domenica, 29 Giugno 2025
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Il Quartiere dà i “compiti per casa” alle famiglie

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Non ci sono solo quelli scolastici di bambini e ragazzi, ma anche degli speciali “compiti” assegnati alle famiglie fiorentine che restano a casa: scattare una foto o fare un disegno, piccole mansioni (divertenti) per tenere unita la comunità in un momento in cui le persone devono stare distanti per arginare i contagi da coronavirus. L’idea è venuta al Quartiere 4 di Firenze, che ha lanciato l’iniziativa intitolata #famigliaQ4.

Dal 23 marzo, ogni settimana, le famiglie che vivono nel Q4 potranno portare a termine il compito assegnato e poi tutti i materiali arrivati al Quartiere troveranno “casa” in un cartellone o un video collettivo. Un impegno per tenere traccia di questi giorni difficili e per sentirsi meno soli.

I compiti a casa per le famiglie del Quartiere 4 di Firenze

Dall’Isolotto a Legnaia, da Mantignano a Pontignale, la prima prova è da portare a termine entro domenica 29 marzo. Si parte da una fotografia originale del nucleo familiare, rigorosamente tra le quattro mura domestiche. Le immagini possono essere inviate alla mail [email protected] insieme alle liberatorie per la privacy di adulti e minori che si possono scaricare dal sito del Quartiere 4 di Firenze.

compiti casa famiglie Quartiere 4 FirenzeQuando sarà passata l’emergenza coronavirus, il Q4 mira a realizzare un momento di incontro per condividere i risultati del progetto. “Se non per lavoro o per inderogabili necessità, stiamo a casa – scrive il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni in un messaggio diffuso ai cittadini per illustrare l’iniziativa – è l’unico strumento certamente efficace per combattere e vincere sugli effetti peggiori di questa pandemia. Siamo una gran bella, solida e solidale comunità”.

Cosa cambia con la nuova autocertificazione del 23 marzo?

Il modulo cambia ancora: con l’entrata in vigore del decreto che sancisce un’ulteriore stretta sugli spostamenti a causa dell’emergenza coronavirus, dal 23 marzo arriva una nuova autocertificazione. Lo prevede una circolare inviata dal capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli a tutti i prefetti. Da ora in poi i cittadini, in caso di controlli delle forze dell’ordine, saranno tenuti a rilasciare una dichiarazione in base al nuovo modello che recepisce il cambiamento di regole.

L’ordinanza e il decreto del 22 marzo

L’ordinanza adottata dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Interno, poi inclusa nel decreto del 22 marzo del presidente del Consiglio, prevede forti limiti per gli spostamenti vista l’allerta Covid-19. In particolare vieta a tutte le persone di viaggiare, in auto o su altri mezzi pubblici e privati, tra Comuni diversi e quindi di spostarsi anche in città dove si ha una seconda casa.

Le uniche eccezioni ammesse per gli spostamenti fuori dal Comune sono quelle di compravate esigenze lavorative (e con il “comprovate” si intende che il cittadino deve essere in grado di dimostrare che sta andando o tornando dal proprio posto di lavoro), di assoluta urgenza (questa è la novità) o per motivi di salute.

Cosa cambia con la nuova autocertificazione per l’emergenza coronavirus (23 marzo)

Dopo le modifiche introdotte il 17 marzo, il nuovo modulo di autocertificazione aggiornato al 23 marzo prevede che il cittadino debba specificare alcuni dettagli in più. Innanzitutto oltre la residenza, va riportato anche l’indirizzo del proprio domicilio. Poi sul modello deve essere scritto il tragitto, ossia il luogo da cui è iniziato lo spostamento e la destinazione finale, precisando il motivo: esigenze di lavoro, motivi di salute, assoluta urgenza o situazioni di necessità (ma in quest’ultimo caso solo all’interno dei confini del proprio Comune, come per la spesa alimentare).

In sostanza sulla nuova autocertificazione cambia una dicitura, non di poco peso. Scompare il passaggio che riguardava il “rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza” per qualsiasi esigenza, come inizialmente previsto nel dcpm dell’8 marzo. Questi spostamenti potranno essere fatti soltanto per “assoluta urgenza”: una modifica introdotta per bloccare chi usa l’autocertificazione per viaggiare verso seconde case o è diretto in luoghi anche molto lontani (come ad esempio le fughe dal Nord Italia verso il Sud).

Dove scaricare la nuova autocertificazione Covid-19 (23 marzo)

Qui il nostro articolo dove fare il download della nuova autocertificazione aggiornata al 23 marzo (in pdf e in versione Word editabile).

Controlli più duri

A seguito dell’emergenza coronavirus, l’Enac ha dato l’ok all’uso di droni da parte della polizia municipale dei vari Comuni per monitorare gli spostamenti dei cittadini sul territorio. Intanto il governo è al lavoro su un inasprimento dei controlli e delle ammende: allo studio una super-multa per chi sgarra che potrà arrivare fino ai 2000 euro. Aggiornamenti sulla nuova autocertificazione anche sul sito del Ministero dell’Interno.

I libri da leggere in quarantena

Edizione straordinaria della rubrica “I consigli del libraio“. Il nostro libraio di fiducia Gabriele Casamento consiglia quattro libri da leggere in quarantena: romanzi avventurosi, vibranti e adrenalinici ognuno a modo suo, perfetti per queste giornate di reclusione forzata in casa. 

Scopri anche: Ebook gratis: i libri da scaricare contro il coronavirus

Cormac McCarthy – La strada (Einaudi)

La sopravvivenza è l’obiettivo quotidiano per i due protagonisti, padre e figlio, di questo
strepitoso romanzo: dieci anni prima il mondo è stato distrutto da una catastrofe non
meglio precisata che ha spazzato via tutto, decimando la popolazione. I due si dirigono
verso Sud per fuggire al freddo invernale, cercando di difendersi da altri sopravvissuti alla
ricerca di cibo. Il viaggio, oltre che avvincente e pieno di tensione, è l’occasione cha ha il
padre per raccontare al figlio la propria vita e quella della madre. Un libro di una potenza
fuori dall’ordinario.

Libri da leggere in quarantena: i consigli del libraio

Hunter S. Thompson – Cronache del rum (Bompiani)

Paul Kemp, intrappolato in un lavoro senza prospettive in una New York di fine anni
cinquanta, decide di trasferirsi a Porto Rico sperando di dare una scossa alla sua asfittica
carriera letteraria e seguire le orme dei suoi idoli Hemingway e Fitzgerald. Si ritrova a
lavorare nella calda ed appiccicosa redazione di un giornale locale in cui conosce Moberg,
giornalista fuori dagli schemi e quasi sempre sbronzo, con cui inizia ad inseguire scoop
fallimentari conditi da scorribande etiliche e blitz erotici. Kemp, catapultato in questa nuova
realtà fuori dagli schemi, scopre un mondo in cui tutto è permesso e in cui tutto può
succedere. Un romanzo autobiografico folle e divertente, dello stesso autore di “paura e
disgusto a Las Vegas”.

George R.R. Martin – Il cavaliere dei sette regni (Mondadori)

Se avete voglia di reimmergervi nel mondo de “Le cronache del Ghiaccio e del fuoco” e
della serie tv “Game of Thrones” non potete assolutamente perdervi questo libro zeppo di
avventure, collocabili circa novant’anni prima. Sono raccontate le vicende di Dunk,
cavaliere errante nobile di cuore ed abile in battaglia ma poco avvezzo ai contorti intrighi di
corte, e del suo giovane scudiero Egg, soprannome dietro cui si nasconde niente
popodimeno che Aegon Targaryen, l’erede della Casa dei Draghi destinato un giorno a
salire sul Trono di Spade. In un regno di Westeros più sereno rispetto a quello che
conosciamo, i due affrontano incredibili avventure tra tornei, macchinazioni e complotti.

Il libraio consiglia: quali libri leggere in quarantena?

Joe R. Lansdale – Hap & Leonard (Einaudi)

Una raccolta che comprende i primi tre libri (“Una stagione selvaggia”, “Mucho Mojo” e “Il
mambo degli orsi”) che vedono Hap e Leonard come protagonisti. Verso la fine degli anni
ottanta, in una piccola cittadina del Texas, i migliori amici Hap e Leonard si aiutano nel
risolvere svariati crimini e misteri. Hap, ex carcerato bianco con un debole per le donne del
Sud e Leonard, gay afroamericano veterano del Vietnam, si ritroveranno in una miriade di
avventure elettrizzanti. I due, sempre divertiti e divertenti, passeranno dall’aiutare una
bionda esplosiva a recuperare un malloppo nascosto sotto un fiume ghiacciato all’indagare
su uno scheletro di un bambino trovato sotto un pavimento. Sesso, blues e ironia si
mescolano in una favolosa rappresentazione dell’America dura e cruda. Dal libro è tratta
l’omonima serie tv.

Coronavirus, come fare donazioni: le raccolte fondi in Toscana

Come dare una mano, nel nostro piccolo, alla lotta che ogni giorno medici, ricercatori e infermieri portano avanti contro il contagio da Covid-19? Anche in Toscana sono state attivate numerose raccolte fondi per racimolare donazioni, piccole e grandi, in favore di chi sta affrontando l’emergenza da coronavirus. I contributi servono in gran parte ad acquistare attrezzature per le terapie intensive o dispositivi di protezione per il personale sanitario.

Il decreto “Cura Italia” del 17 marzo prevede incentivi fiscali per le persone che fanno erogazioni liberali in denaro e in materiale, in particolare detrazioni di imposta che possono arrivare per il 2020 al 30% per un importo massimo di 30mila euro. Le iniziative benefiche sono davvero tante, abbiamo selezionato le principali.

Coronavirus, le donazioni per la protezione civile

In molti, anche dalla Toscana, stanno partecipando alla raccolta fondi in favore della protezione civile nazionale, che ha aperto un conto corrente dedicato a quanti vogliono versare una donazione per la far fronte all’emergenza sanitaria innescata dal virus al Covid-19. Qui sotto gli estremi bancari:

Protezione civile nazionale
Banca Intesa Sanpaolo Spa
Intestato a Pres. Cons. Min. Dip. Prot. Civ.
IBAN: IT84Z0306905020100000066387
Più informazioni sul sito della protezione civile.

Emergenza coronavirus, donazioni per gli ospedali della Toscana ed Estar

Tra le campagne di raccolta fondi anche quella della Regione “Sostieni gli ospedali della Toscana” per chiedere donazioni che saranno usate per comprare farmaci, mascherine, camici, visiere, gel disinfettanti, letti e attrezzature sanitarie utili a contrastare il coronavirus.

È possibile contribuire facendo un bonifico (qui sotto le coordinate bancarie) a favore di Estar, l’ente di supporto della Regione Toscana per gli acquisti di attrezzature sanitarie, oppure donando online. Per avere informazioni su questa campagna di raccolta fondi, è stato attivato il numero telefonico 3669395077, che risponde tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00, ed è possibile scrivere una mail a [email protected].

“Sostieni gli ospedali della Toscana”
Conto intestato a Estar
Banco BPM Firenze
Causale: Emergenza COVID-19
oppure donazioni online con carta di credito

Sostieni un infermiere: crowdfunding online su Gofundme

A Firenze si moltiplicano le donazioni per “Sostieni un infermiere“, la raccolta fondi lanciata sul sito Gofundme dalla Fondazione Claudio Ciai, con il sostegno della Fondazione CR Firenze. Obiettivo: dare una mano ai 700 infermieri in arrivo in città per essere impiegati negli ospedali a seguito dell’emergenza coronavirus.  In poco più di 7 giorni sono stati raccolti oltre 47mila euro. I fondi servono a coprire le spese extra per vitto e alloggio che gli operatori sanitari si trovano a fronteggiare.

#Sostieniuninfermiere
Donazioni online su Gofundme

Sostieni un infermiere donazioni Firenze coronavirus

Raccolte di fondi per l’ospedale di Careggi

Una delle prime iniziative benefiche partite in Toscana è la raccolta di donazioni in favore dell’ospedale fiorentino di Careggi, lanciata da un gruppo di professionisti, tra medici, operatori sanitari, studenti, tutor e laureati presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze. A questo crowdfunding, promosso sempre online su Gofundme, se ne è affiancato un secondo della Fondazione Careggi onlus per sostenere le rianimazioni della struttura sanitaria.

Raccolta fondi Ospedale Careggi COVID-19
donazioni online su Gofundme

Fondazione Careggi onlus
Bonifico sul conto
IBAN  IT13D0867302805042000420393
Causale: “Donazione Rianimazioni Careggi – Emergenza Covid-19”
Con carta di credito: donazioni sul sito della Fondazione Careggi

Fare una donazione per l’ospedale Torregalli

Da Scandicci, comune alla porte di Firenze, è scattata invece una “staffetta benefica” in favore dell’ospedale San Giovanni di Dio (Torregalli) chiamata “Io dono, tu doni, noi doniamo”. A promuovere l’iniziativa le associazioni di volontariato scandiccesi. Possono fare donazioni singoli cittadini, imprese e associazioni e il ricavato serve per acquistare attrezzature per la rianimazione. Solo con i contributi arrivati nei primi giorni è stato possibile comprare otto ventilatori per la terapia intensiva e due barelle di biocontenimento. Si può contribuire con un bonifico.

Io dono, tu doni, noi doniamo: donazioni per Torregalli
Iban IT17Z0867338080023000234372
conto intestato a La Melagrana Associazione di promozione sociale Aps
causale:”Emergenza Covid-19″
informazioni sul sito del Comune di Scandicci

Coronavirus in Toscana, donazioni per l’ospedale di Ponte a Niccheri

Tra le tante raccolte fondi anche quella promossa dalla Onlus Osma, la Fondazione dell’Ospedale Santa Maria Annunziata (Ponte a Niccheri): le donazioni serviranno ad acquistare dispositivi di sicurezza per medici, infermieri e per tutti i lavoratori della struttura sanitaria. Servono infatti, con la massima urgenza, mascherine, gel per le mani, disinfettanti per le superfici e occhiali di protezione.

Raccolta fondi per l’ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri
bonifico bancario
IBAN IT 92 Y 08736 02801 000000603338
conto intestato a Santa Maria Annunziata Diritto alla Salute e Territorio Onlus
Banca di Credito Cooperativo di Pontassieve Soc. Coop.
Oppure facendo donazioni su PayPal con un click
Informazioni sul sito della Fondazione dell’Osma

Coronavirus, continua il trend positivo in Toscana: i dati e le notizie del 23 marzo

Sono 184 i nuovi casi e 18 i deceduti in Toscana nelle ventiquattro ore dal precedente bollettino: questi i dati del 23 marzo, numeri in calo rispetto a ieri e che, soprattutto, per il terzo giorno lasciano intravedere una lieve tendenza in discesa nell’andamento del contagio da coronavirus in regione. Queste le ultime notizie.

I casi totali dall’inizio dell’emergenza coronavirus salgono a 2.461 in Toscana. Sono 155 i nuovi ricoveri in ospedale, di cui 23 in terapia intensiva. Il totale dei ricoverati sale a 1.076, dei quali 238 in terapia intensiva, circa il 22%.

Coronavirus in Toscana, i dati del 23 marzo

Tra i dati incoraggianti del bollettino del 23 marzo c’è anche quello delle guarigioni, nove nelle ultime 24 ore. Il totale sale a 51, divisi in 21 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”) e 30 le guarigioni cliniche. Il totale dei casi positivi e attualmente in cura sale a 2.301.

Guarda la mappa del contagio in Toscana

Sono invece 18 i pazienti morti rispetto a ieri, compresa quella che è fin qui la vittima più giovane del contagio in Toscana, un 30 enne di San Giuliano Terme. Il totale dei decessi sale a 109 persone, tutte affette da più patologie.

Questi i 18 decessi che si sono verificati in Toscana nelle ultime 24 ore, con l’indicazione di sesso, età, Comune del domicilio: M. 87, Pontremoli; M. 69, Massa; M. 70, Piombino; M. 82, Lucca; F. 85, Fivizzano; M. 77, Casciana Terme; M. 90, Pontremoli; F. 86, Bagnone; M. 82, Carrara; M. 97, Fivizzano; M. 85, Pisa; F. 30, San Giuliano Terme; M. 81, Pisa; M. 89, Carmignano(PO); M. 85, Pontassieve; F. 90, Agliana(PT); M. 84, Quarrata(PT); M. 86, Chiusi (SI).

Coronavirus, i codici Ateco delle attività essenziali che restano aperte

Coronavirus, a Firenze 548 casi

I 2.461 tamponi risultati positivi sono così suddivisi per provincia di segnalazione (non sempre corrispondente a quella di residenza): 548 Firenze, 229 Pistoia, 137 Prato (totale Asl centro: 914), 363 Lucca, 289  Massa-Carrara, 266 Pisa, 140 Livorno (totale Asl nord ovest: 1058), 128 Grosseto, 160 Siena, 201 Arezzo (totale sud est: 489).

Il numero di tamponi effettuati in Toscana dal 1° febbraio sale a 13.851 tamponi su 12.612 casi. Nelle ultime 24 ore, sono stati fatti 587 tamponi.

I laboratori impegnati nel testare i tamponi sono: i tre laboratori di microbiologia e virologia delle tre aziende ospedaliere universitarie di Careggi, Pisa e Siena, in funzione dall’inizio di febbraio, a cui negli ultimi giorni se ne sono aggiunti altri sei: Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), i laboratori di Arezzo e Grosseto (Asl sud est), Livorno e Lucca (Asl nord ovest), più un laboratorio privato.

Coronavirus, le ultime notizie dalla Toscana (23 marzo)

Dal monitoraggio giornaliero sono 9.324 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 3.569 nella Asl centro, 2.895 nella Asl nord ovest, 2.860 nella Asl sud est.

Questi i dati trasmessi dalla Regione Toscana al Ministero della salute alle 15 di oggi, lunedì 23 marzo, per l’aggiornamento del bollettino nazionale.

 

L’Antico Vinaio si allena a casa (con la schiacciata)

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Bada come la fuma!”. Le parole d’ordine, ormai diventate virali, vengono urlate in cucina o dal balcone. A fumare è l’inimitabile schiacciata, secondo molti la più buona della città: anche l’Antico Vinaio di Firenze, tirato giù il bandone dell’affollatissima bottega in via dei Neri e sospese le consegne a domicilio a seguito dell’emergenza coronavirus, si è ritirato a casa per trascorrere la quarantena. E per passare in modo più leggero queste lunghe settimane sforna ogni due – tre giorni un nuovo divertente video, pubblicato su Facebook, che colleziona ogni volta migliaia di like e commenti.

Tommaso Mazzanti,  alla guida dello storico negozio arrivato di recente anche a New York, apre virtualmente le porte della sua abitazione e, sotto lo sguardo curioso del piccolo figlio Tancredi, si cimenta con la sua specialità, la schiacciata farcita.

Il menù dell’Antico Vinaio di Firenze (versione “a domicilio”)

Crema di cipolla, burrata e prosciutto di cinta senese; pancetta e scamorza accompagnate dal miele; crema di parmigiano e di tartufo abbinate al salame: il menù, puntata dopo puntata, è da far venire l’acquolina in bocca. E per chi vuole rimanere in forma, nonostante le gran mangiate e la sedentarietà obbligata, l’Antico Vinaio di Firenze ha una soluzione: evitare di uscire  per fare jogging, perché – dice – “l’ultima volta che avete corso era l’86”, ma seguire il video tutorial Facebook, con tanti esercizi da fare senza muoversi da casa.

Per rinforzare braccia e pettorali c’è l’apertura del frigo, le flessioni si fanno tra un boccone di schiacciata e l’altro, senza dimenticare i balzi dal divano per arrivare con un “agile” scatto alla dispensa. Il gran finale? Gli addominali, ma non vogliamo svelarvi di più. Cliccate sul video qui sotto.

Tutorial : COME ALLENARSI DURANTE LA QUARANTENA ?????‍♀️

Gepostet von All'Antico Vinaio am Donnerstag, 19. März 2020

Meteo Firenze: freddo, vento forte e neve in arrivo

Temperature in picchiata, un forte vento di grecale, freddo fuori stagione e la comparsa della neve in Mugello: è un inizio di primavera pazzerello a Firenze secondo le previsioni meteo del Lamma. Masse d’aria molto fredda stanno interessando la Toscana in questi ultimi giorni di marzo e continueranno a far sentire il loro gelido influsso fino alla seconda parte della settimana, con la possibilità anche di fiocchi a quote collinari sui settori appeninici tra martedì pomeriggio e mercoledì mattina.

La colonnina di mercurio dovrebbe iniziare ad alzarsi di nuovo verso il weekend, aprendo però la strada a possibili piogge, dicono gli esperti.

Firenze: allerta meteo per vento, neve in Mugello

Intanto la sala di protezione civile della Città Metropolitana di Firenze ha emesso un’allerta meteo con codice giallo per il forte vento tra lunedì 23 e martedì 24 marzo per tutte le zone della Metrocittà: previste intense raffiche che si attenueranno nella serata di lunedì, per poi intensificarsi successivamente.

Martedì 24 marzo si segnala poi il rischio di gelate, tra la notte e le prime ore del mattino, in Mugello e in Valdarno oltre all’arrivo della neve in Alto Mugello con deboli nevicate dal tardo pomeriggio di martedì a quote collinari, intorno ai 300-400 metri. Gli accumuli potranno toccare i 2-4 centimetri.

Fino a quando durerà il freddo a Firenze? Le previsioni del Lamma

Dopo il clima gradevole dei giorni scorsi, le temperature minime si attesteranno su valori inferiori alle medie del periodo, almeno fino a giovedì 26 marzo: a Firenze la colonnina di mercurio toccherà anche lo zero termico. Secondo le previsioni a medio periodo del Lamma, le temperature rientreranno nella norma a partire da venerdì 27 marzo, quando però aumenterà la probabilità di pioggia, in particolare tra domenica 30 marzo e mercoledì primo aprile.

Le uova di Pasqua? A Firenze arrivano a domicilio con Pallium

Sono solidali e arrivano direttamente a casa, senza bisogno di uscire o andare a fare la spesa. L’associazione scientifica Pallium Onlus di Firenze ha lanciato un servizio di prenotazione e consegna a domicilio delle uova di Pasqua Pallium.

I fondi raccolti grazie alla vendita, come per tutte le iniziative di questo tipo, serviranno a garantire un servizio di assistenza domiciliare di qualità ai malati oncologici, neurologici e agli anziani in condizione di non autosufficienza.

Come prenotare la consegna a domicilio delle uova di Pasqua a Firenze

È possibile ordinare le uova pasquali di cioccolato direttamente al numero telefonico 0552001292 oppure scrivere una mail a [email protected]. Il costo è di 13 euro per ogni uovo e la consegna a domicilio è gratuita con un ordine minimo di tre prodotti.

Le uova Pallium, realizzate con una qualità finissima di cioccolato belga – al latte o fondente – sono state realizzate dalla rinomata Pasticceria Masoni di Siena che da ben cinque generazioni realizza prodotti di finissima pasticceria.

Cosa fa l’associazione Pallium di Firenze

L’associazione Pallium, che ha sede nel centro di Firenze in via dei Malcontenti 6 assiste i malati oncologici, quelli affetti da malattie neurologiche degenerative come la SLA e anziani in condizioni di non autosufficienza, colpiti da Alzheimer, Parkinson, ictus o da altre patologie cardiovascolari e respiratorie. I pazienti sono seguiti in tutte le fasi della malattia, anche dal momento della diagnosi, in accordo col medico di medicina generale.

A seguito dell’emergenza coronavirus, la onlus ha dovuto annullare tutti i suoi eventi di finanziamento, come i mercatini benefici, e per questo ha ideato un servizio di consegna a domicilio delle uova di Pasqua solidali in tutta Firenze. Informazioni e aggiornamenti sulla pagina Facebook dell’associazione Pallium.

Ricetta medica elettronica: il codice arriva via SMS

Direttamente sul telefonino, grazie a un sistema digitale. Il codice della ricetta medica elettronica arriva via SMS ai pazienti, senza bisogno di passare dall’ambulatorio del dottore, basta presentarsi in farmacia: la novità per le prescrizioni dematerializzate di farmaci è stata introdotta in Toscana, che ha messo a disposizione gratuitamente la propria piattaforma online anche alle altre Regioni. Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Abruzzo, Sardegna e la provincia autonomia di Bolzano hanno già fatto richiesta del software.

Questa nuova soluzione per le ricette bianche è stata studiata per limitare al massimo gli spostamenti e i contatti con le altre persone per l’emergenza sanitaria legata al coronavirus Covid-19.

Le novità, cosa cambia

In pratica la ricetta diventa del tutto digitale ed elettronica, non c’è più bisogno della carta: il paziente telefona al medico di base o al pediatra di famiglia per richiedere i farmaci di cui ha bisogno, il dottore fa la prescrizione inserendola online in un sistema dedicato, poi parte in automatico l’SMS che arriva sul telefonino dell’interessato con il codice Nre, ossia il numero univoco associato a ogni prescrizione. A questo punto l’utente può recarsi in farmacia senza passare dagli ambulatori medici e mostrare il messaggino, in questo modo il farmacista può risalire alla ricetta grazie al sistema online.

Dal medico? No, il codice Nre della ricetta elettronica arriva via SMS

Le farmacie toscane si fanno così carico dell’ultimo passaggio burocratico legato alla ricetta dematerializzata, per evitare che si creino lunghe code negli ambulatori con il rischio di favorire la diffusione del coronavirus. Proprio in queste settimane, gli studi dei medici di famiglia sono più affollati del solito e l’invito delle autorità sanitarie è sempre lo stesso: uscite di casa solo se strettamente necessario e andate dal medico soltanto per reale necessità.

Questa nuova soluzione è stata realizzata dai settori sanità digitale e innovazione della Regione Toscana, in collaborazione con Dedalus Italia, gruppo industriale europeo specializzato nel software clinico sanitario.  “La Regione Toscana – spiega il presidente della Regione Enrico Rossi – ha fortemente voluto questa soluzione per ridurre il rischio di diffusione del virus, in particolare verso i pazienti cronici e fragili che necessitano di proseguire le terapie e che fino ad oggi dovevano recarsi allo studio medico per il ritiro della ricetta, il documento indispensabile per ottenere i farmaci, che invece oggi dematerializziamo completamente”.

Al momento, in Toscana, sono oltre 83mila gli SMS inviati ai pazienti con il numero di ricetta elettronica. La prescrizione dematerializzata e digitale è usata da 2 mila medici e pediatri di famiglia, ma nel giro di pochi giorni arriverà a servire circa 25 milioni di cittadini italiani per un totale di 20mila medici.

Coronavirus: sospeso il lotto, limiti per i Gratta e Vinci

L’ultima estrazione è stata fatta lo scorso 21 marzo: da allora il lotto è stato sospeso, stesso stop anche per i giochi collegati come il Superenalotto e il Simbolotto, limitazioni invece per la vendita dei Gratta e Vinci. La stretta è arrivata dopo la decisione dall’Agenzia per le Dogane e i Monopoli di Stato a seguito dell’emergenza coronavirus per evitare assembramenti di persone nelle ricevitorie.
+++ Aggiornamento del 31 marzo: sono stati sospesi anche gli altri giochi come il 10 e lotto e le scommesse online, qui i dettagli ++++

Stop anche alle slot machine, ferme le scommesse online

Il blocco riguarda inoltre i dispositivi elettronici per il gioco d’azzardo,come le slot machine: mentre le tabaccherie possono restare aperte, (qui i dettagli sull’ultimo decreto “Chiudi Italia” del 22 marzo), all’interno delle rivendite le “macchinette” dovranno restare spente.

La sospensione è stata introdotta, viene spiegato in una circolare dell’Agenzia per le Dogane e per i Monopoli, per limitare ulteriormente gli spostamenti e  il contatto delle persone “la cui presenza risulterebbe necessaria per il corretto svolgimento delle citate attività”. Da domenica 22 marzo inoltre sono state interrotte le scommesse, anche online.

Sospeso il lotto, nessuna estrazione per il Superenalotto

Quando si gioca? Bisognerà aspettare la fine dell’emergenza coronavirus: l’intero mondo del gioco d’azzardo è “chiuso”, si sono fermate tutte le ruote del lotto e di conseguenza questa sospensione riguarda anche giochi come Superenalotto, Superstar, Eurojackpot, Sivincetutto Superenalotto e Simbolotto. Lo stop riguarda sia le ricevitorie, sia il gioco online sui siti ufficiali. Resta attivo al momento invece il 10 e lotto.

I Gratta e vinci si possono vendere?

In alcune zone d’Italia, i Comuni hanno emanato ordinanze contro la vendita di lotterie istantanee, per limitare al massimo l’afflusso delle persone nelle ricevitore. Fuori da queste città, come precisa la Federazione Italiana Tabaccai, è consentita la vendita di Gratta e Vinci, ma con forti limitazioni.

“Per tali giochi così come per tutti gli altri servizi fruibili all’interno delle rivendite, rimane il preciso obbligo di vigilare affinché non si generi il benché minimo assembramento o raggruppamento di clienti – scrive in una nota la Fit – . Pertanto, è fatto assoluto divieto, una volta effettuata la giocata o comprato il tagliando, far stazionare i clienti all’interno o nei pressi della tabaccheria per verificare la vincita o grattare il tagliando”.