domenica, 7 Settembre 2025
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Quando parla Draghi oggi: a che ora la conferenza stampa in diretta

Riaperture, nuovo decreto di maggio, situazione dei contagi: si parlerà di questi argomenti nella conferenza stampa che il presidente del Consiglio Mario Draghi terrà oggi, 16 aprile. L’incontro con i giornalisti segue la cabina di regia politica di questa mattina, convocata per analizzare l’andamento della pandemia. I principali ministri si sono riuniti insieme agli esperti dell’ISS e del Cts. Ecco quando parla Draghi oggi e dove seguire la diretta della conferenza stampa.

Nuovo decreto: quando parla Draghi oggi in conferenza stampa

Ore 15.00: ecco quando Mario Draghi parlerà oggi con i giornalisti per la conferenza stampa organizzata a Roma, nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. Lo comunica lo stesso governo.

Il premier illustrerà i risultati della cabina di regia, che oggi ha visto il confronto tra i ministri Roberto Speranza (Salute), Patrizio Bianchi (Istruzione), Maria Stella Gelmini (Affari regionali), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico), Dario Franceschini (Cultura), Stefano Patuanelli (Agricoltura), Elena Bonetti (Pari opportunità), oltre a 2 esperti: il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) Silvio Brusaferro e il Coordinatore del comitato tecnico scientifico sul coronavirus (Cts) Franco Locatelli. Sul tavolo la definizione delle misure del nuovo decreto legge, in vista della scadenza del provvedimento Covid di aprile.

Dove vedere la conferenza stampa di Draghi in tv e in streaming

Come consueto la conferenza stampa del presidente del Consiglio Draghi sarà trasmessa in diretta in tv dai principali canali all news, come Skytg24 e Rainews 24. Quando parlerà Draghi, sarà possibile seguire la conferenza anche in streaming sul canale Youtube di Palazzo Chigi.

Km Edizioni, da Firenze libri per bambini che pensano in grande

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Si chiama Km Edizioni, è nata a Firenze, ha appena un anno e mezzo di vita e edita libri che insegnano ai bambini a sviluppare pensiero critico e senso civico. Sono “piccoli bambini di carta”, fatti per aprire la mente di lettori in erba, così li definisce Erika Marchetti, che ha fatto del suo sogno nel cassetto una realtà.  È così, dalla passione per i libri, dall’amore per il suo lavoro e dal desiderio di evolversi nel mondo dell’editoria che alla fine del 2019 nasce Km Edizioni.

I libri per bambini (e non solo) di Km Edizioni

“L’idea è nata tanti anni fa – racconta Erika, anima e mente della casa editrice fiorentina, a cui si è unita lungo la strada Sabrina Carollo -. Quando mi chiedevano “cosa ti piacerebbe fare?” io rispondevo che mi sarebbe piaciuto creare una casa editrice specializzata in libri per bambini. Lavoro da 15 anni nel mondo dell’editoria, mi piacciono gli albi illustrati, credo che spesso abbiano un significato profondissimo, che siano in grado di parlare a tutti, non solo ai bambini”. Così, alla fine del 2019, prende vita questa casa editrice indipendente che concepisce i libri come passe-partout per entrare nella mente, per insegnare a riflettere e per aiutare anche i più grandi a comunicare temi importanti a volte difficili da affrontare.

Grandi temi per piccoli lettori, la missione della casa editrice per bambini

Voce su Tela Km Edizioni
La copertina di “Voce su Tela”

Diversità, identità, pregiudizio, stereotipi di genere, la missione di Km Edizioni è affrontare questi argomenti con la leggiadria che parole ben studiate e una tavolozza di colori ad hoc possono garantire. È così che è stato concepito “Mos come Nessuno”, il primo nato della casa editrice, scritto da Laura Pusceddu e illustrato da Gregorio de Laurentis. La storia di un piccolo mostro in cerca di amici che vaga per il mondo e che, dopo aver affrontato mille peripezie, trova un’amica che come lui “non è uguale a nessun altro” perché è unica, come ognuno di noi. O “Voce su tela”, scritto da Francesco Ciai e illustrato da Arianna Pisani, la storia di una bambina che grazie ai colori e a una tela riesce a trovare il suo posto nel mondo, libro che vede nei panni di “special guest” la giovane artista diversamente abile Clara Woods. O ancora “Il parco delle domande” – ultimo arrivato di casa Km – che vede lo scrittore Marco Vichi prestare la sua abile penna ad un albo illustrato con grazia dagli acquerelli di Giancarlo Calligaris.

Sono sei per ora i titoli in catalogo, ma è già in arrivo il settimo, “Il viaggiatore immaginario” scritto e illustrato da Yvonne Campedel e ispirato alla vita di Emilio Salgari. “Un libro che parla del potere della fantasia, dell’immaginazione che va oltre le mura e dell’importanza delle idee. Un albo perfetto per questi tempi, in cui siamo costretti in casa. Ci insegna che a volte non è necessario viaggiare davvero, si può fare lo stesso attraverso la fantasia”.

Illustratori e scrittori in erba, ecco gli autori del futuro

Molti degli autori e illustratori che collaborano con la casa editrice sono giovani, anche alle prime esperienze di lavoro. “Ci rivolgiamo spesso a giovani professionisti che non hanno mai pubblicato – spiega Erika -. È una scelta atipica, perché di frequente le case editrici cercano interlocutori che garantiscano affidabilità e maturità. Ma anche questo aspetto fa parte della sfida di Km: ci sono tantissimi giovani bravissimi che hanno bisogno e voglia di essere valorizzati. Spesso mi trovo ad affiancarli, quindi a fare anche la editor oltre che l’editore, ma è un lavoro che mi piace moltissimo ed è capitato che si costruiscano bei rapporti di amicizia”.

Piccoli libri per i “grandi” del futuro, da Firenze la sfida di Km Edizioni

Ma com’è fare l’editore – per di più un editore indipendente – in mezzo al caos Covid 19? “Quando sono partita, nel novembre 2019, non avrei mai pensato di trovarmi dopo pochi mesi in piena pandemia – continua Erika -. Che fare dunque? Fermarsi in quel momento avrebbe voluto dire non ripartire più. E oggi posso dire che sono felicissima di non essermi fermata, nonostante sia tutto ancora molto complicato. Non abbiamo potuto fare né fiere né presentazioni, abbiamo pochi parametri per capire come sta andando la casa editrice. Ma continuiamo a lavorare, prendiamo contatti con librerie che, appena sarà possibile, andremo a visitare con il nostro catalogo e, soprattutto, continuiamo a produrre. Abbiamo già il calendario delle pubblicazioni pieno fino al 2023 compreso”. Per Erika, quella di instillare nei bambini una nuova consapevolezza è proprio una missione. E siccome i bambini di oggi sono gli adulti di domani, “Dobbiamo provare a piantare un piccolo seme in ciascuno di loro, per renderli migliori di noi”. E Mos ci riuscirà. Non abbiamo alcun dubbio.

Dove arriva internet a banda ultra larga (e senza fili) in Toscana

Nelle prossime settimane internet a banda ultra larga, super veloce e senza fili, arriverà anche in Toscana, grazie a un accordo tra Regione e Fastweb. Questa tecnologia garantisce una connessione fino a 1 Gigabit al secondo tramite la rete Ultra fixed wireless access, rete potente che coniuga la potenza della fibra ottica con la flessibilità delle frequenze mobili per raggiungere utenti residenti nelle aree poco infrastrutturate della regione e che finora erano rimaste escluse dalla rivoluzione gigabit.

Internet a banda ultra larga sarà disponibile in 130 comuni della Toscana

In Toscana il servizio sarà disponibile nelle prossime settimane in alcune zone di Pistoia, Campiglia Marittima (Livorno), Signa (Firenze), Cascina (Pisa), Seravezza (Lucca) e Carmignano (Prato). Nei prossimi 3 anni il numero di Comuni toscani raggiunti in totale sarà 130. Le nuove connessioni andranno così ad aggiungersi al milione e 630mila di famiglie e di imprese (pari al 85% delle unità immobiliari) già oggi raggiunte dalla rete a banda ultralarga di Fastweb che conta 270mila Km di cavi in fibra ottica posati sul territorio regionale.

Con internet veloce si riduce fortemente il digital divide (divario digitale)

Mario Arioli, head of network enginering di Fastweb, ha affermato che grazie a questa tecnologia c’è l’occasione “di ridurre drasticamente il digital divide. Portare connettività a banda ultralarga nelle zone finora escluse dalle connessioni ultraveloci contribuirà a dare impulso allo sviluppo dei territori con famiglie e imprese che potranno avere accesso al mondo digitale e a tutti i servizi disponibili in rete generando nuove opportunità di crescita”. Per l’assessore regionale all’innovazione digitale Stefano Ciuoffo quello con Fastweb “è stato un incontro molto positivo”.

Proprio per far fronte al divario digitale tra grandi realtà urbane e piccole città, la Regione Toscana l’anno scorso aveva dato regole precise per il bonus pc e internet, deciso dal governo a livello nazionale.

Over 80, Toscana: prenotazione del vaccino sul portale e al numero verde

Over 80, in Toscana cambiano le regole per la prenotazione del vaccino anti-Covid: gli ultraottantenni che ancora non sono stati contattati dal medico di base possono prenotare online sul portale “Prenota vaccino” della Regione oppure chiamare i numero verde del call center “ProntoVaccino”. L’obiettivo è concludere entro il 25 aprile la vaccinazione degli anziani sopra gli 80 anni, circa 50.000 quelli che mancano ancora all’appello. In tutto le persone da vaccinare in questa fascia di rischio sono grossomodo 290.000, secondo quanto reso noto dalla Regione, e oltre 243.000 hanno ricevuto almeno la prima dose.

Come fare la prenotazione del vaccino per gli over 80 in Toscana: il portale online

Fino a questo momento la Regione Toscana si era affidata ai medici di famiglia per somministrare il vaccino agli over 80. Adesso il governatore Eugenio Giani ha deciso di accelerare le procedure e attivare la corsia online come già successo per gli over 70 e le persone fragili estremamente vulnerabili.

Venerdì 16 aprile: ecco quando si aprono le prenotazioni online sul portale prenotavaccino.sanita.toscana.it per tutti quegli ultraottantenni che ancora non sono stati chiamati dal proprio medico di base per fissare un appuntamento. Sul sito è già stata creata una sezione apposita per chi ha già compiuto 80 anni dove prenotare il vaccino, decidendo la data e l’hub vaccinale della Toscana dove effettuare l’iniezione, tra domenica 18 e martedì 20 aprile.

Il numero verde della Regione Toscana per i vaccini anti-Covid

Gli over 80 che hanno problemi a fare la prenotazione online sul portale potranno chiamare il numero verde sui vaccini Covid che la Regione Toscana attiva da venerdì 16 aprile: il call center risponde all’800 11 77 44, dalle ore 9 alle 17. Il servizio “ProntoVaccino” può contare su 200 addetti.

Durante la prima chiamata l’operatore chiederà le informazioni essenziali (nome e numero di telefono), poi gli anziani saranno ricontattati entro 24 ore dal call center per prenotare l’appuntamento della vaccinazione.

Che vaccino viene fatto agli over 80

Per gli utraottantenni in Toscana, come indicato dal piano vaccinale nazionale, vengono impiegati i vaccini delle case farmaceutiche PfizerModerna. Il giorno dell’appuntamento bisogna presentarsi presso il centro vaccinale scelto, muniti di tessera sanitaria. La documentazione del consenso informato potrà essere firmata sul posto. Agli over 80 che non possono muoversi da casa per problemi di salute, sarà fatta la vaccinazione a domicilio.

 

In arrivo ristori per imprese di artigianato artistico in Toscana

In Toscana arrivano nuovi ristori per le imprese di artigianato artistico con un tesoretto di 3,8 milioni: un lungo elenco di codici Ateco, da chi chi lavora tessuti, pelli, pellicce, articoli di maglieria e calzature alla carta e cartone, pasta, metallo ed articoli da viaggio, dai mobili alle borse e cappelli, da chi restaura o crea opere d’arte alle attività fotografiche.

A disposizione per l’artigianato artistico, spiega una nota della Regione, ci sono appunto 3,8 milioni, parte di un pacchetto da 25 milioni che la Regione ha annunciato nelle settimane scorse e che saranno impiegati da qui a giugno, a cui si aggiungeranno i contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Sostegno Bis.

Ristori artigianato artistico: Bando online dal 16 aprile

Il bando sarà da domani on line sul sito di Sviluppo Toscana e le domande potranno essere presentate dal 16 al 30 aprile 2021. Ci sono dunque due settimane di tempo e non occorre necessariamente affrettarsi, perché non ci sarà nessun click day: la graduatoria sarà ordinata in base al calo percentuale del fatturato o degli scontrini emessi nel 2020 rispetto al 2019.

sostegno botteghe artigianato artistico

Come funzionano i ristori per l’artigianato artistico

Le perdite dovranno essere almeno del 30 per cento.  Se l’azienda è nata nel 2019 si confronteranno con il 2020 solo i mesi in cui è stata in attività. Per le aziende costituite nel 2020, il contributo non terrà conto delle perdite (che non possono essere quantificabili) ma sarà erogato in base ai mesi in cui l’attività risulti attiva. Le aziende attive tutto l’anno riceveranno un ristoro di 2500 euro. Se invece ad esempio l’azienda ha operato da luglio a dicembre, il contributo sarà di 1.250  (208 euro e spiccioli per ciascuna mensilità). Ciascuna bottega ed attività potrà ricevere fino ad un massimo di 2500 euro di contributo a fondo perduto.

Requisiti per partecipare al bando

Per poter inoltrare la domanda è necessario:

  • essere iscritti alla Camera di commercio e operare in Toscana,
  • non essere in stato di fallimento o liquidazione,
  • essere tuttora in attività e in regola con gli obblighi contributivi quanto a previdenza ed oneri assicurativi (oppure essere in possesso di crediti certi nei confronti di pubbliche amministrazioni).

Le risorse a disposizione per il bando consentiranno di erogare un contributo pieno di 2500 euro a 1520 aziende.

In Toscana riapertura di cinema e teatri a fine aprile: l’idea della Regione

La Toscana, seguendo le direttive nazionali, si prepara per la riapertura a fine aprile e a ridare un po’ di slancio ad una economia pesantemente condizionata dal Covid.

Prima riapertura per cinema e teatri dopo il 25 aprile

Il cronoprogramma prevederebbe come prime date quelle del 26-27 aprile: già dopo il weekend della Liberazione infatti potrebbero esserci le prime riaperture. Ad esempio il Governatore della Toscana Eugenio Giani si è auspicato che proprio in quei giorni possa esserci il via libera per cinema e teatri. “E – ha detto – con protocolli rigorosissimi anche palestre e piscine”. Un ottimismo che ha fatto esultare cittadini e addetti ai lavori, anche se poi lo stesso Giani ha voluto precisare di non aver detto che “ci saranno sicure riaperture ma che si sta valutando la proposta. Se è stata presa come certezza, ritiro subito l’affermazione”.

Riapertura in Toscana anche per i ristoranti (nei primi giorni di maggio)

Qualche spiraglio però c’è e l’ottimismo può crescere andando avanti col tempo: nella prima decade di maggio a livello nazionale (e dunque anche in Toscana) potrebbero riaprire i ristoranti a pranzo, con l’Italia che diventerebbe – a meno di peggioramenti dei contagi – di colore giallo. La svolta arriverebbe poi a fine mese: locali aperti la sera, coprifuoco spostato dalle ore 22 alle 24 ed è lì che sarà il momento decisivo, quasi un test per l’estate.

Riapertura balneare a giugno: l’obiettivo è salvare l’estate

A giugno infatti ripartirà la stagione balneare: l’obiettivo, dopo un inverno molto complicato e una primavera a metà, è non perdere almeno l’estate.

Proprio giugno sarà anche un mese clou per il turismo: il sindaco Dario Nardella ieri ha dialogato insieme al collega di Venezia Luigi Brugnaro e al ministro per il turismo Massimo Garavaglia. In questo caso si chiede date certe per la riapertura del settore (2 giugno?) e Nardella sta lavorando con tutte le forze per far sì che si faccia l’edizione di Pitti: sarebbe la prima fiera internazionale in presenza in Italia. Per rilanciare le città d’arte sono stati poi chiesti sgravi fiscali, un incremento per il triennio 2021-2023 del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale e norme per limitare le attività commerciali o i prodotti in libera vendita.

Nardella approva il piano riapertura ma chiede cautela (sognando Pitti)

Il calendario delle riaperture – da fine aprile in poi – convince il sindaco di Firenze Dario Nardella che però sottolinea, a ‘L’aria che tira’ su La7, la necessità di porre la massima attenzione sui contagi, sulle cure mediche e sull’organizzazione dei vaccini.

Il sindaco, dopo più di un anno di pandemia, vede un’Italia “sfibrata” e che per questo necessità di ripartire però con la massima cautela. “Da un lato – dice – vedo la disperazione dei ristoratori, dall’altro la stanchezza di medici e infermieri che continuano a vedere morti nelle loro corsie di ospedali”.

Nell’Italia che riapre, secondo il primo cittadino, bisogna anche evitare alcune incongruenze: tra queste quella relativa alla scuola media, per cui in zona rossa è aperta solo la prima media e sono chiuse seconde e terze. L’altra incongruenza riguarda gli Europei di calcio: “Si parla – conclude – di Europei a porte aperte però ancora non si possono fare le fiere internazionali che per le città d’arte sono fondamentali”. E Firenze è pronta a fare di tutto pur di mantenere Pitti: sarebbe la prima fiera internazionale in presenza in Italia.

Dove vedere Sassuolo Fiorentina in tv: Sky o Dazn?

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Dopo la brutta sconfitta su rigore con l’Atalanta, la Fiorentina si appresta ad incontrare il Sassuolo domenica 18 aprile alle 18.00 al MAPEI STADIUM di Reggio Emilia: un incontro da non perdere, ma dove vederlo in tv, su Sky o Dazn?

Dove vedere Sassuolo Fiorentina in tv: sky o dazn?

La partita sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky: Sky Sport  (numero 252 del satellite) anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. 

Dove vedere Sassuolo Fiorentina in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming in diretta per seguire i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.
Sassuolo Fiorentina sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.
La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Sassuolo Fiorentina in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Genoa Fiorentina in chiaro.

Tramvia per il centro di Firenze: lavori sui viali Lavagnini e Matteotti

Riprendono con piena operatività i lavori del cantiere di Publiacqua a Firenze su viale Lavagnini e viale Matteotti, propedeutici alla realizzazione della variante del centro storico della tramvia. L’intervento riguarda la posa delle nuova grande conduttura dell’acquedotto. Publiacqua ha comunicato che i lavori procedono sia dal lato di viale Lavagnini sia quello di viale Matteotti, dove a breve il cantiere arriverà in piazza della Libertà.

Il cantiere su viale Lavagnini

Su Lavagnini, infatti, sono terminate le indagini della Soprintendenza sui ritrovamenti archeologici: una volta realizzata a nuova cameretta prima dell’incrocio con via Leone X i lavori prevedono prevedono il passaggio della nuova tubazione al di sotto della fognatura ottocentesca e del sottopasso ciclopedonale che attraversa il viale. Qui come è cambiata la viabilità.

Superata questa fase, che dovrebbe avere una durata di tre settimane, il cantiere proseguirà poi rapidamente con la posa della nuova tubazione lungo lo stesso viale Lavagnini in direzione piazza della Libertà.

Tramvia per il centro di Firenze: i lavori su viale Matteotti e piazza della Libertà

Sempre per i lavori propedeutici per la realizzazione della tramvia verso piazza San Marco, in viale Matteotti è terminata la posa delle tubazioni sul viale compreso l’attraversamento dell’incontro con via Fra’ Bartolommeo e sono state realizzate le strutture della cameretta di raccordo con la tubazione preesistente sul lato del viale lato piazzale Donatello.

Adesso si stanno concludendo i lavori di allestimento interno delle camerette già realizzate ed è in costruzione la nuova cameretta in angolo tra il viale e piazza della Libertà. Si tratta di un intervento propedeutico all’inizio delle lavorazioni sulla piazza, previsto per il 23 aprile, con il cantiere che occuperà la corsia preferenziale lato edifici per la posa di oltre 55 metri di tubazione.

Reddito di emergenza 2021, i requisiti: Rem e Naspi sono compatibili

C’è tempo fino al 30 aprile per fare domanda all’Inps delle nuove mensilità del reddito di emergenza 2021, che sono compatibili con la Naspi: anche i disoccupati possono chiedere il pagamento del Rem in alcuni casi, se si rispettano i requisiti. Inoltre i lavoratori che hanno visto scadere negli ultimi mesi l’indennità di disoccupazione possono fare richiesta di questo “bonus”. Il governo Draghi ha stanziato per la misura di sostegno al reddito 1 miliardo e 520 milioni di euro.

Cos’è il reddito di emergenza (Rem) e a quanto ammonta

Il reddito di emergenza (Rem, in una sigla) è un sussidio creato per aiutare i nuclei familiari a basso reddito, introdotto l’anno scorso dal decreto rilancio, a seguito dell’emergenza Covid. I successivi provvedimenti economici del governo hanno prorogato la misura e adesso il decreto sostegni prevede il pagamento di 3 mensilità. La misura si rivolge ai cosiddetti “nuovi poveri” e secondo le stime del governo ad aprile potranno richiedere il Rem all’Inps 1,2 milioni di famiglie.

L’ammontare del reddito di emergenza va da un minimo di 1.200 euro (ossia 400 euro al mese) fino a un massimo di 2.400 ed è riconosciuto per il singolo nucleo familiare e non per ogni persona, come succede anche per il reddito di cittadinanza. Ecco a quanto ammonta: come l’anno scorso ai 400 euro al mese del Rem “base” si aggiungono 80 euro per ogni componente minorenne della famiglia e altri 160 euro per ogni componente maggiorenne successivo al primo, fino a un massimo di 800 euro (840 nel caso della presenza di persone disabili o non autosufficienti).

Reddito di emergenza e Naspi sono compatibili: i requisiti per fare domanda all’Inps del Rem di aprile 2021

Per quanto riguarda i requisiti, per fare domanda del Reddito di emergenza 2021 all’Inps, sono introdotte delle soglie per calcolare “l’impatto” dell’affitto sulle spese delle famiglie. Ecco quindi i requisiti per richiedere il Rem:

  • residenza in Italia
  • un reddito a febbraio 2021 inferiore all’ammontare del Reddito di emergenza di cui si avrebbe diritto. In caso si paghi un affitto, questo limite aumenta di un dodicesimo del canone di affitto annuo
  • Isee del nucleo familiare non superiore a 15.000 euro
  • patrimonio mobiliare della famiglia (come risparmi e conti) per l’anno 2020 inferiore a 10.000 euro*

* La soglia dei 10.000 euro per il patrimonio mobiliare viene aumentata di 5.000 euro per ogni componente del nucleo familiare oltre al primo e fino a un massimo 20.000 euro. A questi si aggiungono altri 5.000 euro per ogni componente disabile o non autosufficiente.

Non si può percepire insieme il Reddito di emergenza e il Reddito di cittadinanza, perché non compatibili. Anche se si percepiscono altri bonus Covid o una pensione non è possibile richiedere il sussidio. Sono invece inclusi nel Rem i lavoratori domestici, come colf e badanti che possono fare domanda all’Inps se rispettano i parametri riportati nel precedente paragrafo.  Inoltre il Reddito di emergenza 2021 e l’indennità per disoccupati Naspi sono compatibili, basta rispettare i requisiti riportati sopra. Allo stesso modo, il Rem è compatibile con la cassa integrazione.

Reddito di emergenza: nel 2021 anche per i disoccupati che non percepiscono più la Naspi

La novità introdotta dal decreto sostegni è la possibilità di fare domanda del Reddito di emergenza all’Inps anche da parte dei disoccupati che tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 hanno visto scadere la Naspi o l’indennità di disoccupazione dei collaboratori (Dis-coll) e che siano ancora senza un lavoro. Non solo questa condizione è compatibile con il Rem, ma per chi ha visto finire la Naspi i requisiti cambiano: l’Isee ordinario o corrente non deve essere superiore a 30.000 euro. Di fatto questa norma del dl sostegni, fa sì che il Reddito di emergenza sostituisca la Naspi per i prossimi 3 mesi per le famiglie a basso reddito.

Tutti i dettagli si trovano nel messaggio n° 1378 dell’Inps del 1° aprile 2021 sui requisiti per fare domanda del Reddito di emergenza. La domanda come detto può essere fatta entro il 30 aprile 2021 sul sito dell’Inps entrando con il PIN o le credenziali Spid e presentando la DSU dell’Isee. È possibile rivolgersi anche a un caf o un patronato.

Toscana, pesca in zona arancione e rossa: dove si può andare a pescare

Canna, retino, licenza e una bella ripassata alle regole anti-Covid relative agli spostamenti. In Toscana, con la zona arancione o rossa, la pesca dilettantistica e quella sportiva sono permesse solo entro specifici limiti: due ordinanze regionali chiariscono quando e dove si può andare a pescare e anche se è possibile farlo fuori comune.

La pesca dilettantistica e sportiva in zona rossa

Il nuovo decreto legge Covid ha confermato le norme dell’ultimo Dpcm e quindi l’interpretazione resta la stessa. Nelle aree della Toscana dove sono in vigore le regole della zona rossa, non si può andare a pesca fuori dal comune di residenza o domicilio, sia nel caso di attività dilettantistica sia per quella professionistica. Sono permessi invece gli spostamenti all’interno dei confini comunali.

L’ordinanza della Regione Toscana n° 8/2021 chiarisce che in zona rossa la pesca nel proprio comune è permessa esclusivamente in forma individuale (e quindi da soli) e c’è l’obbligo di rientrare nella propria abitazione entro fine giornata. Restano in vigore gli orari del coprifuoco, dalle 5 alle 22.

Spostamenti, zona arancione e pesca: in Toscana si può andare a pescare fuori comune?

Per la pesca in zona arancione si applica l’ordinanza 117/2020 della Regione Toscana, che al punto 16 stabilisce dei confini più larghi rispetto a quelli fissati per la fascia di rischio rossa. In zona arancione si può fare pesca sportiva o dilettantistica anche fuori comune, ma restando nella provincia toscana di residenza o domicilio, e sempre a livello individuale. Rimane inoltre l’obbligo di fare rientro a casa entro fine giornata.

Per quanto riguarda l’attività ittica professionale si può andare a pescare anche fuori regione, in tutto il territorio nazionale – chiarisce l’ordinanza 117/2020 sulla zona arancione toscana – visto che i decreti sull’emergenza Covid autorizzano gli spostamenti per lavoro.

Le regole per pescare: i testi delle ordinanze della Regione Toscana (pdf)

Qui si trovano tutte le ordinanze del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani emesse per l’emergenza Covid con chiarimenti anche sugli spostamenti e su quando è possibile andare in un negozio fuori comune o dal parrucchiere fuori città. Questi i link diretti alle due ordinanze relative all’attività ittica e venatoria: