco chiara dal punto di vista sanitario.

Non ci sono le condizioni perché il torneo si svolga a giugno 2020, per i limiti imposti all’attività sportiva dilettantistica a causa del coronavirus”, hanno spiegato l’assessore alle tradizioni popolari Andrea Vannucci e il presidente del Calcio storico fiorentino di Firenze Michele Pierguidi. “Da parte nostra – hanno aggiunto – c’è tutta l’intenzione a valutare il rinvio a settembre, ammesso che ci siano le condizioni per disputare le partite”.

Il sorteggio: le partite 2020 del calcio storico

Per dare un segnale positivo alla città, nel giorno di Pasqua, come da tradizione, si è tenuta l’estrazione del calcio storico, questa volta a porte chiuse, ma in diretta video sulla pagina Facebook della Città di Firenze. Ecco l’esito del sorteggio: la prima delle partite sarà tra i Verdi e gli Azzurri, il secondo match tra i Rossi e i Bianchi. I due colori vincenti si sfideranno nella finale del Calcio storico fiorentino.

Annullato invece lo Scoppio del Carro, altro evento simbolo del periodo pasquale a Firenze, sostituito da una cerimonia simbolica in Duomo.

Quando si è fermato il calcio storico fiorentino?

Nonostante sia rimasta alla storia la partita dell’assedio del 1530, quando la città era accerchiata dalle truppe imperiali di Carlo V, il calcio fiorentino nel corso dei secoli si è più volte fermato. L’ultima partita del gioco tradizionale fu disputata nel 1739 e per quasi 200 anni non ci fu traccia di tornei in piazza Santa Croce, se non per alcuni piccoli incontri commemorativi. Il calcio storico fiorentino è poi tornato in auge dal 1930 in poi, ma è stato annullato durante la seconda guerra mondiale, per quattro edizioni.

Coronavirus, obbligo mascherine: a Firenze l’ordinanza scatta da sabato

Prima la distribuzione gratuita dei dispositivi sanitari, poi l’entrata in vigore dell’ordinanza della Regione che rende obbligatoria la mascherina nei luoghi accessibili al pubblico: nella stragrande maggioranza dei Comuni della Toscana sono già entrate in vigore le nuove regole anti-coronavirus, ma a Firenze l’obbligo di indossare le mascherine chirurgiche scatterà con tuta probabilità sabato 18 aprile. Il motivo è la difficoltà di concludere in poco tempo la consegna porta a porta in favore di decine di migliaia di famiglie.

L’annuncio è arrivato dal sindaco Dario Nardella: “Siamo avanti rispetto agli obiettivi che ci eravamo dati – ha detto il primo cittadino durante la maratona radiofonica ‘E Pasquetta insieme a noi’ – nell’arco di 2-3 giorni possiamo concludere il grosso della distribuzione della mascherine a tutti i residenti”. Poi toccherà a chi è domiciliato in città e agli studenti fuori sede.

Obbligo delle mascherine a Firenze, da quando

Se questo cronoprogramma sarà rispettato sabato 18 aprile anche a Firenze entrerà in vigore l’ordinanza regionale, che dava tempi stretti ai comuni per finire la distribuzione della prima tranche di mascherine gratuite. L’obbligo della mascherina sarà comunque annunciato prima sul sito web del Comune di Firenze.

Le operazioni per consegnare porta a porta questi dispositivi sanitari è continuata anche nel weekend di Pasqua, comprendo in tutto oltre 16 mila famiglie fiorentine grazie alla protezione civile, a mille volontari e a 400 dipendenti comunali.

Coronavirus, Firenze e provincia: dove le mascherine sono già obbligatorie

Intanto la stragrande maggioranza dei Comuni dell’hinterland fiorentino ha concluso la distribuzione e fatto partire le regole che prevedono l’obbligo di indossare le mascherine chirurgiche: succede ad esempio in città come Scandicci, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio e in molte altre. Per controllare da quando è entrato in vigore l’obbligo nel proprio Comune è possibile consultare i canali ufficiali delle amministrazioni (sito web e social network).

Coronavirus, come e quando usare le mascherine (senza rischio)

Cosa prevedono le regole

Secondo l’ordinanza del presidente della Regione Enrico Rossi è obbligatorio indossare le mascherine chirurghe negli spazi accessibili al pubblico dove siano presenti più persone: questi dispositivi aiutano a limitare la diffusione del coronavirus, in aggiunta al lavaggio delle mani e al distanziamento sociale. L’obbligo riguarda sia i luoghi chiusi (ad esempio negozi, supermercati, mezzi di trasporto pubblici) sia quelli aperti (ad esempio i mercati rionali). In più è necessario mantenere una distanza di sicurezza più alta rispetto alle regole nazionali: almeno un metro e 80 centimetri dalle altre persone. Qui i dettagli e le deroghe dell’ordinanza della Regione Toscana sull’obbligo della mascherina.

Toscana, protocollo di sicurezza anti Covid 19 per i negozi

“È importante stabilire quando si riapre, ma soprattutto è importante stabilire come”. Così il presidente della Regione Toscana ha introdotto le misure di sicurezza anti Covid 19 obbligatorie per tutti i negozi e le attività autorizzate a riaprire da domani, martedì 14 aprile (qui l’elenco dei codici Ateco). Mascherine e guanti obbligatori, sanificazione due volte al giorno, controllo dei sintomi a tutti i lavoratori.

Toscana, negozi aperti? Solo se in sicurezza

Prescrizioni che si aggiungono e che vanno a rafforzare quelle già previste dal protocollo di sicurezza per Covid 19 già in vigore a livello nazionale.”Si dice che con il coronavirus dovremo abituarci a convivere“, ha detto Rossi in un videomessaggio trasmesso in diretta sulla sua pagina Facebook. “Noi – ha proseguito – vogliamo che ci si abitui a convivere nel migliore dei modi, per garantire sicurezza e salute dei lavoratori e dei cittadini”.

Così dal 14 aprile i negozi autorizzati a riaprire in Toscana dovranno osservare, oltre alla normativa nazionale, un protocollo di sicurezza ulteriore anti Covid 19 stabilito dalla Regione. Altrimenti, la saracinesca dovrà restare abbassata.

I codici Ateco aperti dal 14 aprile: nuovo elenco e decreto in pdf

Il protocollo di sicurezza anti Covid 19

Prima di riaprire, i negozi hanno l’obbligo di effettuare la sanificazione straordinaria dei locali e degli impianti di aerazione, se presenti, considerati – ha detto Rossi – “molto pericolosi per la diffusione del virus”.

A tutti i lavoratori è inoltre vietato recarsi sul posto di lavoro se presentano febbre o altri sintomi suggestivi del coronavirus. Ogni mattina, o comunque all’inizio dell’attività lavorativa, il datore di lavoro dovrà accertarsi che i lavoratori che entrano al lavoro non manifestano quei sintomi, facendo sottoscrivere anche un’autocertificazione.

E per arrivare al lavoro? L’ordinanza della Regione introduce novità anche per quanto riguarda gli spostamenti dal domicilio al luogo di lavoro. Come ha detto il presidente Rossi, in questa situazione di emergenza è da “preferire il mezzo privato” a quello pubblico affinché lo spostamento avvenga nella maggiore sicurezza possibile, senza contatti on altre persone.

Spesa: in Toscana nuove regole per supermercati e negozi, l’ordinanza

Negozi aperti, sanificazione due volte al giorno

Ma se questo non fosse possibile, il datore di lavoro è obbligato a fornire mascherine protettive e guanti monouso che i lavoratori devono indossare nei loro spostamenti sui mezzi pubblici o sui mezzi privati condivisi.

Tutti i lavoratori, durante la loro attività, dovranno rispettare i seguenti obblighi:

  • Lavarsi le mani con frequenza e minuziosamente
  • Indossare guanti monouso in tutte le fasi lavorative, se possibile. Anche in questo caso dev’essere il datore di lavoro a fornire i mezzi detergenti, i guanti e le mascherine.
  • Mantenere la distanza di sicurezza almeno di 1,80 metri consigliata dall’Oms

Il datore di lavoro dovrà informare tutti i lavoratori di queste disposizioni.

Le misure di sicurezza nei negozi della Toscana

Visto che si tratta di negozi di vendita al dettaglio, l’ordinanza introduce misure di sicurezza che riguardano anche i clienti e l’interazione con i lavoratori.

Dovranno essere installati, per quanto possibile pannelli di separazione tra lavoratori e utenza. Nei negozi si entrerà soltanto un po’ per volta, in modo scaglionato. L’accesso è regolamentato in baso alla dimensione dei locali. La stessa cosa che, del resto, già avviene nei supermercati.

I titolari dovranno farsi carico anche di garantire la distanza di sicurezza tra i clienti anche all’esterno dell’attività, quando aspettano in fila il loro turno.

Tutti gli utenti dovranno indossare la mascherina protettiva per poter entrare nel negozio.

Quando si entra, sarà obbligatorio sanificare le mani con un gel disinfettante e indossare guanti monouso. Sia il disinfettante che i guanti dovranno essere forniti dal negoziante.

La distanza di sicurezza deve sempre essere mantenuta anche all’interno del negozio, con indicazioni apposite per delimitare le distanze.

Infine, i negozi devono essere sanificati due volte al giorno.

Nel corso della settimana, ha anticipato Rossi, saranno prese disposizioni anche per quanto riguarda le attività produttive che si sono aggiunte a quelle già autorizzate o che possono operare in deroga.

Coronavirus, 155 nuovi casi e 23 morti in Toscana. Tamponi oltre quota 80 mila

Scende il numero di nuovi casi rilevati ma resta in linea con quello degli ultimi giorni quello dei decessi. Il bollettino di lunedì 13 aprile sul contagio da coronavirus in Toscana parla infatti di 155 nuovi casi positivi rilevati e 23 decessi: queste le ultime notizie e i dati trasmessi dalla Regione.

Il totale dei contagiati dall’inizio dell’emergenza raggiunge i 7.390. Prosegue il trend positivo dei ricoveri. Quelli ordinari, rispetto a ieri, sono saliti di 9 unità, ma la buona notizia del giorno è il -13 per quanto riguarda il saldo dei pazienti in terapia intensiva. Per un totale di 1.217 pazienti attualmente ospedalizzati (-4 da ieri). Di questi, 992 sono ricoverati ordinari con sintomi, 225 in terapia intensiva.

Coronavirus, ultime notizie dalla Toscana (13 aprile)

Per quanto riguarda le guarigioni, sono 37, in totale, i pazienti che da ieri non manifestano pi i sintomi del coronavirus. Il numero totale dei guariti dall’inizio dell’epidemia sale così a 615. Dato ormai stabilmente più alto del totale dei decessi, che dopo le 23 morti registrate da ieri si attesta a 518.

Il totale dei pazienti attualmente positivi al coronavirus in Toscana è di 6.257. Di questi, 5.040 sono attualmente in isolamento domiciliare.

Coronavirus, il bollettino del 13 aprile in Toscana

Di 7.390 casi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 2.269 Firenze, 509 Pistoia, 394 Prato (totale Asl centro: 3.172), 1.060 Lucca, 867 Massa-Carrara, 694 Pisa, 404 Livorno (totale Asl nord ovest: 3.025), 368 Grosseto, 372 Siena, 453 Arezzo (totale sud est: 1.193).

Tamponi oltre quota 80 mila

Quanto ai tamponi, con i 2.249 analizzati nel giorno di Pasqua viene superata la quota mentale degli 80 mila. Il totale si porta infatti a 80.889.

Sorteggio calcio storico fiorentino, le partite del 2020

Verdi contro Azzurri e Bianchi contro Rossi: questo il responso del sorteggio per gli abbinamenti delle partite del calcio storico fiorentino 2020, che si è tenuto stamani in Palazzo Vecchio. Lì, nel Salone dei Cinquecento, anziché in piazza Duomo come da tradizione, visto che il coronavirus ha costretto a cancellare la cerimonia dello scoppio del carro e tutti gli eventi collegati.

Calcio storico fiorentino: il sorteggio 2020

L’usanza ormai consolidata prevede infatti che il sorteggio del calcio storico si svolga ogni anno nel giorno di Pasqua, subito dopo lo scoppio del carro. Quest’anno l’emergenza coronavirus ha costretto a spostare la cerimonia a Palazzo Vecchio. Chiusa al pubblico, com’è ovvio, ma comunque trasmessa in diretta sulla pagina Facebook del Comune.

Verdi contro Azzurri, Rossi contro Bianchi

La prima partita sarà così tra i Verdi di San Giovanni e gli Azzurri di Santa Croce. La seconda tra i Rossi di Santa Maria Novella e i Bianchi di Santo Spirito. Le due vincenti, come sempre, si sfideranno in finale.

Quando si giocherà il calcio storico fiorentino 2020? Ipotesi autunno

Questo il programma. Resta da vedere se e quando si potrà giocare l’edizione 2020 del calcio storico fiorentino. Non ci sono infatti le condizioni perché si possa giocare a giugno, come da tradizione. I calcianti, oltretutto, non possono attualmente allenarsi se non individualmente, ognuno a casa sua.

L’ipotesi – e la speranza – è quella che il torneo venga rinviato a settembre, o comunque in autunno.

“Firenze c’è e la sua tradizione rimane. La speranza – ha sottolineato l’assessore alle tradizioni popolari Andrea Vannucci – è di poter tornare presto alla normalità e di poter vivere, se le condizioni ce lo consentiranno, un torneo con grande partecipazione di pubblico”.

“I fiorentini non mollano – ha aggiunto il presidente del Calcio Storico Fiorentino Michele Pierguidi – e ringrazio tutto il mondo del Calcio Storico che è, comunque, presente anche quest’anno”.

 

 

Toscana oltre quota 7 mila contagi, 28 i morti da ieri: il bollettino del 12 aprile

Superata quota 7 mila contagi da coronavirus in Toscana con i 277 positivi rilevati in più rispetto a ieri. Un dato che inizia a rappresentare un trend in crescita, in parte a causa anche dell’alto numero di tamponi analizzati, 4.230. Da ieri si registrano però anche 28 nuovi morti: queste le ultime notizie dal bollettino della Regione Toscana sul coronavirus pubblicato oggi, domenica 12 aprile, giorno di Pasqua.

Coronavirus, il bollettino del 12 aprile in Toscana

Il totale dei positivi rilevati in Toscana dall’inizio dell’epidemia sale a 7.235. Quello dei morti a 495 dopo i 28 decessi registrati nelle ultime ventiquattro ore. Si tratta di 18 uomini e 10 donne, di cui una residente fuori Toscana.

Quanto ai residenti in Toscana, i nuovi decessi sono stati registrati 9 in provincia di Firenze, 2 di Prato, 3 di Pistoia, 3 di Massa, 3 di Lucca, 4 di Pisa, 2 di Livorno 1 di Grosseto. I primi approfondimenti hanno evidenziato per tutti la presenza di patologie pregresse che saranno poi confermate nel caso dall’Istituto Superiore di Sanità.

I codici Ateco aperti dal 14 aprile: nuovo elenco e decreto in pdf

Coronavirus, ultime notizie dalla Toscana (12 aprile)

Ma, come precisa la Regione Toscana nel bollettino, la regione si situa al di sotto della letalità media italiana: 18 decessi ogni 100.000 abitanti contro un dato nazionale di circa 32. Il territorio più colpito è quello dell’Asl nord ovest con 18,3 x 100.000 seguita dalla centro con 13,2 ed infine la sud est con 5,1 x 100.000.

Per quanto riguarda la “mappa” del contagio, i casi fin qui confermati si suddividono così per provincia di segnalazione: 2.259 a Firenze (105 in più rispetto a ieri), 393 a Prato (23 in più), 506 a Pistoia (16 in più), 855 a Massa (41 in più), 1.020 a Lucca (14 in più), 677 a Pisa (41 in più), 398 a Livorno (19 in più), 429 ad Arezzo (12 in più), 371 a Siena (2 in più), 327 a Grosseto (4 in più).

Prosegue l’andamento positivo dei ricoveri in ospedale. Oggi sono 13 unità in meno rispetto a ieri, 1.221. Aumenta di una unità invece il dato dei pazienti in terapia intensiva, 238. Anche in questo caso l’andamento resta comunque positivo, con il dato di oggi che torna uguale a quello del 23 marzo, prima della grande crescita registrata alla fine del mese scorso.

Più guariti, meno ricoverati

Crescono anche le guarigioni, +79 rispetto a ieri per un totale che sale a quota 578. Di queste, 327 (il 56,6%) riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione. Mentre 251 (il 43,4%) sono i pazienti dichiarati guariti a tutti gli effetti perché risultati negative in due test consecutivi.

Le persone in isolamento a casa con sintomi di entità tale da non richiedere l’ospedalizzazione sono 4.941, 183 in più rispetto a ieri.

Nell’ultimo giorno sono stati eseguiti 2.884 tamponi e ne sono stati analizzati 4.230, portando il totale dei test ultimati a 78.640 dall’inizio dell’epidemia.

I codici Ateco aperti dal 14 aprile: nuovo elenco e decreto in pdf

Lockdown prolungato fino al 3 maggio. Per molti, ma non per tutti. Già dal 14 aprile alcuni esercizi e attività saranno aperti se il loro codice Ateco è tra quelli inclusi nell’allegato al Dpcm 10 aprile 2020, il decreto firmato ieri sera dal presidente del consiglio Giuseppe Conte che ne ha illustrato i contenuti in conferenza stampa. A patto di osservare stringenti misure di sicurezza.

Negozi e attività autorizzati ad aprire dal 14 aprile

Il decreto conferma la chiusura di tutte le attività tranne quelle ritenute essenziali: tra questi, i negozi di abbigliamento per bambini, le librerie e cartolerie, oltre alle rivendite di detergenti e altri articoli di profumeria.

Queste, tra le altre, sono le attività i cui relativi codici Ateco sono stati inseriti nell’elenco di quelli che possono aprire (o riaprire) dal 14 aprile, una lista che aggiorna quella allegata al precedente decreto.

Il codice Ateco è ciò che identifica l’attività di ciascuna impresa. Ogni partita Iva deve essere associata a un codice ed è questo che tutte le norme, gli obblighi e gli adempimenti da rispettare, sia a livello nazionale che regionale. È un codice comune condiviso da tutte le Camere di commercio.

Il nuovo decreto e l’elenco dei codici Ateco che possono riaprire il 14 aprile

Le attività sono divise in due elenchi diversi, quello del commercio al dettaglio e quello dei servizi alla persona. Tra le prime, il decreto consente di riaprire a librerie, cartolerie, negozi di abbigliamento per bambini, negozi che vendono saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini.

Quanto ai servizi alla persona, hanno il permesso di stare aperti le lavanderie, le tintorie e i servizi di pompe funebri. Prosegue senza distinzioni il divieto per tutti gli altri, come parrucchieri, barbieri ed estetiste.

Il testo completo del decreto (ancora in corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale) in formato pdf è disponibile sul sito del governo.

Decreto 10 aprile, il protocollo di sicurezza per i negozi

Il decreto fissa poi il protocollo di sicurezza che tutti i negozi e gli esercizi devono obbligatoriamente rispettare per poter restare aperti.

  1. Mantenimento in tutte le attività e le loro fasi del distanziamento interpersonale.
  2. Garanzia di pulizia e igiene ambientale con frequenza almeno due volte giorno ed in funzione dell’orario di apertura.
  3. Garanzia di adeguata aerazione naturale e ricambio d’aria.
  4. Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.
  5. Utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi e comunque in tutte le possibili fasi lavorative laddove non sia possibile garantire il distanziamento interpersonale.
  6. Uso dei guanti “usa e getta” nelle attività di acquisto, particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande.
  7. Accessi regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità:
    a) attraverso ampliamenti delle fasce orarie;
    b) per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori;
    c) per locali di dimensioni superiori a quelle di cui alla lettera b), l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.
  8. Informazione per gestire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata.

Toscana, protocollo di sicurezza anti Covid 19 per i negozi

Coronavirus, i codici Ateco delle attività essenziali al 14 aprile (formato Word e pdf) previsti dal decreto

L’elenco dei codici Ateco delle attività ritenute essenziali (aggiornato al 10 aprile) che possono aprire e lavorare dal 14 aprile è disponibile in formato Word (scarica qui), in formato pdf (scarica qui) e qui di seguito.

Commercio al dettaglio:

  • Ipermercati
  • Supermercati
  • Discount di alimentari
  • Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche,
  • attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
    Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
  • Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
  • Farmacie
  • Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene
  • personale Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
  • Commercio di carta, cartoI?-e e articoli di cartoleria
  • Commercio al dettaglio di libri
  • Commercio al dettaglio di vestiti per bambini e neonati

Servizi per la persona

  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
  • Attività delle lavanderie industriali
  • Altre lavanderie, tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse

Tutti i codici Ateco delle attività che possono aprire il 14 aprile

  • 1 Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali
  • 2 Silvicoltura ed utilizzo aree forestali
  • 3 Pesca e acquacoltura
  • 5 Estrazione di carbone
  • 6 Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale
  • 09.1 Attività dei servizi di supporto all’estrazione di petrolio e di gas naturale
  • 10 Industrie alimentari
  • 11 Industria delle bevande
  • 13.96.20 Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali
  • 13.95 Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento)
  • 14.12.00 Confezioni di camici, divise e altri indumenti da lavoro
  • 16 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio
  • 17 Fabbricazione di carta (ad esclusione dei codici: 17.23 e 17.24)
  • 18 Stampa e riproduzione di supporti registrati
  • 19 Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
  • 20 Fabbricazione di prodotti chimici (ad esclusione dei codici: 20.12 – 20.51.01 –
  • 20.51.02 – 20.59.50 – 20.59.60)
  • 21 Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
  • 22.2 Fabbricazione di articoli in materie plastiche (ad esclusione dei codici:
  • 22.29.01 e 22.29.02)
  • 23.13 Fabbricazione di vetro cavo
  • 23.19.10 Fabbricazione di vetrerie per laboratori, per uso igienico, per farmacia
  • 25.21 Fabbricazione di radiatori e contenitori in metallo per caldaie per il riscaldamento centrale
  • 25.73.1 Fabbricazione di utensileria ad azionamento manuale; parti intercambiabili per macchine utensili
  • 25.92 Fabbricazione di imballaggi leggeri in metallo
  • 26.1 Fabbricazione di componenti elettronici e schede elettroniche
  • 26.2 Fabbricazione di computer e unità periferiche
  • 26.6 Fabbricazione di apparecchi per irradiazione, apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche
  • 27.1 Fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici e di apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità
  • 27.2 Fabbricazione di batterie di pile e di accumulatori elettrici
  • 28.29.30 Fabbricazione di macchine automatiche per la dosatura, la confezione e per l’imballaggio
  • 28.95.00 Fabbricazione di macchine per l’industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori)
  • 28.96 Fabbricazione di macchine per l’industria delle materie plastiche e della gomma (incluse parti e accessori)
  • 32.50 Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche
  • 32.99.1 Fabbricazione di attrezzature ed articoli di vestiario protettivi di sicurezza
  • 32.99.4 Fabbricazione di casse funebri
  • 33 Riparazione e manutenzione installazione di macchine e apparecchiature (ad esclusione dei seguenti codici: 33.11.01, 33.11.02, 33.11.03, 33.11.04, 33.11.05, 33.11.07, 33.11.09, 33.12.92,
  • 35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
  • 36 Raccolta, trattamento e fornitura di acqua
  • 37 Gestione delle reti fognarie
  • 38 Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali
  • 39 Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti
  • 42 Ingegneria civile (ad esclusione dei seguenti codici: 42.99.09 e 42.99.10)
  • 43.2 Installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni
  • 45.2 Manutenzione e riparazione di autoveicoli
  • 45.3 Commercio di parti e accessori di autoveicoli
  • 45.4 Per la sola attività di manutenzione e riparazione di motocicli e commercio di relative parti e accessori
  • 46.2 Commercio all’ingrosso di materie prime agricole e animali vivi
  • 46.3 Commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, bevande e prodotti del tabacco
  • 46.46 Commercio all’ingrosso di prodotti farmaceutici
  • 46.49.1 Commercio all’ingrosso di carta, cartone e articoli di cartoleria
  • 46.49.2 Commercio all’ingrosso di libri riviste e giornali
  • 46.61 Commercio all’ingrosso di macchinari, attrezzature, macchine, accessori, forniture agricole e utensili agricoli, inclusi i trattori
  • 46.69.91 Commercio all’ingrosso di strumenti e attrezzature ad uso scientifico
  • 46.69.94 Commercio all’ingrosso di articoli antincendio e infortunistici
  • 46.71 Commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti per autotrazione, di combustibili per riscaldamento
  • 46.75.01 Commercio all’ingrosso di fertilizzanti e di altri prodotti chimici per l’agricoltura
  • 49 Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte
  • 50 Trasporto marittimo e per vie d’acqua
  • 51 Trasporto aereo
  • 52 Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti
  • 53 Servizi postali e attività di corriere
  • 55.1 Alberghi e strutture simili
  • J (DA 58 A 63) Servizi di informazione e comunicazione
  • K (Da 64 a 66) Attività finanziarie e assicurative
  • 69 Attività legali e contabili
  • 70 Attività di direzione aziendali e di consulenza gestionale
  • 71 Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche
  • 72 Ricerca scientifica e sviluppo
  • 74 Attività professionali, scientifiche e tecniche
  • 75 Servizi veterinari
  • 78.2 Attività delle agenzie di lavoro temporaneo (interinale) nei limiti in cui siano espletate in relazione alle attività di cui agli allegati 1, 2 e 3 del presente decreto
  • 80.1 Servizi di vigilanza privata
  • 80.2 Servizi connessi ai sistemi di vigilanza
  • 81.2 Attività di pulizia e disinfestazione
  • 81.3 Cura e manutenzione del paesaggio, con esclusione delle attività di realizzazione
  • 82.20 Attività dei call center limitatamente alla attività “di call center in entrata (inbound), che rispondono alle chiamate degli utenti tramite operatori, tramite distribuzione automatiche delle chiamate, tramite integrazione computer-telefono, sistemi interatttivi di risposta a voce o sistemi in grado di ricevere ordini, fornire informazioni sui prodotti, trattare con i clienti per assistenza o reclami” e, comunque, nei limiti in cui siano espletate in relazione alle attività di cui agli allegati al presente decreto
  • 82.92 Attività di imballaggio e confezionamento conto terzi
  • 82.99.2 Agenzie di distribuzione di libri, giornali e riviste
  • 82.99.9 Altri servizi di sostegno alle imprese limitatamente all’attività relativa alle consegne a domicilio di prodotti
  • 84 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
  • 85 Istruzione
  • 86 Assistenza sanitaria
  • 87 Servizi di assistenza sociale residenziale
  • 88 Assistenza sociale non residenziale
  • 94 Attività di organizzazioni economiche, di datori di lavoro e professionali
  • 95.11.00 Riparazione e manutenzione di computer e periferiche
  • 95.12.01 Riparazione e manutenzione di telefoni fissi, cordless e cellulari
  • 95.12.09 Riparazione e manutenzione di altre apparecchiature per le comunicazioni
  • 95.22.01 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa
  • 97 Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico
  • 99 Organizzazioni e organismi extraterritoriali