sabato, 7 Giugno 2025
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Terme naturali libere in Toscana: la mappa delle migliori

Se dovessimo elencare i principali pregi della Toscana, immediatamente dopo le città d’arte, l’ottimo cibo e la bellezza dei suoi paesaggi, ci sarebbero le terme. Non tutti sanno infatti che la Toscana è la regione che vanta il maggior numero di terme naturali libere in Italia e che l’intera regione è costellata da stabilimenti termali, di varia grandezza, pregio e proprietà curative, moltissimi dei quali accessibili gratuitamente. Questo patrimonio è in parte legato alla morfologia del territorio, ma anche a tradizioni millenarie che risalgono all’epoca etrusca e romana, come testimonia la recente scoperta archeologica di San Casciano dei Bagni.

Terme naturali libere in Toscana: tutto “merito” di un antico vulcano

Di base, tutte le province toscane offrono la possibilità di passare una giornata o concedersi magari un bel weekend di relax usufruendo dei benefici delle terme. Avete notato che molti paesini includono già “terme” nel proprio nome? Come capirete, è già un buon indizio di quello che si può trovare. Sappiate inoltre che molti stabilimenti termali sorgono anche lungo la Via Francigena. È però spostandosi un po’ a sud-est, soprattutto tra la provincia di Siena e la Maremma, che la nostra regione offre tutto il suo meglio per quanto riguarda terme naturali e libere.

Piccola curiosità prima di iniziare il nostro viaggio tra le terme naturali libere più affascinanti. L’esistenza di questa ricchezza si deve al massiccio del Monte Amiata, un vulcano ormai estinto ma la cui attività si è “tramutata” negli anni proprio nella presenza di terre sulfuree e numerosissime sorgenti termali. Le acque, la cui temperatura oscilla mediamente tra i 25° e i 54° C, hanno proprietà diverse a seconda del tipo di sorgente: aiutano a curare i reumatismi, le patologie vascolari, quelle respiratorie, quelle del tratto digestivo e urinario. Eccoci dunque nella parte della Toscana tra la Val d’Orcia, le Crete Senesi e la Maremma, dove sgorgano le acque delle più famose e importanti sorgenti termali naturali, tantissime delle quali ad accesso libero e gratuito. Vediamo le principali.

Le terme libere di Petriolo

Immaginando di percorrere una sorta di semicerchio che inizia nella parte più a nord del nostro tour, troviamo per primo Bagni di Petriolo, poco a sud di Siena. Non siamo ancora in Val d’Orcia ma nella Valle dell’Ombrone, nel comune di Monticiano. Qui troverete varie vasche naturali in cui potersi rilassare, dove l’acqua sgorga a circa 45 gradi e (magari d’estate) si può approfittare anche di un bel bagno nell’acqua fredda del fiume. Queste terme naturali nel cuore della Toscana sono frequentate in ogni momento dell’anno, del giorno e della notte e non è raro trovare gruppi di persone che si godono, anche campeggiando, intere nottate in questo luogo ancora piuttosto selvaggio dove l’atmosfera può essere talvolta decisamente festaiola. Tuttavia, risultano mediamente meno affollate delle più famose terme di Saturnia o San Filippo. Consigliate comunque principalmente a giovani un po’ avventurieri.

Bagno Vignoni: il parco dei mulini

Scendiamo ad est per arrivare a Bagno Vignoni (e, nel caso faceste questo percorso, imprescindibile è uno stop a Montalcino). Siamo in piena Val d’Orcia e qui le terme sono letteralmente nel bel mezzo del paese: nella piazza principale c’è infatti una vasca termale, dove non si può fare il bagno ma che offre insieme alla suggestiva architettura uno scorcio veramente unico da ammirare.

Bagno Vignoni

Tuttavia, per trovare un’area in cui è possibile immergersi bisogna uscire dal borgo e spostarsi sotto al parco dei mulini. Qui l’acqua è meno calda, per cui è più indicata magari un’escursione primaverile. Le piscine non sono grandissime ma raramente troppo affollate. Non ci sono servizi intorno ma si rimane comunque abbastanza vicini al paese da potersi permettere, ad esempio, un’escursione familiare senza particolari problemi.

Le terme libere di Bagni San Filippo e la “balena bianca”

Continuando a penetrare la Val d’Orcia, a poca distanza da Bagno Vignoni, troviamo le terme di Bagni San Filippo, particolarmente suggestive per l’ambiente incantato in cui si trovano. Il paesaggio qui è unico: un bellissimo bosco che fa anche da riparo nelle giornate estive, la possibilità di fare passeggiate e trekking nei dintorni, la presenza di vasche con varie temperature. Tuttavia queste terme possono essere molto affollate, soprattutto nei periodi più vacanzieri.

Il parcheggio gratuito non è vicinissimo per cui bisogna anche essere disposti a una camminata per godersi un bel bagno. Caratteristica qui l’acqua bianca e lattigionosa, a causa delle rocce calcaree della cosiddetta Balena Bianca (sulla quale non si può camminare né fare in bagno in prossimità). L’ingresso nell’area del torrente Fosso Bianco è consentito solo da via San Filippo, strada di accesso verso il podere Rovinati.

Balena Bianca Bagni San Filippo terme

San Casciano dei Bagni

A pochi chilometri dal confine con Lazio e Umbria, troviamo San Casciano dei Bagni. Un borgo caratterizzato dalla presenza di ben 42 sorgenti naturali, valore che lo rende la terza località in Europa per flusso di acque termali. Furono gli Etruschi a fondare le prime strutture dedicate allo sfruttamento delle acque termali a scopo curativo, anche se si deve ai Romani il loro sfruttamento più intenso. Non a caso, è di pochi giorni fa la notizia di un epocale ritrovamento di 24 statue di bronzo etrusche in un’antica vasca termale.

Lungo il corso dei secoli, le terme hanno continuato a richiamare visitatori da ogni parte d’Europa, attratti dalla possibilità di risolvere i propri malanni grazie alle proprietà delle acque di San Casciano. Le piscine termali pubbliche sono facilmente raggiungibili, quindi adatte anche a famiglie e bambini, ci sono vasche a diverse temperature, tra cui alcune molte calde (oltre i 40°), perfette per essere sfruttate anche nelle più fredde giornate invernali. Generalmente non troppo affollate perché meno conosciute delle vicine sorelle amiatine, potrebbero vedere però quest’anno un incremento delle presenze a causa della recente scoperta archeologica.

Le terme naturali libere più famose della Toscana: Saturnia e le Cascate del Mulino

Ed eccoci in Maremma a scoprire le Terme di Saturnia, che tra tutte le terme naturali libere in Toscana sono forse quelle più instagrammabili, data l’incantevole conformazione del territorio in cui si trovano. Le acque termali della zona sono famose per le loro proprietà benefiche, oltre che per la particolarità di sgorgare ad una temperatura costante di 37,5°C nella sorgente naturale all’interno del Resort di Terme di Saturnia, struttura a pagamento. La stessa sorgente, però, alimenta a una temperatura leggermente inferiore, anche la zona ad accesso libero delle terme, le cosiddette “Cascate le mulino” dove si può accedere senza pagare alcun biglietto.

Essendo terme libere e all’aperto, non sono presenti spogliatoi o zone riparate dal freddo e dalle intemperie. Per questo motivo andarci in piena estate renderà meno traumatico uscire dalle sue acque senza congelarsi. Di contro c’è da considerare che proprio la stagione estiva vede prendere d’assalto questa splendida area termale, il consiglio è quindi di arrivare molto presto per godersi l’esperienza nel migliore dei modi.

Cosa cambia dal 21 dicembre per la tv: il “finto” switch off

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Dal 21 dicembre 2022 la tv cambia, con un ulteriore passo verso l’HD e verso il nuovo digitale terrestre DVB-T2, ma cosa succede al “vecchio” decoder, funzionerà ancora dopo l’ennesimo “switch off”? Quali canali tv non si vedranno più? Prima di tutto va chiarito che questo non sarà il passaggio definitivo al nuovo standard di trasmissione, ma solo l’ennesimo aggiustamento dopo il trasloco delle frequenze avvenuto negli ultimi mesi, che ha costretto i telespettatori più volte a risintonizzare il proprio televisore. In secondo luogo, è bene sapere che la modifica in programma prima di Natale creerà problemi soltanto a chi ha apparecchi vetusti.

Cosa succede dal 21 dicembre 2022 alla tv HD e cosa cambia: quali canali non si vedono più?

Tv HD, digitale DVB-T2, switch off: cosa significano queste parole e cosa succede dal 21 dicembre per chi è già dotato di decoder? Facciamo un po’ di chiarezza. Mercoledì 21 dicembre 2022 è previsto un piccolo “switch off”: da questa data in Italia non saranno più trasmessi i programmi tv in risoluzione standard (SD), ma solo quelli in alta risoluzione (HD). In pratica scompariranno i canali dal 501 in poi, “copie” in bassa risoluzione delle trasmissioni che sono disponibili già in HD nei primi numeri del telecomando, e  alcuni canali dopo il 100 trasmessi in SD. Queste trasmissioni saranno sostituite da programmi in HD.

Ecco ad esempio quali canali tv non non si vedranno più dal 21 dicembre 2022:

  • 501 Rai 1 SD
  • 502 Rai 2 SD
  • 503 Rai 3 SD
  • 504 Rete4
  • 505 Canale5
  • 506 Italia1
  • 507 LA7
  • 508 Tv8
  • 509 Nove

Cosa cambia nelle trasmissioni tv del digitale terrestre?

A livello  tecnico dal 21 dicembre le emittenti tv non useranno più il formato di compressione del segnale video in Mpeg2, ma solo l’Mpeg4 con una codifica che permette un’alta risoluzione dell’immagine (H264), ma è bene specificare che non è niente di nuovo.

Chi ha la memoria lunga si ricorderà che già lo scorso 8 marzo molti canali erano passati in HD: per dare il tempo ai cittadini con tv o decoder vecchi di adeguarsi, alcune trasmissioni (poche per la verità) sono rimaste disponibili nel precedente formato di trasmissione, dal canale 501 al 509 e in qualche altra numerazione con la dicitura “provvisorio”. Adesso anche questi pochi canali non ancora in HD scompariranno. Il nuovo digitale terrestre DVB-T2 userà solo una compressione del segnale Mpeg4, per questo si è reso necessario l’addio ai canali in definizione standard (Mpeg2 – SD).

Con lo “switch off” del 21 dicembre 2022 devo cambiare tv e decoder?

Niente panico, quindi. Se già ora sul digitale terrestre si riescono a vedere i canali HD, ad esempio le trasmissione di Rai, Mediaset, La7, Tv8, Nove, ecc. che si trovano dal numero 1 al numero 100 del telecomando, non si dovrà cambiare tv o decoder dal 21 dicembre. Discorso diverso invece per gli utenti che già adesso erano costretti a vedere solo un numero ristretto di canali, dal 501 in poi: per loro dopo il 21 dicembre non ci sarà niente da fare e dovranno arrendersi al passaggio tecnologico.

La soluzione più a basso costo è comprare un decoder di ultima generazione da attaccare al televisore (costo tra i 20 e i 30 euro) o – se si è disponibili a spendere di più – cambiare apparecchio. La cattiva notizia è che la nuova legge di bilancio, a differenza di quanto annunciato in un primo momento, non rifinanzierà il bonus decoder e quello per la rottamazione della tv, per cui i fondi si sono esauriti a metà novembre. Resta, ma per poco, il bonus decoder per gli over 70, con consegna a domicilio o negli uffici postali.

Si deve risintonizzare di nuovo la tv dopo il 21 dicembre: cambia la frequenza?

La risposta è con tutta probabilità sì, chiarisce il Ministero per lo Sviluppo economico. I canali provvisori trasmessi ancora in bassa definizione dal 21 dicembre saranno dismessi e ciò comporterà una revisione di parte della numerazione: questo significa che la tv andrà risintonizzata per non avere problemi di ricezione. Nei modelli più recenti, gli apparecchi effettuano automaticamente l’aggiornamento dei canali, sugli altri invece bisogna provvedere a risintonizzare la tv (qui spieghiamo come fare).

Quando sarà lo switch off 2023?

Dunque quello del 21 dicembre 2022 non sarà un vero e proprio switch off verso il nuovo digitale terrestre, nonostante molti utilizzino già tale termine. Dopo questa data i canali saranno proposti tutti in HD (Mpeg 4, codifica H264), ma saranno ancora appoggiati allo standard di trasmissione del vecchio digitale terrestre. Tradotto: chi ha un decoder o una tv compatibile con l’HD ma non con il nuovo digitale terrestre (indicato dalla sigla DVB-T2, con codifica H265) continuerà a vedere normalmente tutti i canali.

I problemi ci saranno quando il vecchio segnale sarà spento del tutto, processo che viene indicato dal termine “switch off“: inizialmente era fissato al 1° gennaio 2023, ma ormai sembra probabile che il governo opti per una passaggio progressivo durante il prossimo anno. Si dovrà attendere la comunicazione del Ministero dello Sviluppo economico. Compiuto questo passaggio, i televisori o i decoder comprati prima del 22 dicembre 2018 potrebbero restare al buio se non adeguati al nuovo standard. Qui il canale di test per capire se la tv è compatibile con il nuovo digitale terrestre.

Per informazioni è attivo il sito Nuovatvdigitale del Ministero dello Sviluppo economico e il call center che risponde al numero 06 87800262 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00.

Bonus tv e decoder: che cosa cambia nel 2023

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Addio agi incentivi per il piccolo schermo. Il Ministero per lo Sviluppo economico, guidato da Adolfo Urso, aveva chiesto il rifinanziamento del bonus rottamazione tv e di quello per il cambio del decoder anche nel 2023, visto l’avvicinarsi al passaggio al nuovo digitale terrestre, ma le due misure non sono rientrate nella legge di bilancio.

Bonus rottamazione tv 2023: quando scade?

I fondi per il bonus rottamazione tv si sono esauriti lo scorso 12 novembre e l’incentivo, non trovando posto nella manovra economica in discussione in Parlamento, non sarà rinnovato durante il 2023. La misura, introdotta ai tempi del governo Conte, prevedeva la possibilità di rottamare la vecchia tv non compatibile con il digitale terrestre di ultima generazione (DVB-T2) e ottenere uno sconto del 20% sull’acquisto di un apparecchio nuovo, fino a un massimo di 100 euro. Il tutto senza limiti di reddito o tetto Isee.

Pochi giorni prima che le risorse finissero il neo-ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso aveva richiesto di rifinanziare la misura, “perché riteniamo indispensabile assicurare ai cittadini la continuità di uno strumento che ha funzionato per agevolare questo delicato passaggio tecnologico“, aveva detto. Così non è stato, perché nella legge di bilancio 2023 che le due Camere dovranno approvare entro fine anno non sono previste nuove risorse destinate al rinnovo del bonus tv per il 2023. L’unica speranza è che misure di questo genere siano previste da successivi provvedimenti del governo.

Bonus decoder: resta quello per over 70 con consegna a domicilio (ma per poco)

Come successo per il contributo legato alla rottamazione del vecchio televisore, anche il “bonus tv decoder” è finito nel cassetto e non è stato rinnovato nel 2023. Dal 12 novembre sono finiti i fondi e la manovra finanziaria non prevede ulteriori risorse per l’anno nuovo. Questa misura riconosceva fino a 30 euro per l’acquisto di un decoder o di una tv di ultima generazione, ma solo per le famiglie con un Isee fino a 20.000 euro.

Al momento l’unica misura attiva, per far fronte all’arrivo del nuovo digitale terrestre DVB-T2, è il bonus decoder a domicilio riservato agli over 70 con una pensione non superiore ai 20.000 euro annui. Inoltre bisogna essere titolari di abbonamento Rai (il canone si paga in bolletta) e non si deve aver già ricevuto il bonus decoder precedente. I soggetti che, fino all’esaurimento dei fondi, faranno richiesta a Poste Italiane, si vedranno arrivare direttamente a casa (o potranno ritirare negli uffici postali) un decodificare compatibile con il nuovo standard, del valore massimo di 30 euro. Per informazioni è possibile recarsi allo sportello delle Poste, telefonare al numero 800 776 883 oppure compilare il form sul sito prenotazionedecoderdigitaletv.it.

Quando lo switch off?

Intanto dal 21 dicembre 2022 saranno definitivamente spenti i pochi canali tv che trasmettono ancora in definizione standard e tutto il “telecomando” sarà in HD. Per lo switch off definitivo, che manderà in pensione i vecchi decoder e i televisori non compatibili con il digitale terrestre DVB-T2, bisognerà aspettare le decisioni del governo Meloni. Presumibilmente il passaggio, previsto inizialmente per il 1° gennaio 2023, avverrà in modo progressivo durante tutto l’anno.

Dove passare il Capodanno 2023 in Toscana: i concerti in piazza

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Concerti, brindisi ed eventi in piazza fino all’alba: il Capodanno 2023 in Toscana riparte con entusiasmo dopo due anni di stop. Un clima di festa diffuso animerà le principali province toscane con una programmazione ricca di spunti per salutare il nuovo anno. Musica live, dj set, concerti a teatro e ospiti d’eccezione per la notte di San Silvestro. Scopriamo insieme quali sono i maggiori eventi nelle diverse città, tutti a ingresso gratuito.

Siena, un Capodanno 2023 dal tramonto all’alba

A Siena il capodanno 2023 va “dal tramonto all’alba” con una grande festa nelle maggiori piazze della città per far ballare il grande pubblico. In piazza del Campo, il programma prevede dalle 19:30 alle 03:00 una selezione musicale a cura degli storici dj senesi; in piazza del Mercato si aprono le danze con “We Love Swing”, tra musica live, dj set e animazione; piazza Indipendenza invece si scalda con i C.A.F.E. Collettivo Afrotropicale di Fusione Etnica per un live di latin cumbia e samba; in Piazza Tolomei è il turno dell’Italian Soul con l’esibizione della storica band “The Bluebeters”; in Piazza San Giovanni, un coro Electro Gospel di 18 elementi creerà un momento performativo ad alto impatto emozionale. Poi street food, tanti altri eventi diffusi e un concerto all’alba all’interno di Palazzo Pubblico per chiudere la nottata e salutare il pubblico più instancabile.

Capodanno Siena concerti

In Toscana, Prato saluta il Capodanno 2023 con concerti in piazza

Tra le maggiori città della Toscana, anche Prato propone un Capodanno 2023 all’insegna della musica live nelle piazze e nelle vie del centro storico. A dare inizio ai festeggiamenti alle ore 22.30 in piazza San Francesco ci sono i Legno, duo toscano anonimo con oltre 40 milioni di stream, poi il collettivo BNKR44 e infine l’after live con Ghera dj-set. Tra le vie della città invece, il ritmo suona cambria funky style con un’esplosiva street band composta da dieci elementi; nei locali e nei club pratesi tanti altri concerti, dj-set e balli di fine anno. Il programma completo sul Portale Giovani di Prato.

L’ultimo dell’anno a Lucca con Luisa Corna

A Lucca, la notte più attesa dell’anno viene celebrata con un viaggio musicale che spazia brani di Gloria Gaynor a quelli dei Gipsy Kings, da Modugno a Battisti. È questo il repertorio che presenterà Luisa Corna, la celebre cantante e conduttrice televisiva protagonista del Capodanno 2023 lucchese in piazza Santa Maria. La serata, dalle ore 22 fino alle 3 di notte, sarà condotta da Emanuela Gennai, si aprirà con il dj set di Federico Avanzati, per proseguire con lo show di Luisa Corna e concludere con i dj del gruppo Mashville e Veronica Niccolai.

Baby K e Cristina D’Avena: le guest stars del Capodanno 2023 a Pontedera

Due ospiti d’eccezione per la notte di San Silvestro nella provincia pisana. Guest star del capodanno 2023 a Pontedera (Pisa) è la cantante Baby K per il Radio Stop Party in piazza Martiri della Libertà. Una serata all’insegna del pop femminile, con l’attesa partecipazione anche di Cristina D’Avena che porterà sul palco i suoi più grandi successi, insieme al nuovo disco “Il sogno continua”.

Capodanno 2023: in Toscana ci sono i fuochi d’artificio di Pisa

Pisa saluta il nuovo anno con il botto! Al Ponte di Mezzo i fuochi d’artificio scandiranno il passaggio verso il 2023 con tanto di brindisi e auguri di buon anno. In Piazza dei Cavalieri, il palco si accende alle 22.30 con il concertone di fine anno e un’ampia varietà di intrattenimento musicale fino alle 2:00. Domenica 1° gennaio 2023, il programma ospita anche il Concerto di Capodanno al Teatro Verdi alle ore 18:00.

31 dicembre in piazza a Firenze

Niente concertone ma eventi diffusi nelle piazze del centro di Firenze, dagli spettacoli acrobatici al gospel. Alle porte del capoluogo toscano, c’è anche la celebrazione del nuovo anno scandiccese con l’appuntamento di sabato 31 dicembre 2022 dalle 21,30 all’Auditorium del Centro Rogers in piazza della Resistenza. L’ingresso è gratuito con obbligo di prenotazione per assistere allo spettacolo Troppe arie” della compagnia Trio Trioche. Qui la nostra guida al Capodanno 2023 a Firenze.

Circo Medrano a Firenze per Natale 2022 e Capodanno: i biglietti

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Il Circo Medrano torna a Firenze nel 2022, da Natale, passando per la festa Capodanno e arrivando fino all’8 gennaio 2023, con i biglietti già in vendita: sarà il Mandela forum ad ospitare lo show, adatto a grandi e piccini, che vedrà in pista anche alcuni artisti del Cirque du Soleil. Non ci saranno invece animali. Risale a quattro anni fa l’ultima tappa in città del Medrano, in quel caso ad ospitare il tendone fu la zona del Cavalaccio, vicino all’Isolotto. Stavolta invece non sarà montata la grande struttura, ma le esibizioni si svolgeranno direttamente dentro il palazzetto dello sport.

Le date 2022 del Circo Medrano a Firenze: Natale e Capodanno al Mandela Forum

Il Circo Medrano arriverà in Toscana prima a Livorno, al Modigliani Forum dal 16 al 19 dicembre 2022, e poi a Firenze: il debutto al Mandela Forum è fissato per il giorno di Natale, quando saranno in programma due spettacoli, alle 17.30 e alle 21.00. Si prosegue a Santo Stefano con il doppio appuntamento alle 15.30 e 18.00 e poi nei giorni successivi con due show, uno nel pomeriggio e l’altro in “prima serata”. L’ultima esibizione è in programma l’8 gennaio alle 18. Previsto anche un grande show per il veglione di Capodanno 2023 insieme agli artisti del Circo Medrano, a partire dalle ore 21.30 del 31 dicembre.

Ecco riassunti gli orari e le date 2022 degli spettacoli del Circo Medrano al Mandela Forum di Firenze, per cui sono disponibili i biglietti:

  • 25 dicembre 2022 – ore 17.30 e ore 21.00
  • 26 dicembre 2022 – ore 15.30 e ore 18.00
  • 27 dicembre 2022 – ore 17.30 e ore 21.00
  • 28 dicembre 2022 – ore 17.30 e ore 21.00
  • 29 dicembre 2022 – ore 17.30 e ore 21.00
  • 30 dicembre 2022 – ore 17.30 e ore 21.00
  • 31 dicembre 2022 – veglione di Capodanno al Circo Medrano ore 21.30
  • 1 gennaio 2023 – ore 17.30 e ore 21.00
  • 2 gennaio 2023 – ore 17.30 e ore 21.00
  • 3 gennaio 2023 – ore 17.30 e ore 21.00
  • 4 gennaio 2023 – ore 17.30 e ore 21.00
  • 5 gennaio 2023 – ore 17.30 e ore 21.00
  • 6 gennaio 2023 – ore 15.30 e ore 18.00
  • 7 gennaio 2023 – ore 15.30 e ore 18.00
  • 8 gennaio 2023 – ore 15.30 e ore 18.00

Il Medrano è guidato dai Casartelli, una delle più antiche famiglie circensi italiane con sette generazioni alle spalle, un secolo e mezzo di storia e che per due volte si è aggiudicata il Clown d’oro al Festival internazionale del Circo di Montecarlo. Dagli acrobati alla breakdance, dagli stuntman ai comici, dai trapezisti ai giocolieri: il programma degli spettacoli promette numeri mozzafiato e performance divertenti di oltre 60 artisti nazionali e internazionali, senza l’impiego di animali. Dopo la tappa a Firenze, tendone e carrozze lasceranno la Toscana dirette a Genova, dove i riflettori si accenderanno dal 13 al 22 gennaio.

Quanto costano i biglietti del Circo Medrano a Firenze

I prezzi dei biglietti per gli spettacoli del Circo Medrano al Mandela Forum di Firenze, da Natale 2022 all’8 gennaio 2023, cambiano a seconda dell’area. Ecco il costo:

  • Palco – biglietto intero 60 euro, ridotto (bambini 3-8 anni) 50 euro
  • Poltronissima – biglietto intero 50 euro, ridotto 40
  • Poltrona centrale – biglietto intero 40 euro, ridotto 30
  • Tribuna laterale bassa – biglietto intero 30 euro, ridotto 25
  • Tribuna laterale alta – posto unico 20 euro

I biglietti sono in vendita sul sito ufficiale dove – a seconda delle date e del momento della prenotazione – sono previsti anche sconti e riduzioni che  possono arrivare fino al 50%.

La riapertura del Cinema Astra di Firenze, con poltroncine a scomparsa

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Dopo 9 anni di stop, il 26 gennaio 2023 è fissata finalmente la riapertura Cinema Astra 2 in piazza Beccaria a Firenze in una veste del tutto innovativa: oltre alla nuova filiale della Banca di Cambiano, proprietaria dell’edificio, sarà attivata la nuova sala dotata di un avanzato sistema di sedute a scomparsa. Le poltroncine potranno così nascondersi sotto il pavimento, lasciando lo spazio libero di adattarsi ad ospitare eventi tra i più diversi, come incontri, convegni, conferenze, presentazioni di libri e ancora piccoli concerti e performance.

Per l’occasione sono in programma 4 giorni di inaugurazione, a gennaio, durante i quali saranno presenti ospiti e si svolgeranno proiezioni, incontri ed eventi per capire come il pubblico si approprierà di questo nuovo spazio. La riapertura del luogo è stata resa possibile grazie al regolamento urbanistico del Comune di Firenze del 2015, che tutela sale cinematografiche e teatri, e che prevede un riutilizzo del 60% a fini culturali delle sale cittadine dismesse e un 40% per cambio d’uso. Il progetto della struttura, completamente rinnovata e modificata rispetto agli spazi precedenti, è stato realizzato dallo studio di architettura Archea di Firenze.

Cinema Astra 2 a Firenze: tutte le novità della riapertura

Quella del Cinema Astra 2 è stata un’impresa complessa di reinvenzione degli spazi pur rispettando gli elementi originari del luogo. La sala cinematografica, di forma quadrata, ospiterà circa 100 posti e avrà uno schermo di 8 metri, ma non sarà solo cinema: vestirà infatti i panni di un vero e proprio spazio polifunzionale, che possa in futuro dialogare anche con le altre realtà fiorentine, attivo 7 giorni su 7 (con orario continuato dalle ore 10:00/10:30 del mattino fino a mezzanotte) e aperto anche in estate. In altre parole, un’assoluta novità per la città di Firenze. Un Cinema Astra fatto non solo di film ma anche di eventi diversificati, grazie al particolare sistema di sedute a scomparsa che permette allo spazio di rimodularsi in base alle esigenze.

La gestione e la programmazione degli spettacoli cinematografici, affidata a Prg e Fondazione Stensen, spazierà dai titoli d’essai ai grandi film in lingua originale, dai classici del cinema ai documentari, con eventi dedicati ad autori italiani e stranieri. Un modello di cinema eclettico, che si adatta sempre di più alla sopravvivenza delle sale, che si apre alle esigenze del pubblico e a gusti sempre diversi. Il tutto, con un occhio di riguardo verso il rispetto dell’ambiente grazie ad esempio a fontanelle d’acqua che saranno messe a disposizione nella struttura per evitare l’impiego di bottigliette di plastica.

La sala, situata in una zona facilmente raggiungibile, a due passi dal vivace quartiere di Sant’Ambrogio, da Via Gioberti (ricca di negozi, bar e ristoranti) e dai Lungarni, è adesso di proprietà della Banca Cambiano che avrà, accanto alla storica sede cinematografica, una propria filiale (che darà avvio alla sua attività tra la fine di gennaio e i primi di febbraio, a stretto giro con quella del cinema). Ulteriori informazioni saranno disponibili a breve sul sito www.astrafirenze.it e sulla pagina Instagram “Cinema Astra Firenze“.

La storia del cinema in piazza Beccaria

Una lunga storia, quella del cinema di piazza Beccaria: nato negli anni Venti del secolo scorso col nome Metropolitan, poi diventato Alhambra, venne ristrutturato negli anni Ottanta dalla famiglia Germani e prese il nome di Astra 2, sulla scia del già esistente cinema Astra in via de’ Cerretani. La chiusura risale al 2014, mentre l’ultimo passaggio di proprietà è avvenuto nel 2017 dalla famiglia Germani a Banca Cambiano. Una storica sala cinematografica, punto di riferimento tra i cinema fiorentini, con eventi che in molti ancora ricordano, dall’anteprima di Johnny Stecchino con Roberto Benigni a quella de L’ultimo bacio con tutto il cast.

 

Ceramiche tardo barocche del Museo Ginori in mostra a Palazzo Marucelli-Fenzi

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Nelle sale di Palazzo Marucelli-Fenzi in via San Gallo 10, attualmente sede del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università degli Studi di Firenze, si cela un piccolo tesoro di cui molti purtroppo ignorano l’esistenza. Questi ambienti infatti, eccezionalmente aperti al pubblico in occasione della mostra in corso Arti in dialogo. Echi tardo barocchi nelle sculture del Museo Ginori (visitabile fino al 17 febbraio 2023), rappresentano la culla della stagione pittorica del Rococò europeo, che proprio qui affonda le sue radici.

L’esposizione, curata da Cristiano Giometti (Università di Firenze), Andrea Di Loreto (Direttore del Museo Ginori) e Rita Balleri (Museo Ginori), mette a confronto in modo del tutto innovativo il ciclo decorativo di Palazzo Marucelli-Fenzi, realizzato da Sebastiano Ricci e Giovanni Baratta tra il 1705 e il 1706, con un’attenta selezione di sculture in porcellana e modelli in terracotta e in cera del Museo Ginori, attualmente chiuso in attesa di ristrutturazione. Arti in dialogo è organizzata dal SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze insieme al Museo Ginori, in collaborazione con la Direzione regionale musei della Toscana e l’Opificio delle Pietre Dure e con il sostegno dell’associazione Amici di Doccia.

“Arti in dialogo”: la ricerca esce dalle aule universitarie e dialoga con la città di Firenze

Perché organizzare la mostra Arti in dialogo. Echi tardo barocchi nelle sculture del Museo Ginori proprio a Palazzo Marucelli-Fenzi, sede dell’Università? I motivi sono molteplici, a partire da quello più immediato: mettere a confronto la teatralità dei dipinti settecenteschi di Sebastiano Ricci e degli stucchi di Giovanni Baratta, che decorano le sale dell’Età dell’oro e della Giovinezza al bivio, con le sculture realizzate o acquisite nel corso del Settecento dalla Manifattura Ginori grazie all’attività di collezionismo “ad uso della fabbrica” del suo fondatore, il marchese Carlo Ginori, che voleva rendere omaggio alla grande tradizione del tardo barocco fiorentino traducendo in porcellana le composizioni degli scultori Massimiliano Soldani BenziAgostino Cornacchini, Giovan Battista FogginiAntonio Montauti Giuseppe Piamontini.

Non solo: l’Università si pone come obiettivo, attraverso questa esposizione e altre future, quello di tutelare e valorizzare queste sale, per poi portare la conoscenza al di fuori dalle aule universitarie. Un sapere che affonda le sue radici nella curiosità, motore della successiva ricerca, e che si diffonde tramite la didattica. Un “dialogo” a 360°: lo scrigno di Palazzo Marucelli-Fenzi con la mostra attualmente in corso porta gli studenti a dialogare con la città in senso lato, e viceversa. Oltre a ciò, si pone come occasione di osservazione e di studio per un pubblico di specialisti e non solo: tante sono infatti le attribuzioni dubbie. Insomma, una promessa per il futuro anche agli studenti, che potranno svolgere attività di tirocinio in queste sale: uno studio non fatto solo di libri ed esami, ma di “vita”. Durante il periodo di apertura della mostra verranno infatti organizzati anche seminari e convegni.

Tre per uno: una curiosità e uno spunto di riflessione sulla mostra in corso a Palazzo Marucelli-Fenzi

Visitando la mostra Arti in dialogo. Echi tardo barocchi nelle sculture del Museo Ginori a Palazzo Marucelli-Fenzi avrete l’opportunità di vedere, nella sala della Giovinezza al bivio, anche tre opere attorno a cui ruota una curiosità: si tratta infatti di due calchi in cera (Allegoria della Prudenza e Allegoria della Ricchezza da Giovanni Baratta) provenienti da sculture di grandi dimensioni in marmo dello stesso artista situati a Palazzo Giugni a Firenze e di un’opera (Euridice da Giovanni Baratta), sempre un calco in cera, di cui si conosce il marmo, sempre del Baratta, che si trova attualmente a Copenaghen.

Museo Ginori - Allegoria della Produenza
Allegoria della Prudenza

Sebbene si conosca la scultura “in grande” di tutti e tre i capolavori, non si ha testimonianza dell’attività come scultore e bronzista di Giovanni Baratta. Il fatto che queste opere siano giunte a noi sotto forma di calchi in cera, suscita qualche dubbio: come sono arrivate fino a qui? E se sono arrivate le forme, per cosa queste ultime sono state realizzate? Forse per una fusione? I calchi in cera, realizzati dalla Manifattura Ginori negli anni Quaranta del Settecento, sono qui riuniti per la prima volta dal 1965 e dialogano perfettamente con gli stucchi del Baratta. Inoltre, merita ricordare che l’Allegoria della Ricchezza è l’unico prestito in mostra (dal Museo Nazionale del Bargello), mentre le altre opere provengono tutte dal Museo Ginori.

Come visitare la mostra

L’accesso alla mostra è possibile solo su prenotazione all’indirizzo e-mail [email protected] nei giorni di martedì, giovedì e venerdì con visite guidate gratuite massimo 10 persone, della durata di 45 minuti, a cura degli specializzandi della Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici. La mostra sarà chiusa dal 23 dicembre all’8 gennaio, ad eccezione dei giorni 27 e 29 dicembre, durante i quali sarà possibile visitarla dalle ore 10:00 alle 13:00.

Gli ultimi mercatini di Natale a Firenze per il regalo last minute

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Siamo all’ultimo miglio della corsa ai regali e alcuni mercatini di Natale a Firenze hanno già chiuso i battenti (ad esempio le iconiche casette in piazza Santa Croce), mentre altri consentiranno ai ritardatari di trovare idee regalo fino al giorno della vigilia. Addobbi, artigianato e l’immancabile vin brulé, in città c’è ancora qualche occasione per fare shopping e immergersi nell’atmosfera delle feste. Ecco la guida ai mercatini fiorentini per l’ultima settima prima del Natale 2022. Tutti sono a ingresso gratuito.

Gli ultimi mercatini di Natale nel centro di Firenze e nei dintorni

Come detto il mercato in piazza Santa Croce ha chiuso i battenti domenica 18 dicembre, mentre quello allestito nei giardini della Fortezza da Basso, ai piedi della ruota panoramica e vicino alla pista di pattinaggio sul ghiaccio, è aperto fino alla vigilia, ogni giorno dalle 15 alle 20 (il sabato dalle 10 in poi). In piazza dei Ciompi, giovedì 22 dicembre torna poi l’appuntamento con “Curiosando al mercato“, che mette in mostra artigianato artistico, piccolo antiquariato, vintage e oggettistica varia (dalle ore 8.00 alle 20).

A poca distanza del centro di Firenze il nostro “tour” tra gli ultimi mercatini di Natale ci porta in via Gioberti, per l’esattezza al civico 61. All’interno delle “Nove botteghe” fino alla vigilia è attivo il negozio temporaneo di Emergency con tante idee regalo solidali: costano un pochino di più rispetto alla norma, ma in compenso sostengono l’organizzazione umanitaria (orario 10.00-19.30, il 24 dicembre il temporary shop chiude in anticipo alle ore 13). Un’altra occasione per fare shopping è il mercato settimanale delle Cascine, in programma martedì 20 dicembre 2022, che in vista del Natale sarà aperto anche nel pomeriggio, fino alle ore 18.

In periferia

Spazio agli ultimi regali nel centro commerciale San Donato di Novoli, dove è tornato il classico mercatino con le casette (al coperto) che offrono veramente di tutto: saponi artigianali, abbigliamento, presepi, addobbi e i sapori natalizi. In questo caso c’è più tempo per visitarlo, fino all’8 gennaio, ogni giorno dalle 10 alle 21. Dall’altra parte della città, in piazza Bartali, davanti al centro commerciale di Gavinana, sono attivi i banchi di una decina di ambulanti: la grandezza è più limitata rispetto al market di Novoli, ma è possibile trovare qualche buono spunto per i regali.

Mercatino Natale San Donato Novoli
Il mercatino di Natale nel centro San Donato (Novoli)

I mercatini di Natale nei dintorni di Firenze

Andiamo ancora più lontano. A Scandicci, 18 casette sono in piazza della Resistenza, vicino alla fermata del tram, e sono aperte fino alla vigilia, tutti i giorni dalle 10.30 alle 20.00. Se non vi bastano i mercatini di Natale, a Campi Bisenzio le mini-baite allestite nel centro della cittadina sono affiancate da eventi e iniziative, oltre alle attrazioni del “Mondo di Babbo Natale” a Villa Montalvo (quest’ultimo a pagamento, sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.45). Empoli si trasforma in una città del Natale con proiezioni sui palazzi, installazioni luminose, pista di pattinaggio, trenino, ruota panoramica e una nevicata (di schiuma) in piazza Farinata degli Uberti. Programma sul sito ufficiale. E se volete andare ancora più in là, qui vi consigliamo i più bei mercatini di Natale in Toscana.

Capodanno 2023 a teatro: 8 imperdibili spettacoli a Firenze

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Tre, due, uno… il Capodanno 2023 è alle porte e quale idea migliore se non quella di passarlo a teatro proprio a Firenze? In questo articolo passeremo in rassegna 4 “generi” per 8 imperdibili spettacoli in programma per il 31 dicembre 2022 così che sarete in grado di scegliere con quale di questi show vorrete passare la mezzanotte, stappare lo spumante in compagnia e dare il benvenuto al nuovo anno! Tutto quello che dovete fare è chiudere gli occhi, ricordare tutto il bello che vi porterete nel 2023 e lasciarvi alle spalle quello che invece vi ha fatto storcere un po’ il naso. Perciò, non perdiamo altro tempo e scopriamo tutte le sorprese in programma per voi, divise per genere. Qui invece la guida al Capodanno 2023 con gli altri eventi.

Musical: al Teatro Verdi di Firenze brindisi e buffet per il Capodanno 2023

Se quello che state cercando è un musical, lo storico Teatro Verdi in via Ghibellina, n.99 a Firenze farà al caso vostro. Sette Spose per Sette Fratelli (ore 20:45) è uno dei titoli di questo genere più amati dal pubblico italiano. Si tratta di una nuova e divertentissima edizione ispirata al celebre film di Hollywood, con uno sguardo ai personaggi e alle ambientazioni del mondo ironico dei western di Quentin Tarantino. Diana Del Bufalo e Baz saranno la nuovissima coppia del teatro musicale italiano: esplosivi, divertenti, vulcanici e dal talento vocale dirompente. L’impatto scenografico e i bellissimi costumi sono stati progettati e creati secondo canoni estetici e spettacolari di Broadway e di West End. Al termine dello spettacolo si brinda con spumante e panettone offerto dal teatro. Alle ore 19:45 è inoltre possibile prendere parte alla cena di gala, servita nel foyer del teatro (a numero limitato e solo su prenotazione). Per ulteriori informazioni e per l’acquisto dei biglietti potete consultare la pagina ufficiale del Teatro Verdi a questo link.

Commedie e risate alla Pergola, al Teatro Reims e alle Laudi

Se invece quello che state cercando è una commedia, potreste decidere di andare al Teatro della PergolaArmando Pugliese dirige infatti Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo (ore 21:00) con protagonisti Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses ed Ernesto Mahieux. Un meccanismo comico straordinario, che narra la storia di una compagnia di guitti scritturati per una serie di recite in uno stabilimento balneare. Proverbiale la scena delle prove di “Mala Nova” di Libero Bovio, in cui un suggeritore maldestro, continuamente frainteso dagli attori, ne combina di tutti i colori. E per finire gli intrecci amorosi, che si mescolano alla finta pazzia, unica via per evitare duelli e galera. Una commedia dal sapore ‘scarpettiano’, in cui si ritrovano temi cari a Eduardo: l’atavica lotta tra la faticosa miseria di chi tira a campare e la fatua ricchezza di chi può giocare con la vita delle persone; il perbenismo farisaico di nobili e borghesi; l’irriverente critica a un teatro declamatorio o sciatto e cialtronesco. Per ulteriori informazioni e per l’acquisto dei biglietti è possibile consultare il sito ufficiale del Teatro della Pergola a questo link.

Uomo e Galantuomo Pergola Capodanno spettacolo

Al Teatro Reims in via Reims, n.30 si festeggerà il nuovo anno in arrivo con uno dei successi più acclamati di Alan Ayckbourn: Sinceramente bugiardi. La Compagnia “NCP Città di Firenze” propone per la notte di Capodanno una commedia brillante dove incastri perfetti e ritmo, divertono, ma fanno anche riflettere. Lo spettacolo racconta le vicende parallele di due coppie, che finiranno per intrecciarsi, fra equivoci e colpi di scena. A conclusione dello spettacolo ci sarà un brindisi e il saluto al nuovo anno. Potete acquistare il biglietto presso la biglietteria del teatro giovedì dalle ore 18:00 alle 19:30 e nei giorni di replica (da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo) oppure online su Ticketone.

Al Teatro Le Laudi, in via Leonardo da Vinci n.2r a Firenze, va in scena Spirito Allegro (ore 21:30), commedia del 1929 che mette a nudo, divertendo, certe manie della borghesia. L’autore usa un espediente insolito, una seduta spiritica, per descrivere personaggi che diversamente rimarrebbero nascosti dietro le buone abitudini di un salotto. Ma è appunto un espediente: un colpo di scena finale ribalterà la prospettiva. La malizia della conversazione di Coward è galante e mondana, ma deve essere crudele, necessita di poco cuore ma di lingua agile, le sue ciniche battute non hanno conseguenze, i suoi personaggi sono simpatici, seducenti, ne fanno di tutti i colori ma sempre con maniere eleganti. Per ulteriori informazioni e per l’acquisto dei biglietti è possibile consultare la pagina ufficiale del Teatro Le Laudi.

Spettacoli “fiorentini” al Puccini, a Rifredi e a Fiesole

Se quello che state cercando è qualcosa di più “fiorentino”, sappiate che al Teatro Puccini in via delle Cascine, n.41 andrà in scena Le ragazze di San Frediano (ore 22:00). Tra i più noti romanzi di Vasco Pratolini, Le ragazza di San Frediano è una sorta di favola moderna, le cui vicende si snodano in Oltrarno. Un affresco cinematografico di un quartiere della città di Firenze che diventa il vero protagonista del racconto. Le ragazze a cui Pratolini dedica il romanzo sono un gruppo di giovani donne che decidono una beffa ai danni del rubacuori del quartiere, in un’epoca in cui ribellarsi ai soprusi degli uomini era davvero difficile. Ed è proprio da questo spirito e da questo titolo così evocativo che le tre artiste fiorentine, Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino, hanno deciso di ripartire, per un omaggio alla città e all’universo femminile che, pur tra pregi e difetti, ha sempre capacità di trovare strade nuove anche nei momenti più complicati. Per ulteriori informazioni e per l’acquisto dei biglietti è possibile consultare il sito del Teatro Puccini.

Sempre per rimanere in ambito toscano, al Teatro di Rifredi in via Vittorio Emanuele II, n.303, alla periferia di Firenze, va in scena nella notte di Capodanno 2023 La beffa del grasso legniaiuolo (ore 21:00). A 35 anni dalla sua riscoperta moderna ad opera di Orazio Costa, questa bizzarra vicenda rinascimentale ritorna in scena in una nuova e libera versione curata da Angelo Savelli. Si racconta del povero legnaiuolo Manetto e della beffa ordita alle sue spalle da una brillante Brigata di fiorentini agli ordini di Filippo Brunelleschi. Si farà credere a Manetto di essere un’altra persona, un certo Matteo Mannini, fannullone che vive alle spalle dei parenti. Con la complicità di un gran numero di persone, la beffa riesce al punto di far dubitare alla vittima della propria stessa identità e lo costringerà a trasferirsi in Ungheria per fuggire il ridicolo. Uno spettacolo divertente, dinamico e popolare, ma anche un curioso spaccato della vita fiorentina dei primi anni ruggenti del Rinascimento. Per ulteriori informazioni e per l’acquisto dei biglietti è possibile consultare il sito del Teatro di Rifredi.

Sì, son sassi! Ma a Firenze non c’erano le mura?, è uno spettacolo teatral-musicale in programma la notte di Capodanno al Teatro di Fiesole (Largo Piero Farulli, n.1) alle ore 21:45, sulle colline fiorentine. Il rinnovamento che avvenne intorno al 1870 a Firenze in seguito alla sua elezione di capitale d’Italia, ha segnato un cambiamento epocale nell’immagine della città, rendendola più europea e cancellando per sempre l’aspetto da antica città medievale. L’arduo compito di rinnovare la città fu affidato all’architetto Giuseppe Poggi. Non è difficile immaginare la responsabilità che il povero Poggi dovette sentire sulle proprie spalle nel proporre un cambiamento all’aspetto della città. E l’innata propensione alla polemica e all’ostruzionismo dei cittadini di Firenze sono stati sicuramente elementi che hanno reso l’operazione ancor più complicata. Da questa caratteristica peculiare della mentalità fiorentina nasce l’idea dello spettacolo. Al termine della rappresentazione si avrà la possibilità di brindare tutti insieme nel foyer del Teatro. Per ulteriori informazioni e per l’acquisto dei biglietti è possibile consultare il sito ufficiale del Teatro di Fiesole.

Capodanno 2023 a Firenze: Uno spettacolo “romano” al Teatro di Cestello

La notte dell’ultimo dell’anno, al Teatro di Cestello nell’omonima piazza di Firenze va in scena uno spettacolo a tutti gli effetti “romano”, dal titolo Quel lazzarone di Nerone (ore 21:00), regia di Marco Predieri. Nella Roma del 62 D.C. Nerone, dispotico e capriccioso imperatore, inaugura una nuova stagione della sua vicenda umana e di governo. Ripudia la moglie Ottavia, invaghitosi di Poppea, manda a morte sua madre Agrippina e il suo Maestro e Mentore Seneca, ponendo se stesso come centro assoluto di un universo visionario che culminerà con il celebre incendio di Roma. Così narra la storia, almeno quella popolare e romanzata.

Di sicuro Nerone è una figura che affascina nel bene e nel male, oggetto di parodie, su tutte quella ancora indimenticata di Ettore Petrolini, di film e commedie, persino di musical (e anche di storici fiaschi colossali) emblema del Tiranno che guarda solo al proprio appetito. Il Nerone di Oreste Pelagatti, scritto negli anni ottanta e più volte rimaneggiato, è un po’ tutto questo in un’atmosfera da vecchio varietà, tra costumi e paillette, dove ogni figura storica si trasforma in un meraviglioso guitto pronto a strappare ai compagni la scena e al centro, ovviamente, c’è il Primo Attore, che di far l’imperatore in fondo non ha punta voglia. Per informazioni e biglietti potete consultare la pagina ufficiale del Teatro di Cestello.

Open day al Four Seasons di Firenze: festa di Natale 2022

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Dopo anni di stop per la pandemia, in vista del Natale 2022 torna l’open day del Four Seasons di Firenze che per una giornata prevede l’apertura dello splendido giardino della Gherardesca con tanti eventi benefici: la data prescelta non è l’8 dicembre (come successo finora), ma domenica 18 dicembre. Un’opportunità non solo per visitare il suggestivo parco, un angolo segreto della città, ma anche per sostenere due realtà associative fiorentine, la Patrizio Cipollini Foundation e la Fondazione Tommasino Bacciotti, a cui andranno i fondi raccolti durante la manifestazione.

Come partecipare all’open day 2022 del Four Seasons di Firenze al giardino della Gherardesca

Si tratta di una tradizione consolidata, che coinvolge ristoranti e produttori locali, con animazione, mercatino e musica. In occasione dell’open day di domenica 18 dicembre 2022 – uno degli eventi in vista del Natale 2022 organizzati dal Four Seasons di Firenze – sarà possibile entrare nel giardino della Gherardesca, parco storico su cui si affaccia l’hotel, dalle ore 10 alle 16 dietro una donazione di minimo 1 euro per ogni adulto. L’ingresso è da due accessi: piazzale Donatello 12 e Borgo Pinti 97. Dalla mattina al pomeriggio si svolgeranno iniziative benefiche per raccogliere fondi per l’inserimento nel mondo del lavoro di 10 giovani rifugiati e per l’assistenza delle famiglie con bambini affetti da tumori celebrali. Inoltre ci saranno stand dove acquistare oggetti e cibo, dal cacciucco di Burde alla pasta e fagioli con tartufo nero dell’Enoteca Pinchiorri (il “menù” completo su Facebook).

Alle ore 10 è previsto l’arrivo della Compagnia di Babbo Natale, che si esibirà poi alle 11.30. Spazio inoltre alle tradizioni con la sfilata del corteo storico della Repubblica Fiorentina e allo spettacolo dei Bandierai degli Uffizi (dalle ore 10.30). A mezzogiorno sarà tempo del concerto del coro delle voci bianche di Firenze e Scandicci, poi alle 13 sono previsti gli interventi delle autorità cittadine e di Max Musto, general manager del Four Seasons di Firenze. Durante la giornata di apertura del giardino della Gherardesca sarà organizzata una lotteria di beneficienza (l’estrazione dei premi è fissata alle ore 15 e i vincitori saranno annunciati anche su Facebook) e verrà esposto il presepe artistico creato dalla bottega fiorentina di restauro Grassi- Nesi. Per informazioni sull’open day 2022 è possibile chiamare il Four Seasons di Firenze al numero 05526261.

Four Seasons Firenze Natale 2022

E il mercatino di Natale agli Orti Dipinti

Proprio davanti al Four Seasons di Firenze, anche il Comunity garden degli Orti Dipinti proporrà il suo open day, dalle ore 10 alle 18 di domenica 18 dicembre, con eventi e un mercatino di Natale curato da MID e dedicato a prodotti artigianali e di nuovi designer. E poi banco per i tarocchi, dj set e l’angolo food a cura di Amblé cocktail bar con zuppa, salsiccia, fettunta, caldarroste e vin brulé. In programma infine una performance site specific a cura di Caterina Bini. L’ingresso, in questo caso, è gratuito e parte del ricavato delle attività andrà in favore dell’onlus Soccorso Clown, primo servizio di clown ospedalieri in Italia, attivo anche all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.