lunedì, 12 Maggio 2025
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Crollo nel cantiere Esselunga a Firenze: cosa è successo e le possibili cause

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Dopo il ritrovamento tra le macerie del quinto cadavere, proseguono le indagini per capire cosa è successo nel cantiere della nuova Esselunga in via Mariti a Firenze e quali possano essere state le cause del crollo di una trave di cemento armato e, a cascata, di altre strutture. L’incidente sul lavoro è avvenuto venerdì 16 febbraio provocando la morte di 5 operai e il ferimento di altri 3.

Cosa è successo nel cantiere a Firenze: il crollo della trave

A cedere nel cantiere per la nuova Esselunga di Firenze Rifredi è stata una trave di cemento armato di 20 metri, per un peso di 15 tonnellate, per cause in corso di accertamento. L’incidente è avvenuto alle ore 8.52 di venerdì 16 febbraio. Non ci sarebbero state avvisaglie: la pesante struttura, che si trovava al terzo piano del futuro supermercato, è venuta giù all’improvviso, innescando un effetto domino e trascinando con sé le travi e i solai dei piani inferiori. Gli operai sono stati travolti dalle macerie. Tre che stavano lavorando al terzo livelli si sono salvati.

Gli inquirenti stanno analizzando tutte le fase di progettazione, realizzazione e di lavorazione, e affideranno una perizia per capire cosa è successo e le possibili cause. La procura di Firenze ha aperto un’indagine per disastro colposo e omicidio colposo plurimo e presto gli esperti analizzeranno i campioni delle macerie per controllare se il materiale impiegato fosse adatto. Durante i primi sopralluoghi, ha fatto sapere il procuratore Filippo Spiezia, sono state riscontrate “diverse criticità“.

L’ultima verifica di sicurezza fatta dalla Asl risale allo scorso 12 gennaio e non erano state rilevate irregolarità. Il prossimo controllo, come previsto per cantieri di questa complessità, era previsto a marzo. A seguito del ritrovamento del corpo del quinto operaio morto, l’Asl su delega della procura della Repubblica ha posto sotto sequestro l’intera area occupata dal cantiere

Le prime ipotesi sulle cause del crollo nel cantiere della nuova Esselunga di Firenze

Gli aspetti da vagliare sono numerosi: c’è stato un errore nella progettazione? La trave di cemento armato prefabbricata, prodotta da un’azienda di Teramo leader nel settore (la Rdb Italprefabbricati) e consegnata la stessa mattina dell’incidente, è stata fatta a dovere con materiali di qualità? Le operazioni di trasporto e di movimentazione nel cantiere sono avvenuti in modo opportuno? E ancora ci sono stati problemi durante la posa?

Secondo le prime indiscrezioni, quanto successo sarebbe da imputare a un errore durante il cantiere in via Mariti, alla periferia di Firenze, o nella progettazione, ma le cause del crollo potrebbero essere legate anche al fatto che la trave non era ancora ancorata. Nel momento dell’incidente il personale di un’altra ditta avrebbe iniziato a fare una gettata di cemento nella stessa area. Si tratta però di ipotesi da verificare.

Nel cantiere per la nuova Esselunga nell’ex Panificio militare di Firenze lavoravano 61 ditte in appalto, di queste 4 erano impegnate al momento del crollo con una ventina di persone. Due degli operai coinvolti nell’incidente, di origini straniere, non erano in regola: uno con il permesso di soggiorno scaduto, il secondo in attesa dell’esito del ricorso contro il rifiuto di protezione internazionale. In corso di accertamento la loro situazione contrattuale.

Quando iniziano e quanto durano le vacanze di Pasqua in Toscana

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Si avvicina il primo stop delle lezioni di quest’anno. A decidere quando iniziano e quanto durano le vacanze di Pasqua 2024 in Toscana sono le linee guida della Regione, che ha stabilito il calendario scolastico. Gli studenti avranno così a disposizione meno di una settimana per scartare l’uovo di cioccolato, ma una volta finito questo break nel giro di tre settimane ci sarà l’opportunità di fare un ponte primaverile.

Quando iniziano (e quanto durano) le vacanze di Pasqua 2024 in Toscana

L’ufficio scolastico e la Regione Toscana hanno definito il calendario 2023/2024, in base a delle linee guida che ormai si ripetono da anni, per dare uniformità allo svolgimento delle lezioni. Il periodo minimo di “ferie” per gli alunni è definito quindi a livello regionale, ma ogni singolo istituto, per via dell’autonomia scolastica, può decidere di prolungare i momenti di stop o prevedere eventuali ponti durante l’anno.

Secondo le direttive regionali stabilite nella delibera di 7 anni fa, anche nel 2024 le vacanze coprono i 3 giorni che precedono la domenica di Pasqua e si concludono il martedì immediatamente successivo. Quindi per quanti giorni gli alunni resteranno a casa? In tutto 6. Per le scuole di ordine e grado, dalla materna alle superiori, le vacanze di Pasqua in Toscana iniziano giovedì 28 marzo 2024 (compreso) e finiscono martedì 2 aprile. Si tornerà sui banchi quindi mercoledì 3 aprile.

E i prossimi ponti

Dopo le vacanze pasquali, il calendario riserva una possibilità per fare ponte. Il 25 aprile, festa della Liberazione, cade di giovedì, quindi potrà essere unito al fine settimana successivo, sempre che l’istituto scolastico abbia previsto la sospensione delle lezioni venerdì 26 e sabato 27. La festa dei lavoratori del 1° maggio invece sarà nel bel mezzo della settimana, di mercoledì, dunque sarà difficile “agganciarlo” ad altri giorni rossi. Quest’anno infine “perderemo” la festa della Repubblica del 2 giugno, perché coinciderà con la domenica.

Quando finisce la scuola in Toscana

Come le vacanze di Pasqua, anche la fine della scuola è fissata dalla Regione Toscana: quest’anno le elezioni termineranno secondo il calendario ufficiale lunedì 10 giugno 2024 (sabato 29 giugno per la materna). Bisogna però considerare che gli istituti in cui vengono allestiti i seggi, dovranno suonare l’ultima campanella in leggero anticipo (presumibilmente il giovedì 6), visto che da sabato 8 a domenica 10 giugno saranno aperte le urne per le elezioni europee e comunali.

Chi è Anselm Kiefer, protagonista della nuova mostra di Palazzo Strozzi

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Le opere di Anselm Kiefer, uno dei più importanti artisti contemporanei, saranno al centro della nuova mostra di Palazzo Strozzi, che si inaugura il 22 marzo 2024 a Firenze. Pitture, sculture e installazioni coinvolgeranno i visitatori in un viaggio lungo tutta la carriera del maestro tedesco, tra vecchie e nuove produzioni. Ma chi è Anselm Kiefer e che segno ha lasciato nel mondo dell’arte contemporanea?

La vita

Anselm Kiefer nasce nel 1945 a Donaueschingen, una cittadina tedesca nel territorio della Foresta Nera in Germania. Venuto al mondo pochi mesi dopo la fine della Seconda guerra mondiale, fa parte di quella prima generazione di tedeschi che avverte – grazie anche alle tante testimonianze – gli orrori del partito nazista come se li avesse vissuti in prima persona. Essendo figlio di un maestro d’arte, Kiefer ha la possibilità di approcciarsi al mondo artistico già in tenera età. Tuttavia, decide dapprima d’intraprendere un percorso universitario in legge e lingue romanze, che abbandonerà poco dopo per dedicarsi unicamente alle arti visive presso le accademie di Friburgo e Karlsruhe, sua vera passione. Fondamentale sarà il suo incontro giovanile con l’artista Joseph Beuys, che sarà suo maestro.

Dal 1969 Kiefer si confronta per la prima volta con temi storici e soprattutto con le contraddizioni della politica tedesca del Novecento, cercando di sviscerarne le più intime vergogne e tentando di sfuggire sempre a possibili censure. Ecco che le sue prime opere mettono in luce il tema della solitudine, della sofferenza umana e della memoria.

Chi è Anselm Kiefer: soggetti delle opere, materiali e tecniche utilizzate

Nel 1973 l’artista guarda poi all’architettura e dipinge una serie di tele di grandi dimensioni ambientate nella soffitta in legno di casa sua, mentre l’anno successivo è nuovamente la realtà storica a fare da padrona, con opere dagli sfondi in terra bruciata e affumicata, più che mai ermetici e decifrabili solo grazie alle parole e alle frasi che vi sono inserite. Nei primi anni Ottanta emerge quindi l’interesse per il soggetto mentre, tra la fine del decennio e l’inizio degli anni Novanta, le tematiche si ampliano dal mistico al mitologico. A partire dalla metà del secolo si dedica anche alla scultura con varie tecniche, sebbene il piombo rimanga tra i suoi materiali preferiti. E per finire, nei suoi più recenti lavori persino le piante ricoprono un ruolo di primo piano, in seguito anche ai lunghi viaggi che l’artista ha fatto in India, Asia, America e Nord Africa.

Molto affascinante, in tutto questo contesto, è quindi l’utilizzo di materiali e tecniche differenti da parte di Kiefer. Ogni opera porta con sé traccia del proprio passato esponendo il decadimento della materia. Al tempo stesso l’artista, inserendo nei propri lavori elementi naturali – quali semi, fiori, o erba essiccata – contempla promesse continue di rigenerazione e apporta fragilità ad un contesto segnato dalla rigidità dei soggetti.

Anselm Kiefer
Anselm Kiefer. Foto di Georges Poncet

Anselm Kiefer a Firenze: la nuova mostra di Palazzo Strozzi

Dopo il successo della mostra di Anish Kapoor, Palazzo Strozzi porterà di nuovo a Firenze la grande arte contemporanea con “Anselm Kiefer. Angeli caduti“, a cura di Arturo Galansino (direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi. L’esposizione, aperta da venerdì 22 marzo al 21 luglio, sarà un’occasione unica per entrare a diretto contatto con le opere del grande maestro tedesco attraverso un percorso che si snoderà tra lavori storici e nuove produzioni.

Tra le novità della mostra vi sarà un’imponente opera che dialogherà con il cortile rinascimentale, ma il percorso tra le sale sarà una vera e propria riflessione attorno ai temi di identità, poesia, vicende storiche e pensieri filosofici. Attraverso i medium utilizzati dall’artista – dalla pittura alla scultura, dall’installazione alla fotografia – l’arte di Kiefer propone un percorso d’introspezione dell’essere umano in un costante cortocircuito tra presente, passato e futuro.

 

 

Il progetto per l’Esselunga in via Mariti a Firenze, nell’ex Panificio Militare

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Il cantiere dell’ex Panificio Militare di Firenze, interessato dal progetto per la costruzione di un nuovo supermercato Esselunga in via Mariti, si trova alla periferia ovest della città: qui si è verificato il crollo di travi di cemento che ha causato la morte di 4 operai. La zona al centro della riqualificazione, che mira a creare oltre a un supermarket anche un parco pubblico e parcheggi, è compresa tra via Filippo Mariti, via del Ponte di Mezzo (praticamente davanti al cinema-teatro Manzoni), via dei Marignolli e via Giovanni da Empoli. Un fazzoletto di terra grande circa 10.000 metri quadrati che per mezzo secolo è rimasto in stato di abbandono. Parte del quartiere da anni attendeva l’apertura della nuova Esselunga, mentre il comitato dei cittadini per l’ex Panificio Militare ha criticato a più riprese il progetto chiedendo che qui fosse realizzato solo un grande giardino.

Cos’è l’ex Panificio militare di Firenze

Secondo il progetto, la nuova Esselunga di via Mariti sorgerà al posto dell’ex Panificio militare di Firenze, complesso costruito nel primo ventennio del ‘900 per fornire cibo e beni di prima necessità alle strutture dell’esercito presenti in città. Le varie palazzine sono state usate per questa funzione fino al 1936, poi il Panificio militare è diventato un magazzino-rimessa e infine è stato dismesso alla fine degli anni ’70 finendo in completo abbandono. Per decenni ha rappresentato un “buco nero” nel quartiere compreso tra Rifredi e Novoli.

Per lungo tempo si è discusso del possibile futuro di questo scatolone di cemento. Una storia infinita, fatta di polemiche, ricorsi, cantieri e ritardi. Nel 2002 il Ministero della Difesa ha venduto l’area dell’ex Panificio militare di Firenze al colosso dell’edilizia Baldassini Tognozzi Pontello e nel 2013 (dopo i problemi giudiziari e il crack del gruppo) è stato acquistato da Esselunga. Secondo il primo progetto dell’epoca Baldassini Tognozzi Pontello qui, oltre a un grande supermercato, dovevano nascere 240 appartamenti, parcheggi e un centro civico con un grattacielo alto 45 metri, ampliando i volumi che già esistevano. Alcuni cittadini si organizzarono in un comitato contro il piano di riqualificazione e ci fu anche uno scontro con il Comune che bloccò i lavori con una lunga scia di carte bollate.

Il progetto per l’Esselunga in via Mariti, nell’ex Panificio militare di Firenze

Un nuovo capitolo per l’ex Panificio Militare di Firenze si è aperta nel 2013 con il passaggio  del complesso ad Esselunga e con l’approvazione cinque anni dopo da parte del Comune di Firenze del piano di recupero: il progetto (in fase di realizzazione al momento del crollo) ha tagliato i volumi dell’area di via Mariti, da 10.000 metri quadrati a 8.000. Il piano prevede la realizzazione di un supermercato grande 2.500 metri quadrati con la facciata in intonaco e pietra, ma anche di un parcheggio sotterraneo con 2 livelli interrati a servizio dell’Esselunga (per circa 526 posti) e un posteggio in superficie di 2.100 metri quadrati con accesso e uscita da via Mariti.

Parco Esselunga Panificio Militare

Inoltre, per l’apertura della nuova Esselunga, il progetto prevede la realizzazione di un parco da 3.100 metri quadrati all’angolo tra via Ponte di Mezzo e via Mariti, con i lavori a carico della catena di supermarket, a cui si aggiungono cantieri per oltre 4 milioni di euro per la riqualificazione della zona circostante. Nel “pacchetto” degli oneri di urbanizzazione ci sono nuove piste ciclabili, una nuova rotonda, la sistemazione del verde pubblico.

Si allontana l’apertura dell’Esselunga di via Mariti

Al seguito del crollo nel cantiere di via Mariti, uno dei più gravi incidenti sul lavoro avvenuti a Firenze negli ultimi anni, il cantiere dell’ex Panificio Militare è al centro delle indagini della Procura per capire cosa sia successo. Una pesante trave di cemento armato al terzo livello della struttura ha ceduto, trascinando con sé altre travi e solai. Una nuova tegola sul progetto di riqualificazione dell’ex Panificio Militare di Firenze portato avanti da Esselunga, che vede ancora allontanarsi la data di apertura di questa area ai cittadini.

 

Testo 2024: alla Stazione Leopolda di Firenze torna il salone del libro

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A poche settimane dalla chiusura di Taste, salone dedicato all’enogastronomia italiana, Pitti Immagine porta a Firenze TESTO 2024 [Come si diventa un libro] già appuntamento di riferimento per sondare lo stato dell’editoria contemporanea. La fiera del libro, organizzata in collaborazione con Stazione Leopolda, da un’idea della libreria fiorentina Todo Modo, propone un ricco programma di eventi, presentazioni, laboratori, progetti e partecipazioni speciali.

Il viaggio dei libri in 7 stazioni

Nato nel 2022 con l’obiettivo di narrare il percorso dei libri, dal creatore al fruitore, Testo ha sin da subito attratto oltre 10mila visitatori. La terza edizione si caratterizza per la presenza di 150 case editrici, di cui 56 esordienti, consolidando la fiera con nuove proposte. L’evento offre incontri, presentazioni, produzioni originali e collaborazioni, invitando lettori e professionisti a esplorare la Leopolda come se fosse un vasto emporio di libri, permettendo di scoprire autori di rilievo nazionali e internazionali, emergenti, case editrici e istituzioni legate al mondo editoriale.

Testo 2024 sarà un viaggio attraverso sette stazioni, ognuna dedicata a una fase cruciale dello sviluppo di un libro, dalla mente dello scrittore fino alle mani del lettore. I visitatori potranno scoprire come nasce un’idea, come si sviluppa un romanzo, come si affina la scrittura, ma anche incontrare editor, traduttori e grafici che danno forma al libro, dalla scelta del titolo alla progettazione della copertina. E poi sarà possibile vedere come prendono vita le illustrazioni e la veste grafica di un libro, ascoltare le voci di autori, critici e giornalisti che raccontano le storie dietro ai libri, le loro passioni e le loro ispirazioni.

TESTO 2024 a Firenze: il programma del salone alla Leopolda

Dopo il successo di Taste, la Stazione Leopolda ospita un appuntamento imperdibile per chiunque ami i libri e la cultura. Si potranno incontrare autori di fama internazionale, come Bernardo Atxaga, Anne Bony, Björn Larsson e Alain Mabanckou, insieme a talenti italiani del calibro di Niccolò Ammaniti, Paolo Giordano, Alessandro Cattelan e Roberto Vecchioni, che animeranno la manifestazione con incontri, presentazioni, dibattiti e letture. Illustratori e fumettisti di rilievo, tra cui Gipi, Francesco Chiacchio e gli autori di Bao Publishing, daranno vita a un’esplosione di creatività.

Non solo eventi: TESTO 2024 offrirà anche l’occasione di omaggiare grandi figure della cultura come Anna Banti, Samuel Beckett, Franz Kafka e Adriano Olivetti. Focus speciali saranno dedicati a riviste indipendenti, traduzione, mestieri editoriali ed esordi letterari. La Stazione del Lettore accoglierà bookclub, percorsi guidati e consultazioni poetiche, mentre laboratori, corsi e incontri formativi coinvolgeranno librai, insegnanti, studenti e appassionati di lettura.

TESTO: dal 23 al 25 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze
TESTO: dal 23 al 25 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze

Tra le novità di questa edizione ci sarà un focus sulla traduzione francese, la sezione PITTI Mags dedicata alle riviste indipendenti, un laboratorio di scrittura mimetica per educatori e insegnanti, laboratori sugli archivi dell’editoria e tanto altro. Il programma completo è disponibile sul sito testo.pittimmagine.com.

I biglietti per Testo 2024

È possibile acquistare il biglietto di accesso per TESTO 2024, il salone fiorentino del libro, online oppure direttamente all’ingresso della manifestazione, alla Stazione Leopolda.

  • Biglietto acquistato online fino al 22 febbraio 2024:
    7€ a persona, biglietto valido per l’intera durata della manifestazione
  • Biglietto acquistato in fiera e online a partire dal 23 febbraio 2024:
    7€ a persona, biglietto con validità giornaliera
    Ingresso gratuito per i bambini sotto i 12 anni.

L’acquisto del biglietto online permette di prenotare in anticipo gli eventi a cui si intende partecipare. È comunque possibile partecipare agli eventi presentandosi alla sala dell’evento 10 minuti prima dell’orario di inizio (possibilità di accesso anche in mancanza della prenotazione, in caso di posti disponibili).

Solo un pareggio tra Empoli e Fiorentina

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La Fiorentina non si rialza e conquista solo un punto ad Empoli. Per Vincenzo Italiano una vittoria, una sconfitta ed un pareggio nelle ultime tre gare ed il ritmo per conquistare un posto in europa non c’è. Davide Nicola conquista il suo quinto risultato utile consecutivo (due vittorie e tre pareggi) e prosegue la corsa salvezza. Vincenzo Italiano schiera Beltran sulla trequarti alle spalle di Belotti, mentre i due esterni d’attacco sono Nico Gonzalez a destra e Sottil a sinistra. Davide Nicola sceglie Gyasi e Cacace sulle fasce e Zurkowski insieme a Cambiaghi dietro a Cerri.

La partita

Poche emozioni nei primi minuti di gioco. Al 29’ i viola passano in vantaggio grazie a Beltran che, servito da Mandragora, firma l’1-0 con un rasoterra in diagonale. È il sesto gol in Serie A per l’argentino. L’Empoli risponde con un’incursione di Cambiaghi che però non sfrutta. Prima dell’intervallo punizione di Biraghi per Martinez Quarta ma anche questa occasione non si conclude in rete. Al 56’ Faraoni trattiene per la maglia in area Cancellieri e il direttore di gara Pairetto non ha dubbi nel fischiare il rigore che Niang insacca, spiazzando Terracciano. L’Empoli cerca il vantaggio con una conclusione con Marin mentre la Fiorentina ci prova con Sottil ma il risultato non cambia.

L’allenatore

Vincenzo Italiano commenta il pareggio. “Il gol subito mi ha fatto arrabbiare, stavamo dominando e avevamo un corner a favore, poi prendiamo quel contropiede che porta al rigore. Non sono molto convinto poi, che il penalty fosse così lampante, non è la prima volta che episodi molto dubbi ci condannano, un po’ come successo qualche giorno fa a Bologna. Non è vero che la squadra ha perso la spensieratezza. I giocatori vogliono vincere sempre e vengono al campo per lavorare col sorriso. Dopo Lecce ci eravamo detti di cambiare alcune cose e di tornare a quel gioco fatto di qualità, oggi lo abbiamo fatto soprattutto nel primo tempo, che mi è piaciuto molto per intenzione e voglia di ottenere il risultato. Il nostro obiettivo quest’anno in campionato è quello di migliorare il settimo-ottavo posto in classifica, poi alla fine prenderemo tutto quello che viene. Ci sono troppi allarmismi inutili in questo momento – conclude Italiano – e dovremmo invece essere contenti perché stiamo recuperando pienamente tutti i nostri giocatori. Abbiamo soltanto tre punti in meno del girone di andata, stiamo calmi”.

Derby verità per la Fiorentina ad Empoli

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Empoli-Fiorentina, domenica 18 febbraio alle 15, arriva, per la Fiorentina, dopo la vittoria contro il Frosinone ma, soprattutto, dopo la brutta sconfitta subita mercoledì scorso a Bologna. Una gara che i tifosi sperano non abbia lasciato segni tra i giocatori e nel tecnico Vincenzo Italiano. Dal derby dell’Appennino al derby dell’Arno con tanti dubbi. Una partita delicata che si è trasformata in una gara verità. L’obiettivo è vincere per riprendersi dopo la batosta del Dall’Ara ma all’andata vinse l’Empoli allo stadio Artemio Franchi. E perdere significherebbe crisi e compromettere la corsa verso l’Europa. Al Castellani andrà in scena una gara che vale tanto anche per l’Empoli che vive un ottimo momento dopo l’arrivo dell’allenatore Davide Nicola.

Le probabili formazioni

Rispetto alla gara contro il Bologna Vincenzo Italiano cambierà qualche giocatore. Confernato Terracciano in porta anche perché Christensen è sempre infortunato. Faraoni e Parisi daranno il cambio alla coppia Kayode-Biraghi. Nel mezzo torna la coppia Martinez Quarta-Ranieri, con Milenkovic in panchina. È da valutare la situazione di Arthur Melo. Se non è disponibile giocherà, presumibilmente, Mandragora al fianco di Duncan. Confermato nel ruolo di trequartista Lucas Beltran con Nico Gonzalez pronto a tornare sulla destra. Italiano si affiderà ancora a Belotti, mentre sulla sinistra Sottil è favorito su Ikoné.

Davide Nicola ha rifondato l’Empoli e conferma i migliori con Caprile tra i pali, Ismajli, Walukiewicz e Luperto in difesa, Gyasi e Cacace sulle fasce, mentre in mezzo al campo spazio a Maleh, ex di turno, e Grassi. La punta la farà Cerri, con Cambiaghi e Zurkowsky come treqartisti. Niang partirà dalla panchina.

Lutto regionale in Toscana. Minuto di silenzio a Firenze

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Il governatore Eugenio Giani ha proclamato il lutto regionale in Toscana, nella giornata di sabato 17 febbraio 2024, in seguito al grave incidente sul lavoro avvenuto nel cantiere di via Mariti a Firenze per la realizzazione di una nuova Esselunga. Una parte della struttura in costruzione è crollata su una squadra di otto operai provocando morti e feriti. La decisione di Giani segue quella del sindaco di Firenze Dario Nardella che in segno di cordoglio per le vittime ha deciso il lutto cittadino sempre per sabato.

Cosa prevede il lutto regionale in Toscana e quello cittadino a Firenze il 17 febbraio

“Con profondo dolore, esprimo le condoglianze a nome di tutta la Toscana alle famiglie delle vittime dell’incidente nel cantiere in Toscana – ha affermato Eugenio Giani – Ho proclamato il lutto regionale per la giornata di domani per stringerci tutti al dolore delle famiglie. Un sincero ringraziamento alle forze dell’ordine e a tutti i soccorritori per il loro straordinario impegno”. Il lutto regionale prevede l’annullamento degli eventi istituzionali previsti in Toscana nella giornata di sabato 17 febbraio.

A Firenze sabato, in occasione del lutto cittadino, alle ore 15 sarà rispettato un minuto di silenzio: in questo orario il primo cittadino Dario Nardella sarà in piazza della Signoria per un momento di raccoglimento. Sempre per la stessa giornata il Comune ha ordinato l’esposizione sugli edifici pubblici della bandiera della città di Firenze listata a lutto o a mezz’asta, e l’esposizione di segni di lutto sugli autobus e sui veicoli di servizio pubblico. L’ordinanza del sindaco Nardella inoltre invita tutti gli esercizi commerciali ad esporre nelle proprie vetrine un segno di lutto, mentre gli organizzatori di eventi, manifestazioni o spettacoli sono stati invitati ad annullare o rinviare in segno di rispetto le iniziative in programma per le intere giornate del 17 e 18 febbraio. L’assessorato allo sport ha infine invitato tutte le federazioni sportive, enti di promozione sportiva e società sportive a far effettuare un minuto di silenzio all’inizio di ogni competizione di qualsiasi disciplina sportiva in programma durante questo fine settimana.

Le altre iniziative: luci spente per 15 minuti

Ma non ci sarà solo il lutto regionale in Toscana e quello cittadino a Firenze, sabato 17 febbraio. Si moltiplicano ora dopo ora i messaggi di vicinanza alle famiglie delle vittime. “Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime del gravissimo incidente di questa mattina nel cantiere di via Mariti a Firenze. Siamo sconvolti per quanto avvenuto”, ha detto la presidente di Essellunga Marina Caprotti, che in segno di lutto ha deciso di chiudere tutti i negozi presenti nella città di Firenze nel pomeriggio di venerdì.

La Confcommercio, in segno di rispetto alle vittime del crollo nel cantiere in via Mariti e più in generale di tutte le vittime del lavoro e in solidarietà con le loro famiglie, ha invitato tutte le attività commerciali di Firenze a sospendere l’attività per 15 minuti domani, sabato 17 febbraio 2024 dalle 12 alle 12.15, spegnendo le luci e uscendo dai locali per un raccoglimento e una preghiera.

 

A Firenze crollo nel cantiere dell’Esselunga in via Mariti

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A Firenze si è verificato il crollo di una trave nel cantiere per il nuovo supermercato Esselunga di via Mariti, nell’ex Panificio Militare: due operai sono morti, tre persone sono ricoverate in ospedale (due in condizioni critiche) e ci sono anche due dispersi. I vigili del fuoco stanno scavando tra le macerie alla ricerca dei lavoratori che mancano all’appello. Sul posto sono arrivate anche unità cinofile e si stanno usando droni con telecamere termiche. A seguito del grave incidente sul lavoro Cgil, Cisl e Uil della Toscana hanno proclamato oggi uno sciopero generale nelle ultime due ore di turno, mentre Esselunga ha annunciato che i suoi negozi in città saranno chiusi durante il pomeriggio in segno di lutto.

Il crollo a Firenze: cosa è successo nel cantiere dell’Esselunga in via Mariti

Secondo le prime ricostruzioni il cedimento ha riguardato una trave in cemento armato, luna 20 metri, che ha poi causato il crollo di tre solai. La tragedia si è verificata intorno alle ore 8 di venerdì 16 febbraio e nella zona, raccontano i residenti, è stato distintamente percepito un grande boato e si è levata una nuvola di polvere. Nell’area del cantiere, al momento della tragedia, si trovavano una cinquantina di lavoratori.

Sono in corso le indagini: la procura di Firenze ha aperto un fascicolo per crollo colposo e omicidio colposo. Il crollo si è verificato alla periferia di Firenze: nell’area di via Mariti, al posto dell’ex Panificio militare, è in progetto un nuovo supermercato Esselunga. I lavori, dopo decenni di abbandono dell’area, sono partiti due anni e mezzo fa.

Esselunga: nel pomeriggio chiusi i negozi a Firenze

Il cantiere in costruzione, ha fatto sapere la presidente di Esselunga Marina Caprotti, era affidato in appalto a una società terza. “Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime del gravissimo incidente di questa mattina – ha detto Caprotti – siamo a disposizione delle autorità per contribuire a chiarire la dinamica di quanto accaduto e per qualsiasi esigenza”. La presidente della catena di supermercati ha annunciato che, a seguito del crollo nel cantieri in via Mariti, i negozi Esselunga della città di Firenze saranno chiusi in segno di lutto durante il pomeriggio di oggi, venerdì 16 febbraio.

Crollo cantiere via Mariti

Sciopero generale e lutto cittadino

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, a seguito del crollo nel cantiere per la costruzione della nuova Esselunga, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di sabato 17 febbraio, annullando tutti gli eventi istituzionali. “Ringrazio sentitamente il Presidente Mattarella per aver espresso alla nostra città vicinanza e solidarietà -ha scritto sui social Nardella, al momento impegnato in un viaggio istituzionale in Israele e Palestina – Anticiperò rientro dalla Terra Santa con il primo volo utile”. Anche il presidente della Toscana Eugenio Giani ha proclamato il lutto regionale per sabato.

Intanto Cgil, Cisl e Uil Toscana hanno proclamato per oggi, venerdì 16 febbraio, uno sciopero generale nelle ultime due ore di turno. “La tragedia di oggi, così imponente nelle dimensioni, è solo l’ultima di una lunga serie – si legge in una nota dei sindacati – Il problema della sicurezza sul lavoro deve essere considerato prioritario: è inaccettabile che quotidianamente si parli di morti e feriti come in un bollettino di guerra, è inaccettabile che chi esce di casa per recarsi a lavoro non vi faccia più ritorno, che non riveda mai più la propria famiglia e i propri affetti”. Anche Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil della provincia di Firenze hanno indetto quattro ore di sciopero in tutto il settore metalmeccanico, alla fine di ogni turno di lavoro. Per lunedì 19 febbraio i sindacati di base Usb, Cobas, Cub, Si Cobas e Usi hanno invece organizzato uno sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del settore privato della provincia di Firenze.

Tante le reazioni politiche. Davanti al cantiere in via Mariti si è recato anche il presidente della Regione Eugenio Giani. “È una giornata terribile per la Toscana – ha scritto sui social – sono qui sul posto ed esprimo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime del cantiere. Ringrazio di cuore i nostri soccorritori sanitari, Vigili del Fuoco e Forze di Polizia per il grande lavoro di soccorso e ricerca”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso il cordoglio da parte del governo. “Seguo con apprensione l’evolversi della situazione e ringrazio quanti stanno partecipando alle ricerche dei dispersi e alle operazioni di soccorso dei feriti. Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questa terribile tragedia”.

Speedvelox alle porte di Firenze: 100 multe in un giorno

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In principio c’erano i casottini degli autovelox, poi sono arrivate le telecamere dei Velocar, adesso alle porte di Firenze sono entrati in funzione gli Speedvelox che “seguono” i veicoli per 60 metri e nei primi giorni di attivazione hanno fatto un fiume di multe a Fiesole. Cento in 24 ore dicono i dati ufficiali.

Dove si trovano i nuovi Speedvelox vicino Firenze: in 3 frazioni di Fiesole

Stavolta queste nuove tecnologie anti-eccesso di velocità non hanno debuttato sul territorio comunale di Firenze (com’era stato per i Velocar), ma a Fiesole, dove l’amministrazione ha deciso di installare 3 speedvelox, autorizzati dalla Prefettura: si trovano a Compiobbi, Pian di San Bartolo e al Besaglio e controllano le auto nei due sensi di marcia.

La prima coppia di apparecchi è stata attivata dal 12 febbraio, dopo 15 giorni di test, nei pressi dei centri abitati, lungo via Aretina per Compiobbi e lungo via Bolognese per Pian di San Bartolo, dopo il cimitero di Trespiano. Quello invece su via Faentina (località Il Bersaglio) sarà attivato nelle prossime settimane a causa di ritardi tecnici. In tutti questi tratti il limite è di 50 chilometri orari, quindi la multa scatta se la velocità rilevata supera il margine di tolleranza dei 55 km/h. Stando ai dati della polizia municipale di Fiesole i due Speedvelox già in servizio alle porte di Firenze hanno collezionato un numero cospicuo di multe, circa 100 nell’arco di 24 ore e i primi verbali arriveranno a casa degli automobilisti nei prossimi giorni.

Come funzionano gli Speedvelox: “seguono” le auto per circa 60 metri

Gli Speedvelox installati a Fiesole (Firenze) sono prodotti da un’azienda comasca e hanno un raggio di azione di circa 60 metri (contro i 36 metri dei “cugini” Velocar ideati da un’impresa di Mantova), 30 metri prima della postazione e 30 metri dopo. Si tratta di apparecchi dotati di laser che, diversamente dai “vecchi” autovelox, con le telecamere sorvegliano il traffico in entrambe le direzioni di marcia dei veicoli. Funzionano 24 ore su 24, sia di giorno che di notte grazie agli infrarossi e riescono a leggere in automatico le targhe dei veicoli grazie a un software.

Ci accusano di voler fare cassa – ha commentato il sindaco di Fiesole Anna Ravoni – ma, lo ribadisco, il nostro obiettivo è quello di rispondere alle richieste di maggior sicurezza venute più volte dai residenti. Le velocità rilevate in queste settimane di test, purtroppo, ci danno ragione: troppo spesso ci sono comportamenti di guida pericolosi che devono essere contrastati. Come Amministrazione non possiamo che augurarci che siano sempre meno le sanzioni comminate, perché allora vorrà dire che gli automobilisti rispettano con scrupolo il limite massimo di 50 km/h e che le strade sono davvero più sicure”.