martedì, 6 Maggio 2025
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Covid in Toscana: 15 dicembre, i dati dei contagi. Il bollettino della Regione

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Calano i nuovi contagi di Covid in Toscana oggi, 15 dicembre, e aumentano i tamponi, anche se i test sono inferiori alla media delle scorse settimane: i dati del bollettino della Regione parlano di 332 casi positivi al coronavirus in più a fronte di 8.572 tamponi molecolari. 4.135 i test rapidi effettuati. Stando alle ultime notizie, cala anche il rapporto tra positivi e tamponi, dal 6,2% di ieri al 3,9% di oggi (12% se si escludono gli esami di controllo per persone già contagiate).

Diminuisce il numero di soggetti attualmente infetti dal virus Sars Cov2, scendono anche i ricoverati (meno 33 in un giorno), ma ci sono 4 letti in più occupati in terapia intensiva. Ancora preoccupante il numero di morti: 45 quelli comunicati oggi dalla Regione. Ecco in sintesi dati sui contagi di Covid in Toscana oggi, martedì 15 dicembre 2020.

Covid in Toscana  15 dicembre, i dati di oggi sui contagi

  • Nuovi contagi di Covid-19 in Toscana (15 dicembre 2020): 332 (ieri erano 445)
  • Tamponi molecolari effettuati in 24 ore: 8.572 (il giorno precedente 7.132)
  • Test antigenici rapidi: 4.135
  • Rapporto positivi/tamponi in Toscana: 3,9% (12% se si escludono i tamponi di controllo)
  • Attualmente positivi: 16.264 (-7% rispetto a ieri)
  • Numero di ricoverati: 1.370 (-33 rispetto al bollettino di ieri)
  • cui in terapia intensiva: 214 (+4 rispetto a ieri)
  • Quanti morti oggi in Toscana per Covid 19: 45 decessi (età media di 82 anni)
  • Guariti nelle ultime 24 ore: 1.502

* Nota: alcuni dei decessi comunicati oggi si riferiscono a morti avvenute nei giorni precedenti.

Coronavirus in Toscana, l’andamento al 15 dicembre e il punto della situazione

  • Contagiati dall’inizio dell’emergenza: 113.121
  • Tamponi totali dall’inizio dell’emergenza: 1.733.863
  • Guariti dall’inizio della pandemia: 93.619
  • Morti totali in Toscana da febbraio a oggi: 3.238

I dati dei contagi per provincia

Ecco la situazione provincia per provincia, in base ai dati del bollettino della Regione Toscana del 15 dicembre.

  • 31.567 casi complessivi ad oggi a Firenze (81 in più rispetto a ieri)
  • 9.925 a Prato (12 in più)
  • 10.029 a Pistoia (27 in più)
  • 7.251 a Massa (16 in più)
  • 11.532 a Lucca (48 in più)
  • 15.788 a Pisa (48 in più)
  • 7.896 a Livorno (14 in più)
  • 10.075 ad Arezzo (26 in più)
  • 4.570 a Siena (13 in più)
  • 3.933 a Grosseto (47 in più).
  • 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma riferiti a persone residenti in altre regioni.

Sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità sono pubblicati i grafici sull’andamento del Covid-19 in Toscana, che verranno aggiornati alle ore 18.00  con i dati del bollettino di oggi, 15 dicembre. Nel tardo pomeriggio si conosceranno anche quanti contagiati ci sono in Italia oggi.

Dove vedere Fiorentina Sassuolo in tv: Sky o Dazn?

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La Fiorentina, reduce dalla brutta sconfitta contro l’Atalanta, incontra il Sassuolo mercoledì 16 dicembre alle 20.45, allo Stadio Artemio Franchi: ma dove vederla in tv, su Sky o Dazn?

Dove vedere Fiorentina Sassuolo in tv: sky o dazn?

La partita sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky: Sky Sport  (numero 252 del satellite) anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. 

Dove vedere Fiorentina Sassuolo in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming in diretta per seguire i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.
Fiorentina Sassuolo sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.
La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Fiorentina Sassuolo in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Fiorentina Sassuolo in chiaro.

Museo Novecento, nasce il premio (in denaro) per artisti under 40

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Arriva il premio in denaro per artisti under 40 al Museo Novecento di Firenze. Si chiama Wonderful! l’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze in collaborazione con MUS.E e realizzato grazie all’impegno di Publiacqua, che contribuisce a finanziare il premio.

Wonderful! Il premio da 5mila euro per giovani artisti

Ma di cosa si tratta nello specifico? Wonderful! è un premio, del valore di 5.000 euro, destinato al sostegno dell’attività di giovani artisti e collettivi nati e/o residenti in Italia, che potranno partecipare alla selezione inviando la propria candidatura attraverso la open call pubblicata sul sito del Museo Novecento entro il mese di dicembre. Quattro artisti, selezionati tra i migliori del bel paese da una giuria tutta al femminile, a cui verrà destinata una somma complessiva di 20mila euro.

“Fin dall’inizio della pandemia, abbiamo detto che la crisi economica avrebbe coinvolto le nuove generazioni artistiche – ha spiegato Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento – Assieme all’amministrazione e a MUS.E, in questi mesi abbiamo pensato come passare dalle parole ai fatti. Mai come oggi ci appare necessario incentivare la creatività e la ricerca artistica contemporanea e i musei devono fare la loro parte. La pandemia sta avendo effetti disastrosi sul settore culturale del nostro paese colpendo duramente musei e città d’arte, minacciando l’esistenza futura di molte realtà artistiche e soprattutto rendendo ancor più precaria la condizione di artisti italiani e operatori indipendenti. Il Museo Novecento deve prendersi cura del talento italiano, anche impegnandosi economicamente”.

Museo Novecento, come partecipare al premio

Per partecipare alla selezione, gli artisti che rientrano nella categoria dovranno inviare il loro portfolio al Museo Novecento. I più meritevoli verranno selezionati da una giuria specializzata composta da una direttrice di museo, una direttrice di galleria, una curatrice freelance e una collezionista, che sceglierà i 4 artisti a cui sarà destinato il premio, pensato per sostenere la loro ricerca più sperimentale. Una preselezione verrà effettuata dallo staff scientifico del Museo Novecento e da una commissione di esperti esterni, che sceglieranno 12 artisti da presentare alla giuria per la decisione finale. La scelta dei 4 vincitori avverrà nei primi mesi del 2021 in base alla valutazione dei dossier presentati dagli artisti che risponderanno all’Open Call lanciata dal Museo nei prossimi giorni.

Covid, in Toscana casi in calo ma meno tamponi: i dati del 14 dicembre

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Sono 445 i nuovi casi di coronavirus in Toscana, un dato in calo rispetto agli ultimi giorni ma a fronte di un numero più basso di tamponi analizzati. Non solo: la percentuale dei soggettivi positivi sul totale di quelli testati è molto alta, pari al 17%. Molti anche i decessi, 42. Ecco i dati del bollettino sul Covid in Toscana di oggi, lunedì 14 dicembre.

Covid in Toscana: i dati di oggi, 14 dicembre

Una flessione del tutto attesa nel numero dei nuovi positivi, visto che fin da inizio epidemia i dati del lunedì risentono della minore capacità di analisi dei laboratori durante il fine settimana. I tamponi analizzati sono infatti 7.132, ma i soggetti testati, se si escludono da questo dato i tamponi di controlli, sono solo 2.614. Di questi, il 17% è risultato positivo. Percentuale altissima, ma vista la già citata minore capacità di analisi nei giorni festivi è facile ipotizzare che i tamponi siano stati fatti prevalentemente a soggetti sintomatici o comunque ad elevato rischio di infezione, da cui il dato particolarmente alto. Ai tamponi si aggiungono poi i 496 test antigenici rapidi.

L’età media dei nuovi casi è di 47 anni e il totale dei soggetti risultati positivi in Toscana dall’inizio dell’epidemia sale a 112.789. Questo il dettaglio per province:

  • 31.486 a Firenze (95 in più rispetto a ieri)
  • 9.913 a Prato (38 in più)
  • 10.002 a Pistoia (51 in più)
  • 7.235 a Massa-Carrara (33 in più)
  • 11.484 a Lucca (60 in più)
  • 15.740 a Pisa (64 in più)
  • 7.882 a Livorno (45 in più)
  • 10.049 ad Arezzo (36 in più)
  • 4.557 a Siena (18 in più)
  • 3.886 a Grosseto (5 in più)

Altri 555 casi positivi sono stati notificati in Toscana ma riguardano residenti in altre regioni.

Salgono i guariti, 1.038 in più da ieri, ma salgono anche i ricoverati, anche se di sole 4 unità e con 9 ricoverati in terapia intensiva in meno rispetto a ieri. Complessivamente in Toscana ci sono ad oggi 1.403 pazienti negli ospedali Covid, di cui 210 in terapia intensiva. Proprio quest’ultimo, il dato delle terapie intensive, è quello da tenere maggiormente sott’occhio per quanto riguarda il possibile ritorno della Toscana in zona gialla. Le terapie intensive sono in calo, ma restano a livelli preoccupanti sia in termini assoluti che per quanto riguarda la percentuale dei ricoverati in terapia intensiva sul totale dei positivi.

I 42 nuovi decessi per Covid riportati dal bollettino della Regione Toscana di oggi, 14 dicembre, sono 24 uomini e 18 donne con un’età media di 82,4 anni. Così i decessi per provincia: 11 a Firenze, 2 a Prato, 5 a Pistoia, 3 a Massa-Carrara, 6 a Pisa, 1 a Livorno, 5 a Arezzo, 3 a Siena, 6 residenti fuori Toscana.

La Toscana intanto resta in attesa di sapere quando potrà tornare zona gialla. Sulla carta non avverrà prima di venerdì prossimo, con entrata in vigore da domenica 20 dicembre, ma già oggi il governo potrebbe prendere in analisi la richiesta di affrettare i tempi inoltrata nei giorni scorsi dallo stesso Giani al presidente del consiglio Giuseppe Conte e al ministro della Salute Roberto Speranza.

Natale, via libera agli spostamenti tra piccoli comuni

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Non ci sarà il “liberi tutti” e le poche deroghe riguarderanno solo chi abita nei centri minori. Gli spostamenti tra comuni saranno consentiti nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio, ma solo tra i piccoli comuni: piccoli per davvero, da meno di 5 mila abitanti, mentre sembra tramontata l’ipotesi di consentire la libera circolazione all’interno delle province.

Più volte invitato a rivedere le restrizioni introdotte dal Dpcm 3 dicembre per le tre giornate festive, il governo ha deciso di lasciare al parlamento la facoltà di rivedere i limiti di queste restrizioni. Per Natale alcuni spostamenti tra comuni, specialmente tra i comuni piccoli, saranno consentiti. Resta da capire quali, di preciso.

Spostamenti sì, ma tra piccoli comuni: le regole per il Natale

A chiedere una modifica dei divieti rafforzati previsti per i tre giorni festivi erano stati in primis l’opposizione e molti sindaci, ma l’ipotesi era appoggiata anche da alcuni esponenti della maggioranza parlamentare. Tra i sostenitori della possibilità di consentire gli spostamenti anche a Natale si sono aggiunti poi anche alcuni esponenti del governo stesso, come il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova.

In attesa del provvedimento

In un primo momento si era fatta strada un’ipotesi più concessiva, che avrebbe aperto agli spostamenti liberi all’interno delle province. Possibilità che sembra ormai tramontata. Le immagini delle vie dello shopping affollate nel fine settimana hanno risvegliato le preoccupazioni per una terza ondata, tanto che si lavora a un mini lockdown a Natale e nei prossimi giorni festivi.

Ora tutto sta nell’interpretazione del parlamento, a partire dal Senato. Se gli spostamenti saranno consentiti, il punto è stabilire cosa si intende per piccoli comuni: è all’analisi una mozione della maggioranza che considera piccoli i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, con uno spostamento massimo di 30 chilometri consentito.

Non sono invece previsti allentamenti per quanto riguarda il coprifuoco dalle ore 22 alle 6.

 

Lockdown di Natale, tutta l’Italia in zona rossa: l’ipotesi anti Covid

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Fermare il paese, vietare ogni spostamento, chiudere negozi, ristoranti e bar. È l’ipotesi di un nuovo mini lockdown di Natale che metterebbe tutta l’Italia in zona rossa nei principali giorni festivi, il 25 dicembre, Santo Stefano e Capodanno per limitare il diffondersi del contagio da Covid, sulla falsariga del lockdown adottato in Germania. Un’ipotesi sulla quale il governo sta lavorando e che potrebbe diventare realtà nelle prossime ore.

Il punto è che il contagio ha sì frenato, ma ancora è tutt’altro che fermo. Si teme che aumentare la mobilità nel periodo festivo dia origine a una terza ondata che per la verità, visto l’andamento, non sembra ormai più neanche una possibilità ma una certezza.

Come in Germania: lockdown di Natale in tutta Italia

Il governo potrebbe decidere di fare come la Germania: lockdown di Natale con tutta Italia considerata zona rossa. Cosa comporta? La chiusura di tutti i negozi e gli esercizi pubblici e il divieto di tutti gli spostamenti al di fuori del proprio comune. Divieto che peraltro era già stato stabilito dal cosiddetto decreto Natale per i giorni del 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio. Molte forze politiche, di opposizione ma anche della stessa maggioranza, avevano chiesto di allentare i divieti, ampliando la possibilità di potersi spostare tra comuni. Richiesta alla quale il governo aveva mostrato ampie aperture. Lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva di fatto lasciato al parlamento la libertà di decidere su questo punto.

Oggi però l’esecutivo sembra fare marcia indietro. L’unica deroga che ci potrà essere è quella per gli spostamenti tra piccoli comuni. Piccoli per davvero: si parla di consentire i movimenti solo a chi abita in municipalità con meno di 5 mila abitanti.

Per il resto, con il lockdown di Natale sarà impedita la possibilità di pranzi di Natale nei ristoranti, aperitivi, shopping, soste nei bar: come nella zona rossa, gli unici spostamenti ammessi saranno quelli per necessità, lavoro e motivi di salute.

Fiorentina alla deriva. Tonfo a Bergamo

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La Fiorentina regge quasi un tempo, il primo, prima di vedere l’Atalanta dilagare con un netto 3-0 grazie alle reti di Gosens, Malinovskyi e Toloi. Neanche stavolta Cesare Prandelli è riuscito a conquistare la prima vittoria, in campionato, da quando è tornato alla guida dei viola. La situazione è sempre più tragica. Quartultimo posto in classifica, a soli quattro punti dal Crotone fanalino di coda. Prandelli sceglie Venuti in difesa e lascia Caceres in panchina. A centrocampo giocano Lirola ed Eysseric con Castrovilli che entra solo nella ripresa per rilevare Pulgar. In attacco il tecnico persevera con Vlahovic e lascia in panchina sia Callejon che Ribery che entrano solo nella ripresa. Gasperini fa a meno di Ilicic e lascia l’altro ex, Muriel, in panchina. Non gioca Gomez e in attacco si vede Zapata.

Primo Tempo

Primo tempo tutto sommato equilibrato con Dragowski che però sventa diversi tentativi a rete degli orobici. Al 9’ il portiere viola devia un colpo di testa di Zapata, la palla poi finisce ad Hateboer ma il secondo tentativo viene neutralizzato da Biraghi in angolo. Al 19’ ci prova di testa Romero ma Dragowski riesce ancora a deviare. Al 21’ l’unica azione viola con Vlahovic che colpisce la traversa su deviazione di Gollini. Dragowski è bravo anche al 28’ a neutralizzare ancora un’incursione dell’Atalanta ancora con Zapata. Al 43’ è ancora Zapata a servire Gosens che, di sinistro, porta in vantaggio i nerazzurri. Il laterale orobico si è però portato il pallone avanti con un braccio. Per l’arbitro Mariani tutto regolare e si va al riposo con l’Atalanta in vantaggio.

© Tiziano Pucci – Agenzia fotografica italiana

Secondo Tempo

Nella ripresa l’Atalanta dilaga. Al 55’ il raddoppio con Malinovskyi direttamente su calcio di punizione. Nessuno della barriera salta e Dragowski non può far niente per salvare la propria rete. Al 62’ è Toloi che viene lasciato completamente solo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. È il 3-0 finale che chiude virtualmente la gara. Per la Fiorentina la zona retrocessione è sempre lì, a un passo. Nove punti dopo undici gare. Le prossime tre gare saranno decisive seppure difficili. Mercoledì, al Franchi arriva il Sassuolo, sabato la Fiorentina gioca ancora in casa contro il Verona poi la sfida contro la Juventus prima della sosta per le festività natalizie. Tre gare decisive per capire la stagione dei viola.

L’allenatore

Prandelli analizza, a fine gara, la sconfitta dando una sua visione. “Sul 3-0, paradossalmente, ci siamo liberati dei fantasmi provando ad aggredire l’avversario che è stato molto organizzato. Sono arrabbiato per aver preso gol al 44’ del primo tempo, non è una vergogna difendersi, ma dobbiamo farlo tutti con tenacia. Sul 3-0 la squadra si è liberata delle sue paure, siamo andati in alto cercando di segnare. Stiamo provando ad uscire da una situazione di paura. Siamo a quattro punti da una zona in cui non dovremmo stare – aggiunge il tecnico – perché i valori dovrebbero uscire. Dobbiamo crescere sul piano della tenacia e dell’aggressività. Dobbiamo essere chiari e pensare alla prossima partita, contro il Sassuolo, che dovrà essere completamente diversa. Quando vogliamo riconquistare la palla, dobbiamo riconquistarla con aggressività”.

Covid, i nuovi colori delle regioni: dove avviene il cambio con l’ordinanza di oggi

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Sparisce il rosso dalla mappa e restano soltanto cinque “macchie” arancioni. Questo è lo scenario disegnato dall’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha stabilito il cambio di fascia di rischio Covid e dunque i nuovi colori delle regioni. Il cambio di colore, deciso venerdì 11 dicembre, entrerà in vigore da domenica 13 dicembre.

Covid, il cambio dei colori delle regioni

Sono cinque le regioni interessate dal cambio di colore. Lombardia e Piemonte erano sicure già alla vigilia: passeranno dalla zona arancione a quella gialla. Stesso percorso per Basilicata e Calabria. Per l’Abruzzo, ad oggi l’unica regione in zona rossa, arriva la “promozione” a zona arancione. Qui però resta aperta, almeno per un paio di giorni, la querelle tra l’amministrazione regionale e il governo centrale dopo che il presidente della Regione Marco Marsilio aveva firmato un’ordinanza che di fatto riportava autonomamente l’Abruzzo dalla zona arancione a quella rossa. Il Tar dell’Aquila venerdì ha sospeso l’ordinanza. Così, sabato l’Abruzzo torna rosso, domenica di nuovo arancione per effetto dell’ordinanza di Speranza.

Il cambio dei colori delle regioni è stato determinato dall’ordinanza del ministro Speranza, ma entrerà in vigore da domenica 13 dicembre.

Non c’è stato, come anticipato ieri, il passaggio della Toscana dalla zona arancione a quella gialla dopo soltanto una settimana dal cambio di colore. Discorso del tutto simile per la Campania, che è rimasta arancione. Arancioni erano e rimangono anche Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano.

La nuova mappa dei colori delle regioni d’Italia dopo il cambio determinato dall’ordinanza del ministro Speranza sarà dunque così composta:

Cambio colore delle regioni: da zona rossa a zona arancione

  • Abruzzo

Cambio colore delle regioni: da zona arancione a zona gialla

  • Lombardia
  • Piemonte
  • Basilicata
  • Calabria

Regioni in zona gialla

  • Piemonte
  • Lombardia
  • Veneto
  • Friuli – Venezia Giulia
  • Provincia autonoma di Trento
  • Liguria
  • Emilia-Romagna
  • Marche
  • Umbria
  • Lazio
  • Molise
  • Puglia
  • Basilicata
  • Calabria
  • Sardegna
  • Sicilia

Regioni in zona arancione

  • Valle d’Aosta
  • Provincia autonoma di Bolzano
  • Toscana
  • Abruzzo
  • Campania

La mappa dei colori delle regioni di oggi (11 dicembre)

La mappa dei colori delle regioni dal 13 dicembre

Supermercati aperti sabato e domenica: cosa dice il Dpcm

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Si può fare la spesa durante il weekend e uscire dal proprio Comune per fare shopping? Dubbi nel carrello, ai tempi dell’emergenza Covid. Ebbene va detto subito che anche secondo le regole del Dpcm di dicembre i supermercati possono restare aperti anche di sabato e di domenica, sia nella zona gialla, sia in quella arancione o rossa, mentre sono chiusi durante il fine settimana gli altri negozi di beni non essenziali dentro gli shopping center. È quanto prevede il decreto valido fino al 15 gennaio 2021.

Zona gialla, arancione e rossa: i supermercati aperti sabato e domenica, ma centri commerciali chiusi

Come già successo durante il lockdown, anche a dicembre 2020 è assicurata l’apertura dei punti di vendita alimentari, anche la vigilia di Natale, ma non vale la stessa regola per i negozi dei beni non essenziali. L’ultimo Dpcm prevede durante il weekend (il sabato, la domenica, i giorni prefestivi e festivi) la chiusura dei grandi centri commerciali in tutta Italia (zona gialla, arancione e rossa): all’interno delle grandi strutture possono però restare aperti questi tipi di negozi

  • punti vendita di generi alimentari (e quindi anche i supermercati possono stare aperti il sabato e la domenica, secondo l’orario consueto del fine settimana)
  • farmacie, parafarmacie, presidi sanitari
  • fiorai e prodotti agricoli
  • tabacchi
  • edicole

A chiarire questo punto è l’articolo 1 (comma 9, lettera FF) del Dpcm del 3 dicembre 2020. In sintesi: sì, durante il weekend si può andare a fare la spesa al supermercato (con gli ingressi contingentati), ma non si può andare nei centri commerciali a fare acquisti superflui, perché la maggior parte dei negozi deve restare chiusa. In Toscana poi, secondo un’ordinanza regionale, non si può andare a fare la spesa in due, ma solo una persona per nucleo familiare.

La definizione dei centri commerciali contenuta nell’ultimo Dpcm è stata estesa anche alle gallerie commerciali, ai parchi commerciali e ad altre strutture assimilabili. Nelle regioni considerate zona rossa inoltre viene disposta la chiusura durante tutti i giorni della settimana dei negozi di beni non essenziali, ma anche in questo caso la spesa è garantita perché possono restare aperti i supermarket alimentari.

Zona rossa e arancione: si può uscire dal proprio Comune per fare la spesa? Regole del Dpcm di dicembre

E’ tornata anche la domanda che sentivamo spesso durante il lockdown: posso fare la spesa in un altro Comune? La questione non riguarda le regioni in zona gialla, perché in queste aree si può uscire dal territorio comunale liberamente, anche se il Dpcm raccomanda fortemente di limitare gli spostamenti. Va diversamente nelle regioni considerate zona rossa e arancione, dove è in vigore il blocco degli spostamenti fuori dal Comune di residenza o di domicilio. Qui è consentito uscire di casa solo per motivi di salute, lavoro, necessità o per andare a scuola, compilando l’autocertificazione.

Come detto in queste zone i supermercati sono aperti anche il sabato e la domenica, e le FAQ al Dpcm di dicembre specificano che  si può andare a fare la spesa in un supermercato in un comune vicino se nella città in cui si abita non ci sono grandi punti vendita alimentari oppure per maggiore convenienza economica.

Fiorentina, difficile trasferta a Bergamo. Le probabili formazioni

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Trasferta difficile per la Fiorentina domenica (alle 15) a Bergamo contro l’Atalanta. Si riparte dalla rete al 98° di Fiorentina – Genoa. Un gol, quello di Milenkovic, che ha garantito un punto importante per la lotta salvezza. L’obiettivo è far vedere che lo sblocco tanto atteso c’è stato e che i viola possono recuperare i tanti punti perduti in queste prime dieci giornate di campionato. La vittoria manca dal 25 ottobre. Ecco le probabili formazioni di Atalanta – Fiorentina.

Dubbio Castrovilli – Bonaventura

Cesare Prandelli ha un solo problema in formazione. Riguarda la situazione di Gaetano Castrovilli che nel corso della settimana non si è quasi mai allenato per un problema alla gamba sinistra. Lo stesso problema che lo aveva visto uscire dal campo, per infortunio, contro il Genoa. Il centrocampista è rientrato in gruppo solo giovedì e Prandelli sarebbe orientato a non forzare il ritorno preferendogli a centrocampo Bonaventura. Confermato, invece, il tridente offensivo con Vlahovic accanto a Callejon e Ribery. Ancora in panchina Duncan e Cutrone, pronti ad entrare in caso di necessità.

Nell’Atalanta spazio a Lammers

Il passaggio del turno in Champions League ha rasserenato gli anima in casa Atalanta. Le voci che vedevano Gasperini pronto alle dimissioni per divergenze con Gomez sono rientrate. In dubbio l’ex di turno Ilicic inoltre il tecnico orobico potrebbe lasciare in panchina Toloi e rivoluzionare la difesa. In avanti dovrebbe giocare Malinovskyi trequartista (con Gomez al suo fianco) ma non è esclusa l’ipotesi di schierare Zapata e Lammers.