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Allerta meteo per neve a Firenze (19 gennaio 2023)

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La prima ondata di freddo invernale fa sentire i suoi effetti: giovedì 19 gennaio 2023, scatta l’allerta meteo a Firenze per neve a quote collinari, con codice giallo. La zona comprende oltre al capoluogo anche i comuni di di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa.

Le previsioni meteo per il 19 gennaio 2023  e l’allerta per neve sulle colline di Firenze

Dalla nottata, e fino alla mezzanotte di venerdì, è previsto il rischio di nevicate a quota 400-600 metri: potranno cadere fino a 5-10 centimetri, ma in alcune zone circoscritte gli accumuli potrebbero essere maggiori in occasione di nevicate più intese, di difficile localizzazione da parte degli esperti. Secondo il bollettino del centro funzionale regionale le nevicate non saranno continuative e non interesseranno la città e la piana fiorentina.

Le temperature saranno in diminuzione con la minima che si attesterà a 2 gradi e la massima a 6, ben al di sotto delle medie del periodo. Tutta “colpa” di una massa d’aria di origine polare che sta per investire il centro-nord del nostro Paese. Palazzo Vecchio intanto ha fatto sapere che la sala operativa della protezione civile del Comune di Firenze rimarrà aperta la notte per fronteggiare ogni necessità.

L’allerta meteo per neve in Toscana e cosa vuol dire “codice giallo”

Da giorni si attendeva l’arrivo del freddo. L’allerta meteo di codice giallo per neve a quote collinari, giovedì 19 gennaio 2023, interesserà non solo Firenze ma tutta la Toscana. Sulle zone interne orientali, le province di Arezzo e in parte quelle di Firenze e Siena, le nevicate potrebbero protrarsi fino a sera. Sempre per giovedì la Sala operativa della protezione civile regionale segnala la possibilità di forti rovesci o brevi temporali su gran parte della Toscana.

L’allerta meteo con codice giallo per la neve indica che i fiocchi potranno creare problemi alla circolazione stradale e isolati black-out elettrici e telefonici. Per questo la protezione civile consiglia di tenersi aggiornati sull’evoluzione delle condizioni atmosferiche e sulla situazione della viabilità, di spostarsi in auto solo se dotati di pneumatici invernali o catene a bordo, di ridurre – in particolare se si è anziani – le attività all’aperto che comportano il rischio di cadute su neve o ghiaccio, oltre ad evitare l’esposizione prolungata al freddo. Tutte le informazioni all’indirizzo www.regione.toscana.it/allertameteo.

 

Mostre da vedere a Firenze (prima che chiudano a gennaio 2023)

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Ultima chiamata per visitare le principali mostre di Firenze che si concluderanno nel mese di gennaio 2023. Dalla grande pittura del Novecento, agli scatti iconici di Elliott Erwitt, fino ai celebri artisti contemporanei come Olafur Eliasson e Tony Cragg. Il passaggio all’anno nuovo segna la chiusura di alcuni dei più apprezzati percorsi espositivi che hanno abitato la vita culturale fiorentina e che lascheranno spazio a nuove proposte per i prossimi mesi.

Le mostre a Firenze da visitare nella prima metà del mese

Le mostre a Firenze da visitare entro la fine di gennaio 2023

Le mostre prorogate fino a febbraio

Passione Novecento. Da Paul Klee a Damien Hirst a Palazzo Medici Riccardi

Per immergersi in Passione Novecento c’è tempo fino all’ 8 gennaio (giorno della Domenica metropolitana). Palazzo Medici Riccardi ospita, ancora per poco, il percorso tra le prestigiose opere dei maestri del XX secolo. Un viaggio tra i capolavori provenienti dalle raccolte private, dagli studioli e dai principali salotti fiorentini e toscani per omaggiare il ruolo cruciale del collezionismo privato nella storia dell’arte.
Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 3
fino all’8 gennaio 2023
dal lunedì alla domenica, 9:00-19:00. Mercoledì chiuso
L’articolo sulla mostra di Palazzo Medici Riccardi

mostre gennaio 2023 firenze
Un’immagine di allestimento della mostra Passione Novecento a Palazzo Medici Riccardi, Firenze ©NicolaNeri

Le mostre di Daniele Ratti e Ilaria Turba al MAD di Firenze fino a metà gennaio 2023

Preservare gli alberi per la nostra sopravvivenza: è il messaggio veicolato dal lavoro di Daniele Ratti in TREES, la mostra fotografica presso Murate Art District che si conclude sabato 7 gennaio. Anche la raccolta di oggetti ‘simmetrici’ di Ilaria Turba sta per concludersi, un’operazione di ricerca dedicata al quartiere di Sant’Ambrogio e ai suoi abitanti.
Murate Art District, Piazza Delle Murate
fino al 7 gennaio / fino al 14 gennaio 2023
dal martedì al sabato, 14:30-19:30
Ingresso gratuito

mostre gennaio 2023 firenze
Le simmetrie dei desideri, Ilaria Turba

La collettiva More than Human presso la Fonderia

More than Human è la mostra ospitata dalla Galleria d’arte La Fonderia che indaga l’essenza identitaria dell’essere umano. Tra pittura, scultura e poesia visiva, l’esposizione raccoglie la ricerca collettiva di artisti emergenti e affermati.
Galleria d’arte La Fonderia, via Della Fonderia 42r
fino al 10 gennaio 2023
da martedì a sabato, 10:00-13:00 e 15:30-19:30
Ingresso gratuito
mostre firenze gennaio 2023
Dettaglio opera New York, Claudio Cionini, 2022, acrilico su tela, 100×70 cm

La sorprendente mostra di Olafur Eliasson a Palazzo Strozzi

Stanno per spegnersi i riflettori su una delle più apprezzate mostre del 2022, con oltre 50.000 visitatori fino a oggi. Tra specchi, giochi di luci e installazioni immersive, Olafur Eliasson è l’artista che si è reso capace di trasformare lo spazio di Palazzo Strozzi con le sue illusioni ottiche e l’esperienza di realtà virtuale.
Palazzo Strozzi, piazza Strozzi
fino al 22 gennaio 2023
dal lunedì alla domenica, 10:00-20:00 (giovedì fino alle 23:00)
L’approfondimento sulla mostra di Palazzo Strozzi

Olafur Eliasson mostre firenze gennaio 2023
Olafur Eliasson, Palazzo-Strozzi © Ela Bialkowska OKNO studio

Nelle Rapide, la mostra al Conventino Caffè Letterario

Un equipaggio di sette donne affronta le rapide di un fiume, cimentandosi in un’impresa coraggiosa. Nelle rapide è la mostra collettiva a cura di Olivia Turchi, ospitata nei locali de Il Conventino Caffè Letterario e raccontata dal testo critico di Tomaso Montanari.
Il Conventino Caffè Letterario, via Giano della Bella 20
fino al 28 gennaio 2023 (chiuso per le feste natalizie fino al 10 gennaio)
da martedì a domenica, 10:00-19:00
Ingresso gratuito

Tra le mostre da vedere a gennaio c’è quella nelle piazze di Firenze di Antonio Signorini

Sette opere monumentali in bronzo dislocate in tre diverse piazze di Firenze. Sono le sculture ancestrali di Antonio Signorini che compongono il percorso espositivo a cielo aperto intitolato ATTRAVERSO, un viaggio antico tra storia, mitologia e costellazioni promosso dal Comune di Firenze e dalla nuova sede fiorentina di Oblong Contemporary Art Gallery.
Piazza del Carmine, Piazza San Firenze e Piazza del Grano
fino al 31 gennaio 2023
ingresso gratuito

Antonio Signorini mostra
Antonio Signorini con il sindaco Dario Nardella in Piazza del Carmine, Firenze

La mostra sugli xilografi italiani del primo ‘900

Un’esposizione per riscoprire la pratica artigianale della xilografia, introducendo i visitatori nelle ricerche dei maggiori autori italiani del primo ‘900, come Lorenzo Viani, Francesco Nonni, Adolfo De Carolis, Antonello Moroni. La nuova sede di Gonnelli Casa d’Aste in via Fra’ Giovanni Angelico celebra così l’amore per il libro come oggetto d’arte, esibendo fogli rari e firmati ma anche riviste, cartelle e volumi illustrati.
Libreria Antiquaria Gonnelli Casa d’Aste, via Fra’ Giovanni Angelico 49
dal 10 al 20 gennaio 2023
dal lunedì a venerdì, 9:00-13:00 e 14:00-18:00

Le mostre in corso al Museo Novecento di Firenze (gennaio-febbraio 2023)

Al Museo Novecento di Firenze, è stata prorogata la retrospettiva sul maestro britannico Tony Cragg (doveva chiudere lo scorso 15 gennaio, ma resterà visitabile fino al 5 febbraio) con oltre cento opere, tra cui le grandi e suggestive sculture. Fino al 29 gennaio restano esposte inoltre le installazioni e le fotografie dell’artista tedesca Julia Krahn in T. JAVELIN.
Museo Novecento Firenze, piazza Santa Maria Novella 10
fino al 5 febbraio/ fino al 29 gennaio 2023
dal lunedì alla domenica, 11:00-20:00. Giovedì chiuso
Qui l’approfondimento sulla mostra su Tony Cragg

Tony Cragg mostre museo novecento
Tony Cragg, Museo Novecento Firenze

Elliott Erwitt a Villa Bardini

Il Novecento e le sue icone passano attraverso lo sguardo romantico di Elliot Erwitt. La mostra Photographs presso Villa Bardini racconta la genialità di uno dei più apprezzati fotografi della nostra epoca attraverso una raccolta degli scatti più celebri e di quelli meno conosciuti, ma pur sempre rilevanti per la storia della fotografia documentaristica e pubblicitaria. L’esposizione, che doveva chiudere a gennaio, è stata prorogata fino al 26 febbraio 2023.
Villa Bardini, Costa San Giorgio 2-4
fino al 26 febbraio 2023
dal martedì alla domenica, 10:00–19:00 (chiuso il lunedì). IL 19 e il 20 gennaio aperta fino alle 22
Qui l’approfondimento sulla mostra Elliott Erwitt. Photographs

Elliott Erwitt firenze mostre gennaio 2023 villa Bardini
Elliott Erwitt, USA. New York, 1956, in foto: Marilyn Monroe

Vinokilo a Firenze: primo appuntamento 2023 al Mercato Centrale

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Vorreste rivoluzionare il vostro guardaroba ma non sapete come farlo a buon prezzo e con vestiti e accessori di alta qualità, unici e sostenibili? Dal 19 al 22 gennaio 2023 torna al Mercato Centrale di Firenze (piazza del Mercato Centrale, via dell’Ariento) Vinokilo, sigla che sta per “Vintage Kilo Sale”. Avete capito bene: si tratta infatti di un evento speciale che vede protagonista il più grande “negozio” di vintage al chilo d’Europa con una selezione unica di capi d’abbigliamento vintage. Il tutto accompagnato da musica dal vivo e sonorizzazioni dj locali, cibo e bevande del Mercato Centrale. Durante gli eventi kilo sale vengono messe in atto collaborazioni con creatori, venditori e narratori locali, in questo caso fiorentini. Potrete conoscerli, partecipare alle loro conferenze, vedere mostre d’arte, curiosare tra le  bancarelle di piccole imprese e assaggiare prelibatezze.

La “vendita al chilo”

Durante le giornate di Vinokilo 2023 a Firenze sono previste diverse attività creative ed esperienziali: laboratori di serigrafia, upcyling e live painting per personalizzare capi acquistati. La formula di questo “mercatino” è quella del prezzo per ogni chilo di vestiti (costo che va dai 30 ai 50 euro): potete scegliere ogni tipo di articolo o indumento che vi piace e portarlo alla stazione di pesatura, per sapere con esattezza la spesa totale.  Se il peso complessivo degli articoli non raggiunge il chilo, si pagherà di meno (ad esempio se il peso totale è di 850 grammi, si pagherà per 850 grammi).

Acquistando un chilo di vestiti è possibile portarsi a casa molti pezzi unici di abbigliamento vintage e usati come cappotti, trench, bomber, camicie, jeans, pantaloni, scarpe, borse in pelle, cinture e molto altro ancora. Oltre a tutto questo, con la formula Give Back Bar, è possibile portare i vecchi vestiti che non si indossano più per ottenere uno sconto fino al 20% su quanto acquistato. L’importante è che i capi siano in buone condizioni e lavati prima di essere portati in loco. Non vengono accettati vestiti di marchi di fast fashion, calze, biancheria intima o accessori.

 

Vinokilo 2023 al Mercato centrale di Firenze: prezzi, tipi di biglietti e orari

Il prezzo per accedere a Vinokilo a Firenze varia a seconda del tipo di biglietto, che è possibile acquistare a questo link (l’acquisto dei biglietti online è caldamente consigliato, ma non obbligatorio). Le tipologie di biglietto sono essenzialmente due: la prima è il Vintage Lovers, con slot gratuite limitate e non disponibili nelle prime 3 fasce orarie della giornata, mentre la seconda è il Vintage Lovers General Admission al costo di 3€, esclusivo nelle prime 3 fasce orarie della giornata ma disponibile in tutti gli altri momenti della giornata. La fascia oraria riportata sul biglietto è quella in cui è possibile accedere all’evento e alle relative iniziative. Non è possibile ordinare più di 10 biglietti. I bambini fino a 12 anni non pagano il biglietto d’ingresso.

Ecco l’orario di apertura di Vinokilo al Mercato centrale di Firenze, dal 19 al 22 gennaio 2023 a Firenze:

  • 19 gennaio | dalle ore 10:00 alle 21:00
  • 20 gennaio | dalle ore 11:00 alle 23:00
  • 21 gennaio | dalle ore 11:00 alle 23:00
  • 22 gennaio dalle ore 10:00 alle 21:00

Rottamazione 2023 delle cartelle esattoriali: Firenze dice no

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A Firenze non ci sarà la rottamazione per le cartelle esattoriali per multe e tributi locali sotto i 1000 euro: il Comune ha deciso di non avvalersi della possibilità di stralciare le cartelle offerta dalla legge di bilancio 2023 del governo Meloni. A prevederlo una delibera che ora sarà sottoposta al parere del Consiglio comunale. “Una scelta di equità e di rispetto”, ha detto l’assessore al bilancio Giovanni Bettarini. Intanto altri comuni toscani si stanno muovendo nella stessa direzione.

Manovra 2023: no alla rottamazione delle cartelle esattoriali a Firenze

La manovra finanziaria dà infatti la possibilità ai Comuni e agli enti locali di applicare o meno lo stralcio delle cartelle esattoriali sotto i 1000 euro. “Stralciare queste somme significa mettere sullo stesso piano coloro che adempiono ai propri doveri pagando integralmente e puntualmente imposte, tasse, tariffe e multe con chi al contrario ha preferito fregarsene per anni – ha spiegato Bettarini -. La politica della nostra amministrazione comunale è quella di disincentivare l’infedeltà fiscale addebitando a chi non paga anche i costi che la pubblica amministrazione sostiene per il recupero delle somme”.

Secondo le verifiche degli uffici comunali, i debiti per le 115mila cartelle non riscosse che avrebbero potuto essere rottamate (somme sotto i 1000 euro, tra il 2011 e il 2015) ammontano ad oltre 5,3 milioni di euro, “una cifra utile a finanziare servizi per i cittadini”, si legge in una nota di Palazzo vecchio.

La posizione degli altri Comuni

Dicono no alla rottamazione delle cartelle esattoriali anche comuni come Sesto Fiorentino, Lastra a Signa e Prato. Entro il 31 gennaio dovranno prendere una decisione Scandicci, Pisa e Siena, mentre sono a favore Pistoia e Lucca.

Mancanza d’acqua e abbassamenti di pressione a Firenze: lavori rinviati

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A causa di lavori alla rete idrica nel centro di Firenze, tra giovedì 19 e venerdì 20 gennaio 2023 potranno verificarsi abbassamenti di pressione dell’acqua potabile nella zona dell’Oltrarno, all’Isolotto, Soffiano, Ponte a Greve, Statuto, Poggetto, Rifredi, Sodo. Lo comunica Publiacqua, che ha rinviato nuovamente i lavori a causa delle condizioni meteo avverse. I tecnici in particolare interverranno sulla condotta DN600, di 60 centimetri di diametro, che corre sotto Borgo Sa Jacopo, a pochi passi da Ponte Vecchio, per un intervento di manutenzione per migliorare l’efficienza delle tubazioni a servizio dell’Oltrarno.

Mancanza acqua a Firenze: dove e quando si verificheranno gli abbassamenti di pressione

In particolare l’intervento prenderà il via alle ore 9.00 di giovedì 19 gennaio 2023 e, secondo quanto comunica Publiacqua, la situazione tornerà a normalizzarsi – salvo problemi tecnici durante i lavori – alle ore 9 di venerdì 20 gennaio. In caso di forte maltempo il cantiere potrebbe essere rinviato al primo giorno utile successivo.

Ecco nel dettaglio in quali zone di Firenze potrebbero verificarsi abbassamenti di pressione, problemi che interesseranno maggiormente le abitazioni ai piani alti e prive di autoclave:

  • Oltrarno (area compresa tra Piazza Pier Vettori e Piazza Gaddi a ovest, Piazza dei Pitti a est, il fiume Arno a nord e viale Aleardi, via Burchiello e viale Petrarca a sud-est)
  • Isolotto, Soffiano e Ponte a Greve (zona compresa tra viale Etruria e viale Talenti a nord, via di Soffiano e via di Scandicci a sud-est, il torrente Greve a ovest)
  • Statuto – Poggetto – Rifredi – Sodo (zona compresa tra il torrente Mugnone a sud – sud est, la ferrovia a ovest, via Vittorio Emanuele II – via Alderotti – Viale Morgagni e via delle Panche a est, via Spinucci a nord)


Le informazioni

Gli aggiornamenti saranno pubblicati sul sito e sui canali social di Publiacqua. Durante l’intervento, nonostante gli abbassamenti di pressione, rimarranno attive le fontanelle pubbliche e i fontanelli di acqua di alta qualità.

Per lo stadio di Firenze al via la conferenza dei servizi. Verso i lavori

A grandi passi. Per il nuovo stadio Artemio Franchi di Firenze è il tempo della conferenza dei servizi. Il Comune ha infatti indetto la conferenza per il progetto definitivo relativo alla riqualificazione del Franchi. Sono 39 i soggetti invitati a esprimere un parere sul progetto definitivo entro e non oltre il 16 febbraio: la conferenza, si spiega dal Comune, si svolgerà in forma semplificata e asincrona. Prima ci sarà una riunione per via telematica, in programma il 25 gennaio, in cui il progetto sarò illustrato dal raggruppamento temporaneo di imprese. Naturalmente ci sarà il gruppo Arup, vincitore del concorso internazionale.

Lo stadio di Firenze: la conferenza dei servizi e gli step successivi

Coloro che saranno coinvolti nella conferenza dei servizi per lo stadio di Firenze avranno la possibilità di chiedere integrazioni documentali e chiarimenti entro e non oltre il 30 gennaio. L’obiettivo è chiudere la conferenza dei servizi, completare la verifica del progetto definitivo da parte del soggetto verificatore, validare il progetto e approvarlo con delibera di giunta comunale già entro marzo o al massimo entro il 15 aprile 2023. Le ditte in 30 giorni dovranno presentare l’offerta. Sarà poi una commissione appositamente nominata a indicare il vincitore, sulla base dei criteri stabiliti, in maniera da procedere con l’aggiudicazione entro il 30 giugno.

Nardella: Franchi pronto nel 2026

La conferenza dei servizi per lo stadio di Firenze è un altro passo avanti. E quindi è un passo che avvicina anche il sindaco Dario Nardella a compiere qualcosa di unico, riuscire – dopo anni di tentativi – a realizzare finalmente lo stadio. “Il nuovo stadio Franchi sarà pronto nel 2026, nel centenario della Fiorentina”, ha detto Nardella.

Il sindaco ha aggiunto che l’obiettivo è appunto recuperare un bene culturale di rilievo internazionale realizzando un impianto all’avanguardia. Qui tutti i dettagli sul nuovo stadio Artemio Franchi e sul progetto che sta portando avanti il gruppo Arup.

Dall’albicocca alle more, le birre più strane del Birraio dell’Anno

Stout, dai malti tostati, dense e scure, originarie della tradizione irlandese. Ipa (indian pale ale), intense nell’amaro dei luppoli, strutturate, resinose, inglesi. Blanche, leggere, estive, acidule, fermentate nella grande tradizione del Belgio. Al Tuscany Hall di Firenze, tra il 13 e il 15 gennaio, il mondo della birra si è sbizzarrito. Moltissimi visitatori si sono avventurati tra gli stand dei migliori birrifici artigianali italiani, con il bicchiere in mano, per gustare le birre più diverse e farsele raccontare da chi le conosce bene, piacere della scoperta e ricerca di quella adatta a sé. Infine, l’ultimo giorno, il vincitore del premio è stato proclamato birraio dell’anno.

Domenica 15 gennaio ci siamo goduti l’evento, nella sala enorme del Tuscany Hall. E tra gli stand dei primi 50 birrifici, inclusi i venti finalisti, abbiamo deciso di scegliere un filo da seguire. Avremmo potuto cercare le dolci birre al miele. O magari le Ipa, il cui successo di pubblico si confonde con quello della birra artigianale stessa. Sarebbe stato troppo semplice. Abbiamo scelto di cercare le birre più strane del Birraio dell’Anno, da quella per cui sono impiegate albicocche fino allitalian grape ale, nella cui lista degli ingredienti figura l’uva.

I migliori birrai italiani del 2023

Iniziamo però dai premi. Alder è un birrificio giovanissimo del comune di Seregno (provincia di Monza e della Brianza), al terzo anno di produzione. Tuttavia Marco Valeriani è tra i maestri più bravi, già incoronato nel 2016 e nel 2018 con il birrificio Hammer di Villa d’Adda (Bergamo). Anche nel 2023, il birraio dell’anno è lui. Il Birraio Emergente invece è Mirko Giorgi del birrificio Shire, versato soprattutto nelle birre di tradizione inglese. La Contea del giovane mastro birraio evoca davvero la Terra di Mezzo ma si trova a Porciano, duecentocinquanta abitanti in provincia di Frosinone. I birrifici toscani erano soltanto due, come le categorie di concorso. Samuele Cesaroni di Brasseria della Fonte è riuscito a salire sul palco per il quinto posto. Francesca Pertici è la seconda emergente con Doctor B Brewpub (birrificio e pub) di Livorno.

Marco Valeriani premiato a Firenze come Birraio dell'anno

Come sono stati assegnati i premi del Birraio dell’anno 2023

Per dodici mesi, oltre cento giudici del “Birraio dell’anno” hanno assaggiato le produzioni dei circa 1200 birrifici italiani, in modo da valutare ogni attività produttiva nel suo complesso, da una prospettiva simile a quella del cliente usuale. Il premio diverge nettamente dai concorsi tradizionali, concentrati sul singolo piatto o sulla singola birra, preparata a volte appositamente per l’evento o difficilmente reperibile al di fuori. Tra i requisiti necessari a concorrere ricordiamo quindi il controllo diretto di tutte le fasi produttive, l’aver prodotto birre commercializzate per tutto l’anno, almeno due anni di esperienza pregressa da mastro birraio, sebbene il riconoscimento del Birraio Emergente sia dedicato agli artigiani che abbiano cominciato a darsi da fare (coraggiosamente!) tra il 2020 e il 2021. Le fasi sono due, la prima seleziona i birrai che accedono alla fase finale, venti “senior” e cinque emergenti. L’ultima assegna il premio del Birraio dell’anno.

Mugnach, albicocca pastello

Passiamo adesso al nostro viaggio tra le birre più particolari dell’evento. La prima che abbiamo provato è la Mugnach del birrificio di Lariano (Lecco). Si tratta di una belga d’abazia triple. La Mugnach si è rivelata un’ottima interpretazione del suo stile familiare che concilia facile bevibilità e struttura complessa, nascondendo l’alta gradazione alcolica che non si sente ma c’è (8.5 gradi). Tuttavia, sulla base della tradizione trappista, il mastro birraio ha inserito le albicocche e dieci mesi di maturazione in botte di rovere. Ovvero un colore affascinante di arancione pastello, il sapore di frutta e un leggero elemento acidulo.

Madue, il frutto della passione al Birraio dell’anno

La Birra dell’Eremo nasce ad Assisi, caratterizzandosi per un grande interesse nello studio dei lieviti, così abbiamo deciso di assaggiare la Madue, passion fruit sour ale. Il lievito della Madue è il Kluyveromyces thermotolerans, frutto di cinque anni di studio in collaborazione con il Politecnico delle Marche. La particolarità del Kluyveromyces è quella di produrre acido lattico nel corso della lievitazione, in modo da valorizzare il carattere acidulo del frutto della passione. Ne è risultata una birra dissetante, di carattere tropicale.

Û baccabianca, italian grape ale

Le birre Ca’ del Brado fermentano a Rastignano, in provincia di Bologna. Tra di esse abbiamo scelto Û baccabianca, quale esempio riuscito dello stile italian grape ale. Con la diffusione del movimento birraio artigianale nella penisola, oltre le interpretazioni autoctone degli stili di birra già diffusi, i mastri birrai italiani hanno sviluppato anche alcune tipologie originali. L’italian grape ale è caratterizzata dall’uva. Û baccabianca ha scelto il vitigno autoctono emiliano, Grechetto Gentile e non impiega lieviti. La lievitazione dipende direttamente dall’uva. Un bicchiere di Û baccabianca ricorda un po’ il vino, anche al Birraio dell’Anno.

Bombyx, more di gelso

Bombyx è fermentata nella collaborazione tra i birrifici lombardi Menaresta (Carate Brianza) e Stradaregina (Vigevano). Stradaregina ha lavorato secondo la filosofia lambic, ovvero fermentazione spontanea figlia della natura locale, senza che il mastro birraio scelga un lievito determinato. Manaresta ha partecipato con il proprio lievito madre. Nonostante l’usuale acidità delle lambic, il sapore fruttato della mora di gelso si è rivelato piacevolmente intenso. Riconosciamo a questa birra color mora una forte attitudine a portare lo stile lambic, oltre il pubblico esperto. Bombyx mori è anche il nome scientifico della famosa falena, solita trascorre la fase giovanile in forma di baco da seta. I bachi da seta sono ghiotti delle foglie del gelso, coltura tradizionale delle campagne lombarde.

Un’affumicata al Birraio dell’anno (da Pienza), Viel Rauchbier

La Brasseria della Fonte è birrificio e agriturismo di Pienza (Siena). Samuele Cesaroni è l’unico toscano tra i venti candidati al birraio dell’anno. La Viel Rauchbier è una birra ispirata allo stile lager della franconia, contraddistinta dai malti: tostati dai quali discende la colorazione ambrata ma anche affumicati. Così, il sentore di fumo, non troppo forte, è segno distintivo della schiumosa Viel Rauchbier.

Al Birraio dell’Anno, il clima è stato di festa per tutti i mastri birrai invitati come per il pubblico, più o meno esperto. Primo passo nella cultura della birra o esplorazione affascinata che a Firenze è sempre possibile continuare in eccellenti pub e birrerie artigianali:qui la nostra guida.

Ruota panoramica 2023: non sarà alla Fortezza. Dove traslocherà?

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Le operazione di smonttaggio delle cabine sono appena iniziate, ma già si pensa al Natale 2023 della ruota panoramica di Firenze, per capire se e dove tornerà la grande attrazione. Il sindaco Dario Nardella lo aveva già annunciato a dicembre: la Florence Eye il prossimo inverno non potrà essere installata nei giardini della Fortezza da Basso, perché quella zona sarà interessata dai lavori per il sotto-attraversamento della TAV, la linea ferroviaria ad alta velocità.

Il “trasloco” del Florence Ice Village

La cordata di aziende che organizza, insieme all’associazione “Un Fiore per la Fortezza”, il Florence Ice Village con la grande pista di pattinaggio e la ruota panoramica ha un accordo con il Comune di Firenze che dura fino all’inverno 2023-2024. Dunque il villaggio di Natale potrà essere replicato, forte del successo registrato anche per l’ultima stagione (2 dicembre – 15 gennaio). Certo, servirà sempre l’ok della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ma la questione stavolta è non è tanto sul “come” ma sul “dove”.

La zona dei giardini della Fortezza sarà probabilmente off-limits a fine anno, da una parte per i cantieri legati agli scavi sotterranei per la TAV (serviranno interventi di consolidamento, con iniezioni di cemento sotto le fondamenta delle strutture per garantire stabilità), dall’altra per una seconda tranche di interventi che riguarderanno invece il restyling dell’area verde, che ormai ha bisogno di qualche ritocco estetico. Tutto sta nel cronoprogramma dei lavori.

Dove sarà installata la ruota panoramica di Firenze tra il 2023 e il 2024

“La ruota panoramica tornerà presto, in un nuovo luogo che decideremo insieme alla Soprintendenza con la quale abbiamo già iniziato a confrontarci”, ha scritto intanto sui social Dario Nardella, mentre Confartigianato Firenze, per bocca del suo segretario generale Jacopo Ferretti, parla di un successo con le presenza in linea con le oltre 60mila dell’anno scorso e un buon giro d’affari per negozi e botteghe della zona. Dunque scatta il toto-giostra. Dove potrà essere installata la ruota panoramica in vista del Natale 2023? Sembra fuori gioco la location del piazzale Michelangelo, area che già all’inizio della pandemia era stata un’ipotesi, finita però rapidamente nel cassetto dopo il giudizio negativo della Soprintendenza. E lo stesso Nardella, lo scorso dicembre, aveva escluso l’arrivo dell’attrazione sul “tetto” della città.

In passato si era parlato anche del ritorno della ruota panoramica al parco delle Cascine, ma questa location potrebbe essere valutata dagli organizzatori come troppo decentrata rispetto al centro di Firenze, visto che la maggior parte delle persone che sale in cabina è rappresentata da turisti stranieri. E quando si parla di attrazioni va tenuto conto anche della sostenibilità economica per i privati. Insomma, nonostante manchino mesi, è già iniziata la discussione su dove potrà traslocare la grande ruota panoramica di Firenze alla fine del 2023.

Il congresso dello Spi Cgil Toscana a Livorno

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Arriva alla tappa finale del 12esimo congresso dello Spi Toscana, il sindacato dei pensionati Cgil: il 18 e il 19 gennaio 2023 l’appuntamento è al Teatro Goldoni di Livorno. L’evento si svolge dopo 587 assemblee tenute tutti i territori toscani, con oltre 17mila partecipanti. Infrastrutture, sanità territoriale, inclusione digitale, sostenibilità ambientale, la sfida per una maggiore autonomia energetica: sono i temi al centro della due giorni.

Il programma del congresso dello Spi Cgil Toscana

Secondo il segretario generale dello Spi Cgil Toscana Alessio Gramolati negli ultimi due anni “siamo passati dal frullatore: la pandemia, la crisi economica, le pratiche sanitarie e le vaccinazioni per fare scudo, l’aggressione all’Ucraina, la guerra, le frane, la debolezza dei nostri territori di fronte al clima impazzito. Quello che abbiamo di fronte – dice – è un tempo in cui molto di quello che avevamo appare cancellato, per noi e per quelli che verranno a seguire. Ma non è finita, è solo un’altra storia: un tempo in cui c’è molto da imparare e a cui offrire tutta la pazienza e tutta la speranza di cui siamo capaci”.

I lavori del congresso dello Spi Cgil Toscana si apriranno mercoledì 18 gennaio alle ore 9.30 con la performance del compositore e contrabbassista Paolo Damiani che interpreterà “L’internazionale”, l’inno dei lavoratori già eseguito in passato da celebri artisti come Arturo Toscanini o gli Area. Durante la mattinata poi parola ai tanti ospiti tra cui il sindaco di Livorno Luca Salvetti, Matteo Biffoni, sindaco di Prato e presidente Anci Toscana, Paolo Hendel, la storica Simonetta Soldani e la professoressa associata Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Milena Vainieri. Nel pomeriggio, alle ore 17, ci sarà l’intervento della segretaria generale della Cgil Toscana Dalida Angelini.

I temi cari ai pensionati Cgil

“Dobbiamo essere sindacalisti di comunità, animatori sociali. La cura deve essere un diritto, non una procedura tirata come un elastico – sostiene Gramolati, che nella mattinata del 18 gennaio esporrà la sua relazione -. La mobilità deve essere un diritto, e per questo dobbiamo attivarci e impegnarci al massimo perché il servizio sia garantito e non costi. E poi il contrasto all’inflazione. Quelli che una volta si consideravano il ceto medio ora scorrono verso il basso e in assenza di una corposa azione sindacale scivolano verso il baratro del tutti contro tutti”. Il congresso potrà essere seguito in diretta video anche su spicgiltoscana.it.

Cooperative sportive: presentazione del bando al Museo del Calcio

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Come trasformare un’idea o una società esistente in una cooperativa sportiva. Se ne parlerà giovedì 19 gennaio alle ore 18.00 al Museo del Calcio di Coverciano, a Firenze, in occasione della presentazione del nuovo bando promosso da Legacoop Toscana e Fondazione Noi per la creazione di cooperative sportive. In palio ci sono vari sostegni: un percorso di accelerazione, il pagamento delle prime spese di costituzione, consulenza del lavoro e fiscale e contributi a fondo perduto.

L’appuntamento al Museo del Calcio

A illustrare le opportunità del bando saranno l’assessore allo sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione, il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini e la presidente di Fondazione Noi-Legacoop Toscana Irene Mangani. “Una bella opportunità per le società – ha sottolineato Guccione – in questo momento di cambiamenti nel mondo dello sport. La cooperazione sportiva può trovare risposte importanti alle difficoltà nell’organizzazione e gestione di attività, strutture e impianti”.

Per partecipare al bando c’è tempo fino al prossimo 18 febbraio. Si rivolge alle persone fisiche e alle società sportive che in Toscana vogliono realizzare una cooperativa sportiva che svolga attività sportiva in modo diretto (come soci utenti dell’attività o come soci lavoratori) oppure una cooperativa di supporto all’attività di società sportive toscane. I gruppi dovranno essere composti da almeno 3 persone, nel caso di progetti di cooperative sportive che esercitino direttamente l’attività sportiva, o da almeno 9 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche, per le cooperative di supporto all’attività di società sportive.

Il bando per creare cooperative sportive

“Vogliamo chiamare a raccolta tutti, atleti, allenatori, sostenitori, volontari, tifosi in una nuova iniziativa che mette al centro i valori dello sport e quelli della cooperazione – spiegano il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini e la presidente di Fondazione Noi-Legacoop Toscana Irene Mangani – Crediamo che il modello cooperativo possa rappresentare una risposta ai cambiamenti in atto nel mondo sportivo, perché capace di unire la crescita professionale e tecnica delle realtà sportive con i principi di democrazia e partecipazione”.

I gruppi selezionati avranno accesso ad una fase di accelerazione che li accompagnerà nella creazione del business plan della futura cooperativa. I vincitori saranno poi accompagnati  nella costituzione della cooperativa: consulenza e supporto per la redazione dello statuto sociale, pagamento delle spese di costituzione, pagamento dei servizi di consulenza del lavoro, amministrativi e contabili per il primo anno di attività, oltre a un contributo a fondo perduto non inferiore a 5.000 euro. I vincitori potranno anche accedere a prestiti a tasso agevolato (fino a un massimo di 50.000 euro) per l’acquisto di beni materiali necessari allo svolgimento dell’attività sportiva. Tutte le informazioni su: www.fondazionenoi.it/progetti/bando-sport/