venerdì, 16 Maggio 2025
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Bonus terme, non solo vacanze: voucher sconto per i servizi termali

Molte strutture termali in Italia accettano il buono vacanze, ma con la fine del 2020 debutta anche il bonus terme, un voucher che i cittadini potranno richiedere per avere uno sconto su questo tipo di servizi, dalle cure termali, all’eccesso alle vasche dei centri benessere. La novità arriva dalla conversione in legge del cosiddetto “decreto agosto” (104/2020), per aiutare questo particolare segmento turistico italiano  duramente colpito dall’emergenza Covid con crolli del fatturato di centinaia di milioni di euro.

Durante la lettura in Senato del provvedimento varato dal governo Conte a Ferragosto, un emendamento ha inserito nel testo un fondo specifico per prevedere dei voucher da spendere in favore delle imprese termali tra il 2020 e il 2021. Il testo del disegno di legge 2700/2020 è stato approvato in via definitiva dalla Camera e sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Bonus terme 2020-2021: cos’è e come funziona

Dopo il bonus bici, il bonus internet e il bonus vacanze, sarà creato anche il “buono terme”: è previsto dall’articolo 29-bis del “decreto agosto”, che stanzia in tutto 38 milioni di euro, 20 per il 2020 e altri 18 milioni per il 2021. Questi soldi serviranno per concedere ai consumatori voucher sconto per i servizi termali, di cui si potrà fare richiesta fino all’esaurimento delle risorse e usare nelle strutture aderenti.

Il buono terme non sarà cedibile, non concorrerà al reddito (quindi non dovrà essere dichiarato nel 730) e neppure al calcolo dell’Isee. A occuparsi di questo nuovo progetto sarà il Ministero dello Sviluppo economico (Mise), che potrà avvalersi di società in-house per la piena attuazione del piano di sconti.

Buono per andare alle terme, chi potrà richiederlo

La legge di conversione del decreto agosto (qui il pdf delle modifiche fatte al Senato e alla Camera) definisce solo il quadro generale del bonus terme: oltre a istituire il voucher, definire le risorse e individuare il Mise come punto di riferimento per questi nuovi contributi, non dice molto di più.

Bisognerà quindi aspettare l’arrivo di un decreto attuativo per capire a chi spetta il nuovo bonus terme, come richiederlo e come si dovranno accreditare le strutture.

La differenza con il bonus vacanze

Il bonus vacanze, che le famiglie con un Isee inferiore a 40.000 euro possono richiedere e spendere fino al 31 dicembre 2020 nelle strutture aderenti, copre le spese di soggiorno (in pratica lo sconto viene riconosciuto sulle spese per l’hotel), mentre il nuovo voucher permetterà di avere uno sconto diretto sui servizi delle terme.

Feste private, quante persone posso invitare? Verso lo stop con il nuovo Dpcm

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In pochi, pochissimi, forse addirittura nessuno. Quante persone possono partecipare alle feste private con il nuovo Dpcm anti Covid? Le nuove disposizioni per il contenimento del contagio da coronavirus introdurranno di certo nuovi limiti. E si fa strada anche l’ipotesi più drastica: stop assoluto, divieto totale di feste private.

Feste private, quante persone possono partecipare

Dieci persone: sarebbero quante ne consente al massimo il nuovo Dpcm anti Covid, almeno secondo il testo della bozza trapelato nella mattinata. Dieci invitati in aggiunta ai componenti del nucleo familiare residente in quell’abitazione. Previsti anche controlli: forze dell’ordine e pubblica autorità potranno anche entrare nell’abitazione privata e controllare il numero e l’identità dei presenti.

Il testo della bozza del nuovo Dpcm recita infatti, per quanto riguarda le feste private: “Nei luoghi privati il titolare, sia che trattasi di abitazioni familiari o sedi associative, può consentire l’accesso a un massimo di dieci persone diverse dal proprio nucleo familiare risultante dall’anagrafe comunale. Per assicurare il rispetto di tale prescrizione gli incaricati dalla pubblica autorità potranno in qualsiasi momento chiedere l’accesso e procedere alla identificazione dei soggetti presenti nell’immobile”.

Ciò vale non solo per le feste, ma anche per cene tra amici e parenti e per tutte le occasioni di incontro che avvengono nelle abitazioni private.

Nuovo Dpcm anti Covid, verso lo stop alle feste private?

Non solo. Secondo quanto dichiarato dal ministro della salute Roberto Speranza ieri sera a Che tempo che fa, la trasmissione di Rai 3, le feste “possiamo evitarle”. Niente di ufficiale, ma abbastanza per suggerire che il nuovo Dpcm non solo potrà prevedere limiti a quante persone possono partecipare a feste private, ma potrebbe anche vietarle del tutto con lo stop totale. Niente feste di nessun tipo, né in casa né fuori, neppure con amici, parenti e congiunti. Vedremo se sarà questa la linea scelta dal governo quando sarà pubblicato il nuovo decreto.

Ad oggi, in attesa del nuovo Dpcm, sono già in vigore alcune limitazioni riguardo alle feste private e a quante persone possono parteciparvi. Valgono le stesse regole previste per le cerimonie e gli eventi in genere: limite massimo di 200 persone al chiuso e di 1000 all’aperto. Vale per matrimoni, compleanni, battesimi, inaugurazioni. I divieti si estendono poi al ballo e ai buffet. Anche in queste situazioni il distanziamento interpersonale deve essere sempre rispettato.

Blocco sport di contatto, chiusura del calcetto e palestre: il nuovo dpcm

È in arrivo una stretta per gli sport amatoriali, soprattutto per quelli di contatto, dal blocco del calcetto fino alle discipline disputate nelle palestre, anche dai bambini: il governo sta valutando se disporre la chiusura di queste attività non agonistiche nel nuovo dpcm anti-Covid, che dovrebbe uscire già oggi (12 ottobre). A imporre la retromarcia i dati sui contagi in Italia, che negli ultimi giorni hanno fatto registrare una costante crescita.

Il Comitato tecnico scientifico ha infatti proposto lo stop delle attività sportive amatoriali dove sia previsto un contatto ravvicinato tra le persone, perché la diffusione del coronavirus è strettamente legata all’emissione di piccole goccioline di saliva: starà ora al Consiglio dei Ministri valutare se imporre il blocco. Dalle ultime indiscrezioni, l’esecutivo sarebbe orientato ad approvare la linea dura.

Dpcm e blocco degli sport di contatto amatoriali, quali sono?

In attesa dell’uscita del dpcm, in tanti si chiedono quale sia il significato dell’espressione “sport di contatto”: con questa terminologia vengono indicate tutte le discipline sportive in cui è impossibile mantenere la distanza di sicurezza dalle altre persone (di norma 1 metro, che sale a 2 quando si è impegnati in un’attività fisica intensa).

Quali sono quindi gli sport di contatto amatoriali, che rischiano il blocco con il nuovo decreto, siano essi all’aperto o al chiuso nelle palestre? La definizione a è molto ampia, si va dal calcio al rugby, dalle arti marziali alla pallavolo, dal beach volley ai balli di coppia e di gruppo. Insomma tutte quelle attività dove è imprescindibile il contatto ravvicinato tra i partecipanti. Rischiano quindi lo stop anche le attività sportive dei bambini e dei ragazzini, mentre al momento il blocco non riguarderà il livello professionistico, come ad esempio la Serie A di calcio.

Stop alle partite di calcetto amatoriale, per grandi e bambini

Dopo il lockdown il ritorno sui campi di calcetto era stato una vera e propria conquista per gli appassionati, adesso questo svago rischia di essere sospeso nuovamente per effetto del dpcm di ottobre, che sarà definito nelle prossime ore dal governo. L’ipotesi più drastica è quella dello stop al calcetto amatoriale (sia quello dei grandi, sia le partite dei bambini), con la chiusura degli impianti finché la situazione dei contagi da Covid non migliorerà.

Chiusura delle palestre con il nuovo dpcm anti-Covid?

Salve le palestre: al momento non saranno chiuse e nei centri fitness sarà possibile continuare a praticare gli sport individuali, se saranno rispettati i protocolli anti-Covid sulla riapertura (qui il pdf). E quindi distanza di sicurezza di 1 metro, che raddoppia durante l’attività fisica, sanificazione degli ambienti, ricambio d’aria.

Discipline come yoga, bodybuilding e via dicendo potranno continuare a essere fatte. Via libera anche a jogging e corsa, attività che sono consentite all’aperto senza mascherina a patto che si mantenga la distanza di sicurezza di almeno due metri dalle altre persone.

Record di contagi in Toscana: 483 nuovi casi, mai così tanti in un giorno solo

È l’aumento giornaliero dei contagi più alto mai registrato in Toscana: sono 483 i nuovi casi positivi al coronavirus riportati nel bollettino di oggi, venerdì 9 ottobre. Mai, nemmeno nella primavera scorsa, erano stati così tanti. È importante però notare che anche il numero di tamponi effettuati nell’ultimo giorno è il più alto dall’inizio della pandemia: 10.781.

Il totale dei casi positivi al coronavirus in Toscana sale così a 17.095, di cui 5.121 attualmente positivi. Dei 483 nuovi contagi, 289 sono stati identificati in corso di tracciamento e 194 da attività di screening. L’età media dei 483 casi odierni è di 45 anni circa (il 20% ha meno di 20 anni, il 22% tra 20 e 39 anni, il 31% tra 40 e 59 anni, il 15% tra 60 e 79 anni, il 12% ha 80 anni o più) e, per quanto riguarda gli stati clinici, il 71% è risultato asintomatico, il 13% paucisintomatico.

Contagi anche tra le suore in un convento

Tra i nuovi contagi riportati oggi, 9 ottobre, ci sono anche quelli di 33 suore residenti in un convento. Sono 4 i casi sono ricollegabili a rientri dall’estero, mentre il 39% dei nuovi contagi sono collegati a un precedente caso.

I guariti crescono dell’1% e raggiungono quota 10.801 (63,2% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 816.877, 10.781 in più rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono oggi 5.121, +7,8% rispetto a ieri. I ricoverati sono 170 (11 in più rispetto a ieri), di cui 30 in terapia intensiva (3 in più). Oggi si registrano 3 nuovi decessi: 2 uomini e una donna con un’età media di 79,7 anni.

Coronavirus in Toscana: i dati del 9 ottobre

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 4.848 i casi complessivi a oggi a Firenze (114 in più rispetto a ieri), 1.094 a Prato (33 in più), 1.170 a Pistoia (31 in più), 1.612 a Massa (34 in più), 2.078 a Lucca (63 in più), 2.033 a Pisa (100 in più), 870 a Livorno (24 in più), 1.423 ad Arezzo (62 in più), 760 a Siena (14 in più), 657 a Grosseto (8 in più). Sono 550 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Toscana, record di contagi da coronavirus: i dati del 9 ottobre

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 458 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 561 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 827 casi x100.000 abitanti, Lucca con 536, Pisa con 485, la più bassa Livorno con 260.

Complessivamente, 4.951 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (361 in più rispetto a ieri, più 7,9%). Sono 11.696 (1.371 in più rispetto a ieri, più 13,3%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 170 (11 in più rispetto a ieri, più 6,9%), 30 in terapia intensiva (3 in più rispetto a ieri, più 11,1%).

Covid Toscana, è record anche di tamponi

Le persone complessivamente guarite sono 10.801 (108 in più rispetto a ieri, più 1%): 370 persone clinicamente guarite (46 in più rispetto a ieri, più 14,2%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 10.431 (62 in più rispetto a ieri, più 0,6%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Oggi si registrano 3 nuovi decessi: 2 uomini e una donna con un’età media di 79,7 anni. Relativamente alla provincia di notifica, le persone decedute sono: 1 a Firenze, 1 a Massa Carrara, 1 fuori regione toscana. Sono 1.173 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 423 a Firenze, 54 a Prato, 84 a Pistoia, 181 a Massa Carrara, 149 a Lucca, 97 a Pisa, 65 a Livorno, 53 ad Arezzo, 33 a Siena, 25 a Grosseto, 9 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 31,5 x100.000 residenti contro il 59,8 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (92,9 x100.000), Firenze (41,8 x100.000) e Lucca (38,4 x100.000), il più basso a Grosseto (11,3 x100.000).

Cosa fare e cosa vedere a Firenze: eventi del 10 e 11 ottobre

Mostre, mercatini, musei, festival e cinema. Se vi state chiedendo cosa fare durante il weekend a Firenze, questa è la guida che fa per voi: abbiamo selezionato i principali eventi in programma tra sabato 10 e domenica 11 ottobre 2020.

Certo le previsioni meteo del Lamma per il fine settimana non sono incoraggianti, ma qualche sprazzo di sole potrebbe esserci. In ogni caso alcuni degli appuntamenti che segnaliamo sono al coperto (non si sa mai).

Eventi alla Manifattura Tabacchi di Firenze: God is green

Sabato 10 e domenica 11 ottobre alla Manifattura Tabacchi di Firenze continuano gli eventi dell’edizione 2020 del festival God is Green, dedicato al tema della sostenibilità e del futuro. Il titolo scelto quest’anno è “Super Catastrofe”, per riflettere sull’Antropocene, l’era geologica segnata dall’uomo.

Anche nel weekend è possibile visitare la mostra di God is Green, il cui allestimento è stato creato rielaborando scarti e rifiuti, tra video installazioni e sound collage. Sabato 10 alle 18.00 la performance-lecture dell’artista e ingegnere ambientale Andreco (su prenotazione online), che ragionerà sulla relazione tra arte, scienza, ambiente e futuro. In mostra anche i manifesti realizzati dagli ospiti dell’edizione 2020-2021 delle residenze d’artista della Manifattura Tabacchi.

Musei a Firenze: le performance del Novecento

Tra il 10 e l’11 ottobre 2020 ci sarà cosa fare al Museo Novecento di Firenze, che questo weekend ospita la prima edizione di Match, festival dedicato alle performing arts con ingresso gratis ma su prenotazione (mail: segreteria.museonovecento@muse.comune.fi.it): in programma lecture, tavole rotonde, performance e uno screening program.

La manifestazione è nata da una costola della mostra Allan Kaprow. I will always be a painter of sorts, dedicata all’artista americano padre degli “Happenings” e degli “Environments”. Sul sito del Museo Novecento il calendario completo delle iniziative.

Mercatini a Firenze: gli eventi del 10 e 11 ottobre 2020

Meteo permettendo sarà un weekend di shopping a Firenze, con 3 eventi in strade e piazze: sabato 10 e domenica 11 ottobre in piazza dei Ciompi, dalle 9.30 alle 20.00, torna il market di Creactive Factory organizzato dall’associazione Heyart con 30 giovani artigiani artistici e designer.

Domenica 11 ottobre, dalle 8.00 alle 20.00, a Novoli arriva il mercatino nei controviali di viale viale Guidoni, pedonalizzati per l’occasione, con negozi aperti, stand di artigianato, abbigliamento, oggettistica e alimenti tipici. L’evento è promosso dal centro commerciale naturale “Le botteghe di viale Guidoni”.

Sempre che non sia cattivo tempo, domenica, si svolge anche il mercato dell’usato “Cantine in piazza” organizzato dai cittadini in 4 zone del Quartiere 5: piazza Dalmazia, via Morandi, piazza Primo Maggio e via del Giardino della Bizzaria. L’evento sarà rinviato di una settimana in caso di maltempo. Qui il calendario completo dei mercatini Svuota Cantine organizzati nei quartieri di Firenze.

Alle porte di Firenze invece questo è l’ultimo weekend di apertura per la Fiera di Scandicci 2020, con 300 espositori anche in stand coperti e orari prolungati degli stand 10.00 alle 24.00 (domenica fino alle 21.00).

Fiera dell’elettronica 2020 a Firenze

Cosa fare (al coperto) a Firenze tra sabato 10 e domenica 11 ottobre? Per gli amanti delle “diavolerie elettroniche” questo weekend il Tuscany hall ospita l’edizione 2020 della Fiera dell’elettronica di Firenze, con tanti prodotti a prezzi convenienti: computer, apparecchiatura radio, microcamere, telefonia e molto altro. Orario 9.00 -19.00 sabato e domenica, il biglietto di ingresso costa 6 euro, 5 il ridotto, gratis sotto i 10 anni.

Cosa fare a Firenze: le mostre da vedere a Firenze il 10 e 11 ottobre

Sono tanti gli eventi espositivi che continuano questo weekend a Firenze, vi segnaliamo i principali che sono aperti anche sabato 10 e domenica 11 ottobre. A Palazzo Strozzi sono le ultime settimane per visitare la mostra “Aria” dell’artista e architetto argentino Tomás Saraceno, tra installazioni sospese, tele di ragno e proiezioni (qui 5 cose da sapere prima di visitare la mostra di Saraceno a Firenze, compresi gli orari).

Tomás Saraceno mostre Firenze da vedere Palazzo Strozzi curiosità
Foto: pagina Facebook Palazzo Strozzi

Opere del passato e arte contemporanea interagiscono al Museo Bardini di Firenze per la mostra personale di Kevin Francis Gray, per la sua prima esposizione fiorentina (sabato e domenica con orario 11.00 – 20.00). Per chi invece è a caccia di musei gratis, al Forte Belvedere di Firenze la suggestiva terrazza panoramica ospita le grandi riproduzioni delle fotografie di Massimo Sestini, scattate da 2.000 piedi di altezza, per la mostra “Bellezza oltre il limite” (sabato e domenica 15.00 – 20.00, ingresso libero).

Infine nei dintorni di Firenze, alla Certosa del Galluzzo, domenica 11 ottobre 2020, alle ore 17.00 viene inaugura la mostra “…Con altra voce ritornerò poeta” che propone in esclusiva l’esposizione del Ritratto allegorico di Dante Alighieri, dipinto nel 1532-1533 dal Bronzino e proveniente da una collezione privata fiorentina (prenotazione obbligatoria, certosadifirenze.eventi@gmail.com). L’evento proseguirà fino al 31 dicembre.

Cinema: Middle East Now e Nanni Moretti a Firenze

È tempo di festival cinematografici. Il Medio Oriente è protagonista tra il Cinema La Compagnia, il Cinema Stensen e Mad – Murate Art District per l’edizione 2020 del Middle East Now. Oltre 40 i film da vedere in sala e online.

Tra gli eventi al cinema, Nanni Moretti è ospite sabato 10 ottobre 2020 all‘Odeon di Firenze: alle ore 15.30 il regista leggerà i diari del suo celebre film “Caro diario”, che verrà poi proiettato in versione restaurata in collaborazione con la Cineteca di Bologna. L’evento è sold out ma è possibile rivedere il film anche domenica 11 alle ore 18.30.

Perché vedere la mostra di Massimo Sestini al Forte Belvedere

È stato il primo a fotografare Lady D in bikini. L’unico ad avere una foto zenitale della Costa Concordia “spiaggiata” all’Isola del Giglio. Ha vinto il World Press Photo, il premio Oscar per la fotografia, grazie al suo celebre scatto a un barcone alla deriva carico di 500 migranti, immortalato dall’alto, a bordo di un elicottero che volava a bassa quota. Massimo Sestini, fotoreporter pratese, è certamente uno dei più grandi fotogiornalisti italiani: fino al 31 ottobre, gli spalti del Forte Belvedere di Firenze ospitano una selezione dei suoi scatti dedicati alla Toscana in  una mostra intitolata “Bellezza oltre il limite”.

L’evento è curato da Sergio Risaliti, promosso dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze, e realizzato da Fondazione Sistema Toscana, Toscana Promozione Turistica e Mus.e.

La mostra del fotografo Sestini al Forte Belvedere

Le foto presentano una Toscana ritratta da una prospettiva nuova: gli scatti sono stati infatti realizzati a 2000 piedi di altezza, ma con obiettivi che hanno consentito di avvicinarsi così tanto alla scena fotografata da inquadrarla in modo assolutamente originale e nuovo. Il risultato travalica la fotografia e si trasforma in opera d’arte offrendo al visitatore un punto di vista spettacolare e inedito degli scenari più simbolici della terra dei Medici.

Da Firenze alle spiagge bianche di Vada, dalla Maremma alla Val d’Orcia, da Siena a Pisa, si avrà la sensazione di assistere ad uno spettacolo che mai si era manifestato davanti agli occhi prima d’ora.

Mostra Massimo Sestini Forte Belvedere Firenze

Sulla “terrazza di Firenze” si può vedere tutta la Toscana

Le foto di  Sestini sono vere e proprie installazioni, grandi ognuna cinque metri per tre e inserite come finestre nel paesaggio e sullo skyline di Firenze. Con le sue immagini monumentalizzate, il fotografo non  presenta le classiche cartoline delle bellezze regionali, ma, sulla scia dell’aeropittura dei Futuristi, si alza in cielo per inventare con i mezzi della fotografia e gesti performativi estremi, una nozione inedita e straordinaria della fotografia di paesaggio.

A quanti raggiungeranno il Forte, occupato dalle venti opere di Sestini, sembrerà di essere su una grande astronave ad altissima quota sulla Toscana. Venti paesaggi inediti, perché decisamente non sono mai stati fotografati dalla posizione e nel modo in cui lo ha fatto lui. Ad alta quota e a perpendicolo rispetto al piano terrestre, per guardare la Toscana e potersi stupire ancora una volta della sua bellezza. La sindrome di Stendhal è assicurata.

Massimo Sestini al Forte Belvedere di Firenze

Bellezza oltre il limite
Dal 16 settembre al 31 ottobre 2020
Orari: dal martedì alla domenica dalle 15.00 alle 20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)
Ingresso gratis

 

Manifestazione del 9 ottobre a Firenze: sciopero del clima

La manifestazione di oggi, 9 ottobre 2020, a Firenze sarà diversa dalle altre per le mascherine e il distanziamento, ma le motivazioni restano le stesse, per salvare l’ambiente: i giovani dei Fridays for future tornano in piazza per il sesto sciopero nazionale per il clima – Climate Strike, che coinvolge soprattutto il mondo della scuola.

Sciopero del clima, dove

Appuntamento alle ore 9.30 con il raduno in piazza Santissima Annunziata per poi dirigersi verso il Palazzo del Pegaso in via Cavour, sede del Consiglio regionale della Toscana, dove si terrà un sit-in. “Sarà uno sciopero-presidio statico per garantire le distanze di sicurezza – spiegano gli organizzatori della manifestazione del 9 ottobre a Firenze – chiunque partecipi è tenuto a rispettare il distanziamento e ad indossare la mascherina”.

La manifestazione del 9 ottobre 2020 a Firenze: i motivi

I Fridays for future, nel sesto sciopero nazionale per il clima, tornano a chiedere maggiore attenzione per l’ambiente, perché non c’è più tempo da perdere: “ogni crisi va trattata come tale – si legge sull’evento Facebook che promuove la manifestazione del 9 ottobre a Firenze  – se è stato possibile per la pandemia, perché non é possibile per salvare il pianeta? Nonostante le promesse, le dichiarazioni di emergenza climatica, le belle parole la classe politica continua a fare scelte che alimentano questo sistema economico e sociale, ingrossando le tasche di pochi ricchi ma affamando popolazioni e distruggendo il pianeta”.⠀

Tra le richieste dei Fridays for future, anche l’utilizzo dei fondi del Recovery Fund in arrivo dall’Unione europea per una vera riconversione ecologica.

Piazza Nencini? No, a Firenze sud c’è piazza del Bandino

Era la metà del luglio scorso quando l’amministrazione comunale annunciò la volontà di intitolare una piazza a Gastone Nencini, uno dei più grandi ciclisti italiani di sempre. Tutto bene? Non proprio, perché per l’iniziativa, pur lodevole, la scelta era ricaduta proprio su quello slargo in fondo a viale Giannotti, a Firenze sud, noto a tutti come piazza del Bandino. Abbastanza per scatenare il malumore dei fiorentini che abitano nel quartiere.

“L’ufficio della toponomastica cercava una piazza da intitolare a Gastone Nencini. Il triangolo che divide viale Giannotti da via di Ripoli, proprio davanti a piazza Bartali, era sembrata la risposta giusta”, racconta Lorenzo Andreaggi, consigliere di maggioranza del Quartiere 3 di Firenze che per primo si è messo di traverso alla decisione. “Quando in consiglio di Quartiere ho appreso la notizia, non potevo crederci. Ho semplicemente dato voce alla gente di Gavinana e al loro malcontento: per tutti quella è la piazza del borgo del Bandino”.

Firenze avrà una piazza del Bandino e una “rotonda Nencini”

Parte anche una petizione online che raccoglie in breve 400 firme, ma il dietrofront è immediato. Com’è potuto accadere? Il fatto è che quel lembo di strada un nome ufficiale riconosciuto dalla toponomastica cittadina non ce l’ha mai avuto. Se chiedi per strada per tutti è piazza del Bandino, anche agli atti ufficiali risulta come un proseguimento di via di Ripoli. L’incidente è stato allora l’occasione per risolvere due problemi in uno.

Al campione Nencini è stato deciso di intitolare la rotonda in viale Europa, all’altezza di largo Guido Novello. E piazza del Bandino vedrà finalmente riconosciuto il suo nome. “Appena appresa la notizia – continua Andreaggi – ho subito pensato di fare un post sul gruppo Facebook “Sei di Gavinana se…” in cui dicevo apertamente che non ero d’accordo con questa decisione. Non c’è stato un solo commento contrario, tutti hanno immediatamente appoggiato la scelta di chiamare la piazza del Bandino. È stato un tam tam inarrestabile. La vicesindaca Cristina Giachi ha quindi subito virato e oggi piazza Bandino c’è”.

Le origini del nome

Ma quali sono le origini storiche della piazza del Bandino? Lorenzo Andreaggi racconta: “Bisogna risalire fino al 1100 – dice – quando un signorotto, Bandino di Bencivenni Baroncelli arrivò in questa zona che non solo non aveva ancora nome, ma non era nemmeno stata bonificata. Qui costruì la prima casa-torre. Bandino veniva dal monte del Baroncelli, sulle colline di Bagno a Ripoli, così il nome del Bandino deriva dal capostipite della famiglia. La casa-torre divenne nel tempo una vera e propria casa di campagna all’inizio nota come Villa il Paradiso, poi subentrarono i figli che cambiarono il nome in suo onore e fu così che divenne Villa del Bandino. Da quel momento tutto il luogo prese il nome dal fondatore del Borgo”.

5 cose da sapere sulla mostra di Tomás Saraceno a Firenze

Da vedere prima che finisca. Sempre che siate affascinati dall’arte contemporanea e dalla sua interazione con la scienza. Restano poche settimane per visitare la mostra “Aria” di Tomás Saraceno a Firenze, la più grande esposizione mai realizzata in Italia dall’architetto e artista argentino, che è ospitata a Palazzo Strozzi fino al 1° novembre 2020. Dopo lo stop per il lockdown l’evento è stato prorogato ed è visitabile rispettando le regole anti-contagio.

Ecco 5 cose da sapere prima di comprare il biglietto e di varcare l’ingresso della mostra.

Nel cortile di Palazzo Strozzi non ci sono dei semplici palloni gonfiati

Il primo assaggio della mostra fiorentina di Tomás Saraceno è rappresentato da “Thermodynamic Constellation”, le 3 sfere specchianti appese nel cortile di Palazzo Strozzi e visibili a tutti, anche a chi non ha fatto il biglietto per entrare al piano nobile dov’è ospitata l’esposizione. Questi “palloni gonfiati”, finiti in tanti selfie di fiorentini e turisti, non sono solo una semplice installazione, ma sono prototipi di sculture aerosolari a emissioni zero in grado di volare su lunghe distanze a 20 – 40 chilometri di altezza, fluttuando senza l’uso di combustibili fossili, pannelli solari, batterie o elio.

Proprio usando un pallone aerostatico come questi, lo scorso gennaio l’argentina Leticia Marquès si è alzata in volo per oltre 2 chilometri e mezzo, solo grazie all’energia solare e dell’aria, stabilendo 6 record mondiali.

All’inizio sarete disorientati dalla mostra di Tomás Saraceno a Firenze

Dopo la prima grande sala di Palazzo Strozzi, piena di luce e sistemi geometrici riflettenti sospesi nell’aria, il percorso della mostra di Tomás Saraceno continua in 4 stanze al buio: è proprio questo passaggio repentino a disorientare. Gli occhi si devono abituare alla luce più bassa, gli orecchi iniziano a percepire i suoni del cosmo normalmente inudibili, amplificati all’ennesima potenza.

Questo salto brusco tra luce e ombra è stato voluto dallo stesso artista per costringere il visitatore a cambiare percezione: non si può essere distratti, è necessario capire il mondo con altre forme percettive, allo stesso modo dei ragni che usano le loro ragnatele come una vera e propria estensione degli organi di senso, captando vibrazioni sottilissime.

Il ragno c’è, la ragnatela pure, ma il vetro no

Sono proprio i ragni ad affascinare Tomás Saraceno, che ha collezionato oltre 300 specie diverse: a Firenze, nella mostra di Palazzo Strozzi, l’artista argentino porta le suggestive ragnatele create da questi insetti. Sistemi geometrici sospesi che richiamano la struttura complessa del sistema nervoso.

Ragnatele visita mostra "Aria" Saracenno
Le teche con le ragnatele, in mostra a Palazzo Strozzi. Foto: pagina Facebook Palazzo Strozzi

E in una sala in particolare, in cui il pulviscolo presente nella stanza viene reso visibile grazie a fascio di luce e a un sistema di videoproiezione, è possibile scorgere anche uno di questi microscopici “tessitori”: per trovarlo basta guardare con attenzione dentro alla teca (che teca non è, visto che manca il vetro e che il ragno ha costruito la sua tela sostenendosi solo a un sottile telaio nero).

Prendete l’audioguida di Palazzo Strozzi, per visitare la mostra di Saraceno a Firenze. E fatevi leggere le carte

La mostra di Tomás Saraceno a Firenze propone in larga parte installazioni di grandi dimensioni, con un discreto impatto visivo. Fatto che potrebbe spingere il visitatore comune a vedere l’esposizione nel giro di poco tempo. Attenzione però, dietro ogni piccolo particolare c’è un’attenta ricerca e una spiegazione scientifica e artistica. Per questo, se non si è esperti del tema, consigliamo di partecipare a visite guidate o – se si preferisce vedere la mostra da soli – dotarsi della comoda audioguida offerta da Palazzo Strozzi e da scaricare direttamente sul proprio smartphone.

Tomás Saraceno Firenze mostra Palazzo Strozzi curiosità
Foto: pagina Facebook Palazzo Strozzi

Ogni domenica alle ore 16.30, fino al 25 ottobre 2020, chi ha comprato il biglietto di ingresso a Palazzo Strozzi può partecipare inoltre a visite guidate gratuite introduttive alla mostra di Tomás Saraceno (prenotazione obbligatoria tel. 055 2469600, mail [email protected]). Fino al 27 ottobre ogni martedì alle 18.00 poi la “Pausa d’arte” propone visite condotte dagli studenti universitari di Storia dell’Arte. Infine ogni lunedì fino al 26 ottobre, dalle 17.30 alle 19.30, è possibile prenotare online la lettura delle carte da arcnomanzia di Tomás Saraceno, condotta in una sala della mostra dal  dottor Gianmarco Meucci, psicoterapeuta a orientamento Gestaltico.

Gli orari “light” di Palazzo Strozzi e i prezzi dei biglietti per la mostra di Tomás Saraceno a Firenze

Rispetto al periodo pre-Covid gli orari per visitare la mostra si sono un po’ più ristretti, ma l’esposizione è aperta ogni giorno: dal lunedì al venerdì le porte si spalancano tra il primo pomeriggio e la sera, dalle 14.00 alle 20.00 (chiusura posticipata alle 23.00 ogni giovedì), mentre il sabato e la domenica Palazzo Strozzi è accessibile dalle 10.00 alle 20.00.

Questi i prezzi dei biglietti per visitare la mostra “Aria” di Tomás Saraceno a Firenze: intero 13 euro, ridotto 10 euro, scuole 4 euro. Online sul sito di Palazzo Strozzi è possibile fare il biglietto saltafila.

Eugenio Giani è presidente della Regione Toscana, presto la nuova giunta

La nuova giunta regionale, con i nomi degli assessori, sarà annunciata dal neo presidente della Regione Toscana Eugenio Giani a metà ottobre, in occasione della  prima seduta del nuovo Consiglio regionale. A dettare i tempi è stato lo stesso Giani durante la cerimonia di proclamazione nella sala del Pegaso, in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze.

Eugenio Giani presidente della Regione Toscana, con la cravatta rossa

Stavolta a passare di mano non è stata solo la tradizionale campanella (con tanto di impugnatura a forma di giglio fiorentino) ma anche una cravatta rossa, che il presidente uscente Enrico Rossi ha donato al suo successore, come 10 anni fece l’allora governatore uscente Claudio Martini con lui, perché in Toscana “questo colore ha un certo peso”, ha scherzato Rossi.

Eugenio Giani lascia così la carica di presidente del Consiglio regionale e dall’8 ottobre 2020 è ufficialmente governatore della Toscana, l’ottavo dal 1970, il quarto a essere eletto direttamente dai cittadini, e corona una carriera politica trentennale: “Ci sarà continuità con quello fatto fino ad oggi da Enrico Rossi, mi ispirerò ai valori che rappresenta simbolicamente questa cravatta rossa e a quelli di libertà. Voglio rappresentare la Toscana unita“, ha detto di fronte ai giornalisti.

Gli assessori: quando sarà annunciata la nuova giunta regionale toscana

Eugenio Giani presenterà i nomi dei suoi assessori lunedì 19 ottobre 2020, durante la prima seduta del Consiglio regionale con gli eletti dall’ultima tornata elettorale. Ancora bocche cucite sulla possibile formazione della giunta regionale: Giani non si sbilancia neppure sull’assessorato alla Sanità, quello più di strategico in questo periodo di emergenza Covid. Il neo presidente della Regione preferirebbe non assumere l’interim, ma al momento non esclude del tutto questa eventualità.

Due le priorità da affrontare in questi primi giorni da presidente della Regione per Giani: il patto per l’occupazione in Toscana e la ricostruzione del ponte di Albiano Magra, in provincia di Massa Carrara, crollato nell’aprile scorso.