mercoledì, 10 Settembre 2025
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La tramvia e gli scavi della Tav di Firenze: arrivano i sensori

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Mille sensori per monitorare in altrettanti punti le infrastrutture della tramvia di Firenze, nel momento del passaggio della “talpa” della Tav, e per rilevare eventuali cedimenti del terreno. È quanto emerso dopo l’incontro tra Rfi (a cui fanno capo i cantieri del sottoattraversamento dell’alta velocità), Comune di Firenze e Tram spa (che gestisce la rete tramvia). I lavori per il passante dell’AV stanno realizzando una coppia di tunnel sotto la città, a circa una ventina di metri di profondità, tra la zona di Campo di Marte e Rifredi.

La talpa Tav e il rischio cedimenti sotto i binari della tramvia di Firenze

In dettaglio, il progetto di monitoraggio servirà per sorvegliare il sistema della tramvia e rilevare eventuali danni su un tratto di un chilometro e mezzo, interessato dagli scavi della Tav di Firenze. Sotto osservazione finiranno 4 punti ogni 6 metri di binari, divisi in circa 250 sezioni. La parte iniziale dei cantieri per il passante AV sta interessando la zona di via Botticelli e via Masaccio, ma presto la fresa arriverà sotto piazza della Libertà e successivamente sotto viale Lavagnini. Proprio qui si stanno ultimando i lavori per la variante al centro storico della tramvia. Successivamente la fresa scaverà nelle profondità di viale Strozzi, sotto i binari della linea 1.

“Attraverso il piano ‘Mille occhi sulla tramvia’ questa opera infrastrutturale diventa sorvegliata speciale di tutto il complesso di lavori che interessano la realizzazione del tunnel dell’Alta velocità – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella dopo l’incontro con Rfi – Gli aspetti tecnici di monitoraggio ci consentono controlli capillari e costanti h24 così da tranquillizzare non solo le imprese del gruppo chiamato a completare i lavori della tramvia ma anche tutta la popolazione”.

Al momento cedimenti “al di sotto della soglia di problematicità”

Il monitoraggio sarà effettuato definendo delle soglie di attenzione e soglie di allarme, previste anche per le centinaia di edifici che si trovano nella zona interessata dal sottoattraversamento. La frequenza arriverà a un rilevamento ogni 15 minuti, quando la fresa della Tav di Firenze sarà più vicina alla tramvia. Saranno interessati dal monitoraggio anche i dispositivi della rete di alimentazione del tram – spiega il Comune – quindi i pali e i ganci collocati sugli edifici relativi alla linea di contatto.

“La complessità dell’opera del sottoattraversamento è tale da richiedere massima attenzione sull’impatto che può avere in superficie a partire non solo dagli edifici pubblici e privati ma appunto anche dalle infrastrutture che sono in via di realizzazione – ha aggiunto Nardella – Nella riunione si è inoltre fatto il punto sui livelli di cedimenti provocati dall’azione della ‘talpa’ che sono ampliamente al di sotto della soglia di problematicità”.

Riapertura del Museo della Specola di Firenze: come visitarlo

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Con la riapertura del Museo della Specola, Firenze si riappropria di un luogo suggestivo a cui i cittadini sono molto affezionati, tant’è che le prime 4 date di visite gratis hanno fatto registrare il tutto esaurito in un batter d’occhio. Da giovedì 22 febbraio a domenica 25 sono in programma i tour guidati ormai sold out, mentre da martedì 27 sarà possibile comprare i normali biglietti per i nuovi percorsi e infine dal 1° marzo torneranno visibili anche gli altri ambienti.

Le novità della riapertura del Museo della Specola

Con la riapertura della Specola il museo si arricchisce di 13 sale per ammirare nuove collezioni su un totale di 700 metri quadri. Il percorso di visita è stato ampliato in due nuove ali dell’edificio dove hanno preso posto i reperti di mineralogia e le prime opere di ceroplastica come le cere botaniche, mai esposte al pubblico in tempi moderni. Durate i lavori di riallestimento e ammodernamento di Palazzo Bini Torrigiani, i curatori e le curatrici di questo spazio hanno anche proceduto alla catalogazione delle opere e dei reperti, con la ripulitura di alcuni di questi.

Con la riapertura vengono valorizzati anche i pezzi forti dell’esposizione, che hanno reso celebre a Firenze il Museo della Specola, grazie a una nuova illuminazione: la collezione di cere anatomiche che conta ben 1.400 pezzi realizzati tra la fine del Diciottesimo secolo e gli inizi del Diciannovesimo, i 3.000 reperti del Salone degli scheletri, i 5.000 esemplari delle 23 sale della sezione di Zoologia, la maestosa Tribuna di Galileo e il Torrino astronomico, che ospitava l’osservatorio a cui la Specola deve il suo nome. I lavori, per un costo di circa 6 milioni di euro e finanziati dall’Università e dalla Regione Toscana, hanno riguardato in tutto 2.280 metri quadri. È stata anche rinnovata la biglietteria, realizzato un nuovo bookshop e sono stati ammodernati gli impianti elettrico, antincendio e di climatizzazione.

Il nuovo percorso museale della Specola

Al primo piano prendono poste le raccolte mineralogiche, che custodiscono anche la preziosa collezione medicea di pietre lavorate tra coppe, vasi e suggestivi oggetti ornamentali. L’esposizione illustra inoltre l’evoluzione dei minerali attraverso la storia della Terra e del Sistema Solare e consente di ammirare campioni unici al mondo, dalle tormaline ed ematiti dell’Elba allo zolfo della Sicilia, fino agli enormi cristalli di topazio e acquamarina del Brasile.

Con la riapertura, le nuove sale del secondo piano del Museo della Specola sono dedicate alla nascita e all’evoluzione della ceroplastica a Firenze, con una sezione dedicata in particolare alle cere botaniche – suggestive riproduzioni di piante e frutti – visibili al pubblico dopo oltre un secolo. Nel percorso rinnovato prendono posto inoltre le tavole in cera di anatomia, istologia e patologia botanica realizzate da Clemente Susini in collaborazione col grande scienziato Giovan Battista Amici.

I biglietti per visitare il Museo della Specola di Firenze

Come detto, per i primi 4 giorni di riapertura, le visite al Museo della Specola di Firenze hanno fatto registrare il tutto esaurito: i primi biglietti disponibili sono quelli di martedì 27 febbraio (10 euro intero, 5 euro ridotto, online o in biglietteria). L’orario va dal martedì alla domenica dalle 9 alle 17. Fino al 29 febbraio si potranno scoprire le nuove 13 sale e la storica collezione di zoologia.

Poi dal 1° marzo saranno visibili su appuntamento anche gli altri percorsi. Le cere anatomiche saranno visibili solo con visita guidata (ore 11, 12 o 15, per un massimo di 15 persone per turno) da acquistare presso la biglietteria, senza prenotazione. Il Salone degli Scheletri, la Tribuna di Galileo e il Torrino astronomico saranno visitabili su prenotazione (055-2756444 da lunedì a venerdì ore 9-13 oppure [email protected]).

Il primato della Specola

La riapertura della Specola è uno degli eventi per celebrare i 100 anni dell’Università di Firenze. Il 21 febbraio è stato scelto come giorno per l’inaugurazione perché in questa stessa data si festeggia il compleanno del museo, che compie 249 anni per l’esattezza. Fu il granduca Pietro Leopoldo di Lorena, il 21 febbraio 1775, a istituire quello che ai tempi era chiamato “L’Imperiale e  Reale Museo di Fisica e Storia Naturale”, il primo museo naturalistico e scientifico ad essere aperto a tutto il pubblico, di ogni classe sociale.

A svelare giorno dopo i giorno i dettagli della riapertura della Specola è lo stesso Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze che sui suoi canali social ha pubblicato in questi mesi aggiornamenti e curiosità. Tra queste anche una “chicca”: durante i lavori, nel cortile di Palazzo Bini Torrigiani sono stati trovati oltre venti tra vasi e orci fiorentini che risalgono al Quattordicesimo secolo e agli ani successivi, un trucco costruttivo impiegato per alleggerire la struttura delle volte del cortile.

Manifestazione a Firenze dopo il crollo in via Mariti – FOTO

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Bandiere listate lutto e mille garofani bianchi in ricordo delle morti bianche che ogni anno avvengono in Italia. 8mila persone secondo gli organizzatori hanno partecipato ieri, 21 febbraio, alla manifestazione promossa da Cgil e Uil con un presidio proprio in via Mariti, dopo il crollo nel cantiere per la nuova Esselunga. I sindacati hanno chiesto al governo interventi per garantire la sicurezza sul lavoro. All’iniziativa erano presenti i segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Uil PierPaolo Bombardieri. Sempre ieri le due sigle hanno proclamato uno sciopero nazionale dei metalmeccanici e dell’edilizia (nel fiorentino riguardava tutti i settori).

Crollo a Firenze: la manifestazione in via Mariti

Non si è tenuto un corteo, ma  la manifestazione in via Mariti si è svolta sotto forma di presidio davanti al cantiere per la costruzione della nuova Esselunga, dalle ore 16.30. Operai, lavoratori pubblici, impiegati, pensionati, singoli cittadini: in migliaia hanno affollato la strada, chiusa al traffico, con bandiere, striscioni, cartelli e anche con caschetti gialli e tute da lavoro. A fianco del cantiere i segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Uil PierPaolo Bombardieri hanno deposto due mazzi di garofani bianchi in memoria delle 5 vittime del grave incidente sul lavoro.

“Di fronte alla morte, se avete intenzione di intervenire fatelo adesso – ha detto Bombardieri – Prevedete per i grandi appalti nel settore privato la stessa normativa prevista per gli appalti pubblici. Si devono applicare i contratti giusti, nei cantieri non si possono applicare contratti diversi da quelli dell’edilizia perché costano di meno”. La richiesta di regole più stringenti è arrivata anche da Landini. “Il subappalto a cascata va cancellato – ha affermato – bisogna introdurre la patente a punti, bisogna estendere il diritto alla formazione e alla prevenzione, bisogna aumentare le assunzioni agli ispettori e anche dei servizi di medicina del lavoro, e bisogna da questo punto di vista cancellare anche tutti quei sistemi che hanno portato qui addirittura a lavorare qui gente clandestina. La maggioranza di quelli che sono morti sono migranti, in alcuni casi clandestini”.

Lo sciopero contro gli incidenti sul lavoro

In occasione della manifestazione davanti al cantiere di Firenze dove si è verificato il crollo, Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero sempre il 21 febbraio, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici. Fiom, Fillea, Uilm e Feneal hanno parlato di un’adesione altissima tra gli operai, chiamati a fermarsi nelle ultime due ore del turno.  A Firenze, Prato e Pistoia erano previste 4 ore di sciopero, alla fine di ogni turno,per i metalmeccanici.

“Roberto Innocenti. Illustrare il tempo” a Palazzo Medici Riccardi

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Orchi, principesse, burattini e sirene sono solo alcuni dei protagonisti delle favole illustrate da Roberto Innocenti ed esposte a Firenze, nelle sale Fabiani di Palazzo Medici Riccardi, in una mostra interamente dedicata alla sua attività e visitabile fino al 26 maggio 2024. Promossa da Città Metropolitana di Firenze, a cura di Paola Vassalli e Valentina Zucchi e organizzata da MUS.E, “Roberto Innocenti. Illustrare il tempo” presenta così oltre 80 disegni ad acquerello, a tempera e a china che vogliono far riflettere l’osservatore sui grandi temi attraversati tanto dalla fiaba quanto dalla storia.

“Roberto Innocenti. Illustrare il tempo”, il percorso in mostra a Palazzo Medici Riccardi

“Nelle parole mi ci perdo. Nelle figure, invece, mi ci trovo”: è con queste parole di Roberto Innocenti, il più grande illustratore italiano contemporaneo, che si potrebbe provare a rilassare occhi e mente per immaginare un viaggio di ritorno all’infanzia. La favola infatti non è solo un linguaggio che diventa immagine, ma è “la prima galleria di cui un bambino si nutre” e il primo luogo d’incontro con la mamma o il papà. La mano dell’artista, dal tratto inconfondibile, ha interpretato su tavola capolavori immortali della letteratura come Le avventure di PinocchioCanto di Natale oppure ancora lo Schiaccianoci, solo per citarne alcuni.

Quello di Innocenti è un universo ricco di suggestioni e stimoli, tanto che l’invito al lettore è sia quello di guardare lasciando libera la mente sia quello di osservare con occhi attenti a passato, presente e futuro. Il rimando alla storia nella storia e all’attualità sono infatti temi centrali per l’artista e danno luogo a scenari di grande fascino anche nel male, laddove si scatena silenziosa la crudeltà di fronte a vittime innocenti. Egli cura ogni dettaglio minuziosamente, tanto che si potrebbero ravvisare nelle sue opere alcune somiglianze con la pittura olandese, e in particolare con Pieter Bruegel Il Vecchio (Breda, 1525/1530 ca. – Bruxelles, 1569). L’attenzione ai personaggi, alle architetture e al paesaggio sono testimonianze della preziosità che Roberto Innocenti conferisce a ciò che è letto e ascoltato, tanto che le immagini sembrano così potenti da non avere più bisogno del testo.

Roberto Innocenti, alcune curiosità sulla sua vita

Roberto Innocenti nasce a Bagno a Ripoli nel 1940 ed è il solo illustratore italiano insignito dell’Hans Christian Andersen Award (2008), il Nobel della letteratura per ragazzi, secondo nella storia dopo Gianni Rodari (1970). Profondamente segnato dalla Seconda guerra mondiale, trova le prime espressioni nei settori della grafica e dell’animazione, per poi conoscere un crescente successo nell’illustrazione. L’artista ottiene i suoi primi riconoscimenti all’estero e, solo in un secondo momento, in Italia: a pubblicarlo per primo nel nostro Paese è un piccolo editore, Alfredo Stoppa, per la casa editrice C’era una volta di Pordenone. Oggi i suoi libri sono nel catalogo de La Margherita edizioni.

Dopo alcuni libri d’esordio, le prime celebri creazioni di Roberto Innocenti si hanno all’inizio degli anni Ottanta e negli anni successivi l’autore sviluppa una serie di libri che lo porteranno alla notorietà in tutto il mondo: mentre Rosa Bianca viene tradotto in oltre venti lingue, tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, prendono vita con The Creative Company capolavori come L’ultima spiaggiaLa storia di Erika e la Casa nel tempo. Oggi il talento di Roberto Innocenti è riconosciuto in tutto il mondo, soprattutto in quello dell’editoria per l’infanzia, ma la strada è stata complessa: il rifiuto e il silenzio sono stati infatti suoi frequenti compagni.

Giorni e orari di apertura, catalogo e biglietti

La mostra Roberto Innocenti. Illustrare il tempo, allestita nelle sale di Palazzo Medici Riccardi, si potrà visitare dal lunedì alla domenica (eccetto il mercoledì) dalle ore 09:00 alle 19:00. La biglietteria e il bookshop chiudono un’ora prima. A breve uscirà anche il catalogo della mostra, edito da Sillabe. Per ulteriori informazioni si consiglia di consultare il sito ufficiale del museo oppure di chiamare il numero +39 055-276 0552 oppure di scrivere a [email protected].

Crollo nel cantiere Esselunga a Firenze: cosa è successo e le possibili cause

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Dopo il ritrovamento tra le macerie del quinto cadavere, proseguono le indagini per capire cosa è successo nel cantiere della nuova Esselunga in via Mariti a Firenze e quali possano essere state le cause del crollo di una trave di cemento armato e, a cascata, di altre strutture. L’incidente sul lavoro è avvenuto venerdì 16 febbraio provocando la morte di 5 operai e il ferimento di altri 3.

Cosa è successo nel cantiere a Firenze: il crollo della trave

A cedere nel cantiere per la nuova Esselunga di Firenze Rifredi è stata una trave di cemento armato di 20 metri, per un peso di 15 tonnellate, per cause in corso di accertamento. L’incidente è avvenuto alle ore 8.52 di venerdì 16 febbraio. Non ci sarebbero state avvisaglie: la pesante struttura, che si trovava al terzo piano del futuro supermercato, è venuta giù all’improvviso, innescando un effetto domino e trascinando con sé le travi e i solai dei piani inferiori. Gli operai sono stati travolti dalle macerie. Tre che stavano lavorando al terzo livelli si sono salvati.

Gli inquirenti stanno analizzando tutte le fase di progettazione, realizzazione e di lavorazione, e affideranno una perizia per capire cosa è successo e le possibili cause. La procura di Firenze ha aperto un’indagine per disastro colposo e omicidio colposo plurimo e presto gli esperti analizzeranno i campioni delle macerie per controllare se il materiale impiegato fosse adatto. Durante i primi sopralluoghi, ha fatto sapere il procuratore Filippo Spiezia, sono state riscontrate “diverse criticità“.

L’ultima verifica di sicurezza fatta dalla Asl risale allo scorso 12 gennaio e non erano state rilevate irregolarità. Il prossimo controllo, come previsto per cantieri di questa complessità, era previsto a marzo. A seguito del ritrovamento del corpo del quinto operaio morto, l’Asl su delega della procura della Repubblica ha posto sotto sequestro l’intera area occupata dal cantiere

Le prime ipotesi sulle cause del crollo nel cantiere della nuova Esselunga di Firenze

Gli aspetti da vagliare sono numerosi: c’è stato un errore nella progettazione? La trave di cemento armato prefabbricata, prodotta da un’azienda di Teramo leader nel settore (la Rdb Italprefabbricati) e consegnata la stessa mattina dell’incidente, è stata fatta a dovere con materiali di qualità? Le operazioni di trasporto e di movimentazione nel cantiere sono avvenuti in modo opportuno? E ancora ci sono stati problemi durante la posa?

Secondo le prime indiscrezioni, quanto successo sarebbe da imputare a un errore durante il cantiere in via Mariti, alla periferia di Firenze, o nella progettazione, ma le cause del crollo potrebbero essere legate anche al fatto che la trave non era ancora ancorata. Nel momento dell’incidente il personale di un’altra ditta avrebbe iniziato a fare una gettata di cemento nella stessa area. Si tratta però di ipotesi da verificare.

Nel cantiere per la nuova Esselunga nell’ex Panificio militare di Firenze lavoravano 61 ditte in appalto, di queste 4 erano impegnate al momento del crollo con una ventina di persone. Due degli operai coinvolti nell’incidente, di origini straniere, non erano in regola: uno con il permesso di soggiorno scaduto, il secondo in attesa dell’esito del ricorso contro il rifiuto di protezione internazionale. In corso di accertamento la loro situazione contrattuale.

Quando iniziano e quanto durano le vacanze di Pasqua in Toscana

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Si avvicina il primo stop delle lezioni di quest’anno. A decidere quando iniziano e quanto durano le vacanze di Pasqua 2024 in Toscana sono le linee guida della Regione, che ha stabilito il calendario scolastico. Gli studenti avranno così a disposizione meno di una settimana per scartare l’uovo di cioccolato, ma una volta finito questo break nel giro di tre settimane ci sarà l’opportunità di fare un ponte primaverile.

Quando iniziano (e quanto durano) le vacanze di Pasqua 2024 in Toscana

L’ufficio scolastico e la Regione Toscana hanno definito il calendario 2023/2024, in base a delle linee guida che ormai si ripetono da anni, per dare uniformità allo svolgimento delle lezioni. Il periodo minimo di “ferie” per gli alunni è definito quindi a livello regionale, ma ogni singolo istituto, per via dell’autonomia scolastica, può decidere di prolungare i momenti di stop o prevedere eventuali ponti durante l’anno.

Secondo le direttive regionali stabilite nella delibera di 7 anni fa, anche nel 2024 le vacanze coprono i 3 giorni che precedono la domenica di Pasqua e si concludono il martedì immediatamente successivo. Quindi per quanti giorni gli alunni resteranno a casa? In tutto 6. Per le scuole di ordine e grado, dalla materna alle superiori, le vacanze di Pasqua in Toscana iniziano giovedì 28 marzo 2024 (compreso) e finiscono martedì 2 aprile. Si tornerà sui banchi quindi mercoledì 3 aprile.

E i prossimi ponti

Dopo le vacanze pasquali, il calendario riserva una possibilità per fare ponte. Il 25 aprile, festa della Liberazione, cade di giovedì, quindi potrà essere unito al fine settimana successivo, sempre che l’istituto scolastico abbia previsto la sospensione delle lezioni venerdì 26 e sabato 27. La festa dei lavoratori del 1° maggio invece sarà nel bel mezzo della settimana, di mercoledì, dunque sarà difficile “agganciarlo” ad altri giorni rossi. Quest’anno infine “perderemo” la festa della Repubblica del 2 giugno, perché coinciderà con la domenica.

Quando finisce la scuola in Toscana

Come le vacanze di Pasqua, anche la fine della scuola è fissata dalla Regione Toscana: quest’anno le elezioni termineranno secondo il calendario ufficiale lunedì 10 giugno 2024 (sabato 29 giugno per la materna). Bisogna però considerare che gli istituti in cui vengono allestiti i seggi, dovranno suonare l’ultima campanella in leggero anticipo (presumibilmente il giovedì 6), visto che da sabato 8 a domenica 10 giugno saranno aperte le urne per le elezioni europee e comunali.

Chi è Anselm Kiefer, protagonista della nuova mostra di Palazzo Strozzi

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Le opere di Anselm Kiefer, uno dei più importanti artisti contemporanei, saranno al centro della nuova mostra di Palazzo Strozzi, che si inaugura il 22 marzo 2024 a Firenze. Pitture, sculture e installazioni coinvolgeranno i visitatori in un viaggio lungo tutta la carriera del maestro tedesco, tra vecchie e nuove produzioni. Ma chi è Anselm Kiefer e che segno ha lasciato nel mondo dell’arte contemporanea?

La vita

Anselm Kiefer nasce nel 1945 a Donaueschingen, una cittadina tedesca nel territorio della Foresta Nera in Germania. Venuto al mondo pochi mesi dopo la fine della Seconda guerra mondiale, fa parte di quella prima generazione di tedeschi che avverte – grazie anche alle tante testimonianze – gli orrori del partito nazista come se li avesse vissuti in prima persona. Essendo figlio di un maestro d’arte, Kiefer ha la possibilità di approcciarsi al mondo artistico già in tenera età. Tuttavia, decide dapprima d’intraprendere un percorso universitario in legge e lingue romanze, che abbandonerà poco dopo per dedicarsi unicamente alle arti visive presso le accademie di Friburgo e Karlsruhe, sua vera passione. Fondamentale sarà il suo incontro giovanile con l’artista Joseph Beuys, che sarà suo maestro.

Dal 1969 Kiefer si confronta per la prima volta con temi storici e soprattutto con le contraddizioni della politica tedesca del Novecento, cercando di sviscerarne le più intime vergogne e tentando di sfuggire sempre a possibili censure. Ecco che le sue prime opere mettono in luce il tema della solitudine, della sofferenza umana e della memoria.

Chi è Anselm Kiefer: soggetti delle opere, materiali e tecniche utilizzate

Nel 1973 l’artista guarda poi all’architettura e dipinge una serie di tele di grandi dimensioni ambientate nella soffitta in legno di casa sua, mentre l’anno successivo è nuovamente la realtà storica a fare da padrona, con opere dagli sfondi in terra bruciata e affumicata, più che mai ermetici e decifrabili solo grazie alle parole e alle frasi che vi sono inserite. Nei primi anni Ottanta emerge quindi l’interesse per il soggetto mentre, tra la fine del decennio e l’inizio degli anni Novanta, le tematiche si ampliano dal mistico al mitologico. A partire dalla metà del secolo si dedica anche alla scultura con varie tecniche, sebbene il piombo rimanga tra i suoi materiali preferiti. E per finire, nei suoi più recenti lavori persino le piante ricoprono un ruolo di primo piano, in seguito anche ai lunghi viaggi che l’artista ha fatto in India, Asia, America e Nord Africa.

Molto affascinante, in tutto questo contesto, è quindi l’utilizzo di materiali e tecniche differenti da parte di Kiefer. Ogni opera porta con sé traccia del proprio passato esponendo il decadimento della materia. Al tempo stesso l’artista, inserendo nei propri lavori elementi naturali – quali semi, fiori, o erba essiccata – contempla promesse continue di rigenerazione e apporta fragilità ad un contesto segnato dalla rigidità dei soggetti.

Anselm Kiefer
Anselm Kiefer. Foto di Georges Poncet

Anselm Kiefer a Firenze: la nuova mostra di Palazzo Strozzi

Dopo il successo della mostra di Anish Kapoor, Palazzo Strozzi porterà di nuovo a Firenze la grande arte contemporanea con “Anselm Kiefer. Angeli caduti“, a cura di Arturo Galansino (direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi. L’esposizione, aperta da venerdì 22 marzo al 21 luglio, sarà un’occasione unica per entrare a diretto contatto con le opere del grande maestro tedesco attraverso un percorso che si snoderà tra lavori storici e nuove produzioni.

Tra le novità della mostra vi sarà un’imponente opera che dialogherà con il cortile rinascimentale, ma il percorso tra le sale sarà una vera e propria riflessione attorno ai temi di identità, poesia, vicende storiche e pensieri filosofici. Attraverso i medium utilizzati dall’artista – dalla pittura alla scultura, dall’installazione alla fotografia – l’arte di Kiefer propone un percorso d’introspezione dell’essere umano in un costante cortocircuito tra presente, passato e futuro.

 

 

Il progetto per l’Esselunga in via Mariti a Firenze, nell’ex Panificio Militare

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Il cantiere dell’ex Panificio Militare di Firenze, interessato dal progetto per la costruzione di un nuovo supermercato Esselunga in via Mariti, si trova alla periferia ovest della città: qui si è verificato il crollo di travi di cemento che ha causato la morte di 4 operai. La zona al centro della riqualificazione, che mira a creare oltre a un supermarket anche un parco pubblico e parcheggi, è compresa tra via Filippo Mariti, via del Ponte di Mezzo (praticamente davanti al cinema-teatro Manzoni), via dei Marignolli e via Giovanni da Empoli. Un fazzoletto di terra grande circa 10.000 metri quadrati che per mezzo secolo è rimasto in stato di abbandono. Parte del quartiere da anni attendeva l’apertura della nuova Esselunga, mentre il comitato dei cittadini per l’ex Panificio Militare ha criticato a più riprese il progetto chiedendo che qui fosse realizzato solo un grande giardino.

Cos’è l’ex Panificio militare di Firenze

Secondo il progetto, la nuova Esselunga di via Mariti sorgerà al posto dell’ex Panificio militare di Firenze, complesso costruito nel primo ventennio del ‘900 per fornire cibo e beni di prima necessità alle strutture dell’esercito presenti in città. Le varie palazzine sono state usate per questa funzione fino al 1936, poi il Panificio militare è diventato un magazzino-rimessa e infine è stato dismesso alla fine degli anni ’70 finendo in completo abbandono. Per decenni ha rappresentato un “buco nero” nel quartiere compreso tra Rifredi e Novoli.

Per lungo tempo si è discusso del possibile futuro di questo scatolone di cemento. Una storia infinita, fatta di polemiche, ricorsi, cantieri e ritardi. Nel 2002 il Ministero della Difesa ha venduto l’area dell’ex Panificio militare di Firenze al colosso dell’edilizia Baldassini Tognozzi Pontello e nel 2013 (dopo i problemi giudiziari e il crack del gruppo) è stato acquistato da Esselunga. Secondo il primo progetto dell’epoca Baldassini Tognozzi Pontello qui, oltre a un grande supermercato, dovevano nascere 240 appartamenti, parcheggi e un centro civico con un grattacielo alto 45 metri, ampliando i volumi che già esistevano. Alcuni cittadini si organizzarono in un comitato contro il piano di riqualificazione e ci fu anche uno scontro con il Comune che bloccò i lavori con una lunga scia di carte bollate.

Il progetto per l’Esselunga in via Mariti, nell’ex Panificio militare di Firenze

Un nuovo capitolo per l’ex Panificio Militare di Firenze si è aperta nel 2013 con il passaggio  del complesso ad Esselunga e con l’approvazione cinque anni dopo da parte del Comune di Firenze del piano di recupero: il progetto (in fase di realizzazione al momento del crollo) ha tagliato i volumi dell’area di via Mariti, da 10.000 metri quadrati a 8.000. Il piano prevede la realizzazione di un supermercato grande 2.500 metri quadrati con la facciata in intonaco e pietra, ma anche di un parcheggio sotterraneo con 2 livelli interrati a servizio dell’Esselunga (per circa 526 posti) e un posteggio in superficie di 2.100 metri quadrati con accesso e uscita da via Mariti.

Parco Esselunga Panificio Militare

Inoltre, per l’apertura della nuova Esselunga, il progetto prevede la realizzazione di un parco da 3.100 metri quadrati all’angolo tra via Ponte di Mezzo e via Mariti, con i lavori a carico della catena di supermarket, a cui si aggiungono cantieri per oltre 4 milioni di euro per la riqualificazione della zona circostante. Nel “pacchetto” degli oneri di urbanizzazione ci sono nuove piste ciclabili, una nuova rotonda, la sistemazione del verde pubblico.

Si allontana l’apertura dell’Esselunga di via Mariti

Al seguito del crollo nel cantiere di via Mariti, uno dei più gravi incidenti sul lavoro avvenuti a Firenze negli ultimi anni, il cantiere dell’ex Panificio Militare è al centro delle indagini della Procura per capire cosa sia successo. Una pesante trave di cemento armato al terzo livello della struttura ha ceduto, trascinando con sé altre travi e solai. Una nuova tegola sul progetto di riqualificazione dell’ex Panificio Militare di Firenze portato avanti da Esselunga, che vede ancora allontanarsi la data di apertura di questa area ai cittadini.

 

Testo 2024: alla Stazione Leopolda di Firenze torna il salone del libro

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A poche settimane dalla chiusura di Taste, salone dedicato all’enogastronomia italiana, Pitti Immagine porta a Firenze TESTO 2024 [Come si diventa un libro] già appuntamento di riferimento per sondare lo stato dell’editoria contemporanea. La fiera del libro, organizzata in collaborazione con Stazione Leopolda, da un’idea della libreria fiorentina Todo Modo, propone un ricco programma di eventi, presentazioni, laboratori, progetti e partecipazioni speciali.

Il viaggio dei libri in 7 stazioni

Nato nel 2022 con l’obiettivo di narrare il percorso dei libri, dal creatore al fruitore, Testo ha sin da subito attratto oltre 10mila visitatori. La terza edizione si caratterizza per la presenza di 150 case editrici, di cui 56 esordienti, consolidando la fiera con nuove proposte. L’evento offre incontri, presentazioni, produzioni originali e collaborazioni, invitando lettori e professionisti a esplorare la Leopolda come se fosse un vasto emporio di libri, permettendo di scoprire autori di rilievo nazionali e internazionali, emergenti, case editrici e istituzioni legate al mondo editoriale.

Testo 2024 sarà un viaggio attraverso sette stazioni, ognuna dedicata a una fase cruciale dello sviluppo di un libro, dalla mente dello scrittore fino alle mani del lettore. I visitatori potranno scoprire come nasce un’idea, come si sviluppa un romanzo, come si affina la scrittura, ma anche incontrare editor, traduttori e grafici che danno forma al libro, dalla scelta del titolo alla progettazione della copertina. E poi sarà possibile vedere come prendono vita le illustrazioni e la veste grafica di un libro, ascoltare le voci di autori, critici e giornalisti che raccontano le storie dietro ai libri, le loro passioni e le loro ispirazioni.

TESTO 2024 a Firenze: il programma del salone alla Leopolda

Dopo il successo di Taste, la Stazione Leopolda ospita un appuntamento imperdibile per chiunque ami i libri e la cultura. Si potranno incontrare autori di fama internazionale, come Bernardo Atxaga, Anne Bony, Björn Larsson e Alain Mabanckou, insieme a talenti italiani del calibro di Niccolò Ammaniti, Paolo Giordano, Alessandro Cattelan e Roberto Vecchioni, che animeranno la manifestazione con incontri, presentazioni, dibattiti e letture. Illustratori e fumettisti di rilievo, tra cui Gipi, Francesco Chiacchio e gli autori di Bao Publishing, daranno vita a un’esplosione di creatività.

Non solo eventi: TESTO 2024 offrirà anche l’occasione di omaggiare grandi figure della cultura come Anna Banti, Samuel Beckett, Franz Kafka e Adriano Olivetti. Focus speciali saranno dedicati a riviste indipendenti, traduzione, mestieri editoriali ed esordi letterari. La Stazione del Lettore accoglierà bookclub, percorsi guidati e consultazioni poetiche, mentre laboratori, corsi e incontri formativi coinvolgeranno librai, insegnanti, studenti e appassionati di lettura.

TESTO: dal 23 al 25 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze
TESTO: dal 23 al 25 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze

Tra le novità di questa edizione ci sarà un focus sulla traduzione francese, la sezione PITTI Mags dedicata alle riviste indipendenti, un laboratorio di scrittura mimetica per educatori e insegnanti, laboratori sugli archivi dell’editoria e tanto altro. Il programma completo è disponibile sul sito testo.pittimmagine.com.

I biglietti per Testo 2024

È possibile acquistare il biglietto di accesso per TESTO 2024, il salone fiorentino del libro, online oppure direttamente all’ingresso della manifestazione, alla Stazione Leopolda.

  • Biglietto acquistato online fino al 22 febbraio 2024:
    7€ a persona, biglietto valido per l’intera durata della manifestazione
  • Biglietto acquistato in fiera e online a partire dal 23 febbraio 2024:
    7€ a persona, biglietto con validità giornaliera
    Ingresso gratuito per i bambini sotto i 12 anni.

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Solo un pareggio tra Empoli e Fiorentina

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La Fiorentina non si rialza e conquista solo un punto ad Empoli. Per Vincenzo Italiano una vittoria, una sconfitta ed un pareggio nelle ultime tre gare ed il ritmo per conquistare un posto in europa non c’è. Davide Nicola conquista il suo quinto risultato utile consecutivo (due vittorie e tre pareggi) e prosegue la corsa salvezza. Vincenzo Italiano schiera Beltran sulla trequarti alle spalle di Belotti, mentre i due esterni d’attacco sono Nico Gonzalez a destra e Sottil a sinistra. Davide Nicola sceglie Gyasi e Cacace sulle fasce e Zurkowski insieme a Cambiaghi dietro a Cerri.

La partita

Poche emozioni nei primi minuti di gioco. Al 29’ i viola passano in vantaggio grazie a Beltran che, servito da Mandragora, firma l’1-0 con un rasoterra in diagonale. È il sesto gol in Serie A per l’argentino. L’Empoli risponde con un’incursione di Cambiaghi che però non sfrutta. Prima dell’intervallo punizione di Biraghi per Martinez Quarta ma anche questa occasione non si conclude in rete. Al 56’ Faraoni trattiene per la maglia in area Cancellieri e il direttore di gara Pairetto non ha dubbi nel fischiare il rigore che Niang insacca, spiazzando Terracciano. L’Empoli cerca il vantaggio con una conclusione con Marin mentre la Fiorentina ci prova con Sottil ma il risultato non cambia.

L’allenatore

Vincenzo Italiano commenta il pareggio. “Il gol subito mi ha fatto arrabbiare, stavamo dominando e avevamo un corner a favore, poi prendiamo quel contropiede che porta al rigore. Non sono molto convinto poi, che il penalty fosse così lampante, non è la prima volta che episodi molto dubbi ci condannano, un po’ come successo qualche giorno fa a Bologna. Non è vero che la squadra ha perso la spensieratezza. I giocatori vogliono vincere sempre e vengono al campo per lavorare col sorriso. Dopo Lecce ci eravamo detti di cambiare alcune cose e di tornare a quel gioco fatto di qualità, oggi lo abbiamo fatto soprattutto nel primo tempo, che mi è piaciuto molto per intenzione e voglia di ottenere il risultato. Il nostro obiettivo quest’anno in campionato è quello di migliorare il settimo-ottavo posto in classifica, poi alla fine prenderemo tutto quello che viene. Ci sono troppi allarmismi inutili in questo momento – conclude Italiano – e dovremmo invece essere contenti perché stiamo recuperando pienamente tutti i nostri giocatori. Abbiamo soltanto tre punti in meno del girone di andata, stiamo calmi”.