giovedì, 10 Luglio 2025
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Nardella a fianco dei ristoratori: “Riaprire, con protocolli seri”

Riaprire i ristoranti, con protocolli in grado di gestire al meglio la situazione. È la richiesta che ha fatto il sindaco di Firenze Dario Nardella, in collegamento con la trasmissione ‘L’aria che tira’ su La7.

Nardella: “Bisogna riaprire i ristoranti e i locali pubblici”

Secondo Nardella l’Italia è ad un bivio e le mezze misure non servono più: “Il Paese – ha detto – non può che prendere atto dei problemi legati ai vaccini, che riguardano tutta Europa. I vaccini non stanno arrivando e non si stanno distribuendo nei tempi previsti mesi fa: allora bisogna conciliare una graduale ma necessaria riapertura delle attività con le accelerazioni dei vaccini. Serve riaprire i locali pubblici e i ristoranti a partire da una data certa”.

Il passaporto vaccinale per favorire il turismo

Secondo Nardella c’è anche la necessità che il passaporto vaccinale possa partire il 15 giugno, in modo da tornare a favorire il turismo, anche a vantaggio delle città d’arte, pesantemente colpite dalla pandemia.

Nardella: “i rimborsi per i ristoratori non sono sufficienti”

Il sindaco in trasmissione su La7 ha poi citato il premier Mario Draghi sottolineando che, come affermato anche dallo stesso Draghi, “la misura più importante che possiamo adottare per le imprese per un vero rilancio è la ripresa delle attività. I rimborsi sono necessari ma non sufficienti. Per questo insisto con proposte concrete: io credo che, con protocolli seri, la gente possa andare a mangiare in sicurezza nei ristoranti”.

Vaccini, Giani: “La Toscana è seconda nella fascia 70-79 anni”

“Per quello che ci riguarda già nell’ultima mandata di AstraZeneca noi procedevamo con i 70-79enni, per questo oggi siamo secondi fra le regioni italiane per somministrazione” in tale fascia con “il 28% e 118.000 dosi”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervenuto a “Storie italiane” su Rai 1 a proposito delle nuove raccomandazioni per il vaccino anti-Covid prodotto da AstraZeneca.

Giani: “i vaccini Pfizer stanno arrivando”

“Per noi non cambia molto, perché li destinavamo già dall’ultima mandata tutti a questa fascia di età”, ha sottolineato Giani, ricordando che “gli Pfizer stanno arrivando“, mentre “i 40.000 di Moderna che ci sono stati mandati sono quasi esauriti”, e per AstraZeneca “sarà rilevante capire, quando arriverà di nuovo, perché noi ne abbiamo in previsione solo 9.500 per mercoledì, come sarà l’approccio delle persone”.

Giani: “33mila persone vaccinate”

Il governatore ha aggiunto che in Toscana si è arrivati a vaccinare fino a 33mila persone al giorno: secondo Giani la macchina organizzativa toscana è dunque “in grado di corrispondere agli obiettivi: manca però la materia prima, i vaccini”.

Toscana arancione? Zona rossa per Prato e Empoli

“Anche se saremo in zona arancione io quelle 5-6 zone che superano i 250 casi su 100.000 abitanti le tengo in zona rossa: la provincia di Prato, il Valdarno inferiore empolese, e alcune zone sociosanitarie di cui mi stanno arrivando i dati, perché è una decisione che viene presa in giornata”. È quanto detto dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervenuto a “Storie italiane” su Rai 1.

Zone rosse, con gli ospedali al limite serve prudenza

Giani ha spiegato che l’Rt della Toscana è 1,01, dunque “molto vicini a quella che era la soglia fra zona gialla e zona arancione”. A livello dei contagi l’indice di questa mattina è di 230, quindi sotto la soglia dei 250. I numeri sono in miglioramento ma, ha ribadito Giani, “voglio tenere un atteggiamento prudente e rigoroso, perché negli ospedali la situazione è veramente sul limite della saturazione, quindi io il limite di 250 lo applicherò nelle zone sociosanitarie”.

Ristori Sci: la proposta delle Regioni per i comprensori sciistici

Regioni e province autonome hanno inviato la loro proposte al Governo per la modifica del decreto legge ‘Sostegni’ riguardo ai ristori per i comprensori sciistici.

Ristori Sci: cosa prevede la proposta delle Regioni

Il decreto originario del governo favoriva essenzialmente le realtà alpine con il criterio di ripartizione esclusivo sulle presenze turistiche. La proposta unanime delle Regioni prevede invece ristori agli impianti di risalita (430 milioni) che saranno calcolati in base ai costi fissi mutuando l’esperienza francese che ha ottenuto già l’autorizzazione da Bruxelles.

L’indicazione è che siano liquidati dal Governo, assieme a 40 milioni di contributi a favore dei maestri di sci. Per i 230 milioni, la metà riservati alle province autonome, destinati invece alle attività commerciali e turistiche le Regioni propongono invece che siano loro stesse ad occuparsi della distribuzione, anziché i Comuni (spesso troppo piccoli e con strutture non adeguate). Inoltre chiedono per questo ultimo punto un ulteriore stanziamento di cento milioni.

Marras: “La proposta di modifica è un passo significativo per provare ad andare avanti”

L’assessore regionale all’economia Leonardo Marras ha parlato di dibattito molto intenso all’interno della commissione turismo tra gli assessori delle Regioni italiane e ha detto di essere “soddisfatto per l’esito, affatto scontato. Le imprese della montagna hanno visto totalmente azzerati i ricavi, in una stagione che avrebbe permesso invece durata e opportunità che difficilmente si ricordano negli scorsi anni per la presenza abbondante di neve”. La proposta di modifica presentata, ha concluso Marras, “costituisce un passo significativo per provare ad andare avanti”.

Dove vedere Fiorentina Atalanta in tv: Sky o Dazn?

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Tutto pronto per Fiorentina Atalanta domenica 11 aprile alle 20:45 allo Stadio Artemio Franchi. La lotta per la salvezza sembra scongiurata grazie al pareggio nel secondo debutto di Iachini, ma non si deve abbassare la guardia. Un incontro da non perdere: ma dove vederlo in tv, su Sky o Dazn?

Dove vedere Fiorentina Atalanta in tv: sky o dazn?

La partita sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky: Sky Sport  (numero 252 del satellite) anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. 

Dove vedere Fiorentina Atalanta in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming in diretta per seguire i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.
Fiorentina Atalanta sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.
La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Fiorentina Atalanta in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Fiorentina Atalanta in chiaro.

A Firenze verrà intitolato un luogo a Erriquez della Bandabardò

La Commissione Cultura di Palazzo Vecchio ha approvato la mozione dei consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi che chiede di intitolare un luogo a Firenze a Erriquez, leader della Bandabardò, scomparso lo scorso 14 febbraio.

L’obiettivo, è stato spiegato, è ricordare una figura che ha contribuito con la sua musica a sensibilizzare su vari tempi, come i diritti e le disuguaglianze ma anche i valori umani, sociali e culturali della città di Firenze.

Un luogo per Erriquez a Firenze: la richiesta arrivata dai fan

L’atto, ha detto il presidente della Commissione toponomastica Mirco Rufilli, “va a dare gambe anche alla richiesta che era arrivata da migliaia di fan che avevano lanciato una petizione, da me sostenuta fin dal primo giorno ma che vedrà la luce dopo gli iter burocratici previsti, tra cui quelli della Prefettura, organo deputato per la conferma delle intitolazioni”.

Erriquez e la Bandabardò: l’espressione della bella cultura di Firenze

La Commissione Cultura, ha detto il presidente Fabio Giorgetti, è “felice di sostenere un atto come questo che va a mettere un tassello importante nel riconoscere a questo grande artista fiorentino la possibilità di intitolargli un luogo in città. Erriquez e la Bandabardò sono espressione della bella cultura di Firenze che merita di essere riconosciuta e valorizzata come merita”.

Quanto dura e quando finisce la zona rossa in Toscana. La Regione sogna arancione

Una speranza c’è. I dati di Pasqua potrebbero far tornare la zona arancione già dalla prossima settimana: per capire quando finisce la zona rossa in Toscana e quanto dura la stretta per spostamenti, negozi, ristoranti e scuole bisogna prendere in considerazione sia le regole del “vecchio” Dpcm, sia le norme del decreto legge di aprile 2021.

Il provvedimento del governo Draghi non fissa infatti la durata minima della zona rossa per quelle regioni che sono state retrocesse dopo aver sforato la soglia dei 250 casi settimanali ogni 100.000 abitanti, come successo in Toscana. Il calo dei contagi nei giorni di Pasqua, causato anche dal numero minore di tamponi processati durante le feste, potrebbe giocare a favore della nostra regione e spingerla verso un cambio di colore.

Aggiornamento: la Toscana verso la zona arancione

Che colore è la Toscana ad aprile: quanto dura la zona rossa e quando finisce

La Toscana è diventata zona rossa il 29 marzo e così resterà per tutta questa settimana, compreso il weekend del 10 e 11 aprile, per effetto dell’ultima ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza (qui le regole e cosa si può fare in zona rossa).

La Pasqua potrebbe però aver portato soprese e novità su quando finisce la zona rossa in Toscana. Nei giorni a cavallo delle feste, con la riduzione del numero di tamponi effettuatati, i dati sui contagi sono crollati sotto quota 1.000 e questo influirà sul monitoraggio settimanale di venerdì 9 aprile, basato sul periodo 2-8 aprile.

Quanto dura la zona rossa in Toscana e quando si torna in arancione? La prossima settimana?

Il nuovo decreto di aprile ha creato un “paradosso”. Ha confermato le regole del vecchio Dpcm, secondo cui la zona rossa dura almeno 15 giorni nelle regioni in cui l’indice Rt ha superato quota 1,25 (e non è il caso della Toscana). Se si è stati bocciati per questo parametro è necessario avere dati sempre in miglioramento per due 2 settimane consecutive in modo da ambire al cambio di colore. Contemporaneamente però il decreto non ha specificato un durata minima delle restrizioni nei territori finiti in zona rossa per l’incidenza settimanale dei positivi sopra i 250 contagi ogni 100.000 abitanti (come successo in Toscana). In questa situazione dunque la zona rossa può durare anche solo una settimana, sei i dati degli ultimi 7 giorni sono in miglioramento.

Ecco il motivo per cui la Toscana spera di diventare arancione la prossima settimana: negli ultimi 7 giorni l’incidenza sta scendendo sotto l’asticella dei 250 casi (circa 230 ogni 100.000 abitanti) per effetto del numero contenuto di test analizzati nel weekend pasquale. L’Rt, al momento è a 1,02, lontano quindi dalla soglia critica. Se questi dati fossero confermati, la fine della zona rossa in Toscana verrebbe fissata a lunedì prossimo: da martedì 23 scatterebbe la fascia arancione, probabilmente con qualche lockdown provinciale. A far pendere l’ago della bilancia verso il rosso potrebbe essere però la pressione sul sistema ospedaliero. Come sempre sarà cruciale il monitoraggio di venerdì, in base al quale la cabina di regia del governo deciderà l’eventuale cambio di colore delle regioni.

Quando si torna in zona gialla?

Se le regole su quanto dura la zona rossa sono ben definite, più difficile dire quando la Toscana potrà tornare in zona gialla. Questa area di basso rischio rimane un miraggio per tutta Italia. Il governo Draghi, con il nuovo decreto Covid di 7 aprile ha cancellato la zona gialla fino al 30 aprile. L’Italia è quindi a due colori fino a fine mese, arancione o zona rossa, ma intorno al 20 aprile potranno essere decise riaperture lì dove i contagi sono sotto controllo.

In arrivo bando da 20 milioni per l’agricoltura sostenibile in Toscana

Al via un bando per l’agricoltura sostenibile a favore dell’ambiente. La Giunta regionale ha approvato le delibere presentate dall’assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi a favore di interventi che rientrano nelle misure agro-climatico-ambientali.

Bando agricoltura in Toscana: gli ambiti di intervento

Il pacchetto riguarda due ambiti: primo, le linee guida per l’emanazione dei bandi mirati alla conservazione nel suolo della sostanza organica e al miglioramento della gestione degli input chimici e idrici oltreché alla conservazione delle risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità. E, secondo, le linee guida per l’introduzione e il mantenimento dell’agricoltura biologica.

Le risorse disponibili per il bando agricoltura

Le risorse messe a disposizione dell’agricoltura sostenibile ammontano a 20 milioni, una cifra che arriverà nel biennio 2021/22 a circa 122 milioni, di cui 100 milioni destinati al bando dell’agricoltura biologica: questo accadrà non appena il Governo avrà stabilito la ripartizione delle nuove risorse da destinare al Piano di sviluppo rurale per il 2021-2022.

Bando agricoltura: prima tranche con scadenza a maggio

“Questi bandi – ha spiegato Saccardi – sono molto attesi da agricoltori e loro associazioni, i primi a vedere nell’agricoltura un sistema fondamentale nella salvaguardia del territorio e dell’ambiente. Per questo abbiamo deciso di finanziarli subito con le risorse a nostra disposizione, così da dare modo agli agricoltori di produrre la domanda entro i tempi della scadenza di maggio. Va da sé che non appena sarà effettuata la nuova ripartizione dei fondi Psr, aumenteremo le risorse dei bandi così da soddisfare il maggior numero possibile dei soggetti in graduatoria”.

Come sarà la Manifattura Tabacchi di Firenze dopo i lavori: i rendering

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Nasce a Firenze un nuovo quartiere cittadino, nell’area della Manifattura Tabacchi, la fabbrica di sigari dismessa nel 2001: i lavori di una parte importante di ristrutturazione di Manifattura Tabacchi, come annunciato dal sindaco Dario Nardella, termineranno entro il settembre 2022. All’interno nascerà un centro culturale, spazi riservati alla creatività e all’artigianato, atelier, uffici, attività, commerciali ma anche nuove piazze e strade tra il parco delle Cascine e il polo universitario di Novoli. Un’area che sarà collegata anche dalla prossima linea 4 della tramvia.

I numeri di Manifattura Tabacchi Firenze

La presentazione della Factory – la parte centrale del nuovo quartiere – è un tassello del recupero totale, entro il 2026, degli oltre 110mila metri quadrati dell’area: si tratta di un investimento di 250 milioni promosso dalla joint venture tra Gruppo cassa depositi e prestiti e Pw Real estate fund III Lp, un fondo gestito da Aermont Capitale e gestito dalla società Manifattura Tabacchi development management. Questa riqualificazione si affianca a quella, già conclusa, dell’edificio B9 della Manifattura Tabacchi di Firenze.

Manifattura Tabacchi: i lavori che cambieranno Firenze

Il ceo di Manifattura Tabacchi Giovanni Manfredi vede l’area come “un polo creativo e produttivo all’avanguardia al quale guarderanno città come New York e Berlino”. Per il sindaco Nardella si tratta del “primo di una serie di progetti che raccontano che Firenze sta cambiando, come una delle città più innovative e creative d’Italia”. L’estate 2022 sarà fondamentale per la città dal momento che sempre Nardella ha annunciato l’avvio della gara di appalto integrato per la linea 4 della tramvia, proprio in coincidenza con la fine del primo lotto di lavori della Factory.

Il progetto di rigenerazione urbana più green d’Italia, dal 2022 casa per i maker di oggi e di domani

Tornando all’area una volta terminati i lavori, nei due edifici esterni (4 e 5) ci saranno al primo piano uffici direzionali e di coworking: al piano terra invece gli spazi potranno essere acquistati o affittati. L’edificio numero 11, quello centrale, ospiterà la nuova sede di Nam (Not a museum) ovvero lo spazio dedicato alla ricerca e sperimentazione per le arti contemporanee: sul tetto di questo edificio sorgerà Officina botanica, il giardino pensile aperto al pubblico. Il progetto prevede anche l’aggiunta della ‘Fabbrica dell’aria‘, ideata dal biologo dell’Università di Firenze Stefano Mancuso.

Firenze, a Palazzo Vecchio si gira il videoclip di Giovanni Caccamo

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Ha scelto le sale monumentali di Palazzo Vecchio, a Firenze, per ambientare il videoclip del suo nuovo singolo “Aurora”, Giovanni Caccamo, giovane cantautore già vincitore di Sanremo Giovani.

Il progetto nasce dalla volontà di promuovere non solo il dialogo fra l’arte visiva e la musica ma anche di sviluppare la relazione fra passato e contemporaneità, così fiorisce la collaborazione tra l’associazione MUS.E, il Comune di Firenze e Giovanni Caccamo.

Ciak, al via le riprese del videoclip a Palazzo Vecchio

Il progetto prende vita giovedì 8 aprile, nelle sale monumentali di Palazzo Vecchio, a Firenze. Negli ambienti del museo Giovanni Caccamo ambienterà infatti il cortometraggio di “Aurora”, in uscita il 23 aprile sul suo canale YouTube e Vevo. Il videoclip, prodotto da MUS.E e girato nel Salone dei Cinquecento, nella Sala delle Udienze e nella Sala degli Elementi, vedrà esibirsi, insieme al cantautore, i danzatori della Compagnia Nuovo Balletto di Toscana diretta da Cristina Bozzolini. La sua diffusione sarà accompagnata da alcune pillole di approfondimento storico-artistico, dedicate ai luoghi protagonisti del cortometraggio, che verranno condivise sui canali social di MUS.E, dell’artista e della casa discografica Ala Bianca.

Palazzo Vecchio ospita il videoclip di Giovanni Caccamo
La Sala delle Udienze di Palazzo Vecchio, a Firenze

Il corto “Aurora”, si gira Firenze il videoclip di Caccamo

Il cortometraggio “Aurora”, diretto da Enea Colombi per Borotalco.tv, sarà il prologo dell’album “Parola” prodotto da Ala Bianca e distribuito da Warner Music Italia, in uscita a settembre 2021. Un viaggio tra musica, prosa, cinema e letteratura, con protagonista la “parola” in ogni sua forma. “Aurora” come ogni canzone del disco è preceduta da un’introduzione strumentale su cui una “voce d’eccezione” leggerà il testo che l’ha ispirata. Nel caso di “Aurora” si tratta del testo della canzone “I’m that”, scritto da Franco Battiato e Manlio Sgalambro e interpretato per l’occasione dall’attore statunitense Willem Dafoe.