mercoledì, 10 Settembre 2025
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Rinasce via Palazzuolo, tra arte e artigianato

Rinasce via Palazzuolo, in centro a Firenze: in particolare sul tratto che da via dei Fossi raggiunge piazza San Paolino troveranno posto le residenze per artisti e fondi per artigiani di qualità, nell’ottica di una riqualificazione funzionale della strada.

Firenze come Parigi, in via Palazzuolo un “condominio” per residenze d’artista

L’avanzamento del progetto è stato al centro di un sopralluogo degli assessori alla cultura Tommaso Sacchi e al patrimonio Alessandro Martini, insieme ai tecnici della Belle Arti e del direttore del museo Novecento Sergio Risaliti. Gli spazi interessati sono quelli sul retro del museo Novecento: al primo piano troveranno posto alcune residenze per artisti (il cantiere da 900 mila euro verrà avviato entro l’anno) sull’esempio della Cittadella internazionale delle arti di Parigi, una sorta di ‘condominio’ che ospita decine di artisti internazionali ogni anno, mentre al piano terra ci sono una decina di fondi attualmente utilizzati come deposito del museo ma che rinasceranno come luoghi di artigianato di qualità, laboratori creativi e spazi espositivi.

La meraviglia, le residenze d’artista di Manifattura Tabacchi di maggio 2020.

Via Palazzuolo: una completa rinascita con progetti legati alla cultura

Sacchi ha sottolineato che “via Palazzuolo non sarà più associata a fenomeni di degrado ma rinascerà completamente con progetti legati alla cultura. A pochi passi da qui è in corso il recupero del complesso di San Paolino e a breve il cantiere delle residenze entrerà nel vivo. Si tratta di un percorso innovativo che collegherà l’area al museo e a piazza Santa Maria Novella e che attraverso l’arte rivitalizzerà l’intera area”. Per Martini l’obiettivo “è valorizzare i fondi comunali per mettere al servizio della complessa e al tempo stesso pregevole opera di rinnovamento e rilancio dell’area a vantaggio della cultura, degli artisti e tutto quello che può rappresentare la nuova vita di un luogo così significativo per la città”.

Uffizi: durante i lavori di restauro riemergono due affreschi perduti

Gli Uffizi recuperano grazie ai lavori di restauro 2.000 metri quadrati di spazi al piano terra e nel seminterrato, facendo riemergere affreschi perduti.

I due affreschi recuperati

Dopo la notizia della mostra virtuale dedicata al ruolo della donna nell’antica Roma, le Gallerie degli Uffizi tornano sotto i riflettori per un importante ritrovamento.

Durante i lavori di recupero e restauro degli spazi nell’ala di Ponente del museo, la più vicina al Ponte Vecchio, spiega una nota, sono riaffiorati due affreschi del Seicento. In uno è ritratto il granduca Ferdinando I in un clipeo e l’altro raffigura il giovane Cosimo II de’ Medici a figura intera e a grandezza naturale, con le allegorie di Firenze e Siena, da attribuire all’ambito del pittore Bernardino Poccetti (1548-1612).

uffizi resaturo

Le decorazioni del Settecento

In un’altra sala poi sono state riportate alla luce tutte le decorazioni eseguite nel Settecento, probabilmente durante il regno di Pietro Leopoldo di Lorena. Questi spazi, che si trovano al pianterreno della Galleria, faranno parte dell’ingresso al museo e saranno visibili al pubblico.

Le sale restaurate

Complessivamente il restauro prevede otto sale dell’ala di Ponente, 14 sale al piano terra dell’ala di Levante e 21 sale nel piano interrato, nell’ambito dei lavori per la realizzazione dei Nuovi Uffizi condotti dalla Soprintendenza insieme alle Gallerie.

sotterranei uffizi

Le visite alle sale dell’ala di Ponente

Per accedere il biglietto verrà erogato nelle sale dell’ala di Ponente, dove ci sarà un nuovo guardaroba per i gruppi; l’ingresso al museo sarà dirimpetto, al piano terra dell’ala di Levante.

Soddisfazione da parte del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schimdt: “In questi ultimi cinque anni – ha detto – è stato fatto un enorme progresso nel recupero degli spazi progresso che permette ora un accesso al museo più razionale e sicuro, e punti di accoglienza organizzati in modo più efficiente”.

Previsioni meteo Firenze: domani (venerdì 23 aprile) bel tempo

Tempo variabile con possibili brevi e isolati rovesci: è quanto segnalano per oggi pomeriggio (22 aprile) le previsioni meteo diffuse dal LaMMa per la Toscana. A Firenze domani (venerdì 23 aprile) è attesa una giornata di bel tempo, anche se nelle ore centrali il cielo potrebbe tornare temporaneamente a rannuvolarsi, come accaduto in questi giorni. Intanto, le temperature massime sono stimate in leggero aumento.

Il meteo di oggi pomeriggio (giovedì 22 aprile) in Toscana

Oggi pomeriggio (giovedì 22 aprile), secondo gli esperti del LaMMa, in Toscana il cielo sarà parzialmente nuvoloso, ma con schiarite, anche ampie, sulle zone di nord ovest e sulla costa centro settentrionale. Rimane la possibilità di qualche possibile rovescio breve e isolato che, secondo le previsioni meteo, potrebbe interessare i rilievi, le Apuane, l’Appennino aretino, l’Alto Mugello, le colline tra Siena e Arezzo.

Le temperature sono previste in lieve aumento e nell’interno potranno arrivare a toccare i 18-19 gradi (a Firenze la massima stimata è 19°).

Le previsioni meteo per domani (venerdì 23 aprile) a Firenze

Secondo le previsioni meteo del LaMMa, la giornata di domani (venerdì 23 aprile) a Firenze si aprirà all’insegna del bel tempo. Il cielo sarà sereno pressoché in tutta la regione. Nelle ore centrali della giornata le nuvole potranno tornare temporaneamente ad aumentare nelle zone interne. Le temperature saranno in ulteriore aumento: i valori massimi si attesteranno sui 20-21 gradi (queste le temperature stimate per domani a Firenze: 7-21 gradi).

Stando alle previsioni, il cielo dovrebbe mantenersi sereno o poco nuvoloso anche nella giornata di sabato (24 aprile), accompagnato da un ulteriore lievo incremento delle temperature.

Quando riaprono parrucchieri e barbieri in zona rossa: il nuovo decreto 2021

In zona rossa barbieri e parrucchieri non sono aperti, nessuna riapertura pure per i centri estetici; in zona arancione e gialla invece via libera all’apertura anche dopo il 26 aprile 2021. Non c’è stato il cambio di passo chiesto da molti. Il nuovo decreto Covid, varato dal Consiglio dei ministri il 21 aprile, non ha portato novità su quando riaprono i parrucchieri in zona rossa.

L’apertura dei parrucchieri e dei barbieri ad aprile: l’allegato 24 al Dpcm

Vengono così prorogate le regole imposte dal precedente decreto Covid, che faceva riferimento agli allegati dell’ultimo Dpcm per le aperture nelle aree ad alto rischio: parrucchieri e barberi non possono stare aperti nelle regioni considerate zona rossa, chiusi anche i centri estetici. La decisione era arrivata dopo le polemiche dei mesi scorsi sulle differenze normative sull’apertura dei coiffeur e degli estetisti, su cui si era pronunciato anche il Tar del Lazio.

Quindi nelle regioni rosse anche ad aprile e maggio 2021 non è possibile andare a farsi la piega, il colore o un taglio. Bisogna affidarsi al fai-date, come durante il lockdown, anche se i parrucchieri sconsigliano “colpi di testa”. Gli unici servizi alla persona inclusi nell’allegato 24 al Dpcm, e che quindi possono rimanere attivi anche nell’area di massimo rischio Covid, sono le lavanderie, le tintorie e i servizi di pompe funebri, che si aggiungono agli altri negozi aperti in zona rossa.

Quando riaprono i parrucchieri nel 2021: a maggio c’è la riapertura in zona rossa?

Quando riaprono i parrucchieri e i barbieri? La riapertura dei coiffeur c’è solo con il passaggio in arancione o in zona gialla della propria regione e questo succederà fino al 31 luglio 2021, se non ci saranno cambiamenti in corsa del nuovo decreto legge. Il provvedimento, che arriverà presto in Gazzetta Ufficiale, è infatti valido fino al cuore dell’estate. Pur restando in vigore il sistema dei colori, si spera che l’aumento delle vaccinazioni e l’arrivo della bella stagione diminuisca i contagi portando la maggior parte delle regioni in zona gialla (o al massimo arancione), garantendo così le aperture di parrucchieri e barbieri tra la primavera e l’estate 2021.

Firenze, a scuola si fa lezione all’aperto nei giardini

Lezione all’aperto nei giardini della scuola secondaria di primo grado di Firenze Pirandello e delle scuole primarie Calvino, Ambrosoli e Locchi grazie all’associazione onlus Amici I.C. Pirandello. La bella iniziativa, si aggiunge alla notizia di oggi sulla riapertura delle scuole in presenza almeno al 60% e del 100% per le quinte superiori.

Scuola con lezione all’aperto, il progetto “Giardini Attrezzati”

È il progetto ‘Giardini attrezzati’ che ha avuto il via libera dalla Giunta del Comune di Firenze, grazie ad una delibera presentata dal vicesindaco Alessia Bettini e dall’assessore all’educazione Sara Funaro.

Lezione su panche di legno donate dall’Associazione Amici I.C. Pirandello.

Giardini attrezzati’, oltre alla cura del verde, prevede l’abbellimento dei giardini grazie a nuove strutture totalmente in legno che l’associazione donerà all’istituto e che consentiranno a bambini e ragazzi di fare lezione all’aperto nel modo più comodo e sostenibile. Bettini ha sottolineato che va avanti la collaborazione tra genitori, docenti e amministrazione per rendere “più belle, curate e vivibili le aree verdi di queste scuole”. Funaro ha aggiunto di credere “molto nel valore educativo del rapporto tra ragazzi e natura e nell’importanza che questo riveste nel percorso di crescita e formazione degli studenti più piccoli”.

A Firenze la lezione si fa all'aperto nei giardini

A Firenze un progetto che nasce dal basso, genitori e insegnanti già impegnati da tempo

Il progetto ‘Giardini attrezzati‘ nasce dal basso grazie all’impegno di genitori e insegnanti dell’istituto Pirandello che già da tempo si sono uniti nell’associazione onlus Amici I.C. Pirandello. Tante, da parte loro, le azioni messe in campo per l’istituto, da giochi a terra a murales realizzati sulla base dei disegni dei bambini e poi le tabelline sulle scale, attività ludico-didattiche e un progetto di alternanza scuola-lavoro con il liceo artistico Alberti-Dante che ha visto gli studenti coinvolti impegnati in elaborati grafici e video volti a raccontare come si immaginavano la scuola del futuro. Adesso con questa donazione arriveranno nuove attrezzature in legno che consentiranno a bambini e ragazzi di avere le proprie aule all’aperto, comode, sostenibili e accessibili.

Carta verde Covid: quando è consentito lo spostamento tra regioni

Dal 26 aprile cambiano le regole per viaggiare in Italia: il nuovo decreto del governo Draghi ha stabilito quando è consentito effettuare uno spostamento tra regioni anche grazie a una “carta verde Covid” ossia una certificazione simile al green pass europeo con cui viaggiare da e verso aree arancioni e rosse. L’altra novità è il ritorno della zona gialla, che dal 26 aprile sblocca la circolazione tra le regioni che finiranno in questa fascia di rischio (tra loro è in corsa per diventare gialla anche la Toscana).

Quando è possibile uscire dalla regione: lavoro, salute, necessità e seconde case

Prima del 26 aprile, in assenza della carta verde per viaggiare, lo spostamento tra regioni arancioni e rosse è possibile solo per motivi di lavoro, salute e necessità. La giustificazione va specificata nell’autocertificazione, da compilare in caso di controlli delle forze dell’ordine, che possono verificare la veridicità di quanto riportato nel modulo.

È consentito uscire dalla propria regione per raggiungere le seconde case di proprietà o in affitto per lungo periodo, anche se si arriva in zona arancione o rossa. È però necessario essere proprietari o affittuari degli immobili da prima del 14 gennaio 2021 e recarsi nelle abitazioni solo con il proprio nucleo familiare convivente. Questa possibilità è prevista anche dal 26 aprile in poi. Alcune Regioni però hanno emanato ordinanze più restrittive.

Quando è consentito lo spostamento tra regioni: la carta verde per viaggiare

Dal 26 aprile 2021 secondo il nuovo decreto, tornano le zone gialle per i territori con dati sotto controllo e quindi è consentito lo spostamento tra queste regioni. Da un territorio giallo si può andare verso altre aree gialle, ma non uscire dalla regione diretti in zone arancioni o rosse se non per lavoro, salute o necessità. Ma per viaggiare da e verso i territori con il maggiore livello di rischio Covid viene introdotta una carta verde sul modello del green pass europeo, ossia una certificazione cartacea o digitale che attesti una delle 3 condizioni per cui è consentito lo spostamento tra e verso regioni italiane in zona arancione o rossa:

  1. il pass verde vaccinale – attesta di aver fatto l’intero ciclo del vaccino Covid e viene rilasciato dalla struttura che farà la somministrazione
  2. certificato di guarigione dal coronavirus negli ultimi 6 mesi, rilasciato dall’ospedale competente, dal medico di base o dal pediatra
  3. la carta verde per aver effettuato un test molecolare o un tampone rapido con esito negativo nelle 48 ore precedenti allo spostamento tra regioni

Il decreto del governo introduce il pass verde per viaggiare tra le regioni arancioni e rosse già dal 26 aprile, ma probabilmente all’inizio questa certificazione sarà solo cartacea. I documenti dureranno 6 mesi, ad eccezione del certificato che attesta il tampone nei 2 giorni precedenti allo spostamento interregionale. Saranno riconosciuti dall’Italia anche certificati analoghi rilasciati da Paesi membri dell’Unione Europea. Chi falsificherà la carta verde per viaggiare, rischierà conseguenze penali e una sanzione da 400 a 3.000 euro per aver compiuto uno spostamento tra regioni non consentito dal nuovo decreto.

Coprifuoco estate 2021: quando finirà e sarà tolto, durerà fino al 31 luglio?

Il coprifuoco potrà essere eliminato durante l’estate 2021: secondo il nuovo decreto, dal 26 aprile lo stop agli spostamenti notturni alle 22 non sarà tolto in zona gialla, ma se i contagi lo permetteranno – spiegano fonti di Palazzo Chigi – non verrà mantenuto così com’è fino al 31 luglio. Il governo non esclude un cambio di orario già nelle prossime settimane, a maggio. Per capire quando finirà l’era del coprifuoco Covid bisognerà tenere sotto controllo la curva epidemiologica e quella dei vaccini.

Intanto resta un grosso punto interrogativo sulla riapertura delle discoteche, anche in vista della stagione estiva. Il nuovo decreto ha fissato la data di ripartenza per molte attività, tra maggio, giugno e luglio, ma tra queste non figurano i disco club.

Il coprifuoco in zona gialla, arancione e rossa resta: l’orario dal 26 aprile

In Italia il coprifuoco alle ore 22 è stato introdotto dal 6 novembre scorso, quando fu previsto dal Dpcm dell’allora governo Conte: la questione del cambio di orario è stato un terreno di scontro all’interno della maggioranza.  Il nuovo decreto, approvato in Consiglio dei ministri il 21 aprile, ha stabilito le norme in vigore dal 26 aprile iniziando a definire la rotta verso l’estate 2021, anche per il coprifuoco.

Dal 26 aprile in zona gialla i ristoranti riaprono a pranzo e alla sera (con servizio ai tavoli all’aperto), ma senza uno spostamento del coprifuoco 23, come chiesto dalle Regioni e da parte della maggioranza. Il premier Draghi finora è stato fedele alla linea indicata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Non esiste un momento X in cui tutto cambierà, ha detto Speranza nella conferenza stampa sulle riaperture, il coprifuoco non sarà tolto dal 26 aprile, ma il governo “valuterà la curva epidemiologica ed eventuali ulteriori misure di settimana in settimana”, ha chiarito.

In Italia quando finirà il coprifuoco: ci sarà nell’estate 2021 o verrà tolto? Durerà fino al 31 luglio?

Fino a quando ci sarà il coprifuoco, fino al 31 luglio 2021 e anche nel cuore dell’estate? È questa la domanda che si fanno in molti in vista delle vacanze. Il governo Draghi ha stabilito che la road map della ripartenza post-coronavirus sarà graduale e in base all’andamento dei contagi e delle vaccinazioni: dal 26 aprile torna la zona gialla con l’apertura dei ristoranti a pranzo e a cena all’esterno e la ripartenza di cinema, teatri e musei; il 15 maggio via libera alle piscine all’aperto e alle fiere in presenza; il 1° giugno riaprono le palestre e gli stadi; dal 1° luglio ok a convegni, terme e parchi di divertimento.

Esclusa al momento la riapertura delle discoteche e dei locali notturni. Sulla fine del coprifuoco estivo invece nulla è ancora deciso, ma se la situazione migliorasse potrebbe essere abolito o modificato. Al momento ci sono diverse ipotesi su quando finirà il coprifuoco in Italia, in zona gialla: tra il 15 maggio e il 1° giugno potrebbe esserci una modifica dell’orario alle 23; un’allentamento della stretta potrebbe avvenire anche il 1° luglio, mentre se la situazione dei contagi fosse sotto controllo si potrebbe arrivare ad abolire del tutto il coprifuoco nel cuore dell’estate 2021, prorogandolo fino al 31 luglio solo nelle regioni ad alto rischio Covid (zona arancione e rossa).

Muoversi in Toscana: il servizio regionale si rinnova

Si rinnova il servizio regionale ‘Muoversi in Toscana’, con un potenziamento dei canali di dialogo e del numero verde (800570530) dedicato agli utenti.

Muoversi in Toscana: tre canali per dialogare con i cittadini

Con una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dall’assessore regionale alla mobilità Stefano Baccelli, il progetto ‘Sistema Integrato di Informazione sulla Mobilità Regionale’ – cioè l’insieme dei tre canali attraverso i quali l’assessorato regionale alle infrastrutture ed ai trasporti dialoga con i cittadini, comunica novità, emergenze, eventuali irregolarità nella programmazione dei servizi e raccoglie segnalazioni, criticità o proposte – è stato confermato per il 2021, rinnovato e rifinanziato con 95mila euro.

Ad oggi sono attivi i profili Facebook, Twitter e Telegram oltre alla app del progetto ‘Muoversi in Toscana‘, gestito da Fondazione sistema Toscana, ma anche il notiziario audio e video ‘Muoversi in Toscana info’ realizzato da Florence Multimedia-società inhouse della Città metropolitana di Firenze.

Numero verde regionale sulle agevolazioni Pegaso e Isee

Infine è attivo il numero verde regionale 800570530, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, nato per dare informazioni sulle agevolazioni tariffarie Pegaso e Isee e per raccogliere le segnalazioni dei cittadini su disservizi e criticità relative al servizio di tpl su bus e treni regionali. Come sottolineato da Baccelli “la comunicazione con gli utenti dei servizi pubblici di trasporto è essenziale sia in uscita che in entrata, cioè sia per trasmettere in tempo reale tutte le informazioni sul servizio, sia per ricevere dai cittadini le loro impressioni e segnalazioni”.

Entra in servizio il quinto treno Rock in Toscana

Riapertura scuola in Toscana: “Al 100% per le quinte superiori”

“Il Consiglio dei ministri probabilmente deciderà per un limite” minimo per la riapertura della scuola in presenza, “quello del 60%, e sarà quindi una scelta regione per regione”, e “io ho questa opinione, che poi esprimerò nel momento in cui ci sarà sede decisionale: io punterei al 100% per le quinte superiori in Toscana, perché hanno l’esame di maturità, quindi a mio giudizio è giusto che lì si forzi anche un po’”. È quanto ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervenuto a Radio anch’io su Radio 1.

Cautela nella riapertura delle scuole in presenza in Toscana

Giani ha sottolineato che i ragazzi, prima di affrontare la maturità, devono “recuperare quello spirito della preparazione fatta in presenza” con gli insegnanti e gli altri compagni. Il governatore ha ricordato di essere stato sempre favorevole alla scuola in presenza, tanto che la Toscana fu la prima regione che l’11 gennaio aprì con il 50% alle scuole medie superiori. Adesso però “sono cauto, mentre sono convinto che già da maggio potremmo puntare a un’apertura che può essere per tutti”.

Giani: Sì al coprifuoco estivo dalle ore 23

Giani ha sottolineato che per il Covid “dalla fine di aprile ai mesi di giugno-luglio la situazione, anche in virtù del tempo, quest’anno ancora di più per i vaccini, è destinata a cambiare, quindi io sono convinto che dovremmo prendere provvedimenti di 15 giorni in 15 giorni”. Il governatore toscano si è poi detto favorevole ad un coprifuoco dalle 23, quindi con un’ora in più rispetto alle regole attuali.

Il meteo di oggi (21 aprile) a Firenze e le previsioni per domani (22 aprile)

È all’insegna della variabilità il meteo di oggi (21 aprile) in Toscana e Firenze. Le previsioni del Consorzio LaMMa diffuse stamattina prevedono infatti per il pomeriggio di oggi (21 aprile) un aumento della nuvolosità, maggiore rispetto ai giorni scorsi, dovuto all’arrivo di una perturbazione che interesserà anche la nostra regione tra la serata e la notte. Domani (22 aprile), soprattutto a partire dal pomeriggio, il cielo dovrebbe tornare invece a schiarirsi.

Il meteo di oggi (21 aprile) in Toscana e a Firenze

Secondo gli esperti del LaMMA, nella giornata di oggi (21 aprile) in Toscana la nuvolosità tenderà ad aumentare, fino a diventare piuttosto compatta nel pomeriggio e in serata soprattutto lungo la fascia costiera. L’arrivo di una perturbazione porterà qualche nuvola e possibili deboli e isolate piogge, soprattutto sulle zone centro-meridionali.
Le temperature saranno stazionarie o in leggero aumento (a Firenze è stimata per oggi una massima di 19°).

Le previsioni meteo per domani (22 aprile) e venerdì (23 aprile)

Secondo le previsioni meteo del LaMMa, per domani (22 aprile) dovremo attenderci tempo ancora variabile, con residue precipitazioni, ma con schiarite sempre più ampie nel pomeriggio a partire dalle zone settentrionali. Venerdì (23 aprile) il cielo tornerà a essere generalmente più sereno, anche se sulle zone interne le nuvole potranno tornare ad aumentare nelle ore centrali della giornata. Venerdì le temperature massime saranno in aumento: ad esempio la massima stimata a Firenze è di 21 gradi.